CONDUZIONE BIOLOGICA DI UN'AZIENDA APISTICA IN VALLE D'AOSTA - Azienda apist ica Carlin

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CONDUZIONE BIOLOGICA DI UN'AZIENDA APISTICA IN VALLE D'AOSTA - Azienda apist ica Carlin
CONDUZIONE BIOLOGICA DI UN’AZIENDA
         APISTICA IN VALLE D’AOSTA

                                   Azienda apistica Carlin

          M at hieu Carlin – Agronomo Cofruit s Soc Coop e
                              apicolt ore

www.interreg-italiasvizzera.eu - www.cmsondrio.it
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1. Apicoltura in Valle d’Aosta
  552 apicoltori – 8000 colonie – 1283 apiari (dati BDN
   2020)
  cinque tipologie di miele: millefiori (di montagna e di
   alta montagna), tarassaco, tiglio, castagno,
   rododendro (occasionalmente lupinella, lampone,
   ciliegio…)
  produzione media = 30 kg/alveare (Indicatori di
   produzione 2012)

                                         Ripartizione alveari
  Ripartizione tipo attività

                                   30%                  professionisti
       29%        professionisti

                                             70%        hobbisti
                  hobbisti
71%
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1. Apicoltura biologica in Valle d’Aosta
                       Ripartizione professionisti

                               10%

                                                      convenzionale
                                                      biologico
                                     90%

Ripartizione colonie totali                  Stima miele prodotto nel 2020
 colonie conv.    colonie bio                    convenzionale     biologico

       30%                                             26%

                 70%                                         74%
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2. Azienda apistica Carlin
• azienda semi-professionale a conduzione famigliare

• 50 alveari in produzione, conduzione BIO dal 2011

• sede a Le Creton di Valsavarenche , 1600 m s.l.m – Parco Nazionale
Gran Paradiso (zona vocata per conduzione biologica)
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2. Azienda apistica Carlin: Valsavarenche

                     • 174 abitanti

                     • vallata parallela a Cogne

                     • 4 rifugi alpini sparsi nella valle

                     • un piccolo impianto di risalita
                     e due anelli di sci di fondo

                     • centro visitatori PNGP
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2. Azienda apistica Carlin: Valsavarenche
• unico comune interamente
nel Parco Nazionale Gran
Paradiso

• economia basata su turismo
estivo ed invernale

• partenza per la via normale
del Gran Paradiso - 4064 m

• attività agricole oltre
apicoltura: allevamento bovini
da latte (stalle ed alpeggi) >
nessuna fonte di inquinamento
atmosferico e/o fitosanitari
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3. Ente certificatore: ICEA
COSTI CERTIFICAZIONE
• ad oggi i primi 5 anni contributo
regionale VdA PSR 14-20 (100%)
• dal sesto anno in funzione del
numero di alveari (circa 500 €/anno)

CONTROLLI
• analisi multiresiduale cera e miele
• verifica postazioni di raccolta
• acquisto e lavorazione cera

DOCUMENTI RICHIESTI
• registro movimentazioni e operazioni
• registro produzioni
• registro poatazioni
• registro trattamenti (già obbligatorio
in VdA
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3.1 Registro movimentazioni e operazioni
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3.2 Registro produzioni
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3.2 Registro postazioni
4. Conduzione aziendale
• da settembre a maggio > postazione invernale in fondovalle

• comune di Quart (poco lontano da Aosta, versante solatio, quota
500 m s.l.m)

• territorio circostante: prati da sfalcio, boschi
4.1 Conduzione aziendale: nomadismo
• da maggio a settembre > 6 postazioni differenti (di cui 4 nel PNGP)

• 6 tipologie di miele: acacia, millefiori (montagna e alta montagna),
tarassaco, tiglio, castagno, rododendro
4.1 Conduzione aziendale: mieli prodotti
Acacia:                    Tarassaco:
• Piemonte (serra di       • Valsavarenche (1300 m);prati-
Viverone); boschi misti,   pascolo regolarmente sfalciati,
incolti                    concimati e irrigati
• periodo: maggio          • periodo: maggio
4.1 Conduzione aziendale: mieli prodotti
 Millefiori di montagna:          Tiglio:
 • Quart (fondovalle centrale)    • Villeneuve - Introd (imbocco
 e Villeneuve (fondovalle);       valli PNGP); valli strette ed umide
 prati da sfalcio e fruttiferi,   ricche in latifoglie nobili; 1000 m
 500 m – 1000 m                   • periodo: giugno
 • periodo: maggio
4.1 Conduzione aziendale: mieli prodotti
Millefiori di alta montagna:         Rododendro:
• Valsavarenche; prati-pascoli da    • Valsavarenche; laricete,
sfalcio, ricco sottobosco, larici-   peccete, cembrete e praterie;
cembrete; 1600 m                     2000 m
• periodo: giugno – luglio           • periodo: giugno – luglio
4.1 Conduzione aziendale: mieli prodotti
       Castagno:
       • Chatillon; vecchi castagneti da frutto; 700 m
       • periodo: giugno – luglio (ultima fioritura)
4.2 Conduzione aziendale: lotta alla
              varroa (estate)
1. Periodo: prima metà di luglio
   (in corrispondenza degli ultimi
   raccolti in Valle)

2. Ingabbiamento regina per 24
   giorni (= tempo di sviluppo per
   covata maschile)

3. Sgabbiamento regina

4. Trattamento con Api-Bioxala
   base di acido ossalico (post
   rimozione ultimi melari)
4.2 Conduzione aziendale: lotta alla
         varroa (inverno)
  1. Periodo: novembre (blocco naturale covata)
  2. Trattamento con Api-Bioxal
4.3 Conduzione aziendale: nutrizione
               delle famiglie
• obiettivo : mantenere i nidi ricchi di scorte a fine raccolto (millefiori
alta montagna e castagno, poi spostamento a valle “precoce” e/o sulla
melata in Piemonte) => le api fanno il miele ed il miele fa le api

• scelta della postazione invernale : Hedera spp., ultimo ricaccio dei
prati da sfalcio (leguminose)

• nutrizione di inizio autunno e/o primavera : sciroppo di glucosio e/o
soluzione acqua-zucchero (costo x 2 rispetto al convenzionale) >
minimo indispensabile
4.4 Conduzione aziendale: cera
• la cera da opercolo è consegnata a terzi per la fusione e
successivo stampo di fogli cerei da melario e nido (costo lavorazione
= 5 €/kg, costo acquisto ex-novo = 40 €/kg; Il Pungiglione)
4.4 Conduzione aziendale: nuclei e regine
Nuclei :
• per rimonta interna e/o vendita
• due periodi > a fine raccolto primaverile; invernamento colonie (da
  10 a 8 telai)

Regine :
• per sostituire quelle a fine carriera
• per i nuovi nuclei
4.3 Vendita e valorizzazione
Canali di vendita:
 piccolo punto vendita in località Le Creton (Valsavarenche)
 market locali e boutique prodotti tipici nelle valli del PNGP
 market esclusivamente bio
 alcune fiere enogastronomiche
4.3 Vendita e valorizzazione del miele
• PNGP : visite guidate in apiario,
degustazioni con altre aziende locali di
vino e formaggi
• Assessorato agricoltura : concorso mieli
della Valle d’Aosta (punteggio in base a
panel di iscritti all’albo e analisi polliniche)
5. Biologico in apicoltiura: pro e contro
                                PRO

 maggior fiducia dal nuovo cliente/consumatore

 migliore immagine dell’azienda

 maggiori canali di vendita: market bio

 elemento distintivo nei confronti di altre aziende apistiche

 prezzo di vendita maggiore ( + 20% circa)
5. Biologico in apicoltiura: pro e contro
                               CONTRO

 maggiori costi iniziali (cera in primis)

 costi di manutenzione elevati

 documentazioni e registri da compilare più consistenti

 diffidenza da alcuni consumatori nel sistema biologico

 più controlli rispetto al convenzionale (ente certificatore e altri)
5. Biologico in apicoltura: pro e contro
                      LA MIA ESPERIENZA

 in Valle d’Aosta : è relativamente facile fare BIO (no grandi città, no
grandi monocolture, blocco covata invernale naturale)

 per il residente : spesso acquistare miele BIO significa spendere di
più e non sempre è disposto (egli è già consapevole che la Valle è un
ambiente sano e lontano da inquinamento vario)

per il turista : acquistare miele BIO è un ulteriore garanzia di
genuinità e purezza del prodotto; è una carta di identità (è un
vantaggio in fiere, negozi di prodotti tipici, market in località
turistiche…)
5. Biologico in apicoltura: pro e contro
                        LA MIA ESPERIENZA

                            DIPENDE…
 territorio in cui si opera

 target di consumatore a cui ci si rivolge

 canali di vendita possibili : grossisti o al dettaglio/rivendite

 etica : è solo un vantaggio commerciale oppure comporta una
maggiore attenzione ad api-ambiente-consumatore?
Grazie per l’attenzione!

     Ape su fiore di R. ferrugineum – 2100 m
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