Compendium dei progetti finanzati ex art. 9 Legge 53/2000 - scadenza di febbraio 2007

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Compendium dei progetti finanzati ex art. 9 Legge 53/2000 - scadenza di febbraio 2007
Compendium
 dei progetti finanzati
ex art. 9 Legge 53/2000

- scadenza di febbraio 2007 -

               Draft

        Roma, 10 marzo 2008

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Compendium dei progetti finanzati ex art. 9 Legge 53/2000 - scadenza di febbraio 2007
Indice

Premessa ..................................................................................................................................3
Introduzione...............................................................................................................................4
1. L’analisi quantitativa dei progetti di cui all’ art. 9 della Legge 8 marzo 2000, n. 53 ................6
2. Come si legge il compendium..............................................................................................15
2.1 I progetti di lettera A .........................................................................................................16
2.2 I progetti di lettera B .........................................................................................................31
2.3 I progetti di lettera C .........................................................................................................37
2.4 I progetti di lettera D .........................................................................................................50
2.5 I Progetti misti...................................................................................................................51

Il presente documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro coordinato dalla dott.ssa Francesca Pelaia – Dirigente
dell’Ufficio II del Dipartimento Politiche per la Famiglia – PCM in collaborazione con l’ISFOL.
Il gruppo di lavoro che ha redatto il presente compendium è composto da: Anna Maria De Florio, Serena Fabrizi, Monica
Gentile, Donatella Gobbi (Isfol), Paola Paniccio (Isfol) e Valeria Viale (Isfol).

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Premessa
Il presente Compendium intende fornire un quadro sintetico, seppur limitato, delle esperienze di conciliazione
ritenute valide e, come tali, meritevoli di accesso ai finanziamenti di cui all’art. 9 della legge 8 marzo 2000,
n.53. Dei diversi progetti ammessi, totalmente o parzialmente, in base alla valutazione effettuata dalla
Commissione, è stata predisposta una scheda che ne riporta le caratteristiche salienti.

Se, per un verso, questo documento presenta in termini concreti l’applicazione della misura, occorre
comunque sottolineare che, avendo il Dipartimento pubblicato un avviso di finanziamento per il 2008 che ha
superato tutte le indicazioni fornite in precedenza, delle innovazioni ivi contenute occorrerà tener conto per
l’elaborazione di nuove proposte progettuali per le prossime scadenze.

Tutta la documentazione è disponibile sul sito del Ministero per le Politiche della Famiglia al link:
http://www.politichefamiglia.it/documentazione/dossier/conciliazione-l-53/guida-alla-progettazione.aspx.

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Introduzione
Nel termine “conciliazione” (dal latino cum e calare, cioè “chiamare insieme”) è insita l’idea di un incontro tra
due o più parti per il raggiungimento di un’intesa. Se l’intesa da raggiungere riguarda il rapporto tra il tempo
dedicato al lavoro e quello riservato alla famiglia, la conciliazione cessa di essere un problema di carattere
individuale per diventare una questione che deve essere oggetto di una specifica politica pubblica.

Se è vero, infatti, che è a livello individuale che si manifestano, in tutta la loro evidenza, le esigenze di un
maggiore equilibrio tra tempo dedicato al lavoro e tempo dedicato alla vita familiare, è altrettanto vero che il
singolo non può riuscire, da solo, a trovare una risposta adeguata a tali bisogni: soprattutto, non in via stabile
e strutturata. E questo ha un inevitabile costo sociale: nell’impossibilità di conciliare, gli individui
semplicemente rinunciano a costruire una famiglia e ad avere figli. Oppure, e vale soprattutto per le donne,
rinunciano alla vita professionale. Una chiara misura di tali costi è data dall’andamento di alcuni indicatori:
tasso demografico, tasso di occupazione e tasso di attività femminile.

Perché l’impasse possa essere superato occorre, allora, che i decisori pubblici assumano su di sé la
complessità del problema, elaborando soluzioni accessibili che, mobilitando attori e risorse diversi,
consentano all’individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che lo stesso è chiamato ad interpretare all’interno
di una società complessa.

Questa è, appunto, la finalità delle politiche per la conciliazione: l’innovazione di modelli sociali, economici e
culturali per rendere compatibili sfera familiare e sfera lavorativa, così da migliorare la qualità della vita dei
singoli. Si tratta di politiche che coinvolgono in primo luogo le donne, ma anche gli uomini, i bambini e le
organizzazioni; che interessano la sfera privata, ma anche quella pubblica, politica e sociale, di ciascun
individuo; che hanno un impatto evidente sull’organizzazione del lavoro e dei tempi delle città, nonché sul
coordinamento dei servizi di interesse pubblico.

In ambito europeo, le istituzioni sono intervenute per la prima volta sul tema con la Raccomandazione
92/241/CE, che invita gli Stati membri a incoraggiare iniziative volte a consentire alle donne e agli uomini di
conciliare le proprie responsabilità professionali con quelle familiari, di educazione e cura dei figli. In tal modo,
la conciliazione non viene più considerata un problema esclusivamente femminile: diviene una questione che
riguarda tutti i lavoratori, indipendentemente dal genere.

Successivi documenti comunitari (tra cui, in particolare, la Risoluzione del Consiglio dei Ministri per
l'occupazione e la politica sociale 218/2000) hanno ribadito la necessità di garantire una partecipazione
equilibrata delle donne e degli uomini all’attività professionale e alla vita familiare, rafforzando i servizi di
sostegno alle famiglie, armonizzando gli orari scolastici e di lavoro e incoraggiando le PMI ad introdurre
pratiche gestionali che tengano conto della vita familiare dei propri lavoratori e lavoratrici.

In Italia, il dibattito intorno a questo tema si è sviluppato verso la metà degli anni Ottanta, in seguito
all’iniziativa di legge popolare “Le donne cambiano i tempi”, in cui si afferma per la prima volta che conciliare i
tempi di cura parentale, orari di lavoro e tempi per sé non costituisce più un problema privato ma una
questione di interesse della collettività.

Con la Legge 10 aprile 1991, n. 125, recante “Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel
lavoro”, vengono riprese e ampliate le raccomandazioni comunitarie a tutela della maternità e contro le
discriminazioni sul lavoro.

Il vero punto di svolta, dal punto vista normativo e culturale, si è avuto, però, con l’entrata in vigore della Legge
8 Marzo 2000, n. 53, recante “Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla

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cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città". La legge si pone l’obiettivo di promuovere
un equilibrio tra i tempi di lavoro, di cura, di formazione e di relazione, mediante l’istituzione dei congedi
parentali e l’estensione del sostegno ai genitori di soggetti portatori di handicap, l’istituzione di misure a
sostegno della flessibilità di orario e di norme che dispongono il coordinamento dei tempi di funzionamento
delle città. Tra le varie misure, viene introdotto, in particolare, l’articolo 9 che prevede l’erogazione di contributi
in favore di aziende che intendono realizzare azioni positive orientate alla conciliazione tra vita professionale e
vita familiare.

Le tipologie di azione finanziabili sono molteplici. L’elenco contenuto nella versione originale dell’art. 9 è stato,
peraltro, arricchito dalla legge finanziaria per il 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296), a seguito della quale è
ora possibile il finanziamento di:

    a) progetti che consentano alla lavoratrice madre o al lavoratore padre di usufruire di particolari forme di
       flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro, con priorità per i genitori che abbiano bambini
       fino a 12 anni di età, limite protratto fino ai 15 anni, in caso di affidamento o di adozione. In tale
       contesto, tra le azioni finanziabili si collocano il part time reversibile, il telelavoro e il lavoro a domicilio,
       la banca delle ore, l’orario flessibile, l’orario concentrato, la flessibilità sui turni, ecc;
    b) percorsi formativi per il reinserimento in azienda dei lavoratori dopo un periodo di congedo superiore a
       60 giorni;
    c) progetti che consentano la sostituzione del titolare di impresa o del lavoratore autonomo, in periodi
       corrispondenti a quelli di astensione obbligatoria o di congedo parentale, con altro imprenditore o
       lavoratore autonomo;
    d) interventi e azioni volti a favorire la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione della prestazione
       lavorativa e la formazione dei lavoratori con figli minori e disabili o anziani non autosufficienti a carico
       e a qualificare l'azienda come luogo di promozione di forme di conciliazione.

La medesima norma ha inoltre incluso, tra i soggetti finanziabili, anche le Aziende Sanitarie e le Aziende
Ospedaliere, le cui richieste di contributi saranno, però, soddisfatte a concorrenza della somma che residua,
una volta esaurite quelle delle imprese private.

I progetti sono finanziabili al 100% fino a un importo complessivo pari ad un milione di euro.
La loro durata massima è di 24 mesi, anche se per i progetti di lettera c) valgono alcune regole peculiari (per
le quali si rimanda a pag. 35) .

                                                           5
1. L’analisi quantitativa dei progetti di cui all’ art. 9 della Legge 8 marzo 2000,
n. 53
Dal 2007, il Dipartimento per le Politiche della Famiglia, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri,
gestisce il procedimento per la sperimentazione di azioni positive finanziate a valere sull’art. 9 della Legge
53/2000, dopo il trasferimento delle competenze in materia di politiche per la conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale1.

Prima di illustrare i dati relativi alla gestione del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, è opportuno offrire
un quadro sintetico dei risultati relativi agli anni dal 2001 al 2006, sulla base dei dati forniti dal Ministero del
Lavoro e della Previdenza sociale, Divisione IV della D.G. Mercato del Lavoro, responsabile in precedenza per
l’attuazione della misura.

A partire da settembre 2001 e fino a dicembre 2006, sono stati presentati 704 progetti, di cui 316 ammessi a
finanziamento.

Nel grafico 1, i progetti sono stati ripartiti per annualità di approvazione, evidenziando quelli già conclusi, quelli
ancora in corso e i progetti che hanno rinunciato al finanziamento.

       Grafico 1 – Progetti ammessi a finanziamento ex art. 9 Legge n. 53/00 Anni 2001-2006

                          100
                                                                                                                       88
                                       Conclusi
                          80           Non conclusi
                                       Rinuncia
            n. progetti

                          60                                                    54

                          40                                   36                                     34
                                              30

                          20    11                                                               13
                                                       9                9                8                         9
                                                                    2                5                     5                2
                                     0 1           0
                           0
                                 2001             2002           2003             2004             2005             2006
                                                             Anno di riferimento
       Fonte: Elaborazione Isfol su dati MLPS, D.G. del Mercato del Lavoro, Divisione IV, dicembre 2006

1Gli atti principali con i quali è avvenuto il trasferimento di competenze in materia di politiche per la conciliazione dei tempi di vita e
di lavoro dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale al Dipartimento per le Politiche della Famiglia sono:
      - DL 18 maggio 2006, n. 181, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino della Presidenza del Consiglio dei Ministri e
           dei Ministeri”, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2006, n. 233;
      - DPCM 15 giugno 2006, recante “Delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Politiche per la
           famiglia al Ministro senza portafoglio on. Rosy Bindi”;
      - Legge finanziaria per il 2007 (L. 27 dicembre 2006, n. 296), che ha trasferito il finanziamento dei progetti ex art. 9 Legge n.
           53/00 a carico del Fondo delle politiche per la famiglia (istituito con DL 223 del 4/7/06 convertito con modificazioni in Legge
           4 agosto 2006, n. 248);

                                                                    6
Il grafico evidenzia chiaramente un aumento progressivo dei progetti ammessi a finanziamento.

Nel grafico 2, viene riportata la distribuzione dei progetti sulle tipologie di azioni positive finanziabili.

       Grafico 2 – Progetti ammessi a finanziamento ex art. 9 Legge n. 53/00 Anni 2001-2006
                    Distribuzione per tipologie di progetto

                     A                                                                         120

                     B                      21

                    C                                                                    106

                 A-B                                                   66

              A-B-C               3

                         0                          50                        100                         150

       Fonte: Elaborazione Isfol su dati MLPS, D.G. del Mercato del Lavoro, Divisione IV, dicembre 2006

La prevalenza di progetti di lettera A evidenzia l’interesse delle aziende a soddisfare le esigenze di
conciliazione per i lavoratori dipendenti, attraverso misure di flessibilità volte a favorire una riorganizzazione
aziendale in termini di orario di lavoro e/o modalità lavorative.

Non meno importante è la presenza di progetti che, accanto alle misure di flessibilità, prevedono anche azioni
di formazione al rientro, spesso da congedi parentali (progetti A-B), per consentire a coloro che si assentano
di reinserirsi nel contesto aziendale in modo tale da non veder compromessa le proprie prospettive di carriera,
con un vantaggio anche per l’impresa che non perde, così, le professionalità presenti al suo interno.

Passiamo ora ad analizzare i dati relativi alla gestione del Dipartimento delle Politiche della Famiglia. Nel
2007, per le tre scadenze previste2, sono stati presentati complessivamente 232 progetti.

Nel grafico 3, si propone la distribuzione dei progetti presentati in base alle tipologie di progetto, che, come già
sottolineato, a partire dal 2007, sono aumentate a seguito dell’introduzione delle azioni di lettera D, volte a
qualificare l’azienda come family friendly, in funzione della sperimentazione di nuove soluzioni per la
conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia.

2   Le scadenze previste nel 2007 sono state: 12 febbraio, 11 giugno e 10 ottobre.

                                                                   7
Tale tipologia di azione, introdotta con la Legge Finanziaria per l’anno 2007 (L. 27 dicembre 2006, n. 296) e
che rappresenta un indubbio elemento di novità, risulta ancora scarsamente utilizzata e spesso integrata con
interventi di altro tipo.
     Grafico 3 – Distribuzione dei progetti presentati per tipologia di progetto e per scadenza di presentazione – Anno 2007

                                      16                 20         12
                Lett. A

                Lett. B       6            7   1

                Lett. C                            36                            32                      21

                Lett. D 0     4        11

                                               31             10            13
            Lett. A+B
                                                                                                                       feb-07
            Lett. A+D 010
                                                                                                                       giu-07
                           11     7
        Lett. A+B+D                                                                                                    ott-07
            Lett. B+D     011

                          0                         20             40                 60                 80                 100

     Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM,, dicembre 2007

I dati relativi al 2007 evidenziano un sensibile interesse del mondo del lavoro autonomo3 alle azioni di
sostituzione legate alla genitorialità. La lettera C, infatti, con 89 progetti presentati totalizza il 38% circa delle
richieste di finanziamento.

Nell’ambito dei progetti “misti”, le azioni progettuali che integrano la flessibilità con la formazione al rientro dai
congedi (lettera A+B) sembrano affermarsi, con il 23% delle richieste di finanziamento, come tipologia
maggiormente praticata dopo i progetti di lettera C.

Sempre tra i progetti “misti” o integrati, nel corso del 2007, si registra un interesse crescente per le azioni di
lettera D. Anche se in misura ancora poco rilevante (5%)4, la presenza di tali progetti costituisce il segnale che
le aziende propongono, per la soluzione delle esigenze conciliative dei propri lavoratori, idee progettuali mirate
a combinare fra loro azioni sempre più orientate a soluzioni di tipo personalizzato e allo sviluppo di servizi.

Nel grafico 4, si prende a riferimento la distribuzione dei progetti presentati per tipologia di progetto e
finanziamento richiesto che, nel 2007, si attesta complessivamente intorno ai 21 milioni di euro. La
suddivisione ulteriore in base alle scadenze di presentazione consente di evidenziare come, per le scadenze
di giugno e ottobre, sia evidente una crescente richiesta di finanziamento per la lettera D sia nella versione
“mista” con altre tipologie che a livello singolo.

3 Destinatari dei progetti di lettera C sono i titolari di impresa, intesi come coloro che esercitano individualmente l’attività d’impresa, i
lavoratori autonomi, compresi i liberi professionisti, ed i lavoratori a progetto (Cfr. Circolare n. 1 del 26 gennaio 2007).
4 La percentuale riguarda i soli progetti misti che comprendono la lettera D (A+D, B+D, A+B+D).

                                                                        8
Grafico 4 – Distribuzione dei progetti presentati per tipologia di progetto e per finanziamento richiesto– Anno 2007

                       ,00
                   .000
                  0
              .0 0
            €6           0
                      0,0
                  0.00
              .0 0
            €5         ,00                                                                                                 ott-07
                   .000
                  0
              .0 0                                                                                                         giu-07
            €4           0
                      0,0
                  0.00                                                                                                     feb-07
              .0 0
            €3         ,00
                   .000
                  0
              .0 0
            €2           0
                      0,0
                  0.00
              .0 0
            €1          €-    Lett. A   Lett. B   Lett. C       Lett. D               Lett.   Lett.     Lett.     Lett.
                                                                                      A+B     A+D      A+B+D      B+D

    Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM, dicembre 2007

Da una prima analisi degli importi richiesti, le misure relative alla flessibilità, unitamente a quelle che
prevedono anche la formazione al rientro (Lettera A e A+B), assorbono complessivamente il 52% delle
richieste. E’ interessante anche il dato relativo al finanziamento richiesto per progetti di lettera D, che nel
complesso è pari a circa il 30% del totale dei contributi richiesti nel corso di tutto il 2007, a fronte di un numero
piuttosto esiguo di progetti presentati.

Il grafico 5 sui progetti presentati riguarda la distribuzione geografica a livello regionale, suddivisa per le tre
scadenze di presentazione.

Grafico 5 – Distribuzione dei progetti presentati per regioni e per scadenza di presentazione– Anno 2007

          50
          45
          40                                                                                                    ott-07
          35                                                                                                    giu-07
          30                                                                                                    feb-07

          25
          20
          15
          10
           5
           0
                 Ca

                 Ca

                 Em

                 Fr

                 La

                                                                               Pi

                                                                                  Sa

                                                                                  Si

                                                                                                          Ve
                 Ab

                 Ba

                                                     Li

                                                               Lo

                                                                       M

                                                                                  Pu

                                                                                                      To

                                                                                                          Tr

                                                                                                          Um

                                                                                                          Va
                   iu

                                                                                  e

                                                                                     ci l
                                                      gu

                                                                        ar

                                                                                                            en
                    z io

                                                                                      rd

                                                                                                             ne
                                                                 m
                    la

                    m
                    ru

                    s il

                                                                                      gl

                                                                                                        sc

                                                                                                             l le
                                                                                       m
                     ili a

                                                                                                               br
                      li V

                                                                                         ia
                                                                           c
                                                         r

                                                                 ba
                        br

                        pa

                                                                                          eg
                                                                                          ia
                         zz

                                                                                                                 tin
                                                                                           on
                         ic a

                                                                                                           a

                                                                                                                  to
                                                          ia

                                                                             he

                                                                                                                   ia

                                                                                                                    d'A
                                                                                                                    na
                           ia

                           R.

                            .G
                             o

                                                                     rd

                                                                                                                     o
                             nia

                                                                                             na
                                                                                             te
                              ta

                                                                                                                       A.

                                                                                                                       os
                                                                        ia
                                .

                                                                                                                          A.

                                                                                                                          ta

    Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM, dicembre 2007

Questa suddivisione evidenzia la capacità progettuale espressa dai proponenti a livello regionale.

                                                                        9
L’Emilia Romagna, il Piemonte e la Toscana, sono le regioni che per il centro nord totalizzano il 52% dei
progetti presentati. Per il Sud si segnala la Campania dalla quale, nel 2007, sono stati presentati 24 progetti.
Spesso la presenza di servizi pubblici a livello regionale o provinciale che svolgono attività di informazione,
consulenza e sostegno alla progettazione su questo particolare strumento può determinare un incremento
della capacità progettuale a livello territoriale.

Tale dato fa riflettere sull’opportunità di rafforzare l’azione di informazione e consulenza alla progettazione
soprattutto nei territori che esprimono scarsa capacità progettuale, con il coinvolgimento di attori chiave come
le Province e le Consigliere di parità.

I progetti approvati nel 2007

Per il 2007, su 90 progetti presentati, 50 sono stati ammessi a finanziamento, con un tasso di successo
complessivo del 55,5% per un importo pari a € 3.052.326,69 di finanziamento concesso.

Grafico 6 – Progetti presentati e approvati per tipologia di progetto – Scadenza Febbraio 2007

                                                  11
           Lett. A                                               16                                Presentati

                                                                                                   Approvati
                                      6
           Lett. B                    6

                                                       12
           Lett. C                                                                                           36

                                                                            20
        Lett. A+B                                                                                  31

                           1
    Lett. A+B+D            1

                     0          5          10               15         20        25           30        35        40

    Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM, dicembre 2007

                                                                  10
Grafico 7 -Tasso di successo dei progetti per tipologia d’azione

                                                 Tasso di successo

    Lett. A+B+D                                                                                 100%

        Lett. A+B                                                            65%

            Lett. C                                 33%

            Lett. B                                                                             100%

            Lett. A                                                             69%

                       0%            20%             40%             60%            80%       100%     120%

                                                           Tasso di successo

    Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM, dicembre 2007

La suddivisione per tipologie di progetto (grafico 6) consente di far emergere il tasso di successo dei progetti
per ciascuna tipologia d’azione (grafico 7). Tutte le azioni progettuali rivolte a lavoratori dipendenti hanno un
tasso di successo che supera il 65%, mentre per le azioni rivolte a titolari d’impresa e lavoratori autonomi, il
tasso si abbassa sensibilmente, passando al 33%.

Tale dato evidenzia la necessità di offrire un maggiore supporto alla progettazione a queste categorie di
beneficiari che spesso, a differenza delle aziende che affidano la progettazione ad esperti esterni o interni,
redigono le proposte progettuali senza l’ausilio di specialisti.

L’espressione di una buona capacità progettuale è al centro anche del grafico successivo (grafico 8) che
propone una distinzione dei progetti approvati in ammessi e ammessi parzialmente. Ciò consente di misurare
per quanti progetti sia stato necessario effettuare un ridimensionamento di attività e costi, pur in presenza di
una buona proposta sperimentale.

                                                                11
Grafico 8 – Progetti approvati per tipologia di progetto e per tipologia di ammissione – Scadenza Febbraio 2007

        16                                                                 15
                       Ammessi parzialmente
        14
                       Ammessi totalmente
        12

        10
                   8
         8                                              7

         6                                    5                 5                5

         4                 3

         2                            1                                                       1
                                                                                                  0
         0
                 Lett. A            Lett. B           Lett. C            Lett. A+B      Lett. A+B+D

    Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM, dicembre 2007

Tra i progetti ammessi parzialmente, le tipologie maggiormente interessate sono quelle relative alle
sperimentazione in tema di introduzione in azienda di misure di flessibilità (lettera A), anche quando esse sono
unite alla formazione al rientro (lettera A+B).

Al contrario, risulta molto alto il tasso di ammissione totale dei progetti di formazione al rientro da un congedo,
che ha riguardato cinque progetti su sei (oltre l’80%).

Il successivo grafico 9, evidenzia l’attribuzione percentuale del finanziamento per ciascuna tipologia di
progetto.

La parte più sostanziosa del finanziamento va, nuovamente, ai progetti che promuovono la flessibilità di orari e
modalità di lavoro all’interno dell’azienda, anche quando questa si accompagna alla formazione al rientro o a
soluzioni rientranti nella lettera D. Ciò significa anche che questi progetti hanno un costo medio superiore agli
altri (i progetti di lettera A e A+B+D superano i centomila euro, mentre gli A+B si attestano mediamente sopra i
sessantamila), che si può giustificare da un lato con la maggiore numerosità dei destinatari e dall’altro con la
più rilevante complessità delle azioni progettuali.

                                                                    12
Grafico 9 – Percentuale di attribuzione di finanziamento per tipologia di progetto – Scadenza Febbraio 2007

                      Lett. A+B+D
                           5%                                                                    Lett. A
                                                                                                  39%

                                                                                       Lett. B
                  Lett. A+B                                                              1%
                    44%
                                                          Lett. C
                                                           11%

    Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM, dicembre 2007

A sostegno di questa tesi vi sono i dati relativi alle categorie residuali, cioè la lettera C e lettera B; la prima
risulta meno costosa in quanto prevede un unico destinatario per un complessivo lasso di tempo minore (12
mesi) rispetto alla durata massima di un progetto che è di 24 mesi. La seconda comporta costi contenuti in
quanto i percorsi formativi previsti nei progetti di lettera B hanno spesso una durata limitata.

L’ultimo grafico di questa sezione è dedicata al numero di destinatari effettivi dei progetti, suddivisi per
tipologia d’azione.

Grafico 10 – Destinatari effettivi per tipologia di progetto – Scadenza Febbraio 2007

                            12                                                                           Lett. A
                     10                                                                                  Lett. B
                                                                                                         Lett. C
              152                                                                                        Lett. A+B
                                                                                                         Lett. A+B+D

                                                                                                 1.044
                12

    Fonte: Elaborazione Isfol su dati del Dip. Politiche della famiglia, PCM, dicembre 2007

                                                                13
Il numero dei destinatari dei progetti che sperimentano la flessibilità insieme alla formazione al rientro da un
congedo è molto elevato; ciò evidenzia come tale tipologia di progetti misti rappresenti la strada maggiormente
percorsa per offrire soluzioni ai problemi di conciliazione manifestati dai lavoratori dipendenti all’interno di
aziende di dimensioni medio-grandi.

È elevato anche il numero dei destinatari per le sole azioni di flessibilità, dove si registra una media di 14
destinatari a progetto. Sulla stessa media si attesta l’unico progetto misto comprendente la lettera D, mentre
notevolmente più basso è il numero dei destinatari delle altre due tipologie di progetto.

                                                      14
2. Come si legge il compendium

Si riportano di seguito le schede di sintesi relative ai progetti dichiarati finanziabili nell’ambito della scadenza di
Febbraio 2007.
Si rammenta che per tale scadenza sono stati finanziati 50 progetti su un totale di 90 presentati
Le schede sono ordinate per tipologia d’azione (lettera A, B, C, D e misti) e, all’interno di ciascuna tipologia, su
base territoriale.
Poiché i progetti possono essere ammessi a finanziamento totale o parziale, le sintesi dei progetti ammessi
parzialmente riportano unicamente le azioni ammesse a finanziamento.
Un’ultima avvertenza è necessaria. Trattandosi di una versione provvisoria del compendium, si è ritenuto di
presentare le schede progetto in forma anonima, in attesa della necessaria autorizzazione alla diffusione dei
dati ivi contenuti da parte di tutti i soggetti ammessi a finanziamento.

                                                          15
2.1 I progetti di lettera A
I progetti appartenenti a questa tipologia di azione consentono il finanziamento di interventi per l’introduzione e
la sperimentazione di particolari forme di flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro5.

Le forme di flessibilità possono riguardare, a titolo esemplificativo, il part-time reversibile, il telelavoro, l’orario
flessibile anche su turni, la banca delle ore, l’orario concentrato, ecc. È possibile proporre un progetto che
introduca più forme di flessibilità tra quelle citate oppure forme anche diverse da esse purché rappresentino
una soluzione concreta a bisogni espliciti di conciliazione dei lavoratori che ne sono anche beneficiari.

I progetti presentati devono essere caratterizzati dall’innovatività e cioè dalla capacità di introdurre all’interno
dell’azienda nuove forme di flessibilità o modalità organizzative in favore della conciliazione. Le azioni
innovative possono introdurre delle novità rispetto al contratto collettivo nazionale applicato in azienda, come
l’inserimento di un istituto contrattualmente non previsto, oppure alle prassi vigenti.

L’introduzione in azienda di forme di flessibilità e di organizzazione del lavoro sono garantite, come per tutte le
tipologie di progetto rivolte ai lavoratori dipendenti, da specifici accordi con le associazioni sindacali dei
lavoratori, appositamente stipulati per introdurre una procedura generale oppure per fornire soluzioni dirette a
specifiche esigenze di singoli lavoratori. In mancanza di simili accordi, i progetti sono considerati inammissibili.

I beneficiari delle azioni sperimentate sono i lavoratori dipendenti con figli minori, con priorità per i genitori che
abbiano bambini fino a 12 anni di età e fino a 15 anni, in caso di affidamento, adozione e disabilità del minore6.
La durata massima dei progetti è 24 mesi e l’importo massimo che può essere richiesto da un progetto è
stabilito in un milione di euro.

5   Cfr Legge 8 marzo 2000, n. 53, art 9 e DM 15/5/2001 cosi come aggiornato dal DM 24/1/2007.
6   Cfr Circolare n. 1/07 del 26 gennaio 2007 della PCM - Dip. Politiche per la Famiglia e MLPS – DG Mercato del Lavoro.

                                                                  16
TIPOLOGIA A

                                                                                                   Campania

Settore di attività               Trasporto Pubblico Locale
Titolo del progetto               “FAMIGLIA IN LINEA”

Numero beneficiari                26
Durata del progetto               12 mesi
Importo del finanziamento         197.567,98
concesso
Azioni previste (parole chiave)   Part time reversibile - Telelavoro

Sintesi del progetto              Il progetto prevede un intervento integrato composto dall’applicazione
                                  del telelavoro (9 mesi) domiciliare per 10 lavoratrici madri al rientro
                                  dall’astensione obbligatoria per maternità e la concessione del part-
                                  time reversibile (12 mesi) a 16 lavoratori/trici con figli al di sotto degli 8
                                  anni.
                                  L’azione positiva di telelavoro consiste nell’installazione di 10
                                  postazioni domiciliari ed è rivolto a lavoratrici madri con inquadramento
                                  di operatrice di esercizio (conducenti di autobus). Le mansioni da
                                  svolgere consisteranno in attività di call center (gestione di un numero
                                  verde), erogazione di informazioni e gestione dei reclami dei clienti,
                                  ricezione di comunicazioni da parte dei dipendenti (personale
                                  viaggiante) e trattamento informatizzato relativo a dati dei dipendenti
                                  per un periodo di nove mesi con un orario giornaliero di 4,40 ore.
                                  Durante il primo mese le destinatarie saranno affiancate da un tutor
                                  aziendale e fruiranno di un breve percorso formativo/informativo che
                                  consentirà loro di acquisire piena autonomia nella gestione delle
                                  attrezzature informatiche e telematiche.
                                  Per quel che riguarda la concessione del part-time reversibile (50%
                                  della prestazione prevista dal contratto di categoria), dopo un’analisi
                                  dei fabbisogni sul personale, esso potrà essere orizzontale o verticale
                                  e sarà concesso su richiesta scritta e motivata del lavoratore. La
                                  diffusione dei risultati prevede la predisposizione di rapporti intermedi
                                  volti a verificare eventuali scostamenti attuativi del progetto e l’effettivo
                                  raggiungimento dei risultati attesi e la redazione di una relazione finale
                                  consuntiva delle attività effettivamente realizzate.

                                                  17
TIPOLOGIA A

                                                                               Emilia Romagna

Settore di attività    Trasporti conto terzi - sollevamenti eccezionali
Titolo del progetto    Sistema innovativo sperimentale integrato da strumenti dedicati alla
                       flessibilità e alla conciliazione

Numero beneficiari     84
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     331.103,50
Azioni previste        Telelavoro - Part time reversibile - Orario flessibile - Banca delle ore

Sintesi del progetto   L’azienda proponente, operante nel settore dei trasporti e sollevamenti
                       eccezionali, è stata interessata, negli ultimi anni, da fusioni di diverse
                       società acquisite. Ciò ha comportato il trasferimento di alcuni
                       dipendenti in una nuova sede e ha evidenziato la necessità di definire
                       nuovi modelli di organizzazione del lavoro basati su dinamiche meno
                       rigide. Gli strumenti proposti sono:
                       - l’introduzione di flessibilità organizzativa per favorire orari di entrata e
                       uscita più elastici in risposta alle esigenze di organizzazione familiare e
                       sperimentazione di una banca delle ore, tramite l’attivazione di uno
                       strumento marcatempo interno (con la supervisione di un consulente
                       esterno);
                       - decentramento del lavoro di un gruppo di lavoratori/trici dalla sede
                       centrale alle varie filiali situate vicino alle abitazioni dei dipendenti e
                       approntamento di postazioni lavorative per telelavoro;
                       - inserimento di nuovi lavoratori (3 full time e 1 part time) con contratto
                       full time per rispondere alle richieste di riduzione di orario provenienti
                       da alcune lavoratrici;
                       - istituzione di navette per il trasporto di lavoratori dal centro di
                       residenza alla sede di lavoro. I destinatari delle azioni sono
                       attualmente 84 (49 uomini e 35 donne).
                       L’attività di monitoraggio sarà realizzata in maniera concertativa dalla
                       Direzione aziendale e dalle Rappresentanze sindacali territoriali e
                       datoriali.

                                       18
TIPOLOGIA A

                                                                             Emilia Romagna

Settore di attività     Metalmeccanico artigiano
Titolo del progetto     Famiglia e lavoro

Numero beneficiari      1
Durata del progetto     24 mesi
Importo finanziato      30.710,70
Azioni previste         Part time reversibile

Sintesi del progetto:   Il progetto prevede la concessione, su richiesta, del part-time
                        reversibile (20 ore settimanali) ad una lavoratrice madre al rientro dalla
                        maternità e l’assunzione di un lavoratore in sostituzione con contratto
                        part-time per 20 ore settimanali. L’azienda è un’officina meccanica di
                        tornitura, fresatura e montaggio e opera a livello artigianale. La
                        lavoratrice madre svolge mansioni di impiegata con controllo qualità in
                        officina. È previsto l’impegno da parte del responsabile del progetto a
                        monitorare il mantenimento dello standard qualitativo del lavoro
                        organizzato su più figure professionali e la soddisfazione dei lavoratori.

                                        19
TIPOLOGIA A

                                                                             Emilia Romagna

Settore di attività    Controllo di qualità e certificazione
Titolo del progetto    Conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro

Numero beneficiari     1
Durata del progetto    8 mesi
Importo finanziato     19.352,16
Azioni previste        Part time reversibile

Sintesi del progetto   Il progetto prevede la concessione del part-time reversibile (20 ore
                       settimanali) per 8 mesi ad una lavoratrice madre per consentirle la cura
                       della figlia di un anno. L’azienda opera nel campo del controllo di
                       qualità e certificazione e la lavoratrice si occupa di consulenza per la
                       certificazione della qualità secondo le norme UNI EN ISO 9001:2000,
                       ambiente UNI EN ISO 14001 e sicurezza. In sostituzione verrà assunto
                       un lavoratore part-time per il medesimo periodo e con eguale monte
                       ore. Il CCNL di riferimento non prevede il diritto al part-time post
                       maternità per aziende con meno di 20 dipendenti. Il monitoraggio sarà
                       bimestrale e la valutazione sarà effettuata alla conclusione delle attività
                       per verificarne i risultati in termini di produzione, organizzazione ed
                       erogazione del servizio.

                                       20
TIPOLOGIA A

                                                                                Emilia Romagna

Settore di attività    Settore educativo dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza
Titolo del progetto    Service web: donne, lavoro ed esigenze familiari

Numero beneficiari     6
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     104.509,00
Azioni previste        Part time reversibile - Orario concentrato - Orario flessibile

Sintesi del progetto    Il proponente è una Cooperativa Sociale ONLUS che opera nel
                        settore educativo dei servizi per l’infanzia (asilo nido privati e in
                        convenzione) e dei servizi per l’adolescenza. Scopo del progetto è
                        rispondere al bisogno di conciliazione espresso da 6 lavoratrici madri.
                        Il progetto prevede l’introduzione di tre diverse forme di conciliazione:
                            - part time reversibile per 20 ore settimanali per 2 socie-lavoratrici
                            ciascuna con tre figli di età inferiore agli 8 anni;
                            - concentrazione di orario nella mattina per 3 socie-lavoratrici di cui
                            2 con necessità di assistenza a genitori anziani e 1 di gestione di
                            due figli piccoli. I turni di mattina saranno svolti per un massimo di
                            28-30 ore settimanali;
                            - concessione di un periodo di congedo personale di due mesi
                            all’anno (luglio e agosto per due anni consecutivi) per 1 socia-
                            lavoratrice madre di due figli di età inferiore ai 5 anni.
                       A compensazione delle forme di flessibilità che verranno introdotte, è
                       prevista l’assunzione di 4 sostituti (1 full time, 2 part time e 1 con
                       contratto a termine) per i quali è previsto un affiancamento formativo.
                       Per il monitoraggio e la valutazione, sono previsti dei report intermedi
                       trimestrali a conclusione di ognuna delle fasi del progetto. In fase di
                       controllo, il responsabile di progetto si avvarrà del supporto delle parti
                       sociali e di esperti. L’attività di monitoraggio esplorerà i livelli d’impatto,
                       di gradimento, di efficienza delle misure di conciliazione e di ricezione
                       sul territorio.

                                        21
TIPOLOGIA A

                                                                                    Lombardia

Settore di attività    Commercio - grande distribuzione organizzata
Titolo del progetto    Progetto Martina: conciliazione possibile nelle funzioni di responsabilità
                       aziendale e rientro positivo

Numero beneficiari     23
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     26.104,80
Azioni previste        Telelavoro

Sintesi del progetto   Il progetto intende realizzare un intervento rivolto all’attuazione di una
                       nuova modalità organizzativa e oraria per la funzione di Responsabile
                       delle Risorse Umane che permetta di conciliare le esigenze aziendali
                       con quelle di vita familiare. L’intervento propone una modifica
                       organizzativa dell’orario settimanale per la Responsabile RU. Sono
                       previste 20 ore di lavoro in presenza e le rimanenti in telelavoro; ciò le
                       consentirà di conciliare al meglio le esigenze lavorative con quelle di
                       cura familiare.

                                       22
TIPOLOGIA A

                                                                                  Lombardia

Settore di attività    Assistenza sanitaria
Titolo del progetto    Denti sani e family friendly

Numero beneficiari     1
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     9.820,00
Azioni previste        Part time reversibile

Sintesi del progetto   La destinataria del progetto, lavoratrice dipendente, è madre di una
                       bambina piccola e, non avendo altri familiari che possano aiutarla,
                       richiede una riduzione di orario da 40 a 18 ore settimanali, anche per
                       ovviare alla discrepanza tra orario di lavoro pomeridiano ed orario
                       dell’asilo nido. La dipendente con esigenze di conciliazione, durante le
                       ore di assenza nelle ore pomeridiane, verrà sostituita da altra risorsa.
                       L’attività di monitoraggio e valutazione verrà supportata dalla
                       Consigliera provinciale di parità.

                                       23
TIPOLOGIA A

                                                                                      Piemonte

Settore di attività    Consulenza informatica
Titolo del progetto    Black Berry

Numero beneficiari     8
Durata del progetto    12 mesi
Importo finanziato     30.396,48
Azioni previste        Telelavoro - Orario flessibile

Sintesi del progetto   Il progetto prevede di attuare una sperimentazione di telelavoro
                       congiuntamente ad una flessibilizzazione dell’orario di lavoro per otto
                       dipendenti di un’azienda che opera nel settore informatico e svolge
                       attività di consulenza e manutenzione di apparati informatici ad
                       aziende pubbliche e private. I dipendenti saranno dotati di portatili,
                       stampanti e di un particolare telefono con funzioni di palmare (Black
                       Berry) in grado di consentire la comunicazione via e-mail. Il telelavoro
                       consentirà agli 8 lavoratori di posticipare l’entrata e anticipare l’uscita
                       dall’ufficio oppure di dedicare giornate, definite insieme all’azienda, al
                       telelavoro. I dipendenti interessati trascorrono gran parte della giornata
                       in ufficio, svolgendo mansioni quali il coordinamento e l’assistenza
                       clienti. La sperimentazione di queste modalità lavorative consentirà di
                       soddisfare le esigenze di conciliazione dei lavoratori, che potranno
                       dedicare più tempo alla famiglia senza essere vincolati all’orario
                       d’ufficio, svolgendo parte del proprio lavoro a casa e rispondendo nel
                       contempo alle necessità produttive dell’azienda. E’ previsto un
                       monitoraggio costante del progetto, i cui esiti confluiranno in report
                       trimestrali volti a evidenziare lo stato di avanzamento, le criticità e le
                       soluzioni trovate, nonché il livello di raggiungimento degli obiettivi
                       previsti.

                                       24
TIPOLOGIA A

                                                                                      Piemonte

Settore di attività    Progettazione e manutenzione parchi, piccoli lavori edili, gestione
                       mense, laboratori.
Titolo del progetto    Telelavoro con Betulla

Numero beneficiari     1+ 8
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     14.550,00
Azioni previste        Telelavoro

Sintesi del progetto   Il progetto, presentato da una cooperativa sociale di tipo B che si
                       occupa di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, risponde alla
                       necessità di rendere compatibili, per alcune socie-lavoratrici in
                       maternità, gli impegni lavorativi con le necessità di cura familiare.
                       Il progetto dovrebbe coprire un periodo di 24 mesi, a partire dal rientro,
                       con una diversa articolazione oraria o giornaliera del telelavoro a
                       seconda delle necessità delle beneficiarie.
                       In tal modo si eviterebbe di ricorrere alla sostituzione delle lavoratrici,
                       che detengono un know how importante per la cooperativa,
                       consentendo allo stesso tempo a chi lo desidera di riprendere l’attività
                       lavorativa in tempi brevi.
                        Al termine di ogni fase del progetto si svolgerà un incontro di verifica e
                       a conclusione del progetto sarà redatta una relazione finale. In caso di
                       esito positivo della sperimentazione sarà stilato un accordo sindacale
                       che definirà la prosecuzione del progetto.

                                       25
TIPOLOGIA A

                                                                                        Piemonte

Settore di attività    Industria tessile, laneria
Titolo del progetto    Casa Piacenza

Numero beneficiari     20
Durata del progetto    18 mesi
Importo finanziato     66.693,00
Azioni previste        Orario flessibile - Banca delle ore

Sintesi del progetto   Il progetto intende ottenere una migliore e più efficiente gestione del
                       personale interno, che tenga conto delle specifiche esigenze familiari
                       espresse e delle diverse mansioni ricoperte in azienda, mediante
                       l’istituzione di un sistema per la gestione dei permessi e dei relativi
                       recuperi orari (banca delle ore) automatico, condiviso e personalizzato
                       in base alle singole esigenze di conciliazione, nel rispetto delle
                       esigenze di produzione dell’azienda. Per consentire l’implementazione
                       di tale sistema saranno svolte specifiche azioni formative e di
                       accompagnamento dei destinatari e dei responsabili interni dedicate al
                       loro aggiornamento tecnico, organizzativo e operativo. Il nuovo sistema
                       che si intende mettere a punto e sperimentare consentirebbe di
                       superare i limiti alla flessibilità esistenti in azienda, spesso legata alla
                       discrezionalità dei responsabili di settore. Sono stati individuati, quindi,
                       20 soggetti (cui si potrebbero aggiungere altri 10 destinatari potenziali)
                       con diverse esigenze di conciliazione che potranno beneficiare di
                       questo nuovo sistema di gestione flessibile dell’orario di lavoro. Ad una
                       prima fase dedicata allo sviluppo del sistema informativo e alla sua
                       implementazione, seguiranno azioni di supporto (formative e di
                       accompagnamento) dedicate sia ai destinatari, sia al resto del
                       personale coinvolto (tutor, responsabili di reparto, coordinatori del
                       progetto). Il monitoraggio e la valutazione saranno effettuati attraverso
                       incontri individuali e la somministrazione di questionari ai destinatari
                       delle azioni agli altri attori coinvolti. Saranno elaborate relazioni
                       intermedie e finali per presentare i risultati raggiunti dal progetto, con il
                       coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, rappresentanti
                       dell’Unione industriali e la consigliera per le Pari Opportunità della
                       Provincia.

                                       26
TIPOLOGIA A

                                                                                       Piemonte

Settore di attività    Servizi educativi ed assistenziali
Titolo del progetto    Lavoro di cura, cura dei lavoratori

Numero beneficiari     28
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     29.624,43
Azioni previste        Telelavoro - Part time reversibile - Banca delle ore

Sintesi del progetto   Il proponente è una cooperativa sociale di tipo A (L.381/91) che si
                       occupa di servizi educativi e assistenziali rivolti prevalentemente a
                       persone disabili e a minori in difficoltà. L’introduzione della banca delle
                       ore è prevista per 21 dipendenti che dovranno concordare con il
                       coordinatore del servizio di appartenenza la modalità di accumulo e di
                       recupero delle ore, che sono nominative, e che potranno essere
                       erogate dal lavoratore anche presso servizi diversi da quello di
                       appartenenza. Sarà possibile accumulare fino a un massimo di 100 ore
                       e le ore a debito dovranno essere recuperate entro il 31 dicembre di
                       ogni anno. A compensazione delle assenze in fase di sperimentazione
                       e avvio della banca delle ore, è prevista l’assunzione part-time di un
                       educatore professionale.
                       Il telelavoro è rivolto a 4 lavoratori tra personale amministrativo e
                       dirigenti, le cui mansioni sono compatibili con questa forma di
                       flessibilità, in quanto non partecipano a gruppi di servizio operativo con
                       gli utenti.
                       La concessione del part-time reversibile interessa 2 educatrici al rientro
                       dalla maternità, di cui il primo consisterà in una diminuzione delle ore
                       (da 30 a 25 ore settimanali) per un periodo di 12 mesi, mentre il
                       secondo in una diminuzione delle ore (da 24 a 20 ore settimanali) per
                       un periodo di 18 mesi.
                       Le attività di monitoraggio e valutazione prevedono la rilevazione
                       semestrale dei dati quantitativi di funzionamento delle diverse azioni e
                       la valutazione del processo di implementazione delle diverse azioni del
                       progetto. La valutazione finale produrrà una relazione conclusiva che
                       comprenderà i dati provenienti da un questionario di soddisfazione
                       somministrato a tutti i destinatari diretti del progetto e a quanti vi hanno
                       collaborato a diverso titolo e la lettura finale dei dati (quantitativi e di
                       processo) provenienti dal monitoraggio periodico.

                                       27
TIPOLOGIA A

                                                                                     Piemonte

Settore di attività    Servizi per l'infanzia
Titolo del progetto    I luoghi della cura: flessibilità organizzativa per consentire a una neo-
                       mamma, educatrice per la prima infanzia, di conciliare vita
                       professionale e vita privata

Numero beneficiari     1
Durata del progetto    10 mesi
Importo finanziato     12.522,40
Azioni previste        Part time reversibile

Sintesi del progetto   L’ente proponente è una cooperativa sociale, fondata e interamente
                       composta da donne, specializzata nella progettazione ed erogazione di
                       servizi educativi tradizionali e innovativi, impegnata da anni in progetti
                       di conciliazione e di pari opportunità. Il progetto risponde alle esigenze
                       di conciliazione di una socia lavoratrice, educatrice qualificata e
                       impegnata full time nella cooperativa, che avrà un figlio nel maggio
                       2007. La lavoratrice chiede di tornare al lavoro subito dopo il termine
                       dell’astensione obbligatoria con un part-time reversibile di 4 ore
                       giornaliere fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Ad
                       integrazione della riduzione di orario della lavoratrice madre, si
                       prevede di assumere part-time un’educatrice, previo un breve periodo
                       di inserimento-accompagnamento al lavoro, in modo che la sua
                       presenza sia sinergica e complementare a quella della socia-
                       lavoratrice. Gli esiti del progetto saranno condivisi con la compagine
                       sociale della cooperativa, i referenti sindacali e le associazioni di
                       rappresentanza della cooperazione sociale sul territorio. La
                       cooperativa si rende disponibile a partecipare a incontri di
                       sensibilizzazione sulla Legge 53/00.

                                       28
TIPOLOGIA A

                                                                          Trentino Alto Adige

Settore di attività    Commercio - gestione dei supermercati
Titolo del progetto    Mamme felici

Numero beneficiari     12
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     62.355,60
Azioni previste        Part time reversibile

Sintesi del progetto   L’azienda si occupa di gestione di supermercati con 41 punti vendita
                       nella provincia di Trento e 10 in Alto Adige e ha esperienza di
                       progettazione nell’ambito del rientro al lavoro di donne over 40.
                       Il progetto prevede la trasformazione di contratti da full time a part time
                       reversibile (20 ore) per 12 lavoratrici madri con figli al di sotto di 12
                       anni (di cui 12 con figli minori di un anno). Saranno contestualmente
                       assunti 12 lavoratori, anche disabili, con contratti part time a copertura
                       delle ore mancanti che fruiranno di una duplice formazione: la prima di
                       38 ore sui temi della sicurezza (D.lgs 626/94), HACCP (D.lgs 155/97),
                       normativa del lavoro, comunicazione e soddisfazione del cliente, la
                       seconda (80 ore) sugli aspetti pratici dei reparto salumi, latticini e carni.
                       Il progetto risponde all’esigenza di introdurre un modello di
                       riorganizzazione del lavoro più flessibile in favore di quei lavoratori, che
                       pur avendo esigenze di conciliazione, non sono riusciti ad ottenere
                       sino ad oggi la riduzione dell’orario di lavoro. Le modalità di
                       applicazione del part time sono state scelte direttamente dalle
                       lavoratrici: per alcune sarà orizzontale con orario mattutino o
                       pomeridiano e per altre verticale solo il fine settimana. Il progetto
                       aderisce ad un protocollo di intesa tra la Provincia Autonoma di Trento,
                       le organizzazioni sindacali e datoriali e di categoria e del terzo settore.
                       Per la diffusione dei risultati è prevista l’elaborazione di report periodici
                       di monitoraggio dove verranno raccolte informazioni sulla base di
                       interviste rivolte al responsabile delle RU e alle dipendenti coinvolte. I
                       contenuti confluiranno nella relazione finale che conterrà sia la
                       ricostruzione dell’azione progettuale che i risultati conseguiti.

                                       29
TIPOLOGIA A

                                                                          Trentino Alto Adige

Settore di attività    Assistenza sociale
Titolo del progetto    Consolata

Numero beneficiari     1
Durata del progetto    24 mesi
Importo finanziato     19.136,29
Azioni previste        Telelavoro - Part time reversibile

Sintesi del progetto   Il progetto prevede la concessione del part time reversibile (28 ore
                       settimanali su 38 ore full time) e l’utilizzo del telelavoro per 24 mesi ad
                       una lavoratrice madre per consentirle di accudire la figlia di un anno. Il
                       proponente è una cooperativa di solidarietà sociale ONLUS che opera
                       principalmente nell’attività di accoglienza di persone in situazione in
                       difficoltà. La dipendente lavora presso il settore Accoglienza con
                       mansioni di educatore professionale e garantisce, insieme ad altri 3
                       educatori, la presenza dalle ore 10 alle ore 22, tutti i giorni compresi i
                       festivi. La riorganizzazione del servizio comprenderà l’assunzione part
                       time (24 ore) di una nuova unità di personale che consentirà di
                       riorganizzare le turnazioni senza disagi per gli altri educatori. Il
                       telelavoro metterà in grado la lavoratrice madre di redigere le relazioni
                       relative agli ospiti per i servizi sociali e la programmazione degli orari
                       dell’équipe. L’attuazione del progetto sarà monitorata sia direttamente
                       dal coordinamento che dal sindacato firmatario dell’accordo. Il
                       coordinamento del progetto verificherà periodicamente le procedure e
                       il grado di soddisfazione dei dipendenti attraverso colloqui e riunioni di
                       équipe, nonché garantirà il rispetto della programmazione, degli
                       obiettivi previsti, del budget e degli impegni di spesa assunti, il rispetto
                       dei contratti stipulati con i fornitori di beni e servizi e il rispetto degli
                       standard contenuti nella “Carta qualità” della struttura.

                                       30
2.2 I progetti di lettera B
Nell’ambito della lettera B vengono finanziati percorsi formativi per lavoratori al rientro da periodi di congedo,
per maternità o parentali, di almeno 60 giorni. La formazione deve essere finalizzata al rientro nelle stesse
mansioni e al medesimo livello.

L’obiettivo di tale tipologia d’azione è quello di eliminare le condizioni che possono determinare uno
svantaggio nel reinserimento del lavoratore che, per un certo periodo di tempo si è assentato per assistere i
figli o familiari in difficoltà.

I percorsi formativi finanziati sono generalmente personalizzati e prevedono un accompagnamento/tutoraggio
sul luogo di lavoro da parte di colleghi e/o risorse esterne.

Nella maggior parte dei casi, essi sono finalizzati all’aggiornamento delle competenze tecnico-professionali in
termini di metodologie, strumenti, procedure e prevedono talvolta, oltre al corso di formazione vero e proprio,
anche altre azioni che completano l’azione formativa attraverso il supporto psicologico e motivazionale
(counselling, coaching) e l’orientamento (bilancio di competenze).

                                                       31
TIPOLOGIA B

                                                                             Emilia Romagna

Settore di attività    Lavorazione e tintura di pellami grezzi e successiva rivendita
Titolo del progetto    Ritorno al nuovo

Numero beneficiari     2
Durata del progetto    2 mesi
Importo finanziato     9.555,92
Azioni previste        Formazione al rientro

Sintesi del progetto   La società è specializzata nella stampa, serigrafia, trattamenti e ricami
                       su pelle e tessuto. Il progetto prevede un periodo di
                       affiancamento/formazione on the job per due operaie rientrate quasi
                       contemporaneamente da un periodo di astensione per maternità di
                       circa 16 mesi. Le lavoratrici operano in due distinti reparti: serigrafia e
                       trattamenti. Per entrambe, tuttavia, si rileva la necessità di provvedere
                       ad un aggiornamento delle rispettive competenze professionali
                       mediante un percorso di affiancamento/formazione sul posto di lavoro.
                       Ciò consentirà di rendere il loro rientro più agevole dopo il periodo di
                       astensione. Il programma formativo prevede 132 ore di formazione per
                       ciascuna lavoratrice (per un totale di 264 ore di formazione) erogate
                       nell’arco di 2 mesi per 3 ore giornaliere ciascuna.
                        In seguito allo svolgimento delle attività formative, le lavoratrici
                       saranno totalmente indipendenti e operative sul processo di
                       produzione.
                        E’ previsto un monitoraggio dell’azione formativa.

                                       32
TIPOLOGIA B

                                                                              Emilia Romagna

Settore di attività    Produzione e lavorazione di materie plastiche e cartone
Titolo del progetto    Catia in ordine

Numero beneficiari     1
Durata del progetto    40 giorni
Importo finanziato     3.650,78
Azioni previste        Formazione al rientro

Sintesi del progetto   L’azienda proponente produce shopper in carta e plastica
                       personalizzate e ha unità produttive in Italia e in Spagna. Il progetto
                       prevede la realizzazione di un percorso formativo rivolto a una
                       lavoratrice dipendente al rientro da un periodo di astensione dal lavoro
                       per maternità. La formazione è strutturata su due percorsi e ha
                       l’obiettivo di reintrodurre la lavoratrice nello stesso reparto operativo di
                       provenienza, ma con una nuova mansione, quella di addetta al calcolo
                       delle offerte. Per l’attività formativa saranno utilizzate due unità di
                       personale interno ed in particolare il direttore commerciale ed il
                       responsabile dell’ufficio di pianificazione ordini/acquisti. La formazione
                       prevista è di 6 settimane per complessive 90 ore e dovrà consentire
                       alla lavoratrice di essere autonoma al termine del percorso formativo,
                       limitando il disagio di adeguarsi ai nuovi tempi di lavoro e alle
                       responsabilità derivanti dalla nuova mansione.

                                       33
TIPOLOGIA B

                                                                              Emilia Romagna

Settore di attività    Commercio al minuto e all'ingrosso di elettrodomestici
Titolo del progetto    Ritorno al nuovo mercato

Numero beneficiari     4
Durata del progetto    1 mese
Importo finanziato     7.434,88
Azioni previste        Formazione al rientro

Sintesi del progetto   Il progetto prevede la realizzazione di corsi di formazione individuali
                       per quattro lavoratrici dipendenti al rientro dal periodo di astensione
                       lavorativa per maternità, nelle medesime mansioni affidate in
                       precedenza. L’azienda proponente opera nella vendita al dettaglio e
                       all’ingrosso di elettrodomestici, mobili e lampadari e dispone di 23 punti
                       vendita ed un punto di vendita on line. Il primo corso di formazione di
                       tre settimane per complessive 120 ore avrà per oggetto i nuovi
                       applicativi informatici introdotti dall’azienda.
                       Gli altri tre avranno per oggetto l’aggiornamento sui prodotti e tecniche
                       di vendita e dureranno una settimana per complessive 40 ore a corso.
                       Ciò consentirà alle lavoratrici un reinserimento in azienda più agevole
                       consentendo a ciascuna una immediata operatività e autonomia
                       lavorativa. Il monitoraggio consisterà in colloqui con le lavoratrici e i
                       formatori per verificare l’efficacia dell’intervento formativo e i cui esisti
                       confluiranno nella relazione finale.

                                       34
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