CONSIGLIO COMUNALE DI TRENTO - dell'adunanza del 3 luglio 2018 904 - Comune di Trento
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904 CONSIGLIO COMUNALE DI TRENTO Verbale dell’adunanza del 3 luglio 2018
905 L’anno duemiladiciotto, addì tre del mese di luglio, alle ore 17.30 in Trento, nella sala delle riunioni consiliari, è stato convocato il Consiglio comunale – ai sensi dell’art. 61 del Regolamento interno del Consiglio comunale – con provvedimento della Presidente del 25 giugno 2018 protocollo n. L378|RFS001.02|0166523|25/06/2018, recapitato al domicilio di tutti i Consiglieri. L’adunanza per la trattazione delle interrogazioni inizia alle ore 17.36. 2.314/2018 05.06.2018 DELLA CONSIGLIERA COPPOLA AVENTE AD OGGETTO: “CANI AGGRESSIVI. NECESSITÀ DI UN’ORDINANZA”. (Relatore Andrea Robol) PRESIDENTE: Buonasera. Questa interrogazione è stata presentata da me in qualità di consigliere comunale Verde e vado a leggerla per comodità di tempo. Premesso che anche a Trento, come nel resto della provincia, si registrano con cadenza sempre maggiore aggressioni a familiari, estranei e ad altri cani di taglia inferiore con caratteri più miti da parte di cani ritenuti, a ragione, aggressivi; che il caso del meticcio Franky, buono ed equilibrato, massacrato a morsi da un giovane Terrier nella campagna sotto la casa di una signora di Ravina è solo l’ultimo di una lunga e dolorosa serie; che proprio recentemente anche a Riva del Garda una jack russell (Margot) è stata sbranata suscitando un’ordinanza del Sindaco; che le perizie sui cani aggressivi sottolineano comportamenti di tipo intraspecifico, così vengono chiamati, nei confronti di altri cani e interspecifico quando sono verso persone della famiglia o estranei e che i tipi di possibili aggressioni sono qualificabili e possono essere conosciute dai padroni che sappiano però leggere i comportamenti e le avvisaglie di pericolo e che siano passati attraverso un’opportuna formazione, che possono essere di vario tipo: aggressioni da irritazione e da paura, predatori, territoriali, eccetera e che sovente i proprietari di cani potenzialmente aggressivi non sono pienamente consapevoli della tipologia di cani con cui si rapportano e della necessità di attenzioni particolari e di un’adeguata educazione che sia tale da non mettere a repentaglio la sicurezza personale, della propria famiglia, di altre persone e di altri cani. Premesso anche che non sono solo le razze ritenute più rischiose ad avere questi comportamenti, normalmente si parla sempre di mastini napoletani, rottweiler, pitbull o bull terrier, quindi di cani con mascelle e strutture muscolari particolarmente potenti, ma che ultimamente a Trento anche altri cani come border collie e pastori australiani si sono resi responsabili di aggressioni che sono state segnalate; che la questione naturalmente non può essere lasciata solo al buonsenso dei cittadini possessori di cani né alla pazienza e alla rassegnazione di coloro che vedono i propri animali essere sbranati essendo completamente impotenti; che i cani tutti sono esseri senzienti e necessitano di rispetto e considerazione e quindi anche i cani potenzialmente pericolosi necessitano di attenzioni particolari; che il signor Sindaco di Trento è responsabile della sicurezza e della serenità dei propri cittadini e che il Comune, anche attraverso l’Assessorato all’ambiente, in sinergia con l’Azienda sanitaria, può fare molto per evitare i rischi ed evitare comportamenti scorretti da parte di proprietari di cani incapaci di gestirli nella maniera giusta che infliggono spesso oltre al danno, come è accaduto nei casi che ho segnalato, offese e sberleffi a coloro che subiscono, come da numerose testimonianze. Tutto ciò premesso, si chiede al signor Sindaco e all’assessore competente Andrea Robol, se non intendano procedere come ha fatto il Sindaco di Riva che il 21 maggio scorso, dopo aver acquisito dall’Unità operativa di igiene e sanità veterinaria della APSS, la conferma che i due cani che avevano ucciso la cagnolina Margot avevano una modalità di gestione che poteva costituire causa di rischio, ha firmato un’ordinanza. Questa ordinanza ha disposto che i due cani siano tenuti al guinzaglio nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico con collare e pettorina a doppio moschettone e anche che i proprietari frequentino obbligatoriamente un percorso educativo che miri ad una più corretta gestione entro e non oltre trenta giorni dalla notifica dell’ordinanza». Quindi non cose punitive nei confronti in particolare dei cani che non hanno colpa chiaramente, per cui arrivare alla soppressione o cose di questo genere è l’ultima cosa a cui
906 si dovrebbe giungere, ma c’è tutto un lavoro a monte che può essere fatto, chiediamo se non si ritenga di agire allo stesso modo, visti i casi accaduti in città e imponendo misure di sicurezza ai possessori di cani, perché c’è anche un articolo (672) del codice penale che dice «chiunque non osservi un provvedimento dato dall’autorità per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o di ordine pubblico e di igiene è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con l’arresto fino a tre mesi con l’ammenda fino a 206 euro». Chiedo anche se non si crede che debba essere applicata la normativa nazionale in merito ai cani pericolosi e anche se intende inserire nell’ordinanza che dovrebbe accompagnare le sanzioni nei confronti dei proprietari di cani colpevoli di aggressione l’obbligo di partecipare a cicli formativi e di educazione al benessere intanto del proprio animale e naturalmente, di conseguenza, anche alla riduzione o all’annullamento dei rischi nei confronti di persone o di altri cani. Volevo dire che questa interrogazione è derivata da una serie abbastanza lunga di segnalazioni che sono arrivate non credo solo alla mia attenzione. Grazie quindi, assessore, per la risposta che vorrà darmi. ROBOL (Assessore con delega per le materie della cultura, biblioteche, politiche ambientali e pari opportunità): Grazie, Presidente. Grazie, consigliera interrogante. Evidentemente il tema non posso che condividerlo, quello della sensibilità e dell’attenzione. Devo però, ma per essere ligio a quello che avviene, magari darle, e lo farò leggendo, la risposta e gli elementi che ci fornisce la nostra Polizia locale anticipando che, come tutte le ordinanze, non possono essere del tipo erga omnes, quindi valevoli in tutti i casi, ma devono riguardare casi specifici oggetto di puntuale valutazione da parte dei veterinari dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Quindi anticipo anche il fatto che lei ricordava di Riva del Garda, ecco perché in riferimento a quel fatto citato nell’interrogazione il Comune ha emesso sì l’ordinanza coperta da privacy e quindi non pubblicato nel sito. Quindi ha ricevuto e ha provveduto sul caso singolo all’ordinanza. Ma ordinanze valevoli erga omnes probabilmente non sono consentite. L’ordinanza contingibile ed urgente del Ministero della salute concernente la tutela dell’incolumità pubblica dell’aggressione dei cani di data 6 agosto 2013, la cui validità è stata prorogata fino al 20 luglio 2018 – e questo è il punto – dispone che siano i competenti Servizi sanitari a segnalare al Sindaco del Comune di residenza di cani considerati pericolosi o che necessitano di un percorso educativo. Infatti la normativa prevede che tutti i medici veterinari sono tenuti ad informare i proprietari di cani dell’esistenza dei percorsi formativi – lo diceva anche lei prima – e a segnalare ai servizi veterinari dell’Azienda sanitaria locale eventuali animali che necessitino di una valutazione comportamentale. A livello provinciale vi è un protocollo interno dell’Azienda provinciale servizi sanitari che impone al personale del pronto soccorso dei vari presìdi ospedalieri la segnalazione immediata di eventuali episodi di morsicatura di cani ai rispettivi Servizi sanitari territoriali. Nel caso specifico del comune di Trento la segnalazione deve partire dall’Unità operativa igiene, sanità pubblica, veterinaria 2 i cui medici effettuano una prima valutazione sui singoli episodi e attivano sia la procedura sopra illustrata che le altre profilassi previste per la tutela della salute pubblica. Questo per rifarmi a quanto dicevo prima sull’adozione di ordinanze valide erga omnes. Quindi le stesse ordinanze devono fondarsi dunque su specifiche segnalazioni che devono seguire l’iter che le dicevo prima. Per rifarmi a quanto lei giustamente ricordava, il Corpo di Polizia locale è da sempre molto attento al rispetto della normativa sul benessere degli animali e, oltre alla normativa citata nazionale, applica anche quella specificatamente prevista dal regolamento di polizia urbana che, rispecchiando i dettami dell’ordinanza ministeriale, prevede ulteriori norme di comportamento punite con sanzioni amministrative. Colgo l’occasione, sono state elevate anche varie violazioni sia per l’articolo 672 del codice penale che punisce il proprietario dell’animale per la mancata custodia e sorveglianza, che segnalazioni all’autorità giudiziaria ai sensi dell’articolo 544-ter del codice penale, qualora venga ravvisato un maltrattamento dell’animale. Le ho ricostruito un attimino l’iter. Certamente nel momento nel quale si abbia la segnalazione secondo l’iter che le dicevo prima da parte del Servizio sanitario, quindi in special
907 modo dei veterinari, certamente l’Amministrazione agisce in questo caso attraverso il nostro servizio competente. PRESIDENTE: Grazie, assessore Robol. Quindi lei mi sta dicendo che non può esserci una ordinanza che valga per tutti, ma che l’ordinanza nello specifico deve andare con riferimento ai singoli casi, ordinanza coperta da privacy su casi specifici segnalata dai veterinari. Quello che mi crea qualche dubbio, se non qualche turbamento, è che praticamente si dà per scontato che l’ordinanza eventuale o la segnalazione vengono fatte a danno avvenuto, cioè che non ci sia un discorso preventivo. Questo è un po’ secondo me il livello che io credo che anche a livello comunale andrebbe tenuto molto in considerazione. Adesso, siccome lei mi dice che tutto deve partire dalla segnalazione del veterinario che si rivolge poi all’Amministrazione, quindi al Comune di Trento perché, a segnalazione fatta, si prendano delle decisioni da parte anche del Corpo di Polizia locale, quindi di elevare sanzioni e cose di questo tipo, di intervenire sulla custodia e sulla sorveglianza, però io credo che forse il Comune di Trento un passo in più potrebbe farlo nel senso di, quando ne ha l’opportunità, credo che siccome i casi che sono avvenuti in città e anche fuori città sono parecchi, di avere un atteggiamento maggiormente di attenzione, di richiedere più attenzione da parte dei veterinari perché la parte formativa diventa quella fondamentale perché, una volta che il cane ha aggredito, ha morso, ha ucciso un altro animale, ha ferito il padrone, ha magari ferito, come accade spesso, bambini e cose di questo genere, è troppo tardi. Certo che parte la segnalazione, partono le segnalazioni e parte soprattutto l’intervento punitivo nei confronti dell’animale che, se non è stato adeguatamente formato e non è stata formata la famiglia che lo ha in consegna, tutto questo serve abbastanza a poco. Quindi la richiesta che faccio io con forza, siccome le persone che hanno subito questo danno ne portano ancora le conseguenze, perché vedere uccidere il proprio animale sbranato non è una cosa gradevole e piacevole per nessuno, spesso sono anche persone sole che magari hanno solo questo piccolo animale e rappresenta tanta parte della propria esistenza anche affettivamente, quantomeno le persone che me lo hanno segnalato nello specifico sono due signore anziane, è troppo tardi, quindi, come in tutte le cose, la prevenzione diventa il fatto dirimente secondo me. Quindi io la invito, se posso permettermi, assessore, attraverso il suo Assessorato, a prestare particolare attenzione e magari ad interagire con i veterinari a livello comunale affinché, individuati i cani che hanno potenzialmente queste caratteristiche, si possa cercare di educare loro e contemporaneamente anche i loro proprietari. 2.315/2018 06.06.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, POSTAL, GIULIANI, OSELE, MORANDUZZO, BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “SITUAZIONE AL QUARTIERE DELLE ALBERE”. (Relatore Alessandro Andreatta) PRESIDENTE: Passo quindi alla seconda delle interrogazioni dei consiglieri della Lega Nord, primo firmatario consigliere Festini Brosa. Relatore il signor sindaco Alessandro Andreatta. Do la parola al consigliere primo firmatario. FESTINI BROSA (Lega Nord Trentino): Grazie, Presidente. Il quartiere delle Albere soffre da tempo per numerosi problemi rimasti irrisolti, che prima di tutto stanno impedendo l’insediamento nell’area di una vera comunità di residenti e di esercizi commerciali adeguati; gli edifici residenziali sono oggi in gran parte vuoti e gli esercizi commerciali hanno subito continue aperture e chiusure per carenza di clientela. L’adunata degli Alpini che avrebbe potuto essere una vetrina per il quartiere stesso si è dimostrata la cartina di tornasole dell’inefficienza di questa Amministrazione, vedi le varie lamentele susseguitesi sui giornali. Le stesse strutture degli edifici, per quanto quasi nuovi, mostrano segni di elevato degrado e deterioramento soprattutto delle parti in legno, andando a peggiorare la già discutibile estetica del quartiere. I cittadini che vivono nell’area hanno segnalato l’esigenza che il quartiere diventi più accessibile, frequentabile a fronte di un aumento del flusso dei veicoli e di possibilità di passaggio dell’autobus. Il quartiere è poi ancora in attesa della realizzazione del secondo sottopasso ferroviario di accesso
908 in progetto all’altezza dell’esercizio Eurobrico. Negli ultimi mesi del 2017, dopo le azioni in Circoscrizione C11 che hanno visto diversi documenti presentati in Consiglio (conferenze stampa, incontri con i cittadini, raccolte di segnalazioni, firme e denunce in merito) si erano raccolte specifiche segnalazioni sulla situazione del quartiere e proposte di intervento che qui si riportano. Adesso non le sto ad elencare tutte, perché aggiungo una visione rispetto a ciò che è successo ieri. Questi temi e suggerimenti raccolti durante la serata danno voce ai pensieri dei cittadini che chiedono di essere portati all’attenzione di chi ha il mandato per produrre dei cambiamenti e finora non ha mostrato di saperlo fare per questo quartiere. Si interroga quindi il Sindaco e la Giunta comunale per sapere: a quale punto sia lo sviluppo del progetto di collegamento delle telecamere private con la sala operativa delle forze dell’ordine; che tipo di area cani sia prevista per il quartiere e con quali dimensioni; se sia sotto controllo l’aumento della popolazione di leporidi, lagomorfi e quali siano i risultati del monitoraggio della presenza di tali animali nell’area delle Albere; a che punto sia l’individuazione di una soluzione al problema parcheggi del quartiere; se non si ritenga opportuna la creazione di un’apertura perlomeno pedonale del parcheggio attuale del CTE anche sul lato di via Madruzzo, vista la presenza di un ampio cancello; quale progetto antidegrado si sta cercando di attuare sul quartiere delle Albere; se sia possibile, negli spazi rimasti vuoti di proprietà delle aziende compartecipate, di inserire con canoni adeguati associazioni al fine di migliorare l’abbellimento e il sostegno della qualità della vita del quartiere. Ora a me dispiace non vedere qui l’assessore competente in materia che durante la campagna elettorale delle comunali di questa legislatura si era espresso in un certo modo e i fatti si sono visti nella realtà. Guarda caso questa è datata 6 giugno 2018 in funzione di una continua richiesta, nel senso che sulla C11 era stata fatta un’azione anche prima, ma poi, visto che non c’erano risposte, il 6 giugno 2018, a forza di spinte ho detto va bene, presentiamo questa. Ieri c’è stata una riunione, ben venga che la riunione ci sia stata ieri, ben venga che la popolazione si sia potuta esprimere su ciò che non funziona in questo ambito; se lei anche si ricorda, carissimo Sindaco, io l’avevo paragonata una volta a Renzo Piano rispetto al lavoro delle Albere e poi la capacità reale dell’Amministrazione di gestire la città si utilizzavano le Albere per far vedere come funzionano nella realtà le cose. Il concetto adesso diventa questo: ci sono questi atti che sono stati richiesti da molto tempo, come quello per esempio di aprire il parcheggio del CTE verso via Madruzzo è una cosa semplice e banale, bastano due colonnine con la stanga che apre e chiude, non c’è niente di particolare, eppure è lì ed è lì attaccato e perché c’è bisogno di quel parcheggio e i clienti lo sanno. Se si vuol far vivere quel quartiere bisogna farle queste cose. In più, visto che ci sono degli spazi liberi e noi come associazioni chiediamo a gran voce che ci siano degli spazi, troviamo degli spazi all’interno anche per le associazioni fintanto che non vengono utilizzati in modo non dico più appropriato, perché per le associazioni è appropriato di sicuro, ma magari come era di pensiero quando è stato progettato il quartiere. Io mi auguro quindi di ricevere comunque una risposta adeguata. PRESIDENTE: La parola al signor Sindaco. Anche in questa interrogazione sono tanti i punti, consigliere e, come raccomando, quando i punti sono così tanti presentate interrogazione a risposta scritta. SINDACO: Grazie. Volevo esordire proprio così, finché le domande sono sette, più altre tre che ha aggiunto, dieci, è impossibile rispondere. Parlo in fretta per cercare di rispondere più che posso e se no ripresenterà gli altri punti, perché non è che mi arrabbio solo con il consigliere Maschio dei Cinquestelle, anzi, non ero per nulla arrabbiato, ma uso un metro uguale per tutti. Detto questo, abbiamo un’idea totalmente diversa su quel quartiere. Io sono assolutamente orgoglioso, avendo seguito i lavori su quel quartiere da luglio del ‘98 fino all’inaugurazione del MUSE a fine luglio 2013, di quello che abbiamo fatto e sono contento che una persona credo neutra come il direttore del Trentino abbia due o tre giorni fa risposto a chi esternava perplessità su quell’area in modo molto puntuale. Io non dico tutto è positivo, perché è abbastanza accoglibile, un Museo festeggiamo quest’anno cinque anni che viaggia sui cinquecentomila utenti, mi pare, spettatori presenti che credo sia un fatto straordinario; un parco di cinque ettari
909 dei sette ettari che su undici sono stati ceduti gratuitamente all’Amministrazione che viene utilizzato e tantissimo è un’altra bella notizia; una BUC, una Biblioteca universitaria centrale che funziona è una terza bella notizia. Certo, ci sono problemi, non lo nego, per talune altre cose, ma cito queste tre cose per dire che l’abbiamo certamente indovinata, visto che quella era un’area abbandonata ed era storica peraltro di una fabbrica della città, io sono proprio contento di quello che abbiamo fatto. Detto questo, affrontiamo anche le questioni naturalmente e le questioni sono numerose, non posso risolverle tutte, però un cappello andava fatto e quindi per prima cosa noi non siamo a conoscenza di progetti o accordi che prevedono il collegamento di telecamere private con le sale operative delle forze dell’ordine; io ho sempre parlato di questo collegamento rispetto a telecamere collocate dall’ente pubblico. Ne abbiamo in giro una quantità infinita, quelle sono collegate con le centrali operative delle forze dell’ordine, quindi quelle pubbliche, quelle dell’ente pubblico, quelle collocate da noi, quelle collocate da noi decidendo dove porle, quelle collocate da noi decidendo dove porle non per la sola nostra visione ma concordata con le altre forze dell’ordine. Le assicuro che queste arrivano tutte alle centrali. Questo naturalmente è il punto 1. Poi c’è il punto 2. È prevista la realizzazione di aree cani in questo parco, non in tutti i parchi ci sono le aree cani; in alcuni parchi della città le aree cani ci sono e in altre no. Questo perché riteniamo di offrire possibilità sufficienti ai proprietari di cani che possono accedere ai parchi che lo prevedono. Questa è una tipologia di parco particolare, è il parco più vicino al centro storico, è un parco fortemente frequentato, è un parco che aveva anche i criteri progettuali e paesaggistici di un certo tipo che hanno caratterizzato quell’area e, secondo me, l’hanno cauterizzata bene. Quindi parco speciale progettato in un certo modo, non tutti i parchi devono avere l’area cani: per i cani ci sono tante altre possibilità che peraltro funzionano. Non le cito i parchi a memoria dove ci sono i cani, perché li sa anche lei. Terzo aspetto, quello legato mi pare alla questione della popolazione dei leporidi lagomorfi, eccetera. Lei sa che questi appartengono alla fauna selvatica che è sottoposta ad una legge provinciale, che è la n. 24/91 e quindi ne è responsabile l’Ufficio faunistico della Provincia autonoma di Trento. Tuttavia io non scarico, mi informo, telefono e quindi allo stato attuale non c’è alcun monitoraggio e quindi non sono disponibili i dati che lei mi chiede sull’andamento della presenza di questa specie. Riferisco quello che spetta ad altri e non risultano comunque, di questo siamo certi, problematicità riconducibili ad una presenza anomala di esemplari della specie che lei ha citato. Quindi posso dirle che c’è una sicurezza che viene garantita dal Servizio faunistico della Provincia in termini o problematicità per la presenza della specie che lei ha indicato. Questo era il terzo punto. Poi qui c’è un punto molto complicato, ma proviamo ad affrontare anche questo, che è quello legato e lei l’aveva intitolato al problema parcheggi. Qui è opportuno dire alcune cose, nel senso che ci sono quarantadue stalli di sosta posti sul lato nord di corso del Lavoro e della Scienza e sono regolamentati in questo modo i quarantadue posti: ventiquattro sono posti auto a disco orario per permettere una possibilità di affluire a quell’area, di poter convergere su quell’area e quindi per due ore di disco orario si determina un certo tipo di rotazione, questi sono la metà, ventiquattro posti; più del 30 per cento sono per le operazioni di carico e scarico importanti con riferimento alle attività commerciali che ci sono e per la restante parte sono invece riservati due alle persone con ridotta capacità motoria, due ai taxi, uno al car sharing e quindi qui ha il dettaglio dei quarantadue stalli di sosta. La regolamentazione a disco orario due ore tende, ma l’ho già anticipato, a favorire chi vuole beneficiare del quartiere e, nello stesso tempo, vuole scoraggiare chi va lì a parcheggiare e poi magari fa il sottopasso e viene in Duomo, in piazza Fiera, ci mette otto minuti e parcheggia magari per ore. Non è questo l’obiettivo, ma credo che lei sia assolutamente d’accordo con me su questo. Trattandosi di un nuovo quartiere, è stato impostato come un quartiere nuovo, quindi, come è noto, lo standard dei parcheggi è garantito, sono presenti nel piano interrato, penso che lei sia sceso ancora o se no ci vada e li vede naturalmente. Io ero sceso, anzi, non ero sceso, ho calpestato il suolo quando ancora era in costruzione quell’area. Quindi conosco piuttosto bene tanti particolari, anche quello dei parcheggi.
910 Per quanto riguarda l’elevato numero di stalli carico e scarico che sono stati individuati su corso del Lavoro e della Scienza, è una misura che abbiamo scelto proprio per le attività di quartiere, quindi è chiaro che per noi è importante avere questi spazi per liberare la parte centrale dove non si può circolare, però garantire certamente che ci stanno a cuore le attività commerciali che nella fascia dalle sette alle dieci possano essere utilizzati questi parcheggi per il carico e lo scarico. Anche su questo mi pare di aver detto a sufficienza. Ancora il Comune di Trento non è proprietario degli spazi di cui lei parla e mi pare che sono il punto 5 e il punto 7, quindi noi non siamo proprietari, però possiamo naturalmente andare ad interloquire per capire se nella fattispecie l’aspetto di collegamento il cancello si può aprire. Questo è un impegno che mi prendo di verificare. Non siamo proprietari, se no sarebbe semplicissimo, però possiamo interloquire e trovare soluzioni nella direzione da lei indicata. Mi pare che, pur non avendo toccato tutto ma quasi tutto, mi pare di aver detto. C’era questo aspetto della presenza di richiedenti asilo in branco. Adesso francamente, a parte l’espressione “in branco” che francamente riferisco ad altro e quindi spero che lei la voglia in qualche modo cancellare, è scritta, ma io “branco” faccio riferimento ad altri esseri animati e non in riferimento a persone umane e a richiedenti asilo, se è quello, perché magari parlava di branco e di altri tipi di animali, ma non è questo. Però francamente è il parco che conosco meglio, è il parco che frequento di più, è a 350 metri da casa mia, vado a giocarci con il mio nipotino, credo di essere un profondo osservatore di quel parco e anche conoscitore, quindi non posso vedere attribuito a quel parco cose che io, non nella quotidianità ma dentro una presenza che è piuttosto abituale nei fine settimana, viene qui descritta. Quindi è un parco goduto da tutti, seguito da tutti i cittadini, da cinque, sette, dieci generazioni, dai cittadini che sono arrivati da meno tempo, anche da pochi mesi in Italia, il parco è per tutti, perché noi non facciamo cose per pochi, ma facciamo cose per tutti. La città funziona se pensiamo a spazi per tutti, non per alcuni. La città è per tutti e va goduta da tutti, nel rispetto delle regole, questo è ovvio, ma va goduta da tutti e quelli che possono circolare nella nostra città hanno diritto di poter godere di tutti gli spazi che la città naturalmente offre e prevede per tutti. Naturalmente per i clienti di attività presenti in zona c’è la possibilità di usufruire dei posteggi presenti nel parcheggio sotterraneo, quindi chi va lì in palestra, chi frequenta società assicurative o altro ha i parcheggi che possono essere riservati per l’occasione da parte delle aziende, delle società o delle ditte o delle associazioni che presentano queste attività. Credo davvero di aver detto quasi tutto e se no la prossima volta, perché il mio tempo penso che sia scaduto. PRESIDENTE: Grazie, signor Sindaco. La parola al consigliere Festini Brosa per la replica. FESTINI BROSA (Lega Nord Trentino): Sarò breve. Io la ringrazio per il discorso per i punti, cercherò di essere più conciso, però questi punti risalivano ad una serata che era stata fatta proprio alle Albere e la tipologia di linguaggio l’ho virgolettato quando è stato scritto e avevo evitato di leggerlo in quanto riconosco che la forma poteva essere un po’ forte, però è ciò che il cittadino in quella serata si era trovato di esprimere e di dire. È stato virgolettato proprio perché non veniva da me, ma dal cittadino, quando è stata fatta questa cosa. Ho evitato di leggerlo apposta. Se lei, signor Sindaco, ha voluto salirci sopra, lo veda lei, siccome era virgolettato da parte del cittadino ho evitato di dirlo, ma lei l’ha letto e a me va bene così. L’ha voluto ripetere lei, non discuto. Invece mi auguro, per quanto riguarda il parcheggio e anche per quanto riguarda la possibilità delle associazioni, che possa avere grande forza nella sua voce e poter risolvere un pochino la cosa, perché veramente sono già poche le attività commerciali, se queste aumentano di parcheggio un po’ più lontano ed esterno serve. Io dubito che venga utilizzato il parcheggio delle Albere per andare in piazza Fiera e la distanza che c’è da piazza Fiera, stessa cosa al contrario da piazza Fiera verso le Albere la distanza e i costi non sono di sicuro utili ad incentivare questo tipo di parcheggio. Grazie intanto.
911 2.321/2018 20.06.2018 DEI CONSIGLIERI MASCHIO, NEGRONI E SANTINI AVENTE AD OGGETTO: “ANTAGONISTI LASCIATI AGIRE SENZA MUOVERE UNA FOGLIA” (Relatore Alessandro Andreatta) PRESIDENTE: Ultima interrogazione della serata è dei consiglieri del MoVimento 5 Stelle, primo firmatario consigliere Maschio, a cui do la parola per l’illustrazione. MASCHIO (MoVimento Stelle): Grazie, Presidente. Questa interrogazione è stata sottoscritta sì da noi, ma anche dal consigliere e vicepresidente Bridi. Infatti non era intestata al MoVimento 5 Stelle, ma era di quattro consiglieri. Quello che sembra paradossale – leggo il dispositivo – è leggere che sui quotidiani si stia indagando a proposito di quanto successo il venerdì prima del 18 giugno, questa era un’interrogazione del 18 giugno. Cerco di essere veloce per lasciare tempo al consigliere Bridi se vuole intervenire anche lui. Non sembrerebbe esserci nulla da indagare, visto che alla manifestazione fatta venerdì scorso, quindi poco prima del 18 giugno, da un gruppo di giovani studenti per alcuni o antagonisti per altri, si sapeva già. Lo si può facilmente dedurre dal fatto che gli stessi erano scortati dalle forze dell’ordine e che hanno assistito senza intervenire o, meglio, senza procedere a fermarli, mentre scrivevano sul muro del comune di Trento in via Belenzani la scritta «Non scordiamo Soumaila ucciso dal razzismo». Altre scritte sono apparse in contemporanea in città agli stessi orari e nelle stesse modalità, ma ciò che lascia perplessi è che laddove si era presenti con le forze di polizia non si è intervenuti per fermarli. Lo testimonia anche il vicepresidente del Consiglio Bridi che può testimoniare quanto ora affermato. Tutto ciò premesso, chiediamo se sia possibile richiedere al questore come siano andate le cose e perché chi presidiava il corteo non ha impedito di lordare il muro del Comune; se si possono controllare i filmati del Comune delle telecamere ivi presenti e se il corteo di cui in premessa fosse autorizzato. Non so se il consigliere Bridi voleva anche lui intervenire. PRESIDENTE: Non può, le interrogazioni sono di chi le ha sottoscritte. MASCHIO (MoVimento Stelle): Infatti l’ha sottoscritta, l’ho detto all’inizio – se mi state ad ascoltare – è sottoscritta da Maschio, Negroni, Santini e Bridi. Io ce l’ho qua. PRESIDENTE: Non c’è la firma. C’è la firma in calce a macchina, c’è il nome e cognome ma la firma non ci risulta. Le cose vanno sottoscritte giustamente. La parola al signor Sindaco. SINDACO: In data 15 giugno si è svolta, è stato ricordato, questa manifestazione organizzata da un gruppo di dissidenti o antagonisti, il nome poi ognuno indica quello che ritiene più opportuno, con un ritrovo previsto all’ingresso della Facoltà di Sociologia di via Verdi. Io so che la questura di Trento ci ha chiesto, come succede in alcuni casi, di esercitare un certo tipo di servizio essendo comunque, come noto, la questura responsabile di questo tipo di manifestazioni ci aveva chiesto di svolgere un servizio di controllo con quattro agenti, due agenti di polizia municipale aveva chiesto che fossero collocati davanti all’entrata del Duomo e due invece all’incrocio, all’intersezione tra via Verdi e via Rosmini. Questo è quello che abbiamo fatto. Il compito era quello di intervenire sulla viabilità al passaggio di un eventuale corteo anticipandone la chiusura al traffico veicolare. Quindi un servizio tipico di polizia locale, questo è quello che il questore ci aveva comandato e ci aveva ordinato di fare. Queste operazioni vengono coordinate dal questore. La questura poi aveva vari agenti, erano agenti in divisa, agenti in borghese per la gestione delle loro competenze tipiche in materia di ordine e di sicurezza pubblica. Rispetto al danneggiamento sul muro di via Belenzani, quindi, noi non eravamo presenti perché eravamo impegnati, come ci aveva chiesto il questore, altrove. È chiaro che le immagini sono state scattate dalle telecamere presenti in via Belenzani, noi le abbiamo fornite, le abbiamo consegnate alla questura per gli accertamenti del caso.
912 PRESIDENTE: La parola al consigliere Andrea Maschio per la replica. MASCHIO (MoVimento Stelle): Grazie. Io capisco quello che doveva fare e cosa ha fatto il Comune, ma nell’interrogazione si chiede di chiedere lumi al questore soprattutto nel merito del fatto che, come pare, era presente personale della polizia che ha assistito alle scritte sui muri. La domanda non è provocatoria e non è neanche critica, è capire perché durante un’azione di questo genere non si provvede. Magari c’è una logica ben precisa, ma sarebbe interessante perché il consigliere Bridi era presente e ha scattato delle fotografie. È del tutto evidente che, se ci si accorge che le stesse forze di polizia non fanno nulla, gli stessi cittadini non faranno nulla, ma nessuno farà mai nulla e assisteremo inermi a questi atti che sono spregevoli e andremo avanti così, cosa che non credo si debba fare. Sarebbe opportuno magari pensare che potessimo anche noi intervenire cercando di evitare questi atti, là dove peraltro si parla di persone civili in teoria, ma non di delinquenti. Questo lo voglio dire. Quello che si spera di avere chiarezza nei prossimi giorni dal questore è del perché non si è agito in maniera indiretta ad evitare che venisse sporcato il Comune e venissero fatte queste scritte. PRESIDENTE: Iniziamo i lavori del Consiglio comunale. Il Consiglio comunale si è riunito alle 18.13, fatto l’appello nominale, si ha il seguente risultato: Consiglieri presenti: 1. COPPOLA LUCIA (Presidente del Consiglio) 2. ANDREATTA ALESSANDRO (Sindaco) 3. BIASIOLI PAOLO 4. BOSETTI STEFANO 5. BOZZARELLI ELISABETTA 6. BRIDI VITTORIO 7. BRUGNARA MICHELE 8. BUNGARO CORRADO 9. DUCATI MASSIMO 10. FRANZOIA MARIACHIARA 11. GILMOZZI ITALO 12. GIULIANI BRUNA 13. GUASTAMACCHIA FABRIZIO 14. LOMBARDO EMANUELE 15. MASCHIO ANDREA 16. NEGRONI PAOLO 17. OLIVA EUGENIO 18. OSELE STEFANO 19. POSTAL CLAUDIA 20. ROBOL ANDREA 21. SANTINI MARCO 22. SCALFI GIOVANNI 23. SERRA PAOLO 24. STANCHINA ROBERTO 25. TOMASI RENATO 26. UEZ TIZIANO 27. ZANETTI CRISTIAN Entrano successivamente i consiglieri:
913 28. FESTINI BROSA GIANNI 29. MORANDUZZO DEVID 30. ZALLA ROBERTA 31. PATTINI ALBERTO 32. CASTELLI PAOLO 33. MAESTRANZI DARIO 34. MERLER ANDREA 35. SALIZZONI ALBERTO 36. ROMANO ANTONIA 37. PANETTA SALVATORE 38. CORADELLO ANTONIO 39. CALZA ROBERTA Sono giustificati i consiglieri: 40. CARLIN SILVIO È presente l’assessore esterno: 1. MAULE CHIARA Constatato che il numero degli intervenuti (27) è sufficiente per la legalità dell’adunanza (ai sensi dell’articolo 31, comma 6, dello Statuto comunale) la presidente Lucia COPPOLA, assistito dal segretario generale, dott.ssa Cecilia AMBROSI, assume la presidenza. Assumono le funzioni di scrutatori i consiglieri: Roberta ZALLA e Claudia POSTAL. Il segretario prende atto che i consiglieri “non votanti”, quali appaiono nelle operazioni di voto, poiché presenti in Aula, devono essere considerati alla stregua di chi vota “astensione” ai sensi dell’articolo 81 del Regolamento interno del Consiglio comunale. Altresì il segretario fa presente che le movimentazioni in entrata e in uscita dei consiglieri durante l’adunanza sono riportate in un distinto fascicolo, conservato agli atti, quale risultato di segnature dovute alla gestione del software “tabellone elettronico”. -Ordine del giorno- 1. Comunicazioni 1.1/2018 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (ART. 62 REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE) (Relatore Lucia Coppola) 2. Interrogazioni 2.314/2018 05.06.2018 DELLA CONSIGLIERA COPPOLA AVENTE AD OGGETTO: “CANI AGGRESSIVI. NECESSITÀ DI UN’ORDINANZA”. (Relatore Andrea Robol) 2.315/2018 06.06.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, POSTAL, GIULIANI, OSELE, MORANDUZZO, BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “SITUAZIONE AL QUARTIERE DELLE ALBERE”. (Relatore Alessandro Andreatta) 2.316/2018 06.06.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, GIULIANI, POSTAL, OSELE, MORANDUZZO, BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “PIAZZA
914 CESARE BATTISTI PRESENTE?”. (Relatore Paolo Biasioli) 2.317/2018 07.06.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE, POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “USCITA PERICOLOSA DALLA SS45-BIS CON CONFLUENZA SU VIA BRESCIA: QUALI SOLUZIONI?”. (Relatore Paolo Biasioli) 2.318/2018 07.06.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, BRIDI, GIULIANI, POSTAL, FESTINI BROSA, OSELE AVENTE AD OGGETTO: “PARCO VIA DEL LOGHET: SI RICHIEDONO LE TELECAMERE”. (Relatore Italo Gilmozzi) 2.319/2018 07.06.2018 DEI CONSIGLIERI BRIDI, MORANDUZZO, OSELE, POSTAL, FESTINI BROSA AVENTE AD OGGETTO: “ODORI E FUMI FUORIESCONO DA UNA GRATA, BOCCA DI LUPO IN VIA ROMA”. (Relatore Andrea Robol) 2.320/2018 14.06.2018 DEI CONSIGLIERI BRIDI, MORANDUZZO, OSELE E POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “TEMPI E MODALITÀ DELLE IRRORAZIONI E TRATTAMENTI FITOSANITARI”. (Relatore Andrea Robol) 2.321/2018 20.06.2018 DEI CONSIGLIERI MASCHIO, NEGRONI E SANTINI AVENTE AD OGGETTO: “ANTAGONISTI LASCIATI AGIRE SENZA MUOVERE UNA FOGLIA” (Relatore Alessandro Andreatta) 2.322/2018 20.06.2018 DEI CONSIGLIERI MASCHIO, NEGRONI E SANTINI AVENTE AD OGGETTO: “DEFIBRILLATORI LA SAGA CONTINUA” (Relatore Italo Gilmozzi) 2.323/2018 21.06.2018 DEI CONSIGLIERI MASCHIO, NEGRONI, SANTINI AVENTE AD OGGETTO: “LAVORI REALIZZAZIONE NUOVA VIABILITÀ IN ZONA GHIAIE-BIS” (Relatore Italo Gilmozzi) 2.324/2018 21.06.2018 DEI CONSIGLIERI BRIDI E OSELE AVENTE AD OGGETTO: “NOTTI DEL CENTRO SOCIALE BRUNO”. (Relatore Alessandro Andreatta) 2.325/2018 21.06.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, OSELE, MORANDUZZO, GIULIANI, POSTAL, BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “PROSPETTIVE PER LE ATTIVITÀ DI SATIVA SRL SUL COMUNE DI TRENTO”. (Relatore Andrea Robol) 2.326/2018 21.06.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, OSELE, MORANDUZZO, GIULIANI, POSTAL, BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “SVILUPPI PER LA SITUAZIONE IN LOCALITÀ PIAZZINA” (Relatore Italo Gilmozzi) 2.327/2018 21.06.2018 DEI CONSIGLIERI BRIDI, MORANDUZZO, OSELE, POSTAL, GIULIANI, FESTINI BROSA AVENTE AD OGGETTO: “LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE AL PARCO DI MARTIGNANO”. (Relatore Italo Gilmozzi) 4. Deliberazioni 4.1/2018 ART. 106 LP N. 15/2015. LAVORI DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI PARTE DELL’EDIFICIO IN PED 2054 IN C.C. TRENTO, CORSO BUONARROTI. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA. (Relatore Paolo Biasioli) 4.2/2018 ART. 98 LP N. 15/2015. EDIZIONI CENTRO STUDI ERICKSON SPA – LAVORI DI AMPLIAMENTO DELLA SUPERFICIE UTILE LORDA DELL’EDIFICIO IN PED 1903 IN CC GARDOLO, VIA DEL PIOPPETO N. 24. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA. (Relatore Paolo Biasioli) 4.3/2018 MODIFICHE AL REGOLAMENTO ORGANICO GENERALE DEL
915 PERSONALE: APPROVAZIONE. (Relatore Alessandro Andreatta) 4.4/2018 DOCUMENTO POLITICO DI ADEGUAMENTO DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO 2015-2020. ANNO 2018. (Relatore Alessandro Andreatta) 5. Mozioni – Ordini del giorno 5.622/2018 MOZIONE DI DATA 27.03.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE E POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “PARCHEGGI ANTISTANTI LA SCUOLA PRIMARIA S. VIGILIO DI VELA: NECESSARIA LA TRASFORMAZIONE IN ZONA A DISCO ORARIO!”. 5.623/2018 MOZIONE DI DATA 27.03.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE E POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “VIA BOLZANO: RIFIUTI ABBANDONATI!”. 5.624/2018 MOZIONE DI DATA 27.03.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, OSELE E POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “SERVONO PARCHEGGI PER LE SOCIETÀ SPORTIVE DELL’USD GARDOLO E DEL GS SOLTERI PRESSO LA STRUTTURA SPORTIVA DI MELTA DI GARDOLO!”. 5.628/2018 MOZIONE DI DATA 10.04.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE E POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “ABBANDONO DEI RIFIUTI SUL TERRITORIO COMUNALE: URGE UN PIANO DI CONTRASTO AL FENOMENO!”. 5.651/2018 MOZIONE DI DATA 24.04.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE, POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “CESTINI ANTIDEGRADO”. 5.652/2018 MOZIONE DI DATA 24.04.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE, POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “SOTTOPASSAGGIO PEDONALE DI VIA LAMPI: URGE LA PULIZIA DELLE GRIGLIE DI SCOLO DELLE ACQUE PIOVANE!” 5.665/2018 MOZIONE DI DATA 10.05.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, GIULIANI, POSTAL, MORANDUZZO, BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “INCONTRI DI QUARTIERE SULLA SICUREZZA”. 5.666/2018 MOZIONE DI DATA 16.05.2018 DEL CONSIGLIERE ZANETTI AVENTE AD OGGETTO: “INTITOLAZIONE DI UNA VIA/STRADA/PIAZZA/GIARDINO A GINO BARTALI COME ‘GIUSTO DI ISRAELE’”. 5.667/2018 MOZIONE DI DATA 22.05.2018 DEI CONSIGLIERI MASCHIO, NEGRONI, SANTINI AVENTE AD OGGETTO: “SICUREZZA URBANA”. 5.668/2018 MOZIONE DI DATA 22.05.2018 DEI CONSIGLIERI MASCHIO, NEGRONI, SANTINI AVENTE AD OGGETTO: “PROCEDURA NEGOZIATA PER L’AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE DEI SERVIZI ESTIVI DI SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE PRESSO I CENTRI SPORTIVI MANAZZON E TRENTO NORD”. 5.669/2018 MOZIONE DI DATA 22.05.2018 DEI CONSIGLIERI LOMBARDO, CALZA, ZALLA E BRUGNARA AVENTE AD OGGETTO: “QUARTIERE IN ESPANSIONE, URGE GARANTIRE LA SICUREZZA DEI PEDONI IN VIA DI MADONNA BIANCA PREVIA REALIZZAZIONE DI UN TRATTO DI MARCIAPIEDE, LATO OVEST”. 5.670/2018 MOZIONE DI DATA 22.05.2018 DEI CONSIGLIERI CORADELLO, MERLER E GUASTAMACCHIA AVENTE AD OGGETTO: “INTITOLAZIONE DEI GIARDINI NEI PRESSI DELLA DIREZIONE
916 DELLA CASA CIRCONDARIALE DI TRENTO ALLE VITTIME DELLA DROGA”. 5.671/2018 MOZIONE DI DATA 22.05.2018 DEI CONSIGLIERI MASCHIO, SERRA, BRUGNARA, CALZA, SALIZZONI, CASTELLI, PANETTA, MERLER, CORADELLO, GUASTAMACCHIA, COPPOLA, BUNGARO, PATTINI, CARLIN, SCALFI, NEGRONI, SANTINI, ZALLA, BOZZARELLI, ROMANO, LOMBARDO, BOSETTI, TOMASI, OLIVA, ZANETTI, GIULIANI E BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “TRENTO PER IL POPOLO SAHRAWI”. 5.672/2018 MOZIONE DI DATA 24.05.2018 DEI CONSIGLIERI POSTAL, GIULIANI, OSELE, BRIDI, MORANDUZZO E FESTINI BROSA AVENTE AD OGGETTO: “MANUTENZIONE IN BONDONE”. 5.673/2018 MOZIONE DI DATA 31.05.2018 DEI CONSIGLIERI PATTINI E MAESTRANZI AVENTE AD OGGETTO: “INTERVENTI SULLA SICUREZZA NELLA CITTÀ DI TRENTO”. 5.674/2018 MOZIONE DI DATA 31.05.2018 DEI CONSIGLIERI BRIDI, MORANDUZZO, OSELE, POSTAL, GIULIANI, FESTINI BROSA AVENTE AD OGGETTO: “PENSILINE IN VIA SPONDA TRENTINA E A GAZZADINA DI MEANO”. 5.675/2018 MOZIONE DI DATA 31.05.2018 DEI CONSIGLIERI BRIDI, OSELE, MORANDUZZO, POSTAL, GIULIANI E FESTINI BROSA AVENTE AD OGGETTO: “SPINI: UNA COMUNITÀ DA RIVALUTARE”. 5.676/2018 MOZIONE DI DATA 05.06.2018 DEL CONSIGLIERE ZANETTI RELATIVA ALLA CHIUSURA DI PIAZZA DANTE. 5.677/2018 MOZIONE DI DATA 05.06.2018 DEL CONSIGLIERE ZANETTI RELATIVA ALLE AREE DI SOSTA A PAGAMENTO SU STRADA NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TRENTO – UNIFORMARE TARIFFE E FASCE ORARIE. 5.678/2018 MOZIONE DI DATA 06.06.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, OSELE, POSTAL, GIULIANI, MORANDUZZO, BRIDI AVENTE AD OGGETTO: “INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA DUOMO”. 5.679/2018 MOZIONE DI DATA 06.06.2018 DEI CONSIGLIERI COPPOLA, BOZZARELLI, ROMANO, LOMBARDO, ZALLA, SANTINI, MASCHIO, SERRA, BRUGNARA, BOSETTI, MAESTRANZI, CARLIN, SCALFI, BUNGARO, SALIZZONI AVENTE AD OGGETTO: “INTITOLAZIONE A MARCO PANNELLA DEI GIARDINI NEI PRESSI DELLA DIREZIONE DELLA CASA CIRCONDARIALE DI TRENTO”. 5.680/2018 MOZIONE DI DATA 06.06.2018 DEL CONSIGLIERE PATTINI AVENTE AD OGGETTO: “COMPLETAMENTO VIA MASADORI A SPINI DI GARDOLO”. 5.681/2018 MOZIONE DI DATA 08.06.2018 DEI CONSIGLIERI FESTINI BROSA, MORANDUZZO, OSELE, POSTAL, BRIDI, GIULIANI AVENTE AD OGGETTO: “ORRIDO DI PONTE ALTO... DOVE PARCHEGGIO?”. 5.682/2018 MOZIONE DI DATA 08.06.2018 DEL CONSIGLIERE PATTINI AVENTE AD OGGETTO: “PARCO A SOPRAMONTE IN PIAZZA OVENO”. 5.683/2018 MOZIONE DI DATA 08.06.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE, POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “PARCO VIA DEL LOGHET: SI CHIEDE DI INTITOLARLO A PADRE FABRIZIO FORTI”. 5.684/2018 MOZIONE DI DATA 14.06.2018 DEL CONSIGLIERE PATTINI AVENTE AD OGGETTO: “SICUREZZA A MATTARELLO IN VIA S. VINCENZO”.
917 5.685/2018 MOZIONE DI DATA 14.06.2018 DEI CONSIGLIERI NEGRONI, SANTINI E MASCHIO AVENTE AD OGGETTO: “DISCARICA DI SARDAGNA”. 5.686/2018 MOZIONE DI DATA 20.06.2018 DEI CONSIGLIERI NEGRONI, SANTINI, MASCHIO AVENTE AD OGGETTO: “DOSSI RALLENTATORI”. 5.688/2018 MOZIONE DI DATA 20.06.2018 DEI CONSIGLIERI MORANDUZZO, GIULIANI, BRIDI, FESTINI BROSA, OSELE E POSTAL AVENTE AD OGGETTO: “3 DICEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ: ANCHE TRENTO FESTEGGI L’EVENTO!”. 5.689/2018 MOZIONE DI DATA 20.06.2018 DEI CONSIGLIERI BOZZARELLI, SERRA, LOMBARDO, BOSETTI, BRUGNARA E CALZA AVENTE AD OGGETTO: “MERCATINI DI NATALE: OCCASIONE SOCIALE”. 5.690/2018 MOZIONE DI DATA 21.06.2018 DEI CONSIGLIERI POSTAL, GIULIANI, MORANDUZZO, FESTINI BROSA, BRIDI E OSELE AVENTE AD OGGETTO: “INCROCIO PIÙ SICURO VIA DI MURA”. 5.691/2018 MOZIONE DI DATA 25.06.2018 DEI CONSIGLIERI COPPOLA, SERRA, SCALFI, DUCATI, PANETTA, PATTINI, GIULIANI, MERLER, ZANETTI E OLIVA AVENTE AD OGGETTO: “APPROVAZIONE DEL SERVIZIO DI MESSA IN ONDA TELEVISIVA DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE”. PRESIDENTE: Constatata la presenza del numero legale, dichiaro aperta la seduta. 1.1/2018 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (ART. 62 REGOLAMENTO CONSIGLIO COMUNALE) (Relatore Lucia Coppola) PRESIDENTE: Dedico qualche minuto alla comunicazione relativa al progetto di innovazione tecnologica nel sistema dei lavori in aula consiliare, e non solo. Ricordo anche ai consiglieri e alle consigliere che è previsto un incontro dedicato alla formazione che si terrà martedì 24 luglio dalle 17.00 alle 18.00 in sala consiliare prima della seduta consiliare programmata per quel giorno, che è un martedì. Come ho già detto l’altra volta, ma la comunicazione dovrebbe esservi arrivata, il potenziamento della rete wifi nella sala Consiglio, nella sala incontri di Torre Mirana e nella nuova sede dei gruppi consiliari finalmente è divenuta realtà, così è stato anche istituito un sistema di collaborazione fra consiglieri attraverso la distribuzione dei servizi Google recentemente acquisiti dall’Amministrazione, cosa che sarà illustrata anche il giorno che si farà l’opportuna formazione. Le modifiche richieste all’applicativo denominato “ordine del giorno” saranno accessibili da parte di tutti i consiglieri mediante l’autenticazione dall’area riservata del sito web del Comune. Per quest’ultimo intervento comunico l’avvenuta messa in opera nell’applicativo “ordine del giorno” dei consiglieri di una funzione che consente a tutti i consiglieri, previa autenticazione, di caricare e di inviare alla Presidenza, attraverso la compilazione di un form, il caricamento di un documento con sottoscrizione digitale o scansionata, interrogazioni, interpellanze, domande di attualità, mozioni, ordini del giorno collegati, proposte di deliberazione ed emendamenti. Preme precisare che queste innovazioni introdotte riguardano un sistema finalizzato proprio ad una delle cose che erano state richieste con forza tramite un ordine del giorno, ma anche in varie occasioni sia in sede di Consiglio che di Commissione dei capigruppo, della condivisione necessaria fra consiglieri dei documenti presentati alla Presidenza in via ufficiale. Direi che la cosa è degna di soddisfazione da parte nostra, perché tutto è avvenuto nei tempi previsti che erano quelli della fine del mese di giugno, così come era stato indicato dal dirigente del Servizio innovazione servizi digitali, ingegnere Nicola Zanella, il quale sarà presente martedì 24 luglio alle ore 17.00 in sala consiliare per darci tutte le indicazioni del caso e spiegare nel
918 dettaglio i passaggi informatici necessari per l’uso della funzione, a cui facevo riferimento prima, che attiene all’applicativo “ordine del giorno” che consente, secondo le modalità che ho appena illustrato, la presentazione alla Presidenza e alla condivisione fra tutti i consiglieri di interrogazioni, interpellanze, domande di attualità, mozioni, ordini del giorno collegati a proposte di deliberazione di iniziativa consiliare ed emendamenti. È sicuramente un passaggio importante dovuto, necessario per il quale ringrazio anche i consiglieri che hanno ritenuto di farlo presente anche con una certa forza e ringrazio anche gli uffici che si sono attivati e l’Assessorato dell’assessora Maule che ha ritenuto che fosse giunta l’ora di avere anche nel nostro Consiglio questo progetto attuato di innovazione tecnologica del sistema dei lavori. 4.1/2018 ART. 106 LP N. 15/2015. LAVORI DI DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI PARTE DELL’EDIFICIO IN P.ED. 2054 IN CC TRENTO, CORSO BUONARROTI. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA. (Relatore Paolo Biasioli) PRESIDENTE: Non ci sono domande di attualità, quindi procediamo con le proposte di delibera che sono quattro. La prima di queste è la n. 4.1 in carico all’assessore Paolo Biasioli, a cui do la parola. BIASIOLI (Vicesindaco e Assessore con delega per le materie dell’urbanistica, dell’edilizia privata, mobilità e patrimonio): Grazie, Presidente. In data 1 febbraio 2018 la società Fast srl ed altri aventi diritto hanno presentato domanda di permesso di costruire in deroga, ai sensi dell’articolo 106 della legge provinciale n. 15/2015, per i lavori di demolizione e ricostruzione di parte dell’edificio PED 2054 in CC di Trento in corso Buonarroti. È un edificio che si trova di fronte alla sede circoscrizionale. La particella oggetto di intervento è occupata da un edificio principale, il cui impianto originale risale ai primi anni del secolo scorso (nel 1920) e successivamente, negli anni Sessanta, è stata oggetto di un ampliamento mediante la realizzazione sul lato di un ulteriore corpo di fabbrica. Come è emerso dalla perizia statica asseverata allegata al progetto il corpo di fabbrica aggiunto negli anni Sessanta, a differenza del corpo principale, non presenta strutture di fondazione vere e proprie, ma solo un affondamento nel terreno delle murature perimetrali soggetto nel tempo a cedimenti. Tale insufficiente sistema fondazionale e la ridotta capacità di portanza hanno fatto sì che il corpo aggiunto negli anni Sessanta abbia subito cedimenti differenziali rispetto al corpo originario, che hanno provocato nel tempo anche una rotazione verso l’esterno del corpo principale. Oggi tali cedimenti sono ben visibili e si concretizzano in profonde fessurazioni localizzate nei punti di giunzione tra il corpo di fabbrica originario e quello aggiunto successivamente e sono anche ben visibili dall’esterno. Il progetto quindi prevede la demolizione e ricostruzione a sedime del corpo di fabbrica aggiunto negli anni Sessanta con la stessa forma e dimensioni dello stato esistente autorizzato con precedenti titoli edilizi, di cui il presente progetto costituisce variante. Quindi si sta parlando di una demolizione, ricostruzione con le stesse forometrie, con le stesse caratteristiche e senza nessun tipo di aumento di volume. Stiamo parlando di un sedime di 5,5 metri per 7,5, quindi stiamo parlando di trentacinque metri quadrati su tre piani. Perché veniamo in Aula con questa deroga? Con riferimento al Piano regolatore generale comunale vigente la parte di edificio oggetto di demolizione e successiva ricostruzione ricade in zona CC (città consolidata), sottozona CC/2A, per la quale l’articolo 33 delle nostre norme di attuazione prevedono la possibilità di eseguire interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo ad eccezione delle fronti, ristrutturazione edilizia. Nel caso di interventi di sopraelevazione, di cui al successivo articolo 87, va comunque garantita la lettura dell’articolazione volumetrica caratterizzante l’edificio oggetto dell’intervento. Quindi l’istruttoria condotta dal Servizio Attività edilizia ha evidenziato che l’intervento si pone in contrasto con il citato articolo 33, in quanto prevede la completa demolizione e ricostruzione di parte dell’edificio e pertanto eccede l’intervento massimo consentito dall’articolo 33.
919 L’intervento viene qui proposto ai sensi dell’articolo 106 della legge provinciale n. 15/2015, la quale dispone che, nel caso di interventi riguardanti edifici storici soggetti a risanamento conservativo ed edifici del patrimonio edilizio tradizionale montano soggetti a risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, se l’interessato presenta al Comune una perizia asseverata che dimostra che l’immobile presenta condizioni statiche tali da non consentirne il recupero con le modalità conservative nel rispetto delle condizioni previste dalle norme urbanistiche per la relativa tipologia di intervento, il Consiglio comunale, acquisito il parere della CPC o l’autorizzazione paesaggistica ambientale, se richiesta, può autorizzare il rilascio del permesso di costruire per la realizzazione del progetto di recupero proposto, anche con demolizione e ricostruzione in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti adottati. Il progetto risulta corredato dalla perizia statica asseverata a firma dell’ingegner Nicola Agostini; è stato espresso parere favorevole del Servizio Opere di urbanizzazione primaria in data 5 marzo 2018; c’è il parere favorevole del Servizio Urbanistica e ambiente, Uffici piani urbanistici espresso in data 26 febbraio 2018; c’è il parere favorevole del Servizio Urbanistica e ambiente in data 5 marzo 2018; c’è il parere obbligatorio favorevole sulla qualità architettonica di data 6 giugno 2018 espresso dalla Commissione per la pianificazione territoriale e del paesaggio per i Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme. Il progetto è stato posto all’attenzione della Commissione consiliare per l’urbanistica, opere pubbliche e viabilità nella riunione di data 13 giugno 2018, la quale ha espresso una valutazione favorevole in merito al rilascio del permesso di costruire in deroga ad ampia maggioranza mi sembra e poi ci darà i voti il presidente. L’intervento proposto non si pone in contrasto con il disegno complessivo dello strumento di pianificazione comunale. L’intervento, come citavo prima, rientra tra gli interventi per i quali è consentito, ai sensi dell’articolo 106 della legge provinciale n. 15/2015, l’esercizio del potere di deroga; la procedura in deroga in esame non è soggetta al nullaosta della Giunta provinciale in quanto l’intervento in parola non contrasta con la destinazione di zona, quindi non c’è bisogno del passaggio in Giunta provinciale. Quindi quello che si chiede di deliberare oggi è di autorizzare, ai sensi dell’articolo 106 della legge provinciale 4 agosto 2015, il rilascio alla società Fast srl e ad altri aventi diritto del permesso di costruire in deroga alle norme del Piano regolatore generale comunale vigente per i lavori di demolizione e ricostruzione di parte dell’edificio PED 2054. Sottolineo che verrà ricostruito con i medesimi volumi, con le medesime tipologie, quindi non c’è un aumento di volume, come peraltro vengono concessi normalmente in altre deroghe per attività economiche che vedremo dopo. Rimane in termini di volume, in termini di superficie degli spazi esattamente uguale, è solo per sanare questo vizio dal punto di vista statico. Quindi chiedo di votare questa delibera. PRESIDENTE: La parola al presidente della Commissione urbanistica Emanuele Lombardo. LOMBARDO (PD-PSI): Grazie, Presidente. Grazie anche all’assessore per la presentazione della proposta di delibera. C’è da aggiungere poco a ciò che ha annunciato e comunicato all’Aula l’assessore all’urbanistica Biasioli. La richiesta di deroga prevede la demolizione e ricostruzione nella stessa forma e dimensione dello stato esistente, per cui con identiche superfici e volumetrie che, come già anticipato dall’assessore, ciò è in contrasto con l’articolo 106 della legge provinciale che tuttavia però consente di, previo parere favorevole della CPC e quindi anche del Consiglio comunale, poter autorizzare in deroga, in presenza di una dichiarazione, certificazione asseverata da parte di tecnico abilitato, laddove non sia possibile eseguire lavori di manutenzione e di riqualificazione. In questo caso dalla documentazione presente risulta che peraltro questo corpo di fabbrica è di circa trentacinque metri quadrati ha dei movimenti, poi staticamente, almeno per quanto risulta dalle carte, non risulta essere a posto, tant’è che c’è la presenza di fessurazioni e anche dei lievi dislivelli tra i due solai del corpo di fabbrica vecchio e il corpo di fabbrica nuovo costruito negli anni Sessanta, quindi senza fondazioni. Ne abbiamo discusso in Commissione, devo dire anche un dibattito abbastanza approfondito, è venuta fuori la richiesta da parte di alcuni, come spesso succede, come spesso è capitato nel discutere, nel dibattere su richieste di deroga che, qualora il cittadino ne faccia richiesta e non pregiudichi chissà che cosa,
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