Diaconia società cooperativa A r.l - Scuola dell'Infanzia Paritaria "Regina Elena" e Sezione Primavera "Piccola Costanza" Scuola Primaria ...

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Diaconia società cooperativa A r.l.

      Scuola dell'Infanzia Paritaria “Regina Elena”
                            e
         Sezione Primavera “Piccola Costanza”

Scuola Primaria Parificata Paritaria “M. Caterina Troiani”
                        Ferentino

       Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF)
                  Triennio 2019/20 – 2021/22
INDICE

                   PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF)
PREMESSA

  1. CHE COS’È IL POF?
      1.1.    GLI OBIETTIVI
      1.2.    VALIDITÀ E SUA FLESSIBILITÀ

  2. LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
             2.1 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

  3. L’OFFERTA FORMATIVA

     3.1 SCUOLA INFANZIA E SEZIONE PRIMAVERA

       3.1.1      QUADRI ORARI
       3.1.2      FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
       3.1.3      TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
       3.1.4      ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA
       3.1.5      VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

     3.2 SCUOLA PRIMARIA

       3.2.1      QUADRI ORARI
       3.2.2      FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELLA SCUOLA PRIMARIA
       3.2.3      TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DELLA SCUOLA PRIMARIA
                  SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO
       3.2.4      VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

  4. PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV
     ASPETTI GENERALI
     4.1 OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
     4.2 PIANO DI MIGLIORAMENTO
     4.3 PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE

  5. INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

  6. AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

  7. AZIONI PREVISTE IN RELAZIONE AL PNSD

  8. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

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IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO MADRE CATERINA TROIANI
                          É STATO ELABORATO DAL COLLEGIO DOCENTI

                          E DELIBERATO NELLA SEDUTA DEL 25/11/2020

              ANNUALITÀ DI RIFERIMENTO DELL’ULTIMO AGGIORNAMENTO: 2019/20

                          PERIODO DI RIFERIMENTO: 2019/20-2021/22

ALLEGATI:

  1. REGOLAMENTO D’ISTITUTO

  2. PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

  3. APPENDICE COVID-19

  4. PIANO SCOLASTICO PER DDI 2020/2021

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF)

   PREMESSA

       L’Istituto M. Caterina Troiani nasce nel 1946, nell’immediato dopo guerra, come servizio ai bambini
e alle bambine, rispondendo alle esigenze del territorio. Affonda le sue radici nella missione educativa che
animò Madre Caterina Troiani sin dalla sua permanenza a Ferentino e che trovò nelle terre egiziane la sua
massima fioritura. Pertanto la nostra scuola, ben radicata nelle sue radici storico-carismatiche e aperta alle
sfide del mondo contemporaneo, ha il massimo rispetto per la centralità dell’alunno:
    lo accoglie con amorevole attenzione, tenendo conto della sua personalità;
    valorizza le sue capacità;
    lo aiuta a crescere nella verità e nell’amore;
    favorisce in lui positivi atteggiamenti nei confronti della religiosità;
    promuove la collaborazione con le famiglie degli allievi, svolgendo un ruolo di supporto
        nella delicata e difficile educazione dei figli.
   L’Istituto “M. Caterina Troiani”, rilevato nel settembre 2020 dalla società cooperativa Diaconia, ente
gestore della DIOCESI DI FROSINONE-VEROLI-FERENTINO, comprende oggi i seguenti ordini di Scuola:

    SCUOLA       DELL’INFANZIA       PARITARIA     “REGINA ELENA” e SEZIONE             PRIMAVERA     “PICCOLA
       COSTANZA”,
    SCUOLA PRIMARIA PARITARIA E PARIFICATA “M. CATERINA TROIANI”

   L'attività della scuola è in armonia con i principi della Costituzione italiana e concorre all’educazione e
allo sviluppo affettivo, psico-motorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini, rafforzando la
maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze; inoltre assicura
l’effettiva uguaglianza delle opportunità educative.
   Sulla base della spiritualità della fondatrice, con carisma missionario di evangelizzazione e tenendo conto
delle realtà sociali e delle minoranze religiose e culturali presenti sul territorio nel quale è situata la nostra
scuola, è stato elaborato e approvato il PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA, ai sensi dell'art. 3
del Regolamento sull'autonomia, DPR 8.3.1999 N. 275 ed in conformità alle finalità e agli ordinamenti
previsti per la scuola, radicato sulla parola di Dio e nell’insegnamento della Chiesa.

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1. CHE COS’E’ IL PTOF

    Il PTOF, il Piano triennale dell’Offerta Formativa, è la carta d’identità con cui la scuola si definisce nei
confronti delle famiglie, degli allievi e della realtà locale.
    IL PTOF INFATTI:
     Illustra la struttura, l’organizzazione della scuola e le attività che vi si svolgono
     Presenta tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall’istituto
     Illustra le modalità e i criteri per la valutazione.

    1.1. GLI OBIETTIVI

         Gli obiettivi del PTOF sono:
     Garantire un’organizzazione più funzionale;
     Estendere il campo dell’offerta formativa;
     Elevare la qualità dei servizi;
     Aprire la scuola al territorio;
     Fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali e ad altri soggetti con i quali la
         scuola opera.
        Con il PTOF ogni singolo istituto diventa il protagonista del progetto di formazione, educazione ed
    istruzione ed è chiamato a decidere gli strumenti, le metodologie, l’organizzazione e i tempi
    d’insegnamento. Con la sperimentazione dell’autonomia avviata con il DPR 8.3.1999 N. 275, ogni
    istituto determina la propria identità formativa.

    1.2. VALIDITÀ E SUA FLESSIBILITÀ

        Il documento fondamentale che prevede la pianificazione del PTOF è il D.P.R. n. 275/99 che all’art.
3 così recita:
        “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano
dell’offerta formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.”1

1
 Altri riferimenti normativi: L. 13 luglio 2015, n. 107; Nota M.I.U.R. Prot. n. 2157 del 5 ottobre 2015; Nota M.I.U.R. Prot. n. 2805
dell’11 dicembre 2015
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Il PTOF nasce in una scuola che mira costantemente a rendere un servizio sempre più qualitativo,
sulla base dei principi ispirazionali del Vangelo e del carisma della Madre Fondatrice, la Beata Maria
Caterina Troiani e risponde alle esigenze formative manifestate dall’utenza, adeguandosi ai fenomeni di
trasformazione che attraversano la società; tiene conto del piano di miglioramento previsto dal RAV
(Rapporto di autovalutazione) pubblicato sul sito web del M.I.U.R.
       Il POF ha validità triennale: l’identità di istituto, le finalità educative, le linee curricolari, il metodo di
studio e il regolamento sono stabiliti ed approvati per dare impostazioni chiare e stabili alla scuola e si
attuano e sviluppano in anni di lavoro e organizzazione.
       Altre sezioni (progetti annuali di istituto, progetti didattici delle singole classi) possono variare nel
tempo e comunque aggiornati entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.
Il PTOF viene redatto dal Collegio Docenti e approvato con delibera.

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2. LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

       La scuola è situata al centro storico della città, zona ricca di importanti testimonianze di una storia
millenaria. La stretta collaborazione con vari Enti Locali quali l’Amministrazione Comunale ed i Servizi
Sociali diventa per il nostro Istituto un momento di arricchimento dell’offerta formativa e dei percorsi di
inclusione sempre presenti nella nostra didattica. La posizione della scuola e la stima di cui l’Istituto gode
all’interno della comunità cittadina, le consente di beneficiare di collaborazioni con associazioni e/o istituti
quali la Pro Loco, l’Associazione Banda Musicale, la Scuola Comunale di Musica, associazioni di
volontariato, la Biblioteca Comunale, altri istituti scolastici ma anche le piccole e medie imprese presenti sul
territorio, al fine di garantire un costante arricchimento delle esperienze formative messe a disposizione dei
nostri studenti. La preziosa collaborazione con la comunità delle Suore Francescane garantisce poi la
spiritualità e lo stile educativo francescano e cateriniano.
       I nuclei familiari da cui provengono gli alunni appartengono a tutti gli strati sociali, ma per la
maggior parte si tratta di famiglie che godono di un discreto benessere economico, motivate nei confronti
dell'educazione e della scuola e attente alle attività scolastiche dei figli. La percentuale di alunni provenienti
da famiglie con disagio economico rappresenta una fascia esigua.

    2.1 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

               SCUOLA INFANZIA

Denominazione:                 Scuola dell’infanzia Paritaria “Regina Elena”
Codice meccanografico:         FR1A011002
Indirizzo:                     Via Caterina Troiani, 13 – 03013 – Ferentino (FR)
Telefono/Fax:                  0775/244161
E-mail:                        info@istitutomadrecaterinatroiani.it
Sito web:                      https://www.istitutomadrecaterinatroiani.it/

               SCUOLA PRIMARIA

Denominazione:                 Scuola Primaria Parificata Paritaria “Madre Caterina Troiani”
Codice meccanografico:         FR1E002005
Indirizzo:                     Via Caterina Troiani, 13 – 03013 – Ferentino (FR)
Telefono/Fax:                  0775/244161
E-mail:                        info@istitutomadrecaterinatroiani.it
Sito web:                      https://www.istitutomadrecaterinatroiani.it/

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L’Istituto offre agli utenti un’ottima qualità delle strutture - interne ed esterne -, a norma di
sicurezza e certificate. I locali sono ampi ed accoglienti ed in numero adeguato allo svolgimento di
specifiche attività.
L’edificio scolastico è dotato di:

     AULE PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE dotate di SMART TV con PC e collegamento Wi-Fi;
     2 AMPI SALONI adibiti ad area giochi;
     BIBLIOTECA;
     LABORATORIO MULTIMEDIALE, la cui dotazione tecnologica (LIM) permette l'introduzione di
        metodologie didattiche innovative;
     PALESTRA;
     REFETTORIO;
     SPAZI ALL’APERTO: utilizzati per attività ludiche e didattiche, con campi di minibasket e
        minivolley.

SERVIZI:
             MENSA (ESTERNA)
             PRE-SCUOLA GRATUITO
             DOPO-SCUOLA/AIUTO AI COMPITI (dal martedì al venerdì dalle ore 14:30 alle ore 16:30).

        La sede unica che ospita i due ordini di scuola favorisce la partecipazione a manifestazioni,
esperienze e attività comuni, che coinvolgono direttamente gli alunni senza spostamenti che richiederebbero
tempo e l'impiego di mezzi di trasporto.

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3. L’OFFERTA FORMATIVA

   3.1 SCUOLA INFANZIA e SEZIONE PRIMAVERA

          3.1.1.        QUADRI ORARI

                ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA - SEZIONE PRIMAVERA
I modelli orari offerti sono 2 con servizio di pre-scuola dalle ore 7:45:

       A. ORARIO ORDINARIO 40 ore settimanali
                     LUNEDÌ           MARTEDÌ            MERCOLEDÌ            GIOVEDÌ          VENERDÌ
   Ingresso:        8:30 – 9:15       8:30 – 9:15           8:30 – 9:15      8:30 – 9:15      8:30 – 9:15
    Uscita:        15:30 – 16:00    15:30 – 16:00       15:30 – 16:00       15:30 – 16:00    15:30 – 16:00

Gli alunni che scelgono il tempo ordinario frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con
INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 15:30 alle ore 16:00.
       A. ORARIO RIDOTTO 25 ore settimanali (con servizio di mensa incluso)
                     LUNEDÌ           MARTEDÌ            MERCOLEDÌ            GIOVEDÌ          VENERDÌ
   Ingresso:        8:30 – 9:15       8:30 – 9:15           8:30 – 9:15      8:30 – 9:15      8:30 – 9:15
    Uscita:        12:30 – 13:30    12:30 – 13:30       12:30 – 13:30       12:30 – 13:30    12:30 – 13:30

Gli alunni che scelgono il tempo ridotto frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con
INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 12:30 alle ore 13:30.

N.B. Solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, l’ingresso alla sezione primavera
è alle ore 8:45, al fine di garantire uno scaglionamento dell’orario rispetto alla scuola primaria, evitando
assembramenti, come stabilito dalle linee guida anti-Covid predisposte dal Ministero dell’Istruzione. Anche
il servizio di pre-scuola dalle ore 7:45, solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria è
disponibile su richiesta e fino ad esaurimento posti (massimo 15).

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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA - SCUOLA DELL’INFANZIA
   In un’ottica di flessibilità e per rispondere alle esigenze espresse dalle famiglie, nella          SCUOLA

DELL’INFANZIA,     a partire dall’A.S. 2020/2021, vengono offerti 2 modelli orari con servizio di pre-scuola
dalle ore 7:45.
   L’organizzazione della didattica prevede una sezione unica per i bambini di 3/4/5 anni.
I modelli orario offerti sono:

        A. ORARIO ORDINARIO 40 ore settimanali
                     LUNEDÌ           MARTEDÌ          MERCOLEDÌ            GIOVEDÌ           VENERDÌ
    Ingresso:       8:30 – 9:15      8:30 – 9:15        8:30 – 9:15        8:30 – 9:15       8:30 – 9:15
      Uscita:      15:30 – 16:00    15:30 – 16:00      15:30 – 16:00      15:30 – 16:00     15:30 – 16:00

Gli alunni che scelgono il tempo ordinario frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con
INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 15:30 alle ore 16:00.

       B. ORARIO RIDOTTO 25 ore settimanali (con servizio di mensa incluso)
                    LUNEDÌ            MARTEDÌ          MERCOLEDÌ             GIOVEDÌ           VENERDÌ
   Ingresso:       8:30 – 9:15       8:30 – 9:15        8:30 – 9:15        8:30 – 9:15        8:30 – 9:15
    Uscita:       12:30 – 13:30     12:30 – 13:30      12:30 – 13:30      12:30 – 13:30      12:30 – 13:30

Gli alunni che scelgono il tempo ridotto frequenteranno tutti i giorni dal LUNEDÌ AL VENERDÌ con
INGRESSO dalle ore 8:30 alle ore 09:15 e USCITA dalle ore 12:30 alle ore 13:30.

N.B. Solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, l’ingresso alla scuola dell’infanzia
è alle ore 8:45, al fine di garantire uno scaglionamento dell’orario rispetto alla scuola primaria, evitando
assembramenti, come stabilito dalle linee guida anti-Covid predisposte dal Ministero dell’Istruzione. Anche
il servizio di pre-scuola dalle ore 7:45, solo per l’A.S. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria è
disponibile su richiesta e fino ad esaurimento posti (massimo 15).

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3.1.2.       FINALITÀ EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

   La scuola dell’infanzia, tenendo conto delle Indicazioni curricolari persegue finalità educative
fondamentali, attraverso appositi interventi didattici, quali:
    la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza;
    la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni;
    l’osservazione della natura, delle cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura per orientare e
       guidare la naturale curiosità in percorsi sempre più ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca.
   Tali finalità sono perseguite creando occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione
di ciò che i bambini vanno scoprendo attraverso i seguenti Campi di esperienza:
    il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);
    il corpo in movimento (identità, autonomia, salute);
    immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedialità);
    i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura);
    la conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura).

L’ATTIVITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA È FINALIZZATA:

    alla MATURAZIONE DELL'IDENTITÀ («Chi sono?»)
   Permette al bambino di prendere coscienza, sicurezza di sé e delle proprie capacità perché possa
   diventare consapevole della sua crescita.
    alla CONQUISTA DELL'AUTONOMIA («Io sono capace di...»)
   L'autonomia cresce dentro una "dipendenza" positiva dove l'adulto diventa il punto di riferimento per il
   bambino accompagnandolo nella scoperta delle proprie capacità e incoraggiandone l'iniziativa allo
   SVILUPPO DELLA COMPETENZA («Io posso fare»). Incoraggiando lo spontaneo desiderio di
   conoscere attraverso il fare, lo sperimentare, l'agire si persegue lo sviluppo delle potenzialità e delle
   risorse del bambino.

LA SEZIONE PRIMAVERA
   La Sezione primavera “Piccola Costanza” è situata presso la scuola dell’Infanzia Paritaria “Regina
Elena”. Nasce come servizio educativo per l’infanzia ed accoglie bambini dai 24 ai 36 mesi.
   Il progetto educativo riflette la Mission e la Vision dell’Istituto: mira allo sviluppo armonico del bambino
in sinergia con la famiglia, prima e insostituibile responsabile dell’educazione e della crescita dello stesso. A
tal proposito, la sezione primavera può rappresentare il primo luogo sociale per il bambino e la sua famiglia.

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Il bambino impara a fare esperienze e a raggiungere piccole conquiste. Avrà, inoltre, la possibilità di
rapportarsi in maniera graduale con gli altri coetanei ed iniziare la socializzazione secondaria. Potrà
sperimentare prime forme di apprendimento grazie alla proposta di attività organizzate in base alle specifiche
esigenze e all’età del bambino. Il gioco rappresenta la prima strategia mediante la quale vengono proposte
diverse esperienze ed opportunità.
    Molta importanza è data all’organizzazione dell’ambiente affinché possa offrire al bambino motivi e
occasioni per attività varie, di gioco e lavoro.
    L’ambiente è pensato nei particolari e trasmette, attraverso la cura dei dettagli, accoglienza, sicurezza,
comfort e piacevolezza.
La sezione è costituita da:

       Ambiente per l’accoglienza e le attività di gruppo;

       Angoli per le diverse attività:
* L’angolo delle bambole e dei travestimenti, dove attraverso giochi di ruolo e del far finta che… il
bambino ha occasione di comunicare emozioni e stati d’animo. Il gioco simbolico, inoltre, permette ai
bambini di:
         esplorare comportamenti che non osano avere a causa di paure o di limitazioni sociali;
         esercitare la loro leadership (immaginano di giocare con altri, dettando regole e dando ordini);
         usare la loro immaginazione per inventare luoghi e personaggi, pur prendendo spunto da modelli
            reali;
         esercitarsi ad affrontare situazioni sconosciute, acquisendo conoscenza di se stessi;
         imparare regole sociali;

* L’angolo del fare pensato allo scopo di sviluppare nel bambino capacità manipolative e competenze
cognitive e della motricità fine delle mani. Si tratta di attività che stimolano la creatività, ma
anche l’esercizio della coordinazione occhi-mani, così come l’imparare a riconoscere le differenze tra i
materiali a seconda delle loro caratteristiche tattili.
    Esempi di attività manipolative:
    La vendemmia
    Oggi spremiamo le arance e beviamo la spremuta
    Impastiamo i biscotti
    Piccoli pittori…

       Sala mensa;
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   Ambiente del sonno:
È un ambiente particolarmente protetto e adeguatamente oscurato per agevolare il sonno e il riposo
quotidiano. Grazie alla mobilità dei lettini, questo stesso spazio, sarà, inoltre, utilizzato per attività
quali, lettura ovvero racconto di favole, ascolto musicale didattico e teatrino.

    Ambiente esclusivo per il cambio;
    Palestra;
    Bagni;
    Ambiente all’aperto con tanto verde e giochi:
L’ambiente esterno è una risorsa preziosa per la scuola, in quanto dispone di un ampio spazio, luogo libero
per eccellenza, luogo del movimento e dei “grandi giochi”. Vi sono spazi strutturati con giochi dove i
bambini possono accedere a piccoli gruppi sperimentando anche nuovi materiali come sassi e terra. Dalla
sala giochi, attraverso un’ampia vetrata, i bambini possono osservare ciò che accade fuori mentre piove,
soffia il vento e batte il sole; così anche lo spazio esterno diviene uno spazio didattico.

            3.1.3       TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

           TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

           Sviluppare il senso dell’identità personale, percepire ed esprimere in modo adeguato le proprie
            esigenze e i propri sentimenti.
           Imparare a confrontarsi e argomentare le proprie idee con adulti e coetanei nel rispetto del
            pensiero altrui.
           Adottare condotte che gli consentano una buona autonomia nella gestione della giornata
            scolastica.
           Riconoscere il proprio corpo e controllarne il movimento.
           Comunicare ad altri le proprie emozioni utilizzando il linguaggio corporeo e verbale.
           Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio.
           Raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi ed identificarne alcune
            proprietà.

       Un'attenzione particolare merita l'introduzione dell'educazione civica nella scuola dell'infanzia, con
l'avvio di iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile.

Così come prevedono le Linee Guida del 22/06/2020 per la Scuola dell’Infanzia “tutti i campi di esperienza
individuati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo possono concorrere, unitamente e distintamente, al

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graduale sviluppo della consapevolezza della identità personale, della percezione di quelle altrui, delle
affinità e differenze che contraddistinguono tutte le persone, della progressiva maturazione del rispetto di sé
e degli altri, della salute, del benessere, della prima conoscenza dei fenomeni culturali”.
       Educare alla Cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i rapporti
interpersonali attraverso regole condivise che si definiscono attraverso il dialogo, il primo riconoscimento dei
diritti e dei doveri. Significa porre le fondamenta di un abito democratico, rispettoso del rapporto uomo –
mondo – natura – ambiente e territorio di appartenenza. L’educazione alla Cittadinanza nella scuola
dell’infanzia persegue l’obiettivo di fornire agli alunni quelle determinate competenze che permetteranno
loro di impegnarsi attivamente alla costruzione di una società democratica e di capire e vivere le regole della
stessa. Inoltre, l’educazione alla Cittadinanza persegue l’obiettivo di far conoscere le istituzioni locali e di far
sì che si partecipi al loro sviluppo.

                                                 ED. CIVICA
        TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

    COSTITUZIONE
     Conoscenza, condivisione e rispetto delle regole comuni
     Riconoscere i principali simboli identitari della nazione italiana e dell’Unione Europea (bandiera,
      inno), e ricordarne gli elementi essenziali.
    SVILUPPO SOSTENIBILE
     Sviluppare il senso di solidarietà e di accoglienza.
     Conoscenza della propria realtà territoriale ed ambientale (luoghi, storie, tradizioni) e di quelle di
       altri bambini per confrontare le diverse situazioni.
      Conoscenza delle principali norme alla base della cura e dell’igiene personale (prima educazione
       sanitaria).
      Conoscenza di base dei principi cardine dell’educazione alimentare: il nutrimento, le vitamine, i
       cibi sani e quelli “spazzatura”.
      Cogliere l’importanza del rispetto, della tutela, della salvaguardia ambientale per il futuro
       dell’umanità.
    CITTADINANZA DIGITALE
     Acquisire minime competenze digitali
     Gestione consapevole delle dinamiche proposte all’interno di semplici giochi di ruolo o virtuali.

I temi dell’educazione civica saranno sviluppati sulla base di un apposito progetto di Educazione alla
cittadinanza.

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PROGETTO “IO NEL MIO PAESE”
         La scuola dell’infanzia trasmette le conoscenze e le abilità specifiche sul concetto di famiglia, di scuola e di
gruppo come comunità di vita e i modi di agire corretti con i compagni, i genitori, gli insegnanti e gli altri adulti.
Quindi, un’attenzione merita l’introduzione dell’educazione civica nella scuola dell’infanzia prevista dalla Legge
20/19 n° 92 e dal decreto attuativo del 22 giugno 2020. Tutti i campi di esperienza individuati dalle Indicazioni
nazionali possono concorrere unitamente e distintamente al graduale sviluppo della consapevolezza della identità
personale, della percezione di quelle altrui, delle affinità e differenze che contraddistinguono tutte le persone, della
progressiva maturazione del rispetto di sé e degli altri, della salute, del benessere, della prima conoscenza dei
fenomeni culturali.
         Attraverso il gioco, le attività didattiche ed educative e attività di routine i bambini, potranno essere guidati
ad esplorare l’ambiente naturale e quello umano in cui vivono e a maturare atteggiamenti di curiosità, interesse,
rispetto per tutte le forme di vita e per i beni comuni.
         I traguardi di sviluppo prevedono la conoscenza di regole fondamentali di convivenza, di rispetto degli altri,
lo sviluppo del valore di appartenenza alla comunità. Ma cosa significa per un bambino “appartenere” se non il
possesso di qualcosa? “Questa bambola è mia”, “Questa macchinetta è mia” ecc… Quante volte abbiamo sentito i
bambini esprimersi in questo modo, ma è un fatto naturale. Gradualmente occorre educare il bambino in modo tale
che si senta parte di qualcosa, pur non avendo il possesso diretto delle cose che lo circondano ma la semplice
condivisione di ciò che appartiene alla comunità.
Proponiamo quindi ai bambini come attività la scheda “Il parco della scuola è di tutti i bambini.”

Attività                                                    Obiettivi
3 anni: colorare la scheda. Quale gioco preferisci?         3 anni: scoprire un ambiente esterno frequentato come il
4 anni: colorare con i pennarelli. Tu come ti comporti      parco della scuola.
nel parco della scuola?                                     4 anni: scoprire e sentirsi parte di un ambiente esterno
5 anni: colorare con i pastelli, disegna te stesso mentre   frequentato come il parco della scuola
giochi. Tu come ti comporti? Cosa significa “Il parco       5 anni: scoprire e sentirsi parte di un ambiente esterno
della scuola è di tutti i bambini?”                         frequentato come il parco della scuola.

SVILUPPARE LA PROPRIA IDENTITÀ COMUNITARIA.
Alla base della valorizzazione e del rispetto delle cose e delle persone deve esserci da parte di tutti e anche del
bambino della scuola dell’infanzia la conoscenza. La cognizione specifica di ciò di cui si parla è da intendersi come
acquisizione dei valori di appartenenza alla famiglia, alla comunità, alla società e dunque al Paese in cui si vive.
Come trasmettere conoscenze e valori anche ai più piccoli è semplice: parlando del nostro Paese, la forma che ha,
come si chiama, le montagne, i mari, i fiumi.
Proponiamo ai bambini le seguenti attività: Racconto “Il mio bel Paese: l’Italia”, la scheda “L’Italia è uno stivale” e
immagini alla LIM su alcuni aspetti del nostro Paese.
Attività                                                         Obiettivi
3 anni: colorare lo stivale e ripetere il nome del nostro        3 anni: riferire le proprie conoscenze
Paese                                                            4 anni: riferire le proprie conoscenze e distinguere
4 anni: colorare lo stivale, marrone i monti e azzurro i         alcuni elementi fisici sulla cartina
mari, ripetere il nome del nostro Paese                          5 anni: riferire le proprie conoscenze e distinguere
5 anni: colorare lo stivale, di marrone i monti, verde           alcuni elementi fisici sulla cartina e saperli nominare
                                                            15
colline e pianura e azzurro i mari, ripetere il nome del        Come conclusione del nostro progetto facciamo
nostro Paese                                                    ascoltare in aula multimediale l’Inno Nazionale della
                                                                Repubblica Italiana “Fratelli d’Italia”, mostriamo sulla
                                                                lavagna la bandiera italiana e invitiamo i bambini a
                                                                colorarne un pezzetto ciascuno. Inoltre colorare la
                                                                scheda “Il tricolore”.

3 anni: colorare con la tempera la bandiera italiana con i      3 anni: conoscere la bandiera italiana e i suoi colori
colori verde, bianco e rosso                                    4 anni: conoscere la bandiera italiana e i suoi colori
4 anni: colorare con i colori a cera la bandiera e il           5 anni: conoscere la bandiera italiana e i suoi colori,
bambino/a che ti rappresenta                                    affinare la motricità oculo-manuale
5 anni: ripassare il tratteggio e incollare la carta velina
verde, bianca e rossa sulla bandiera e colorare il
bambino/a che ti rappresenta.

PIANO DI LAVORO:
         Per iniziare, seguiamo il progetto così com’è strutturato in modo tale da intraprendere un percorso graduale
e mirato all’acquisizione del concetto di conoscenza e appartenenza ad un Paese e ad una comunità.
         Partiamo dal giardino della nostra scuola fino ad arrivare, grazie anche all’utilizzo del digitale, alla bandiera
italiana. I protagonisti sono tutti i bambini della sezione unica di 3-4 e 5 anni. Ci aiutiamo con: racconti, immagini
alla LIM, schede operative, uscite nel parco della scuola, ascolto di canzoncine. Alla fine del progetto i bambini
avranno maggiore cognizione del proprio essere cittadini nel nostro Paese, avranno imparato regole e valori come il
rispetto per il proprio ambiente e per chi li circonda.

I nostri traguardi:
•    Percepirsi come soggetti facenti parte di una comunità, iniziando dalla scuola
•    Valorizzare la famiglia come nucleo d’appartenenza
•    Conoscere alcune semplici nozioni geografiche del nostro Paese
•    Conoscere in forma ludica la forma del nostro Paese
•    Conoscere i colori della nostra bandiera
•    Acquisire minime competenze digitali alla LIM
•    Gestione consapevole delle dinamiche proposte all’interno di semplici giochi virtuali

Campi di esperienza
•    Il se e l’altro
•    La conoscenza del mondo
•    Linguaggi, creatività, espressione
•    I discorsi e le parole
•    Il corpo in movimento

                                                           16
3.1.4          ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA

                    Scuola Infanzia                                                   Sezione Primavera
Il tempo alla scuola dell’infanzia è costituito dalla               La sezione primavera si presenta come un ambiente
successione di più momenti, tutti importanti e                      protettivo, capace di accogliere le diversità e di
significativi. Per questo l’insegnante è attenta a                  promuovere le potenzialità di tutti i bambini. La giornata,
valorizzare ogni circostanza e istante e a rispettare i             tenendo presente i bisogni personali di accudimento e di
tempi di ciascun bambino.                                           soddisfazione che caratterizzano ciascun individuo, è
La giornata è così scandita:                                        scandita da vari momenti di “routine” che si ripetono in
 ENTRATA: è il tempo necessario per accogliere sia i               maniera costante consentendo al bambino di acquisire
   bambini che i genitori; durante questo tempo i                   fiducia nelle aspettative con conseguente sicurezza
   bambini possono giocare liberamente nel salone                   nell’affrontare le situazioni.
   accoglienza e nei vari angoli-gioco2. I bambini                  La giornata si sviluppa come segue:
   saranno lasciati dai genitori sulla porta d’ingesso,              ENTRATA: è il tempo necessario per accogliere sia
   verranno      accolti    ed    invitati  a     sistemare             i bambini che i genitori; durante questo tempo i
   autonomamente le proprie cose nei rispettivi                         bambini vengono lasciati liberi di giocare nel salone
   armadietti.                                                          accoglienza e nei vari angoli-gioco3. Con il metodo
 MOMENTO DEL “CI SONO”: il gioco libero                                del contrassegno imparano a riconoscere il proprio
   viene interrotto per riunire i bambini in un gruppo e                armadietto dove sistemare lo zainetto ed i vari
   per dare inizio alla giornata con l’affermazione della               indumenti.
   presenza di ciascuno e la preghiera del mattino.                  MOMENTO DEL “CI SONO”: dopo il gioco
 ATTIVITÀ MATTUTINA: nelle ore del mattino si                          libero, i bambini vengono aiutati e stimolati
   svolgono diverse attività didattiche, quali disegni                  dall’insegnante a riordinare i giochi utilizzati. Il
   liberi e guidati, lavoretti, racconti, filastrocche,                 riordino è un momento significativo e positivo allo
   attività svolte sui quaderni operativi per fasce di età              stesso tempo, un momento in cui sperimentare la
   (3/4/5anni).                                                         collaborazione, il piacere di vivere in un ambiente
 IGIENE PERSONALE: è il momento in cui i                               curato e ordinato. La giornata inizia con
   bambini, aiutati dall'adulto, si prendono cura di sé. È              l’affermazione della presenza di ciascuno e la
   un momento molto importante per la conquista                         preghiera del mattino.
   dell'autonomia e la maturazione dell'identità.                    ATTIVITÀ MATTUTINA: durante la mattinata
 IL PRANZO: il tempo dedicato al pranzo deve essere                    vengono svolte diverse attività didattiche, quali
   un tempo di serenità, di dialogo, si deve comunicare il              disegni liberi, attività grafico-pittoriche, racconti,
   piacere di stare a tavola e di condividere con gli altri             canti, attività manipolative, filastrocche e attività
   questo momento, nel rispetto di piccole, ma essenziali               svolte sul quaderno operativo (fascia d’età 24/36
   regole. Il dopo pranzo è il momento del gioco                        mesi).
   spontaneo in classe o in giardino.                                IGIENE PERSONALE: è il momento in cui i
 IL SONNO: per i bambini che hanno bisogno di                          bambini, aiutati dall’adulto, si prendono cura di sè.
   riposare è allestita una stanza con apposite brandine. I             Un momento molto importante per la conquista
   bambini vengono accompagnati da un'insegnante che,                   dell’autonomia e la maturazione dell’identità.
   rispettando le abitudini di ognuno, li aiuterà a                  IL PRANZO: il momento del pranzo è fondamentale
   rilassarsi e ad addormentarsi anche con l'ausilio di                 perché rappresenta un’occasione per grandi

2
  Nell’a.s. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, i bambini verranno accolti nella propria sezione con la possibilità
di giocare nel rispetto del protocollo anti-covid previsto per la scuola.
3
  Nell’a.s. 2020/2021 e fino al termine dell’emergenza sanitaria, i bambini verranno accolti nella propria sezione con la possibilità
di giocare nel rispetto del protocollo anti-covid previsto per la scuola.
                                                                 17
melodie e ninne nanne.                                         esperienze educative e di prima socializzazione. Tutto
 ATTIVITÀ POMERIDIANE: le attività del                            ciò deve essere svolto in un ambiente sereno,
    pomeriggio sono caratterizzate da progetti ludico-             rispettando i ritmi e le esigenze di ciascun bambino.
    didattici e laboratoriali.                                     Il dopo pranzo è il momento del gioco spontaneo in
 MERENDA                                                          classe o in giardino.
 USCITA                                                        IL SONNO: è allestita una stanza con apposite
I bambini, all’interno del regolare orario scolastico,             brandine: i bambini vengono accompagnati
seguono lezioni di psicomotricità, musica, inglese e               dall’insegnante che, rispettando le abitudini di
religione con insegnanti specializzate. L’obiettivo è              ognuno, li aiuterà ad addormentarsi anche attraverso
quello di offrire ai bambini un primo approccio alla               l’ascolto di musica rilassante e ninne nanne.
conoscenza di tali insegnamenti attraverso giochi,              MERENDA: dopo il risveglio, igiene personale del
filastrocche e schede operative.                                   bambino prima di fare la merenda.
                                                                USCITA: è un momento importante e delicato in cui
                                                                   il bambino ritrova le figure affettive di riferimento.
                                                               I bambini, all’interno del regolare orario scolastico,
                                                               seguono lezioni di psicomotricità, musica e religione

                      PROGETTO di EDUCAZIONE FISICA A.S. 2020/2021
                                             “Favole in movimento”
INTRODUZIONE
Le competenze motorie sono fondamentali per la salute psico-fisica e per lo sviluppo “integrale” del bambino/a. In età
prescolare, la plasticità cerebrale favorisce le capacità di apprendimento in tutti gli ambiti di sviluppo, dal cognitivo al
motorio, conferendo a questo periodo di vita grosse potenzialità ma anche grandi responsabilità da parte
dell’educatore (1). Le ricerche evidenziano che, nella nostra società, l’attività motoria nell’infanzia 0-6 anni viene
vista come strumento per l’acquisizione separata di competenze cognitive, sociali ed emotive (5), mentre viene
attribuito minor valore allo sviluppo motorio e all’apprendimento di competenze motorie. Inoltre, spesso si perde di
vista l’aspetto salutistico, legato al benessere fisico (6). È indispensabile restituire all’attività motoria la sua valenza
formativa per il benessere e la salute integrale della persona, in un clima di piacere del fare.
I dati della ricerca scientifica più recente mettono in risalto come l’apprendimento motorio avvenga se chi compie
l’azione la indirizza ad uno scopo (2). Ad esempio, per imparare la presa di un cucchiaino il bambino dovrà prendere
in mano il cucchiaino con lo scopo di “mangiare come fanno i grandi” o per far contenta la mamma. Lo scopo deve
essere qualcosa che il bambino avverte come importante. È pertanto necessario che anche l’educatore abbia chiari gli
obiettivi del suo lavoro. Una progettazione che tenga conto delle competenze motorie diventa la “trama” su cui
costruire progetti. Il bambino/a dovrà a sua volta essere motivato a ciò che sta facendo e avere uno scopo identificato
per le sue azioni.

              PERCHÈ FAVORIRE LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA DA 0 A 6 ANNI
       Salute: sovrappeso e obesità infantile: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un’ora
        al giorno di attività motoria per promuovere il benessere fisico a tutte le età. La mancanza di attività motoria
        predispone a sovrappeso e obesità in età infantile che favoriscono lo sviluppo di patologie cardio-vascolari e

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metaboliche in età adulta (7). La pratica di attività motoria modifica la sensazione di appetito nel bambino,
    promuove la ricerca di cibi meno calorici e abitua il bambino al movimento e a uno stile di vita sano (8).

   Salute: benessere psicofisico, vita di relazione: Praticare l’attività motoria aiuta a migliorare le proprie
    capacità di prestazione, migliora l’autostima e l’autoefficacia e contribuisce all’inclusione sociale: i bambini
    che sanno muoversi meglio sono i più scelti dagli amici (9).

   Sviluppo di competenze motorie: Le competenze motorie aiutano il bambino nella sua crescita globale. Ad
    esempio, lo aiutano a sviluppare la capacità di stare seduto, di tenere in mano una penna e di scrivere, con
    effetto sui risultati dei primi apprendimenti nella scuola primaria.

   Percezione del rischio: Maggiori competenze motorie contribuiscono a sviluppare la capacità di prevedere i
    pericoli (10).

             ATTIVITÀ MOTORIA: MOTIVAZIONI, EMOZIONI E RESPONSABILITÀ
   Il piacere e le attività motorie: Condizione indispensabile per l’organizzazione delle attività motorie è che i
    bambini provino piacere per ciò che stanno facendo.
   Le emozioni nello sviluppo del bambino: Le emozioni sono fondamentali nell’apprendimento ed è
    indispensabile che il bambino abbia esperienze di vissuto positivo:

    ✓ ATTENZIONE AL LINGUAGGIO utilizzato con il bambino. Non dire: “non sei capace!” ma “se provi, un
    po’ alla volta impari”;
    ✓ VALORIZZARE i piccoli successi del bambino;
    ✓ DARE FEEDBACK positivi quando il bambino agisce, incoraggiandolo e sostenendolo.

   L’effetto pigmalione o profezia auto avverante: Studiato da Rosenthal, significa che se un insegnante è
    convinto che un bambino non sia predisposto per l’attività motoria, lo tratterà inconsciamente in modo diverso
    dagli altri bambini considerati “più portati”. Un po’ alla volta il bambino si autoconvincerà di non potercela
    fare e si applicherà meno, convinto che a nulla serva l’impegno. Calerà la motivazione e i risultati ottenuti
    saranno sempre più scadenti, andando a confermare la predizione dell’insegnante. La profezia funziona anche
    in positivo ed è dunque indispensabile creare nel bambino un circolo virtuoso: aumento di autoefficacia di
    percezione di esser bravi, aumento di impegno, aumento di motivazione esperienza di successo

   Lo sviluppo della responsabilità e dell’autonomia del bambino: L’attività motoria è un ottimo strumento
    per promuovere responsabilità e autonomia nel bambino; allo stesso tempo, se usata male, l’esperienza
                                                      19
motoria può diventare fonte di inibizione e frustrazione. In questo contesto il ruolo dell’adulto (e
        dell’insegnante, in particolare) è estremamente importante. Di seguito alcune indicazioni utili per sviluppare
        autonomia e responsabilità attraverso le attività motorie:
        ✓ PROPORRE ATTIVITÀ ADATTE A “CIASCUN” BAMBINO, che lo impegnino ma che allo stesso
        tempo permettano il raggiungimento di esperienze di successo.
        ✓ INDIVIDUARE LA ZONA DI “SVILUPPO PROSSIMALE”, cioè attività con un grado di difficoltà che il
        bambino può superare con la mediazione di un adulto.
        ✓ FACILITARE LA PRATICA MOTORIA: ad esempio, se un bambino vuole imparare a camminare in
        equilibrio su un asse l’insegnante può aiutarlo a salire, offrendogli il braccio. Quando ha raggiunto la
        posizione di equilibrio sull’asse l’insegnante si allontana dicendogli di provare a camminare da solo e qualora
        si sentisse cadere di “fare un bel salto” verso il basso. In questo modo il bambino non vivrà l’esperienza di
        “mancato equilibrio” come una sconfitta ma si concentrerà sul salto in basso. Risalirà poi sull’asse nel punto
        in cui ha effettuato il salto, sino a percorrere tutto l’attrezzo. Affinerà così le capacità di salto e di risalita, fino
        ad imparare a camminare in equilibrio.
        Come si coinvolgono e si rendono consapevoli i bambini? Chiedere di fare dei disegni al termine delle
        esperienze fatte. Chiedere al bambino di raccontare come ha vissuto l’esperienza fatta. (4)
       Le basi del lavoro con i bambini: fantasia e entusiasmo: I bambini vivono in un mondo fantastico! Una
        buona dose di entusiasmo è la componente ideale per stare con un gruppo di bambini!

        LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA DA 3 A 6 ANNI
    Perché attività motoria nella Scuola dell’infanzia?
✓ L’OMS raccomanda la pratica di almeno 1 ora di attività motoria al giorno.
✓ Molti bambini trascorrono gran parte della giornata al nido o alla scuola dell’infanzia e le possibilità di movimento
a casa sono scarse a causa di spazi e tempi ristretti.
✓ È necessario organizzare nei nidi e nelle scuole dell’infanzia attività/giochi che comportino attività motoria da parte
del bambino durante gli orari scolastici.
     Dove?
✓ Il bambino gioca e si muove ovunque gli venga consentito.
 ✓ Non bisogna lasciarsi limitare dall’idea che giochi con movimento si possano fare solo all’aperto o dove è
disponibile una palestra attrezzata.
✓ Qualunque occasione e luogo possono essere utili per stimolare la pratica dell’attività motoria considerando anche i
gesti quotidiani, per esempio nelle pause tra attività, dopo pranzo, ecc...
✓ L’importante è che questa sia inserita pienamente nel progetto didattico-formativo.
     Come?
Le attività proposte devono tenere conto sia dell’ambiente fisico che delle condizioni socio-relazionali

                                                  SPAZI E MATERIALI
     Quali materiali si possono utilizzare?
✓ Il materiale più importante è la fantasia. Non è necessario pensare ad oggetti o attrezzi particolarmente complessi
per stimolare e/o far fare attività motoria ai bambini mentre giocano.
 ✓ L’utilizzo di materiali “di tutti i giorni” o “di recupero” (giornali, scampoli di stoffa, ecc.) aiuta lo sviluppo della
creatività e la partecipazione attiva dei bambini. Possono essere affiancati o sostituire il materiale di uso comune.

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✓ Occorre sempre prestare attenzione alle risposte dei bambini e all’organizzazione di spazi e materiali per il gioco.
Queste sono spesso imprevedibili e il semplice spostamento degli oggetti di gioco nella stanza può sostanzialmente
modificare la tipologia di gioco effettuato dai bambini (3).
✓ Non è detto che una stanza ricca di oggetti stimoli la mobilità e non è detto che in una stanza vuota i bambini
corrano di più.
                                    LA PRATICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA
       Alcune regole generali

✓ Durante il gioco il bambino pratica attività motoria. In tutti i momenti della giornata il bambino può dunque
svolgere attività motoria.
✓ Dal punto di vista pratico è utile suddividere le attività motorie in tre aree:
    1. MANUALITÀ. La manualità corrisponde alle attività effettuate prevalentemente con gli arti superiori,
    2. MOBILITÀ. Attività effettuate con gli arti inferiori;
    3. EQUILIBRIO. Coinvolge tutte le parti del corpo, e in particolare il tronco. L’equilibrio viene distinto in
        PASSIVO (movimento subìto senza intervento volontario, es. farsi cullare, andare in altalena) e ATTIVO
        (durante l’azione del bambino, es. camminare in equilibrio su un’asse, su un percorso sconnesso, andare in
        bicicletta).
 ✓ Lo sviluppo delle competenze richiede che le attività vengano proposte in modo frequente, intenso e per un lungo
periodo
       Quali tipi di attività può praticare un bambino?

✓ GIOCO LIBERO: l’insegnante predispone l’ambiente e i materiali. Il bambino decide come utilizzare l’ambiente e
sceglie i materiali di gioco tra quelli disponibili.
✓ ATTIVITA’ SEMISTRUTTURATA: l’insegnante propone percorsi, materiali e spazi. Il bambino sceglie le
modalità di esecuzione delle attività negli spazi assegnati e utilizza tutti i materiali individuati dall’insegnante.
✓ ATTIVITA’ STRUTTURATA: l’insegnante predispone spazi e materiali e conduce le attività.
       L’Alternanza di momenti di attività e di riposo
I bambini spesso faticano a fermarsi una volta che sono in movimento. È opportuno proporre momenti di attività
alternati a momenti di riposo, per abituarli al cambio di attenzione e soprattutto alla capacità di rilassarsi. Le situazioni
di gioco che aiutano i bambini a sviluppare capacità di rilassamento, capacità di attesa, capacità di attenzione,
comprensione dei tempi prima/dopo sono molto utili per lo sviluppo delle capacità di apprendimento. Esempio:
Quando si spegne la musica rimanete immobili! Quando sentite un campanello suonare mettetevi tutti a pancia in giù!
Abracadabra, abracadabra tutti i bambini si trasformano in tanti… gattini!
       Quanto deve durare il gioco motorio?
Tempi troppo ridotti possono contribuire ad accrescere frustrazione e conflitto in quanto il bambino non riesce a
completare il gioco come vorrebbe e necessita di esperienza per apprendere; tempi troppo lunghi possono demotivare
e indurre perdita d’interesse e attenzione. Meglio cambiare attività prima che il bambino si annoi, così che gli rimanga
il desiderio di ripetere l’esperienza.
       Come mantenere desta L’attenzione dei bambini al gioco motorio?
Oltre ad alternare momenti di movimento e di riposo, si raccomanda di organizzare i giochi in modo che questi siano
un’alternanza di giochi strutturati, semi-strutturati e gioco libero. Talvolta è utile suddividere i bambini in piccoli
gruppi per favorire la partecipazione attiva di tutti.

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CONCLUSIONI
Il progetto ha come scopo finale quello di promuovere la pratica ludico-motoria nella scuola dell’infanzia, realizzando
attività di psicomotricità che possano, sia favorire il miglioramento di postura ed equilibrio, che stimolare, attraverso il
gioco, la creatività del bambino.

                                            PROGRAMMA ATTIVITÀ:
Il progetto si sviluppa in 2 incontri settimanali, nei quali verranno esercitate le capacità: manualità- mobilità –
equilibrio e sviluppati gli schemi motori di base: camminare, correre, saltare, gattonare, rotolare e strisciare.
Tutto avverrà attraverso il racconto di favole classiche (cappuccetto rosso – i tre porcellini – la lepre e la tartaruga –
peter pan ecc), di racconti direttamente tratti dal Vangelo o dalla fantasia stessa dei bambini.
Tutte le lezioni si concluderanno con 10 minuti di danza, libera o secondo coreografie prestabilite che richiamano il
tema della favola proposta.
Lezione tipo: PETER PAN
L’ attività che viene proposta prevede la formazione di 6 tappe che hanno come sfondo integratore la favola di Peter
Pan:
1. WENDY, MICHELE, GIANNI, VOLANO CON PETER PAN VERSO L’ISOLA CHE NON C’E’
Dopo aver introdotto la favola di Peter Pan, i bambini dovranno eseguire un percorso.
DESCRIZIONE: il percorso motorio prevede lo slalom tra 6 coni, segue il superamento di 3 ostacolini, corsa e
rotolamento su un materassino.
MATERIALE: 6 coni, 3 ostacoli, 1 materassino.
       COMPETENZE IMPLICATE:
       * Coordinazione oculo/podalica.
       * Coordinazione dinamica generale.
       * Coordinazione oculo/manuale.
       * Schemi motori di base: camminare, correre, saltare e rotolare.
2. AL VILLAGGIO INDIANO
Nel villaggio indiano, è facile cadere in trappole e tranelli nascosti ….
DESCRIZIONE: uno alla volta i bambini dovranno eseguire un percorso motorio che prevede di saltellare nei 6 cerchi
a terra, camminare in equilibrio lungo la linea del campo, rotolare, strisciare sotto a 4 ostacoli, correre e terminare
camminando in equilibrio su una panchina.
MATERIALE: 6 cerchi, 4 ostacoli, 1 panca.
         COMPETENZE IMPLICATE:
         * Equilibrio dinamico.
         * Schemi motori di base: correre, strisciare, saltare.
         * Coordinazione oculo-manuale.
         * Orientamento spaziale.
3. IL COVO DEI BIMBI SPERDUTI: I tre fratellini si ritrovano in uno strano e fantastico rifugio... il covo dei
bimbi sperduti; qui fanno amicizia e giocano…
DESCRIZIONE: in questa postazione viene proposto un gioco di gruppo con l’utilizzo della palla; i bambini si
dispongono in piedi in cerchio e ruotando passano il pallone al bambino che hanno di fianco chiamandolo per nome;
lo stesso ma da seduti. La variante che può essere usata è quella di fare il passaggio della palla ad una o due mani.
MATERIALE: palla

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COMPETENZE IMPLICATE:
        * Coordinazione oculo-manuale.
        * Coordinazione dinamica generale.
4. IL COMBATTIMENTO SUL VASCELLO TRA CAPITAN UNCINO E PETER PAN
Le avventure non sono ancora finite e neppure i colpi di scena... Peter pan è costretto a combattere con il suo acerrimo
e fedele nemico, Capitan Uncino…
DESCRIZIONE: il gioco si svolge su tutto il campo da pallavolo (o spazio simile a disposizione), che rappresenta il
vascello, nelle due metà campo sono disposte due squadre:
· i pirati con capitan uncino (gli allenatori) - Peter Pan e i fratellini (i bambini)
Peter Pan, va all’assalto e cerca di abbattere la nave di Capitan Uncino e dei pirati. Verranno lanciati i palloni o le
palline (bombe) da una parte all’altra. Al fischio si contano i palloni.
MATERIALE: palle di varie misure
          COMPETENZE IMPLICATE:
          * Schemi motori di base: camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare.
          * Equilibrio dinamico.
          * Orientamento spazio-temporale.
          * Coordinazione dinamica generale.
5. RITORNO A CASA NAVIGANDO NEL CIELO CON LO SPLENDIDO VASCELLO
I tre fratellini cominciano ad avere nostalgia dei genitori, del cane Nana, e della loro casa… Peter pan con il vascello
conquistato li fa volare verso Londra…
DESCRIZIONE: i bambini eseguono una staffetta in cui devono recuperare da uno scatolone oggetti che richiamano
alla memoria la loro casa (palloni), correre verso un contenitore e lanciarvi l’oggetto da dietro un cono, il gioco
termina quando tutti i palloni sono nel contenitore.
MATERIALE: palle, 2 coni, contenitore.
         COMPETENZE IMPLICATE:
         * Schemi motori di base: camminare, correre, lanciare, afferrare.
         * Equilibrio dinamico.
         * Orientamento spazio-temporale.
         * Coordinazione dinamica generale.
6. BALLIAMO INSIEME.
Finalmente a casa, i bambini felici ballano.
     La canzone del Capitano Uncino (dj Francesco)
     il coccodrillo come fa
ATTENZIONE: fino a fine emergenza sanitaria, le attività proposte verranno integrate e/o adattate secondo le
indicazioni disposte dalle norme anti contagio COVID-19.

CAMPO: IL CORPO E IL MOVIMENTO

 ✓ Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura
condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
✓ Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo,
anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e
all’aperto.
✓ Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza,
nella comunicazione espressiva

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CAMPO: IL SÉ E L’ALTRO

✓ Il bambino gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le
proprie ragioni con adulti e bambini.

 ✓ Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo
sempre più adeguato.
CAMPO: IMMAGINI, SUONI, COLORI

✓ Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative;
utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte.

BIBLIOGRAFIA

REGOLAMENTI NAZIONALI
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DIDATTICA DELL’ATTIVITÀ MOTORIA PER L’INFANZIA
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       factors involving space organization and social interaction, In: Rubinacci A., Rega A., Lettieri N. Le scienze
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STUDI CROSS CULTURALI
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SALUTE
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