Droghe Definizione farmacologica di droga - tandem | univr

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Droghe Definizione farmacologica di droga - tandem | univr
07/02/2018

                Università di Verona
             Progetto Tandem 2017-18

          Farmaci: uso e maluso

               Droghe

     Definizione farmacologica
     di droga

      Una sostanza chimica, naturale o
   artificiale, che modifica la psicologia o
l’attività mentale degli esseri umani e che
    può indurre uno stato di dipendenza

            Organizzazione Mondiale Sanità

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      Caratteristiche della dipendenza
 Dipendenza – può essere fisica e psicologica (si
  manifesta con il desiderio incontrollabile di
  continuare ad assumere la sostanza e di
  procurarsela con ogni mezzo)
 Sindrome da astinenza - E' l'insieme dei disturbi
  fisici e psichici derivanti dalla brusca
  sospensione dell'assunzione
 Tolleranza – la sostanza perde di efficacia e
  bisogna aumentare la dose per ottenere lo
  stesso effetto

      La tossicodipendenza
  • Non e’ solo un problema medico ma
    anche sociale e legale
  • E’ un male che colpisce l’individuo ma
    anche la famiglia e la società
  • E’ una malattia cronica, indotta da
    motivi psicologici di origine sociale ed
    economica, ma anche dagli effetti
    biologici della droga

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   Tossicodipendenza: oggi
   Dipendenza fisica
   Dipendenza psicologica
   Modifica persistente delle funzioni cerebrali
   Pensieri e comportamenti incontrollabili
   Ricaduta

         “CICLO” DELLA DROGA

   USO        ABUSO ASTINENZA RIASSUNZIONE

  II III                               I
ACQUISIZIONE MANTENIMENTO DISASSUEFAZIONE RICADUTA

   “CICLO” DELLA DIPENDENZA

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                 Classi di droghe

Esistono diverse forme di classificazione delle
  droghe (leggere, pesanti, lecite e non lecite,
  Tabelle FUI etc.) ma quella più diffusa e la
  classificazione basata sugli effetti farmacologici

• Sedativi-euforizzanti
• Psicostimolanti
• Psichedelici o allucinogeni

        Sedativi-euforizzanti (1)
 Oppioidi
 • Oppio
 • Morfina
 • EROINA (brown sugar, junk)
 • Codeina
 • D-propossifene
 • Metadone
 • Fentanil
 • Idromorfone , idrocodone, ossicodone, ossimorfone
 • Meperidina
 • Pentazocina
 • Designer opioids, 3-metil-fentanil (3MF, TMF)
 Sonniferi
 • Barbiturici:           nembutal (yellow submarine)
 • Benzodiazepine:        temazepam
 Anestetici
 • Ossido nitroso, ketamina (K, superK, kitkat)

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        Sedativi-euforizzanti (2)
Solventi volatili
• Solventi
•        Etere
•        Colle (Bostik)
•        Toluene
•        Xilene
•        Esano
•        3-cloro-etano (Tippex)
• Propellenti e gas
•        Propano
•        Butano (benzina per accendini)
•        CFC (gas propellenti per spray)
        Nitriti
•       Amil e butil –nitriti (popper)

•   ALCOOL

                  Psicostimolanti (1)
Amfetamine
                                           Cocainici
• AMFETAMINA (speed)
                                           • Coca foglie
• MDA (love drug)
                                           • COCAINA cloridrato (neve)
• Metamfetamina (ice)
                                           • COCAINA base (crack)
• TMA
• DOM (STP)
• PMA
Ecstasy e party drugs
• Ecstasy (MDMA, adam, XTC, E)
• MDEAA (eve)
• DOB (MDDB)
• 4MAX (Aminorex)
• Efedrone (jeff)
• MDOM
• Efedrina (herbal ecstasy)

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               Psicostimolanti (2)

 NICOTINA

 Caffeina

 Fenilpropanolamina

 Fenfluramina

       Psichedelici o allucinogeni
LSD
Canapa
• Marjuana
• Hashish
• Tetraidrocannabinolo (THC)

Funghi
• Psilocibina
• Psilocina
Cactus
• Mescalina
• Peyote
Solanacee
• Datura
Fenciclidina (polvere degli angeli)

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        Cosa c’è dentro una sigaretta?
           Nicotina – è uno dei più potenti veleni
            conosciuti. Da più dipendenza dell’eroina!
 Sono oltre 4000 le sostanze chimiche prodotte
  dalla combustione di una sigaretta, 40 delle quali
  sono sicuramente cancerogene
    Cianuro di idrogeno – usato nelle camere a gas
     durante la seconda guerra mondiale
    Monossido di carbonio – inquinamento da traffico,
     riduce la capacità di trasporto di ossigeno
    Catrame – composto a sua volta da un centinaio di
     sostanze. E’ la causa delle dita e dei denti gialli.
    Metalli – nickel, arsenico, cadmio (usato nelle
     batterie delle macchine)

                          Alcool
 L’ingrediente tossico è l’alcool etilico (incolore e
  insapore quando è puro). Si misura in grammi.
 10 grammi di alcool (1 unità) corrispondono a:
    Una birra piccola (circa 300 ml) (alc. vol. 4-6%)
    Un bicchiere (piccolo) di vino (100 ml)
     (alc. vol. 10-14%)
    Un bicchierino di superalcolici (30 ml) (vodka, rum,
     whisky, grappa, amari ecc.) (alc. vol. 37-43%)
 Un consumo medio prevede non più di 4-5 unità al
  giorno (in media) comunque non più di 6-7 nello
    stesso giorno (due-tre in meno per le donne)

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                      Alcool

 Le donne sono più esposte (hanno minore
  quantità di un enzima, l’alcol deidrogenasi)
 Intossicazione acuta: la sintomatologia compare
  con dosi di 1 grammo per kg di peso corporeo.
  La morte può avvenire per dosi di circa 5-6
  grammi per kg di peso corporeo
 L’alcool interagisce con molte sostanze.
 L’alcool aumenta l’effetto di tutte le droghe

             Fumo e alcool
          Problemi più rilevanti
 Fumo
   Tumori del polmone
   Patologie respiratorie

 Alcool
   Cirrosi epatica
   Pancreatite

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                   Sedativi-euforizzanti

                                       Oppio e derivati
                               L’oppio è un succo (lattice) bianco che si ottiene
                               incidendo la capsula ancora verde di un papavero
                               (Papaver somniferum) dopo la caduta dei petali.
 In questo succo sono contenute oltre 25 sostanze (alcaloidi) tra le quali la
  morfina, la codeina, la papaverina, la tebaina ecc.
 L’oppio è prodotto nei paesi della Mezzaluna d’Oro (Afghanistan, Iran e
  Pakistan) e del Triangolo d’Oro (Myanmar, Laos, Tailandia).
 Ogni anno sono prodotte circa 5000 tonnellate di papavero bianco, di cui 1/3
  è consumato sotto forma d’oppio.
 Dal punto di vista farmacologico le più importanti sono la morfina e la
  codeina
 La morfina per le sue proprietà analgesiche è utilizzata nella terapia del
  dolore forte (spesso legato a forme tumorali)
 Derivato sintetico della morfina è l’eroina (diacetilmorfina)

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                              Eroina

 Nella sua forma pura è una polvere bianca. Quella che
  viene venduta dagli spacciatori è marrone perché viene
  tagliata da diverse altre sostanze (glucosio, polvere di
  talco, stricnina, ecc.)
 Viene assunta di solito per via endovenosa (malattie
  legate all’uso delle siringhe: flebiti, epatiti virali, AIDS)
 L’eroina è stata creata dalla casa farmaceutica Bayer nei
  primi del ’900 e a quei tempi fu pubblicizzata (assieme
  all’aspirina) per dolore e tosse come alternativa più sicura
  alla morfina

 Pubblicità, dei primi del ‘900, dell’eroina come antitosse e antiasmatico.

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                                    Eroina

 Perché attrae?
  L’assunzione d’eroina provoca una sensazione di benessere diffuso; la
  scomparsa di paure o angosce e l’annullamento del dolore fisico. Chi la usa
  ricerca il “flash”, un momento di intenso piacere acuto e improvviso.
 Quali sono gli effetti negativi?
  Effetti fisici (diminuzione della funzione respiratoria, stipsi, alterazioni delle
  mestruazioni, riduzione del coordinamento muscolare) e psicologici
  (rallentamento dell’ideazione e del linguaggio, sonnolenza, perdita della
  concentrazione, scarsa percezione della realtà)
  La salute peggiora perché si abbassano le difese immunitarie. Tolleranza e
  dipendenza si instaurano rapidamente. Gli effetti diminuiscono a parità di
  assunzione di dose, quindi l’individuo è costretto ad assumere dosi sempre
  più elevate per ottenere ciò che desidera e per non andare incontro
  all’astinenza.

                                    Eroina
   Overdose
    L’overdose, sindrome da sovradosaggio, è la causa più diretta di morte per
    l’uso di eroina: si manifesta associando eroina ad alcool o psicofarmaci, ma
    anche per concentrazioni di eroina superiori a quelle utilizzate normalmente.
    I sintomi dell’overdose sono coma, depressione respiratoria (2-3 atti
    respiratori al minuto), pelle fredda al tatto, pupille a “spillo” (miosi).
    In caso di overdose è necessario restare vicino al tossicodipendente,
    evitando che si addormenti e chiamando tempestivamente aiuto medico
    affinché gli venga somministrata una dose di farmaco antagonista (naloxone,
    naltrexone) per evitare la morte.

   Sindrome da astinenza
    L’astinenza è estremamente spiacevole, ma raramente mette in pericolo la
    vita. Compare dopo 8-16 ore dall’ultima assunzione di eroina. I segni
    dell’astinenza sono: pupille dilatate e sudorazione intensiva, gocciolamento
    del naso e lacrimazione, ansia, irrequietezza e palpitazioni, nausea, vomito,
    diarrea e dolori addominali, insonnia, tremori e crampi muscolari.

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                      LE BENZODIAZEPINE
   (ansiolitici, ipnotici, sedativi)

Relazione Dose-Risposta: BZD e barbiturici

                            Coma                 Barbiturici

                            Depressione midollare
    Effetti sul SNC

                                                         Benzodiazepine

                                     Anestesia

                            Ipnosi
                            Sedazione, disinibizione,    Possible selective
                                                         anticonvulsant & muscle-
                            ansiolisi                    relaxing activity

                          Dosi crescenti

                                                                                           12
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                                  BENZODIAZEPINE

                                      potenziamento

                                           GABA

                                          inibizione

        NA              DA              Ach              5-HT            GLICINA

Figura 1. - Meccanismo d’azione delle benzodiazepine.
            NA = noradrenalina; DA = dopamina; Ach = acetilcolina; 5-HT = serotonina
            GABA: acido gamma-aminobutirrico, principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC

      Il mercato italiano delle BZD

• In commercio in Italia sono presenti 24
  principi attivi con oltre 370 confezioni
  farmaceutiche di specialità (inclusi i
  generici)
• 14 principi attivi sono classificati come
  ansiolitici (ATC N05BA) e 10 come
  sedativi ipnotici (ATC N05CD)

                                            [fonte dati: L'Informatore Farmaceutico 2012].

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       Benzodiazepine
Un consumo ingiustificatamente
            alto?

                             OsMed 2014

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Consumo delle benzodiazepine in Italia dal 2004 al 2013
  DDD/1000 ab/die

                                  AIFA. L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto Nazionale 2013

                    Consumo BZD nel 2009 in 5 paesi europei

 LAB: long acting benzodiazepine; SAB: short acting benzodiazepine

                                    Khong TP, et al. Calcif Tissue Int 2012; 91:24-31

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Rapporto OsMed 2014

Rapporto OsMed 2014

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                 Psicostimolanti

                      Cocaina

 La cocaina è una sostanza psicoattiva estratta da una
  particolare pianta che cresce sulle Ande: la coca,
  coltivata soprattutto in Perù, Bolivia e Colombia.

 Essa agisce sul cervello influenzandone la vigilanza,
  l’energia, la memoria, il piacere e l’umore; questa
  sostanza esalta il corpo e la mente. La cocaina può
  essere assimilata in vari modi: iniettata, fumata
  (sottoforma di cristalli noti come “crack”), sniffata.

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        LA DIPENDENZA DA COCAINA

Come l’oppio anche la cocaina ha un’origine
antichissima. E’ stata riscontrata, insieme alla
nicotina, in mummie egiziane risalenti a più di
3000 anni fa. Quantità misurabili di cocaina sono
state altresì rinvenute in antiche tombe peruviane
e mummie cilene del 2000 a.C.
Inoltre, la scoperta di un incisione raffigurante
una testa umana nel tipico atteggiamento dei
masticatori del bolo di coca e di vasi e statue
riproducenti soggetti nell’atto di preparare le
“dosi”, fanno risalire a prima del 3000 a.C. la
tossicodipendenza da cocaina.
In Europa si diffuse ampiamente nel XIX secolo e vi erano in commercio
numerose bevande a base di cocaina, quali il Vin Mariani o la French
Coca Wine. Anno decisivo per la diffusione della cocaina fu il 1884
quando Freud pubblicò il libro “Uber Coca”.

                                                                                18
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                                 Cocaina

 Perché attrae?
  La cocaina è uno stimolante del sistema nervoso centrale. Da euforia,
  allegria, sensazione di benessere, aumento di sicurezza e fiducia nelle
  proprie possibilità, molta voglia di parlare, di muoversi e camminare, la
  sensazione di essere “giusti”, aumento dell’attenzione e del desiderio
  sessuale, riduzione della sensazione di fatica fisica e mentale.
 Quali sono gli effetti negativi?
  Effetti fisici (broncospasmi e iperventilazione, costrizione vascolare, aritmie
  cardiache e collasso cardiocircolatorio, gastriti, nausea, vomito e
  inappetenza, mal di testa ecc.) e psicologici (allucinazioni visive e tattili).
  Quando l’effetto finisce c’è il cosiddetto “down”, ci si sente stanchi, senza
  energie, si entra in depressione e, con il passar del tempo e l’aumento delle
  dosi, si arriva a non provare più piacere per nulla. Tolleranza e dipendenza
  (con relativa sindrome da astinenza) si sviluppano rapidamente

                      Stimolanti del SNC

        Amfetamine
             La prima amfetamina è stata sintetizzata nel 1887.
               Consentono un rendimento più elevato e allontanano la
               soglia della stanchezza. Aumentano la temperatura
               corporea, il battito cardiaco e la pressione sanguigna.
               Danno euforia, stimolando alcune aree del cervello,
               aumentano l’aggressività, la concentrazione e
               l’attenzione. Diminuiscono l’appetito.

        Efedrina, pseudoefredina, fenilpropanolamina
             Farmaci utilizzati nel raffreddore (ma anche illegalmente
               come anoressizanti) hanno effetti simili alle amfetamine
               (anche come reazioni avverse) quando impiegati a
               dosaggi elevati

                                                                                           20
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      Reazioni avverse da amfetamine

  Effetti acuti o a rapida insorgenza           Effetti da uso cronico

Moder. gravi               Gravi                      Gravi

 Anoressia             Allucinazioni            Dipendenza
 Cefalea               Aggressività             Disturbi comportamentali
 Impazienza            Angina pectoris          Delirio paranoide
 Insonnia              Collasso circolatorio    Discinesia
 Irritabilità          Confusione               Neuropatie
 Movimenti inc.        Convulsioni              Perdita di peso
 Nausea                Delirio                  Psicosi
 Palpitazioni          Emorragia cerebrale
 Tremori               Infarto del miocardio
 Vertigini             Ipertensione arteriosa
 Vomito                Paranoia

                              Ecstasy

  È il nome dato ad una sostanza amfetaminica allucinogena
   chiamata MDMA (3,4 metilendiossi-metamfetamina)
  Scoperta nel 1912 in Germania dai ricercatori della Merck, è
   stata brevettata nel 1914 come anoressizzante.
  La sua sintesi richiede minime conoscenze di chimica,
   pertanto può essere facilmente prodotta in laboratori
   clandestini (basso prezzo)
  Nel nostro paese, l'MDMA ha fatto la sua comparsa agli inizi
   degli anni novanta, diffondendosi molto rapidamente presso
   i rave party e le discoteche. Si possono trovare tipi diversi di
   pasticche, con diversi colori e disegni stampati in rilievo da
   cui prendono il nome. Si chiamano Fish, Californiane,
   Offman, Colombelle, Bianchine, Playboy, Butterfly

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                                 Ecstasy

    In Europa dopo la cannabis è la droga più popolare tra i
     giovani dai 14 ai 25 anni
    Ne esistono più di 200 “tipi” diversi mischiati ad altri farmaci
     o ad altre sostanze (eroina, steroidi, cocaina, amfetamina,
     veleno per topi, fibra di vetro, vermifughi, anestetici,
     insetticidi, pesticidi ecc.). Molte di queste sostanze sono
     pericolose per l’uomo!
    L’Olanda è uno dei principali produttori. Gia nel 1994 fu
     sequestrato un laboratorio che produceva oltre dodici milioni
     di pastiglie ogni giorno. Esistono laboratori mobili su
     container o camper. E’ normale trovare laboratori in grado di
     produrre più di centomila pastiglie ogni ora

                                 Ecstasy
 Perché attrae?
  Gli effetti sono soggettivi e risentono molto dell’ambiente in cui viene assunta
  la sostanza. In genere vengono descritti come una sensazione di “giustezza”,
  pace e gioia diffuse, facilità di parola, intensificazione delle percezioni
  sensoriali. Non da una dipendenza fisica (ma rimane quella psichica).
  Molti ragazzi dichiarano che l’ecstasy è indispensabile a reggere i ritmi della
  musica ripetitiva techno e rave nelle discoteche e a rendere la serata
  speciale, "da sballo“.

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                                Ecstasy
 Quali sono gli effetti negativi?
  A breve termine
     Aumento della pressione sanguigna (attenzione a cardiopatici e ipertesi)
     disturbi e aggravamenti dello stato di salute in persone con asma,
      diabete, epilessia, psicosi ma anche solo in persone stanche o stressate
     Il surriscaldamento è il rischio maggiore che si corre con l’ecstasy.
      Surriscaldamento e innalzamento della pressione sopra la soglia di
      allarme possono portare a collasso, ipertemia maligna con convulsioni,
      blocco renale e trombosi. Per questo è opportuno bere molto (ma non
      bevande alcoliche!!) e riposarsi ogni tanto; in alcuni casi la
      disidratazione ha portato alla morte.
     E’ pericoloso mischiare l’ecstasy con altre droghe o con l’alcool: si arriva
      all’overdose e alla morte con più facilità.

                                Ecstasy
 Quali sono gli effetti negativi?
  A lungo termine
     Danni cerebrali
     Psicosi (allucinazioni, paranoie, aumento dell’aggressività)
     Problemi emozionali (attacchi di panico, ansia, depressione)

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             Psichedelici o allucinogeni

                            La cannabis indica

La canapa indiana (cannabis indica) è una pianta originaria dell’Asia Centrale, delle
zone tropicali e temperate, ma ormai è coltivata in tutto il pianeta. Dalla canapa
indiana si estraggono la marijuana e l’hashish. Il principio attivo principale
contenuto negli estratti è il tetraidrocannabinolo (THC)

Si ipotizza che l’uso della canapa indiana è iniziato in età neolitica nei territori dell’attuale
Afghanistan. Da qui si sarebbe diffuso verso la Cina, dove il suo uso come sedativo è
documentato in un trattato cinese di botanica del 1500 a.C. In India la canapa era ritenuta di
origine divina, poiché si pensava provenisse dalla trasformazione dei peli della schiena di
Visnù. In tutto il mondo islamico la canapa era tenuta in grandissima considerazione, poiché
favoriva l’unione con la divinità.

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                           I Cannabinoidi: (contenuto in THC)

                           • Marijuana (0,5-1,5%)

                           • Ganja (2-4%)

                           • Hashish (3-7%) (nero, afgano,
                           pakistano…)

                           • Olio di hashish (20 - 40%)

                           •Sintetici: nabilone, dronabinolo,
                           con potenza superiore ai naturali

                 Derivati della cannabis
 I principali centri di produzione dell’hashish si trovano in Russia,
  in Kazakistan e in altri Paesi dell’Asia centrale un tempo parte
  dall’Unione Sovietica e poi ancora in Marocco, in Afganistan e in
  Pakistan. La marijuana viene prodotta in Messico, Columbia,
  Brasile, Giamaica, Sud Africa, Malawi, Nigeria, Ghana,
  Thailandia, Cambogia, Indonesia, Filippine, India, Nepal e Sri
  Lanka. La produzione ammonta a circa mezzo milione di
  tonnellate annue.
 Possono essere assunti:
   Con il fumo (“spinelli”, “canne”)
   In infusione (the)

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                       Derivati della cannabis

Perché si usano?
Vengono generalmente utilizzati come forma di socializzazione. In genere lo
spinello viene fumato in gruppo e passato da una mano all’altra. Poiché questa
droga aumenta le percezioni che si stanno vivendo, gli effetti dello spinello
danno maggior benessere, se si sta bene nel gruppo, o forte depressione, se
nel gruppo non ci si sente a proprio agio.

I possibili danni
I danni provocati dal fumo di marijuana e hashish possono essere fisici o
psicologici. Quelli fisici attaccano principalmente le vie respiratorie (uno spinello
corrisponde a quattro sigarette normali, ma il fumo viene trattenuto a lungo ed è
molto più caldo), tachicardia e mal di testa. Quelli psicologici si possono
riassumere in paranoia, disturbi della personalità e manie di persecuzione che
compaiono per usi prolungati e a dosi elevate.

                          Effetti del THC
      • Effetti sedativi ed euforici
      • Effetti allucinogeni (a dosi alte)
      • Sensazione di benessere
      • Rilassamento, calore
      • Aumento dell’appetito
      • Arrossamento tipico degli occhi
      • Percezione alterata del tempo
      • Sollievo dall’ansia
      • Ansia e panico (timore di perdere il controllo)
      • Incoordinazione motoria
      • Difficoltà alla concentrazione
      • Stato confusionale
      • Nausea
      ….paranoia….compromissione delle capacità
        mnemoniche…SLATENTIZZAZIONE DI PSICOSI…
      …SINDROME AMOTIVAZIONALE (apatia, il soggetto appare
        inerte, perdita di interessi, abulia…)

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            La biologia della
           tossicodipendenza

   1. Perche’ le droghe inducono
      dipendenza
   2. Come agiscono sul cervello
   3. Gli effetti tossici permanenti

       movimento
                                sensazioni

                                       visione

giudizio/controllo

       PIACERE
                     memoria
                                 coordinazione

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     La via del “piacere”

Le droghe alterano le aree cerebrali che mediano
    le sensazioni di motivazione e di piacere

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      La biologia della
     tossicodipendenza
1. Perche’ le droghe inducono
   dipendenza
2. Come agiscono sul cervello
3. Gli effetti tossici permanenti

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   I neurotrasmettitori
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche rilasciate
    dalle cellule nervose per “comunicare” tra loro

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              La dopamina

 Alcool, amfetamine, cocaina, eroina, marijuana
 e nicotina (così come il sesso e la cioccolata),
direttamente o indirettamente, aumentano i livelli
di dopamina nelle sinapsi della “via del piacere”

        Meccanismo comune alle droghe:
            liberazione di dopamina

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La Serotonina

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     Effetti acuti ecstasy
 percezioni più vive
                         stimolazione

appetito ridotto
                            miglioramento
                                umore

   Effetti avversi ecstasy

 pensieri nebulosi

  ipertermia
                          comportamento
                             alterato

                        disturbi
                       mascellari

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   Effetti mortali ecstasy
    ipertermia

    aritmia

   blocco renale

      La biologia della
     tossicodipendenza
1. Perche’ le droghe inducono
   dipendenza
2. Come agiscono sul cervello
3. Gli effetti tossici permanenti

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       Tecniche di
visualizzazione cerebrale

  Dopo la droga: cocaina

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  Dopo la droga: nicotina

                         Non
                       Fumatore

                      Fumatore

 Dopo la
  droga:
amfetamina

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    Alterazione dei neuroni
con ecstasy (uso a lungo termine o ripetuto)

         Dopo la droga: alcool

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    Sviluppi futuri nella ricerca
• Studio della genetica (prevenzione)

• Identificazione degli effetti permanenti nella chimica
  del cervello (diagnosi)

• Scoprire nuovi farmaci specifici e sicuri come
  coadiuvanti delle terapie psico-sociali (cura)

 Integrazione di prevenzione, diagnosi e cura
       - Informazione e Conoscenza -

 http://www.iss.it/drog/news/cont.php?id=72&tipo=21&lang=1

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Con il termine “Smart Drugs”, anche dette “Droghe furbe”
o “Droghe intelligenti”, si definiscono quei composti sia
naturali che sintetici non proibiti dalle leggi vigenti
contenenti sostanze psicoattive con presunte
indicazioni di efficacia sulla memoria e concentrazione

Vengono vendute negli Smart Drugs Shop o via internet

Con il termine “Spice” si identificano miscele
di smart drugs contenenti cannabinoidi

Oltre a sostanze “legali” spesso si ritrovano sostanze “non
legali” e non appena per ragioni di sicurezza una sostanza
viene vietata subito se ne inseriscono di nuove

Il loro uso porta spesso a gravi fenomeni di tossicità

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