CURRICOLO DEL NIDO ANNO EDUCATIVO 2022-2023 - ASILO NIDO " SOLE " Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio - Comune di Venezia.

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CURRICOLO DEL NIDO ANNO EDUCATIVO 2022-2023 - ASILO NIDO " SOLE " Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio - Comune di Venezia.
Comune di Venezia
Area Sviluppo organizzativo Risorse Umane e Sociale
             Settore Servizi Educativi

            ASILO NIDO “ SOLE ”

     Per far crescere un bambino
      ci vuole un intero villaggio
          (proverbio africano)

          CURRICOLO DEL NIDO
    ANNO EDUCATIVO 2022-2023

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CURRICOLO DEL NIDO ANNO EDUCATIVO 2022-2023 - ASILO NIDO " SOLE " Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio - Comune di Venezia.
PREMESSA
IL NIDO, PATRIMONIO DEL PASSATO PROSPETTIVE PER IL FUTURO

I primi servizi pubblici rivolti ai bambini sotto i tre anni sono nati in Italia alla fine degli anni
60 dall’Opera Nazionale della Maternità e dell’Infanzia (OMNI), istituti prettamente a
carattere assistenziale. Con la L.1044/1971 vengono istituiti in Italia gli asili nido comunali
con il concorso dello stato, tale legge ha generato esperienze radicate nella
volontà/necessità di tante donne che aspiravano ad una conciliazione tra essere madre e
lavoratrice. Nel nostro paese esiste ancora una disomogeneità nella presenza dei servizi
educativi 0/3 presenti soprattutto al nord, tale discrepanza è tutt’oggi al centro del dibattito
nazionale tant’è che vi è l’intenzione di favorire una graduale diffusione dei servizi 0/3 con
l’obiettivo di raggiungere il 75 % di copertura dei comuni (D. Lgs 65/2017).
Nel quadro anche delle politiche Europee il nido e tutti i servizi educativi 0/3 sono
considerati un elemento di primaria importanza per il riconoscimento dei Diritti dell'infanzia
e dell'adolescenza per investire sul futuro delle prossime generazioni. Le politiche rivolte
all’infanzia sono indicate come la strada maestra per creare comunità solidali, giuste ed
eque, attente all’educazione dell’infanzia, impegnate a promuovere il dialogo e la coesione
sociale, riferendosi ai valori della Costituzione italiana, della Convenzione ONU sui diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza, alle indicazioni della commissione europea.
Venivano gettate così le basi per un'esperienza culturale innovativa nell'educazione della
prima infanzia che coniugava la risposta ai bisogni della famiglia con un servizio rivolto
all'educazione dei bambini, rifiutando l'impostazione esclusivamente igienico-sanitaria per
giungere alla consapevolezza che il nido non possa essere una replica del contesto familiare.
Si avviarono così nuove pratiche e nuove riflessioni anche grazie alle ricerche delle
Neuroscienze che hanno fatto emergere il ruolo dei fattori ambientali sullo sviluppo delle
reti neuronali del bambino e come i primi 1000 giorni di vita siano quelli più determinanti
per lo sviluppo successivo.
Oggi la cultura dell'infanzia maturata nel nostro paese mantiene la caratteristica dinamica
del dibattito svolto in stretta relazione tra mondo dei servizi educativi e il mondo della
ricerca e delle università.
La L. 107/2015 e il D. Lgs. 65/2017 hanno confermato il carattere educativo dei servizi 0/3
riconoscendo e istituendo il “Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai
6 anni” con la finalità di garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini pari opportunità di
sviluppo delle proprie potenzialità sociali, cognitive, emotive, affettive, relazionali in un
ambiente professionalmente qualificato, superando disuguaglianze e barriere fisiche,
territoriali, economiche, sociali, etniche e culturali attraverso il superamento della dicotomia
tra servizi educativi per la prima infanzia e la scuola dell’infanzia.
Su questa scia sono i recenti decreti ministeriali: D.M.334/2021 “Linee pedagogiche per il
sistema integrato zerosei” e D.M. 43/2022 “Orientamenti Nazionali per i Servizi Educativi
per l’Infanzia”.

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I nidi sparsi nel territorio veneziano per la maggior parte a partecipazione diretta hanno una
propria carta dei servizi e offrono a tutti i bambini e bambine un luogo pensato per
accoglierli e accompagnare la loro crescita e le loro potenzialità riconoscendo e rispettando
la varietà dei ritmi di sviluppo individuale, nel dare risposte ai loro bisogni di cura e
promuovendo la socialità. Sono ambienti accoglienti e inclusivi, affiancano e sostengono la
famiglia.
L’ingresso in un nido costituisce il primo incontro con un contesto fisico e sociale diverso
dall'ambiente familiare primo nucleo di rapporti affettivi, un mondo nuovo da scoprire,
nuove relazioni da costruire con altri adulti e con altri bambini, è un luogo di molteplici
opportunità.
La famiglia, inoltre, nella condivisione di cura, educazione del bambino con gli educatori e
nell'incontro con altri genitori può maturare nuove riflessioni anche sul proprio ruolo
educativo, per questo il servizio dell'infanzia costituisce un'importante tappa
nell'elaborazione della funzione genitoriale un'opportunità di scambi e confronti tra persone
che stanno attraversando la stessa esperienza di vita.

1. DOVE SIAMO, IL PERSONALE DEL
NIDO, NUMERI UTILI
1.1 DOVE SIAMO
Il Nido Sole è situato in Via S. Gallo, 136 al Lido di Venezia, vicino alla Biblioteca Comunale H. Pratt
Contatti:
Numero Telefonico: 041-5260919
Numero Fax: 041-2747056
e-mail: nido.sole@comune.venezia.it

1.2. IL PERSONALE DEL NIDO
Il Nido accoglie 40 bambini (quest’anno sono 36) suddivisi in due gruppi.
La sezione dei piccoli è composta da 12 bambini tra i 6 e 15 mesi ed è seguita dalle educatrici:
Anna Busso, Elisa Marzolla e Pamela Uscotti.
La sezione dei grandi è composta da 24 bambini tra i 16 e 36 mesi ed è seguita dalle educatrici:
Roberta Berton, Laura Bullo, Francesca Bullo, Sofia Sacchini e Anna Mao.
Ci sono inoltre 3 operatrici scolastiche Nelly Ballarin, Bruna Gorin e Giovannina Vianello che si occu-
pano dell’apertura e sorveglianza del servizio, dell’igiene dei locali e della biancheria, della pulizia dei
materiali e della distribuzione dei pasti.
Collaborano inoltre alla predisposizione di un ambiente familiare e accogliente supportando il perso -
nale docente e contribuendo nella realizzazione del percorso educativo – didattico.

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All’interno del Nido c’è 1 cuoca Michela Tiozzo, che provvede alla preparazione e alla cottura dei cibi,
rispettando un menù idoneo in base alla stagionalità (autunno-inverno e primavera-estate) predispo-
sto dall’Ulss.
Gli asili nido, i servizi innovativi e le scuole dell’infanzia esplicano la loro attività nell'ambito di Aree
territoriali di coordinamento cui è preposto un Coordinatore Pedagogico con funzione psicopedago-
gica, organizzativa e gestionale.
La coordinatrice pedagogica di riferimento del servizio è la dott.ssa Alessandra Sguaccin.
I Coordinatori Pedagogici unitamente al Servizio di Progettazione educativa, costituiscono l'Equipe
Psicopedagogica che fornisce:
- consulenza tecnico - scientifica;
- promozione della comunicazione;
- predisposizione di momenti di collaborazione con altri Enti e strutture presenti nel territorio;
- progettazione dell'aggiornamento e della formazione del personale docente e non docente a
seguito della rilevazione dei fabbisogni formativi e/o in base alla normativa vigente.
e-mail: alessandra.sguaccin@comune.venezia.it Tel. 331-2685620 - 0412748660
Il pediatra di comunità di riferimento è la dott.ssa Mariella Colomba che viene chiamata in caso di
necessità e svolge funzioni di consulenza per educatrici e genitori per problemi sanitari, forma inol-
tre (in base al protocollo Ulss-Comune) il personale sulla somministrazione del farmaco salvavita.

1.3. NUMERI UTILI

 Dirigente del Settore Servizi Educativi:
 ing. Silvia Grandese
 silvia.grandese@comune.venezia.it
 segreteria.istruzione@comune.venezia.it
 SEDI:
 Palazzo Valmarana - VENEZIA - tel. 041-2748336 fax 041.2748410
 Uffici Comunali (sede RONCALLI)- MESTE-VE - tel. 041-2749660 fax 041.2749528

 Responsabile del Servizio Amministrazione e Risorse Umane:
 d.ssa Grillo Patrizia
 grillo.patrizia@comune.venezia.it
 SEDE: Uffici Comunali (sede RONCALLI)- MESTE-VE - tel. 041-2749660 fax 041.2749528

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Il Nido inoltre si avvale della collaborazione dello Sportello per le Scuole dei Servizi Educativi Cen -
 tro Storico e Isole.
 Tale sportello dà le informazioni e accoglie le domande di iscrizione, predispone le graduatorie per
 il Nido, le Scuole dell'Infanzia e gli Spazio Cuccioli, determina le rette per il Nido.

 Responsabile del Servizio Educativo Centro Storico e Isole: Lisa BELLIO
 lisa.bellio@comune.venezia.it
 servizieducativi.csi@comune.venezia.it
 SEDE: Isolato Cavalli 235013 1 piano- VENEZIA - tel. 041.2748370 fax 041.2748595

 Gestione Servizi Educativi: Romina Ardit - Stefania Ortolano- Elena Benevento
 SEDE: Via S. Gallo 32/A - LIDO - tel. 041.2744731-2 – fax 041.2720517
 servizieducativi.csi@comune.venezia.it
 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
 lunedì e mercoledì 9,00 – 12,00

2. CURRICOLO DEL QUOTIDIANO

L’organizzazione degli spazi, dei tempi e dei gruppi di apprendimento rappresentano la “trama visibi-
le” del curricolo del nido, agevola il buon funzionamento della vita quotidiana e il benessere dei
bambini dando ordine e prevedibilità alle esperienze. Per progettare /riprogettare gli spazi e i tempi
è necessario il coinvolgimento di tutti (educatori, ausiliari…) affinché le scelte attuate dal gruppo di
lavoro siano riconosciute e valorizzate.
Il tempo è una parte variabile importante nella progettazione poiché deve tener conto dei tempi dei
bambini, ma anche degli aspetti istituzionali e gestionali.
Le routine svolgono una funzione regolativa dei ritmi della giornata e permette ai bambini di antici-
pare e controllare gli eventi, per sostenere la progressiva conquista dell’autonomia.

2.1. L’AMBIENTE ACCOGLIENTE DEL NIDO
Per garantire un ambiente di crescita inclusivo e tale da consentire lo sviluppo delle potenzialità di
tutti i bambini, l’organizzazione deve essere attenta al clima sociale per promuovere il benessere dei
bambini e degli adulti.

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SPAZI INTERNI
Il Nido Sole si sviluppa su un unico piano ed è intenzionalmente pensato e organizzato per risponde -
re ai bisogni del bambino.
L’obiettivo è offrire un ambiente positivo di socializzazione e di gioco che renda possibile per il bam-
bino, esperienze significative, sia nell’esplorazione del mondo degli oggetti che nei rapporti con le al-
tre persone.
La capacità di auto organizzarsi nel gioco è facilitata dalla progettazione degli spazi che garantiscono
al bambino prevedibilità e quindi senso di sicurezza, permettendo un uso di tutti gli ambienti con
tempi adeguati alle sue esigenze consentendogli la ripetizione di esperienze rilevanti.
Considerando che la strutturazione dello spazio è in grado di influenzare la qualità stessa delle rela -
zioni e delle esperienze che avvengono al Nido, sono stati individuati:
Spazio accoglienza
Luogo di accoglienza in cui il genitore con il bambino può avere la possibilità di ritrovarsi, favorendo
quindi il distacco in maniera graduale. In questo spazio sono collocati armadietti per bambini piccoli
e grandi, personalizzati da contrassegni colorati con la foto personale, con il proprio nome, permet-
tendo così, nel bambino, lo sviluppo del senso di appartenenza.
Lungo il corridoio che porta alle sezioni, si trovano delle bacheche per ogni sezione, dove saranno se -
gnalate quotidianamente informazioni riguardanti le routine del Nido.
I saloni
Sono all’interno delle sezioni e sono utilizzati per aiutare il bambino nella sua crescita psico-fisica,
nella maturazione sociale ed emotiva, nell’acquisizione di capacità motorie, nello sviluppo della crea -
tività del linguaggio (attraverso diverse attività).
Gli spazi delle due sezioni sono strutturati in modo diverso, perché rispondenti alle diverse età dei
bambini:

SEZIONE DEI PICCOLI

Il salone dei piccoli: è costituito da un unico salone in cui c’è un’area deputata al pranzo e co -
stituita da due mezze lune con cinque posti ciascuna più un tavolino con 2 seggioline. Lo spazio re-
stante è suddiviso in più angoli in cui si svolgono le varie attività.
Pensare al corpo del bambino nel primo anno di vita, significa pensare a un baricentro emotivo-
affettivo il cui sviluppo può essere interpretato come interdipendente rispetto all’andamento evolu -
tivo di tutte le altre aree. Riconoscere questo principio anche attraverso lo spazio significa conferire

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all’ambiente globalmente inteso, un aspetto relazionale, capace di tenere senza trattenere il bambi -
no. Il salone è così suddiviso:
Angolo del morbido: costituito da dei grandi cuscinoni anche a forma di animali e da peluche, è
l’angolo delle “coccole” e del ritrovarsi.
Quale angolo più importante della sezione dei piccoli, deve essere particolarmente curato fino a tra -
sformarlo in un angolo di calda accoglienza, capace di far sì che il bambino possa sperimentare una
sensazione di benessere globale. Nella sezione quest’angolo è il luogo elettivo della relazione indivi -
duale o a piccolo gruppo con l’educatrice. Lo spazio fisico e mentale delle tenerezze, di una cura che
restituisce al bambino l’immagine di oggetto d’amore.
Luogo tana dei folletti: la proposta centrale dell’angolo morbido può essere ampliata e diversificata
dalla presenza in sezione, di luoghi – tana che permettono ai bambini di creare altre situazioni di re -
lazione individuale con l’educatore oppure di piccolissimo gruppo.
Oltre a questo gli angoli delimitati suggeriscono al bambino, possibilità d’uso esplorativo sostenen-
done insieme alla permanenza dell’oggetto anche la curiosità e l’interesse.
Come prima affermato, nel primo anno di vita il bambino entra in contatto con l’ambiente e conse -
guentemente apprende attraverso i sensi e le azioni.
Lo sviluppo percettivo è fondamentale nella crescita del bambino. Ogni luogo, ogni spazio, ogni su-
perficie rappresentano una possibilità di apprendimento.
A fianco del morbido si trovano due mobili bassi con ceste a portata del bambino, contenenti giochi
sonori e oggetti tattili provenienti anche dal mondo naturale, che sono sostituiti a rotazione in base
al desiderio di scoperta dei bambini.
Angolo con specchio: lo specchio gioca ruolo essenziale all’interno della sezione dei piccoli, dove i
bambini sono impegnati in quel processo di costruzione dell’identità ancora “con – fusa” col mondo
esterno. La conoscenza del sé e la propria immagine di soggetti distinti dagli altri, trovano conferma
nella possibilità di vedersi riflessi e nella sperimentazione di due sensazioni contemporanee, come
ad esempio vedersi allo specchio mentre l’educatrice lo accarezza.
Angolo della piscina di palline: permette al bambino di sperimentare diversi tipi di movimento, pos-
sono saltare, lanciare palle, tuffarsi e galleggiare. Il bambino ha una grande libertà e può entrare e
uscire quando vuole. In questo modo, apprende il concetto di dentro-fuori particolarmente impor-
tante per il suo sviluppo. La piscina di palline lo aiuta ad acquisire la capacità di coordinare i movi-
menti e prendere coscienza di ciò che può fare con il suo corpo.
Angolo del gioco simbolico: lo spazio dedicato al gioco di finzione ha un valore fondante nel soste-
nere la costruzione dell’identità e della personalità
Cucinetta: è un piccolo angolo con una cucina allegra e colorata dotata di pentoline e oggetti di uso
quotidiano.
I bambini cominciano a frequentare il Nido già a 6 mesi di età. Questo significa che le prime grandi
conquiste (il movimento, le scoperte sensoriali, i linguaggi) avvengono anche al Nido. Allora lo spazio
per i più piccoli diventa un contenitore poliedrico ed eterogeneo di opportunità, per le quali è neces -
sario trovare un giusto equilibrio tra quantità e qualità. Le componenti del movimento e della leggi -
bilità dello spazio sono fondamentali per poter ottenere un ambiente “attento”. E’ importante poter
offrire ai bambini situazione di grande gruppo, da alternare a momenti di privacy.

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Mobile primi – passi: Indispensabile per fornire al bambino un supporto alla conquista della posizio-
ne eretta . La presenza nel mobile primi – passi di una ricca proposta esplorativa, imposte da chiude -
re, mobile con sonagli, pannelli gioco, contribuirà a trasformare in un vero e proprio gioco le difficol -
tà legate ai primi tentativi di stare in piedi da solo.
Il corpo è dunque il veicolo primario della conoscenza, luogo metaforico che riunisce e integra
quell’emozione che è anche emozione del sapere , dello sviluppo socio - cognitivo , nella cui costru -
zione il bambino svolge un ruolo attivo.
Sin dalla nascita, infatti, il bambino possiede la capacità di apprendere, comunicare, entrare in rela-
zione. Funzioni essenziali che si specificano attraverso un codice percettivo mediante il quale ogni
bambino, seleziona le informazioni derivanti dall'ambiente interno ed esterno.
Il bambino diventa così co – costruttore di un sapere che può “ricevere “con tempi propri, modi pro -
pri e soprattutto ricrearlo e modificarlo. Supportare questo processo vuol anche dire proporre al
bambino un ambiente stimolante, ricco e variato dal punto di vista senso – percettivo.
La stanza della nanna: adiacente al salone, contiene dodici lettini (culle) e all’occorrenza sarà orga-
nizzata e utilizzata anche per lo svolgimento di attività di laboratorio.

SEZIONE DEI GRANDI

Il salone dei grandi è costituito da un unico salone suddiviso in due parti. L’area vicino alle fine -
stre è quella riservata al pranzo, composta da tavoli con seggioline. Lo spazio restante è suddiviso in
diversi angoli.
Angolo del morbido e della lettura con specchi: allestito con un materasso, cuscini e libreria a parete
dove i bambini possono scegliere i libri che preferiscono e leggerli per conto proprio o con l’aiuto di
un’educatrice. In un preciso momento della giornata (di solito prima e dopo il pranzo), i bambini si
siedono sul materasso per ascoltare la storia che un’educatrice leggerà con l’intento di coinvolgerli e
stimolarli all’attenzione.

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Angolo del gioco simbolico: attraverso la sperimentazione di ruoli e di stili diversi nasce infatti la ca-
pacità di costruire la socializzazione primaria. Inoltre, i bambini, attraverso il gioco simbolico, metto -
no in scena paure, emozioni, ricordi, idee, narrazioni. Questo agire i propri mondi interni, mette alla
prova il bambino e lo rende sempre più competente rispetto a sé stesso e agli altri.
L’area per i giochi di ruolo è quella che caratterizza il Nido come spazi ludici e di libertà. La dotazione
di molteplici arredi e scenari per il gioco simbolico ha proprio lo scopo di ampliare le opportunità di
sperimentare nuove situazioni, tenendo conto delle diverse esigenze del bambino che cresce.
Ecco gli arredi che ci sono nel salone per l’angolo del simbolico e che variano in base ai bisogni edu -
cativi:

Angolo simbolico della casetta con cucina tavolino e sedie

Angolo delle loose parts: un mobile con le rotelle e diviso a scomparti con materiali naturali a porta-
ta dei bambini con i quali possono sperimentare e inventare. (vedi progettazione)
Angolo simbolico del banco di lavoro e del beauty
Ecco gli arredi che ci sono nel salone per l’angolo della scoperta e della fantasia in gioco:
Angolo delle costruzioni e della pista in legno e cesta con gli animali: abbiamo un tappetone che
delimita questa area della scoperta e dell’invenzione.
Luogo tana: è un luogo per rilassarsi e riposare, o per giocare all’interno, è lo spazio dell’intimità e
del rilassamento, dove giocherellare da soli o a piccoli gruppi.

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L’atelier: adiacente al salone, è una stanza con tavoli e seggioline in cui i bambini potranno svolgere
attività di laboratorio manipolativo e grafico-pittorico. All’occorrenza, può trasformarsi in stanza del-
la nanna. Ci sono, infatti, quattro lettini a muro nel caso i bambini che dormissero fossero tutti e ven -
totto.
La stanza della nanna: spazio assai ampio contenente ventiquattro lettini che possono essere so-
vrapposti per dare l’opportunità di utilizzare questa stanza per l’attività motoria e per la psicomotri -
cità. I bambini hanno un grande bisogno di muoversi. Attraverso il moto scoprono il proprio corpo e
il mondo. Quello del movimento è dunque un vero e proprio linguaggio, che si costruisce progressi-
vamente al Nido e il cui sviluppo euritmico continua ininterrottamente nella Scuola dell’Infanzia.

Servizi per l’igiene: si trovano all’interno delle sezioni e si affacciano nei saloni attraverso una grande
finestra. Sono dotati di fasciatoio con scaletta sopra i quali pendono degli specchi circolari, in modo
tale che i bambini durante il cambio del pannolino, abbiano la possibilità di specchiarsi da una posi -
zione diversa. Ci sono anche piccoli water (per i più grandi), mobili per contenere gli effetti personali
(vestiti di ricambio e pannolini) e lavandini ad altezza bambino per favorire una maggior autonomia
dei piccoli. Questi spazi saranno di volta in volta strutturati anche per svolgere alcune attività come
l’acquaticità, le attività grafico-pittoriche e quelle dei travasi.
Arredi: gli ambienti del Nido, accoglienti e familiari, sì caratterizzano per arredi dalle tinte tenui e
materiali organizzati in funzione delle attività che vi si svolgono, in particolare gli angoli di gioco (an -
golo grafico pittorico, angolo del morbido, angolo della lettura, ecc.) con i materiali a portata dei
bambini, offrono occasioni di esperienze ed esplorazioni, garantendo sicurezza e protezione.

SPAZIO ESTERNO
Il giardino: il giardino si affaccia sul lato interno del nido. E’ in parte ricoperto di uno strato di pavi -
mento antiurto, dove sono posti dei tavolini con panche per pranzare fuori d’estate, dando la possi -
bilità al bambino di stare a contatto con la natura.
È dotato di numerose e varie attrezzature specifiche per il gioco dei bambini di questa fascia d’età
(dondolo, tricicli, sabbiera) e offre al bambino esperienze motorie, giochi di fantasia, contatti con gli
elementi della natura; offre inoltre la possibilità di correre, saltare, dondolarsi, spingere, tirare, ecc..
All’interno del giardino grazie all’aiuto dei nonni dei bambini, è stato allestito un piccolo orto con
serra, dando la possibilità ai bambini di vedere e partecipare al ciclo della natura.
Il giardino si estende su una superficie totale di circa 300 mq.

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2.2. IL TEMPO - VARIABILE PEDAGOGICA
L’organizzazione del tempo quotidiano comporta una ricerca di equilibrio dei bisogni e interessi del
singolo con le esigenze del servizio, deve avere come obiettivo la promozione del benessere del

bambino, degli educatori, operatori e dei genitori. Tempi distesi consentono ai bambini e agli adulti
di vivere esperienze ricche e di stabilire relazioni significative.
Il Nido funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 07.30 alle 17.00, dal 1 Settembre 2016 l’amministra -
zione Comunale ha deciso di uniformare gli orari dei servizi all’infanzia (7.30-17.00) dando così in -
contro alle famiglie con esigenze lavorative.
Durante la giornata sono previste sia attività di gioco libero sia in forma più strutturata e coordinata
dall’adulto, privilegiando la dimensione di piccolo gruppo.
L’organizzazione della giornata è la seguente:

La sezione dei piccoli
     07.30 – 9.00 accoglienza bambini in sezione
     09.10 – 09.40 colazione a base di frutta e pane tostato
     09.45 – 10.15cambio pannolini e gioco libero
     10.15 – 11.10 attività didattiche con piccoli gruppi di bambini e riposino per i più piccoli (che
      pian piano verrà abbandonato per poter partecipare alle attività)
     11.00 – 12.00 pranzo
     12.00 – 12.40 cambio pannolini e gioco libero
     12.00 – 12.30 uscita per chi non dorme al Nido
     12.35 – 15.00 nanna
     15.00 – 15.30 risveglio, cambio pannolini e merenda
     15.30 – 17.00 gioco libero e uscita

La sezione dei grandi
     07.30 – 09.00 accoglienza bambini in sezione
     09.00 – 09.45 colazione a base di frutta e pane
     09.45– 10.15 cambio pannolini gioco libero e lettura di un libro
     10.15 – 11.15 attività didattiche (laboratori, col bel tempo attività in giardino)
     11.15 – 11.30 racconto di storie, canzoncine e preparazione per il pranzo
     11.30– 12.10 pranzo
     12.15 – 12.45 cambio pannolini e gioco libero

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 12.30 – 13.00 uscita per chi non dorme al Nido
     13.00 – 15.00 nanna
     15.00 – 15.30 risveglio, cambio pannolini e merenda
     15.30 – 17.00 gioco libero e uscita

Dopo l’ambientamento, l’accoglienza iniziale e l’uscita viene fatta assieme condividendo tra bambini
piccoli e grandi spazi e routine.

I momenti di routine (accoglimento, pranzo, cambio, nanna, merenda e ricongiungimento) sono
attività ripetute quotidianamente, strutturanti la giornata educativa, accompagnati da gesti di
cura pensati per promuovere e sostenere la crescita e l’autonomia del bambino.
Sono anche momenti speciali di relazione tra educatrice e bambino.

Calendario scolastico
Come da circolare della dirigente, gli asili nido inizieranno le attività educative il giorno mercoledì 7
settembre 2022 e si concluderanno venerdì 30 giugno 2023.
Nel mese di Luglio verrà attivato il servizio di centro estivo che prevede l’accorpamento di più servizi
in un'unica struttura, rimane invariato l’orario del servizio.
Festività obbligatorie:
   Tutte le domeniche
   1 novembre, solennità di tutti i Santi
   8 dicembre, l’Immacolata Concezione
   25 dicembre, Natale
   26 dicembre Santo Stefano
   1 gennaio, Capodanno
   6 gennaio, Epifania
   Il lunedì dopo Pasqua
   25 aprile, anniversario della Liberazione
   1 maggio, festa del Lavoro
   2 giugno, festa nazionale della Repubblica
   La festa del Santo Patrono

                                                  12/35
Sospensione delle lezioni:
   31 ottobre 2022 (ponte solennità di tutti i Santi)
   Dall’8 dicembre al 10 dicembre2022 (ponte dell’Immacolata)
   Dal 24 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023 (vacanze natalizie)
   Dal 20 febbraio al 22 febbraio 2023 (carnevale e mercoledì delle ceneri)
   Dal 6 aprile all’8 aprile 2023 (vacanze pasquali)
   24 aprile 2023 (ponte anniversario della Liberazione)
   3 giugno 2023 (ponte festa nazionale della Repubblica)

MENU’ AL NIDO
Negli asili nido DEL Comune di Venezia esistono le cucine interne, I cuochi delle cucine seguono il
piano HACCP, ulteriori controlli vengono effettuati dall'Ulss 12.
Ogni giorno il menu proposto è diverso ed equilibrato, i menu, differenziati per età, sono stati elabo-
rati stabilendo il fabbisogno medio calorico giornaliero, sulla base del quale viene calcolato quello
mensile, in energia (Kcal e KJ) e nutrienti (composizione bromatologica) con riferimento ai “Livelli di
Assunzione giornaliera Raccomandati di energia e Nutrienti (LARN)” per la popolazione italiana – re-
visione 2014, e delle “Linee Guida per una sana alimentazione italiana” dell’Istituto Nazionale della
Nutrizione – revisione 2003, nonché delle “Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza e
della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica "di emanazione regionale – ottobre 2008 2a
edizione.
Nella stesura dei menu, oltre al rispetto dei riferimenti scientifici, si tiene conto anche delle caratteri-
stiche merceologiche delle materie prime, delle modalità di preparazione degli alimenti, L’articola-
zione dei menu è basata su un ciclo di 5 settimane. Sono previsti menu articolati sulla base della sta-
gionalità dei prodotti il menu ruota su due stagioni (autunnale-invernale e primaverile-estivo).

MANUALE MALATTIE INFETTIVE
Dal 2011 la Regione Veneto ha provveduto ad aggiornare e rivedere la questione inerente la preven-
zione delle malattie nelle comunità infantili e scolastiche. La stessa ha provveduto alla stesura e alla
diffusione del “Manuale per la prevenzione delle malattie infettive nelle comunità infantili e scolasti-
che.
I servizi educativi del Comune di Venezia, devono attenersi a quanto stabilito nel manuale citato, che
è presente in ogni Nido e Scuola dell’Infanzia e può essere visionato ogni qualvolta lo si ritiene utile.
Le malattie infettive costituiscono uno dei principali problemi di sanità pubblica ed i più colpiti sono
proprio i bambini per il loro sistema immunitario ancora immaturo ma anche perché la socializzazio-
ne tra bambini favorisce la diffusione di agenti patogeni. Per un efficace controllo delle malattie in-
fettive nelle comunità è necessaria una corretta comunicazione e collaborazione tra tutti gli attori:
operatori sanitari, genitori, educatori, responsabili della collettività. I genitori non devono accompa-
gnare il figlio al nido quando presenta sintomi di malattia quali febbre a 38°C o più, vomito, diarrea,
manifestazioni cutanee, congiuntivite, parassitosi. Nel caso in cui il bambino durante la frequenza
presenti sintomi di malattia il personale provvederà ad informare i genitori e provvederà a disporre
l’allontanamento del bambino dalla comunità. Misure particolari di allontanamento e riammissione
potranno essere previste in caso di epidemia nella comunità. Sarebbe auspicabile che in caso di

                                                  13/35
malattia infettiva i genitori comunicassero al nido la diagnosi effettuata dal curante per permettere
di attivare misure di prevenzione.
Non è più richiesto il certificato medico per il rientro. Il genitore dovrà compilare un modulo di auto-
dichiarazione che attesti di essersi attenuto alle indicazioni del medico curante per il rientro in col-
lettività. In linea generale per la riammissione alla frequenza non è sufficiente l’assenza di sintomi di
malattia ma è necessario che il bambino si sia ristabilito al punto da poter svolgere adeguatamente
le attività scolastiche. Non vi sono controindicazioni alla frequenza per i bambini che portano appa-
recchi gessati, ortopedici, protesici o presentano punti di sutura.
Una volta allontanato dal Nido il bambino non può rientrare prima delle 24 ore.
MALATTIA INFETTIVA PERIODO MINIMO di ALLONTANAMENTO
 Congiuntivite purulenta Fino a 48 ore dopo l’inizio del trattamento.
 Congiuntivite non purulenta Fino a guarigione clinica.
 Diarree infettive Fino a 24 ore dopo l’ultima scarica diarroica e riammissione a “feci formate”.
 Herpes zoster (Fuoco di sant’Antonio) Fino ad essiccamento delle vescicole.
 Impetigine Fino a 24 ore dopo l’inizio del trattamento(coprire le lesioni).
 Influenza Fino a guarigione clinica.
 Morbillo Fino a 5 giorni dalla comparsa dell’esantema.
 Parotite epidemica Fino a 9 giorni dalla comparsa della tumefazione parotidea.
 Pediculosi Fino al giorno successivo al trattamento.
 Pertosse Fino a 5 giorni dall’inizio del trattamento antibiotico. Fino a 3 settimane se non è stato
  eseguito.
 Rosolia Fino a 7 giorni dalla comparsa dell’esantema
 Scarlattina Fino a 48 ore dopo l’inizio della terapia antibiotica.
 Varicella Fino a 5 giorni dall’inizio dell’eruzione e comunque fino crostificazione delle lesioni.

PATTO DI ALLEANZA CON LE FAMIGLIE 2022-2023
Sono state definite dall’Istituto Superiore della Sanità con i Ministeri della Salute e dell’Istruzione e
con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e le "Indicazioni ai fini della mitigazione
delle infezioni da SarsCoV-2 nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia,
A.S. 2022 -2023" .
Si ricorda che la permanenza/frequenza al nido dei bambini non è consentita nei casi di:

a) sintomatologia compatibile con SARS-CoV-2, quale, a titolo esemplificativo: sintomi respiratori
acuti come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito (episodi ripetuti accompagnati da
malessere), diarrea (tre o più scariche con feci semiliquide o liquide), perdita del gusto, perdita
dell’olfatto, cefalea intensa;
b) e/o temperatura corporea superiore a 37.5°C;
c) e/o test diagnostico per la ricerca di SARS-CoV-2 positivo.
Non sono attualmente previste misure speciali per il contesto scolastico. Si applicano le regole gene-
rali previste per i contatti di casi COVID-19 confermati come indicate da ultimo dalla Circolare del

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Ministero della Salute n. 019680 del 30/03/2022 “Nuove modalità di gestione dei casi e dei contatti
stretti di caso COVID19". Qualora il bambino/a risultasse positivo al test diagnostico per SARS-CoV-2
non può frequentare il servizio educativo e il genitore/tutore è invitato a darne comunicazione a re-
ferentecovid.educativo@comune.venezia.it
Per il rientro a scuola è necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico) al termine
dell’isolamento.

IN CASO DI ASSENZA DAL NIDO
Dopo una assenza non giustificata di 20 giorni, l'Amministrazione Comunale, avvisati i genitori del
bambino e informato il Consiglio di Nido, dispone le dimissioni d'ufficio del minore il cui posto verrà
immediatamente occupato attingendo dalla graduatoria in essere in quel momento. Sono disposte le
dimissioni d'ufficio anche nel caso di assenza motivata superiore a 30 giorni, non comprendente i pe-
riodi di vacanza natalizia o pasquale. Sarà possibile derogare a tale scadenza nei casi di malattia certi-
ficata da comunicare tempestivamente agli uffici competenti. Sarà inoltre possibile derogare ai 30
giorni nel caso in cui nel nido di appartenenza la graduatoria sia esaurita. L'assenza motivata deve
essere comunicata per iscritto agli uffici dei Servizi Educativi almeno dieci giorni prima dell'assenza,
fatto salvo eventuali situazioni d'urgenza. Chi viene dimesso d'ufficio deve presentare una nuova do-
manda, per poter essere inserito nella graduatoria successiva con punteggio ricalcolato. È prevista la
decadenza dal posto anche nel caso in cui in un trimestre si verifichino ripetute assenze non giustifi-
cate, anche frazionate, per un totale di venti giorni.
Per assenze brevi non legate a malattie Il genitore dovrà compilare un modulo di autodichiarazione
specificando il motivo al rientro.

3. CURRICOLO E PROGETTUALITÀ

Ogni bambino è unico e irripetibile. Nei primi 6 anni di vita cresce in modo particolare e dinamico sul
piano corporeo, sociale, cognitivo, linguistico.
Il percorso di sviluppo in questa fascia d’età non segue un andamento lineare, ma è fortemente
influenzato dal contesto e si caratterizza per accelerazioni, pause, talvolta anche regressioni.
I bambini conoscono il mondo attraverso il gioco e lo spirito di iniziativa, intraprendono varie attività
ed esperienze mossi dal bisogno di movimento e di azione, dal desiderio di esplorare e conoscere,
dal bisogno di esprimersi secondo i diversi linguaggi.
Le dimensioni corporee, cognitive, affettive, e sociali risultano fortemente intrecciate.
L’esperienza al nido, diventa allora un’opportunità per la crescita del bambino. In questo contesto ha
occasione di esprimere elaborare i propri vissuti, gestire i conflitti, costruire la propria identità,
strutturare un’immagine di sé positiva, accedere all’intelligenza rappresentativa e simbolica e dare
significato alle esperienze vissute, imparando ad apprendere con gli altri e dagli altri.
Riconoscere le potenzialità dei bambini ci consente di definire la professionalità dell’educatore.
Fondamentali sono l'osservazione e l'ascolto attivo che orientano l'educatore a modulare gli
interventi per accompagnare i bambini nelle loro esperienze, nelle loro dinamiche di interazione e
sostenerle nell'acquisizione di nuove abilità e competenze. La pratica osservativa riconosce e rispetta
i tanti modi originali e unici dei bambini e consente di ripensare e di esplorare interventi adeguati a
ciascuna situazione. Considerare la centralità del gioco nei contesti zero sei, significa predisporre
spazi adeguati e concedere tempi dilatati a quest’attività, arricchirla attraverso proposte di
esperienze educative finalizzate ad espandere contenuti e trame.

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3.1. FINALITÀ EDUCATIVE, OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
L’asilo nido promuove i diritti dei bambini e delle bambine e la loro partecipazione attiva all’interno
di un contesto educativo a misura di bambino pensato esclusivamente per loro.
Dalle indicazioni nazionali il servizio di nido persegue diverse finalità che orientano l’azione educati-
va e progettuale per i bambini in un’ottica zero-sei di cui al termine dell’esperienza di nido ciascun
bambino e ciascuna bambina potrà raggiungere delle possibili conquiste.
Gli apprendimenti non si sviluppano in modo frammentario né lineare, ma in un continuum in cui
ciascuna conquista genera nuove situazioni di apprendimento, in una dinamica evolutiva costruttiva
e ricorsiva.

   SCOPO DELL’EDUCAZIONE 0-6               FINALITA’ DEI SERVIZI EDUCATIVI        CONQUISTE POSSIBILI
                                           PER L’INFANZIA
   Tratto da “Linee pedagogiche per        Tratto da “Orientamenti nazionali      Tratto da “Orientamenti nazionali
   il sistema integrato zero-sei”          per i servizi educativi per            per i servizi educativi per
                                           l’infanzia”                            l’infanzia”

   - la crescita armonica e il             - contribuire alla costruzione         - riconoscere il proprio corpo, le
   benessere psicofisico;                  dell’identità con l’affermazione       sue potenzialità, le sue parti;
   - la costruzione dell’autostima;        del primo senso del sé, del            - utilizzare il corpo per entrare in
   -l’elaborazione di una identità di      benessere e della sicurezza in un      contatto con il mondo fisico e
   genere, libera da stereotipi;           ambiente allargato, rispettoso,        sociale;
   -la progressiva conquista di            nel quale si sia riconosciuti e si     - discriminare e riconoscere le
   autonomia non solo nel senso di         impari a riconoscere gli altri;        qualità sensoriali di oggetti e
   essere in grado di fare da solo, ma     - sviluppare l’autonomia, in un        materiali, maturando
   come capacità di auto direzione,        ambiente che incoraggi i bambini       progressivamente il senso del
   iniziativa, cura di sé;                 nel perseguire la progressiva          bello insito nell’ordine,
   -l’evoluzione delle relazioni sociali   padronanza del proprio corpo e         nell’armonia, nel ritmo,
   secondo modalità amicali,               delle emozioni, senza fretta, nella    nell’accostamento di suoni, odori,
   partecipative e cooperative;                                                   colori, sapori, forme, movimenti;
   -lo sviluppo della capacità di          convinzione che procedere
   collaborare con gli altri per un        nell’autonomia favorisce la            - ascoltare, comprendere e
                                           consapevolezza di sé, l’apertura       comunicare, verbalmente e non,
                                           agli altri, la voglia di fare e di     in modo da entrare in dialogo con
   obiettivo comune, quale primo e         imparare;                              gli altri;
   fondamentale passo di                   - mantenere viva la curiosità, il      - scoprire il piacere di lasciare
   un’educazione alla cittadinanza;        desiderio e la motivazione ad          traccia di sé nell’ambiente,
   -lo sviluppo delle competenze           apprendere, attraverso la              modificarlo, creare attraverso il
   comunicative e linguistiche e delle     piacevolezza e le sfide delle prime    movimento, l’utilizzo della voce,
   molteplici forme espressive e           esperienze di imparare ad              la produzione di ritmi e suoni, il
   rappresentative;                        imparare e la percezione di quello     segno grafico, la pittura, la
   -l’avvio del pensiero critico,          che si sa fare, che ancora non si sa   manipolazione dei diversi
   attraverso l’estensione dei             fare e di quello che si prova          materiali plastici, assemblaggi,
   processi cognitivi, riflessivi e        piacere a fare;                        composizioni, costruzioni;
   metacognitivi.                          - imparare a vivere insieme in         - osservare la realtà circostante e
                                           serenità ed armonia, attraverso le     porsi domande, fare ipotesi,
                                           prime esperienze in una comunità       tentare risposte;
                                           che sostiene la spinta naturale        - relazionarsi con l’altro,
                                           alla socialità, il fare insieme e il   condividere, collaborare,
                                           rispetto delle differenze.             stringere amicizie, compiere le
                                                                                  prime negoziazioni, interiorizzare
                                                                                  regole e limiti imposti dal rispetto
                                                                                  dell’ambiente e dell’altro da sé.

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3.2. LA CENTRALITÀ DEI BAMBINI: SCELTE PEDAGOGICHE E STRATEGIE
EDUCATIVE
IL GIOCO:
DAGLI ORIENTAMENTI “Il gioco si riconosce per la sua natura di condotta spontanea, scelta e svilup-
pata liberamente (non si può imporre a qualcuno di giocare), finalizzata solo a sé stessa (si gioca per
giocare) e caratterizzata da un vissuto di piacere impegnato.
Giocando, i bambini hanno occasione di esprimere ed elaborare i propri vissuti affettivi, di costruire
la propria identità corporea e psichica, di strutturare un’immagine di sé positiva, di accedere all’intel-
ligenza rappresentativa e simbolica, e quindi al mondo dei significati, di esplorare, conoscere il mon-
do fisico (limiti, potenzialità, caratteristiche degli oggetti) e sociale (ruoli, regole, ecc.) costruendo un
proprio sapere, di dare significato alle esperienze vissute.
Il gioco promuove uno stato di benessere e la possibilità di essere pienamente in contatto con sé
stessi, configurandosi come espressione della gioia di vivere, una sorta di cura di sé, che consente
l’elaborazione dei propri vissuti; al tempo stesso si presenta come voce dei bambini, attraverso la
quale essi hanno modo di esprimere ciò che li interessa, li incuriosisce, li preoccupa, ma anche il pro-
prio punto di vista sul mondo.
Riconoscere la centralità del gioco, nei contesti zero-sei, significa predisporre spazi adeguati e
concedere tempi dilatati a quest’attività, arricchirla attraverso proposte di esperienze educative
finalizzate a espanderne i contenuti e le trame (mediante letture, conversazioni, costruzione di
materiali-allestimenti, visite, ecc.), partecipare al gioco dei bambini secondo una strategia delicata e
interattiva, che consente non solo di arricchire i loro giochi, ma anche di ampliare le loro
conoscenze”.
Il gioco è il modo di vivere del bambino. È un’esperienza coinvolgente e ricca di stimoli, capace di
catturare l’attenzione, attivare e motivare anche i bambini con difficoltà, accompagnandoli
nell’acquisizione di conoscenze, strategie e competenze. La presenza di un adulto significativo, che
sia in grado di interagire con il bambino lavorando e guidando in maniera adeguata il gioco, favorisce
lo sviluppo cognitivo e l’equilibrio emotivo-affettivo.
Nel nido pertanto si attribuiscono al gioco grandi potenzialità educative e relazionali: il gioco è il
mezzo attraverso il quale il bambino, apprende, cresce, agisce e si esprime; è un’occasione sempre
nuova per entrare in contatto con la realtà conoscerla e modificarla. Nel gioco i bambini affermano la
loro individualità, imparano le regole e partecipano in modo attivo al processo di apprendimento.
Durante il momento di gioco, l’educatore deve porsi in osservazione attenta per conoscere il
bambino, vedere come si relazione con gli oggetti e con gli altri e individuare eventuali difficoltà. A
volte entra anche nel gioco perché richiesto dal bambino stesso mentre, a volte si pone come
stimolo, altre fa da mediatore, ad esempio, nel momento del conflitto, qualora i bambini non
riescono a gestire da soli una situazione emotivamente forte.

Il gioco in relazione allo sviluppo riveste alcune particolari funzioni:

   Funzione esplorativa: è in funzione della scoperta di sè attraverso le abilità sensoriali e percetti-
    ve e, successivamente, attraverso lo sviluppo delle capacità simboliche.
   Funzione costruttiva: attraverso il gioco il bambino impara a fare da se, progettando azioni, se-
    quenze di azioni e attraverso la costruzione di relazioni con gli altri.
   Funzione comunicativa: inteso come il mezzo per condividere in modo verbale e con scambi so-
    ciali verso il mondo esterno. Durante il gioco il bambino comunica e manifesta oppure controlla
    le emozioni, aderisce al clima sociale del gruppo o se ne scosta.
   Funzione creativa e inventiva: nel gioco il bambino da libero sfogo alla fantasia e alla creatività.

AMBIENTAMENTO AL NIDO

ART. 9 –DEL REGOLAMENTO COMUNALE “Gli inserimenti relativi alla graduatoria sono preceduti da
una riunione presso il nido di riferimento (Assemblea dei nuovi iscritti), concordata con il collegio del
Personale docente che predisporrà un calendario per gli inserimenti. L'inserimento al Nido, di norma,
avviene gradualmente nell'arco di due settimane, prevedendo una presenza sempre maggiore del

                                                   17/35
bambino fino al raggiungimento dell'orario completo. Le modalità d'inserimento (tempi e orari)
saranno concordate con il collegio del personale docente, il Coordinatore Psicopedagogico di Area e
le famiglie.
Gli inserimenti vanno comunque ultimati entro il 30 del mese di novembre per la prima graduatoria
ed entro il 30 aprile per la seconda graduatoria. Eventuali prolungamenti dei tempi di inserimento
dovranno essere concordati opportunamente tra il Coordinatore Psicopedagogico di Area, il collegio
del personale docente e i genitori.
A settembre, per gli inserimenti nella sezione lattanti si procede alla chiamata dei bambini nati dopo
il 31 maggio dell'anno precedente (ovverosia di età inferiore a 15 mesi al 31 agosto dell'anno in
corso), i bambini di età inferiore ai 6 mesi saranno inseriti previa valutazione del coordinatore
Psicopedagogico di Area, esaminate le condizioni strutturali e organizzative del servizio. Per gli
inserimenti nella sezione divezzi vengono chiamati i bambini nati fra il 1 gennaio di due anni
precedenti e il 31 agosto dell'anno precedente (di età superiore ai quindici mesi al 1 settembre). Le
ulteriori chiamate per eventuali posti ancora vacanti durante l'anno scolastico saranno effettuate
attingendo dalla graduatoria in essere, in base all'età di ogni bambino al momento della chiamata
per l'inserimento e non oltre il 15 aprile. In caso di trasferimento (previsto all'art. 11) da Nido a Nido,
da Spazio Cuccioli a Spazio Cuccioli, dagli Spazio Cuccioli a Nido e viceversa, l’inserimento potrà
avvenire nei primi giorni di avvio del servizio, concordando i tempi tra nido/spazio cuccioli e
famiglia.”

L’ ambientamento è un momento molto importante e delicato, che rappresenta per molti bambini il
primo distacco dalle figure familiari e di attaccamento.
Ai primi giorni di settembre viene organizzata un’assemblea, per i genitori dei nuovi iscritti per poter
spiegare bene le fasi dell’inserimento, le date per ogni gruppo e condividere con loro preoccupazioni
e dubbi.
Ai nuovi iscritti è comunicato, che sarà fatto il colloquio conoscitivo durante le due settimane di
ambientamento. La modalità di fare il colloquio successivamente al periodo di ambientamento è una
scelta pedagogica del personale educatore, in quanto permette di non avere dei pre-giudizi sul
bambino, e di avere un primo confronto con i genitori sul “bambino reale”.
Mentre per i bambini già frequentanti, dopo l’avvio dell’anno educativo, tra Settembre-Ottobre, sono
fatti dei colloqui per riprendere il dialogo dopo un periodo di crescita e di distacco.
Nella sezione dei divezzi l’ambientamento avverrà a gruppi di 2-4 bambini alla volta, per permettere
ai bambini dell’anno scorso di consolidarsi come gruppo. Per tale motivo dedicheremo a questo
ritorno un re-incontrarsi e un re-inserirsi.
Nella sezione dei piccoli si procederà anche qui con l’inserimento di 3 bambini alla volta.
Abbiamo cercato di individuare una modalità operativa che permetta un inserimento capace di
favorire nel bambino e nei genitori l’acquisizione di un senso di sicurezza e fiducia nei confronti del
nostro Nido. Il tutto avviene gradualmente nell’arco di due settimane.
Per entrambi le sezioni il bambino resterà al Nido per qualche ora al giorno, piano piano acquisendo
un po’ di sicurezza e familiarità con il nuovo ambiente, sarà introdotta la routine del pasto e infine
quella del sonno.
L’ambientamento è una fase importante per tutti i protagonisti del Nido, ed è pensato sia dal punto di
vista affettivo-relazionale che dal punto di vista didattico-pedagogico, allegato al presente curricolo ci
sono: il “progetto accoglienza” e il “progetto ambientamento” e la modalità con la scansione
giornaliera comunicato alle famiglie in assemblea. Quest'anno verranno inseriti 15 divezzi e 12
lattanti.

                                                  18/35
ANALISI DEI BISOGNI E PROGETTAZIONE
Ogni bambino, sin dalla più tenera età, è una persona completa con grandi potenzialità, che va
aiutata a svilupparsi armonicamente, sostenuta dall’attenzione e dall’affetto dei genitori, della
famiglia, degli educatori.
E’ importante, quindi, osservare e ascoltare ogni singolo bambino per conoscerlo a fondo,
individuare le sue peculiarità temperamentali, comprendere le sue reazioni, valutare i suoi progressi,
ascoltare i suoi bisogni.
Un percorso di crescita così personalizzato avvia gradualmente il bambino al mondo della
conoscenza, sviluppando le sue competenze, rafforzando la sua volontà, facendolo sentire sereno e
accolto e rendendolo pronto ad aprirsi alla dimensione sociale. Si può parlare pertanto di
“crescita armoniosa” solo se aspetti cognitivi e affettivi, si sviluppano assieme e sono interconnessi.
Alla luce di queste considerazioni l‘educatore deve farsi guidare dalle teorie pedagogiche adattandole
però al bambino reale, valorizzato nella sua identità e unicità, considerarlo protagonista della propria
storia, aiutato a superare eventuali svantaggi, rafforzato nell’autonomia e nella creatività. Progettare
un coerente lavoro didattico per bambini di 0 - 3 anni significa pertanto, programmare interventi
consapevoli che tengano conto delle potenzialità di chi si ha di fronte per promuoverne lo sviluppo e
gli apprendimenti.
L’interconnessione tra l’esperienza quotidiana e la guida teorica fa sì che, l’educatore si evolva da un
punto di vista professionale e che diriga i futuri interventi educativi verso un continuo agire tra
ricerca e azione, tenendo presente il contesto socio – ambientale, familiare del bambino in
riferimento ad alcune aree di sviluppo principali.
Attraverso la progettazione curricolare e didattica, si mira ad accrescere:
- la conoscenza che il bambino ha di sé, dell’altro e del mondo
- l’autonomia
- la competenza emotiva
La scelta degli obiettivi formativi è direttamente connessa ai bisogni educativi. Partendo da questi la
progettazione si articola in aree di esperienza tenendo ben presenti aspetti quali la continuità
verticale, orizzontale e trasversale (vedi allegati) e non trascurando mai la dimensione emotivo-
affettiva del bambino.
Qualsiasi attività si proponga al bambino ha a che fare implicitamente con gli obiettivi, che sono stati
così esplicitati:
-attivare e sviluppare le capacità di base del bambino;
-facilitare lo sviluppo psicomotorio;
-stimolare la creatività individuale, mettendo il bambino nelle condizioni di sperimentare e
sperimentarsi;

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-incentivare la socializzazione, favorendo l’inserimento in comunità e l’apprendimento di regole
necessarie alla vita in gruppo.
Particolare attenzione è rivolta inoltre agli aspetti emotivo-affettivi. Una delle azioni educative
principali che le educatrici si trovano ad attuare al Nido, risulta essere quella di accogliere e
contenere l’ansia, sia del bambino che del genitore, al momento del distacco, momento
particolarmente intenso dal punto di vista emotivo e rappresentativo di una relazione esistente nella
diade bambino-genitore che entra a far parte di un sistema di relazioni più ampio ossia l’ambiente
Nido. I comportamenti adottati dalle educatrici mirano a riportare tranquillità nel rapporto bambino-
genitore, a rassicurare entrambi cominciando a gettare le basi dell’alleanza educativa.
Vista la tipologia dell’utenza, inoltre, si ritiene opportuno formulare risposte educative differenziate,
evitando l’uniformazione e accogliendo input culturali diversi come arricchimento dell’esperienza
personale del singolo individuo e del gruppo di bambini ed adulti che condividono uno spazio e un
tempo comuni all’interno del Nido.

PROGETTI SPERIMENTALI
Il progetto è un anticipazione di qualcosa che rispetto al futuro si ritiene possibile (realizzabile) e
plausibile (sensato).
Ogni anno al Nido attraverso progetti extracurricolari si attuano dei laboratori in cui sperimentare
con i bambini qualcosa di significativo per la loro crescita. Quest’anno vogliamo inserire un progetto
Biblioteca al nido coinvolgendo le famiglie (vedi progetto allegato).

3.3. IL TERZO EDUCATORE... L'AMBIENTE
L’AMBIENTE
DAGLI ORIENTAMENTI: L’ambiente educativo: il terzo educatore

“Spazi, strutture e arredi”
Gli spazi interni e all’aperto, gli arredi, la scelta e la disposizione dei materiali orientano adulti e bam-
bini e rendono possibile l’acquisizione di comportamenti sociali/civici positivi, l’esplorazione, la sco

perta, il gioco, le attività collaborative, la concentrazione, l’intimità, l’inclusione di tutti i bambini.
L’ambiente va consapevolmente progettato e utilizzato per le ricadute educative che ha sulle con-
dotte infantili in considerazione della sua configurazione (ampiezza, rapporto con altri spazi, aper-
tura-chiusura), per il significato sociale in esso incorporato (accessibilità, regole di utilizzo...), per le
tipologie di esperienze che vengono rese possibili (esplorazioni, attività motorie, gioco, gioco simbo-
lico, narrazione…) e per le qualità culturali che lo contrassegnano.
Lo spazio parla: la disposizione degli arredi, la scelta dei colori, la pulizia, l’ordine, l’attenzione ai par-
ticolari, l’accessibilità di oggetti e materiali raccontano a chi vi entra una realtà contraddistinta da
attenzione, impegno, considerazione verso chi quello spazio vive tutti i giorni per tante ore.
Lo spazio esterno, oggi più che mai, riveste un’enorme importanza per l’organizzazione della giorna-
ta educativa/scolastica: esso dovrebbe essere curato, ben progettato per essere utilizzato dai bambi-
ni sia per attività libere di gioco e movimento, sia per attività più strutturate. Spazio interno e spazio
esterno dovrebbero dialogare, svilupparsi in continuità, dando ai bambini possibilità di libertà e au-
tonomia di movimento. All’aperto, attraverso l’osservazione e la scoperta, sarà possibile per i bambi-
ni incontrare ed esplorare il mondo della natura e dei viventi.
La progettazione e/o l’organizzazione dovrebbero consentire una strutturazione polifunzionale degli
spazi interni ed esterni dei servizi, per poter essere adeguati a nuove situazioni/bisogni.

 “Progettare lo spazio”
La progettazione o la ri-progettazione degli spazi terrà conto di alcuni criteri guida da contestualizza-
re nelle diverse strutture:

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