CORSO INTRODUTTIVO SULL ANALISI DEL COMPORTAMENTO APPLICATA - MODULO 1 Introduzione all autismo
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CORSO INTRODUTTIVO SULL‟ ANALISI DEL COMPORTAMENTO APPLICATA MODULO 1 Introduzione all‟autismo Marcello Capedri e Sara Casarano 1
DI COSA PARLEREMO? Analisi del Comportamento come scienza I principi del comportamento I contesti applicativi in particolare alla sua applicazione ai Disturbi dello Spettro Autistico Panoramica sulla programmazione educativa per bambini e ragazzi con autismo a diversi livelli curriculari. Esercitazioni pratiche 3
DI COSA PARLEREMO OGGI? AUTISMO: ◦ Definizione ◦ Prevalenza ◦ Diagnosi ◦ Cause ◦ Possibili interventi 4
QUALCHE AVVISO No registrazioni No duplicazione materiali No divulgazione argomenti trattati Privacy sugli argomenti trattati 5
AUTISMO L‟autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita che perdura per l‟intero arco della vita. http://www.snlg-iss.it/cms/files/LG_autismo_def.pdf 7
ATTENZIONE! SINDROME: un insieme di sintomi, che possono essere provocati da cause diverse, ciascuno dei quali, unitamente agli altri, rinvia ad un quadro clinico riconoscibile. COMPORTAMENTALE: definita sull‟osservazione dei comportamenti 8
DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO (ASD) ● Gruppo di disordini dello sviluppo ● ASD include un ampio range, uno “spettro” di sintomi, abilità e livelli di disabilità ● Lifelong ● Livello intellettivo estremamente variabile ● Comorbidità: ADHD, disturbi d' ansia, dislessia, disgrafia,… 9
ALCUNE PRECISAZIONI ● Autismo è una disabilità ● Non è una malattia o un disagio ● Sindrome comportamentale ● Attualmente non esiste una “cura” ● Permane per tutta la vita ● Giusto supporto per migliorare la qualità della vita 10
PREVALENZA 11
QUALI CAUSE? 12
QUALI CAUSE? ● Ancora sconosciute ● No teoria unificante che spiega ASD in termini causa- effetto ● Sindrome determinata da fattori biologici che influiscono sullo sviluppo cerebrale in epoca precoce (durante lo sviluppo fetale o nei primi 3 anni di vita) ● Modello multifattoriale: insieme di fattori genetici, biologici e ambientali 13
BASI GENETICHE ● L' autismo è ereditario? ● Monozigoti > 92% per ASD ● Dizigoti > 10% per ASD ● Fratelli: 7% M. e 1-2% F. per ASD ● Fratelli: 4-6% possibilità di presentare forme lievi di problemi dello sv (linguaggio, socialità o altri d. comportamentali) ● NO “gene dell'autismo” MA possibile ereditarietà di “combinazioni genetiche” (rischio poligenico) 14
ALTRI FATTORI ● Fattori biologici e genetici non bastano ● Agenti infettivi durante vita prenatale ● Status immunologico materno-fetale ● Exp a farmaci e/o agenti tossici durante la gravidanza (anche alimentazione) ● Età genitori al momento del concepimento (madre >35 e padre >40) ● Interazione geni e ambiente 15
...E I VACCINI? 16
SFATIAMO UN MITO: IL CASO WAKEFIELD ● 1998 Andrew Wakefield pubblica un articolo su The Lancet ● 12 biopsie con colonscopia su bni con disturbi intestinali (10 autistici). ● Trovò segni di infiammazione intestinale. I genitori di 8 di questi bni dichiararono che i loro figli avevano sviluppato i sintomi dopo la vaccinazione trivalente (MPR) ● W. organizza così una conferenza stampa dichiarando che il legame tra vaccini e autismo era probabile ● Sospendere le vaccinazioni MPR oppure somministrare vaccinazioni separate (inesistenti) ● Effetti devastanti: in UK si passò dal 93% alo 75% di bni vaccinati; Da 56 casi di morbillo nel 1998 a 1348 nel 2008 (2 decessi) ● 2008: morbillo di nuovo endemico (dopo 14 anni) ● 2013: in UE > 12.000 (8 encefaliti e 3 decessi) e in Italia circa 4.000 17
● No gruppo controllo: no confronto tra biopsie intestinali di bni autistici e biopsie di bni neurotipici, tra bni vaccinati e non. ● Conclusione personale: il virus del morbillo danneggia la parete intestinale; questo danno fa produrre dall'intestino una certa proteina che, giungendo al cervello, causa l'autismo ● Pubblica altri studi sul morbo di Crohn, mai replicabili ● 2002: paper che “dimostrava”che in bni con disturbi del c. e problemi intestinali presentavano il v. del morbillo nei tessuti intestinali ● 10 dei 12 coautori chiesero così la cancellazione dei propri nomi dal primo studio ● 2010 The Lancet ritirò il paper e W. Radiato ● L'H dove lavorava lo licenziò e fu processato 18
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I VACCINI NON CAUSANO L'AUTISMO... ● 2002 il Global Advisory Committee on Vaccine Safety (WHO): non esiste alcun legame causa-effetto tra MPR e ASD «I dati epidemiologici disponibili sono conclusivi sul fatto che non vi è evidenza di un'associazione causale tra il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia e l'ASD. Studi precedenti che suggeriscono un nesso causale sono stati trovati pieni di difetti metodologici. Non ci sono prove che suggeriscano che qualsiasi vaccino per l'infanzia possa aumentare il rischio di ASD.» ● http://www.who.int/mediacentre/factsheets/autism-spectrum-disorders/en/ ● http://justthevax.blogspot.it/2014/03/75-studies-that-show-no-link-between.html 20
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COME FARE DIAGNOSI? 22
COME FARE DIAGNOSI? 23
AUTISMO: DSM 5 Aree principalmente interessate: ◦ COMUNICAZIONE E INTERAZIONE SOCIALE ◦ COMPORTAMENTI E INTERESSI RISTRETTI E RIPETITIVI 24
DSM 5: CRITERI DIAGNOSTICI DEVONO ESSERE SODDISFATTI I CRITERI A, B, C e D A. Deficit persistente della comunicazione sociale e nell‟interazione sociale in molteplici contesti, non spiegabile attraverso un ritardo generalizzato dello sviluppo, e manifestato da tutti e 3 i seguenti punti: 1. Deficit nella reciprocità socio-emotiva: approccio sociale anormale e fallimento nella normale conversazione e/o un ridotto interesse nella condivisione degli interessi, emozioni e/o una mancanza di iniziativa nell´interazione sociale. 2. Deficit nei comportamenti comunicativi non verbali usati per l´interazione sociale: da una scarsa integrazione della comunicazione verbale e non verbale, fino alla totale mancanza di espressività facciale e gestualità. 3. Deficit nello sviluppo e mantenimento di relazioni, appropriate al livello di sviluppo (non comprese quelle con i genitori e caregiver): difficoltà nel regolare il comportamento rispetto ai diversi contesti sociali e/o difficoltà nella condivisione del gioco immaginativo e nel 25 fare amicizie e/o apparente mancanza di interesse nelle persone.
DSM 5: CRITERI DIAGNOSTICI B. Pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti e ripetitivi come manifestato da almeno due dei seguenti punti: 1. Linguaggio, movimenti o uso di oggetti stereotipati o ripetitivi, come semplici stereotipie motorie, ecolalia, uso ripetitivo di oggetti, o frasi idiosincratiche; 2. Eccessiva fedeltà alla routine, comportamenti verbali o non verbali riutilizzati e/o eccessiva resistenza ai cambiamenti; 3. Interessi altamente ristretti e fissati, anormali in intensità o argomenti; 26 4. Iper o Ipo-reattività agli stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti sensoriali dell'ambiente;
DSM 5: CRITERI DIAGNOSTICI C. I sintomi devono essere presenti nella prima infanzia (ma possono non diventare completamente manifesti finché le esigenze sociali non oltrepassano il limite delle capacità). D. L´insieme dei sintomi deve limitare e compromettere il funzionamento quotidiano. 27
DSM 5 VS ICD 10 DSM 5 ICD 10 Disturbo dello spettro SETTORE V autistico ◦ Disturbi psichici e ◦ All‟interno dei comportamentali DISORDINI DEL (F00-F99) NEUROSVILUPPO Codice F84 «disturbi CODICE 299.00 evolutivi globali» 299.00 - Disturbo autistico F84.0 – Autismo Infantile 299.8 - Sindrome di Asperger F84.1 – Autismo Atipico 299.1 - Disturbo F84.2 – Sindrome di Rett disintegrativo della F84.3 – Sindrome fanciullezza disintegrativa dell‟infanzia di DPS-NAS altro tipo F84.4 - Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e NO sindrome di RETT movimenti stereotipati (disturbi neurologici) F84.5 - Sindrome di Asperger 28
E DOPO LA DIAGNOSI CHE FARE? 29
PASSO PASSO… Importanza della diagnosi precoce Influenza e condiziona l‟evoluzione della sindrome Tempestività nell‟iniziare l‟intervento Intervento globale 30
QUALE INTERVENTO? http://angsa.it/book/linea-guida-n-21-il-trattamento-dei-disturbi-dello-spettro-autistico-nei- 31 bambini-e-negli-adolescenti/
INTERVENTO EVIDENCE – BASED Basato sull‟evidenza Ha le sue origini in medicina Ultimi decenni esteso anche nella partica educativa Evidence – based education descrive l‟utilizzo delle più recenti evidenze scientifiche per guidare decisioni riguardo all‟insegnamento («L’analisi del comportamento applicata nelle Linea Guida 21» F. degli Espinosa) 32
Interventi evidence - based Focalizzati e comprensivi precoci basati sull’ABA 33
L‟INTERVENTO PRECOCE EIBI – Early Intensive Behavioral Intervention Basato sui principi dell‟analisi del comportamento Include tutti i modelli di intervento comprensivi e precoci derivati dall‟ABA (Denver Model, UCLA/Loovas) 34
CARATTERISTICHE DELL‟EIBI Insegnamento intensivo, inizialmente 1:1 (minimo 25 ore settimanali) Coinvolgimento dei genitori, parte integrante dell‟intervento Durata di circa 2 anni Precoce (inferiore a 5 anni) All‟inizio domiciliare e poi esteso ai contesti in cui è inserito il bambino Individualizzato Basato sulla letteratura (DTT, CAA) Guidato da esperti formati e certificati in ABA. 35
CAA Insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie che facilitano e/o aumentano la comunicazione Non è sostitutiva del linguaggio né ne inibisce lo sviluppo 36
CBT La CBT (Terapia Cognitivo-Comportamentale) è tra le terapie evidence - based per la AS e HFA Una parte centrale dell´intervento consiste nell´insegnamento di abilità comportamentali, cognitive ed emotive utili a modificare pensieri e comportamenti, causa di stati emotivi negativi, come ansia, depressione e rabbia. letteratura scientifica ha confermato l´efficacia degli interventi per la gestione della rabbia basati sulla CBT. 37
TEACCH Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children Sviluppato da Schopler negli anni „60 Programma educativo specifico per individui con autismo L‟obiettivo è il raggiungimento del massimo grado di autonomia per il bambino con autismo perchè nell‟età adulta sia in grado di inserirsi nella società Trattamento costante e coordinato per tutta la vita 38
TEACCH E ABA Hanno in comune: ◦ Trattare problemi multipli, invece di provare ad identificare un deficit centrale ◦ Applicare il trattamento in molteplici contesti coinvolgendo tutte le persone che fanno parte della vita dell‟individuo (i genitori, gli insegnanti, gli educatori) ◦ La necessità di un intervento precoce ed intensivo http://www.analisicomportamentale.com/risorse 39
ABA ● Tra i programmi intensivi comportamentali è il più studiato ● Efficacia nel migliorare QI, linguaggio e i comportamenti adattivi “...le prove a disposizione, anche se non definitive, consentono di consigliare l'utilizzo del modello ABA nel trattamento di bambini con disturbo dello spettro autistico” SNLG 21 p.55 40
NON RACCOMANDATI ● No prove scientifiche sufficienti ● Auditory Integration Training (AIT) : inefficacia dimostrata per ASD ● Musicoterapia ● CF ● HBOT: Hyperbaric Oxygen Therapy: inefficace per ASD 41
DIETE ● Eliminazione di caseina e/o glutine ● No prove scientifiche sufficienti ● Utilizzarle solo in casi di allergie o intolleranze alimentari accertate ● NO come trattamento! ● Disturbi gastrointestinali presenti in bni e adolescenti con ASD trattati come nei coetanei non nello spettro ● Consulenza specialistica per ss con ASD che hanno una certa selettività alimentare e comportamenti 42 alimentari disfunzionali, o sottoposti a diete ristrette che possono avere impatto significativo sulla crescita
INTEGRATORI ALIMENTARI ● No prove scientifiche sufficienti per vitamina B6, magnesio, omega-3 per il trattamento di ASD ● Melatonina: efficace per i disturbi del sonno che persistono anche dopo interventi comportamentali ● Prima di avviare un trattamento con la melatonina consultare il medico (pediatra/neuropsichiatra) ● Durante intervento con Melatonina importante igiene del sonno e diario del sonno 43
INTERVENTO: A CHI RIVOLGERSI? 44
IL CONSULENTE 2000 nasce BACB – Behavior Analyst Certification Board 45
LE FIGURE PROFESSIONALI Tecnico del Assistente Conoscenze comportamento Analista del teoriche e 46 Comportamento pratiche
BCBA - D Il Board Certified Behavior Analyst- Doctoral (Analista del comportamento certificato – Dottorato) è un professionista con certificazione BACB che ha condotto un dottorato di ricerca in analisi comportamentale. Il BCBA-D non ha privilegi particolari rispetto al BCBA (è un professionista indipendente che fornisce servizi analitico comportamentali), tuttavia può fornire supervisione ai BCBA, ai BCaBA, ai RBT e agli altri individui coinvolti nel trattamento analitico-comportamentale (Trattamento ABA). 47
BCBA Il Board Certified Behavior Analyst (Analista del comportamento certificato) è un professionista con certificazione BACB di livello specialistico (laurea di 5 anni e/o master successivi). Il BCBA è un professionista indipendente che fornisce servizi educativi comportamentali e fornisce supervisione ai BCBA in corso di certificazione, ai BCaBA, ai RBT e agli altri individui coinvolti nell‟intervento comportamentale 48
BCABA Il Board Certified Assistant Behavior Analyst (Assistente analista del comportamento certificato) è un professionista con certificazione BACB di livello intermedio (laurea di 3 anni e/o master successivi). I professionisti con certificazione BCaBA non possono operare in maniera indipendente, ma devono essere supervisionati da un BCBA. Essi posso fornire supervisione ai RBT e agli altri individui coinvolti nell‟intervento 49
RBT Il Registered Behavior Technician (Tecnico comportamentale certificato) è un paraprofessionista che esercita sotto la stretta e costante supervisione di un BCBA o di un BCaBA. L‟RBT è primariamente responsabile dell‟implementazione diretta di servizi comportamentali. 50
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GRAZIE PER L‟ATTENZIONE! 54
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