Conferenza Regionale Allenatori di Canottaggio - Andrea Benecchi Allenatore Nazionale settore Femminile Federazione Italiana Canottaggio
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Conferenza Regionale
Allenatori di Canottaggio
Andrea Benecchi
Allenatore Nazionale settore Femminile
Federazione Italiana Canottaggio
Trieste – Friuli V.G., 15 dicembre 2012
Presentazione a cura di Andrea BenecchiA cosa serve impostare correttamente
un’imbarcazione?
• Mettere l’atleta nella migliore condizione per
esprimere al massimo il proprio potenziale.
• Migliorare le abilità biomotorie (tecnica di voga).
• Prevenire gli infortuni.
A. BenecchiOggi, ancor più che in passato, le competizioni si
vincono o si perdono sul filo del centesimo di
secondo.
WRCH, Bled 2011 – LW4x WRJCH, Plovidv 2012 – JM4-
4° posto a 0.01” 1° posto per 0.01”
...diventa quindi di primaria importanza fornire all’atleta il
mezzo perfetto!
A. BenecchiLa preparazione della pala o
impalatura.
Due sono i metodi attualmente usati in Italia dalle
Squadre Nazionali:
1. Prevede il perno inclinato lateralmente (rispetto
al piano trasversale).
2. Prevede il perno perfettamente ortogonale ai
due piani dell’imbarcazione (trasversale e
longitudinale).
A. BenecchiCosa significa impalare uno scalmo con il suo remo?
Imporre alla pala del remo un angolo (alfa) in
posizione di attacco e di finale che può essere il
medesimo oppure no.
L’inclinazione laterale del perno porta ad un
differente angolo tra attacco e finale (progressione).
Il perno ortogonale mantiene lo stesso angolo in
attacco ed in finale.
A. BenecchiPertanto:
Inclinazione della pala costante
in attacco e finale
PERNO
VERTICALE
Inclinazione della pala
diversa tra attacco e finale
PERNO CON INCLINAZIONE
LATERALE
A. BenecchiPERNO VERTICALE - inclinazione della
pala costante in attacco e finale -
DIFFERENZA ATTACCO - FINALE = 0
Per cambiare
l’inclinazione della pala
possiamo agire solo
sulle boccole blu.
Vantaggio : l’efficienza della pala rimane costante
Devo modificare la postura in finale al fine di mantenere sempre la pala in pressione.
A. BenecchiUtilizzo delle boccole blu.
4-4: boccola neutra.
5-3 / 6-2 / 7-1: boccole che permettono di
guadagnare o perdere 1/2/3 gradi.
Nel caso in cui la boccola superiore sia
montata come in figura (6 davanti)
guadagneremo 2 gradi quindi la pala
tenderà a scoprire.
Nel caso opposto (2 davanti) perderemo 2
gradi quindi la pala tenderà ad affondare
(coprire).
A. BenecchiStrumenti di misura:
Il pitch-meter
Ci consente di porre il perno in
posizione verticale oppure, grazie alla
scala graduata, consente di
posizionarlo facilmente a 1/2/3 gradi
laterali.
A. BenecchiÈ importante partire da un punto fisso e comune e poi
andare a modificare i gradi sulla pala in funzione del
feedback fornitoci dagli Atleti.
Il punto di partenza è quello di avere 4 gradi in attacco
ed altrettanti in finale!
Perno verticale
Come si ottengono? -> perno dritto e boccole
blu del 4-4. 4°
Questo perché tra il perno verticale ed il piano
di tiro del remo nella scalmiera ci sono già 4
gradi imposti dal costruttore.
Piano di tiro Piano di appoggio
A. BenecchiBisogna a questo punto verificare come la pala è
orientata rispetto al manicotto, cioè di quanti gradi è
inclinata, e nel caso fosse diversa da 0 andare a
modificare le boccole blu sulla scalmiera al fine di
avere sempre 4 gradi in attacco e 4 gradi in finale.
Come si controlla il remo?
A. BenecchiAppoggiamo il bordo della pala su di una superficie piana
con il fusto del remo ortogonale ad essa e con il pitch-meter
messo a bolla sul piano di appoggio della pala andiamo a
verificare di quanti gradi differisce il manicotto.
A. BenecchiPERNO CON INCLINAZIONE
LATERALE – inclinazione della
pala diversa tra attacco e finale
LATERAL
PICK
Partendo dal perno verticale, se inclino il perno
nella direzione:
E) Aumento la differenza tra attacco e finale.
G) Diminuisco la differenza tra attacco e finale
(inverso). F
B F
F) Aumento i gradi in attacco e finale.
H) Diminuisco i gradi in attacco e finale (inverso). E G
H
A. BenecchiStrumenti di misura:
L’impalatore
Ci consente di misurare l’angolo direttamente sulla pala
A. BenecchiCome avviene la misura:
1 - L’affondamento del remo in acqua.
L’altezza del remo durante la misura
deve essere corrispondente alla sua
posizione reale in acqua.
2 – Corretto accostamento tra
manicotto e scalmiera.
Deve sempre essere assicurato il
corretto contatto tra la scalmiera ed il
manicotto.
A. Benecchi3 – Rispettare gli angoli di entrata ed
uscita della pala.
L’angolo di attacco e quello di finale deve
essere quello reale quindi per garantirci
una corretta ripetibilità bisogna trovare
dei punti di riferimento sicuri che siano
sempre gli stessi.
A. BenecchiLa misura dell’altezza della
scalmiera.
Troviamo punti fissi comuni a tutte le
imbarcazioni che ci permettano di calcolare Uno di questi è il
l’altezza effettiva della scalmiera senza errori. centro del carrello.
A. BenecchiUn altro è alla base della
scalmiera corrispondente al piano
di appoggio del remo.
A. BenecchiA. Benecchi
L’avanzamento della pedana.
Anche qua dobbiamo trovare due punti fissi e comuni
su cui effettuare il rilevamento.
1. Il filo scalmo.
2. La punta delle scarpe.
A. BenecchiIn questo caso l’avanzamento
della pedana è di 62.5 cm.
Dove devo mettere la pedana? Nella posizione in cui nel finale, (postura
corretta), fatico a passare oltre il busto con i remi (coppia), in linea con il
lato esterno del busto (punta).
A. BenecchiL’altezza della pedana.
Si calcola come differenza tra il tallone ed il punto di
riferimento sul carrello appoggiando l’asta sempre alla
medesima altezza.
A. BenecchiA. Benecchi
L’apertura.
Nella coppia è la distanza tra i due perni presa nel punto
centrale.
A. BenecchiFacciamo sempre attenzione che le due semi-aperture
siano uguali!
A. BenecchiNella punta è la distanza tra il centro dell’imbarcazione
ed il perno preso nel punto centrale.
A. BenecchiL’appruamento.
È lo spostamento del piano di tiro verso prua rispetto al
filo banco.
Solitamente viene usato per bilanciare l’imbarcazione e
per mettere in settore gli atleti.
Filo banco Posizione dello scalmo rispetto al filo banco
A. BenecchiIl filo banco.
È quella linea immaginaria perpendicolare
all’asse longitudinale dell’imbarcazione.
Nelle nuove imbarcazioni unisce i due segmenti bianchi
tracciati dal costruttore sulla mastra.
Nelle imbarcazioni più vecchie unisce i due punti della
centina.
Filo banco Filo banco
A. BenecchiL’appoppamento.
È lo spostamento del piano di tiro verso poppa rispetto
al filo banco (è l’inverso dell’appruamento).
Solitamente viene usato per bilanciare l’imbarcazione e
per mettere in settore gli atleti.
Filo banco Posizione dello scalmo rispetto al filo banco
A. BenecchiAlcune info utili.
• Se dobbiamo modificare l’assetto in prossimità di una gara, ad
esempio se ci troviamo vento contro, la soluzione migliore è quella di
agire accorciando la leva esterna del remo (in questo modo non
andiamo a modificare il bilanciamento della barca ed il sistema
Atleta/imbarcazione).
• L’inclinazione della pedana è preferibile tenerla quanto più vicina ai
45° per garantire un tiro il più orizzontale possibile.
• Ricordiamoci che la velocità dell’imbarcazione sarà tanto maggiore
quanto maggiore sarà il tempo che riusciremo a mantenere le pale in
pressione.
• L’imbarcazione deve essere libera di correre sull’acqua riducendo
quanto più possibile rollio e beccheggio.
A. BenecchiConclusioni.
• Una barca impostata nella maniera corretta consente all’atleta
di esprimersi al meglio in gara.
• Dobbiamo sempre essere sicuri e convinti dei cambiamenti che
apportiamo.
• Nessuna remora nel cambiare l’impostazione dell’imbarcazione
anche nell’immediato ridosso di una competizione.
• L’esperienza acquisita negli anni come Allenatori ci dà la facoltà
di apportare questi cambiamenti.
• Ascoltiamo il feedback che gli Atleti ci danno, senza però che
questo ci condizioni al punto di avere dei dubbi sulla correttezza
del nostro operato.
A. BenecchiDove li troviamo?
www.martinoli.it
www.rowperfect.co.uk
www.filippiboats.it
A. BenecchiPresentazione a cura di Andrea Benecchi
Analisi e valutazione della performance di gara
Scopo dello studio è quello di analizzare e valutare il rendimento di un dato equipaggio al fine di aiutarlo a migliorare la prestazione assoluta in gara ed allenamento. Per fare questo ci avvaliamo di un sistema di acquisizione/gestione dati, di fattura inglese, chiamato “Powerline”. Questo software ci fornisce una serie di dati che ci permette di valutare tutta una gara od un allenamento o solo una parte specifica di essi. Vediamo quali sono quelli che più ci possono interessare:
a. potenza media espressa dall’atleta.
1. potenza media espressa dall’atleta sul braccio sx.
2. potenza media espressa dall’atleta sul braccio dx.
b. velocità media dell’imbarcazione.
c. accelerazione/decelerazione dell’imbarcazione.
d. distanza per colpo effettuato.
e. numero di colpi/minuto, rapporto tra passata e
ripresa.
f. ampiezza (effettiva) del settore in acqua
1. settore del braccio sx.
2. settore del braccio dx.Ovviamente tutti questi dati si possono raccogliere per qualunque tipo di imbarcazione / equipaggio vogliamo analizzare sia di punta che di coppia: dal singolo all’otto.
Vediamo di che cosa si compone il
sistema:
Accelerometro lineare e
sensore di velocità
Datalogger Abbiamo inoltre la possibilità di
un’analisi video sincronizzata
con il momento della gara o
dell’allenamento che vogliamo
analizzare e di un’analisi di dati
real-time in telemetria.
Scalmiera strumentataReports:
Force / Angle profiles (average view).
Performance profiles: power, stroke, speed (average view).Reports:
Force / Angle graphs (average view).
Performance plots
(instant view).V s
i y
d n
e c
o h
r
o
:Volendo possiamo selezionare ed analizzare ogni singolo frame: questo ci permette di correggere eventuali errori di tecnica e, alla fine, di valutare la performance ottenuta in gara / allenamento. Tutti i dati acquisiti per ogni singolo atleta vengono perfettamente sincronizzati con le immagini video dell’atleta stesso.
Sincronizzazione video:
Tutti i dati possono inoltre essere elaborati con un normale foglio excel in modo da poter essere utilizzati su ogni piattaforma ed in modo da poter essere comparati con qualsiasi altro dato di un qualsiasi altro equipaggio.
Conclusioni: con questo sistema possiamo analizzare ogni singolo momento di che cosa accade ai nostri atleti durante un allenamento od una competizione e, di conseguenza, andare a correggere ciò che riteniamo non efficiente allo spostamento della barca.
Siamo infatti in grado di effettuare: 1. una completa analisi della performance. 2. un’analisi biomeccanica del gesto tecnico. 3. un’analisi statistica. 4. un’analisi comparativa sul miglioramento / peggioramento dell’atleta. 5. un’analisi comparativa tra più atleti. Possiamo così ottimizzare il modo in cui un equipaggio rema assieme e scoprire quali atleti si amalgamano meglio. Possiamo inoltre valutare barche, attrezzature ed efficienza degli scafi.
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