#STOPOILAIRGUN per il divieto di utilizzo dell'airgun per la ricerca di idrocarburi in mare

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#STOPOILAIRGUN
per il divieto di utilizzo dell’airgun
per la ricerca di idrocarburi in mare
#STOPOILAIRGUN

#STOPOILAIRGUN                                     quindi senza la reintroduzione del cosiddet-
                                                   to “emendamento airgun”. Richiesta che è
                                                   stata condivisa e accolta e che ha permesso
PER IL DIVIETO DI UTILIZZO                         finalmente di avere anche nel nostro Paese i
                                                   reati ambientali nel codice penale.
DELL’AIRGUN PER LA RICERCA                         Al tempo stesso condividiamo fortemente
DI IDROCARBURI IN MARE                             le preoccupazioni e le ragioni di chi, in altri
                                                   gruppi parlamentari, dal Pd al Movimento
Questa la richiesta lanciata oggi da Legam-        5 Stelle passando per il Gruppo Misto, si è
biente durante la tappa di Goletta Verde           schierato contro l’airgun e per questo chie-
a Vasto (Ch) sulle coste del mar Adriatico.        diamo con forza al governo e alla maggio-
Una richiesta resa ancor più urgente da            ranza che lo sostiene di dare attuazione agli
11 decreti per il nulla osta ambientale che        impegni presi in sede di dibattito parlamen-
riguardano tredici aree marine tra Adriatico,      tare e ai diversi ordini del giorno approvati
Ionio e Canale di Sicilia che potranno esse-       in materia al Senato e alla Camera, a cui fino
re sottoposte ad attività di prospezione e         ad oggi non è stato dato seguito. Siamo
ricerca attraverso indagini sismiche (airgun).     convinti che si deve costringere il governo
Ad oggi sono 52 le istanze di permesso di          a normare una volta per tutte e in modo
ricerca e le istanze di prospezione presen-        stringente questa tecnica attraverso tutti gli
tate dalle diverse compagnie petrolifere nei       strumenti a disposizione (a partire dal pros-
nostri mari, per un totale di oltre 122mila        simo recepimento della direttiva off shore) o
chilometri quadrati, corrispondenti all’esten-     magari percorrendo altre strade (un disegno
sione di tutta Inghilterra.                        di legge ad hoc o una proposta di legge di
                                                   iniziativa parlamentare che potrebbe partire
Il tema dell’airgun è stato al centro dell’atti-   dai territori più coinvolti dal rischio di nuove
vità parlamentare durante l’iter di approva-       trivellazioni).
zione della legge n.68 del 19 maggio 2015
che inserisce i reati ambientali nel codice        Oggi non esistono misure specifiche sulla
penale.                                            problematica dell’airgun a livello europeo e
Nel suo lungo e tortuoso iter parlamentare         nazionale, ma sono sempre di più gli studi,
è stato approvato un emendamento sul               i rapporti e i regolamenti internazionali che
divieto dell’uso dell’airgun, promosso da          ne descrivono gli impatti e ne chiedono una
Forza Italia al Senato e approvato anche           maggiore regolamentazione e soprattutto
grazie ai voti di tutte le opposizioni e di        una riduzione nella sua applicazione.
parte della maggioranza. Emendamento poi
cancellato nel passaggio alla Camera con           La stessa Commissione europea lo scorso
emendamenti soppressivi presentati da de-          19 giugno, in risposta ad una interrogazione
putati anche dello stesso partito. Per chi ha      parlamentare scritta, afferma che pur non
seguito l’iter parlamentare di questa impor-       esistendo norme specifiche sul tema, si sia
tantissima legge era del tutto evidente che        comunque adottata una “strategia globale
l’operazione aveva il solo scopo di alimen-        per il rumore sottomarino”. La lettera della
tare un estenuante ping pong della legge           Commissione prosegue indicando come
fra Camera e Senato, finalizzato ad affossare      “la tecnica airgun rientra nel campo di ap-
il provvedimento. Per questo come Legam-           plicazione di numerose direttive dell’Unione
biente, insieme a Libera, abbiamo lanciato         europea: la direttiva «Habitat», che consente
un appello ai senatori nell’ultimo passaggio       di limitare determinate attività marittime nelle
parlamentare perché approvassero definiti-         zone speciali di conservazione; la direttiva sulla
vamente il testo senza ulteriori modifiche e       valutazione d’impatto ambientale, che defi-

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nisce il contesto della valutazione d’impatto         zione di energie, comprese le fonti sonore sot-
delle attività marittime, e la direttiva quadro       tomarine, deve essere a livelli che non hanno
sulla strategia per l’ambiente marino, che            effetti negativi sull’ambiente marino”. Questa
obbliga gli Stati membri a conseguire entro           direttiva sulla strategia marina pone come
il 2020 — o a mantenere — un buono stato              obiettivo anche la valutazione dell’impatto
ecologico delle loro acque marine, mediante           cumulativo di tutte le attività per una gestio-
strategie nazionali per l’ambiente marino.            ne integrata del sistema marino-costiero a
                                                      livello nazionale e internazionale.
Entrando nel merito delle direttive indicate
dalla Commissione europea e contestua-                La Direttiva 2013/30/UE focalizza invece l’at-
lizzandole con le caratteristiche dei nostri          tenzione sul rafforzamento delle condizioni
mari, si evince come la direttiva Habitat             di sicurezza ambientale delle operazioni in
(92/43/CE), che mira a contribuire alla               mare nel settore degli idrocarburi. Anche se
conservazione della biodiversità negli Stati          la direttiva nasce da alcuni principi di rife-
membri definendo un quadro comune per                 rimento, tra cui quello che grandi incidenti
la conservazione della natura, delle piante e         legati all’estrazione di idrocarburi in mare
degli animali di interesse comunitario, stabi-        possono avere conseguenze gravi e irre-
lisca anche la rete Natura 2000, ovvero la più        versibili sull’ambiente marino e costiero, si
grande rete ecologica del mondo costituita            richiama l’importanza di valutare gli impatti
da zone speciali di conservazione designate           fin dalle prime fasi di ricerca. Per questo
dagli Stati membri. In Italia, come riportato         dispone di una serie di valutazioni e verifi-
dal Ministero dell’ambiente, i SIC, ZSC e ZPS         che da mettere in campo in fase di rilascio
coprono il 4% del territorio marino con 461           dell’autorizzazione e di disposizioni sui con-
siti per un’estensione di oltre 4.886 kmq; nel        trolli e le misure di sicurezza per le attività
sud Italia si hanno le superfici maggiori dei         già avviate, anche di carattere transfronta-
siti della rete Natura 2000 con oltre 3mila           liero se le conseguenze possono riguardare
chilometri quadrati, di cui oltre 1.500 kmq in        più Paesi, come nel caso dell’Adriatico.
Sicilia, uno dei luoghi maggiormente inte-
ressato dalle attività petrolifere. In queste         Infine vale la pena sottolineare le conclusio-
aree come riportato nella direttiva bisogna           ni a cui arriva lo studio dell’Ispra del 2012, in
limitare le attività più impattanti sull’ecosi-       cui si evidenzia come “nonostante le prospe-
stema marino.                                         zioni geofisiche stiano diventando sempre più
                                                      comuni nei mari di tutto il mondo, sono anco-
La Dir. 2008/56/CE sulla strategia marina in-         ra moltissime le lacune e i quesiti irrisolti circa
vece prevede l’obiettivo del raggiungimento           gli effetti negativi che possono determinare a
di un Buono Stato dell’Ambiente Marino al             livello della fauna acquatica ed in particolare
2020, ovvero lo “stato ambientale delle acque         dei mammiferi marini.
marine tale per cui le stesse preservano la           Ne consegue che diventa di fondamentale
diversità ecologica e la vitalità di mari e oceani    importanza mettere in atto tutte le possibili
puliti, sani e produttivi nelle proprie condizioni    misure preventive e di mitigazione per mi-
intrinseche e tale per cui l’utilizzo dell’ambiente   nimizzarne l’impatto acustico, a maggior
marino si svolge in modo sostenibile, salva-          ragione in un mare come il Mediterraneo, noto
guardandone le potenzialità per gli usi e le          per la sua biodiversità, ma anche per la sua
attività delle generazioni presenti e future”.        estrema vulnerabilità all’inquinamento, incluso
Tra gli indicatori previsti per la determina-         quello acustico.
zione del buono stato ecologico, elencati
nell’allegato 1 della stessa direttiva, l’undice-     Partendo proprio da questi presupposti e
simo indica esplicitamente come “l’introdu-           indicazioni di carattere tecnico e norma-

                                                                                                      |3|
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tivo riteniamo prioritario vietare l’utilizzo        122mila chilometri quadrati, (corrispondenti
dell’airgun per uno scopo, quale quello della        all’estensione di tutta Inghilterra): 13 com-
ricerca di idrocarburi in mare, che non porta        pagnie detengono le 44 istanze di ricerca
vantaggi alla collettività in termini econo-         (20 nel mar Adriatico, 16 nel mar Jonio e 8
mici, di conoscenza scientifica e ambientali,        nel canale di Sicilia) per un totale di quasi
ma che è a favore esclusivamente alle com-           26mila chilometri quadrati.
pagnie che detengono i titoli e le concessio-
ni minerarie.                                        Le 13 compagnie petrolifere interessate alla
                                                     produzione offshore in Italia sono: Adria-
                                                     tic Oil (UK), Apennine Energy (ITA), Audax
LE AREE INTERESSATE DA                               Energy (AUS), Edison (ITA), Enel Longanesi
RICHIESTE O PERMESSI                                 Developments (ITA), Eni (ITA), Global MED IIc
                                                     (UK), Global Petroleum Limited (AUS), Nau-
DI RICERCA E PROSPEZIONE                             tical Petroleum (UK), Northern Petroleum
NEL MARE ITALIANO                                    Ltd (UK), Petroceltic Italia (IRL), Shell Italia EP
                                                     (ITA), Transunion Petroleum Italia (ITA).
Ad oggi sono 52 le istanze di permesso               Di queste compagnie quindi solo 6 sono
di ricerca e le istanze di prospezione pre-          italiane, mentre delle restanti sette 4 sono
sentate dalle diverse compagnie petroli-             del Regno Unito, 2 Australiane e 1 Irlandese.
fere nei nostri mari, per un totale di oltre

 Nome             Società Richiedente           Tratto di costa interessato                        Area kmq
 d80 FR - GP      Global Petroleum Limited      A largo della costa di Bari                        744,8
 d81 FR - GP      Global Petroleum Limited      A largo della costa di Bari                        749,9
 d82 FR -GP       Global Petroleum Limited      A largo della costa di Bari                        745,7
 d83 FR - GP      Global Petroleum Limited      A largo della costa di Monopoli                    745,3
 d171 AR - AG     Eni                           A largo della costa di Pesaro - Fano               343,5
 d172 AR - AD     Adriatic Oil                  A largo della costa di Pesaro                      343,5
 d173 AR - AD     Adriatic Oil                  A largo della costa di Rimini                      343,5
 d174 AR - EN     Enel Longanesi Develpoments   A largo della costa di Pesaro - Fano               345,5
 d506 BR - EN     Enel Longanesi Develpoments   A largo di Civitanova Marche – Porto S. Elpidio    716,4
 d507 BR - EN     Enel Longanesi Develpoments   A largo di san Benedetto del Tronto                744,6
 d508 BR - EN     Enel Longanesi Develpoments   A largo della costa di Giulianova – S. Benedetto   695,3
 d509 BR - EN     Enel Longanesi Develpoments   A largo della costa di Pescara                     739,5
 d84 FR - EL      Petroceltic Italia Edison     Di fronte la costa di Leuca                        729,2
 d85 FR - GM      Global Med LLC                Di fronte a Crotone                                748,4
 d86 FR - GM      Global Med LLC                A largo della costa compresa tra Cirò Marina e     748,4
                                                Isola di Capo Rizzuto
 d87 FR - GM      Global Med LLC                Di fronte a Isola di Capo Rizzuto                  737,5
 d89 FR - GM      Global Med LLC                A sud di Santa Maria di Leuca                      744,6
 d90 FR - GM      Global Med LLC                A sud di Santa Maria di Leuca                      749,1
 d91 FR - GM      Global Med LLC                A largo di Santa Maria di Leuca                    729,2
 d92 FR -EN       Enel Longanesi Developments   A largo della costa compresa tra Cariati e Cirò    748,7
                                                Marina
 d65 FR – NP      Northern Petroleum Ltd        tra Brindisi e Monopoli                            729,3
 d66 FR – NP      Northern Petroleum Ltd        tra Brindisi e Monopoli                            711,6
 d494 BR – EL     Petroceltic Italia            tra Vasto e Termoli                                373,7

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Nome                Società Richiedente                       Tratto di costa interessato                               Area kmq
d503 BR – CS        Apennine Energy                           tra Civitanova marche e Grottammare – P.to san            137,7
                                                              Giorgio
d59 FR - NP         Northern Petroleum Ltd                    A largo della costa di Crotone                            652,6
d67 FR - AG         ENI                                       A largo del golfo di Taranto                              449,4
d68 FR - TU         Nautical Petroleum Transunion Italia      A largo della costa di Policoro                           622,6
d73 FR –SH          Shell Italia EP                           Roseto e Trebisacce                                       730,4
d74 FR - SH         Shell Italia EP                           Tra Trebisacce e Cariati                                  617,8
d79 FR -EN          Enel Longanesi                            Gallipoli                                                 748
d151 DR - EL        Petroceltic Italia                        Tra Trebisacce e Borgata marina                           253,1
d148 DR - CS        Appennine Energy                          Costa di fronte Policoro                                  162,3
d28 GR - AG         Edison-Eni                                Gela                                                      456,5
d29 GR - NP         Northern Petroleum Ltd                    Agrigento                                                 601,6
                    - Petroceltic Italia
d30 GR - NP         Northern Petroleum Ltd                    tra Agrigento e Licata                                    334,5
d33 GR - AG         Edison Eni                                A largo della costa di Gela                               153,9
d359 CR - TU        Nautical Petroleu                         A largo della costa di Pozzallo                           697,4
                    Transunion P. Italia
d361 CR - TU        Nautical Petroleum Transunion Italia      A largo della costa di Pozzallo                           496,5
d358 CR - EL        Northern Petroleum Petroceltic Italia     A largo della costa di Licata                             134,4
d363 CR - AX        Audax Energy                              tra Marsala e Mazara del Vallo                            724,6
d60 FR – NP         Northern Petroleum Ltd                    A largo della costa compresa tra Monopoli e               741,8
                                                              Brindisi
d61 FR – NP         Northern Petroleum Ltd                    A largo della costa compresa tra Monopoli e Bari          728,3
d149 DR –NP         Northern Petroleum Ltd                    A largo della costa compresa tra Monopoli e Bari          264
d505 BR - EL        Petroceltic Italia                        A largo della costa compresa tra Pescara, Vasto e         729,7
                                                              Termoli
                                                                                                            TOTALE 25.531

Sono 4 invece le società di esplorazioni                             Jonio e 2 a largo della Sardegna occiden-
geofisiche nel campo petrolifero che deten-                          tale) per oltre 96mila chilometri quadrati.
gono 8 istanze di prospezione (3 nel mar                             Tutte le istanze sono in corso di Valutazione
Adriatico, 2 nel canale di Sicilia 1 nel mar                         Ambientale.

Nome           Società                                      Zona di investigazione                                      Area kmq
d 1 B.P-.SP    Spectrum Geo Limited                         Adriatico centrale da Rimini a Termoli                      14.510
d 1 C.P-.SC    Schlumberger Italiana                        Canale di Sicilia fra Ragusa e Malta                        2.166
d 1 E.P-.SC    Schlumberger Italiana                        Mar Mediterraneo tra la Sardegna nord occidentale           20.200
                                                            e le Baleari
d 1 F.P-.SP    Spectrum Geo Limited                         Adriatico meridionale tra Vieste e Otranto                  16.300
d 1 G.P-.SC    Schlumberger Italiana                        Canale di Sicilia di fronte Agrigento, tra Pantelleria      4.214
                                                            e Malta
d 2 E.P-.TG    TGS-NOPEC Geophysical Company ASA            Mar Mediterraneo tra la Sardegna nord occidentale           20.890
                                                            e le Baleari
d 2 F.P-.PG    Petroleum Geo Service Asia Pacific           Adriatico meridionale tra Vieste e Otranto                  14.280
d 3 F.P-.SC    Schlumberger Italiana                        Mar Jonio tra Leuca, Crotone e Policoro                     4.025
                                                                                                           TOTALE 96.585

                                                                                                                                 |5|
#STOPOILAIRGUN

Per quanto riguarda le 4 compagnie di pro-           suoni per comunicare, orientarsi e nutrirsi,
spezione geofisica in mare, 2 sono di origine        utilizzando ed emettendo suoni a determi-
norvegese (TGS-NOPEC Geophysical Com-                nate frequenze.
pany ASA e Petroleum Geo Service Asia Pa-            Gli impatti possono essere di tipo fisiologico
cific), 1 australiana (Spectrum Geo Limited) e       (sia uditivo che non uditivo), comportamen-
1 statunitense (Schlumberger Italiana).              tale, percettivo, cronico ed infine indiretto.
                                                     Nell’ambiente marino l’alterazione dei suoni
                                                     per causa antropica interagisce quindi
DESCRIZIONE DEL METODO,                              direttamente con le specie in esso presenti:
COME FUNZIONA E A COSA SERVE                         la generazione di un rumore, anche a bassa
                                                     intensità, può causare l’alterazione di alcuni
L’air-gun è il metodo di ricerca più utilizzato      segnali acustici, inducendo per esempio gli
nel settore delle attività estrattive per la sua     animali esposti ad allontanarsi dall’area. Un
capacità di fornire un rilievo dettagliato e af-     livello di suono maggiore può produrre in-
fidabile della stratigrafia dei fondali marini. Il   vece un vero e proprio disagio fisico o stress
meccanismo prevede il rapido rilascio di aria        negli animali esposti a tale sorgente sonora,
compressa dalla camera dell’air-gun che,             arrivando ad un vero e proprio danno fisico.
producendo una bolla d’aria che si propaga
nell’acqua, genera onde a bassa frequenza.           Nel settembre del 2014 ben sette esem-
Ad un picco iniziale, generato dalla pres-           plari di capodogli si sono spiaggiati
sione prodotta e dal volume dell’air-gun,            lungo le coste in località Punta Penna, a
seguono dagli impulsi provocati dalle bolle.         nord di vasto, in Abruzzo. 3 di questi sono
Le onde, propagandosi nell’acqua fino a rag-         morti sulla riva mentre gli altri 4 sono riusciti
giungere il fondale, vengono riflesse dalle          a riprendere faticosamente il largo. Le cause
diverse superfici di discontinuità che incon-        più probabili di tale spiaggiamento sono la
trano nel sottosuolo; mediante l’utilizzo di         perdita di orientamento dei cetacei, che era-
stese di idrofoni sulla superficie del mare          no stati precedentemente avvistati al largo
invece si registrano i diversi tempi di ritorno      delle coste croate.
delle onde riflesse. I dati raccolti vengono         Ma sono molti i casi in letteratura in cui
così elaborati, spesso direttamente a bordo          dei rumori molto forti, come le esplosioni
della nave di ricerca, e consente di ricostrui-      a breve distanza, hanno prodotto danni
re un’immagine delle principali strutture del        fisici permanenti anche ad organi diversi da
sottosuolo.                                          quelli specificatamente uditivi, portando in
                                                     alcuni casi al decesso dell’esemplare colpito.
QUALI IMPATTI                                        Nel dicembre del 2009, lungo la costa gar-
PUÒ AVERE IN GENERALE                                ganica in prossimità della Laguna di Varano,
                                                     in Puglia, nove capodogli si sono avvicinati
SULL’ECOSISTEMA MARINO                               alla costa in maniera anomala. Sette di que-
                                                     sti si sono spiaggiati mentre solo due sono
Negli ultimi anni la comunità scientifica
                                                     riesciti a riprendere il largo. Gli esemplari
internazionale ha iniziato a porre l’attenzio-
                                                     spiaggiati, sottoposti ad esami specifici per
ne al fenomeno dell’inquinamento acustico
                                                     individuarne le cause, hanno mostrato una
in ambiente acquatico; gli studi recenti e
                                                     sindrome embolica, causata da una risalita
specifici su tale problematica hanno porta-
                                                     rapida in superficie (paragonabile a quella
no alla conclusione che alcuni suoni hanno
                                                     che colpisce gli immersionisti), probabil-
effetti negativi su diversi phyla di organismi
                                                     mente causata dall’esposizione ad una serie
animali, in particolare sui Cetacei. È risaputo
                                                     di forti impatti sonori.
infatti che questi organismi si avvalgono dei

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#STOPOILAIRGUN

Nel 2008 un centinaio di esemplari di pepo-                                  Secondo gli studi di esperti del settore la
nocefali - Peponocephala electra, dei delfini                                propagazione in mare dei rumori a bassa
più grandi molto simili ai globicefali - si sono                             frequenza si estende per grandi distanze,
arenati lungo le coste settentrionali del Ma-                                anche di chilometri dalla sorgente, al contra-
dagascar, nella laguna di Loza. Uno studio                                   rio di quanto avviene nell’aria a causa della
avviato da diversi soggetti successivamente                                  sua capacità elastica che assorbe il rumore,
all’episodio dello spiaggiamento ha attribu-                                 attutendolo; tra le attività maggiormente
ito la responsabilità dell’evento alle attività                              impattanti vengono spesso citate per l’ap-
di prospezioni petrolifere in quel settore di                                punto la ricerca petrolifera e le prospezioni
mare da parte della società Exxon Mobil,                                     sismiche con la tecnica dell’air-gun.
rivelando preoccupanti correlazioni e intera-
zioni tra le attività di prospezioni petrolifere                             La stessa ISPRA nel 2012 tratta ed approfon-
e le popolazioni di cetacei che vivono nelle                                 disce le problematiche derivanti da queste
acque profonde1.                                                             attività nel rapporto intitolato “Valutazione
                                                                             e mitigazione dell’impatto acustico do-
Nei primi mesi del 2012 sono stati oltre                                     vuto alle prospezioni geofisiche nei mari
3.000 i delfini trovati morti sulle spiagge del-                             italiani”. Nel documento di Ispra si riporta
la regione peruviana di Lambayaque; a se-                                    come la tecnica dell’air-gun e l’esplorazione
guito degli studi eseguiti sui corpi ritrovati si                            geosismica “sono considerati la dinamite del
ipotizza, secondo il direttore scientifico dell’                             nuovo millennio” e, riferendosi alla frequenza e
ORCA (organizzazione per la Conservazione                                    alla durata di utilizzo, come “ogni 9-12 secondi
della animali acquatici), Carlos Yaipen, che                                 un’esplosione è trasmessa in mare, ininterrotta-
la morte dei mammiferi oceanici sia diret-                                   mente, per intervalli di tempo anche piuttosto
tamente correlata all’utilizzo di attrezzature                               lunghi”. Proseguendo nella lettura del do-
per le ricerche petrolifere nel fondale ma-                                  cumento si trova anche come “l’esposizione
rino; l’impatto acustico avrebbe provocato                                   al rumore di origine antropica può produrre
delle perdite di equilibrio, disorientamento                                 un’ampia gamma di effetti sugli organismi
ed emorragie interne negli animali. Inoltre                                  acquatici, in particolare sui mammiferi mari-
il direttore ha sottolineato come l’utilizzo di                              ni…(omissis)… L’esposizione a rumori molto
diverse frequenze di onde acustiche per le                                   forti, come le esplosioni a breve distanza, può
attività di ricerca produce degli effetti che                                addirittura produrre danni fisici permanenti ad
sebbene non siano immediatamente visibili                                    altri organi oltre a quelli uditivi e può in alcuni
negli esemplari, sono successivamente ri-                                    casi portare al decesso del soggetto colpito…
scontrabili, causando la morte anche in altre                                (omissis)… Tuttavia, l’esposizione al rumore
specie come foche e balene.                                                  può esercitare un effetto negativo sui cetacei
                                                                             anche se al di sotto dei livelli che provocano
Tra le conseguenze dei traumi acustici non                                   perdita di sensibilità uditiva. La continua espo-
ci solo solamente la diminuzione della                                       sizione a rumori di basso livello può avere riper-
capacità uditiva, sia temporanea che per-                                    cussioni sul comportamento e sul benessere
manente: infatti l’esposizione a rumori di                                   psicofisico dei mammiferi marini provocando
basso livello ripetuti in maniera continua                                   un impatto a lungo termine sulle popolazioni”.
e frequente può avere ripercussioni anche                                    Tra gli studi che ISPRA riporta nel suo docu-
sul comportamento dei mammiferi marini,                                      mento, vengono citati alcuni casi reali che
provocando un impatto a lungo termine                                        ci potrebbero riguardare da vicino, viste le
sulle popolazioni.                                                           peculiarità dei nostri mari, come si evincerà

1 Final report of the Independent Scientific Review Panel investigating potential contributing factors to
a 2008 mass stranding of melon-headed whales (Peponocephala electra) in Antsohihy, Madagascar”

                                                                                                                             |7|
#STOPOILAIRGUN

meglio nel paragrafo successivo.                     sarà stato fatto. La mitigazione di tali impatti
Vengono citati infatti lo studio di Gold             richiede una comprensione molto più estesa
(1996), “volto a monitorare un gruppo di             degli effetti cumulativi, cosa che non è stata
delfini comuni (Delphinus delphis) prima,            ancora fatta, e la definizione di limiti molto più
durante e dopo le prospezioni sismiche nel           rigorosi e precauzionali sulla quantità di pro-
mare d’Irlanda, ha rilevato un evidente allon-       spezioni che si possono fare in un dato tempo
tanamento della specie oggetto dello studio          o contemporaneamente”.
dall’area monitorata.”                               Sempre nel documento degli scienziati con-
Lo studio di Evans et al. del 1996, in cui “una      segnato al Presidente Obama, si fa riferimen-
ricerca simile, effettuata sui piccoli cetacei nel   to agli effetti e gli impatti che tale attività ha
mare d’Irlanda ha registrato un significativo        sulle altre specie animali al di là dei mam-
calo nel numero di tursiopi (Tursiops trunca-        miferi marini; gli impatti della tecnica airgun
tus), suggerendo l’abbandono dell’area sogget-       riguardano infatti molti altri “animali marini
ta ad attività sismiche da parte di un cospicuo      che rispondono ai suoni e la cui capacità di
numero di individui”.                                udire altri animali e segnali acustici ambien-
Lo studio di Engel et al. del 2004, in cui si fa     tali è di fondamentale importanza per la loro
riferimento agli ”spiaggiamenti di Zifidi in         sopravvivenza”. Inoltre nel documento si evince
California e di megattere lungo la costa brasi-      anche che “le prospezioni sismiche sono note
liana nel 2002, registrati poco dopo l’esecuzio-     per far allontanare specie ittiche d’importanza
ne di indagini geofisiche, così come l’allonta-      commerciale con l’effetto di una diminuzione
namento delle balene grigie dal loro habitat         drammatica del pescato. Gli airgun possono
al largo delle coste russe nel 2001, hanno           causare anche mortalità nelle uova e nelle lar-
sicuramente contribuito ad innalzare il livello      ve di pesce, possono causare perdita dell’udito
di allarme nei confronti di tali esplorazioni”.      e stress psicologico, interferire con i richiami
                                                     riproduttivi degli adulti e rendere meno efficaci
A dimostrazione di come la preoccupazione            le risposte contro i predatori: tutto ciò solleva
inerenti tali attività non sia una battaglia di      la preoccupazione per impatti notevoli sulle
comitati locali, associazioni o gruppi sparsi        popolazioni ittiche. In alcune specie di inverte-
di cittadini, ma nasca da una solida base            brati, come la capasanta [in genere: molluschi
scientifica internazionale, viene in supporto        bivalvi noti anche come “pettini”] gli spari degli
il documento presentato al Presidente degli          airgun e altri rumori a bassa frequenza interfe-
stati Uniti d’America da parte di un nutrito         riscono con lo sviluppo embrionale e larvale. E
gruppo di scienziati americani esperti sulle         specie minacciate e a rischio come le tartaru-
tematiche marine. In tale lettera il gruppo          ghe marine, la cui vulnerabilità agli impatti dei
di esperti esterna al Presidente americano           rumori è quasi del tutto inesplorata, hanno le
la preoccupazione per l’introduzione di test         frequenze uditive più sensibili alle stesse basse
sismici (l’airgun per l’appunto) per l’esplo-        frequenze in cui si concentra la maggior parte
razione di giacimenti di idrocarburi lungo           dell’energia degli airgun”.
le coste statunitensi, ritenendo tali attività
di forte impatto ambientale non solo per i           A conferma dell’interazione tra tali attività
mammiferi marini, ma anche per molte altre           di indagine sismica con la pesca, uno studio
specie marine. Nelle conclusioni gli esperti         del Norvegian Institute of Marine Research
americani dichiarano che “aprire le coste            riporta come si sia registrata una diminuzio-
orientali degli USA alle prospezioni sismiche        ne del pescato anche del 50% intorno ad
con airgun porrebbe un rischio inaccettabile         una sorgente sonora che utilizza airgun, con
e dei seri danni all’ecosistema marino a livello     evidenti impatti economici nelle realtà terri-
di specie e popolazioni, la cui vera entità sarà     toriali direttamente interessate e limitrofe.
definibile solo molto tempo dopo che il danno

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#STOPOILAIRGUN

LA BIODIVERSITÀ
                                                    Per molte di queste specie, come preceden-
E LE RICCHEZZE NATURALI                             temente accennato, si sono riscontrate in
DEL MAR MEDITERRANEO                                diverse zone del mondo alcune problema-
                                                    tiche legate all’utilizzo della tecnica dell’air
Per comprendere meglio i potenziali rischi          gun per fini petroliferi.
derivanti dall’utilizzo intensivo dell’airgun
nei nostri mari, non si possono non appro-          I mari italiani rappresentano un importante
fondire i diversi aspetti ecologici e le pecu-      hot spot di biodiversità per questo ordine
liarità che li contraddistinguono rendendoli        di mammiferi non solo per la presenza del
per certi aspetti unici.                            “Santuario per i mammiferi marini Pelagos”,
                                                    nato da un accordo internazionale tra Italia,
A cominciare dalla presenza di entrambi i           Francia e Principato di Monaco e che è stata
sottordini in cui tradizionalmente vengono          la prima area protetta al mondo dedicata
ripartiti i cetacei (Odontoceti e Misticeti) nel    alla protezione dei cetacei, ma anche per la
Mediterraneo e nei mari italiani. Delle 5 fa-       ricchezza riscontrabile in altri distretti marini
miglie di Odontoceti, cetacei cioè che con-         quali il Canale di Sicilia, lo Ionio ed il Mar
servano una dentatura per una predazione            Adriatico.
piscivora o teutofaga, ben 3 hanno specie           Delfini comuni, tursiopi, stenelle striate, ba-
nella fauna italiana: Delfinidi, Fiseteridi e con   lenottera comune insieme anche al grampo
rari avvistamenti anche Zifiidi. Le famiglie        sono i mammiferi marini che più abitual-
diventano 4 allargando poi lo spettro alla          mente popolano il Canale di Sicilia (altra
fauna del Mediterraneo più in generale con          zona di mare direttamente interessata dalle
la segnalazione anche di rari rappresentanti        attività di ricerca e prospezione nel campo
dei Phocoenidi. Nello specifico, numerose           degli idrocarburi) che, proprio in virtù della
specie della famiglia Delfinidi frequentano         sua posizione, è un importante crocevia per
il Mediterraneo quali Orcinus orca (orca),          numerose specie che si spostano all’inter-
Stenella coeruleoalba (stenella), Delphinus         no del Mediterraneo rappresentando una
delphis (delfino comune), Grampus griseus           sorta di ponte tra le popolazioni occidentali
(grampo), Tursiops truncatus (tursiope), Glo-       ed orientali del bacino; anche capodoglio,
bicephala melaena (glbicefalo), Steno bre-          globicefalo, balenottera nana, pseudorca
danensis (steno dal rostro), Pseudorca crassi-      e steno dal rostro sono altre specie che in
dens (pseudorca). Chiudono la panoramica            passato sono state segnalate. La presenza di
Physeter macrocephalus (capodoglio) e Kogia         cetacei in questa specifica area, al fine di ve-
breviceps (capodoglio nano) per i Fiseteridi        rificare anche modelli di migrazione spazia-
e, per la famiglia Zifiidi, Ziphius cavirostris     le, è stata in passato monitorata all’interno di
(zifio).                                            un programma transfrontaliero anche grazie
                                                    a delle originali piattaforme di osservazione
I Misticeti, cetacei che invece sono privi di       rappresentate dai traghetti di linea che, in
denti sviluppando, in loro sostituzione, strut-     collaborazione con enti di ricerca italiani e
ture cornee dette “fanoni” che consentono           tunisini, sono diventati base di osservazione
la filtrazione dell’acqua per un’alimentazione      ad impatto zero seguendo ovviamente uno
planctofaga e bentofaga, vedono la presen-          specifico protocollo standard elaborato da
za nel Mediterraneo di Balaenoptera phy-            ISPRA.
salus (balenottera comune) e Balaenoptera
acutirostrata (balenottera nana o rostrata),        Anche il Mar Ionio rappresenta un im-
con rarissimi avvistamenti anche di Balena          portante bacino costiero come habitat
glacialis (balena glaciale o nera).                 preferenziale e/o punto di transito per

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#STOPOILAIRGUN

numerose specie di cetacei. Le osservazio-        ossei che cartilaginei) ai rettili marini, dagli
ni di presenza si sono basate in particolar       invertebrati come artropodi, echinodermi,
modo sugli spiaggiamenti mentre avvista-          tunicati, vermi, molluschi e lofoforati, ad
menti di animali in vita hanno riguardato         organismi dalla semplice organizzazione
in particolar modo l’area meridionale del         cellulare come cnidari, ctenofori e spugne,
bacino riguardando soprattutto capodogli.         per giungere alle fanerogame marine, alghe
A questo si aggiungono altre specie quali         e protozoi.
il tursiope, la stenella striata, il grampo, la
balenottera comune, lo zifio e il globicefalo.    All’interno di questi raggruppamenti ulte-
Inoltre, l’estremo interesse di quest’area del    riori taxa risultano essere particolarmente
Mediterraneo è stata ulteriormente avallata       soggetti all’inquinamento acustico nei mari,
dall’avvistamento di numerosi cuccioli di         come ad esempio accade nei cefalopodi
diverse specie, insieme alle loro madri e al      che sembrano essere particolarmente sen-
branco di appartenenza, il che fa dello Ionio     sibili ai suoni a bassa frequenza in grado di
un’area particolarmente delicata e sensibile      danneggiare i loro organi sensoriali.
alle modificazioni ambientali indotte da cau-
se antropiche o comunque esterne.                 Anche le tartarughe marine, che nei mari
                                                  italiani sono rappresentate da 3 specie (la
Il Mare Adriatico – anch’esso sotto attacco       più diffusa e frequente Tartaruga comune
dalle attività di ricerca e prospezione con la    Caretta caretta, la Tartaruga verde Chelo-
tecnica dell’air gun - a causa dei suoi fon-      nia Mydas e occasionalmente la Tartaruga
dali, che a differenza di quelli dello Ionio      liuto Dermochelys coriacea) risultano essere
si presentano poco profondi, non registra         particolarmente sensibili all’inquinamento
presenze abituali di cetacei di grosse dimen-     acustico sottomarino. Presenti con partico-
sioni. Al contrario, possono essere molto più     lare frequenza ed abbondanza, tra i mari che
frequenti odontoceti quali i delfini come         circondano la penisola, proprio nell’Adria-
anche il sempre più raro delfino comune.          tico, Ionio e Canale di Sicilia, le tartarughe
Il tursiope anche oggi risulta in maggiore        marine possono subire, da parte dei suoni
stato di allarme rispetto al passato a causa      antropogenici, impatti sull’udito, lesioni
dell’inquinamento acustico e delle acque          fisiche, influenze sul comportamento e, in
per il sempre crescente traffico marittimo,       generale, impatti sullo stato di salute com-
per l’eccessivo carico di pesca e la cattura      plessivo e quindi sulla sopravvivenza delle
accidentale nelle reti nonché per la dimi-        popolazioni mediterranee.
nuzione delle prede. Nella parte sud del
bacino, dove le acque sono più profonde,
è ancora presente il grampo ma si posso-
no fare anche occasionali avvistamenti di
balenottera comune e capodoglio. In epoca
recente poi, è stata segnalata poi la presen-
za anche di pseudorca e globicefalo.

Ma gli straordinari valori di biodiversità che
caratterizzano i nostri mari non si esauri-
scono ai soli mammiferi marini: infatti circa
l’80% delle specie marine del Mediterraneo
si trovano nei mari italiani e lungo i circa
ottomila chilometri di costa della penisola.
Il panorama è vastissimo e va dai pesci (sia

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