EFG LUGANO ESTIVAL JAZZ 2019 - Piazza della ...

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                 EFG LUGANO ESTIVAL JAZZ 2019
               41esima edizione - Piazza della Riforma

Giovedì 4.7

Marcin Patrzalek
“Ho iniziato per caso. La scuola stava finendo e mio padre mi ha iscritto a un
corso di chitarra per evitare che mi annoiassi troppo durante le vacanze…”.
Così in un’intervista Marcin Patrzslek, il 19enne polacco, giovanissimo e
straordinario chitarrista e compositore. Lo scorso anno Marcin ha vinto
l’edizione italiana di “Tu si que vales” conquistando il premio di 100mila euro
che gli permetterà di continuare a studiare e perfezionare talento per la
chitarra acustica. Suona con incredibile virtuosismo la Classica (dalla V
Sinfonia di Beethoven ai Capricci di Paganini) ma anche il Flamenco e il Jazz:
pagine acustiche che esegue in maniera impeccabile applicando lo stile
tradizionale accanto a un gioco percussivo sorprendente, un “tapping”
velocissimo e affascinante grazie al quale riesce a sfruttare appieno la tastiera
e le corde dello strumento. Marcin si esibisce da solo in apertura della prima
serata di Estival, un preludio per l’ingresso dell’Orchestra della Svizzera
italiana (OSI) con il suo prestigioso ospite.

RAY LEMA
Orchestra della Svizzera italiana (OSI)
Conductor: Mariano Chiacchiarini
feat. Etienne Mbappe

Ray Lema
Pianista, chitarrista e compositore, Ray Lema è forse fra gli artisti più eclettici
e inclassificabili, fra i più conosciuti al mondo, un’icona della musica africana.
Una tipologia ideale per il tradizionale e suggestivo incontro con l’OSI a
Estival. La sua musica è un insieme di Jazz, Afro-Beat e Classica: tutto ciò
che ha accompagnato la sua vita. Compongo al pianoforte, racconta Ray, e
un buon compositore impara a sognare al passo sinfonico e a suonare
leggendo le partiture. E io provengo dalla musica classica. Nato a Lufu-Tolo
(Congo,1946) inizia a suonare l’organo in chiesa a 12 anni accompagnando i
canti gregoriani. Poi nella sua vita entra il pianoforte. Fra le sue spinte
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ispiratrici c’è il genio di Fela Kuti di cui è stato direttore d’orchestra. Sebbene
vicino alla musica tradizionale la grande influenza stilistica gli deriva dalla
passione per il grande Jazz di cui adora la libertà con i suoi straordinari
universi musicali. Vorrei un giorno liberare la foresta creativa che ho in testa
con un’orchestra sinfonica, ha confessato. Ebbene, quel momento è arrivato!

Etienne Mbappé
Da oltre trent’anni è famoso in tutto il mondo come virtuoso del basso che
suona indossando dei guanti neri che ormai sono diventati il suo simbolo.
Originario del Camerun e cresciuto in Francia, Etienne ha suonato con i più
grandi musicisti fra i quali Michel Jonasz, Liane Foly, Joe Zawinul, John
McLaughlin… molti lo ricorderanno a Estival nel 2010 con Bill Evans e
Robben Ford. Il suo bassismo, sorprendentemente energico e efficace si
accompagna a un talento come compositore e cantante con cui ha costruito
la sua propria storia musicale.

Orchestra della Svizzera italiana (OSI)
Nel panorama internazionale l’OSI ha saputo qualificarsi come orchestra di
punta a livello europeo. Nel gennaio 2018 l’Orchestra e il suo direttore
principale Markus Poschner vincono il prestigioso premio discografico
internazionale ICMA. Fin dagli anni ’30 l’OSI ha contribuito in maniera
determinante allo sviluppo musicale del territorio: Ansermet, Stravinskij,
Stokowski, Celibidache e Scherchen sono tra le grandi personalità musicali
che l’hanno diretta, come innumerevoli sono i compositori con cui l'OSI ha
collaborato come Mascagni, Richard Strauss, Honegger, Milhaud, Martin,
Hindemith e, in tempi più vicini, Berio, Henze e Penderecki. L’Orchestra è
sostenuta principalmente dal Cantone Ticino, dalla Città di Lugano e
dall’Associazione degli Amici dell’OSI. Partner Internazionale è il gruppo
Helsinn. Sponsor principale è la Banca dello Stato del Cantone Ticino mentre
la SSR/RSI la sostiene in qualità di acquirente di prestazioni. L'esordio a
Estival dell'OSI è nel 1993 con Friedrich Gulda. Da allora, accanto alla
collaudata formazione, si sono avvicendati molti altri protagonisti della musica
contemporanea fra i quali Dave Brubeck, Maynard Fergusson, Max Roach,
Richard Galliano, Martha Argerich con Luis Bacalov, Eumir Deodato, Al Di
Meola, la Premiata Forneria Marconi (PFM), Michel Camilo, Noa, gli Hildegard
lernt fliegen di Andreas Schaerer e, lo scorso anno, il chitarrista Nguyen Lê.
Nel luglio 2017 è stato attribuito all’OSI il prestigioso Premio alla Carriera
istituito dagli organizzatori di Estival Jazz con il patrocinio del Corriere del
Ticino.
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Mariano Chiacchiarini
Il direttore argentino nasce nel 1982 a Buenos Aires. A 25 anni, vincitore del
Concorso di Direzione d’orchestra J. Martini al Teatro Colón di Buenos Aires,
inizia una carriera internazionale che lo porta a collaborare con i più importanti
direttori, con le orchestre e gli ensemble più rinomati e con i principali festival
e sale concertistiche. Il suo concerto in Cina è stato scelto come Evento
dell’anno e trasmesso live in tutto il mondo. In Germania dal 2010 è direttore
musicale dell’Universität Trier e dal 2009 è direttore dell’Ensemble Garage;
nel 2013 iniziano i suoi impegni con la Lucerne Festival Academy Orchestra
e dal 2014 è uno dei direttori ospiti principali dell’Orchestra Nazionale
Sinfonica in Argentina. Nel 2018 vince il Deutscher Musikpreis (Ex ECHO
Musikpreis). Nello stesso anno diventa membro del comitato per i progetti del
Deutscher Musikrat.

Mario Biondi
La voce calda, profonda di Mario Biondi è inconfondibile. Tante diversissime
esperienze sono valse a formare quel grande artista che conosciamo: dai cori
in chiesa ai turni nelle sale di registrazione per etichette di nicchia, senza
trascurare lo studio e il perfezionamento della lingua inglese. Di origine
catanese Mario è da sempre appassionato di musica Soul, un genere che lo
accompagna fin dagli esordi aprendo alcuni concerti di interpreti e autori del
panorama internazionale di assoluto livello come Ray Charles. Nel 2006 esce
il suo primo album che in pochi mesi conquista ben quattro dischi di platino.
L’anno successivo inizia la sua grande avventura, impegnandolo su progetti
di respiro internazionale che rapidamente conquistano pubblico, critica e altri
dischi di platino. Grazie alla sua bravura e alla qualità della sua verve artistica,
nel 2014 Mario è l’unico interprete italiano a prendere parte agli Echo Jazz
Awards, i premi ufficiali dell’industria discografica tedesca. Amico di lunga
data della nostra regione (ha vissuto a Ligornetto per un certo periodo),
Biondi, sulla breccia da molti anni, ha duettato con i più grandi artisti e
realizzato innumerevoli tournées esibendosi nei maggiori teatri del mondo. È
stato protagonista di importanti concerti nei principali festival Jazz In Italia e
in Europa. Dopo essere stato ospite qualche anno fa di Estival Nights, l’artista
si presenta sul palco luganese accompagnato da un gruppo jazz con un
progetto che rende omaggio alle sue grandi doti di crooner.
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Venerdì 5.7

Celebration of Billy Cobham’ 75th anniversary
BILLY COBHAM’ CROSSWINDS PROJECT
feat. Special Guest: RANDY BRECKER
È dalla fine degli anni ’60 e poi nel decennio successivo che Billy Cobham ha
iniziato ad essere conosciuto come uno dei batteristi più apprezzati. Dapprima
accompagnando la tromba di Miles Davis poi con la Mahavishnu orchestra,
Billy è stato uno dei più acclamati batteristi nell’ambito del Jazz, della Fusion
e del Rock. Il suo drumming è inconfondibile per velocità e potenza, un
cocktail di energia esplosiva, virtuosistica e creativa che ha contagiato i palchi
internazionali più prestigiosi esibendosi con orchestre sinfoniche, big band di
altissimo livello, con gruppi da lui capeggiati o insieme a leggende della
musica contemporanea di cui fa ormai parte dal 1987, anno in cui è stato
inserito nella celebre Hall Of Fame come batterista moderno e nel 2013 come
batterista classico. Da sempre amico di Estival, Cobham torna sul suo palco
accompagnato dalla sua band con la prestigiosa presenza del trombettista
Randy Brecker.

Randy Brecker
Trombettista, compositore e vincitore di ben cinque Grammy, la musica di
Randy da alcuni decenni ha contribuito a cambiare il sound del Jazz, del R&B
e del Rock. Nato nel 1945 a Philadelphia da una famiglia musicale ha presto
manifestato il suo talento cavalcando avventure musicali straordinarie: dalla
Big Band di Clark Terry a quella di Duke Pearson e Thad Jones e Mel Lewis
fino ai Blood, Sweet & Tears, Horace Silver, i Jazz Messengers di Art Blackey,
John Abercrombie senza tralasciare la straordinaria esperienza dei Brecker
Brothers con il sax del compianto fratello Michael un progetto che ha
conquistato diversi Grammy Awards.

Zara McFarlane
È una delle stelle più luminose del Jazz contemporaneo. Con una voce calda,
avvolgente e una tecnica straordinaria, Zara McFarlane è una delle artiste più
riconosciute e rispettate della nuova ondata del Jazz inglese. Dalle origini
giamaicane, è nata e cresciuta tra l’East London e l’Essex. I suoi primi ascolti,
quelli preferiti, sono stati per Sarah Vaughan e Nina Simone ma anche per
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Michael Jackson e Lauryn Hill. Vincitrice di molti premi, cantautrice e
interprete, la McFarlane è ambasciatrice di un sound eloquente e
provocatorio, fra melodie jazz, reggae e nu-soul che, grazie al suo progetto
più recente, “Arise”, la vedono tuffarsi nella tradizione musicale afro-caraibica
alla riscoperta di armonie a cui dare nuova forma, tra Calypso, Spiritual, Funk
e Dub. Una musica che ha conquistato personaggi come Hugh Masekela,
Gregory Porter, Ernest Ranglin, Shabaka Hutchings, Moses Boyd, Ezra
Collective Una scoperta di Estival per il suo pubblico di appassionati.

Mart’nàlia
La grande tradizione musicale brasiliana, in particolare quella del Samba,
torna a Estival con un’artista eccezionale. Mart’nàlia è una mia invenzione
dice orgoglioso suo padre, il leggendario Martinho da Vila. Figlia anche della
cantante Analia Mendonca, Martnália Mendonça Ferreira (Mart’nàlia è una
miscela con i nomi dei genitori) è musicista, percussionista, cantante e
compositrice: una delle artiste più complete che io conosca, ribadisce ancora
Martinho. Dal timbro speciale, il suo canto è nero, dolce e swingante e le sue
composizioni nascono da diverse ispirazioni. Nata a Vila Isabel, un quartiere
al nord di Rio de Janeiro, Mart’nàlia è sempre stata circondata dalla musica.
La sua carriera inizia presto, all’età di 16 anni, come vocalist al seguito del
padre. Dopo una discreta gavetta nei locali e nei teatri di Rio, Mart’nàlia incide
il suo primo disco di Samba nel 1985. Dal 1994 si unisce al gruppo del
percussionista Ivan Lins, ma fra i suoi mentori può annoverare protagonisti
come Caetano Veloso e Maria Bethânia. Nel 2015 l’artista carioca ha ricevuto
la Nomination al Latin Grammy di Las Vegas per il miglior album di Samba
vincendolo poi nel 2017.
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Sabato 6.7

Franco Ambrosetti Family present:
SMUM BIG BAND 25° Silver Session
Feat. Bobby Watson
La Scuola di Musica Moderna (SMUM) con la sua sede storica di Lugano (e
quella di Losone) è al contempo una splendida realtà per tutta la nostra
regione e una certezza per la formazione musicale dei giovani. È una struttura
creata con l’intento di insegnare le tecniche musicali e diffondere la passione
per la musica moderna nel rispetto e nella conoscenza delle sue radici ma
con un occhio di riguardo per i suoi sviluppi e le più recenti tendenze. La
SMUM nasce nel 1994 grazie ai suoi mentori originari: il trombettista e
compositore luganese Franco Ambrosetti, il batterista Guido Parini, il
chitarrista Giorgio Meuwly e il clarinettista e sassofonista Duca Marrer,
scomparso nel 2009. Per festeggiare i primi 25 anni di esistenza di una scuola
prestigiosa e ampiamente riconosciuta (oggi conta 270 allievi), Estival ha
voluto invitare sul palco una formazione che, oltre ai fondatori della SMUM,
comprende diversi suoi docenti: musicisti fra i più affermati a livello
internazionale come Gabriele Comeglio, Emilio Soana, Brian Quinn, Danilo
Moccia, Mario Rusca, solo per citarne alcuni. In scena ci saranno anche
Franco e Gianluca Ambrosetti con Bobby Watson, ospite speciale!
Decisamente delle nozze musicali d’argento da favola.

Franco Ambrosetti
Compositore e raffinato interprete, il trombettista Franco Ambrosetti è uno dei
nomi storici del Jazz in Europa e Stati Uniti, sulla cresta dell’onda dagli anni
’60, di lui si narra che Miles Davis abbia dichiarato: è l’unico bianco ad avere
un suono nero. Grande improvvisatore, il flicorno di Franco ha un suono
caldo, rotondo e intriso di lirismo, senza eccesso di cromatismi e sempre
attento a offrire una limpidezza timbrica. Ha collaborato con i migliori jazzisti
internazionali, tra i quali Uri Caine, Phil Woods, Michael Brecker, Dexter
Gordon, Joe Henderson, Ron Carter, Victor Lewis, Gato Barbieri, Dave
Holland, Kenny Barron, John Scofield ma anche Alfredo Golino, Antonio
Faraò, Dado Moroni e molti altri ancora. Storico è stato il suo sodalizio con
George Gruntz e Daniel Humair nell’esperienza fondamentale con la Band
del padre, l’altosaxofonista Flavio Ambrosetti, pioniere del Jazz europeo negli
anni ‘50 e ‘60. Franco è co-fondatore della SMUM.
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Bobby Watson
Saxofonista, compositore, produttore e insegnante Bobby è un abile jazz
performer, un musicista caratterizzato da uno stile fluido e aggressivo
influenzato dai primi anni trascorsi a fianco del grande batterista Art Blakey
con i suoi Jazz Messengers di cui è stato direttore musicale (1977-81). Nativo
del Kansas, Bobby si è formato all’Università di Miami con studenti di vaglia
come Pat Metheny, Jaco Patorius, e Bruce Hornsby. Il suo album di debutto
come solista è del 1975 a New York. Poi, ispirato da Blakey e dal pianista
Horace Silver, insegue la pista del Bebop creando il gruppo Bobby Watson &
Horizon con il bassista Curtis Landis e il batterista Victor Lewis. Ha
collaborato con batteristi come Roy Hargrove, Louis Hayes, Max Roach,
sassofonisti come George Coleman e Brendford Marsalis e polistrumentisti
come Sam Rivers. Ma anche con Carlos Santana e cantanti come Joe
Williams, Dianne Reeves, Lou Rawls, Betty Carter e Carmen Lundy.

Marcus Miller
Al top da più di trent’anni, Marcus Miller è considerato fra gli artisti più influenti
del nostro tempo. Vincitore di due Grammy Award per il quale è stato
nominato più volte oltre ad essersi meritato numerosi altri riconoscimenti, nel
2013 l’UNESCO l’ha nominato Artista per la Pace. Bassista straordinario, il
personalissimo sound di Marcus Miller è il risultato di una combinazione unica
di stili fra Funk, Groove, Soul e pura abilità tecnica. È il frutto di un’intensa
professionalità acquisita al fianco di artisti come Kenny Washington e Miles
Davis, con cui ha realizzato incisioni entrate nella storia come “Tutu” e “Music
From Siesta”. Considerato un maestro dello “slapping”, Miller annovera nella
sua carriera collaborazioni, fra le innumerevoli, con Herbie Hancock, McCoy
Tyner, David Sanborn, Roy Hargrove, James Carter, Wayne Shorter, Maceo
Parker ma anche con Frank Sinatra e Elton John. Un gigante del Jazz
contemporaneo, insomma. Dopo 11 anni, Marcus Miller torna a infiammare la
piazza di Estival.

Patax
Con un mix di Flamenco, Salsa e Jazz, i Patax propongono uno spettacolo
travolgente grazie all’affiatamento di un gruppo eccezionale, una locomotiva
di ritmo e colori per una valanga di vitalità. La band arriva dalla Spagna
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seguendo la traiettoria di artisti della Fusion come i Weather Report, Chick
Corea Elektric Band, Frank Zappa, Herbie Hancock e Joe Zawinul. Questo
progetto è anche l’erede naturale del Jazz degli Irakere, di Wayne Shorter,
Miles Davis, Hermeto Pascoal e Paco de Lucía, situandosi a un nuovo livello
di comunione ritmica e musicale con l’inserimento del Flamenco e del Folclore
afrocubano. Tutti ingredienti saporiti e indispensabili per realizzare una
magica e irresistibile ricetta musicale. Con oltre 21 milioni di visite nel canale
YouTube, il gruppo dei Patax è uno dei più promettenti della Jazz Fusion al
mondo, la materializzazione di una musica globale dalle molteplici influenze
grazie a un suono inconfondibile, che fa ballare e si suda, si vive, ci si diverte!
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