Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...

Pagina creata da Marta Messina
 
CONTINUA A LEGGERE
Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...
Decomissioning Nucleare: un’opportunità di domanda e sviluppo

Il mercato del decommissioning nucleare
Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN

Roma, 20 maggio 2015
Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...
IL DECOMMISSIONING NEL WORLD ENERGY OUTLOOK 2014
     WORLD ENERGY OUTLOOK 2014-AGENZIA INTERNAZIONALE ENERGIA (AIE)
                                   “Scenario energia nucleare”
         crescita attività collegate a smantellamento reattori nucleari attualmente in uso
                 elemento chiave del cambiamento portato all’industria nucleare

                  Nuovo backbone dell’industria di settore e della domanda pubblica?

                                        ITALIA
                         DECOMMISSIONIG - COSTI & OPPORTUNITA’
                  Nucleare (i) costo di smaltimento ma anche (ii) opportunità
                  economica di politica industriale
                  Opportunità per entrare in mercato globale decommissioning grazie
                  a capacità sviluppata a livello nazionale
                  Tra i primi Paesi a decidere uscita dal nucleare
                  (i) Operare su intera filiera -> centrali - impianti di ricerca - ciclo del
                  combustibile
                  Sogin sta infatti smantellando tutte le principali tipologie di reattori:
                  PWR della centrale di Trino; BWR delle centrali di Caorso e
                  Garigliano; GCR-Magnox della centrale di Latina.

     NECESSITA’ E OPPORTUNITA’ DI UNA SUPPLY CHAIN DEL DECOMMISSIONING
Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...
IL DECOMMISSIONING IN CIFRE (1/3)

                    INTERNATIONAL ATOMIC ENERGY AGENCY (IAEA)
                        122 centrali permanentemente chiuse (al 2009)
                            in 40-> iniziate attività di decommissioning
          altre -> fase di safe storage/eventuale smantellamento parti convenzionali

                                    Solo il 10% completamente smantellate

                                         Solo 10 reattori sopra i 100MWe
                            a fronte di circa 250 reattori di ricerca “decommissioned”

      LA GRAN PARTE DEL PARCO TERMOELETTRICO NUCLEARE E’ ANCORA ATTIVO
                                    Vita media impianti

                                     Prime generazioni: vita media 30 anni

                         Nuove centrali: 40-60 anni salvo estensioni/lavori sostituzione
                                          parti più vecchie 15-20 anni

    LA NUCLEAR ENERGY AGENCY (NEA) SI ASPETTA PICCO DECOMMISSIONING PER IL 2015
                       WARNING: COSTI-RISORSE-COMPETENZE
Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...
IL DECOMMISSIONING IN CIFRE - IAEA dati 2009 (2/3)
                    Paese              Numero        Mwe

                   Armenia               1           376

                    Belgio               1            10

                   Bulgaria              1           1632

                   Canada                3           178

                    Francia              11          3798

                   Germania              19          6879

                    Italia               4            1423
                  Giappone               5           16111
                  Kazakistan             1             52

                   Lituania              1           1185
                  Paesi Bassi            1            55

               Federazione russa         5           786

               Repubblica Ceca           3           900

                   Spagna                2           621

                    Svezia               3           1225

                   Ucraina                1          3515
                 Regno Unito             20          3324

                     USA                 28          9784

                   TOTALE               122          51854
Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...
I TEMPI DEL DECOMMISSIONING

 A fine 2013 esistevano nel mondo                                               Quasi 200 dei 434 reattori
   147 reattori nucleari in fase di                                              attivi alla fine del 2013
         fermata definitiva.                                                   andranno in disuso al 2040.

                                                   Le cifre

                          Il

           Questo cambiamento investirà in prevalenza l’Unione Europea (soprattutto dal 2020
            al 2029), gli Stati Uniti, la Russia e il Giappone, ma è destinato a influenzare anche
                                   l’approccio industriale alle nuovi centrali.

               Si stima, inoltre, che nei prossimi 40 anni verranno spenti ed entreranno in
                              fase di decommissioning circa altri 400 impianti,

                Il rapporto di Nomisma Energia dell’Aprile 2013 prevede che le attività di
                smantellamento produrranno nuovi occupati nell' indotto diretto, nella
                misura di 7 nuovi posti di lavoro per ogni milione investito, con un picco
                nel 2016 e nel 2017.
Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...
REATTORI CHE ENTRERANNO IN SHUT-DOWN ENTRO 2050

                               401 reattori entro il 2050
                Europa                2020-2039             74 impianti/69 GW
           Europa Est/Russia          2020-2039             27 impianti/24 GW

            Nord America              2030-2049             96 impianti/98 GW
Decomissioning Nucleare: un'opportunità di domanda e sviluppo - Il mercato del decommissioning nucleare Raffaella Di Sipio, Direttivo AIN ...
IL DECOMMISSIONING IN CIFRE (3/3)

                       WORLD NUCLEAR ASSOCIATION - APRILE 2015
      È stata raggiunta una significativa esperienza nel decommissioning di varie tipologie
                                        di impianti nucleari.

                                           Circa 90 reattori commerciali

                                          45 reattori sperimentali/prototipi

                                       Più di 250 reattori nucleari di ricerca

                    Degli oltre 140 impianti commerciali -inclusi prototipi -
              15 completamente smantellati, circa 50 in corso di smantellamento
                                  circa 50 in Safestore, 3 intombati
                Per gli altri la strategia di decommissioning non è stata definita
SONDAGGIO - IL PARERE DELL’INDUSTRIA DI SETTORE (1/2)
SONDAGGIO - IL PARERE DELL’INDUSTRIA DI SETTORE (2/2)
I COSTI DEL DECOMMISSIONING (1/2)
Dati AIE - World Energy Outlook 2014
 Il costo del decommissioning degli stabilimenti supererà i 100 miliardi di dollari.
 Si tratta di una stima che esclude il costo di smaltimento dei rifiuti: per il solo Regno Unito, infatti, il
  costo complessivo è invece stimato in circa 85 miliardi di sterline.
Dati Nomisma Energia - Aprile 2013
 Italia: 1,7 mliliardi di Euro per le attività di smantellamento + 12mila posti di lavoro (circa 7 nuovi posti
  di lavoro per ogni milione investito, con un picco nel 2016 e nel 2017.)
 A livello globale: investimenti pari a 165 miliardi di euro per lo smantellamento di 400 reattori entro il
  2050; 606 miliardi di euro complessivi per raggiungere lo stadio di green field.
 Secondo alcuni centri di ricerca queste stime potrebbero essere addirittura conservative, in ogni caso il
  trend fino al 2050 sarà crescente con ricadute positive in termini economici – occupazionali molto
  importanti.
DATI Commissione Bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella
Relazione sulla gestione dei rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse - Dicembre 2012
 “si tratta di un mercato, per parlare solo di quello europeo, valutabile complessivamente in decine di
  miliardi di euro (si può pensare a una stima del costo medio dello smantellamento di un impianto di
  500 milioni di euro) …”.
I COSTI DEL DECOMMISSIONING (2/2)

  I costi di decommissioning di centrali nucleari possono essere stimati per singoli impianti con una
   ragionevole accuratezza, basandosi sulle diverse esperienze internazionali negli Stati Uniti (per es.,
   Shippingport), in Gran Bretagna (Berkeley) ecc.
  Specialisti indipendenti forniscono stime di costo aggiornate periodicamente, in modo tale da informare
   sia le utilities sia i gestori dei fondi.
  Le attività di decommissioning e di gestione del relativo fondo sono generalmente coordinate da enti
   che operano sotto la supervisione degli organi governativi competenti.
  Le società nucleari controllate devono mantenere dettagliati piani di smantellamento che vengono
   periodicamente aggiornati su base quinquennale.
  I piani di smentellamento tengono conto dei miglioramenti raggiunti a livello internazionale nelle
   pratiche di decommissioning, dei cambiamenti che avvengono nelle strutture degli impianti e delle
   norme legislative.
INVESTIMENTI (mld €): ATTIVITA’ DECOMMISSIONING NEL MONDO

  35            32
  30
  25                                                          21
  20                                                      17,2             15,9
                                   13,7
  15
                     9,4                                                         9,8
  10      8,1                                                      6,8
                                 5,8    4,6
                           1,8                2,6                        3,1           2,4 3,7 3,1 0,9
   5                                                0,8 1,8
   0
           Europa                  Europa           Stati Uniti          Asia             Altri
         Occidentale              dell'Est e
                                   Russia
                       2013-2020          2021-2030           2031-2040         2041-2050

  Europa Occidentale -> Belgio, Finlandia, Francia , Germania, Olanda, Svezia, Spagna, Svizzera, UK
  Europa dell’Est e Russia -> Armenia, Bulgaria, Lettonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia,
   Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria
  Altri -> Argentina, Brasile, Canada, SudAfrica, Pakistan
I COSTI DEL DECOMMISSIONING - MODELLI FINANZIARI

 Nella maggior parte dei paesi l'operatore o il proprietario è responsabile per i costi di disattivazione.

 Le forme di finanziamento principali per le operazioni di decommissioning sono le seguenti:

  Finanziamento pubblico: opzione valida in caso lo Stato è il proprietario delle centrali; lo Stato
   dedica parte del suo budget annuale o crea un fondo apposito (come nel Regno Unito);
  Fondi interni dedicati e non: in questo caso (adottato nella maggioranza dei paesi membri del
   OECD) è l’operatore che costituisce e reperisce le risorse per un apposito fondo dedicato al
   decommissioning;
  Fondi esterni dedicati: in questo caso i fondi necessari sono gestiti da un organismo indipendente, di
   nomina privata o pubblica; tale fondo può essere comune a tutte le centrali o decentralizzato a livello
   degli operatori.

 Prepayment          External Sinking Fund            Surety Fund / Letter of Credit / Insurance
MODELLI FINANZIARI: PRO & CONTRO

                                                    Fondi    Finanziamento
                                                   Interni      pubblico

                                               Organismo        Fondi
                                             Indipendente      Interni       Paesi ad elevato debito pubblico
                                                                             Situazioni di congiuntura economica
                                                                             sfavorevole/limiti di budget
                                                                             Potenziale minaccia alla libera
                                                                             concorrenza nel mercato energia

                                                                             Distrazione fondi verso altri scopi

                    Responsabilizzazione operatori

                    Impossibilità storno risorse

 Commissione UE: preoccupazione/verifiche sui fondi necessari per finanziare lo smantellamento finale; in
 molti paesi i fondi stanziati non sembrano sufficienti per pagare lo smantellamento finale; in altri paesi i
 fondi (sostanziali) vengono spesso usati anche liberamente, per attività riguardanti la sicurezza nucleare,
 che sono diverse dallo smantellamento, mettendo i fondi a rischio, e distorcendo la competizione con
 concorrenti che non hanno a disposizione risorse per lo smantellamento nucleare.
STIME COSTI PER TIPOLOGIA REATTORE

 In generale, rimandare il processo di smantellamento (opzione Safestore) comporta una riduzione dei
 costi in conseguenza del decadimento delle scorie; va però tenuto conto dei costi di sorveglianza e
 stoccaggio dei siti che possono essere superiori.
 I costi variano a seconda della grandezza dell’impianto e soprattutto del tipo di tecnologia impiegata.
 Uno studio dell’OECD (2003) riporta le seguenti stime (USD del 2001) per tipo di reattore:

  reattori PWR: $200-500 per kWe
  reattori VVER: $330 per kWe
  reattori BWR: $300-550 per kWe
  reattori CANDU: $270-430 per kWe
  per finire, i reattori gas-cooled (tra i quali), di tipo britannico, possono toccare punte di $2600 per kWe.

 Molto superiori erano i costi dello smantellamento dei reattori refrigerati a gas (come il Magnox della
 Centrale elettronucleare di Latina, nei pressi di Borgo Sabotino, attualmente in Safestore) a causa della
 maggior quantità di materiali radioattivi (e dell'infiammabile grafite), che raggiunsero i 2.600 dollari/kWe
 per alcuni reattori Magnox del Regno Unito.
UN CASE STUDY

La centrale di Maine Yankees è stata realizzata dopo 4 anni di lavori, nel 1972, da un consorzio di 10
utilities locali.
Una singola unità da 900Mw PWR ha funzionato ininterrottamente fino al 1997, anno in cui una serie di
riparazioni hanno portato alla decisione di chiudere la centrale perché economicamente non conveniente.
Le operazioni di decommissioning, durate fino al 2005, sono state svolte nel pieno rispetto dei tempi e dei
costi ($508 milioni, dei quali $380 mln per le operazioni di decommissioning e $128 mln per il trattamento
dei rifiuti).
Alla fine delle operazioni, il team che ha curato il decommissioning ha redatto un rapporto contenente le
lezioni tratte fra le quali, soprattutto, la creazione di un Community Advisory Panel (CAP), un organismo
di confronto dei vari stakeholders, compresi i rappresentanti delle comunità locali, che ha favorito il
coinvolgimento del pubblico nel processo; il CAP è ritenuto da molti il vero driver del successo di Maine
Yankees.
ITALIA: DECOMMISSIONING E RISORSE SOGIN (1/5)
In Italia dal 1999 tutte le attività e gli obblighi relativi al decommissioning e alla gestione dei rifiuti nucleari
(incluse quelle relative alla passata attività nucleare italiana) fanno capo a Sogin SpA. Nel 2000 è avvenuto
il trasferimento asset e la partecipazione di Enel in Sogin è stata interamente assegnata al Ministero del
Finanze italiano, trasformandola in società statale al 100%.
Prima della costituzione di Sogin, ENEL alimentava un apposito fondo, costituito attraverso
l’accantonamento di una percentuale sul prezzo di vendita del kWh prodotto.
In attuazione del DM Industria - Tesoro 26 gennaio 2000, i programmi di attività di Sogin sono sottoposti
alla valutazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che ne controlla l’efficienza al fine del
riconoscimento da parte dello Stato dei relativi oneri economici.
«Secondo quanto è previsto dal sistema regolatorio vigente, il piano quadriennale delle attività deve essere
effettuato una volta l’anno ed inviato all’AEEGSI, dopo essere stato approvato dal Consiglio di
Amministrazione, entro il 31 ottobre di ciascun anno.
Il piano quadriennale include il budget per l’anno successivo.

Il 28 ottobre 2014 il Consiglio di Amministrazione Sogin ha approvato all’unanimità il Piano Quadriennale
2015-2018 inclusivo del budget per l’anno 2015 e preso atto di:
 Ritardi nell’avanzamento dei task di progetto realizzati nel 2014 rispetto a quanto previsto nel piano
  quadriennale 2014-2017, compensati da attività anticipate che hanno consentito il sostanziale
  raggiungimento degli obiettivi economici del budget 2014;
 Necessità di riprogrammare i volumi di decommissioning in particolare per gli anni 2015 (-42%) e
  2016 (-37%) rispetto al piano approvato in dicembre 2013»
ITALIA: DECOMMISSIONING E RISORSE SOGIN (2/5)

«Per il 2015 nella pianificazione pluriennale 2014-2017 (inviata a dicembre 2013) erano state previste
attività per 136 milioni di Euro ma si è resa necessaria una riprogrammazione delle attività che ha portato
ad una riduzione di circa 56 mln di Euro rispetto al budget previsto nel piano 2014-2017.

Quindi il budget per l’anno 2015 nella nuova programmazione è sceso a circa 80 mln Euro (-56 mln
Euro).»
«Direttamente collegato al tema del taglio del budget vi è un possibile maggior costo complessivo
sostenuto in bolletta elettrica per via dei ritardi delle attività di esecuzione del decommissioning degli
impianti.
Nel periodo considerato 2015-2017 la riduzione complessivamente ammonta a circa 120 mln Euro.»
ANDAMENTO SMANTELLAMENTO CENTRALI-IMPIANTI 2014-2018
ITALIA: DECOMMISSIONING E RISORSE SOGIN (3/5)

 Le risorse finanziarie impiegate da Sogin per l’attuazione dei programmi di decommissioning degli
 impianti nucleari e di gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi derivano:
  dai fondi “smantellamento impianti nucleari” e “trattamento e smaltimento del combustibile nucleare”,
   accumulati da Enel nel periodo 1962-1999 e trasferiti a Sogin all’atto del conferimento delle attività
   nucleari (ottobre 1999);
  da una parte della tariffa elettrica (componente A2) determinata periodicamente dall’Autorità AEEGSI;
   la A2 è destinata alla copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse (Latina,
   Caorso, Trino Vercellese, Garigliano), alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare e alle attività
   connesse e conseguenti, svolte dalla società Sogin. Secondo quanto previsto dalle leggi finanziarie
   2005 e 2006, una parte del gettito della componente A2, pari a circa 100 milioni l'anno, viene destinato
   al bilancio dello Stato.
   Principali riferimenti normativi: dl 79/99; dm 26 gennaio 2000; legge n. 83/03; decreto 2 dicembre 2004;
   legge n. 311/04 (finanziaria 2005); legge n. 266/05 (finanziaria 2006); dm 3 aprile 2006; legge n. 99/09.
 L’Autorità definisce il modello di remunerazione di Sogin e ne controlla le attività sotto il profilo della
 congruenza e dell’efficienza economica.
 Garantisce, inoltre, attraverso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico, la copertura del fabbisogno
 finanziario di Sogin.
ITALIA: DECOMMISSIONING E RISORSE SOGIN (4/5)

  Con le bollette dell'energia elettrica, oltre ai servizi di vendita (materia prima, commercializzazione e
   vendita), ai servizi di rete (trasporto, distribuzione, gestione del contatore) e alle imposte, si pagano
   alcune componenti per la copertura di costi per attività di interesse generale per il sistema elettrico
   nazionale: si tratta dei cosiddetti oneri generali di sistema, introdotti nel tempo da specifici
   provvedimenti normativi.
   Negli ultimi anni, gli oneri generali di sistema hanno rappresentato una quota crescente e sempre più
   significativa della spesa totale annua di energia elettrica degli utenti finali.
  Gli oneri generali sono applicati come maggiorazione della tariffa di distribuzione, (quindi all'interno dei
   servizi di rete), in maniera differenziata per tipologia di utenza -domestica, illuminazione pubblica,
   altre utenze in bassa, media o alta tensione- secondo criteri che variano da componente a
   componente. Ad esempio, la componente A2 pesa di più sui clienti domestici e le piccole imprese
   servite in bassa tensione, la A4 sui clienti non domestici mentre la As è applicata uniformemente a
   tutti.

   Il gettito raccolto dall'applicazione degli oneri generali è trasferito su appositi Conti di gestione istituiti
   dalla Cassa Conguaglio per il settore elettrico per ciascuna componente; fanno eccezione la
   componente A3 che affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e la
   componente As, per la quale i distributori versano alla Cassa solo la differenza tra il gettito raccolto e i
   costi sostenuti per il riconoscimento del bonus (se la differenza è negativa, viene riconosciuta al
   distributore). L'utilizzo e la gestione di questi fondi è disciplinata dall'Autorità che aggiorna
   trimestralmente le aliquote sulla base del fabbisogno.
ITALIA: DECOMMISSIONING E RISORSE SOGIN (5/5)

 Il 29 settembre 2014 l’Autorità per l’energia ha reso note le condizioni di riferimento per l’energia elettrica
 e il gas per famiglie e piccoli consumatori serviti in tutela nel trimestre 1° ottobre-31 dicembre 2014:
  Per l’energia elettrica si è registrato un incremento trimestrale dell’1,7%, principalmente a causa del
   recupero degli scostamenti rispetto alle stime del costo di approvvigionamento della materia prima e
   della necessità di finanziare alcuni oneri di sistema.
  Fra questi, in particolare, la componente la messa in sicurezza del nucleare A2 per fare fronte alle
   necessità di gettito relative ai versamenti al bilancio dello Stato -> Il gettito della A2 copre i costi per lo
   smantellamento delle centrali nucleari dismesse e alle attività connesse e conseguenti, svolte dalla
   Sogin. Le leggi Finanziarie del 2005 e del 2006 hanno stabilito che 100 milioni l’anno del gettito della
   A2 (gettito stimato 2013 circa 195 milioni €), vadano al bilancio dello Stato. Il Mef ha già richiesto con
   decreto il versamento di tale gettito per gli anni 2012, 2013 e successivi.
  Nel dettaglio, sull’incremento ha inciso la componente A2 per lo 0,6% per il pagamento di 200 milioni al
   bilancio dello Stato a valere appunto su questa componente.

  L’Autorità ha evidenziato la necessità che vengano attuati i provvedimenti governativi che ne
   permettano la riduzione -> Il dl 69/13 (cosiddetto Decreto del fare) ha previsto una riduzione
   della componente A2 per lo smantellamento delle centrali nucleari da attuarsi con un decreto
   del MEF, di concerto con il MiSE.
  Sul punto, AIN esprime posizione contraria alla riduzione prospettata.
GLI ONERI GENERALI DI SISTEMA NEL I TRIMESTRE 2015

DATI NOMISMA ENERGIA APRILE 2013:
Componente A2 pari a 0,1 €cent/kWh, su un costo medio di 18,9 €cent/kWh (0,5% del totale).
Per questa componente, la spesa media annua di una famiglia tipo è di circa 2 euro, un valore quasi 4
volte inferiore rispetto ad 8 anni prima della diffusione del dato.
AEEGSI: AGGIORNAMENTO 2015 (1/2)

DELIBERAZIONE 26 MARZO 2015
 129/2015/R/COM AGGIORNAMENTO, DAL 1 APRILE 2015, DELLE COMPONENTI TARIFFARIE
  DESTINATE ALLA COPERTURA DEGLI ONERI GENERALI E DI ULTERIORI COMPONENTI DEL
  SETTORE ELETTRICO E DEL SETTORE GAS
 sulla base delle informazioni comunicate da Sogin, nel corso del 2015 è previsto un esborso
  straordinario di circa 120 milioni di euro, in relazione all’accordo di sostituzione dei rifiuti a media e
  bassa attività, derivante dai contratti di riprocessamento nel Regno Unito del combustibile nucleare
  irraggiato, di cui alla direttiva 10 agosto 2009; e che, nel corso del medesimo anno, sono inoltre
  previsti interventi per il mantenimento in sicurezza delle centrali e degli impianti;
 il gettito della componente tariffaria A2 risulta inadeguato a coprire gli oneri di competenza del
  conto alimentato dalla medesima componente;
 l’articolo 5, comma 2, del decreto legge 69/13 prevede misure per la riduzione della componente A2
  della tariffa elettrica a valere sulle maggiori entrate generate dalle disposizioni di cui all’articolo 5,
  comma 1, del medesimo decreto legge e sulla base delle modalità individuate con decreto adottato dal
  Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico; e che
  detto decreto non risulta essere ancora stato adottato;
 ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del decreto legislativo 31/10, la Sogin è il soggetto responsabile
  della realizzazione e dell'esercizio del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e dell’annesso Parco
  Tecnologico;
AEEGSI: AGGIORNAMENTO 2015 (2/2)
  l'articolo 24, comma 5, del decreto legge 1/12 prevede che le disponibilità della componente tariffaria
   A2 “sono impiegate per il finanziamento della realizzazione e gestione del Parco Tecnologico
   comprendente il Deposito Nazionale e le strutture tecnologiche di supporto, limitatamente alle attività
   funzionali allo smantellamento delle centrali elettronucleari e degli impianti nucleari dismessi, alla
   chiusura del ciclo del combustibile nucleare ed alle attività connesse e conseguenti, mentre per le altre
   attività sono impiegate a titolo di acconto e recuperate attraverso le entrate derivanti dal corrispettivo
   per l'utilizzo delle strutture del Parco Tecnologico e del Deposito Nazionale, secondo modalità stabilite
   dal Ministro dello sviluppo economico, su proposta dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, a
   riduzione della tariffa elettrica a carico degli utenti”;
  con la segnalazione 416/2014/R/eel, nell’ambito del perseguimento del più generale obiettivo di
   riduzione degli oneri generali gravanti sulla bolletta elettrica, l’Autorità ha evidenziato, al Governo e al
   Parlamento, l’opportunità di intervenire legislativamente, al fine di coinvolgere, fin da subito, tutti i futuri
   utilizzatori del Deposito Nazionale (già oggi identificabili) nel finanziamento per la realizzazione del
   medesimo e di trovare da subito strumenti di finanziamento diversi dalla componente tariffaria A2, in
   relazione ai progetti di ricerca nell’ambito del Parco Tecnologico;
  in data 2 gennaio 2015, la Sogin ha trasmesso all’ISPRA la proposta di Carta nazionale delle aree
   potenzialmente idonee (Cnapi) alla localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi; e che, in
   data 13 marzo 2015, l’ISPRA ha consegnato al Ministero dell'Ambiente e al Ministero dello Sviluppo
   Economico la relazione sulla suddetta proposta; e che, pertanto, si stanno avviando le attività
   propedeutiche alla realizzazione del Deposito Nazionale e del Parco Tecnologico;
  fin dal 2010 la Sogin ha sostenuto costi per le attività relative alla realizzazione del Deposito
   Nazionale e del Parco Tecnologico; detti costi non hanno ancora trovato esplicita copertura dal
   gettito della componente A2; e che, in mancanza degli adeguamenti normativi sollecitati con la
   segnalazione 416/2014/R/eel, anche i costi non afferenti al perimetro degli oneri nucleari
   dovranno essere posti temporaneamente (a titolo di acconto) sul conto A2, fino all’entrata in
   funzione del medesimo Deposito Nazionale.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI
 In Germania sono state fermate 19 centrali, 2 sono state portate a “prato verde”: quella di
 Neideraichbach, restituita a usi agricoli a metà del 1995 e di Grosswelzheim, nel 1998. Attualmente sono
 in fase di decommissioning 3 impianti, tra i quali la centrale Gundremmingen-A (250 Mwe). Sono stati
 smantellati 27 dei 36 reattori di ricerca e 7 dei 9 impianti del ciclo del combustibile chiusi.
 In Francia, sono state fermate finora 11 centrali. 8 sono impianti dotati di un reattore a gas-grafite e 1 è
 la centrale a neutroni veloci Superphenix, di Creys-Malville (250MWe). Le restanti 2 sono la centrale di
 Monts-d’Arree e quella di Chooz. In questi impianti e in due delle centrali a gas-grafite (Chinon-A2,
 Bugey-1) sono in corso le operazioni di decommissioning.
 In Spagna, la centrale a gas grafite di Vandellos, fermata nel 1990, è in fase di “custodia protettiva
 passiva” dal 2003, in attesa dell’inizio delle attività di decommissioning. Iniziato il decommissioning della
 centrale di Josè Cabrera (Zorita), fermata nel 2006. Per le restanti 8 centrali PWR ancora in esercizio è
 programmato l’inizio del decommissioning non appena cesseranno le attività di produzione di energia.
 Nel Regno Unito, il decommissioning è affidato alla Nuclear Decommissioning Authority (NDA). Le
 centrali nucleari oggi fermate sono 26. La strategia finora adottata è quella della custodia protettiva
 passiva.
 Negli Stati Uniti, le centrali nucleari finora fermate sono state 28, delle quali 14 sono in
 decommissioning. Le centrali di Connecticut Yankee, Maine Yankee e Yankee Rowe sono state
 smantellate. Quest’ultima, riportata a “prato verde”, è stata aperta al pubblico, mentre l’impianto di Fort
 St. Vrain, i cui lavori di smantellamento e decontaminazione sono terminati nel 1992, è stato riconvertito
 in un impianto a gas.
 In Giappone, le centrali fermate sono 5. Di queste, JPDR-II è stata smantellata. Nella centrale di Tokai1
 sono invece in corso le operazioni di decommissioning. In particolare, si sono concluse le attività di
 smantellamento dell’impianto e si stanno realizzando le attività di condizionamento dei rifiuti. Le altre 4
 centrali sono in custodia protettiva passiva.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: STATI UNITI (1/2)

 Negli Stati Uniti, le utilities raccolgono 0,1-0,2 centesimi / kWh per finanziare lo smantellamento.
 Esse devono poi riferire regolarmente alla NRC "Nuclear Regulatory Commission" sullo stato dei relativi
 fondi di disattivazione.
  Circa 2/3 del costo totale stimato di smantellamento di tutti i reattori nucleari è già stato raccolto.
  Nel 2001: raccolti 23.700 milioni di dollari per lo smantellamento e lasciata in sospeso una seconda
   parte di 11.600 milioni di dollari da coprire con la vita operativa dei 104 reattori statunitensi in funzione.
  Da notare che molte utilities hanno rivisto al ribasso i costi di decommissioning (WNA 2009)
   ipotizzando mediamente un costo di 320 milioni di dollari per unità.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: STATI UNITI (2/2)
 By Greg R. White, Commissioner, Michigan Public Service Commission - 05/14/15 09:50 AM EDT
  “As the 114th Congress prepares to convene its first hearing Friday on the federal government's
   management of spent nuclear fuel, there is reason for optimism that the stars could be aligning to fix
   this broken program.
 Consider:
  Pressure on the administration and Congress to act is growing, with taxpayers already having paid
   $4.5 billion in damages from the federal government's failure to move spent nuclear fuel from
   commercial nuclear power plant sites. Each year of inaction after 2020 increases liability to taxpayers
   by an estimated $500 million.
  Federal courts have forced the Department of Energy—in the absence of any viable nuclear waste
   program—to suspend collection of the monthly surcharge that has poured about $750 million annually
   from electricity consumers into the Nuclear Waste Fund. Federal courts also have ordered the Nuclear
   Regulatory Commission to proceed with the license review process for the nuclear waste repository
   proposed at Yucca Mountain, Nev.
  In just the past three months, two separate projects to establish consolidated interim storage facilities
   for spent nuclear fuel have been unveiled in west Texas and southeast New Mexico.
  Only weeks ago, Secretary of Energy Ernest Moniz announced that, to finally achieve some progress
   in this tattered program, the agency will undertake steps to decouple disposal efforts for commercial
   spent fuel and the Defense Department's high-level radioactive waste. While the Secretary's initiative
   lacks details and a budget, and therefore fails to inspire confidence, he did pledge to move in parallel
   on consolidated storage for the byproducts of both commercial and defense nuclear applications.”
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: SLOVACCHIA (1/3)
  In Slovacchia, come in ogni altro paese nucleare (o che è stato nucleare in passato), le attività di
   decommissioning sono regolate da apposite leggi: una prima legge emessa nel 1994 e le successive
   modifiche, tra cui quella numero 238/2006. Esse stabiliscono le attività da considerare nel
   decommissioning e la metodologia di finanziamento e gestione del fondo dedicato.
   Il fondo nucleare è un’entità legale indipendente, amministrata dal Ministero dell’Economia slovacco e
   dotata di strutture organizzative proprie, tra cui il “Board of Trustees”, incaricato di fornire su base
   annuale una stima indipendente dell’ammontare del fondo.
   Il 21 maggio 2008 è stata inoltre approvata la strategia del Governo sulle modalità di copertura del
   fondo di decommissioning per le attività nucleari, sia per la copertura dei costi futuri sia per la
   copertura dello shortfall esistente.
  L’alimentazione del fondo è di responsabilità delle utilities che gestiscono gli impianti nucleari e quindi
   di Slovenske Elektrarne. Nel complesso il fondo è alimentato da contributi obbligatori dagli operatori
   degli impianti nucleari, sanzioni imposte dalla Autorità di Sicurezza Nucleare della Repubblica
   Slovacca sulla base di norme speciali, interessi dai depositi tenuti con il fondo nucleare e proventi da
   operazioni finanziarie, sussidi e contributi dall’Unione Europea (Fondo internazionale di supporto per il
   decommissioning di Bohunice, BIDFS).
   Le attività di decommissioning sono gestite dalla società Javys, al 100% di proprietà statale.
  Attualmente in Slovacchia le attività di decommissioning sono relative a due impianti: l’impianto A1 e
   l’impianto V1, entrambi sul sito di Bohunice. Il primo è un piccolo impianto di 143 MW che ha operato
   fino agli anni ‘70, mentre il secondo consiste nelle due unità Bohunice 1&2, ciascuna da 440 MW,
   spente definitivamente nel 2006 e nel 2008. Al momento sono allo studio tre diverse alternative del
   processo di decommissioning di Bohunice V1. Esse saranno valutate in base al costo, alla fattibilità
   tecnica, alla radioprotezione e salute dei lavoratori e della popolazione e alla salvaguardia
   dell’ambiente.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: SLOVACCHIA (2/3)
  A fine 2010 l’ammontare totale dell’accantonamento cumulato nel fondo nazionale slovacco è di 2.618
   milioni di euro (2.728 milioni di euro al 31 dicembre 2009) relativi agli impianti V1 e V2 a Jasklovske
   Bohunice ed EMO 1 e 2 a Mochovce, nei quali sono inclusi il fondo per smaltimento scorie nucleari per
   196 milioni di euro (261 milioni di euro al 31 dicembre 2009), il fondo per smaltimento combustibile
   nucleare esausto per 1.571 milioni di euro (1.604 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e il fondo
   smantellamento impianti nucleari per 851 milioni di euro (863 milioni di euro al 31 dicembre 2009); i
   tempi stimati per l’esborso finanziario degli oneri tengono conto delle attuali conoscenze applicabili in
   tema di regolamentazione ambientale, dei tempi operativi utilizzati per la stima degli oneri, nonché
   della criticità connessa all’arco temporale molto lungo in cui tali costi si potrebbero manifestare.
   L’attualizzazione degli oneri inclusi nei fondi è stata effettuata utilizzando tassi compresi in un intervallo
   tra il 4,15% e il 4,55%. È stato inoltre istituito dalla Comunità Europea come compensazione per la
   chiusura della centrale V1 di Bohunice un ulteriore fondo, il fondo internazionale per il
   decommissioning di Bohunice (Bohunice International Decommissioning Support Fund - BIDSF),
   amministrato dalla European Bank for Reconstruction and Development (EBRD), gestito da Javys e da
   consulenti esterni e che, come dichiarato da Javys, ammonta a circa 180 milioni di euro.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: SLOVACCHIA (3/3)
 16 maggio 2012
 Nel corso del Forum europeo sul nucleare del 2012 a Bratislava, il Premier slovacco Robert Fico ha
 chiesto al Commissario Europeo per l’Energia Gunther Oettinger di rivalutare – aumentandolo – il
 contributo finanziario dell’UE per la disattivazione dei due blocchi della centrale nucleare V1 a Jaslovske
 Bohunice, operazione che era stata pattuita come parte degli accordi di ingresso della Slovacchia
 nell’Unione nel 2004.
 Fico aveva già perorato la causa con il Presidente della Commissione UE José Manuel Barroso a
 Bruxelles alla fine di aprile, spiegando che «l’Unione Europea prevede di fornire oltre 100 milioni di euro
 alla Slovacchia, ma i nostri esperti hanno dimostrato che saranno necessari oltre 400 milioni di euro» per
 la disattivazione della centrale. La somma stanziata dalla Commissione nella prospettiva finanziaria
 2014-2020, ha sottolineato Fico, prevede un importo per la Slovacchia che è lungi dall’essere sufficiente
 a sostenere i costi di questo «processo molto complicato».
 Fico ha proposto una discussione pubblica sulla questione, chiedendo alla Commissione di vagliare di
 nuovo la somma che ha assegnato, altrimenti il Paese «non può fornire garanzie che questo processo
 avrà luogo».
 Secondo il Premier slovacco, la Slovacchia ha dovuto smantellare due blocchi nucleari «solidi e sicuri»
 dopo che erano stati da poco rammodernati, e che producevano energia elettrica molto a buon mercato.
 Certamente, ha rimarcato Fico, avrebbero superato gli stress test anche oggi.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: SPAGNA (1/2)
  In Spagna, l’autorità regolatoria CSN (Consejo de Seguridad Nuclear) definisce le leggi da applicare, il
   Ministero dell’Industria, del Turismo e del Commercio (MITYC, Ministerio de Industria, Turismo y
   Comercio) è chiamato in causa per fornire parere vincolante. Le leggi che regolamentano le attività di
   smantellamento di impianti nucleari sono i decreti regi 1836/1999, 1522/1984 e 1349/2003. La società
   alla quale viene temporaneamente trasferita la proprietà del sito e che si dovrà occupare della gestione
   diretta delle operazioni di smantellamento in forza del Regio Decreto n. 1349/03 e della Legge n. 24/05
   è la società statale ENRESA (Empresa Nacional de Residuos Radiactivos, S.A.). ENRESA ogni
   quattro anni prepara e invia al Ministero dell’Industria, del Turismo e del Commercio una proposta di
   Piano Generale per i Rifiuti Radioattivi (PGRR - Plan General de Residuos Radioactivos), che viene
   poi emanata dal Ministero stesso. Il PGRR definisce strategie e azioni per la gestione dei rifiuti
   radioattivi, ma anche per il decommissioning e le attività correlate incluse le previsioni finanziarie.
 Il finanziamento del fondo avviene secondo diverse modalità:
  supplemento nella tariffa elettrica, il cui importo viene definito dal MITYC (Ministerio de Industria,
   Turismo y Comercio) su base annuale (a esempio nel 2009 il supplemento era dello 0.258% secondo il
   decreto regio 40/2009);
  supplemento sul costo di generazione, pagato dalle utilities in proporzione all’energia prodotta da
   impianti nucleari. Anche in questo caso l’importo è stabilito su base annuale dal MITYC (a esempio nel
   2009 variava tra 0.316 e 0.373 c€/kWh secondo il decreto regio 40/2009);
  fatturazione ad altre installazioni nucleari che avranno necessità di effettuare il decommissioning a fine
   vita;
  addebito alle società che generano rifiuti radioattivi per altri scopi, a esempio nel campo della medicina
   e dell’industria.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: SPAGNA (2/2)
  Tali fondi sono amministrati da ENRESA sotto la supervisione degli organi governativi competenti. Per
   quanto riguarda il fondo di decommissioning spagnolo l’accantonamento cumulato a fine 2010 è pari a
   402 milioni di euro (326 milioni di euro al 31 dicembre 2009) relativi agli oneri che verranno sostenuti al
   momento della dismissione degli impianti nucleari da parte di ENRESA.
  La quantificazione degli oneri si basa su quanto riportato nel Contratto tipo tra ENRESA e le società
   elettriche, approvato approvato dal Ministero dell’Economia spagnolo nel settembre del 2001, che
   regola l’iter di smantellamento e chiusura degli impianti di generazione nucleari. L’orizzonte temporale
   coperto corrisponde al periodo compreso (tre anni) tra l’interruzione della produzione e il passaggio a
   ENRESA della gestione dell’impianto (c.d. post-operational costs).

 Nel complesso la somma accantonata nel 2010 nei fondi di decommissioning relativi ai diversi
 progetti in attività è stata pari a 3.020 milioni di euro. Il totale accantonato nel corso del 2010
 risulta pari a 136 milioni di euro.
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: GERMANIA (1/5)
  “Germany chose immediate dismantling over safe enclosure for the closed Greifswald nuclear power
   station in the former East Germany, where five reactors had been operating. Similarly, the site of the
   100 MWe Niederaichbach nuclear power plant in Bavaria was declared fit for unrestricted agricultural
   use in mid-1995. The 250 MWe Gundremmingen A unit was Germany's first commercial nuclear
   reactor, operating 1966-77. Decommissioning work started in 1983, and moved to the more
   contaminated parts in 1990, using underwater cutting techniques. This project demonstrated that
   decommissioning could be undertaken safely and economically without long delays, and recycling
   most of the metal.
  German taxpayers could end up spending billions of euros to help close the country's nuclear plants as
   current funding plans involving utilities risk falling short, a report commissioned by the government and
   seen by Reuters showed on Friday.
  At least part of the 36 billion euros ($42 billion) in provisions set aside by Germany's four nuclear
   operators should be taken under government control, the report by law firm Becker Buettner Held
   recommended.
  "A long-term financing need cannot be guaranteed by leaving the funds with the operators," it said,
   adding that paying provisions in installments or directly into a public fund would be a practical way to
   meet the long-term costs.”
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: GERMANIA (2/5)
  “E.ON, RWE, EnBW and Vattenfall [VATN.UL], Germany's "big four", are scheduled to switch off their
   nuclear plants by an accelerated 2022 deadline set after the Fukushima disaster in Japan in 2011.
  A spokesman for EnBW said the company would examine the report and undertake an evaluation.
  An E.ON spokesman and a spokeswoman for RWE said the size of the provisions for the exit and the
   disposal of nuclear waste were appropriate.
  The E.ON spokesman said they had totalled 16.6 billion euros in 2014 for his company, up from 15.8
   billion euros in the previous year.
  A spokeswoman for Vattenfall said the German system of provisions was reliable and under the control
   of accountants and financial administrations that were continuously seeking advice from external
   experts as to the size of funds needed.
  Court rulings at national and European Union level had found that the system conformed with
   competition guidelines and requirements for efficiency, she said.
  She put provisions in 2013 for the Brunsbuettel and Kruemmel reactors at a joint 3.5 billion euros,
   adding that 2014 provisions have not yet been published.
  Economy Minister Sigmar Gabriel has told lawmakers from his centre-left Social Democrat (SPD) party
   that he wants to look into creating a public body to oversee the multibillion-euro risks associated with
   the nuclear switch-off.”
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: GERMANIA (3/5)
  “In a letter seen by Reuters, Gabriel said he wants the balance sheets of nuclear power plant operators
   to be stress-tested to ensure their provisions are adequate.
  The letter also says there needs to be a framework created for nuclear liabilities if companies are
   restructured.
  Germany's expansion of solar and wind energy through subsidies has already hit the profits of utilities
   as well as the pockets of consumers.
  The firms offer regular assurances that they can meet their nuclear responsibilities. But there are
   concerns about the funding, including what would happen in the event of a utility going bankrupt.
  Utilities have not spelled out how their provisions are backed up, saying only that some are held in
   cash and the rest in undisclosed assets.
  One of the options in the event of a bankruptcy would be to force the parent companies of nuclear
   power plants to assume liability, the report said.
  Another option would be to ask the companies to form an internal fund made up of the various
   provisions, which would ensure there was enough money to at least cover the demolition of nuclear
   reactors.
  But the authors of the 152-page report believe ring-fencing the money in an external fund would make
   it easier for the government to take control.
  "The government report clearly argues for a public fund, like we have called for," said Sylvia Kotting-
   Uhl, the nuclear spokeswoman for the Greens. "It's now no longer about the whether but only about the
   how."
ESPERIENZE INTERNAZIONALI: GERMANIA (4/5)
  “The bill for closing Germany's nuclear power plants and constructing a secure disposal location for
   nuclear waste might increase to 70 billion euros, the manager of a government commission declared to
   daily Frankfurter Rundschau in an interview.
  E.ON, RWE, EnBW and Vattenfall should shut down their nuclear plants by a 2022 deadline
   established by Chancellor Angela Merkel's government following the Fukushima disaster in Japan in
   2011. The costs for the nuclear exit might expand to about 70 billion euros over the next decades,
   signifying that the 36 billion euros ($42 billion) in provisions reserved by the four nuclear operators
   were not enough. Representatives from E.ON and EnBW mentioned in distinct declarations that the
   firms' provisions were sufficient and that they were authorized on a regular basis by external auditors.”
GERMANIA (5/5)
IL DECOMMISSIONING IN ITALIA: LE QUESTIONI APERTE

                                   Attivazione
                                domanda/offerta
                             qualificata nel mercato
                                     italiano

        Deposito Nazionale                                   Timing

                              Decommissioning

                 Governo                               Gare Sogin

                             Procedure procurement
                              e commessa pubblica
LE DOMANDE E LA POSIZIONE DI AIN (1/2)

                   Deposito nazionale                             Decisioni passate, status quo, futuro

      Implementazione e effettiva disponibilità è
       tema parallelo ma distinto dal                       L'Italia ha scelto nel 2003 il decommissioning
       decommissioning                                       veloce ( scartando le soluzioni, altrettanto
                                                             legittime e con i loro lati positivi, del
      Decommissioning questione indipendente                decommissioning piu' lungo, safe storage o
                                                             entombment)
   •   Possibili modalità per accelerare Deposito           A che punto siamo dopo 12 anni? Quali
                                                             certezze su tempi, procedure, modalità di
       Nazionale viste le date di rientro dei vetri          esecuzione o sui tempi lunghi del Deposito?
       del riprocessamento combustibile                     Protezione passiva o decommissioning?
       irraggiato? Secondo le informazioni fornite          Decommissioning rallentato o accelerato?
       dalla SOGIN, il rientro di detti rifiuti             Obiettivo risparmio vs accelerazione capacità
                                                             di spesa: contraddizione?
       dall’Inghilterra è previsto dagli accordi            Costi fissi per mantenimento in sicurezza fino
       commerciali per il 2019 (Fonte: Doc. XXIII            ad effettivo raggiungimento del green field sui
       N. 15, Commissione parlamentare                       diversi siti
       d’inchiesta sulle attività illecite connesse al      Ruolo tecnologie in fase di sviluppo per
                                                             partitioning e transumation che potrebbero
       ciclo dei rifiuti, RELAZIONE SULLA                    offrire una gestione separata del combustibile
       GESTIONE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI IN                   irraggiato
       ITALIA E SULLE ATTIVITÀ CONNESSE                     Creazione supply chain del decommissioning
       Approvata dalla Commissione nella seduta             Referenze per mercato internazionale
       del 18 dicembre 2012)
LE DOMANDE E LA POSIZIONE DI AIN (2/2)

                        Governo                                Procedure procurement , commessa pubblica, gare

                                                              Codice Contratti Pubblici: Sistemi di regolazione
                                                               amministrativa più flessibile? Disciplina ad hoc
                                                               per isola nucleare?
                                                              Qualifica Nucleare-Art.13, comma 8 legge
                                                               11/09/2014, n. 116 (GU n.192 del 20-8-2014)-con
   Non limitare discussione alla governance                   decreto Ministro infrastrutture di concerto con
    SOGIN                                                      Ministeri Ambiente, Sviluppo economico, Salute,
   Definire di indirizzi strategico operativi                 da adottare entro 30gg, individuare apposita
   Gli attuali ed ultimi indirizzi in vigore sono             categoria di lavorazioni riferita alla realizzazione
    costituiti da quelli emanati dal ministro delle            di opere di smantellamento e messa in sicurezza
    Attività produttive a dicembre 2004 e dalla                di impianti nucleari + individuare modalità atte a
    Direttiva del Ministero dello Sviluppo Economico           comprovare il possesso dei requisiti di ordine
    del 10 agosto 2009 sul rientro in Italia dei rifiuti       speciale necessari ai fini dell'acquisizione della
    radioattivi, trattati e condizionati, derivanti dal        qualificazione nella predetta categoria-?
    riprocessamento in Gran Bretagna (fonte:                  Separazione tra ingegneria e realizzazione?
    Sogin, Bilancio d’esercizio e consolidato -               Articolazioni aggregate->consorzi?
    approvato dall’assemblea degli azionisti del 5            Presupposti per introduzione di meccanismi
    agosto 2014)                                               internazionali di reciprocità per le imprese di
                                                               settore (mercato globale, player globali)?
                                                              Adeguata considerazione delle
                                                               implicazioni/evoluzione tecnologiche progettuali
                                                               e industriali?
APPENDICE
SITI NUCLEARI ITALIANI
SHUTDOWN REACTORS
           Reactors closed following damage in an accident or serious incident (11)
Country         Reactor               Type            MWe net   Years operating   Shut down   reason

Germany         Greifswald 5          VVER-440/V213   408       0.5               11/1989     Partial core melt

                Gundremmingen A       BWR             237       10                1/1977      Botched shutdown

                                                                                              Core melt from
Japan           Fukushima Daiichi 1          BWR      439       40                3/2011
                                                                                              cooling loss

                                                                                              Core melt from
                Fukushima Daiichi 2          BWR      760       37                3/2011
                                                                                              cooling loss

                                                                                              Core melt from
                Fukushima Daiichi 3          BWR      760       35                3/2011
                                                                                              cooling loss

                                                                                              Damage from
                Fukushima Daiichi 4          BWR      760       32                3/2011
                                                                                              hydrogen explosion

Slovakia        Bohunice A1           Prot GCHWR      93        4                 1977        Core damage from
                                                                                              fuelling error

Spain           Vandellos 1           GCR             480       18                mid 1990    Turbine fire
Switzerland     St Lucens             Exp GCHWR       8         3                 1966        Core Melt

Ukraine         Chernobyl 4           RBMK LWGR       925       2                 4/1986      Fire and meltdown

USA             Three Mile Island 2 PWR               880       1                 3/1979      Partial core melt
SHUTDOWN REACTORS
Reactors closed prematurely by political decision or consideration (27)
Country     Reactors              Type            MWe net each   Years operating each   Shut down

Armenia     Metsamor 1            VVER-440/V270   376            13                     1989

Bulgaria    Kozloduy 1-2          VVER-440/V230   408            27, 28                 12/2002

            Kozloduy 3-4          VVER-440/V230   408            24, 26                 12/2006

France      Super Phenix          FNR             1200           12                     1999
Germany     Greifswald 1-4        VVER-440/V230   408            10, 12, 15, 16         1990

            Muelheim-Kaerlich     PWR             1219           2                      1988

            Rheinsberg            VVER-70/V210    62             24                     1990

Italy       Caorso                BWR             860            12                     1986
            Latina                GCR             153            24                     1987
            Trino                 PWR             260            25                     1987

Japan       Fukushima Daiichi 5   BWR             760            33                     2011

            Fukushima Daiichi 6   BWR             1067           32                     2011
Lithuania   Ignalina 1            RBMK LWGR       1185           21                     2005
            Ignalina 2            RBMK LWGR       1185           22                     2009
Slovakia    Bohunice 1            VVER-440/V230   408            28                     12/2006

            Bohunice 2            VVER-440/V230   408            28                     12/2008

Sweden      Barseback 1           BWR             600            24                     11/1999
            Barseback 2           BWR             600            28                     5/2005
Ukraine     Chernobyl 1           RBMK LWGR       740            19                     12/1997
            Chernobyl 2           RBMK LWGR       925            12                     1991
            Chernobyl 3           RBMK LWGR       925            19                     12/2000
USA         Shoreham              BWR             820            3                      1989
SHUTDOWN REACTORS
Reactors closed having fulfilled their purpose or being no longer economic to run(109+1)
Country      Reactor          type        MWe net each   Start-up   Years operating each   Shut down

Belgium      BR-3             Prot PWR    10             1962       24                     1987
Canada       Douglas Point    Prot PHWR   206            1967       17                     1984

             Gentilly 1       Exp SGHWR   250            1971       6                      1977

             Gentilly 2       PHWR        638            1982       30                     2012
             Rolphton NPD     Prot PHWR   22             1962       25                     1987

France       Bugey 1          GCR         540            1972       22                     1994
             Chinon A1        Prot GCR    70             1963       10                     1973
             Chinon A2        GCR         180            1965       20                     1985
             Chinon A3 *      GCR         360            1965       25                     1990
             Chooz A          Prot PWR    305            1967       24                     1991
             Brennilis EL-4   exp GCHWR   70             1967       18                     1985

             Marcoule G-1     Prot GCR    2              1956       12                     1968

             Marcoule G-2     Prot GCR    39             1959       20                     1980

             Marcoule G-3     Prot GCR    40             1960       24                     1984

             Phenix *         FNR         233            1973       37                     2010
             St Laurent A1    GCR         390            1969       21                     1990

             St Laurent A2    GCR         465            1971       21                     1992

Germany      Juelich AVR      Exp HTR     13             1968       21                     1989
             Uentrop THTR     Prot HTR    296            1985       3                      1988

             Kalkar KNK 2     Prot FNR    17             1978       13                     1991

             Kahl VAK         Exp BWR     15             1961       24                     1985
             MZFR             Exp PHWR    52             1966       18                     1984
             Groswelzheim     Prot BWR    25             1969       2                      1971

             Lingen           Prot BWR    183            1968       10                     1979
             Niederaichbach   Exp GCHWR   100            1973       1                      1974

             Obrigheim *      PWR         340            1968       36                     2005
             Stade *          PWR         640            1972       31                     2003
             Wuergassen       BWR         640            1972       22                     1994
SHUTDOWN REACTORS
Italy         Garigliano          BWR                  150   1964      18      1982
Japan         Fugen               Prot ATR             148   1978      24      2003
              Genkai 1            PWR                  529   1975      40      2015
              Hamaoka 1           BWR                  515   1974      26      2001
              Hamaoka 2           BWR                  806   1978      25      2004
              JPDR                Prot BWR             12    1963      13      1976
              Mihama 1            PWR                  320   1970      45      2015
              Mihama 2            PWR                  470   1972      43      2015
              Shimane 1           BWR                  439   1974      41      2015
              Tokai 1 *           GCR                  137   1965      33      1998
              Tsuruga 1           BWR                  341   1970      45      2015
Kazakhstan    Aktau BN-350        Prot FNR             52    1973      27      1999
Netherlands   Dodewaard *         BWR                  55    1968      28      1997
Russia        Obninsk AM-1        Exp LWGR             6     1954      48      2002
              Beloyarsk 1         Prot LWGR            108   1964      19      1983
              Beloyarsk 2         Prot LWGR            160   1968      22      1990
              Melekess VK50       Prot BWR             50    1964      24      1988
              Novovoronezh 1      Prot VVER-440/V210   210   1964      23      1988
              Novovoronezh 2      Prot VVER-440/V365   336   1970      20      1990
Spain         Garona              BWR                  446   1971      42      2012
              Jose Cabrera *      PWR                  141   1968      38      2006
Sweden        Agesta              Prot HWR             10    1964      10      1974
UK            Berkeley 1-2 *      GCR                  138   1962      26      1988-89
              Bradwell 1-2 *      GCR                  123   1962      39      2002
              Calder Hall 1-4 *   GCR                  50    1956-59   44-46   2003
              Chapelcross 1-4 *   GCR                  49    1959-60   44-45   2004
              Dungeness A 1-2 *   GCR                  225   1965      41      2006
              Hinkley Pt 1-2 *    GCR                  235   1965      35      2000
              Hunterston A 1-2*   GCR                  160   1964      25      1989-90
              Oldbury 1-2*        GCR                  217   1967      44      2011-12
              Sizewell A 1-2 *    GCR                  210   1966      41      2006
              Trawsfynydd 1-2 *   GCR                  196   1965      26      1993
              Wylfa 2*            GCR                  490   1971      41      2012
              Windscale           Prot AGR             28    1963      18      1981
              Dounreay DFR        Exp FNR              11    1962      18      1977
              Dounreay PFR        Prot FNR             234   1975      19      1994
              Winfrith            Prot SGHWR           92    1968      23      1990
SHUTDOWN REACTORS
USA     Big Rock Point*   BWR                    67     1962   35   1997

        BONUS             Exp BWR                17     1964   4    1968
        CVTR              Exp PHWR               17     1963   4    1967
        Crystal River     PWR                    860    1977   35   2013
        Dresden 1         BWR                    197    1960   18   1978
        Elk River         BWR                    22     1963   5    1968
        Enrico Fermi 1    Prot FNR               61     1966   6    1972

        Fort St. Vrain    Prot HTR               330    1976   13   1989
        Haddam Neck*      PWR                    560    1967   29   1996

        Hallam            Exp sodium cooled GR   75     1963   1    1964

        Humboldt Bay      BWR                    63     1963   13   1976

        Indian Point 1    PWR                    257    1962   12   1974

        Kewaunee*         PWR                    566    1974   39   2013
        Lacrosse          BWR                    48     1968   19   1987
        Maine Yankee*     PWR                    860    1972   25   1997

        Millstone 1       BWR                    641    1970   28   1998
        Pathfinder        Prot BWR               59     1966   1    1967
        Peach Bottom 1    Exp HTR                40     1967   7    1974

        Piqua             Exp Organic MR         12     1963   3    1966

        Rancho Seco 1     PWR                    873    1974   15   1989

        San Onofre 1*     PWR                    436    1967   25   1992

        San Onofre 2*     PWR                    1070   1982   31   2013

        San Onofre 3*     PWR                    1070   1983   30   2013

        Saxton            Exp PWR                3      1967   5    1972
        Shippingport      Prot PWR               60     1957   25   1982
        Trojan            PWR                    1095   1975   17   1992
        Vallecitos        Prot BWR               24     1957   6    1963
        Yankee NPS*       PWR                    167    1960   31   1991

        Zion 1-2 *        PWR                    1040   1973   25   1998
        Sturgis FNPP      PWR                    10     1967   9    1976
COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE

 A livello europeo, recentemente è stato attivato un “Co-ordination Network on Decommissioning of
  Nuclear Installations” (http://ec-cnd.net/), che ha l’obiettivo di favorire l’interscambio di informazioni
  scientifiche e tecniche nell’area del decommissioning.
 Iniziative per una sempre maggiore collaborazione internazionale sono promosse anche dalla IAEA:
  http://goto.iaea.org/decommissioning/.
Puoi anche leggere