Diaconia società cooperativa A r.l - Scuola dell'Infanzia Paritaria "Regina Elena" e Sezione Primavera "Piccola Costanza" Scuola Primaria ...
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Diaconia società cooperativa A r.l. Scuola dell'Infanzia Paritaria “Regina Elena” e Sezione Primavera “Piccola Costanza” Scuola Primaria Parificata Paritaria “M. Caterina Troiani” Ferentino Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF) Triennio 2019/20 – 2021/22
INDICE PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF) PREMESSA 1. CHE COS’È IL POF? 1.1. GLI OBIETTIVI 1.2. VALIDITÀ E SUA FLESSIBILITÀ 2. LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 2.1 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA 3. L’OFFERTA FORMATIVA 3.1 SCUOLA INFANZIA E SEZIONE PRIMAVERA 3.1.1 QUADRI ORARI 3.1.2 FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 3.1.3 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 3.1.4 ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA 3.1.5 VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 3.2 SCUOLA PRIMARIA 3.2.1 QUADRI ORARI 3.2.2 FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA PRIMARIA 3.2.3 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DELLA SCUOLA PRIMARIA SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 3.2.4 VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 4. PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV ASPETTI GENERALI 4.1 OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI 4.2 PIANO DI MIGLIORAMENTO 4.3 PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE 5. INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 6. AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA 7. AZIONI PREVISTE IN RELAZIONE AL PNSD 8. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE 2
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO MADRE CATERINA TROIANI É STATO ELABORATO DAL COLLEGIO DOCENTI E DELIBERATO NELLA SEDUTA DEL 25/11/2020 ANNUALITÀ DI RIFERIMENTO DELL’ULTIMO AGGIORNAMENTO: 2019/20 PERIODO DI RIFERIMENTO: 2019/20-2021/22 ALLEGATI: 1. REGOLAMENTO D’ISTITUTO 2. PATTO DI CORRESPONSABILITÀ 3. APPENDICE COVID-19 4. PIANO SCOLASTICO PER DDI 2020/2021 3
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) PREMESSA L’Istituto M. Caterina Troiani nasce nel 1946, nell’immediato dopo guerra, come servizio ai bambini e alle bambine, rispondendo alle esigenze del territorio. Affonda le sue radici nella missione educativa che animò Madre Caterina Troiani sin dalla sua permanenza a Ferentino e che trovò nelle terre egiziane la sua massima fioritura. Pertanto la nostra scuola, ben radicata nelle sue radici storico-carismatiche e aperta alle sfide del mondo contemporaneo, ha il massimo rispetto per la centralità dell’alunno: lo accoglie con amorevole attenzione, tenendo conto della sua personalità; valorizza le sue capacità; lo aiuta a crescere nella verità e nell’amore; favorisce in lui positivi atteggiamenti nei confronti della religiosità; promuove la collaborazione con le famiglie degli allievi, svolgendo un ruolo di supporto nella delicata e difficile educazione dei figli. L’Istituto “M. Caterina Troiani”, rilevato nel settembre 2020 dalla società cooperativa Diaconia, ente gestore della DIOCESI DI FROSINONE-VEROLI-FERENTINO, comprende oggi i seguenti ordini di Scuola: SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA “REGINA ELENA” e SEZIONE PRIMAVERA “PICCOLA COSTANZA”, SCUOLA PRIMARIA PARITARIA E PARIFICATA “M. CATERINA TROIANI” L'attività della scuola è in armonia con i principi della Costituzione italiana e concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psico-motorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini, rafforzando la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze; inoltre assicura l’effettiva uguaglianza delle opportunità educative. Sulla base della spiritualità della fondatrice, con carisma missionario di evangelizzazione e tenendo conto delle realtà sociali e delle minoranze religiose e culturali presenti sul territorio nel quale è situata la nostra scuola, è stato elaborato e approvato il PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA, ai sensi dell'art. 3 del Regolamento sull'autonomia, DPR 8.3.1999 N. 275 ed in conformità alle finalità e agli ordinamenti previsti per la scuola, radicato sulla parola di Dio e nell’insegnamento della Chiesa. 4
1. CHE COS’E’ IL PTOF Il PTOF, il Piano triennale dell’Offerta Formativa, è la carta d’identità con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli allievi e della realtà locale. IL PTOF INFATTI: Illustra la struttura, l’organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono Presenta tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall’istituto Illustra le modalità e i criteri per la valutazione. 1.1. GLI OBIETTIVI Gli obiettivi del PTOF sono: Garantire un’organizzazione più funzionale; Estendere il campo dell’offerta formativa; Elevare la qualità dei servizi; Aprire la scuola al territorio; Fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali e ad altri soggetti con i quali la scuola opera. Con il PTOF ogni singolo istituto diventa il protagonista del progetto di formazione, educazione ed istruzione ed è chiamato a decidere gli strumenti, le metodologie, l’organizzazione e i tempi d’insegnamento. Con la sperimentazione dell’autonomia avviata con il DPR 8.3.1999 N. 275, ogni istituto determina la propria identità formativa. 1.2. VALIDITÀ E SUA FLESSIBILITÀ Il documento fondamentale che prevede la pianificazione del PTOF è il D.P.R. n. 275/99 che all’art. 3 così recita: “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano dell’offerta formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.”1 1 Altri riferimenti normativi: L. 13 luglio 2015, n. 107; Nota M.I.U.R. Prot. n. 2157 del 5 ottobre 2015; Nota M.I.U.R. Prot. n. 2805 dell’11 dicembre 2015 5
Il PTOF nasce in una scuola che mira costantemente a rendere un servizio sempre più qualitativo, sulla base dei principi ispirazionali del Vangelo e del carisma della Madre Fondatrice, la Beata Maria Caterina Troiani e risponde alle esigenze formative manifestate dall’utenza, adeguandosi ai fenomeni di trasformazione che attraversano la società; tiene conto del piano di miglioramento previsto dal RAV (Rapporto di autovalutazione) pubblicato sul sito web del M.I.U.R. Il POF ha validità triennale: l’identità di istituto, le finalità educative, le linee curricolari, il metodo di studio e il regolamento sono stabiliti ed approvati per dare impostazioni chiare e stabili alla scuola e si attuano e sviluppano in anni di lavoro e organizzazione. Altre sezioni (progetti annuali di istituto, progetti didattici delle singole classi) possono variare nel tempo e comunque aggiornati entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico. Il PTOF viene redatto dal Collegio Docenti e approvato con delibera. 6
2. LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO La scuola è situata al centro storico della città, zona ricca di importanti testimonianze di una storia millenaria. La stretta collaborazione con vari Enti Locali quali l’Amministrazione Comunale ed i Servizi Sociali diventa per il nostro Istituto un momento di arricchimento dell’offerta formativa e dei percorsi di inclusione sempre presenti nella nostra didattica. La posizione della scuola e la stima di cui l’Istituto gode all’interno della comunità cittadina, le consente di beneficiare di collaborazioni con associazioni e/o istituti quali la Pro Loco, l’Associazione Banda Musicale, la Scuola Comunale di Musica, associazioni di volontariato, la Biblioteca Comunale, altri istituti scolastici ma anche le piccole e medie imprese presenti sul territorio, al fine di garantire un costante arricchimento delle esperienze formative messe a disposizione dei nostri studenti. La preziosa collaborazione con la comunità delle Suore Francescane garantisce poi la spiritualità e lo stile educativo francescano e cateriniano. I nuclei familiari da cui provengono gli alunni appartengono a tutti gli strati sociali, ma per la maggior parte si tratta di famiglie che godono di un discreto benessere economico, motivate nei confronti dell'educazione e della scuola e attente alle attività scolastiche dei figli. La percentuale di alunni provenienti da famiglie con disagio economico rappresenta una fascia esigua. 2.1 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA SCUOLA INFANZIA Denominazione: Scuola dell’infanzia Paritaria “Regina Elena” Codice meccanografico: FR1A011002 Indirizzo: Via Caterina Troiani, 13 – 03013 – Ferentino (FR) Telefono/Fax: 0775/244161 E-mail: info@istitutomadrecaterinatroiani.it Sito web: https://www.istitutomadrecaterinatroiani.it/ SCUOLA PRIMARIA Denominazione: Scuola Primaria Parificata Paritaria “Madre Caterina Troiani” Codice meccanografico: FR1E002005 Indirizzo: Via Caterina Troiani, 13 – 03013 – Ferentino (FR) Telefono/Fax: 0775/244161 E-mail: info@istitutomadrecaterinatroiani.it Sito web: https://www.istitutomadrecaterinatroiani.it/ 7
L’Istituto offre agli utenti un’ottima qualità delle strutture - interne ed esterne -, a norma di sicurezza e certificate. I locali sono ampi ed accoglienti ed in numero adeguato allo svolgimento di specifiche attività. L’edificio scolastico è dotato di: AULE PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE dotate di SMART TV con PC e collegamento Wi-Fi; 2 AMPI SALONI adibiti ad area giochi; BIBLIOTECA; LABORATORIO MULTIMEDIALE, la cui dotazione tecnologica (LIM) permette l'introduzione di metodologie didattiche innovative; PALESTRA; REFETTORIO; SPAZI ALL’APERTO: utilizzati per attività ludiche e didattiche, con campi di minibasket e minivolley. SERVIZI: MENSA (ESTERNA) PRE-SCUOLA GRATUITO DOPO-SCUOLA/AIUTO AI COMPITI (dal martedì al venerdì dalle ore 14:30 alle ore 16:30). La sede unica che ospita i due ordini di scuola favorisce la partecipazione a manifestazioni, esperienze e attività comuni, che coinvolgono direttamente gli alunni senza spostamenti che richiederebbero tempo e l'impiego di mezzi di trasporto. 8
3. L’OFFERTA FORMATIVA 3.1 SCUOLA INFANZIA e SEZIONE PRIMAVERA 3.1.1. QUADRI ORARI ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA - SEZIONE PRIMAVERA I modelli orari offerti sono 2 con servizio di pre-scuola dalle ore 7:45: A. ORARIO ORDINARIO 40 ore settimanali LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ Ingresso: 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 Uscita: 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 Gli alunni che scelgono il tempo ordinario frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 15:30 alle ore 16:00. A. ORARIO RIDOTTO 25 ore settimanali (con servizio di mensa incluso) LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ Ingresso: 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 Uscita: 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 Gli alunni che scelgono il tempo ridotto frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 12:30 alle ore 13:30. N.B. Solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, l’ingresso alla sezione primavera è alle ore 8:45, al fine di garantire uno scaglionamento dell’orario rispetto alla scuola primaria, evitando assembramenti, come stabilito dalle linee guida anti-Covid predisposte dal Ministero dell’Istruzione. Anche il servizio di pre-scuola dalle ore 7:45, solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria è disponibile su richiesta e fino ad esaurimento posti (massimo 15). 9
ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA - SCUOLA DELL’INFANZIA In un’ottica di flessibilità e per rispondere alle esigenze espresse dalle famiglie, nella SCUOLA DELL’INFANZIA, a partire dall’A.S. 2020/2021, vengono offerti 2 modelli orari con servizio di pre-scuola dalle ore 7:45. L’organizzazione della didattica prevede una sezione unica per i bambini di 3/4/5 anni. I modelli orario offerti sono: A. ORARIO ORDINARIO 40 ore settimanali LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ Ingresso: 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 Uscita: 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 15:30 – 16:00 Gli alunni che scelgono il tempo ordinario frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 15:30 alle ore 16:00. B. ORARIO RIDOTTO 25 ore settimanali (con servizio di mensa incluso) LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ Ingresso: 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 8:30 – 9:15 Uscita: 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 12:30 – 13:30 Gli alunni che scelgono il tempo ridotto frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 12:30 alle ore 13:30. N.B. Solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, l’ingresso alla scuola dell’infanzia è alle ore 8:45, al fine di garantire uno scaglionamento dell’orario rispetto alla scuola primaria, evitando assembramenti, come stabilito dalle linee guida anti-Covid predisposte dal Ministero dell’Istruzione. Anche il servizio di pre-scuola dalle ore 7:45, solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria è disponibile su richiesta e fino ad esaurimento posti (massimo 15). 10
3.1.2. FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia, tenendo conto delle Indicazioni curricolari persegue finalità educative fondamentali, attraverso appositi interventi didattici, quali: la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza; la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni; l’osservazione della natura, delle cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi sempre più ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca. Tali finalità sono perseguite creando occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo attraverso i seguenti Campi di esperienza: il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme); il corpo in movimento (identità, autonomia, salute); immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedialità); i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura); la conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura). L’ATTIVITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA È FINALIZZATA: alla MATURAZIONE DELL'IDENTITÀ («Chi sono?») Permette al bambino di prendere coscienza, sicurezza di sé e delle proprie capacità perché possa diventare consapevole della sua crescita. alla CONQUISTA DELL'AUTONOMIA («Io sono capace di...») L'autonomia cresce dentro una "dipendenza" positiva dove l'adulto diventa il punto di riferimento per il bambino accompagnandolo nella scoperta delle proprie capacità e incoraggiandone l'iniziativa allo SVILUPPO DELLA COMPETENZA («Io posso fare»). Incoraggiando lo spontaneo desiderio di conoscere attraverso il fare, lo sperimentare, l'agire si persegue lo sviluppo delle potenzialità e delle risorse del bambino. LA SEZIONE PRIMAVERA La Sezione primavera “Piccola Costanza” è situata presso la scuola dell’Infanzia Paritaria “Regina Elena”. Nasce come servizio educativo per l’infanzia ed accoglie bambini dai 24 ai 36 mesi. Il progetto educativo riflette la Mission e la Vision dell’Istituto: mira allo sviluppo armonico del bambino in sinergia con la famiglia, prima e insostituibile responsabile dell’educazione e della crescita dello stesso. A tal proposito, la sezione primavera può rappresentare il primo luogo sociale per il bambino e la sua famiglia. 11
Il bambino impara a fare esperienze e a raggiungere piccole conquiste. Avrà, inoltre, la possibilità di rapportarsi in maniera graduale con gli altri coetanei ed iniziare la socializzazione secondaria. Potrà sperimentare prime forme di apprendimento grazie alla proposta di attività organizzate in base alle specifiche esigenze e all’età del bambino. Il gioco rappresenta la prima strategia mediante la quale vengono proposte diverse esperienze ed opportunità. Molta importanza è data all’organizzazione dell’ambiente affinché possa offrire al bambino motivi e occasioni per attività varie, di gioco e lavoro. L’ambiente è pensato nei particolari e trasmette, attraverso la cura dei dettagli, accoglienza, sicurezza, comfort e piacevolezza. La sezione è costituita da: Ambiente per l’accoglienza e le attività di gruppo; Angoli per le diverse attività: * L’angolo delle bambole e dei travestimenti, dove attraverso giochi di ruolo e del far finta che… il bambino ha occasione di comunicare emozioni e stati d’animo. Il gioco simbolico, inoltre, permette ai bambini di: esplorare comportamenti che non osano avere a causa di paure o di limitazioni sociali; esercitare la loro leadership (immaginano di giocare con altri, dettando regole e dando ordini); usare la loro immaginazione per inventare luoghi e personaggi, pur prendendo spunto da modelli reali; esercitarsi ad affrontare situazioni sconosciute, acquisendo conoscenza di se stessi; imparare regole sociali; * L’angolo del fare pensato allo scopo di sviluppare nel bambino capacità manipolative e competenze cognitive e della motricità fine delle mani. Si tratta di attività che stimolano la creatività, ma anche l’esercizio della coordinazione occhi-mani, così come l’imparare a riconoscere le differenze tra i materiali a seconda delle loro caratteristiche tattili. Esempi di attività manipolative: La vendemmia Oggi spremiamo le arance e beviamo la spremuta Impastiamo i biscotti Piccoli pittori… Sala mensa; 12
Ambiente del sonno: È un ambiente particolarmente protetto e adeguatamente oscurato per agevolare il sonno e il riposo quotidiano. Grazie alla mobilità dei lettini, questo stesso spazio, sarà, inoltre, utilizzato per attività quali, lettura ovvero racconto di favole, ascolto musicale didattico e teatrino. Ambiente esclusivo per il cambio; Palestra; Bagni; Ambiente all’aperto con tanto verde e giochi: L’ambiente esterno è una risorsa preziosa per la scuola, in quanto dispone di un ampio spazio, luogo libero per eccellenza, luogo del movimento e dei “grandi giochi”. Vi sono spazi strutturati con giochi dove i bambini possono accedere a piccoli gruppi sperimentando anche nuovi materiali come sassi e terra. Dalla sala giochi, attraverso un’ampia vetrata, i bambini possono osservare ciò che accade fuori mentre piove, soffia il vento e batte il sole; così anche lo spazio esterno diviene uno spazio didattico. 3.1.3 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Sviluppare il senso dell’identità personale, percepire ed esprimere in modo adeguato le proprie esigenze e i propri sentimenti. Imparare a confrontarsi e argomentare le proprie idee con adulti e coetanei nel rispetto del pensiero altrui. Adottare condotte che gli consentano una buona autonomia nella gestione della giornata scolastica. Riconoscere il proprio corpo e controllarne il movimento. Comunicare ad altri le proprie emozioni utilizzando il linguaggio corporeo e verbale. Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio. Raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi ed identificarne alcune proprietà. Un'attenzione particolare merita l'introduzione dell'educazione civica nella scuola dell'infanzia, con l'avvio di iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile. Così come prevedono le Linee Guida del 22/06/2020 per la Scuola dell’Infanzia “tutti i campi di esperienza individuati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo possono concorrere, unitamente e distintamente, al 13
graduale sviluppo della consapevolezza della identità personale, della percezione di quelle altrui, delle affinità e differenze che contraddistinguono tutte le persone, della progressiva maturazione del rispetto di sé e degli altri, della salute, del benessere, della prima conoscenza dei fenomeni culturali”. Educare alla Cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i rapporti interpersonali attraverso regole condivise che si definiscono attraverso il dialogo, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. Significa porre le fondamenta di un abito democratico, rispettoso del rapporto uomo – mondo – natura – ambiente e territorio di appartenenza. L’educazione alla Cittadinanza nella scuola dell’infanzia persegue l’obiettivo di fornire agli alunni quelle determinate competenze che permetteranno loro di impegnarsi attivamente alla costruzione di una società democratica e di capire e vivere le regole della stessa. Inoltre, l’educazione alla Cittadinanza persegue l’obiettivo di far conoscere le istituzioni locali e di far sì che si partecipi al loro sviluppo. ED. CIVICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA COSTITUZIONE Conoscenza, condivisione e rispetto delle regole comuni Riconoscere i principali simboli identitari della nazione italiana e dell’Unione Europea (bandiera, inno), e ricordarne gli elementi essenziali. SVILUPPO SOSTENIBILE Sviluppare il senso di solidarietà e di accoglienza. Conoscenza della propria realtà territoriale ed ambientale (luoghi, storie, tradizioni) e di quelle di altri bambini per confrontare le diverse situazioni. Conoscenza delle principali norme alla base della cura e dell’igiene personale (prima educazione sanitaria). Conoscenza di base dei principi cardine dell’educazione alimentare: il nutrimento, le vitamine, i cibi sani e quelli “spazzatura”. Cogliere l’importanza del rispetto, della tutela, della salvaguardia ambientale per il futuro dell’umanità. CITTADINANZA DIGITALE Acquisire minime competenze digitali Gestione consapevole delle dinamiche proposte all’interno di semplici giochi di ruolo o virtuali. I temi dell’educazione civica saranno sviluppati sulla base di un apposito progetto di Educazione alla cittadinanza. 14
PROGETTO “IO NEL MIO PAESE” La scuola dell’infanzia trasmette le conoscenze e le abilità specifiche sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo come comunità di vita e i modi di agire corretti con i compagni, i genitori, gli insegnanti e gli altri adulti. Quindi, un’attenzione merita l’introduzione dell’educazione civica nella scuola dell’infanzia prevista dalla Legge 20/19 n° 92 e dal decreto attuativo del 22 giugno 2020. Tutti i campi di esperienza individuati dalle Indicazioni nazionali possono concorrere unitamente e distintamente al graduale sviluppo della consapevolezza della identità personale, della percezione di quelle altrui, delle affinità e differenze che contraddistinguono tutte le persone, della progressiva maturazione del rispetto di sé e degli altri, della salute, del benessere, della prima conoscenza dei fenomeni culturali. Attraverso il gioco, le attività didattiche ed educative e attività di routine i bambini, potranno essere guidati ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse, rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni. I traguardi di sviluppo prevedono la conoscenza di regole fondamentali di convivenza, di rispetto degli altri, lo sviluppo del valore di appartenenza alla comunità. Ma cosa significa per un bambino “appartenere” se non il possesso di qualcosa? “Questa bambola è mia”, “Questa macchinetta è mia” ecc… Quante volte abbiamo sentito i bambini esprimersi in questo modo, ma è un fatto naturale. Gradualmente occorre educare il bambino in modo tale che si senta parte di qualcosa, pur non avendo il possesso diretto delle cose che lo circondano ma la semplice condivisione di ciò che appartiene alla comunità. Proponiamo quindi ai bambini come attività la scheda “Il parco della scuola è di tutti i bambini.” Attività Obiettivi 3 anni: colorare la scheda. Quale gioco preferisci? 3 anni: scoprire un ambiente esterno frequentato come il 4 anni: colorare con i pennarelli. Tu come ti comporti parco della scuola. nel parco della scuola? 4 anni: scoprire e sentirsi parte di un ambiente esterno 5 anni: colorare con i pastelli, disegna te stesso mentre frequentato come il parco della scuola giochi. Tu come ti comporti? Cosa significa “Il parco 5 anni: scoprire e sentirsi parte di un ambiente esterno della scuola è di tutti i bambini?” frequentato come il parco della scuola. SVILUPPARE LA PROPRIA IDENTITÀ COMUNITARIA. Alla base della valorizzazione e del rispetto delle cose e delle persone deve esserci da parte di tutti e anche del bambino della scuola dell’infanzia la conoscenza. La cognizione specifica di ciò di cui si parla è da intendersi come acquisizione dei valori di appartenenza alla famiglia, alla comunità, alla società e dunque al Paese in cui si vive. Come trasmettere conoscenze e valori anche ai più piccoli è semplice: parlando del nostro Paese, la forma che ha, come si chiama, le montagne, i mari, i fiumi. Proponiamo ai bambini le seguenti attività: Racconto “Il mio bel Paese: l’Italia”, la scheda “L’Italia è uno stivale” e immagini alla LIM su alcuni aspetti del nostro Paese. Attività Obiettivi 3 anni: colorare lo stivale e ripetere il nome del nostro 3 anni: riferire le proprie conoscenze Paese 4 anni: riferire le proprie conoscenze e distinguere 4 anni: colorare lo stivale, marrone i monti e azzurro i alcuni elementi fisici sulla cartina mari, ripetere il nome del nostro Paese 5 anni: riferire le proprie conoscenze e distinguere 5 anni: colorare lo stivale, di marrone i monti, verde alcuni elementi fisici sulla cartina e saperli nominare 15
colline e pianura e azzurro i mari, ripetere il nome del Come conclusione del nostro progetto facciamo nostro Paese ascoltare in aula multimediale l’Inno Nazionale della Repubblica Italiana “Fratelli d’Italia”, mostriamo sulla lavagna la bandiera italiana e invitiamo i bambini a colorarne un pezzetto ciascuno. Inoltre colorare la scheda “Il tricolore”. 3 anni: colorare con la tempera la bandiera italiana con i 3 anni: conoscere la bandiera italiana e i suoi colori colori verde, bianco e rosso 4 anni: conoscere la bandiera italiana e i suoi colori 4 anni: colorare con i colori a cera la bandiera e il 5 anni: conoscere la bandiera italiana e i suoi colori, bambino/a che ti rappresenta affinare la motricità oculo-manuale 5 anni: ripassare il tratteggio e incollare la carta velina verde, bianca e rossa sulla bandiera e colorare il bambino/a che ti rappresenta. PIANO DI LAVORO: Per iniziare, seguiamo il progetto così com’è strutturato in modo tale da intraprendere un percorso graduale e mirato all’acquisizione del concetto di conoscenza e appartenenza ad un Paese e ad una comunità. Partiamo dal giardino della nostra scuola fino ad arrivare, grazie anche all’utilizzo del digitale, alla bandiera italiana. I protagonisti sono tutti i bambini della sezione unica di 3-4 e 5 anni. Ci aiutiamo con: racconti, immagini alla LIM, schede operative, uscite nel parco della scuola, ascolto di canzoncine. Alla fine del progetto i bambini avranno maggiore cognizione del proprio essere cittadini nel nostro Paese, avranno imparato regole e valori come il rispetto per il proprio ambiente e per chi li circonda. I nostri traguardi: • Percepirsi come soggetti facenti parte di una comunità, iniziando dalla scuola • Valorizzare la famiglia come nucleo d’appartenenza • Conoscere alcune semplici nozioni geografiche del nostro Paese • Conoscere in forma ludica la forma del nostro Paese • Conoscere i colori della nostra bandiera • Acquisire minime competenze digitali alla LIM • Gestione consapevole delle dinamiche proposte all’interno di semplici giochi virtuali Campi di esperienza • Il se e l’altro • La conoscenza del mondo • Linguaggi, creatività, espressione • I discorsi e le parole • Il corpo in movimento 16
3.1.4 ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA Scuola Infanzia Sezione Primavera Il tempo alla scuola dell’infanzia è costituito dalla La sezione primavera si presenta come un ambiente successione di più momenti, tutti importanti e protettivo, capace di accogliere le diversità e di significativi. Per questo l’insegnante è attenta a promuovere le potenzialità di tutti i bambini. La giornata, valorizzare ogni circostanza e istante e a rispettare i tenendo presente i bisogni personali di accudimento e di tempi di ciascun bambino. soddisfazione che caratterizzano ciascun individuo, è La giornata è così scandita: scandita da vari momenti di “routine” che si ripetono in ENTRATA: è il tempo necessario per accogliere sia i maniera costante consentendo al bambino di acquisire bambini che i genitori; durante questo tempo i fiducia nelle aspettative con conseguente sicurezza bambini possono giocare liberamente nel salone nell’affrontare le situazioni. accoglienza e nei vari angoli-gioco2. I bambini La giornata si sviluppa come segue: saranno lasciati dai genitori sulla porta d’ingesso, ENTRATA: è il tempo necessario per accogliere sia verranno accolti ed invitati a sistemare i bambini che i genitori; durante questo tempo i autonomamente le proprie cose nei rispettivi bambini vengono lasciati liberi di giocare nel salone armadietti. accoglienza e nei vari angoli-gioco3. Con il metodo MOMENTO DEL “CI SONO”: il gioco libero del contrassegno imparano a riconoscere il proprio viene interrotto per riunire i bambini in un gruppo e armadietto dove sistemare lo zainetto ed i vari per dare inizio alla giornata con l’affermazione della indumenti. presenza di ciascuno e la preghiera del mattino. MOMENTO DEL “CI SONO”: dopo il gioco ATTIVITÀ MATTUTINA: nelle ore del mattino si libero, i bambini vengono aiutati e stimolati svolgono diverse attività didattiche, quali disegni dall’insegnante a riordinare i giochi utilizzati. Il liberi e guidati, lavoretti, racconti, filastrocche, riordino è un momento significativo e positivo allo attività svolte sui quaderni operativi per fasce di età stesso tempo, un momento in cui sperimentare la (3/4/5anni). collaborazione, il piacere di vivere in un ambiente IGIENE PERSONALE: è il momento in cui i curato e ordinato. La giornata inizia con bambini, aiutati dall'adulto, si prendono cura di sé. È l’affermazione della presenza di ciascuno e la un momento molto importante per la conquista preghiera del mattino. dell'autonomia e la maturazione dell'identità. ATTIVITÀ MATTUTINA: durante la mattinata IL PRANZO: il tempo dedicato al pranzo deve essere vengono svolte diverse attività didattiche, quali un tempo di serenità, di dialogo, si deve comunicare il disegni liberi, attività grafico-pittoriche, racconti, piacere di stare a tavola e di condividere con gli altri canti, attività manipolative, filastrocche e attività questo momento, nel rispetto di piccole, ma essenziali svolte sul quaderno operativo (fascia d’età 24/36 regole. Il dopo pranzo è il momento del gioco mesi). spontaneo in classe o in giardino. IGIENE PERSONALE: è il momento in cui i IL SONNO: per i bambini che hanno bisogno di bambini, aiutati dall’adulto, si prendono cura di sè. riposare è allestita una stanza con apposite brandine. I Un momento molto importante per la conquista bambini vengono accompagnati da un'insegnante che, dell’autonomia e la maturazione dell’identità. rispettando le abitudini di ognuno, li aiuterà a IL PRANZO: il momento del pranzo è fondamentale rilassarsi e ad addormentarsi anche con l'ausilio di perché rappresenta un’occasione per grandi 2 Nell’a.s. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, i bambini verranno accolti nella propria sezione con la possibilità di giocare nel rispetto del protocollo anti-covid previsto per la scuola. 3 Nell’a.s. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, i bambini verranno accolti nella propria sezione con la possibilità di giocare nel rispetto del protocollo anti-covid previsto per la scuola. 17
melodie e ninne nanne. esperienze educative e di prima socializzazione. Tutto ATTIVITÀ POMERIDIANE: le attività del ciò deve essere svolto in un ambiente sereno, pomeriggio sono caratterizzate da progetti ludico- rispettando i ritmi e le esigenze di ciascun bambino. didattici e laboratoriali. Il dopo pranzo è il momento del gioco spontaneo in MERENDA classe o in giardino. USCITA IL SONNO: è allestita una stanza con apposite I bambini, all’interno del regolare orario scolastico, brandine: i bambini vengono accompagnati seguono lezioni di psicomotricità, musica, inglese e dall’insegnante che, rispettando le abitudini di religione con insegnanti specializzate. L’obiettivo è ognuno, li aiuterà ad addormentarsi anche attraverso quello di offrire ai bambini un primo approccio alla l’ascolto di musica rilassante e ninne nanne. conoscenza di tali insegnamenti attraverso giochi, MERENDA: dopo il risveglio, igiene personale del filastrocche e schede operative. bambino prima di fare la merenda. USCITA: è un momento importante e delicato in cui il bambino ritrova le figure affettive di riferimento. I bambini, all’interno del regolare orario scolastico, seguono lezioni di psicomotricità, musica e religione PROGETTO di EDUCAZIONE FISICA A.S. 2020/2021 “Favole in movimento” INTRODUZIONE Le competenze motorie sono fondamentali per la salute psico-fisica e per lo sviluppo “integrale” del bambino/a. In età prescolare, la plasticità cerebrale favorisce le capacità di apprendimento in tutti gli ambiti di sviluppo, dal cognitivo al motorio, conferendo a questo periodo di vita grosse potenzialità ma anche grandi responsabilità da parte dell’educatore (1). Le ricerche evidenziano che, nella nostra società, l’attività motoria nell’infanzia 0-6 anni viene vista come strumento per l’acquisizione separata di competenze cognitive, sociali ed emotive (5), mentre viene attribuito minor valore allo sviluppo motorio e all’apprendimento di competenze motorie. Inoltre, spesso si perde di vista l’aspetto salutistico, legato al benessere fisico (6). È indispensabile restituire all’attività motoria la sua valenza formativa per il benessere e la salute integrale della persona, in un clima di piacere del fare. I dati della ricerca scientifica più recente mettono in risalto come l’apprendimento motorio avvenga se chi compie l’azione la indirizza ad uno scopo (2). Ad esempio, per imparare la presa di un cucchiaino il bambino dovrà prendere in mano il cucchiaino con lo scopo di “mangiare come fanno i grandi” o per far contenta la mamma. Lo scopo deve essere qualcosa che il bambino avverte come importante. È pertanto necessario che anche l’educatore abbia chiari gli obiettivi del suo lavoro. Una progettazione che tenga conto delle competenze motorie diventa la “trama” su cui costruire progetti. Il bambino/a dovrà a sua volta essere motivato a ciò che sta facendo e avere uno scopo identificato per le sue azioni. PERCHÈ FAVORIRE LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA DA 0 A 6 ANNI Salute: sovrappeso e obesità infantile: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un’ora al giorno di attività motoria per promuovere il benessere fisico a tutte le età. La mancanza di attività motoria predispone a sovrappeso e obesità in età infantile che favoriscono lo sviluppo di patologie cardio-vascolari e 18
metaboliche in età adulta (7). La pratica di attività motoria modifica la sensazione di appetito nel bambino, promuove la ricerca di cibi meno calorici e abitua il bambino al movimento e a uno stile di vita sano (8). Salute: benessere psicofisico, vita di relazione: Praticare l’attività motoria aiuta a migliorare le proprie capacità di prestazione, migliora l’autostima e l’autoefficacia e contribuisce all’inclusione sociale: i bambini che sanno muoversi meglio sono i più scelti dagli amici (9). Sviluppo di competenze motorie: Le competenze motorie aiutano il bambino nella sua crescita globale. Ad esempio, lo aiutano a sviluppare la capacità di stare seduto, di tenere in mano una penna e di scrivere, con effetto sui risultati dei primi apprendimenti nella scuola primaria. Percezione del rischio: Maggiori competenze motorie contribuiscono a sviluppare la capacità di prevedere i pericoli (10). ATTIVITÀ MOTORIA: MOTIVAZIONI, EMOZIONI E RESPONSABILITÀ Il piacere e le attività motorie: Condizione indispensabile per l’organizzazione delle attività motorie è che i bambini provino piacere per ciò che stanno facendo. Le emozioni nello sviluppo del bambino: Le emozioni sono fondamentali nell’apprendimento ed è indispensabile che il bambino abbia esperienze di vissuto positivo: ✓ ATTENZIONE AL LINGUAGGIO utilizzato con il bambino. Non dire: “non sei capace!” ma “se provi, un po’ alla volta impari”; ✓ VALORIZZARE i piccoli successi del bambino; ✓ DARE FEEDBACK positivi quando il bambino agisce, incoraggiandolo e sostenendolo. L’effetto pigmalione o profezia auto avverante: Studiato da Rosenthal, significa che se un insegnante è convinto che un bambino non sia predisposto per l’attività motoria, lo tratterà inconsciamente in modo diverso dagli altri bambini considerati “più portati”. Un po’ alla volta il bambino si autoconvincerà di non potercela fare e si applicherà meno, convinto che a nulla serva l’impegno. Calerà la motivazione e i risultati ottenuti saranno sempre più scadenti, andando a confermare la predizione dell’insegnante. La profezia funziona anche in positivo ed è dunque indispensabile creare nel bambino un circolo virtuoso: aumento di autoefficacia di percezione di esser bravi, aumento di impegno, aumento di motivazione esperienza di successo Lo sviluppo della responsabilità e dell’autonomia del bambino: L’attività motoria è un ottimo strumento per promuovere responsabilità e autonomia nel bambino; allo stesso tempo, se usata male, l’esperienza 19
motoria può diventare fonte di inibizione e frustrazione. In questo contesto il ruolo dell’adulto (e dell’insegnante, in particolare) è estremamente importante. Di seguito alcune indicazioni utili per sviluppare autonomia e responsabilità attraverso le attività motorie: ✓ PROPORRE ATTIVITÀ ADATTE A “CIASCUN” BAMBINO, che lo impegnino ma che allo stesso tempo permettano il raggiungimento di esperienze di successo. ✓ INDIVIDUARE LA ZONA DI “SVILUPPO PROSSIMALE”, cioè attività con un grado di difficoltà che il bambino può superare con la mediazione di un adulto. ✓ FACILITARE LA PRATICA MOTORIA: ad esempio, se un bambino vuole imparare a camminare in equilibrio su un asse l’insegnante può aiutarlo a salire, offrendogli il braccio. Quando ha raggiunto la posizione di equilibrio sull’asse l’insegnante si allontana dicendogli di provare a camminare da solo e qualora si sentisse cadere di “fare un bel salto” verso il basso. In questo modo il bambino non vivrà l’esperienza di “mancato equilibrio” come una sconfitta ma si concentrerà sul salto in basso. Risalirà poi sull’asse nel punto in cui ha effettuato il salto, sino a percorrere tutto l’attrezzo. Affinerà così le capacità di salto e di risalita, fino ad imparare a camminare in equilibrio. Come si coinvolgono e si rendono consapevoli i bambini? Chiedere di fare dei disegni al termine delle esperienze fatte. Chiedere al bambino di raccontare come ha vissuto l’esperienza fatta. (4) Le basi del lavoro con i bambini: fantasia e entusiasmo: I bambini vivono in un mondo fantastico! Una buona dose di entusiasmo è la componente ideale per stare con un gruppo di bambini! LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA DA 3 A 6 ANNI Perché attività motoria nella Scuola dell’infanzia? ✓ L’OMS raccomanda la pratica di almeno 1 ora di attività motoria al giorno. ✓ Molti bambini trascorrono gran parte della giornata al nido o alla scuola dell’infanzia e le possibilità di movimento a casa sono scarse a causa di spazi e tempi ristretti. ✓ È necessario organizzare nei nidi e nelle scuole dell’infanzia attività/giochi che comportino attività motoria da parte del bambino durante gli orari scolastici. Dove? ✓ Il bambino gioca e si muove ovunque gli venga consentito. ✓ Non bisogna lasciarsi limitare dall’idea che giochi con movimento si possano fare solo all’aperto o dove è disponibile una palestra attrezzata. ✓ Qualunque occasione e luogo possono essere utili per stimolare la pratica dell’attività motoria considerando anche i gesti quotidiani, per esempio nelle pause tra attività, dopo pranzo, ecc... ✓ L’importante è che questa sia inserita pienamente nel progetto didattico-formativo. Come? Le attività proposte devono tenere conto sia dell’ambiente fisico che delle condizioni socio-relazionali SPAZI E MATERIALI Quali materiali si possono utilizzare? ✓ Il materiale più importante è la fantasia. Non è necessario pensare ad oggetti o attrezzi particolarmente complessi per stimolare e/o far fare attività motoria ai bambini mentre giocano. ✓ L’utilizzo di materiali “di tutti i giorni” o “di recupero” (giornali, scampoli di stoffa, ecc.) aiuta lo sviluppo della creatività e la partecipazione attiva dei bambini. Possono essere affiancati o sostituire il materiale di uso comune. 20
✓ Occorre sempre prestare attenzione alle risposte dei bambini e all’organizzazione di spazi e materiali per il gioco. Queste sono spesso imprevedibili e il semplice spostamento degli oggetti di gioco nella stanza può sostanzialmente modificare la tipologia di gioco effettuato dai bambini (3). ✓ Non è detto che una stanza ricca di oggetti stimoli la mobilità e non è detto che in una stanza vuota i bambini corrano di più. LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA Alcune regole generali ✓ Durante il gioco il bambino pratica attività motoria. In tutti i momenti della giornata il bambino può dunque svolgere attività motoria. ✓ Dal punto di vista pratico è utile suddividere le attività motorie in tre aree: 1. MANUALITÀ. La manualità corrisponde alle attività effettuate prevalentemente con gli arti superiori, 2. MOBILITÀ. Attività effettuate con gli arti inferiori; 3. EQUILIBRIO. Coinvolge tutte le parti del corpo, e in particolare il tronco. L’equilibrio viene distinto in PASSIVO (movimento subìto senza intervento volontario, es. farsi cullare, andare in altalena) e ATTIVO (durante l’azione del bambino, es. camminare in equilibrio su un’asse, su un percorso sconnesso, andare in bicicletta). ✓ Lo sviluppo delle competenze richiede che le attività vengano proposte in modo frequente, intenso e per un lungo periodo Quali tipi di attività può praticare un bambino? ✓ GIOCO LIBERO: l’insegnante predispone l’ambiente e i materiali. Il bambino decide come utilizzare l’ambiente e sceglie i materiali di gioco tra quelli disponibili. ✓ ATTIVITA’ SEMISTRUTTURATA: l’insegnante propone percorsi, materiali e spazi. Il bambino sceglie le modalità di esecuzione delle attività negli spazi assegnati e utilizza tutti i materiali individuati dall’insegnante. ✓ ATTIVITA’ STRUTTURATA: l’insegnante predispone spazi e materiali e conduce le attività. L’Alternanza di momenti di attività e di riposo I bambini spesso faticano a fermarsi una volta che sono in movimento. È opportuno proporre momenti di attività alternati a momenti di riposo, per abituarli al cambio di attenzione e soprattutto alla capacità di rilassarsi. Le situazioni di gioco che aiutano i bambini a sviluppare capacità di rilassamento, capacità di attesa, capacità di attenzione, comprensione dei tempi prima/dopo sono molto utili per lo sviluppo delle capacità di apprendimento. Esempio: Quando si spegne la musica rimanete immobili! Quando sentite un campanello suonare mettetevi tutti a pancia in giù! Abracadabra, abracadabra tutti i bambini si trasformano in tanti… gattini! Quanto deve durare il gioco motorio? Tempi troppo ridotti possono contribuire ad accrescere frustrazione e conflitto in quanto il bambino non riesce a completare il gioco come vorrebbe e necessita di esperienza per apprendere; tempi troppo lunghi possono demotivare e indurre perdita d’interesse e attenzione. Meglio cambiare attività prima che il bambino si annoi, così che gli rimanga il desiderio di ripetere l’esperienza. Come mantenere desta L’attenzione dei bambini al gioco motorio? Oltre ad alternare momenti di movimento e di riposo, si raccomanda di organizzare i giochi in modo che questi siano un’alternanza di giochi strutturati, semi-strutturati e gioco libero. Talvolta è utile suddividere i bambini in piccoli gruppi per favorire la partecipazione attiva di tutti. 21
CONCLUSIONI Il progetto ha come scopo finale quello di promuovere la pratica ludico-motoria nella scuola dell’infanzia, realizzando attività di psicomotricità che possano, sia favorire il miglioramento di postura ed equilibrio, che stimolare, attraverso il gioco, la creatività del bambino. PROGRAMMA ATTIVITÀ: Il progetto si sviluppa in 2 incontri settimanali, nei quali verranno esercitate le capacità: manualità- mobilità – equilibrio e sviluppati gli schemi motori di base: camminare, correre, saltare, gattonare, rotolare e strisciare. Tutto avverrà attraverso il racconto di favole classiche (cappuccetto rosso – i tre porcellini – la lepre e la tartaruga – peter pan ecc), di racconti direttamente tratti dal Vangelo o dalla fantasia stessa dei bambini. Tutte le lezioni si concluderanno con 10 minuti di danza, libera o secondo coreografie prestabilite che richiamano il tema della favola proposta. Lezione tipo: PETER PAN L’ attività che viene proposta prevede la formazione di 6 tappe che hanno come sfondo integratore la favola di Peter Pan: 1. WENDY, MICHELE, GIANNI, VOLANO CON PETER PAN VERSO L’ISOLA CHE NON C’E’ Dopo aver introdotto la favola di Peter Pan, i bambini dovranno eseguire un percorso. DESCRIZIONE: il percorso motorio prevede lo slalom tra 6 coni, segue il superamento di 3 ostacolini, corsa e rotolamento su un materassino. MATERIALE: 6 coni, 3 ostacoli, 1 materassino. COMPETENZE IMPLICATE: * Coordinazione oculo/podalica. * Coordinazione dinamica generale. * Coordinazione oculo/manuale. * Schemi motori di base: camminare, correre, saltare e rotolare. 2. AL VILLAGGIO INDIANO Nel villaggio indiano, è facile cadere in trappole e tranelli nascosti …. DESCRIZIONE: uno alla volta i bambini dovranno eseguire un percorso motorio che prevede di saltellare nei 6 cerchi a terra, camminare in equilibrio lungo la linea del campo, rotolare, strisciare sotto a 4 ostacoli, correre e terminare camminando in equilibrio su una panchina. MATERIALE: 6 cerchi, 4 ostacoli, 1 panca. COMPETENZE IMPLICATE: * Equilibrio dinamico. * Schemi motori di base: correre, strisciare, saltare. * Coordinazione oculo-manuale. * Orientamento spaziale. 3. IL COVO DEI BIMBI SPERDUTI: I tre fratellini si ritrovano in uno strano e fantastico rifugio... il covo dei bimbi sperduti; qui fanno amicizia e giocano… DESCRIZIONE: in questa postazione viene proposto un gioco di gruppo con l’utilizzo della palla; i bambini si dispongono in piedi in cerchio e ruotando passano il pallone al bambino che hanno di fianco chiamandolo per nome; lo stesso ma da seduti. La variante che può essere usata è quella di fare il passaggio della palla ad una o due mani. MATERIALE: palla 22
COMPETENZE IMPLICATE: * Coordinazione oculo-manuale. * Coordinazione dinamica generale. 4. IL COMBATTIMENTO SUL VASCELLO TRA CAPITAN UNCINO E PETER PAN Le avventure non sono ancora finite e neppure i colpi di scena... Peter pan è costretto a combattere con il suo acerrimo e fedele nemico, Capitan Uncino… DESCRIZIONE: il gioco si svolge su tutto il campo da pallavolo (o spazio simile a disposizione), che rappresenta il vascello, nelle due metà campo sono disposte due squadre: · i pirati con capitan uncino (gli allenatori) - Peter Pan e i fratellini (i bambini) Peter Pan, va all’assalto e cerca di abbattere la nave di Capitan Uncino e dei pirati. Verranno lanciati i palloni o le palline (bombe) da una parte all’altra. Al fischio si contano i palloni. MATERIALE: palle di varie misure COMPETENZE IMPLICATE: * Schemi motori di base: camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare. * Equilibrio dinamico. * Orientamento spazio-temporale. * Coordinazione dinamica generale. 5. RITORNO A CASA NAVIGANDO NEL CIELO CON LO SPLENDIDO VASCELLO I tre fratellini cominciano ad avere nostalgia dei genitori, del cane Nana, e della loro casa… Peter pan con il vascello conquistato li fa volare verso Londra… DESCRIZIONE: i bambini eseguono una staffetta in cui devono recuperare da uno scatolone oggetti che richiamano alla memoria la loro casa (palloni), correre verso un contenitore e lanciarvi l’oggetto da dietro un cono, il gioco termina quando tutti i palloni sono nel contenitore. MATERIALE: palle, 2 coni, contenitore. COMPETENZE IMPLICATE: * Schemi motori di base: camminare, correre, lanciare, afferrare. * Equilibrio dinamico. * Orientamento spazio-temporale. * Coordinazione dinamica generale. 6. BALLIAMO INSIEME. Finalmente a casa, i bambini felici ballano. La canzone del Capitano Uncino (dj Francesco) il coccodrillo come fa ATTENZIONE: fino a fine emergenza sanitaria, le attività proposte verranno integrate e/o adattate secondo le indicazioni disposte dalle norme anti contagio COVID-19. CAMPO: IL CORPO E IL MOVIMENTO ✓ Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. ✓ Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. ✓ Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva 23
CAMPO: IL SÉ E L’ALTRO ✓ Il bambino gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. ✓ Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI ✓ Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte. BIBLIOGRAFIA REGOLAMENTI NAZIONALI 1) M.I.U.R., Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, 4/9/2012; scaricabili dal sito: http://www.istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12. DIDATTICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA PER L’INFANZIA 2) Keen R. Using perceptual representations to guide reaching and looking. In: Rieser J., Jeffrey Lockman J., & Charles Nelson C. Action as an organizer of learning and development: Minnesota Symposia on Child Psychology, Lawrence Erlbaum Associates Inc., Abingdon, UK 2005, Vol. 33, pp. 301-322 3) Tortella P., Tessaro F., Fumagalli G., Motor cognition during free games in 3 years old children builts up on factors involving space organization and social interaction, In: Rubinacci A., Rega A., Lettieri N. Le scienze cognitive in Italia 2011, Napoli 2011, pp. 189-193; scaricabile dal sito: http://www.aisc-net.org/home/ category/e-book-corner/ 4) Mortari L. La ricerca per i bambini, Mondadori Education S.p.A., Milano 2009 STUDI CROSS CULTURALI 5) Keller H., Cultures of Infancy, Lawrence Erlbaum Associates Inc., Abingdon, UK 2007 SALUTE 6) OMS, The world health report 2002. Reducing risks, promoting healthy life. World Health Organization, Geneva, Switzerland 2002; scaricabile dal sito: http://www.who.int/whr/2002/en/ 7) US Department of Health and Human Services (1998). Clinician’s Handbook of Preventive Services: Put Prevention into Practice. 2nd edn. United States Government Printing, USA 1998 8) Shultz S.P., Browning R.C., Schutz Y, Maffeis C., Hills A.P, Childhood obesity and walking: guidelines and challenges. Int. J. Pediatric Obesity, 2011, vol. 6 pp. 332-341 PSICOLOGIA 9) Vedul-Kjelsås V., Sigmundsson H., Stensdotter A.K., Haga M., The relationship between motor competence, physical fitness and self-perception in children, Child: care, health and development, Blackwell Publishing Ltd, Oxford, UK 2011. 10) Adolph K.E., Kretch K.S. Infants on the edge: Beyond the visual cliff. In: Slater A, Quinn P. Developmental psychology: Revisiting the classic studies, Sage Publications, London, UK 2012, pp. 36-55 24
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