Dichiarazione Ambientale 2018 2020 - dati aggiornati al 31 dicembre 2017 - Moser Marino & Figli srl
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CONTATTI Responsabili del Sistema di Gestione Ambientale, Rappresentanti della Direzione per l’Ambiente e incaricati per la comunicazione EMAS: Serena Moser email: serena@mosermacero.it Tel. 0461/245264 Stefano Moser email: stefano@mosermacero.it Tel. 0461/245264 Indice La Dichiarazione Ambientale è disponibile presso i nostri uffici di Via G. Galilei, 37/1 a Lavis (TN) e sul sito inter- 1. Presentazione 4 net all’indirizzo www.mosermacero.it Cenni Storici 4 Attività 5 Autorizzazioni 11 La presente Dichiarazione Ambientale ha validità triennale (2018 — 2020), annualmente viene pubblicato 2. Sistema di Gestione Ambientale 13 un aggiornamento dei dati e delle informazioni. La prossima Dichiarazione Ambientale verrà emessa per il CONVALIDA triennio 2021-2023. Organizzazione 14 I Codici NACE di riferimento per le attività di Moser Marino & Figli Srl sono: Politica Qualità e ambiente 15 • 38.11 Raccolta di rifiuti non pericolosi; Aspetti ambientali 16 • 38.21 Trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi; • 38.32 Recupero dei materiali selezionati; 3. Aspetti ambientali diretti 17 • 46.18 Intermediari del commercio specializzati in altri prodotti. Impianti 17 Il presente documento è stato convalidato dal verificatore ambientale accreditato SGS Italia S.p.A., Caldera Mezzi di produzione 18 Business Park - via Caldera 21 - Edificio B, 4 piano Ala 3, 20153 Milano (MI). Numero di accreditamento IT-V- 0007. Rischio incendio 19 Emissioni in atmosfera 19 Uso di sostanze pericolose 20 Approvvigionamento idrico e scarichi 20 4. Aspetti ambientali indiretti 21 5. Dati e indicatori prestazionali 23 6. Obiettivi Ambientali 30 RIFERIMENTI Il presente documento è stato redatto in conformità a quanto indicato dal Regolamento (CE) n. 1221/2009, così come modificato dal Regolamento (UE) n. 1505/2017, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). 3
Presentazione Attività Attività 1 L’azienda è specializzata nella lavorazione della carta da macero attraverso selezione, triturazio- ne e riduzione volumetrica per fornire all’industria cartaria la materia prima secondaria. La nostra aziende. Tra queste troviamo aziende grafiche, supermercati e imprese private alle quali viene offerto il servizio raccolta in ceste metalliche, con- tainer, press container e presse stazionarie; di lavorazione, l’officina e magaz- zini, l’altro, denominato “capan- none 2” (a sinistra nella foto), poiché edificato successivamente, attività è l’indispensabile anello di congiunzione • dal servizio di ritiro e distruzione della documen- è destinato alla selezione manuale Cenni storici tra produttore di rifiuti e utilizzatore di materia tazione riservata. degli imballaggi misti, al deposito Cenni storici prima. La carta e il cartone sottoposti a lavorazione e Attualmente gli uffici amministrativi e gli stabili- menti della Moser Marino & Figli S.r.l. sono situati della materia prima secondaria e delle plastiche. L’azienda nasce nel 1945 nella sede storica di Via quindi recupero provengono: nella zona industriale di Lavis (TN). Nell’area si tro- del Travai a Trento, per iniziativa del signor Marino • dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani; vano due capannoni: uno, denominato “capanno- Moser che ha gestito individualmente la proprietà • dalla raccolta di scarti riciclabili prodotti dalle ne 1” (a destra nella foto), ospita gli uffici, i reparti e l’attività fino al 1978, per poi affidare gradata- mente la gestione ai figli. La società ha incentrato fin da subito la propria attività nella raccolta e lavorazione del materiale cartaceo di scarto per destinarlo a materia prima per l’industria cartaria. Inizialmente il materiale in entrata era costituito prevalentemente da sacchi che contenevano il cemento (materiale necessa- rio alla ricostruzione del dopoguerra) che veni- vano sottoposti a battitura per eliminare i residui cementizi e a riduzione volumetrica a mezzo di presse manuali. In seguito sono stati ampliati i prodotti a base cellulosica e la società si è imposta nel tempo come la più importante realtà regiona- le nel settore del recupero della carta. Con l’aumento progressivo dei volumi di produzio- ne l’azienda ha trasferito lo stabilimento dappri- ma a Ravina di Trento e quindi nell’attuale sede di Lavis (TN). La società è attualmente gestita dai fratelli Giorgio e Luciano Moser con il supporto dei rispettivi figli, Stefano e Serena. 4 5
Il materiale selezionato è de- Nel capannone 1 si distinguono due zone: stinato quindi alla pressa per le fasi di rilegatura e riduzione • Zona di Lavorazione 1, dedicata alla lavorazione degli scarti di tipografia e legatoria, rese invendute di quotidiani e riviste, archivi e documenti da volumetrica. distruggere: La carta da macero provenien- • Zona di Lavorazione 2, riservata a: te dall’industria grafica può ar- • lavorazione della cartaccia e cartone provenienti dalla raccolta differenziata e del cartone ritirato da supermercati e aziende private; rivare presso il nostro impian- • lavorazione della plastica. to già selezionata alla fonte. I nostri operatori effettuano un controllo visivo per accertare Lavorazione carta da macero scarti di tipografia e legatoria, rese invendute di l’assenza di elementi estranei e procedono alla fase finale di ZONA LAVORAZIONE 1: quotidiani e riviste, archivi e documenti riservati imballo. Quotidiani, riviste, archivi e documenti riservati sono pre- Una volta scaricato nell’area adibita, il materiale da sottoporre a la- prodotti finiti: lo “stampato”, ad esempio, può essere impiegato per ventivamente distrutti da un vorazione viene immesso su un nastro trasportatore e quindi avviato la produzione di materiale tissue, la “cartaccia” può diventare un pro- trituratore industriale. Il mate- alla fase di selezione. Il personale incaricato della cernita suddivide dotto per il packaging. Nel capitolo riservato ai dati e agli indicatori riale in uscita ha dimensioni tali la carta da macero in riferimento alla destinazione finale. Diverse ti- prestazionali, sono riportati i quantitativi di materiale cernito per ogni da rendere impossibile la lettu- pologie selezionate sono utilizzate dalle cartiere per produrre diversi tipologia individuata. ra dei dati e delle informazioni contenuto in modo da garanti- re la riservatezza. 6 7
Lavorazione carta da macero carta e imballaggi in cartone provenienti dalla Lavorazione plastica raccolta urbana, dalla grande distribuzione e Il nylon e la plastica ritirati dai nostri fornitori e scaricati in ZONA LAVORAZIONE 2: da aziende private apposita area, sono cerniti e selezionati manualmente dagli operatori per eliminare elementi estranei. Il materiale viene posizionato sul nastro trasportatore per essere imballato e infine depositato nel Capannone 2. In questa area viene lavorata la cartaccia e il cartone, ovvero le ta manuale per eliminare gli elementi estranei quali plastica, ferro, qualità definite “ordinarie” in relazione al loro basso valore econo- legno e altro. Il materiale viene quindi spinto dal carrello elevatore mico, consegnate dalle Aziende che effettuano il servizio pubblico di sul nastro trasportatore per essere sottoposto alle fasi di riduzione raccolta dei rifiuti urbani o direttamente dai nostri mezzi aziendali in virtù dell’autorizzaizone al trasporto in conto proprio dei rifiuti. volumetrica e rilegatura; - il cartone viene controllato a cura degli operatori per accertare Altri servizi Recupero altri rifiuti l’assenza di altri rifiuti e quindi immesso sul nastro per essere pressato Per la raccolta dei ri- In conformità a quanto previsto dall’I- I nostri operatori sorvegliano il conferimento del rifiuto cartaccia e e imballato. fiuti offriamo ai nostri scrizione al registro provinciale delle cartone che sono scaricati in aree diverse poiché: fornitori il noleggio di imprese che effettuano operazioni di - la cartaccia viene sottoposta a selezione nell’impianto di vagliatu- attrezzature quali ceste recupero rifiuti in regime semplificato, ra, dove viene separato il “cartone” dalla “cartaccia”, e quindi a cerni- metalliche, container e sono inoltre gestiti i seguenti rifiuti: press container. • nella zona esterna al capannone 1 (lato sud) la legna, imballaggi in vetro e i materiali ferrosi e non ferrosi sono messi in riserva; • nel capannone 2 gli imballaggi misti sono sottoposti a selezione ma- nuale per differenziare carta, legna, plastica, ferro e altri rifiuti non recu- perabili presso il nostro impianto. Servizio di intermediazione rifiuti Per rispondere alle esigenze espresse dai nostri fornitori, dal 2011 abbiamo attivato il servizio di intermediazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi dopo aver provveduto all’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali (categoria 8e). Grazie all’esperienza acquisita nel tempo e alla professionalità del nostro personale, rego- liamo il rapporto Produttore-Trasportatore-Destinatario assicurando: • la consulenza ai nostri Clienti sulle modalità di gestione dei rifiuti prodotti: la differenziazione, la classificazione, il controllo delle quantità, il deposito; • la scelta di Fornitori di comprovata esperienza, in possesso dei titoli abilitativi richiesti dalla legge; • il monitoraggio continuo del servizio e l’immediato intervento in caso di necessità. 8 9
Autorizzazioni Lavorazione carta da macero Autorizzazioni STOCCAGGIO: Per lo svolgimento delle attività precedentemente descritte, Moser Marino & ◊ Categoria 8e: attività di intermediazione e commercio di ri- Figli dispone delle seguenti autorizzazioni: fiuti senza detenzione dei rifiuti stessi (quantità annua com- plessivamente trattata superiore o uguale a 3.000 t e inferio- • autorizzazione in via ordinaria rilasciata dalla Provincia Autonoma di re a 6.000 t). Comprende pericolosi e non pericolosi. Inizio Il risultato delle lavorazioni precedentemente de- La classificazione dei prodotti viene effettuata in conformità alle indicazioni contenute nella norma Trento con determinazione del dirigente del settore gestione ambienta- validità 07/06/2016, fine validità 07/06/2021. scritte viene depositato nel capannone 1 e nel ca- UNI EN 643:2014 Carta e cartone: Lista europea delle qualità unificate di carta e cartone da le n. 91 del 23/02/2018 (carta e imballaggi misti). Il provvedimento è sta- pannone 2, in aree appositamente dedicate (vedi riciclare. La norma individua le qualità di carta da macero, la loro composizione e, ove necessario, to rilasciato per l’esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti non peri- L’azienda risulta iscritta al SISTRI (pratica n. WEB_TN_26925) per fotografia) e commercializzato come materia dispone l’assenza o la parziale esclusione di materiali indesiderati. colosi, ovvero messa in riserva (operazione R13) con selezione e cernita le categorie “intermediario” e “produttore/detentori di rifiuti speciali prima secondaria (MPS) che l’industria carta- (operazione R12) e l’operazione di recupero per la produzione di materia pericolosi e non pericolosi”. ria utilizza nel processo di produzione della carta prima secondaria (operazione R3) e risulta valido fino al 25/05/2027. Il Moser Marino & Figli è riconosciuta come piattaforma COMIECO per riciclata. quantitativo massimo recuperabile autorizzato è pari a 113.670 tonnel- il Trentino Alto Adige con codice socio n. 961/99. late/anno; Tutte le prescrizioni legali applicabili sono gestite in apposito elenco, • iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali n. TN00058 per le se- mantenuto aggiornato in conformità alle procedure del Sistema di guenti categorie: Gestione Ambientale. ◊ Categoria 4b: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi (quantità annua complessivamente trattata superiore o uguale 60.000 t e inferiore a 200.000t). Valida fino al 19/12/2020; 10 11
Sistema di gestione 2 ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale EMAS è stato conformità legislativa; me di riferimento ed alle procedure stabilite; istituito in forma integrata al Sistema di Gestione - l’esame periodico dell’efficacia del Sistema e del - gestire l’emissione, la distribuzione e l’aggior- per la Qualità ISO 9001 e sviluppato conforme- miglioramento delle prestazioni. namento delle informazioni documentate; mente ai requisiti stabiliti nel Regolamento (CE) n. Il funzionamento del Sistema è descritto nel “Ma- - assicurare l’individuazione e l’aggiornamento 1221, così come modificato dal Regolamento (UE) nuale del Sistema Qualità Ambiente” e nelle pro- delle prescrizioni ambientali e regolamenti am- n. 1505/2017. Esso prevede: cedure e istruzioni dallo stesso richiamate. bientali applicabili; - l’analisi del contesto, con le questioni interne ed Tutto il personale è chiamato ad osservare i crite- - coordinare la gestione delle non conformità, esterne rilevanti per le finalità e gli indirizzi stra- ri operativi stabiliti per eliminare e contenere gli azioni correttive, preventivi e reclami ambien- tegici che hanno effetti sulla capacità di ottenere impatti ambientali associati alle attività e a sup- tali secondo quanto stabilito dalla procedura di i risultati attesi. Sono identificate le “parti interes- portare la funzione Gestione del Sistema Qualità e riferimento; sate” rilevanti per la gestione ambientale e messe Ambiente: - predisporre il bilancio ambientale (indicatori), in evidenza le loro esigenze e aspettative determi- - nell’individuazione e calcolo periodico di even- organizzare le attività di formazione e adde- nando gli obblighi di conformità; tuali indicatori collegati con le attività e i servizi stramento e gli audit interni. - la definizione di una Politica e di obiettivi di mi- erogati; glioramento ambientali; - nella gestione di eventuali anomalie di carattere Ai Rappresentanti della Direzione sono asse- - l’individuazione degli aspetti embientali e delle ambientale e inerenti le attività e i servizi erogati; gnate le seguenti responsabilità: attività e servizi che possono essere controllati e - nella proposta di possibili miglioramenti e nella - assicurare che i processi necessari per il Siste- influenzati e i loro impatti associati, considerando gestione di obiettivi di miglioramento stabiliti per ma di Gestione Ambientale siano predisposti, una prospettiva di ciclo di vita del prodotto e ser- le attività e i servizi erogati. attuati e tenuti aggiornati; vizio; Alla funzione Gestione del Sistema Qualità e Am- - riferire alla Direzione sulle prestazioni del Si- - la definizione di compiti, responsabilità e criteri biente sono assegnati i seguenti compiti: stema di Gestione Ambientale e su ogni esigen- operativi nella gestione di tali attività; - coordinare e controllare il Sistema di Gestione za necessaria al miglioramento. - la conduzione di audit interni e di verifiche di Ambientale per assicurarne la conformità alle nor- 12 13
Organizzazione Politica Qualità e Ambiente Organizzazione Politica Qualità e Ambiente TITOLARI Giorgio Moser Luciano Moser (Legale Rappresentate) Moser Marino & Figli Srl opera principalmente nel settore della rac- Tali impegni vengono perseguiti attraverso: colta e lavorazione del materiale cartaceo proveniente dalla raccol- • l’istituzione della funzione “Gestione Qualità Ambiente” che, in staff alla ta differenziata urbana o scartato da altri operatori economici, per Direzione, provveda allo sviluppo e mantenimento del Sistema di Gestione per RESPONSABILE TECNICO (Albo Gestori) GESTIONE SISTEMA QUALITA’ AMBIENTE (RD) destinarlo a materia prima secondaria per l’industria cartaria. la Qualità e l’Ambiente; Serena Moser - Stefano Moser • la definizione di criteri operativi e gestionali nel rispetto di quanto con- Giorgio Moser Partecipare attivamente al processo di riciclo della carta significa dare respiro tenuto nella presente Politica e nelle norme di riferimento; alle foreste e preservare l’ambiente. • la sensibilizzazione dei dipendenti sull’importanza di perseguire la sod- RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA disfazione dei Clienti e di prevenire situazioni critiche per l’ambiente; Silvano Garbari Serena Moser Le attività sono svolte a Lavis (TN), in Via G. Galilei 37/1 e integrate con il re- • l’acquisizione e il mantenimento delle competenze necessarie per cupero di altri materiali tra cui politene, ferro e legna. L’offerta è completata mantenere sotto controllo le attività gestionali e produttive e gli aspetti am- dal servizio di distruzione dei documenti, erogato a favore delle aziende o dei bientali individuati; privati che intendano tutelare la privacy propria e di terzi. • il controllo dei Fornitori circa il rispetto dei requisiti di qualità e ambien- La Direzione della società, da sempre attenta alla soddisfazione dei propri tali stabiliti e concordati. AMMINISTRAZIONE COMMERCIALE PRODUZIONE Clienti , alla protezione dell’ambiente e alla prevenzione dell’inquinamento, ha Luciano Moser - Serena Moser Giorgio Moser - Stefano Moser Stefano Moser implementato e mantiene un Sistema di Gestione per la Qualità e per l’Ambien- Attraverso una adeguata politica commerciale ed il continuo incremento e sen- te conforme alle norme ISO 9001 e ISO 14001 e al Regolamento europeo EMAS. sibilizzazione dei Fornitori, la Direzione si impegna ad aumentare progressiva- La costante analisi del contesto di riferimento, l’individuazione delle esigenze mente la quantità di rifiuti gestiti e al conseguente incremento della produzio- SEGRETERIA GESTIONE FORNITORI PROGRAMMAZIONE e aspettative delle parti interessate alla propria attività e l’identificazione dei ne di materia prima secondaria per le cartiere. Il potenziamento delle attività di fattori di rischio e di opportunità costituiscono la base per la pianificazione del recupero favorisce l’ambiente e, al contempo, la crescita dell’azienda. GESTIONE AMMINISTRATIVA GESTIONE IMPIANTO SELEZIONE sistema di gestione e del miglioramento. Azioni di miglioramento saranno stabilite inoltre per il controllo e la progres- GESTIONE CLIENTI DEI RIFIUTI siva diminuzione dei consumi di risorse energetiche, per il miglioramento dei Attraverso la presente Politica, la Direzione si impegna formalmente a: luoghi di lavoro, dei veicoli, dei mezzi e delle attrezzature in uso, a beneficio CONTABLITÀ CLIENTI MAGAZZINI MOVIMENTAZIONE INTERNA • perseguire la soddisfazione dei propri clienti; dell’ambiente e della qualità del prodotto e del servizio offerto. • rispettare i requisiti applicabili, in particolare le prescrizioni legali in La presente Politica Ambientale viene diffusa a tutto il personale ed è disponi- materia di qualità, ambiente e salute e sicurezza delle persone e gli accordi sot- bile per il pubblico. CONTABLITÀ FORNITORI ACCETTAZIONE E SPEDIZIONI GESTIONE PARCO MEZZI toscritti con le parti interessate; • perseguire il miglioramento continuo dei processi gestionali e produt- 2 maggio 2018 GESTIONE AMMINISTRATIVA ORGANIZZAZIONE DEI TRASPORTI MANUTENZIONE tivi, delle prestazioni relative alla tutela dell’ambiente e alla qualità dei prodotti La Direzione DEL PERSONALE e del servizio erogato. 14 15
Aspetti ambientali diretti Aspetti Ambientali Aspetti Ambientali Gli aspetti ambientali associati alle attività e ai servizi erogati dalla nostra azienda, considerando una prospettiva di ciclo di vita del prodotto, sono stati analizzati con l’obiettivo di: Aspetti ambientali significativi di tipo DIRETTO 3 Sotto il controllo della nostra Società • stabilirne la significatività, in base ad un criterio stabilito; Aspetto/Attività/Servizio Principali impatti ambientali Impianti • definire le regole per eliminare o contenere gli impatti ambientali ad essi correlati; Trasporto dei rifiuti e dei materiali in uscita con mezzi Emissioni in atmosfera, rumore, aggravio del traffico, Impianti propri (condizioni normali) consumo combustibili, contaminazione del suolo • tenere in considerazione gli aspetti ambientali Emissioni in atmosfera, produzione di rifiuti, contami- significativi per stabilire, attuare e mantenere Incendio del sito (situazione di emergenza) nazione del suolo attivo il Sistema di Gestione Ambientale. I capannoni dispongono di impianti (elettrico, ca nominale utile di 26 kW; L’impianto antincendio “a schiuma” Gli aspetti ambientali significativi sono presi in Cernita del rifiuto in entrata (condizioni normali) Produzione di rifiuto, emissioni in atmosfera idraulico e altri) conformi alla regola dell’arte. • un’apparecchiatura di condizionamento è in grado di agire sull’incendio sulla considerazione nel porre gli obiettivi di miglio- Con riferimento agli aspetti ambientali, rivestono nel reparto cernita con 8,5 Kg di R410A (17,75 base di un doppio principio di spe- Conduzione dei processi di lavorazione (impianti di Consumo di risorse (energia elettrica), emissioni in ramento. Il metodo di valutazione degli aspetti particolare interesse: ton di CO2 equivalenti); gnimento: il raffreddamento e il sof- triturazione, riduzione volumetrica pressa e altri) atmosfera ambientali è descritto in una specifica procedu- • l’impianto fotovoltaico presente sulla coper- • l’impianto antincendio “a schiuma” installato nei focamento. Risulta pertanto più ef- ra e tiene in debita considerazione: la situazione tura ed entrato in funzione il 31 dicembre 2010, due capannoni. ficace rispetto ai tradizionali sistemi la cui potenza installata è pari a 363kW; Gli impianti termici sono sottoposti a manutenzio- ad acqua. (condizioni normali, anomale e di emergenza), Aspetti ambientali significativi di tipo INDIRETTO • gli impianti per la climatizzazione degli ne, controllo fumi e verifica di efficienza energetica la frequenza/probabilità di accadimento, l’entità Attività di terzi sulle quali possiamo avere influenza ambienti. La climatizzazione è assicurata da: in conformità a quanto previsto dal DPR74/2013. Il dell’impatto causato, la valutazione del rispetto delle leggi ambientali applicabili e il punto di vista • due pompe di calore, con 18 e 7,3 Kg di consumo di gas naturale non è ritenuto significati- Aspetto/Attività/Servizio Principali impatti ambientali Responsabilità R410A (rispettivamente 37,58 e 15,24 ton di vo poiché i consumi sono ridotti. delle parti interessate. (Attività di acquisizione e allonta- Emissioni inquinanti dei mezzi, ru- Conferitori/Clienti CO2 equivalenti) a servizio rispettivamente Le apparecchiature che contengono gas refri- Un aspetto è ritenuto significativo in base ai giudi- namento dei rifiuti) more, aggravio del traffico, consu Trasportatori del capannone 1 e del capannone 2. E’ presen- gerante sono sottoposte ai controlli di efficienza zi espressi in riferimento ai criteri precedentemen- Trasporto, smaltimento e recupero mo di risorse, contaminazione del Smaltitori te illustrati, qualora gli stessi superino determina- te un’apparecchiatura per il condizionamento energetica in base al DPR74/2013 e a manutenzio- di rifiuti suolo Centri di recupero te soglie stabilite. del capannone 1, al momento non utilizzata ne e controllo delle perdite in base a quanto di- (Attività di intermediazione) ma mantenuta in efficienza per eventuali ne- sposto dal Regolamento UE n. 517/2014 e dal DPR Il controllo e la sorveglianza delle attività associate Presa in carico di rifiuti intermediati: Produzione rifiuti, contaminazione Clienti del servizio di intermedia ad aspetti ambientali significativi viene effettuato corretta identificazione, etichettatu- del suolo zione cessità, che contiene 5,3 Kg di R407C (9,40 ton 43/2012. Annualmente viene trasmessa a ISPRA in conformità alla legislazione ambientale appli- ra e imballaggio di CO2 equivalenti); la Dichiarazioni F-GAS sulla quantità di emissioni cabile, alle autorizzazioni e alle procedure e istru- • un impianto termico a servizio del riscalda- in atmosfera di gas fluorurati relativi all’anno pre- zioni specificatamente predisposte nell’ambito del mento dell’officina, alimentato con gas natu- cedente, sulla base dei dati contenuti nel registro Nei capitoli seguenti sono descritti gli aspetti ambientali che hanno impatti significativi per l’am- Sistema di Gestione Ambientale. rale di potenza termica nominale utile di 32 di ciascuna apparecchiatura. I controlli sono effet- biente e gli aspetti ambientali non significativi che si ritiene importante descrivere al fine di Nelle tabelle a lato sono indicati gli aspetti am- kW; tuati nel rispetto delle frequenze e delle metodo- fornire delle informazioni utili ai lettori. bientali “significativi”. • un impianto termico a supporto della pom- logie indicati dalle norme applicabili, da Fornitori Sono inoltre presentati gli indicatori chiave di riferimento per la valutazione delle performance. pa di calore del capannone 1 di potenza termi- in possesso delle qualifiche richieste. 16 17
Mezzi di produzione Rischio incendio Mezzi di produzione Rischio incendio A servizio delle lavorazioni svolte presso il sito di esercizio nr. TNJ00597D) con stoccaggio di gasolio Moser Marino & Figli ha acquisito i certificati di rispondere efficacemente all’eventuale emer- dell’impianto: nonostante i tentativi del perso- Lavis sono presenti: in un serbatoio interrato a doppia parete dotato di prevenzione incendi (CPI) per le attività sogget- genza incendio. Tra queste la verifica periodica nale addetto, non è stato possibile disattivare sistema di rilevamento delle perdite. te, così come disposto dalle prescrizioni legisla- dei presidi antincendio, dell’impianto a schiu- il sistema, non si sono chiusi automaticamente • Impianto di cernita; tive vigenti. In particolare: ma, della rete antincendio (sono presenti due i portoni e le pompe, che dovevano partire in • Impianto di triturazione; I mezzi di produzione sono sottoposti ad attività di • per il capannone 2: pratica 15006 (1235-M1), vasche di accumulo acqua da utilizzare in caso sequenza, si sono attivate in contemporanea. Il • Impianto di vagliatura cartaccia; controllo e manutenzione in conformità alle pre- per le attività 34.2.C, 44.2.C, 49.1.A e 70.1.B di di emergenza), la nomina e la formazione degli personale ha seguito in modo corretto le proce- • Impianto di riduzione volumetrica; scrizioni legislative e alle indicazioni del costruttore cui al DPR 151/11. L’attestazione è valida fino addetti antincendio e primo soccorso e la simu- dure di emergenza stabilite. La schiuma è stata • Tagliabobine; al fine di: al 17 dicembre 2018; lazone periodica di evacuazione. abbattuta con acqua e il liquido raccolto è stato • Ruspa; • assicurare la continuità del servizio; • per il capannone 1 e uffici: pratica 15005 In data 2 febbraio 2017 si è verificata un’emer- smaltito come rifiuto da ditta autorizzata. Non • Ragno; • contenere le emissioni inquinanti (gas di scarico e (1235-M), per le attività 44.1.B, 49.1.A e 70.2.C genza senza gravi conseguenze per l’ambien- sono stati generati altri impatti ambientali. • Carrelli elevatori. rumore); di cui al DPR 151/11. L’attestazione è valida te: a causa di un’interruzione temporanea della L’impianto è stato adeguato e nuovamente • contenere i consumi (carburanti ed energia elet- fino al 27 dicembre 2021. corrente, è entrato in funzione l’impianto antin- collaudato. A seguito dell’evento i VVF hanno Per le attività di trasporto l’azienda si è dotata di trica). Nel Documento di Valutazione del Rischio In- cendio che, in poco tempo ha riempito di schiu- fornito ulteriori prescrizioni per la prevenzione un parco mezzi composto da veicoli regolarmen- Il personale di produzione e gli autisti sono sensibiliz- cendio e nel Piano di Emergenza sono state ma il capannone e parte del piazzale. Si sono incendi che sono state puntualmente adottate. te autorizzati (vedi capitolo “dati e indicatori pre- zati circa la necessità di segnalare tempestivamen- stabilite le misure da adottare per prevenire e riscontrati, al contempo, malfunzionamenti stazionali). Per il rifornimento è presente un di- te situazioni di eccessiva fumosità o rumorosità dei stributore di carburante ad uso privato (Licenza di mezzi in modo da consentire un pronto intervento. La manutenzione programmata e gli interventi a seguito di guasto sono svolti, a seconda delle neces- sità, a cura di Fornitori specializzati o dall’officina interna che è stata attrezzata nel capannone 1. Emissioni in atmosfera Nei pressi dell’officina è presente un’area dove vie- ne svolta la pulizia dei mezzi e attrezzature median- Emissioni in atmosfera te pulivapor. Le acque reflue sono convogliate in vasche di raccolta in cemento armato e vibrato con Reparto Macchina Emissioni Inquinanti Abbattimenti Le lavorazioni (cernita, triturazione e pressatura della carta) e la pareti interne trattate in resina epossidica. L’acqua saldatura in officina sono attività che generano emissioni in at- M1 di risulta e i fanghi sono asportati a necessità da Cernita e triturazio- E1 Polveri inerti totali Filtro a maniche mosfera. 16.000 Nm³/h In virtù dell’autorizzazione rilasciata dall’Agenzia Provinciale per Fornitore autorizzato. Cernita e ne carta e cartone Le lavorazioni di officina generano rifiuti: la tipolo- triturazione M2 la Protezione dell’Ambiente (APPA) con determinazione del diri- E2 Ciclone gente del settore gestione ambientale n. 148 del 24 maggio 2012, gia e la quantità di rifiuti prodotti è indicata al capi- Pressatura carta e Polveri inerti totali 7.000 Nm³/h Filtro a maniche tali emissioni sono convogliate all’esterno del capannone come in- tolo “Dati e indicatori prestazionali”. cartone M3 E3 dicato nella tabella di lato. I risultati delle analisi periodiche sono Officina Fumi di saldatura Nessuno riportate al capitolo “Dati e indicatori prestazionali”. Saldatura 2.600 Nm³/h 18 19
Uso di sostanze pericolose Uso di sostanze pericolose A supporto delle attività di manutenzione svolte a cura dell’of- ficina interna sono presenti olii, vernici, solventi e altre sostanze riale oleo-assorbente e/o neutralizzante da utilizzare in caso di spandimenti accidentali. Aspetti ambientali indiretti 4 pericolose depositate in apposite aree attrezzate con scaffala- Il personale viene addestrato all’intervento in caso di spandi- ture, bacini di contenimento e dispositivi di intervento da uti- mento anche mediante simulazione periodica dell’emergenza. lizzare in caso di spandimento (materiale assorbente). Per ogni In considerazione della capacità di controllo del personale sulla prodotto è disponibile la scheda di sicurezza che illustra i rischi gestione delle sostanze pericolose e della bassa probabilità di specifici, i consigli di prudenza e le modalità di intervento in accadimento di contaminazione del suolo e delle acque (finora emergenza per prevenire o minimizzare i rischi inerenti la salu- non si sono registrate emergenze sversamento), l’aspetto non è Gli aspetti ambientali indiretti, su cui Moser Mari- Gli operatori interni addetti all’accettazione e al magazzino controllano sistematicamente te e sicurezza delle persone e la contaminazione dell’ambiente. ritenuto significativo. I quantitativi di sostanze utilizzate sono no & Figli Srl può avere influenza e può esercitare i mezzi e il personale che lavorano per conto dei Fornitori o dei conferitori. Nei capannoni sono inoltre presenti postazioni dotate di mate- ridotti e pertanto non contabilizzati. un controllo sono: La corretta gestione dei rifiuti da parte dei Clienti che usufruiscono del servizio di interme- • possesso e validità dei titoli abilitativi delle azien- diazione non sempre può essere direttamente controllata: è pertanto prevista un’attività de che conferiscono i materiali da sottoporre a di sensibilizzazione e di informazione dei Clienti da parte del personale di Moser Marino & lavorazione presso il nostro sito; Figli Srl all’atto della richiesta di attivazione del servizio. • possesso e validità dei titoli abilitativi delle azien- Approvvigionamento idrico e scarichi de che trasportano e smaltiscono/recuperano i ri- Approvvigionamento idrico e scarichi fiuti prodotti; • corretto stato di pulizia e manutenzione (verifica visiva) dei mezzi di terzi che accedono alle aree L’approvvigionamento idrico è assicurato dal collegamento pozzetti presenti sul perimetro del sito. I pozzetti posizionati interne per il carico e scarico; con l’acquedotto comunale. L’acqua utilizzata per i servizi igie- nell’area del capannone 2 ed un pozzetto situato nell’angolo • competenza del personale che per conto di ter- nici viene scaricata in rete fognaria in virtù dell’autorizzazione nord-ovest del capannone 1 sono dotati di sistema di disole- zi accede con i mezzi nella aree interne in rife- n. 30978 relativa allo scarico delle acque reflue domestiche nel azione/dissabbiatura: i pozzetti installati sono in grado di se- rimento alle procedure di prelievo/consegna collettore principale per acque nere Giovo-Lavis rilasciata dal parare in modo continuo e naturale le acque da grassi, olii e concordate, ai comportamenti da attuare per Comune di Lavis in data 23/11/2004. solidi galleggianti ed evitare i fenomeni di intasamento dovuti contenere gli impatti ambientali (ad esempio L’impianto di lavaggio dei mezzi è dotato di vasche di accu- agli ammassi prodotti da grassi e detersivi. Le autorizzazioni spegnimento dei motori durante al sosta) e alla mulo delle soluzioni di lavaggio incendio e quindi non compor- allo scarico delle acque meteoriche sono comprese nelle con- conoscenza de comportamenti da assumere in ta scarichi ma produzione di rifiuti. Il sistema di abbattimento cessioni edilizie (Concessioni nr. 273/1998, nr. 231/1999 e nr. caso di emergenza. delle polveri nei processi di lavorazione utilizza la risorsa idrica 259/2001 rilasciate dal Comune di Lavis). La verifica di conformità alla legge (codici C.E.R in quantità ridotte e non comporta scarichi poiché l’acqua pe- In considerazione dell’esiguità dei consumi idrici rilevati nell’ul- autorizzati e targhe dei veicoli autorizzati) viene netra nel materiale in lavorazione. timo triennio (circa 1.000 mc per anno), l’aspetto non è ritenu- effettuata attraverso la consultazione del sito in- Le acque piovane e meteoriche, provenienti dalle coperture e to significativo e non è stato stabilito uno specifico indicatore ternet dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. dal dilavamento dei piazzali, sono convogliate in una serie di prestazionale. 20 21
Dati e indicatori PLASTICA - Quantitativi in entrata in ton IMBALLAGGI MISTI - Quantitativi in entrata in ton 5 02 01 04, 07 02 13, 12 01 05, 15 01 02, 16 01 19, 17 C.E.R. 15 01 06 C.E.R. 02 03 ,19 12 04 e 20 01 39 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 prestazionali Tot per anno 1.314 1.390 1.527 Tot per anno 1.184 1.404 1.813 Nel presente capitolo sono presentati i dati quantitativi e gli indicatori prestazionali relativi agli aspetti ambientali descritti nei capitoli precedenti e ritenuti si- MATERIALI FERROSI E NON FERROSI RIFIUTI DESTINATI A SMALTIMENTO gnificativi, con aggiornamento al 31 dicembre 2017. Salvo diversa indicazione, i dati sono stati messi a disposizione dagli uffici e dal personale interno a seguito Quantitativi in entrata in ton Quantitativi in uscita in ton di consultazione degli archivi e/o dei programmi software in uso per la gestione delle attività. La veridicità delle informazioni riportate viene sistematicamente controllata a cura del Verificatore ambientale accreditato. 12 01 03, 15 01 04, 17 04 02, 12 01 04, 17 04 01, 17 19 12 12: altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti C.E.R. 73.316 ton 04 05 , 17 04 11 e 200140 C.E.R. dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 di cui alla voce 19 12 11 media MPS in uscita per anno (ultimo triennio) Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Produzione Tot per anno 717 757 978 Tot per anno 959 1.148 1.342 CARTA DA MACERO LAVORATA - Quantitativi in entrata in ton % rifiuti destinati a smaltimento/imballaggi misti in entrata IMBALLAGGI IN VETRO - Quantitativi in entrata in ton 80,94 81,77 74,00 C.E.R. 2015 2016 2017 C.E.R. 15 01 07 e 17 02 02 RIFIUTI INTERMEDIATI - Quantitativi in Kg 21.147 22.097 23.833 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 02 03 04, 02 06 01, 07 01 04, 08 01 12, 08 03 12*, 08 15 01 01 (14.490 iscrizione in regime semplificato e 6.657 (15.207 iscrizione in regime semplificato e 6.890 (2.679 iscrizione in regime semplificato e 21.154 in 03 18, 09 01 01*, 09 01 02*, 15 01 01, 15 01 02, 15 01 03, autorizzazione in via ordinaria) autorizzazione in via ordinaria) regime ordinario*) Tot per anno 21 81 20 C.E.R. 15 01 06, 15 01 10*, 15 01 11*, 15 02 02*, 15 02 03, 16 02 4.787 5.336 5.250 (*=pericolosi) 19 12 01 in base all’autorizzazione in via ordinaria in base all’autorizzazione in via ordinaria in base all’autorizzazione in via ordinaria 13*, 16 02 14, 16 03 04, 16 06 01*, 17 01 07, 17 04 03, 17 04 05, 17 04 11, 20 01 01, 20 01 21 e 20 01 25 43.953 46.944 47.129 20 01 01 (36.343 iscrizione in regime semplificato e 7.610 (39.395 iscrizione in regime semplificato e 7.549 (2.793 iscrizione in regime semplificato e 44.336 in LEGNO - Quantitativi in entrata in ton Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 autorizzazione in via ordinaria) autorizzazione in via ordinaria) regime ordinario*) C.E.R. 15 01 03 e 17 02 01 Totale rifiuti 72.138 2.800 5.472 Totali 64.003 67.694 76.212 pericolosi Anno 2015 Anno 2016 Anno 2015 Totale rifiuti *fino al 24 maggio l’azienda ha operato in virtù del possesso di autorizzazione in via ordinaria e iscrizione in regime semplificato. I due provvedimenti sono stati unificati nell’ autorizzazione in via non pericolosi 1.209.430 1.285.453 1.476.807 ordinaria rilaaciata con determinazione del Dirigente del Servizio Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali n. 255 del 25/05/2017 (successivamente modificata con determinazione del Dirigente Tot per anno 620 645 805 del Servizio Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali n. 91 del 23/02/2018). Totali 1.281.568 1.288.253 1.482.279,00 22 23
Consumi energia 772.453 kwh Parco mezzi 50 % elettrica media EE consumata per anno (ultimo triennio) mezzi euro 6 Gli impianti utilizzano energia elettrica ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTO FOTOVOLTAICO - in kWh per garantire: ELENCO MEZZI • l’illuminazione e il funzionamento delle (Fonte: Dichiarazione annuali a GSE) Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno Classe apparecchiature di ufficio; Modello Targa Modello Targa Energia prodotta e consumata (autoconsumo) 312.302 319.790 329.396 immatricolazione Euro • l’illuminazione e il funzionamento degli impianti della produzione; RIMORCHIO CARDI AE 89910 Energia prodotta e venduta 68.333 66.393 67.111 • la climatizzazione dei locali. L’energia elettrica è approvvigionata: Totale energia prodotta da fonti rinnovabili 380.636 386.184 396.508 SCANIA CT 948 ZN 2005 3 RIMORCHIO ZORZI AF 67120 • dalla rete di distribuzione pubblica, a fronte di apposito contratto (conto con- CO2 risparmiata in kg* 202.118 205.064 210.546 SCANIA DH 480 DZ 2007 4 RIMORCHIO CARDI AF 67151 trattuale 5368926) sottoscritto con Tren- ta S.p.A. ; * Fattore mix elettrico italiano: 0,531 kg CO2/kWh (fonte: Ministero dell’Ambiente) SCANIA DR 317 CF 2008 4 RIMORCHIO ZORZI AF 67238 • dall’impianto fotovoltaico di proprietà. L’impianto produce energia in quantità superiore rispetto ai fabbisogni, l’energia ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA - in kWh FIAT DOBLO' DZ 213 JB 2009 4 RIMORCHIO ATLAS AD 80366 in esubero viene ceduta alla rete. Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 La tabella e il grafico di lato mostrano i SCANIA DZ 475 SD 2010 5 RIMORCHIO ATLAS XA 788FA valori relativi all’energia totale prodotta Da impianto fotovoltaico (autoconsumo) 312.302 319.790 329.396 e alla suddivisione tra la quota destina- SCANIA ED 982ML 2011 5 ta all’autoconsumo e quella rivenduta al Dalla rete (Fonte: Dolomiti Energia S.p.A.) 434.152 464.349 457.369 Classe Numero % sul gestore. Il consumo di energia elettrica è RENAULT KANGOO ET 327ZJ 2014 6 Totale energia consumata 746.454 784.139 786.765 Euro mezzi totale associato ad impatti ambientali di tipo indiretto: il processo di produzione dell’e- FIAT EW 602KB 2014 6 Euro 3 1 8% nergia elettrica genera emissioni di CO2, la Tep* 140 159 137 cui quantificazione viene calcolata a cura SCANIA EW 603KB 2014 6 Euro 4 3 25% EE consumata/MPS in uscita (kWh per tonnelate) 10,66 10,54 10,41 degli impianti di origine e non riportata, pertanto, nel presente documento. FIAT FF 970CS 2016 6 Euro 5 2 17% * Tep=tonnellate equivalenti di petrolio. I coefficienti di conversione in Tep sono stati desunti dal Modulo NEMO di FIRE anno 2016. NISSAN CABSTAR FL 286HC 2018 6 Euro 6 6 50% FIAT DUCATO FF 103TL 2018 6 24 25
Consumi di 0,44 l/km Emissioni in carburante consumo medio anno litri gasolio per km (ultimo triennio) atmosfera In data 24 gennaio 2017 sono stati condotti gli autonomi controlli delle emissioni in atmosfera autorizzate (controlli quadriennali per E1 e E2, controlli CARBURANTE CONSUMATO - in litri in doppio per la messa in esercizio per E3) con i risultati esposti nelle tabelle seguenti. I prossii controlli saranno effettuati nel’anno 2021. 2015 2016 2017 Risultati degli Limite tabella B del Consumo dei veicoli 157.028 172.140 167.878 Camini Analisi autonomi controlli TULP Consumo dei carrelli elevatori e altre attrez- E1 Rapporto di prova Parametro polveri totali (metodologia UNI EN 13284-1:2003). 62.135 61.362 72.493 200 mg/ Nm³ zature (cernita e triturazione) 2170194/e Valori minori di 1 mg/ Nm³ TOTALE 219.164 233.503 240.371 E2 Rapporto di prova Parametro polveri totali (metodologia UNI EN 13284-1:2003). 200 mg/ Nm³ CO2 emessa*(ton) 584 623 641 (pressa) 2170195/e Valori minori di 1 mg/ Nm³ Tep** complessivi 188 201 207 Risultati degli Limite Camini Analisi autonomi controlli autorizzazione *Coefficienti utilizzati per l’inventario delle emissioni di CO2 nell’inventario nazionale UNFCCC (media dei valori degli anni 2014-2016). .Peso specifico del gasolio=0,85 Kg/l E3 Rapporto di prova Parametro polveri totali (metodologia UNI EN 13284-1:2003). 10 mg/ Nm³ **Tep=tonnellate equivalenti di petrolio. I coefficienti di conversione in Tep sono stati desunti dal Modulo NEMO di FIRE anno 2016. (saldatura) 2170196/e Valori medi pari a 4,4 mg/ Nm³ CONSUMO E KM PERCORSI PER VEICOLO - in litri/km Utilizzo del terreno SUPERFICIE - in mq I dati non hanno subito variazioni negli anni. 2015 2016 2017 Superficie totale proprietà 13.876 km 379.236 356.685 402.984 Piazzali 7.085 49% litri/km 0,414 0,483 0,417 di superficie coperta Superficie coperta 6.791 26 27
Rifiuti propri Nella tabella sono riporti i dati relativi alla produzione di rifiuti (espressa in Kg) propri derivanti dalle attività di manutenzione effettuate dall’officina interna. RIFIUTI PRODOTTI - in Kg Descrizione rifiuti Codice C.E.R. 2015 2016 2017 Soluzioni acquose di lavaggio 120301* 7.160 - 5.840 Filtri dell’olio 160107* 74 - 188 Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci ed indumenti protettivi 150202* 9.900 10.701 14.432 contaminati da sostanze pericolose Assorbenti, materiali filtranti, stracci ed indumenti protettivi diversi di quelli di cui alla voce 150202 150203 39 14 150 Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze 150110* - - 2.020 Imballaggi metallici contenenti matrici solide, porose, pericolose (ad esempio amianto) compresi i contenito- 150111* 30 50 71 ri a pressione vuoti Batterie al piombo 160601* 499 122 - Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 08 03 17 080318 31 - 25 Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati 130205* 220 1.160 260 Pneumatici fuori uso 160103 691 2.050 - Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi (2) diversi da quelli di cui alle voci 16 02 09 e 16 160213* - 114 - 02 12 Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi (2) diversi da quelli di cui alle voci 16 02 09 e 16 160214 - 131 - 02 13 Soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose 161001* - - 11.290 Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose 170603* - 240 244 Tubi fluorescenti e altri rifiuti conteneti mercurio 200121* - 37 - Rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione 170904 - - 1.680 Ferro e acciaio 170405 - 23.050 - Totale dei rifiuti pericolosi (identificati con *) 17.883 12.424 34.345 Totale rifiuti non pericolosi 761 25.114 1.855 Totale rifiuti 18.644 37.669 36.200 INDICATORI Rifiuti pericolosi (identificati con *) in kg/MPS in uscita tonnellate 0,26 0,17 0,45 Totale rifiuti/carta lavorata in kg/MPS in uscita tonnellate 0,27 0,51 0,48 28 29
Obiettivi ambientali 6 Obiettivo: Indicatore MIGLIORAMENTO DELLA COMUNICAZIONE DA E PER I CLIENTI. Contenimento del rischio di errore nella rile- vazione dei quantitativi di rifiuto da gestire Azioni, responsabilità, risorse e tempi Stato di avanzamento Azioni: attraverso il sito internet e apposito pro- Nella Dichiarazione Ambientale 2015-2017 sono stati posti i seguenti obiettivi di miglioramento: (obiettivo che continua dal triennio precedente) gramma, offrire ai Clienti la possibilità di: Le azioni attivate a partire dall’anno 2015 hanno - aumento della % di rifiuti differenziati. Obiettivo conseguito, prosegue nel prossimo triennio; • far pervenire in azienda la richiesta di attivazio- contentito di approntare un nuovo sito internet - diminuzione delle emissioni inquinanti del parco mezzi. Obiettivo conseguito, prosegue nel prossimo triennio; % di Clienti che utilizzano il sito internet e le nuo- ne del servizio di prelievo del materiale e traspor- con sezione dedicata alla comunicazione con i - capacità di risposta alle emergenze. Obiettivo conseguito con l’installazione dell’impianto antincendio “a schiuma” nel capannone 1 e capannone 2. ve funzionalità (attivazione servizio e gestione do- to; Clienti. - risparmio del consumo di energia elettrica. Obiettivo conseguito attraverso il rifasamento dell’impianto eletrtico; cumenti) • visualizzare il peso a destino dei rifiuti conferito; Si prevede l’attivazione dell’operatività del sito Valore attuale= 0 (fase di sperimentazione) • consultare le fatture pro forma. entro giugno 2018. A seguire, progressiva sensi- - miglioramento della comunicazione da e per i clienti. Obiettivo parzialmente completamento, riproposto per il prossimo triennio. Valore atteso anno 2018= 40% Valore atteso anno 2019= 60% Responsabilità: Direzione bilizzazione dei clienti acquisiti e dei nuovi clienti Obiettivo: AUMENTO % RIFIUTI DIFFERENZIATI. Potenziamento capacità di cernita degli imballaggi misti. Valore atteso anno 2020= 90% Risorse: 10.000€ all’utilizzo delle funzioni specificate. Tempi: entro anno 2020 Indicatore Azioni, responsabilità, risorse e tempi Stato di avanzamento (obiettivo che continua dal triennio precedente) Azioni: sensibilizzazione del personale addetto Nell’anno 2015 il valore rilevato è stato pari a % rifiuto (CER 15.01.06) destinato a smaltimento alla cernita e alle corrette modalità di differenzia- 66,9%. I miglioramenti attesi per il triennio 2015- NUOVO OBIETTIVO: INCREMENTO DELLA QUANTITÀ DI CARTA E CARTONE RECUPERATI attraverso il potenziamento della capacità di tritu- con CER 19.12.12 zione. razione. 2017 sono stati ottenuti. L’obiettivo viene nuova- Valore rilevato anno 2017= 61% Responsabilità: Responsabile di Produzione mente proposto per il triennio 2018-2020. Benefici per l’ambiente Azioni, responsabilità, risorse e tempi Indicatori Valore atteso anno 2018= 59% Risorse: 0€ Valore atteso anno 2019= 57% Tempi: entro anno 2020 Miglioramenti ambientali attesi: Valore atteso anno 2020= 55% vendita MPS bricchetti alle cartiere (percentuale - aumentare la capacità di recupero di MPS bric- DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANANTI DEL PARCO MEZZI. Contenimento della probabilità di rotture e guasti di vendita rispetto al prodotto acquisito) Obiettivo: chetti (il materiale necessità di particolare livello Valore atteso anno 2018= 80% (con possibile contaminazione del suolo e produzione di rifiuti). Azioni: acquisto e messa in funzione di un nuovo di triturazione per essere reimmesso nel ciclo di Valore atteso anno 2100%019 impianto di triturazione. Sviluppo attività com- recupero); Indicatore Azioni, responsabilità, risorse e tempi Stato di avanzamento merciale. Acquisizione nuovi clienti servizio distruzione do- Azioni: sostituzione dei due mezzi EURO 3 con Nell’anno 2015 il valore rilevato è stato pari a 27%. Risorse assegnate: 20.000€ Miglioramento degli standard qualità: cumenti (obiettivo che continua dal triennio precedente) due mezzi EURO 6 e seguenti. I miglioramenti attesi per il triennio 2015-2017 Tempi: entro l’anno 2020. Valore atteso anno 2018= +10 - proposta la mercato di un servizio di triturazione Responsabilità: Direzione sono stati ottenuti. L’obiettivo viene nuovamente con maggiore garanzia sul’efficacia del processo, Valore atteso anno 2019= +15 % mezzi euro6 e seguenti su totale Risorse: 200.000€ per anno 2018 e 100.000€ per proposto per il triennio 2018-2020. Valore atteso anno 2020= +20 Valore atteso anno 2018= 67% anche in relazione alla legislazione sulla privacy. Valore atteso anno 2020= 70% anno 2020 Tempi: entro anno 2020 30 31
NUOVO OBIETTIVO: INCREMENTO DELLA QUANTITÀ DI CARTA E CARTONE RECUPERATI attraverso realizzazione di un nuovo impianto a Criteri ambientali della progettazione servizio della Vallagarina e Basso Sarca. In coerenza con la Politica Ambientale stabilita dalla società, particolare attenzione è stata posta nell’identificazione e mitigazione degli impatti ambien- Benefici per l’ambiente Azioni, responsabilità, risorse e tempi Indicatori tali associati alla realizzazione della nuova struttura e al rispetto delle prescrizioni legislative applicabili. Miglioramenti ambientali attesi: Al fine di valutare lo stato ambientale del sito, è stata disposta una specifica campagna di indagine con campioni prelevati dagli scavi esplorativi e sot- toposti ad analisi chimiche. L’area in oggetto non è risultata libera da contaminazioni in relazione alla destinazione industriale prevista. - aumentare la capacità di recupero dei rifiuti ur- Azioni: realizzazione nuovo impianto (progetta- Con determinazione nr. 189 del 7 aprile 2016, il Dirigente del Servizio Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali della Provincia Autonoma di Trento ha bani e assimilati agli urbani; zione svolta, vedi descrizione di seguito riportata) sancito l’esclusione dell’intervento dal procedimento di valutazione dell’impatto ambientale (V.I.A.) e ha autorizzato la procedura per la gestione del materiale di risulta dallo scavo, con la metodologia proposta (ovvero vagliatura, mediante impianto mobile autorizzato per ottenere due distinte gra- - offrire un servizio migliore ai Clienti della Valla- e avvio della produzione. incremento delle quanità di MPS in uscita (CER 20 nulometrie di materiale (sopravaglio e sottovaglio). Il passante del vaglio sarà avviato, quale rifiuto, ad idonee discariche o centri di recupero mentre il garina e Basso Sarca (diminuzione dei chilometri Risorse assegnate: 2.000.000€ 01 01, CER 15 01 01 e CER 12 01 01) sopravaglio verrà riutilizzato in sito per riporti e reinterri). da percorrere per il conferimento); Tempi: realizzazione della struttura entro anno Valore anno 2017= 75.575 tonnellate - realizzare un impianto minimizzando gli impatti 2018. Valore atteso anno 2019= 80.000 tonnellate Valore atteso anno 2020= 85.000 tonnellate Come da progetto, lo smaltimento delle acque nere sarà effettuato mediante collegamento alla rete fognaria comunale. Le acque bianche provenienti associati alla costruzione e funzionamento, con- Avvio della produzione dall’anno 2019. dalle coperture degli edifici confluiranno nel sottosuolo mediante apposita trincea disperdente, dimensionata in coerenza con le disposizioni della formemente alle prescrizioni legislative applica- Incremento progressivo delle quantità lavorate relazione geologica appositamente predisposta. Le acque generate dal dilavamento dei piazzali esterni saranno trattate in apposito deoliatore a coale- bili. con entrata a regime nell’anno 2020. scenza e quindi fatte confluire nel Rio Coste. Per la zona pesa è prevista una rete a dispersione nel sottosuolo (trincea), previo passaggio in deoliatore a coalescenza. È stato acquisito da NOVARETI S.p.A. e SET S.p.A. il “Nulla Osta per la connessione alle reti dei servizi” (pratiche nr. 20170724-1207-27-956 del 21.09.2017). Per contenere l’impatto visivo della struttura finita, sono state progettate zone sistemate a verde integrate con alberature e vegetazione a basso fusto. La Direzione di Moser Marino & Figli Srl ha disposto la realizzazione di una nuova unità produttiva Per mitigare il rischio incendio connesso al deposito di carta e cartone (attività al fine di sviluppare la capacità produttiva. Il nuovo insediamento industriale sarà situato a Rovere- 34.2.C del DPR 151/11) e deposito plastica (attività 44.1.B del DPR 151/11) sono to, in località “Laghiol”, nel sobborgo di Lizzana. L’area interessata dall’intervento è ubicata in zona state progettate idonee misure di prevenzione. Il Servizio Antincendi e Protezio- produttiva e copre una superficie pari a 6.300 mq. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio ne Civile della Provincia Autonoma di Trento ha valutato il progetto esprimendo industriale composto da due differenti corpi di fabbrica adiacenti e comunicanti fra loro, ovvero di parere favorevole (comunicazione del 16/10/2017, pratica 35447). un capannone con relativa palazzina servizi. Saranno inoltre realizzate aree dedicate alla viabilità interna, cortili con zone parcheggio e aree di stoccaggio delle attrezzature e delle infrastrutture per le necessarie dotazioni tecnologiche. Lo stato di avanzamento delle attività sarà reso noto in occasione del prossimo In linea con l’organizzazione del sito di Lavis, il processo produttivo nel nuovo capannone sarà attua- aggiornamento della Dichiarazione Ambientale. to attraverso le seguenti fasi: • entrata e scarico del materiale in prossimità della pressa. Confluiranno nell’impianto di Rovereto i rifiuti raccolti nel territorio limitrofo; • lavorazione, ovvero cernita manuale e pressatura del materiale in “balle”; • uscita del materiale e commercializzazione. (nella foto a destra: lavori di realizzazione del nuovo impianto di Rovereto) 32 33
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