Competenze La modernità impone un nuovo modello di competenze che necessita l'integrazione di più saperi e la disponibilità a farli dialogare fra ...
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www.forward.recentiprogressi.it Competenze La modernità impone un nuovo modello di competenze che necessita l’integrazione di più saperi e la disponibilità a farli dialogare fra loro. Il Pensiero Scientifico Editore
26 2 forward #26 — COMPETENZE — 2 / 2022 In questo numero 6/9 Come sono stati formati i gruppi di lavoro: ALESSANDRO MAGINI, GIOVANNELLA BAGGIO 11 La strada della meritocrazia: ELENA GRANAGLIA 12 Costruire competenze permanenti: PIERLUIGI LOPALCO Il ruolo dei comitati durante 16 L’Aifa e le competenze dei regulator: NICOLA MAGRINI 20 Saper valutare le tecnologie: MARCO MARCHETTI Le competenze per valutare 26 Expertise e collaborazioni per generare valore: MARIO MOROSO 30 Metodologia della ricerca: ANNARITA VESTRI Governance della ricerca 29 La formazione per la ricerca biomedica: GIUSEPPE IPPOLITO Da studente a medico 38 Le unità di oncologia: MONICA LIBERATORI, 43/46 Task shifting, pareri a confronto: ROBERTO MONACO, Competenze e responsabilità MARCELLO PANI, GIAMPAOLO TORTORA GIUSEPPE R. GRISTINA, LUISA SAIANI
www.forward.recentiprogressi.it — forward #26 3 Cercasi 14 Sapere, saper fare e…: LA TIMELINE competenti la pandemia Quando scegliamo il tema che poi decidiamo di approfondire, noi di Forward non ci teniamo mai lontani da quelle parole chiave che, pur se importanti per la medicina che verrà, risultano ostiche in un Paese come il nostro. La nostra classe dirigente riflette e amplifica una delle caratteristiche della nostra 22/23 Le competenze condivise: popolazione: l’anzianità. Non si tratta LUDOVICA POLVERINO, IVAN SILVA ROMERO solo di una questione di età dei singoli l’innovazione ma anche del metro con cui viene spesso valutata la professionalità dei tecnici che ci devono aiutare a formulare le nuove scelte e correggere quelle già fatte. L’esperienza ha un peso importante nell’ambito della definizione delle “competenze” ma come al solito è una questione di dosi. A tutto ciò si aggiunge che, quando dobbiamo mettere insieme più teste per definire la competenza necessaria, è facile notare come non si tenga sempre 32 Comitati etici: LAURA PALAZZANI conto dei diversi punti di vista che sono e comitati etici essenziali per creare una competenza estesa e completa. Anche in questo caso è difficile non farsi condizionare da scelte che considerino la rappresentanza piuttosto che ricercare concretamente il supporto multiprofessionale e una conoscenza multiangolare. In passato il sapere del singolo artigiano poteva essere tramandato per vie verticali e familiari facili da comprendere. La modernità impone un nuovo modello 34/40 Il ruolo delle società scientifiche e delle aziende sanitarie: LUCIANO ORSI, FEDERICA ZANETTO, FILIPPO ZILIO, CORRADO RUOZI di competenze che necessita l’integrazione di più saperi e la disponibilità a farli che deve studiare dialogare fra loro. In queste pagine di Forward troverete diversi esempi concreti in cui la discussione sulle competenze dovrebbe rimanere centrale per programmi in cui l’innovazione ha bisogno di un continuo rinnovarsi delle conoscenze per essere ben governata. L’obiettivo, come al solito, è alimentare la discussione in modo che, ogni volta che sentiamo parlare di commissioni, comitati, panel eccetera, l’attenzione non cada solo sui titoli dei singoli ma anche sulla condivise risultante complessiva delle competenze. Antonio Addis Dipartimento di epidemiologia Servizio sanitario regionale del Lazio, Asl Roma 1
www.forward.recentiprogressi.it — forward #26 5 Servono nuove competenze? Rispondono i lettori di Forward A pochi mesi dallo scioglimento del Comitato tecnico scientifico covid-19 la sensazione comune è che i componenti scelti, in un possibile scenario futuro, debbano essere selezionati con criteri diversi, favorendo la multidisciplinarità e l’equità di genere. Anche alcune delle competenze richieste ai professionisti sanitari dovrebbero essere rappresentate meglio, primariamente quella comunicativo-relazionale. Alla luce di quanto accaduto, ritiene sia necessario un comitato permanente La valutazione del merito, cioè delle competenze sulla base dei titoli che risponda in modo tempestivo a qualunque allerta epidemica? e dell’esperienza delle singole persone: 5% Renderebbe più marcate le disparità 53% nell'accesso alla Garantirebbe 14% 86% formazione e al lavoro una maggiore No Sì efficienza 13% del sistema Metterebbe in secondo piano la conoscenza 26% connessa con le abilità Potrebbe pratiche e con il talento assicurare una maggiore parità 3% di trattamento Appesantirebbe il processo selettivo Quale caratteristica aumenta la credibilità di un comitato? Quali competenze devono essere necessariamente rappresentate in uno staff di ricerca clinica? 13% 2% Esperienza 28% La notorietà di redazione di Competenze dei componenti protocolli di studio cliniche 39% 11% 7% La capacità Comunicazione Competenze di comunicare dei risultati informatiche della ricerca di data manager 59% 7% 22% La multidisciplinarità Abilità di project Capacità management e di di confronto project financing interdisciplinare 12% Revisione sistematica della letteratura Quali di questi provvedimenti assunti durante la pandemia su indicazione Come coinvolgere di più i cittadini nelle decisioni istituzionali di comitati di esperti meriterebbero di essere riconsiderati? di politica sanitaria? 28% 5% Il divieto Altro di accesso 22% 14% in reparto Assegnando un da parte ruolo attivo alle 43% Nessuno Includendo di questi dei familiari associazioni di dei pazienti consumatori esponenti di 24% associazioni La chiusura 34% 32% di pazienti delle scuole L’adozione Con una nei comitati primarie di misure comunicazione decisionali restrittive più intensa e non modulata bidirezionale sui diversi sui social media contesti locali istituzionali L’equilibrio di genere dovrebbe essere garantito anche attraverso la definizione di una percentuale minima di presenze femminili. I lettori che hanno suggerito altre soluzioni propongono: una comunica- Quanto la trova d’accordo questa affermazione? zione sì, più intensa e bidirezionale sui social media, ma personalizzata; un miglioramento dell’accessibilità e dell’accettabilità dei servizi; un'a- pertura dei luoghi di cura ai cittadini con momenti di confronto su temi considerati rilevanti dalla comunità, per la comunità, coinvolgendo di più i luoghi che i cittadini frequentano per motivi di salute (farmacie, studi 40% medici); un maggior coinvolgimento della medicina di base, rafforzando- Per niente, 32% Molto la con personale a supporto; un'educazione al funzionamento del Servi- non trovo dignitoso zio sanitario nazionale. 28% ricorrere alle Abbastanza “quote rosa” Il questionario è stato inviato tramite newsletter. Hanno risposto 337 persone, per la maggior parte medici, infermieri, dirigenti sanitari, epidemiologi e ricercatori. Età media 56 anni. Leggi tutti i risultati della survey su: www.forward.recentiprogressi.it
6 forward #26 — COMPETENZE — 2 / 2022 DECISORI versus E S P E R T I Quando un’emergenza sanitaria rende la sinergia tra questi due ruoli ancora più indispensabile, si formano commissioni ad hoc o ci si avvale di istituzioni già esistenti mettendo in primo piano il lavoro degli scienziati. Ma come sono stati formati i comitati scientifici? Quali competenze sono state considerate fondamentali e quali trascurate? T roppo spesso si tende a dimenticare che commissioni ad hoc e figure che li hanno sostituiti sia dal punto la sostanziale differenza dei ruoli tra di vista mediatico che decisionale. In che modo hanno composto i decisori ed esperti o, per meglio dire, vari comitati scientifici nazionali? Quali competenze hanno ricer- si immagina che il decisore debba anche es- cato e quali trascurato? Quanto e come hanno saputo delegare? Pur sere un esperto. Per quanto possa suonare muovendosi nel medesimo scenario – ovvero brancolando nel buio, populista e brutale, affermare che la politica davanti a un nemico sconosciuto e quindi spaventoso – i diversi Pa- non abbia mai, da sola, le competenze per esi hanno operato scelte che ne riflettono sia la cultura politica che affrontare una qualsiasi situazione è tanto il rapporto che hanno saputo costruire tra politica e scienza e tra vero quanto banale. Dietro ogni provvedi- decisori ed esperti. mento annunciato in pompa magna da un politico durante una conferenza stampa o un’intervista, si cela sempre il lavoro di de- Cosa è stato fatto in Italia? cine, a volte anche centinaia di tecnici che hanno agito silenziosamente, seguendo sì Il 31 marzo 2022 il governo Draghi dichiarava l’uscita dallo stato le indicazioni generali date dal decisore, ma di emergenza, in vigore dal 31 gennaio 2020. Le misure di sicurezza lavorando su dati, temi e soluzioni così com- venivano allentate e veniva sciolto il Comitato tecnico scientifico plessi che quest’ultimo non avrebbe potuto (Cts). Primo Paese occidentale ad essere travolto dalla pandemia, nel nemmeno comprendere. Considerato che marzo 2020 l’Italia si era ritrovata a dover disporre misure per con- la politica si occupa di ogni singolo aspetto tenere il contagio in tutta fretta, senza poter contare su dati e notizie della vita pubblica, sarebbe infatti impensa- certe riguardo alla natura del virus e ai suoi meccanismi di diffusio- bile pretendere che un decisore sia compe- ne, e il 5 febbraio 2020 il governo Conte annunciava l’istituzione, tente in materie tanto specifiche e diverse tra tramite decreto del capo del Dipartimento della protezione civile, del loro come l’economia e lo sport, il turismo e Cts “con competenza di consulenza e supporto alle attività di coordi- l’agricoltura, la cultura e le relazioni interna- namento per il superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta zionali, la difesa e l’amministrazione della alla diffusione del coronavirus”, come riporta il sito del Ministero giustizia. Si può affermare però che ognuno della salute. Nei suoi due anni di vita il Cts ha cambiato più volte dei due ruoli abbia bisogno dell’altro: così componenti e prerogative: inizialmente formato da nove membri, è come il politico ha bisogno delle conoscen- arrivato ad un massimo di 27 componenti salvo ze dell’esperto, quest’ultimo ha bisogno di poi tornare a undici esperti nel momento del- un decisore che lo interroghi quando op- la sua chiusura. Nella formazione del team si è portuno, altrimenti le sue competenze non scelto di nominare le più importanti istituzio- potrebbero essere messe al servizio della so- ni del sistema sanitario nazionale: hanno fatto cietà, risultando inutili. In sostanza al poli- Le nomine d’ufficio, parte del Cts il presidente del Consiglio supe- tico è richiesta la sensibilità di comprendere riore di sanità del Ministero della salute, Franco i bisogni della collettività e fornire risposte cioè quelle dei massimi Locatelli, il presidente dell’Istituto superiore di adeguate, individuare le traiettorie e le aspi- dirigenti sanitari dello sanità, Silvio Brusaferro, e il direttore scientifi- razioni delle comunità che guida. All’esper- co dell’Istituto nazionale per le malattie infet- to è richiesto lo studio e la ricerca continua, Stato, erano superiori tive “Lazzaro Spallanzani”, Giuseppe Ippolito. poiché per essere davvero competenti su a quelle basate sulle Fino all’aprile 2020 tra i venti membri del Cts una materia è necessario studiare e aggior- non era presente nemmeno una donna, ma nel narsi per tutta la vita. Non solo: se il primo competenze scientifiche maggio successivo sono entrate a far parte sei deve misurarsi con il consenso, che è per sua più indicate. esperte. Al momento del suo scioglimento, il Cts natura variabile e fluttuante, il secondo, so- prattutto quando si tratta di scienza, deve ricercare verità che siano stabili e durature (almeno finché queste non siano confutate). Se questa relazione tra decisori politici e ed esperti è valida in tempi ordinari, la siner- gia tra i due ruoli risulta ancora più neces- saria in tempi straordinari come quelli che stiamo vivendo a causa della pandemia di covid-19. Ma se normalmente il lavoro dei tecni- ci è tenuto volontariamente in secondo piano e le luci della ribalta sono riservate solamente ai vari ministri o presidenti del consiglio, per fronteggiare il nuovo virus, che si è diffuso tanto velocemente e con effetti così devastanti, i governi di tutto il mondo hanno dovu- to delegare platealmente alla scienza, non soltanto avvalendosi dei consigli di scienziati e di istituzioni già esistenti, ma nominando an-
www.forward.recentiprogressi.it — forward #26 7 contava nove uomini e due donne, la profes- per una comprensione più profonda della tra- L’emergere di malattie soressa Alessia Melegaro, direttrice del Covid smissione delle malattie, ad esempio all’in- crisis lab, Università Bocconi, e la dottoressa terno delle famiglie e delle comunità. La ri- e la diffusione di Cinzia Caporale, dirigente tecnologo presso cerca sociale e comportamentale può fornire epidemie dipendono dal il Cnr. Oltre all’odiosa e anacronistica dispa- informazioni sulle regole implicite ed espli- rità di genere, ha suscitato diverse critiche il cite della comunità e su quegli atteggiamenti comportamento degli ristretto numero di competenze rappresenta- e comportamenti individuali che influenza- te all’interno del team di esperti. Come ha no la diffusione dell’infezione, suggerendo individui, dalla struttura notato il giornalista Sergio Pistoi su Nature potenziali punti di intervento. L’emergere di sociale in cui sono inseriti e Italy, tra gli esperti del Cts vi erano “figure malattie e la diffusione di epidemie, infatti, di livello mondiale in pneumologia, malattie dipendono dal comportamento degli indivi- dall’ambiente politico e civile. infettive, gerontologia ed epidemiologia”, ma dui, dalla struttura sociale in cui sono inseri- il comitato era “a corto di figure in aree cri- ti e dall’ambiente politico e civile. Ai decisori tiche di competenza come diagnostica mole- e alle istituzioni sarebbe stato utile sapere colare, virologia molecolare e high-throughput che le emozioni, soprattutto quelle negative screening” quando il tracciamento mediante come la paura, possono essere funzionali nella prevenzione dei ri- test, sia dei sintomatici che degli asintomati- schi di salute dal momento che attirano l’attenzione delle persone sui ci, era di cruciale importanza nel contenere il fattori di rischio e generano la motivazione a modificare il proprio contagio. Le nomine d’ufficio, cioè quelle dei comportamento per proteggersi. massimi dirigenti sanitari dello Stato, erano superiori a quelle basate sulle competenze In Francia questi aspetti sono stati considerati. Come il nostro Cts, scientifiche più indicate. Lo stesso professor il Conseil scientifique è stato creato ad hoc su nomina politica, ha Franco Locatelli, coordinatore del Cts al mo- subito modifiche nel numero di partecipanti tra fuoriusciti e nuovi mento della sua dismissione, è specialista in ingressi e ha mantenuto un numero di membri limitato. Osservando pediatria ed ematologia. la composizione del Conseil scientifique francese, però, si nota come accanto a esperti in medicina sono stati nominati anche un sociologo come il professor Daniel Benamouzig e un’antropologa come la pro- Il confronto con gli altri Paesi fessoressa Laëtitia Atlani-Duault. Se in Italia, tra dirigenti pubblici ed esper- Il Regno Unito non è ricorso alla creazione di un comitato scienti- ti, i membri del Cts erano tutti specializzati fico appositamente creato per la covid-19, ma si è appoggiato allo in medicina, osservando la composizione dei Scientific advisory group for emergencies (Sage), organo indipen- comitati scientifici degli altri paesi si nota dente incaricato di fornire consulenza al governo in casi eccezionali come questi ultimi abbiano coinvolto anche e che si distingue per l’elasticità e l’anonimato dei suoi partecipanti. competenze sociali ed umanistiche per af- Fondato nel 2009 per fronteggiare l’influenza suina, non ha un nu- frontare la pandemia. Si può affermare che mero di componenti fisso, ma varia in base alle situazioni di emer- nel nostro Paese non è stata minimamente genza che il Regno Unito si trova ad affrontare di volta in volta. Per presa in considerazione l’idea di attingere evitare possibili pressioni da parte di aziende farmaceutiche, multi- a più discipline, eppure due anni di pande- nazionali o lobbisti, i nomi dei membri del Sage sono segreti. Nel mia hanno reso evidente come sia necessario caso di un evento eccezionale come la pandemia di covid-19, però, il contributo di competenze riconducibili a diversi giornali hanno reso pubblici alcuni dei nomi dei partecipan- una vasta gamma di materie, in primo luogo ti. Stando alle rivelazioni di The Guardian, si nota come anche t t Servono nuove competenze? continua da p.5 In un’emergenza quasi del tutto nuova come la pandemia, Di quali professionisti si è sentita La scelta del Regno Unito come avrebbero dovuto maturare competenze le persone la mancanza nei comitati di coinvolgere gli esponenti dei comitati “esperte” per essere selezionate nei comitati? di gestione della pandemia? in forma anonima la convince? 23% In base al proprio curriculum 24% professionale Di nessuna 3% di queste In base alla professionalità 41% 35% propria Psicologi Sì formazione 4% Esperti 24% 65% universitaria di mobilità Economisti No 74% stradale comportamentali In base al 7% coinvolgimento Urbanisti in emergenze paragonabili per complessità organizzativa
8 forward #26 — COMPETENZE — 2 / 2022 t il Regno Unito non si sia appellato sol- tanto a esperti di medicina, ma abbia pun- tato sull’interdisciplinarietà coinvolgendo sociologi, matematici e psicologi. Ancora diverso l’esempio tedesco. In Ger- mania infatti il governo si è affidato all’Ac- cademia Cesarea Leopoldina. Fondata nel 1652, deve il suo nome a Leopoldo I d’Asbur- go ed è tra le più antiche e prestigiose accade- mie scientifiche al mondo. Composta attual- mente da circa 1600 scienziati e studiosi di ogni materia provenienti da oltre 30 paesi al mondo, l’Accademia ha fornito diversi report e pareri al governo tedesco, venendo ascol- tata in alcuni casi e ignorata in altri. Senza dover istituire un comitato per l’occasione, la Germania ha potuto contare sulle conoscen- ze di un gruppo di lavoro ampio, già consoli- dato e da sempre improntato alla multidisci- plinarità. Creati ad hoc o meno, formati da 10 o 1600 persone, indipendenti o governativi, i vari comitati scientifici hanno dovuto far fronte a numerose critiche. Probabilmente, data l’ec- cezionalità della situazione a livello globale che ha imposto di agire nella massima fret- ta, ogni commissione avrebbe potuto essere composta seguendo criteri più efficienti e meritocratici. Il Sage è stato ritenuto da alcu- ni poco trasparente per via della segretezza dei In questi due anni “si è sviluppato suoi membri, mentre un rapporto di dialogo e al Conseil scientifique è stato rimproverato di collaborazione tra scienza e politica essere soggetto a poten- mai esistito prima in forma ziali conflitti di inte- resse perché alcuni dei così strutturata”. — Franco Locatelli suoi componenti aveva- no lavorato per aziende farmaceutiche. Il Cts italiano, oltre alla man- canza di multidisciplinarità, è stato invece accusato di scarsa indipendenza dal governo. Molti dei suoi rappresentati ricoprivano infat- ti ruoli la cui nomina spetta al Consiglio dei ministri, come nel caso del presidente dell’I- stituto superiore di sanità. Eppure, uno dei possibili effetti positivi di covid-19, potrebbe essere proprio quello di migliorare il rapporto tra decisori ed esper- ti. La pandemia ha di fatto rimesso al centro del dibattito pubblico la scienza, troppo spes- so trascurata, ricordando tanto ai cittadini quanto ai politici l’importanza della compe- tenza intesa come studio e ricerca scientifica. Intervistato dal Corriere della Sera nel giorno della dismissione del Cts, Franco Locatelli ha dichiarato che in questi due anni “si è svilup- pato un rapporto di dialogo e collaborazio- ne tra scienza e politica mai esistito prima in forma così strutturata”, augurandosi che questo possa essere un lascito importante e prezioso per il Paese. Ed è un augurio ampia- mente condivisibile. Alessandro Magini
www.forward.recentiprogressi.it — forward #26 9 Squilibrio di genere I n che misura uno sguardo femminile avrebbe potuto migliorare il lavoro di un comitato tecnico scientifico? nei comitati Il Comitato tecnico scientifico governa- tivo ha avuto solo uomini (venti per la pre- cisione) dall’inizio della pandemia (marzo 2020) sino al 3 maggio 2020. Successivamen- te, il presidente Conte ha chiamato sei donne tecnico scientifici tra cui la sottoscritta. La prima fase (inizio 2020) è stata davvero drammatica e vi era l’e- sigenza di una decisione molto restrittiva e in quei momenti dovevano quanto meno essere poste le domande: e i bambini? le famiglie? le donne? Lo smart working è stato davvero salvifico per alcune categorie, molto diverso Tutte le figure di riferimento durante la invece se applicato a bambini, ragazzi, don- pandemia sono state maschili, dal capo ne o uomini di estrazione sociale differente della Protezione civile al commissario in base anche all’area geografica di appar- straordinario per l’emergenza covid-19, tenenza. A posteriori queste valutazioni si Francesco Paolo Figliuolo, ai comitati sono fatte, ma in ritardo. Penso che una pre- etici. Questo ha fatto sentire le senza femminile di fronte a queste decisioni donne meno rappresentate durante avrebbe fatto emergere più facilmente questi Intervista a il lockdown, che effetti ritiene abbia risvolti così importanti. Noi cinque (la sesta avuto? ha dovuto ritirarsi molto presto per impegni Giovannella Baggio Presidente lavorativi all’estero) siamo entrate all’epoca Centro studi nazionale Questo riflette in pieno il tipo di figure di delle decisioni sulle riaperture e certo abbia- su salute e medicina riferimento dell’apparato politico. Le donne mo contribuito a fare dei passi più coraggio- di genere vanno fatte emergere a tutti i livelli, vanno si, non incoscienti, ma tendenti a supportare cercate le persone davvero in gamba, anche le esigenze psicologiche di bambini e bam- perché talora può capitare che le persone di bine e di ragazzi e ragazze, oltre che delle un certo livello non si buttino in politica, famiglie: centri estivi, scuole, le riaperture non siano conosciute. ponderate un po’ alla volta. In seguito, da A cura di Giada Savini marzo 2021, il comitato tecnico scientifico è stato ridotto a dieci persone, tra cui due don- ne, con una funzione che teneva molto conto anche delle esigenze economiche e politiche. t Servono nuove competenze? continua da p.5 In quali circostanze a lei sembra che Inizialmente, tra i componenti del Comitato tecnico scientifico (Cts) istituito dal Ministero della salute per l'emergenza covid-19 venti sia mancata un'attenzione per le erano uomini. Giovannella Baggio ritiene che “uno sguardo femminile differenze di genere, per esempio anche avrebbe potuto migliorare il lavoro del Cts, magari facendo emergere, nella determinazione delle misure di in tempo, i risvolti negativi del lockdown, in termini di disuguaglianze”. prevenzione? Quanto la trova d’accordo questa affermazione? Non credo sia stata valorizzata la differen- za tra uomini e donne di fronte alla malattia: 42% molti più casi tra le donne (più operatrici sa- Molto nitarie, più badanti, più figlie), ma molti più 40% Abbastanza casi gravi e morti tra gli uomini. Perché? In d’accordo parte per la minore attenzione alla prevenzio- 18% ne degli uomini; l’uomo in Italia fuma di più, Per niente, beve di più ed è sempre stato meno attento la parità alle regole (mascherina, distanziamento, igie- di genere è un falso ne delle mani). problema
www.forward.recentiprogressi.it — forward #26 11 Ma di chi è il M E R I T O ? Dalla promozione della meritocrazia al valore delle competenze per fornire pari opportunità N ella discussione pubblica, meritocrazia Sono il risultato di molti anni di pensiero comune, il pensiero del po- e competenze sono spesso sovrapposti polo, in modo che l’intera esperienza di massa si raccolga dietro quella come se fosse impossibile difendere le voce isolata”. Più prosaicamente, i meriti di una docente dipendono an- competenze senza difendere anche la meritocra- che da come la scuola è organizzata e dagli allievi che si ritrova ad avere zia. Certo, le parole sono convenzioni. A prescin- in classe. dere dalle affinità, meritocrazia, merito e compe- Certo, molti difensori della meritocrazia hanno richiesto e richiedo- tenze ci dicono, tuttavia, qualcosa di diverso e, no mercati competitivi. Se così, le rendite derivanti dalle tecnologie del alla luce di questa diversità, penso che dovremmo consumo non rivale non sarebbero meritate. Il punto è che anche i mer- Elena Granaglia abbandonare la meritocrazia e, forse anche il me- cati competitivi sono dominati dal caso e dai rapporti di potere sanciti Economista rito, per difendere, con forza, le competenze. Ve- dai diritti di proprietà i quali determinano la ripartizione del lavoro di Università Roma Tre diamo brevemente il perché. squadra nonché l’estensione stessa dei mercati. Due sono i tratti che caratterizzano la meri- Seppure rapide, queste considerazioni portano, dunque, a mettere tocrazia: 1) la selezione deve basarsi su una gara in discussione la meritocrazia. Potremmo almeno salvare il criterio del competitiva dove il criterio dirimente è il merito e merito? Che la selezione debba basarsi su una gara competitiva a se- 2) chi vince si merita quanto gli altri sono disposti guito della quale vince chi è considerato il più competente, mi sembra a dare o, in termini più generali, l’ordinamento ovvio. Vogliamo il migliore chirurgo o il migliore pilota di aereo. Ciò nella selezione giustifica i premi e le penalizzazio- nonostante, mi sembra preferibile fare leva direttamente sul valore delle ni conseguenti. Seguendo Young, il coniatore del competenze anziché sul merito. termine, il merito si identifica poi con abilità e sforzo (A, S) e le abilità Da un lato, sottolineare il valore delle competenze permette di evita- si identificano con le abilità cognitive. Le abilità potrebbero però inclu- re la confusione che potrebbe ingenerarsi qualora si intenda difendere il dere altri attributi naturali e sociali, come le social skill oggi sempre più merito, ma non la meritocrazia (che, come sopra detto, ha un secondo apprezzate nei mercati del lavoro. tratto critico). Dall’altro lato, la nozione stessa di merito presenta alcune Il secondo tratto appare critico. Premiare le abilità significa premiare ambiguità. il caso delle lotterie naturale e sociale. Le stesse abilità naturali dei na- Torniamo alla definizione come insieme di abilità e di sforzo. Quan- scituri, oltre che dal caso dei geni, dipendono dalle condizioni sociali do selezioniamo per una data posizione ci interessa davvero quanto la in cui la madre si è trovata durante la gravidanza. Similmente, lo sforzo persona si sia sforzata e quali siano le sue abilità naturali? Mi sembra di potrebbe avere un’origine sia naturale sia sociale. Da un lato, è influen- no. Certo, lo sforzo potrebbe segnalare la disponibilità a cooperare e la zato dall’educazione familiare e, dall’altro, dalle abilità che si hanno. È cooperazione è una social skill che potrebbe essere apprezzata da un’or- più facile sforzarsi quando le abilità ci aiutano. ganizzazione. Quello che è dirimente non è, tuttavia, lo sforzo in sé e neppure un’abilità che poi non si usa. È la prestazione complessiva che Quello che esibiamo come frutto dei nostri meriti si è in grado di offrire. Sforzo e abilità, in altri termini, contano solo in quanto sfociano in una prestazione che è apprezzata. è in molti casi frutto di un lavoro di squadra. Fare leva sulle abilità e sullo sforzo, inoltre, rischia di farci sottovalu- tare il peso delle lotterie naturale e sociale nonché la dimensione sociale Ancora, il merito, lungi dal dipendere da noi come siamo spesso del merito, ossia, il fatto che sono gli altri a definire quest’ultimo. Ri- portati ad assumere, dipende dagli altri. Potremmo essere abilissimi a conoscere la dimensione sociale ci spinge, invece, ad affrontare la que- intrecciare i cestini e sforzarci più di qualunque altro per farlo, ma se stione di chi ha il potere di definire i meriti e a ricercare un disegno nessuno valuta i cestini, non avremmo alcun merito. Warren Buffet ben istituzionale che permetta di dare voce alle diverse accezioni di presta- riconobbe questo punto quando ammise di essere, sì, molto bravo, ma zioni desiderabili e, con esse, al pluralismo delle valutazioni. In questa di essere arrivato alla sua posizione grazie alla fortuna insostituibile di prospettiva, l’illusione di potere ottenere ordinamenti completi andreb- essere nato negli Stati Uniti in un particolare momento storico in cui i be abbandonata, visto che sarebbero incapaci di tenere conto della mul- suoi meriti erano fortemente apprezzati. tidimensionalità di ciò che ricerchiamo. Oppure si pensi ad un attore ai tempi di Shakespeare: le dimensioni del teatro in cui si esibiva determinavano i confini del suo pubblico. I mercati vanno regolati in modo da assicurare un’equa Oggi, una tecnologia dal consumo non rivale come la rete permette di rispondere a una domanda globale con il risultato che chi è considerato ripartizione dei frutti derivanti dalla cooperazione sociale. il più bravo prende (quasi) tutto, nonostante il differenziale di merito rispetto a chi arriva secondo sia molto limitato. Un mondo siffatto non implica in alcun L’offerta pure è determinante. A parità di meriti, più aumenta il nu- mondo la perfetta uguaglianza nelle remunera- mero di coloro che li posseggono più diminuisce la remunerazione. zioni. Differenziazioni in ragione degli incen- E non è tutto. Quello che esibiamo come frutto dei nostri meriti è in tivi, della diversità di responsabilità associate molti casi frutto di un lavoro di squadra. Come scrisse Virgina Woolf, alle diverse mansioni nonché delle libertà di addirittura nella letteratura, ”i capolavori non nascono soli e isolati. scelta che caratterizzano il gioco di mercato sa- rebbero perfettamente legittimate. Al contem- po però chi vince riconoscerebbe con umiltà non solo la pluralità delle competenze, ma anche che molto di ciò che è non dipende da sé. Il che implica fra l’altro che i mercati van- no comunque regolati in modo da assicurare un’equa ripartizione dei frutti derivanti dalla cooperazione sociale. F
12 forward #26 — COMPETENZE — 2 / 2022 Costruire COMPETENZE PERMANENTI per sorvegliare sulle epidemie Serve una struttura interna alle istituzioni formata e addestrata per giocare d’anticipo D i quali competenze abbiamo bisogno per far fronte a un evento pandemico? Qual è dunque il ruolo delle istituzioni? Ricordiamoci che quando era partita la pan- È impensabile che debba essere le scuole. Il rischio è di ritrovarsi con il solito luogo comune “ce lo dice la scienza“ – peccato però che avremo chiesto agli scienziati sbagliati. La riflessione non può che partire dal- demia era appena stato smantellato all’interno L’aspetto della formazione è quindi importan- la domanda stessa. Il solo fatto che venga- dell’Istituto superiore di sanità quell’organo che costituto un te. Esiste una expertise specifica in risposta ad no formati in emergenza dei comitati ad hoc aveva la funzione di centro di epidemiologia comitato specifico eventi epidemici che non si trova dietro l’ango- come è accaduto con covid-19 denota che le nazionale. Nel momento in cui si è trattato di lo e che bisogna creare perché al momento è de- competenze necessarie non sono stabilmente analizzare i dati e disegnare dei grafici ci si è do- per ogni allerta ficitaria. L’Italia ha risposto bene alla pandemia. presenti negli organi istituzionali, siano essi vuti rivolgere a una fondazione privata. Se quel- Ma dovremmo aver imparato la lezione che lo centrali (i ministeri e l’Istituto superiore di sa- le competenze si fossero sviluppate all’interno epidemica. specialista in risposta alle pandemie svolge un nità) o regionali (gli assessorati, oltre a quelli delle istituzioni, non ci sarebbe stata la necessi- mestiere diverso da quello del virologo che sta che avrebbero dovuto fungere da osservatori tà di andare in outsourcing. Anche gli stessi co- in laboratorio e studia i virus e da quello dell’in- epidemiologici regionali). Ma questo rappre- mitati tecnico scientifici sono, in un certo qual fettivologo che sta in ospedale e cura i pazienti. senta un problema perché è impensabile che modo, degli outsourcing: sono gruppi di super È una persona che si infila la giacca, va in giro e debba essere costituto un comitato specifico esperti che vanno a coprire quei buchi di exper- conduce indagini epidemiologiche. per ogni allerta epidemica, sia essa un foco- tise che le competenze di base non riescono a laio di meningite o di epatite oppure l’attuale coprire. Quindi è ragionevole che nel momento monkypox: dovrebbe invece esserci un grup- in cui arriva la pandemia serve formare un co- Conoscenze parziali e incomplete, po di lavoro permanente per agire tempesti- mitato tecnico scientifico con l’esperto di coro- interpretazioni contrastanti dei dati, scontro vamente e con le competenze che si rendono navirus e l’esperto di pangolini. Quando invece, sulle priorità e le misure da prendere. necessarie. Proprio a partire da questa consta- ripeto, servirebbe un gruppo stabile di esperti Le istituzioni dovrebbero coinvolgere tazione dovremmo porci degli interrogativi. in preparazione di risposta all’epidemia che i cittadini informati per una gestione In Italia, come del resto in molti altri Paesi eu- fanno horizon scanning e che si mettono in moto condivisa dell’incertezza scientifica? ropei, manca una struttura centrale con al suo nel momento in cui c’è una allerta epidemica interno queste competenze la quale, in tempi dando al governo delle indicazioni sulle misure Esiste una Questa domanda è consequenziale al ragio- di pace, dovrebbe creare una rete diffusa, a li- non farmacologiche da attuare. Consideriamo namento qui sopra. Cioè se in un gruppo di ri- vello nazionale e locale, pronta ad intervenire che mediamente abbiamo due, tre allerte epi- expertise specifica sposta all’epidemia fosse presente un esperto di in caso di un’emergenza epidemica. È il con- demiche ogni anno. Dunque, tornando alla do- risposta di epidemie la prima cosa che direbbe cetto di epidemic intelligence che ancora oggi è in risposta ad è: “Coinvolgiamo i cittadini”. La prima regola è manda iniziale, quelle di cui abbiamo bisogno poco sentito come una necessità. A livello mi- sono competenze statutarie in epidemiologia di eventi epidemici il coinvolgimento del cittadino a partire dalla nisteriale si sta ora valutando la formazione di campo. Già non era molto sviluppata tale ex- comunicazione pubblica attraverso i canali isti- un gruppo stabile con una direzione genera- pertise, quel poco che c’era è stato smantellato, che non si trova tuzionali. Anche qui servono delle competen- le specializzato nella risposta alle pandemie. e ora bisogna ricostruirla. ze specifiche: il coinvolgimento deve avvenire L’auspicio è che sia il nucleo di quello di cui dietro l’angolo con la figura di un esperto in comunicazione stiamo ragionando. e che bisogna epidemica che lavora a stretto contatto con il Come viene formata questa expertise gruppo di esperti di risposta all’epidemia. Ab- su tutto il territorio? creare perché biamo visto, drammaticamente, come durante la pandemia covid-19 sia mancata una struttu- Facendo crescere delle squadre. L’Italia conta al momento razione istituzionale della comunicazione con venti sistemi sanitari che devono essere portati è deficitaria. l’amara conseguenza che la comunicazione tutti allo stesso livello di qualità della risposta è stata affidata ai virologi televisivi. Poi serve istituzionale all’epidemia. Ma questo, ora come anche il coinvolgimento diretto del cittadino ora, non avviene. E in parte non avviene per- nella risposta alle pandemie. L’engagement del ché sono pochi i professionisti specificamente cittadino è fondamentale perché l’aderenza alle esperti di risposta all’epidemia. Per formarli, in misure è l’elemento chiave. In assenza dell’a- tempo di pace, andrebbero attuati programmi derenza alle misure, bisogna intervenire con di informazione ed educazione, corsi di training gli obblighi. Ma abbiamo potuto constatare sul campo e simulazioni della risposta all’epi- che pasticcio si crea quando si devono mette- demia: un’attività essenziale e lungimirante che re in campo degli obblighi di legge – obbligo richiede risorse, tempo e intelligenza. Perché di mascherine ffp1, ffp2 e ffp3, all’interno sì e altrimenti ogni volta che si presenta il proble- all’esterno no, nel cinema sì e negli stadi no. Se ma si deve andare alla ricerca di un esperto che L’engagement il cittadino non viene coinvolto in prima per- però manca e quindi ci si deve affidare all’esper- sona e non si sente parte di una comunità che to infettivologo oppure microbiologo che non del cittadino sta rispondendo ad un evento pandemico, resta sa nulla di epidemiologia di campo. Il tutto è fondamentale ammutolito e accetta ben volentieri o mal vo- andrebbe dunque programmato avendo chiaro lentieri le prescrizioni confuse dettate dall’alto. qual è l’expertise necessaria, perché non è detto perché l’aderenza Portare avanti – soprattutto sul lungo termine Intervista a che una task force formata da virologi, infetti- – la risposta alla pandemia con le sole prescri- Pierluigi Lopalco vologi, modellisti, statistici, farmacologi abbia alle misure zioni diventa complicato, quando invece quello Epidemiologo e igienista gli strumenti culturali per rispondere, ad esem- è l’elemento dell’engagement e dell’empowerment sarebbe il Università pio, alla domanda se le mascherine servono e giusto approccio. del Salento non servono oppure se vanno chiuse o meno chiave. A cura di Laura Tonon
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14 forward #26 — COMPETENZE — 2 / 2022 1652 1949 1968 Nasce l’Accademia Cesarea Ralph W. Tyler, educatore Secondo la prospettiva introdotta Leopoldina, l’istituto che statunitense nel campo della dal linguista Noam Chomsky comprende gran parte della valutazione e dell’assessment, la competenza non è riducibile comunità scientifica tedesca introduce il concetto di al comportamento osservabile, e che oggi conta circa 1600 competenze come prestazione, ma è una qualità che l’individuo esperti in diversi settori. quindi un comportamento o possiede in quanto disposizione Dall’inizio della pandemia una serie di comportamenti interna astratta. covid-19, ha fornito numerosi connessi da relazioni operative. consigli e raccomandazioni al governo tedesco. 2014 2013 2010 Diverse revisioni sistematiche Dopo il decreto Una revisione sistematica hanno dimostrato che il task ministeriale dell'8 febbraio conclude che coinvolgere shifting può contribuire a ridurre 2013, vengono istituiti in varia misura infermieri morbilità e mortalità soprattutto sul territorio italiano circa e personale meno nei settori dell’infettivologia, delle novanta comitati etici. qualificato nella gestione malattie non trasmissibili, in quello dell’infezione da hiv in materno-infantile e dell’emergenza Africa subsahariana è una intra- ed extra-ospedaliera. strategia sicura ed efficace. 2018 2020 Viene radiato l’assessore alla Sanità Per far fronte alla pandemia covid-19 viene istituito il della Regione Emilia-Romagna in quanto Comitato tecnico scientifico, formato da esperti e qualificati aveva approvato la delibera con la quale rappresentanti degli enti e amministrazioni dello Stato, erano delegati agli infermieri attivi con “competenza di consulenza e supporto alle attività nell’emergenza preospedaliera, protocolli di coordinamento per il superamento dell’emergenza operativi che prevedevano, in definite epidemiologica”. Il comitato si è riunito per l’ultima volta condizioni patologiche, l’identificazione il 20 marzo del 2022. del problema e la somministrazione di farmaci salva-vita, pur sotto In Francia viene nominato un conseil scientifique il controllo da remoto del medico dal ministro per la solidarietà e la salute su impulso del di centrale operativa. presidente della Repubblica. Accanto ad esperti in medicina sono stati nominati anche un sociologo e un’antropologa.
www.forward.recentiprogressi.it — forward #26 15 1983 1994 1998 Il matematico Michele Pellerey Guy Le Boterf, sociologo e consulente Con il decreto ministeriale “Linee dà una definizione delle in risorse umane, ritiene la competenza guida di riferimento per l’istituzione competenze contestualizzata un insieme riconosciuto e provato, e il funzionamento dei comitati etici” all’ambito lavorativo: “Un insieme delle rappresentazioni, conoscenze, viene definito il comitato etico quale integrato di conoscenze, abilità capacità e comportamenti mobilizzati e “organismo indipendente, costituito e atteggiamenti, necessario ad combinati in maniera pertinente in un nell’ambito di una struttura sanitaria o di esplicare in maniera valida ed contesto dato. La competenza è quindi ricerca scientifica e composto secondo efficace un compito lavorativo”. una qualità specifica: quella di saper criteri di interdisciplinarietà”. combinare diverse risorse, per gestire o affrontare in maniera efficace delle situazioni. 2009 2008 2000 Per fronteggiare l’influenza suina L’Oms definisce come task shifting Rosario Drago, saggista ed esperto il governo britannico costituisce il trasferimento razionale di un in formazione, definisce come competenza il Scientific advisory group for compito alla persona meno “essenzialmente ciò che una persona dimostra emergencies. Dalla sua apertura è qualificata in grado di svolgerlo di saper fare (anche intellettualmente) stato chiamato in causa in seguito a correttamente e lo considera come in modo efficace, in relazione ad un eventi catastrofici (Fukushima) o in uno dei criteri di efficienza della determinato obbiettivo, compito o attività via precauzionale, fino all’emergenza Primary health care per la salute in un determinato ambito disciplinare covid-19. La lista dei membri non è globale. o professionale. Il risultato dimostrabile pubblica e la composizione varia in base ed osservabile di questo comportamento alle competenze ritenute necessarie. competente è la prestazione o la performance”. 2022 Nasce il Comitato tecnico scientifico Sapere, saper fare e… europeo per ripensare ad un codice di Una definizione precisa di competenza non è semplice deontologia medica per affrontare al meglio, in futuro, emergenze sanitarie come da identificare, in quanto presenta molte sfaccettature covid-19, tutelando sia i medici che i pazienti con linee guida, princìpi e regole finora non e racchiude diversi significati, secondo il contesto e la cultura previste né normate. in cui viene utilizzata. La complessità del concetto impone Il Ministero della salute individua tre quindi uno sguardo plurale. Nel tempo, è stata definita come comitati etici di valenza nazionale: Comitato etico nazionale per le performance, disposizione interna o processo di mobilitazione. sperimentazioni cliniche in ambito pediatrico; Comitato etico nazionale per le Questo ha generato, e continua a generare, diverse domande sperimentazioni cliniche relative a terapie che trovano risposte diverse e perfino contraddittorie. avanzate; Comitato etico nazionale per le sperimentazioni cliniche degli enti pubblici Come si rende visibile la competenza e come si valuta? di ricerca e altri enti pubblici a carattere nazionale. Come si può operare per aiutarne la crescita?
16 forward #26 — COMPETENZE — 2 / 2022 L’Aifa e le competenze dei R E G U L ATO R dell’innovazione Per una valutazione pubblica dell’innovazione a tutela della salute pubblica L’ Agenzia italiana del farmaco (Aifa) corso a competenze esterne all’Agenzia – io stesso ero fra coloro che si trova continuamente chiamata a hanno contribuito fin dalle prime edizioni del Rapporto assieme ai valutare il grado di innovazione delle colleghi dell’Istituto superiore di sanità (Iss) – sono oggi coordinate nuove e vecchie terapie farmacologiche. e curate prevalentemente all’interno dell’Agenzia. Oltre al Rapporto Quali sono secondo lei le competenze OsMed annuale curiamo adesso un’intera serie di rapporti su diversi necessarie e/o indispensabili che devono aspetti dell’uso dei farmaci (anziani, gravidanza, covid-19, antibiotici essere disponibili dentro l’Agenzia per poter e altri ancora), e decine di ricercatori ed esperti esterni collaborano con condurre tale attività? l’Agenzia alla loro realizzazione. Intervista a Qualcosa di simile è avvenuto in tutti gli ambiti di attività dell’a- Nicola Magrini Quando nel 2004 è stata istituita l’Aifa po- Direttore generale genzia, a partire dai settori con maggiore grado di innovazione, nei teva contare su poco più di 150 persone che Agenzia italiana quali sono necessarie competenze multidisciplinari in grado di inte- erano passate dai ruoli del Ministero della del farmaco grare i diversi aspetti clinici, farmacologici, statistico-epidemiologici, salute a quelli dell’Agenzia. Il primo direttore normativi ed etici. Per esempio, la preparazione delle istruttorie tec- dell’Aifa, Nello Martini, nel disegnarne il ruo- nico scientifiche sulle domande di ammissione alla rimborsabilità a lo e la collocazione, aveva previsto che fosse supporto delle commissioni dell’Aifa – Commissione consultiva tecni- in grado di svolgere funzioni di alta consulen- co scientifica (Cts) e il Comitato prezzi e rim- za tecnica nei confronti del Governo e delle borso (Cpr) – è curata nella maggior parte dei Regioni su un ampio range di materie inerenti casi, a differenza del passato, da personale in- alle politiche del farmaco. Oltre alle funzioni terno all’Agenzia, senza per questo rinunciare regolatorie già svolte in precedenza – in primo al coinvolgimento di esperti esterni ogni volta luogo l’autorizzazione all’immissione in com- che è utile. mercio, la farmacovigilanza, le ispezioni sui Il rafforzamento delle competenze inter- siti produttivi – si prevedevano attività quali il ne consente cioè di estendere il perimetro sostegno alla ricerca e all’informazione scientifica, la definizione della delle attività svolte dall’Aifa, di approfondire rimborsabilità e il monitoraggio dell’uso dei farmaci, la verifica della maggiormente ciascun ambito e nello stesso sostenibilità della spesa, le valutazioni sulle sperimentazioni cliniche e tempo di allargare le collaborazioni esterne e l’attività dei comitati etici. vedere una piena partecipazione della research Da una competenza prevalentemente applicativa delle norme che community. Come nell’esempio dell’OsMed, regolano i farmaci, l’Agenzia, che oggi è arrivata a circa 600 unità di l’obiettivo è quello di avere nell’Agenzia un personale, si è arricchita di colleghi che hanno acquisito competenze ruolo di riferimento, usare il suo convening di valutazione del rapporto beneficio/rischio e dei loro usi ottimali e power di mettere assieme i vari gruppi e di riu- anche nella metodologia della ricerca clinica e di critical appraisal dei scire a coinvolgere al meglio le esperienze pre- lavori scientifici. Inoltre, attività importanti come il Rapporto OsMed, senti all’esterno sia in ambito accademico sia pubblicato dall’inizio degli anni 2000 prevalentemente attraverso il ri- del Servizio sanitario nazionale (Ssn). S T U D I C L I N I C I CO V I D - 1 9 VA LU TAT I DA L L A C T S P R O P O S T E VA LU TAT E DA L L A C T S : P R O P O S T E VA LU TAT E DA L L A C T S : T I P O LO G I A D I S T U D I O E S I T I D E L L E VA LU TA Z I O N I 1% 3% Esito delle valutazioni per tipologia di studio 65% 35% Ritirato Sospeso 70% No profit Profit 6% 60% Non valutabile 50% 44% 46% 40% Non favorevole Favorevole 30% 20% Favorevole 108 Non favorevole 103 10% Non valutabile 15 Ritirato 3 0% Sospeso 7 Favorevole Non favorevole Non valutabile Sospeso/ritirato 236 Profit No profit S E T T I N G D E G L I S T U D I A P P R O VAT I FA R M AC I P R O P O S T I N E G L I S T U D I A P P R O VAT I 1% Diagnostica 30 10%
www.forward.recentiprogressi.it — forward #26 17 Alcune agenzie regolatorie adottano, nella scelta delle competenze, La preparedness non può essere bilità e prezzi dei farmaci. In un organismo un approccio di reclutamento interno alle stesse agenzie mentre di questo tipo, lo spettro delle competenze in alcuni paesi si predilige la costruzione di una rete che coinvolge solo la stesura in anticipo richieste spazia dalla valutazione dell’effica- anche strutture esterne (per esempio: accademia, società di piani di attività, ma si fonda cia e sicurezza dei farmaci alla metodologia scientifiche, operatori sanitari ecc.). Quale, secondo lei, la scelta più della ricerca clinica e della conduzione di appropriata per l’Aifa? innanzitutto sulla presenza revisioni sistematiche, dalla farmacoecono- di affidabili istituzioni tecnico mia alla organizzazione sanitaria, al diritto Nessuna istituzione, per quanto grande, sarà mai in grado di fare sanitario e farmaceutico. fronte solo con le competenze interne a tutte le necessità che dovesse- scientifiche a livello nazionale Va evitata la contrapposizione fra rappre- ro sorgere. Nello stesso tempo, senza una solida competenza interna sentanza e competenza, anche perché tutte non si è in grado, a fronte di un nuovo problema o di una emergenza, per rispondere a quesiti reali le nomine, indipendentemente dal soggetto di orientare le risposte iniziali e di utilizzare le competenze esterne di sanità pubblica. che le esprime, Regioni o Ministero della per fornire la risposta più adeguata. Si pensi alla recente esperienza salute e Ministero dell’economia e finan- di covid-19. La presenza di competenze interne all’Aifa ha messo la ze, devono riguardare persone dotate di ri- Cts nelle condizioni migliori per potersi esprimersi sulle numerose conosciuta competenza nelle materie di cui si devono occupare le richieste che sono arrivate: dall’approvazione dell’uso dei farmaci in commissioni, principalmente l’analisi critica delle evidenze scien- condizioni di emergenza alla definizione di raccomandazioni per le tifiche disponibili e del valore aggiunto dei nuovi farmaci rispetto terapie in ambito domiciliare e ospedaliero, dalle valutazioni sugli alle opzioni disponibili unitamente alla lettura dei bisogni sanitari studi clinici relativi ai farmaci covid (oltre 200 protocolli di studi cli- dei pazienti e del Ssn. Il fatto che oggi ci siano componenti delle nici covid-19 esaminati) e approvati (circa il 30 per cento) alle indica- commissioni che sono anche responsabili di servizi farmaceutici re- zioni sulle coperture vaccinali. Va sottolineato come sia stato prezioso gionali o di aziende sanitarie deve essere considerato una ricchezza il lavoro svolto dalla Unità di crisi coronavirus, istituita prontamente sia delle attuali commissioni Cts e Cpr sia della nuova commissione in Aifa grazie anche alla presenza di competenze infettivologiche di unica. Le valutazioni richiedono l’integrazione di competenze dif- alto profilo cui va la mia gratitudine. La preparedness non può essere ferenti e fra queste serve anche una conoscenza approfondita delle solo la stesura in anticipo di piani di attività, ma si fonda innanzitut- conseguenze delle decisioni che vengono continuamente adottate. to sulla presenza di affidabili istituzioni tecnico scientifiche a livello Fra l’altro, il meccanismo della rappresentanza “stretta” – le Regio- nazionale per rispondere a quesiti reali di sanità pubblica. ni che nominano personale del Servizio sanitario regionale e i mini- stri che nominano esperti di università e centri di ricerca – è in buo- na parte già superato. Nelle attuali commissioni ci sono componenti Si è discusso molto anche in passato di indicati dalle Regioni che sono professori universitari e componenti S T U D I C L I N I C I CO V I D - 1 9 VA LU TAT I DA L L A C T S procedure che rendessero trasparente indicati dai ministri e consultabile il processo regolatorio e che sono responsabili Pdecisionale, R O P O S Tanche E VA per LUquanto TAT riguarda E DA Lle LA CTS: P R O P O S T EdiVA LU TAT servizi E DA L L A C T S : T I P O LO G I A D I S T U D I O farmaceutici Ecompetenze S I T I D E Lcoinvolte L E VAnelle LU TAdiverse Z I Ofasi. NI nel Ssn. Insomma, l’e- Come si sta attrezzando l’Aifa al riguardo Le ragioni a favore di una lemento determinante Le valutazioni richiedono 1% delle nuove anche in vista del ridisegno 3% commissione unica sono Esito delle non valutazioni per tipologia di studio è la collocazione l’integrazione 65%di competenze 35% Ritirato dei comitati commissioni? Composizione Sospeso 70% lavorativa o l’h-index No profit Profit 6% tengono conto più e conflitto di interessi innanzitutto quelle di60% avere in sé. Ciò che conta è differenti e fra queste serve Non di un valutabile aspetto di “rappresentanza” o di che i componenti ab- “competenza”? in un unico organismo biano una competenza anche una conoscenza 50% le diverse competenze nelle materie trattate approfondita delle Le ragioni44%a favore di una commissione 46% 40% dalle commissioni, che Non favorevole unica, in sostituzione delle due commissioni necessarie alla valutazione Favorevole siano intellettualmente conseguenze delle decisioni Cts e Cpr, sono innanzitutto quelle di avere 30% onesti, e che siano di- di rimborsabilità e prezzi che vengono continuamente in un unico organismo le diverse competen- sponibili a dedicare in 20% ze necessarie alla valutazione di rimborsa- dei farmaci.108 Favorevole maniera continua- t adottate. Non favorevole 103 10% Non valutabile 15 Ritirato 3 0% Sospeso 7 Favorevole Non favorevole Non valutabile Sospeso/ritirato 236 Profit No profit S E T T I N G D E G L I S T U D I A P P R O VAT I FA R M AC I P R O P O S T I N E G L I S T U D I A P P R O VAT I 1% Diagnostica 30 10% Prevenzione 25 20 24% 61% 15 Non ospedalizzati Ospedalizzati 10 5 4% 0 Ospedalizzati ori tici i i i a e non r ne fero odulat rombo HCQ chicina tiviral teroid b mA Vaccin ectin IVIG Al t r o te I n n o m A nt i t Col An S Ive r m u Imm Fonte: Agenzia italiana del farmaco. Aggiornamento al 22.06.2022.
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