Riflettori accesi sulla Valle di Cembra
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Viaggio in una realtà che pianifica il proprio sviluppo con l’aiuto di uno strumento innovativo di Walter Nardon, Patrizia Ortolani, Sergio Remi Riflettori accesi L sulla Valle di Cembra La voglia di affermare che in tempi di globalizzazione non avanti contrastando creativamente i la propria identità di valle ha più molta importanza parlare di processi che rischiano di frammen- identità, di comunità, di sviluppo tare la loro identità. Uno di questi Parlando del carattere di una na- locale. Le tante valli del Trentino territori è la Valle di Cembra, su cui zione, Fernand Braudel ha scritto non sono immuni al generale pro- puntiamo i riflettori in questo nu- che l’identità di un territorio si for- cesso di dissoluzione dell’identità e mero de “Il Trentino”. ma nel processo di continua inter- della comunità: in alcune aree uno Il Patto territoriale della Valle di rogazione che una comunità con- sviluppo turistico spesso massifica- Cembra non nasce per far fronte ad duce sulla propria storia, sui propri to può indurre modelli sociali e cul- una situazione di marginalità e di- elementi costitutivi e nel contempo turali omologanti; in altre, la man- sagio economico; l’integrazione tra nella capacità della stessa comuni- canza di opportunità di reddito può vino e porfido garantisce una si- tà di identificarsi in quanto di me- determinare processi di spopola- tuazione di relativo benessere dif- glio ha espresso nel corso del tem- mento e marginalizzazione. Eppu- fuso. Il disagio da cui prende cor- po. Comunità e identità sono con- re, in particolari condizioni, i terri- po l’idea di Patto territoriale è un cetti forti, che evocano un univer- tori si dimostrano non del tutto di- altro: il sentire venire meno la pro- so stabile e assorbente, difficilmen- sposti a partecipare a questo gio- pria identità di valle. Il territorio e te riconoscibile nelle società odier- co “a somma zero”, e reagiscono ai l’economia di questa valle disegna- ne. Oggi sono in molti a sostenere problemi della modernità che viene no un sistema scarsamente integra- il Trentino 15
to. La profonda valle dell’Avisio se- para una sponda destra caratteriz- zata da terrazzamenti vitati, portati ad esempio come corretto modello di gestione del territorio montano, e una sponda sinistra caratterizza- ta dalla presenza di cave e discari- che di porfido. L’inadeguatezza del sistema viario non facilita le comu- nicazioni, ma rafforza la separatez- za dei due versanti di valle (ognu- no caratterizzato da un proprio si- stema viario, con un unico pun- to di connessione) e porta i comu- ni periferici a gravitare verso realtà esterne: Giovo verso Lavis, Albia- no verso Civezzano, i comuni del- l’alta valle verso la Val di Fiemme, mentre la parte centrale della val- le vive un’identità sospesa. Queste forze centrifughe si sostanziano in processi economici che, grazie alla vitalità del tessuto imprenditoriale locale, disegnano sistemi di relazio- ni più ampi, oggi necessari per far fronte alle sfide connesse ai proces- si di competizione. Il sistema vitivi- nicolo, attraverso il processo di fu- sione delle cantine sociali, raffor- za il suo storico legame con la can- tina La Vis e le sue strategie com- merciali di livello internazionale. ne, conservazione e commercializ- ne dei settori economici presenti a Il sistema del porfido ricerca nella zazione del prodotto. Non è un ca- livello locale, un rafforzamento del- valle dell’Adige nuovi spazi di la- so che tra i vari comparti economi- la coesione amministrativa, una va- vorazione e di scambio intermoda- ci quello che fino ad oggi non è riu- lorizzazione delle proprie specifici- le, e tende, con le sue relazioni che scito a svilupparsi adeguatamente tà ambientali e culturali. Si tratta di raggiungono il Sud America a darsi è il turismo, cioè il settore maggior- un obiettivo ambizioso che non sot- una connotazione da distretto glo- mente legato all’identità di un terri- tende alcuna volontà di chiusura balizzato, stringendo alleanze con torio. Lo spazio disegnato dai flussi localistica; al contrario, esso si basa realtà economiche esterne. Il siste- turistici è uno spazio di “attraversa- sulla convinzione che una rinnova- ma bancario, attraverso la fusione mento”: i turisti sono di passaggio, ta identità territoriale è oggi il pre- tra le Casse Rurali di Cembra e La- si fermano a visitare le piramidi di supposto essenziale per aprirsi, con vis, si dota della massa critica ne- Segonzano per poi proseguire ver- la forza di strategie condivise, ver- cessaria per far fronte all’evoluzio- so le Valli di Fiemme e Fassa. Sono so i meccanismi di competizione a ne del mercato finanziario e all’af- ancora rari gli eventi che, come la livello globale. facciarsi, anche in Valle di Cembra, mostra del Müller Thurgau, danno di nuovi promotori finanziari. Persi- alla Valle di Cembra un’autonoma no un comparto economico che in forza d’attrazione. Il prodotto Valle di Cembra valle ha connotazioni ancora margi- A fronte di questa situazione, l’af- nali, come la coltivazione dei picco- fermazione di una propria identi- La principale lezione che si può li frutti, cerca alleanze con aziende tà di valle diviene l’idea-forza del trarre dall’esperienza del Patto ter- leader della Valsugana, per inserir- Patto territoriale, da perseguire at- ritoriale della Valle di Cembra è si nella filiera lunga di produzio- traverso una maggiore integrazio- che “la montagna è un unico pro- 16 il Trentino
I Patti territoriali in Trentino I Patti territoriali sono strumenti messi a disposizione dei sindaci e delle forze economiche e sociali trentine per rea- lizzare progetti concreti e partecipati di sviluppo, che coinvolgano l’intera co- munità locale. Il patto si realizza attra- verso un accordo promosso da enti lo- cali, parti economiche e sociali, sogget- ti pubblici e privati, e Provincia autono- ma di Trento. I Patti territoriali avviati in Trentino – che saranno oggetto anche di altri ap- profondimenti nei prossimi numeri del- la rivista – sono i seguenti: – Val di Cembra, Valle del Chiese, Tesi- no e Vanoi e Valle di Gresta i cui ban- di sono già “chiusi”; – Alta Valle di Non, Monte Bondone, Al- topiano di Pinè i cui bandi sono an- cora in essere; – Valsugana orientale, Baldo-Garda, Maddalene, Vigolana, Predaia, Valli del Leno, Valle dei Mocheni che so- no nella fase – più o meno avanza- ta – di sottoscrizione del Protocollo iniziale (in questa fase i privati non possono ancora presentare le loro Il torrente Avisio. domande). dotto e come tale va venduto”. particolare ha permesso di avvia- toriale e collabora con il Comita- Un’economia locale cresciuta sul- re un dialogo tra settori quali l’agri- to Mostra Valle di Cembra (che or- la sommatoria di redditi derivanti coltura, l’artigianato e l’estrazione ganizza l’internazionale Rassegna da diverse fonti, su attività produt- del porfido, prima visti solo in con- dei Müller Thurgau dell’arco alpi- tive spesso in concorrenza tra loro trapposizione. I tradizionali setto- no) per qualificare i fattori d’attra- nell’uso della risorsa territorio, co- ri economici della valle (produzio- zione. Il piano di marketing preve- glie l’occasione del Patto territoria- ne vinicola ed estrazione del por- de una serie d’azioni di promozio- le per elaborare processi d’integra- fido) colgono l’occasione del Patto ne riguardante tutti i settori, turi- zione interna, capaci di proiettare per qualificare e consolidare le ri- smo, artigianato, cultura e attività all’esterno un’immagine unitaria. spettive filiere e individuano nella estrattiva, che si articolano su un La tendenza è di investire in im- crescita del turismo rurale la chiave arco temporale che arriva al 2007. magine di territorio a sostegno del- per comunicare immagine del ter- La realizzazione del portale della la qualità competitiva di ciascun’at- ritorio e certificare la qualità delle Valle di Cembra (di prossima atti- tività. La dimensione geografica ed proprie produzioni. vazione) rappresenta la guida fon- economica si integrano e non sono La promozione del “Prodotto Val- damentale alla Valle di Cembra e più distinguibili. le di Cembra” è oggi affidata al ai suoi attori. Lo scopo dell’inizia- I partecipanti al Tavolo di concer- Comitato promotore dello svilup- tiva è di garantire un’informazio- tazione sono tutti concordi nel so- po della valle di Cembra che, do- ne capillare e di creare coesione fra stenere che il principale valore del po la chiusura del Patto territoria- tutti gli operatori economici, sociali Patto territoriale è stato quello di le, ha raccolto l’eredità del Tavolo ed istituzionali, al fine di realizzare avviare un confronto tra tutti i set- di concertazione. Il Comitato ge- una rete interna ed esterna via in- tori economici presenti in valle, in stisce il piano di marketing terri- ternet che aggreghi in un’unica of- il Trentino 17
ferta le opportunità presenti in val- Tabella 1 – Le progettualità pubbliche del Patto territoriale della Valle di Cembra le. La realizzazione della Newslet- Realizzazione di un centro polifunzionale di Valle (sede agenzia di sviluppo) ter della Valle di Cembra, inoltre, Completamento della viabilità interpoderale sovracomunale a fini turistico-agricoli si caratterizza come uno strumento fondamentale per la comunicazio- Aree con destinazione artigianale ne interna, ma anche per i giorna- Interventi su 5 aree listi di settore, la stampa specializ- Sentiero dei vecchi mestieri a Grumes Grano e Sover zata e per il cliente finale del “pro- Rete intercomunale a banda larga (fibre ottiche) dotto Valle di Cembra”. Centro formazione professionale e museale del porfido Valorizzazione del Roccolo in località Sauch La manutenzione del territorio Sentiero botanico-naturalistico Ponciach-Grauno La valorizzazione di un patrimonio Realizzazione del Parco fluviale dell’Avisio ambientale per alcuni aspetti pre- Ristrutturazione di palazzo Maffei a Cembra gevole (il corso del torrente Avisio, Ristrutturazione del castello di Segonzano i biotopi), con siti di rilevante inte- resse (le piramidi di Segonzano, il Recupero e valorizzazione dell’area giardino storico dei “Ciucioi” a Lavis lago Santo ed il roccolo in locali- Rifacimento della sentieristica “parcheggia e cammina” tà Sauch, il lago di Lases, il sentie- Realizzazione di un giardino botanico a Masen di Giovo ro dei vecchi mestieri a Grumes, il Recupero di edificio di proprietà comunale in centro storico a Grauno castello di Segonzano), la rinnova- ta attenzione per i sentieri (tenendo Ristrutturazione di edificio comunale da destinare a centro polifunzionale a Valda conto che la valle è attraversata dal Realizzazione di un centro di accoglienza turistica presso le Piramidi di Segonzano Sentiero Europeo) e soprattutto la Riqualificazione del centro storico di Albiano possibilità di promuovere il territo- rio agricolo, i terrazzamenti, verso Ristrutturazione di Palazzo Barbi a Cembra il pubblico del turismo rurale, fan- no ritenere opportuno un massiccio recupero di edifici nei centri stori- centro dell’attenzione dei soggetti investimento in interventi di manu- ci). Questi interventi nel loro insie- locali. In tal senso è anche signifi- tenzione del territorio. I terrazza- me, hanno permesso un recupero cativo sottolineare l’impegno sotto- menti vitati sono l’elemento che ca- del territorio e del paesaggio esal- scritto dalle amministrazioni comu- ratterizza l’ambito e testimoniano tandone le specificità ambienta- nali, nell’ambito del Protocollo di il valore culturale della tradizione li, culturali e di prodotto. Interven- intesa del Patto rispetto, all’acquisi- agricola. I muri di sostegno (qua- ti di manutenzione e valorizzazione zione della certificazione ambienta- si cinquecento chilometri lineari su ambientale che smentiscono quan- le dei propri territori, quale essen- di un’estensione complessiva della ti sostenevano che la forte delega ziale strumento di valorizzazione valle che misura circa 32 chilome- di poteri attivata dai patti territoria- dei prodotti locali e di promozione tri) sono la maggiore testimonianza li a livello locale avrebbe prodotto turistica della Valle di Cembra. della vitalità della viticoltura in val- una compromissione del territorio. le; una realtà prestigiosa, ma con L’esperienza del Patto della Valle molte esigenze di manutenzione. Il di Cembra dimostra quanto l’eco- Le nuove iniziative imprenditoriali Patto territoriale ha riservato gran- nomia della manutenzione sia cen- de attenzione e cura al territorio sia trale per i territori che devono al lo- L’altra risorsa su cui ha puntato il con interventi pubblici di rilevanza ro essere ecologicamente attrattivi Patto è il rilancio dell’iniziativa im- intercomunale, (si veda tabella 1) molte delle potenzialità di sviluppo. prenditoriale allo scopo di frenare sia con numerosi interventi di pri- Nelle moderna economia la qualità l’emorragia di risorse, in particolare vati (77 interventi di miglioramen- del territorio è sempre più connes- quelle più qualificate, che sono co- to fondiario e bonifica agraria, 112 sa alle performance delle econo- strette ad emigrare per trovare ade- interventi riguardanti il recupero di mie locali. La capacità di “produrre guate opportunità occupazionali. Il muretti di sostegno, 26 interventi di esperienze” partendo dalle specifi- racconto fatto dai sindaci evidenzia sistemazione della viabilità podera- cità locali è un obiettivo che pone il come il venir meno della doman- le e interpoderale, 49 interventi di territorio e la sua manutenzione al da di lavoro nel settore pubblico, 18 il Trentino
to come, l’iniziativa imprenditoria- le può essere stimolata con succes- so utilizzando diverse leve: la forte etica del lavoro che si esprime nelle tante forme di integrazione del red- dito, la costruzione di reti che con- sentono una distribuzione socia- le del rischio di impresa (i modelli cooperativi, consortili, l’integrazio- ne tra iniziativa pubblica e priva- ta), il legame con il proprio territo- rio, la valorizzazione delle specifi- cità locali, la semplificazione del- le procedure autorizzative. Aspetti che sono stati chiaramente eviden- ziato dal sindaco di Faver Bruno Pilzer: “Non sono d’accordo che in Val di Cembra non ci sia imprendi- torialità. Quello che frena l’iniziati- va imprenditoriale è una burocrazia che fa spavento. Il Patto territoriale ha consentito di introdurre alcune semplificazioni autorizzative ed il risultato è stato semplicemente ec- cezionale. L’altro problema è la ca- pacità di individuare nuove nicchie di mercato. Dobbiamo puntare sui servizi, sulla capacità di racconta- re il nostro territorio. Lo vedo nella mia distilleria, c’è una crescente ri- chiesta di visite, dopo le quali c’è la vendita. Il successo della rassegna del Müller Thurgau è la dimostra- zione di questa opportunità. Il cem- brano è attivismo, è di una cordiali- tà impareggiabile. Le manifestazio- ni che organizziamo noi a livello di volontariato sono tantissime. Con il La preparazione e l'affumicatura porfido, vengono architetti da tut- dello speck con il metodo tradizionale a Faver. ta Italia, non a caso l’idea della ras- segna del Müller Thurgau è stata quella di avviare un discorso sul- la minore attrattività delle forme di vani agricoltori, 13 nuovi agrituri- l’architettura di montagna. Dobbia- impiego a tempo determinato, or- smi, 21 nuove iniziative artigianali, mo fare conoscere il vino, la grap- mai ampiamente diffuse, e i sem- 4 nuove iniziative industriali, una pa, il porfido, la nostra cultura, il pre maggiori costi legati al pendo- nuova cooperativa nel settore por- nostro territorio, la nostra ospitalità. larismo verso la Valle dell’Adige, fido, 4 nuovi servizi commerciali, 2 Ci sono tante cose che con il Patto determinano una tendenza dei gio- nuove iniziative turistiche. Si trat- territoriale sono rimaste sospese. vani a creare nuove attività in valle. ta di dati che impongono di rive- Le risorse professionali ci sono. Per In totale sono 71 le nuove iniziative dere il giudizio sulla bassa propen- esempio, nel mio comune – come in imprenditoriali avviate con il Pat- sione all’imprenditorialità di questo altri in Trentino – trovi giovani lau- to territoriale: 26 domande di pre- ed altri territori trentini. L’esperien- reati che hanno fatto stage all’este- mio di primo insediamento di gio- za dei patti territoriali ha dimostra- ro, parlano perfettamente le lingue. il Trentino 19
In tutta la Valle di Cembra ci sono giovani che hanno in mano delle professioni veramente interessan- ti. Sono legati alla Valle di Cembra, pertanto dobbiamo dargli l’oppor- tunità di lavorare per far crescere il nostro territorio”. Oltre ai giovani, si sente forte l’esi- genza di valorizzare il ruolo del- l’imprenditorialità femminile, tema sottolineato dal sindaco di Grumes Simone Santuari: “Per gli uomini la disoccupazione non c’è. Nel mio comune tanti uomini sono artigia- ni, una buona parte lavora a Tren- to, fanno i metalmeccanici presso le grandi imprese. Da noi il proble- ma grosso è il lavoro femminile, al- cune donne fanno le pendolari, la- vorano come dipendenti pubblici in Provincia, nei vari comuni, alle po- ste, le altre fanno le casalinghe. La questione del lavoro femminile pre- senta molte difficoltà. Ci sono don- ne diplomate, che vogliono lavora- re, ma non trovano lavoro. Alcune ragazze di Grumes stanno facendo il corso di animatore turistico pro- mosso con il Patto territoriale. Al corso partecipano dieci donne, an- che casalinghe, cinque su dieci so- no di Grumes, quindi, hanno capito che qui può nascere qualcosa ”. Il consolidamento della filiera agricola euro destinati alla modernizzazione Trentino. La vocazione della Val di L’attenzione rivolta alla manuten- di attrezzature e macchinari agrico- Cembra nella produzione di vini di zione del territorio rimanda al ruo- li, ma anche in investimenti diretti qualità è confermata dalla recente lo svolto dall’impresa agricola nella alla diversificazione culturale, alla affermazione del Müller Thurgau salvaguardia del paesaggio e del- trasformazione e commercializza- che rappresenta un importante vei- l’ambiente rurale e nello sfrutta- zione dei prodotti agricoli, alla ri- colo di promozione del territorio. Il mento ecocompatibile del patrimo- cettività turistica. fatto che in Valle di Cembra, fino a nio boschivo, alle connessioni con Per la Valle di Cembra, la princi- poco tempo fa si concentrasse circa il turismo, all’integrazione con l’ar- pale risorsa agricola da valorizza- il 35% della produzione naziona- tigianato ed il commercio. Il ruo- re, attraverso la realizzazione del le di questo vino, permette di de- lo che il Patto territoriale della Val- Patto territoriale, è la qualificata stare l’attenzione del pubblico an- le di Cembra affida ad un rilancio produzione vinicola, già oggetto che verso altri vini prodotti in val- dell’agricoltura di montagna si con- di importanti manifestazioni turi- le quale lo Chardonnay ed il Pinot cretizza nelle 459 domande di inve- stico promozionali di forte richiamo nero che stanno raggiungendo ot- stimenti privati nel settore agricolo. nazionale. Con il Patto, la viticoltu- timi risultati. In totale sono 252 le Nel settore agricolo il Patto mobili- ra locale consolida la sua posizio- domande attivate dal Patto territo- ta un investimento di 36 milioni di ne, che è già fra le più avanzate in riale per il reimpianto di vigneto 20 il Trentino
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