IC LOANO BOISSANO PTOF 2019-2022 - Scuola in Chiaro
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
IC LOANO BOISSANO PTOF 2019-2022 LO SCOPO “ DELL’EDUCAZIONE E’ QUELLO DI TRASFORMARE SPECCHI IN FINESTRE” S. HARRIS PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. INDIRIZZI e RECAPITI E-MAIL: svic808009@istruzione.it SITO: icloano.gov.it (attualmente in fase di ristrutturazione) CENTRALINO: (TEL.) 019/670982 (FAX)019/6766256 Gli indirizzi e i numeri telefonici delle Scuole: Scuola dell’Infanzia “G.Rodari” di Boissano – piazza Molle n.1 tel. 0182/98524 Scuola dell’Infanzia “S. Stella” di Loano – Via Caselle tel. 019/667106 Scuola Primaria “G. Valerga” di Loano – corso Europa tel. 019/670982 Scuola Primaria “Milanesi” di Loano – via Ugo Foscolo n. 17 tel.019/670984 Scuola Primaria “G. Rodari” di Boissano – piazza Molle 1 tel. 0182/98524 Scuola Secondaria di I Grado “Mazzini-Ramella” di Loano – via G. D’Annunzio tel. 019/670967 1
PREMESSA Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo di Loano Boissano è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo; il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 19.12.2018; il PTOF ( documento base salvo aggiornamenti annuali dei progetti e dei dati ) è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 19.12.2018; il piano, dopo l’approvazione, deve essere inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato. Il piano, all’esito della verifica in questione, riceverà eventuale parere favorevole, che sarà comunicato dall’USR / USP. Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. Il piano è stato revisionato per il triennio 2018/21 con approvazione nelle sedute degli OOCC. A partire dall’anno scolastico 2015/16 il documento che esplicita il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto viene presentato in tempi e modi differenziati; si indicano a tal proposito le due articolazioni del POF: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano Pluriennale raccoglie e illustra gli elementi fondamentali dell’offerta formativa ed è aggiornato ogni qualvolta si renda necessario. PIANO ANNUALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano Annuale esplicita gli aspetti organizzativi e progettuali dell’offerta formativa ed è elaborato all’inizio di ogni anno scolastico. 2
Priorità, traguardi ed obiettivi In relazione al comma 7 della Legge di riforma della Scuola si indicano gli obiettivi che questa scuola intende sviluppare con il proprio PTOF integrando l’area curricolare con progetti significativi in risposta anche alle Linee di indirizzo elaborate dal Dirigente Scolastico che prevedono quanto sotto specificato. Il presente Piano Triennale parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’Istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si era assegnato nei primi tre anni sono stati portati a termine. Rimane, per questo anno scolastico, da stilare il curricolo verticale di educazione alla cittadinanza e potenziare l’ambito matematico e la comprensione del testo per avvicinarsi alla media dei risultati nazionali (risultati più omogenei tra le classi). LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA EFFETTUATA SONO LE SEGUENTI: La strutturazione di un curricolo verticale / trasversale migliora il confronto fra ordini di scuola e la puntualizzazione degli obiettivi di apprendimento del percorso scolastico. Si è lavorato sul curricolo italiano/matematica e L2; successivamente sul curricolo di storia/geografia/scienze e nel corrente anno scolastico avverrà la sistematizzazione del curricolo verticale trasversale riunendo le diverse progettualità attinenti all'area di educazione alla cittadinanza ( es. ed. ambientale, sicurezza, legalità ...), grazie alla collaborazione in rete con altre scuole del territorio ( Esiti a distanza). Tali traguardi ed azioni di miglioramento nei processi individuati dal RAV sono finalizzati a supportare gli obiettivi di miglioramento. Scelte conseguenti ai risultati delle prove I N VALSI ANNO SCOLASTICO 2018/19 Nel seguente anno scolastico per l’ AREA DEL CURRICOLO si continua a ritenere fondamentale: il completamento della pianificazione curricolare, l’ utilizzo standard di valutazione, prove comuni di Istituto e l’elaborazione di un curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali, adottare il certificato delle competenze come previsto dal modello ministeriale 3 ottobre 2017,n. 742 (come già effettuato nello scorso anno scolastico), la promozione dell’innovazione didattico educativa e della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni nazionali per il curricolo. Contestualmente quest’anno 2018/19 sono stati attivati i DIPARTIMENTI per asse disciplinare con l’obiettivo di integrare il curricolo con compiti di realtà ed esperienze didattiche di continuità verticale. Alla fine dello scorso anno scolastico è stato revisionato il RAV e sono state valutate come prioritarie le esigenze formative sottoriportate. 3
Risultati a distanza Migliorare su lungo periodo i risultati delle Avvicinarsi alla media dei risultati prove standardizzate in ambito matematico. nazionali (risultati più omogenei tra le classi). La scuola si pone come priorità il miglioramento delle prove standardizzate in ambito matematico alla fine del primo ciclo di istruzione, avendo riscontrato una caduta dei nostri alunni nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado. Si ritiene che un intervento sull'intero curricolo di matematica dell'IC possa rimediare a questa fragilità. Istituzione di un momento iniziale e finale per promuovere il confronto sulla Curricolo, progettazione e programmazione di matematica tra docenti di diversi ordini di scuola valutazione Intersezioni infanzia e classi aperte per la primaria con obiettivo di tutoring e per la secondaria attività di potenziamento in orario curriculare ed extracurricolare (ambito matematico) Attenzione agli aspetti matematici delle diverse discipline; per la primaria attività a classi aperte di matematica con griglie valutative autoprodotte. Ambiente di apprendimento Utilizzo di programmi multimediali per il potenziamento delle capacità logico- matematiche (previa sistemazione LIM). Continuita' e orientamento Lezioni di insegnanti di matematica di scuola di grado superiore per anni ponte. Sviluppo e valorizzazione delle risorse Aggiornamento inerente la didattica innovativa per l'ambito matematico. umane Tutte le attività proposte dovrebbero favorire una attenzione interna ai vari aspetti logici-matematici nel curricolo con una possibile ricaduta sul rendimento degli alunni rispetto agli obiettivi del curricolo matematico con la speranza del miglioramento dei risultati delle prove nazionali standardizzate alla fine del primo ciclo di istruzione. Tali modalità permetteranno anche di condividere metodologie diverse in un'ottica di continuità. ESITI A DISTANZA A rafforzare quanto sopra esposto l’Istituto Comprensivo di Loano/Boissano, già dall’anno scolastico 2015/16, ha aderito alla ricerca-azione con i seguenti Istituti: IC ALBENGA 2, IC ALBENGA1, IC ALASSIO, IC VAL VARATELLA BORGHETTO SANTO SPIRITO, IC LOANO, REDEMPTORIS MATER – ALBENGA – PARITARIA, LICEO GIORDANO BRUNO – ALBENGA, IIS GIANCARDI – GALILEI – AICARDI, IISS GIOVANNI FALCONE – LOANO. Grazie a tale progetto si è inteso: - rilevare a distanza gli esiti e l'acquisizione delle competenze trasversali su un progetto triennale; - utilizzare il medesimo lavoro di analisi per migliorare la comunicazione con le famiglie riguardo all'orientamento; - produrre una scheda di rilevazione delle competenze nel passaggio da un ordine di scuola all'altro sulla base delle certificazioni nazionali e sperimentali; - costruire un curriculum verticale sulle competenze trasversali dalla Scuola dell'Infanzia all'uscita dalla Scuola Secondaria di II grado. Dal confronto tra le diverse componenti della rete è emerso che è importante il lavoro di rilevazione delle competenze trasversali che permettono all'alunno di passare più agevolmente da un ordine di scuola all'altro. Il progetto prevede una formazione per i docenti dell’istituto, tenuto dal prof. Traverso, docente dell'Università di Genova, dipartimento Scienze dell'Educazione, per acquisire le nozioni base e le modalità di attuazione del progetto stesso. Un gruppo di docenti dei tre ordini di scuola continuerà ad incontrarsi ad Albenga per predisporre delle prove di ingresso da sottoporre agli alunni delle classi prime della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e di secondo grado in ambito linguistico e logico. 4
Dal confronto tra le diverse componenti della rete è emerso che, oltre alla raccolta degli esiti della valutazione sommativi, è importante il lavoro di rilevazione delle competenze trasversali che permettono all'alunno di passare più agevolmente da un ordine di scuola all'altro. A tale scopo si provvederà ad estendere rubriche valutative su competenze trasversali per costruire un curriculum verticale sulle competenze trasversali dalla Scuola dell'Infanzia all'uscita dalla Scuola Secondaria di II grado, a maggior ragione che il 10 ottobre 2017 è uscita la circolare n. 1865 che rende obbligatoria la certificazione delle competenze. Così il gruppo di lavoro lo scorso anno ha lavorato alle declinazioni delle competenza n. 5:” Imparare ad imparare”, competenza n. 6: “Competenze sociali e civiche”, competenza n. 7: “Spirito di iniziativa” e nel seguente anno scolastico ci sarà il proseguo dell’attività, in quanto i dirigenti dei vari istituti ritengono necessario mantenere questo lavoro in rete che favorisce un’occasione di incontro/scambio tra scuole del territorio in verticale e che permette di affrontare insieme la difficoltà riscontrata negli alunni a lavorare sui compiti di realtà. Le competenze n.5-6-7 sono riportate nel file “PTOF COMPETENZE”. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. Solo a seguito di una regolare osservazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione al termine dei tre ordini di scuola. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo. Già dallo scorso anno scolastico è stato adottato l’Allegato A delle certificazioni delle competenze al termine della scuola primaria e l’Allegato B per la scuola secondaria di primo grado, così come previsto dal decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione. (SI VEDANO DOCUMENTI IN FILE “DOCUMENTI UTILI”) PROVE INVALSI A CARATTERE NAZIONALE di cui agli articoli 7 e 9 del decreto legislativo n.62/2017 Le prove INVALSI vengono svolte secondo indicazioni nazionali e la certificazione personale, per ciascuno alunno, viene predisposta dall’INVALSI stesso e consegnata alle famiglie dopo l’esame di Stato. Le abilità attese per la lingua inglese al termine del primo ciclo di istruzione sono riconducibili al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) per le lingue del Consiglio d’Europa, come indicato dai traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione. La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza delle diversità un valore irrinunciabile. La scuola consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana promuovendone la piena integrazione. Favorisce, inoltre, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce; a tal fine attiva risorse e iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie educative del territorio. Particolare cura è riservata agli allievi disabili o con bisogni 5
educativi speciali attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell’offerta formativa. Ogni scuola vive e opera come comunità nella quale cooperano studenti, docenti e genitori. Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei docenti che, valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità, sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli eventuali conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali. Questo processo richiede attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del Dirigente Scolastico per la direzione, il coordinamento e la promozione delle professionalità interne e, nello stesso tempo, per favorire la collaborazione delle famiglie e degli enti locali e per la valorizzazione delle risorse sociali, culturali ed economiche del territorio. L’elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono pertanto un processo dinamico e aperto, e rappresentano per la comunità scolastica un’occasione di partecipazione e di apprendimento continui. La centralità della persona trova il suo pieno significato nella scuola intesa come comunità educativa, aperta anche alla più larga comunità umana e civile, capace di includere le prospettive locale, nazionale, europea e mondiale. L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. Un unico curricolo verticale facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione. Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei validi riferimenti per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono i criteri per una valutazione delle competenze e sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. 6
ATTO DI INDIRIZZO Nell ’atto di indirizzo si intende inoltre proseguire il lavoro Il Potenziamento delle strategie per consolidare le competenze linguistiche (italiano) e le competenze Per l’area di POTENZIAMENTO logico-matematiche degli alunni si avvarrà dei docenti aggiuntivi dell’organico potenziato che lavoreranno a interventi di recupero e / o potenziamento nelle suddette aree. Le azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni si realizzeranno anche attraverso l’adozione, quando possibile, di forme di didattica innovativa o alternativa all’interno del Curricolo: - laboratori; - classi aperte; - i gruppi di lavoro differenziati all’interno di una classe; - attività oltre l’orario curricolare. ( es. corsi di recupero nella scuola secondaria ). Ciò necessita di una flessibilità organizzativa per cui la valutazione dei vari progetti e dell’utilizzo della stessa flessibilità deve tener conto della sostenibilità dei progetti proposti oltre ai contenuti indicati nel Curricolo di Istituto, sia per quanto attiene progetti in orario curricolare che in quello eventualmente extracurricolare (attualmente in orario extracurricolare sono attivate forme di recupero pomeridiano nella scuola secondaria, laboratori pomeridiani ….. ) . Per l’area di AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Si è definito quale compito l’implementazione del sistema di valutazione previsto dal DPR 80 del 2013 con la raccolta e l’elaborazione di dati utili all’analisi della qualità del servizio scolastico, sia sul versante dei risultati scolastici che su altre voci del rapporto di autovalutazione, migliorando le forme di ascolto delle esigenze delle famiglie e del territorio.( es. attraverso strumenti quali il questionario). Per l’area della SICUREZZA Aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti in caso di emergenza e delle tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e dell’attività con i minori, attraverso l’attivazione del Progetto sicurezza, inserito nei percorsi delle educazioni trasversali. Prevedere un piano di formazione prioritariamente per i lavoratori oltre che una formazione didattica per gli 7
alunni. Attuare correttamente i piani di emergenza con il coinvolgimento di tutto il personale. Collaborare con gli Enti locali per una continua manutenzione e messa in sicurezza degli edifici. Per l’area della FORMAZIONE Il Collegio, autonomamente o con il supporto di commissioni, definisce proposte di formazione collegate al piano di miglioramento e alle aree di priorità. Dal corrente anno scolastico viene istituita la commissione formazione il cui compito è di organizzare corsi di formazione interne all’istituto e di promuovere l’autoformazione dei docenti. Lo scorso anno è stato sottoposto a tutto il Collegio un questionario sui bisogni formativi dal quale si evince che i docenti dei tre ordini di scuola hanno indicato la seguente preferenza rispetto alla formazione/aggiornamento: 1. Dinamiche relazionali e di gruppo e gestione dei conflitti 57 su 83 cioè il 68,7% 2. Educare alla legalità e intercultura: integrazione degli alunni stranieri e uso della lingua 46 su 83 cioè il 55,4%. 3. Didattica innovativa (flipnet- la classe capovolta…….) 41 su 83 cioè il 49,4%. 4. Controllo dello stress da insegnamento e Disturbi dell’apprendimento (DSA/BES) 37 su 83 cioè il 44,6 %. 5. Didattica per gli alunni con disagio comportamentale e socio-culturale (BES/ADHD/DOP) e Applicativi per la didattica (Pacchetto Office,…) 36 su 83 cioè il 43,4%. 6. Integrazione alunni diversamente abili, disturbi dello spettro autistico e autovalutazione di istituto, RAV e PM 31 su 83 cioè il 37,3 %. 7. Progettazione, gestione e monitoraggio di progetti comunitari finanziabili da enti esterni e Corso base di inglese 27 su 83 cioè il 32,5%. 8. Corso avanzato di inglese 25 su 83 cioè il 30,1%. In base a quanto emerso, nell’anno scolastico 2018/19 si attivano i seguenti corsi di formazione: 1. “LITIGARE BENE” di Daniele Novara: si sono individuate una classe “campione” della scuola primaria e una sezione della scuola dell’infanzia: 4C scuola primaria e sez. B della scuola dell’infanzia “S. Stella”. La dottoressa Monica Maggi svolgerà attività di tirocinio nelle suddette classi come risultante dal progetto formativo e di orientamento. Gli insegnanti con la dottoressa Maggi incontreranno i genitori delle classi sopracitate per illustrare loro le motivazioni e le modalità di attuazione del progetto stesso. I genitori dovranno dare la propria autorizzazione affinchè ciò avvenga. Inizialmente ci saranno 9 ore di formazione per i docenti interessati e i docenti delle due classi/sezioni individuate e successivamente la dott.ssa Monica Maggi ha concordato con i docenti delle classi interessate i giorni ed orari per svolgere il ruolo di osservatrice per un totale di 4 ore per classe/sezione. Infine a novembre incontrerà tutti i docenti che hanno partecipato al corso di formazione per restituire loro i risultati del lavoro effettuato. Inoltre si propone di attivazione eventualmente con fondi piano diritto allo studio un corso di formazione esteso a tutto il collegio sulla stessa metodologia. 2. “P4C”: formazione interna di Istituto rivolta a tutti i docenti del Collegio, condotta da docente formatore al fine di attivare la pratica pedagogica di Philosophy for children all’interno delle classi. 3. Corso di formazione L2: formazione interna di Istituto rivolta a tutti i docenti del Collegio, condotta da docente formatore per le competenze di base e avanzato di lingua inglese. 8
Il piano di formazione per il personale Ata sarà basato sul D.Lgs 82 riguardante il CAD ( Codice Amministrazione digitale ) che prevede la dematerializzazione della PA, sulla gestione software dei nuovi programmi relativi all’area alunni, registro elettronico, segreteria digitale e sito della scuola. Relativamente al personale Collaboratore scolastico l’aggiornamento riguarderà corsi / aggiornamenti sulla sicurezza D.Lvo 81/ 2008. Tale aggiornamento verrà esteso anche a tutto il personale della scuola. Si ricorda, inoltre, che nella formazione è da includersi quella obbligatoria per i docenti neo assunti,per le nuove figure di coordinamento di aree ( animatore digitale e sostegno ecc…) per il nucleo interno di valutazione e per l’area docente. Infine la formazione individuale obbligatoria sarà gestita con la Carta del docente. Partendo dalle priorità già indicate nel RAV sopra evidenziate e precedentemente pubblicate e presenti sul Portale Scuola In Chiaro del MIUR, si pianificano alcune azioni significative per raggiungere i traguardi individuati. Tale pianificazione ha un respiro triennale, cioè copre l’arco longitudinale del triennio di validità del PTOF e sarà cura del N.I.V. (Nucleo interno di valutazione) considerare i risultati raggiunti e poi condividerli con l’intera comunità scolastica, al fine di apportare modifiche / miglioramenti nel tempo. Punti di partenza per la redazione del PDM sono, dunque, gli elementi conclusivi del RAV, esplicitando la connessione tra obiettivi di Processo e Priorità. Viste le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio e gli obiettivi di processo correlati, in vista del raggiungimento dei traguardi sopra indicati, si specifica che il tutto è finalizzato non solo alla revisione delle programmazioni curricolari e trasversali, ma anche correlato alla differenziazione degli esiti delle prove Invalsi rilevato in alcune classi e al potenziamento dell’ambito matematico. Al fine di conseguire il traguardo individuato nel RAV, sono state messe in atto e dovranno essere predisposte per il seguente anno scolastico, in ottica triennale, diverse azioni di miglioramento: revisione / strutturazione delle prove comuni, eventualmente da adattare al contesto classe per l'area di italiano/ matematica/L2 e delle altre discipline condivise a livello di classi parallele e / o di Istituto; attivazione degli incontri per DIPARTIMENTI per asse disciplinare con l’obiettivo di integrare il curricolo con compiti di realtà ed esperienze didattiche di continuità verticale e per istituire un momento iniziale e finale per promuovere il confronto sulla programmazione di matematica tra docenti di diversi ordini di scuola. Parallelamente : attività di recupero / potenziamento da svolgersi in classe ad opera del docente curricolare e dell’organico potenziato (tale lavoro potrà essere organizzato per gruppi di alunni o su alcune problematiche specifiche BES/ DSA / stranieri); somministrazione di prove comuni standardizzate con criteri di valutazione e curricolo condivisi; analisi dei risultati e restituzione al collegio in ottica di miglioramento; intersezioni infanzia e classi aperte per la primaria con obiettivo di tutoring e per la secondaria attività di potenziamento in orario curriculare (ambito matematico); 9
attenzione agli aspetti matematici delle diverse discipline; per la primaria attività a classi aperte di matematica con griglie valutative autoprodotte, lezioni di insegnanti di matematica di scuola di grado superiore per anni ponte; utilizzo di programmi multimediali per il potenziamento delle capacità logico- matematiche (previa sistemazione LIM). Tutte le attività proposte dovrebbero favorire una attenzione interna ai vari aspetti logici- matematici nel curricolo con una possibile ricaduta sul rendimento degli alunni rispetto agli obiettivi del curricolo matematico con la speranza del miglioramento dei risultati delle prove nazionali standardizzate alla fine del primo ciclo di istruzione. Tali modalità permetteranno anche di condividere metodologie diverse in un'ottica di continuità. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati: sono stati contattati enti operanti nel territorio e l’utenza per acquisire eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali rapporti, sono state confermate le disponibilità alle collaborazioni per il finanziamento da parte degli enti locali per i progetti messi in atto dalla scuola annualmente; è stata confermata la collaborazione dello Yepp per la scuola secondaria e di molte associazioni del territorio. Pertanto alcune collaborazioni anche se informali (nel senso che non sono stabilite formalmente da atti e convenzioni) possono essere confermate per la realizzazione dei progetti della scuola: finanziamenti Enti Locali per mantenere le diverse progettualità sotto specificate unitamente alle risorse del Bilancio dell’istituzione scolastica; collaborazione con l’associazione Yepp per il territorio di Loano; collaborazione con l’Associazione Lodanum e l’UNITRE; collaborazione per interventi dei Volontari della Protezione civile; collaborazione per interventi anche formativi con CRI; collaborazione con Associazione nazionale partigiani; collaborazione e partecipazione a laboratori con le Biblioteche civiche del territorio; collaborazione per il progetto Sport con varie associazioni sportive( sostenuto dal Comune) e del CONI; collaborazione con il CAI; collaborazione con il servizio di polizia municipale per l’attivazione e il mantenimento del Pedibus; collaborazione con la FEE per il mantenimento della bandiera verde nelle scuole di Loano; collaborazione con l’ASL per le attività di educazione alla salute; collaborazione anche a livello informale con i genitori che da sempre lavorano in condivisione con gli obiettivi della scuola. 10
METE FORMATIVE DELLA SCUOLA DI BASE “LA SCUOLA PROMUOVE LA MATURAZIONE COMPLESSIVA DELLA PERSONALITA’ DELL’ ALUNNO , FORNENDOGLI GLI STRUMENTI PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ E SUPERARE LE DIFFICOLTA’ E CRITICITÀ DELLA REALTA’ IN CUI VIVE” I valori di riferimento: L’Istituto Comprensivo di Loano-Boissano si impegna nel garantire quanto esplicitato nella MISSION, ispirandosi ai seguenti valori di fondo: valorizzazione del patrimonio territoriale con il recupero dei beni culturali della realtà locale e regionale (arte, storia, lingue e tradizioni); tutela e valorizzazione dei beni ambientali; sviluppo della dimensione europea nella formazione dell’alunno; responsabilità individuale ed individuata di tutti gli operatori. Servizio alle persone: una scuola capace di definire la propria offerta formativa, il proprio progetto educativo, sapendo interpretare ed interagire con i bisogni, i desideri, le aspettative degli alunni, dei genitori e della committenza sociale. Una scuola partecipata in cui gli utenti assumano un ruolo nella determinazione delle caratteristiche, dell’efficacia, della qualità dell’offerta formativa, in cui si generi valore nella relazione attraverso la soddisfazione, sia di chi eroga il servizio sia di chi ne fruisce. Diversità e inclusione: una scuola in cui gli individui sappiano conciliare i desideri personali con quelli degli altri, gli scopi e le prospettive individuali con quelle dell’organizzazione scolastica; una scuola che sappia favorire pensieri creativi per migliorare la vita scolastica motivando e coinvolgendo le persone nei processi innovativi; una scuola capace di valorizzare le diversità e di promuovere l’integrazione. Comunità: una scuola in grado di crescere come Comunità, di educare attraverso la condivisione dei valori della nostra Carta Costituzionale, nella quale alunni, genitori, insegnanti, Dirigente scolastico, personale amministrativo e collaboratori scolastici interagiscono per promuovere la crescita dei nostri ragazzi e della loro personalità. Patto formativo: una scuola capace di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti e genitori. Rapporto con il territorio: una scuola che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio circostante, recependo i bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione. FINALITA’ EDUCATIVE Trasparenza nelle decisioni e coerenza nelle azioni; riconoscimento del valore delle differenze e delle diversità con il rispetto di ogni cultura e rifiuto di ogni forma di discriminazione; collaborazione con la famiglia e con le altre agenzie educative; centralità della persona; la documentazione, la diffusione e l’archiviazione delle attività formative; la continuità. Infatti l’Istituto si impegna a dare carattere di continuità all’attività educativa e formativa degli alunni, in maniera da permettere a ciascuno, sulla base dei propri ritmi di apprendimento, l’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità di orientare le scelte. L’organizzazione del nostro Istituto consentirà di sostanziare le progettazioni dei docenti in curricoli verticali per competenze disciplinari che, articolate attraverso attività e metodologie, aiutino a gestire i processi di insegnamento-apprendimento in modo 11
omogeneo. Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che vedono un progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ricostruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà. Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico- espressivo-artistica, geo/storico/sociale, matematico-scientifico-tecnologica ), sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo-affettiva e la comunicazione sociale che si generano nella vita della scuola. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. APPROCCI METODOLOGICI Nel rispetto della libertà d’insegnamento di ogni insegnante, l’Istituto propone un modello di insegnamento/apprendimento che privilegia l’alunno con le sue specificità ed il suo particolare stile d’apprendimento, con i diversi tempi e le diverse modalità con cui ciascuno apprende e la comunità educante: la famiglia, l’insegnante, l’istituzione scolastica, gli enti formativi territoriali e le altre relazioni umane. Quando questa complessa relazione funziona, il fatto educativo si compie. Perchè essa funzioni identifichiamo questi tre fattori cruciali: 1. Il benessere organizzativo; 2. il fattore motivazionale; 3. l’apprendimento empirico. Il benessere organizzativo: Quando si sta bene a scuola, l’obiettivo principale è raggiunto. Il sentiero si fa camminando, per citare un famoso libro. Allora il primo fattore sta nel creare un clima di accoglienza positivo. I ragazzi e gli insegnanti, devono vivere l’esperienza scolastica in modo sereno e gratificante. Tutti devono sentirsi accettati per quello che sono e ciascuno per quello che è. La scuola che funzione deve saper creare un clima di accoglienza umana, di calore e d’amore per la conoscenza e per il ben vivere, che i ragazzi, e non solo loro, devono sentire entrando nell’ambiente scolastico. Il fattore motivazionale : L’alunno deve essere motivato ad apprendere; in questo modo lo farà con molta semplicità. Ma qual è la motivazione psicologica che dobbiamo attivare per attirare quei ragazzi che non hanno la pressione familiare che li stimola alla conoscenza? Qui ci aiuta Aristotele “l’uomo tende per natura verso la conoscenza”. In altre parole l’uomo ha una tendenza naturale per il sapere, c’è una curiosità innata. Un pedagogista parla di “piacere” del conoscere. In ogni disciplina c’è un aspetto edonistico, ogni materia ha il suo segreto angolo di delizie, che la rende unica e appassionante per il cultore. Tutta la difficoltà dell’insegnare sta proprio nel guidare i propri alunni a scoprire questo locus amoenus del proprio sapere e, una volta che lo si sia scoperto, insegnare a coltivarlo. Partire dall’apprendimento empirico per arrivare a quello cognitivo: Siamo nel campo del metodo dell’insegnamento-apprendimento. Ma in che modo l’uomo apprende naturalmente? Certamente non è l’apprendimento cognitivo, o per concetti, in quanto questo è legato alla scrittura, che è di recente introduzione, relativamente parlando. L’uomo per natura apprende per imitazione e tentativi, cioè empiricamente. Vedo uno andare in bicicletta, ci provo e ci riprovo, fino a quando imparo. Questo è il meccanismo naturale. L’apprendimento per concetti non è un modo naturale per l’uomo, è un modo acquisito. Ce lo dobbiamo ricordare. Quando un ragazzo rifiuta di apprendere taluni concetti, lo fa perché si rifiuta di fare un atto non naturale per lui, la sente una forzatura, e questo è normale. Allora dobbiamo arrivare all’apprendimento cognitivo passando per quello empirico. L’apprendimento cognitivo deve essere la meta che si trova al termine di un lungo percorso formativo. I bambini devono passare da una scuola in cui tutto diventa un laboratorio dove si creano occasioni di apprendimento a una scuola in cui si arriva a costruire un sapere consapevole. 12
L’apprendimento cooperativo: è importante considerare l’aspetto sociale dell’apprendimento. La condivisione di idee ed esperienze è essenziale perché la costruzione del sapere è sostanzialmente un fatto sociale, esso si costruisce nell’interagire comunitario. Allora gli alunni devono essere abituati a confrontarsi a discutere, a dibattere, per arrivare a decisioni condivise e scelte il più possibile rispettose del parere di ciascuno. Inoltre si raccomanda di promuovere la costruzione di un sapere non episodico, ma piuttosto articolato che tenda a sviluppare una visione sistemica della realtà utilizzando un’integrazione tra le varie discipline di studio. Perché il sapere sia effettivamente significativo per gli alunni, si auspica di partire sempre dalle conoscenze già acquisite dai bambini per ampliarle man mano attraverso un procedimento ricorsivo e la loro organizzazione in mappe concettuali. Affinché le conoscenze acquisite non rimangano astratte, l’Istituto Comprensivo programma uscite sul territorio e visite d’istruzione. ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE L’Istituto Comprensivo di Loano - Boissano comprende due scuole dell’infanzia, tre scuole primarie e una scuola secondaria di i grado, situate in due comuni (Loano e Boissano). L’Istituto è sorto 10 anni fa dalla scissione della Direzione didattica di Loano e l’Istituto di scuola media di Loano dando origine a due comprensivi. Sono confluite nel nuovo istituto le scuole dell’infanzia primaria e secondaria di Loano e di Boissano. Gli alunni risiedono principalmente in questi due comuni, anche se alcuni di loro provengono da comuni limitrofi. Loano, comune di circa 12.000 abitanti, si trova sulla costa ligure ed è una nota località turistico - balneare. La sua posizione, protetta da un arco di montagne di cui la più alta è il monte Carmo fa sì che Loano possa godere di una situazione climatica particolarmente molto simile a quella dell’estremo ponente. Anche per questo c'è chi definisce Loano “isola del ponente”. Loano ha una frazione, Verzi, situata nell'entroterra della valle del Nimbalto. Boissano è un comune che conta circa 2.500 abitanti, è situato nel primo entroterra, a circa 4 chilometri dalla costa. E’ un paese che, seppure abbia un’antica storia, si sta sempre più sviluppando come zona residenziale in quanto, molti abitanti di Loano si trasferiscono a Boissano, trovando abitazioni più signorili, con possibilità di giardino e di casa indipendente. La maggior parte dei residenti a Boissano lavora a Loano o in altre località costiere. La scuola agisce in un contesto sociale caratterizzato da un relativo benessere economico. Le attività più fiorenti sono legate al settore turistico, le spiagge hanno avuto il riconoscimento della bandiera blu da diversi anni ed il turismo balneare è abbastanza sostenuto. Il benessere economico ha attratto un cospicuo flusso immigratorio. Infatti la popolazione è molto diversificata, con famiglie di recente immigrazione da paesi extracomunitari che si stanno inserendo nel tessuto sociale locale. Nell’anno scolastico 2018/19 Le famiglie extracomunitarie provengono soprattutto dall’Albania, dalla Romania, dalla Cina e da nazioni del nord-Africa, come il Marocco. Il nr. degli alunni stranieri è di 175 e costituiscono il 16,4% del totale della popolazione scolastica. Nella seguente tabella viene riportata la specifica suddivisione per nazionalità: ALBANIA BOSNIA ERZEGOVINA 76 3 ALGERIA 1 MOLDAVIA 8 BULGARIA RUSSIA FEDERAZIONE 1 3 ROMANIA 16 UCRAINA 2 KOSOVO 6 SIRIA 3 EGITTO 4 MAROCCO 19 BRASILE 2 BOLIVIA 2 COLOMBIA 1 EQUADOR 6 PERU’ 6 BANGLADESH 4 CINA 10 FILIPPINE 1 NIGERIA 1 TOTALE NR. 175 13
RAPPORTI COL TERRITORIO Dpr 8 MARZO 199 NR.275 ARTICOLO 7: prevede la formazione di reti di scuole per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. L’istituto ha aderito a una rete di scuole del Ponente Ligure per iniziative di formazione del personale e attività trasversali per gli studenti, mettendo in comune risorse , professionalità, gestendo e governando in questo modo le attività ordinarie, per consolidare i rapporti già esistenti tra scuole e territorio finalizzate al miglioramento dell’offerta formativa e per ottimizzare l’uso delle risorse, visto che la partecipazione a specifici bandi è consentita a sole scuole organizzate in rete. Le Amministrazioni locali collaborano in modo intensivo con la Scuola, contribuendo all’organizzazione e all’onere economico dei seguenti servizi: • servizio di trasporto per la Scuola Primaria e Secondaria di I grado; • servizio di pre-scuola; • servizio mensa; • sostegno all’integrazione di alunni diversamente abili con l’ausilio di educatori specializzati solo per i plessi del Comune di Loano; • erogazione di fondi significativi per l’acquisto di materiale, per la realizzazione di laboratori e di progetti per migliorare l’offerta formativa. 14
I PERCORSI FORMATIVI Alunni BES /DSA 2018/2019 Sedi BES DSA Scuola secondaria 15 30 Scuole primarie 32 14 Totale 47 (+12 rispetto all’anno 44 (-13 rispetto all’anno precedente) precedente) Anche per gli alunni con DSA/ BES si prevede la stesura del PDP in collaborazione con la famiglia e gli esperti che seguono i percorsi scolastici di tali studenti; si provvede alla stesura del piano personalizzato con gli insegnati referenti di classe e a un confronto continuo con le famiglie per adeguare in caso di necessità il piano personalizzato alle mutate esigenze dell’alunno. 15
ALUNNI STRANIERI L’integrazione degli alunni stranieri, nelle classi delle scuole di ogni ordine e grado, va considerata come strettamente connessa alla natura e ai fini dell’autonomia delle singole istituzioni educative. Tali alunni devono poter trovare nelle nostre scuole un ambiente favorevole che li aiuti a crescere dal punto di vista psicologico e socio-culturale e dove possano ricevere stimoli cognitivi e rassicurazioni affettive. Per facilitare tale integrazione, nel nostro Istituto si cerca di facilitare l'ingresso dei bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico; dopo un primo confronto con la famiglia e prime osservazioni e valutazioni delle capacità dell’alunno, si definisce la classe di appartenenza; in caso di necessità si attiva un piano personalizzato e si utilizzano risorse interne o del MIUR per percorsi di prima alfabetizzazione . Per un'azione più completa ed efficace la scuola necessita della collaborazione dei soggetti educativi presenti sul territorio: famiglie, educatori, enti locali, associazioni e istituzioni a vario titolo interessati. Per l'approccio comunicativo alla lingua italiana e per facilitare l'acquisizione delle materie di studio la scuola si propone di attivare laboratori di sviluppo, recupero e potenziamento. In caso di necessità è previsto l'intervento del mediatore e/o facilitatore linguistico se attivabile con le istituzioni esterne o con fondi specifici. AREA DELL’ORGANIZZAZIONE STRUTTURA DELLE SCUOLE E DATI L’Istituto Comprensivo di Loano - Boissano è costituito da due Scuole dell’Infanzia, tre Scuole Primarie e una Scuola Secondaria di I grado, situate in due Comuni (Loano e Boissano). Gli alunni risiedono principalmente in questi due Comuni, anche se alcuni di loro provengono da comuni limitrofi. E’ prassi presso il nostro Istituto aprire la scuola all’utenza per rendere visibile in modo tangibile il proprio operato. Vengono organizzati incontri rivolti ai genitori dei bambini nuovi iscritti della scuola dell’infanzia e delle future classi prime della scuola primaria e secondaria di primo grado, in cui la Dirigente Scolastica e gli insegnanti spiegano l’organizzazione della scuola e l’offerta formativa. Pertanto i genitori saranno invitati a entrare a scuola durante l’orario scolastico, in modo che possano vedere direttamente quanto viene proposto agli alunni, le aule e le modalità di attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. Crediamo che tutte queste singole iniziative debbano essere adeguatamente valorizzate trasformandole in un percorso che, oltre a caratterizzare l’Offerta formativa dell’Istituto, possa rafforzare quel legame tra Scuola, Famiglia e Territorio quale risorsa strategica della nostra Scuola. ORGANICO DOCENTI DI SOSTEGNO DATI ANNO SCOLASTICO ORGANICO ASSEGNATO 2018/19 Alunni disabili Di cui con certificati iscritti certificazione di nell’istituto gravità tot. 21 Scuola secondaria 1° 9 disabili 4 con certificazione di 3 DOCENTI A 18 gravità ORE + 2OF Scuole primarie 10 disabili 2 con certificazione dI 4 DOCENTI gravità 88 ORE + 9 ore in deroga Scuola infanzia 2 disabili 1 con certificazione 1 DOCENTE A 25 ORE +6 di gravità ORE IN DEROGA Totale 21 7 16
DOCENTI DI SCUOLA DELL’INFANZIA A.S.2018/2019 18 posti comuni IRC 1 docente per 13,30 ore. Non si prevedono significative variazioni nell’arco del triennio salvo eventuali variazioni sulle scelte del tempo scuola da parte dell’utenza o sul sostegno per situazioni di cui non si e’ attualmente a conoscenza o che potrebbero essere certificate . NON E’ PREVISTO ORGANICO POTENZIATO DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA A.S.2018/2019 scuola primaria 40 posti comuni, 4 posti docenti potenziato suddivisi sui diversi plessi; si rammenta che l’organico potenziato svolge anche copertura di supplenze sui plessi di infanzia e primaria, 1 posto L2 e 2 docenti IRC + 10 ore. DOCENTI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO A.S. 2018/19 scuola secondaria Tenendo conto che attualmente sono presenti nr. 12 classi di cui 1 a tempo prolungato (una terza). Le cattedre sono state così definite in organico di fatto: • lettere 7 docenti - distacco docente per 6 ore • scienze / matematica 4 docenti + 3 ore • francese 1 docente per 10 ore • inglese 2 docenti • spagnolo 1 docente per 14 ore • artistica 1 docente + docente a 6 ore • tecnologia 1 docente + 1 docente a 6 ore • ed. musicale 1 docente + 1 docente potenziato+ 1 docente per 6 ore • ed. fisica 1 docente + 1 docente a 6 ore • Irc 1 docente a 12 ore PERSONALE ATA ANNO SCOLASTICO 2018/19 Assistenti amministrativi nr.6 + 1 assistente amministrativo a 12 ore. Direttore dei servizi generali e amministrativi : nr.1 Collaboratori scolastici Nr. 19 + 6 ORE 17
CRITERI FORMAZIONE CLASSI E CRITERI ACCOGLIMENTO DOMANDE DI ISCRIZIONE CRITERI FORMAZIONE SEZIONI - CLASSI Le classi parallele devono avere, possibilmente, un ugual numero d’iscritti e pari numero di maschi e femmine, stranieri e diversamente abili. Il numero minimo di alunni per classe deve rispettare le norme di legge. FORMAZIONE CLASSI SCUOLA INFANZIA Si formano due graduatorie: 1. quella dei bambini che compiono i tre anni entro il 31/12 dell’anno precedent; 2. quella dei bambini che compiono gli anni entro il 30/04 dello stesso anno. Hanno precedenza assoluta i bambini che hanno già frequentato la scuola negli anni precedenti. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELLA GRADUATORIA PER I NEOISCRITTI I genitori dei bambini neo iscritti saranno tenuti a presentare la seguente Dichiarazione sostitutiva di Certificazione (art.2 Legge n.15 del 4.1.1968 e s.m.) . In base alle loro dichiarazioni, sarà assegnato un punteggio e stilata una graduatoria. Domanda presentata entro i termini (anche in altra scuola Punti 20 □ pubblica, purché documentata e motivata) SITUAZIONE DEL BAMBINO RESIDENTE Residenza nel Comune della scuola richiesta Punti 20 □ Bambino/a di 5 anni Punti 20 □ Bambino/a di 4 anni Punti 10 □ Bambino/a di 3 anni Punti 5 □ SITUAZIONE DEL BAMBINO NON RESIDENTE Bambino/a non residente con fratelli/sorelle frequentanti scuole Punti 3 □ all’interno dell’Istituto Comprensivo Bambino/a non residente con sede di lavoro di almeno un Punti 3 □ genitore nel Comune Bambino/a residente nei Comuni dell’Istituto Comprensivo Punti 3 □ SITUAZIONE NUCLEO FAMILIARE Nucleo monoparentale Punti 20 □ Genitore disabile con certificazione ( L. 104/92) Punti 8 □ SITUAZIONE LAVORATIVA DEI GENITORI - MADRE Oltre 30 ore settimanali Punti 7 □ Da 20 a 30 ore settimanali Punti 6 □ Fino a 20 ore settimanali Punti 4 □ In cerca di occupazione iscritto alle liste di collocamento o Punti 2 □ mobilità 18
Turni di lavoro sulle 24 ore Punti 1 □ Pendolarità giornaliera oltre 30 Km Punti 2 □ SITUAZIONE LAVORATIVA DEI GENITORI - PADRE Oltre 30 ore settimanali Punti 7 □ Da 20 a 30 ore settimanali Punti 6 □ Fino a 20 ore settimanali Punti 4 □ In cerca di occupazione iscritto alle liste di collocamento o mobilità Punti 2 Turni di lavoro sulle 24 ore Punti 1 □ Pendolarità giornaliera oltre 30 Km Punti 2 □ PRECEDENZE I bambini disabili con certificazione ( L. 104/92) e casi particolari documentati anche in modalità riservata da Servizi competenti, hanno la precedenza assoluta. MODALITA’ DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI Le sezioni vengono formate al termine delle iscrizioni sulla base di criteri didattici stabiliti dal Collegio dei Docenti. Per i bambini che, secondo punteggio, risultano essere inseriti in lista di attesa, viene inviata alle famiglie specifica comunicazione scritta. Gli alunni anticipatari saranno ammessi alla frequenza nel mese di gennaio dell’anno di compimento dei 3 anni. Dopo il termine delle iscrizioni, eventuali iscrizioni sopraggiunte vengono accolte in presenza di posti disponibili; in caso contrario si inseriscono in lista di attesa secondo punteggio. Pertanto la lista di attesa viene continuamente aggiornata, e resa pubblica, in base ai nuovi inserimenti. VERIFICA TITOLI DICHIARATI In caso di esubero di domande, prima della formazione delle sezioni, un’ apposita Commissione procederà alla verifica di n. 10 Dichiarazioni, scelte a campione mediante sorteggio pubblico. Successivamente, anche in presenza di graduatorie già pubblicate, ulteriori controlli potranno essere effettuati nel caso di dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni fornite. In caso di falsa dichiarazione verranno a decadere tutti i benefici eventualmente conseguiti ai fini dell’ammissione alla Scuola dell’Infanzia. ALUNNI STRANIERI A norma della C.M. n. 2 dell’08/01/2010 il numero totale degli alunni stranieri in ingresso non deve superare il 30% del totale dei bambini iscritti; In caso di esubero di alunni stranieri si applicano i seguenti criteri preferenziali: 1) casi di bambini diversamente abili segnalati; 2) alunni che hanno fratelli frequentanti il plesso medesimo nel medesimo anno scolastico; 3) alunni appartenenti a famiglia monoparentale (unico genitore vedova/o o unico esercente la potestà parentale) 4) alunni appartenenti a famiglie con entrambi i genitori che lavorano 5) altri alunni fino ad esaurimento posti disponibili, secondo l’ordine di vicinanza al plesso. CRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI Le insegnanti formulano la proposta di formazione delle sezioni seguendo i seguenti criteri: - Parità di numero alunni per sezione - Equilibrio numerico tra maschi, femmine e tra le tre fasce di età nella stessa sezione. 19
- Equilibrio numerico di alunni stranieri tra le diverse sezioni. - Collocamento in sezioni diverse dei fratelli, gemelli e dei cugini. SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI ALLA SCUOLA PRIMARIA Le iscrizioni degli alunni obbligati alla frequenza della classe prima si ricevono ogni anno in conformità alle disposizioni impartite dal Ministero della Pubblica Istruzione. All’atto dell’iscrizione il responsabile dell’assolvimento dell’obbligo scolastico sottoscriverà apposita richiesta su modulo predisposto dalla segreteria della scuola. Le domande saranno prese in considerazione, fino alla saturazione dei posti disponibili, secondo i seguenti criteri di priorità: a) Alunni residenti o domiciliati anagraficamente nell’ambito dei Comuni della zona territoriale afferente ai plessi. b) In subordine, altri elementi preferenziali sono: - presenza di altri fratelli già iscritti e frequentanti presso l'Istituto; - affidamento dell’alunno, durante la giornata, a congiunti o ad altre persone che abitano nella zona di pertinenza della scuola, ovvero ubicazione dell’attività lavorativa dei genitori nella zona di pertinenza della scuola. Le domande dei non residenti o degli alunni provenienti da fuori zona possono essere accettate, in presenza di disponibilità di posti, con l’adozione dei medesimi criteri di cui al punto b), precisando che i bambini residenti a Loano e Boissano hanno comunque la precedenza rispetto ai non residenti. Pertanto le domande di iscrizione degli alunni provenienti da fuori zona si intendono accolte con riserva. c) A norma della C.M. n. 2 dell’08/01/2010 il numero totale degli alunni stranieri per classe non deve superare il 30% del totale. 2) Per quanto riguarda eventuali impossibilità di soddisfare la scelta dei genitori in riferimento al tempo scuola da essi indicato e in caso di esubero di alunni stranieri si applicano le seguenti precedenze: a) casi di bambini diversamente abili segnalati; b) alunni che hanno fratelli frequentanti il plesso medesimo nel medesimo anno scolastico; c) alunni appartenenti a famiglia monoparentale (unico genitore vedova/o o unico esercente la potestà parentale); d) alunni appartenenti a famiglie con entrambi i genitori che lavorano; e) altri alunni fino ad esaurimento posti disponibili secondo l’ordine di vicinanza al plesso. CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI La formazione delle classi prime ove esistano più sezioni con il medesimo tempo scuola è affidata ad una commissione mista docenti infanzia e primaria designata dal Collegio dei docenti, la quale divide i bambini in gruppi sulla base dei criteri di seguito elencati: 1) formazione di gruppi di bimbi di scuola materna di 5/6 componenti, il più possibile omogenei. Per gruppi omogenei si intendono simili fra loro ma eterogenei all’interno, in modo che i componenti di ogni gruppo rappresentino i diversi livelli che di solito si riscontrano in una sezione dal punto di vista cognitivo, relazionale, motorio, comportamentale e della partecipazione. A questa fase provvede una commissione composta da un docente per sezione di scuola dell’infanzia. Agli alunni diversamente abili si cercherà di garantire la presenza di un gruppetto di riferimento significativo di 3-4 alunni. 2) I gruppi così formati vengono esaminati dal Dirigente Scolastico corredati dalle schede di passaggio e da indicazioni sintetiche relativi ai casi particolari. 3) Il Dirigente scolastico provvede, anche avvalendosi della collaborazione della commissione già istituita, alla formazione effettiva delle classi prime distribuendo i gruppi di cui al punto 1. Per quanto riguarda l’assegnazione dei docenti alle classi, il Dirigente avrà cura di garantire, per quanto possibile, la presenza di un docente in servizio a tempo indeterminato in ogni classe. 20
Puoi anche leggere