CONNETTIVITÀ E DIGITALIZZAZIONE: LE PROSPETTIVE PER IL SISTEMA PAESE - FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015

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CONNETTIVITÀ E DIGITALIZZAZIONE: LE PROSPETTIVE PER IL SISTEMA PAESE - FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015
CONNETTIVITÀ E
DIGITALIZZAZIONE:
LE PROSPETTIVE
PER IL SISTEMA PAESE
Dossier d’introduzione ai lavori del TAVOLO 1

FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015

                                         #ilfuturoèditutti
CONNETTIVITÀ E DIGITALIZZAZIONE: LE PROSPETTIVE PER IL SISTEMA PAESE - FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015
FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015 | TAVOLO 1

     IL FORUM MULTISTAKEHOLDER DI TIM

     La Direzione Corporate Social Responsibility di TIM organizza il Forum multistakeholder
     con l’obiettivo di coinvolgere autorevoli rappresentanti degli stakeholder aziendali in una
     riflessione sui principali temi su cui si sviluppa la strategia di Corporate Shared Value
     dell’azienda.

     Per TIM gli obiettivi del Forum sono:

     •   rafforzare la propria comprensione delle istanze e delle priorità degli stakeholder rispetto
         ai temi rilevanti della propria strategia;
     •   raccogliere contributi sui possibili ambiti di sviluppo della strategia per continuare a
         creare valore condiviso tra l’azienda e gli stakeholder stessi.

     Nota metodologica:

     TIM ha avviato un’analisi per individuare i principali bisogni del Paese, i “Social Need”
     prioritari cui l’azienda, come operatore del settori ICT, è maggiormente in grado di dare
     una risposta concreta ed efficace.
     I social need così individuati sono il quadro di riferimento per i 6 tavoli di lavoro che
     compongono il Forum.
     I dati di scenario e gli articoli d’analisi proposti in questo breve dossier hanno l’obiettivo di
     mettere a fuoco i fenomeni discussi ai tavoli, individuando alcuni degli aspetti di maggiore
     interesse.

     Il tema del tavolo 1 è: “DIGITALIZZAZIONE E CONNETTIVITÀ: LE PROSPETTIVE DEL
     SISTEMA PAESE”.

     Per descrivere il quadro di riferimento si sono utilizzati indicatori contenuti in autorevoli fonti
     nazionali e internazionali, quali il “Digital Economy and Society Index” dell’Unione Europea.

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     ALCUNI NUMERI CHIAVE:

     •   Il DESI (Digital Economy and Society Index) elaborato dall’Unione Europea è un
         indice composito per valutare lo stato di avanzamenti degli stati membri dell’UE verso
         un’economia e una società digitale. Esso aggrega una serie di indicatori strutturati
         intorno a 5 dimensioni: connettività, capitale umano, uso di internet, integrazione della
         tecnologia digitale e servizi pubblici digitali. Il posizionamento complessivo dell’Italia in
         questo ranking è al 25° posto, andando a far parte del cluster dei “Low performance
         countries”.

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     •    on un punteggio complessivo per la connettività pari a 0,37, l’Italia si colloca al 27°
         C
         posto tra i paesi dell’UE (su 28). Prestazioni più positive sono registrate riguardo alla
         banda larga fissa, che risulta accessibile a quasi tutti gli italiani e riguardo alla diffusione
         della banda larga mobile che non si discosta molto dalla media europea.

                                               Italia
                                                                        Gruppo            UE
               Connettività
                                      Posizione         Punteggio      punteggio       punteggio

             DESI 2015               27            0,37               0,45             0,55

             DESI 2014               27            0,35               0,39             0,51

                                                                    Italia
                                                                                                  UE
                                                   DESI 2015                 DESI 2014         DESI 2015

                                               valore posizione valore          posizione        valore
    1a1 copertura della banda larga fissa      99%                    99%                     97%
    % di famiglie                              (2013)
                                                           13         (2013)
                                                                                  13          (2013)
    1a2 copertura della banda larga fissa      51%                    50%                     70%
    % di famiglie                              (2014)
                                                           28         (2013)
                                                                                  28          (2014)
    1b1 diffusione della banda larga mobile    66%                    54%                     67%
    abbonati per 100 persone                   (2014)
                                                           12         (2013)
                                                                                  14          (2014)
    1b2 spettro
                                               67%                    67%                     70%
    % dell’obiettivo di armonizzazione dello
                                               (2014)
                                                           20         (2013)
                                                                                  18          (2014)
    spettro a livello UE
    1c1 copertura NGA                          21%                    21%                     62%
    % di famiglie, sul totale delle famiglie   (2013)
                                                           28         (2013)
                                                                                  28          (2013)
    1c2 abbonamenti a banda larga veloce
                                            2,2%                      0,37%                   22%
    % di abbonamenti >= 30 Mbps, sul totale
                                            (2014)
                                                           27         (2013)
                                                                                  28          (2014)
    degli abbonamenti a banda larga fissa
    1d1 prezzo della banda larga fissa
    % del reddito lordo individuale spesa
                                               1,6%                   1,6%                    1,3%
    per l’abbonamento a banda larga fissa
                                               (2014)
                                                           15         (2013)
                                                                                  16          (2014)
    indipendente più economico (valori piu
    bassi indicano prestazioni migliori)

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     •   Un posizionamento similare emerge dal Report sullo stato di Internet di Akamai
         Technologies relativo al primo trimestre 2015, che mette a confronto l’Italia con il resto
         del mondo. In Italia la velocità media di connessione a Internet è aumentata del 17%
         rispetto all’anno precedente, attestandosi sui 6,3 Mbps (megabit per secondo). Questo
         posiziona l’Italia al 56° posto nel mondo rispetto a questo indicatore. In tutti i Paesi
         europei considerati (22) la velocità di Internet è decisamente superiore a quella italiana;
         al primo posto c’è l’Irlanda con 17,4 Mbps e un incremento del 63% rispetto all’anno
         precedente.

     •   L’Agenda Digitale Europea ha fissato obiettivi di connettività, che sono stati ripresi e
         rafforzati dall’Agenda Digitale italiana, pur a fronte del profondo divario da colmare

     •   Nel piano strategico del Governo l’Italia è stata suddivisa in 4 cluster in base alla
         consistenza di investimenti necessari a digitalizzare le aree

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     ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE

     NUOVE RETI, IMPARIAMO DALLA GERMANIA A FARE SISTEMA

     La Strategia Italiana deve guardare con particolare attenzione alla Germania. Il nuovo sito
     di Infratel ha preso spunto da zukunftbreitband.de e, sfruttando il vantaggio di arrivare
     dopo, ha cercato di fare anche meglio. Fondamentale però sarà la capacità dimostrata dalla
     Germania di saper fare sistema. Ecco come

     di Rossella Lehnus, Infratel – Agendadigitale.eu 09-04-15

     La Germania è di ben 10 punti percentuali sopra la            non sembra essere un problema: i cittadini e le
     media europea per diffusione della banda ultralarga           imprese richiedono standard sempre più elevati
     ad almeno 30 mbps, in larga parte utilizzando la              rendendo la qualità del servizio di connettività offerto
     tecnologia VDSL che garantisce velocità superiori a           una discriminante fondamentale su cui si basa
     50 mbps. L’ampia diffusione della tv via cavo inoltre         la competitività fra gli operatori. Il risultato è una
     ha permesso, già dal 2010, un rapido upgrade                  crescita estremamente positiva nella diffusione delle
     del cavo coassiale alla versione DOCSIS 3.0. La               infrastrutture abilitanti. Una dinamica molto diversa
     strategia governativa, definita nel 2008 ma rivista nel       da quella italiana, dove solo poco più della metà
     2014 e pubblicata sul sito della Commissione ormai            dei cittadini e delle imprese richiede connettività di
     un anno fa, stima in oltre 50 miliardi gli investimenti       base e una percentuale – che gli operatori ritengono
     programmati nelle reti di comunicazione ultraveloci.          insufficiente – richiede connettività ultra veloce.
     Raul L. Katz, professore della Columbia Business              Ecco perché in Germania il ruolo del pubblico è
     University, in uno studio dedicato all’impatto del            meno centrale rispetto all’Italia per il raggiungimento
     broadband nel lavoro e nell’economia tedesca,                 degli obiettivi comunitari definiti con l’Agenda digitale
     calcola 960mila nuovi posti di lavoro creati grazie           europea.
     agli investimenti per il raggiungimento degli obiettivi
     Comunitari. Tali investimenti, in gran parte privati,         Visitando il sito zukunftbreitband.de – letteralmente “la
     porteranno un aumento del PIL nazionale dello 0,60%           banda larga del futuro” – è chiaro come la Germania
     annuo nel decennio 2010-2020, ove l’incremento                consideri cruciale l’ampia copertura del servizio
     è particolarmente concentrato nel prossimo                    internet ultra veloce per la crescita economica,
     quinquennio 2015-2020.                                        del lavoro e della prosperità in generale. Questo è
                                                                   quanto descritto nell’infografica asciutta e sintetica
     A differenza dell’Italia, la domanda di connettività          del sito governativo tedesco – più precisamente del
                                                                   Ministero federale dell’economia – a cui si aggiunge
     Next Generation Access (FTTP. VDSL and Docsis 3.0             un prospetto sul livello di copertura per ogni singolo
     Cable) coverage, 2013                                         Comune: un’informazione strategica proprio perché
                                                                   la disponibilità di ultrabroadband è considerata un
                                                                   criterio decisionale chiave nella scelta del luogo ove
                                                                   insediare le imprese.

                                                                   La gestione politica federale si riflette anche nella
                                                                   strategia: il Ministero si impegna a elencare le
                                                                   soluzioni di connettività alternative nelle comunità
                                                                   escluse dal servizio a dare le linee guida, ovvero:

                                                                   1
                                                                   Massimizzare le sinergie per la costruzione di
                                                                   infrastrutture (anche attraverso il broadband
                                                                   inventory map);

                                                               6
FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015 | TAVOLO 1

     2
                                                                       sarà la capacità dimostrata dalla Germania di saper
                                                                       fare sistema.

     Garantire un uso efficiente dello                 spettro
     eelettromagnetico favorevole alle tlc;

     3
     Fornire un appropriato supporto finanziario.
     L’azione governativa si concentra soprattutto nelle
     aree rurali, 4/5 delle quali sono ancora escluse dal
     servizio ultraveloce e in cui abitano indicativamente
     il 20 - 25 per cento della popolazione. Per realizzare
     gli obiettivi comunitari, premesso che non è sulla
     domanda che il Governo tedesco deve intervenire
     ma sulla copertura, la strategia mira a stimolare
     cooperazioni virtuose e innovative sia lato offerta
     (operatori di rete) sia lato domanda (businesses
     che richiedono l’accesso alla rete) al fine di ridurre il
     rischio degli investimenti.
     La volontà di creare un ambiente investment-friendly
     si articola su due livelli: per i progetti più importanti –
     mediamente sopra i 100milioni di euro – interviene
     anche la Banca Europea per gli investimenti che,
     analogamente a quanto fa nel nostro Paese, eroga
     dei prestiti, tipicamente a 15 anni, con interessi più
     bassi delle altre banche. Per i progetti più piccoli,
     espressione delle singole autorità locali, la strategia
     tedesca si affida al nazionale Banksfor a cui abbina
     la garanzia statale, un soggetto più idoneo perché
     conoscendo meglio le specificità territoriali e le piccole
     e medie imprese coinvolte, può definire soluzioni
     finanziarie su misura e più capillarmente diffuse. Con
     questi programmi il Governo federale o i Länder, o
     entrambi, si assumono sino al 90 per cento del rischio
     di default dei progetti privati dedicati alla BUL.

     4
     Assicurare un assetto regolamentare adeguato
     sia a livello nazionale sia Europeo.
     In questo la strategia tedesca è molto dura,
     criticando l’approccio comunitario che non supporta
     sufficientemente il rischio di investimento ed è troppo
     incerto per permettere agli operatori di pianificare gli
     investimenti nel lungo periodo.
     […] La Germania è uno di quei Paesi a cui la Strategia
     Italiana deve guardare con particolare attenzione: un
     tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese e
     una densità demografica di poco superiore a quella
     italiana, ma un sistema di gestione delle politiche
     pubbliche altrettanto frammentato. Il nuovo sito di
     Infratel ha preso spunto da zukunftbreitband.de e,
     sfruttando il vantaggio di arrivare dopo, abbiamo
     cercato di fare anche meglio. Fondamentale però

                                                                   7
FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015 | TAVOLO 1

     ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE

     LA QUALITÀ DELLA BANDA ULTRA LARGA CHE CREA IL BISOGNO:
     IL CASO USA

     I principali operatori mondiali adesso competono non tanto sui prezzi ma sulla velocità. Così
     avviene negli Stati Uniti, con le ultime battaglie promozionali. E così sarà anche in Italia,
     anche se ancora purtroppo la qualità incide poco nelle scelte dei consumatori

     di Rossella Lehnus, Infratel Italia – Agendadigitale.eu 06-07-15

     La competizione fra operatori si gioca sempre più sulla           scelte dei consumatori ma è destinata ad aumentare
     qualità del servizio offerto piuttosto che sui prezzi. Il         diventando a breve il fattore principale anche
     dibattito è cambiato: non attende la domanda ma la                superiore al prezzo. Questo gli operatori nazionali
     stimola, crea il bisogno.                                         lo sanno bene, basta dare uno sguardo oltreoceano
                                                                       per osservare una stimolante, finanche irriverente,
     Un importante segnale di maturità per le                          competizione fra gli operatori telefonici che si gioca
     telecomunicazioni, quale settore chiave per lo                    di gran lunga più sulla qualità del servizio offerto,
     sviluppo economico del Paese, oggi pronto a investire             sulla velocità delle connessioni e sulla capillarità della
     nelle nuove reti ultraveloci.                                     copertura, piuttosto che sul prezzo.

     La consultazione pubblica aperta da Infratel Italia su            L’America è tappezzata dalle provocazioni di Verizon
     indicazione del Ministero dello sviluppo economico                che si prende gioco dei suoi concorrenti per attirare
     potrà rivelarci uno scenario molto diverso da quello              a sé i loro clienti facendo leva sulla frustrazione che
     con cui ci siamo presentati al mondo fino ad oggi                 si prova nell’avere un servizio che non riesce a stare
     registrando gli ultimi posti in classifica un po’ in tutti        dietro alla propria velocità. Verizon ha infatti adottato
     gli studi di settore.                                             per tutta la sua compagna mediatica l’hashtag
                                                                       #neverSettle – mai accontentarsi – che risponde
     Come già anticipato, questo potrebbe essere un                    esattamente al sentimento diffuso dell’utente che
     anno decisivo per la fibra ottica in Italia sia per i piani       fissa sconfortato la pagina caricarsi.
     pubblici avviati con la programmazione 2007/2013
     che si concluderanno proprio quest’anno sia per i                 Una comunicazione senza fronzoli, senza immagini
     piani privati che dimostreranno una grande apertura               e colori che si ripropone ad esempio in ogni angolo
     verso la copertura estensiva a 30 mbps e verso                    di New York; cartelli luminosi – tutti sfondo bianco e
     un’infrastrutturazione più profonda oltre i 100 Mbps.             scritte nere – con frasi come questa:

     Se DESI ci ha già promosso e da ultimi ora siamo                  “In the city that never sleeps, does your network take
     un gradino davanti alla Grecia, probabilmente dopo                lots of naps? #neverSettle”, o
     questa consultazione potremmo guadagnare ancora                   “Does your network ‘stream’ live games, or just ‘trickle’
     qualche posizione nel rating che misura la capillarità            them? #neverSettle”, o
     dell’infrastruttura più strategica per lo sviluppo                “Does your network talk a big game but play a small
     economico.                                                        one?” o ancora
                                                                       “What does your network provide more quickly: data
     Ricordiamo che l’indagine condotta da Infratel Italia             or regret? #neverSettle”,
     riguarda la copertura del servizio di connettività e
     non è da confondere con un’analisi sulla qualità del              Provocazioni che hanno dettato la linea della
     servizio. Per questo ci sono analisi come “Ne.me.sys”             competizione fra gli operatori, definendone lo stile
     in Italia realizzata dell’Autorità per le Garanzie nelle          della comunicazione a cui poi tutti gli altri hanno
     Comunicazioni con il supporto della Fondazione                    dovuto adeguarsi. Provocazioni irriverenti che non
     Ugo Bordoni o il programma “Measuring Broadband                   possono non aspettarsi risposte altrettanto piccate.
     America” condotto dalla Federal Communication                     Ed ecco per esempio Tmobile, forte di aver vinto il
     Commission (FCC).                                                 primo posto nella classifica di Open Signal che gli ha
                                                                       riconosciuto la rete LTE più veloce negli Stati Uniti con
     La qualità tuttavia incide ancora troppo poco nelle               una velocità media di download di 9.98Mbps, ovvero

                                                                   8
FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015 | TAVOLO 1

     circa di 3.44Mbps più veloce di Verizon, 3.48Mbps
     di AT&T è più del doppio di Sprint. Lo stesso Open
     Signal che fotografa una situazione italiana di grande
     competizione, anche sul servizio LTE, dove TIM e
     Vodafone si rincorrono in tutte le città principali.

     Forte di questo TMobile ha dichiarato guerra a
     Verizon. Uno scontro diretto su cui si fonda tutta la
     campagna di comunicazione a cominciare da “Set.
     Switch. Faster lte than Verizon in NYC”, o ancora
     “More data capacity per customer than Verizon”

     Gli hashtag usati dalle due compagnie telefoniche
     fanno leva entrambi sulla necessità di investire in reti
     sempre più performanti dal #neverSettle di Verizon al
     #WeWontStop di T-mobile, lasciandoci intravedere un
     futuro non lontano di grande innovazione.

                                                                9
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     ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE

     ECCO PERCHÉ L’ALLEANZA OPERATIVA AGID-REGIONI È UNA SVOLTA

     Da ora in avanti l’Agenzia per l’Italia Digitale e le Regioni Emilia Romagna, Lazio, Marche,
     Toscana e Umbria lavoreranno insieme intensificando ancora di più la collaborazione.
     Impegni condivisi per le azioni di sistema 2014-2020, diffusione delle competenze digitali,
     riuso 2.0 con il cloud e favorire l’apertura digitale

     di Roberto Moriondo, Comitato di Indirizzo, Agenzia per l’Italia Digitale – 23 marzo 2015

     La buona notizia è che cinque Regioni hanno deciso         sottoscrizione.
     di mettersi a lavorare insieme per dare una decisa
     accelerazione all’attuazione dell’ecosistema digitale      L’accordo ha l’obiettivo di:
     del Paese e per farlo in maniera più economica,

                                                                1
     efficiente, efficace e razionale.

     Lo hanno fatto sottoscrivendo un protocollo di intesa
     – che vede coinvolta e firmataria anche l’AgID – il 23     Attuare iniziative dell’agenda digitale nell’ambito
     marzo a Perugia nell’ambito della presentazione della      della programmazione 2014­-2020 con un percorso
     Agenda Digitale della Regione Umbria.                      collaborativo che definisca tra le parti impegni
                                                                condivisi per attuazione di azioni inter­  regionali di
     Da ora in avanti le Regioni Emilia Romagna, Lazio,         sistema, individuare e sviluppare soluzioni e prassi
     Marche, Toscana e Umbria lavoreranno insieme               comuni, monitorare i risultati ottenuti per la crescita
     intensificando ancora di più la collaborazione             digitale;
     comunque già attiva da tempo, vista la loro
     fattiva partecipazione alle iniziative ed ai progetti
     interregionali avviati e gestiti dal CISIS.

     Sono molto contento di questa iniziativa – che è
     indiscutibilmente segno di intelligenza politica e
     tecnica – perché è uno dei primi passi concreti volti
                                                                2
                                                                Promuovere la diffusione della cultura e delle
     a superare l’inefficace modello del riuso e utile ad       competenze digitali nei territori regionali in un quadro
     avviare un più razionale percorso di co-progettazione      che massimizzi i risultati e permetta di creare “comunità
     e di co-realizzazione di piattaforme e di servizi.         di pratica” sostenibili e di livello inter­regionale, con
                                                                particolare attenzione al tema delle competenze
     In passato abbiamo assistito a iniziative interessanti –   manageriali legate al digitale sia in ambito pubblico
     cito ad esempio quella di Doqui, il sistema di gestione    che privato (cosiddetta “e­Leadership”);
     documentale che permette di organizzare, archiviare

                                                                3
     e condividere documenti in formato digitale – però
     questo accordo mi sembra di carattere e dimensione
     più strutturale, vede il coinvolgimento dell’AgID ed
     arriva in un momento cruciale, proprio quando si           Sviluppare il ruolo delle regioni nell’ambito del cloud
     sta iniziando a dare finalmente attuazione ai Piani        computing superando la logica obsoleta del riuso
     Nazionali per la Banda Ultra Larga e per la Crescita       classico, in particolare il ruolo delle regioni come
     Digitale, il Patto per la Sanità Digitale sta prendendo    “cloud service broker” (CSB) per facilitare l’erogazione
     forma, si è in attesa della presentazione ufficiale di     e l’integrazione dei servizi digitali nei propri territori,
     Italia Login e in seno alla Conferenza delle Regioni       in raccordo con un quadro certo e condiviso a livello
     sta per essere costituita la Commissione permanente        inter­regionale, nazionale ed europeo, per realizzare
     in materia di digitale.                                    un ecosistema digitale aperto allo sviluppo di
                                                                servizi da parte dei soggetti privati in concorrenza a
     Ma vediamo nel dettaglio quali sono le finalità del        partire da implementazioni di riferimento (reference
     Protocollo di Intesa e quali sono gli impegni che          implementation) rilasciate come FLOSS (software
     le Regioni e l’AgID si sono assunte con la sua             liberamente riusabile);

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     Favorire con il digitale l’apertura (openness): open
     data (dati aperti), open source (codice aperto), open
     access (ricerca aperta) ed open gov (amministrazione
     aperta, semplificazione e trasparenza, partecipazione
     e collaborazione civica).

     Per l’attuazione del Protocollo, le Regioni possono
     ricorrere alle proprie strutture, ad altri organismi
     regionali e società in house da essi controllate e
     possono svolgere in maniera congiunta bandi di
     finanziamento in cui una regione attua la stessa
     procedura a favore di beneficiari in territori di più
     regioni diverse nel rispetto della programmazione
     specifica del singolo territorio ma ricercando economie
     di scala e di scopo sia nella gestione della procedura
     che nella massimizzazione dei risultati finali.

     Il Protocollo di intesa prevede anche un impegno, ove
     sia possibile e d’interesse, ad inserire nei contratti
     quadro o nei contratti di servizio che si andranno
     a stipulare, una clausola che specifichi che a tali
     contratti possono aderire gli altri sottoscrittori del
     protocollo, al fine di portare avanti progetti o gestioni
     in comune;

     Da segnalare infine un auspicio all’allargamento
     dell’accordo di collaborazione con l’impegno a favorire
     l’ingresso di altre regioni.

     Vediamo per ultimo quale ruolo e quali impegni sono
     stati ritagliati specificatamente per l’AgID.

     L’Agenzia – che ha il compito di garantire la
     realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale
     italiana in coerenza con l’Agenda digitale europea
     e che contribuisce alla diffusione dell’utilizzo delle
     tecnologie dell’informazione e della comunicazione,
     allo scopo di favorire l’innovazione e la crescita
     economica, – si impegna a contribuire e supportare
     con la propria iniziativa “Unità territoriali di progetto” le
     attività previste nel documento delle Regioni “Agire le
     agende digitali per la crescita, nella programmazione
     2014/2020” con particolare riferimento alle azioni
     Leader e si impegna inoltre a favorire e sviluppare,
     lo sviluppo di comunità di pratica interregionali che
     accompagnano la crescita digitale dei singoli territori.

     Mi auguro un sollecito effetto emulazione.

                                                                 11
FORUM MULTISTAKEHOLDER 2015 | TAVOLO 1

     ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE

     LE SINERGIE TRA ENERGIA E TLC PER LA BANDA ULTRA LARGA

     È l’ultimo fronte della multi convergenza tra reti, servizi, contenuti. Operatori elettrici e telco
     dovranno interagire sempre più, si assisterà a offerte combinate da parte, per esempio,
     delle multiutilities (già oggi ce ne sono) e occorreranno piattaforme tecnologiche in grado di
     dialogare sempre più efficacemente

     di Carlo Tagliaferri, Presidente di Selta – Agendadigitale.eu 16-06-2015

     Una generazione fa, il mondo delle telecomunicazioni        trattava di collegare il mondo audio-video e quello
     incominciava a vivere il passaggio che avrebbe              della mobilità degli smartphone. Oggi, una miriade
     condotto una rete fatta per la voce che trasportava i       di dispositivi con caratteristiche molto diversificate,
     dati a una rete fatta per i dati che trasportava anche      ma accomunati dal fatto di disporre di un indirizzo
     la voce. L’esempio più eclatante oggi è quello della        IP, sta popolando le nostre case. Non si tratta più
     rete 4G/LTE. Molti operatori che utilizzano questa          solo di scaricare video in alta risoluzione, ma anche
     rete mobile “IP nativa”, possono ora ospitare anche         di collegare telecamere di controllo in ogni stanza,
     la fonia, grazie all’utilizzo della tecnologia Voice over   prese intelligenti che possono accendere o spegnere
     LTE, mentre prima si servivano della rete 2/3G per il       un condizionatore, controllare e misurare i consumi di
     trasporto della voce.                                       un altro apparecchio, sensori che segnalano intrusioni
                                                                 domestiche. E lo scenario popolato di elettrodomestici
     Un’analoga trasformazione sembra profilarsi per             programmabili è alle porte.
     i prossimi anni all’insegna di una convergenza
     generalizzata e a più livelli: servizi, infrastrutture,     Una trasformazione epocale sta investendo la rete
     contenuti. Da una parte c’è la convergenza dei              elettrica, con conseguenze dirette sull’infrastruttura di
     servizi fisso – mobile: sempre più operatori mobili si      comunicazione e controllo. Con un’avvertenza: se le
     stanno orientando ad essere global supplier, quindi         innovazioni sopra descritte a livello domestico sono
     a fornire anche servizi su rete fissa, attraverso           in definitiva un “nice to have”, quelle che riguardano
     uno sviluppo organico o con acquisizioni e fusioni.         la rete elettrica sono un “must have”. La causa,
     Dall’altra c’è la convergenza delle applicazioni che,       infatti, sta nella trasformazione d’identità della rete
     sempre più spesso, comunicano con varie tipologie           elettrica stessa. Il sempre più rilevante contributo
     di device anziché con l’utente finale: si tratta della      delle fonti rinnovabili è la causa principale. Lo
     comunicazione M2M. In questo caso la rete non               scenario corrispondente è quello di un ruolo sempre
     trasmette solo elementi di “informazione” ma anche          più sinergico tra infrastruttura elettrica e infrastruttura
     elementi di “interazione”, quindi controlli, comandi,       di comunicazioni. Le ragioni sono nel cambiamento
     automazione. In questo scenario, la sovrapposizione         qualitativo della prima e nelle nuove esigenze della
     tra reti di comunicazione e reti elettriche diviene         seconda. La crescente attenzione che di questi tempi
     un elemento caratterizzante. Le conseguenze                 accompagna le scelte di investimento e le possibili
     sono molteplici: operatori elettrici e telco dovranno       collaborazioni “tra infrastrutture” oltre che “tra player”
     interagire sempre più, si assisterà a offerte combinate     del mondo delle comunicazioni e dell’energia riflette
     da parte, per esempio, delle multiutilities (già oggi ce    un’oggettiva richiesta di convergenza, la quale
     ne sono) e occorreranno piattaforme tecnologiche in         riguarda non solo il lato end user, ma anche quello
     grado di dialogare sempre più efficacemente. Non è          di sistema.
     un caso che, dal punto di vista dell’offerta, produttori
     come Selta abbiamo tra i loro clienti tanto soggetti        La svolta delle rinnovabili
     del mondo delle reti elettriche quanto operatori di         Solo dieci anni fa, il contributo delle “nuove” fonti
     telecomunicazione.                                          rinnovabili ai consumi elettrici complessivi, ovvero
                                                                 eolico e solare – accanto al 13% circa di fonti
     L’impatto sul consumatore                                   “storiche” come idroelettrico e geotermico – non
     Come spesso avviene, trasformazioni di questo               superava il 2 per cento. Cinque anni fa era già al
     genere hanno impatti diretti sul mercato di massa.          6%. Oggi è al 16%, e l’Italia è tra i paesi Ocse quello
     Ad inizio Duemila, le reti dati avevano l’obiettivo         con il maggior contributo del solare. Si tratta di una
     di collegare i computer al Web. Dieci anni dopo, si         tendenza destinata a continuare perché a fronte di

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     una riduzione dei contributi statali, si profila comunque    degli ulteriori futuribili ma sempre più concreti scenari
     un ulteriore miglioramento delle tecnologie e quindi         della “autonomous car”. Sempre più funzionalità
     dei rendimenti. Queste fonti hanno una caratteristica:       sono sottoposte al sistema di controllo di bordo, dalla
     quella di essere molto variabili in funzione delle           misurazione della pressione degli pneumatici così da
     condizioni meteo, oltre a contribuire ad una drastica        individuare tempestivamente una possibile foratura,
     trasformazione dell’architettura della rete elettrica,       alla rilevazione istantanea dei consumi legata allo
     che diviene polverizzata dal punto di vista dei punti        stile di guida. Nello stesso tempo, il sistema digitale
     di generazione e bidirezionale dal punto di vista dei        di bordo non si limita a sovrintendere gli aspetti di
     flussi. Con un numero di impianti collegati alla rete        confort ed entertainment, ma entra nella gestione
     elettrica, che non è più dell’ordine delle migliaia ma       degli organi meccanici.
     del milione, lo stesso consumatore diviene anche
     produttore (prosumer) in misura temporalmente                Le sinergie tra il sistema di comunicazione e quello
     variabile. Il problema della rete elettrica diventa quindi   elettrico sono evidenziate anche dalla presenza di
     quello di garantire un costante equilibrio, in presenza      un’architettura di rete per molti aspetti simile, basata su
     di impianti che dipendono sempre meno da una                 una distinzione gerarchica tra uno “strato” di trasporto
     generazione prevedibile e programmabile e sempre             / trasmissione e uno di accesso / distribuzione. Il “last
     più da fattori esogeni sul fronte della generazione. Con     mile” elettrico tanto quanto quello di comunicazione
     un contributo “a due cifre” di fonti così imprevedibili,     è caratterizzato dal collegamento dell’utenza finale
     diviene pertanto sempre più rilevante un costante            con un numero di “nodi” nell’ordine del centinaio di
     monitoraggio delle condizioni di funzionamento della         migliaia. Nel caso dell’elettrico, le cabine secondarie
     rete e un interscambio di informazioni, principalmente       di distribuzione (oltre 400 mila) sono per il vero
     al livello della rete a media tensione (tipicamente 1        all’incirca tre volte più numerose di quelle (gli armadi
     – 30 kV), che è quella dove convergono i maggiori            di distribuzione) della rete di comunicazione, ma è
     impianti di energie rinnovabili.                             fortemente probabile che queste ultime possano
                                                                  divenire più numerose in virtù di un’ulteriore riduzione
     Gli scenari che si aprono sono di una totale sinergia.       della distanza e quindi del numero di utenti serviti.
     Sul fronte “end user” avremo reti di comunicazione           In prospettiva, pertanto, potremo attenderci un
     che sempre più saranno impiegate per gestire il              potenziamento della capacità di comunicazione a
     funzionamento di reti di controllo e automazione             livello di cabine secondarie (dove Selta è stata in questi
     domestiche, a loro volta spesso basate su un flusso          anni il maggior fornitore dei sistemi di controllo), che
     dati locale che passa per la rete elettrica di casa. Sul     oggi utilizzano ancora largamente come infrastruttura
     fronte “sistema” avremo un passaggio dai pochi dati          di comunicazione la rete mobile, mentre la vicinanza
     utilizzati dai tradizionali sistemi di automazione locale    tra i nodi delle due reti potrà essere sfruttata per
     (es. l’automazione di cabina) ad un fitto interscambio       portare sia comunicazione sia energia.
     legato ad un’automazione estesa, in prospettiva fino
     al più piccolo punto di generazione nella rete. Allo         Gli scenari sono quanto mai fluidi soprattutto sul
     stato attuale delle tecnologie, lo scenario più plausibile   fronte delle applicazioni domestiche e del mercato
     resta quello di una collaborazione tra reti diverse          di massa. Il cloud sta diventando ulteriore elemento
     ma cooperanti. La tecnologia della trasmissione              di confronto, perché una serie di servizi orientati al
     a onde convogliate (PLC), che la stessa Selta da             consumatore e alla domotica stanno oggi sempre
     decenni utilizza con successo sugli elettrodotti, per        più passando in gestione ai nuovi soggetti: i cloud
     cui è stata uno dei precursori nell’introduzione della       provider. Non solo i file e le fotografie sono sempre
     tecnica digitale, ben si adatta ad applicazioni punto        più spesso archiviati in data center esterni, ma
     a punto, anche su rilevanti distanze ma a velocità           anche applicazioni come la videosorveglianza, la
     ridotta, oppure nei brevi spazi della rete domestica;        videocomunicazione, il controllo ambientale, la
     l’esperienza ha dimostrato come non sia applicabile          gestione di singoli punti elettrici (“smart plug”) sono
     con successo su reti complesse con centinaia di utenti       oggetto di attività nel cloud. Per gli operatori elettrici
     che accedono, ciascuno con una pluralità di sistemi,         e per quelli di comunicazione possono essere delle
     nel tipico ambito urbano. Comunicazione ed energia           chance in più.
     sono destinate quindi a collaborare, ma restando su
     piani diversi.

     L’esempio dell’auto intelligente
     In un certo senso, è possibile tracciare un’analogia
     anche con quanto sta avvenendo per esempio con
     l’automobile, dove la tecnologia digitale è la maggiore
     innovazione che interessa già oggi il settore, in attesa

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