Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...

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Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...
16 settembre 2016 - Convegno

                                                Coniugare bisogni e diritti
                                                  delle persone fragili
ANNO 18 - N.64 aprile/luglio 2016 - PERIODICO

                                                Editoriale                                  Discoteca “Francesco e Chiara”
                                                Convegno “Coniugare bisogni                 A.V.O.
                                                e diritti delle persone fragili”   pag. 2   “I colori della vita”             pag. 9

                                                News dal Centro Servizi                     Vita della grotta
                                                Generazioni                        pag. 3   La nostra grotta                 pag. 18
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Editoriale

             A “Francesco e Chiara” un convegno sulla
ESTATE

          Riforma del Terzo Settore e sull’offerta di nuove
               opportunità per la popolazione anziana
         La “Francesco e Chiara” Impresa Sociale Srl, in stret-                                  rivare, la Pubblica Amministrazione deve
         ta intesa con l’On. Edoardo Patriarca, Presidente del                                   dare una mano con i necessari incentivi,
         Centro Nazionale del Volontariato, ha programmato                                       verificando i risultati conseguiti nel con-
         un importante convegno da tenersi venerdì 16 set-                                       testo della pianificazione che è e rimane
         tembre 2016 presso l’Auditorium “Giovanni Paolo II”                                     di competenza delle istituzioni pubbliche.
         del Centro Servizi, che ha come tema: “Coniugare                                        Si tratta di concetti che sono emersi chia-
         bisogni e diritti delle persone fragili. Una sfida                                      ramente nel Convegno che si è tenuto
         possibile con la Riforma del Terzo Settore”.                                            alla Camera dei Deputati nel marzo scor-
                                                                                                       so, durante il quale abbiamo potuto
                                                                                                       portare la nostra testimonianza.
                                            CONIUGARE                                                  Hanno già aderito all’evento esper-
                                            BISOGNI                                                    ti e ricercatori del CENSIS di Roma
                                            E DIRITTI                                                  e dell’Università di Modena e Reg-
                                            DELLE PERSONE
                                            FRAGILI                                                    gio Emilia, nonché esponenti politici
                                            Una sfida possibile con la riforma del Terzo settore        di primo piano a livello sia regiona-
                                             Venerdì 16 Settembre 2016
                                            Auditorium Giovanni Paolo II
                                                                                                       le che nazionale. Hanno assicurato
                                            Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara”
                                            Pavullo (Mo)
                                                                                                       inoltre la loro presenza il Direttore
                                                                                       :WVUZVY\MÄJPHSLGenerale dell’ASL di Modena, Mas-
                                                    Francesco e Chiara
                                                                                                       simo Annicchiarico, e il Presidente
                                                                                                       della Conferenza Provinciale Socia-
                                                     CENTRO SERVIZI PER LA TERZA ETÀ

                                                                                                       le Sanitaria e Sindaco di Modena,
         All’iniziativa hanno aderito importanti personalità Giancarlo Muzzarelli, che ha manifestato
         delle istituzioni e del mondo accademico in quanto la propria volontà di approfondire un tema
         si ricollega alla Riforma del Terzo Settore, appro- di assoluta attualità e di salvaguardare
         vata in via definitiva il 26 maggio scorso, e vuole per quanto possibile la rete delle strut-
         mettere in evidenza le importanti prospettive che ture per anziani dell’Appennino Modenese
         si aprono per i servizi rivolti alle persone fragili, tra che costituiscono un baluardo fondamen-
         le quali occupano un posto di rilievo gli anziani in tale per fornire servizi di innegabile utilità
         relazione al progressivo invecchiamento della po- sociale alle popolazioni sia montane che
         polazione.                                                                              della stessa pianura, assicurando preziosi
         L’individuazione della “location” di “Francesco e Chia- posti di lavoro in aree meno sviluppate.
         ra” è legata al riconoscimento e all’apprezzamento Per le conclusioni del Convegno è sta-
         che ha ottenuto il nostro progetto quale esperien- ta richiesta attraverso l’On.le Patriarca,
         za concreta realizzata sulla base dei principi e dei la partecipazione dell’On.le Luigi Bobba,
         concetti che i legislatori hanno voluto affermare e Sottosegretario al Ministero del Lavoro e
         sviluppare con l’approvazione della Riforma.                                            del Welfare ed esponente di massimo ri-
         È avvertita infatti la necessità di diffondere nuove lievo nell’aver portato avanti la riforma su
         forme di welfare aziendale e di imprenditoria sociale delega del Presidente del Consiglio Mat-
         che si fondano tra l’altro sul desiderio fondamentale teo Renzi, nonché del Presidente della Re-
         di riconoscere alle persone la propria dignità, mo- gione Stefano Bonaccini. Entrambi hanno
         dificando gli approcci tradizionali di welfare basato aderito in linea di massima alla richiesta,
         prevalentemente sulle risorse pubbliche, sempre fatti salvi impegni inderogabili dell’ultima
         più insufficienti, e sul solo volontariato.                                             ora.
         Come prevede l’art. 118 della Costituzione, la so- L’occasione offre l’opportunità di appro-
         cietà civile si deve mettere in gioco per aiutare le fondire le linee che saranno adottate dal
         istituzioni a risolvere i problemi delle proprie comu- Governo nell’adozione dei Decreti Attuati-
         nità in modo trasparente e, dove non riesce ad ar- vi della Riforma che disciplineranno i vari

         Periodico di informazione dell’Associazione “Camminando per mano” e del Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara”
         Autorizz. Trib. MO n. 1440 del 3/6/98 • Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/d L. 662/96 tab. d • Abbonamento annuo: offerta
         Comitato di Redazione Assoc. “Camminando per mano” - via San Francesco, 6 - Pavullo (MO) - e-mail: camminandopermano@alice.it
         Direttore responsabile Luigi Giuliani • Progetto grafico Massimo Mazzieri • Impaginazione Tipografia Azzi
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Editoriale

         contenuti della stessa, con l’intento di razio-
ESTATE

         nalizzare l’intero comparto del no profit e di
         svilupparne i valori, in una visione più mo-
         derna e rispondente alle attuali necessità del
         paese.
         Tra i risultati di maggior rilievo che segnano
         una vera svolta nel Terzo Settore vanno an-
         notati:
         l’adozione di un Codice unico e di un suo Re-
         gistro unico, nonché il suo riconoscimento a
         livello civilistico per il ruolo di interesse ge-
         nerale che gli viene assegnato nel persegui-
         mento di finalità civiche e di utilità sociale,
         senza scopo di lucro;
         la valorizzazione dell’Impresa Sociale quale sogget-        Mi sento quindi di sostenere che gli
         to capace di assumersi le grandi sfide che il paese         esponenti che in primis hanno lavorato
         ha davanti, con il sostegno del volontariato e delle        e stanno lavorando con tanta convinzio-
         stesse istituzioni;                                         ne e dedizione per portare avanti questi
         la costituzione del Servizio Civile Universale, quale       cambiamenti e innovazioni legislative nel
         “Master Civile” e di cittadinanza attiva, col quale         settore “no profit” - tra le quali inserisco
         fornire ad almeno centomila giovani l’opportunità di        anche la legge sul “Dopo di noi” approva-
         impegnarsi per la propria comunità e fare un’espe-          ta nei giorni scorsi - meritano un applau-
         rienza utile per la propria crescita.                       so ed un incoraggiamento, trattandosi tra
         Un’ultima considerazione che esprimo a titolo per-          l’altro di una visione strategica condivisa
         sonale. Fin dagli inizi della mia esperienza lavora-        da gran parte delle forze politiche, che
         tiva sono stato attratto ed interessato ai possibili        vuole riaffermare i veri valori del vivere
         sviluppi della cosiddetta “Economia Sociale” che,           insieme in una comunità.
         come ricorda spesso il Prof. Zamagni dell’Università        Un ringraziamento particolare desidero
         di Bologna, è più appropriato definire “Economia Ci-        riservarlo all’On.le Edoardo Patriarca per
         vile”. In questi anni sono stato pertanto mosso dal         la stima, l’apprezzamento e l’amicizia che
         desiderio ed ho avuto l’opportunità di seguire da vi-       ci ha dimostrato e per aver scelto “Fran-
         cino l’evoluzione del terzo settore, partecipando sia       cesco e Chiara” per questo importante
         a molti incontri col mondo accademico sia a dibattiti       evento.
         politici di approfondimento di queste tematiche.                                            Rino Bellori

                 News dal Centro Servizi

                        Generazioni                                  GENERAZIONI è un progetto legato in par-
                                                                     ticolare all’Animazione, ad attività ricreative
         Negli ultimi mesi ci è capitato di incontrare alcune per-   e di socializzazione, di recupero di interessi
         sone di passaggio a “Francesco e Chiara” che ci rac-        del passato; pensiamo ad attività di accom-
         contavano che sarebbero tornate volentieri per fare         pagnamento degli anziani in passeggiate
         del volontariato: a chi si sarebbero dovute rivolgere       all’interno e all’esterno della struttura, a fe-
         e come si sarebbero potute integrare nelle varie atti-      ste di paese o al mercato, allo svolgimento
         vità?                                                       di piccole mansioni per loro: tante volte ci
         Ci siamo accorti di avere un limite, mancava un punto       è capitato di soddisfare qualche loro piccolo
         di riferimento per tutti coloro che avessero voluto do-     desiderio comprandogli qualcosa!
         nare un po’ del loro tempo ai nostri anziani.               Ci piacerebbe creare un piccolo orto ad
         E’ nato così GENERAZIONI: un progetto che vuo-              un’altezza per loro ideale a cui si potrebbero
         le favorire la presenza del volontariato attraverso la      dedicare, ma che ha sicuramente bisogno di
         creazione di un’organizzazione, all’interno del Cen-        essere realizzato e seguito.
         tro Servizi, ben definita e strutturata, che permetta       Ogni volontario potrà scegliere le iniziati-
         l’espressione di partecipazione e solidarietà, lo svolgi-   ve e le attività a lui più consone, portare le
         mento di attività di sostegno, di animazione e di aiuto     proprie idee e proposte per creare nuove
         dell’anziano. Attraverso il progetto vogliamo promuo-       iniziative, dovrà però attenersi ad alcune li-
         vere e sostenere i volontari (appartenenti all’AVO e        nee guida (semplici regole) e firmare una
         non) già presenti nel Centro Servizi, ma anche coin-        convenzione di adesione al progetto, avrà
         volgere i familiari dei nostri anziani, amici e dipen-      un responsabile di riferimento con cui con-
         denti di “Francesco e Chiara”.                              cordare tempi, giornate di partecipazione,
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News dal Centro Servizi

                                    attività da svolgere.           speriamo di riuscire a coinvolgere i familiari
ESTATE

                                    La scelta del nome GENE-        dei nostri anziani perché pensiamo possano
                                    RAZIONI nasce dalla vo-         diventare una grande risorsa: chi li conosce
                                    glia di “Generare azioni”, di   meglio, saprebbe indirizzarci verso piccole
                                    coinvolgere persone di età      attività a loro gradite o che hanno gradito in
                                    diversa, dai ragazzi del-       passato, attività che permetterebbero agli
                                    le scuole, a persone adul-      anziani di sentirsi ancora attivi e di riscopri-
                                    te, e perché no, bambini e      re il piacere che nasce dalla condivisione.
                                    pensionati; GENERAZIONI         Dobbiamo ringraziare l’Associazione di Pro-
                                    vuole essere un crocevia,       mozione Sociale “Sergio e Domenica Ber-
                                    un punto di incontro di         nardini”, e in particolare il suo nuovo Presi-
         esperienze e di generazioni diverse: il passato è degli    dente, Romano Ghinelli, che ci ha permesso
         anziani, il futuro è dei bambini e dei ragazzi, ma il      di sviluppare tale progetto, coprendo le
         presente appartiene a tutte le fasce d’età e l’incontro    spese iniziali per la sua organizzazione e
         genera arricchimento reciproco.                            fornendoci il sostegno economico per la co-
         E’ per questo motivo che speriamo di trovare adesioni      municazione, la diffusione e la creazione di
         tra ragazzi, mamme e papà con bambini o, sognan-           un vero e proprio logo del progetto stesso.
         do in grande, qualche scuola materna, ma soprattutto                                     Annalisa Tesauro

         Il Bilancio Sociale 2015
         Come ogni anno a fine giugno è stato redatto il Bilancio So-
         ciale 2015 nella veste tipografica rinnovata lo scorso anno,
         del quale riportiamo la copertina. Ricordiamo che chiunque
         può consultarlo e scaricarlo dal sito web all’indirizzo
         www.francescoechiara.it.

         La visita a                                                                DIAMO VITA AGLI ANNI
                                                                                           )03(5*06:6*0(3,

         “Francesco e Chiara” della
         Fondazione “Cerino Zegna”
         Il 24 giugno scorso abbiamo avuto il grande piacere di ospitare,
         per l’intera giornata, una delegazione (Direttore Generale, Di-
         rettore Sanitario, due Responsabili dei Nuclei ad alta intensità
                                                                                               Francesco e Chiara
                                                                                              CENTRO SERVIZI PER LA TERZA ETÀ

         assistenziale) della Fondazione Opera Pia “ Cerino Zegna” Onlus
         di Occhieppo Inferiore (Biella). L’Opera Pia “Cerino Zegna” è un
         Centro di eccellenza della Regione Piemonte e si occupa, come noi, di accoglienza ed assistenza ad
         anziani anche in gravissime condizioni di disabilità fisica e cognitiva, oltre che di ricerca e formazione
         sulle tematiche più dibattute del settore. Il rapporto tra “Francesco e Chiara” e l’Opera Pia risale ad
         alcuni anni fa, quando in occasione di convegni del settore e di una visita al Centro Servizi “Cerino
         Zegna” da parte del nostro gruppo dirigenziale, abbiamo constatato la grande intesa sugli intenti,
         valori e modalità operative dei nostri due Centri. Lo scambio delle rispettive esperienze, approfondito
         nell’ultimo incontro, ha offerto motivi di riflessioni profonde ad entrambi, soprattutto sui temi che ci
         stanno particolarmente a cuore quali il radicale mutamento delle forme di tutela sociale e il conse-
         guente senso di inadeguatezza delle famiglie, l’aggravarsi delle condizioni degli ospiti delle strutture
         di accoglienza, i temi delle nuove reti di sostegno domestico per l’abitare indipendente degli anziani
         e le possibili risposte innovative come per esempio gli alloggi assistiti, da noi già sperimentati con
         successo tanto da destare un interesse particolare nella Fondazione “Cerino Zegna”. Abbiamo verifi-
         cato così quanto sia importante creare e mantenere una rete di contatti tra enti e professionisti che
         hanno una sintonia per quanto attiene non solo ai modelli organizzativi e gestionali, ma in particolare
         ai valori profondi e alla mission. Infatti noi pensiamo che solo una costante ed onesta condivisione di
         idee, buone prassi, e conoscenze potranno aiutare tutti gli operatori del nostro settore ad uscire dalle
         secche di una crisi che potrebbe paralizzare anche il desiderio di innovazione e sperimentazione.
         Mettere in comune le proprie esperienze non è solo un salutare scambio di informazioni e risultati, è
         molto di più: è un moltiplicatore della passione per il proprio lavoro, è un contagio positivo di entu-
         siasmo e consapevolezza che si può sviluppare in “una società del noi”.
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Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...
Discoteca “Francesco e Chiara”                                                   a cura di Federica Manni

         ADELE CAGNOLATI...                                                           tavolino da sola e questa è una cosa
ESTATE

                                                                                      che mi è sempre rimasta impressa. A
         NONNA, BISNONNA...                                                           16 anni ho imparato il mestiere della
         E TANTE ALTRE COSE!”                                                         sarta: sono andata a scuola di taglio
                                                                                      e cucito a Reggio Emilia. Ogni giorno
         La grande famiglia di “Francesco e Chia-                                     facevo 30 km, andata e ritorno, con
         ra” si è arricchita con la presenza della                                    qualsiasi tempo. All’età di 18 anni cir-
         Signora Adele Cagnolati che da alcuni                                        ca, ho incontrato a ballare un ragaz-
         mesi è venuta ad abitare in uno degli                                        zo di 25 anni, Lino Bagnoli, che mi ha
         appartamenti delle “Residenze”.                                              colpito subito: ci siamo conosciuti e
         Parlando con lei mi sono accorta di quan-                                    dopo 4 anni ci siamo sposati. Lui era
         te cose belle ha da raccontare perciò ho                                     un reduce di guerra infatti era stato
         pensato di fermarmi a chiacchierare un                                       due anni in prigione in Germania e vi-
         po’ con lei e di farmi raccontare i suoi                                     sto che aveva studiato da maestro, al
         ricordi.                                                                     suo ritorno dalla guerra era andato in
         Adele nasce il 24 settembre 1928 a                                           Comune a chiedere lavoro, ma essen-
         Gualtieri in provincia di Reggio Emilia, da una famiglia di         do di ideologie politiche diverse, non riusciva
         contadini. Adele ha anche un fratello, Liliano, con il quale        mai ad ottenerlo. Decise così di fare dei con-
         trascorre una bella infanzia felice e spensierata. I giochi         corsi pubblici, e finalmente ottenne il posto
         che facevano insieme erano principalmente due.                      di maestro di ruolo nel suo paese. Dopo un
         Nel GIOCO DELLA PIASTRA disegnavano un ae-                                              anno dal matrimonio è nata
         reo per terra con il gesso (quando lo trovavano!)                                       mia figlia Giuliana, e dopo
         e saltavano dentro alle caselle. Si costruivano i                                       tre anni nasce Giorgio, mio
         TRAMPOLI: prendevano delle lattine vuote, le bu-                                        figlio. I figli crescono, si
         cavano e vi mettevano dei fili di ferro che tene-                                       sposano e nascono tre bel-
         vano stretti quando se li mettevano sotto i piedi                                       le nipotine Silvia, Nicole e
         per camminarci sopra, creando così il gioco dei                                         Giulia, che regalano tanta
         trampoli                                                                                gioia e felicità a me e a mio
         Adele racconta: “Io e le mie amiche facevamo                                            marito Lino”.
         merenda (i ragazzi andavano spesso per conto                                            La vita di Adele trascorre
         loro) e andavamo sul ponte del Cimitero con del-                                        regolarmente          lavorando,
         le cipolle e del sale ed eravamo contentissime di                                       crescendo i figli e volendosi
         ciò che potevamo mangiare. Fin da piccola mia                                           molto bene. Purtroppo nel
         madre mi ha subito insegnato a fare le faccende                                         2006 Adele perde il mari-
         di casa: facevo alla perfezione i letti (una volta                                      to Lino e da allora è sem-
         si dava molta importanza a fare bene i letti, do-                                       pre rimasta sola pensando
         vevano essere lisci come l’olio), e dato che non arrivavo           ai bellissimi momenti trascorsi insieme a lui:
         bene al bordo del letto perchè ero piccola, prendevo la             hanno sempre collaborato insieme per il bene
         scopa e lisciavo il letto in modo perfetto. Se mia madre,           della famiglia condividendo i passi della loro
         quando rientrava dai campi, non trovava tutto in ordine,            vita familiare facili e difficili. Il ricordo di Lino
         sgridava e qualche volta le prendevo. Facevo anche da               per Adele è talmente vivo in lei che lo sogna
         mangiare: cucinavo il minestrone di verdura e fagioli con           ogni notte e gli parla come se lui fosse lì vicino
         la pasta fatta in casa. Facevo la sfoglia e cucinavo con la         a lei. Nel 2016 arriva un’altra bella sorpresa:
         stufa a legna anche in estate. Inoltre facevo il pane con           nasce il suo primo pronipote Martino che la
         il lievito madre e mi aiutava anche mio fratello. Dai 10            rende bisnonna a tutti gli effetti e noi le fac-
         ai 14 anni sono andata a servizio dalla Signora Corradi-            ciamo tanti complimenti! Attualmente Adele
         ni, che era la maestra del paese: andavo a casa sua a               abita presso “Le Residenze” della nostra strut-
         fare i lavori di casa. Facevo tutto quello che era neces-           tura e regala i suoi sorrisi a tutti dimostrando
         sario fare. Però quando mangiavamo, mi metteva in un                tanta gioia e serenità.

                                        PER CONTATTARCI E SOSTENERCI
          Se i lettori volessero collaborare, per dare consigli e suggerimenti, per formulare richieste, per fare sentire la loro
          voce e per esprimere il loro gradimento o meno sulle rubriche, possono contattarci in due modi:
          • Scrivendo alla Redazione “Le Stagioni di Francesco e Chiara”, via San Francesco n. 4, 41026 Pavullo n/F (MO)
          • Inviando una mail all’indirizzo: camminandopermano@alice.it
          Saremo felici di raccogliere le vostre opinioni e/o richieste per dare, eventualmente, l’avvio ad una rubrica di
          posta o colloquio con i lettori. Alcuni telefonano per chiedere come sostenere le attività delle nostre due Associa-
          zioni. Vi segnaliamo pertanto i codici bancari di riferimento.
                            Associazione “Camminando per mano” - Banca Unicredit – Filiale di Pavullo n/F.
                                           Codice IBAN: IT97 A020 0866 9250 0000 3404 345
                             c/c postale n. 24890535 - Codice IBAN: IT06 S076 0112 9000 0002 4890 535
                                  Associazione di Promozione Sociale “Sergio e Domenica Bernardini”
                                   Banca di Credito Cooperativo dell’Alto Reno – Filiale di Pavullo n/F.
                                           Codice IBAN: IT55 S083 3166 9200 0016 0800 685
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Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...
Discoteca “Francesco e Chiara”                                             a cura di Federica Manni

         1° Maggio                                                        nibilità della famiglia Ferrari è stata davvero
ESTATE

                                                                          encomiabile, nel senso che oltre ad ospitar-
         “festa di primavera”                                             ci offrendoci il pranzo, ci hanno organizzato
                                                                          anche la trasferta con il loro pulmino privato
         Il 1° maggio si è fe-                                            compreso l’autista, che ha visto protagonista
         steggiata, per la pri-                                           al volante la moglie di Corrado, Rosa. Rosa ha
         ma volta, la prima-                                              guidato in modo impeccabile e gli ospiti non
         vera che quest’anno                                              hanno avuto il minimo disagio durante il viag-
         si è fatta desidera-                                             gio, anzi erano divertiti a vedere il panorama
         re. Luca con il suo                                              fuori dal finestrino. In totale eravamo in tredi-
         gruppo       musicale                                            ci: dieci ospiti, 2 accompagnatrici (io e Fede-
         “Gli amanti del li-                                              rica Delugan) e il nostro Amministratore Rino
         scio” si è esibito per                                           Bellori. Siamo partiti verso le 11,30 con una
         noi, per la felicità                                             bellissima giornata di sole, dove i colori della
         dei nostri ospiti che                                            natura hanno arricchito il paesaggio regalan-
         apprezzano molto questo genere musicale che li ha ac-            doci momenti davvero emozionanti. Appena
         compagnati nel corso della loro vita. E’ stata una giorna-       arrivati a Poggioraso siamo stati accolti all’in-
         ta divertente, alla fine della quale i nostri ospiti sono sta-   terno del loro ristorante e ci hanno fatto ac-
         ti partecipi e felici, anche se stanchi!                         comodare nella sala principale in una tavolata
                                                                          bella lunga, dove ci aspettava del cibo buo-
                                                                          nissimo e molto abbondante: hanno iniziato a
         I 60 ANNI DI MATRIMONIO DI                                       servirci l’an-
                                                                          tipasto     di
         ARMANDO E BEATRICE                                               gnocco frit-
                                                                          to con af-
         Domenica 1° maggio a “Francesco e Chiara” abbiamo
                                                                          fettati poi,
         festeggiato il 60° anniversario di matrimonio dei nostri
                                                                          a seguire,
         genitori Armando e Beatrice.
                                                                          il primo con
         Dopo 8 anni di fidanzamento si sposarono nella Chiesa di
                                                                          Nuvole del
         Olina il 28 Aprile 1956.
                                                                          Cimone al
                                                                          forno (buo-
                                                                          nissime!!) e
                                                                          bocconcini alle ortiche. Come secondi ci han-
                                                                          no preparato Guancia di vitello con polenta
                                                                          e Tacchino farcito con patate. Per finire non
                                                                          potevano mancare i dolci con Tiramisù e Sor-
                                                                          betto al Caffè davvero spettacolari. Insomma
                                                                          non ci hanno fatto mancare davvero niente,
                                                                          d’altronde conoscendo la Famiglia Ferrari e il
                                                                          buon nome del ristorante, non poteva essere
                                                                          diversamente! A nome di tutti gli ospiti che
                                                                          hanno partecipato, degli operatori, e di tutta
         Dopo anni di sacrifici sono riusciti a farsi una famiglia.
                                                                          “Francesco e Chiara” vogliamo esprimere i più
         Nel 1963 è arrivato il maschietto, poi, nel 1971 la fem-
                                                                          sentiti ringraziamenti e vista la splendida di-
         minuccia. La festa è ben riuscita, papà e mamma hanno
                                                                          sponibilità della famiglia Ferrari ci comportia-
         detto che la ricorderanno per tutta la vita!
                                                                          mo un po’ da impertinenti prenotandoci an-
         Ringraziamo Padre Sebastiano che ha celebrato la mes-
                                                                          che per il prossimo anno.
         sa, i parenti che sono intervenuti e la struttura “Fran-
                                                                          Grazie di cuore per aver donato ai nostri ospiti
         cesco e Chiara” per averci messo a disposizione la sala
                                                                          questa bella, speciale, unica opportunità!
         “Auditorium Giovanni Paolo II”.
                                            I figli Patrizio e Patrizia   Ecco qui di seguito alcuni pensieri degli ospiti
                                                                          che hanno partecipato al pranzo:
                                                                          ADA GHERARDINI (mamma di Corrado Fer-
         Sestola: I NOSTRI OSPITI                                         rari): Sono molto contenta di essere andata
         A PRANZO PROTAGONISTI                                            al Ristorante di mio figlio con le mie amiche.
                                                                          Vorrei che la prossima volta venisse anche Pa-
         AL RISTORANTE “POGGIO” PER                                       dre Sebastiano.
         UN GIORNO DAVVERO SPECIALE                                       LUCIANA PARENTI: Sono stata molto bene,
                                                                          il cibo era molto buono ed era tanto. Tante
         Il giorno 12 Maggio la Famiglia Ferrari Corrado e la moglie      portate, tutto buonissimo...il piatto che più mi
         Rosa, titolari del ristorante “Poggio” a Poggioraso di Se-       è piaciuto è stato le “Nuvole del Cimone”.
         stola, hanno invitato a pranzo i nostri ospiti per trascor-      MARIA PACCHIONI: Abbiamo trascorso una
         rere un bellissimo momento insieme nel loro ristorante           giornata molto diversa dal solito e in allegria.
         per un giorno. L’entusiasmo espresso dai nostri ospiti in        Ringraziamo il figlio dell’Ada, la moglie Rosa e
         risposta all’invito, è stato a dir poco alle stelle. La dispo-   la sorella Daniela per averci ospitato.
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Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...
Discoteca “Francesco e Chiara”                                            a cura di Federica Manni

         ITALINA BALLOTTI: io non ho parole perchè sono ri-             Signora Derna Giuliani, anche lei originaria di
ESTATE

         masta sbalordita dal pranzo. Mi sono molto divertita a         Polinago, è una delle nostre carissime ospiti e
                                             pranzare con i miei        fa parte della famiglia di “Francesco e Chiara”
                                             amici. Grazie a tutti      ormai da circa tre anni. Ma veniamo ai detta-
                                             per averci accompa-        gli della serata. Appena arrivate siamo state
                                             gnato.                     accolte in modo cortese ed ospitale dai titola-
                                             ADRIANA AMICI: E’          ri, che ci hanno fatto visitare il borgo spiegan-
                                             stata una gran bella       doci le varie caratteristiche e peculiarità: oltre
                                             gita dove mi sono di-      al ristorante il Borgo dispone di sei deliziosi
                                             vertita molto. Ci sono     appartamenti indipendenti, quattro nella Villa
                                             venuti a prendere in       Padronale e due esterni, ricavati da quelli che
                                             pulmino e dopo un bel      un tempo erano gli immobili di servizio. Sopra
                                             tragitto siamo arrivati    al Ristorante c’è un gran salone utilizzato per
                                             al ristorante. Durante     meeting, feste private, mostre e attività cul-
                                             il percorso abbiamo        turali. Infine abbiamo visitato anche la piscina
                                             visto dei boschi molto     esterna considerata un po’ il fiore all’occhiello
                                             belli e molto verdi per-   di Casa Marini, che si affaccia direttamente
                                             chè è piovuto molto.       sulla vallata, offrendo una vista mozzafiato,
                                             Abbiamo anche visitato     dotata di idromassaggio e acqua riscaldata.
                                             Sestola passando per       Durante il periodo estivo si organizzano ape-
                                             il centro in pulmino.      ritivi all’aperto e cene romantiche. Finita la
         ELENA CACCIOPPINI: Sono stata molto bene in alle-              visita i titolari ci hanno fatto accomodare nella
         gra compagnia con le mie amiche. Il cibo al ristorante è       sala ristorante dove lo Chef Fabio ci ha pre-
         stato buonissimo. I proprietari sono stati molto gentili e
         pazienti.
         GIULIANA CUOGHI: Giornata indimenticabile sotto
         ogni punto di vista: dal viaggio, al ristorante dove ci han-
         no accolto con un pranzo nuziale. Il cibo davvero ottimo,
         la compagnia e l’accoglienza della Famiglia Ferrari dav-
         vero impeccabile.
         MAURA BORTOLOTTI: Ringrazio tutti gli organizzatori
         per avere passato una giornata così bella e spensierata.
         Spero di ritornare anche il prossimo anno.
         FORINO RAFFAELE: Ho trascorso una giornata partico-
         lare davvero speciale dove tutto è stato perfetto. Il cibo
         buonissimo e la Famiglia Ferrari che ci ha ospitato è stata
         molto gentile e ospitale.
         FERNANDA LORENZINI: Era tanto tempo che non tra-
         scorrevo una bella giornata così al ristorante, in allegra
         compagnia. Sono felice di esserci stata anch’io. Grazie        parato con passione uno splendido Menù di
         a tutti!                                                       Mare e di Terra. La degustazione dei piatti è
                                                                        stata molto varia, alternando numerose por-
         “Brave tutte ad organizzare queste gite che penso non          tate: dal Flan di Melanzane con patate al Petto
         siano proprio semplici da gestire. Sono contentissima di       d’oca in misticanza e Branzino. Poi abbiamo
         vedere la mamma serena e che possa ancora apprezzare           degustato dei prelibatissimi Paccheri con po-
         delle cose, soprattutto lo stare insieme ad altre persone”.    modorini e Gamberi e il piatto forte della casa,
                                Marzia - Figlia di Elena Caccioppini    il Roast beef in pepe rosa con patate al forno
                                                                        e pomodori gratin. Infine abbiamo terminato
                                                                        la cena con un vasto assortimento di dolci:
                                                                        panna cotta, zuppa inglese, e torte della casa.
         “ANTICA CORTE CASA MARINI”:                                    Insomma un vero trionfo di sapori unici e fan-
         LE OPERATRICI DI FRANCESCO                                     tasiosi, molto ben equilibrati tra loro che han-
                                                                        no reso la cena davvero indimenticabile. Che
         E CHIARA VIVONO UNA SERATA                                     dire....noi operatrici ci siamo sentite davvero
         DA FAVOLA                                                      molto onorate da questo invito della famiglia
                                                                        Antonioni che da tempo desiderava ospita-
         Venerdì 20 Maggio alcune operatrici di Francesco e Chia-       re le persone che sono più vicine alla Signora
         ra sono state ospiti al Ristorante “Casa Marini”, posto in     Derna, con le quali il figlio si relaziona, nei
         Polinago in Via Roncacciolo, per una cena davvero spe-         momenti delle sue immancabili visite settima-
         ciale. Il Ristorante fa parte del Borgo settecentesco di       nali. Noi operatrici e tutta “Francesco e Chia-
         Casa Marini, conosciuta anche localmente come “Cà ‘d           ra” desideriamo ringraziare Giorgio Antonioni,
         Mariin”, di proprietà della Famiglia Antonioni che lo ha       la moglie Chiara e il figlio Saverio per averci
         recentemente ristrutturato realizzando anche un Risto-         offerto la loro gentile e cordiale ospitalità e
         rante gestito direttamente dal titolare Giorgio Antonioni      per l’impeccabile accoglienza durante la sera-
         e dalla sua famiglia. La mamma del Signor Giorgio, la          ta, trattandoci come principesse.
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Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...
Discoteca “Francesco e Chiara”                                              a cura di Federica Manni

         FRANCESCO E DIMA:                                                e il risultato si è visto. Anche il cartellone che
ESTATE

                                                                          racconta la nostra storia è molto bello, e lo
         50 ANNI INSIEME... UN GRANDE                                     conservo per ricordo. Vorrei esprimere i nostri
         ESEMPIO DI VITA CONIUGALE                                        ringraziamenti a tutti coloro che hanno per-
                                                                          messo lo svolgimento della festa....
         Domenica 22 Maggio c’è stata una grande festa a “Fran-           Grazie di cuore a tutti!”
         cesco e Chiara”: Dima Guidetti e Francesco Mirotti, no-
         stri ospiti, hanno festeggiato il loro cinquantesimo anni-
         versario di matrimonio. Ma vediamo in breve un po’ la
         loro storia raccontata da Dima: “Io e Francesco ci siamo         A.V.O.
         conosciuti a Varana all’età di 21 anni e da un’amicizia è        “I COLORI DELLA VITA”
         nata una simpatia. Successivamente, io e la mia fami-
         glia ci siamo trasferiti a Bastiglia, nella bassa modenese,      L’AVO con l’impegno della sig.ra Ivana Tado-
         per fare i contadini su un fondo di nostra proprietà con-        lini si è adoperata per la realizzazione di una
                                          servando anche quello di        splendida festa svoltasi il 28 maggio 2016 inti-
                                          Varana. Tornando spesso         tolata “I colori della vita”. In questa occasione
                                          su al vecchio fondo, io e       è stato presentato il libro dal titolo “Il linguag-
                                          Francesco abbiamo avuto         gio dei colori sul cammino della nostra vita”. Si
                                          modo di rivederci e la no-      è trattato di un percorso molto lungo ed impe-
                                          stra relazione si è appro-      gnativo per raccogliere le testimonianze delle
                                          fondita, quindi da questo       nostre ospiti,
                                          momento lui ha comin-           per poi attri-
                                          ciato a venire a Bastiglia      buire al loro
                                          a trovarmi. Insieme a lui       vissuto un co-
                                          veniva anche un suo ami-        lore adeguato
                                          co che veniva a trovare         e trascriverlo
                                          mia sorella gemella, così       di conseguen-
                                          uscivamo spesso in quat-        za su piccoli
                                          tro, formando due coppie        diari.
                                          ben affiatate. Nel giro di      I testi relativi
                                          due anni abbiamo deciso         ad ogni colore
         di sposarci, e di organizzare il matrimonio tutti insieme.       sono stati let-
         Anche il viaggio di nozze l’abbiamo fatto insieme a ab-          ti dai volonta-
         biamo deciso di andare a Roma. Dopo Roma io e France-            ri, alternando
         sco prendiamo la decisione di andare a Capri, dove sia-          alle letture un
         mo rimasti 8 giorni, l’altra coppia invece ha deciso di fare     ballo appro-
         ritorno a casa. Al rientro abbiamo ripreso la nostra vita        priato esegui-
         quotidiana, e dopo un anno circa è nato nostro figlio. Poi       to dal gruppo
         decidiamo di iniziare a costruire la casa a Serramazzoni,        folkloristico di
         e poco alla volta, pezzettino dopo pezzettino, siamo ri-         Boccassuolo.
         usciti a finirla: mio cognato che era muratore, ci ha aiu-       Le      stagioni
         tato molto. Nel frattempo Francesco riceve l’incarico di         della vita sono state rappresentate da quattro
         capocantiere, io invece facevo la casalinga, ma duran-           importanti quadri realizzati dal sig. Emanuele
                                                      te la costruzio-    Rossi a cui va il più fervido ringraziamento e le
                                                      ne della casa       cui opere sono esposte nella nostra struttura.
                                                      anch’io ho aiu-     Presenti alla festa vi erano le maestranze del
                                                      tato spesso a       Centro Servizi e dell’Amministrazione Comu-
                                                      portare su il ce-   nale di Pavullo. E’ stata una giornata inten-
                                                      mento.              sa ma ne è valsa la pena, perché le emozioni
                                                      La vita conti-      hanno coinvolto tutti i presenti.
                                                      nua tra varie
                                                      difficoltà, che a
                                                      volte sono sta-
                                                      te dure da sop-
                                                      portare, come
                                                      la perdita di no-
         stro figlio, ma comunque la vita va avanti. Abbiamo con-
         tinuato a stare insieme volendoci bene. Poi Francesco
         si è ammalato e io gli sono rimasta vicino e ho cercato
         sempre di aiutarlo. Abbiamo così deciso di rinnovare la
         nostra promessa di matrimonio in occasione del nostro
         50° anniversario per condividere con tutti la nostra gioia.
         Devo dire che siamo stati davvero soddisfatti per l’orga-
         nizzazione della festa da parte di “Francesco e Chiara”:
         tutti si sono dati da fare per curare qualsiasi dettaglio,
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Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...
ESTATE           Discoteca “Francesco e Chiara”                                           a cura di Federica Manni

                                                                       che ci ha guidato nella Preghiera. Subito dopo
                                                                       gli ospiti si sono presentati e conosciuti reci-
                                                                       procamente, scambiando anche qualche bat-
                                                                       tuta spiritosa e in un batter d’occhio è arrivata
                                                                       l’ora di pranzo.
                                                                       Siamo così entrati in struttura, al secondo pia-
                                                                       no, nella sala da pranzo, per pranzare tutti
                                                                       insieme. Abbiamo condiviso un momento di
                                                                       convivialità in un piacevole clima di allegria e
                                                                       serenità.
                                                                       Dopo il pranzo
                                                                       siamo rima-
                                                                       sti tutti insie-
                                                                       me a parlare
                                                                       e scambiare
                                                                       qualche bat-
                                                                       tuta spiritosa
                                                                       e a racconta-
                                                                       re tante belle
                                                                       cose in modo
                                                                       reciproco. Ci
                                                                       sentiamo mol-
                                                                       to     gratifica-
         Ringraziamo chi è intervenuto ma in particolar modo           ti che l’”Opera
         l’AVO che con il suo impegno e la sua solidarietà, rap-       Pia Castiglio-
         presenta una fonte importante per le strutture presenti       ni” abbia scel-
         sul territorio.                                               to la nostra
                                L’animatrice - Maria Teresa Flori      struttura, d’al-
                                                                       tronde      que-
                                                                       sto rispecchia
         “OPERA PIA CASTIGLIONI“                                       il clima posi-
                                                                       tivo di colla-
         e “FRANCESCO E CHIARA”:                                       borazione che
         INCONTRO TRA GLI OSPITI                                       da tempo ca-
                                                                       ratterizza      i
         Il 16 giugno gli ospiti della Casa Protetta “Opera Pia Ca-    buoni rappor-
         stiglioni” di Formigine sono venuti in visita a Pavullo e     ti tra le nostre
         nel loro programma hanno previsto la visita alla Grotta di    due realtà, in
         Lourdes e alla nostra struttura. Si è creata così una bella   quanto anche
         opportunità per fare nuove conoscenze e creare momen-         in passato ab-
         ti di reciproca socializzazione e integrazione. Il gruppo     biamo collaborato in modo molto rispettoso.
         dei visitatori è arrivato circa alle 11,00 del mattino di-    Io stessa posso testimoniare che negli anni
         rettamente davanti alla Grotta. Il gruppo era composto        scorsi ho fatto il tirocinio presso di loro, du-
         da sette ospiti e due accompagnatrici, che hanno subito       rante il mio corso di animazione, e prima di
         espresso il desiderio di partire dalla visita alla grotta.    me anche altre mie colleghe. A questo propo-
         A questo punto anche noi con un gruppetto dei nostri          sito ci teniamo a ringraziare tutto il loro staff
         ospiti accompagnati da me e da Padre Sebastiano, ab-          e in particolare la Coordinatrice Clelia, Roma-
         biamo raggiunto la Grotta per condividere con loro un         na e Massima che sono le Animatrici.
         bellissimo momento spirituale insieme. Anche loro sono        Vogliamo concludere dicendo: arrivederci alla
         stati molto contenti della presenza di Padre Sebastiano,      prossima visita!
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Coniugare bisogni e diritti delle persone fragili - Francesco e ...
Discoteca “Francesco e Chiara”                                                a cura di Federica Manni

         RENATA RIVA... RACCONTA
ESTATE

         UNA FILASTROCCA:
               Tre dàni in dna cà a ghe al dievèl,
                se au sa – ona viva, ona morta,
               e ona stablida countra la porta....
                     e cla viva la bruntéla
                   con quela cuntra la porta
                    perchè l’an fa mai gnint!

                          TRADUZIONE:
              Tre donne in una casa...c’è il diavolo
                 se lo sa - una viva, una morta,
               e una attaccata contro la porta....
                      e quella viva brontola
                    con quella contro la porta
                   perchè non fa mai niente!

         GIORGIO QUATTRINI...
         E LE SUE FOTO
         Tirare la sfoglia

                                                             Ufficio Postale
                                                             di Selva di Serramazzoni (all’epoca Comune di Monfesti-
                                                             no), al tempo delle Regie Poste. Dalla via P. Giardini, si
                                                             diramava la strada per Selva, che conduceva alla chie-
                                                             sa parrocchiale. Siamo probabilmente intorno agli anni
                                                             venti. Dopo che l’ufficio postale fu spostato a Casa Loi-
                                                             rina, il fabbricato fu conosciuto come “Posta Vecia”, Po-
                                                             sta Vecchia. Il padre dello scrivente, cl. 1895, andava a
                                                             scuola nell’edificio delle RR.PP. suddetto. Angelo, così si
                                                             chiamava, raccontava che la sua maestra era moglie del
                                                             postino, il quale (a volte) andava in aula a consegnare
         da “Prima Pagina” del 10/12/2015                    la posta ai bambini; entrava senza bussare e la maestra
                                                             (sua moglie) lo sgridava, al che lui le rispondeva “tes
         Un tempo tutte le “rezdore“ (le donne di casa)
                                                             ignuranta” (“taci ignorante…”) e se ne andava un po’ pic-
         facevano la sfoglia (la “pastela”, in dialetto),
                                                             cato…
         per ricavarne tagliatelle, quadretti, tortelli-
                                                             Nella fotografia, i due personaggi sono alla sinistra
         ni, tortelloni. Ingredienti: farina di frumento
                                                             dell’autovettura: il primo è il portalettere e la maestra si
         (di propria produzione, allora), uova fresche
                                                             trova in terza posizione.
         (del proprio pollaio, allora), sale. Sul tagliere
         di legno (“e tuler”, in dialetto) si impastava la
         farina con le uova e con l’acqua, e poi, dopo
         averla lavorata a mano, si tirava con il matta-
         rello (= la “canela”, in dialetto), fino a farne
         uno strato sottile, di pari spessore in tutti i
         suoi punti. E’ chiaro che il tagliere doveva
         essere fatto perfettamente in piano e il mat-
         tarello tornito a regola d’arte. Oggi si compera
         la pasta già pronta (fresca o secca) e nessuna
         donna è capace di tirare la sfoglia, come al-
         lora.

         25 aprile 1945
         Bellissima fotografia, nella quale è raffigurata
         una nonnina che abbraccia un soldato ameri-
         cano, come fosse stato davvero un suo nipote.
         Migliore di un qualsivoglia articolo di giornale.   Ufficio Postale di Selva di Serramazzoni - Anni 20
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Discoteca “Francesco e Chiara”                                             a cura di Federica Manni

         BENTORNATO GIANCARLO                                              d’oca”. Indubbiamente, nei panni delle “clien-
ESTATE

                                                                           ti” non ci accorgiamo di quanta pazienza e di
                                                  Dopo un periodo          quanta cura richiede il capolavoro che alla fine
                                                  di forzata assen-        ottiene.
                                                  za Giancarlo Cornia      Complimenti Luisa e grazie!
                                                  animatore volonta-                                  Fernanda Zanaboni
                                                  rio a “Francesco e
                                                  Chiara”, è tornato ad
                                                  allietare gli anziani    “ADA GHERARDINI:
                                                  ospiti con la sua fi-
                                                  sarmonica, nell’am-
                                                                           UN FIORE TRA I FIORI”
                                                  bito dei program-
                                                  mi di musicoterapia
                                                  della struttura.
                                                  La direzione, gli ope-
                                                  ratori e gli anziani
                                                  ospiti, ti ringraziano
         per la disponibilità e la sensibilità che hai sempre riserva-
         to alle persone più fragili e bisognose di calore umano.

         W LA PARRUCCHIERA!
         PREMETTO:
         Oggi la moda richiede una capigliatura allungata e dirit-
         ta che, però, se non è curata, nell’arco del tempo viene
         raccolta, per praticità, in una coda e dà una nota di di-         Anche quest’anno, la cura dei gerani nel ter-
         sordine.                                                          razzo al secondo piano, è stata affidata alla
         Nella residenza vige ancora il vecchio sistema, ossia si va       Signora Ada Gherardini, che con il suo pollice
         dalla parrucchiera, e Luisa è la “TITOLARE”.                      verde, e tanta pazienza e dedizione, ha otte-
         Sempre in quanto “disoccupata”, questa mattina ho avu-            nuto dei risultati molto soddisfacenti.
         to modo di apprezzare la sua qualità non solo di parruc-          I gerani si sono conservati da un anno all’altro
         chiera, ma anche il suo spirito che va al di là di ogni cosa      grazie al clima mite dello scorso inverno, e la
         bella.                                                            Signora Ada si è accorta che spuntava qual-
         Ci accoglie in un “mon-                                           che fogliolina verde.
         do” composto di un solo                                           Da questo momento in poi lei controlla auto-
         locale di mt. 4 x 3 circa                                         nomamente la situazione e decide lei quando
         completo di ben 2 po-                                             è il caso di innaffiarli o meno.
         stazioni, un lavello, 2                                           Per questo ringraziamo tanto Ada, ci auguria-
         sedie, scatolame a non                                            mo che se ne occupi per tutto il periodo esti-
         finire completo di tutto                                          vo. Grazie Ada!
         il necessario occorrente.
         Luisa è una lavoratrice
         instancabile e paziente                                           L’ANGOLO DELLE
         che, nei giorni da lei fissati, arriva sempre carica di gran-
         di valigie, contenenti il necessario per il suo lavoro che        TESTIMONIANZE
         si porta da casa e sistema, naturalmente con precisione,
         in un semplice armadietto aperto a più ripiani su cui è           27 Maggio 2016
         già distribuito, in parte, il necessario, quale la bianche-       Saggio di Educazione Musicale Prof. Sabina
         ria destinata alla stessa “testa” sottoposto alla sua dolce       Mezzacqui - Classe 4a G scuola primaria “L.
         cura.                                                             Da Vinci” S.Antonio
         Non posso ignorare tutto il suo da fare che precede               Maestra Viviana Manfredini
         l’esercizio sulla paziente stessa.
         In questo caso, la paziente sarei io che, spontaneamen-
         te, vorrei esserle d’aiuto, ma rinuncio e mi accontento
         di seguirla nella sua precisione di lavoratrice, particolar-
         mente accurata nei confronti delle teste delle pazienti
         che, nell’arco della mattinata, riesce ad accontentare.
         Spesso sono 3 o a volte 4 a seconda della richiesta che
         considera più o meno impegnativa. Sembra impossibile,
         ma il nostro capo è ricco di capelli anche se, a prima vi-
         sta, non sembrano tanti.
         E lei, li seleziona a poco a poco in piccoli ciuffetti che
         arrotola e fissa con altrettanti ed innumerevoli “becchi
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Discoteca “Francesco e Chiara”                                             a cura di Federica Manni

         1 Giugno 2016                                       COME VEDO
ESTATE

         Saggio di Educazione Musicale Prof. Sabina
         Mezzacqui - Classi 4a U 5aU scuola primaria         “FRANCESCO E CHIARA”
         “Corsini” Verica
         Maestre: Simona Amidei, M. Vincenza Duran-          Circa venti anni fa decisi di unirmi al gruppetto di cittadini
         te, Enza Rippa, Caterina Vandelli                   pavullesi che si era formato intorno a Padre Sebastiano
                                                             per realizzare un suo progetto: trasformare un vecchio
                                                             edificio, ex collegio in disuso, in una moderna e funzio-
                                                             nale Casa di Riposo per anziani. L’esperienza ospeda-
                                                             liera di medico internista mi aveva già reso edotto delle
                                                             conseguenze, logiche ma impreviste, dell’allungamento
                                                             della vita media della gente in tutti i Paesi sviluppati: un
                                                             aumento degli anziani malati e invalidi che in molti casi
                                                             le famiglie non erano in grado di assistere.
                                                             Nel nostro Paese, grazie al privilegio di trovarsi al secon-
                                                             do posto nel mondo, dopo il Giappone, per durata della
                                                             vita media (dieta? clima? ambiente? sistema sanitario?)
                                                             il fenomeno aveva già allora dimensioni molto maggiori
                                                             che altrove. Gli esperti già prevedevano una “valanga
                                                             demografica” pronta ad investire il nostro sistema nel
                                                             secondo quarto di questo secolo ma per quanto ricordo
                                                             la nozione non era penetrata nei programmi dei nostri
         Durante l’anno scolastico 2015/16 è stato           pubblici poteri.
         svolto un corso di educazione musicale a cura       A quell’epoca (1997) ero da poco andato in pensione
         della Prof. Sabina Mezzacqui. In questa oc-         dopo quarant’anni di attività come medico ospedaliero,
         casione i bambini hanno partecipato a lezioni       gli ultimi ventuno in veste di primario di Medicina del lo-
         attive di musica dove sono diventati esecutori      cale ospedale. Ero, per così dire, ben allenato, mi trovavo
         delle musiche apprese, facendo un percorso          in buone condizioni di salute e avevo tempo disponibile.
         di formazione musicale completo per poter           Feci un bilancio: avevo ricevuto molto nella vita: gli studi
         essere in grado di leggere e realizzare spartiti    e il lavoro che volevo fare, un matrimonio riuscito e soli-
         in modo autonomo.                                   do, i figli sposati e con un buon lavoro, la stima dei miei
         Hanno imparato cosa significa cantare in coro       concittadini e la riconoscenza dei miei pazienti (almeno,
         polifonico a più voci e si sono molto divertiti     spero, di una discreta parte). Accettare di svolgere l’at-
         a giocare con gli arrangiamenti musicali per        tività di medico a “Francesco e Chiara” come volontario
         voce e flauto dolce, con il quale hanno acqui-      non retribuito mi pareva l’occasione buona per sdebitar-
         sito una tecnica ben consolidata.                   mi un po’ con Dio e il mio prossimo. Doveva essere un
         Dopo tanto lavoro era giusto gratificare i bam-     aiuto iniziale. Avevo detto: “Darò una mano per un anno
         bini e rendere fruibili le loro fatiche e il loro   o due”. Sono ancora qui. Perché?
         impegno alle famiglie con la realizzazione di       Ci sono fili invisibili. C’è un senso di protezione dovuta
         un Saggio finale. Era quindi necessario tro-        agli anziani ospiti dei quali conosco i punti deboli fisici,
         vare un luogo acusticamente predisposto             psicologici, cognitivi e le individuali reazioni ai farmaci.
         all’ascolto, e io, in prima persona ho chiesto      Di molti, per loro confidenza, anche il romanzo della
         la disponibilità della sala Auditorium “France-     vita. Nota comune: i decenni di durissimo lavoro nel do-
         sco e Chiara”; subito il personale addetto alla     poguerra per la conquista di una piccola sicurezza econo-
         struttura, la Signora Marisa Barbieri, mi ha        mica, di un gradino di prestigio sociale. Quel lavoro che
         dato risposta positiva e si è prodigata perché      ricostruì un’Italia distrutta e che è stato e rimane la base
         tutto potesse essere realizzato.                    del nostro attuale benessere. C’è l’ormai vecchia amici-
         Un ringraziamento sentito alla struttura, alle      zia con gli altri iniziatori dell’impresa: Padre Sebastiano,
         famiglie e alle maestre che credono nel valore      l’ideatore, che nega per sé questo ruolo e tutto riferisce
         della musica quale grande mezzo per la cre-         alla Divina Provvidenza ma che di “Francesco e Chia-
         scita dei nostri ragazzi.                           ra” rimane il nume tutelare, l’amministratore unico Rino
         Un abbraccio forte a tutti i bambini/ragaz-         Bellori, capitano della navigazione finanziaria mai in bo-
         zi che sanno…. e si sanno emozionare con la         naccia, Stefania Tiberti organizzatrice dell’articolata ed
         musica….. buona estate a tutti.                     efficiente macchina assistenziale. Erio Amidei presidente
                                       Sabina Mezzacqui      dell’Associazione, architetto e demiurgo della ristruttu-
                                                             razione iniziale e del successivo necessario ampliamento
                                                             strutturale e funzionale. C’è l’ottimo rapporto di colla-
         Presso l’ospedale di Correggio, è deceduta la       borazione che ricevo da infermieri (tra i quali alcuni ex
         signora Sabattini Pia, vostra ospite fino a metà    ospedalieri già conosciuti e apprezzati), tecnici della ri-
         maggio. Vi rinnovo a nome di tutti i familiari i    abilitazione e operatori assistenziali, italiani e stranieri,
         sentimenti di gratitudine per la professionali-     con i quali, tutti, è gratificante lavorare in unità di intenti,
         tà, carità e affetto con cui l’avete accudita du-   serenità e fiducia. Ci sono i momenti di incontro con i
         rante la permanenza nella vostra struttura.         colleghi: Franco Scanabissi, ortopedico, e Carlo Ferra-
         Con riconoscenza.                                   ri, neuropsichiatra, che si sono resi disponibili a donare
                                             Tiziano Gozzi   le loro competenze specialistiche e con i medici di fa-
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Discoteca “Francesco e Chiara”                                                           a cura di Federica Manni

         miglia: sono occasioni stimolanti                                                                       modello innovativo, quasi
ESTATE

         di scambio di idee e pareri. C’è il                                                                     sperimentale, di gestio-
         mantenimento dell’attività clinica                                                                      ne che cerca di combina-
         che di per sé sprona ad informarsi,                                                                     re l’efficienza, la rapidità,
         riaprire libri, rimanere abbonati a                                                                     l’economicità del privato
         riviste mediche, documentarsi su                                                                        alle finalità di utilità pub-
         internet circa nuovi progressi e                                                                        blica in assenza del fatto-
         nuovi farmaci (e loro costi). In sin-                                                                   re distorsivo del business
         tesi, senza scomodare D’Annunzio                                                                        che sono proprie dell’ente
         e la sua enfasi (Io ho quel che ho                                                                      pubblico. E’ utile oggi e più
         donato) è pur vero che chi dà, ri-                                                                      ancora potrà esserlo in fu-
         ceve, sia nel bene che nel male                                                                         turo. La sua funzione e la
         benchè, a dir il vero, non sempre e                                                                     sua sopravvivenza, a mio
         quasi mai in tempo utile. Ma que-                                                                       parere, costituiscono un
         sto è un tema che lascio al Festival                                                                    bene della comunità e su
         della Filosofia.                                                                                        questo ritengo debbano
         Vorrei tornare all’argomento di                                                                         trovarsi concordi tutti i cit-
         partenza con una riflessione. Vedo nell’ultimo romanzo tadini di Pavullo e dell’Unione dei Comuni del
         di Maurizio Maggiani che il vecchio padre del protago- Frignano, al di sopra delle opinioni politiche.
         nista è affetto da demenza, ricoverato in casa protetta A dire il vero, finora, di questa concordia non
         privata e segue presso la ASL il Progetto Kronos. Non è ne ho vista molta.
         la prima intrusione nella letteratura del più grande pro- Non resta, come sempre esorta Padre Seba-
         blema sanitario di massa del nostro tempo di fronte al stiano, che confidare nella Divina Provviden-
         quale ci troviamo ciechi e disarmati come di fronte alla za.
         peste nei secoli scorsi. Una delle poche misure di preven- Pavullo 24 giugno 2016
         zione riconosciute efficaci consiste nel mantenimento di                                                          Dott. Giovanni Ulrici
         un buon livello di attività fisica e mentale. All’opposto di
         questo la nostra normativa è orientata
         in senso restrittivo, burocratico, fiscale
         e di fatto ostativo circa la libera esplica-         CENTRO SERVIZI PER LA TERZA ETA’
         zione di un’attività qualsiasi da parte di
         anziani. Vorrei sapere se qualche esper-                          “FRANCESCO E CHIARA”
         to ha calcolato il valore di un solo anno
         di ritardo nella comparsa dell’invalidità
         totale per demenza. Specifico: valore
         globale, non solo economico, che pure
         è altissimo.
         Concludo: in venti anni di presenza ho
         avuto modo di seguire, di questa strut-
         tura, le modifiche non solo edilizie ma
         soprattutto funzionali, le innovazioni
         ed i continui adattamenti alle necessità                                                  APRILE 2016
         mutevoli degli utenti perché nel tempo              BONUCCHI ROSA - DEBBI CARMELA - FORGHIERI GIOVANNA – FRANCHI SILVANO - GARUTI MARIA

         è cambiata la composizione degli ospiti,            GHERARDINI ADA - PADRE SEBASTIANO – PINI FRANCESCA - RONCHETTI ROSA – ROSI RINA MARIA

         sono cambiate le loro patologie nonché
         le preferenze e le richieste dei familiari.                                              MAGGIO 2016
         Oggi “Francesco e Chiara” non è solo                  AGOSTINI SAVINA –CUOGHI GIULIANA – MARTINELLI FRANCESCO – MUZZARELLI LUCIANO
         ambienti moderni e puliti, personale di                        OSSIANI ENRICO - PADERNI ANNA – RAOLUCCI ENZO – SELVI GIUSEPPE
         assistenza gentile, educato, professio-                                         SERRI SILVANA – TOSCHI GIULIETTA
         nalmente preparato e mantenuto tale
         da periodici corsi d’aggiornamento, non
                                                                                                   LUGLIO 2016
         è solo qualità di assistenza giudicata di
         alto livello anche da esperti dell’Ammi-                 ARICO’ BICE – ASCARI SERGIO - BAZZANI BRUNA – FRANCHINI ZITA – GAZZETTI ERIO

         nistrazione Regionale ma è anche clas-                  LAMI ROSA – MUCCI UGO – PIVA M. CARLA – TONOZZI MARIA – VERUCCHI CARMELINA

         sificata Impresa Sociale: di fatto ser-
         vizio pubblico a finalità non lucrativa.
         Da Casa-soggiorno per anziani in gran
         parte autosufficienti, quale era all’ini-
         zio, poi da Centro polifunzionale per la
         terza età è stata costretta per pubblica
         necessità ad aggiungere ai suoi servi-
         zi ed a sviluppare l’assistenza ai diversi
         tipi e livelli di demenza fino a trovarsi
         all’avanguardia (direi quasi a specia-
         lizzarsi) in questo settore. In più è un
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ESTATE            Discoteca “Francesco e Chiara”                                              a cura di Federica Manni

                  Dal Frignano verso...

                         Comacchio                                        mente a scattare un’immagine con uno dei nostri
                                                                          cellulari: qualcuno non vuole essere importuna-
         Tante volte, specialmente lungo l’autostrada, mi è capitato      to, un altro si schernisce dichiarandosi incapace,
         di leggere un cartello che ci ricorda che viviamo in un paese    un altro ancora non ha tempo. Infine una gio-
         meraviglioso –per le bellezze paesaggistiche e artistiche,       vane signora si piega alle nostre richieste, for-
         naturalmente- e che sottintende l’invito a conoscerlo. Com-      se anche per liberare il paese di una presenza
         plici la crisi e un certo timore per la sicurezza che, ricono-   rumorosa, e abbiamo la foto! Si parte. Passiamo
         sciamolo, affiora anche se non vorremmo, forse è giunto il       davanti ai celebri tre ponti, usciamo dal paese e
         momento di conoscerlo un po’ meglio il paese meraviglioso        imbocchiamo la ciclabile che ci porterà a Porto
         nel quale viviamo.                                               Garibaldi. In fila o a coppie, nell’aria fresca e
         Questa volta dunque nessuna meta esotica, solo un cambio         luminosa, tra chiacchiere e richiami pedaliamo
         di provincia, da Modena a Ferrara, e il ricordo di una bellis-   verso il mare, con la felicità dei ragazzini in gita.
         sima giornata in compagnia di amici, in bicicletta lungo le      E spesso ci diciamo quanto sia bello andare in
         valli di Comacchio.                                              bicicletta. Ecco i pescherecci, poi il lungomare,
         “In bici con gli amici” è il motto, la “mission” come ora si     diritto, largo, accogliente: la spiaggia ancora
         dice, del 30 aprile scorso. Raggiunta Comacchio in automo-       vuota ci trasmette un vago senso di libertà, i
         bile, il primo impegno è trovare il parcheggio perché una        polmoni si riempiono di aria salmastra, davvero
         manifestazione occupa gli spazi abitualmente utilizzabili.       siamo in un mondo esotico per noi della monta-
         Poi occorre munirsi del nuovo mezzo di trasporto, la bici.       gna. Al termine del lungomare, dopo una curva
         Un biciclettaio del centro storico, abituato al noleggio, fa     e un po’ defilato, troviamo finalmente il risto-
         al caso nostro, ma ritrovarci tutti in sella non è semplice:     rante di pesce, gestito –lo scopriamo adesso- da
         chi vuole una mountain bike, chi vuole una bici da città con     un parente del biciclettaio. Si pranza all’aperto
         sellino morbido, chi la vuole alta, chi la vuole bassa, chi la   in una lunga tavolata con piadina, frittura e vino
         vuole nuova...siamo in 14 e stiamo creando una discreta          bianco. Ah, che sapore d’estate!...e anche, per
         confusione. Precedenza alle                                                       me, la prima puntura di zanzara.
         signore, le quali escono man                                                      Poi riprendiamo le bici, accompa-
         mano dall’antro oscuro del                                                        gnati dall’immancabile consiglio
         noleggio e cominciano a pren-                                                     del ristoratore che ci convince a
         dere confidenza col mezzo,                                                        cambiare il percorso program-
         girellando su e giù lungo un                                                      mato, per raggiungere più ve-
         tratto di strada che conduce                                                      locemente le valli di Comacchio.
         alla torre nel centro del pae-                                                    Ma cos’è questa strada traffica-
         se. Finalmente anche l’ultimo                                                     ta sulla quale ci ha indirizzato?
         raggiunge il gruppo sotto la                                                      E poi dovremmo percorrere quel
         torre per la foto che dovreb-                                                     ponte sul quale le automobili
         be immortalare la partenza...                                                     sfrecciano a poco più di un me-
         ma il problema è trovare un                                                       tro dalle barriere? Rimostranze,
         passante che si presti gentil-                                                    ribellione, conciliabolo: torniamo
 14
Dal Frignano verso...

         al programma stabilito, convinti                                                            i fenicotteri. Altri visitato-
ESTATE

         dalla riflessione che comunque                                                              ri “professionisti” invece
         non vogliamo accorciare il per-                                                             sono muniti di cavalletto e
         corso: siamo venuti per girare                                                              teleobiettivo. All’improv-
         “in bici con gli amici” come recita                                                         viso spunta una corda
         il cartellino che portiamo appeso                                                           che collega due bici, per
         al collo, grazie al quale c’è chi ci                                                        trainare chi non ce la fa
         scambia per iscritti ad una qual-                                                           più, tra gli sguardi curio-
         che manifestazione.                                                                         si e stupiti dei pochi pe-
         Ed eccoci finalmente imbocca-                                                               doni che sfioriamo lungo
         re lo stretto sentiero sterrato                                                             il sentiero. Alla bicicletta
         al centro della sottile striscia di                                                         più nuova, vanto di chi se
         terra che si inoltra nella laguna. Siamo in fila indiana, l’er-     l’è vista assegnare, cade la catena, ma insom-
         ba sfiora i nostri piedi, le ruote sobbalzano spesso, a tur-        ma si procede. Un locale storico è l’unica tappa
         no ci solleviamo dal sellino per far riposare le natiche poco       prevista; poi via di nuovo, verso Comacchio, la
         abituate alla bici. Intanto lo sguardo spazia sulla distesa         riconsegna delle bici, un meritato gelato, un giro
         d’acqua che si apre sia a destra che a sinistra, sorvolata da       a piedi per la cittadina, il recupero dell’automo-
         vari tipi di uccelli che non conosciamo. Lungo l’argine di de-      bile, due passi tra i negozietti della riviera, la
         stra si allineano abitazioni di legno e lamiere, dalle quali si     cena sul mare di Porto Garibaldi, il ritorno nella
         sporgono sull’acqua reti e strumenti per la pesca; qualcuna         notte. E l’impegno a ritrovarci l’anno prossimo,
         poggia su un barcone in disuso, tutte danno l’impressione           per pedalare “in bici con gli amici” lungo un altro
         di essere state rabberciate secondo l’estro del proprietario        percorso del nostro meraviglioso paese.
         e il materiale a disposizione. Ci fermiamo ogni tanto incan-                                                         Mapi
         tati, per guardare e fotografare, con i nostri cellulari, anche

                  Non solo muscoli

                           Incidente per una “Bianchina
         L’argomento di questo numero de “Le                                                avvicina rapidamente alla mèta,
         Quattro Stagioni” è la descrizione di un                                           senza che nulla faccia supporre
         insolito episodio descritto sulla “Gazzetta                                        l’uragano che si scatenerà tra poco.
         dell’Emilia” il 1° maggio 1959. Dire “inso-                                        Il barboncino non vede di buon
         lito” è puro eufemismo, in quanto “incre-                                          occhio che il posto che gli è stato
         dibile” o “assurdo” sarebbero gli aggetti-                                         consacrato da una lunga tradizione
         vi più attinenti. Comunque sia, questo è                                           sia impunemente occupato da un
         quanto riportato dal giornalista: al letto-                                        insignificante, seppur grosso, indi-
         re la libera facoltà di crederci o no.                                             viduo il quale, per di più, sembra
         Due precisazioni. La prima: nell’articolo                                          abbastanza addormentato. Il vitel-
         protagonista è un medico pavullese, ri-                                            lo se ne sta lì buono buono, è vero.
         portato per esteso con nome e cogno-                                               Ma non è forse vero che le sorpre-
         me: qui lo chiamo “Mario Rossi” per una                                            se più impensate vengono proprio
         questione di “privacy” alla quale, nel 1959, evidentemente          dalle acque chete? Allora proviamo a rendergli
         non si dava peso. La seconda: la “Bianchina” è una piccola          la vita difficile con un morso a Serramazzoni,
         autovettura utilitaria, di 600 cc. di cilindrata, costruita dalla   una zampata a Montagnana, un altro morso a S.
         “Autobianchi”.                                                      Venanzio. Quando il dottore con la sua bisarca
         Titolo: “UN MEDICO, UN CANE, UN VITELLO (SENZA CON-                 fu in vista di Maranello il vitellino era proprio al
         TARE LA “BIANCHINA”).                                               colmo della sopportazione. E fu qui che il mite
         Articolo: “Consideriamo un medico, un cane, un vitello e            animale decise di farla finita e si ribellò.
         una “Bianchina”. Consideriamo questi elementi uno ad uno,           Forse è difficile stabilire con precisione quello che
         separatamente. Ciascuno di essi, sia uomo sia animale che           è successo tra i due animali e il professionista
         macchina, ha caratteristiche definite, nessuna delle quali,         che tentava di ristabilire l’ordine (non dimenti-
         però, tale da presupporre in essi una particolare e reciproca       chiamo che il tafferuglio si svolgeva nell’esiguo
         allergia. Noi siamo certi invece che il dr. Mario Rossi, medi-      spazio di una “Bianchina” già parzialmente oc-
         co di Pavullo, non è dello stesso parere e certamente è più         cupata da un guidatore nelle sue funzioni). Fat-
         propenso a credere che ciascuno degli elementi sopracitati          to si è che vuoi per uno scrollone più violento,
         sia tale da non poter convivere assieme agli altri. Questo          vuoi per un colpo improvviso al gomito del pi-
         convincimento non può non essere nato dopo quanto gli è             lota, l’auto sterza violentemente là dove la via
         occorso l’altra sera.                                               Giardini è invece perfettamente diritta. Risulta-
         Il dr. Rossi, al quale da pochi giorni avevano consegnato una       to: l’auto contro un palo, il medico all’ospedale
         “Bianchina” rosso fiamma, seguito dal fido barboncino nero,         di Formigine con commozione cerebrale, frattura
         sale sulla rutilante auto e si dirige alla volta di Modena.         della scapola destra, frattura del polso destro e
         Occorre tener presente, per la perfetta comprensione della          ferita lacero-contusa al ginocchio destro. Pro-
         storia, che il dr. Rossi aveva precedentemente caricato sulla       gnosi: 40 giorni.
         macchina un vitello, ovviamente di modeste dimensioni, per          Gli animali invece (ironia del destino) incolumi”.
         qualche sua ragione che non spetta a noi inquisire.                 Storia fantastica. Che ne dite?
         La macchina percorre felicemente i primi chilometri e si                                              Francesco Marzani
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