Crescere - 1casali del manco - Magazine - Pedace
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Infanzia Editoriale L’Anno Scolastico 2019-2020 è da poco iniziato e questo primo numero del gior- Accoglienza Per tanti simpatici animaletti inizia una nalino Crescere ha l’intento di raccon- tare un insieme di momenti scolastici nuova e meravigliosa avventura significativi che hanno accompagnato docenti, alunni e genitori in questi primi mesi. Il più delle volte tali attività rimango- no relegate solo tra le mura scolastiche e non hanno la visibilità che meritereb- bero, anche in ragione della partecipa- zione e dell’entusiasmo con cui gli alunni hanno risposto agli stimoli progettuali. In questo modo la scuola ‘prende vita’ e diventa materia tangibile anche per chi non ha la fortuna di viverla tutti i giorni. Questo compendio serve anche per poter dare la giusta visibilità ed impor- tanza al processo educativo che ac- compagna i bambini dalle prime classi della scuola dell’infanzia fino all’ultima classe della scuola secondaria di primo pag. 3 IndiceInfanzia grado. Questa continuità d’intenti viene ben rappresentata dai principi del mo- dello Senza Zaino : Ospitalità, Responsa- pag. 12 Primaria bilità e Comunità. Nelle foto che vedrete avrete la possibilità di cogliere tutti e tre i principi che ben si amalgamano con pag. 36 Scuola Media Una canzone dice “ E L’AMICO è, qualcosa Quando si sta insieme e si vive serena- che più ce n’è meglio è...” mente viene voglia a grandi e piccoli di il fine ultimo di rendere la scuola piace- vole e interessante per chi la frequenta ed è proprio vero. Quest’anno siamo pro- festeggiare per questo in questo primo pe- ogni giorno. prio tanti i bambini, ci ritroviamo tutte le riodo di anno scolastico non ci siamo fatti Con l’auspicio che il giornalino possa mattine nella bellissima scuola dell’infan- sfuggire l’occasione di organizzare e vivere ‘Crescere’ sempre più e diventare un zia della “località” SERRA PEDACE e siamo momenti di comunità e allegria. punto di riferimento per la comunità ca- proprio felici. salina vi auguriamo una buona lettura. La Redazione alcuni momenti delle feste 3
Festa della castagna La giornata dell’albero Pronti si parte! Da “piccoli “bisogna imparare ad ama- Ceste alla mano e tanta allegria tutti nel re e rispettare gli alberi per poi non di- castagneto a raccogliere le castagne struggerli da “grandi”, per questo il 21 per fare le caldarroste. Novembre, in occasione della ricorren- za della festa dell’albero, le docenti della Scuola dell’Infanzia hanno voluto festeggiare con i bambini l’albero. “UN AMICO PREZIOSO”. I bambini dopo aver aiutato il signor Quintino a mettere a dimora un albe- ro di ulivo si sono subito autoproclamati guardiani dell’albero promettendo di difenderlo e aiutarlo a crescere. Per ringraziare l’amico albero, i bambini hanno cantato, disegnato e espresso i loro pensieri. Uscita nel castagneto, attività grafico pit- “SETTIMANA DELLA CASTAGNA”. toriche per realizzare il grande libro della Che si è conclusa con canti, balli e degu- castagna e simpatici burattini hanno reso stazione di caldarroste. veramente divertente e colorata la 4 5
Natale Le feste non sono finite!.......i bam- bini sono già al lavoro per prepara- re la festa di Natale.B 005A Hanno scritto e imbucato ,alla pre- senza di babbo natale,la letterina dei regali che vogliono ricevere per Natale Con precisione hanno colorato le cartelle della tombola di natale per preparare cosi una divertente tombolata Che si terrà giorno 20 Dicembre alle ore 16.00 presso la sala della Comunità Montana. Siete tutti invitati per vivere un mo- mento di gioia insieme ai vostri bambini e scambiarci gli AUGURI DI NATALE 6 7
Libriamoci 2019 Infanzia Momenti significativi del laboratorio Genitori Sezioni Api e Lumache Anche quest’anno i bambini della Scuola interesse e curiosità ,realizzato lavori indivi- dell’infanzia sono stati coinvolti nelle attività duali e di gruppo, si sono emozionati quan- di letture proposte dall’importante iniziati- do le loro mamme hanno letto la storia e va, “LIBRIAMOCI”. soprattutto hanno riflettuto sui comporta- I bambini attraverso la lettura della favola menti dei due protagonisti e tutti in coro “La cicala e la formica”hanno conosciuto ormai ripetono……. questi due simpatici animaletti. “e’ meglio se un pò si lavora e un pò si gio- Da vere formichine hanno lavorato con ca” 8 9
Sezione Tartarughe e Farfalle Sezione Bruchi e Coccinelle I bambini hanno voluto cambiare il finale della favola e da generose formichine hanno regalato alla cicala, un cestino pieno di chicchi di grano! 10 11
Primaria Progetto Libriamoci Nelle classi prime della Scuola Primaria di Serra Pedace, Casole e Pedace C’era una volta... come tutte le gran- di favole, pure quella che racconta la storia de “La Cicala e la Formica” inizia così. Anche i nostri alunni hanno preso par- te, insieme agli oltre 250mila studenti, al progetto “Libriamoci”, un’iniziativa promossa dal Centro per il libro e la let- tura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Direzione Generale per lo studente del MInistero dell’Istruzione, dell’Universotà e della Ricerca. Il progetto promuove la lettura nelle scuole, il programma dà inoltre spazio alla creatività di insegnanti e studenti per la promozione di attività inerenti alla let- tura adottata. Il libro scelto quest’anno è stato proprio “La Cicala e la Formica” di Roberto Piumi- ni. Nelle giornate dedicate a questa inizia- tiva, da lunedì 11 a sabato 16 Novembre, le insegnanti hanno letto e raccontato la favola ai piccoli alunni, i quali si sono iden- I genitori della classe prima di tificati ed entusiasmati al punto da inter- Serra Pedace hanno provveduto ad ac- pretare i personaggi principali, imparare quistare altri dieci libri di favole dello stesso filastrocche e canzoni ad essa dedicate. autore in modo da fornire agli alunni una Per promuovere l’iniziativa e coinvolgere piccola biblioteca. anche i genitori, le insegnanti hanno de- Maestra F.P. dicato una giornata al progetto, i genitori hanno potuto così assistere ad una prima fase che vedeva gli alunni impegnati nel racconto della favola in calsse, alla recita di filastrocche e canti; e ad una seconda fase laboratoriale in cui i genitori insieme ai propri figli, hanno ricostruito la favola at- traverso le immagini e aiutato a colorare le scene piu belle e significative della fa- vola stessa. 13
Plesso di Serra Pedace Plesso di Pedace Alcuni momenti del laboratorio coi genitori Alcuni momenti del laboratorio coi genitori Plesso di Casole Bruzio Alcuni momenti del laboratorio coi genitori 14 15
Col corpocapisco personale e sociale, quali l’autostima, la responsabilità, la cooperazione. La globalità dei linguaggi attraverso la classe 2^ Serra Pedace contaminazione delle discipline è un altro punto di forza della SZ: il linguaggio del- Dal nuovo libro di Daniel Grossman “ Col la geografia dialoga “fisicamente” con corpo capisco” nasce l’idea di preparare quello dell’educazione motoria. In tal una lezione interdisciplinare di geografia modo con una didattica interdisciplinare ed educazione motoria realizzata in una non solo si evita che le conoscenze risulti- seconda classe della scuola primaria di no divise in compartimenti stagni ma l’al- Serra Pedace. lievo mettendo in gioco le emozioni, i sen- L’argomento su cui s’invita a riflettere è il si, diventa protagonista indiscusso di una modo in cui a scuola “incorporiamo” le esperienza stimolante e significativa. conoscenze per avere apprendimento. La SZ offre la possibilità di creare le condi- La corporeità, attualmente, viene vista zioni ottimali per favorire un cambiamento come una dimensione fondamentale per in cui “l’insegnare e l’imparare si fondono conoscere e per stare bene con gli altri. al di là dei ruoli codificati e dove si struttura Nella SZ il corpo è uno strumento privile- una comunità di ricerca in cui tutti sono giato per fare esperienza del mondo: ap- coinvolti”. prendiamo con il corpo, tramite il corpo lo Maestra conosciamo, lo sentiamo, lo esploriamo, Elena Scuderi lo abitiamo. In questa visione ha luogo questa attività didattica proposta ai bambini; obiettivo formativo è quello di muoversi consape- volmente nello spazio, utilizzando gli indi- catori topologici. Con lo scotch colorato abbiamo creato un reticolo sul pavimen- to dell’aula: i bambini successivamen- te, hanno dovuto distinguere le colonne, definite con lo scotch verde, dalle righe indicate con quello rosso. Poi, collocati in posizioni diverse hanno individuato la po- sizione di oggetti nel reticolo mediante coordinate assegnate. Ogni bambino, in base alle istruzioni date prima dalla mae- stra, poi dagli stessi compagni (peer edu- cation) ha creato un percorso o lo ha sug- gerito all’altro. Per mezzo del gioco, il bambino ha po- tuto liberare il suo potenziale espressivo, ha provato piacere e gioia nel muoversi, nel saltare, nel fare una scoperta, nell’ap- prendere. Far sperimentare tutto questo al bambino permette di lavorare su con- tenuti fondamentali per la sua crescita 16 17
Costruiamo i nostri stumenti didattici classe 2^ Pedace Nella seconda classe di Pedace i bambini si sono dati da fare, divertendosi a costrui- re i propri strumenti didattici. Gli alunni si sono entusiasmati nel fare ad- dizioni e sottrazioni mettendo in colonna le decine e le unità in una tabella con i numeri creata proprio da loro. Gli stessi hanno realizzato anche un me- Natale Insieme... mory per le lezioni di inglese. Maestra Daniela Malet Un pomeriggio indimenticabile Gli alunni della classe 2^ della scuola classe 2^ Casole Bruzio classe 2^ Serra Pedace primaria di Casole Bruzio hanno realizzato in classe, insieme ai loro genitori, un inte- ressante laboratorio artistico-espressivo, al fine di produrre diversi manufatti natalizi. Questa esperienza è risultata molto esau- stiva perché ha consentito alle due “agen- zie educative” (genitori-scuola) di guidare gli allievi verso il raggiungimento di un tra- guardo comune. Vedere le mani dei bambini guidate da quelle delle loro mamme, osservare i loro visi raggianti, è stata un’esperienza forma- tiva veramente significativa. Maestra Antonella Rovito 18 19
SUAunMAESTÀ prodotto di classe IL CULLURIALLU Infine, il laboratorio si è concluso con l’ul- tima fase, quella della frittura, con la par- tecipazione di molte mamme, in un clima festoso e allegro, sotto gli occhi ormai im- pazienti dei loro pargoli: evviva sua mae- stà il culluriallu, che bontà! In una scuola di Casali del Manco, nel cuore della Presila, una piccola comunità si è prodigata nel salvaguardare le proprie tradizioni e nel recuperare i veri valori del vivere insieme. Dovremmo tutti impegnarci a ritrovare la nostra identità, in un’epoca globalizzata come quella di oggi, in cui il cibo spesso tende a perdere il suo valore simbolico e culturale. Maestra La cucina calabrese, si sa, è legata alle Elena Scuderi festività e alle ricorrenze religiose. All’im- macolata si è soliti fare i cullurialli, golose ciambelle fritte e piatto tipico delle feste Le foto rappresentano i momenti della preparazione natalizie cosentine. nella classe 2^ di Serra Pedace A Serra pedace, nel plesso della scuola primaria, si è svolto un laboratorio inte- rattivo di cucina in cui allievi, mamme e maestre sono stati tutti colti con le mani classe 4^ di Serra Pedace in pasta. L’entusiasmo dei bambini era alle stelle, impossibile restarne immuni: ed ecco entrare in trionfo, la patata, accom- pagnata da una mamma, in una coppa color del cielo; al seguito la maestra con farina, lievito e tanta esperienza al servizio. I gesti sono semplici e familiari e incanta- no lo sguardo dei bambini che già hanno l’acquolina in bocca. In men che non si dica l’impasto è pron- to: ognuno ha preparato il suo panetto, come un provetto panettiere e con le mani inbiancate di farina ha modellato la sua pallina. Che emozione poi vederle lie- vitare e aumentare di volume! 20 21
La festa degli alberi Gaetano Gorpia. Nello specifico si è trat- tato di tre arbusti di ligustro, un sorbo degli uccellatori, un acero montano, un tiglio e un albero di noce. Il reparto che ha coa- diuvato l’intervento era composto dal co- mandante Salvatore Panza, dal brigadiere Katia Gallo e da due operai. I bambini si sono rivelati entusiasti di essere protago- Ogni anno il 21 novembre si celebra la popolazione. Negli anni successivi si dif- nisti della nascita e della futura crescita di festa degli alberi ed il loro indispensabile fuse in Europa e nel 1898 in Italia ci fu la tali organismi così importanti per la vita sul- contributo alla vita. Essi infatti, assorbono prima ‘Festa dell’Albero’ con lo scopo di di la Terra. Tale iniziativa, che si auspica possa anidride carbonica e restituiscono ossige- diffondere nei giovani il rispetto e l’amore ripetersi in futuro, vuole creare nei bambini no; proteggono la biodiversità ed hanno per la natura e per la difesa degli alberi, la consapevolezza dell’importanza di ave- un ruolo fondamentale nella prevenzione fu, in seguito, istituzionalizzata con la legge re cura dell’ambiente intorno a noi crean- del dissesto idrogeologico. E’ una festa che ‘ legge forestale del 1923’ e dal 2010 la do una coscienza ecologica che possa ha origini antiche: già nell’antica Grecia giornata nazionale degli alberi si celebra aiutare le nuove generazioni ad affrontare era usanza celebrare feste per la piantu- il 21 novembre di ogni anno. al meglio le emergenze e le difficoltà am- mazione degli alberi ; nell’antica Roma gli Lo scorso 21 novembre, in occasione del- bientali che ci aspettano. alberi erano rispettati per motivi religiosi ed la giornata degli alberi, i bambini della erano consacrati come divinità. In Ame- classe III della scuola primaria di Serra Pe- Paola Bisciglia genitore rica nel 1872, nello Stato del Nebraska ci dace hanno piantumato alcuni arbusti e fu il primo ‘Arbor day’, si pensò di dedica- alcuni alberi gentilmente consegnati dal re un giorno alla piantumazione di alberi Reparto Biodiversità Carabinieri di Cosen- per creare una coscienza ecologica nella za comandato dal Tenente Colonnello classe 3^ Serra Pedace 22 23
Laboratorio Leggere che emozione... quando arriva la felicità di fossili Oggi la nostra maestra ci ha invitato a Scuola Primaria classe 3^ Casole Bruzio scrivere le emozioni che abbiamo pro- Casali del Manco 1 Gli alunni della classe terza della scuola vato leggendo un libro. Serra Pedace primaria di Casole Bruzio hanno realizza- Io ho scelto “Quando arriva la felicità”, classe IV to con il Das e con il gesso alcuni fossili scritto da Sandro Natalini e illustrato da Alessandra Greco come attività laboratoriale per integrare lo Maria Sole Macchia. stesso argomento trattato in storia. Tutti, ma proprio tutti sono alla ricerca della L’attività ha suscitato l’entusiasmo e l’inte- felicità...ma qualche volta arriva proprio resse degli alunni. quando meno te l’aspetti. Poi qualcuno è più fortunato di te, allora senti un po’ di invidia e non sei più così felice però, quel qualcuno è generosa e decide di dividere la propria felicità con te. Che bello rosolarsi pigramente al sole! Al risveglio hai paura sia stato solo un sogno. Fossili e lapbook Senza di lei neanche tutte le ghiande del mondo potrebbero farti stare bene! Che infelicità separarsi da chi ti vuole bene. Fortunatamente....lei ti aspetta con un sorriso da mandarti in brodo di giuggiole, quel sorriso lo ricor- derai per il resto dei tuoi giorni. Ti convinci che il mondo sarebbe un posto migliore se tutti sorrides- sero un po’ di più! La felicità è anche prendersi cura di chi si vuole bene... e stare vicini vicini. Toccare il cielo con un dito oppure...cercare cercare nei tuoi ricordi l’emozione più bela della tua vita e non vedere l’ora di condi- viderla con chi ti vuole bene. Passano i giorni poi e ad un certo punto...la felicità si moltiplica! Ecco...queste sono le emozioni che Continua il lavoro sui fossili, questa volta a mi ha regalato la lettura di un bellis- cura della classe terza del plesso di Peda- simo libro, la storia di uno scoiattolo, i ce. Gli alunni hanno realizzato il laboraorio suoi pensieri, i suoi incontri e, nell’ultima di storia con il lapbook. pagina, una meravigliosa sorpresa. classe 3^ Pedace 24 25
Creazioni di Natalericiclo con il Quest’anno nella nostra classe abbiamo del detersivo per realizzare la Madonna e realizzato dei lavoretti di Natale molto S. Giuseppe , mentre Gesù Bambino dor- speciali e originali perché abbiamo uti- me beato tra il bue e l’asinello fatti con i lizzato solo materiale da riciclo. Da casa tappi del succo. Certamente non poteva abbiamo portato oggetti che doveva- mancare la stella e l’angelo sulla capan- no essere buttati come cartoncini, tap- na , sempre con i tappi!! pi del detersivo, dell’acqua, del succo e Con la nostra fantasia e l’amore e il ri- dell’olio. Con il cartoncino abbiamo rea- spetto verso l’ambiente , ma soprattutto lizzato la sagoma del nostro albero, poi divertendoci , abbiamo dato una secon- lo abbiamo decorato con i tappi verdi da vita a del materiale destinato ad es- delle bottiglie d’acqua usate nella nostra sere solo buttato! mensa scolastica e con fiori ricavati dalle Buon Natale con il riciclo stesse bottiglie e ricoperte con purpurina Classe Quarta Primaria Pedace oro e argento. Aiutati dalla maestra ab- biamo incollato il tutto con la colla a cal- do. Per il presepe abbiamo usato i tappi 26 27
Natale con Pinocchio I diritti dell’infanzia, Il giorno 10/12/2019, i bambini delle classi 4 della scuola primaria di Casali del Man- discussi dai bambini co 1, si sono recati presso il Museo Multi- Sono ormai trent’ anni che nella giornata Tutti i bambini hanno il bisogno di andare mediale di Cosenza per assistere all’even- del 20 Novembre vengono ricordati i di- a scuola per imparare tante cose nuove. to ‘Il Natale con Pinocchio ‘. I bambini ritti di tutti i bambini del mondo. Il diritto ad imparare è uno dei diritti fon- hanno vissuto le avventure del burattino I diritti dei bambini “citati nella Conven- damentali della Convenzione. A noi alun- collodiano attraverso un’esperienza mul- zione dei Diritti dell’Infanzia” stipulata nel ni della classe quinta di Pedace, piace timediale fantastica e coinvolgente, fatta 1989, sono universali e tutti i diritti sono tantissimo la nostra scuola “Senza Zaino” di luci, suoni e laser. Si sono divertiti con importanti. strutturata in maniera diversa dalla scuo- giochi interattivi e hanno partecipato a un Ma cosa significa DIRITTO? la tradizionale. Questa ci aiuta a: stare laboratorio manuale per la costruzione di Se hai pagato il biglietto al cinema hai bene insieme, a collaborare con gli altri, burattini a dito e marionette. diritto di vedere lo spettacolo. ad aiutarci a vicenda. Se ti sei iscritto in palestra hai diritto ad allenarti con gli attrezzi. Se ti sei iscritto a scuola hai diritto ad ave- re un posto in classe. Avere diritto vuol dire quindi che qualco- sa ci spetta e che nessuno dovrebbe ne- garcela! State attenti bambini perché nessun dirit- to deve essere confuso con un capriccio! Quando si sbattono i piedini per ottenere un qualcosa: gelato, gioco nuovo, pac- chetto di patatine quello è un capriccio di un figlio viziato e non un diritto! I diritti sono un’altra cosa! Una cosa seria. E noi, alunni della classe quinta, oggi cer- cheremo di spiegarvelo a modo nostro. Uno dei diritti cita così - “Tutti i bambini hanno bisogno di avere una famiglia.” Al mondo d’oggi ci sono tanti tipi di fa- miglie: composte da poche o da tante persone, ricche o povere, che abitano in città o in campagna, che hanno una Noi siamo bambini fortunati, in Africa non sola auto o più di una. Ma cosa molto ci sono le scuole, le medicine e nemme- importante è avere una famiglia che ti no i vaccini ed è molto raro se i bambini dia un nome, ti curi quando sei malato, ti superano il primo anno di vita. faccia crescere con amore e con rispet- In altre parti del Mondo, Siria, Turchia, Me- to. Ogni bambino ha bisogno di avere dio Oriente, i bambini sono costretti ad una famiglia che lo accudisca con tanti andare a combattere in guerra e non piccoli gesti quotidiani: il saluto del buon- possono: andare a scuola, giocare con giorno, il pranzo insieme, la lettura di una gli amici, guardare la televisione, passare fiaba, il bacino della buonanotte… un po’ tempo con i genitori, fare sport, 28 29
un handicap, altri ancora che hanno un colore di pelle diverso dal nostro. Anche ascoltare musica. re e per essere amati. queste sono diversità che ci distinguano Purtroppo ci sono bambini ai quali ven- Le nostre diversità ci rendono unici e origi- e ci rendono unici. Ma, nonostante que- gono negati questi diritti: non vengono nali e ne dobbiamo andare fieri. ste diversità tutti i bambini hanno un cuo- curati e nutriti dalle loro famiglie, sono Di cani ce ne sono tanti tipi: piccoli e re ed hanno il diritto di vivere insieme agli costretti a lavorare, non vanno a scuola, grandi, col muso diverso, a pelo lungo o altri, senza nessun tipo di discriminazione non sono vaccinati o muoiono di freddo corto, con le orecchie a punta o basse. o di emarginazione sociale. e di stenti perché non hanno una casa. Con queste caratteristiche si distinguono I principali Capi di Stato di tutto il Mondo Le tribù africane vivono nelle capanne, le varie razze dei cani. devono far qualcosa immediatamente gli Esquimesi vivono negli igloo, gli Ameri- Anche i bambini sono diversi tra loro ester- per far rispettare i bisogni di tutti i bambini cani vivono nei grattacieli, ma purtroppo, namente (Italiani, Brasiliani, Africani, Cine- presenti sul pianeta Terra. ci sono bambini che vivono per strada e si, Francesi) capaci di giocare, imparare, Noi bambini della classe quinta di Peda- dormono in letti di cartone, nella maggior comunicare ed amare. ce abbiamo immaginato il pianeta Terra parte dei casi, sono costretti dagli adulti, Ma non dobbiamo mai parlare di razze come una grande casa: il cielo per tetto, a chiedere l’elemosina per guadagnarsi con gli esseri umani, altrimenti siamo dei le pianure per pavimento, il mare come un tozzo di pane per sopravvivere. razzisti persone molto cattive come i se- vasca da bagno ed in questa bellissima Non è giusto! Tutti i bambini hanno diritto guaci di Hitler. casa abiterà felice tutta l’umanità! ad avere una casa, un tetto sulla testa Noi bambini litighiamo, ma poi riusciamo Classe 5^ Senza Zaino Scuola primaria che li ripari dal freddo e dal buio della a fare la Pace subito, certi adulti invece, Pedace - Istituto Comprensivo Casali notte. Perché noi bimbi tante volte ab- riescono a stare anni senza parlarsi a te- del Manco biamo paura del buio nero e profondo. nere il” muso lungo”, e a vivere tristi le loro Siamo tutti bambini, siamo tutti uguali, giornate. ma siamo tutti un po’ diversi l’uno dall’ al- Ci sono bimbi che indossano il burqa, il tro, ma tutti abbiamo un cuore per ama- sombrero o il turbante, altri che hanno 30 31
Un giorno tanto atteso L’angolo della poesia Ai miei cari genitori voi che siete i miei amori Natale vi chiedo di amarvi sempre più Il Natale in tutto il mondo come fa Gesù ha belle tradizioni Siamo giunti in quinta e finalmente ab- sieme e abbiamo imparato, con sereni- per i bambini più cattivi In questo Santo Natale vi prometto e quelli più buoni. biamo l’occasione di realizzare un nostro tà, a diventare più responsabili. di migliorare Io per questo Santo Natale desiderio: fare l’albero di Natale a scuo- Sarà molto difficile allontanarci, ci man- e vi continuerò ad amare non desidero dei doni,, la. Abbiamo aspettato tanto, ma è arri- cheranno molte cose : le nostre maestre, riempiendo i vostri cuori ma preferisco che in tutto il mondo vato il fatidico momento che, nel plesso i laboratori che abbiamo realizzato, tutte di bellissimi tesori. siano più buoni. di Serra Pedace, spetta solo agli alunni le lezioni di didattica, ma soprattutto le Auguro un buon Natale delle classi in uscita. innumerevoli lezioni di vita che abbiamo Vi darò tante soddisfazioni in tutti i cuori ma in cambio voglio dei doni, ma soprattutto a voi genitori. Quest’anno abbiamo dato libero sfogo ricevuto. in fondo resto sempre un bambino Ogni anno dei presepi alla nostra creatività addobbando l’albe- Di solito l’albero di Natale viene utilizza- anche se tanto birichino! sempre più incantati ro con dei fiori e degli angeli fatti proprio to per abbellire case, strade, negozi; per e i dolci della nonna da noi. Realizzarli è stato molto emozio- noi, invece, è un simbolo di solidarietà e Luigi Salatino super zuccherati nante soprattutto perché questo è l’ultimo di amicizia, un momento di sana condivi- classe 5 Con questa poesia anno e vogliamo lasciare un bel ricordo. sione in cui ognuno è libero di esprimersi Pedace io spero di rendervi felici ai miei genitori, In questa scuola noi lasciamo un pezzo con diligenza e consapevolezza. ai miei più cari amici del nostro cuore, perché qui abbiamo Gli alunni della classe 5^ vissuto tante emozioni, siamo cresciuti in- della scuola primaria di Serra Pedace Autunno Alessandra Pupo L’autunno è iniziato il 23 settembre e termina il 22 classe 5 dicembre: le giornate si accorciano, iniziamo a ve- Pedace stirci in maniera più pesante , gli alberi e le piante perdono le foglie. Come frutta mangiamo le mele, le pere, le castagne; si raccolgono funghi e patate. Il contadino coltiva verdura e frutta invernale. Alcuni animali vanno in letargo , altri migrano ver- so i Paesi più caldi o depongono le uova e muoiono. Le feste più conosciute in autunno sono : la festa dei nonni, la festa di San Martino e Halloween. Un evento legato all’autunno è il cambio dall’ora legale all’ora solare che quest’anno si verifica il 27 ottobre. Simone classe 4 Casole Bruzio 32
I nostri classe 5^ Pedace Laboratori classe 1^ Serra Pedace classe 2^ Pedace classe 4^ Pedace
Dal cielo alla terra: l’origine della castagna La classe I C della Scuola Secondaria di primo grado di Casole Bruzio presenta il mito Il Natale A Natale generalmente la neve scende e dei bambini che non hanno acqua da si posa sui tetti. La gente si abbraccia e bere, case in cui rifugiarsi o addirittura ge- sembrano tutti più buoni. Nell’aria suona- nitori da abbracciare. no le campane che annunciano la na- Noi, pur pensando a tutto ciò vogliamo scita si Gesù Bambino . Babbo Natale ar- godere delle cose e degli affetti che ab- riva in gran fretta per portare i doni a tutti biamo, e vivere il nostro Natale con un po’ i bambini buoni e i loro occhi brillano di di leggerezza. All’inizio la Terra era una sfera spinosa e e spugnose, così egli disse:«I tuoi frutti da- gioia. Ciornila Francesca nel suo centro viveva un dio solitario, il suo ranno nutrimento agli animali e agli uomi- Nella capanna è nato un Bambino ed Ludovica Tedesco nome era STONGAAC. Ben presto a STON- ni quando gli altri alberi saranno spogli e ecco che arrivano i pastori con i loro doni Pugliese Mario GAAC venne un bel magone e di giorno la terra sarà fredda». Passata l’estate ar- .Sulla grotta è posata una Stella Come- Classe 1c S.S. 1 grado Casole Bruzio in giorno era sempre più triste, fu così che rivò la stagione scelta per la nascita dei ta che illuminala Madonna ,il Bambinel- . finì per ammalarsi gravemente. La tem- frutti, ma una brutta sorpresa lo aspetta- lo, San Giuseppe ,il bue e l’asinello. Nelle peratura del suo corpo iniziò a salire tanto, va. STONGAAC si avvicinò al ramo per as- case un albero brilla di mille colori che la che il gran calore provocò un’esplosione saggiarne la bontà, prese in mano quella e tutte le spine si dispersero trasformando- strana palla spinosa e si punse, fece un famiglia ha addobbato con tanto amore. si in piante, animali, fiumi, stelle, nel sole balzo per il dolore e una goccia di san- C’è aria di festa perché il Natale porta l’ e tutto ciò che rende la Terra ricca e lu- gue cadde sul riccio che precipitò giù, amore. minosa. Le spine più belle diedero vita a toccò terra e si aprì lasciando rotolare tre Questo non vale per tutti :nel mondo ci due creature speciali: l’uomo e la donna, magnifiche gocce marroni: ERANO NATE sono tante religioni e il Natale che abbia- mentre un altro gruppo si conficcò nel ter- LE CASTAGNE! mo descritto riguarda i Cristiani che vivo- reno formando un albero alto, maestoso STONGAAC subito le raccolse, le assaggiò no nelle zone più ricche della Terra .La e possente. Il dio, ammirando la splendi- e si accorse che avevano un sapore de- povertà ,le guerre e i conflitti religiosi non da pianta, si sentì molto felice e l’amò più lizioso, quindi il dio diede a quell’albero il permettono di trascorrere questi giorni di di ogni altra. suo nome: In primavera STONGAAC vide che i fiori S T O NGAAC preghiere e di pace a tutti. del suo albero preferito erano delle lun- C A S T A G N O Quanta disperazione si vede negli occhi ghe asticelle gialle come la luce del sole 36 37
Felicità: il nostro significato, Libriamoci, incntro con il i nostri pensieri giornalista Valerio Giacoia Martedì 12 novembre abbiamo ospita- to nella nostra scuola il giornalista Valerio Giacoia, che ha tenuto una lezione sulla sua vita professionale e sui viaggi che lo hanno portato in giro per il mondo. Ha ini- ziato il suo intervento parlando della sua infanzia e del suo sogno da bambino, di- ventare un archeologo. Col passare degli anni però è stato influenzato dal lavoro del padre, ex giornalista rai, Emanuele Giacoia, tanto da decidere di seguirne le orme, indirizzando i suoi studi verso la professione di giornalista. Agli inizi della Ognuno prova la propria felicità a modo resse e molto fortunato al “gratta e vinci “. sua carriera ha lavorato prima a Roma e suo. A volte non sai descriverla neanche La felicità è anche nei piccoli gesti , in un poi a Milano per testate importanti a livel- a te stesso, e come diceva Dante “Inten- incontro, in una canzone, in una parola. lo nazionale; oggi si occupa di narrare la der non la può chi non la prova”. Feli- La felicità è una risata, un cibo, andare vita dell’intero pianeta facendo reporta- coia ci ha incoraggiato ad intraprendere cità è giocare con Oscar, un boxer co- in montagna a sciare. La felicità è esse- ge. Il viaggio che più lo ha colpito e che questa bellissima carriera esponendo gli lor marroncino. Non litigare con Aldo, ed re bravi in una verifica, uscire da scuo- gli è rimasto particolarmente impresso è aspetti positivi e negativi del mestiere. Tor- essere amici sinceri. Sono felice quando, la, ricevere o dare un regalo, dimagrire, quello fatto in Camerun, uno stato sud nata a casa ho ripensato molto a questa finalmente, sono migliorata in qualcosa aiutare il prossimo. La felicità è quando sahariano. Durante la visita in un piccolo lezione un po’ atipica; in particolar modo che non avevo capito. Sei felice quando vinci una partita di calcio o senti le “far- ospedale (in realtà una piccola baracca mi ha fatto riflettere sulle migliaia di per- sei te stesso e non ti importa veramente falle” nello stomaco. Io vorrei trasformare sporca), senza medici, assistette al par- sone che rischiano la vita affrontando un di quanto bella sia la vita altrui, perché, questo foglio bianco in una maratona di to di una giovane donna la quale morì lungo viaggio, chi per narrare cosa suc- per te , quel momento vale più di mille parole nere piene di sentimenti; penso a insieme al suo bambino per mancanza cede dall’altra parte del mondo, chi per ricchezze. Felicità significa dimenticarsi il ciò che mi fa sorridere, alla mia famiglia, di cure. Il Camerun gli è rimasto impresso poter avere una speranza di vita miglio- telefono in tasca e non pensare di pubbli- ai miei amici, ai bei momenti passati e non solo per la morte di questa giovane re. Le esperienze giornalistiche narrate e care storie su Instagram. Ho provato felici- ancora da scoprire, al mio peluche. Alla donna ma anche per la miseria e l’abi- le riflessioni da me maturate sui migranti, tà quando ho preso un cucciolo al canile mia età molti pensano ai beni materiali: tudine ad essa della povera gente, tanto mi inducono a dire che dovremmo ac- perché sapevo che mi avrebbe consola- ma la felicità che io provo non è di questo che al ritorno in Italia si chiuse in casa per coglierli ed integrarli nella nostra società, to nei miei momenti tristi. Felicità è come tipo, io l’associo alla parola “famiglia”. Io tre giorni, non riuscendo a pensare ad al- così come coloro che professano una re- una maschera blu che sorride quando amo la mia famiglia fino in fondo ma pro- tro. Del suo viaggio in Afghanistan ci ha ligione diversa dalla nostra. Via i pregiudi- prendi un bel voto, o la squadra del cuore vo amore anche per la famiglia più gran- raccontato di essere stato accolto con zi! Non sono tutti terroristi ma gente brava vince, o quella ragazza si è accorta che de: il mondo. Un pozzo per dissetare un gioia e gentilezza. Nel visitare quei luoghi e sincera come noi, esempio lampante, esisti. Felicità è quando danzo; la dan- villaggio africano, una guerra che non ha ha notato che nella moschea principa- la nostra compagna di classe Marwa! za mi fa tornare il sorriso dopo una brutta inizio, ragazzi che rispettano e difendono le c’erano le statue della Madonna e di Cava Chiara giornata. Felicità è quando splende il sole la Terra, sono per me sprazzi di felicità. Gesù, a significare che le due religioni, III A – Scuola secondaria di I grado e andare in Sardegna. Sono super felice musulmana e cattolica, possono coesi- quando sto con mio cugino Loris, che è S.S. l grado Casole Bruzio classe II C stere e solo gli estremismi portano all’ odio molto divertente anche con le professo- La II C augura a tutti tanta felicità. e alla guerra. Alla fine dell’incontro, Gia- 38 39
Poesie Il Natale Il Natale è finalmente arrivato e io con ansia l’ho aspettato. Il Natale Natale è un pensiero affettuoso, un sorriso gioioso. A Natale siamo tutti felici Uno sguardo con tenerezza , perché riabbracciamo una coccola, una carezza. i vecchi amici. Passare una serata in compagnia, Natale felice Sotto l’albero ci sono tanti doni con gioia ed allegria. Natale Felice Il Natale solo per i bambini più buoni. La neve scende piano piano, Un abbraccio con amore, senza malore ma con il cuore. Babbo Natale per cortesia mentre canzoni natalizie cantiamo. Portami un pò di allegria E’ Natale, è Natale, Non più guerre nel mondo, davvero un giorno eccezionale, A Natale si sta in famiglia ma pace e amore fino in fondo. Che la mia famiglia sia felice e serena toglie la rabbia da ogni cuore ed è una vera meraviglia. Un albero addobbato, E nel mondo scompaiano mette la gioia e il buon umore. Tropea Francesca e il Bambinello adorato. angoscia e pena. Rende più buono chi e’ cattivo S.S. I grado Pedace II Ferro Niccolò, Fucile Salvatore, Che tutte le guerre finiscano d’un tratto E chi e’ triste più contento, Rota Niccolò E che facciano la pace anche dona pace,amore e bontà, il cane e il gatto! per tutta l’ umanità. Se ti chiedo troppo vedi Santa Claus quello che puoi fare, Carolina De Luca Santa Clous dona i regali la notte di vorrei soltanto che questo e Cristina Perna fosse un vero Natale. Natale, con le sue renne e la sua slitta Prima S.S. 1° grado porta doni attraversando Casole Bruzio Romeo Martire - Classe I la nebbia fitta. Scuola Secondaria Pedace Noi formiamo un girotondo, pace e amore in tutto il mondo. IACOB MASSIMO La magia del Natale Il gelo è ormai ritornato, che gioia l’arrivo del Natale tanto amato! Il Natale che festa eccezionale, Natale siam tutti più felici per l’arrivo di Babbo Natale. Entra nelle case passando dallo stretto camino La notte di Natale lasciando ai bambini un simpatico regalino. Si cantano delle soavi canzoni, c’è un buio abissale. sotto il rosso, blu e bianco È nato un bel bambino delle lucenti decorazioni. Una soffice tovaglia rossa di nome Gesù Bambino. vien bandita e negli animi affiora Al paese c’è un fuoco una gioia infinita. noi lo prendiamo come un gioco, Il grande, verde abete accoglie un piccolo Gesù Bambino per stare tutti insieme e degli anziani pastori con in spalla e divertirci assieme. un tenero agnellino. Nella sua festa, Gesù Bambino Giuseppe e Maria nella piccola capanna cantano al Principino una dolce ninna nanna. dà a tutti un aiutino, Il vero significato del Natale, alle persone povere è condividere le emozioni dei nostri cuori cerca di rimuovere e mostrare agli altri i nostri meravigliosi colori. i pensieri negativi Maddalena Romanò sostituendoli con quelli positivi! S.S. di primo grado Pedace classe II A LEONETTI MARCO S. S. DI PRIMO GRADO PEDACE I A
Lettere a Gesù Bambino Natale per me... Natale…una semplice parola che racchiude profondi significati. Se dovessi rappresentarlo, lo dipingerei come un enorme “ forziere”, ricco di profondi sen- timenti: gioia, amore, allegria, condivisione, fratellanza… Il Natale lo immagino come una candida luce che travolge il cuore di ognuno di noi e trasporta i nostri pensieri in un lontano mondo magico abitato da piccoli omini di pan di zenzero e da elfi laboriosi che con le loro zampogne diffondono nel cielo le soavi note natalizie. E come dimenticare Babbo Natale? Ricordo con nostalgia i pomeriggi passati a scarabocchiare la mia lista infinita: un fo- glio di carta lucida e brillante sul quale scrivevo i sogni più pazzi, bizzarri e irrealizzabili. Crescendo ho scoperto che il misterioso omone dalla lunga, folta barba bianca era sem- plicemente un’antica leggenda popolare. Questa consapevolezza ha fatto affiorare nel mio cuore un cumulo di emozioni: tristezza nell’abbandonare l’immagine di quel dol- ce vecchietto che con la sua polverina di stelle portava doni a tutti i bambini del mon- do e felicità nello scoprire che quella buffa risata apparteneva al mio “dolce papà”. Caro Gesù Bambino, Caro Gesù Bambino, Quanti addobbi sfarzosi! Quante prelibatezze! anche quest’anno il Natale è arrivato! Ormai anche quest’anno è arrivato il Santo NATALE ed Negli anni ho scoperto che i regali più importanti sono altri: il sorriso dei miei genitori così sono cresciuta e con gli anni ho acquisito la io non chiedo regali materiali perché essi non mi come una grande amicizia. Sono questi i meravigliosi pacchetti che vorrei fossero sempre pre- consapevolezza che in onore di questa spe- rendono felice, il regalo più grande e più sentito senti sotto i decorati rami del verde abete. L’amicizia, dopo la famiglia, è una delle esperienze ciale festa non bisogna chiedere doni costosi e che vorrei è la pace e la serenità delle persone. più belle che la vita ci possa regalare. Essa moltiplica le gioie ed attenua i dolori; una fiamma dolci gustosi, ma emozioni che riscaldino i cuori Ogni giorno seguendo la televisione ascolto delle persone bisognose. Basta odio e guerre, notizie non piacevoli. La piaga che mi fa più che alimentata non si spegne mai. L’amicizia quella “vera” è l’arma universale con la quale si solo pace e amore in questo mondo! paura è la violenza sulle donne e sui bambini. può distruggere l’aridità degli animi e far rifiorire i campi bruciati dall’odio. In questo giorno particolare in cui si festeggia la Queste notizie feriscono il mio cuore. E’ questa la visione del mio Natale! tua santa nascita, preannunciata dalla compar- Caro Gesù Bambino, esaudisci la mia preghie- sa della stella cometa, che portò infinita gioia in ra, fai brillare la luce nelle famiglie che in questo Maddalena Romanò questa terra, caro Gesù Bambino, fa’ in modo momento si trovano in difficoltà, dai sollievo agli Sc. Sec. di primo grado Pedace classe II A che in questo mare di indifferenza e di aridità ammalati, ai bambini che soffrono la fame e di sentimenti siano aperte le frontiere del tuo sono vittime delle ingiustizie di questo mondo. immenso e compassionevole cuore per perdo- Caro Gesù Bambino proteggi anche la nostra nare chi considera questa festività come un’oc- cara Patria che in questo periodo sta soffrendo casione di svago e riposo, dimenticando il vero a causa del maltempo. significato del Natale che è abbracciare con Chiedo una preghiera per tutti i giovani, affinché amore i nostri cari, aiutare chi ha bisogno, esse- riescano a realizzarsi nella loro vita. re sensibili al dolore dei nostri fratelli e prodigarsi Infine chiedo una preghiera particolare per la per alleviare le sofferenze altrui. mia famiglia, i miei professori e per tutta la co- Ascolta la mia preghiera, confido in Te. munità del mio Paese. Viva Gesù Bambino DE LUCA SHARON Viva la pace e l’amore fra i popoli della terra! SC. SEC. DI PRIMO GRADO DI PEDACE II A MORRONE MARIA PIA SC.SEC. DI PRIMO GRADO PEDACE II A
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