Lettere dal campo di concentramento nazista - Alatel Seniores Telecom
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DAI NOSTRI SOCI Lettere dal campo di concentramento nazista S ono molto felice di annunciarvi la pubblicazione, seppur amatoriale, di un libricino a mio avviso molto speciale! È un lavoro che raccoglie i documenti che mio padre ha conservato, del perio- do del suo internamento nei campi di la- voro nazisti. Tra questi ci sono anche le lettere che mio padre scriveva a mamma. Oltre all'aspetto romantico e sentimentale, grazie all'amore di una giovane coppia di sposi, emerge il quadro reale di una sto- ria che è stata troppo spesso dimentica- ta o volutamente nascosta perchè troppo difficile da raccontare. Io stesso, nono- stante i racconti crudi di mio padre, pos- so ancora, ogni volta, prendere coscien- za di un aspetto in più. DEDICATO A MIO PADRE Ho voluto anche omaggiare, alla fine della narrazione, la nascita del primo monumento in Italia dedicato alla memo- ria del Samudaripen, genocidio di Rom e Sinti (Lanciano - ottobre 2018), promos- sa da Alexian, Santino Spinelli e soste- nuta dal basso, da persone, associazioni, artisti che credono fermamente che biso- gna fare di tutto per non dimenticare Tonio Fusco Aprile 2019 22 Continuità – Alatel Abruzzo e Molise
DAI NOSTRI SOCI Santo Nunzio Sulprizio L Non ricevette nemmemo la compassione dai suoi a nostra Regione ha dato i natali a San paesani, da questi veniva allontanato quando si Giovanni da Capestrano, San Francesco recava presso la fonte Riparossa a lavare la sua Caracciolo, San Gabriele dell'Addolorata e ferita. San Camillo de Lellis. A loro si è aggiunto Santo Nunzio Sulprizio che Papa Francesco, La ferita, malcurata, si trasformò in carie ossea. Fu riconoscendo valido un miracolo avvenuto per sua curato a Napoli, accolto da uno zio militare, ma a intercessione lo ha canonizzato il 14 ottobre 2018. nulla valsero le cure, nemmeno ad evitargli atroci sofferenze. Nunzio Sulprizio nacque a Pescosansonesco il 13 aprile del 1817 da una famiglia umile e povera, Il 5 maggio 1836 a soli 19 anni morì. Il primo rimase orfano e fu prima allevato dalla nonna e dicembre 1963 fu beatificato da Papa Montini. poi affidato ad uno zio, che non considerando la La sua tomba fu subito meta di pellegrinaggio. sua cagionevole salute lo avvio' al mestiere di Viene considerato il protettore degli operai, degli fabbro nella sua officina. invalidi, delle vittime sul lavoro e dei giovani. La vita di Nunzio Sulprizio fu breve ma intensa e Prima della canonizzazione, in suo onore, venne caratterizzata da grandissime sofferenze vissute eretto un Santuario presso la Fonte Riparossa di con tanta fede. Trovava conforto nel Signore, che Pescosansonesco, in Provincia di Pescara, dove divenne per lui l'amico inseparabile, e nella attualmente riposano le sue spoglie. Madonna presenza materna, che illuminerà il buio della sua solitudine ed il vuoto degli affetti umani. Nel lavoro fu sfruttato senza pietà, feritosi ad una caviglia continuò instancabilmente le sue lunghe e faticose giornate. Appena poteva, si rifugiava davanti al Tabernacolo per fare compagnia a Gesù. A chi gli chiedeva "Chi si prende cura di te?" Rispondeva: "La Provvidenza di Dio". LucianoTordone Aprile 2019 Continuità – Alatel Abruzzo e Molise 23
DAI NOSTRI SOCI Ovidio: Amori, Miti e altre Storie D avvero un grande successo di pubblico e di critica per la splendida mostra dedicata ad Ovidio a Roma presso le Scuderie del Quirinale dal 17 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019. Una mostra che non solo ha celebrato il grande poeta abruzzese Publio Ovidio Nasone in occasione del bimillenario dalla sua morte (nacque a Sulmona il nel 43 a.C. e morì a Tomi sul Mar Nero tra 17 e 18 d.C.) ma il modo di vivere dei Romani, quello che amavano, ciò in cui credevano, l’importanza del mito. La ricca esposizione pittoriche di grande rilievo), hanno illustrato ha consentito ai visitatori di immergersi l’opera del grande poeta e gli studi che su di lui e sul periodo storico in cui visse vennero realizzati a partire dal Medioevo. La mostra, curata da Francesca Ghedini, è stata dunque l’occasione per ripercorrere la prima età imperiale romana guidati dall’ispirazione e dalle esperienze di vita del poeta Ovidio che così nella vita di Roma all’epoca di Augusto considerevolmente ha contribuito a attraverso l’esperienza personale dell’uomo delineare i contorni della nostra cultura Ovidio che, dotato di straordinaria occidentale. intelligenza e profondo senso morale, entrò in conflitto con l’imperatore. Attraverso le Curata da Francesca Ghedini per opere e i documenti esposti, emerge celebrare il bimillenario della morte del l’Ovidio poeta raffinato, capace di poeta di Sulmona, avvenuta a Tomi sul esprimere nei suoi componimenti l’amore, Mar Nero (attualmente Costanza in l’incanto, la poesia e la mitologia come mai Romania) nell’anno 18 d.C. “La mostra celebra il vittorioso ritorno a Roma del nessuno prima di lui. poeta”. I reperti esposti, oltre 200 pezzi databili dall’età romana (sculture, monete, affreschi) al periodo barocco (con opere Mario Giannantonio Aprile 2019 24 Continuità – Alatel Abruzzo e Molise
PROPOSTE EDITORIALI IL MIO FLAIANO. UN SATIRO MALINCONICO “I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume” (Ennio Flaiano) “F ellini non sarebbe diventato F ellini senza F laiano. Diciamo che la grandezza di F ellini era nella sua ca- pacità di rendere popolare la genialità di F laiano” (Enrico Vaime) Ennio Flaiano ha caratterizzato da grande protagonista la cultura e la società della seconda metà del Novecento italiano. Nato a Pescara, trasferito in gioventù a Roma, si è ben presto distinto nei giornali più importanti della Capitale. Dal mondo dell’editoria il passo a quello della Dolce Vita fu breve. A partire dall’omonimo film, ha firmato le sceneggiature dei più importanti lavori di Feder ico Fellini. Nonostante la frequentazio- ne del mondo del cinema, egli è sempre rima- sto un uomo proverbialmente schivo, riserva- to, di un’intelligenza unica e affilatissima, significa…Storia d’amore all’italiana” con acuto osservatore della realtà degli anni Cin- Terzoli, ai best seller più recenti “Quando la quanta e Sessanta, in cui con i suoi aforismi rucola non c’era”, “Era ormai domani, quasi”, dava giudizi taglienti e spesso definitivi. Enr “I cretini non sono più quelli di una volta”, ico Vaime fu stretto collaboratore di Flaiano “Cin cin. Bere troppo fa male. Non bere per in gioventù. In questo libro-intervista con niente, a volte, fa peggio”, “Il meglio è passato. Licio Di Biase, studioso della storia di Pesca- Il senso della storia e il senso del ridicolo” e ra e dei suoi personagi, ripercorre la vita di “Gli amori finiscono non preoccupatevi”. questo personaggio atipico ed indimenticabile della cultura italiana regalandoci un ritratto Licio Di Biase (Belgio, 1957), laureato in inedito e ricco di preziose notazioni. Storia all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, si è dedicato alla ricostruzione GLI AUTORI della storia di Pescara, pubblicando vari libri e saggi tra cui La Grande Storia-Pescara e Enrico Vaime (Perugia, 1936) è uno dei padri Castellamare dalle origini al XX secolo del varietà televisivo italiano (da “Canzonissi- (2010). È autore, inoltre, de L’era della ma” a “Quelli della domenica”, da “Tante balena. La storia della DC abruzzese dal scuse” e “Risatissima”) e teatrale, in ditta dopoguerra al 1992 (2003), Giuseppe Spataro. artistica con Italo Terzoli (per Garinei e Gio- Una vita per la democrazia (2006), Remo vannini hanno scritto “Felicibumta”, “Anche i Gaspari. La politica come servizio (2012), bancari hanno un’anima”, “La vita comincia L’Onorevole d’Annunzio (2013). Ha pubbli- ogni mattina” e altri successi). Conduttore dal cato anche tre romanzi storici aggiudicandosi 1978 del programma radiofonico “Black Out” una decina di Premi letterari. (Radio 2 Rai) e ospite fisso di “Coffee Break” fino al 2013, su La7 ha condotto “Anni Luce”, Mario Giannantonio “OmnibuWeekend”. Ha al suo attivo numero- si libri, dal primo fortunatissimo “Amare Aprile 2019 Continuità – Alatel Abruzzo e Molise 25
DAI NOSTRI SOCI Pietrabbondante S ubito dopo la stazione di Pescolanciano, oltrepassato il Trigno sul ponte Baranello,la strada inizia ad arrampicarsi.dolcemente lungo la costa ondulata di Collemalluccio .In questa località,cosi tipicamen- te agreste fatta di verde e di cielo,inconsapevolmente s'avverte un silenzio antico, austero,che predi- spone alla meditazione,forse,anche ad un rimpianto indistinto e perciò che proprio qui ,meglio che altrove,i sentimenti vogliano adagiarsi nei riposi dei praticelli e sotto l'ombre degli abeti .Ecco apparire il ri- piano di CALCATELLO che scivola dalla strada come un appendice bisognoso di riposo,e plana sui dirupi e nelle valli circostanti. E' su questo fazzoletto di terra che dormono i resti del Teatro di Pietrabbondante :dormono un sonno di attesa,impastato di una solennità senza tramon- to,corroborata dai secoli .Intorno altri reperti che esercitano sull'attenzione del vi- sitatore un richiamo meno pressante,meno vivo,come se --invece --l'armonioso anfiteatro costituisse il luogo ricercato nel quale far placare la ressa dei pensieri che,si agitano nella mente di chiunque si ferma in questo luogo. Calamai di inchiostro hanno scritto sulla vicenda del CALCATELLO ;qui la storia pesa col suo silenzio .E qui' che fu identificato la BOVIANUM VETUS .Livio piu' vicino alle cose di allora,non aveva fatto tanto. Ma quale peso ha la storia,quali ripercussioni essa suscita e determina nell'animo umano,sui sogni e sugli affanni di ciascuno? Sul ripiano del CALCATELLO ove incombe il grumo maestoso del Monte Saraceno,il teatro è pieno di pa- ce sotto la cupola del cielo:non vi sono ombra al mattino. Nell'anfiteatro,sui sedili che fanno da invidia a quelli di Pom- pei e di Siracusa perchè scolpiti un solo pezzo di pietra,con la spalliera in forma anatomica,il sole di aprile s'ammorbidi- sce e s'impasta con un tepore che sembra venire anche dal- la terra. L'orizzonte è immenso e va dalla terra di Abruzzo al Matese creando un proscenico che nel suo grande arco ab- braccia le montagne della Puglia. Il fondale è L'infinito.Chi siede nel teatro,se vuole puo' diventare spettatore di se stesso immaginarsi sul palcoscenico recitando a soggetto. Applaudirsi o contestarsi. E' il teatro di tutti. Percio' le date la storia il mistero del Calcatello impallidiscono per svanire e per rinascere e vivere la storia sel momento. Antonio Di Ioia articolo tratto dal libro “ITINERARI” dello sccrittore e poeta molisano EMILIO SPENSIERI Aprile 2019 26 Continuità – Alatel Abruzzo e Molise
DALLA REDAZIONE Rinnovo cariche sociali triennio 2020/2022 A lla fine del corrente anno scadono le cariche elettive sociali della nostra Associazione del periodo 2017/2019, per cui si rendono necessarie avviare le operazioni per le elezioni del triennio 2020/2022. Le elezioni riguardano le nomine: • dei Presidenti di Sezione, • dei Consiglieri Regionali e • dei Revisori dei conti Regionali. I soci ordinari in regola con il versamento della quota associativa dell’anno 2019 potranno proporre la propria candidatura ad una sola carica sociale (Presidente di Sezione oppure Consigliere Regionale oppure Revisore dei Conti) e dovranno comunicare la loro decisione inviando una mail o un fax alla propria sede regionale, entro e non oltre il 30 giugno 2019. E’ opportuno che gli interessati accertino, sempre entro il 30 giugno c.a., l’avvenuta ricezione della propria candidatura tramite il NV 800012777. Il nuovo Statuto prevede che tutti gli iscritti possono concorrere con il loro voto all’elezione dei rappresentanti della propria Sezione e del Consiglio Direttivo Regionale di appartenenza; tra essi anche i soci familiari ovvero il coniuge del socio sempre che abbia deciso di iscriversi all’Associazione MEETING ALATEL AM – PESCHICI – GARGANO La segreteria Regionale SENIORES TELECOM - ALATEL organizza un fine settimana presso la struttura Hotel Residence Mira loc. Grotta dell’Acqua di Peschici. Dal 7 al 9 giugno ( 3 giorno e 32 notti) e dal 5 al 9 giugno (4 notti) Prenotazioni Ai Seguenti Numeri: 800012777 – 0853843310 Dal Lunedì Al Venerdì Dalle 10,00 Alle 12,00, Indicando La Scelta Del W.E. O 5 Giorni, CON VEN ZI ON I ALATEL ABRUZZO E M OLI SE 2019 Vi invitiamo a visitare il nostro sito http://156.54.83.41/alatel/sede/abr uzzo-e-molise/ dove è possibile trovare le iniziative in corso, i CAF convenzionati, tutte le convenzioni, l'ultimo numero di Continuità Aprile 2019 Continuità – Alatel Abruzzo e Molise 27
GALLERIA FOTOGRAFICA L’Aquila L'Aquila vanta un patrimonio storico secolare, nonostante i danni subiti nel corso della sua storia per via dei rovinosi terremoti del 1461, 1703 e 2009. L'asse urbano è suddiviso in quattro rioni . Tra i monumenti più famosi spiccano le basiliche, le fontane medievali, le mura urbiche con le porte d'accesso, i palazzi gentilizi settecenteschi Quarto di San Pietro Quarto di Santa Maria Chiesa di San Pietro a Coppito, la Forte spagnolo, struttura tra le parrocchia capoquartiere del rione principali del rione Quarto di San Giovanni o San Quarto di Santa Giusta Marciano Basilica di Santa Maria di Fontana delle 99 cannelle, il Collemaggio monumento più rappresentativo del rione
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