CONGIUNTURA ECONOMICA, INVESTIMENTI, E COMMERCIO ESTERO 2007/2009 - Italian Trade Commission Trade Promotion Section of the Italian Embassy ...
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Italian Trade Commission Trade Promotion Section of the Italian Embassy Damascus Office SIRIA CONGIUNTURA ECONOMICA, INVESTIMENTI, E COMMERCIO ESTERO 2007/2009 Dicembre 2009
ANDAMENTO CONGIUNTURALE Secondo stime di fonte internazionale il PIL nominale della Siria nel 2009 sara’ pari a 52.845 milioni di dollari (2.475,9 miliardi di Syrian Pounds SYP), registrando un incremento rispetto al dato del 2008 pari a 50.049 milioni di dollari (2.331,4 miliardi di SYP). Fonti internazionali (FMI) prevedono una crescita del Pil reale nel 2009 pari al 3,0%, registrando una flessione di oltre due punti percentuali rispetto al 2008, in cui l’incremento del Pil reale e’ stato del 5,2%. Alcuni dei fattori che contribuiranno al rallentamento della crescita sono: il calo degli investimenti esteri a causa della crisi finanziaria internazionale, diminuzione delle esportazioni a causa dell’impatto delle crisi sui tradizionali mercati di sbocco dell’export siriano, calo della spesa pubblica a causa del calo dei proventi dall’export petrolifero, contrazione dei consumi in seguito al progressivo ritorno in Iraq dei rifugiati iracheni presenti nel paese e tendenza, nel medio periodo, alla contrazione della produzione di greggio. Un fattore in controtendenza, invece, e’ rappresentato dalla progressiva apertura dell’economia siriana, che contribuirà a creare nuove opportunità per potenziale investitori esteri. Tasso d’inflazione Le stime di fonte internazionale prevedono un rallentamento del tasso d’inflazione, che nel biennio 2009 -2010 dovrebbe attestarsi intorno al 5,3% (nel 2009 previsto un + 7,5%). Si tratta di un ridimensionamento notevole del tasso d’inflazione, soprattutto se lo si confronta al tasso registrato nel 2008 (14,5%). Le cause, che hanno contribuito al suo rallentamento sono state soprattutto: gli effetti della crisi finanziaria internazionale, con un impatto soprattutto sui prezzi dei generi alimentari e dei combustibili, il ritorno in patria dei rifugiati iracheni presenti nel paese e la tendenza ad un calo dell’indice dei prezzi all’ingrosso. Dagli anni novanta, il Tasso di Disoccupazione ha registrato un trend all’aumento, evidenziando l’incapacità dell’economia a creare un numero di posti di lavoro sufficienti a soddisfare la domanda d’occupazione di una popolazione in rapida crescita. Nel 2008 il tasso di disoccupazione ha registrato uno dei valori piu’ alti ( 9%) negli ultimi cinque anni, escludendo il 2004, quando il tasso di disoccupazione ha registrato il valore record del 12,3%. Nel 2009 le stime prevedono un tasso di disoccupazione pari all’8,5% con una riduzione di mezzo punto percentuale rispetto al 2008. Tra le possibili cause della contrazione della disoccupazione vi potrebbe essere anche il crescente riflusso di profughi iracheni. Gli analisti prevedono per il 2009 una crescita del 2,1% dei consumi, registrando una diminuzione rispetto al 2008, in cui i consumi avevano registrato una variazione del 6,1%. La spesa pubblica dovrebbe registrare un incremento del 2,3% rispetto al 2008, 1 punto percentuale in meno rispetto al 2008, quando la crescita e’ stata del 3,3%. Notevole anche la contrazione degli investimenti, che registreranno una flessione dell’1% nel 2009, contrazione tanto piu’ evidente soprattutto se paragonata al loro notevole incremento (+5,8%) registrato nel 2008. In riguardo, si rileva anche un calo degli investimenti nel settore dell’edilizia, dovuto agli effetti della crisi economica internazionale sulla situazione finanziaria dei grandi gruppi del Golfo, principali investitori nel mercato locale delle costruzioni. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -1-
Politica Economica La legge finanziaria siriana per il 2009, prevede un bilancio del valore di $ 14,73 miliardi (SYP 685 miliardi), con un incremento annuale del 14% in termini nominali, ma praticamente identico in termini reali a quello del 2008. Le spese in investimenti dovrebbero ammontare a 275 miliardi di lire siriane, rispetto ai 230 miliardi del 2008 (+19,5%), mentre le spese correnti a 410 miliardi di lire siriane, rispetto ai 370 miliardi di quest’anno. Le spese correnti rappresentano circa il 60% delle spese totali, mentre gli investimenti il 40%. Le entrate dall’imposizione fiscale dovrebbero attestarsi a 240 miliardi di lire siriane, mentre quelle dai proventi petroliferi a 110 miliardi. Il deficit di bilancio e’ stimato in 227 miliardi di lire siriane (circa $4,9 miliardi), equivalente al 9% del PIL. Il prezzo del greggio utilizzato per il bilancio e’ stato di $51 per il petrolio leggero, e $42 per quello pesante, in netto ribasso dalle precedenti ipotesi. Gli analisti internazionali prevedono che il processo di liberalizzazione e di conversione da un modello di economia pianificata verso un modello di economia sociale di mercato continuerà anche nel 2009. Uno degli obiettivi della politica economica del governo e’ di controbilanciare gli effetti negativi del declino della produzione di greggio, stimolando la crescita dell’imprenditoria locale e favorendo gli investimenti soprattutto nei settori trainanti le esportazioni siriani quali ad esempio il tessile e l’agroalimentare. Il dibattito interno sulla politica da adottare nei confronti dei sussidi sui prezzi interni dei prodotti petroliferi e’ stato risolto nel senso di una loro riduzione, decretata nel mese di maggio del 2008. La diminuzione delle entrate, la difficoltà nel reperire finanziamenti, soprattutto a causa della crisi finanziaria internazionale, provocherà una pressione crescente sulla finanza pubblica, che ha spinto alcuni esponenti del governo a promuovere una riforma del sistema fiscale, con riduzione dei sussidi e l’ introduzione dell’IVA, approvata in linea di principio, ma la cui implementazione sara’ prevista per il 2010. L’introduzione dell’IVA contribuira’ a diversificare le entrate statali e rientra comunque tra quei provvedimenti adottati dal governo negli ultimi anni di riforma del sistema fiscale, quali: imposte più basse per le imprese, loro semplificazione e riduzione dei dazi. Secondo gli analisti, la Banca Centrale siriana continuerà ad implementare il processo di riforma monetaria e ottenere gradualmente una maggiore autonomia. La Banca Centrale ha anche emesso a partire da luglio 2008 dei titoli del tesoro a titolo di prova. Si prevede comunque che queste misure rientreranno nell’immediate futuro all’interno delle normali misure di politica economica come un mezzo di finanziamento di progetti di sviluppo. Inoltre, l’apertura della Borsa valori a Damasco avvenuta a marzo 2009 aumenterà il numero degli strumenti monetari a disposizione della Banca Centrale, aiutandola al contempo a contenere meglio le spinte inflattive, innescate dai disavanzi di bilancio. Le contrattazioni si effettueranno, nei primi tempi, in due o tre giorni alla settimana e con un numero limitato di società, in modo da offrire agli investitori la necessaria fiducia e trasparenza nella conduzione delle operazioni: tre società hanno ricevuto l'approvazione preventiva dal Consiglio della Borsa a operare con le loro azioni: Banque Bemo Saudi Fransi, IBTF e Arab Bank of Syria. Secondo un documento della Borsa, 13 società siriane risultano qualificate a operare in Borsa; tra queste vi sono 5 delle attuali 9 banche private, 3 società di assicurazione e l'operatore delle telecomunicazioni Syriatel. La Siria e l’Unione Europea hanno parafato a Damasco l’Accordo di Associazione il 14 dicembre 2008, quattro anni dopo la finalizzazione della prima bozza di Accordo. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -2-
L’Accordo stabilisce un quadro di riferimento di attivita’ di cooperazione nei settori: economico, culturale, politico e di sicurezza. Lo stesso richiama, inoltre, la creazione di una zona di libero scambio tra la Siria e l’Unione europea entro un periodo di 12 anni. Il testo dell’Accordo sara’ firmato ufficialmente nella prima meta’ del 2009, ma necessita quindi la firma dei 27 Governi membri della UE e le successive ratifiche da parte dei loro Parlamenti, per essere formalmente in vigore. Settori Economici Secondo statistiche ufficiali locali, su 21,6 milioni di abitanti, la popolazione attiva siriana e’ ammontata a 4,86 milioni di unità a fine 2007. Di queste, solo il 13% sono donne. Il salario medio mensile è di $108, mentre il reddito annuale pro capite nel 2009 e’ stato valutato essere di $ 4.847. Nell’ambito dei vari settori di occupazione, quello pubblico assorbe 1,37 milioni di unità, mentre la restante popolazione e’ impiegata nel settore privato come segue: servizi con il 26,7%, agricoltura con il 19,6% ed industria con il 15%. Agricoltura Il settore contribuisce ad un quarto del PIL ed impiega un terzo della forza lavoro. Nel 2007 i lunghi periodi di siccità, interrotti da precipitazioni violente con allagamenti, hanno danneggiato un quinto della produzione. Fattori strutturali incidono negativamente sulla produzione delle principali colture [cereali e cotone] quali: frammentazione degli appezzamenti di terra, riforme lente delle tecniche e dei sistemi d’irrigazione, tecniche agricole arcaiche ed inefficienti. La produzione di grano in Siria si è attestata, nel 2008, a 2,1 milioni di tonnellate, e si prevede possa aumentare fra 3 e 4 milioni di tonnellate per periodo 2009/2010, in funzione della quantità di pioggia (per soddisfare il proprio consumo nazionale, la Siria ha necessita’di 3,8 milioni di tonnellate di grano all’anno). Infatti la Siria ha sofferto un severa siccità nel 2008, che ha fatto seguito a due anni di livelli di pioggia inferiori alla media. Le importazioni di grano sono ammontate a 100.000 tonnellate nel 2007, mentre sono salite a 1,2 milioni di tonnellate nel 2008, incluse 0,5 milioni di tonnellate dalla Russia, 0,3 milioni dall’Ucraina e 0,2 milioni dalla Turchia. Il Governo siriano dovrebbe inoltre ridurre il proprio intervento sul prezzo di acquisto del grano locale, riducendo cosi’ i sussidi governativi. Nel 2008, gli USA sono stati il primo fornitore di mais alla Siria con 1,3 milioni di tonnellate. Secondo un’analisi del US Department of Agriculture (USDA) le importazioni siriane di grano nel 2009 raggiungeranno invece il livello record di 1,5 tonnellate, a seguito della contrazione delle sue riserve. La Siria sta affrontando seri problemi di carenza di acqua ed ha pianificato vari progetti per l’utilizzo delle acque del fiume Eufrate per irrigare e rifornire di acqua aree rurali anche lontane dal fiume stesso. Il Governo siriano sta lavorando ad un progetto per l’utilizzo delle acque del fiume Tigre, per irrigare circa 150.000 ettari nella regione di Hassakeh. Solo una piccola parte del Tigri attraversa la Siria e questo sarebbe il primo progetto con l’utilizzo dell’acqua di tale fiume. Solo il 25% dell’area coltivabile del paese (5,6 milioni di ettari) e’ attualmente irrigata. Inoltre, la societa’ iraniana Sabir ha terminato nel dicembre del 2008 lo scavo di un tunnel di 5 km di lunghezza che e’ parte del piu’ ampio progetto di irrigazione della pianura a sud di Aleppo, con acqua proveniente dal fiume SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -3-
Eufrate. L’intero progetto, del valore di SYP 1,46 miliardi (circa $31 milioni), dovrebbe essere completato alla fine del 2009 e irrighera’ un totale di 65.000 ettari di terre al sud di Aleppo. Un’altra coltivazione fondamentale del paese è il cotone, che ha registrato nel 2007 una produzione di 650.000 tonnellate, con una flessione rispetto al 2006 [686.000 tonnellate]. Produzione di rilievo e’ anche quella dell’olio di oliva (4/5 posto al mondo quale produttore), con 150.000 tonnellate annue. Il tasso di crescita media annuale della produzione dell'olio d'oliva in Siria, nel periodo 1997 -2006, e’ stato pari all’ 8, 9%, mentre la produzione è aumentata da 78.000 tonnellate nel 1997 a 252.000 tonnellate nel 2006. Il numero di frantoi e aumentato anch’esso, passando da 780 frantoi nel 1997 a 1100 frantoi nel 2006; la dotazione dei frantoi si compone come segue: 15% vecchie presse, 66% presse idrauliche e 19% a sistema continuo, queste lavorano rispettivamente, il 2%, il 42% ed il 56% della produzione nazionale totale. La superficie coltivata nel 2006 e’ stata stimata pari a 581.700 ettari con circa 87 milioni alberi, di cui 61,7 milioni che già fruttano. L’attuale produzione annuale di olive e’ di circa 850.000 tonnellate, di cui circa l’85% e’ utilizzato per la produzione di olio. Un’altra produzione rilevante, anche come prodotto per l’esportazione, e quella del pistacchio che nel 2008 e’ stata di 60.000 tonnellate, mentre si prevede che nel 2009 raggiungerà le 70.000 tonnellate. La Siria e‘ uno dei primi 5 produttori mondiali di pistacchio oltre gli USA, Iran, Cina e Turchia. Negli ultimi anni il Ministero dell’Agricoltura siriano ha incoraggiato la produzione di tale frutto vendendo semi a prezzi “politico”; attualmente il numero degli alberi e’ di 10 milioni su 57.000 ettari. La produzione di pistacchio si dirige verso la domanda interna per 45.000 tonnellate, mentre circa 20.000 tonnellate sono destinate all’export. A giugno del 2008 e’ stato inoltre abolito il divieto dell’import di pistacchi non sgusciati. Il prezzo di 1 kg di pistacchio non sgusciato di buona qualita’ varia fra SYP 675 ($14,67) e SYP 800 ($17,39), utilizzati principalmente per la produzione di gelato. Settore Energetico a) Settore petrolifero Data l’importanza di questa industria nell’economia siriana (20,0% del PIL e 2/3 dell’export), il Governo ha adottato alcuni provvedimenti per aumentare l’esplorazione di nuovi siti e la produttività degli impianti. Infatti, la produzione petrolifera nel 2008 e’ stata di 379.400 barili giorno (b/g), con un leggero decremento rispetto al 2007, quando fu di 380.425 b/g.La produzione di greggio leggero rappresenta il 44,9% del totale, mentre quello pesante il restante 55,1%.I pozzi gestiti direttamente dalla Syrian Petroleum Co. (SPC) hanno prodotto 195.474 b/g (51,5% del totale), mentre le 6 joint- ventures fra societa’ straniere e la SPC hanno prodotto 173.813 b/g. Oltre gli appalti per pozzi on-shore, il governo tenta, per la prima volta, di attrarre investitori per l’identificazione di riserve off-shore. La produzione di greggio ha registrato un incremento in alcuni siti di recente scoperta e di piccole dimensioni, mentre continua a diminuire nei bacini piu’ grandi e vecchi. Come risultato complessivo, quindi, la produzione totale di greggio nel 2009, dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata rispetto a quella del 2008, aggirandosi attorno a 376.000 barili al giorno. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -4-
o Principali eventi La società canadese "Loon Energy" e il Governo siriano hanno firmato nel settembre 2007 un accordo del valore di $17 milioni e della durata di 4 anni per la compartecipazione alla produzione su un'area di 10.000 kmq nel nord-est della Siria. Il governo ha ratificato nel novembre 2007 un contratto di $7,5 milioni e della durata di 3 anni con la canadese ENK per lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio e di gas in una zona di 10.000 kmq per aumentare la produzione di greggio a Lattakia, Aleppo, Hama e ad Idlib. Le autorità cercano di aumentare la capacità di raffinazione, nella speranza di trarre benefici dal greggio in transito dai Paesi vicini. Nel novembre 2007 la Siria ha firmato un accordo del valore di $2,6 miliardi con l'Iran, il Venezuela e la Malaysia per la costruzione di una nuova raffineria, nella zona centrale del Paese con una capacità giornaliera di 140.000 barili. Il Venezuela avrà il 33% dei ricavi, Iran e Malaysia il 26% ciascuno e la Siria, il 15%. Alti due progetti di raffinerie dovrebbero essere finalizzati nel prossimo futuro: uno del valore di $3 miliardi con una capacità di 140.000 barili al giorno, l’altro con una capacità di 70.000 barili giorno. La cinese Sinopec, societa’ statale, investira’ in Siria $2miliardi nell’acquisto della Tanganica Oil Company (TOC) [dati a ottobre 2008]. L’operazione, e’ la maggiore transazione d’affari mai effettuata in Siria con una societa’ la cui attivita’ e’ ubicata nel paese. La TOC e’ una societa’ petrolifera di origine canadese, che ha in essere un accordo con la Syrian Petroleum Company, per lo sfruttamento di giacimenti nel Nord Est della Siria che contengono oltre 185 milioni di barili di greggio di riserve. L’estrazione di greggio da parte della TOC e’ aumentata progressivamente, arrivando a 21.700 barili giorno di media dai propri pozzi. I lubrificanti della Shell entreranno nel mercato siriano a meta’ del 2009, dopo la firma di una accordo di distribuzione con la saudita Al Muhaidib Holding. La Al Muhaidib Holding ha annunciato che una delle proprie sussidiarie siriane (Asayel Oil Services), recentemente costituita, è stata scelta quale distributore esclusivo per la Siria. Asayel importerà e distribuirà i lubrificanti prodotti dalla Shell, incluso il diesel per motori ed il carburante utilizzato per autotrazione. La Shell entra quindi nel mercato siriano 3 anni dopo l’entrata della Total. Il progetto futuro di Asayel risiede nel creare un impianto per lubrificanti Shell in Siria. b) Settore del gas Le risorse di gas siriano incontrano le stesse problematiche di quelle del petrolio: il suo futuro esaurimento, le infrastrutture sottosviluppate e la capacità limitata di raffinazione, anche se le riserve di gas sono maggiori di quelle petrolifere [circa 240/290 miliardi di metri cubi]. La produzione media di gas naturale siriano, nel 2008, e’ stata di 20,7 milioni di metri cubi, con un leggero decremento rispetto al 2007, quando fu di 21,4 milioni di metri cubi. I pozzi gestiti direttamente dalla Syrian Petroleum Co. (SPC) hanno prodotto 15,1 milioni di mc, mentre il restante e’ stato prodotto da : Al Furat Petroleum Co., Deir-ez-Zor Petroleum Co. e Hayan Petroleum Co. La fornitura di gas verrà aumentata gradualmente fino a raggiungere i 30 milioni di mc/g nel 2012. Nel primo semestre del 2009, invece, secondo dati del Ministero del Petrolio, la produzione media giornaliera di gas in Siria si e’ attestata a 21,1 milioni di metri cubi, con un decremento dell’1,1% rispetto al medesimo periodo del 2008, ma un aumento del 3,4% rispetto a tutto il 2008. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -5-
Con il completamento nel 2008 del gasdotto “Arab Gas Pipeline”, di una lunghezza di 600 km in territorio siriano, la Siria ha iniziato ad importare gas dall’Egitto con forniture circa 2,5 milioni di mc/g per raggiungere i 6 milioni mc/g sempre nel 2012. o Principali eventi Nel mese di aprile 2008, la società Petrofac si è aggiudicata il contratto per la costruzione di un impianto per il trattamento del gas nella Regione dell’Ebla, nel Nord della Siria. Il valore del contratto ammonta a $477 milioni e sarà ultimato nel 2010. Nell’impianto che sarà gestito dalla Petro - Canada verranno trattati giornalmente 2,5 milioni di metri cubi di gas naturale estratti dai due pozzi di Ash Shaer e Cherrife. Questi ultimi due pozzi hanno delle riserve stimate in 500 miliardi di mc di gas naturale, equivalenti a 83 milioni di barili di petrolio. E’ il secondo contratto aggiudicato alla Petrofac in Siria. Infatti, il 20 marzo si è aggiudicata un contratto del valore di $454 milioni per la costruzione di un altro impianto di gas naturale a Jihar, per conto della Hayan Petroleum Company, una joint-venture tra la Syrian Petroleum Company e la INA Naftaplin. L’impianto avrà una capacità produttiva di 4 milioni di mc al giorno. Il Ministero del Petrolio ha annunciato la costruzione del progetto « South Middle Area Gas », nel terzo trimestre del 2009, il cui costo dovrebbe essere di circa 18 miliardi di SYP (circa $ 360 milioni), mentre i lavori per il gasdotto collegante Aleppo al confine Turco, dovrebbero iniziare a fine 2009 (il contractor non e’ stato ancora selezionato). Questo gasdotto sara’ utilizzato soprattutto per l’import di gas dall’Iran ed Azerbaijan, via Turchia. E’ stato inaugurato ad ottobre 2009 il maggiore impianto siriano di produzione del gas. L’impianto di produzione del gas e’ ubicato nell’area di Furuqlos, 10Km ad east di Homs, ed avra’ una capacita’ a pieno regime di 7,5 milioni di mc al giorno. L’impianto, oltre a produrre 6,16/7,2 milioni di metri cubi di gas pulito, produrra’ circa 4.000 barili di condensati, 50/60 tonnellate di gas domestico, 4 tonnellate di gas propano e 5.000 metri cubi di nitrogeno. L’impianto e’ stato costruito dalla russa Gazprom per un valore di circa $310 milioni. Ulteriori $100 milioni sono stati investiti nei tre pozzi di estrazione. c ) Settore dell’energia elettrica Entro il 2010 la Siria dovrà incrementare la propria capacità di generare energia elettrica di almeno 3500 MW. Stime disponibili fanno ritenere che, nei prossimi 20 anni, l’ammontare degli investimenti necessari in questo settore possa superare i $10 miliardi di dollari, nel quadro dell’ambizioso piano di rafforzamento delle capacità di “Power Generation”lanciato dal Ministero dell’Elettricità tramite l'Ente statale preposto alla generazione e distribuzione dell'energia elettrica “PEEGT ("Public Establishment of Electricity for Generation & Transmission") per far fronte all’aumentata domanda interna. In quest’ottica, è stato assegnato a settembre del 2008 alla societa’ italiana Ansaldo Energia, in Consorzio con la società greca METKA, il tender per la costruzione della centrale elettrica a ciclo combinato gas-vapore da 750 MW a Deir Ali. Il valore del progetto è di circa 700 milioni di euro. Alla presenza di Ansaldo energia in Siria si aggiunge quella di TurboCare, che ha vinto nel 2007 la commessa di 85 milioni di Euro per la modernizzazione della centrale di Banias e potrà inoltre utilizzare 7,9 milioni di Euro di fondi a credito d’aiuto della cooperazione per la manutenzione e rinnovamento della centrale di Tishreen. A gennaio 2009, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha accordato alla Siria un prestito da 275 milioni di euro destinato al settore dell’elettricita’. Il prestito servira’ a finanziare la costruzione di una centrale elettrica a gas con potenza da 750 MW a Deir Ali, nei pressi di Damasco. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -6-
Nel mese di gennaio la società iraniana MAPNA (Iran Power Plant Projects Managements Co.) ha avviato i lavori di costruzione della centrale elettrica a ciclo combinato di Tishreen. L'impianto, del costo -a carico del Governo siriano- di circa 230 milioni di euro, fornirà ulteriori 450 MegaWatt alla attuale potenza di 650 MW della centrale. Verranno installate due turbine a gas e una a vapore, della capacità di 150 MW ciascuna. Questo è il primo progetto vinto dall'iraniana MAPNA, che è attualmente in negoziati con la società di Stato siriana PEEGT per un'altra centrale a ciclo combinato da 484 MegaWatt a Suweidiyeh (da costruire sulla base del principio BOO). Lo sviluppo di questa Centrale fa parte del piano siriano di aggiungere ulteriori 4.500 MW di potenza alla rete del paese entro i prossimi tre anni. A febbraio 2009, l’Arab Fund for Economic and Social Development (AFESD) ha firmato con il Governo siriano un accordo per la concessione di tre prestiti del valore di $257,4 milioni. I prestiti serviranno a co-finanziare tre progetti infrastrutturali: $163,1 milioni per l’estensione della stazione di energia elettrica di Deir Ali; $58 milioni per la costruzione dell’autostrada Deir-ez-Zor-Bukamal e $36,3 milioni per la costruzione della terza fase del gasdotto Arab Gas Pipeline. Le condizioni dell’accordo sono di 22 anni con 5 anni di periodo di grazia per il primo prestito e 4 per gli altri due,al tasso del 3%. L’ AFESD ha anche comunicato che il Governo siriano ha richiesto un altro prestito per finanziare due importanti progetti di trasferimento delle acque: il primo per rifornire di acqua la regione di Palmyra dal fiume Eufrate, ed il secondo per attingere acqua dal fiume Tigri verso la regione di Hassakeh, al fine di irrigare 150.000 ettari al nord est del Paese. Sul fronte delle fonti energetiche alternative, da segnalare che nell’agosto del 2008 la tedesca Alternenergie, azienda operante nel campo delle energie rinnovabili, si e’ aggiudicata un appalto da parte del Ministero dell’Elettricità’ per la costruzione del primo impianto fotovoltaico per un valore totale di 50 milioni di euro. L’impianto inizialmente fornira’ 10 megawatt all’anno per poi aumentare le forniture fino a raggiungere una capacità di 1.000 megawatt all’anno. L’impianto sara’ costruito nella citta’ industriale di Hessia, vicino ad Homs, su un’area di 3 milioni di metri quadrati e l’energia prodotta sara’ consumata direttamente dalla citta’ industriale. Il Ministero dell’Elettricita’ ha assegnato il contratto per 2 nuovi progetti EPC della capacita’ di 1.050 MW (dicembre 2009). Il primo dei 2 progetti, del valore di $280 milioni, e’ andato all’iraniana Mapna, ed ha ad oggetto l’ampliamento di 450 MW del ciclo combinato dell’impianto di Jandar, nella zona centrale della Siria, vicino a Homs. Il progetto sara’ completato nel 2011. Il secondo e’ stato aggiudicato alla China National Electric Equipment Corporation (CNEEC) per l’estensione della Centrale di Zara, con la costruzione di 2 turbine a gas di una capacita’ totale di 600 MW e del valore di 400 Meuro. Settore Infrastrutture e trasporti Secondo dati dell’Autorita’ portuale di Lattakia, le attivita’ del porto hanno subito un incremento nel 2008 come segue: 8 milioni di tonnellate di merci movimentate (+2,7% rispetto al 2007) e 561.000 containers “TEU” (+4,8%).Gli introiti sono aumentati del 9,7% raggiungendo i $55 milioni. Il porto di Lattakia e’ il piu’ importante in Siria in termini di movimentazione dei containers ed e’ secondo invece per tonnellaggio. Nel primo semestre del 2009, invece, il porto di Lattakia ha movimentato 299.000 TEU e 4,47 milioni di tonnellate (+5,6% e 16,4%, rispetto a giugno 2008). SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -7-
Si ricorda che lo scorso anno il Ministero dei Trasporti siriano ha aggiudicato il contratto di gestione del terminal containers del Porto ad un consorzio composto da tre societa’, e capeggiato dalla francese CMA-CGM. Il contratto e’ entrato in vigore il 1.7.2009 ed avra’ una durata di 10 anni. In base ai dati forniti dal Ministero dei Trasporti sull’attivita’ dell’altro principale porto siriano di Tartous, evidenziano che nel 2008 i numeri di container movimentati e’ stato di 34.236 TEUs con un aumento del 26% rispetto al 2007; dato comunque inferiore a quello registrato nel 2006 ( 38.649 Teu). Nei primi sei mesi del 2009, invece, il porto di Tartous ha movimentato 6,58 milioni di tonnellate e 25.749 TEU (rispettivamente +8,4% e +40,9% rispetto a giugno 2008). Il container terminal del porto di Tartous e’ gestito a partire dal 2007 dalla International Container Terminal Services, un’azienda filippina, che ha sottoscritto un contratto di concessione della durata di 10 anni. Le previsioni sono che la ICTS investira’ nei prossimi anni nell’attività’ del porto, portando la capacità annuale del porto a 200.000 Teus Sul fronte del trasporto aereo, molto importante e’ stata giudicata la notizia dell’approvazione nel febbraio del 2009 da parte del Dipartimento di Stato americano della vendita alla compagnia di bandiera siriana Syrian Air di strumentazioni necessarie per la manutenzione di due Boeing 747, in deroga al regime di sanzioni commerciali imposte alla Siria. Nel luglio 2008 a Parigi, le autorità siriane hanno finalizzato con i vertici del costruttore europeo Airbus un contratto per l'acquisto di 14 velivoli tra il 2010 e il 2018, e di altri 36 entro il 2028. Per quanto riguarda la rete ferroviaria, invece, nel novembre del 2008 Siria e Turchia hanno firmato un Memorandum d’Intesa per la costruzione di fabbrica per la produzione di locomotive e vagoni, che fornira’ anche servizi di manutenzione. Il valore complessivo dell’investimento e’ di $60 milioni. Il 30 maggio 2009, e’ stato riattivato il traffico merci su ferrovia fra il porto siriano di Tartous e la citta’ di Bagdad, dopo alcuni decenni di blocco. Il viaggio dura circa 36 ore per percorrere i 1.429 km di ferrovia, di cui 894 km in territorio siriano. Settore Manifatturiero Gran parte delle industrie manifatturiere rimane ancora sotto il controllo statale, anche se il Governo siriano sta varando una serie di riforme economiche, improntate al modello dell’economia di mercato, e per creare un ambiente più favorevole per gli investitori soprattutto esteri. I principali comparti industriali sono: il settore tessile, la chimica, l’agro industria, i metalli, il cemento e l’elettronica. Le aziende di questi settori sono raggruppate in agenzie di Stato. Circa il settore del tabacco, il risultato conseguito dalla General Organization of Tabacco, una delle piu’ grandi aziende di stato operanti in Siria, in termini di fatturato e’ stato senza dubbio positivo, registrando un fatturato di 25,6 miliardi di SYP (circa $512 milioni), con un aumento del 5%, rispetto al fatturato del 2007. L’azienda di stato opera in regime di monopolio nel settore del tabacco ed e’ un’importante fonte di introiti per le finanze pubblico, avendo prodotto entrare pari a 15,1 miliardi di SYP (circa $302 milioni). L’azienda prevede un aumento del 5% nelle vendite, realizzando un fatturato di quasi 27 miliardi di SYP (circa $540 milioni). I profitti netti sono stati pari a 7,7 miliardi nel 2008 e si prevedono che resteranno sostanzialmente invariati nel 2009. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -8-
Nel 2009 il GOT prevede di produrre 15.300 tonnellate di sigarette per marchi locali per un valore complessivo di 16,6 miliardi di SYP(circa $332 milioni) e 1.200 tonnellate di sigarette per i marchi stranieri: Gitanes e Lucky Strike, prodotti su licenza. Per il settore auto ,a partire dal primo trimestre del 2008 il gruppo Himsho Economic Group ( HEG) ha iniziato la produzione nel suo nuovo impianto di assemblaggio, situato nella citta’ industriale di Haisa. L’impianto realizzato in joint venture con la Trading Company di Aleppo Borouy assembla autovetture sotto licenza del marchio Chery Automobile, un costruttore cinese. L’impianto produrrà quattro tipi di autovetture con gamma di motori che andranno dai 1300 cc ai 2400 cc. Il valore totale dell’investimento e’ stato stimano in circa 78 milioni di USD. L’impianto e’ il terzo impianto di assemblaggio in Siria e il secondo, a cui partecipa la HEG. La HEG, infatti, partecipa anche come socio minoritario nella joint venture SIVECO con l’azienda iraniana SAIPA. La società SIVECA assembla il modello di autovettura SABA. Il terzo e piu’ vecchio impianto di assemblaggio e’ quello della società SIAMCO, una joint venture tra la Iran Khodro e un gruppo misto di imprenditori siriani. Circa il settore dell’acciaio, sempre il gruppo HEG prevede di iniziare la realizzazione di un nuova acciaieria con un valore complessivo dell’investimento di 5 miliardi di SYP(circa $100 milioni). L’impianto dovrebbe produrre circa 500.000 tonnellate di acciaio all’anno. Il gruppo Hmisho produce gia’ sbarre di acciaio nel suo impianto di Latakia, che ha una produzione annuale di 500.000 tonnellate. Il consumo interno del paese dei diversi tipi di acciaio e’ di circa 2,5 milioni di tonnellate annue. La produzione nazionale annua, fornita da circa otto impianti, e’ di circa 1,7 milioni di tonnellate. Si prevede che a seguito dei diversi progetti d’investimento nel settore, ancora in fase di realizzazione, la Siria riuscirà nei prossimi anni a coprire il fabbisogno nazionale di acciaio e a diventare esportare parte della produzione. Per il settore del cemento, nel novembre 2008 la Arabian World Cement Factory (AWCF) ha iniziato i lavori per la costruzione di cementificio a nord di Damasco, il valore dell’investimento e’ di 500 milioni di dollari. La AWCF e’ una joint venture tra l’imprenditore saudita Saad Mubarak bin Mohsen al Doseri e l’imprenditore sirianeo Eyad Baaj. La costruzione dell’impianto sara’ realizzata da un’azienda cinese, che dovrebbe completare i lavori in 28 mesi. Il cementificio avra’ una capacità di produzione di 10.000 tonnellate al giorno. Una Societa’ del Gruppo Italcementi (Ciments Francais) realizzera’ un cementificio in Siria, attraverso la “Al-Badia Cement JSC” joint-venture siro-saudita. La societa’ del Gruppo Italcementi partecipera’ con una quota del 12,5%. L’impianto dovrebbe entrare in produzione alla fine del 2010, con una capacita’ produttiva di 3,2 milioni di tonnellate l’anno. La Bank Audi, del gruppo libanese Audi Saradar ha annunciato (novembre 2009) di aver stipulato un finanziamento congiunto a favore del cementificio siriano Lafarge Cement Syria per l’importo di 340 milioni di dollari con rimborso entro 7 anni. Secondo il comunicato, la banca libanese in qualita’ di banca organizzatrice ha strutturato e sindacato il finanziamento al quale hanno aderito 6 banche dal Libano (Audi, Libano Francaise, BBAC, BLOM, Byblos e Intercontinental), 9 dalla Siria (Arab Bank, Al-Sharq, Audi, BLOM, BEMO Saudi Fransi, Byblos, Fransabank, International Bank of Commerce & Investment) e 1 dalla Giordania (Housing Bank for Commerce and Investment). La banca libanese ha coordinato il co-finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti BEI, l’Ente francese “Promotion et Participation pour la Coopération économique PROPARCO”, e l’Ente danese per l’assicurazione dei crediti all’esportazione “Eksport Kredit Fonden” che insieme hanno SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 -9-
concesso al cementificio siriano un prestito di 342 milioni di dollari. Va fatto presente che Lafarge Cement Syria e’ piu’ grande cementificio siriano con capacita’ produttiva di 2,75 mlioni di tonnellate all’anno e il cementificio che sara’ costruito 160 km a nord est di Aleppo rappresenta uno dei piu’ significativi investmenti industriali in Siria. Circa il settore tessile, da uno studio dell’ICE di Damasco del 2007, risulta che sono previsti investimenti nell’industria tessile per circa $1 miliardo, fino al 2010. Infatti, questi seguono i due filoni principali delle aziende di Stato, per cui sono pianificati investimenti per circa $370 milioni fino al 2010, in 32 impianti, soprattutto per i comparti della filatura e tessitura, e quello delle aziende private. Per questo ultimo, sono stati autorizzati 55 progetti nel 2006/2007 per un totale di investimento, a livello di prima previsione, di circa $314 milioni (di cui $173 milioni per l’acquisto di macchinario) a cui potrebbero sommarsi altri $319 milioni, sempre in progetti tessili, secondo dati dell’Ufficio degli Investimenti. Anche se il settore farmaceutico e’ dipendente dall’estero per l’acquisizione delle materie prime, questo risulta essere uno dei pilastri dell’industria siriana, impiegando 12.000 dipendenti in 56 laboratori, ed oltre 600.000 persone nella distribuzione, magazzinaggio, commercio, farmacie, etc. Nel 2007, particolarmente buona e’ stata la “performance” del settore che, secondo l’Ufficio Centrale di Statistica siriano, ha esportato $34 milioni. Quattro società siriane produttrici di medicinali hanno ottenuto, alla fine del 2007, la certificazione “International Good Manufacturing Practices (GMP)” permettendo loro di esportare i propri prodotti verso i mercati esteri, inclusi quelli dell’Europa Occidentale. Le società in questione sono una di Aleppo: National Company for Pharmaceutical Industry, e tre di Damasco: MPI (del Gruppo Attar), Diamond, e Domina. La domanda del mercato locale è stimata in circa $350 milioni annui. Investimenti Gli investimenti diretti esteri (IDE) verso la Siria, sono ammontati a $2,1 miliardi nel 2008, secondo quanto comunicato dall’UNCTAD nel suo rapporto annuale. Tale valore e’ in aumento del 70,0% rispetto a $1,2 miliardi del 2007 (si ricorda che nel 2006 gli IDE sono ammontati a $$659milioni). Gli IDE hanno quindi piu’ che triplicato in Siria in meno di due anni. Per la prima volta, da almeno dieci anni, la Siria ha attratto maggiori investimenti esteri rispetto alla Giordania [$1,954 miliardi], e si è al contempo avvicinata al Libano [$3,606 miliardi]. All’inizio del 2007 e’ stata approvata una nuova legge sugli investimenti che sostituisce la precedente ed istituisce anche la Syrian Investment Authority (SIA). Secondo la SIA, 3.762 progetti sono stati approvati fra il 1991 e 2007, con un investimento totale di circa $31 miliardi. Il totale degli IDE, invece, sempre secondo i dati della SIA, e’ ammontato, nel periodo 1991-2007, a $ 9,2 miliardi. Nel periodo 1991-2007, l’Italia risulta aver investito circa $27 milioni in totale, in 2 progetti (1 industriale ed 1 nei trasporti). La SIA ha concesso, invece, nel 2008, 219 licenze di investimento per circa $11,2 miliardi. Di queste, 128 sono relative al settore manifatturiero e 59 a quello dei trasporti. Nel 2008, gli investimenti Diretti Esteri (IDE) in Siria hanno superato, per la prima volta, il miliardo di dollari, secondo dati della Banca Centrale siriana. Le statistiche provvisorie della Syrian Investment Agency (SIA) hanno indicato che gli IDE sono ammontati a $1,187 miliardi (+32,2%) rispetto gli $898 milioni del 2007 ed i $613 del 2006. I settori petrolifero/gas e quello del turismo hanno assorbito la maggior parte degli investimenti. Infatti il primo ha avuto $415 milioni di investimenti, mentre il secondo $490 milioni. La “State Planning Commission” siriana ha presentato, durante la conferenza di fine marzo 2008, 141 progetti alla ricerca di investitori per l’area orientale della Siria e 37 di questi, hanno ricevuto un interesse preliminare. Questi ultimi includono vari investimenti significativi come: l’aeroporto di SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 - 10 -
Raqqa, la costruzione di un’ampia area residenziale alla periferia della città di Deir-ez-Zor ed un impianto per la produzione di vetro piano. In termini di valore, i progetti principali sono nel turismo (n. 2), ubicati nel Governatorato di Raqqa e del valore, rispettivamente, di $1,04 miliardi (SYP 50 miliardi) e di $520,8 milioni (SYP 25 miliardi). Oltre al settore del turismo, altri progetti significativi sono: quello del vetro piano, dell’ordine di $187,5 milioni (SYP 9 miliardi), seguito dallo sviluppo di una miniera di sale da $52,1 milioni (SYP 2,5 miliardi) e dai lavori per l’aeroporto di Raqqa per $41,7 milioni (SYP 2 miliardi). I primi due progetti sono stati “prenotati” da investitori sauditi in joint-venture con un investitore siriano (Mohammad Ghazal Sharifah), mentre l’aeroporto di Raqqa dovrebbe essere costruito dalla kuwaitiana Noor Financial Investment Company, gia’ coinvolta i numerosi progetti in Siria, inclusa la creazione della prima compagnia di volo privata. Un’altra società del Kuwait, la Al-Jaz, ha firmato un MoU per lo sviluppo di un’area residenziale alla periferia di Deir-ez-Zor del valore di $31,2 milioni (SYP 1,5 miliardi). Dei 37 progetti selezionati, 13 sono nel settore del turismo (inclusi i due succitati), 11 in quello dell’agricoltura, 11 nell’industria, oltre all’aeroporto ed alla nuova area alla periferia di Deir-ez-Zor. Secondo uno studio del 2006, il valore dei megaprogetti del settore delle costruzioni e’ ammontato a circa $22 miliardi, equivalente al 95% del PIL del Paese. La numerosa popolazione siriana e l’enorme potenziale turistico, hanno reso quindi la Siria molto attraente per gli investitori. I megaprogetti che sono stati avviati in Siria sono finanziati principalmente da società del Golfo. Il più importante e’ quello sviluppato dal gruppo Bonyan International Investment Group degli EAU per un valore di $15 miliardi e consistente in un progetto commerciale, residenziale ed alberghiero. Un altro progetto di rilievo è quello avviato dall’Aref Investment Group del Kuwait, in cooperazione con altre sette società kuwaitiane, avente un valore di $4 miliardi e relativo ad un distretto finanziario a Damasco includente anche strutture sanitarie, educative e di svago oltre a quelle dell’Information Technology. Il progetto dovrebbe essere completato nel 2010. Anche l’investitore Emaar degli EAU è entrato nel mercato siriano con due progetti del valore totale di $4 miliardi di dollari: Damascus Hills e Eighth Gate. Il primo, del valore di 3,5 miliardi di dollari è relativo ad appartamenti e ville di lusso oltre a edifici per Information Technology, commercio, shopping ed altri servizi, che si svilupperà su un'area di 10 milioni di metri quadrati, situata nella periferia nord di Damasco, vicino all’autostrada per Homs. Il secondo prevede: un Business Center, che ospiterà oltre alla Borsa di Damasco, un centro affari, il più grande centro commerciale della regione e un’area turistica. Avrà invece un valore di 500 milioni di dollari ed è una joint venture con la società siriana Investments Group Overseas (IGO) e sarà relativo ad edifici residenziali e commerciali. Infatti, nel gennaio del 2008, la Emmar – IGO ha firmato due contratti per i lavori di infrastruttura e per la costruzione di quattro edifici nell’ambito del progetto “Eighth Gate”. Il primo contratto e’ stato firmato con la società Al Marasem, una controllata del Gruppo saudita Binladin, per i lavori di infrastruttura del progetto. Il secondo e’ un contratto di $42 milioni per la costruzione di quattro edifici, la cui realizzazione e’ stata affidata alla joint- venture tra Arabtec Holding e la Arabian Construction Company, entrambe con sede legale negli Emirati Arabi Uniti. La Emaar- IGO, contemporaneamente all'avvio dei lavori della prima fase del progetto, lancera' una gara per la progettazione, la costruzione e la gestione della seconda fase del progetto, che includerà: un albergo a cinque stelle di 15 piani con 300 stanze, un residence a 5 stelle di 15 piani con 100 suites, un centro commerciale, che si svilupperà su un'area di oltre 70.000 metri quadrati, un edificio di 32 piani adibito ad uffici e la costruzione della Borsa di Damasco. Tutto il progetto dovrebbe essere realizzato entro cinque anni dall’inizio dei lavori. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 - 11 -
Damasquino Mall e’ il nuovo Centro commerciale aperto a gennaio 2009 a Damasco. Il Centro, localizzato vicino all’altro centro denominato Cham City Center, si sviluppa su un’area di 24.000 mq e’ e’ il secondo per ampiezza a Damasco. All’interno del complesso sono ubicati circa 50 negozi, 6 ristoranti e caffe’, un Ipermercato di 7.000 mq, che sara’ gestito a livello internazionale, nonche’ un centro per divertimenti. Un parcheggio da 16.000 mq per 500 auto completa l’opera. Molti marchi noti, tra cui alcuni non ancora presenti in Siria, saranno rappresentati nel centro, come: Nike, Lacoste, Geox, Andrew’s Ties, Zoppini. Le marche di abiti presenti sono generalmente importate (si ricorda che l’import di abiti e’ ammesso in Siria da fine 2005, ma gravati da elevato dazio), e saranno per un target elevato di clientela. La gestione del Centro commerciale sara’ effettuata dalla societa’ Aswaq Syria, cha ha anche firmato recentemente il contratto per la gestione del Centro commerciale in costruzione di Homs, che si estenderà su 45.000mq. Al-Mouchieh, nuovo Centro commerciale, ha aperto i battenti ad Aleppo a maggio 2009. Questo sara’ il terzo centro commerciale, nonche’ il piu’ grande, di Aleppo. Si sviluppera’ su un’area di 4000 mq con un edificio di 11 piani. Avra’ 98 negozi, un supermarket da 2000 mq ed un parcheggio per 500 auto. L’investimento dovrebbe essere di circa $13 milioni. Il target di clientela del Centro sara’ la classe media, considerata il 18/20% della popolazione di Aleppo. L’Investment Group Overseas (IGO) ha lanciato un nuovo progetto di sviluppo residenziale in Siria alla fine di giugno 2009. Il progetto, denominato Nobles 101 sara’ sviluppato nella zona di Yaafour, dalla parte opposta ai progetti Eight Gate e Majid Al Futtaim Development (MAFD). Il target e’ composto dalla classe media e dalla popolazione che lavora nei succitati progetti. Il Nobles 101 si estende su un’area di 60.000 mq ed includera’ edifici di edilizia residenziale, un centro servizi, una piscina, una spa un centro sportivo e strutture per il tempo libero. L’investimento oscillera’ fra $250 e 300 milioni. Circa 42.000 mq saranno inoltre dedicati al verde. A luglio 2009, la societa’ di consulenza tedesca TREE AG di Monaco, e’ stata selezionata per la progettuazione e gestione di un nuovo Centro commerciale in via di sviluppo da parte della Concord Al Sham International Investment Company, societa’ degli Emirati con investitori siriani. Il complesso, avra’ un Centro commerciale di 9 piani, esteso su 150.000 mq ed un parcheggio coperto di 2.000 auto, oltre ad un edificio uso commerciale di 23 piani, un centro benessere, una palestra, una piscina con spa e un ristorante. Il complesso sara’ ubicato a Dareyya, in prossimita’ dell’autostrada che congiunge la Siria alal Giordania. Sono stati gia’ investiti $80 milioni nella costruzione della prima fase infrastrutturale del progetto. Quando completato, il centro commerciale, che diverra’ uno dei maggiori dell’area di Damasco, sara’ dotato anche di un ipermercato e di oltre 40 negozi di marca. La tedesca Siemens Healhcare Consulting si e’ aggiudicata la progettazione e supervisione della costruzione di un ospedale privato ad Homs, in Siria (agosto 2009). L’Homs Medical Compound (HMC) e’ un progetto del valore di $40 milioni che sara’ ubicato nell’area di Al Wa’er, nel nuovo distretto di Homs. HMC si estendera’ su 3.300 mq con un’area costruita di 18.000 mq. L’ospedale sara’ attrezzato con 200 letti ed e’ prevista la consegna nel 2014. Secondo il Ministero del Turismo siriano, nel 2007 il numero dei progetti turistici iniziati e’ stato di 376, con un aumento del 9% su base annua, senza contare i progetti in fase di autorizzazione, il cui valore supera i $900 milioni. Il valore totale degli investimenti, realizzati negli ultimi due anni e’ stato di $3,5 miliardi, mentre si stima che il loro valore annuo a partire dal 2008 fino al 2010 sara’di $3,3 miliardi all’anno. SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 - 12 -
Il Ministero del Turismo sta inoltre offrendo incentivi per incoraggiare gli investimenti nelle zone piu’ remote del Paese e negli investimenti significativi. Gli investimenti nei tre Governatorati del sud (Daraa, Sawaida e Quneitra), in quelli orientali (Raqqa, Deir-ez-Zore Hassakeh) come nel Governatotaro di Idlib beneficeranno di una imposizione ridotta. Secondo la normativa sulle imposte del 2006, i progetti nel settore turistico sono soggetti ad una imposta del 2,5% sul reddito, mentre i profitti non sono imponibili. Per i succitati sette Governatorati l’imposta e’ invece ridotta al 2%. Inoltre il contratto in BOT che il Ministero sta offrendo agli investitori avra’ una durata di 60 anni per gli investimenti nelle tre zone costiere siriane. Il Ministero ha infatti promosso a dicembre 2008 21 progetti nelle zone di mare. Settore Servizi Il turismo è un’altra fonte importante per la crescita economica del Paese, essendo uno degli elementi portanti del settore del commercio e dei servizi che hanno un peso di circa il 46% sulla composizione del PIL siriano (il 75% degli introiti dei servizi è dato dai viaggi e trasporti). Le proiezioni per il 2009 prevedono un calo nel flusso di turisti, soprattutto quelli provenienti dai paesi del Golfo, a causa dell’impatto della crisi finanziaria. Secondo dati del Ministero del Turismo siriano, il numero di turisti che ha visitato la Siria nel 2008, ha raggiunto le 3,67 milioni di unita’, con un incremento del 15% rispetto al 2007, quando furono 3,17 milioni. Dai dati non sono inclusi gli iracheni, i siriani espatriati, che sono stati 960.000 circa, ed i visitatori di 1 giorno dai Paesi limitrofi. La provenienza indica che 2,5 milioni sono dei Paesi arabi.Il numero di turisti italiani ha avuto un incremento dell’80%, quelli della Danimarca del 63% e dalla Germania del 54%. Il turismo, preziosa fonte di valuta per la Siria, ha generato introiti per i $ 3,7 miliardi. Nei primi cinque mesi del 2009 invece, il numero di turisti che hanno visitato la Siria, soprattutto dall’Europa, e’ ammontato a 1,9 milioni (+10%) rispetto al medesimo periodo del 2008. I turisti europei sono invece ammontati a 118.000 con un incremento del 25%, e quelli tedeschi, italiani, francesi e inglesi, rappresentanti i quattro principali mercati europei, sono aumentati dal 24% al 40%, su base annua. Le entrate derivanti dal flusso turistico sono infine ammontate a $1,43 miliardi. Per quanto riguarda il settore bancario, la Banca Centrale Siriana ha deciso di aumentare il capitale delle banche private dai $30 ai $100 milioni, quello delle banche islamiche private ai $200 milioni e il contributo dei partners esteri dal 40% al 60%. Il settore privato bancario annovera, ad oggi, undici banche operative in Siria, di cui tre Islamiche. Secondo dati della Banca Centrale siriana, il numero degli sportelli bancari pubblici e privati e’ ammontato, a fine settembre 2008, a 374, con un incremento del 7,5% rispetto al medesimo periodo del 2007. Il settore bancario privato ha invece raggiunto i 90 sportelli (il 24% di tutta la rete bancaria siriana), con un incremento del 19% rispetto al 2007.. La Bemo Saudi Fransi e ‘ la banca privata con maggiori sportelli, avendone 20, seguita dalla International Bank for Trade & Finance con 16. Nell’ottobre del 2007, inoltre, la Banca Centrale ha concesso più flessibilità alle banche locali, sia pubbliche che private, permettendo loro di fissare liberamente i tassi d'interessi sui depositi, con un SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 - 13 -
margine del 2% rispetto al tasso fissato, anziché lo 0,5% utilizzato finora. Il tasso di riferimento stabilito dalla Banca sui depositi a termine con scadenza di più di un anno è del 9%, mentre i tassi sui depositi da un mese a un anno variano tra il 7,5% e l'8,5%. Le banche possono ora ridurre i tassi d'interessi sui depositi con scadenza superiore ad un anno al 7%. Sempre nel 2007, la Banca Centrale ha istituito una camera di compensazione per le transazioni in dollari ed euro per facilitare i trasferimenti interbancari ed eliminare l’esigenza di utilizzare una banca intermediaria, pagandone i relativi costi dell’operazione. La Legge n. 15, approvata a febbraio 2007 dal Presidente siriano, permette la costituzione di istituti di credito che offrano piccoli prestiti e micro-finanza. Tali istituti dovranno avere un capitale minimo di SYP 250 milioni (circa $5 milioni). Non vi sono limitazioni alle partecipazioni estere: unica condizione è la previa approvazione da parte del Governo. Nel novembre 2007 la Banca Centrale di Siria ha concesso la licenza preliminare alla Agha Khan Agency for Microfinance (AKAM), per le attività di micro credito. AKAM e’ parte del Agha Khan Development Network (AKDN), che ha fornito micro crediti dal 2003, tramite il Syria Microcredit Programme, sebbene un quadro giuridico effettivo per la micro-finanza è esistente in Siria solo dall’inizio del 2007, a seguito del D.L. N. 15 che permette la creazione di Istituzioni di micro- finanza. La Banca Centrale siriana, a giugno 2009, ha autorizzato la possibilita’ per le banche estere di aprire Uffici di Rappresentanza in Siria. La decisione dovrebbe attirare soprattutto banche occidentali, che erano in attesa di questa decisione promessa da vario tempo. Per quanto riguarda il settore assicurativo, i premi delle assicurazioni hanno raggiunto i $193,5 milioni nel 2007 (SYP 9,29 Miliardi), secondo i dati della Syrian Insurance Supervisory Commission (SICS), con un incremento del 25% rispetto al 2006. I premi registrati dalla SICS sono quelli relativi alle 8 società assicurative private, esistenti da metà del 2006, e alla Società di Stato siriana per le assicurazioni (SIC). Legislazione societaria Si elencano, a livello informativo, una serie di provvedimenti legislativi che la Sira ha recentemente approvato dal 2007, al fine di migliorare l’ambiente degli affari per il graduale passaggio dell’economia siriana da una economia pianificata a quella di mercato: Dal 1 gennaio 2007 sono in vigore nuove norme sull’imposta sulle persone giuridiche. Infatti, il decreto n. 51, che ha emendato la legge n. 24 del 2003, ha ridotto il tasso massimo applicabile al 28% per i profitti eccedenti i SYP 3 milioni (circa $58.000). I tassi quindi scendono al 24% (profitti fra 1 e 3 milioni di SYP), al 20% su profitti fra 500.000 e 1 milione di SYP (circa $10.000), al 15% fra 200.000 e 500.000 SYP e al 10% per profitti fino a 200.000 SYP. Le società del settore statale dovranno corrispondere un’imposta fissa del 28% sui profitti. Le società private che offrono almeno il 50% del loro capitale alla sottoscrizione pubblica saranno soggette solo all’imposta societaria del 14% e saranno esenti dalle imposte locali. E’ stata creata anche un’imposta del 22% sull’utile delle società create sotto l’egida della legge per l’attrazione degli investimenti. Gli hotel e ristoranti saranno invece soggetti ad un’imposta del 2,5% sul loro giro di affari e ad una imposta sui salari dello 0,5% invece di una imposta sui profitti; L’attuale legge commerciale siriana n. 149 che risale al 1949 è stata sostituita dalla nuova legge n. 33/2007 entrata in vigore il 1° aprile 2008. La nuova legge, contiene 610 articoli e tiene in considerazione l’evoluzione dell’economia siriana negli ultimi 58 anni; SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 - 14 -
La Siria ha formalizzato l’adesione all’Accordo di Ginevra della Convenzione dell’Aia, concernente la registrazione dei disegni industriali. Pertanto, l’Accordo di Ginevra è entrato in vigore in Siria il 7 maggio 2008; A seguito del Decreto Presidenziale del 13 marzo 2008, è stata emanata una nuova legge societaria. La legge, contenente 277 articoli, è il primo atto normativo regolante l’istituzione e l’operatività delle società in Siria dai tempi della legge Commerciale del 1949. La legge n. 3/2008 fa seguito alla promulgazione della nuova “legge commerciale” del dicembre 2007; E’ stata approvata nel marzo 2008, la prima legge a protezione del consumatore siriano: contiene 53 articoli e tutela il consumatore sulla qualità, disponibilità e prezzo di ogni bene e servizio commercializzato nel Paese. La normativa prevede inoltre che i fornitori devono emettere una fattura per ogni prodotto venduto. Infatti, il Governo siriano sta tentando di sviluppare l’uso della fatturazione in ogni transazione commerciale, prima dell’introduzione dell’IVA, attesa nel 2009. Le sanzioni variano dal carcere (da 10 gg a 1 anno), alle ammende da SYP 10.000 (circa $208) a SYP 200.000 (circa $4.100); Il Presidente siriano ha approvato un Decreto che istituisce la prima legge sull’arbitrato in Siria. La Legge n. 4/08 del 25 marzo 2008, è il primo atto normativo che disciplina l’argomento. Uno dei principali elementi della legge è la possibilità di istituire un Centro Arbitrale in Siria (art. 57), che sarà registrato presso il Ministero della Giustizia con l’elenco degli arbitri accreditati. Anche le società di Stato potranno utilizzare l’arbitrato; La Siria ha la prima Legge sulla Concorrenza e anti Trust (legge n. 7/2008), a seguito del decreto Presidenziale del 4 aprile 2008. Prima della liberalizzazione del mercato, avvenuta sei anni fa, lo Stato aveva un ruolo dominante nella vita economica siriana. La legge in questione è un atto normativo moderno, in linea con gli standard internazionali e con le regole della Concorrenza e Anti-monopolistiche previste negli articoli 81 e 82 del Trattato di Roma, istituente l’attuale U.E.; Tutte le nuove registrazioni di marchi, brevetti, inventive industriali saranno esenti dalla dichiarazione di boicottaggio ad Israele, a seguito di una recente direttiva n. 4964/1 approvata dal Governo siriano il 4 giugno 2008. La direttiva segue le raccomandazioni del Comitato Economico formulate un mese prima. La data di entrata in vigore di tale nuova norma non è stata ancora decisa dal Property Protection Department. In precedenza, i richiedenti dovevano riferirsi al “Israel Boycott Office” per le verifiche sulla società ed effettuare una dichiarazione di boicottaggio di Israele. Quando le verifiche erano terminate, si poteva procedere alla registrazione; La nuova legge n. 11 approvata il 25 giugno 2008 dal Presidente siriano, regola l’acquisizione delle proprietà da parte degli stranieri. Tale legge, che stabilisce le possibilità ed i divieti per l’acquisto di proprietà da parte di cittadini “non siriani”, è un primo passo verso la facilitazione dell’acquisto di proprietà residenziali all’interno del più ampio concetto degli investimenti stranieri in Siria. La legge, infatti, permette l’acquisto di unita’ abitative, fino a 200 mq, da parte di non siriani a scopo di residenza, premesso che sia la residenza permanente degli occupanti e che non venga rivenduta od affittata nei cinque anni successivi dall’acquisto. L’atto d’acquisto necessita la preventiva approvazione del Ministero degli Interni; Il Presidente siriano ha approvato la legge n. 15 che istituisce la Real Estate Development and Investment Authority e regolarizza per la prima volta gli investimenti nel settore immobiliare. Scopo della nuova legge n. 15, approvata il 9 luglio 2008, è quello di offrire un quadro giuridico di riferimento ed incoraggiare gli investimenti nel settore immobiliare.La legge, disciplina le condizioni richieste per la creazione di società di sviluppo immobiliare, le agevolazioni previste per gli investitori, la classificazione delle aree degli investimenti per ubicazione geografica, etc. La legge istituisce, inoltre, un Ente per controllare e autorizzare le licenze degli investimenti nel settore; Il Presidente siriano ha emanato un nuovo decreto (Nro 34 del 24.12.2008) regolante le operazioni delle società straniere in Siria, modernizzando la precedente legge Nro 151 del 1952. La nuova legge autorizza le società straniere a registrare le proprie attività in Siria attraverso quattro forme legali: filiali; uffici temporanei; uffici di rappresentanza e uffici regionali. Il capitale versato per una di queste quattro forme di presenza non deve essere inferiore a SYP SIRIA: Congiuntura Economica, Investimenti e Commercio Estero 2007/2009 - 15 -
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