Corso Base di Project Management - Gruppo di conoscenze: C - Conoscenze comportamentali
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Corso Base di Project Management Gruppo di conoscenze: C – Conoscenze comportamentali Materiale didattico di proprietà dell’Istituto Italiano di Project Management ® 0 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Indice degli argomenti Introduzione Gruppo A – Conoscenze di contesto Gruppo B – Conoscenze tecniche e metodologiche Gruppo C – Conoscenze comportamentali Le conoscenze comportamentali (soft skill), che un responsabile di progetto deve possedere per avviare, realizzare, e concludere il progetto con successo, riguardano gli aspetti del comportamento personale e relazionale. 1 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo C – conoscenze comportamentali Progetto Gestione dell’integrazione di Project Management progetto B – Conoscenze metodologiche Strutture organizzative e progetti Gestione dell’ambito e dei deliverable di progetto tecniche e Program e Portfolio Management Governance dei progetti Elementi di conoscenza Gestione dei tempi di progetto Processi di PM Gestione delle risorse di progetto Avvio Gestione contrattualistica e acquisti di progetto Pianificazione C – Conoscenze Gestione rischi di progetto Controllo comportamentali Gestione dei costi di progetto Esecuzione Comunicazione Gestione configurazione e modifiche Chiusura Leadership di progetto Contesto e gestione stakeholder Motivazione ed orientamento al Valutazione dell’avanzamento di Fasi del progetto (ciclo di vita) progetto risultato Criteri di successo del progetto Team working e team building Gestione delle informazioni e della Strategia di progetto, requisiti ed documentazione di progetto obiettivi Negoziazione Gestione della qualità di progetto Il responsabile di Progetto (Project Conflitti e crisi Manager) Standard e normative Problem solving Modelli di maturità di PM Etica Criteri di valutazione del progetto 2 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gestione delle risorse di progetto C.01 COMUNICAZIONE La gestione della comunicazione coinvolge lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti interessati dal progetto, in modo da garantire che le informazioni necessarie e opportune arrivino correttamente a ciascun destinatario al momento giusto, con gli strumenti concordati, nella maniera più efficace ed efficiente possibile ed al minor costo. Il saper comunicare è una delle doti e caratteristiche principali del responsabile di progetto che, secondo la letteratura, dedica oltre l’80% del suo tempo alla comunicazione (verso i componenti del team di progetto, lo sponsor, e gli altri stakeholder) 3 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Schema della comunicazione C.01 COMUNICAZIONE Gli attori e gli elementi della comunicazione sono: mittente: colui che invia la comunicazione rumore: interferenza con la trasmissione/comprensione del messaggio destinatario: colui a cui è diretto il messaggio codifica/decodifica: traduzione di un messaggio mezzo: metodo/strumento usato per comunicare in un linguaggio/codice comprensibile Codifica Messaggio Decodifica Rumore Mittente Mezzo Destinatario Rumore Decodifica Riscontro - Messaggio Codifica 4 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Con chi comunica il project manager ? C.01 COMUNICAZIONE Committente Cosa voglio Cosa riesco a fare (tempi, costi, qualittà) (tempi, costi, qualità) Cosa voglio. Quando lo voglio Top Risultato da fornire Quanto lo pago management Fornitori Risultato che mi impegno a fornire Cosa ti darò. Quando te lo darò esterni Quanto ti costa Chi fa, che cosa, quando e quanto Cosa mi serve può costare Quando mi serve Team di Cosa faccio Enti Per quando e a Quanto ti costa progetto quanto Quando lo avrai aziendali 5 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Comunicazione di progetto C.01 COMUNICAZIONE Una delle responsabilità del responsabile di progetto è quella di gestire il ciclo della comunicazione, che riguarda, soprattutto la raccolta la distribuzione l’archiviazione il recupero l’accessibilità la valorizzazione delle informazioni di progetto. 6 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Comunicare in maniera efficace ed efficiente 1/4 C.01 COMUNICAZIONE Affinché le comunicazioni scambiate tra le parti siano correttamente comprese, occorre selezionare sia la forma di comunicazione (approccio) che gli strumenti di comunicazione più appropriati. In particolare, è necessario saper: scegliere il giusto approccio comunicativo: indipendentemente dallo strumento che sarà utilizzato, l’approccio comunicativo influenzerà il modo in cui il messaggio verrà ricevuto e interpretato 7 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Comunicare in maniera efficace ed efficiente 2/4 C.01 COMUNICAZIONE Affinché le comunicazioni scambiate tra le parti siano correttamente comprese, occorre selezionare sia la forma di comunicazione (approccio) che gli strumenti di comunicazione più appropriati. In particolare, è necessario saper: scegliere il giusto strumento di comunicazione: dopo aver scelto l’approccio, si potrà individuare lo strumento più adeguato tra quelli disponibili (e-mail, telefono, sms, nota scritta, memo stampato o lettera, visita informale, presentazione formale, aggiornamento via software, etc.) 8 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Comunicare in maniera efficace ed efficiente 3/4 C.01 COMUNICAZIONE Affinché le comunicazioni scambiate tra le parti siano correttamente comprese, occorre selezionare sia la forma di comunicazione (approccio) che gli strumenti di comunicazione più appropriati. In particolare, è necessario saper: comunicare in maniera efficace: le scelte dell’approccio e dello strumento corretto sono fondamentali, ma questi potrebbero essere sprecati se al momento di comunicare non si riuscisse a trasmettere efficacemente il proprio messaggio 9 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Comunicare in maniera efficace ed efficiente 4/4 C.01 COMUNICAZIONE È necessario che chi comunica si accerti che l’informazione trasmessa sia giunta, e sia recepita in modo corretto e completo dal ricevente, ovvero che l’informazione stessa non risulti implicita, distorta, o filtrata, dalle limitazioni proprie dei canali, dell’ambiente, del contesto, e delle modalità di trasmissione (scritta, verbale, linguaggio del corpo). In particolare, nella comunicazione faccia a faccia, devono risultare coerenti tra loro sia i messaggi verbali (i contenuti), che i messaggi paraverbali (le diverse intonazioni e modulazioni della voce) ed i messaggi non verbali (posture, movimenti, sguardi, gesti, etc.). 10 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Piano di gestione della comunicazione C.01 COMUNICAZIONE Uno dei compiti primari del responsabile di progetto consiste nel gestire la comunicazione con gli stakeholder. Nel piano di gestione della comunicazione devono essere descritti i requisiti, la tipologia e le caratteristiche delle informazioni da scambiare, i metodi e le tecnologie da utilizzare, la frequenza, i criteri di aggiornamento, le responsabilità di attuazione, i destinatari, i contenuti del reporting, le procedure di eccezione e di escalation, nonché ogni altro elemento ritenuto utile in funzione delle esigenze del progetto. 11 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Comunicazione di progetto C.01 COMUNICAZIONE Nella gestione delle comunicazioni rientra anche la diffusione delle informazioni sulle prestazioni del progetto (attività di reporting del responsabile di progetto) che riguardano, specificamente: lo stato di avanzamento il confronto con la baseline le previsioni a finire. Particolare attenzione deve poi essere dedicata alla gestione delle riunioni di progetto, in particolare per quanto attiene agli aspetti di preparazione, convocazione, verifica, conduzione, e rendicontazione 12 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Leadership 1/3 C.02 LEADERSHIP La leadership è la capacità di influenzare le persone allo scopo di indure il consenso a conseguire determinati obiettivi. La leadership può essere definita come la padronanza e l’impiego sistematico di capacità, che permettono di guidare un gruppo di persone verso il raggiungimento degli obiettivi. La profonda differenza che esiste tra il capo ed il leader può essere efficacemente sintetizzata in questo modo: il capo fa fare le cose il leader convince a fare le cose. Si dice anche che mentre l’autorità è tipica del capo, l’autorevolezza è una dote del leader. 13 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Leadership 2/3 C.02 LEADERSHIP L’azione di convincimento è il risultato della capacità del leader di comunicare, interagire, motivare, coinvolgere in una missione e gestire le proprie relazioni interpersonali, tenendo in debito conto: gli obiettivi che si prefigge di conseguire le persone nei confronti delle quali esercita la propria influenza il contesto all’interno del quale sta operando. 14 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Leadership 3/3 C.02 LEADERSHIP L’esercizio di una leadership efficace presuppone il ricorso da parte del leader ad altrettante specifiche abilità, quali: abilità personali abilità relazionali abilità di pensiero strategico e creativo abilità di pensiero sistemico. 15 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Motivazione e orientamento al risultato C.03 MOTIVAZIONE ED ORIENTAMENTO AL RISULTATO La motivazione è una condizione o una spinta propulsiva interna che alimenta il desiderio di un individuo di agire o impegnarsi per il raggiungimento dei propri obiettivi e la soddisfazione dei propri bisogni. L’orientamento al risultato è l’attitudine, generalmente positiva, di operare nelle modalità ritenute più idonee per il raggiungimento di un obiettivo prefissato e concentrare gli sforzi e le energie, proprie e altrui, verso lo stesso obiettivo. 16 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Motivazione C.03 MOTIVAZIONE ED ORIENTAMENTO AL RISULTATO La motivazione è un elemento fondamentale per stimolare dei comportamenti orientati al risultato, in quanto incoraggia le persone a raggiungere gli obiettivi, ha una diretta influenza sulla produttività, e implica soddisfazione psicologica, sociale ed economica. 17 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Motivazione (teorie) C.03 MOTIVAZIONE ED ORIENTAMENTO AL RISULTATO Le principali teorie motivazionali sono raggruppabili in due categorie: contenutistiche: tentano di individuare i bisogni primari e quindi i motivi che spingono le persone all’azione (gerarchia dei bisogni di Maslow; teoria dei due fattori – igiene e motivazione di Herzberg) processuali: enfasi sui processi decisionali adottati dagli individui e sul ruolo dei riconoscimenti (teorie X-Y di McGregor, teoria delle aspettative di Voorm, teoria dell’equità). 18 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Teorie motivazionali - Maslow C.03 MOTIVAZIONE ED ORIENTAMENTO AL RISULTATO Secondo la formulazione della teoria della gerarchia dei bisogni di Maslow, l’individuo parte dalla soddisfazione dei bisogni di livello più basso sino a giungere a quelli che danno la piena autorealizzazione di se stessi. Autorealizzazione: lavoro umanamente Ego: prestigio (carriera aziendale o sindacale) gratificante Bisogni sociali: senso di appartenenza Sicurezza: stabilità lavorativa Bisogni fisiologici: redditi marginali 19 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Teorie motivazionali - McGregor C.03 MOTIVAZIONE ED ORIENTAMENTO AL RISULTATO Secondo la formulazione della teoria dei comportamenti X e Y di McGregor, a seconda di come un dirigente vede le sue risorse (se ritiene che essere siano in grado di realizzare i soli bisogni primari o anche quelli di livello superiore) attuerà un certo tipo di valutazione e di comportamento nei loro confronti. 20 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Orientamento al risultato C.03 MOTIVAZIONE ED ORIENTAMENTO AL RISULTATO L’orientamento al risultato è la capacità di attivare un insieme di processi/azioni per trasformare i desideri/intenzioni in obiettivi o risultati, intesi come la conclusione desiderata, in un tempo finito, di un insieme di attività. 21 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Orientamento al risultato e obiettivi SMART C.03 MOTIVAZIONE ED ORIENTAMENTO AL RISULTATO Il project management suggerisce la definizione migliore possibile degli obiettivi/risultati da raggiungere, seguendo le linee guida dettate dall’acronimo inglese SMART, per cui un obiettivo deve essere: Specific (specifico) Measurable (misurabile) Agreed-to/achievable (concordato/raggiungibile) Realistic/rewarding/relevant (realistico/soddisfacente/rilevante) Time-related (temporale). 22 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Team building e team working 1/2 C.04 TEAM BUILDING – TEAM WORKING Team building è il percorso evolutivo attraverso il quale un insieme di persone tende a trasformarsi in un team di progetto, cioè un gruppo coeso, integrato e sinergico. Team working è il lavoro di gruppo con condivisione di obiettivi e di motivazioni. 23 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Team building e team working 2/2 C.04 TEAM BUILDING – TEAM WORKING La semplice operazione di riunire un certo numero di tecnici, anche se singolarmente competenti, ai quali viene affidato un ben determinato compito da svolgere, non assicura l’ottenimento di un risultato migliore rispetto a quello che avrebbero conseguito i singoli elementi operando ciascuno all’interno del proprio ambito di competenza professionale. Con la costruzione di un gruppo, il risultato ottenuto dell’interazione è maggiore della somma dei singoli contributi individuali. 24 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Team C.04 TEAM BUILDING – TEAM WORKING Il gruppo (team) è costituito da un insieme numericamente ridotto di persone, le quali: dichiarano uno scopo comune riconoscono uno specifico sistema di regole (alle quali si conformano) ricoprono ruoli interdipendenti interagiscono tra di loro stabilendo, in questo modo, legami stretti esprimono, come soggetto unitario, valori culturali propri. 25 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Evoluzione e dinamica del team C.04 TEAM BUILDING – TEAM WORKING Il processo che vede evolvere un insieme di persone in un gruppo si articola in quattro passi successivi. Scontro Rendimento (storming) (performing) Formazione e Strutturazione conoscenza (norming) (forming) Ogni passo ha diverse caratteristiche, sia comportamentali che operative, che devono essere tutte presidiate dal project manager. 26 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Negoziazione 1/2 C.05 NEGOZIAZIONE La negoziazione è il processo che vede due (o più) parti, tra loro in conflitto, temporaneamente e volontariamente riunite per discutere diversi aspetti di problematiche comuni, con l’obiettivo di raggiungere un accordo mutuamente soddisfacente. Il responsabile di progetto si trova spesso nella situazione di dover negoziare con altri stakeholder a proposito di problematiche progettuali. L’abilità di un negoziatore si rivela nella sua capacità di: considerare (e predisporre) un certo numero di alternative, per evitare che il negoziato possa subire una battuta di arresto 27 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Negoziazione 2/2 C.05 NEGOZIAZIONE dimostrare una sufficiente flessibilità, in modo da poter utilizzare efficacemente le alternative che possono presentarsi durante la sessione negoziale disporre di una prontezza, e di una duttilità intellettiva, tali da consentirgli di adattarsi alle mutevoli esigenze presentate dalla specifica situazione negoziale comprendere i livelli e le tolleranze di accettabilità di una soluzione (compromesso), sia per la propria che per l’altrui parte, al fine di concludere in modo positivo il negoziato. 28 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Modi di rapportarsi 1/3 C.05 NEGOZIAZIONE Le modalità con cui ci si rapporta con i propri interlocutori possono essere ricondotte a tre differenti tipologie: cooperazione, negoziazione, conflitto. cooperazione: in questa tipologia di rapporto, gli obiettivi e gli interessi delle parti sono abbastanza simili ed espliciti; pertanto, i benefici della trattativa sono facilmente individuabili e integrabili fra loro. Con molta probabilità il conflitto è nato per un malinteso 29 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Modi di rapportarsi 2/3 C.05 NEGOZIAZIONE Le modalità con cui ci si rapporta con i propri interlocutori possono essere ricondotte a tre differenti tipologie: cooperazione, negoziazione, conflitto. negoziazione: qui gli obiettivi e gli interessi non sono perfettamente coincidenti, ma esiste la possibilità di ricercare accordi soddisfacenti, ad esempio tramite soluzioni di compromesso, sinergiche e creative (win- win). Il risultato della negoziazione può portare alla cooperazione 30 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Modi di rapportarsi 2/3 C.05 NEGOZIAZIONE Le modalità con cui ci si rapporta con i propri interlocutori possono essere ricondotte a tre differenti tipologie: cooperazione, negoziazione, conflitto. conflitto: in questa modalità di rapporto è prevalente una strategia di predominio; le parti agiscono a discapito della controparte, nella convinzione che la vittoria e la conquista di supremazia siano l’unica alternativa. 31 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Conflitti e crisi C.06 CONFLITTI E CRISI Per conflitto si intende generalmente un disaccordo o un aumento della tensione tra due parti, causati dalla percezione di una delle parti che i propri interessi siano ostacolati dall’altra. Per crisi si intende una situazione di conflitto senza vie di uscita, oppure una situazione di blocco o paralisi di lunga durata. Le cause di conflitto sono solitamente distinte in individuali, situazionali e organizzative. La mancata risoluzione di un conflitto può provocare una crisi, cioè uno stallo prolungato causato dall’assenza di vie d’uscita e/o dalla rinuncia a ricercare soluzioni: tale situazione, se prolungata oltre un certo limite, può portare al fallimento del progetto. 32 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Risoluzione dei conflitti 1/2 C.06 CONFLITTI E CRISI La risoluzione dei conflitti nei team di progetto può dunque avvenire con approcci diversi e tramite differenti stili di risoluzione: confronto: affrontando apertamente il conflitto, con l’obiettivo di risolvere il problema con tecniche di problem solving e logiche win-win; compromesso: contrattando e ricercando soluzioni che consentano una qualche soddisfazione per le parti, essendo disposti a cedere qualcosa per ottenere qualcos’altro (logiche di baratto); 33 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Risoluzione dei conflitti 2/2 C.06 CONFLITTI E CRISI La risoluzione dei conflitti nei team di progetto può dunque avvenire con approcci diversi e tramite differenti stili di risoluzione: pressione: facendo prevalere il proprio punto di vista a scapito di quello dell’avversario, non lasciando vie d’uscita se non la vittoria o la sconfitta (logiche win-lose); rinuncia: ritirandosi, mitigando quindi la situazione di sconfitta; attenuazione: attenuando o evitando i punti di divergenza, e sottolineando i punti di convergenza. 34 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Risoluzione dei problemi (problem solving) C.06 CONFLITTI E CRISI Il problem solving è il processo di risoluzione di un problema che parte dalla sua corretta identificazione e dall’individuazione delle vere cause che lo hanno generato, passa attraverso l’identificazione, valutazione e scelta delle possibili soluzioni, e prosegue con la loro attuazione. Il processo di problem solving comprende anche la fase di verifica dell’effettivo superamento del problema e della rimozione delle cause che lo avevano determinato 35 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Metodo del corretto problem solving C.07 RISOLUZIONE DEI PROBLEMI Il ciclo standard di approccio alla risoluzione dei problemi è solitamente costituito dalle seguenti fasi: identificazione del problema (problem setting) definizione obiettivi/requisiti reali da soddisfare identificazione delle parti interessate o coinvolte nel problema (e che possano contribuire alla soluzione) analisi e valutazione delle possibili azioni/soluzioni implementazione dell’azione/soluzione scelta come migliore valutazione dei risultati, e verifica della rimozione delle cause iniziali. 36 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Etica C.08 ETICA L’etica è un sistema di valori personali, organizzativi, istituzionali, che fa da riferimento a comportamenti che siano: responsabili sotto l’aspetto morale, sociale e umano, rispettosi delle leggi vigenti, delle normative in essere, rispettosi degli interessi di tutti gli stakeholder che ruotano intorno a un progetto. 37 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
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