Cure infermierstiche in Svizzera Prospettive 2020 - Documento programmatico dell'Associazione Svizzera Infermiere e Infermieri SBK-ASI
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Cure infermierstiche in Svizzera Prospettive 2020 Documento programmatico dell'Associazione Svizzera Infermiere e Infermieri SBK–ASI
© SBK-ASI Associazione svizzera infermiere e infermieri 2011 Questo opuscolo non può essere riprodotto, neppure parzialmente e in alcuna forma (fotocopia, riproduzione, microfilm, duplicatore e qualsiasi altro procedimento) senza un’autorizzazione scritta dell’editore.
Cure infermieristiche in Svizzera Prospettive 2020 -------------------------------------------------------- Inhaltsübersicht 1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 2. Le cure infermieristiche: definizione e descrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 3. Compiti e ruoli: prospettive per le cure infermieristiche . . . . . . . . . . . . . . . 9 3.1. Caring, un elemento centrale delle cure infermieristiche professionali . . . . 9 3.2. Le cure infermieristiche nelle diversi fasi della vita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 3.3. Le cure infermieristiche ai malati cronici e ai pazienti anziani o molto anziani.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 3.4. Rafforzamento delle competenze sanitarie con pazienti affetti da una o più malattie croniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 1 4. Sviluppo qualitativo: conoscenza e innovazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 4.1. Curare in modo efficace ed economico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 4.2. Qualità delle cure: misurare e confrontare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 4.3. Sviluppare e valutare nuovi approcci di assistenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 5. Modelli di partenariato: collaborazione e ruoli professionali . . . . . . . . . . . 19 5.1. Collaborare a livello paritario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 5.2. Coordinare e documentare insieme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 5.3. Definire i ruoli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 5.4. Assumere le responsabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 6. Politica e società: prospettive della salute pubblica. . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 6.1. Gestione e finanziamento del sistema sanitario. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 7. Fidelizzazione e sviluppo del personale infermieristico . . . . . . . . . . . . . . . 27 7.1. Il sistema formativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 7.2. Fidelizzare il personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 8. La realizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 9. Basi e referenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 10. Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
1. Introduzione -------------------------------------------------------- L'Organizzazione Mondiale della Sanità OMS prevede che in futuro in tutto il mondo, l’80% delle prestazioni sanitarie saranno dedicate a pa- zienti affetti da malattie croniche. L'evoluzione generalizzata delle ma- lattie da acute a croniche modificherà in modo radicale anche il sistema sanitario svizzero. Già negli ultimi anni il numero di persone affette da malattie cardiache, diabete mellito e disturbi respiratori è aumentato considerevolmente. Con la presenza di un numero sempre maggiore di persone molto anziane, si moltiplicheranno anche i casi di demenza e i pazienti polimorbidi. Da adesso al 2020 questa tendenza si rafforzerà ulteriormente anche in altri ambiti dell'assistenza sanitaria. A seguito di questa evoluzione incrementeranno il fabbisogno e la com- plessità delle prestazioni mediche e infermieristiche. Contemporanea- mente i progressi nel campo medico e gli sviluppi tecnici faciliteranno il trattamento delle malattie e la presa in carico dei pazienti, ma le ri- sorse finanziarie resteranno comunque limitate. Di fronte alla pres- sione del mercato e del marketing, è necessario stabilire le giuste priorità. Nell'impostazione dell'offerta sanitaria deve essere determi- nante non la ricerca di un profitto finanziario bensì il fabbisogno di cure della popolazione. Il personale infermieristico occupa una posizione centrale nel mante- nimento di un sistema sanitario di alto livello qualitativo che sia nel contempo solidale e finanziariamente accessibile. Per questo motivo l'ASI adempie al suo ruolo di guida professionale e con il presente do- cumento programmatico descrive soluzioni per affrontare i cambia- menti che si prospettano presentando delle proposte per la correlata offerta di cure professionali in Svizzera. L'elaborazione e la diffusione delle proposte descritte richiedono che siano definiti e sviluppati nuovi ruoli e nuove competenze del personale infermieristico. Il presente documento si basa su riferimenti all'attuale letteratura e le opinioni dei membri dell'ASI. Il Dr. Lorenz Imhof e il Dr. Peter Rüesch 4
della scuola universitaria di Zurigo di scienze applicate ZHAW, specia- listi rispettivamente in scienze infermieristiche e scienze sanitarie, hanno redatto su mandato dell'ASI il «Rapporto di base sulle cure in- fermieristiche professionali in Svizzera – prospettive 2020»1. Un comi- tato scientifico formato da esperti operanti in diversi ambiti delle cure infermieristiche ha contribuito in modo determinante alla stesura del documento che è stato in seguito integrato con ulteriori elementi ap- portati dall'ampia discussione avvenuta in seno all'associazione. Il documento riunisce le diverse posizioni esistenti all'interno dell'ASI. Si prefigge lo scopo di comunicare alla popolazione e ai politici in modo uni- voco, chiaro e comprensibile le prospettive future delle cure infermieri- stiche e la relativa posizione dell'Associazione. All’inizio del documento si descrive e definisce il concetto di cure infermieristiche, nel terzo capi- tolo si delineano i ruoli e gli ambiti di competenza del personale infer- mieristico e successivamente si approfondiscono lo sviluppo della qualità, la collaborazione in partenariato e il contesto politico e sociale. Nel capitolo conclusivo si espongono le tappe previste per la realizza- zione pratica delle proposte dell'Associazione. Tuttavia, da solo, l'impegno dell'ASI non è sufficiente per poter garan- tire anche nel 2020 un sistema sanitario di elevata qualità accessibile a tutti i residenti in Svizzera. Pertanto per ciascuno dei temi trattati, oltre a definire i campi d'azione dell'ASI, si formulano delle richieste indirizzate a coloro che hanno potere decisionale2. 1 Il riassunto in francese è scaricabile dal sito www.sbk-asi.ch/soinsinfirmiers2020/ 201012_Lit_ Perspectives_2020-F.pdf mentre per quello in lingua tedesca www.sbk-asi.ch\pflege2020\ 201012_Lit_Perspektiven_2020_D.pdf. Il rapporto integrale è pubblicato nella serie di studi della società svizzera per la politica della salute SSPS, vol. 104) 2 Potere decisionale: a dipendenza della richiesta il potere decisionale può essere rappre- sentato da politici, autorità responsabili a livello nazionale, cantonale o comunale, così come dai membri di organi direttivi strategici o operativi di istituzioni nel settore sanitario, di assicurazioni sulla malattia o di associazioni. 5
2. Le cure infermieristiche: definizione e descrizione -------------------------------------------------------- I concetti di cure infermieristiche e cure infermieristiche professionali ven- gono utilizzati in molti modi. Quindi, per maggior chiarezza e comprensione, all'inizio del documento si stabilirà il concetto di cure infer- mieristiche. L'ASI, in qualità di membro dell'ICN (International Council of Nurses/consi- glio internazionale degli infermieri) ne adotta la definizione e la sostiene3: Per cure infermieristiche s'intende l'assistenza responsabile apportata da infermiere e infermieri diplomati in qualsiasi contesto, autonomamente o in collaborazione con altri professionisti, a persone di ogni età, alle fami- glie e conviventi, a gruppi o comunità, in salute o affetti da malattie. Le cure infermieristiche comprendono la promozione della salute, la preven- zione, la cura e l'assistenza dispensate agli ammalati, ai portatori di han- dicap e alle persone prossime alla morte. Altre mansioni primarie ed essenziali dell'assistenza infermieristica si possono identificare nella tutela dei bisogni e degli interessi (Advocacy), nella promozione di un ambiente sicuro, nella ricerca, nella cooperazione con organizzazioni operanti nella politica sanitaria, nella gestione sanitaria e nella formazione. L'ASI sostiene questa definizione della ICN in quanto concisa, esauriente e riconosciuta a livello internazionale. Nel contesto svizzero le cure infer- mieristiche sono state descritte da specialisti e ricercatori in scienze infermieristiche (Spichiger et al) nell'ambito del progetto «Futuro della medicina svizzera» dell'Accademia Svizzera delle Scienze Mediche (ASSM). L'ASI aderisce anche a questa definizione che include gli elementi di quella propria della ICN. Le cure infermieristiche contribuiscono alla promozione e al manteni- mento della salute, alla prevenzione dei rischi per la stessa. Infermiere e infermieri assistono le persone durante i trattamenti e li sostengono nell'affrontare gli effetti collaterali delle malattie o delle terapie con lo scopo di ottenere per i pazienti i migliori risultati possibili nella fase di trattamento e di assistenza e assicurare loro la miglior qualità di vita in tutte le sue fasi fino al sopraggiungere della morte. 3 http://www.icn.ch/about-icn/icn-definition-of-nursing 6
Le cure infermieristiche.. …si rivolgono a tutte le persone in ciascuna fase della loro vita, a indi- vidui, famiglie, gruppi, comunità, agli ammalati e ai loro congiunti, ai disabili e alle persone in buona salute. …comprendono, in un continuum, l'impegno per la promozione e il mantenimento della salute, la prevenzione, l'aiuto e la preparazione al parto, sia in condizioni di malattie acute, che durante la convalescenza e la riabilitazione, nel corso di trattamenti a lungo termine e nelle cure palliative. …si basano sulla relazione tra curante e assistito improntata dal primo sull'attenzione, partecipazione emotiva e preoccupazione verso l'altro. La relazione consente lo sviluppo delle risorse di entrambi, la disponi- bilità ed una vicinanza necessaria alle cure e alla definizione di obiettivi comuni. …rilevano le risorse e i fabbisogni di cure infermieristiche degli assistiti, stabiliscono obiettivi, pianificano gli interventi e li portano a termine utilizzando le necessarie capacità tecniche e relazionali, valutando in seguito i risultati. …si basano sull'evidenza, l'esperienza ponderata e sulle preferenze del- l'assistito. Considerano, in ottemperanza alle direttive etiche, gli aspetti fisici, psichici, spirituali, quotidiani e socioculturali, quelli correlati al- l'età e al genere. Includono attività cliniche, pedagogiche, scientifiche e funzioni diret- tive integrate alle mansioni di infermiere e infermieri che hanno com- pletato una formazione di base, di coloro che hanno seguito successivamente corsi di perfezionamento, di infermiere e infermieri generalisti e specializzati. 7
…assolvono le loro mansioni in collaborazione con i pazienti, i loro fa- miliari e i membri di professioni ausiliarie all'interno di un team multi- disciplinare che annovera sia medici responsabili della diagnostica e della terapia che professionisti di altri settori sanitari. In questo conte- sto, infermiere e infermieri sia che svolgano ruolo di guida oppure che seguano direttive di altri, sono comunque responsabili delle loro deci- sioni, del loro operato e della loro condotta. …esercitano all'interno e al di fuori delle strutture sanitarie, ovunque dove le persone vivono, studiano e lavorano (versione 15.07.2008) Infermiere e infermieri hanno seguito una formazione in scuole pro- fessionali universitarie (SUPSI) o in scuole specializzate superiori (SSSCI) oppure sono in possesso di un diploma in cure infermieristiche riconosciuto dalla Croce Rossa Svizzera. Lavorano in collaborazione con gli operatori sociosanitari (OSS) che effettuano cure su delega e responsabilità delle infermiere. Le cure apportate da familiari, vicini o volontari sono denominate cure non professionali. 8
3. Compiti e ruoli: prospettive per le cure infermieristiche -------------------------------------------------------- Molti degli attuali contenuti specifici delle cure infermieristiche, così come le funzioni e gli incarichi ad esse correlati, conserveranno la loro importanza anche in futuro. Questo capitolo sarà incentrato sulla de- scrizione dei possibili nuovi ruoli, compiti ed esigenze con cui infer- miere ed infermieri si dovranno confrontare nell'ambito del cambia- mento sociale che ci si attende. 3.1. Caring, un elemento centrale delle cure infermieristiche professionali -------------------------------------------------------------------------------------------- Il caring4 è un concetto centrale per la qualità delle cure infermieristi- che. Caring significa aver cura di una persona trattandola con rispetto, comporta partecipazione, fiducia, condivisione e solidarietà. Il caring comprende i contenuti specifici delle cure infermieristiche quali il so- stegno e il supporto al paziente nella gestione sia dei problemi quoti- diani che di quelli connessi alla malattia. Ulteriori elementi del caring sono: l'assistenza al paziente e ai suoi familiari, la difesa dei suoi inte- ressi, l'integrazione delle sue risorse per favorire una migliore qualità di vita e buone condizioni di salute e per incentivarne l'autonomia. Queste caratteristiche fondamentali sono parte integrante delle cure infermieristiche. Infermiere e infermieri sono tenuti a esprimerle chia- ramente. Il caring è una componente essenziale dell'assistenza infer- mieristica e dovrà pertanto essere considerato nello sviluppo di nuovi ruoli per il personale infermieristico nel sistema sanitario. 3.2. Le cure infermieristiche nelle diversi fasi della vita -------------------------------------------------------------------------------------------- Il personale infermieristico assiste le persone in tutte le fasi della loro vita: da prima della nascita fino alla fase terminale. Le cure infermie- ristiche possono essere dedicate a persone affette da malattie fisiche 4 vedi glossario 9
o psichiche, ai loro familiari, a individui sani con o senza handicap. Pa- zienti o altri gruppi bersaglio5 sono al centro delle attività di infermiere e infermieri che recepiscono l'essere umano nella sua complessità fi- sica, psichica, sociale, culturale e spirituale e che contribuiscono in modo determinante alla qualità dei trattamenti, dell'assistenza e della vita delle persone interessate. Vigilano inoltre sulla sicurezza e sulla protezione di pazienti e di altri gruppi bersaglio. 3.3. Le cure infermieristiche ai malati cronici e ai pazienti anziani o molto anziani -------------------------------------------------------------------------------------------- Quale effetto dei cambiamenti demografici ed epidemiologici e, di con- seguenza, dei fabbisogni dei pazienti, le cure infermieristiche unita- mente a quelle mediche dovranno spostare i trattamenti attualmente focalizzati sulle malattie acute sia verso quelle croniche in costante aumento che sulle cure di lunga durata. Sappiamo che i bisogni dei pa- zienti in questi ambiti subiranno un incremento in modo considerevole. L'alta aspettativa di vita e la cronicità delle patologie comporteranno un innalzamento del numero di malati cronici, dei portatori di handicap, di persone anziane e molto anziane che necessiteranno di cure e so- stegno infermieristico nelle loro attività quotidiane. Attualmente la maggior parte di loro sono di regola accuditi al proprio domicilio da altri componenti della famiglia. Tuttavia le modifiche dello stile di vita e delle forme relazionali (ad esempio molte più persone vivono da sole, diminuiscono i nuclei familiari e aumenta la schiera di donne occupate professionalmente) precluderanno a un numero crescente di individui questo tipo di assistenza e la richiesta di cure infermieristiche e di pre- stazioni dei servizi di assistenza aumenteranno di conseguenza. 5 Secondo il programma o il contesto possono essere delle persone attive nella prevenzione della salute o nella consulenza, allievi di una scuola, gli impiegati di una società, gli abi- tanti di un comune, familiari che prestano assistenza, gruppi autoaiuto, volontari. 10
Le malattie croniche e di lunga durata richiedono una cura pluridisci- plinare e continua, coordinata e orientata al paziente, dove è data prio- rità all'autogestione della malattia da parte dell'assistito e al sostegno dei suoi familiari, soprattutto per evitare complicazioni e quindi le alte spese di degenza ad esse correlate. Il paziente e i suoi familiari neces- sitano di un'assistenza infermieristica empatica altamente specializ- zata. Le esperienze di altri paesi dove sono stati implementati sistemi di cura innovativi provano che con un’assistenza specializzata si pos- sono ottenere buoni risultati sui pazienti. Le cure infermieristiche fanno parte di un ambiente complesso e in ve- loce trasformazione, all'interno del quale le possibilità mediche, far- macologiche e tecniche si sviluppano rapidamente. Pertanto anche le infermiere e gli infermieri sono chiamati ad aggiornare e rinnovare le loro molteplici competenze per essere sempre nella condizione di com- prendere la complessità dei problemi e di poter pianificare e prestare cure mirate integrando adeguatamente i principi curativi, palliativi, di prevenzione e di promozione della salute. 3.4. Rafforzamento delle competenze sanitarie con pazienti affetti da una o più malattie croniche -------------------------------------------------------------------------------------------- Le malattie croniche di lunga durata, siano esse di natura fisica o psi- chica, in molti casi hanno un decorso di anni o perdurano per tutta la vita; inoltre non è inusuale che più patologie si presentino contempo- raneamente. Le malattie croniche, contrariamente a quelle acute, ri- chiedono quindi trattamenti a lungo termine. Per poter curare il crescente numero di malati cronici di tutte le fasce d’età, le infermiere e gli infermieri dovranno sviluppare specifiche competenze. La colla- borazione multidisciplinare focalizzata sull'autogestione del paziente è una delle competenze chiave. Il paziente viene considerato come un esperto della propria malattia; i suoi familiari e gli altri sistemi di so- 11
stegno che rivestono un ruolo altrettanto importante nella gestione della malattia, saranno riconosciuti, coinvolti e valorizzati nel loro ope- rato da infermiere e infermieri. Il rafforzamento delle competenze in ambito sanitario del paziente e dei suoi familiari mediante l'informazione e la consulenza gli consen- tirà di vivere nel modo più autonomo possibile. Misure mirate di pro- mozione della salute e di prevenzione, così come il coordinamento delle prestazioni necessarie con nuovi modelli di assistenza, quale ad esem- pio il Case Management6 aiutano il paziente ad affrontare la malattia e a migliorare la sua qualità di vita. Le Infermiere e gli infermieri valu- tano i suoi bisogni e le difficol tà nel contesto quotidiano, adeguando così le cure offerte e la loro consulenza. Una formazione superiore in- tegrata da un successivo post-diploma abilitano allo svolgimento di questo esigente compito. Diverse esperienze in Svizzera e risultati di ricerche realizzate a livello internazionale dimostrano come infermiere e infermieri specializzati che hanno seguito una formazione post-diploma siano particolarmente competenti nella cura dei malati cronici. Tuttavia solo con aggiorna- menti appropriati e approfondimenti pratici mirati è possibile acquisire la preparazione necessaria per svolgere questo ruolo. 6 vedi glossario 12
Raggio d'azione dell'ASI L'ASI l Formula nuovi ambiti di attività e nuovi ruoli per il personale infer- mieristico in collaborazione con i pazienti/gruppi bersaglio e gli es- perti di altre professioni sanitarie. l S'impegna a ottenere l'autonomia delle cure infermieristiche e le basi legali che consentano a infermiere e infermieri di fornire as- sistenza in modo indipendente. l S'impegna per un impiego corretto delle competenze di infermiere e infermieri nei nuovi modelli di assistenza, quali ad esempio il Case Management. l Elabora le proprie posizioni su questioni etiche. Richieste al potere decisionale > Lo sviluppo di nuovi modelli di assistenza consente di sfruttare il grosso potenziale delle cure infermieristiche. > Lo stato adatta le basi legali affinché infermiere e infermieri pos- sano fornire specifiche prestazioni professionali in modo autonomo e responsabile senza prescrizione medica. > Nelle reti di cure integrate (Managed Care), infermiere e infermieri assumono un ruolo attivo e di conduzione commisurato alle loro competenze e al volume delle loro prestazioni. > Le prestazioni infermieristiche sono rappresentate correttamente nei sistemi di finanziamento e sono equamente sovvenzionate. 13
4. Sviluppo qualitativo: conoscenza e innovazione -------------------------------------------------------- Infermiere e infermieri sono tenuti a descrivere, misurare e sviluppare la qualità delle cure da loro prestate. 4.1. Curare in modo efficace ed economico -------------------------------------------------------------------------------------------- La legge sull'assicurazione malattie LAMal (Art. 32) prescrive che le prestazioni nel sistema sanitario debbano essere efficaci, adeguate ed economiche. Per questo motivo le cure infermieristiche devono basarsi sempre più sull’evidenza7. Questo comporta che le decisioni di carat- tere infermieristico siano assunte in base ai migliori risultati di ricerca disponibili, alle preferenze dei pazienti, alle riflessioni sull'esperienza clinica e alle condizioni definite dal contesto generale. A questo scopo l'efficacia delle cure e la consulenza dispensate da infermiere e infer- mieri a pazienti o gruppi bersaglio devono diventare oggetto di ricerca. Le conoscenze così acquisite sono trasferite sistematicamente nella pratica attraverso l'operato di esperti clinici all'interno delle strutture sanitarie, tramite pubblicazioni, per mezzo di reti e tecnologie adatte come le piattaforme IT destinate a questo utilizzo oppure tramite la consultazione della cartella informatizzata del paziente. 4.2. Qualità delle cure: misurare e confrontare -------------------------------------------------------------------------------------------- Alle istituzioni del sistema sanitario svizzero sarà richiesto sempre più frequentemente di misurare e paragonare le loro prestazioni e i loro ri- sultati e, secondo le possibilità, di diffonderli pubblicamente. A livello nazionale sono già presenti alcuni indicatori di cura (Nurse Sensitive Outcomes) adeguati, in particolare nell'ambito delle cadute e delle le- sioni da pressione, altri devono essere ancora sviluppati e validati. Questi indicatori consentono, tra l'altro, di mostrare l'importante contributo alla sicurezza del paziente da parte di infermiere e infermieri. 7 vedi glossario 14
4.3. Sviluppare e valutare nuovi approcci di assistenza -------------------------------------------------------------------------------------------- Il sistema sanitario svizzero si sta modificando con estrema rapidità. Potenzialmente la ricerca infermieristica può dare un apporto consi- derevole al miglioramento della salute e della qualità di vita di ciascun paziente, dei loro familiari e di altri gruppi bersaglio. In una forma di cooperazione interistituzionale e interdisciplinare, le infermiere e gli infermieri sviluppano modelli di soluzione ai problemi sanitari attuali e futuri. Molte delle sfide che si prospettano potranno essere proba- bilmente superate estendendo le attività e le competenze delle cure infermieristiche a domicilio, siano esse apportate dalle organizzazioni Spitex che da infermiere o infermieri indipendenti. Si tratta quindi di produrre, descrivere, implementare e valutare programmi modello. Ne sono un esempio i servizi di promozione della salute come le visite pre- ventive a domicilio, oppure l'offerta di cure infermieristiche a persone che soffrono di malattie croniche fisiche o psichiche. Si dovranno valutare gli effetti delle cure domiciliari sullo stato di sa- lute e la qualità di vita del paziente oppure sulla riduzione della durata e del numero di degenze in ospedali e strutture medico sociali. In fu- turo l'efficacia delle prestazioni di assistenza a domicilio coordinate da infermiere e infermieri dovrà perciò essere maggiormente conside- rata. Familiari, vicini e volontari necessiteranno di maggior sostegno e consulenza e si dovranno coordinare le prestazioni offerte da altri ser- vizi sanitari e sociali. Nell'ambito ambulatoriale e dell'assistenza a do- micilio (negli studi medici ad esempio), perché sia rispondente alle esigenze dell'utenza, un miglioramento dell'offerta può essere attuato con la creazione di consultori, offerte ambulatoriali e di centri d'acco- glienza diurni. 15
Nelle regioni rurali isolate, centri di assistenza a domicilio si possono trasformare in centri sanitari che garantiscano ad esempio visite me- diche ambulatoriali, medicazioni, fisioterapia, consulenza a diabetici e altre prestazioni infermieristiche indispensabili. All'interno degli ospedali acuti, che si evolvono sempre più in centri diagnostici e di trattamento basati su tecnologia di punta, attraverso i policlinici si possono sviluppare delle offerte di sostegno con modelli per la gestione della vita quotidiana, della malattia e della salute e te- starne l'efficacia. Cliniche «Walk-in», «Call Centers» e consultori mul- tidisciplinari rappresentano degli esempi di questi modelli. Le zone di «interfaccia», ovvero di transizione da istituzioni al domicilio e viceversa, costituiscono per la professione infermieristica importanti ambiti di sviluppo dove, sotto la guida di infermieri e infermiere, pos- sono essere elaborati specifici programmi: ad esempio la creazione di appartamenti protetti con programmi di accompagnamento oppure of- ferte di insegnamento, consulenza e d'informazione. Programmi di tran- sizione di questo tipo possono essere proposti dai comuni nei centri sanitari o nei centri di cure a domicilio oppure essere collegati diretta- mente agli ospedali. In quanto moderni e innovativi, la loro efficacia dovrà essere dimostrata attraverso studi di valutazione e di accompa- gnamento appropriati. A questo scopo è richiesto personale infermie- ristico con titolo accademico a livello Master o con un dottorato. 16
Raggio d'azione dell'ASI L'ASI l Diffonde i ruoli, i campi d'azione e il potenziale delle cure infermie- ristiche ed evidenzia sistematicamente gli effetti positivi delle cure infermieristiche di buona qualità e la loro importanza per la sicu- rezza e la qualità di vita di pazienti e gruppi bersaglio. l S'impegna perché siano elaborati ed implementati dei sistemi di svi- luppo della qualità e degli indicatori di qualità significativi per le cure infermieristiche. l S'impegna per un trasferimento nella pratica infermieristica delle conoscenze scientifiche acquisite da esperte cliniche all'interno delle istituzioni, sia favorendone le pubblicazioni che cooperando a progetti corrispondenti. l S'incarica di realizzare un numero sufficiente di programmi master e dottorato per lo sviluppo delle competenze di ricerca nelle scienze infermieristiche. l S'impegna affinché siano disponibili, oltre ad una buona formazione di base, delle formazioni continue e delle specializzazioni che ri- spondano alle esigenze della pratica. Sostiene i quadri infermieris- tici che all'interno delle loro istituzioni si occupano di creare le condizioni di base necessarie alle cure professionali infermieristiche e al loro sviluppo. l Supportata dai risultati di ricerca scientifica, diffonde su larga scala gli effetti positivi di una cura infermieristica di buon livello qualita- tivo sull'economia nazionale e sull’economia sanitaria. l S'impegna affinché l'agenda svizzera di ricerca infermieristica (SRAN Swiss Nurses Research Agenda) sia realizzata in conformità alle priorità epidemiologiche. l S'impegna perché il Fondo Nazionale Svizzero e altri organi di finan- ziamento stanzino i capitali necessari alla ricerca infermieristica. 17
Richieste al potere decisionale > La qualità delle cure infermieristiche, analogamente al volume delle prestazioni infermieristiche, dovranno essere adeguatamente rap- presentati nei modelli di sviluppo e di misurazione della qualità. > Componente essenziale di qualsiasi strategia per la fidelizzazione e lo sviluppo del personale necessario a garantire la qualità dell'as- sistenza è l'inserimento a tutti i livelli gerarchici di dirigenti respon- sabili delle cure infermieristiche che vantino una buona formazione. > Il ruolo centrale del personale infermieristico per la sicurezza del paziente è riconosciuto e opportunamente considerato sia nelle or- ganizzazioni che nelle riorganizzazioni. > Le conoscenze e le risorse della ricerca infermieristica sono assi- duamente impiegate per ovviare ai problemi futuri nel sistema sa- nitario o per risolverli. > Si incentivano e si rendono realizzabili dal punto di vista finanziario e strutturale progetti di sviluppo delle cure infermieristiche e di tra- sferimento delle conoscenze, mettendo in primo piano le loro qua- lità e la loro sostenibilità. > Le ricerche infermieristiche devono essere rinforzate sul piano strutturale e si assicura l’accesso a una formazione a livello master o un dottorato a un numero sufficiente di allievi. > Le ricerche in ambito sanitario finanziate dallo stato (ad esempio potrebbe essere una priorità del Fondo nazionale svizzero) non si focalizzano solo sulla tecnica medica ma anche sul personale e sul sistema stesso. 18
5. Modelli di partenariato: collaborazione e ruoli professionali -------------------------------------------------------- Una delle componenti che caratterizza la professione infermieristica è la costante collaborazione di infermiere e infermieri con altre per- sone, principalmente con pazienti e gruppi bersaglio. Nella maggior parte dei casi più figure professionali lavorano in stretta collaborazione per assicurare al paziente cure, trattamenti e accompagnamento. Il raggiungimento di buoni risultati comuni presuppone la presenza di una buona coordinazione, ruoli e responsabilità chiaramente definiti e rispetto reciproco. 5.1. Collaborare a livello paritario -------------------------------------------------------------------------------------------- Infermiere e infermieri lavorano in partenariato con pazienti e altri gruppi bersaglio. Le persone assistite danno il loro consenso e parte- cipano attivamente alla pianificazione e all'attuazione dei trattamenti necessari. Grazie alla consulenza competente e personalizzata di in- fermiere e infermieri, di medici ed eventuali altri professionisti del set- tore, pazienti e gruppi bersaglio possono cooperare al loro stesso livello e sostenere le loro richieste con cognizione. Infermiere e infermieri operano spesso in stretta collaborazione con pazienti, altre figure professionali del sistema sanitario o sociale e con volontari. Considerato il crescente numero di persone coinvolte nel- l'assistenza, affinché la relazione di fiducia positiva instaurata con i professionisti, così come la sua continuità, influenzino positivamente la qualità delle cure e la vita quotidiana del paziente, è opportuno che i suoi contatti siano limitati a una cerchia ristretta di individui. 19
5.2. Coordinare e documentare insieme -------------------------------------------------------------------------------------------- I sistemi di documentazione informatici, interdisciplinari e interistitu- zionali facilitano la collaborazione tra i vari professionisti e promuo- vono la qualità e l'efficienza dell'assistenza. Nei casi di prestazioni complesse, interprofessionali e a lungo termine, il professionista con le più vaste competenze e più frequentemente in contatto con il paziente, dovrebbe assumersi l'intera responsabilità del decorso delle cure e garantirne il coordinamento (Case Management)8. Un'infermiera con una preparazione specifica ad esempio, può diven- tare la figura di riferimento per un paziente affetto da diabete mellito e lavorare in stretto contatto con medico di famiglia, endocrinologo e dietista. In questo caso l'infermiera specialista s'impegna a guidare e organizzare gli interventi dei diversi specialisti coinvolti nella terapia. 5.3. Definire i ruoli -------------------------------------------------------------------------------------------- Infermiere e infermieri sono responsabili di tutte le attività svolte all' interno del team curante e dell'intero processo di cura. Definiscono i fabbisogni del paziente attraverso l'anamnesi infermieristica e appro- fonditi assessments, pianificano misure ed eseguono i trattamenti e valutano quindi il loro lavoro. La delega di compiti, la supervisione, così come la guida e il sostegno ai collaboratori formati a livello secondario, agli studenti e al personale ausiliario fanno parte delle mansioni di rilievo assolte dal team curante. Infermieri e infermiere ricoprono differenti ruoli professionali in base alla loro formazione continua, alla loro specializzazione ed esperienza. 8 vedi glossario 20
L'OMS distingue i seguenti ruoli per infermiere e infermieri: infermieri principianti, infermieri che lavorano nella pratica da alcuni anni, gli in- fermieri specializzati e gli infermieri esperti di cura (Advanced Practice Nurse = Infermiere con pratica avanzata). L'ICN propone invece un più ampio quadro di riferimento comprendente cinque categorie9: perso- nale ausiliario, personale d'assistenza, infermieri diplomati, infermieri specializzati ed esperti in pratica avanzata (APN)10. Tutti coloro che appartengono alle cinque categorie operano secondo i medesimi prin- cipi etici. Ciascuna di queste categorie ha responsabilità e condizioni quadro giuridiche differenti, così come diverse sono le prestazioni of- ferte. Su queste cinque categorie possono basarsi modelli di carriera istituzionali. 5.4. Assumere le responsabilità -------------------------------------------------------------------------------------------- Infermiere e infermieri assumono la responsabilità del proprio operato e dell'intero processo di cura. All'interno del team curante, sono altresì responsabili del personale a loro subordinato, incluso quello in forma- zione. L'impiego e la partecipazione di infermiere e infermieri motivati e competenti a tutti i livelli gerarchici di un'istituzione consentono di sviluppare il potenziale della cura infermieristica e la presa in conside- razione dei loro bisogni specifici. Gli infermieri partecipano attiva- mente allo sviluppo e alle decisioni dell'intera struttura. Modelli di carriera nell'ambito della specializzazione e della gestione consentono un sistematico sviluppo del personale e delle sue competenze. All’in- terno della loro sfera di competenze, gli infermieri assumono piena- mente le responsabilità definite negli organigrammi, nelle descrizioni di funzioni e nei percorsi di cura. In futuro il personale infermieristico dovrà essere legalmente riconosciuto come fornitore autonomo di pre- stazioni sanitarie e in caso di malattie dal decorso prolungato assume- ranno sempre più incarichi di guida e coordinamento. 9 ICN (2008) Nursing Care Continuum: Framework and Competencies, ICN Regulation Series. 10 vedi glossario 21
Raggio d'azione dell'ASI L'ASI l È convinta della necessità di una collaborazione in partenariato con pazienti e i gruppi bersaglio e s'incarica della sua realizzazione nell' ambito della propria sfera d'influenza. l S'impegna affinché si verifichino i presupposti che permettano una cooperazione efficiente e interdisciplinare tra i professionisti e per- ché il personale infermieristico abbia accesso e influenza a ogni livello gerarchico e decisionale. l S'impegna per lo sviluppo di nuovi ruoli infermieristici in conformità ai bisogni dei pazienti e degli altri gruppi bersaglio e per la crea- zione di condizioni quadro appropriate sia dal punto di vista giuri- dico che finanziario. l Definisce, in base ai modelli proposti dall'OMS e dall'ICN, ruoli e set- tori di competenza di neodiplomati, infermiere che lavorano nella pratica da alcuni anni, infermiere specialiste e infermiere con pra- tica avanzata e delinea il concetto di pratica avanzata. l Sostiene lo sviluppo di modelli di carriera in ambito specialistico e gestionale. l In base al sistema di riferimento dell'ICN, partecipa alla definizione di ruoli e sfere di competenza del personale subordinato a infer- mieri diplomati e del personale senza formazione riconosciuta dalla Confederazione. 22
Richieste al potere decisionale > Infermiere e infermieri sono inseriti a tutti i livelli gerarchici del si- stema sanitario e delle istituzioni e hanno parte attiva nelle deci- sioni. Il personale infermieristico potrà così far valere le proprie richieste e contemporaneamente il sistema sanitario beneficerà della prospettiva della categoria professionale più consistente pre- sente nel settore. > In tutti i progetti e decisioni importanti riguardanti il sistema sani- tario si considerano le qualità e le caratteristiche specifiche delle cure infermieristiche (Nursing Mainstreaming1 1). > I diversi gruppi professionali coinvolti sviluppano e valutano insieme modelli attuali di collaborazione interdisciplinare integrandovi le ca- ratteristiche del sistema sanitario svizzero così come modelli e ri- sultati di ricerche internazionali. > Insieme a infermiere e infermieri, i ruoli e le sfere di competenze descritti dall'ASI in base ai modelli definiti dall'OMS e dall'ICN si ren- dono effettivi nel contesto sanitario svizzero. 11 vedi glossario 23
6. Politica e società: prospettive della salute pubblica -------------------------------------------------------- Il personale infermieristico e il suo operato non sono solo componenti del sistema sanitario, ma sono ugualmente parte integrante della so- cietà e della politica. La politica federale, cantonale e comunale assume un ruolo importante di guida nella gestione e nella regolamentazione del sistema sanitario. Anche la decisione di affidare al mercato parte del sistema sanitario, cioè la scelta di non esercitare una guida, rispec- chia questa posizione di conduzione, perché attribuisce più importanza alla massimizzazione dell'utile che ad aspetti come la qualità, la soli- darietà e l’equità. 6.1. Gestione e finanziamento del sistema sanitario -------------------------------------------------------------------------------------------- Indagini e scenari epidemiologici apportano delle informazioni sui pro- blemi sanitari attuali e futuri della popolazione residente in Svizzera. Le leggi sull'assicurazione malattie (LAMal), sulle epidemie e sulle pro- fessioni mediche sono attualmente le più importanti a livello federale e regolamentano una parte del sistema sanitario. Leggi federali sulla prevenzione e sulle professioni sanitarie sono in fase di elaborazione. Di fronte a questa base legislativa svizzera, ci sono 26 sistemi sanitari cantonali. Questi hanno sviluppato singolarmente in modo autonomo strutture gestionali diverse fra loro e sono responsabili di un elevato numero di fornitori di assistenza di matrice privata e pubblica. Ab- biamo inoltre più di un centinaio di casse malati che accanto al finan- ziamento delle prestazioni sono interessate al controllo del flusso del denaro. All'interno dei più svariati ambiti di prestazioni esistono diffe- renti meccanismi di finanziamento. Ne risulta uno stimolo a trasferire i costi da un sistema all'altro come ad esempio dai cantoni alle casse malati (da degente ad ambulatoriale) oppure dalle casse malati ai comuni. 24
In un sistema sanitario così complesso come quello svizzero, esistono solo pochi organismi di pianificazione e coordinamento preposti orien- tati ai problemi sanitari della popolazione. Sussiste quindi il pericolo che gli strumenti disponibili non siano sempre utilizzati in modo mirato e che i problemi vengano affrontati con insufficiente coordinazione. All'interno di questa diversità l'ASI, grazie alla sua struttura organiz- zativa nazionale e cantonale, è in grado di rappresentare gli interessi dei membri dell'associazione a tutti i livelli politici. Raggio d'azione dell'ASI L'ASI l S'impegna per una politica e obiettivi sanitari nazionali affinché le misure applicate nell'offerta sanitaria e nella prevenzione otten- gano il miglior risultato possibile. l S'impegna per un sistema sanitario svizzero orientato in funzione dell'importanza dei problemi sanitari della popolazione e della loro diffusione, della qualità di vita dei pazienti e dell’efficacia delle mi- sure di prevenzione e dei trattamenti. l S'impegna a favore di un sistema di finanziamento sul territorio svizzero che sia corretto e trasparente. l Si batte per una forma di retribuzione trasparente e per delle tariffe adeguate a copertura delle prestazioni fornite da infermiere e in- fermieri. l S'impegna affinché esistano sistemi d'informazione sanitaria e sis- temi di documentazione dei pazienti interistituzionali e interdisci- plinari dove le prestazioni infermieristiche sono chiaramente documentate. 25
Richieste al potere decisionale > La Svizzera ha una politica sanitaria nazionale. L'offerta e il finan- ziamento delle prestazioni sanitarie sono orientate e coordinate in funzione del bisogno dimostrato sul piano epidemiologico. > Promozione della salute e assistenza sanitaria sono coordinate. L'in- sieme delle prestazioni è quindi orchestrato, ponderato, sviluppato, regolamentato e finanziato in base al fabbisogno e alla loro efficacia. > Un sistema di finanziamento omogeneo e trasparente si orienta in funzione dell'efficienza delle misure adottate. Le cure infermieristi- che vi sono raffigurate conformemente alla centralità del loro ruolo. > La Svizzera ha una legge sulle professioni sanitarie che considera le nuove sfide in ambito sanitario e disciplina le prestazioni di tutti i professionisti che hanno concluso una formazione a livello terziario. > I sistemi d'informazione nel settore sanitario sono interdisciplinari e interistituzionali e coprono l'intero territorio nazionale. Le presta- zioni infermieristiche vi sono raffigurate in modo adeguato. 26
7. Fidelizzazione e sviluppo del personale infermieristico -------------------------------------------------------- Nel dicembre del 2009 la CDS (Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità) e l'OdASanté (Organizzazione mantello del mondo del lavoro per il settore sanitario) hanno pubblicato un rap- porto sul fabbisogno di personale nel settore sanitario in Svizzera e sulle misure da applicare per favorirne il mantenimento. Il rapporto consente un'ampia visione d'insieme sulla situazione del personale sanitario a li- vello nazionale e mostra un ventaglio di possibili sviluppi. Rileva come già attualmente venga formato un numero insufficiente di personale infer- mieristico. Lo scenario peggiorerà drammaticamente se non verranno intrapresi al più presto adeguati provvedimenti per garantire all'assi- stenza personale adeguatamente qualificato e in numero sufficiente da impiegare in ospedali, cliniche e nell'ambito ambulatoriale. Politici, rap- presentanti e professionisti del settore sani- tario, inclusi infermiere e in- fermieri, sono chiamati a ponderare insieme la situazione e a trovare delle soluzioni per come rendere in futuro attrattiva la professione infermieri- stica e per consentire alle strutture operanti nel sistema sanitario di re- clutare e mantenere del personale competente. In questo contesto la sicurezza del paziente e la garanzia di un'assistenza di alto livello quali- tativo devono sempre restare al centro delle riflessioni. 7.1. Il sistema formativo -------------------------------------------------------------------------------------------- Alla fine degli anni novanta, la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità ha deciso di collocare il diploma in cure infermieristiche a livello terziario. La strategia adottata dal 2002 nella Svizzera romanda di formare esclusivamente personale infermie- ristico a livello terziario A, ovvero in scuole professionali universitarie, si è rivelata vincente. Nei cantoni della Svizzera tedesca, a decorrere dal 2006, il 90% del personale infermieristico è formato a livello ter- ziario B (scuola professionale superiore) e il 5-10% segue una scuola universitaria SUP. Per quanto concerne il Ticino, dal 2007 il 60% degli studenti s’iscrive alle scuole professionali superiori (SSSCI) mentre il 40% frequenta le scuole professionali universitarie (SUPSI). 27
Fin dal 1998 l'assemblea dei delegati dell'ASI aveva deciso di impe- gnarsi per un unico diploma professionale in cure infermieristiche. Nel corso della seduta del 14 giugno 2007 è stata confermata la risoluzione integrata dalla precisazione che si tratterà di un diploma universitario. I motivi che hanno condotto a questa decisione si riconducono alle cre- scenti esigenze nei confronti del personale infermieristico e agli svi- luppi a livello internazionale, in particolare alle direttive dell'Unione Europea. Si temeva inoltre che due vie di formazione differenti per l'ot- tenimento del medesimo diploma inducessero nella pratica a una di- sparità di trattamento sia dal punto di vista salariale che da quello delle opportunità di carriera (links relativi a questi argomenti si trovano nelle note a piè di pagina12). Dal momento che il numero di maturandi nella Svizzera tedesca viene mantenuto molto basso (20%), per evitare che si producano gravose lacune nell'ambito assistenziale, la strategia del- l'ASI in Svizzera tedesca sarà messa in atto in modo graduale. Le scuole professionali superiori (SSSCI) sono attualmente degli ottimi fornitori di formazione. All'inizio della loro carriera, tra un infermiere che ha conseguito un diploma di scuola superiore (SSSCI) e uno che ha con- cluso una formazione universitaria (SUP), non vi sono evidenti diffe- renze nella preparazione pratica e nelle competenze specialistiche. Entrambi devono essere pertanto assunti e retribuiti alle medesime condizioni. Lo stesso vale per infermiere e infermieri in possesso di un diploma riconosciuto dalla Croce Rossa Svizzera. La scarsità di persone in possesso di una maturità presente nella Sviz- zera tedesca, la mancanza di finanziamenti per la formazione pratica in alcuni cantoni e, in parte, la limitazione all'accesso a corsi di studi in scuole universitarie, sono problemi rilevanti ma risolvibili. 12 http://ec.europa.eu/internal_market/qualifications/policy_developments/index_fr.htm http://www.efnweb.org/version1/en/documents/EFNPositionStatementonSynergyMRPQ- Bologna-EQF-EN-final102008.pdf 12 http://www.gdk-cds.ch/fileadmin/pdf/Themen/Bildung/Archiv/Mitteilungen_BIRA/ mit2004-2-f.pdf 12 www.sbk-asi.ch\webseiten\francais\1berufsverband-f\pdf\AD 2007-f.pdf 28
La CDS ha progettato e sviluppato una formazione in ambito specifico a livello secondario che porta all'ottenimento di un attestato federale di ca- pacità (AFC): la formazione di base di operatore sociosanitario (OSS). Questa nuova offerta di formazione ha suscitato un enorme interesse. Nel 2004 si sono diplomati 82 OSS che cinque anni più tardi sono diven- tati 2960. La maturità professionale sanitaria di recente creazione ha ot- tenuto un riscontro simile. L'apprendistato in operatore sociosanitario accessibile al termine della scuola dell'obbligo consente, ai numerosi gio- vani interessati, di passare direttamente dalla scuola ad una formazione in ambito sanitario e di creare contemporaneamente un'importante ri- sorsa supplementare di personale. Gli operatori sociosanitari possono da un lato svolgere delle attività all’interno di strutture sanitarie e dall’altro accedere ad una formazione in cure infermieristiche: in una scuola uni- versitaria (SUP) se sono in possesso di una maturità o in una superiore professionale (SSSCI) se non hanno conseguito la maturità. Le università di Basilea e Losanna, così come le scuole universitarie professionali della Svizzera tedesca e romanda, offrono corsi di studio a livello master. In entrambi le università è possibile frequentare corsi di dottorato in scienze infermieristiche. Accanto alla carriera accade- mica esistono numerose possibilità di approfondimenti professionali o di specializzazione (nelle cure intense o in anestesia ad esempio op- pure nell'assistenza al parto o nella consulenza in diabetologia). Una formazione continua e lo sviluppo professionale durante tutta la carriera sono premesse essenziali perché infermiere e infermieri pos- sano rispondere alle esigenze del 21. secolo. 7.2. Fidelizzare il personale -------------------------------------------------------------------------------------------- Il personale infermieristico rimane nella professione mediamente 15 anni contro i 40 realizzabili nel corso della carriera. Prolungando di un solo anno la durata media dell'attività professionale si otterrebbe una diminuzione dal 5 al 10% del fabbisogno di nuove leve. Risultati di ri- 29
cerca dimostrano come il personale infermieristico sia soprattutto in- trinsecamente motivato, questo significa che vuole svolgere bene il proprio lavoro e quindi aver cura dei pazienti affidatigli nel migliore dei modi. Le istituzioni sono sfidate a investire nel personale infermie- ristico alfine di disporre di uno Skill- e Grade-Mix13 adeguato per l'assi- stenza ai pazienti e/o sviluppare modelli di carriera. Affinché il tasso di esaurimenti e burn-out sia mantenuto basso, il per- sonale infermieristico necessita di un buon ambiente lavorativo che implica anche una buona collaborazione tra medici e infermieri. Studi mostrano che le strutture che promuovono la qualità dell'ambiente la- vorativo e favoriscono la pratica infermieristica professionale, ripor- tano un tasso inferiore di complicazioni e mortalità tra i pazienti rispetto a quelle dove questi fattori non sono considerati. Una rimunerazione equa deve considerarsi un aspetto acquisito. L'au- tonomia sul posto di lavoro, la compatibilità della vita privata con quella professionale e la valorizzazione dei compiti sono altri importanti fattori che favoriscono la fidelizzazione del personale. Infermiere e infermieri che hanno conseguito un diploma SSSCI o SUPSI oppure sono in pos- sesso di uno riconosciuto dalla Croce Rossa Svizzera, hanno tutti, indi- stintamente, una formazione riconosciuta e le competenze necessarie per un loro impiego nella pratica. A ciascuno è richiesto di sviluppare costantemente le proprie capacità per essere pronti ad affrontare rapi- damente le esigenze in continua evoluzione nell'ambito professionale. Il reclutamento internazionale del personale infermieristico non può es- sere considerato un'alternativa ragionevole. La Svizzera diventerebbe in tal modo dipendente dai paesi confinanti esportando i costi di forma- zione. Inoltre per un effetto domino, si sottrae in tal modo del personale ai paesi socialmente ed economicamente più sfavoriti determinando un indebolimento del loro sistema sanitario. Sottoscrivendo il codice di 13 vedi glossario 30
comportamento dell'OMS relativo al reclutamento internazionale del personale sanitario14, la Svizzera ha il dovere di contenere il recluta- mento internazionale e di attenersi alle direttive etiche. Raggio d'azione dell'ASI L'ASI l S'impegna per la pianificazione nazionale e la coordinazione delle formazioni in ambito sanitario che dovranno essere orientate ai fab- bisogni futuri ed essere sviluppate in collaborazione con i profes- sionisti del settore sanitario. l S'impegna per un’offerta di posti di studio e di formazione suffi- ciente e per un finanziamento nazionale trasparente e regolamen- tato che copra le spese di formazione scolastica e pratica, sia per la formazione di base che postdiploma. l Persegue anche in futuro la strategia definita nel 1998 e confermata nel 2007 di avere in tutta la Svizzera un solo diploma a livello ter- ziario A per il personale infermieristico. l Richiede un aumento generale della quota di maturità e, in parti- colare, di incrementare al 50% la maturità professionale degli OSS. l S'impegna perché le scuole professionali superiori in cure infermie- ristiche si trasformino in scuole professionali universitarie. l S'impegna durante un periodo transitorio per un'offerta formativa che permetta a infermiere e infermieri in possesso di un diploma ri- conosciuto dalla Croce Rossa Svizzera o di un diploma rilasciato dalle scuole superiori di accedere a un livello accademico (master o dottorato). 14 OMS (2010) Code de pratique mondial pour le recrutement international des personnels de santé, Assemblée mondiale de la santé. http://apps.who.int/gb/ebwha/ pdf_files/WHA63/ A63_R16-en.pdf 31
l Incoraggia ciascun infermiere a seguire regolarmente le formazioni continue e a mantenere aggiornate le proprie competenze e s'im- pegna a favore di un registro professionale attivo. l S'impegna per ottenere un numero sufficiente di nuovi iscritti a livello master e dottorato in modo da poter sviluppare i nuovi campi d'attività precedentemente abbozzati. l S'impegna per offrire al personale infermieristico specializzazioni e formazioni continue largamente accessibili e che siano significa- tive per l’offerta di assistenza. l Difende con convinzione il principio che infermiere e infermieri dopo la formazione di base ricevano nella pratica il medesimo tratta- mento, sia che abbiano un diploma conseguito nelle scuole profes- sionali superiori (SSSCI) che nelle scuole professionali universitarie (SUP) oppure uno riconosciuto dalla CRS. l Si batte per ottenere buone condizioni lavorative e salariali, s'im- pegna per delle condizioni quadro e un metodo di ripartizione del personale che permettano di operare in modo efficiente, sicuro e a un buon livello qualitativo. l Richiede che i calcoli per Skill- e Grademix siano orientati principal- mente sulla sicurezza del paziente e sulla qualità delle cure evitando di dare la priorità a considerazioni di carattere economico. La qua- lità dell’assistenza, la sicurezza del paziente e la soddisfazione del personale devono essere valutate con regolarità. l Esige l'impiego di differenti gruppi professionali, definito in funzione delle loro competenze. In questo modo possono fornire insieme una prestazione multiprofessionale di elevato livello qualitativo e svol- gere il loro lavoro con soddisfazione. l Partecipa attivamente al monitoraggio dei fattori ambientali che hanno un'incidenza sulle cure infermieristiche (carico di lavoro, sod- disfazione sul lavoro, ecc.). 32
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