DOMANI MI VACCINO? Francesca Dall'Ara - Storia di un coronavirus - ic occhieppo inf.
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Testi Francesca Dall’Ara Illustrazioni Giada Negri In questo testo sono stati utilizzati Simboli Widgit. Widgit Symbols © Widgit Software 2002-2022. www.widgit.com – www.auxilia.it Per le finalità di questa pubblicazione Auxilia ha autorizzato l’uso gratuito dei simboli. © 2022 Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A. Via del Pioppeto 24 38121 TRENTO Tel. 0461 951500 N. verde 800 844052 Fax 0461 950698 www.erickson.it info@erickson.it Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo effettuata, se non previa autorizzazione dell’Editore.
L’AUTRICE Francesca Dall’Ara Psicologa psicoterapeuta, lavora dal 2005 all’interno del Servizio per le Disabilità Complesse e le Malattie Rare del Neurosviluppo (SDCMR) dell’Unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano L’ILLUSTRATRICE Giada Negri Dopo la formazione come psicologa e psicoterapeuta, si dedica interamente al mondo delle immagini con le arti dell’illustrazione e della fotografia. Dal 2009 collabora con case editrici nazionali ed internazionali creando libri per bambini, immagini per riviste e oggetti di cartoleria. Parallelamente crea opere d’arte su carta che sono esposte presso varie gallerie. È docente di illustrazione presso l’Istituto Europeo del Design.
Introduzione Quasi due anni di pandemia sono trascorsi, segnati da continue oscillazioni nel suo andamento e un susseguirsi di parziali certezze e nuove conoscenze. E se l’inizio della campagna vaccinale, nel gennaio del 2021, ha segnato una parziale svolta nella lotta alla diffusione del virus, soprattutto nelle sue conseguenze più gravi, il perpetuarsi dell’epidemia ha prodotto sentimenti di sfiducia e di stanchezza nella maggior parte delle persone. L’elevato numero di informazioni discordanti, circolate nei diversi momenti e tempi della pandemia, accompagnata da una sovraesposizione mediatica di politici e tecnici, in merito alla campagna vaccinale, hanno certamente contribuito a generare ulteriore confusione e perplessità e a incrementare timori, dubbi e una radicalizzazione delle posizioni. È in questo delicato scenario che, nel dicembre del 2021, si è inserita l’approvazione di AIFA per la vaccinazione ai bambini tra i 5-11 anni. I bambini sono sempre stati considerati, fin dall’inizio della pandemia, una popolazione a minor rischio di infezione da Covid-19 e delle sue più gravi conseguenze. Cionono- stante, l’arrivo delle nuove varianti sta rapidamente modificando lo scenario e segna un aumento dei contagi in questa fascia di età con conseguenti incrementi di malattia e ospedalizzazioni, soprattutto tra i bambini più fragili dal punto di vista organico e/o con patologie nell’ambito del neurosviluppo. È per questa ragione che la possibilità di vaccinare i bambini che ora si è aperta è un’opportunità importante sia dal punto di vista sanitario e di contenimento del virus che per garantire un miglioramento nella loro qualità di vita e nel loro vivere gli spazi di socialità e tempo libero, oltre che per tutelare le categorie più fragili della popolazio- ne, come i nonni, che rappresentano per i più piccoli figure affettive di fondamentale importanza a cui hanno dovuto rinunciare per lungo tempo. La maggior parte dei genitori si trovano in questo momento chiamati a scegliere di proteggere i loro bambini attraverso la vaccinazione, ma comprensibilmente affron- tano dubbi e preoccupazioni sui possibili effetti, a breve e lungo termine, con pochi spazi di confronto e condivisione, e informazioni non sempre univoche e rassicuranti. Questo scenario di incertezza coinvolge direttamente anche i più piccoli che, come abbiamo imparato a capire in questi lunghi mesi di pandemia, ascoltano e assorbono le preoccupazioni degli adulti, costruendosi convinzioni proprie e timori spesso ine- spressi. Per questa ragione riteniamo che i bambini abbiano diritto, anche in questa occasione, ad avere ampi spazi di condivisione e confronto con le loro figure di riferimento in cui, con parole semplici e a loro misura, possano comprendere sia ciò che sta accadendo intorno a loro sia le motivazioni delle scelte che li riguardano, facendo sempre grande attenzione a farli sentire liberi di esprimere paure, incertezze e desideri di un ritorno ad una nuova normalità. Partendo da queste consapevolezze, il gruppo di lavoro dell’Unità Operativa di Neu- ropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione Policlinico di Milano, che coordino, si è posto l’obiettivo di accompagnare i genitori e i loro bambini anche
in questa delicata fase di scelta e consapevolezza, attraverso una modalità narrativa semplice e accessibile a tutti. Nasce così questo nuovo sequel di «Storia di un coronavirus», scritto da Francesca Dall’Ara e illustrato da Giada Negri, che si rivolge a tutti i bambini, a partire dai 3 anni, e pone anche un’attenzione specifica ai bambini con fragilità e disturbi del neurosvilup- po, attraverso una versione tradotta con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Il racconto accompagna le due piccole protagoniste in un acceso dibattito riguardo all’opportunità di fare la vaccinazione, con l’obiettivo di dare parola a tutti i dubbi e le preoccupazioni, anche quelle apparentemente strane, e favorire uno scambio auten- tico che si dimostri costruttivo e mai giudicante. Le due sorelline, infatti, si confrontano animatamente ma con la semplicità propria della loro età, in merito a rischi e benefici del vaccino, incarnando ciascuna una posi- zione quasi estrema e le relative aspettative e preoccupazioni. Le due piccole protagoniste partono da posizioni contrapposte e raggiungono infine un compromesso, che nasce dalla fiducia nelle loro figure di riferimento e dalla possi- bilità di esprimere i propri dubbi e sentirsi accolti. La narrazione non prevede, volutamente, l’intervento dei genitori, che rimangono in attento ascolto delle loro bambine e pronti a supportarle se necessario, per lasciare il dibattito il più possibile insaturo e privo di risposte certe e falsamente rassicuranti e favorire un’ottica in cui abbracciare l’incertezza e prendere decisioni a partire dalle conoscenze parziali che possediamo sembra l’unica strada possibile, non solo per i più piccoli. Ed ora mettetevi comodi e buona lettura a tutti!
Domani mi vaccino? È quasi Natale ma Margherita e Agnese non sono in vena di letterine, chiuse nella loro cameretta discutono animatamente di una questione molto importante. «Non mi interessa il lecca lecca, io questa puntura non la voglio fare. Punto e stop!» cantilena Margherita, fissando il muro. «Allora il tuo lecca lecca me lo prendo io!» esulta Agnese, abituata a ricavare vantaggi dalle ostinazioni della sorella maggiore.
«Non se ne parla! Ho già deciso: lo regalerò a Pietro, visto che non può fare il vaccino» ribatte secca Margherita. «Questo non è giusto! Perché lui non deve fare la puntura?» le domanda contrariata Agnese, che ormai da diverso tempo combatte l’ingiustizia di non essere l’ultima ma nemmeno la prima tra i fratelli. «La mamma ha detto che non può farlo perché è ancora troppo piccolo» sentenzia la bambina, con il suo ritrovato piglio deciso. «Ecco, sempre la stessa storia, siccome lui è più piccolo ha tutte le fortune» replica Agnese, mentre i suoi occhioni già si fanno umidi di lacrime. «In verità non lo so se è davvero più fortunato di noi… senza il vaccino rischia di prendersi il Covid» risponde Margherita che, come sempre accade, si ammorbidisce un po’ di fronte alle lacrime della sorellina. «Hai ragione, non ci avevo pensato, noi saremo protette! Ma allora perché tu non lo vuoi fare?» le domanda candida Agnese, immediatamente rincuorata dall’idea di sentirsi finalmente al sicuro dal virus. «Perché ho paura che mi faccia stare male. È ovvio…» risponde Margherita in un timido sussurro. «Dici? Ma stare male come?» si incuriosisce la sorellina. «Tipo che mi viene la febbre alta e non posso andare a scuola!» spiega con pazienza Margherita. «Ma la mamma e il papà lo hanno fatto e non sono stati tanto male, ti ricordi? Giusto il tempo di un po’ di coccole!». «È vero, ma loro sono grandi e io, invece, sono preoccupata di come potrebbe essere per noi bambini» incalza la sorella maggiore. «Perché come potrebbe essere?» domanda perplessa Agnese, a cui saltare un giorno di scuola sembra un beneficio che supera qualsiasi rischio. «Tipo che smetto di crescere e rimango bassa come adesso per il resto della mia vita» risponde Margherita, 10
sfogando finalmente e tutta d’un fiato, la sua più grande preoccupazione. «Ma che dici, sei impazzita?? Secondo te la mamma e il papà, che ci ripetono tutti i giorni quanto è bello vederci diventare grandi, ci darebbero mai una pozione per rimanere basse??!! È impossibile!» esclama Agnese con una logica impeccabile. «Questo è vero in effetti e io mi fido della mamma e del papà, però… ancora non sono convinta... nessuna delle mie amiche ha già fatto il vaccino, nemmeno Gaia!» riflette Margherita, ripiombando in un baleno nel buio dei suoi dubbi. «Poverine! Quindi loro dovranno continuare a tenersi la mascherina?» commenta Agnese dispiaciuta. «Anche noi dovremo continuare a portarla, hai visto i grandi. Hanno fatto il vaccino ma non cambia niente…» la apostrofa Margherita con fare saccente.
«Non è vero che non cambia niente, ti ricordi l’anno scorso? Abbiamo avuto paura fino all’ultimo che nemmeno Babbo Natale riuscisse ad arrivare a casa nostra per portarci i regali… e invece quest’anno…». «E invece quest’anno possiamo andare a pranzo dai nonni e vedremo anche i cugini… perché da quando hanno fatto il vaccino stare insieme è diventato molto meno pericoloso!» la interrompe Margherita, che si ricorda all’improvviso della sua paura di ammalarsi e di contagiare i nonni e le sembra decisamente più insopportabile di quella per la puntura. «Infatti Marghe… cosa dici se consigliamo alla mamma di non portarlo Pietro...visto che non è vaccinato?» propone Agnese con una luce furbetta negli occhi. «Nene sei sempre la solita gelosissima…!» le sussurra Margherita all’orecchio un attimo prima di mettersi a urlare 12
a squarcia gola «Mamma, papà!! Agnese vuole lasciare Pietro a casa da solo il giorno di Natale!!». Ma la mamma e il papà non sono lontani… fermi sulla soglia della cameretta ascoltano i discorsi delle loro bambine aspettando il momento giusto per intervenire e invece le scoprono capaci di affrontare ogni cosa, perfino quelle di cui discutono gli scienziati, con gli stessi ingredienti con cui insaporiscono le loro giornate: spessi strati di battibecchi, manciate di fiducia e un pizzico di immancabile gelosia! 13
Questo libro è un inbook, un libro illustrato con testo integralmente espresso in simboli. Divertiti a leggerlo a voce alta ai bambini, indicando i riquadri uno a uno con il dito, senza modificare velocità e ritmo della lettura originale. Se vuoi saperne di più, vai in fondo al libro.
Storia Storia di di un un coronavirus coronavirus domani mamma mi usciamo vaccino :: , ? ? Francesca Dall’Ara È da poco mattina ma Margherita e Agnese Francesca Dall’Ara illustrato da sono già sveglie e Giada Negri illustrazioni discutono di animatamente Giada Negri " Ma figurati " ribatte Margherita " Babbo Natale è magico non gli serve la mascherina " " Però Marghe pensaci un attimo , … Babbo Natale è un bel po' vecchietto e se si prende il coronavirus ? Poi chi ci porta i regali " insiste Agnese preoccupata ? . se proprio ci tieni tanto potrei spedirgliene una " Uffa, insieme alla letterina sei contenta si ammorbidisce Margherita " … ? ,
Versione in simboli a cura di Antonio Bianchi e Laura Bernasconi Centro sovrazonale di Comunicazione aumentativa di Milano e Verdello secondo il modello definito dal Centro studi inbook csinbook.eu 2022 In questo testo sono stati utilizzati Simboli Widgit. Widgit Symbols © Widgit Software 2002-2022. www.widgit.com – www.auxilia.it Per le finalità di questa pubblicazione Auxilia ha autorizzato l’uso gratuito dei simboli.
Storia di un coronavirus domani mi vaccino Storia di un coronavirus domani mi vaccino : : ? ? È quasi Natale ma È quasi Natale ma ... Margherita e Agnese non sono ... in vena di letterine Margherita e Agnese non sono in vena , di letterine chiuse nella loro cameretta , chiuse nella loro cameretta discutono animatamente di una questione molto importante . discutono animatamente di una questione molto importante Non mi interessa il lecca lecca " , . io questa puntura non la voglio fare Non mi interessa il lecca lecca " . Punto e stop " cantilena Margherita fissando , il muro io questa ! puntura non ,la voglio fare . ". Allora il tuo lecca lecca me lo prendo io " Punto e stop cantilena Margherita fissando ! il muro esulta Agnese " , ! , . abituata a ricavare vantaggi dalle ostinazioni della sorella maggiore Allora il tuo lecca lecca me lo prendo io " . " ! esulta Agnese , abituata a ricavare vantaggi dalle ostinazioni della sorella maggiore . 19
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" Non se ne parla Ho già deciso ! : sempre lo la stessa regalerò a storia Pietro , , , lui è visto più che piccolo non ha può tutte fare le il fortune vaccino "" .. Agnese ribatte secca Margherita , i suoi occhioni già si fanno umidi di lacrime Questo non è giusto " . ! verità non lo so Perché lui non deve fare la puntura " è davvero più fortunato di noi ? le domanda contrariata Agnese … il vaccino rischia di prendersi , il Covid che ormai da diverso tempo combatte " Margherita che come sempre accade l' ingiustizia di non essere l' ultima , , sce un po' di fronte alle lacrime della sorellina ma nemmeno la prima tra i fratelli ... ragione non ci avevo pensato stessa La storia mamma ha detto che non può farlo ", , , saremo protette perché haè ancora troppo piccolo più " piccolo Ecco sempre tutte la le stessa fortune storia " ,! .," allora perché sentenzia lui siccome tu la non è bambinapiù lo con vuoi piccolo il ha fare suotutte " ritrovato le pigliofortune deciso " , ? . 21 occhioni replicagià si fanno Agnese umidi di lacrime
"" Ecco Ecco sempre sempre lala stessa stessa storia storia ,, ,, siccome siccome luilui èè più più piccolo piccolo haha tutte tutte lele fortune fortune "" .. replica replica Agnese Agnese ,, mentre mentre i i suoi suoi occhioni occhioni già già sisifanno fanno umidi umidi didi lacrime lacrime .. "" InIn verità verità non non lolo soso sese èè davvero davvero più più fortunato fortunato didi noi noi …… senza senza il il vaccino vaccino rischia rischia didi prendersi prendersi il il Covid Covid "" Ecco risponde risponde sempre Margherita Margherita la che che stessa storiacome come sempre sempre accade accade , ,, , ,, ome sisiammorbidisce lui ammorbidisce è unun po' po' più dipiccolo difronte fronte alle alle ha lacrime lacrime tutte della della le sorellina sorellina fortune " . plica Agnese "" Hai Hai ragione ragione non non cici avevo avevo pensato pensato , ,, ,, ntre i suoi occhioni già si fanno umidi di lacrime noi noi saremo saremo protette protette !! . In verità non lo so MaMa allora allora perché perché tutu non non lolo vuoi vuoi fare fare "" ?? se è davvero più fortunato di noi … nza il vaccino rischia di 22 prendersi il Covid "
le domanda candida Agnese immediatamente rincuorata , dall' idea di sentirsi finalmente al sicuro dal virus " Ma che dici sei impazzita . Perché ho paura che , mi faccia ?? stare male " Secondo te la mamma e il papà, . È ovvio " che … ci ripetono tutti i giorni risponde Margherita in un timido sussurro quanto è bello vederci diventare . grandi , storia " Dici ci Ma darebbero stare mai male come una pozione " per rimanere basse , ? ? o ha si incuriosisce tutte la le sorellina fortune " ??!! È impossibile ." esclama Agnese con una logica impeccab ! " Tipo che Questo mi è viene vero la in febbre effetti alta si fanno umidi " di lacrime ssa storia e non posso andare a scuola e io . mi fido della " mamma e del papà , ! so piccolo spiega ha con tutte pazienza le Margherita fortune però ancora non " sono convinta . ato di noi … ... " Ma … la nessuna mamma delle e mie il amiche papà ha lo già hanno fatto fatto il vaccino prendersi il Covid già si fanno umidi di lacrime Ecco sempre e non la sono stessa " stati storia tanto male ti ricordi ,, nemmeno Gaia riflette Margherita , !" ,. ? sempre so accade ome lui Giusto è il più tempopiccolo di ha un po' tutte di le coccolefortune , ripiombando in un baleno nel buio " " dei suoi dub ! . fortunato lacrime di della noi sorellina 23 ica Agnese , …
" E' vero ma loro sono grandi , e io invece , , sono preoccupata di come potrebbe essere per noi bambini " incalza la sorella maggiore Perché come potrebbe essere domanda perplessa Agnese " " ? , a cui saltare un giorno di scuola sembra un beneficio che supera qualsiasi rischio . Tipo che smetto di crescere " e rimango bassa come adesso per il resto della mia vita risponde Margherita " , sfogando finalmente e tutta d' un fiato, la sua più grande preoccupazione . 24
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"" Ma che dici sei impazzita Ma che dici sei impazzita ,, ?? ?? Secondo te la mamma e il papà, Secondo te la mamma e il papà, erine ci che servono ci perripetono cercare tutti i giorni che ci ripetono tutti i giorni andare quanto troppo inègiro bello il vederci nostro diventare sputacchio grandi quanto è bello vederci diventare grandi . ,, lo ciavevo darebbero già mai una pozione per rimanere basse sempre raccontato " ci Ecco darebbero mai la una stessa pozione storia per rimanere basse , , , ??!! ??!! ta così È tra impossibile siccome lui le persone è esclama più Agnese piccolo conha unatutte logicale impeccabile fortune È impossibile " " esclama Agnese con una logica impeccabile " replica Agnese !! " . l' ho Questo capito è mamma vero in effetti "" Questo è vero in effetti , , mentre i suoi occhioni già si fanno umidi di lacrime metto e la io mascherina mi fido della mamma e del papà e io mi fido della mamma e del papà ,,. tolgo "però In proprio però verità ancora mai ancora mainon non non lo maisono sono so convinta convinta … … … ... ... i se nessuna miei è delle amici davvero mie più amiche fortunato ha giàdi noi fatto il vaccino nessuna delle mie amiche ha già fatto il vaccino ? … prego tutte senza ti Ecco " nemmeno le nemmeno prego Gaia fortune Gaia "" il sempre !" vaccino insistela rischia riflette riflette stessa di Margherita Margherita Margherita , prendersi storia il Covid " , !.!" . , , ripiombando siccome in lui un è baleno più nel piccolo buio ha dei tutte suoi le dubbi fortune tato non risponde giocare Margherita ripiombando in " unche sorride la baleno come nelsempre buioaccade mamma dei suoi dubbi " !! , , , . umidia replica difarlo Agnese lacrime re si ammorbidisce in un po' modo di fronte alle lacrime della sorellina ., mentre i suoi occhioni già si fanno umidi di lacrime 26 " " Hai ragione non ci avevo pensato … , , .
" Poverine ! storia Quindi loro dovranno continuare a tenersi la mascherina " , ? ha commenta tutte Agnese le dispiaciuta fortune " . Anche noi dovremo continuare a portarla " , si fanno umidi di lacrime hai visto i grandi . . o Hanno fatto il vaccino ma non cambia niente " … o di noi la apostrofa Margherita con fare saccente … . prendersi il Covid " Non è " vero che non cambia niente , empre accade ti ricordi l' anno scorso , ? lacrime della sorellina Abbiamo avuto paura fino all' ultimo vevo pensato " che Ecconemmeno Babbo Natale sempre la riuscisse stessa ad storia arrivare a casa nostra , , , per siccome portarci lui i è regali più piccolo e hainvece tuttequest' le anno fortune " " ... ... . replica Agnese lo vuoi fare " ,? mentre i suoi occhioni 27 già si fanno umidi di lacrime .
E invece quest' anno possiamo andare a pranzo " dai nonni e vedremo anche i cugini … perché da quando hanno fatto il vaccino stare insieme è diventato molto meno pericoloso " ! la interrompe Margherita , che si ricorda all'improvviso della sua paura di ammalarsi e di contagiare i nonni e le sembra decisamente più insopportabile di quella per la puntura . 28
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" Infatti Margherita cosa dici se consigliamo alla mamma di non portarlo Pietro visto che non è vaccinato " Ecco sempre la stessa storia " ... , , ? siccome propone lui Agnese è con più una piccolo luce ha furbetta tutte negli le occhi fortune " . replica Agnese " Nene sei sempre la solita gelosissima " , ... ! mentre i suoi occhioni già si fanno umidi di lacrime le sussurra Margherita all' orecchio un attimo prima . " In di verità non mettersi ad lo urlare so a squarcia gola se è davvero più fortunato di noi " Ma mamma la papà mamma e il papà … non sono lontani senza il , vaccino !! rischia di prendersi il Covid ... Ecco Agnese fermi sempre vuole sulla la lasciare soglia stessa Pietro della storia cameretta " risponde , Margherita che come sempre accade , come ascoltano lui a i è casa discorsi piùda solo piccolodelle il loro hagiorno bambine tutte di le Natale fortune , , "" si ammorbidisce un po' di fronte alle lacrime della sorellina !! . plica aspettando Agnese il momento giusto per intervenire , " entre Hai i ragione ed suoi invece non occhioni cigià avevo si fanno pensato umidi di lacrime , , . noi saremo protette In verità non lo so le scoprono capaci di affrontare ogni cosa ! 30 , se Ma è alloradavvero perfino perché più quelle tu fortunatonon di cui di lo discutono noi vuoi gli fare scienziati " ?
Ma la mamma e il papà non sono lontani ... fermi sulla soglia della cameretta ascoltano i discorsi delle loro bambine aspettando il momento giusto per intervenire ed invece le scoprono capaci di affrontare ogni cosa , perfino quelle di cui discutono gli scienziati , con gli stessi ingredienti con cui insaporiscono le loro giornate : spessi strati di battibecchi , manciate di fiducia e un pizzico di immancabile gelosia ! 31
Questo libro è un inbook È un libro tradotto in simboli che nasce con lo scopo di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati per bambini e ragazzi. Il modello inbook è curato dal Centro Studi Inbook csinbook.eu, che ne è garante della coerenza e dello sviluppo. È caratterizzato da: • fedeltà al ritmo narrativo e al dialogo fra testo e immagini del libro originale; • sistema simbolico dotato di regole di composizione che include la scrittura in simboli dell’intera frase (compresi articoli, pronomi, congiunzioni…); • rappresentazione multimodale: ciascun simbolo è composto da un elemento grafico e da un elemento alfabetico in stampato minuscolo, posto nella parte superiore. Entrambi sono inseriti in un riquadro che dà visivamente unità ai due elementi; • simboli in bianco e nero, come consuetudine nei testi; • utilizzo del modeling per la lettura: durante la lettura i simboli vengono indicati uno a uno, facendo attenzione a non coprire con il dito né l’immagine né la parola, e mantenendo velocità e ritmo della narrazione. In questo modo si aggiunge all’ascolto la presenza del simbolo associato alla parola letta e chi ascolta può seguire più facilmente il testo. Puoi trovare esempi video di lettura con il modeling nel sito del Centro Studi Inbook. Come una lingua, il modello è dinamico. Le sue evoluzioni avvengono attraverso un continuo confronto nell’ambito del Centro stesso, con riferimento alle evidenze scientifiche in letteratura, alle ricerche sul campo e alle trasformazioni delle conoscenze in ambito linguistico-comunicativo, percettivo-visivo, grafico, tecnologico e alla condivisione con i contesti che utilizzano gli inbook. Puoi trovare altri inbook in libreria o nella rete biblioteche inbook. Il catalogo nazionale degli inbook pubblicati dalle case editrici e di quelli autoprodotti è consultabile nel sito della rete biblioteche inbook: rbinbook.eu
www.erickson.it
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