Dieci progetti per la Città-Ticino - Il Piano direttore disegna il territorio - Repubblica e Cantone Ticino
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Dieci progetti per la Città-Ticino Il Piano direttore disegna il territorio Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento del territorio Sezione sviluppo territoriale 1
Dieci progetti per la Città-Ticino Indice Prefazione 5 1. TILO, nuova tappa ad Arbedo-Castione 6 2. Riserve forestali, uno sviluppo equilibrato 8 3. Dall’arte antica al teatro moderno 10 4. Inerti, incentivare il riciclaggio 12 5. Avanza e si sviluppa la rete ciclabile 14 6. Il percorso del cemento 16 7. Mobilità aziendale, soluzioni su misura 18 8. Archeologia a tutto campo 20 9. La Comunità tariffale diventa integrale 22 10. Il Parco del Piano di Magadino 24 Vivibilità Patrimonio Mobilità Rete urbana
Prefazione Questo opuscolo è nato dal desiderio di affrontare il tema del territorio in chiave propositiva, anche per dare, almeno in parte, una risposta a chi sostiene che il nostro cantone ha perso in attrattiva ed è spesso trascurato. Sulla base degli obiettivi pianificatori del Piano direttore (PD) il Dipartimento del territorio ha approfondito o avviato diversi progetti importanti per lo sviluppo e la cura del territorio nei quattro ambiti di riferimento (Patrimonio, Rete urbana, Vivibilità e Mobilità). Desideriamo presentare qui alcuni di questi progetti, scelti fra quelli che già stanno per espli- care i loro effetti e che, a corto termine, daranno un contributo alla soluzione dei problemi sul tappeto. Siamo persuasi che rappresentino un valore aggiunto per il nostro territorio, un motore di sviluppo che, seppur modesto, unito ad altri fornirà al nostro cantone l’energia necessaria per consolidare le sue potenzialità. In una prossima riedizione daremo conto di altri progetti, sui quali si sta lavorando ma che non sono ancora maturi per l’attuazione. Con questa iniziativa intendiamo perseguire due obiettivi. Innanzitutto, vorremmo mostrare il significato e la portata effettiva del PD, che va oltre l’elenco di principi e indirizzi teorici, proponendo e sostenendo una serie di misure e iniziative concrete al servizio dello sviluppo futuro del nostro cantone. In secondo luogo, desideriamo indicare alcuni esempi – forse non esaustivi, ma certa- mente significativi e di stringente attualità – di ciò che l’ente pubblico, in collaborazione con i privati, realizza a favore della gestione, della tutela, della valorizzazione e della riqualifica del territorio. In un’epoca in cui sovente si indugia a evidenziare pecche e difetti distribuendo colpe a destra e a manca, è utile mostrare ciò che di positivo si produce. Vi invitiamo, dunque, a guardare il nostro territorio attraverso dieci progetti che vogliono contribuire a incrementare la nostra qualità di vita e a rinsaldare la nostra identità, a facilitarci gli spostamenti e a migliorare l’organizzazione territoriale del nostro cantone. Marco Borradori Direttore del Dipartimento del territorio 5
Rete urbana Dieci progetti Mobilità – Territorio – Economia per la Città-Ticino 1. TILO, nuova tappa ad Arbedo-Castione Oltre alla stazione, anche una riqualifica del polo di sviluppo economico Ad Arbedo-Castione, a monte della linea l’artigianato medio-piccolo a ridosso dello I viaggiatori trasportati sulla rete TILO sono cresciuti del 65% Opportunità di riordino ferroviaria, si assiste oggi a una crescente svincolo autostradale (area arancione), in 5 anni (in milioni di viaggiatori-km) e sviluppo conflittualità tra superfici di vendita e abi- la densificazione dell’area della stazione con La crescente qualità delle prestazioni of- tative. A valle dei binari si trova invece una contenuti di servizio che sfruttino l’offerta ferte dal servizio ferroviario regionale e 140 delle più vaste aree industriali del Cantone TILO (area rossa), il miglioramento della 120 110.6 125 gli elevati volumi di utenza hanno porta- (oltre 370 mila metri quadrati), che va fruibilità e della protezione naturalistica delle 100 86.1 92.6 to enti pubblici e imprese a rivalutare le 85.1 riorganizzata e merita di essere valorizzata rive del Ticino e della Moesa (area verde 80 75.6 funzioni delle stazioni e a esaminare l’op- (in rosa spazi per nuove attività produttive). chiaro) e la creazione di assi di collegamento 60 portunità di nuove ubicazioni. Stazioni e Il Comune sta perciò elaborando una pedonali e ciclabili tra l’abitato, la stazione e 40 fermate costituiscono infatti comparti variante di piano regolatore per spostare e i fiumi (area verde). 20 territoriali pregiati perché facilmente ac- 0 La riqualifica del polo di sviluppo economico concentrare le attività commerciali esistenti A dare il via a tutta l’operazione – che coniuga 2004 2005 2006 2007 2008 2009 cessibili e dunque molto interessanti per di Castione è un progetto pilota di politica e future a ridosso della stazione (area blu). mobilità, territorio e ambiente – è stato il insediamenti commerciali, servizi cen- regionale, considerato un modello dalla Ciò permetterà di restituire al comparto a progetto della nuova stazione TILO Castione- trali e residenza. Si sono così promossi Confederazione nell’ambito della politica monte della ferrovia, ed è l’aspetto fonda- Arbedo (vedi sotto). Oggi infatti simili La progressiva realizzazione a tappe del siste- galleria di base del Monte Ceneri nel 2019, nell’ultimo decennio il rinnovo di diverse degli agglomerati. L’operazione concerne mentale, una vocazione locale e residenziale interventi costituiscono grandi opportunità ma ferroviario regionale Ticino-Lombardia, ha prodotto un forte aumento dell’utenza: stazioni (Lamone-Cadempino, Giubiasco, un’area strategica situata tra l’agglomerato (area gialla). di riordino e sviluppo. destinato a diventare un vero e proprio la qualità del servizio paga. Tenero, Gordola, Lugano) e la costruzio- bellinzonese, la regione Tre Valli e il Moesano. Il progetto prevede inoltre una zona per metrò del Cantone con l’apertura della ne di nuove (Riazzino e Castione). Nel futuro si prevedono importanti ope- re a Mendrisio, Lugano (seconda e terza tappa), Chiasso, Bellinzona e Locarno. Funzionalità, sicurezza, rapidità metterà di lasciare l’auto in stazione per la messa in sicurezza del percorso verso Collegamenti diretti e frequenti da/per Biasca Ciò va di pari passo con un riesame della e agevole interscambio raggiungere rapidamente col mezzo pub- il nucleo di Castione e la realizzazione di un (es. di tempi di percorrenza): S10 pianificazione locale per incentivare nuovi cadenza 60’ Il progetto della nuova stazione concerne da blico la città o altri centri (vedi schema). posteggio coperto per bici. L’investimento – Bellinzona: 4’ (con rinforzo ora di punta) insediamenti e creare opportunità di rior- un lato l’infrastruttura ferroviaria, rinnovata Sarà data importanza anche all’accessibilità complessivo ammonta a 42 milioni di franchi: – Locarno: 30’ dino urbanistico nell’ambito di collabora- per permettere l’attestamento dei treni TILO ciclabile promuovendo il Bike&Rail con 35 per gli impianti ferroviari, 7 per l’area di – Lugano: 35’ Castione-Arbedo zioni tra pubblico e privato. senza creare conflitti con quelli in transito, la sistemazione della ciclopista di Arbedo, interscambio. – Mendrisio: 55’ S20 dall’altro l’area d’interscambio. cadenza 30’ cadenza 30’ Gli elementi dell’infrastruttura ferroviaria Con AlpTransit sono stati definiti in modo da ottimizzare (S10 attraverso la galleria di base BELLINZONA funzionalità, informazione, sicurezza e acco- del Ceneri): glienza: l’inaugurazione è avvenuta in – Lugano: 20’ da/per Locarno dicembre con l’entrata in vigore del nuovo – Mendrisio: 40’ orario ferroviario. S20 Giubiasco Link La riorganizzazione dell’area di interscambio www.ti.ch/tilo è in fase di procedura per l’ottenimento S10 dell’autorizzazione a costruire. Concerne il Info da/per Como-Albate terminale bus e l’impianto di Park&Rail. Divisione dello sviluppo territoriale Ciò consentirà l’integrazione delle linee bus e della mobilità (regionali della Riviera e Mesolcina, urbana Via S. Franscini 17 di Bellinzona), permettendo un trasbordo 6500 Bellinzona rapido tra di esse e con la ferrovia, e per- tel +41 91 814 38 60 www.ti.ch/dstm 6 7
Patrimonio Dieci progetti Tutela – Gestione – Valorizzazione per la Città-Ticino 2. Riserve forestali, uno sviluppo equilibrato Si garantisce così l’evoluzione naturale di parte del nostro patrimonio boschivo Cos’è una riserva forestale? quando superano i cinque km2. In Ticino, Malgrado l’apparenza, il bosco ticinese è Favorire la biodiversità È un’area nella quale il proprietario di bosco sono state istituite finora tre grandi riserve: tuttavia ancora lontano dalla vera naturalità: Il Piano forestale cantonale si pone come si impegna a rinunciare a qualsiasi utilizza- quella dell’Onsernone, quella della Valle di composizione e struttura degli ecosistemi obiettivo di fondo l’intensificazione della zione legnosa (taglio di alberi e raccolta di Lodano e quella delle Valli di Cresciano- forestali mostrano praticamente ovunque gestione forestale per salvaguardare nel legname) per un periodo di almeno Osogna. L’unica riserva orientata è il bosco i segni di una gestione che per secoli è stata tempo l’azione protettiva del bosco e cinquant’anni allo scopo di favorire l’evolu- di maggiociondolo alpino a Mergugno, sopra oltremodo intensa. valorizzare la risorsa legno. La biodiver- zione naturale. Brissago. Da qui l’importanza di poter garantire sità è garantita nel bosco gestito tramite Gli obiettivi sono la salvaguardia della diver- che parte del nostro patrimonio boschivo l’applicazione dei princìpi della selvicol- sità biologica (a questo scopo la presenza di Perché servono nuove riserve? possa evolvere – sul lungo periodo – tura naturalistica e il mantenimento di legno morto gioca un ruolo fondamentale), A livello mondiale, europeo e nazionale si nel pieno rispetto dei processi naturali. forme tradizionali di gestione, quali la il mantenimento di paesaggi naturali e lo dà molta importanza alla creazione di riserve selva castanile. Ciò tuttavia non basta: si studio dell’evoluzione naturale dell’ecosiste- forestali: questa è infatti considerata una prevede perciò anche di destinare circa ma bosco. delle misure più efficaci per la salvaguardia 250 km2 del nostro patrimonio boscato Caccia, pesca, raccolta di bacche e funghi Che tipi di riserve esistono? seconde si lascia aperta la possibilità di effettu- della biodiversità nei boschi. (il 17% del totale) alla creazione di riser- sono di principio ammesse nelle riserve Le riserve si distinguono in integrali e are interventi solo al fine di salvaguardare ve forestali, aree dove i processi naturali forestali. orientate. Nelle prime si rinuncia a qualsiasi una situazione favorevole per la biodiversità. Il Ticino – con dieci riserve per un’esten- alla base dell’evoluzione degli ecosistemi intervento umano che possa interferire Le riserve si suddividono anche in base sione complessiva di circa 35 km2– è un boschivi possono esprimersi liberamente. con lo sviluppo spontaneo del bosco; nelle alla loro estensione: si parla di grandi riserve Cantone all’avanguardia a livello svizzero. Ogni nuova riserva entra a far parte di un reticolo, che si vuole rappresentativo di tutte le formazioni forestali presenti in Cresciano e Osogna: boschive con la presenza di differenti am- In Valle di Lodano I lavori di progettazione della riserva hanno Ticino, siano diffuse, saltuarie o rare. due valli quali riserve forestali bienti di vita per flora e fauna. Di particolare la prima riserva valmaggese permesso al Patriziato di disporre di un Dal 2001 è attivo il Gruppo riserve fore- pregio anche le selve castanili all’entrata La riserva della Valle di Lodano, istituita nel quadro di conoscenze di base che servirà stali (rappresentati Cantone, Pro Natura delle due valli con alberi monumentali di 2010, con i suoi 582 ettari è una delle tre per l’attivazione di un “Programma di e WWF) col compito di vagliare i diversi castagno e rovere. I “Grandi alberi” contrad- grandi riserve ticinesi. gestione del paesaggio”, con progetti volti progetti di riserva nell’ottica dell’obietti- distinguono inoltre l’omonimo sentiero in La Valle di Lodano è un territorio decisa- a valorizzare l’intero territorio di Lodano. vo fissato. Valle di Cresciano con maestosi faggi, mente selvaggio. In un contesto ricco e abeti bianchi e rossi nonché larici lungo la favorevole per lo sviluppo della biodiversità golena del torrente Ruscada. s’incontrano formazioni forestali di elevato Le riserve di Cresciano (2007) e di Osogna Le infrastrutture sono concluse per la Valle interesse naturalistico, con alberi di dimen- (2010) concernono due valli sospese vicine di Cresciano; si tratterà ora di iniziare, dopo sioni ed età notevoli, nonché importanti tra loro, sul versante sinistro della Riviera, l’approvazione da parte del Gran Consiglio, quantitativi di legname morto. i cui comparti boschivi di 637 e 882 ettari i relativi lavori in Valle di Osogna nonché gli Il Patriziato di Lodano intende migliorare la Link formano una riserva di 15 km2, cioè fra le interventi per collegare le due valli. rete di sentieri escursionistici, ricostruendo, www.ti.ch/pfc più estese della Svizzera. In seguito spetterà agli enti proprietari e tra l’altro, un’antica e suggestiva tratta www.riservaforestaleonsernone.ch Una storia di gestione forestale analoga, in promotori (Patriziati di Cresciano e Osogna) proprio nel cuore della riserva. Ciò permet- cui dagli anni ’60 non sono più stati eseguiti il compito di gestire questo importante terà una valorizzazione della zona anche Info tagli, ha permesso al bosco di evolversi in patrimonio naturale. dal profilo turistico. In collaborazione con Sezione forestale modo naturale, per cui a tratti è già possibile il Centro Natura Vallemaggia e con il Viale Stefano Franscini 17 riconoscere strutture forestali con un elevato Servizio forestale saranno proposte attività 6500 Bellinzona grado di naturalità: molteplici le formazioni di educazione ambientale. tel. +41 91 814 36 62 www.ti.ch/sf 8 9
Patrimonio Dieci progetti Ricerca – Memoria – Conservazione per la Città-Ticino 3. Dall’arte antica al teatro moderno La volonta e la capacità di restaurare toccano tutto il nostro patrimonio culturale Dalle cime dei campanili Comano: restauri a trenta metri Ascona: nuova vita per il Teatro Orselina: cure particolari per Tra i lavori effettuati sulla predella (cm 72,6 x Proteggere la nostra identità alle tavole dipinte di altezza San Materno un’opera del Rinascimento 115,3) raffigurante l’Annuncio della salvazio- curandone i beni In Ticino ogni anno una sessantina di edifici Il Teatro San Materno, opera del 1927-1928 Il complesso del santuario della Madonna ne alle anime del Purgatorio figura la Una società che non abbia cura del pro- tutelati a livello cantonale sono coinvolti in dell’arch. Carl Weidemeyer, costituisce una del Sasso, sorto a partire dal 1480 e incame- rimozione, attraverso una delicata pulitura prio patrimonio storico e artistico è una lavori di restauro che, in gran parte, si svilup- delle più interessanti architetture del rato dallo Stato nel 1848, è formato da tramite impacchi, del particellato e della società povera; proteggendo e salvaguar- pano sull’arco di più anni. Ai cantieri edili Novecento nel Cantone. Venne costruito diversi elementi architettonici che si sono vecchia verniciatura con risultati ben visibili dando i propri monumenti essa protegge si aggiungono gli interventi sui beni mobili per ospitare la scuola di danza di Charlotte sviluppati e modificati nel tempo. (vedi immagine di dettaglio). la propria identità. Compito nostro pri- (tavole e tele dipinte, disegni, sculture, Bara e si caratterizza per le forme pure Dal 2006 è in corso un restauro globale che mario – quale sovrintendenza – è quindi mobilia) che vengono trattati nei laboratori e geometriche e l’utilizzo di materiali allora si concluderà nel 2011.Tra le preziose opere quello di conservare tutte le testimo- privati. L’Ufficio dei beni culturali, per il tra- all’avanguardia (calcestruzzo armato, rinascimentali custodite all’interno della nianze ritenute, per una ragione o per mite del Servizio monumenti, vigila su acciaio, vetro). Da anni l’edificio – uno dei chiesa principale dell’Assunta figura, accanto l’altra, meritevoli di essere salvate, met- ogni intervento. I beni coinvolti, a seconda primi del cosiddetto Moderno tutelati a alla statua lignea della Madonna del Sasso tendo in atto tutte le misure necessarie delle loro caratteristiche e dello stato di livello cantonale – era in uno stato di abban- e alla pala della Fuga in Egitto del Bramantino, per trasmetterle al futuro nelle migliori conservazione, richiedono sovente soluzioni dono e versava in condizioni di conservazio- l’ancona dell’Annunciazione di Bernardino condizioni e leggibili nei loro caratteri e specifiche – come si accenna negli esempi ne precarie. Grazie al recente restauro De Conti, pittore di Castelseprio documen- significati distintivi. D’altro canto, sempre che diamo – anche se il metodo per valutare è stato possibile risanare completamente la tato dal 1494 al 1523. L’ancona è composta più frequentemente, molti edifici monu- inizialmente le situazioni e le necessità di costruzione, rendendola nuovamente da tre tavole lignee ed è stata restaurata mentali sentono addosso la pressione di restauro si basa su princìpi identici. Non c’è edificio monumentale che non funzionale e ricomponendo al suo interno nell’estate 2010 per far fronte ad alcuni guasti. incisivi rinnovamenti e di chi vorrebbe presenti, in misura maggiore o minore, pro- un ambiente che richiama, fin nei dettagli, privilegiare, sopra ogni cosa, le ragioni blemi nella sua struttura. Le cause possono quello originale, attraverso la cura dei colori, economiche. I caratteri artistici e storici Crediti cantonali essere molteplici: cedimenti del terreno dei materiali e degli elementi di arredo. vengono visti unicamente come ostacoli. Nella tabella sono indicati i crediti cantonali sul quale sorge la costruzione, infiltrazioni Occorre pertanto prevedere uno sforzo annui complessivi per monumenti statali d’acqua, impostazioni architettoniche supplementare comune per evitare per- (dedotti i sussidi federali) o di terzi di perti- troppo ardite, difetti dei materiali, eventi dite irreparabili. nenza dell’Ufficio Beni Culturali/Servizio naturali, ecc. monumenti. Va tenuto presente, per inqua- Un intervento tempestivo, per far fronte ai drare correttamente lo sforzo del Cantone, danni ed evitare che il degrado si estenda che questi crediti non includono le spese a parti delicate (come gli apparati decorativi), concernenti il restauro di altri monumenti è fondamentale ai fini della conservazione di proprietà dello Stato per i quali sono del monumento. committenti altri Dipartimenti, quali il DECS È stato il caso per il campanile tardo medie- per scuole e biblioteche. vale della chiesa parrocchiale di S. Maria della purificazione a Comano che, nella sua parte superiore, presentava cedimenti, Link Anno Importo lesioni e deterioramenti vari. In corrisponden- www.ti.ch/ibc 2008 Fr 1’040’000 za della guglia conica terminale, alta 8 metri, 2009 Fr 2’240’000 spessa 30 cm e con 60 m2 di superficie, Info 2010 Fr 4’448’000 si è intervenuti con pazienza sulle 9’000 tavel- Ufficio dei beni culturali 2011 Fr 4’730’000 le di cotto a forma arrotondata, riparando Viale S. Franscini 30a Totale di legislatura Fr 12’458’000 e sostituendo quanto necessario. 6500 Bellinzona Tel: +41 91 814 13 80 www.ti.ch/sst 10 11
Vivibilità Dieci progetti Edilizia – Economia – Ambiente per la Città-Ticino 4. Inerti, incentivare il riciclaggio È inoltre necessario colmare il deficit di capacità nel Locarnese Oggi i rifiuti edili minerali rappresentano m3 Totale Sopraceneri Totale Sottoceneri Totale Cantone Ambiente e costi, poco meno del 90% di tutti i rifiuti prodotti 900.000 il controllo è ora maggiore 800.000 in Ticino. L’ultimo dato (2009) attesta una La decisione di pianificare la discarica di 700.000 produzione di rifiuti edili di 1,3 milioni di 600.000 Quartino-Magadino tramite un Piano m3, dei quali il 42%, pari a circa 570’000 m3, 500.000 d’utilizzazione cantonale è una novità per è stato depositato in discarica. Si tratta in 400.000 il settore. Finora infatti la pianificazione prevalenza di materiale di scavo e solo in 300.000 era demandata ai Comuni (varianti di misura minore di materiale di demolizione. 200.000 PR) mentre la progettazione e la gestione Il restante 58% è riciclato, una quota che il 100.000 erano affidate a privati. 0 Cantone vuole accrescere. 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 La novità non riguarda solo la pianifi- Ad inizio 2009 è stato perciò commissiona- cazione. I diritti di superficie (mappali to uno studio per l’allestimento di un con- e servitù) sono acquisiti dal Cantone a cetto cantonale di riciclaggio dei rifiuti edili saranno integrate nella scheda V6 inerti del disomogenea. A fronte di una buona dispo- condizioni eque, e non più dal privato, inerti. Il concetto propone una serie di PD. L’attuale riserva di capienza è di 3,5 milio- nibilità nel Sottoceneri (2,5 milioni di m3 anche la domanda di costruzione è stata provvedimenti tecnici, normativi e pianifica- ni di m3 che, sommata a quella delle discari- grazie in particolare alle due grandi discari- presenta un grave deficit di disponibilità nel di Gordevio. Da qui la necessità della crea- elaborata dal Cantone. tori volti a preservare le materie prime e che previste dal Piano di gestione dei rifiuti, che di Stabio e Mezzovico-Rivera), il Sopra- Locarnese. Il problema è diventato partico- zione di una discarica a Quartino-Magadino. La realizzazione e la gestione della disca- a sfruttare con più oculatezza le disponibilità porta il totale a 9,1 milioni di m3. La loro ceneri – con una riserva di 2,0 milioni di m3 larmente acuto dopo la chiusura, anticipata rica saranno poste in appalto tramite di deposito nelle discariche. Le proposte distribuzione sul territorio cantonale è però in discariche ubicate a nord di Bellinzona – rispetto a quanto previsto, della discarica pubblico concorso (concessione). Questo modo di procedere garantisce allo Stato un maggiore controllo sui costi Il progetto della discarica ripristino ambientale previste nella doman- La formazione di un pozzo con una capacità Dati principali di gestione e di riflesso sulle tariffe per il di Quartino-Magadino: da di costruzione. di 800 litri/minuto garantisce una corretta Volume disponibile: 450’000 m3 sciolto; deposito del materiale, nonché sul rispet- un cantiere... accompagnato L’ubicazione della discarica, nella zona irrigazione dell’area di cantiere. 375’000 m3 in compatto; superficie com- to delle condizioni della licenza edilizia, in Per la futura discarica di Quartino-Magadino pedemontana del fianco nord del Monte A colmataggio avvenuto, l’area dissodata plessiva: 37’500 m2 (boschiva: 29’535 m2); particolare quelle ambientali. è stato effettuato uno studio, che ha permes- Ceneri, è favorevole sotto diversi punti verrà rimboscata con la messa a dimora quota al piede: 202 msm; quota al colmo: so di determinare la situazione dell’area dal di vista: serve bene il comprensorio del di alberi e arbusti, in modo da ricreare un 260 msm. Durata prevista: 6-8 anni. profilo ecologico, naturalistico e paesaggisti- Locarnese, è presso la strada cantonale bosco misto di latifoglie. Ai piedi della Investimento: Fr. 885’000 (interamente co: ciò permetterà l’adozione di misure Cadenazzo-Quartino e vi si accede dalla discarica sarà creato uno stagno, alimentato ricuperato grazie alla tassa di deposito). atte a ridurre l’impatto in fase di costruzione rotonda in zona Luserte, attraversando dalle acque del vicino riale e da quelle di e a sostituire la perdita di ambienti naturali. l’omonimo centro industriale. La discarica ruscellamento. In fase di riempimento sarà inoltre predi- non entra in conflitto con la zona di In accordo con il Municipio di Gambarogno sposto un accompagnamento ambientale protezione delle acque: in ogni caso è predi- le piste interne alla discarica saranno del cantiere, allo scopo di monitorare le sposto un controllo delle acque di falda. mantenute e potranno essere utilizzate Link emissioni e garantire l’attuazione di tutte le La relativa vicinanza con la zona residenziale come percorso pedestre. www.ti.ch/gestione-rifiuti misure di protezione, compensazione e di Quartino (distanza minima 230 metri, massima 510) imporrà l’adozione di partico- L’inizio dei lavori è previsto entro la fine del Info lari misure per ridurre la formazione 2011. Sezione della protezione dell’aria di polvere. dell’acqua e del suolo Soprattutto è imperativa una realizzazione Via C. Salvioni 2a a tappe e l’immediato rinverdimento trami- 6500 Bellinzona te idrosemina. Profilo della discarica a colmataggio avvenuto Tel. +41 91 814 37 51 www.ti.ch/spaas 12 13
Mobilità Dieci progetti Trasporti – Salute – Ambiente per la Città-Ticino 5. Avanza e si sviluppa la rete ciclabile L’impegno del Cantone nella realizzazione delle infrastrutture di collegamento L’aspetto più significativo della mobilità lenta Gudo: completata Agno-Magliaso, Itinerario valmaggese, Livello locale: spesso basta è il suo potenziale legato agli spostamenti la Locarno-Bellinzona importante preludio fervono i lavori poco per più sicurezza utilitari, infatti il 45% dei movimenti in auto- Alla fine dello scorso maggio sono iniziati Lo sviluppo di una rete viaria idonea e mobile dei ticinesi ha una lunghezza inferiore i lavori per la realizzazione della passeggiata sicura per ciclisti e pedoni necessita la ai 5 km (e il 30% ai 3 km). Agno-Magliaso: si tratta di 960 metri di stra- collaborazione e il sostegno attivo dei Dal momento che in 15 minuti si percorre da pedonale e ciclabile che collegheranno Comuni, poiché è a livello locale che le 1 km a piedi oppure se ne fanno 5 in bici- il Basso Malcantone al Piano del Vedeggio. infrastrutture non sempre sono adegua- cletta, è facile constatare come un numero Il cantiere durerà quasi due anni e compor- te. È dunque importante ripristinare la significativo di spostamenti non necessiti terà un investimento di 5 milioni di franchi. fruizione del territorio anche per i ciclisti dell’auto. Per favorire questo tipo di mobilità Nel Basso Malcantone si è così dato il via alla attraverso una politica di passi picco- occorre intervenire sulle infrastrutture, elimi- costruzione di una delle più significative li ma decisi e coordinati. In tale ambito nando situazioni di pericolo (ad esempio opere a favore della mobilità lenta in Ticino. sono senz’altro utili le Linee guida per i strade senza marciapiede o senza spazio tra Il percorso Agno-Magliaso rientra infatti percorsi ciclabili pubblicate nel 2009 dal i veicoli e i ciclisti) e migliorando la segnaleti- in un itinerario ciclabile di interesse cantonale Dipartimento del territorio. Esse infatti ca per pedoni e ciclisti. che collega Tesserete con il valico di illustrano numerose soluzioni concrete Il Cantone ha la competenza sui percorsi Fornasette, le cui tratte rimanenti sono e dal costo contenuto: non di rado per ciclabili nazionali che toccano il Ticino attualmente in fase di progettazione di massi- aumentare di molto la sicurezza basta (Basilea-Chiasso e Ascona-Coira) ma insieme al resto della rete ciclabile sostituire un segnale stradale, modificare e ovviamente sulle tratte cantonali (Biasca- regionale del Luganese, per un totale di circa l’imbocco di una ciclopista eliminando lo Lucomagno, conclusa; Locarno-Cavergno; È una tratta di soli 750 metri nella campagna 100 km di percorsi. Quest’opera è dunque È in corso di completamento il percorso Gordevio-Ronchini di Aurigeno. Pure iniziata scalino del marciapiede, riposizionare un Tesserete-Fornasette; Agno-Chiasso). di Gudo, ma con il suo completamento nella il preludio ad una serie di miglioramenti che ciclabile della Vallemaggia, che andrà da la costruzione tra Bignasco e Cevio mentre ostacolo messo per impedire il transito ai Delle reti regionali e dei collegamenti locali primavera del 2010 è stato terminato un il Dipartimento del territorio intende appor- Locarno a Cavergno per una lunghezza di l’ultimo tratto, tra Avegno e Tegna, sarà posto veicoli,… Le linee guida informano inol- si occupano i Comuni, nel primo caso percorso ciclabile sicuro e attrattivo che colle- tare nei prossimi anni alle infrastrutture quasi 40 km, 8 dei quali ex-novo. in cantiere in tempi brevi. tre sulla pianificazione dei percorsi e su con il contributo del Cantone e il coordi- ga gli agglomerati di Bellinzona e Locarno per ciclisti e pedoni. L’Agno-Magliaso favorirà Si tratta di una pista ciclabile di valenza Nella realizzazione si è data la precedenza diversi altri aspetti del “mondo bici”. namento delle Commissioni regionali e fa parte della rete dei percorsi nazionali. il cicloturismo e servirà anche per sposta- cantonale collegata alla Locarno-Bellinzona. assoluta alla risorse indigene, in particolare dei trasporti. Vediamo dunque tre progetti Con una spesa di 280’000 franchi è stato menti utilitari, legati cioè al lavoro, alla scuola Per l’opera il Parlamento ha stanziato al legno di castagno per le piattabande delle concreti delle prime due scale, mentre infatti eliminato l’ultimo passaggio obbligato e agli acquisti. 10,5 milioni di franchi. passerelle, allo gneis per i muri di sostegno di quanto si possa ottenere con investimen- sulla strada cantonale. Ultimate le tratte Maggia sud e Saleggi e agli scarti del marmo di Peccia per l’impa- ti contenuti a livello locale diciamo nella La pavimentazione di questa tratta, ubicata Losone, si sta terminando la Locarno-Tegna sto di ghiaia, sabbia e pietruzze utilizzato colonna sulla destra. in un punto di eccezionale valore natura- e si lavora sulle tratte Coglio-Maggia e come copertura del manto della ciclopista. listico, non è stata decisa a cuor leggero, tant’è che si è scartata la soluzione di una pista in asfalto. La ponderazione degli interessi non è stata facile e ha contemplato Link lo studio e la sperimentazione di vari tipi di www.ti.ch/biciclette pavimentazione. Alla fine è stata trovata una buona soluzione di compromesso con la Info realizzazione della pavimentazione in beton, Sezione della mobilità che garantisce la percorribilità per ogni tipo Via Lugano 23 di velocipede, costi di manutenzione ridotti 6500 Bellinzona e un inserimento nel paesaggio più discreto Tel. +41 91 814 49 01 e idoneo alla fauna rispetto all’asfalto. www.ti.ch/sm 14 15
Patrimonio Dieci progetti Recupero – Riconversione – Valorizzazione per la Città-Ticino 6. Il Percorso del cemento Un progetto innovativo nel Parco delle Gole della Breggia Il Percorso del cemento è un interessante contadina antecedente il cementificio: legata a quella dello sviluppo edilizio in Tici- accolto la proposta di elaborare, in collabo- itinerario didattico nel Parco delle Gole della la riva sinistra della Breggia verrà rinaturata no degli anni ’60 e ’70. L’attività estrattiva razione con tutti gli enti locali, un progetto Breggia che, sfruttando la presenza dell’unico creando un pendio dolce verso il fiume; e la presenza degli edifici hanno fortemente di riqualifica paesaggistica. Il compito è stato cementificio industriale attivo in Ticino nel la roggia dei Mulini, che un tempo attraver- segnato il paesaggio creando impatti affidato ad un gruppo di lavoro, coordinato secolo scorso (la Saceba), permetterà al visi- sava l’intero comprensorio, sarà ricostruita importanti. dal Cantone. Dopo gli anni delle necessaria tatore di ripercorrere le diverse fasi di tras- sul suo tracciato originale tra la chiusa e il Nel 2003 il cementificio, che traeva la mate- progettazione, nel 2010 s’è dato avvio al formazione della roccia nel prodotto finale: vecchio mulino, i cui resti saranno ricuperati; ria prima da un sistema di gallerie di 4,5 km lavoro di demolizione del cementificio e di il cemento appunto. Il tutto visitando l’incre- i terrazzamenti in località Pelada saranno nelle gole unico in Svizzera, è stato chiuso realizzazione del percorso. L’inaugurazione L’itinerario: dibile rete di gallerie sotterranee e le infra- ripristinati. Il quarto risiede nella definizione per ragioni aziendali. La ditta proprietaria ha è prevista nella primavera del 2012. tra industria e memoria rurale strutture di lavorazione che saranno salvaguar- La riqualifica paesaggistica degli accessi al parco per veicoli e pedoni. Il percorso, che sarà integrato nel pacchet- date e valorizzate nel quadro del progetto di Quattro gli ambiti principali del progetto. to di offerte del parco, si articolerà su circa sistemazione dell’area. Il progetto è nato da Il primo consiste nella demolizione di circa Collaborazione tra pubblico e privato due km, una parte dei quali nelle gallerie di una collaborazione tra la ditta proprietaria, il 90% degli edifici (la torre dei forni verrà Tutto ciò è reso possibile dalla collaborazio- estrazione. L’itinerario partirà dalle cave a la Holcim (Svizzera) SA, il Cantone e la Fon- attrezzata quale spazio espositivo e didattico) ne tra settore pubblico e privato, tant’è che cielo aperto, snodandosi attraverso i tun- dazione che gestisce il Parco. Esso renderà il e nella trasformazione dei piazzali in prati. la ditta proprietaria, la Holcim, si assume nel, il frantoio, i nastri trasportatori, fino alla Parco più attrattivo dal profilo paesaggistico Il secondo è la creazione di un percorso l’84% del costo complessivo dell’opera (9,6 torre dei forni, vero cuore del cementificio. e culturale, rafforzandolo così quale punto didattico e della memoria. Il terzo è la rina- milioni di franchi). La storia del cementificio, Gli elementi della storia industriale verran- di eccellenza per il turismo del Mendrisiotto. turazione e lettura storica della realtà attivo per circa trent’anni, è profondamente no a sovrapporsi e a intrecciarsi a quelli della realtà contadina che ha plasmato la zona sino alla fine degli anni ‘50 del secolo Il parco é stato istituito nel 1998 con l’obiet- Gli obiettivi Breggia, in cui sia leggibile la storia del luogo, la memoria delle attività della Saceba quale scorso: la chiusa sulla Breggia e il canale di tivo principale di salvaguardare lo straor- Creare un paesaggio di qualità, aperto, che da quella rurale a quella industriale. All’inter- fattore di importante trasformazione del derivazione, le tracce del vecchio mulino, il dinario patrimonio geologico delle gole e permetta di percepire con immediatezza no di questo contesto, il percorso avrà due territorio e di far riemergere alcuni elementi rilievo e la conformazione territoriale di un di valorizzare e promuovere gli elementi l’elemento geomorfologico delle Gole della obiettivi specifici. Il primo è di salvaguardare della realtà rurale che per secoli ha caratte- tempo. Il visitatore verrà coinvolto emoti- naturali, culturali e le attività didattiche. rizzato l’area. Il secondo è di far compren- vamente e scoprirà direttamente la pro- dere le fasi di trasformazione della roccia in duzione del cemento, seguendo, pur se in La superficie dell’area protetta del parco cemento. modo parziale, il processo reale di fabbri- misura 65 ettari: l’accesso è garantito da una cazione. L’accesso avverrà a piccoli gruppi rete di 12 km di sentieri. È in questo contesto e i visitatori potranno essere accompagnati che si inserisce il progetto di riqualifica dalle guide del parco. Il parco della Saceba, i cui ex stabilimenti occupano Le Gole della Breggia, un intaglio erosivo una superficie di 4 ettari nel cuore del parco. di 1,5 km allo sbocco della Valle di Muggio, Link sono tra le più rappresentative serie Raggiungibile con mezzi pubblici e privati; www.parcobreggia.ch stratigrafiche delle Alpi Meridionali. visite guidate su prenotazione e accesso www.percorsodelcemento.ch Offrono una vasta gamma di punti e percor- gratuito (a disposizione un opuscolo infor- si interessanti, non solo geologici ma anche mativo). Info storici, paesaggistici o naturalistici. Sezione dello sviluppo territoriale Numerose pure le possibili attività didatti- L’insieme del progetto di riqua- Viale S. Franscini 17 che all’aperto e al coperto: si va dal Nastro lifica ambientale è all’insegna 6500 Bellinzona del tempo al Geo-puzzle. del ricupero della nostra storia Tel. +41 91 814 37 74 rurale e industriale. www.ti.ch/sst 16 17
Mobilità Dieci progetti Trasporti – Economia – Ambiente per la Città-Ticino 7. Mobilità aziendale, soluzioni su misura Obiettivo: ridurre gli spostamenti lavorativi con un solo passeggero per automobile e introducendo una tassa di posteggio. Obiettivo iniziale raggiunto aziendale è stato dunque raggiunto. Per i Arcobaleno aziendale Il progetto è condotto dalla Sezione della Al progetto di Mobilità aziendale si sono prossimi anni si mira ad aumentare il nume- Il prodotto Arcobaleno aziendale, lanciato mobilità grazie ad una rete esterna interessate 115 aziende. Si tratta di 96 ditte, ro di piani di mobilità attuati dalle aziende, nel 2008 dal Cantone e dalle imprese di di consulenti e operatori che sostengono le 17 Comuni, 1 associazione di categoria in particolare nelle zone ad alta densità di trasporto aderenti alla Comunità tariffale aziende nell’allestimento dei piani di mobilità. e l’amministrazione cantonale; 17 aziende posti di lavoro. Ticino e Moesano (CTM) per gli sposta- Accanto a questa struttura, il Dipartimento hanno poi rinunciato (almeno per ora): menti casa-lavoro-casa, è un abbonamen- ha sancito un partenariato con l’AITI e quelle coinvolte attualmente sono perciò to annuale personale per i lavoratori alle la Camera di commercio che cooperano 89. Di queste, 19 hanno già adottato misure dirette dipendenze di un’azienda. nella sensibilizzazione delle aziende e, in concrete; 11 si sono dotate di un piano Questo titolo di trasporto viene rilascia- collaborazione con le Commissioni regionali della mobilità, usufruendo del sussidio canto- to alle aziende che ordinano un minimo dei trasporti, hanno realizzato la Guida alla nale di 2’000 franchi; 14 hanno raccolto di 25 abbonamenti. Lo sconto offerto ai mobilità aziendale, che fornisce spunti i dati e stanno valutando quali misure appli- dipendenti da parte della CTM varia a interessanti e offre un supporto pratico per care; 35 hanno intrapreso la raccolta dei dati dipendenza del contributo finanziario la fase di applicazione. nel 2010; 5 dovrebbero confermare la loro concesso dall’azienda; più la partecipa- Si sta affermando il progetto di Mobilità servizio di navetta aziendale; utilizzo del car Non da ultimo è stata avviata una collabora- adesione al progetto nei prossimi mesi; zione di quest’ultima è alta, maggiore è aziendale, lanciato nel 2007 dal Dipartimen- sharing per spostamenti professionali; zione con SvizzeraEnergia che, dalla fine 25 sono state contattate. L’obiettivo iniziale il contributo complementare della CTM, to del territorio in collaborazione con le organizzazione dello stazionamento, stabi- del 2006, ha lanciato una campagna di mobi- di portare entro fine 2009 almeno 18 aziende che può variare da un minimo del 5% ad Commissioni regionali dei trasporti. Esso è lendo restrizioni in funzione delle necessità lità aziendale rivolta ai Comuni. all’allestimento di un piano della mobilità un massimo del 25%. volto a razionalizzare gli spostamenti legati Sin dalla sua introduzione, il nuovo pro- all’attività lavorativa (pendolari, trasferte) dotto ha riscontrato un ottimo successo: così da utilizzare in modo più efficiente Amministrazione cantonale: Sono perciò state incaricate la Sezione della A tutt’oggi sono diverse le misure già a fine 2010 erano stati sottoscritti 89 con- infrastrutture e servizi di trasporto. un progetto a fasi mobilità (DT) e quella delle risorse umane attuate: sono state promosse campagne tratti e acquistati 2’249 abbonamenti Ar- Il progetto prevede l’allestimento di piani Con oltre 8’000 dipendenti, l’Amministrazio- (DFE) di analizzare le abitudini dei dipendenti. informative sulla mobilità sostenibile; è stato cobaleno aziendale, di cui 656 a beneficio di mobilità aziendale ed è rivolto soprattutto ne cantonale costituisce il più grande datore Per il momento, considerata la complessità introdotto l’abbonamento Arcobaleno di nuovi utenti del trasporto pubblico. a società e amministrazioni che impiegano di lavoro sul territorio cantonale. Essa genera, della struttura, limitatamente alla sede aziendale; sono state create una “hotline” almeno cinquanta persone. Dopo un’analisi quotidianamente, un grande numero di Bellinzona, che tocca comunque oltre un mobilità e una specifica sezione sul sito della situazione, sono studiate e attuate di spostamenti pendolari e professionali. quarto del numero totale dei collaboratori Liberalauto (car pooling); è stato lanciato soluzioni specifiche per ogni ditta. Ci si basa (più di 2’200) che operano in il Mobility Jackpot, che premia i collabora- principalmente sui seguenti strumenti, una cinquantina di stabili. tori che si recano al lavoro con mezzi spesso combinati tra loro: trasporto pubbli- Ciò al fine di allestire un Piano di trasporto rispettosi dell’ambiente. Infine co, che viene incrementato grazie all’offerta di mobilità aziendale che l’Amministrazione cantonale ha aderito dell’abbonamento Arcobaleno aziendale porti vantaggi ai dipendenti, all’azione Bike to Work e organizzato corsi (sovvenzionato dalle ditte e dallo Stato tra- all’amministrazione stessa e di eco-drive. mite un credito di 1 milione di franchi alla società. Dall’analisi è stato Link per il periodo 2008-2011); car pooling per Sarebbe quindi stato impensabile che possibile definire quattro categorie di www.ti.ch/mobilita-aziendale un miglior sfruttamento del veicolo privato l’“azienda Cantone” non partecipasse atti- misure: informative e di sensibilizzazione, viaggiando insieme; promozione degli spo- vamente al progetto di mobilità aziendale, promozionali, organizzative, normative. Info stamenti a piedi e in bicicletta (utili, in questo e ciò non solo per una questione di numeri, Esse sono volte a modificare le quote d’uso Sezione della mobilità secondo caso, specifici stalli riparati e la ma anche per senso di responsabilità verso dei vari mezzi di trasporto sul percorso casa- Via Lugano 23 messa a disposizione di spogliatoi e docce); l’intera collettività. lavoro-casa e nelle trasferte professionali. 6500 Bellinzona Tel. +41 91 814 49 01 www.ti.ch/sm 18 19
Patrimonio Dieci progetti Ricerca – Conservazione – Valorizzazione per la Città-Ticino 8. Archeologia a tutto campo Non solo tombe romane ma anche la nostra storia contadina e medievale L’attività del Servizio archeologico cantonale Necropoli romane: in origine doveva avere pendenza nord-sud. Dal 2003 i ruderi sono stati liberati e si è avvi- Dimore padronali: Per tramandare la memoria è incentrata sulla ricerca di terreno e – in i ritrovamenti di Cavigliano Sei di queste nuove tombe contenevano ata una campagna di ricerca archeologica. Palazzo Busioni a Mendrisio L’indagine archeologica ha una chiara va- assenza di un museo – sulla conservazione e ancora i ricchi corredi: una buona presenza Si sono evidenziate due costruzioni orienta- L’Ufficio cantonale dei beni culturali si è lenza scientifica, che tuttavia non deve valorizzazione del patrimonio mobile di di oggetti in vetro da unire a ceramiche, te nord-sud e poste a fianco della mulattiera, occupato a lungo del centro storico di offuscare l’aspetto legato alla memoria proprietà dello Stato. bronzi e ferri, da riferire al I-II secolo d.C. a circa 16 metri l’una dall’altra. Mendrisio in materia di restauro. del nostro passato. Nella ricerca sul terreno (sedimi liberi, strut- In alcune sepolture si conservavano ancora La principale aveva due aperture: una grande La maggior parte degli interventi sono stati Dietro a una necropoli, a un insediamen- ture etnografiche, edifici storici), il servizio le bullette delle scarpe: ciò permette di nel settore orientale, che sbarrava la mulat- preceduti da una ricerca archeologica, to, a una fortificazione o a un edificio di interviene in quelli che vengono definiti affermare che il defunto era stato inumato tiera per mezzo di una chiusura in legno che ha raccolto un’ingente quantità di dati culto sorto nei millenni o nei secoli scorsi “scavi di salvataggio”, ossia dove c’è un peri- con il capo rivolto ad est, ossia nella direzio- (e da ciò traspare chiaramente la funzione relativi alla storia costruttiva di Mendrisio per vi è sempre la volontà e l’operato dell’uo- colo di distruzione. ne del sole nascente. dello stabile); la seconda, più piccola, centrata il periodo tra il 1200 e i giorni nostri. mo, che consapevolmente o no ha inteso A essere indagati sono quindi terreni liberi, Gli importanti reperti, portati a Bellinzona sull’edificio, per il quale fungeva da accesso. Tra gli edifici oggetto di ricerca il Palazzo lasciare una traccia. Compito dell’archeo- interessati da nuove edificazioni o da traccia- presso i depositi dell’Ufficio beni culturali, Il secondo stabile, di forma leggermente Busioni. Lo stabile attuale è il frutto di logo è di ritrovare queste testimonianze e ti legati alle vie di comunicazione, edifici civili sono stati nel frattempo microscavati; trapezoidale, presenta alcune suddivisioni più fasi costruttive, come per altri palazzi del tramandarle a coloro che verranno, valo- e di culto attestanti origini remote, strutture una parte degli oggetti in bronzo si trova ora interne, che formano un unico locale a nucleo storico di Mendrisio.Tracce d’incen- rizzando oggettivamente ogni segno, sep- di interesse storico-etnografico. Ricerche al Museo archeologico di Zugo, dove si meridione e due locali distinti a settentrione. dio sulla muratura inducono a ipotizzare pur minimo. Questo perché in un’epoca archeologiche prevalentemente di imposta- precederà al restauro. I tre locali sono tra loro collegati e lo svilup- l’origine dell’edificio prima del 1242, anno in di globalizzazione, di grandi movimenti di zione scientifica vengono demandate a terzi. po in alzato è da leggere su due piani. cui i milanesi conquistarono Mendrisio. massa, di intensi scambi fra etnie diverse, All’attività sul terreno segue il lavoro in Antiche soste: il Dazio Vecchio Il piano di calpestio a livello terreno era costi- Sulla base delle ricerche risulta che la storia è fondamentale ricercare e mantenere ufficio: definizione di analisi e interventi di di Prato Leventina tuito da un selciato in sassi naturali e sassi del Palazzo Busioni è iniziata con una serie vive le proprie origini. Una solida cono- restauro necessari, studio e quindi pubbli- Numerose sono le necropoli ritrovate in spaccati, posati a coltello, successivamente di edifici singoli, sviluppatisi su uno o due pia- scenza del nostro passato ci aiuta infatti a cazione e valorizzazione. Ticino, da riferire perlopiù all’età del Ferro o rappezzato; nei punti di emergenza della ni, con destinazione agricola. Poi, con i secoli, meglio vivere il presente insieme ad altri In futuro si dovrà mettere a punto la Mappa alla Romanità. Caratterizzata dai ricchi cor- roccia, essa è stata livellata e integrata nel è avvenuta l’aggregazione, che fin dalle che pure possiedono un loro passato. archeologica del Cantone Ticino (la raccolta redi, la mappa delle grandi necropoli vede pavimento. prime fasi ha visto la creazione di una corte dati è conclusa, si sta procedendo all’infor- le maggiori concentrazioni nel Bellinzonese, Oggi le costruzioni del Dazio Vecchio sono interna, che ha assunto la forma odierna in matizzazione) e creare una struttura nel Locarnese e nel Mendrisiotto. inserite nel percorso storico-archeologico fasi diverse tra il ‘400 e il ‘600. museale dinamica e moderna – nella quale A Cavigliano fin dal 1923 sono stati ritrovati che parte dal Dazio Grande e arriva alle Gli interni non sono caratterizzati da prezio- si intendono far confluire archeologia ricchi corredi tombali, in parte conservati Gole del Piottino. sismi, quali affreschi; tuttavia due soffitti e storia naturale – che garantisca la giusta oggi a Locarno, in parte purtroppo dispersi. I ruderi di quest’edificio d’inizio ’300 testimoniano nella tipologia e nel decoro un conservazione e divulgazione, andando La necropoli è caratterizzata dalla presenza testimoniano la seconda tappa evolutiva significativo intervento assegnabile alla fine al di là del semplice aspetto espositivo. uniforme di tombe a inumazione,costruite della mulattiera del San Gottardo. Il Dazio del XV-inizio XVI secolo. con fosse delimitate da muretti a secco, Vecchio venne abbandonato alla metà coperture a uno o due strati di lastre, a volte del XVI secolo, dopo la costruzione della dotate di segnacolo in pietra o legno. strada che taglia dentro la gola del Piottino. Nel 2010 una nuova ricerca sul terreno ha Al Dazio v’erano una piccola locanda Link riconsegnato nove sepolture orientate e una stalla, adibita pure a magazzino per www.ti.ch/ibc est-ovest, una piccola fossa quadrata e una la merce in transito. La posizione offriva parte di muro, da leggere come conteni- un’ampia visuale verso Airolo, così da avere Info mento o terrazzamento di un terreno che il controllo sul traffico in arrivo. Ufficio dei beni culturali Viale S. Franscini 30a 6500 Bellinzona Tel. +41 91 814 13 80 www.ti.ch/sst 20 21
Mobilità Dieci progetti Trasporti – Ambiente – Società per la Città-Ticino 9. La Comunità tariffale diventa integrale Sarà estesa dagli abbonamenti anche a tutti gli altri titoli di trasporto La Comunità tariffale Ticino e Moesano si dal fatto che l’utente beneficia di maggior sui bus (per un investimento complessivo di e i turisti, specie grazie alla carta giornaliera, Agire sulle tariffe appresta a compiere un salto di qualità: entro libertà d’uso, di convenienza economica e 18 milioni di franchi) il sistema sarà ampliato otterranno vantaggi rilevanti. L’attrattiva s’è dimostrato un successo la fine di quest’anno sarà infatti integrale, semplicità all’acquisto. anche ai biglietti singoli, alle carte per più del trasporto pubblico verrà perciò ulterior- La politica della mobilità, che si concre- ossia non più riservata solo agli abbonamen- Il dato relativo all’evoluzione della cifra d’affa- corse, alle giornaliere e ai biglietti di gruppo. mente ampliata. tizza attraverso i Piani regionali dei tra- ti ma valevole anche per tutti gli altri titoli di ri annuale è sicuramente, in termini finanziari, La Comunità diventerà così integrale: anche sporti, nell’ultimo decennio ha compiuto trasporto, singoli biglietti inclusi. il valore più significativo per la Comunità. gli utenti che usano i servizi saltuariamente importanti passi avanti per costituire un Oggi la Comunità offre abbonamenti mensili, In quest’ambito spicca la costante crescita del sistema di trasporto pubblico efficiente e annuali e settimanali validi per tutti i servizi volume degli introiti. Il valore degli stessi, attrattivo (ristrutturazione e ampliamento pubblici di trasporto all’interno delle zone infatti, è regolarmente aumentato sino a della rete, aumento delle frequenze, nuovi acquistate: è dunque possibile passare agevol- superare i 47 milioni di franchi nel 2009, veicoli). Accanto a ciò, per indurre sempre mente da un mezzo all’altro, per esempio dal una cifra superiore di oltre il 50% rispetto più persone a passare dal mezzo privato a bus al treno. Ciò perché all’interno della al 1996. In termini di utenza il successo è quello pubblico con i conseguenti vantag- Comunità le diverse imprese di trasporto, in invece dimostrato soprattutto dalla crescita gi in termini di traffico e qualità dell’aria, è accordo con i committenti (Cantone e straordinaria del numero di abbonamenti anche necessario offrire tariffe interessanti, Comuni), applicano una tariffa unificata basata La Comunità è stata introdotta nel 1997 per Arcobaleno. che costituiscono un importante elemen- sul numero di zone entro cui l’utente circola. un periodo sperimentale di tre anni: visti gli Grazie all’implementazione di un apposito to di scelta. I risultati dimostrano che la Gli abbonamenti venduti non sono infatti più ottimi risultati conseguiti è poi stata confer- sistema informatico e alla posa di 340 popolazione, indipendentemente dall’età, legati alle specifiche aziende, ma al territorio. mata. Il suo successo deriva indubbiamente distributori automatici alle fermate e di 330 ha risposto in maniera assai positiva agli sforzi attuati sino a oggi (realizzazione della Comunità tariffale per gli abbona- Per l’abbonamento Arcobaleno La ripartizione tra abbonamenti Junior e Evoluzione abbonamenti mediamente in circolazione 1998-2009 menti), dimostrando di apprezzare i van- è stata una crescita continua Adulti vede prevalere i primi con una quota taggi economici, la maggior libertà offerta Da quando è stato introdotto, l’abbonamen- del 56%. I giovani, per una questione di e fidelizzandosi allo strumento tariffario. 40’000 to Arcobaleno ha conosciuto una continua rapporto prezzo-prestazioni, scelgono a 36’694 5.5% È dunque il momento di completare il crescita in numero di titoli venduti e in maggioranza l’abbonamento annuale. 8.8% percorso iniziato nel 1997 varando ora la 35’000 introiti , contribuendo all’aumento comples- Tra gli adulti invece la ripartizione fra annuali 7.4% Comunità tariffale integrale. 2.9% -0.5% sivo degli incassi nella misura del 50%. e mensili non presenta differenze. Da quando 30’000 8.5% 2.9% Questa positiva evoluzione è dovuta anche è stata varata la Comunità tariffale Ticino 6.8% 25’000 8.6% alle diverse campagne di sensibilizzazione e Moesano la vendita dei biglietti singoli, che 13.3% e agli aiuti supplementari concessi durante rappresentano quasi la metà degli introiti 20’000 12.2% l’estate da molti Comuni per l’azione complessivi, è restata sostanzialmente stabile, 17’656 “Arcobaleno-Ozono” al 50% (che pure nel mentre è calata quella delle carte per più 15’000 2010 ha registrato un incremento). corse, diventate meno interessanti rispetto 10’000 Il numero degli abbonamenti in circolazione agli abbonamenti.Tuttavia, come scritto sopra, Link è così passato da meno di 18’000 nel 1998 gli incassi globali sono sistematicamente 5’000 www.arcobaleno.ch a quasi 37’000 nel 2009 con un progresso cresciuti. del 108% rispetto al primo anno e del 5.5% 0 Info 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 rispetto a quello precedente (vedi grafico). Sezione della mobilità Via Lugano 23 6500 Bellinzona tel +41 91 814 49 01 www.ti.ch/sm 22 23
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