COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Sabato, 12 ottobre 2013
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Sabato, 12 ottobre 2013 Cronaca «La nostra officina del gusto» 1 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00 Africanetti e ciambelle, ecco dove trovare le tipicità del... 2 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00 Casa della Natura, partiti i lavori «Una culla di... 3 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:01:00 Il futuro dei Comuni? Sempre più associato 4 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00 Ilaria Bruttini, interverrà mercoledì 23 come relatrice a San 5 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00 Le scuole si rialzano dopo il sisma 6 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00 TERRE D' ACQUA , luoghi di tradizione e innovazione. 7 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00 Politica locale «Tante iniziative emozionanti C' è voglia di andare... 9 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00 Un cantiere a cielo aperto «Non diventi un dormitorio» 11 Da Il Resto del Carlino del 20131012T04:02:00
12 ottobre 2013 Pagina 132 Il Resto del Carlino Cronaca «La nostra officina del gusto» QUANDO la tradizione culinaria si unisce alla famiglia come valore aggiunto e fonte di coesione, e la loro unione si esprime in un contesto architettonico che unisce design e calore, il mix è esplosivo. Così Guidotti l' Officina del gusto a San Giovanni Persiceto, diventa un luogo cool, dall' impronta newyorkese ma con un pizzico di frech style, nel quale la buona cucina bolognese, regna sovrana e si enfatizza. «Avevamo la rosticceria da Maurizio sempre q u i a San Giovanni i n Persiceto e contemporaneamente ci occupavamo di catering ? racconta Maurizio Guidotti ?. Poi abbiamo deciso di aprire anche un nostro ristorante, nella vecchia officina di mio suocero, che abbiamo deciso di ristrutturare. Ne è nato un loft, in parte rosticceria e in parte ristorante, con l' aggiunta di un soppalco nel quale ci sono altri tavoli, ma anche divani e poltrone per sentirsi a casa e bersi il caffè finale in tutto relax». Legno e ferro mescolati sapientemente, due scaffalature a giorno della ex officina, restaurate, che fanno da divisione tra le due anime dell' Officina del gusto, creano un locale modernissimo e accogliente, dove la cucina rimane il nucleo fondamentale e la passione di tutta la famiglia. In sala ci sono la figlia Chiara, reduce da quattro anni a New York nel mondo della ristorazione, e il fratello Gianluca. IN CUCINA c' è Maurizio, la figlia Clelia e il suo fidanzato, lo chef Emiliano Cristofori conosciuto lì sul lavoro, mentre Mamma Annamaria fa da collante su tutto, è alle vendite e segue la produzione di marmellate e conserve con il loro marchio. Maria Grazia Palmieri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
12 ottobre 2013 Pagina 123 Il Resto del Carlino Cronaca Africanetti e ciambelle, ecco dove trovare le tipicità del territorio NELLA BASSA sono tanti i prodotti tipici, e con rapido tour, ma questa volta nel pieno dell' enogastronomia, ci accorgiamo che partendo da San' Agata Bolognese, esiste la Ciambella d i Sant' Agata, più comunemente chiamata Brazadela tendra, ossia ciambella tenera. Uno dei forni più antichi, all' interno della cittadina, è il Forno Ghisoli, che si trova proprio di fronte alla piazza centrale del paese. Ci sono poi gli Africanetti di Persiceto, amati anche dalla regina Margherita di Savoia. Questo prodotto, difficilmente replicabile in casa, è possibile trovarlo, sul territorio persicetano, al forno delle sorelle Bongiovanni, Magic Pasticcio, Pasticceria Dora, Osteria Liquoreria Bergamini. In questi luoghi era ed è tuttora in uso offrire gli Africanetti in occasione di alcune ricorrenze, come la festa patronale del 24 giugno, la fiera di settembre, il carnevale storico ma anche occasioni speciali quali matrimoni, battesimi, comunioni e cresime. Poi la pasta di ciambella, con un ripieno a base di mostarda bolognese tradizionale, uva sultanina ed eventualmente pinoli. Chiamato più comunemente Penza bolognese, già noto a metà del 1600, è particolarmente conosciuta nei territori di Anzola, dove viene venduta durante la Festa dei sughi. Ma chi non partecipasse alla Festa dei sughi, può trovarla anche nei numerosi forni del centro. E LE TAGLIATELLE? Conosciute da tutti, sono facilmente rintracciabili su tutto il territorio di Terre d' Acqua, e sarebbero state ideate dal cuoco dei Bentivoglio a metà del 1400. Per citare due luoghi in cui trovarle, ad esempio, nel persicetano si può passare per il Mattarello, oppure nel calderarese da La sfoglia della nonna. E infine i vini. La pianura è sempre stata sede di buon bere, e non possono mancare Pignoletto e Lambrusco. Le aziende agricole, e le cantine, che si occupano della produzione di questi nettari sono infinite. Però se ci spostiamo tra Anzola e Persiceto, esattamente a La Villa, troviamo l' azienda agricola Tomesani, che produce anche il Pignoletto dell' Emilia. Per rintracciare invece il Lambrusco, in particolare quello secco, ci si può spingere nelle campagne crevalcoresi, alla Corte Cà Bella. Luca Scarcelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
12 ottobre 2013 Pagina 74 Il Resto del Carlino Cronaca SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Casa della Natura, partiti i lavori «Una culla di biodiversità» ? PERSICETO ? SONO iniziati a Persiceto i lavori per la ?Casa della Natura', la struttura che ospiterà il nuovo centro visite della Bora e il laboratorio per la conservazione della biodiversità, e quelli per la realizzazione del sottopasso ciclopedonale sotto la Trasversale di Pianura, che metterà in collegamento le piste ciclabili del centro con la futura pista ciclabile sull' ex rilevato ferroviario della linea BolognaVerona. «Grazie a un finanziamento del Ministero dell' Ambiente ? dice Andrea Morisi, assessore alla sostenibilità ambientale ? e grazie alla collaborazione con Sustenia, la società pubblica in house dei comuni della pianura bolognese tra cui Persiceto, è in corso di realizzazione la Casa della Natura. Una struttura con elevati standard energetici e a basso impatto ambientale. Il progetto è stato finanziato dal Ministero giungendo al 18esimo posto su quasi tremila domande». A FIANCO del fabbricato sono in corso di realizzazione 8 vasche per la riproduzione di specie di anfibi legati alle aree boscate (rana dalmatina, tritoni) che si vanno ad aggiungere a quelle già presenti e per la riproduzione della testuggine palustre, specie a rischio di estinzione. Proprio qualche giorno fa in queste vasche sono nate alcune decine di tartarughine che ora verranno allevate per poterle poi reintrodurre nei luoghi adatti del territorio. Il tutto è inserito nel progetto di messa a sistema delle aree protette che fa riferimento alla Convenzione Giapp (Gestione Integrata delle Aree Protette della Pianura), stipulata tra 17 Comuni del Bolognese e del Modenese, di cui Persiceto è capofila. Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
12 ottobre 2013 Pagina 142 Il Resto del Carlino Cronaca Il futuro dei Comuni? Sempre più associato SPETTABILE redazione, leggo con interesse l' inserto settimanale ?San Giovanni e le Terre d' Acqua', ma confesso di non capire bene a cosa serve ? sul piano pratico ? l' Unione delle Terre d' Acqua. E' una specie di Comune? Qual è la sua funzione? Sorgono poi dubbi e perplessità sul ruolo del sindaco. Se si uniscono dei Comuni si andrà a un sindaco solo? Non mi pare una buona cosa perché si andrebbe a perdere il rapporto umano con le istituzioni. Oggi il sindaco del tuo paese lo puoi incontrare anche in un bar e parlargli di ogni necessità o situazione. Dubito che un domani si riesca più con queste Unioni. Giovanni Righi, San Giovanni in Persiceto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
12 ottobre 2013 Pagina 128 Il Resto del Carlino Cronaca Ilaria Bruttini, interverrà mercoledì 23 come relatrice a San Giovanni in Persiceto nell' incontro ?Salute e Movimento' organizzato dal Medica «VIVO la mia professione con la prospettiva di trasmettere ciò che anch' io sono andata a cercare», spiega Ilaria Bruttini, psicologa e psicoterapeuta iscritta all' albo degli Psicologi dell' Emilia Romagna. «La psicologia è l' arte di incontrare se stessi, di sapere trovare la propria felicità e di essere sempre capaci, nonostante tutto, di trovare la forza di rigenerarsi ? continua la professionista, laureata in psicologia a indirizzo clinico tra l' Università di Urbino e l' Università di Westminster a Londra che, dopo la laurea, ha intrapreso un eclettico itinerario formativo ?. Già all' inizio della mia formazione ho sviluppato grande interesse per la bioenergetica, l' olismo e la salute del corpo che ho approfondito con un Master triennale in Medicina psicosomatica a cui è seguito il conseguimento del diploma quadriennale di formazione in Naturopatia presso l' Istituto Riza di Milano diretto dal dottor Raffaele Morelli. Da qui ? continua la psicoterapista è poi nato il mio amore per la terapia floreale del dottor Bach che mi ha portato a seguire numerosi corsi in Italia e all' estero con i maggiori esponenti del campo da Ricardo Orozco a Eduardo Greco e Claudia Steiner». E' seguito il master in ?Psicologo di comunità residenziale, ambito minori e tossicodipendenze' e specializzata in psicoterapia Biosistemica alla Scuola di Bologna, a orientamento psicocorporeo diretta dal professor Stupiggia. «La mia formazione, nel corso degli anni, ha fatto percorsi diversi ma non contraddittori poiché sempre orientati nella direzione dell' aiuto e della cura della persona ? precisa Bruttini ? tutti i miei studi si sono indirizzati alle materie che pongono al centro lo studio dell' uomo, della sua anima e del suo corpo». Negli ultimi anni si è formata come terapeuta Emdr, per il trattamento dell' ansia, degli attacchi di panico, della depressione e per la cura dei disturbi post traumatici da eventi stressanti come il terremoto, il lutto, le malattie e i conflitti coniugali. Quando se ne presentano le condizioni il metodo terapeutico più utilizzato dalla dottoressa Bruttini è proprio l' Emdr: «Questo trattamento terapeutico ? spiega la professionista ? ha la finalità di ridurre il livello di stress soggettivo e di rafforzare l' autostima. La mia esperienza ha trovato riscontro nelle numerose ricerche scientifiche che indicano questo metodo come un efficace strumento per una rapida desensibilizzazione nei confronti dei ricordi traumatici». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
12 ottobre 2013 Pagina 127 Il Resto del Carlino Cronaca Le scuole si rialzano dopo il sisma IN PARTENZA i lavori nelle scuole di Persiceto danneggiate dal terremoto. Nella bocciofila di via Castelfranco si è tenuto un incontro pubblico con i genitori degli alunni delle scuole primarie Garagnani e Quaquarelli sul tema del recupero degli edifici scolastici feriti dal sisma. Stiamo parlando delle elementari Quaquarelli del capoluogo e le Garagnani della frazione de Le Budrie. Nel corso dell' incontro sono state date informazioni aggiornate su tempi e modalità dei cantieri e sul rientro degli alunni negli edifici storici. Per l' occasione sono intervenuti il sindaco Renato Mazzuca, il dirigente dell' area Lavori pubblici Sergio Monti e il progettista Angelo De Cocinis. I progetti definitivi, presentati dal Comune di Persiceto per la riqualificazione e il rafforzamento sismico delle scuole primarie, sono stati ufficialmente approvati sia dalla Regione che dalla Soprintendenza. E ora si procederà alla progettazione esecutiva, alle fasi di gara e quindi all' inizio dei lavori. «Voglio ricordare ? ha detto Mazzuca ? che Persiceto ha fatto una scelta diversa rispetto ad altri comuni, che comporterà un allungamento dei tempi e un notevole impegno economico. La nostra scelta è stata quella di migliorare significativamente la resistenza al sisma delle scuole e non solo di riparare il danno. Per l' amministrazione non è sufficiente riaprire gli edifici ma è necessario dare massima protezione ai nostri bambini». Fa eco il vice sindaco Tommaso Cotti: «Questa scelta necessita quindi di più tempo e di maggiori risorse economiche comunali visto che la Regione finanzia solo la riparazione dei danni». «Per quanto riguarda la Garagnani ? ha aggiunto Monti ? dopo l' approvazione del progetto definitivo, entro la fine di ottobre verrà approvato anche il progetto esecutivo che ci permetterà di iniziare tutte le operazioni necessarie per accantierare i lavori entro la fine dell' anno. Ad inizio 2014 è quindi previsto l' avvio dei lavori e la consegna nell' estate». Per quanto riguarda la Quaquarelli, il sindaco ha spiegato che rispetto alle previsioni, i tempi di ripristino si allungheranno ma «faremo il possibile per accelerare i lavori e riportare i bambini nell' edificio originale nel settembre 2015». Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
12 ottobre 2013 Pagina 123 Il Resto del Carlino Cronaca TERRE D' ACQUA , luoghi di tradizione e innovazione. Monumenti, piazze e buon cibo Quandomangiareèun’arte TERRE D' ACQUA , luoghi di tradizione e innovazione. Vedere la Bassa conoscendo i ristoranti che propongono una selezione di piatti a base di funghi e tartufi, vista la stagione, è curioso, come ciò che può essere visto nei dintorni. Partendo da Persiceto , il ristorante Fresco propone crostoni parmigiano e tartufo, tagliolini, e tagliata air porcini. Un piatto da assaporare ma solo dopo aver visto la piazzetta Betlemme, in pieno centro storico, ribattezzata ?La piazzetta degli inganni' per via dei dipinti trompe l' oeil. L' opera è dello scenografo cinematografico Gino Pellegrini, famoso per aver collaborato a film di grande successo. Proseguendo notiamo come i ristoranti vicini agli agriturismi offrano un buon ventaglio di proposte. Se ci rivolgiamo al Borgo della Sverginesca a Crevalcore , notiamo come molti dei clienti che vi entrano apprezzino la cotoletta preparata con il tartufo. Il centro di Crevalcore nonostante sia stato colpito dal terremoto, può essere visitato. In questo senso è possibile dare un' occhiata alla chiesa di San Silvestro che si trova proprio nel centro storico. Ma saltando ad Anzola dell' Emilia , conosciamo Dino Marchesini, noto chef locale, che nel suo ristorante, il Ristorantino da Dino, propone oltre ai piatti della tradizione anche funghi ovuli e porcini, insieme a tartufi bianchi selezionati. A qualche passo dal locale, si trova la Torre di re Enzo, così chiamata perché nel 1249 ospitò proprio re Enzo, prigioniero dei bolognesi. Ma addirittura c' è chi il tartufo non se lo fa mancare mai. È l' esempio del ristorante santagatese , da Taiadela, che propone in ogni periodo dell' anno una qualità diversa di tartufo. Qui è possibile visitare il teatro Bibiena e il museo della Lamborghini. Mancano infine Calderara di Reno e Sala Bolognese. Nel primo Comune possiamo recarci al ristorante Itaca, un luogo immerso nel verde, in cui è possibile gustare il riso Ercole, un connubio di sapori tra funghi porcini, spinaci, taleggio e olio tartufato. Spostandosi verso ovest, è possibile visitare Sacerno, piccola frazione calderarese, e la sua Rotonda romanica di Sant' Elena, con chiesa e campanile rinascimentali e la stele barocca del Triumvirato. Infine Sala Bolognese. Nella frazione di Casetti, troviamo l' osteria la Vecia Ustarì Dl' Umaren. Qui è possibile richiedere i funghi alla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
12 ottobre 2013 Pagina 123 Il Resto del Carlino
12 ottobre 2013 Pagina 125 Il Resto del Carlino Politica locale «Tante iniziative emozionanti C' è voglia di andare avanti» «LA SENSAZIONE che si prova è quella di un magico connubio fra l' atmosfera di una Crevalcore ancora ferita ma dal cuore pulsante e vigoroso. A cui si aggiunge il piacere di conoscere gli organizzatori». È uno dei tanti commenti ? in questo caso di Alberto ? che si registrano alla fine degli eventi che si organizzano a Crevalcore anche a Porta Bologna e lungo via Matteotti. E ancora Barbara: «Le serate, le giornate, sono ricche di emozioni e vanno per ogni gusto. Dalla gastronomia, ai mercati, ai motori, alla musica, alla condivisione, alla causa, all' amicizia. Si respira allegria e si avverte genuino buon umore. Insomma tanto arrosto e poco fumo. Ce ne vorrebbero di più di iniziative. Al di là dei danni visibili sui muri del centro, quello che impressionava di più all' inizio era il silenzio. Quando invece Crevalcore ha bisogno di risate». Sul tema interviene Maria Saide Simoni, la titolare dell' edicola tabaccheria vi via Matteotti: «In venti stupidi secondi l' anno scorso la natura ci ha tolto tutto, a chi la casa, a chi il lavoro, a chi entrambi (la sottoscritta). Ma soprattutto ci ha tolto quelle che erano le nostre certezze: tranquillità, voglia di sorridere, voglia di dormire sereni. Stiamo cercando di riparare le crepe, i muri e quello che è materiale. Purtroppo ciò che ci è restato dentro, e cioè la paura, è ancora lì ben presente dentro a ognuno di noi». E LA COMMERCIANTE continua: «Ringrazio gli organizzatori di una delle ultime manifestazioni che ha visto l' arrivo di tante moto. Un evento, a dispetto delle apparenze, che si è svolto nel massimo rispetto. E con una partecipazione straordinaria. Momenti così non ti fanno pensare al terremoto. Ed è bellissimo quando ascolti i commenti e vedi i sorrisi della gente entusiasta dopo gli eventi. Mai dimenticherò un anziano di oltre 80 anni che mi ha chiamato fuori dal negozio complimentandosi per le iniziative. Beh è impagabile». LE FA ECO Francesca: «Non sono una persona brava con le parole quindi posso solo dire grazie per quello che viene organizzato a Crevalcore. È emozionante vedere gente in piazza tranquilla e felice. Il terremoto ci ha tolto molto da quel maledetto giorno. Ma commercianti, Pro Loco, associazioni di categoria, nella loro attività, riescono a farcelo dimenticare almeno per un giorno». Secondo Gabriele Gallerani: «L' amministrazione comunale ha agito con molta rapidità snellendo l' iter burocratico. Insomma cercando di dare il meno disagio possibile a coloro che hanno intentato le richieste danni. Via Matteotti, il cuore di Crevalcore, deve tornare alla vitalità di prima. Alla sua magica bellezza. E a vedere dai numerosi cantieri aperti e in fervida attività credo proprio che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
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12 ottobre 2013 Pagina 124 Il Resto del Carlino Politica locale Un cantiere a cielo aperto «Non diventi un dormitorio» UN FERMENTO di cantieri in piena attività. È il centro di Crevalcore, in via Matteotti, tra Porta Bologna e porta Modena, dove i lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione degli edifici lesionati dal terremoto procedono a spron battuto. Un tempo era zona rossa, ovvero un luogo vietato all' acceso e ora zona cantieri, come piace chiamarla all' ex sindaco Claudio Broglia, g e o m e t r a n e l l a v i t a p o i divenuto senatore e assessore comunale alla ricostruzione. Si avverte il tipico rumore di martelli, di trapani, i calcinacci che rotolano via negli appositi tubi, il rumore delle impastatrici del cemento. Anche nel polo sanitario Barberini si lavora alacremente. Il progetto della dirigenza sanitaria è quello di recuperare totalmente la struttura sanitaria aumentando i posti letto. Un comitato di cittadini aveva proposto di realizzare una struttura nuova, proposta non recepita. Si scoprono poi palazzi ingabbiati, altri che aspettano il loro triste destino. Ovvero quello della demolizione stabilito da perizie tecniche impietose. Come il palazzo dove stazionava un tempo l' edicola Tandem delle sorelle Borgatti. Non è possibile ristrutturarlo. Ne sorgerà probabilmente uno nuovo. Una nuova vita per questo scorcio di centro. Attesa con trepidazione. Almeno a osservare le espressioni dei visi dei diretti interessati. E C' È ANCHE qualche new entry tra i commercianti del centro, compresa la nuova libreria che si trova proprio di fianco alla chiesa di san Silvestro, in piazza Malpighi, ingabbiata da una gigantesca struttura metallica. Gli operai sono al lavoro per mettere in sicurezza la chiesa poi si vedrà cosa fare. Ma in questo caso i lavori sono imponenti. L' edificio religioso ha subito pesanti danni, la facciata si è distaccata almeno parzialmente dalla struttura che nei fianchi presente numerose crepe. Un lavoro immane. Dalle ultime stime fornite dall' amministrazione comunale, per voce di Broglia, oltre il 50% di edifici privati recuperati (più di 500 su 987 inagibili), tutto il centro storico messo in sicurezza, tre scuole pronte entro agosto del prossimo anno con la copertura economica degli interventi già assicurata: 46 milioni per l' edilizia pubblica (13 per i tre istituti scolastici di cui 6 arrivano dalle donazioni), 7 milioni già erogati per quella privata. E PERLUSTRANDO gli spazi di Porta Bologna si incontrano sempre i prefabbricati dove sono stati sistemati delle attività commerciali e la stazione dei carabinieri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11
12 ottobre 2013 Pagina 124 Il Resto del Carlino
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