COME CAMBIA LA FORMAZIONE - Fondazione Verrocchio
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LAVORO MODELLI DI BUSINESS COME CAMBIA LA FORMAZIONE N Innovazione, tecnologia, uovi equilibri economici e innovazione: le direttrici per il futu- finanziari internazionali, ma ro della formazione”, promossa da apertura dei mercati, anche una forte innovazione World Excellence. richiedono un continuo nelle tecnologie di rete e nei Al dibattito, moderato da Angela Ma- sistemi di comunicazione, chiedono ria Scullica, direttore di World Excel- aggiornamento, nuove oggi alle imprese e alle organizzazioni lence ed organizzato e coordinato dal- strategie e strutture un ripensamento delle proprie strate- gie e dei propri modelli organizzativi. la giornalista Chiara Osnago Gadda, hanno partecipato: Luigi Di Marco, organizzative. Se ne è Del resto, la formazione manageriale past president di Federmanagement e parlato in una tavola rappresenta ormai un fattore cruciale di competitività, sia per le imprese, presidente di Fondazione Verrocchio, Giuseppe Caldiera, direttore genera- rotonda promossa che per i professionisti e di conse- le di Cuoa Business School, Marghe- guenza, è chiaro, che dall’internazio- rita Pero, docente del Politecnico di da World Excellenceid di nalizzazione e dall’innovazione non si Milano e direttore del Flexa Emba al sua ufficia laborum. può più prescindere se si vuole stare Mip – Politecnico di Milano Graduate là dove vengono prese le decisioni più School, Emanuela Ghianda, mana- sensibili sul capitale umano. ging partner Developingpeople.it. Sono questi i punti cardine emersi Emerge, anzitutto, che anche per Chiara Osnago Gadda all’unanimità nel corso della tavo- competere sui mercati internazionali, la rotonda “Internazionalizzazione e occorra avere fame di rinnovamento 74 World Excellence Giugno 2016
C’è come una forbice: in Italy è riconosciuto da una parte un mondo in tutto il mondo ed è politico giovane che si a tutto il mondo che le muove velocemente, imprese deve rivolger- dall’altra, un universo si, con capacità di por- cristallizzato che sta tare il proprio prodotto, sotto. Ecco perché au- unico, oltre confine, con spico che le Scuole di conoscenza profonda e formazione spingano comprensione dei mer- l’accelleratore sull’im- cati e dei linguaggi. In portanza di questi capi- questo un alleato strate- saldi. gico, se ben governato, Ma cosa chiedono alle INNOVAZIONE «La vera è l’impiego delle nuove scuole di formazione innovazione la faranno tecnologie (tema a noi le aziende che si inter- anche i media nel modo caro, che sviluppiamo di presentare la formazione», nazionalizzano? afferma Luigi Di Marco, attraverso un knowled- CALDIERA Lo svi- past president ge centre specializzato luppo e il costante di Federmanagement al nostro interno), che aggiornamento delle e presidente di Fondazione modificano i modelli di competenze a tutti i li- Verrocchio business. Servono com- velli aziendali sono ri- petenze, competenze conosciuti come elementi essenziali e competenze e pertanto, le business per il successo delle imprese. Cuoa school devono essere anticipatrici del- offre alle imprese un modello formati- le esigenze e produttrici di nuovi con- vo flessibili, adattabile alle specifiche tenuti, luoghi privilegiati in cui trova- esigenze di aziende e persone. Prossi- re risposte, occasioni di confronto e di ma al traguardo dei 60 anni di attività, apprendimento costante in chiave di Cuoa è la scuola di management di più sviluppo futuro”. lunga tradizione in Italia. Nata a Pado- Bisogna dunque condividere anche va nel 1957, per volontà del Sistema gli uomini che arrivano dalle impre- del Nordest, con l’ottica di contribuire se a livello di Faculties? all’evoluzione dell’allora prevalente CALDIERA Esattamente: il manager economia agricola contadina verso diventa “globale” con l’esperienza. Le nuovi modelli e mercati, ha fin da su- Università e le Business School pos- bito avviato percorsi di sviluppo delle sono aiutare a sviluppare tecniche, culturale, perché la voglia di fare e competenze manageriali, da mettere strumenti, conoscenze, possono offrire di sperimentare è quella che fa la dif- in quel momento a immediato servizio occasioni di contaminazione e scam- ferenza tra le aziende lungimiranti e, dello sviluppo del sistema manifattu- bio preziose per la crescita personale, soprattutto, sane. Purtroppo, infatti, riero che si stava creando. Oggi, com- il nostro compito è creare i presup- nella piccola e media italiana, l’inno- plici il difficile momento economico e posti perché le persone, a qualunque vazione e l’internazionalizzazione non l’avvento della digital transformation, livello, manager, executive o impren- sono ancora del tutto radicate come Cuoa è uno dei punti di riferimento ditori, siano pronte per affrontare un concetti anzi, spesso, sono resistenti. per la necessaria evoluzione del si- mondo che è cambiato e del quale, Questo è il percepito di Federmanage- stema economico verso internazio- non tutti, purtroppo, hanno ancora ment. nalizzazione, innovazione e utilizzo consapevolezza. In questa direzione, DI MARCO In Federmanagement proficuo delle nuove tecnologie. La 10 anni fa abbiamo dato vita anche a ci adoperiamo costantemente per di- conoscenza, del resto, viene sviluppa- un Mba dedicato solo agli imprendito- vulgare la cultura dell’innovazione e ta nelle imprese e, dunque, deve essere ri, per accompagnarli a un cambio di dell’internazionalizzazione ma, so- compito delle business school decodi- prospettiva: da una logica di “so tut- prattutto nella pmi, quest’ultima fati- ficarla e trasmetterla: il modello del to io” ed “ho sempre fatto così” a una ca a prendere piede, come peraltro, il Nordest di cui la scuola è espressione, diametralmente opposta, cioè, quella digitale, altro cardine di vitale impor- è caratterizzato dalla valorizzazione di “oggi non è più così e il successo tanza che non può essere disgiunto da- del “saper fare” tipicamente artigiano, della mia azienda dipende da quanto gli altri due. Negli enti pubblici, poi, abbinato a una capacità gestionale e sono preparate le persone che lavora- la situazione è a dir poco drammatica. innovativa unica. Il valore del Made no con me”. Giugno 2016 World Excellence 75
SETTORE BIOMEDICALE quinamenti in casa e in ufficio. Da segnalare che a supporto di questa Un’iniziativa a sostegno delle start-up attività di HH è stato attivato “Med One”, il principale fondo di venture Al via lo scorso aprile la partnership tra Cuoa e Hospital Holding. capital dedicato al sostegno delle star- Ecco in cosa consiste tup del settore medicale, ospedaliero e sanitario. Le attese per il 2016 sono relative ad una compagine di circa 10 L o scorso aprile ha preso il via la collaborazione tra il Cuoa (Centro in grado di evidenziare un particolare impatto sociale, oppure siano diret- startup selezionate e inserite a pro- gramma. Hospital Holding, nei mesi Universitario di Organizzazione tamente collocabili con ricadute utili scorsi ha stipulato un accordo con il aziendale) e l’investment company alle persone con una particolare atten- Cirm – Consorzio Italiano per la Ri- Hospital Holding, che opera nel zione alle problematiche dei giovani cerca in Medicina, già operativo come settore medicale ospedaliero e sa- e delle nuove generazioni. Le candi- advisor della stessa HH, permettendo nitario, a sostegno delle startup e dature vengono raccolte e selezionate così di poter ampliare la piattaforma dei giovani imprenditori che ope- direttamente dalla sede di Hospital utile alle startup con il nuovo accor- rano nel settore biomedicale. Que- Holding di Milano, attraverso la se- do e affiancamento di Cuoa Business ste imprese neocostituite e in via gnalazione della potenziale startup School. «La necessaria trasformazio- di sviluppo riceveranno sia un so- alla sezione contatti del sito web: ne del sistema ospedaliero e sanitario stegno finanziario, da parte di HH, www.hospitalholding.it italiano» afferma Ivan Drogo Ingle- che formativo, da parte del Cuoa. se, presidente e Ad di HH «passa per Il ruolo di Hospital Holding è Tra le prime iniziative oggetto del l’innovazione tecnologica affidata a quello di investire risorse finanzia- programma di Cuoa e HH: Nuvap, nuove imprese e giovani manager. rie, nella prima fase lo stanziamen- guidata da Francesco Rapetti Mogol, Med One è nato con queste finalità». to è di 350 mila euro, in tutte quel- figlio del famoso paroliere, scrittore e All’interno di questo scenario, Cuoa, le imprese neocostituite, capaci di produttore discografico, una start up presieduta da Matteo Marzotto, le produrre benessere, cura e salute. che sviluppa un dispositivo plug and giovani imprese, dando il via a percor- Saranno valutati infatti parametri go innovativo per monitorare gli in- si di affiancamento ad hoc, registran- Ci sono settori che vanno meglio ri- Amministrazioni, per sensibilizzare e nel 2020 toccherà quota 3%. E’ chiaro spetto ad altri? diffondere la cultura manageriale, es- quindi che noi partiamo male. Il mon- CALDIERA A mio avviso non ci senziale per accorciare la distanza con do richiede sempre più spesso profes- sono settori o aree che vanno bene o il mondo delle imprese e sionalità che l’Italia è ra- male, la vera differenza è rilevabile facilitare il dialogo. ramente capace di offrire. nelle strategie adottate dalle aziende, GHIANDA Credo sia Così i giovani emigrano nella loro capacità di comprendere importante dare qualche per adeguare le proprie che il mondo è cambiato. Le opportu- riferimento numerico per conoscenze ed esperienze nità che offriamo sono diverse, anche capire il divario che an- alle richieste del mondo gratuite, attraverso eventi e attraverso cora ci distacca dagli altri del lavoro, il quale ri- progetti finanziati. Sono occasioni in paesi europei e che ci fa cerca più strette connes- cui senza spendere le aziende posso- “perdere il treno” della sioni tra teoria e pratica no trovare utili riferimenti per il loro competitività nella costru- e noi perdiamo i nostri sviluppo. Riteniamo che sia un dovere zione delle competenze. Il talenti,questo è un aspet- creare anche questo genere di oppor- rapporto sul futuro della DIDATTICA to molto critico. Avremo tunità, perché contribuiscono a creare formazione in Italia ripor- «Ci vuole innovazione nelle sempre più bisogno di per- modalità di erogazione della sone con alte competenze valore e a comprendere il valore della ta che in Italia i fondi per didattica», dice Margherita conoscenza per la crescita. In questo la ricerca e per lo sviluppo Pero, docente del Politecnico e siamo al 17,5% contro il senso e con la stessa finalità operia- sono l’1,2%, contro il 2% di Milano e direttore del Flexa 32% dell’Europa, restiamo mo anche al fianco delle Pubbliche nel resto dell’Europa, che Emba al Mip allineati con competenze 76 World Excellence Giugno 2016
le, interagiscono con il docente. Cre- diamo che sia importante mantenere l’interazione con il docente. Il restante do le loro varie esigenze e creando un noi crede nelle nuove imprese e con la 20% viene erogata in modalità tradi- piano formativo personalizzato. Que- quale condividiamo l’importanza di zionale, ovvero ore di formazione in sta piattaforma favorirà una contami- sostenere un cammino imprenditoriale aula face – to- face. In queste ore gli nazione delle nuove startup con realtà qualitativo fatto di crescita professiona- studenti seguono principalmente corsi differenti alla loro, permettendo così le dei giovani imprenditori. Crediamo relativi alle soft skills. Noi al Mip lo lo scambio di know how. «La forma- sia strategico poter disporre di giovani chiamiamo “smart learning”. E’ chiaro, zione manageriale rappresenta ormai imprenditori motivati nel voler creare quindi, che ci vuole innovazione nelle un fattore cruciale di competitività, sia un nuovo tessuto imprenditoriale, capa- modalità di erogazione della didattica per le imprese, che per i professionisti», ci di adattarsi e di reinterpretare con ve- e, pertanto, se anche noi docenti non ci spiega Giuseppe Caldiera, direttore locità i cambiamenti in atto, anche con innoviamo, resteremo indietro. Inoltre, generale Cuoa Business School. «Per una grande sfida come questa nel settore bisogna incrementare le possibilità di questa ragione, abbiamo deciso di esse- biomedicale. Saranno loro i nostri pio- didattica esperienziale offerte ai no- re partner di HH, una realtà che come nieri del futuro». stri giovani, per esempio portandoli in azienda. Per quanto riguarda l’interna- zionalizzazione a mio avviso, comun- que, dobbiamo essere bravi ad attrarre talenti dall’estero, in modo che i nostri studenti vivano l’interculturalità già nelle aule. CALDIERA Nel processo di digital transformation, bisogna guardare al tema delle metodologie didattiche. Io apprezzo molto il blended: l’integrazio- ne tra le persone è fondamentale, è la realtà. Bisogna essere tecnologicamen- te preparati, saper governare, utilizzare e rendere proficue le nuove tecnologie, Da sinistra Ivan Drogo Inglese, Matteo Marzotto e Francesco Rapetti Mogol ma va anche curata la capacità di rela- zionarsi e di lavorare in team. Questa è la realtà in azienda. Deve esserci con- taminazione tra le imprese e le scuole. Noi ad esempio, lo stiamo provando a medie, mentre siamo in sovrabbondan- PERO I miei studenti sono tutti nati- fare con alcune aziende, quali Illy, Bru- za di competenze basse: l’Italia sarà il vi digitali o persone che utilizzano gli nello Cucinelli e Luxottica. Paese (con il Portogallo) con il peso strumenti IT quotidianamente e, per- Come vedete, dunque, l’evoluzione più alto di lavoratori con bassi livelli di tanto, è necessario innovare di conti- della formazione nei prossimi cinque qualificazione (37,1% contro la media nuo gli strumenti utilizzati per poter anni? UE del 19,5%). Come è possibile, allo- parlare il loro linguaggio. Non a caso, GHIANDA Non possiamo dimenti- ra, pensare di innovare? Se continuere- per il Flexa Emba di cui sono diretto- carci del fatto che migliaia di persone mo ad avere due tempi, prima lo studio, re al Mip, l’80% dell’impegno com- sono state allontanate dalle aziende e poi il lavoro, non ce la faremo mai. Bi- plessivo richiesto è svolto in modalità sono fuori dal mercato. Su di esse non sogna innovare anche nei percorsi for- digital learning. Riusciamo così a per- si investe. Pertanto, nel panorama com- mativi, alternando scuola e lavoro, con mettere ai nostri studenti di combinare plessivo, a mio avviso la formazione percorsi formativi legati ai bisogni del perfettamente studio e lavoro, dato che dovrebbe recuperare alcuni saperi. territorio. Ma per farlo, servono fondi gli studenti possono distribuire il pro- Si tratta di un Capitale Umano di par- che diano ossigeno. prio impegno in modo personalizzato ticolare valore poiché ha maturato un DI MARCO Le scuole hanno trovato e funzionale alle proprie esigenze: gli fattore decisivo per lo sviluppo delle fondi di finanziamento europeo e per- studenti, in modalità asincrona, posso- imprese: l’esperienza. tanto, io sono molto ottimista per quan- no guardare le clip preregistrate quan- Prezioso se ben utilizzato, anche a fa- to accadrà nei prossimi cinque anni.” do vogliono e possono interagire sui vore dei più giovani che dall’esperien- Ma qual è il livello generale di digi- forum con gli altri studenti, mentre in za possono trarre utili indicazioni per talizzazione? momenti sincroni in una classe virtua- ottenere i migliori risultati in tempi più Giugno 2016 World Excellence 77
al tema della autoimprenditorialità ed disomogeneo sul territorio naziona- è sentita come prioritaria l’esigenza di le incapace cioè di offrire percorsi sviluppare competenze specifiche, an- finalizzati alla occupabilità o svi- che tipicamente relazionali, per fare la luppo del capitale umano, e alla sua differenza. realizzazione in termini di capitale Ci sono poi settori che stanno crescen- sociale, oltre che chiuso al dialogo do con vitalità nuova, ad esempio, il con il tessuto produttivo del Pae- settore vitivinicolo, l’alimentare e il se. Occorre quindi procedere ad turismo, che hanno bisogno di nuove competenze proprio per aprirsi sempre di più al mondo. Nei nostri MBA, i cui allievi hanno un’età media sui 35/36 anni, sempre più spesso abbiamo allie- vi cinquantenni, che ci dimostrano pro- prio come sia sentita l’esigenza di in- vestire per ripartire e per ripartire bene. IMPRENDITORIALITÀ PERO Anche noi osserviamo che mol- «Oggi chi si vuole ricollocare ti dei nostri studenti si avvicinano ai deve guardare al tema della autoimprenditorialità», nostri percorsi con il desiderio di di- dice Giuseppe Caldiera, ventare imprenditori. Poi con il nostro di Cuoa Business School supporto e gli incubatori d’impresa, riescono a mettere in pratica le loro rapidi. idee”. Occorre quindi pensare metodi di va- Caldiera: Concordo pienamente. La lorizzazione del talento senior e di formazione deve fornire risposte, deve trasferimento virtuoso di know-how essere il giusto mix tra teoria e espe- DOMANDA E OFFERTA (esperienza), presentando strumenti rienza. Le parole chiave della forma- «Maggiore attenzione dovrà essere giuridici organizzativi ed amministrati- zione del futuro devono quindi essere: prestata alla domanda e al suo incontro vi a ciò dedicati. conoscenza, collaborazione, scambio, con i fabbisogni del mercato del lavoro», Cito a questo proposito che gli studi da sviluppare sfruttando la rivoluzione dice Emanuela Ghianda di Developingpeople.it dell’Ocse riferiscono che nei paesi ap- digitale in atto, stimolando l’innova- partenenti il 40 % degli adulti dai 25 ai zione e cogliendo le opportunità legate 64 anni partecipano ogni anno ad atti- alla multiculturialità. un ripensamento complessivo dei vità formative contro solamente il 25 DI MARCO La formazione nei pros- percorsi di istruzione e formazione % in Italia. simi cinque anni dovrà suscitare emo- in vista delle carriere professionali CALDIERA Sicuramente dovrà esse- zione ed interessare. E, soprattutto, do- delle persone non solo accompa- re sviluppato lo studio delle lingue, in vrà esserci applicazione. Non dovremo gnando e orientando l’uscita dal- primis l’inglese, ma non solo. pertanto perdere l’occasione che la nor- la scuola/università verso il primo DI MARCO Bisognerà innovare an- mativa ci offre con la Buona Scuo- impiego, ma attraverso la ridefini- che nei processi interni alle imprese e la e la prevista Alternanza Scuola zione dei metodi di insegnamento. la vera innovazione la faranno anche Lavoro. I giovani e i meno giovani L’offerta formativa è incentrata i media nel modo di presentare la for- di ritorno potranno essere discenti e ancora su una offerta indifferenzia- mazione non come un atto di aggiorna- docenti formidabili in grado di in- ta che parte appunto dalla offerta. mento e approfondimento dovuto, ma novare ed internazionalizzare con Maggiore attenzione dovrà essere come stimolo verso il nuovo che è da- la tecnica dei giovani digitali e dei prestata alla domanda e al suo in- vanti a tutti noi ed è ormai planetario. meno giovani ricchi di esperienza. contro con i fabbisogni del mercato Dunque il cinquantenne che non è né GHIANDA In generale, sarà sempre del lavoro. Inoltre non bisogna di- giovane, né vecchio, ma ha ancora più viva la necessità di svecchiare il menticare che la formazione è un una prospettiva perché deve lavora- sistema duale, prima lo studio, poi investimento che continua per tutta re, come lo vedete dal vostro punto il lavoro, cominciando a proporre la vita lavorativa. Perché le imprese di vista? percorsi alternativi sia nelle scuole non solo hanno bisogno di cambia- CALDIERA Vediamo che è cambiato medie, che in quelle superiori. re, ma devono farlo per continuare a il modo con cui ci si deve approcciare Dal Rapporto emergono aspetti di prosperare. E queste trasformazioni al lavoro. Oggi chi si deve ricollocare inefficacia e inefficienza di un si- riguardano soprattutto le persone e i deve guardare con maggiore attenzione stema di istruzione e formazione loro approcci. 78 World Excellence Giugno 2016
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