PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2019 2022

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PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2019 2022
COOPERATIVA GRILLO PARLANTE CSARL OLNUS
             Sede Legale: Via Rivazancana, 105 – 30022 Ceggia (VE)
                              Tel/Fax: 0421 329288
           Email: info@centrodinfanzia.it- Pec: grilloparlanteinfo@pec.it

 Scuola dell’Infanzia Santa Maria immacolata
  Piazza Trieste 10/b – 30016 Jesolo Lido (VE)

PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
2019 - 2022
                                                                            1
PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2019 2022
COOPERATIVA GRILLO PARLANTE CSARL OLNUS
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INDICE

   1.    PREMESSA: CHE COS’E’ IL PTOF                                                             PAG.3
   2.    STORIA E CONTESTO TERRITORIALE DELLA SCUOLA                                              PAG.4
              -     Cenni storici                                                                 PAG.4
              -     Il Contesto territoriale                                                      PAG.7
   3.    IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA                                                         PAG.8
         Educare in un mondo che cambia                                                           PAG.8
         Principi ispiratori della Scuola dell’Infanzia                                           PAG.9
         Carattere e finalità della Scuola dell’Infanzia                                          PAG.9
         Mission della nostra scuola                                                             PAG.11
         La dimensione religiosa nella proposta culturale della Scuola dell’infanzia             PAG.12
   4.    ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO PER CAMPI DI ESPERIENZA                                    PAG.13
         I campi di esperienza:                                                                  PAG.14
              -     Il sé e l’altro                                                              PAG.14
              -     Il corpo e il movimento                                                      PAG.16
              -     Immagini, suoni, colori                                                      PAG.17
              -     I discorsi e le parole                                                       PAG.18
              -     La conoscenza del mondo                                                      PAG.19
   5.    PROGETTO EDUCATIVO                                                                      PAG.21
         Obiettivi formativi 3 anni                                                              PAG. 22
         Obiettivi formativi 4 anni                                                              PAG.23
         Obiettivi formativi 5 anni                                                              PAG.24
   6.    DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA                                         PAG.25
         Traguardi attesi in uscita
   7.    LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE                                                            PAG. 26
   8.    MODELLI PEDAGOGICI DI RIFERIMENTO                                                       PAG.27
   9.    GLI SPAZI DELLA SCUOLA                                                                  PAG.27
   10.   IL TEMPO DELLA SCUOLA                                                                   PAG.29
   11.   SERVIZI                                                                                 PAG.30
   12.   CRITERI DI AMMISSIONE ALLA SCUOLA E MODALITA’ DI ISCRIZIONE                             PAG.31
   13.   CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI                                                  PAG.32
   14.   LE NOSTRE PROPOSTE FORMATIVE                                                            PAG.32
   15.   LE PROPOSTE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE                                                  PAG.33
   16.   IL CURRICOLO IMPLICITO                                                                   PAG.35
   17.   ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA                                                             PAG.37
         Risorse Umane e finanziarie della Scuola                                                PAG.37
         Figure di gestione e organi collegiali                                                  PAG.39
   18.   RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA                                                                PAG.41
   19.   AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA                                         PAG.42
   20.   PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE                                                       PAG.45
   21.   VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE                                                            PAG.46
   22.   ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITA’ DI RAPPORTO CON L’UTENZA                              PAG.47
   23.   ALLEGATI                                                                                PAG.47

                                                                                                      2
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1.PREMESSA: CHE COS’E’ IL PTOF
Il Piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il “documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche” ed esplicita la progettazione
curriculare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia, coerentemente con le direttive ministeriali e tenendo conto del contesto storico
geografico, sociale, economico e culturale del territorio e delle esigenze formative dell’utenza.

Costituisce una direttiva per l’intera comunità scolastica, delinea l’uso delle risorse di istituto e la
pianificazione delle attività curriculari, extracurriculari, di sostegno, recupero, orientamento e
formazione integrata.

Il P.T.O.F. ha come riferimento normativo la LEGGE N°107/2015, in cui è sottolineato il ruolo
preminente del Dirigente Scolastico che, unitamente al Collegio Docenti, definisce le attività della
scuola e opera scelte di gestione e amministrazione.

La dimensione triennale del P.T.OF. rende necessario mantenere due piani di lavoro tra loro
intrecciati:

   1. Uno destinato all’offerta formativa a breve termine e comunicare alle famiglie e agli alunni
      lo status della scuola, i servizi attivi, le linee pedagogiche che si è scelto di adottare;

   2. L’altro è orientato a disegnare lo scenario futuro, l’identità della scuola auspicata al
      termine del triennio di riferimento e i processi di miglioramento continuo che si intendono
      realizzare.

Il P.T.O.F. è uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale, che trovano
progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di
flessibilità: è uno strumento aperto, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e
modifiche annuali, da assumere con la stessa procedura che la legge 107/2015 prevede per
l’adozione e l’approvazione del documento generale in base:

   ➢ Agli esiti dell’autovalutazione
   ➢ Ai profondi cambiamenti che interessano la Scuola
   ➢ Ai nuovi bisogni che emergono dall’utenza
   ➢ Ai nuovi bisogni che emergono dal territorio in cui la scuola svolge la sua funzione
     educativa e formativa;
   ➢ Ad eventuali nuove proposte.

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2. STORIA E CONTESTO TERRITORIALE DELLA SCUOLA
Cenni storici
La costruzione dell’Asilo Santa Maria Immacolata è iniziata nel 1953 ed è stata completata l’anno
successivo, quando iniziarono i lavori per la costruzione della Chiesa Superiore.

È indice quindi dell’importanza che fin da subito fu data alla scuola materna, visto che il desiderio
di disporre di un edificio decoroso, ha preceduto quello di completare le opere relative alla Chiesa,
anche se in ogni caso erano di una complessità tecnica molto maggiore.

Già nell’immediato dopoguerra la Parrocchia svolgeva una funzione sociale in quanto non c’era
bisogno solo del sostegno spirituale, ma anche di una risposta alle necessità concrete delle prime
attività imprenditoriali delle famiglie jesolane.

La struttura esterna dell’edificio è rimasta immutata negli anni, mentre l’interno è stato più volte
adattato secondo le necessità contingenti. In origine la costruzione era suddivisa tra le aule per i
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bambini, il refettorio, la cucina, una zona riservata alle religiose, una piccola Cappella ed altre
stanze multiuso, che sono state utilizzate tra l’altro anche dal C.A.P.AL. Giovanni XXIII.

Il primo anno scolastico di cui è rimasta traccia è il 1955, reso possibile grazie ad un gruppo di
Suore Francescane di Cristo Re dislocate presso l’asilo della Casa Madre di Venezia, e frequentato
                                                                                                 5
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da ben 95 bambini. Anche negli anni appena precedenti risulta venisse svolto un servizio di
sorveglianza all’infanzia nella vecchia baracca.

L’attività dell’asilo si svolgeva durante tutto l’anno e nel periodo estivo, oltre a prolungare l’orario
fino al tardo pomeriggio, una parte dell’edificio era destinata ad ospitare religiosi in vacanza o
gruppi familiari. Le suore si occupavano di tutta la gestione e quindi oltre all’aspetto educativo
seguivano anche la cucina. La presenza delle suore nella Parrocchia non si limitava alla conduzione
dell’asilo. Esse erano presenti nella vita comunitaria anche con altri incarichi: organizzavano gli
incontri di catechesi, animavano i canti delle liturgie, avevano a cura la preparazione degli altari, si
occupavano dell’aspetto organizzativo delle celebrazioni per la prima Comunione e della Cresima.
In questo modo quindi l’asilo accompagnava i ragazzi anche oltre l’età prescolare.

Il periodo con più iscritti risulta, dai documenti esaminati, risulta l’annata 1970/71 con ben 188
ragazzi. È chiaro che l’evoluzione delle iscrizioni risente dell’andamento demografico e delle varie
fasi residenziali della nostra zona.

Negli anni ’90 il numero sempre più ristretto di religiose ha impedito la prosecuzione di questa
storia e, com’è successo in altre parrocchie, le suore hanno lasciato il nostro asilo: il servizio di
scuola materna passava nelle mani di personale laico.

Interventi legislativi nel campo dell’istruzione hanno richiesto inoltre una formalizzazione di tutta
l’attività. Attualmente la Scuola Materna S.M. Immacolata, rientra nel perimetro dell’Ente
parrocchia ed è presieduta dal Parroco. È associata alla Federazione Italiana Scuole Materne e il
27/02/2001 con il D.M. n. 488 ha ottenuto la qualifica di “Scuola Parificata”.

La riorganizzazione degli spazi secondo gli standard ministeriali permette oggi di accogliere un
massimo di 75 bambini suddivisi in tre sezioni. Il personale è composto da tre insegnanti, una
coordinatrice esterna e due ausiliarie. Il servizio mensa è fornito dal Comune di Jesolo.

L’offerta formativa non si ferma ai primi rudimenti educativi, ma dispone anche di corsi di musica
e psicomotricità; inoltre del personale qualificato cura il coordinamento e fornisce una consulenza
psicopedagogica alle docenti ed ai genitori con degli incontri finalizzati ad affiancarli nelle varie fasi
di crescita del bambino. L’elemento distintivo fondamentale è chiaramente quello religioso: tutta
la formazione del bambino avviene alla luce della fede cristiana.

Il giorno 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, è anche l’anniversario
dell’inaugurazione della Scuola Materna: una festa che coinvolge tutta la comunità in quanto i
bambini e i loro genitori animano la Messa del fanciullo. Altri momenti dove l’asilo è aperto alla
comunità sono le recite teatrali e la festa tradizionale del “Pan e Vin”.

L’8 dicembre del 2000 è stato inaugurato anche il Nido Integrato “La casa dei cuccioli”, destinato ai
bambini dai 18 ai 36 mesi. La nuova sezione inizialmente poteva accogliere fino a 24 bambini,
seguiti da tre insegnanti e un’ausiliaria.
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Il Contesto territoriale
La Scuola dell’Infanzia Santa Maria Immacolata, è situata a Jesolo Lido, in Piazza Trieste 10/B,
adiacente alla Chiesa Parrocchiale Santa Maria Ausiliatrice. La struttura è in funzione dal 1953 e
accoglie bambini dai 3 ai 6 anni. Dal 2000 è in funzione anche il Nido Integrato “La casa dei
Cuccioli” che accoglie i bambini dai 12 ai 36 mesi. Da settembre 2019, il servizio è gestito dalla
Cooperativa Sociale Grillo Parlante, con sede legale a Ceggia (VE).

Jesolo è un territorio notevolmente sviluppato, sul Mare Adriatico, la sua principale risorsa
economica è quindi l’industria del Turismo, arricchita anche dalla vicinanza con Venezia. Oggi
Jesolo è la seconda spiaggia d'Italia con sei milioni di presenze turistiche. La sua struttura ricettiva
consta di 450 alberghi d'avanguardia e 12.000 appartamenti per un totale di duecentomila posti
letto, vi sono inoltre circa 2.000 negozi.

Via, via sempre più ridotta è l’attività agricola, in via di sviluppo invece l’attività economica relativa
ai Servizi, in special modo in supporto delle attività legate al turismo.

Come in tutti i territori del Nord Italia, anche qui la famiglia è di tipo nucleare, nella quale
solitamente entrambi i genitori sono occupati.

A Jesolo maggiormente diffuse e frequentate sono le Scuole dell’Infanzia Statali e Parrocchiali e
presso quest’ultime, spesso, sono stati istituiti i Nidi integrati, i quali accolgono bambini dai 12
mesi di età.

La Scuola dell’Infanzia Santa Maria Immacolata sorge in una zona residenziale del centro,
facilmente accessibile. La struttura è costituita da un piano rialzato, dove sono collocati i locali
della Scuola dell’Infanzia e un primo piano, dove sono situati gli spazi del Nido Integrato. La
struttura è dotata di spazi ed ambienti “a misura di bambino” progettati ed arredati per ospitare
bambini fino a sei anni di età. Gli spazi sono strutturati per rispondere alle esigenze delle diverse
età, in modo da rendere possibile l’organizzazione di attività educative diversificate, individuali, di
piccoli gruppi o collettive.

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   3. IDENTITA’EDUCATIVA E MISSION DELLA SCUOLA
      Educare in un mondo che cambia
Il mondo che cambia è lo scenario in cui si inserisce l’azione educativa della nostra realtà
scolastica. In una società caratterizzata dalla molteplicità di messaggi e dall’incapacità di assicurare
riferimenti affidabili, il nostro Progetto Educativo si proietta verso la ricerca continua di risposte
adeguate agli interrogativi che riguardano l’esistenza di ciascun individuo.

L’ispirazione cristiana della nostra scuola considera i genitori primi e principali responsabili della
vita e dell’educazione dei figli e ha come primo e fondamentale obiettivo quello di dare ai bambini,
che la frequentano, la possibilità di fare esperienze positive, piacevoli e costruttive per essere
educati ai valori cristiani della vita.

Si propone quindi di soddisfare i bisogni affettivi-relazionali e cognitivi dei bambini, oltre che la
loro cura e il loro accudimento.

L’idea di bambino che noi abbiamo è quella di un soggetto attivo, protagonista della sua crescita
fatta di corpo, psiche e mente e a cui verrà offerta la possibilità di costruire attivamente un
rapporto significativo ed equilibrato tra sé e l’ambiente circostante.

Il benessere di ogni bambino è il motore del nostro modus operandi a cui contribuiscono
molteplici identità:

                         Scuola                                            Ente Gestore
                      Nido Integrato
                                              BENESSERE
                                                 DEL
                                              BAMBINO
                                                                             Insegnanti
                          Genitori
                                                                             Educatori

                                                                                                      8
COOPERATIVA GRILLO PARLANTE CSARL OLNUS
                            Sede Legale: Via Rivazancana, 105 – 30022 Ceggia (VE)
                                             Tel/Fax: 0421 329288
                          Email: info@centrodinfanzia.it- Pec: grilloparlanteinfo@pec.it

Principi ispiratori del progetto educativo
“La scuola dell’infanzia paritaria, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3
ai 6 anni ed è la risposta al loro diritto di educazione”. (Indicazioni per il Curricolo del 2012)

La nostra Scuola dell’Infanzia, di ispirazione cristiana, intende la PERSONA come VALORE IN SE’, e
precisamente:

   o In tutte le sue dimensioni (fisica, affettiva-relazionale, sociale, cognitiva) armonizzate ed
     integrate dalla visione religiosa;
   o In cui la libertà è processo, conquista e presupposto all’inserimento attivo e responsabile
     nella società.

Inoltre riconosce i bisogni dei bambini come:

   o Bisogno di accoglienza e di riconoscimento (essere qualcuno per qualcuno);
   o Bisogno di valorizzazione e di benessere e autonomia (avere e dare amore, attenzione);
   o Bisogno di conoscenza di spiritualità (conoscere il mondo, esplorando la realtà ma anche e
     soprattutto dando un senso, un significato su più livelli di questa realtà);
   o Bisogno di autorealizzarsi.

La nostra SCUOLA DELL’INFANZIA è:

   o L’ambiente in funzione del bambino in cui i rapporti umani mediano lo sviluppo della
     socialità, dell’autonomia, della creatività, della religiosità;
   o Il luogo caratterizzato da un clima di affettività positiva e gioiosità ludica;
   o L’ambiente che integra l’opera della famiglia e del contesto sociale;
   o L’ambiente che accoglie ed integra le diversità;
   o L’ambiente in cui si lavora con professionalità, intenzionalità e flessibilità.

Carattere e finalità della Scuola dell’Infanzia
Nella società attuale la nostra scuola si propone di offrire un ambiente ricco di relazioni positive,
attraverso le quali il bambino matura nella conoscenza e nella stima di sé e della realtà che lo
circonda.
Un ambiente che dal punto di vista affettivo, cognitivo, formativo e sociale, cerca di rispondere a
tutti i bisogni di crescita dando significato ad azioni e comportamenti.
La Scuola accoglie tutti i bambini indipendentemente dal tipo di credo o di condizione sociale.
E’ pronta ad ospitare i bambini che vivono situazioni di disagio.

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Si propone di accogliere ed integrare nel gruppo dei coetanei ogni bambino nella sua specifica
identità personale.
La scuola collabora con le famiglie, gli Enti e i Servizi presenti sul territorio affinché il bambino
possa raggiungere una formazione globale ed armonica della sua persona.
Questa prospettiva definisce la scuola dell’infanzia come un sistema integrato in evoluzione, che
rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto
all’istituzione in chiave cristiana.

Nel rispetto delle Indicazioni Nazionali redatte nel 2012, anche la nostra Scuola dell’Infanzia
intende promuovere nei bambini:

➢ MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ (saper essere)

L’identità esprime, secondo il nostro Progetto Educativo, l’appartenenza alla famiglia di origine ma
anche l’appartenenza al più ampio contesto della comunità ecclesiale dell’intera famiglia.

Significa:

-   Imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale
    allargato;
-   Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile;
-   Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o
    femmina, abitante di un territorio, appartenente ad una comunità.

➢ LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA (saper fare)

È l’acquisizione delle capacità di:

-   Interpretare e governare il proprio corpo;
-   Partecipare alle attività nei diversi contesti;
-   Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
-   Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
-   Provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto;
-   Esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
-   Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana;
-   Partecipare e prendere decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri
    comportamenti;
-   Assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

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➢ LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (sapere)

Significa:

-   Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al
    confronto;
-   Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando,
    narrando e rappresentando fatti significativi;
-   Sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare significati.

➢ LO SVILUPPO DELLA CITTADINANZA (Io con gli altri)

Significa:

-   Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise,
    che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero,
    l’attenzione al punto di vista dell’altro. Il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri;
-   Significa porre le fondamenta di un ambito democratico, eticamente orientato e rispettoso del
    rapporto uomo-natura.

Il vero progetto educativo è quello di:

“costruire un’alleanza educativa coi genitori, con il territorio circostante, facendo perno
sull’autonomia scolastica, che prima di essere una serie di norme, è un modo di concepire il
rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza locali e nazionali.”

Mission della nostra scuola

                                                    Maturazione
                                                    dell’identità
                                                   (saper essere)

                     Senso di                                                          Conquista
                   cittadinanza                                                     dell’autonomia
                 (io con gli altri)                                                   (saper fare)

                                                    Sviluppo delle
                                                     competenze
                                                        (sapere)

                                                                                                      11
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Queste finalità hanno come unico obiettivo: “La formazione integrale del bambino come
soggetto di diritti inalienabili inserito nella società attraverso rapporti fraterni con gli altri e con
un progressivo senso di responsabilità e costruzione di sé”.

La dimensione religiosa nella proposta culturale della Scuola
dell’infanzia
“La Scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo,
morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini.” (L.53/03, art.2e)
Essa fa parte del “sistema educativo di istruzione e formazione”, il quale prevede per i suoi principi
i criteri direttivi, anche “il conseguimento di una formazione spirituale e morale.” (art.2b)

La nostra Scuola dell’Infanzia per “concorrere all’educazione armonica e integrale dei bambini e
delle bambine” tiene presente e cura anche la dimensione religiosa dello sviluppo del bambino, in
quanto è una scuola di ispirazione cristiana, nella quale il Progetto Educativo sta alla base della
proposta educativa che si ispira al Vangelo di Gesù e quindi è ancorata ad una precisa visione della
vita e della persona.

Le scuole dell’infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana paritarie come la nostra hanno la loro
ragione d’essere nel fatto che sono nate con lo scopo di offrire una proposta educativa originale e
specifica, rispetto alla proposta offerta da altri tipi di scuole dell’infanzia, come possono essere ad
esempio le scuole dell’infanzia statali.

Il Progetto Educativo della Scuola cattolica paritaria è caratterizzato con aspetti specifici della sua
proposta culturale: la scuola è cattolica in quanto fa riferimento alla vera concezione cristiana
della realtà.

Questa identità viene condivisa con i genitori che scelgono una scuola di ispirazione cristiana.

Per la stesura del progetto di Insegnamento della Religione Cattolica, si richiamano il documento
del decennio 2010-2020 della C.E.I. della Chiesa Cattolica del giugno 2012 ed al D.P.R. 11 febbraio
2010 pubblicato sulla G.U. DEL 07.05.2010 N.105.

Tre sono gli O.S.A. (obiettivi specifici di apprendimento) della Religione Cattolica predisposti come
guida ai “livelli essenziali di prestazioni”, per un I.R.C. ben inserito nella scuola dell’infanzia:

-   Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono
    di Dio Creatore.
-   Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai vangeli e come viene
    celebrata nelle feste cristiane.

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-   Individuare i luoghi dell’incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento
    evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.

    4. ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO PER CAMPI DI ESPERIENZA
Le finalità generali della Scuola dell’Infanzia, si declinano in maniera più particolareggiata in
obiettivi specifici, articolati in cinque aree come indicato dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il
Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’istruzione – 2012.

                                               1.CORPO E MOVIMENTO:
                                               Il bambino prende coscienza ed
                                               acquisisce il senso del proprio sé
                                               fisico, il controllo del corpo e
                                               delle sue funzioni, della sua
                                               immagine, delle possibilità
                                               sensoriali ed espressive ed
       5. I DISCORSI E LE PAROLE                                                             2. IMMAGINI, SUONI, COLORI
                                               imparare ad averne cura
       Il bambino apprende a                                                                 Il bambino sperimenta linguaggi
                                               attraverso l’educazione alla
       comunicare verbalmente, a                                                             visivi, sonori, corporei, mass-
                                               salute
       descrivere le proprie esperienze                                                      mediali, la cui fruizione educa al
       e il mondo, a conversare, a                                                           senso del bello, alla conoscenza
       dialogare ed avvicinarsi alla                                                         di sé stessi, degli altri e della
       lingua scritta.                                                                       realtà.

                                                             CAMPI
                                                          D’ESPERIENZA

                      4.LA CONOSCENZA DEL MONDO                             3. IL SE’ E L’ALTRO
                      Il bambino organizza le proprie                       Il bambino sviluppa il senso
                      esperienze attraverso azioni                          dell’identità personale, conosce
                      consapevoli quali il raggruppare,                     meglio sé stesso, gli altri e le
                      il comparare, il contare,                             tradizioni della comunità in cui
                      l’ordinare, l’orientarsi e il                         vive e di cui fa parte.
                      rappresentare con disegni e
                      parole

                                                                                                                                  13
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I campi di esperienza
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei
bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini
vanno scoprendo.

L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino,
opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di
esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici
della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente
più sicuri.

Nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante
orientamenti, attenzioni, responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed
esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e
unitario.

IL SÉ E L’ALTRO
I bambini formulano tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della vita quotidiana, sulle
trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso di risorse, sui valori culturali, sul futuro
vicino e lontano, spesso a partire dalla dimensione quotidiana della vita scolastica. Al contempo
pongono domande di senso sul mondo e sull’esistenza umana. I molti perché rappresentano la
loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella
scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire le
diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per
riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni.

Negli anni della Scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura e i viventi, nel loro nascere,
evolversi ed estinguersi. Osserva l’ambiente che lo circonda e coglie le diverse relazioni tra
persone; ascolta le narrazioni degli adulti, le espressioni delle loro opinioni e della loro spiritualità
e fede; è testimone degli eventi e ne vede la rappresentazione attraverso i media; partecipa alle
tradizioni della famiglia e della comunità di appartenenza, ma si apre al confronto con altre culture
e costumi; si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere
accolto o escluso, di poter accogliere o escludere. Raccoglie discorsi circa gli orientamenti morali,
cosa è giusto e cosa è sbagliato, il valore attribuito alle pratiche religiose. Si chiede dov’era prima
di nascere e se e dove finirà la sua esistenza. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la
morte, la gioia e il dolore.

Le domande dei bambini richiedono un atteggiamento di ascolto costruttivo da parte degli adulti,
di rasserenamento, comprensione ed esplicitazione delle diverse posizioni. A questa età dunque, si
definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun bambino e di ciascuna bambina come

                                                                                                       14
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consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità, del proprio stare con gli altri e
dell’esplorare il mondo. Sono gli anni della scoperta degli adulti come fonte di protezione e
contenimento, degli altri bambini come compagni di giochi e come limite alla propria volontà.
Sono gli anni in cui si avvia la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare; in cui si impara discutendo.

Il bambino cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la
frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera
progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.

Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento
della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere
guardati ed affrontati concretamente.

La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca
formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un
modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in
coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della
convivenza democratica.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

-   Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi,
    sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
-   Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa
    esprimerli in modo sempre più adeguato.
-   Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità
    e le mette a confronto con altre.
-   Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
    reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
-   Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene e
    male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle
    regole del vivere insieme.
-   Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e si muove con crescente
    sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e
    movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
-   Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici,
    il funzionamento delle piccole comunità e della città.

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IL CORPO E IL MOVIMENTO
I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di
conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire,
giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo
fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e distensione, ma anche di soddisfazione
nel controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e
limiti della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti
incontrollati.

I bambini “portano” a scuola il loro corpo, ci giocano e lo rappresentano, comunicano, si
esprimono con la mimica, si travestono, si mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono
la completezza del proprio sé, consolidando autonomia e sicurezza emotiva. Il corpo ha
potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato da una
propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi di
apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la
parola e i gesti, di accompagnare la fruizione musicale, di accompagnare narrazioni, di favorire la
costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.

Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto
importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati,
dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una
sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale.

La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e
interpretare i messaggi provenienti dal corpo e altrui, rispettandolo e avendone cura. La scuola
dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo
per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di
orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

-   Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed
    espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della
    giornata a scuola.
-   Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta
    pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
-   Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi
    individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle
    situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
-   Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
    movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.
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-   Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

IMMAGINI, SUONI, COLORI
I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l’arte orienta questa
propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico. L’esplorazione dei materiali a
disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che sono in grado di stimolare la
creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione dei bambini come la voce, il
gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali, le esperienze
grafico-pittoriche, i mass media vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del
bello, la conoscenza di sé stessi, degli altri e della realtà.

L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li
circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise nell’atelier della
scuola, le osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture)
aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della produzione
e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.

La musica è un’esperienza universale, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino,
interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a
percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento
significativi. Esplora le proprie possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative,
accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo
apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali.

Il bambino si confronta con i nuovi media e con nuovi linguaggi della comunicazione, come
spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della
multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con
i “media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

-   Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il
    linguaggio del corpo consente.
-   Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre
    attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le
    potenzialità offerte dalle tecnologie.
-   Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…);
    sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.

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-   Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando
    la voce, il corpo e gli oggetti.
-   Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-
    musicali.
-   Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per
    codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I DISCORSI E LE PAROLE
La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e
conoscere, per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al
confronto con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. E’ il mezzo per esprimersi in
modi personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni
bambino, ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture.
I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con
competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente
linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di
loro, chiedono spiegazioni, confrontano più punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e
condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e
compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con
l’esplorazione della lingua scritta.
La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della
lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di
sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa
capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive,
comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati
all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse
modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo
allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.
L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il
progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la
lettura e la scrittura.
I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono
familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali di dialogo, di vita quotidiana,
diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

    -   Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
        discorsi, fa ipotesi sui significati.
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   -   Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il
       linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
   -   Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e
       analogie tra suoni e significati.
   -   Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il
       linguaggio per progettare attività e per definire le regole.
   -   Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la
       pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
   -   Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione
       attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

LA CONOSCENZA DEL MONDO
I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze
descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la
successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola
primaria.
La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su sé stessi e sugli organismi viventi e su storie,
fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte
guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono,
intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime
attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la
necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti,
materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da
confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti.
Imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai punti di vista
degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi
verso un percorso di conoscenza più strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio
per esprimersi e l’uso di simboli per rappresentare significati.

Oggetti, fenomeni, viventi
I bambini elaborano la prima organizzazione fisica del mondo esterno attraverso attività concrete
che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle
ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono
la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima
idea di contemporaneità.
Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano
qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in
varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro

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eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e
meccanismi che fanno parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede
direttamente: le stesse trasformazioni della materia possono essere intuite in base a elementari
modelli di strutture “invisibili”.
Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti
e la curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo
funzionamento.
Gli organismi animali e vegetali, osservati nei loro ambienti o in microambienti artificiali, possono
suggerire un “modello di vivente” per capire i processi più elementari e la varietà dei modi di
vivere. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi che
avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue trasformazioni
dell’ambiente.

Numero e spazio
La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi,
ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime
fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare,
del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura e delle
prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura.
Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli
semplici i risultati delle loro esperienze.
Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere
una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno
descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche ed
individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel “quadrato” una proprietà dell’oggetto
e non l’oggetto stesso).
Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

-   Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune
    proprietà, confronta e valuta quantità, utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni
    usando strumenti alla sua portata.
-   Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
-   Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere nel futuro
    immediato e prossimo.
-   Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali
    accorgendosi dei loro cambiamenti.
-   Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

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-   Ha familiarità con le strategie sia del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle
    necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità.
-   Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro,
    sopra/sotto, destra/sinistra, etc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni
    verbali.

    5. PROGETTO EDUCATIVO
                                           TRA CIELO E MARE

Il Progetto nasce con la motivazione di guidare i bambini alla scoperta dell’ambiente che li circonda
nella prospettiva di “porre fondamenta di un ambito democratico eticamente orientato, aperto al
futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura” (Indicazioni per il curricolo).
Fin dalla Scuola dell’Infanzia infatti, l’Educazione Ambientale, è riconosciuta attività essenziale,
poiché mira alla formazione di coloro che saranno i futuri cittadini, consapevoli del valore
dell’ambiente e della necessità della sua salvaguardia.

OBIETTIVI FORMATIVI PER L’ECOLOGIA
-   Imparare a conoscere, amare e rispettare l’ambiente in cui viviamo
-   Acquisire ed accrescere dei comportamenti consapevoli di rispetto per il patrimonio
    ambientale
-   Maturare atteggiamenti di rispetto dell’ambiente limitando lo spreco e contribuendo alla
    raccolta differenziata e alla riduzione di sprechi di energia, acqua e cibo.
-   Stimolare la creatività attraverso il riutilizzo dei materiali di recupero.

STRUTTURA DEL PROGETTO
-   Il mare (2019 – 2020)
-   La terra (2020 – 2021)
-   Il cielo (2021 – 2022)

                                                                                                  21
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OBIETTIVI FORMATIVI 3 ANNI
SEPARARSI SERENAMENTE DALLA FAMIGLIA

   -   Esplorare l’ambiente e riconoscere gli spazi
   -   Manifestare i propri bisogni
   -   Richiedere e accettare il conforto
   -   Instaurare relazioni positive con adulti e compagni
PERCEZIONE DI SÉ, DELL’ALTRO E DELL’AMBIENTE

   -   Consapevolezza del proprio corpo
   -   Prima rappresentazione grafica dello schema corporeo
   -   Primi approcci alla mobilità fine
   -   Adeguato sviluppo della cura della propria persona
   -   Autonomia nelle routine quotidiane
SVILUPPO DELLA DISCRIMINAZIONE UDITIVA E VISIVA

   -   Attenzione uditiva
   -   Esprimersi attraverso il linguaggio corporeo
   -   Attenzione visiva
PRODUZIONE E RIELABORAZIONE VERBALE

   -   Prime produzioni verbali
   -   Produzione di fonemi per età (PB, TD, MN, L)
   -   Prima riproduzione di storie, canti, racconti
RELAZIONE CONDIVISA

   -   Rispetto delle regole comuni
   -   Condivisione di oggetti
   -   Collaborazione tra pari e adulti
PRIMI APPROCCI ALLE OPERAZIONI MENTALI

   -   Comprendere ed eseguire almeno due consegne
   -   Riconoscere i colori primari
PRIME PRODUZIONI GRAFICHE

   -   Impugnare correttamente gli strumenti grafici e le forbici
   -   Acquisire i primi riferimenti spaziali.

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OBIETTIVI FORMATIVI 4 ANNI
SEPARARSI SERENAMENTE DALLA FAMIGLIA

   -   Manifestare i propri bisogni
   -   Richiedere e accettare conforto
   -   Consolidare le relazioni positive con adulti e compagni
   -   Curare adeguatamente la propria persona
CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA

   -   Riconoscere e controllare le proprie emozioni e quelle degli altri
   -   Tollerare le frustrazioni e i no
   -   Rispettare le regole condivise
FUNZIONI COGNITIVE

   -   Discriminazione di forme e colori
   -   Classificare ed ordinare gli oggetti in base ad un criterio dato
   -   Riordinare le sequenze di una storia
   -   Distinguere uno, pochi, tanti, nessuno…
AREA LINGUISTICA

   -   Ascoltare con attenzione l’adulto ed i compagni
   -   Discriminare fonologicamente alcuni fonemi (F-V, CI-GI, S-SCI) – Primo periodo
   -   Discriminare fonologicamente alcuni fonemi (R, GN, GLI, SP-ST, SDR-STR) – Secondo periodo
   -   Produrre correttamente le parole e i fonemi
   -   Descrivere il proprio elaborato
   -   Memorizzare e produrre canti e filastrocche
   -   Distinguere destra e sinistra
SVILUPPO DELL’AREA GRAFICA

   -   Rappresentare in modo adeguato la figura umana
   -   Impugnare correttamente gli strumenti grafici e le forbici
   -   Orientarsi nello spazio grafico
AREA LOGICO MATEMATICA

   -   Riconoscere ed utilizzare in modo appropriato i colori secondari
   -   Riconoscere e discriminare alcune figure geometriche

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OBIETTIVI FORMATIVI 5 ANNI
SEPARARSI SERENAMENTE DALLA FAMIGLIA

   -   Manifestare esplicitamente i propri bisogni con l’adulto e i compagni
   -   Curare sé stesso e i propri oggetti
   -   Consolidare le relazioni positive con adulti e compagni
CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA

   -   Rispettare le regole
   -   Utilizzare in modo adeguato le proprie emozioni
   -   Tollerare le frustrazioni
FUNZIONI COGNITIVE

   -   Raggiungere un adeguato sviluppo delle funzioni:
       • VISIVE
       • UDITIVE
       • MNEMONICHE
       • ATTENTIVE

SVILUPPO DELL’AREA GRAFICA

   -   Rappresentare graficamente lo schema corporeo in materia dettagliata
   -   Impugnare correttamente gli strumenti grafici e le forbici
   -   Orientarsi nello spazio grafico utilizzando il quadretto da 1 cm
AREA LOGICO MATEMATICA

   -   Consolidare tutti i colori
   -   Consolidare le figure geometriche
   -   Avere padronanza del concetto di quantità
   -   Classificare in base ad un criterio dato
   -   Riconoscere i numeri
AREA LINGUISTICA

   -   Riconoscere le lettere
   -   Scrivere il proprio nome
   -   Produrre verbalmente parole di almeno 4 sillabe
   -   Consapevolezza fonologica
   -   Rielaborare una storia raccontata

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COOPERATIVA GRILLO PARLANTE CSARL OLNUS
                            Sede Legale: Via Rivazancana, 105 – 30022 Ceggia (VE)
                                             Tel/Fax: 0421 329288
                          Email: info@centrodinfanzia.it- Pec: grilloparlanteinfo@pec.it

6.DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA
Traguardi attesi in uscita

Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo
stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei
anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia
(rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione delle
conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e
sociali).
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni
bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale:

-   Riconosce ed esprime le proprie emozioni;
-   È consapevole di desideri e paure;
-   Avverte gli stati d’animo propri e altrui;
-   Ha un positivo rapporto con la propria corporeità;
-   Ha maturato una sufficiente fiducia in sé;
-   È progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti;
-   Quando occorre sa chiedere aiuto;
-   Manifesta curiosità e voglia di sperimentare;
-   Interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti;
-   Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i
    conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici;
-   Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali;
-   Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di
    conoscenza;
-   Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con
    una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana;
-   Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali
    e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie;
-   Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni
    a situazioni problematiche di vita quotidiana;
-   È attento a consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro;
-   Diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta;
-   Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione;
-   È sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

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