COMUNICAZIONE DIGITALE - TRA USO E "ABUSO" DEI SOCIAL NETWORK - CSV BASILICATA
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COMUNICAZIONE DIGITALE TRA USO E «ABUSO» DEI SOCIAL NETWORK ANGELA ROSA - direttore forMEDIA® istituto per la formazione al giornalismo e alla comunicazione multimediale
PREMESSA Questo piccolo studio è frutto di elaborazione personale da varie fonti umane, professionali, analogiche e digitali, incrociate in oltre 20 di attività Lungi dal voler rappresentare una «VIA» alla comunicazione digitale, può essere una possibile riflessione su quanto trasferiamo e trasformiamo in Rete, una visione che ogni giorni si accresce, evolve e cambia prospettiva, alla luce di quello che ci accade intorno, nel mondo digitale e non. Angela
UNA POSSIBILE DEFINIZIONE http://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/digitale/ digitale1 agg. [dal lat. digitalis, der. di digĭtus «dito»]. – Del dito, delle dita; fatto, compiuto con le dita: impronte d.; percussione d.; esplorazione d. (termine medico omissis, n.d.r.) ; numerazione d. e calcolo d. (v. indigitazione). Dĭgĭtus ( Dizionario latino Olivetti on line) [digitus], digiti, sostantivo maschile II declinazione 1 dito della mano o del piede, anche di animali 2 (come misura) misura di un dito, pollice, la sedicesima parte del piede romano, circa 18 mm 3 ramoscello, piccolo ramo
FONTE: WWW.TRECCANI.IT • digitale2 agg. [dall’ingl. digital, der. di digit (dal lat. digĭtus «dito») «cifra (di un sistema di numerazione)»]. – In elettronica e in informatica, qualifica che, in contrapp. ad analogico, si dà ad apparecchi e dispositivi che trattano grandezze sotto forma numerica, cioè convertendo i loro valori in numeri di un conveniente sistema di numerazione (di norma quello binario, oppure sistemi derivati da questo), sinon. quindi di numerico; • anche, qualifica delle grandezze trattate da tali dispositivi, e della loro rappresentazione: rappresentazione di dati (o immagini) in d., in formato d.; calcolatore d., lo stesso che calcolatore numerico (v. calcolatore); ….
proviamo a definire • «La comunicazione digitale è un insieme di metodi e attività di trasmissione ed elaborazione di informazioni alla cui base vi è l'utilizzo di tecnologie digitali come pc, web, cellulare. cosa • La comunicazione digitale è l’unica forma di comunicazione che consente una personalizzazione mirata. Un messaggio preciso per un preciso target in un ambiente dove la relazione è reticolare: uno parla con molti e molti parlano fra di loro, consentendo dunque la massima interattività» come Fonte: (www.digital-coach.it/)
COMUNICAZIONE DIGITALE: LE FASI: COSTRUIRE
COMUNICAZIONE DIGITALE LE FASI: COLLAUDARE,VERIFICARE
COMUNICAZIONE DIGITALE E’ UN CONTINUO DIVENIRE In realtà è un modello in un tempo finito, in continua evoluzione
IN QUALE MARE NAVIGHIAMO ? La grande onda di Kanagawa (1830-1831 circa) Katsushika Hokusai , xilografia in stile ukiyo-e
ANALISI DIGITAL 2019: 3 ITALIANI SU 5 ATTIVI SUI SOCIAL PER QUASI 2 ORE AL GIORNO DAL RAPPORTO DIGITAL 2019, OTTAVA EDIZIONE DELL’INDAGINE DI WE ARE SOCIAL, CONDOTTA INSIEME AD HOOTSUITE HTTPS://WEARESOCIAL.COM/IT/BLOG/2019/01/DIGITAL-IN-2019
•5,11 miliardi di utenti mobile al mondo, un incremento di oltre 100 milioni (+2%) rispetto all’anno precedente; •4,39 miliardi di utenti internet al mondo, un incremento di oltre 366 milioni (+9%) rispetto all’anno precedente; •3,48 miliardi di utenti social, un incremento di oltre 288 milioni (+9%) rispetto all’anno precedente; di questi, 3,26 miliardi di utenti che accedono alle piattaforme social da mobile, un incremento di 297 milioni (+10%) rispetto all’anno precedente.
INTERNET:SONO QUASI 55 MILIONI GLI ITALIANI AD ACCEDERE AD INTERNET,VALE A DIRE OLTRE 9 SU 10, CRESCITA DI UTENTI DI PIATTAFORME SOCIAL, 35 MILIONI, +2,9% 31 MILIONI DI PERSONE ATTIVE SU QUESTE PIATTAFORME DA DISPOSITIVI MOBILI, UN INCREMENTO DEL 3,3%.
PASSIAMO OLTRE 6 ORE AL GIORNO CONNESSI (DI CUI CIRCA UN TERZO SUI SOCIAL) MENO DI 3 H AL G. GUARDIAMO LA TV QUASI 9 PERSONE SU 10 (L’88%) ACCEDONO AD INTERNET ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO 6 ORE AL GIORNO,TUTTI I GIORNI, QUASI TUTTI
SOCIAL: OLTRE 35 MILIONI GLI ITALIANI ATTIVI SULLE PIATTAFORME SOCIAL, 31 MILIONI DA MOBILE. I IL TEMPO SPESO SU BASE QUOTIDIANA È DI POCO INFERIORE ALLE 2 ORE.
YOUTUBE E FACEBOOK (CHE INCLUDE WHATSAPP, MESSENGER, INSTAGRAM) ABBIAMO INFATTI IN MEDIA PROFILI SU OLTRE 7 PIATTAFORME SOCIAL DIVERSE.
MOBILE: QUASI 86 MILIONI LE CONNESSIONI MOBILI UNA E MEZZA PER CIASCUNO DI NOI, LA STRAGRANDE MAGGIORANZA PREPAGATE E A BANDA LARGA (3G O SUPERIORE). L’87% DEGLI ITALIANI UTILIZZA DEVICE MOBILI PER ATTIVITÀ DI MESSAGGISTICA, LA FRUIZIONE DI CONTENUTI VIDEO DA MOBILE INTERESSA 4 ITALIANI SU 5 E IL GAMING 1 ITALIANO SU 2
ORA
«I MEDIA E LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ» 20 FEBBRAIO 2020 16 Rapporto Censis sulla comunicazione «I media e la costruzione dell’identità» Come ci si informa oggi, tra vecchi media e dispositivi digitali «i tg restano la principale fonte d’informazione, seguiti da facebook. la politica è la regina dei palinsesti personalizzati. il futuro? svolgeremo la maggior parte delle attività quotidiane tramite internet, ma l’informazione sarà meno libera. un quarto degli italiani (il 57% degli anziani) non ha le competenze necessarie per vivere nell’ambiente digitale» https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/censis-e-il-profilo-social-la-nuova-identita-degli-italiani/
LA DIETA MEDIATICA DEGLI ITALIANI 20/02/2020: Corcom.it (quotidiano online dell’economia digitale e dell’innovazione) «L’identità? E’ il proprio profilo social. E’ questo il trend emergente fra le nuove generazioni: per un giovane su 10 l’appartenenza alle community online rappresenta un fattore di identificazione più forte del lavoro, o della nazionalità, o della famiglia. Emerge dal 16° Rapporto Censis sulla comunicazione, che accende i riflettori sulla centralità sempre maggiore di Internet nella vita degli italiani.»
TV E RADIO STABILE il consumo di Tv, ma flessione dei telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: -2,5% in un anno), mentre resta salda l’utenza della tv satellitare (-0,1%) CRESCONO tv via internet (web tv e smart tv salgono al 34,5% di utenza: +4,4% in un anno) e la mobile tv (che è passata dall’1% di spettatori nel 2007 all’attuale 28,2%, con un aumento del 2,3% solo nell’ultimo anno). PERSONALIZZAZIONE DEI PALINSESTI?’ RADIO: perde 5,3 punti percentuali di utenza l’ascolto in casa, stabile l’autoradio (+0,3% rispetto all’anno precedente). l’ascolto via internet con il pc sale (il 17,3% degli italiani: +0,3%) soprattutto attraverso lo smartphone (21,3%: +0,6% rispetto a un anno prima) è sempre più rilevante.
DIETA MEDIATICA Over 65: al vertice la televisione (96,5%), quotidiani (54,6%) periodici (52,2%), poi internet (42,0%) e smartphone (38,2%). 14-29 anni,: molti vicini internet (90,3%)e tv (89,9%), telefono cellulare (89,8%) e social media (86,9)
LETTURA DEI QUOTIDIANI abitanti delle grandi città (con più di 500.000 residenti), tutti i dati sono al di sopra della media nazionale, con l’eccezione dei quotidiani, letti solo dal 20,4% della popolazione. Nelle aree metropolitane hanno preso più piede sia la mobile tv (31,6%) che la tv on demand (31,3%). Al contrario, nei centri urbani minori (fino a 10.000 abitanti) i consumi mediatici sono per la maggior parte al di sotto della media nazionale, con la sola eccezione dei quotidiani: il 40,5% di lettori, cioè il doppio rispetto alle grandi città
FONTE: CENSIS «Il deficit di competenze digitali. Per sfruttare appieno le opportunità offerte dai dispositivi digitali bisogna essere in grado di usarli bene. Ma il 25,0% degli italiani ammette di non possedere le competenze necessarie. I valori più bassi si registrano tra chi ha tra i 30 e i 44 anni (8,0%) e tra i più istruiti (11,4%), alla pari con i più giovani (11,5%): sono questi i soggetti meglio attrezzati per vivere nell’ambiente digitale. Mentre il 57,3% delle persone anziane confessa un totale deficit di competenze».
LESSICO • Conversion (conversione): quando un visitatore compie l’azione desiderata (si iscrive alla newsletter, mette un like, commenta, si registra sul mio sito etc); • Impression: misura il numero di volte in cui un annuncio pubblicitario è stato visualizzato dal target selezionato, negli annunci sponsorizzati sui social, non equivalgono però alle conversioni, non tutti quelli che vedono la tua pubblicità arrivano a fare ciò che desideri (per esempio iscriversi alla newsletter);
LESSICO • Paid Search : è l’acquisto di inserzioni a pagamento collegate alla ricerca di determinate keyword sui motori di ricerca. Queste inserzioni appaiono separate dal resto dei risultati sui motori di ricerca (in alto su Google ci sono gli annunci a pagamento). Il termine indica quante visite hai ottenuto dall’utilizzo di campagne pubblicitarie; • SEO (acronimo di Search Engine Optimization), un termine tecnico fondamentale . Indica il modo in cui un’azienda ottimizza il proprio sito web, attraverso una serie di accorgimenti tecnici, per posizionarsi più in alto possibili su una pagina di ricerca (SERP) al fine di ottenere maggior visibilità. Tutti sognano di stare in cima alle ricerche di Google
LESSICO • Keyword (parola chiave): indica una parola specifica o una frase che il tuo pubblico (la tua audience, il tuo target) utilizza per cercare sui motori di ricerca. Ecco perché è molto importante sapere quali sono le keyword del tuo panorama di comunicazione aiutare il tuo pubblico a trovarti; • Traffico organico (valido per i siti e blog): è il traffico generato organicamente, ovvero mediante navigazione degli utenti su internet mediante motori di ricerca (Google, Bing, Yahoo etc) e che confluisce sul tuo sito e blog. Il traffico organico è quello che ci piace di più perché, come tutte le cose naturali, ci fa bene. Se un utente cerca qualcosa su Google e ci trova significa che siamo utili, comunichiamo bene
DOVE STA IL NOSTRO PUBBLICO? E’ LI CHE DOBBIAMO ANDARE, REGOLE E LINGUAGGI SPECIALI DIRETTE, STORIES, VIDEO, TUTORIAL, ETC…..ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!!!
COSA COMUNICHIAMO? Facciamoci conoscere Chi siamo? Cosa facciamo Come lo facciamo Bisogni Buone prassi Campagne informative Situazioni di emergenza
Situazioni di emergenza Per quanto il momento presente ci insegna la completa imprevedibilità della vita DOBBIAMO essere sempre PREPARATI COME? Avere un data base sempre aggiornato Rubrica di contatti di interesse Report aggiornato delle nostre attività Contatti di verifica Per il resto buon senso e verità, sennò il silenzio
ALTRIMENTI DETTI BUFALE
FAKENEWS E’ una vera emergenza informativa che si dirama su più livelli Il COVID ne ha portato tutta la gravita Cosa possiamo fare sui social? Mai condividere qualcosa senza un minino di verifica ( aprire il post, leggerlo, controllare fonti e data, controlli incrociati) Non diffondere allarmismi, anche se verificati, ma volgerli in positivo ( scarpe fuori di casa)
UN ESEMPIO «INNOCENTE»
IL MANIFESTO DELLE PAROLE OSTILI, NATO IN RETE PER LA RETE (HTTPS://PAROLEOSTILI.IT/MANIFESTO/
2 MINUTI DA GUARDARE E ASCOLTARE L’associazione no-profit Parole O_Stili è nata a Trieste nell’agosto 2016. ha l’obiettivo di responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a scegliere forme di comunicazione non ostile. Promuove i valori espressi nel “Manifesto della comunicazione non ostile”. Organizza iniziative di sensibilizzazione e formazione. si rivolge a tutti i cittadini consapevoli del fatto che “virtuale è reale”, e che l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone. lavora con le scuole, le università, le imprese, le associazioni e le istituzioni nazionali e territoriali per diffondere le pratiche virtuose della comunicazione in Rete, e per promuovere una consapevolezza diffusa delle responsabilità individuali. https://www.youtube.com/watch?v=QATKI1I-79Y#action=share
UN DECALOGO PER COMUNICARE MEGLIO IL VOLONTARIATO 21 SETTEMBRE 2018, DAL SEMINARIO DI FORMAZIONE CIVILE CHE SI È SVOLTO A LUCCA, ORGANIZZATO DAL CENTRO NAZIONALE PER IL VOLONTARIATO E DALLA FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE • 1. Non fare di più, ma fare meglio: la credibilità inizia dalla qualità dell’agire: più collaborazione, più lavoro di rete e maggiore coordinamento per leggere i bisogni della società. • 2. Coerenza fra apparire ed essere: i volontari sono orientati da valori costituzionali, positivi e importanti: anche nella loro comunicazione di tutti i giorni devono essere coerenti con questi valori.
UN DECALOGO PER COMUNICARE MEGLIO IL VOLONTARIATO 21 SETTEMBRE 2018, DAL SEMINARIO DI FORMAZIONE CIVILE CHE SI È SVOLTO A LUCCA, ORGANIZZATO DAL CENTRO NAZIONALE PER IL VOLONTARIATO E DALLA FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE • 3. Respingere il falso: i volontari sono persone come tutte le altre, ma hanno in mano la responsabilità di generare comunicazione associativa e personale pulita e costruttiva, non prestando il fianco a falsità, disinformazione, ambiguità e luoghi comuni. • 4. Prevenire il discredito: per uno che sbaglia paga la reputazione di tutti: con la sua forte connotazione etica il volontariato è vittima del clima di ostilità e sfiducia in modo ancora più forte. Una comunicazione costante e continuativa può generare gli anticorpi per non essere vittime di errori altrui.
UN DECALOGO PER COMUNICARE MEGLIO IL VOLONTARIATO 21 SETTEMBRE 2018, DAL SEMINARIO DI FORMAZIONE CIVILE CHE SI È SVOLTO A LUCCA, ORGANIZZATO DAL CENTRO NAZIONALE PER IL VOLONTARIATO E DALLA FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE • 5. Meno presidenti, più presenti: fare volontariato è agire insieme: una comunicazione personalistica di presidenti e leader mette in secondo piano l’azione collettiva e il senso della servizio che si fa. Serve più concretezza e meno personalismo. • 6. Semplicità e immediatezza : comunicazione pulita, messaggi chiari, semplici e limpidi favoriscono l’accesso dell’opinione pubblica alle attività del volontariato e magari anche l’ingresso dentro le associazioni. Comunicare in modo più semplice e diretto è la chiave del cambiamento
UN DECALOGO PER COMUNICARE MEGLIO IL VOLONTARIATO 21 SETTEMBRE 2018, DAL SEMINARIO DI FORMAZIONE CIVILE CHE SI È SVOLTO A LUCCA., ORGANIZZATO DAL CENTRO NAZIONALE PER IL VOLONTARIATO E DALLA FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE • 7. Più comunità e più community: crescono le associazioni, diminuiscono i volontari: non siamo capaci di parlare ad una voce sola? L’entusiasmo, alla base della viralità e della credibilità, nasce dal gioco di squadra e dalla capacità di costruire comunità di sostegno intorno. • 8. Più ironia e storie positive: le storie sono la risorsa più grande del volontariato: comunicarle più e meglio e con impatto positivo è la chiave per generare empatia e partecipazione. Con tutti gli ingredienti necessari allo storytelling di qualità (ironia, emozione, fiducia, multimedialità, etc. ).
UN DECALOGO PER COMUNICARE MEGLIO IL VOLONTARIATO 21 SETTEMBRE 2018, DAL SEMINARIO DI FORMAZIONE CIVILE CHE SI È SVOLTO A LUCCA, ORGANIZZATO DAL CENTRO NAZIONALE PER IL VOLONTARIATO E DALLA FONDAZIONE VOLONTARIATO E PARTECIPAZIONE • 9. Popolare di bene i social media: luoghi di influenza della cultura sociale, i social sono anche i luoghi in cui praticare -e non solo predicare- i valori del volontariato: non avere paura ed essere presenti su più piattaforme, condividendo tutta la comunicazione positiva che viene generata. • 10. Più formazione, più capacità: con nuovi e vecchi volontari costruire momenti di formazione e autoformazione sull’identità associativa, la sua storia, i suoi linguaggi, i suoi valori. Per trovare forme di comunicazione all’esterno condivise ed efficaci.
I GIORNI DEL COVID 19 Il ruolo dei social ai tempi del covid 19 Le ultime settimane le nostre abitudini quotidiane sono state completamente stravolte dal distanziamento sociale imposto dall'emergenza sanitaria. Dal lavoro, che gran parte della popolazione sta svolgendo da casa, alle attività private, con il 'trasferimento' online di quasi tutta la nostra socialità, dalle videocall,agli aperitivi, alle feste di compleanno. Sostanzialmente la vita online. Molto . Ma quali sono le differenze più evidenti del nostro utilizzo della rete?
I GIORNI DEL COVID 19 Apptonia fornisce dati sulle app più scaricate in tutto il mondo. In un overlook globale al primo posto troviamo Zoom (14/04/2020)
I GIORNI DEL COVID 19 - FA LA-COSA-GIUSTA, -IL-RUOLO-DEI-SOCIAL-AL-TEMPO-DEL-COVID- 19, GIUSEPPE SCHIAVONE DI WWW.WEARESOCIAL.COM «Anche se girando per le città sembrerebbe il contrario, le persone non sono scomparse. Blindati in casa, impauriti e annoiati guardiamo al monitor dei nostri smartphone, tablet, laptop, delle nostre smart TV cercando un senso di rassicurazione: siamo ancora tutti qua, ancora qualcosa funziona. I social sono tornati il ‘luogo di aggregazione’, lo strumento di connessione che hanno sempre, fin dal principio, promesso di essere. Ci ritroviamo seduti, ognuno al proprio PC a refreshare quella pagina Wikipedia, ad ascoltare con un orecchio la stessa diretta streaming YouTube in cui con un cerimoniale quasi-religioso la Protezione Civile, ogni sera poco dopo le 18:00, legge i numeri dei contagiati, dei guariti, dei decessi. A spanne, ci sembra di poter riassumere il sentimento delle persone, online, come un pendolo che oscilla tra la disperata ricerca di intrattenimento, distrazioni (in un momento in cui l’alternativa a non pensare, è vivere costantemente in ansia) e quella di fonti di informazioni aggiornate, accurate, credibili e utili. In questo contesto, anche i brand che raccontano loro stessi tramite i social hanno, una volta di più, la responsabilità di essere rilevanti e alimentare conversazioni attuali e non tossiche. Ma cosa significa questo imperativo, oggi, in uno scenario in costante cambiamento? Abbiamo provato a domandarcelo, in We Are Social, come network. Assieme ai colleghi del network We Are Social abbiamo approntato un documento che prova a sistematizzare tutto quello che sta succedendo. muoversi in questo periodo»
I GIORNI DEL COVID 19 - FA LA-COSA-GIUSTA, -IL-RUOLO-DEI-SOCIAL-AL-TEMPO-DEL-COVID- 19, GIUSEPPE SCHIAVONE DI WWW.WEARESOCIAL.COM 11 strategie di gestione della crisi
I GIORNI DEL COVID 19 - FA LA-COSA-GIUSTA, -IL-RUOLO-DEI-SOCIAL-AL-TEMPO-DEL-COVID- 19, GIUSEPPE SCHIAVONE DI WWW.WEARESOCIAL.COM 11 strategie di gestione della crisi Non possiamo ignorare quello che sta succedendo. Non è una situazione in cui gestire le cose come fosse “business as usual”. Non è il momento di fare marketing opportunistico, perché questa non è un' opportunità di marketing. • In un momento di incertezza ci muoviamo con una coordinata certa: non vogliamo suggerire in alcuna misura che abbia senso fare leva sulla paura o sulla situazione di disagio in cui le persone stanno vivendo. • Detto questo, questi sono 11 comportamenti che ha senso agire dal giorno 0, per gestire la crisi. O almeno provarci.
I GIORNI DEL COVID 19 - FA LA-COSA-GIUSTA, -IL-RUOLO-DEI-SOCIAL-AL-TEMPO-DEL-COVID- 19, GIUSEPPE SCHIAVONE DI WWW.WEARESOCIAL.COM 11 strategie di gestione della crisi 1 ASCOLTARE LE COMMUNITY: Attiviamo degli alert per le menzioni del brand e diamo lo specifico task ai community manager di monitorare le conversazioni sui canali. 2. RIESAMINARE LE VERITÀ DI BRAND: Senza coordinate certe, i valori (di marca) devono essere una bussola per ridefinire cosa abbia senso fare in un contesto di cambiamento rapido e imprevedibile. 3. CREARE UNA NEWSROOM: Un piccolo passo, ogni mattina: un incontro di 10' per capire cos'è successo il giorno precedente e se e come impatta il brand, se e come integrarlo nella comunicazione.
I GIORNI DEL COVID 19 - FA LA-COSA-GIUSTA, -IL-RUOLO-DEI-SOCIAL-AL-TEMPO-DEL-COVID- 19, GIUSEPPE SCHIAVONE DI WWW.WEARESOCIAL.COM 11 strategie di gestione della crisi 4. PRATICARE L'UMILTÀ: Non è il momento di vendere esplicitamente e non è il momento di illuminare la rilevanza di prodotti e servizi rispetto agli inediti e specifici problemi che stiamo affrontando. Se servono, se sono utili, le persone lo sanno. 5. CONNETTERE LE PERSONE: Le persone vogliono sentirsi vicine digitalmente ora che fisicamente non possono esserlo. Cerchiamo di attivare il network dei brand per mettere in collegamento le persone tra loro, in funzione degli interessi che hanno. 6. RINFORZARE IL CUSTOMER SERVICE: Va messo in conto di dover gestire più richieste e in tempi più brevi, quindi consideriamo di allocare più tempo o più persone al customer service.
I GIORNI DEL COVID 19 - FA LA-COSA-GIUSTA, -IL-RUOLO-DEI-SOCIAL-AL-TEMPO-DEL-COVID- 19, GIUSEPPE SCHIAVONE DI WWW.WEARESOCIAL.COM 11 strategie di gestione della crisi 7. RIVEDERE IL TONO DI VOCE :Dobbiamo rimanere calmi, essere chiari e concisi, ma questo non significa necessariamente essere seri o eccessivamente tragici. Bisogna tenere sempre il polso della community per capire qual è il tono di voce giusto al momento giusto. 8. ESSERE UTILI: Se il prodotto o il servizio che il brand commercializza è essenziale, ha senso valutare se e come regalarlo, ma anche fare di tutto per aiutare le persone, tecnicamente, ad adoperarlo. 9. AVERE UNA STRATEGIA DI CONTENUTO: Il contenuto organico è tornato. Bisogna prepararsi ad aggiornare sempre e costantemente il proprio palinsesto….
I GIORNI DEL COVID 19 - FA LA-COSA-GIUSTA, -IL-RUOLO-DEI-SOCIAL-AL-TEMPO-DEL-COVID- 19, GIUSEPPE SCHIAVONE DI WWW.WEARESOCIAL.COM 11 strategie di gestione della crisi 10. NON AVERE PAURA DI FARE UN PASSO INDIETRO Stanno succedendo un sacco di cose. Se il brand non ha molto da aggiungere, ha senso anche che non dica niente. 11. ADATTARSI VELOCEMENTE Un messaggio che sembra giusto oggi, potrebbe essere inutile o controproducente domani. Programmare, ma sapersi adattare è vitale.
COVID19ITALIA.HELP
COVID19ITALIA.HELP «È un progetto non profit coordinato da civic hacker - attivisti e attiviste digitali insieme ad ActionAid e a Slow News per mettere insieme in modo. coordinato informazioni utili sull'epidemia e sull’emergenza da coronavirus Aggreghiamo, verifichiamo e diffondiamo notizie, informazioni utili, iniziative solidali, raccolte fondi e molto altro. Lanciato l’11 marzo 2020 il progetto Covid19Italia.Help è un servizio informazioni aggiornato in tempo reale su quello che è importante sapere e che impatta sulle nostre vite a causa dell'emergenza coronavirus: chi contattare per aiuti, documenti ufficiali, servizi disponibili, normative, come fare per dare una mano, iniziative solidali, richieste e offerte d’aiuto, raccolte fondi e molto altro. Covid19Italia.help è una comunità che aiuta e che si aiuta. Le segnalazioni vengono raccolte attraverso il sito, social e fonti informative, poi vengono validate e messe online a disposizione di tutti» dal comunicato stampa
E QUI COME SIAMO MESSI?
E ORA? IL NOSTRO PIANO DI COMUNICAZIONE PUÒ PRENDERE FORMA
IL PIANO DI COMUNICAZIONE • STUDIARE IL PROPRIO PUBBLICO • CREARE E DECLINARE IL CONTENUTO • DISTRIBUIRE E DECLINARE IL CONTENUTO • VALUTARE LA PERFORMANCE
IL PIANO DI COMUNICAZIONE COME OTTENERE SUCCESSO? IMPORTANTE È IL CONTENUTO E LA DECLINAZIONE DIFFERENZIATA PER IL MEDIUM (mai non lo stesso) POI LINGUAGGIO APPROPRIATO, ORGINALITÀ E UN PIZZICO DI IMPREVEDIBILITÀ
LA SCRITTURA DIGITALE Lo spazio di uno schermo ( a maggior ragione di uno smartphone) ci consente di dominare solo una piccola porzione di testo per volta Leggere sullo schermo è lento e stancante Una pagina web non ha un prima e un dopo prestabiliti Ogni pagina è indipendente dalle altre
LA SCRITTURA DIGITALE IPERTESTO Testo su carta o libro • Chiuso • Più percorsi di lettura, bivi, scorciatoie • Compatto • Frammentazione dei concetti • Definito • Fluido (può cambiare più volte senza • Durevole nel tempo lasciarne traccia) • Rassicurante • Potere e libertà del lettore • Il lettore è parzialmente passivo • Smarrimento
LA SCRITTURA DIGITALE Tre gli ambiti da curare per la scrittura sul web 1. Il contenuto 2. Lo stile 3. Gli espedienti visivi
LA SCRITTURA DIGITALE Sintesi Linearità dei periodo Uso di parole semplici e comuni Poche subordinate, poche incisive, pochi avverbi, pochi aggettivi Tutta l’informazione (NOTIZIA) nelle prime righe ( le famose 5 W: Who? , What?, When?, Where?, Why?)
GRAZIE • Per l’attenzione • Per la pazienza • Per il mettervi a disposizione (dell’altro) …. e in discussione (in formazione) Le foto di Milo Manara sono state prese da Facebook e sono proprietà riservata dell’autore Angela Rosa angeroster@gmail.com. +393925067230
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