Consommons ivoiriens dans nos cantines scolaires Progetto di educazione alimentare in Costa d'Avorio - Un progetto per rafforzare l'economia ...
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Consommons ivoiriens dans nos cantines scolaires Progetto di educazione alimentare in Costa d’Avorio Un progetto per rafforzare l’economia locale e migliorare l’alimentazione degli studenti della scuola del villaggio Archivio Slow Food
Progetti di educazione alimentare e del gusto I progetti di educazione di Slow Food aiutano adulti e bambini a fare scelte alimentari quotidiane che uniscano piacere e responsabilità, accompagnandoli in un percorso di conoscenza dei cibi, della loro origine, delle tecniche di lavorazione, dei produttori. La loro priorità è l’educazione dei bambini, perché sono coloro che rischiano - più di chiunque altro - di perdere il contatto con la terra e con le tradizioni alimentari locali e perché possono giocare un ruolo cruciale nel convincere le proprie famiglie a scegliere cibo locale: buono pulito e giusto. w w w. s l o w f o o d . i t
Il contesto Regione di Korhogo, Costa d’Avorio Il conflitto esploso in Costa d’Avorio nel settembre del 2002 ha avuto un impatto enorme sulla regione di Korho- go, nel nord del Paese: le forti limitazioni alla libera cir- colazione delle persone e dei beni, unite alle estorsioni lungo la catena di commercializzazione dei prodotti han- no seriamente compromesso la produzione agricola e le attività di trasformazione dei prodotti alimentari. Questo ha significato una pesante riduzione dei redditi delle don- ne - che costituiscono la principale forza lavoro agricola – e l’abbandono della scuola da parte di molti bambini in tutto il Paese (700.000 nel 2005, secondo il rapporto dell’Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite – OCHA) La situazione - relativamente calma - che regna nel Paese dal 2005 ha permesso ad una buona parte della popola- zione rurale di riprendere le proprie attività, ma in molti casi è necessario rimettere in produzione i campi abban- donati o realizzare nuove coltivazioni per ristabilire la si- curezza alimentare. Il progetto Sin dalla sua nascita, nel 2006, il convivium Slow Food Chigata si è adoperato per creare, nel villaggio di N’Ga- non, una cooperativa agricola di donne con l’obbiettivo di rifornire di prodotti locali e di qualità la mensa della scuola del villaggio. A causa della mancanza di fondi, infatti, i pasti per gli stu- denti erano preparati con materie prime di scarsa qualità importate e molti bambini preferivano tornare a casa piut- tosto che usufruire della mensa. Così, da un lato il cibo della mensa era sprecato inutilmente, dall’altro le donne del villaggio erano costrette a rientrare a casa per accudi- re i figli, riducendo il tempo dedicato al lavoro nei campi e, di conseguenza, il proprio reddito. Quando il capo-villaggio ha compreso la gravità del pro- blema e le ricadute positive – sociali ed economiche – che il progetto Consommons ivorien avrebbe potuto avere sulla comunità, ha deciso di sostenere il progetto e la co- operativa di donne, mettendo a disposizione un terreno di 7 ettari. Oggi la cooperativa di produttrici del villaggio di N’Ganon coltiva in modo biologico 4 ettari di riso, 2 ettari di ortaggi e cereali e 1 ettaro di fagioli: una parte del raccolto va alle famiglie delle produttrici della cooperativa e una parte è donata alla mensa scolastica per i pasti degli studenti, mentre ciò che resta è venduto al mercato locale, gene- rando un reddito ulteriore per la cooperativa. Slow Food ha affiancato le donne nella creazione della cooperativa e ha sostenuto il costo delle sementi e delle attrezzature per il campo comunitario e di un granaio per stoccare le eccedenze.
Inoltre il convivium Slow Food Chigata ha organizzato nu- merose attività educative per i bambini e gli insegnanti: visite al campo comunitario, corsi di formazione sull’agri- coltura biologica e sul concetto di cibo buono, pulito e giusto. Il progetto nel 2010 Nel 2010 il progetto coinvolgerà un nuovo villaggio (Nan- gounkaha) e la sua scuola primaria: questo villaggio conta circa 2500 abitanti e dispone di infrastrutture sociali non trascurabili, tra le quali una scuola elementare di sei classi, due pompe idrauliche per l’approvvigionamento idrico e una mensa scolastica. Anche qui verrà realizzato un orto affidato ad una cooperativa di donne che fornirà i viveri per la mensa della scuola primaria; il resto della produzio- ne sarà in parte destinata alle donne e alle loro famiglie, e in parte alla vendita al mercato. Coordinatore del progetto Mariam Ouattara Adiarratou, convivium leader di Slow Food Chigata Impatto sociale Il progetto Consommons ivoriens ha avuto una ricaduta positiva su tutto il villaggio, riducendo l’impatto che i con- flitti del 2002 avevano causato in questa regione: la men- sa della scuola ora è in grado di offrire pasti più buoni e sani a circa 300 studenti, che sono contenti di fermarsi a scuola per pranzo. Ciò ha rappresentato inoltre un ulterio- re incentivo alla scolarizzazione. Le donne della cooperativa hanno una maggiore autono- mia e hanno aumentato il proprio reddito. L’intera comunità ha migliorato la propria alimentazione grazie alla disponibilità di prodotti locali freschi. Il successo del progetto ha attirato l’interesse dei villag- gi vicini che vorrebbero replicare l’esperienza positiva di Consommons ivoriens, mentre un numero sempre più ele- vato di persone partecipa alle attività del convivium Slow Food Chigata. Beneficiari nel 2009 300 alunni della scuola primaria Epp N’Ganon - Ecole Pri- maire Publique de N’ganon 200 donne della cooperativa agricola di N’Ganon 10 cuochi della mensa scolastica Il direttore e gli insegnanti della scuola Le famiglie degli studenti 2000 abitanti del villaggio di N’Ganon Partner nel 2009 Convivium Slow Food Chigata Il capo-villaggio di N’Ganon
In parole loro… “Da quando la mensa usa i prodotti che provengono dai campi biologici della cooperativa di donne del villaggio, si mangia bene. Il cibo è più buono rispetto a prima e ci sono molti più alunni che si fermano a mangiare al refettorio. Prima molti andavano a mangiare a casa. Questo progetto ci ha permesso di apprezzare meglio il gusto dei nostri prodotti”. Soro Pewa, alunno della classe CM1 della scuola primaria di N’Ganon “Questo progetto ci ha aiutato molto. Coltivare l’orto co- munitario ci ha permesso di avere un guadagno ulteriore: ciascuna di noi ha potuto vendere al mercato tre ceste di cipolle in eccedenza per circa 13 euro e, considerando che la nostra cooperativa è formata da 200 donne, significa che il nostro orto quest’anno ha fruttato più di 2500 euro. Inoltre abbiamo usato solo metodi di produzione biolo- gica, senza l’uso di prodotti chimici, cosa che ci ha fatto risparmiare e ottenere prodotti più sani. Ci auguriamo di proseguire con questo progetto che ci ha permesso di nu- trire bene gli studenti, di mangiare bene a casa e di avere una piccola fonte di reddito, facendoci anche riscoprire il gusto vero dei prodotti locali e preservare le nostre tradi- zioni culinarie” Yeo Koudjénè produttrice della cooperativa agricola del villaggio di N’Ganon Obiettivi per il 2010 Ampliare la portata del progetto Consommons Ivo- rien coinvolgendo il villaggio di Nangounkaha e la sua scuola primaria. Offrire agli studenti del villaggio di Nangounkaha un in- centivo alla scolarizzazione, grazie al miglior servizio che viene loro offerto dalla mensa. Sensibilizzare gli studenti della scuola primaria di Nan- gounkaha, i professori e i genitori dei ragazzi sull’impor- tanza di consumare cibi locali e biologici. Attività previste per il 2010 Organizzare incontri con la comunità e la scuola primaria del villaggio di Nangounkaha per presentare e motivare le esigenze, l’importanza e le finalità del progetto. Contribuire alla realizzazione di un orto comunitario, for- nendo semi e attrezzature e coinvolgendo due agronomi locali per istruire le donne di Nangounkaha sulle tecniche agricole biologiche. Costruire un pozzo per l’approvvigionamento idrico dell’orto e un mulino per fornire alla comunità anche fari- ne di cereali.
Realizzare un menù adatto ai ragazzi della scuola primaria di Nangounkaha, usando esclusivamente i prodotti locali e valorizzando la tradizione gastronomica locale. Organizzare per gli studenti una serie di lezioni teoriche e pratiche sull’educazione alimentare e sulla cucina ivoria- na. Organizzare visite guidate dell’orto comunitario per i ragazzi della scuola di Nangounkaha, affinché possano vedere come vengono coltivati gli ortaggi e gli altri prodotti della mensa Risultati attesi nel 2010 1 nuova scuola coinvolta dal progetto Consommons Ivorien per un totale di circa 300 nuovi bambini coinvolti 1 nuovo orto comunitario di 7 ettari realizzato 1 pasto al giorno preparato con i prodotti dell’orto e servito agli studenti di 2 scuole primarie Un’alimentazione migliore per 600 studenti di 2 scuole, grazie alla somministrazione in mensa di pasti “buoni, puliti e giusti” Beneficiari nel 2010 600 studenti di 2 villaggi (N’Ganon e Nangounkaha) 300 donne riunite in 2 cooperative di produttrici 20 cuochi di 2 mense scolastiche I direttori e gli insegnanti delle scuole primarie di N’Ganon e di Nangounkaha Le famiglie degli studenti 4500 abitanti dei villaggi di N’Ganon e di Nangounkaha Partner nel 2010 Convivium Slow Food Chigata 2 agronomi: Ouattara Issa Pascal e Yéo Wafougntaly I capo-villaggio di N’Ganon e di Nangounkaha Budget del progetto La spesa prevista per replicare il progetto nel villaggio di Nangounkaha nel 2010 è di 22.700 euro, come illustrato nel seguente preventivo: Attività Costi Attrezzature e sementi per il nuovo orto comunitario € 5.000 Costruzione di un pozzo per l’irrigazione dell’orto € 3.800 Costruzione di un mulino per la farina € 3.000 Corso di formazione sulle tecniche agricole di base per le donne € 3.000 Materiale didattico per l’educazione alimentare per gli studenti € 2.000 Personale di supporto per i corsi di educazione alimentare e per corsi di cucina € 2.000 Attività di comunicazione e sensibilizzazione sul progetto € 800 Visite didattiche nell’orto comunitario € 200 Coordinamento del progetto € 1.900 Supporto operativo € 1.000 Totale € 22.700
Aiutaci a proseguire con il progetto nel 2010! Donando € 5.000, ci aiuterai ad acquistare le attrezzature e le sementi per l’orto comunitario di Nangounkaha Donando € 2.000, sosterrai le attività di educazione e il materiale didattico per gli alunni della scuola del villaggio Donando € 300 contribuirai alla formazione sulle tecniche agricole di base per 10 donne della cooperativa del villaggio Donazioni di qualunque altro importo saranno comunque importanti per il futuro del progetto. Tutti i donatori saranno segnalati sul sito di Slow Food e della Fondazione Slow Food Per dare un contributo, visita il sito: www.slowfood.it/donate Per maggiori informazioni: donate@slowfood.it tel. +39 0172 419727
Slow Food si impegna perché ciascuno abbia diritto ad un cibo buono per sè, buono per chi lo ha coltivato, buono per il pianeta Nata nel 1989 per contrastare il fast food e la fast life, Slow Food è un’associazione internazionale eco-gastronomica che conta oggi più di 100.000 soci in oltre 150 nazioni. Slow Food significa dare la giusta im- portanza a ciò che si mangia, conoscere la sua origine e il lavoro dei produttori, rispettare il ritmo delle stagioni, essere consapevole che le scelte alimentari quotidiane influiscono sul futuro del pianeta. Ma soprattutto, Slow Food significa fare tutto questo mettendo insieme piacere e responsabilità e rendendoli inseparabili. Slow Food organizza e promuove eventi dal livello internazionale a quello locale, per diffondere la conoscenza dei prodotti locali e artigianali, per promuovere un’agricoltura sostenibile, mettere in contatto produttori e consumatori (o meglio, co-produttori). Tramite la sua casa editrice, pubblica libri, guide e riviste. Con i suoi progetti di educazione del gusto, Slow Food aiuta a cono- scere meglio il cibo, a comprendere da dove proviene, come è prodotto e da chi, costruendo una consapevolezza nuova e stimolando cambiamenti sociali virtuosi. www.slowfood.com La Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus rafforza le comu- nità dei piccoli produttori, difende la biodiversità alimentare, custodisce i cibi tradizionali e valorizza i territori, creando nuovi modelli economici e mettendoli in pratica in tutto il mondo. I suoi progetti principali sono i Presìdi, i Mercati della Terra e l’Arca del Gusto. www.fondazioneslowfood.it Terra Madre è nata nel 2004 per dare voce ai contadini e ai produttori di cibo di tutto il mondo, per metterli in contatto con i cuochi, gli accadem- ici, i giovani, per ostruire una rete internazionale capace di migliorare il sistema della produzione e della distribuzione de cibo. Gli incontri si tengono a livello locale, regionale e internazionale. Ogni due anni la città di Torino ospita l’incontro mondiale di tutte le comunità del cibo. www.terramadre.org Slow Food Piazza XX Settembre, 5 - Bra, 12042 (Cn) – Italy tel. +39 0172 419701 - fax +39 0172 419725 fondazione@slowfood.it
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