PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE - prevalenza ed incidenza in contesto - documento di consenso

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         L I N E E G U I DA
         internazionali

        PREVENZIONE DELLE ULCERE
        DA PRESSIONE
        prevalenza ed incidenza in contesto

                                           documento di consenso
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        international
        GUIDELINES

        DIRETTORE:                       PREFAZIONE
        Lisa MacGregor
                                         In tutto il mondo le ulcere da pressione rappresentano una seria minaccia per la salute:
        RESPONSABILE WOUND               colpiscono infatti un gran numero di persone e provocano elevate spese per il sistema
        CARE:
                                         sanitario. Nell’ambito dell’impegno di ridurre il numero di pazienti colpiti, un interesse
        Suzie Calne
                                         sempre crescente viene dedicato agli studi che si occupano dell’insorgenza delle ulcere da
        RESPONSABILE PROGETTI            pressione. La quantificazione del fenomeno dell’ulcerazione da pressione è però un’impresa
        EDITORIALI:
        Kathy Day                        complessa. Per di più la diversità nel tipo di dati raccolti e nei metodi usati per la raccolta
                                         rende difficile il confronto.
        CONSULENTE:
        Patricia Price
                                         I principi presentati in questo documento rappresentano l’opinione consensuale di un gruppo
        DESIGNER:
        Jane Walker
                                         internazionale di esperti in prevenzione e trattamento delle ulcere da pressione. Molti di essi
                                         si sono riuniti nel febbraio 2008 per esaminare il ruolo degli studi epidemiologici nello
        PRODUZIONE:
        Alison Pugh
                                         sviluppo e nella valutazione dei programmi di prevenzione delle ulcere da pressione.
                                         Le dichiarazioni così elaborate offrono una guida per la conduzione di studi di prevalenza ed
        STAMPATO DA:
                                         incidenza e indicazioni su come utilizzare i dati raccolti in vista del miglioramento degli
        Red Fox, East Sussex, RU
                                         standard di cura.
        TRADUZIONE:
        RWS Group, Londra, RU
                                         Questo documento è di interesse per tutti coloro che operano nel campo delle ulcere da
        PUBBLICATO DA:                   pressione, da chi presta le cure fino a chi conduce ricerche e elabora linee di condotta
        Medical Education
        Partnership (MEP) Ltd            politiche. Ci auguriamo che questo documento possa contribuire all’accuratezza e alla
        Unit 3.05, Enterprise House      standardizzazione della raccolta dati, riducendo in ultima analisi i tassi di insorgenza delle
        1-2 Hatfields                    ulcere da pressione a livello mondiale.
        London SE1 9PG, RU
        Tel: +44 (0)20 7627 1510                                                                               Professore Keith Harding
        Fax: +44 (0)20 7627 1570
        Email: info@mepltd.co.uk
        Web: www.mepltd.co.uk

        © MEP Ltd 2009

        Fotografie                                                GRUPPO DI ESPERTI
        Riquadro 3, pagina 11:
        ■ Ulcere da pressione –                                   Mona Baharestani, Center for Nursing Research, East Tennessee State
           per gentile concessione                                University & James H Quillen Veterans Affairs Medical Center, Tennessee
           del Professor Hiromi                                   (USA)
           Sanada                                                 Joyce Black, University of Nebraska Medical Center, Omaha, Nebraska (USA)
        ■ Dermatite da incontinenza –
           immagine riprodotta su                                 Keryln Carville, Silver Chain Nursing Association and Curtin University of
           autorizzazione di                                      Technology, Perth (Australia)
           www.puclas.ugent.be                                    Michael Clark, Wound Healing Research Unit, Cardiff University (RU)
        ■ Danno da cerotto – per
           gentile concessione della                              Janet Cuddigan, University of Nebraska Medical Center, Omaha, Nebraska
           Silver Chain Nursing                                   (USA)
           Association                                            Carol Dealey, University of Birmingham/University Hospital Birmingham NHS
        Figura 3, pagina 13:                                      Trust (RU)
        immagini riprodotte su
        autorizzazione di                                         Tom Defloor, University of Ghent (Belgio)
        www.puclas.ugent.be                                       Keith Harding, Wound Healing Research Unit, Cardiff University
                                                                  (Presidente, RU)
        Questo documento di
        consenso è stato reso                                     Nils Lahmann, Charité Universitätsmedizin Berlin (Germania)
        possibile da un finanziamento                             Maarten Lubbers, University of Amsterdam (Paesi Bassi)
        di KCI Europe Holding BV.
        Le opinioni espresse in questo
                                                                  Courtney Lyder, University of California, Los Angeles (USA)
        documento non riflettono                                  Takehiko Ohura, Pressure Ulcer and Wound Healing Research Center
        necessariamente quelle di KCI.                            (Kojin-kai), Sapporo (Giappone)
                                                                  Heather Orsted, University of Toronto (Co-presidente, Canada)
        Per citare il documento:
        Linee guida internazionali.                               Steve Reger, The Cleveland Clinic Foundation and Cleveland State University
        Prevenzione delle ulcere da                               (USA)
        pressione: prevalenza ed
                                                                  Marco Romanelli, Wound Healing Research Unit, University of Pisa (Italia)
        incidenza in contesto.
        Documento di consenso.                                    Hiromi Sanada, University of Tokyo (Giappone)
        Londra: MEP Ltd, 2009.
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                                               prevenzione delle ulcere da pressione

        1. Whitfield MD, Kaltenthaler          È noto da lungo tempo che le ulcere da pressione (UdP) sono una notevole causa di morbilità e
           EC, Akehurst RL, et al. How         mortalità nonché un onere finanziario per il sistema sanitario al livello globale1-4, e che molte UdP sono
           effective are prevention
           strategies in reducing the          evitabili5.
           prevalence of pressure
           ulcers? J Wound Care 2000;
           9(6): 261-66.                       Per questa ragione gli sforzi volti a ridurne la frequenza devono essere concentrati sulla prevenzione
        2. Kaltenthaler E, Whitfield           piuttosto che sul trattamento. Ciò ha portato allo sviluppo di programmi e protocolli di prevenzione
           MD, Walters SJ, et al. UK,
           USA and Canada: how do              delle UdP. Oltre a ciò alcune organizzazioni nazionali hanno lanciato grandi campagne di
           their pressure ulcer                sensibilizzazione, creando a livello governativo l’interesse a stabilire obiettivi volti a ridurre il numero di
           prevalence and incidence
           data compare? J Wound Care          pazienti colpiti da UdP.
           2001; 10(1): 530-35.
        3. Whittington KT, Briones R.
           National prevalence and             Come risultato l’insorgenza delle UdP viene usata sempre più di frequente come misura di valutazione
           incidence study: 6-year             sia della qualità delle cure prestate da un sistema o da una struttura sanitari, sia dell’efficacia delle
           sequential acute care data.
           Adv Skin Wound Care 2004;           misure di prevenzione delle UdP implementate. L’applicazione delle buone prassi richiede la
           17(9): 490-94.                      valutazione dell’efficacia di tali misure.
        4. Clark M. Pressure ulcers. In:
           Skin Breakdown. The silent
           epidemic. Hull: Smith and           Di tale valutazione fanno parte studi epidemiologici che raccolgano dati circa il numero di individui
           Nephew Foundation, 2007.
        5. Torra i Bou J, García-              colpiti da UdP e le variazioni subite da tale numero nel tempo. I dati possono essere utilizzati ad
           Fernández FP, Pancorbo-             esempio per stimare il numero totale di pazienti affetti da UdP all’interno di una determinata
           Hidalgo PL, Furtado K. Risk
           assessment scales for               popolazione (cioè la prevalenza), e il tasso di insorgenza di nuove UdP (cioè l’incidenza). Nel
           predicting the risk of              Riquadro 1 sono riportati alcuni esempi su come usare i dati di prevalenza ed incidenza per valutare i
           developing pressure ulcers.
           In: Romanelli M, Clark M,           programmi di sensibilizzazione e prevenzione riguardanti le UdP.
           Cherry G, et al (eds). Science
           and Practice of Pressure Ulcer
           Management. London:                  RIQUADRO 1 | Come usare i concetti di prevalenza ed incidenza per valutare le strategie di prevenzione
           Springer-Verlag, 2006.
        6. Woodbury MG, Houghton                delle UdP
           PE. Prevalence of pressure
           ulcers in Canadian                   Canada
           healthcare settings. Ost             La Canadian Association of Wound Care (www.preventpressureulcers.ca) ha sviluppato ed attuato un programma di
           Wound Manage 2004;                   sensibilizzazione e prevenzione delle UdP che ha fatto seguito alla stima di uno studio del 2003, secondo la quale
           50(10): 22-38.
        7. Orsted HL, Rosenthal S.              nell’intero panorama ospedaliero canadese un paziente su quattro (26%) è stato colpito da una UdP6. Il programma
           Pressure ulcer awareness             era basato in parte sulle linee guida elaborate dalla Registered Nurses Association of Ontario per la prevenzione e la
           program pilot. Overview of
                                                gestione delle UdP (www.rnao.org). Durante un’applicazione pilota del programma nell’ambito della terapia intensiva,
           pilot project. Wound Care
           Canada 2007; 5(1): 40-46.            della durata sei mesi, la prevalenza delle UdP è passata dal 23,4% al 15,2%7. Il programma è ora messo in atto in tutto
        8. Sanada H, Miyachi Y, Ohura           il Canada
           T, et al. The Japanese
           Pressure Ulcer Surveillance          Giappone
           Study: a retrospective cohort        Nel 2002 il governo giapponese ha istituito uno schema di penalizzazioni finanziarie a carico degli ospedali che
           study to determine
           prevalence of pressure               trascurano di mettere in atto una serie di strategie prestabilite per la prevenzione delle UdP. Nel complesso, prima
           ulcers in Japanese hospitals.        dell’adozione dello schema la prevalenza delle UdP di tutti gli stadi era del 4,3%: dopo un anno è scesa al 3,6%. Dopo
           Wounds 2008; 20(6):                  un anno la proporzione di UdP di stadio III e IV è passata rispettivamente dal 23,9% al 18,8% e dal 10,9% all‘8,1%8
           176-82.
        9. 5 Million Lives Campaign.            USA
           Getting Started Kit: Prevent
           Pressure Ulcers How-to Guide.
                                                Sin dal 2003 l’Owensboro Medical Health System (OMHS) del Kentucky ha introdotto un certo numero di processi e
           Cambridge, MA: Institute for         strategie per ridurre le UdP nosocomiali, comprendenti educazione, modifiche nei procedimenti di documentazione e
           Healthcare Improvement,              uso di metodi di ridistribuzione pressoria. In soli due anni l’incidenza delle UdP nosocomiali in terapia intensiva è scesa
           2008. Disponibile presso:
           www.ihi.org. Accesso                 del 93% (da 20,6% a 1,4%)9
           nell’ottobre 2008.

                                               Oltre a fornire informazioni sull’efficacia delle strategie di prevenzione, studi di buona qualità su
                                               prevalenza ed incidenza sono potenzialmente in grado di:
                                               ■ contribuire al perfezionamento delle strategie di prevenzione delle UdP e degli strumenti di
                                                  valutazione del rischio (Figura 1, pagina 2)
                                               ■ coadiuvare l’elaborazione delle politiche pubbliche determinando le risorse necessarie (p. es. in
                                                  Italia le cifre riguardanti la prevalenza delle UdP sono servite a far pressione sul governo, sfociando
                                                  in un finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale destinato al rimborso delle superfici di
                                                  supporto).

                               !               I risultati degli studi su prevalenza ed incidenza delle UdP possono servire a stimolare l’attenzione
                                               verso il problema, a ridurre la frequenza delle UdP e a migliorare la prassi clinica

                                                        PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE: PREVALENZA ED INCIDENZA IN CONTESTO | 1
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        Figura 1 | Ruolo degli
                                                                               Valutazione periodica dell’efficacia comprendente
        studi di prevalenza ed                                                       studi di INCIDENZA/PREVALENZA*
        incidenza nel
        monitoraggio e nello
        sviluppo di strategie per
        la riduzione della
        frequenza di UdP                                Strategia di prevenzione efficace                    Strategia di prevenzione inadeguata
                                                        ■ Riduzione dell’incidenza di UdP (cioè              ■ Riduzione insufficiente dell’insorgenza
                                                           del tasso di nuove insorgenze)                       di UdP, p. es. incidenza o prevalenza,
                                                        ■ Riduzione della prevalenza delle UdP                  e/o dei costi
                                          INDICATORI

                                                           (cioè nel numero di quelle già                    ■ Qualità di cura inadeguata
                                                           esistenti)                                        ■ Carenze di valutazione, monitoraggio
                                                        ■ Riduzione dei costi                                   e rintracciabilità/continuità fra i vari
                                                        ■ Efficacia e prontezza in valutazione,                 reparti assistenziali
                                                           monitoraggio e rintracciabilità/                  ■ Diminuzione della qualità di vita
                                                           continuità fra i vari reparti assistenziali       ■ Aumento del rischio di contenzioso
                                                        ■ Riduzione del rischio di effetti avversi
                                                           sulla qualità di vita correlati alle UdP
                                                        ■ Riduzione del rischio di contenzioso

                                                        Garantire                                            Rivedere
                                                        ■ Assistenza e formazione periodiche                 ■ La formazione e l’addestramento –
                                                          per tutto il personale coinvolto                      operatori sanitari, assistiti, prestatori
                                                        ■ Costante impegno e motivazione da                     di cure, manager sanitari, enti
                                                          parte dei manager sanitari e degli enti               sovvenzionatori
                                          MISURE

                                                          sovvenzionatori                                    ■ Protocolli di prevenzione e
                                                        ■ Ampia e durevole applicazione della                   ridistribuzione pressoria
                                                          strategia in tutti i contesti assistenziali        ■ Gli strumenti di valutazione del rischio
                                                        ■ Attenzione politica per il successo                ■ La ripartizione delle risorse – p. es.
                                                          ottenuto                                              personale, attrezzature, materiali
                                                        ■ Continua diminuzione del tasso di UdP              ■ I meccanismi di ricorso a team
                                                                                                                multidisciplinari e di comunicazione
                                                                                                                fra i vari reparti assistenziali

                                                                                                              Perfezionare/mettere in atto una nuova
                                                                                                              strategia per ridurre l’insorgenza di UdP

                                         * NB Rispetto all’incidenza, la prevalenza fornisce una misura meno diretta dell’efficacia delle strategie preventive
                                         (v. pagina 5)

                                       L’attuazione di strategie efficaci per la prevenzione delle UdP richiede una compartecipazione attiva da
                                       parte di tutti gli interessati. Essa dipende da una buona comunicazione fra professionisti della sanità,
                                       manager sanitari, enti sovvenzionatori e soggetti pagatori, unita ad un’azione mirata a livello politico
                                       per garantire la disponibilità dei finanziamenti e l’adeguatezza nell’assegnazione e nel rimborso delle
                                       risorse.

                                       Risorse educative

                                       Tramite Internet è possibile accedere a molte delle risorse educative, elaborate da organizzazioni nazionali ed
                                       internazionali, riguardanti la prevenzione, l’individuazione ed il trattamento delle UdP, nonché la conduzione
                                       di studi di prevalenza ed incidenza

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                                come definire prevalenza ed incidenza

                                PREVALENZA
                                Il metodo più comunemente usato per indicare la prevalenza è la prevalenza puntuale. Essa misura la
                                percentuale di persone con una UdP all’interno di un determinato gruppo di individui in un preciso
                                momento (Riquadro 2). La prevalenza comprende perciò sia coloro che vengono ricoverati in una
                                struttura sanitaria con una UdP già in atto, sia coloro che ne sviluppano una fra il momento del
                                ricovero e quello dello studio.

                                INCIDENZA
                                L’incidenza misura il tasso di insorgenza di nuovi casi di UdP in un lasso di tempo. Il calcolo
                                dell’incidenza può essere complesso, perché a rigor di termini l’elemento tempo è costituito dalla
                                somma delle unità di tempo, p. es. giorni o mesi, durante i quali ciascun paziente partecipante allo
                                studio si è trovato a rischio di UdP ma ancora esente da essa. Dato che ciò può essere impossibile da
                                calcolare con precisione, possono essere usate analisi dell’incidenza alternative e meno complesse.

                                Una forma molto usata di analisi semplificata dell’incidenza è rappresentata dall’incidenza
                                cumulativa, che può essere anche chiamata stima dell’incidenza o semplicemente incidenza.
                                L’incidenza cumulativa rappresenta la percentuale della popolazione studiata che sviluppa una nuova
                                UdP durante un determinato periodo di tempo: essa esprime cioè il tasso di insorgenza delle UdP
                                (Riquadro 2). Negli studi sull’incidenza delle UdP il lasso di tempo è generalmente espresso in
                                settimane o mesi piuttosto che in anni. La Figura 2 (pag. 4) riporta una rappresentazione grafica della
                                prevalenza puntuale e dell’incidenza cumulativa.

                                 RIQUADRO 2 | Definizioni fondamentali

                                 Prevalenza puntuale (%)
                                          =        n. di pazienti con una UdP in un particolare momento
                                                                                                                                      x 100
                                                   n. totale di pazienti compresi nella popolazione studiata in un particolare
                                                   momento

                                 Incidenza cumulativa (%) per lasso di tempo specificato
                                          =         n. di pazienti che sviluppano una UdP nel lasso di tempo specificato
                                                                                                                                       x 100
                                                    n. totale di pazienti compresi nella popolazione studiata nel lasso di tempo
                                                    specificato

                                 NB Queste formule descrivono in che modo si calcola la percentuale (%), cioè la prevalenza e l’incidenza per 100
                                 pazienti. Talvolta prevalenza ed incidenza sono espresse come percentuali di un più gran numero di pazienti , p. es.
                                 per 1000 pazienti o 10.000 pazienti. In questi casi il moltiplicatore ‘x 100’ viene sostituito rispettivamente da
                                 ‘x 1000’ o ‘x 10.000’. La prevalenza sarà allora espressa per numero di pazienti e l’incidenza cumulativa per
                                 periodo di tempo per numero di pazienti

                                I termini “prevalenza” ed “incidenza” sono spesso usati in modo molto approssimativo e possono

                      !         perciò essere applicati impropriamente. I due termini tuttavia hanno definizioni ed implicazioni
                                differenti e non sono intercambiabili, e vanno perciò definiti con chiarezza nei rapporti degli studi

                                ULTERIORI DEFINIZIONI
                                Prevalenza di periodo
                                Per ragioni pratiche, p. es. i tempi previsti per la raccolta dei dati, negli studi si può talvolta scegliere di
                                misurare la prevalenza di periodo. Essa si calcola a partire dal numero di pazienti con UdP in un
                                qualsiasi momento entro un periodo di tempo specificato (invece che in un determinato momento).
                                Si tratta perciò in effetti di una combinazione di incidenza e prevalenza.

                                        PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE: PREVALENZA ED INCIDENZA IN CONTESTO | 3
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        Figura 2 | Prevalenza                                                                                                      Incidenza cumulativa

                                                                                                           }
        puntuale e incidenza
        cumulativa: un esempio                                                                                                     Prevalenza puntuale
        NB Questo diagramma e i
        tassi di prevalenza/
        incidenza in esso riportati
        intendono essere solo un
                                          Singoli pazienti ricoverati nella struttura sanitaria

        aiuto alla comprensione.

                                                                                                                                                 Tempo

                                                                                                     Paziente esente da UdP
                                                                                                     Paziente con UdP al momento del ricovero

                                                                                                     Paziente con UdP insorta dopo il ricovero

                                          Prevalenza puntuale                                                   = 3 pazienti con una UdP o più
                                                                                                                                                          x 100   = 33%
                                                                                                                  9 pazienti valutati

                                          Incidenza cumulativa (solo pazienti con UdP di nuova insorgenza, inizialmente esenti da UdP)*
                                                                = 2 pazienti sviluppano una nuova UdP
                                                                                                          x 100      = 17% per il periodo di tempo valutato
                                                                    12 pazienti valutati

                                          * Gli studi di incidenza solitamente definiscono la popolazione come i pazienti esenti da UdP all’inizio del periodo di tempo.
                                          Talvolta gli studi comprendono anche pazienti che, con una o più UdP già esistenti all’inizio del periodo di tempo, ne
                                          sviluppano un‘altra (v. l’esempio modificato più avanti). In genere questo metodo non è raccomandabile. Tuttavia è
                                          importante tenere presente che usando criteri di inclusione differenti si otterranno risultati differenti, che possono avere
                                          implicazioni differenti

                                         Incidenza cumulativa (comprendente solo i pazienti con una nuova UdP)*
                                                                = 3 pazienti sviluppano una nuova UdP
                                                                                                         x 100                                                    = 25% per il periodo di tempo valutato
                                                                  12 pazienti valutati

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        10. Ayello EA, Frantz R,               Densità di incidenza
            Cuddigan J, Jordan R.
            Methods for determining            La densità di incidenza indica il numero di casi che insorgono per unità di popolazione/tempo a
            pressure ulcer prevalence          rischio. Ad esempio può indicare il numero di pazienti che sviluppano una UdP per 1000 giorni di
            and incidence. In: Cuddigan
            J, Ayello EA, Sussman C            degenza o per 100 ricoveri in ospedale.
            (eds). Pressure Ulcers in
            America: Prevalence, incidence,
            and implications for the future.   Tasso di UdP nosocomiali
            Reston, VA: NPUAP, 2001.           Questo è un tipo di studio “in istantanea”, volto a differenziare le UdP acquisite in ospedale (o struttura
                                               sanitaria) da quelle acquisite in comunità. Le cartelle cliniche dei pazienti affetti da almeno una UdP
                                               vengono esaminate alla ricerca di UdP già presenti al momento del ricovero. I risultati sono di solito
                                               espressi come percentuale di pazienti esenti da UdP al momento del ricovero che ne sviluppano una
                                               dopo il ricovero.

                                               L’affidabilità dei tassi di UdP nosocomiali dipende dall’accuratezza e dalla completezza della
                                               valutazione cutanea operata al momento del ricovero e della relativa documentazione. Quando si
                                               dispone di dati affidabili questo metodo offre una misura più accurata dell’efficacia dei programmi di
                                               prevenzione che non i soli valori di prevalenza.

                                               STUDI DI PREVALENZA ED INCIDENZA
                                               Sono stati molti gli studi che si sono occupati dell’incidenza e della prevalenza delle UdP, con risultati
                                               variabili2. Oltre alle differenze derivanti dalla qualità dell’assistenza fornita e dal livello di aderenza ai
                                               protocolli di prevenzione, le differenze possono essere correlate a variazioni dei seguenti aspetti:
                                               ■ le definizioni di prevalenza ed incidenza, differenze fra di esse e fra le possibili interpretazioni
                                               ■ il modo in cui sono stati ottenuti gli esiti: come è stato condotto lo studio, quali sono state le ipotesi,
                                                  quali dati sono stati raccolti e come, quale ambiente assistenziale e popolazione di pazienti sono
                                                  stati studiati.

                                               Apprezzando al giusto valore l’importanza di questi fattori e il loro impatto sui risultati dello studio
                                               sarà più facile interpretare utilmente questi ultimi e migliorare il disegno e la realizzazione di studi
                                               futuri.

                                               COME USARE PREVALENZA ED INCIDENZA
                                               A seconda che siano state ottenute tramite studi di prevalenza o di incidenza, le informazioni
                                               differiscono ed hanno implicazioni differenti (Tabella 1, pag. 6)10. Erogatori di cure, enti sovvenzionatori
                                               e soggetti pagatori mostrano una tendenza sempre crescente ad utilizzare l’incidenza come un
                                               indicatore della qualità della cura, e a collegare obiettivi di prestazione, finanziamenti e schemi di
                                               incentivi o penalizzazioni ai risultati di studi epidemiologici di questo tipo. Sebbene gli studi
                                               epidemiologici possano essere usati per monitorare l’efficacia delle strategie di prevenzione delle UdP
                                               nel tempo, essi non forniscono misure dell’efficacia del trattamento delle UdP.

                                               Gli studi riguardanti l’incidenza delle UdP sono generalmente ritenuti i più adatti a fornire una chiara
                                               indicazione dell’efficacia di un protocollo di prevenzione delle UdP. Per quanto un efficace protocollo di
                                               prevenzione possa portare ad una riduzione sia della prevalenza che dell’incidenza, è probabile che
                                               l’effetto sulla prevalenza risulti meno evidente.

                                               Interpretare e confrontare adeguatamente gli studi di prevalenza ed incidenza è reso difficoltoso
                                               dall’ampia gamma di possibili variazioni nei fattori coinvolti, p. es. i criteri usati per la definizione della
                                               popolazione di pazienti studiata (v. pag. 9-10) e l’identificazione e la classificazione delle UdP
                                               (v. pag. 11-15). Nel caso degli studi di incidenza, inoltre, i risultati varieranno anche a seconda del
                                               periodo di tempo studiato.

                                                       PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE: PREVALENZA ED INCIDENZA IN CONTESTO | 5
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        11. Defloor T, Clark M,           La tabella riportata sotto confronta prevalenza ed incidenza, e mette in luce quanto sia
            Witherow A, et al. EPUAP      importante capire la differenza fra i due concetti al momento di interpretare le informazioni che essi
            statement on prevalence and
            incidence monitoring of       forniscono.
            pressure ulcer occurrence
            2005. European Pressure
            Ulcer Advisory Panel
            (EPUAP), 2005. Disponibile
            presso: www.epuap.com/        Tabella 1 | Confronto fra studio di prevalenza e di incidenza (adattato da11,12)
            review6_3/page5.html.
            Accesso del settembre                              Studio di prevalenza                         Studio di incidenza
            2008.
        12. Bonita R, Beaglehole R,        Descrizione         ■ Misura il numero di persone con una        ■ Misura il numero di persone con una UdP
            Kjellström T. Basic                                  UdP già esistente ad un momento              di nuova insorgenza nel lasso di tempo
            Epidemiology, 2nd edition.
            World Health Organization,                           prestabilito in una popolazione              stabilito in una popolazione
            2006.                                                predeterminata                               predeterminata
                                           Informazione        ■ Indica quale percentuale della             ■ Indica il tasso di insorgenza di UdP in un
                                                                 popolazione studiata presenta una            determinato lasso di tempo in una
                                                                 UdP in un determinato momento                determinata popolazione
                                           Usi                 ■ Indica il carico globale di UdP            ■ Viene usata con frequenza sempre
                                                               ■ Aiuta a valutare le risorse necessarie       maggiore come indice della qualità
                                                                 ed a pianificare i servizi di assistenza     assistenziale
                                                               ■ Può raccogliere dati supplementari         ■ Lo studio può fornire dati che
                                                                 contribuendo alla valutazione                sollecitano una revisione dei fattori
                                                                 dell’aderenza ai protocolli di               contribuenti all’insorgenza delle UdP,
                                                                 prevenzione e trattamento                    suggerendo cosi nuove strategie di
                                                               ■ Può essere di aiuto nel differenziare        prevenzione
                                                                 fra UdP nosocomiali e UdP acquisite        ■ Seguendo nel tempo l’andamento di
                                                                 in comunità (con documentazione              tassi di incidenza paragonabili, si può
                                                                 accurata della valutazione cutanea           stabilire l’efficacia delle misure
                                                                 al momento del ricovero)                     preventive
                                                                                                            ■ Può raccogliere dati supplementari
                                                                                                              contribuendo alla prevenzione e
                                                                                                              all’aderenza ai protocolli di prevenzione
                                                                                                              e trattamento
                                           Limiti              ■ Non offre una misura della qualità        ■ Può richiedere più tempo ed essere perciò
                                                                 assistenziale e dell’efficacia preventiva   più costoso degli studi di prevalenza
                                                                 altrettanto diretta dell’incidenza

                                          È essenziale che tutti coloro che partecipano all’elaborazione, all’applicazione e alla valutazione

                             !            dei protocolli di prevenzione delle UdP – operatori sanitari, manager sanitari, soggetti pagatori ed
                                          enti sovvenzionatori – dispongano di una chiara comprensione delle implicazioni e dei limiti degli
                                          studi sulla prevalenza e l’incidenza delle UdP

                                          APPLICAZIONE PRATICA
                                          Le definizioni dei termini epidemiologici utilizzati in uno studio va sempre sottoposta ad
                                          esame – le definizioni possono infatti variare e i termini vengono talvolta usati in modo
                                          improprio
                                          La comprensione delle definizioni è essenziale per un’adeguata interpretazione e
                                          comprensione dello studio
                                          Dato che sia la prevalenza che l’incidenza sono espresse in termini di pazienti, è
                                          importante che gli studi sul’insorgenza delle UdP contino i pazienti colpiti da UdP e non le
                                          singole UdP
                                          In presenza di più di una UdP apparentemente eleggibile per l’inclusione in uno studio
                                          di prevalenza o di incidenza, verranno solitamente registrati i dati relativi all’ulcera più
                                          grave

        6 | LINEE GUIDA INTERNAZIONALI
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                                         raccolta e registrazione dei dati

                                         La qualità dei dati raccolti negli studi sulla prevalenza e l’incidenza delle UdP è in grado di influenzare
                                         profondamente il valore dei risultati ottenuti dagli studi stessi. La Tabella 2 sintetizza le possibili fonti
                                         di dati e il modo in cui ciascuna di esse può influenzare la qualità dei dati raccolti.

                                         Tabella 2 | Fonti di dati per gli studi sulla prevalenza e l’incidenza delle UdP
                                          Fonte                             Commenti

                                          Cartelle cliniche/                ■ L’estrazione dei dati è laboriosa e richiede tempo
                                          infermieristiche/assistenziali    ■ Maggiore probabilità di incompletezza rispetto alle registrazioni
                                          su supporto cartaceo                computerizzate
                                                                            ■ Le UdP ai primi stadi possono essere sottorappresentate
                                                                            ■ È probabile che i dati siano di qualità inferiore rispetto all’esame specifico di
                                                                              ciascun paziente eseguito da un valutatore appositamente per lo studio
                                          Cartelle cliniche/                ■ L’estrazione dei dati è generalmente più facile rispetto alle cartelle su
                                          infermieristiche/assistenziali      supporto cartaceo
                                          computerizzate                    ■ Le impostazioni possono far sì che le cartelle incomplete siano meno
                                                                              frequenti
                                                                            ■ È probabile che l’affidabilità dei dati sia inferiore rispetto all’esame specifico
                                                                              di ciascun paziente eseguito da un valutatore appositamente per lo studio
                                          Schede/registri di eventi         ■ Anche nei casi in cui la notifica delle UdP è obbligatoria, è probabile che
                                          avversi                             sia inferiore alla realtà
                                                                            ■ Le UdP ai primi stadi possono essere sottorappresentate
                                          Esame di ciascun paziente         ■ Miglioramento della concordanza delle registrazioni
                                          eseguito da un valutatore         ■ Costoso e lento
                                          interno                           ■ I pazienti possono essere più propensi a fornire un consenso informato ad
                                                                              un operatore sanitario che conoscono che ad un valutatore esterno
                                          Esame di ciascun paziente         ■ Miglioramento della concordanza delle registrazioni
                                          eseguito da un valutatore         ■ Costoso e lento
                                          esterno                           ■ Può far sì che una maggiore percentuale di pazienti rifiuti il consenso
                                                                              informato
                                                                            ■ Organizzare l’intervento di un valutatore esterno può causare ritardi
                                                                              nell’esame dei pazienti
                                          Valutatori esterni                ■ È probabile una registrazione al di sotto della realtà
                                          interrogano il personale          ■ Costoso e lento

                                         Altri fattori che influenzano la qualità dei dati:
                                         ■ grado di preparazione e abilità dei valutatori che effettuano gli esami clinici, quali stima del rischio
                                            di UdP, ispezione cutanea e classificazione delle UdP
                                         ■ preparazione ed abilità a completare la documentazione da parte dei raccoglitori di dati
                                         ■ tipo e contenuto del sistema di registrazione dei dati
                                         ■ facilità di estrazione dei dati dal sistema di registrazione
                                         ■ durata del periodo di raccolta dei dati.

                             !           Una registrazione dei dati accurata e uniforme è essenziale per garantire risultati attendibili negli
                                         studi sulla prevalenza e l’incidenza delle UdP

        13. Fletcher J. How can we       STUDI RETROSPETTIVI E PROSPETTICI
            improve prevalence and       Gli studi retrospettivi, vale a dire quelli che guardano al passato e usano dati che erano stati raccolti
            incidence monitoring? J
            Wound Care 2001; 10(8):      per altri scopi, possono presentare dei limiti derivanti dalla portata dei sistemi di registrazione e
            311-14.                      raccolta dati esistenti. Pur essendo possibile l’inclusione di un gran numero di pazienti, è probabile
                                         che l’ottenimento e la registrazione dei dati avesse richiesto la collaborazione di un numero elevato
                                         di individui. Ciò solleva il problema del grado di attendibilità inter-rater13. Inoltre è dimostrato che
                                         un’alta percentuale di UdP non viene documentata3, e perciò è probabile che i valori di prevalenza e
                                         incidenza basati su analisi retrospettive delle cartelle mediche siano sottostime.

                                                  PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE: PREVALENZA ED INCIDENZA IN CONTESTO | 7
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                                Gli studi prospettici, vale a dire quelli disegnati per raccogliere dati nel futuro, consentono di
                                configurare sistemi che raccolgano esattamente i dati necessari in un formato adatto all’analisi. I
                                sistemi di raccolta dati possono così essere progettati in modo da integrarsi nella prassi clinica
                                quotidiana, sollecitando la valutazione e suggerendo gli interventi appropriati ove necessario.

                                 Consigli per la pianificazione degli studi di prevalenza ed incidenza

                                 La collaborazione con un esperto di statistica medica durante la fase di progettazione di uno studio con-
                                 tribuirà a garantire che i dati raccolti siano idonei all’analisi che valuterà l’esito voluto.
                                 Considerare e stabilire:
                                 ■ L’obiettivo dello studio, p. es.
                                    – valutazione del carico globale delle UdP
                                    – valutazione dell’efficacia delle attuali strategie di prevenzione delle UdP
                                 ■ Qual è l’esito più appropriato per raggiungere l’obiettivo scelto, p. es. analisi di prevalenza o di incidenza,
                                    tenendo conto della disponibilità di risorse e finanziamenti*
                                 ■ Se lo studio dovrà essere prospettico o retrospettivo
                                 ■ Quale sarà la fonte dei dati – saranno usate cartelle cliniche oppure si esaminerà la cute del paziente?
                                 ■ Dove verranno raccolti i dati, p. es. nel reparto acuti o cronici, in area medica o chirurgica
                                 ■ Chi sarà incluso, p. es. pazienti ambulatoriali o in contesto ospedaliero, pazienti con problemi neurologici
                                 ■ Quando avrà luogo la raccolta dei dati, durante quale periodo di tempo e con quale frequenza
                                 ■ Quali sono i dati richiesti – p. es. classificazione delle UdP, valutazione dei fattori di rischio, cause,
                                    caratteristiche delle UdP (posizione, dimensioni), età/sesso del paziente, comorbilità, attuale
                                    strategia/protocollo di prevenzione, categorie di dati per popolazioni specifiche di pazienti (p. es.
                                    pediatrica e neonatale)
                                 ■ Chi si occuperà della raccolta dei dati
                                 ■ Requisiti per verificare preparazione, addestramento e attendibilità inter-rater di osservatori e raccoglitori
                                    di dati
                                 ■ Se è opportuno ricorrere a ispettori esterni per monitorare la qualità della valutazione e della
                                    registrazione dei dati
                                 ■ Preparazione e addestramento richiesti per osservatori e raccoglitori di dati
                                 ■ Per gli studi prospettici, qual è il protocollo di prevenzione da usare per pazienti classificati a rischio di
                                    UdP, relative risorse e requisiti di qualificazione
                                 ■ Inizio e termine della raccolta dei dati, quando i dati saranno analizzati e quando saranno disponibili i
                                    risultati
                                 ■ Quali sono i procedimenti di approvazione necessari, p. es. richiesta di autorizzazione dello studio,
                                    comitati etici
                                 ■ Chi eseguirà l’analisi statistica
                                 ■ Se sono richieste risorse supplementari, p. es. personale, attrezzature cliniche o amministrative
                                 ■ Come saranno diffusi e applicati i risultati
                                 *Nella pratica la disponibilità di finanziamenti e risorse sarà un fattore determinante nella scelta del tipo e della portata
                                 dello studio

                                L’obiettivo supremo della gestione delle UdP è la prevenzione: studi di prevalenza ed incidenza di

                      !         buona qualità forniscono informazioni essenziali che possono essere usate per contribuire a
                                migliorare la valutazione del rischio e le strategie di prevenzione

                                APPLICAZIONE PRATICA
                                Quando si introducono programmi per ridurre la frequenza delle UdP, nel migliore dei casi essi
                                dovrebbero integrare sistemi di raccolta dati che siano in grado di fornire informazioni utili per
                                audit clinici e studi di prevalenza/incidenza
                                Tutti i valutatori e i raccoglitori di dati devono avere una formazione adeguata ed essere stati testati

        8 | LINEE GUIDA INTERNAZIONALI
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                                             come definire la popolazione dello studio

        14. Pancorbo-Hidalgo PL,             Definire la popolazione che costituirà il campione di indagine è una fase fondamentale nella
            Garcia-Fernandez FP, Lopez-      progettazione di uno studio di prevalenza o di incidenza. Infatti la natura della popolazione scelta avrà
            Medina IM, Alvarez-Nieto C.
            Risk assessment scales for       un grande effetto sui risultati, legato in gran parte alla mescolanza di casi, vale a dire ai vari tipi di
            pressure ulcer prevention: a     pazienti compresi nello studio e al loro rischio di sviluppare ulcere da pressione. Ad esempio, ci si può
            systematic review. J Adv Nurs
            2006; 54(1): 94-110.             aspettare che prevalenza ed incidenza di UdP siano più elevate in un reparto di geriatria che in uno di
        15. Waterlow J. The Waterlow         ostetricia. Analogamente, studi che comprendono un’ampia gamma di ambienti assistenziali e di
            score card. Disponibile
            presso: www.judy-                tipologie di pazienti hanno più probabilità di ottenere tassi di prevalenza/incidenza inferiori rispetto a
            waterlow.co.uk/the-              studi che si concentrano su uno (o più) ambienti o popolazioni “ad alto rischio".
            waterlow-scorecard.htm.
            Accesso del settembre
            2008.                            La definizione della popolazione da studiare consente di collocare gli studi di incidenza o prevalenza
        16. Bergstrom N, Braden BJ,
            Laguzza A, Holman V. The         nel contesto appropriato, e richiede che si specifichino:
            Braden scale for predicting      ■ ambiente/i assistenziale/i – p. es. servizi territoriali o ospedale, reparto acuti o cronici, area o
            pressure sore risk. Nurs Res
            1987; 36(4): 205-10.                ambiente assistenziale unico oppure una serie, pazienti extraospedalieri o degenti
        17. Norton D. Calculating the        ■ criteri di inclusione ed esclusione – p. es. punteggi relativi ad una particolare scala di valutazione
            risk: reflections on the
            Norton Scale. Decubitus             del rischio, comorbilità, caratteristiche del paziente e, per gli studi di incidenza, il modo di trattare i
            1989; 2(3): 24-31. Erratum          dati di pazienti con UdP sviluppatasi prima dello studio.
            in: Decubitus 1989; 2(4): 10.
        18. VanGilder C, MacFarlane
            GD, Meyer S. Results of nine     Sebbene gli ambienti assistenziali possano costituire una base utile per determinare una popolazione
            international pressure ulcer
            prevalence surveys: 1989 to      di pazienti, questa può essere altresì selezionata (all’interno di un unico ambiente o di molti)
            2005. Ost Wound Manage           basandosi sul grado di rischio (p. es. verranno compresi nello studio solo pazienti che superano un
            2008; 54(2): 40-54.
        19. Schoonhoven L, Haalboom          determinato valore soglia per il rischio di UdP) oppure sulla presenza di comorbilità, p. es. una frattura
            JRE, Bousema MT, et al.          dell’anca.
            Prospective cohort study of
            routine use of risk
            assessment scales for
            prediction of pressure ulcers.
            BMJ 2002; 325(7368): 797.        DETERMINAZIONE DEL RISCHIO
        20. Defloor T, Grypdonck MF.         Pur essendo evidente che pressione, forze di taglio, attrito, umidità e temperatura hanno un ruolo
            Validation of pressure ulcer
            risk assessment scales: a        importante nel provocare il danno tissutale che sfocia in una UdP, non è del tutto chiaro quali siano i
            critique. J Adv Nurs 2004;       fattori che rendono un paziente più soggetto di un altro. Sono stati individuati numerosi possibili fattori
            48(6): 613-21.
                                             di rischio, e si è ipotizzato che essi agiscano compromettendo la resistenza dei tessuti del paziente
                                             all’azione esercitata da pressione, forze di taglio, attrito, umidità e temperatura.

                                             Si è dovuto ammettere che anche una valutazione clinica qualificata può non essere in grado di
                                             individuare tutti i pazienti a rischio di sviluppare una UdP14. Sono state elaborate molte scale di
                                             valutazione per facilitare il riconoscimento del rischio15-17, eppure anche esse possono classificare “non
                                             a rischio” dei pazienti che in seguito svilupperanno una UdP18.

                               !             Una valutazione clinica qualificata e l’uso di scale di valutazione del rischio di UdP hanno ruoli
                                             complementari nell’individuazione dei pazienti a rischio: l’una non deve sostituire l’altra

                                             L’uso di scale di valutazione del rischio rappresenta un mezzo per stratificare pazienti per punteggio,
                                             oppure in gruppi come “rischio basso” o “rischio alto”. Ciò può essere utile per definire le popolazioni
                                             degli studi di prevalenza ed incidenza della UdP. Tuttavia il confronto fra gli studi può venir complicato
                                             dal modo in cui sono state usate le scale di valutazione del rischio, ad esempio se ciascuno studio ha
                                             impiegato:
                                             ■ differenti soglie di cut-off per la stessa scala
                                             ■ differenti scale di valutazione del rischio.

                                             Sebbene alcune scale siano ampiamente utilizzate, la loro validità è variabile19. Un aspetto importante
                                             che influenza la validità di una scala di valutazione del rischio è che alcuni studi di validità hanno
                                             trascurato il fatto che una percentuale di pazienti (per ragioni etiche) hanno beneficiato di misure di
                                             prevenzione delle UdP20. Questa circostanza è ritenuta capace di compromettere l’esito degli studi di
                                             validità, dato che nei pazienti che hanno ricevuto misure preventive le probabilità di sviluppare una
                                             UdP risultano alterate.

                                                    PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE: PREVALENZA ED INCIDENZA IN CONTESTO | 9
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                                           Le scale per la valutazione del rischio differiscono anche per i criteri misurati, ed alcune trascurano di
                                           valutare fattori di rischio ben noti, come stato nutrizionale deficitario, età avanzata e uso di dispositivi
                                           medici. Ulteriore confusione può instaurarsi quando gli studi scelgono soglie di cut-off differenti da
                                           quelle usate come supporto nel sistema decisionale clinico.

                               !           La scala di valutazione del rischio di UdP deve essere abbinata ad un adeguato protocollo di
                                           prevenzione delle UdP

        21. Lahmann N, Halfens RJ,         CONSENSO INFORMATO
            Dassen T. Effect of non-       Per considerazioni di carattere etico si richiede sempre più di frequente che le persone che partecipano
            response bias in pressure
            ulcer prevalence studies.      a studi epidemiologici forniscano un consenso informato. In questo caso è comprensibile che alcuni
            J Adv Nurs 2006; 55(2):        possano rifiutare di partecipare allo studio, mentre altri saranno incapaci di fornire il consenso
            230-36.
                                           richiesto. È possibile che le variazioni nella proporzione di popolazione che per queste ragioni non
                                           partecipa allo studio possano influenzare in modo significativo la confrontabilità dei risultati degli studi
                                           epidemiologici21.

                                           La mancata partecipazione può avere varie cause. Facendo in modo che i potenziali partecipanti ed i
                                           loro familiari abbiano una piena comprensione degli scopi dello studio e di ciò che esso comporta, si
                                           può massimizzare la quota di partecipazione.

                                            Consigli per la valutazione del rischio di UdP

                                           ■ Al momento di un ricovero in una struttura assistenziale, tutti dovrebbero essere sottoposti ad una
                                             valutazione del rischio di UdP:
                                             – In alcuni settori in cui il rischio dii UdP è intrinsecamente basso (p. es. reparti maternità) la stima
                                                del rischio può essere condotta in modo informale e basarsi su un giudizio clinico qualificato. In
                                                presenza di un importante fattore di rischio di UdP come immobilità, età avanzata, sensibilità
                                                ridotta, stato nutrizionale sfavorevole, cute in cattive condizioni o scarsa perfusione tessutale è
                                                bene sollecitare l’uso di uno strumento validato di valutazione del rischio
                                             – In settori con un maggior rischio di UdP (p. es. reparti intensivi, settori geriatrici), una
                                                valutazione precisa del rischio tramite uno strumento standardizzato dovrebbe essere una pratica
                                                routinaria
                                           ■ In qualsiasi struttura che partecipi ad uno studio su prevalenza/incidenza delle UdP, dovrebbe
                                             essere usato di routine uno strumento formale per la valutazione del rischio di UdP in tutti i
                                             pazienti
                                           ■ La valutazione del rischio di UdP dovrebbe essere documentata e l’individuazione del rischio va
                                             accompagnata ad un protocollo preventivo adeguato
                                           ■ La valutazione del rischio va ripetuta ad intervalli adeguati ed anche ogni volta che cambiano le
                                             condizioni generali di salute di un paziente
                                           ■ Coloro che effettuano la valutazione del rischio devono capirne le ragioni, sapere come eseguirla e
                                             come utilizzarne i risultati, p. es. come e quando usare strumenti formali di valutazione del rischio
                                             ed i criteri per l’inclusione in un protocollo di prevenzione delle UdP

                                           APPLICAZIONE PRATICA
                                           Gli studi sulla prevalenza ed incidenza delle UdP devono dichiarare i criteri di inclusione ed
                                           esclusione, il metodo di valutazione del rischio e le soglie di cut-off per definire il livello di
                                           rischio

        10 | LINEE GUIDA INTERNAZIONALI
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                                               come identificare le ulcere da pressione

        22. NPUAP. Pressure ulcer stages       Una corretta identificazione delle UdP è il fondamento della significatività degli studi di prevalenza e di
            revised by NPUAP. National         incidenza. Fra le varie definizioni delle UdP vi sono quelle di:
            Pressure Ulcer Advisory
            Panel (NPUAP), 2007.               ■ National Pressure Ulcer Advisory Panel (NPUAP): “lesione localizzata alla cute e/o al tessuto
            Disponibile presso:                   sottostante, solitamente su una prominenza ossea, derivante solitamente da pressione o pressione
            www.npuap.org/pr2.htm.
            Accesso del settembre                 abbinata a forze di taglio e/o attrito. Le UdP sono associate inoltre ad una serie di fattori contribuenti
            2008.                                 o interferenti, il cui significato è ancora da chiarire” [localised injury to the skin and/or underlying tissue
        23. EPUAP. Pressure ulcer
            treatment guidelines.                 usually over a bony prominence, as a result of pressure, or pressure in combination with shear and/or friction.
            European Pressure Ulcer               A number of contributing or confounding factors are also associated with PUs; the significance of these
            Advisory Panel (EPUAP),
            1998. Disponibile presso:             factors is yet to be elucidated]22
            www.epuap.org/                     ■ European Pressure Ulcer Advisory Panel (EPUAP): “area localizzata di danno della cute e dei tessuti
            gltreatment.html. Accesso
            del settembre 2008.                   sottocutanei causata da forze di pressione, di taglio, di attrito o da una combinazione di questi fattori”
        24.Defloor T, Schoonhoven L,              [an area of localised damage to the skin and underlying tissue caused by pressure, shear, friction and/or a
            Fletcher J, et al. Pressure
            ulcer classification.                 combination of these]23.
            Differentiation between
            pressure ulcers and moisture
            lesions. EPUAP Review              La diagnosi accurata di una UdP comporta la differenziazione della lesione da altri tipi di ferite. Una
            2005; 6(3). Disponibile            particolare difficoltà risiede nel distinguere le UdP superficiali da altre forme di danno cutaneo, come le
            presso: www.epuap.org/
            review6_3/page6.html.              lesioni da macerazione (p. es. la dermatite da incontinenza e le dermatiti da sudore) e il danno da benda
            Accesso del settembre              o cerotto (Riquadro 3). (NB Spesso il termine “dermatite da incontinenza“ è usato come sinonimo del
            2008.
        25. Evans J, Stephen-Haynes J.         termine più ampio “lesione da macerazione”, ma non rispecchia le numerosissime di cause che possono
            Identification of superficial      provocare una lesione da macerazione.)
            pressure ulcers. J Wound
            Care 2007; 16(2): 54-56.
                                               Un’ispezione accurata e periodica della cute è la chiave per individuare il danno da pressione.
                                               È necessario prestare particolare attenzione alle aree più vulnerabili, come le aree al di sopra delle
                                               prominenze ossee o le parti del corpo soggette a pressione prolungata. Come minimo l’ispezione della
                                               cute e la relativa documentazione dovrebbero far parte delle procedure di ammissione in ospedale. La
                                               frequenza con cui si ripeteranno le ispezioni verrà stabilita sulla base del reperto iniziale, del grado di
                                               rischio individuale di UdP e del tipo di struttura assistenziale.

                               !               Sebbene sia fondamentale che le UdP siano distinte da altri tipi di danno cutaneo, esse possono
                                               coesistere con altri tipi di lesioni, ciascuno dei quali richiederà un intervento appropriato

         RIQUADRO 3 | Distinguere fra UdP, lesioni da macerazione/dermatiti da incontinenza e danno da benda o cerotto (adattato da24,25)

          UdP                                                     Lesione da macerazione/da incontinenza                Danno da benda o cerotto
          ■ Presenza di pressione e/o forze di taglio             ■ Spesso intragluteale, può manifestarsi su           ■ Insorge quando sono stati usati bende o
          ■ Generalmente situata sopra una prominenza               una prominenza ossea                                  cerotti
            ossea o in area del corpo sottoposta a                ■ Vanno esclusi pressione e forze di taglio           ■ Può manifestarsi come discromia della cute,
            pressione                                             ■ Presenza di umidità – p. es. cute bagnata e           dermatite da contatto, oppure abrasioni o
          ■ In caso di lesioni di forma regolare si tratta          lucida a causa di incontinenza urinaria o diarrea     ferite della cute
            più probabilmente di UdP che di lesioni da            ■ Può avere forma indistinta con varie aree di        ■ Tende a riprodurre la forma del cerotto o del
            macerazione/da incontinenza (NB Anche le                irritazione vicine fra loro                           bendaggio
            UdP possono avere forma irregolare)                   ■ I margini sono spesso indefiniti ed irregolari
          ■ Margini distinti                                      ■ Rimane superficiale a meno che non si infetti
          ■ L’eritema cutaneo non scompare alla                   ■ Assenza di necrosi
            digitopressione (non è sbiancabile)                   ■ Se il rossore non è distribuito in modo
                                                                    uniforme, una lesione da macerazione o da
                                                                    incontinenza è più probabile di una UdP
                                                                  ■ Può essere presente macerazione della cute
                                                                    circostante
                                                                  ■ Spesso simmetrica (‘copy lesion’)

                                                      PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE: PREVALENZA ED INCIDENZA IN CONTESTO | 11
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                                           classificazione

        26. NPUAP. NPUAP Deep Tissue       Gli schemi per la classificazione delle UdP offrono uno strumento per stratificare e quantificare la
            Injury consensus, 2005.        gravità della lesione, e possono contribuire alla coerenza della valutazione e della documentazione.
            National Pressure Ulcer
            Advisory Panel (NPUAP),        Esistono numerosi sistemi di classificazione, che in generale si basano sull’entità del danno tessutale.
            2005. Disponibile presso:      Sebbene la maggior parte di essi si componga di quattro (o talvolta cinque) stadi o gradi, i vari sistemi
            www.npuap.org/DOCS/
            DTI.doc. Accesso del           si differenziano per:
            settembre 2008.                ■ criteri usati in ciascuno stadio/grado
                                           ■ complessità
                                           ■ grado di addestramento necessario per un uso corretto.

                                           Nel Riquadro 4 sono sintetizzati due dei sistemi più diffusi. I due sistemi presentano sottili differenze, a
                                           riprova del fatto che l’uso di sistemi di classificazione diversi negli studi sulla prevalenza o incidenza
                                           delle UdP può rendere difficile confrontare gli studi e interpretare i risultati del confronto.

         Nota                               RIQUADRO 4 | Sinossi dei sistemi di classificazione delle UdP dell’NPUAP e dell’EPUAP

         L’EPUAP e l’NPUAP                  NPUAP22,26                                                    EPUAP23
         stanno lavorando ad                Stadio I                                                      Grado 1
         una definizione ed una             ■ Cute integra con eritema non reversibile alla               ■ Eritema della cute sana non reversibile alla
         classificazione delle                 digitopressione, in un’area localizzata solitamente in       digitopressione (non sbiancabile)
         UdP integrate non                     corrispondenza di una prominenza ossea                     ■ La discromia, il calore, l’edema e l’indurimento
         ancora disponibili al              ■ Nella carnagione più scura lo sbiancamento cutaneo            possono essere utilizzati come parametri di
         momento della                         potrebbe non essere visibile; il colore può differire da     valutazione, in particolare in soggetti di carnagione
         stampa. Si prega di                   quello della cute circostante                                più scura
         consultare i siti                  ■ L’area può essere dolente, indurita, cedevole, più
         www.epuap.org e                       calda o più fredda del tessuto circostante
         www.npuap.org per gli              Stadio II                                                     Grado 2
         aggiornamenti                      ■ Perdita di derma a spessore parziale, che si presenta       ■ Lesione cutanea a spessore parziale che interessa
                                               come un’ulcera aperta, superficiale, con letto di            l’epidermide, il derma o entrambi
                                               colore rosso/rosato                                        ■ L’ulcera è superficiale e si manifesta clinicamente
                                            ■ Si presenta come ulcera superficiale lucida o secca,          sotto forma di abrasione o vescica
                                               senza slough o versamento
                                            ■ Può presentarsi anche come una bolla a contenuto
                                               sieroso, intatta o aperta/rotta
                                            Stadio III                                                    Grado 3
                                            ■ Perdita di derma a spessore totale                          ■ Lesione cutanea a spessore totale con degenerazione
                                            ■ Il tessuto adiposo sottocutaneo può essere visibile,          o necrosi del tessuto sottocutaneo, con possibile
                                               ma osso, muscolo o tendine non sono esposti                  estensione in profondità, fino alla fascia ma senza
                                                                                                            oltrepassarla
                                            Stadio IV                                                     Grado 4
                                            ■ Perdita di derma a spessore totale con esposizione di       ■ Distruzione estesa, necrosi tessutale o danno di
                                               osso, tendine o muscolo                                      muscoli, osso o strutture di supporto, con o senza
                                                                                                            perdita di derma a tutto spessore

                                            Non stadiabile
                                            Perdita di derma a spessore totale in cui il fondo
                                            dell’ulcera è coperto da slough e/o escara
                                            Lesione tessutale profonda
                                            Area localizzata di color porpora o rosso scuro di cute
                                            integra, o vescica a contenuto ematico, secondaria a
                                            danno dei tessuti molli sottostanti, dovute a pressione
                                            e\o a forze di taglio. Il fenomeno potrebbe essere
                                            preceduto da tessuto che appare dolente, duro,
                                            cedevole, edematoso, nonché più caldo o più freddo
                                            rispetto al tessuto adiacente. L’evoluzione può essere
                                            rapida e portare all’esposizione di ulteriori strati di
                                            tessuto, anche con un trattamento ottimale

        12 | LINEE GUIDA INTERNAZIONALI
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                                               In tutti i sistemi di classificazione sorge il problema dell’affidabilità inter-rater. Alcuni sistemi hanno
                                               dimostrato di raggiungere un’affidabilità inter-rater maggiore nell’osservazione di UdP di stadio/grado
                                               superiore che non di UdP meno gravi27. Ciò è indice di una particolare necessità di addestramento
                                               all’identificazione di UdP di stadio/grado inferiore (v. più avanti “Eritema che non scompare alla
                                               pressione“).

                               !               I raccoglitori di dati vanno addestrati ad usare il sistema di classificazione delle UdP, qualunque esso
                                               sia, che è stato scelto per uno studio di prevalenza/incidenza

        27. Healey F. The reliability and      ERITEMA CHE NON SCOMPARE ALLA PRESSIONE
            utility of pressure sore           Nei sistemi di classificazione NPUAP and EPUAP l’eritema non reversibile alla pressione (non
            grading scales. J Tissue
            Viability 1995; 5(4): 111-14.      sbiancabile) rappresenta la caratteristica principale delle UdP di stadio I/grado 1. Esso si distingue
        28.Vanderwee K, Grypdonck              dall’eritema reversibile alla pressione, che spesso lo precede. L’eritema reversibile alla pressione è
            MH, De Bacquer D, Defloor
            T. The reliability of two          un arrossamento della cute che sbianca (impallidisce) se sottoposto a leggera pressione, mentre
            observation methods of             l’eritema non reversibile resta arrossato anche quando si applica pressione. L’uso di un’interfaccia
            nonblanchable erythema,
            Grade 1 pressure ulcer. Appl       trasparente per l’applicazione della pressione può aiutare a capire se un eritema è reversibile o no
            Nurs Res 2006; 19(3): 156-         (Figura 3)28.
            62.

                                               Le difficoltà insorgono nel determinare quale sia la “leggera pressione” e quale sia il miglior modo di
                                               applicarla, ed anche nell’osservare lo sbiancamento su una carnagione più scura. Per superare queste
                                               difficoltà, l’EPUAP e l’NPUAP hanno elaborato criteri supplementari per lo stadio I/grado 1 che
                                               possono facilitare l’identificazione (Riquadro 4, pagina 12)22,23.

                                               La difficoltà di identificare e classificare le UdP di stadio I/grado 1 ha portato alla loro esclusione da
                                               alcuni studi epidemiologici2. È perciò lecito aspettarsi che i tassi di prevalenza ed incidenza ottenuti da
                                               questi studi siano inferiori rispetto a quelli raggiungibili con l’inclusione di UdP di tutti gli stadi/gradi.

                                               Raggiungere un consenso internazionale su uno schema di classificazione delle UdP sarebbe un

                               !               immenso passo avanti per migliorare la coerenza e facilitare i confronti fra gli studi di
                                               prevlenza/incidenza sulle UdP

        Figura 3 | Esempio di                  a)                                                        b)
        eritema che scompare
        (a) e non scompare
        (b) alla pressione applicata
        con un’interfaccia
        trasparente

                                               NON STADIABILE
                                               Il sistema di classificazione NPUAP definisce una UdP non stadiabile come un’ulcera che presenta una
                                               perdita di tessuto a spessore totale, ma in cui il fondo è coperto da slough e/o escara, che ne
                                               mascherano la reale profondità22 (Riquadro 4, pagina 12). Negli studi di prevalenza ed incidenza che si
                                               servono del sistema NPUAP, le UdP non stadiabili andrebbero classificate ed analizzate
                                               separatamente.

                                                      PREVENZIONE DELLE ULCERE DA PRESSIONE: PREVALENZA ED INCIDENZA IN CONTESTO | 13
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        29. Ohura T, Ohura N, Oka H.            LESIONE TESSUTALE PROFONDA
            Incidence and clinical              Negli ultimi anni si è assistito ad un vivace dibattito riguardante la necessità o meno di aggiungere al
            symptoms of hourglass and
            sandwich-shaped tissue              sistema di classificazione NPUAP delle UdP una definizione e un sistema di classificazione separati per
            necrosis in Stage IV pressure       le lesioni tessutali profonde.
            ulcers. Wounds 2007; 19(11):
            310-19.
        30. NPUAP. The facts about              Il dibattito è scaturito dall’osservazione che le lesioni tessutali profonde possono progredire in
            reverse staging in 2000. The
            NPUAP Position Statement.           modo veloce e inarrestabile verso un’ulcera a spessore totale29. Per questa ragione,
            National Pressure Ulcer             classificarle come UdP di stadio I o II secondo l’NPUAP (data l’assenza di perdita di derma)
            Advisory Panel (NPUAP),
            2000. Disponibile presso:           sembrerebbe implicare che si tratti di lesioni relativamente minori, che possono guarire abbastanza
            www.npuap.org/archive/              in fretta con un intervento appropriato26. Di recente, perciò, l’NPUAP ha elaborato una definizione
            positn5.htm. Accesso del
            settembre 2008.                     di sospetta lesione tessutale profonda (Riquadro 4, pag. 12). Rimane ancora da stabilire quali
        31. Dealey C, Lindholm C.               saranno le conseguenze dell’uso di una definizione separata. (NB Quando si segue il sistema di
            Pressure ulcer classification.
            In: Romanelli M, Clark M,           classificazione EPUAP (Riquadro 4) le lesioni tessutali profonde sono di solito considerate di
            Cherry G, et al (eds). Science      grado 4.)
            and Practice of Pressure Ulcer
            Management. London:
            Springer-Verlag, 2006.              L’aggiunta delle lesioni tessutali profonde ai sistemi di classificazione numerici NPUAP ed EPUAP ha
        32. Baharestani MM, Ratliff CR.
            Pressure ulcers in neonates         destato preoccupazioni circa la validità degli studi di prevalenza ed incidenza come indici della qualità
            and children: an NPUAP              assistenziale: molte lesioni tessutali profonde possono infatti insorgere già prima dell’ammissione in
            white paper. Adv Skin Wound
            Care 2007; 20(4): 208-20.           ospedale o altra struttura sanitaria. Per questa ragione le penalizzazioni imposte agli istituti sanitari
                                                dagli enti sovvenzionatori sulla base dell’insorgenza di lesioni tessutali profonde possono essere
                                                immeritate.

                               !                Nella valutazione degli studi di prevalenza ed incidenza si dovrebbe stabilire se sono state incluse
                                                le UdP di stadio I/grado 1 e in che modo sono state classificate le lesioni tessutali profonde

                                                STADIAZIONE INVERSA
                                                Purtroppo si è ritenuto che i sistemi di classificazione delle UdP implicassero un abbassamento dello
                                                stadio/grado in presenza di guarigione o miglioramento di una UdP. Tuttavia i sistemi sono basati
                                                sull’anatomia ed il tipo di tessuto danneggiato. Una UdP di stadio IV/grado 4 guarisce per
                                                granulazione, contrazione e re-epitelizzazione, perciò riclassificarla a stadio III/grado 3 o inferiore
                                                non è del tutto corretto, e ai fini degli studi di prevalenza ed incidenza una UdP di stadio IV/grado 4
                                                deve rimanere classificata come tale30,31. L’uso della stadiazione inversa per documentare il
                                                miglioramento di una UdP non è appropriato e può fuorviare le valutazioni della qualità assistenziale.
                                                Per monitorare la guarigione delle UDP sono disponibili strumenti specifici30,31.

                                !               La stadiazione inversa non è raccomandata per valutare la guarigione delle UdP

                                                UDP DA DISPOSITIVI MEDICI
                                                Talvolta le UdP possono insorgere come conseguenza dell’impiego di dispositivi medici, p. es. cannule
                                                nasali, flange da tracheostomia, gessi o pulsiossimetri a pinza. Nei bambini circa la metà delle UdP
                                                sono indotte da dispositivi32. Negli studi di prevalenza ed incidenza si può considerare l’esecuzione di
                                                un’analisi separata di questo tipo di eventi.

                                                SOTTOSEGNALAZIONE
                                                La sottosegnalazione, specialmente delle UdP di stadio/grado più basso, può essere dovuta al
                                                mancato riconoscimento dei segni precoci del danno da pressione. Paradossalmente, aumentando
                                                l’attenzione verso le UdP e fornendo un addestramento alla valutazione del rischio (insieme alla messa
                                                in opera dei relativi protocolli di prevenzione basati sul rischio) si può provocare un incremento nella
                                                segnalazione delle UdP parallelo alla migliore comprensione che se ne ha. Probabilmente ciò vale in
                                                particolare per le UdP di stadio I/grado 1 che, se meglio comprese, consentono ai agli operatori sanitari
                                                di intraprendere interventi positivi per promuoverne la risoluzione.

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