Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
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Organo Ufficiale dell’ARNo Associazione Ricerca Neurologica 2012 - Anno 3 - Numero 2 €5,00 come allenare il cervello - TRAIN THE BRAIN (Disegno di Lorenzo Frigeri)
2 2012 - Anno 3 - Numero 2 ARNo 2013 ARNo Novità e... ARNo conferme Riccardo Benvenuti Le conferme Il 5 per mille. Vi ricordiamo che l’ARNo è fra le associazioni a cui può essere donato il 5 per mille del reddito. Il codice fiscale per fare la donazione è 93005860502. Le Borse di stu- dio e Convegni Continuano a pieno ritmo le attività di ricerca e di convegnistica Premio Atorn ricerca e solifarietà. Il ri- conoscimento biennale destinato a due personaggi che sono La novità riusciti a dare un grosso contributo alla scienza, alla solidarie- Da ATORN Associazione Toscana tà e alla sensibilizzazione, che nelle scorse edizioni ha visto Ricerca Neurologica ci siamo trasfor- protagonisti Andrea Bocelli, Giorgio Panariello, Marcello mati in ARNo Associazione Ricerca Lippi e gli scienziati Oleh Hornykievicz, Gianluigi Gessa Neurologica. Il cambio di nome si è e Heldad Melamed. Vedrà la sua conferma con una formula reso necessario perché il nostro soda- rinnovata. Amici del Cervello News è la nostra rivista che lizio, nato in Versilia, sta operando a distribuiamo gratuitamente ai soci e negli ambulatori medici livello nazionale ed internazionale. Da della Toscana. Interv- qui l’esigenza di togliere la dizione To- ista al Cervello. scana dal logo. La Toscana nella nostra Come funziona, come associazione è uscita dalla porta di ser- potenziarlo e manten- vizio ed è rientrata dal portone principale. erlo efficiente. Il libro Infatti abbiamo scelto un acronimo che è il edito dalla Sperling e nome del più importante corso d’acqua del- Kupfer è stato ristam- la nostra regione. Ci dispiace un po’ perché pato in edizione eco- eravamo affezionati alla dizione ATORN, ma nomica. Il Calendario questo cambio di nome era necessario per Per stare insieme tutto far crescere il nostro soda- l’anno, con l’obiettivo lizio e trovare maggiori di raccogliere fondi risorse per la ricerca. per la ricerca neuro- RICCARDO BENVENUTI logica grazie alla dis- LE STAGIONI DELLA SPERANZA ponibilità del pittore AURA MEDIAZIONE CREDITIZIA SRL Riccardo Benvenuti. www.concredito.it CALENDARIO ARNO 2013
2012 - Anno 3 - Numero 2 3 DOLORE E PERCHè LA TESTA FA MALE? La domanda: “Perché la testa fa male?” ricorrente negli ambulatori nonché da triggers endogeni (stress, modificazioni del ritmo sonno neurologici e nei centri cefalee ad opera di pazienti che speri- veglia) ed esogeni (digiuno, specifici alimenti, fattori ambientali o mentano dolore alla testa -spesso altamente ricorrente e disabili- climatici). Del tutto recentemente, infine, si sono rese disponibili tante- può iniziare ad avere risposta grazie agli studi più recenti. proprio evidenze elettrofisiologiche attestanti l’attivazione del si- Fatte salve, infatti, le rare condizioni in cui la cefalea è condizione stema trigeminovascolare conseguente alla CSD, collegamento per secondaria a specifiche patologie infiammatorie o espansive intra lungo tempo solo postulato. o extra craniche come meningiti,sinusiti,tumori, l’enigma dell’ori- L’attivazione del sistema trigeminovascolare determina il rila- gine del dolore nelle cefalee primarie -non attribuibili cioè a spe- scio da parte dei terminali dei neuroni trigeminali di mediatori cifiche condizioni sottostanti- quali sono l’emicrania, la cefalea di dell’infiammazione,che provocano dolore e fenomeni di vasodila- tipo tensivo, la cefalea a grappolo da decenni costituisce una tazione dei vasi meningei durali. Il prodursi di tali fenomeni con- sfida per i ricercatori. I più recenti avanzamenti tribuisce al realizzarsi di un meccanismo autoali- riguardano l’emicrania, disordine neurologi- mentantesi; la vasodilazione, infatti, attiva le co complesso, il cui sintomo cardine è fibre trigeminali nocicettive perivasco- rappresentato proprio da cefalea con lari che conducono l’afferenza do- peculiare associazione di iper- lorosa sui neuroni localizzati a li- sensibilità per luci, suoni, odo- vello del midollo cervicale e nel ri, nausea e/o vomito, e, più nucleo del n. trigemino. Da tali raramente, vulnerabilità alla sedi l’afferenza dolorosa rag- fatica, sonnolenza, sbadiglio giunge il talamo e la corteccia compulsivo. cerebrale.L’identificazione Un tempo considerata un di- del coinvolgimento del si- sturbo vascolare, attualmente stema trigeminovascolare ha è ritenuta la risultante di una permesso il più significativo complessa interazione di diversi avanzamento nel trattamento in circuiti neurochimici coinvolgenti acuto dell’emicrania consentendo molteplici meccanismi neurotrasmet- di mettere a punto gli agonisti sero- titoriali (serotoninergici, dopaminergici, toninergici selettivi (triptani) attivi sui orexinergici, gabaergici) e differenti regioni recettori 5HT1b e 5HT1d localizzati rispet- encefaliche tra le quali un ruolo di play maker è senza tivamente a livello delle cellule endoteliali lisce dei dubbio svolto da corteccia,ipotalamo e sistema trigeminovascola- vasi meningei durali e sui terminali assonali trigeminali. L’attività re. Il coinvolgimento della corteccia è stato ipotizzato sulla base di agonista su questi recettori si traduce in vasocostrizione selettiva modelli animali nei quali è stata osservata l’occorrenza di cortical dei vasi meningei e inibizione del release delle molecole vasoattive spreading depression (CSD) un fenomeno caratterizzato da un’on- proinfiammatorie (CGRP, VIP, bradichinine). da di breve eccitazione seguita da una prolungata fase di inibizione La comprensione della patogenesi dell’emicrania è tuttora un work dell’attività neuronale che si propaga lentamente attraverso la cor- in progress ma la migliore comprensione di alcuni meccanismi teccia alla velocità di 2-6 mm/min. Tale fenomeno è stato recente- coinvolti ha consentito la messa a punto di ulteriori molecole con mente documentato in vivo con studi di neuroimaging funzionale specifici target (inibitori della CSD, antagonisti glutammatergici, in pazienti con emicrania con aura visiva; è stato accertato, inol- antagonisti del CGRP ) sia per la prevenzione che per il trattamento tre, che l’eccitabilità corticale, primum movens dell’emicrania, è sintomatico dell’emicrania che potranno a breve arricchire il baga- determinata da condizioni genetiche, ma è anche condizionata da glio farmacologico per gestire questa condizione, cui conseguono fattori ormonali (steroidi sessuali quali estrogeni e progesterone) disabilità individuale marcata e costi sanitari e sociali elevatissimi. Dr.ssa Sara Gori - Coordinatore clinico del Centro per la Diagnosi e Cura delle Cefalee, U.O. Neurologia, AOUP Nata a Pisa nel 1966, laurea in Medicina con 110 e lode e conferimento della dignità di stampa nel 1992.Specializzata in Neurologia a Pisa nel 1996. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisiopatologia delle Funzioni Nervose presso l’Università di Firenze nel 1999. Ha svolto nel 1998 uno stage presso l’Università di Montpellier (Gui de Chauliac Hospital) e dal 1998 è dirigente medico presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Coordi- natore clinico del Centro per la Diagnosi e Cura del Cefalee presso tale struttura,ha sviluppato linee di ricerca riguardanti emicrania e cefalea a grappolo. Ha presentato numerosi contributi a congressi nazionali ed internazionali e realizzato pubblicazioni scientifiche sulle cefalee primarie e la loro relazione con il sonno. Ha contribuito a numerose iniziative educative sia di ambito locale che nazionale e ha ricoperto incarichi in società scientifiche; nell’ambito sella Società Italiana per lo studio delle Cefalee ha ricoperto dal 2004 al 2009 la carica di Segretario della Sezione Toscana, dal 2009 di Vicecoordinatore e dal 1 Dicembre 2012 di Coordinatore Regionale.
4 2012 - Anno 3 - Numero 2 crisi e CRISI ECONOMICA E UN PO’ DI STRESS Da un punto di vista etimolo- lo stress da crisi economi- gico l’inglese “stress” è cor- ca? La capacità di tollerare relato col latino (e italiano) una certa quantità di stress “stringere” “strictus”. Rende è prettamente soggettiva, bene l’idea, vero? Stretti co- varia da individuo ad individuo. I sintomi dovuti all’accumulo sono una co- stretti strizzati oppressi legati stante stanchezza, una condizione di facile irritabilità, l’insorgere dell’inson- e tutto quello che rimanda a nia, l’insorgere di disturbi digestivi (per esempio ulcera e colite helicobacter questa condizione. Lo stress è consenziente) la tachicardia, un persistente mal di testa, la pressione alta, la una sindrome di adattamento lombalgia, un indebolimento del sistema immunitario, che può portare a malat- a degli stressor (sollecitazio- tie virali, allergie, infiammazioni e altro. Hans SEYLE adorava i bioingegneri ni). Può essere fisiologica, ma e i loro esperimenti sui processi chimici stimolo-risposta ma alla loro ricerche può avere anche dei risvol- meccanicistiche si oppose un elemento sorprendente. Un bambino piccolo con ti patologici, anche cronici, uno stimolo doloroso abbassa il livello di stress allungando le braccia verso la che ricadono nel campo del- mamma!!!! La comunità dei ricercatori fu scossa da una cruciale consapevolez- la psicosomatica. Il termine za: la risposta fisiologica allo stress può essere modulata da fattori psicologici. inglese stressor (in italiano Due stressor identici con lo stesso grado di disturbo allo statico possono essere “agente stressante”) si riferi- percepiti e valutati diversamente e la risposta allo stress può essere ingrandita sce a stimoli di diversa natura o rimpicciolita a seconda dei fattori psicologici. Il passo successivo dimostrato che portano l’organismo e la (in assenza di cambiamenti fisiologici la variabili psicologiche potevano da sole psiche allo stress. Possono essere fisici (uno shock elettrico, l’esposizione al scatenare la risposta allo stress. In preda all’eccitazione il fisiologo di Yale John freddo o a caldo eccessivo, ecc…), ambientali-culturali (rumori, traffico, vicini MASON, uno dei leader in questo approccio, si spinse addirittura a proclamare di casa, sport pesanti), metabolici (riduzione dei livelli glicemici), psicologici che tutte le risposte allo stress erano risposte psicologiche. Allora il dolore dal (un colloquio di lavoro, una prova d’esame, avere una visione negativa del fu- dentista è solo immaginario? Ovviamente no. Ed è stressante anche il dentista. turo o delle scelte), affettivi (un evento di perdita o lutto), alimentari (caffeina, Certo le risposte sono individuali, dipendono da tanti fattori individuali, ma non droghe, fumo). Si distinguono fra stressor benefici, che generano il cosiddetto possiamo cancellare l’importanza degli eventi. Cerchiamo di togliere l’eccesso, eustress (dal greco eu che significa “bene”) e che danno tono e vitalità all’or- è sempre la dose che fa il veleno. ganismo, inducendo il livello nervoso alla produzione di catecolammine (adre- nalina e noradrenalina) e il sistema endocrino all’attivazione e all’azione degli ormoni corticosteroidi, e stressor nocivi, che generano il cosiddetto distress (dal METODI greco dys che significa “in peggio”) e che possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie oltre ai primari campanelli di allarme (ansia, tensione, ANTISTRESS insonnia, ecc.). Oltre alla natura dell’agente stressante sono molto importanti anche l’intensità, la frequenza e la durata dello stimolo; stressor troppo poten- AUTOGESTIBILI ti, frequenti e prolungati sono in grado di superare la possibilità di resistenza dell’organismo, e di portare l’individuo allo stress cronico e alle malattie ad Sfogare in qualche modo civile e non auto le- esso associate. Lo stress è dunque definibile secondo tre accezioni: a) è “qual- sivo le proprie frustrazioni (l’attività fisica ana- cosa che tende a deformarci” (evento stessante) (significato etimologico) b) e’ erobica fa sicuramente bene, un hobby appassio- “ una nostra risposta psicobiologica necessaria e proporzionata all’evento” nante, scrivere delle lettere cattive e poi stracciarle) (reazione fisiologica) c) è “una deformazione che avviene in noi quando l’even- Sostegno sociale ed affettivo: un coniuge trattato bene e che ci tratta bene, un amico to (o gli eventi) riescono a deformarci” (alterazione del nostro modo di essere) . intimo, un gruppo con cui dividere una passione, un coro, le bocce.. Anche un picco- Uno stressor che ci affratella più o meno tutti in questo momento è quello della lo animale ci stimola l’istinto di protezione e ci rende più coraggiosi. CRISI ECONOMICA. Da quanto tempo siamo toccati personalmente, a livel- Prevedibilità : quanto durerà ancora questo bombardamento mediatico sulla crisi? lo economico o psicologico /sociale dal bombardamento mediatico riguardo Possiamo essere sicuri che tra quattromila giorni le cose saranno diverse! alla CRISI ECONOMICA? Prima era lontana, oltre l’Oceano, adesso ci siamo Controllo: diamoci una piccola area di controllo: per es. Posso informarmi meglio dentro fino al collo. Come è cambiato il nostro sentire? Come sono cambiati i sugli alimenti più sani e meno costosi leggendo le etichette. nostri pensieri, come è cambiato il nostro modo di relazionarci? Come ci siamo Meditazione e rilassamento mentale proiettando la mente su scene della natura e “deformati”? E soprattutto Ci sono rimedi a portata di mano e di testa? Un musica tranquilla. trattamento tipico prevede l’elaborazione e la realizzazione di strategie atte a Religione: una fede profonda fa accettare le incognite del futuro diminuire il numero e la potenza degli agenti stressanti. Per attuare questa stra- Identificare le proprie paure e cercare soluzioni: qual è la cosa peggiore che può tegia bisogna intervenire su eventi esterni, ambientali e sociali. Bisogna quindi succedere? Come posso attrezzarmi? individuare gli stressor e riorganizzare la propria vita cercando di ridurre la Essere flessibili e cambiare gli schemi mentali (di fronte a venti forti fa’ che sia un quantità e l’intensità. Un problema è rappresentato dal fatto che non possiamo filo d’erba, Di fronte a muri forti fa’ che sia un vento impetuoso) eliminare tutti i media, un altro problema è rappresentato dal “tutto o niente” Ridimensionare gli eventi ed assegnare un peso specifico da 1 a 100 (quanto è nel senso che l’adrenalina, i glicocorticoidi, la prolattina, e le altre sostanze importante effettivamente questa crisi? Moriremo tutti di fame?) vengono tutte secrete in egual misura indipendentemente dall’intensità dello Avere un atteggiamento positivo ed attivo: in fondo anch’io conto qualcosa e pos- stressor, quindi la nostra reattività è tutto o niente. E allora come si fa ad evitare so fare qualcosa. L’oceano è fatto di gocce. Sdrammatizzare piuttosto che drammatizzare: spesso le paure sono amplificate dal passa parola aggiuntivo Wanda Lacorina, psicologo e psicoterapeuta, analista didatta della Scuola di Respirare profondamente spesso e volentieri. Psicoterapia Comparata di Firenze, libero professionista, consulente aziendale Dimenticavo: utili anche le palline antistress, il tamagotchi, il komboloi, insomma per le Risorse Umane dal 1989 per aziende di eccellenza nel proprio settore, qualche scacciapensieri. vive e lavora a Viareggio, con studio in via XX Settembre 149 Per le cure farmacologiche si rimanda il tutto a chi di competenza.
2012 - Anno 3 - Numero 2 5 macchine e www.gioiellidarte.com Via Antonio Fratti, 318 Viareggio (Lucca) A Pisa la Risonanza Magnetica a 7 Tesla Soltanto 7 Centri in Europa e 20 nel resto del mondo possiedono apparecchiature di risonanza di questa potenza Il 15 dicembre 2012 è stata e 20 nel resto del mondo inaugurata la prima Riso- possiedono apparecchia- nanza Magnetica a 7 Tesla ture di risonanza di questa italiana della Fondazione potenza. Le applicazioni Imago7, ora in funzione del 7 Tesla sono estrema- nel bunker situato presso mente vaste: dallo studio l’ IRCCS Fondazione Stel- anatomico ad altissima la Maris di Calambrone risoluzione del cervello, (Pisa). Al taglio del nastro all’esplorazione dell’appa- hanno partecipato, tra gli rato muscolo-scheletrico, altri, Luigi Marroni, As- ed in futuro di altri organi sessore per il Diritto alla come il cuore e la mam- Salute di Regione Toscana, mella. Con questa apparec- Marco Filippeschi, Sinda- chiatura di nuovissima ge- co di Pisa,ed il Ministro nerazione, sconfinate sono della Salute, Renato Bal- le opportunità di condurre duzzi in video-messaggio. ricerche scientifiche che potranno essere sviluppate Da oggi la potente appa- per ampliare le conoscenze recchiatura inizia la sua av- nel campo della medicina, ventura nella ricerca scien- a vantaggio di tutta la co- tifica internazionale con progetti di grande Le applicazioni del 7 Tesla munità. La Risonanza Magnetica a 7 Tesla rilievo tecnologico e scientifico: i ricerca- è un potente strumento per scoprire i segre- tori fisici ed ingegneri stanno già mettendo sono estremamente vaste: dallo ti del corpo umano, che permette di acqui- a punto tecniche innovative di acquisizione immagini e di spettroscopia per sfruttare studio anatomico ad altissima sire dati e nuove tipologie di immagini dei diversi distretti corporei in modo non inva- appieno le capacità del nuovo tomografo. risoluzione del cervello, sivo, con un livello di risoluzione spaziale Sul fronte dell’applicazione clinica, verrà e specificità senza precedenti. Dopo l’arri- dato il via a due importanti progetti di ri- all’esplorazione dell’apparato vo del magnete dalla General Electrics di cerca di cui uno finanziato dal Ministero muscolo-scheletrico, ed in Milwaukee, Stati Uniti, avvenuto la matti- della Salute per la valutazione dell’impat- na del 9 giugno 2010 al bunker di Calam- to della risonanza magnetica a 7 T nella futuro di altri organi come il brone, i tecnici hanno trascorso questi mesi diagnosi delle malattie neurodegenerative in particolare del Parkinson,in collabora- cuore e la mammella. a mettere a punto il sistema di Risonanza Magnetica, eseguendo complesse tarature zione con la Neurologia e una serie di esperimenti Universitaria di Pisa di- pilota su fantocci che si- retta dal Prof. Ubaldo Bo- mulano la consistenza del nuccelli; l’altro, finanziato corpo e del cervello umano. dalla Fondazione Cassa di Gli enormi costi per acqui- Risparmio di Pisa dedicato sto e messa a punto della allo studio dei tumori ce- super RM di Pisa-si cal- rebrali.In pratica la nuova colano quasi 10 milioni di RM consentirà diagnosi euro-sono stati sostenuti molto precoci con altissima da un consorzio compren- risoluzione delle lesioni e dente fra gli altri Regio- la possibilità di monitorare ne Toscana,Università di le stesse in relazione alle Pisa,Istituto Stella Marise terapie-questo vale sia per Fondazione Cassa di Ri- le lesioni tumorali (cel- sparmio di Pisa:un bellis- lule in più) che per il Par- simo investimento,tante kinson (cellule in meno). speranze per la ricerca ed i Soltanto 7 Centri in Europa pazienti.
6 2012 - Anno 3 - Numero 2 economia e Crediti eDebiti? Usa il Cervello A Viareggio lo studio ConCredito propone un intelligente rapporto Banca - Impresa Crisi vuol dire cambiamento e quando usciremo dal tunnel, nulla ciclo di vita della relazione banca impresa: accesso al credito, ot- sarà più come prima. Sta cambiando il modo di fare azienda, di timizzazione del rapporto Banca-Impresa, gestione della liquidità rapportarsi con clienti e fornitori. Ma in questo pantano di sca- e gestione della crisi. denze, di crediti negati, di situazioni finanziarie che portano im- In tutti questi casi lo studio ha la capacità di affiancare le Piccole prenditori a spararsi paradossalmente non per i debiti, ma per i e medie Imprese con la propria esperienza mettendo a disposi- crediti non riscossi. Nell’Italia che zione i migliori contatti nel sistema tiene migliaia di milioni di euro im- bancario e le forti patnership svilup- mobilizzati per il patto di stabilità, pate con i professionisti della con- giustamente ribattezzato “Patto di sulenza aziendale, grazie a cui può Stupidità”. In questo contesto di- scegliere ed offrire le soluzioni più venta fondamentale usare il cervello opportune. E poi la finanza agevo- per gestire debiti, crediti e rapporti lata. Lo studio ha le competenze per con le banche. Il presidente dell’Ar- supportare le aziende nell’accesso ai no, il dottor Gianfranco Antognoli, fondi della finanza agevolata facen- ha fondato e guida con successo do ricorso agli strumenti agevolativi lo studio ConCredito di Viareggio pubblici messi a disposizione dalle mettendo a disposizione di piccole e leggi regionali, nazionali e comuni- medie aziende soluzioni intelligenti. tarie ed interfacciandosi con le Isti- E’ proprio della sua idea di concepi- tuzioni preposte: sistema dei Con- re un nuovo rapporto banca impresa, fidi, Fidi Toscana, SICI, Sviluppo mediato da chi è in grado analizza- Italia, Ministeri preposti, Comunità re le esigenze dell’azienda e quelle della banca, che vogliamo Europea, Fondi di Venture Capital… parlarvi. Alla base dello studio ConCredito c’è una visione dei Il metodo di lavoro dello studio ConCredito è improntato alla problemi analizzati con un ottica etica e di responsabilità sociale. collaborazione, non si pone in contrasto con le Banche ma è I servizi offerti dallo studio aiutano le Piccole e Medie Imprese una figura in grado di migliorare il rapporto tra Piccole Medie a gestire i rapporti con gli Istituti di Credito in tutte le fasi del Imprese ed il mondo del credito, non è un’alternativa al proprio professionista/commercialista, bensì un partner complementare che ottimizza il lavoro dei professionisti che già lavorano con l’imprenditore. Nel quadro generale dei difficilissimi rapporti tra aziende e ban- che, abbiamo voluto darvi conto di questa nuova realtà, che ha al suo attivo una profonda conoscenza ed esperienza del mercato del credito. Siamo certi di aver dato una notizia utile ai nostri lettori perché di questi tempi quando si parla di crediti,debiti e rapporti con le banche bisogna usare molto bene il cervello. Per saperne di più: aura mediazione creditizia srl LA SQUADRA DELLO STUDIO CONCREDITO IN PIEDI dr. Tommaso Menchini, dr. Simone Puccioni, rag. Chiara Vianello. Prof: Alessandra Rigolini, dr. Gianfranco Antognoli, prof.Roberto Caparvi, www.concredito.it ACCOSCIATI rag. Cesare Moriconi, dr. Michele Antognoli, dr. Stefano Vannucci Viareggio - Via Scirocco 53 - Tel. 0584 393444
2012 - Anno 3 - Numero 2 7 invecchiamento E LA PLASTICITA’ DELL’ETA’ L’invecchiamento è un processo caratte- ordinazione così come si modifica il ciclo rizzato da lente modificazioni, fisiche e sonno-veglia con diminuzione delle fasi psicologiche, che accompagnano l’avan- di sonno profondo. Ma questo processo, zare dell’età…è un processo multifat- pur essendo per certi aspetti inesorabile, toriale, derivato da interazione tra geni, può presentarsi in modo lento e graduale ambiente e stile di vita. Sulla qualità ed configurando il quadro di un invecchia- intensità di questo processo interagiscono mento attivo, o come spesso si dice “di fattori immodificabili come la ricchezza successo”. Infatti, il nostro cervello pre- del patrimonio neuronale, la resistenza senta caratteristiche che consentono di agli insulti patogeni e fattori modificabili, preservarne la funzione e di “resistere” più strettamente soggettivi quali lo stile agli effetti del tempo. Prima tra tutti, la di vita (dieta, attività fisica, abitudini vo- “ridondanza” di cellule nervose che lo luttuarie, fumo etc.), l’attività lavorativa, costituiscono: abbiamo a disposizione l’esposizione a tossici ambientali, il li- molte più cellule nervose di quelle ne- vello culturale e l’“allenamento” intellet- cessarie allo svolgimento delle funzioni tivo. L’avanzare dell’età è caratterizzato cerebrali, la quali possono, almeno in dall’insorgenza di patologie che, pur non parte, sopperire ai danni del tempo. Altra essendo strettamente espressione di invecchiamento, caratteristica delle cellule nervose è la loro cosiddetta ne sono correlate. Non è semplice poter definire quali “plasticità”; il nostro cervello non è “statico”, ma do- tra i cambiamenti anatomici e funzionali cui negli anni tato di neuroni che, seppure inizialmente non specia- andiamo incontro siano dovuti al processo di invec- lizzati a svolgere determinate funzioni, sono in grado chiamento di per sé e quali invece derivino da “insulti” di maturare e “sostituirsi” ai neuroni danneggiati. A patologici. Per questo motivo, anche il “come” si in- questo proposito un recente Congresso della Società vecchia è variabile da organo ad organo ed, in defini- Italiana di Gerontologia e Geriatria titolava “Più Geni tiva, da soggetto ad soggetto. Sono molte le teorie che o più Ambiente?” nel modulare e modificare il pro- nel corso degli anni si sono succedute per spiegare lo cesso di invecchiamento da normale a patologico. La sviluppo di un invecchiamento “attivo” piuttosto che risposta è stata unanimemente che, pur riconoscendo il di una vecchiaia caratterizzata da patologie croniche ruolo dell’ereditarietà, ciascuno di noi è comunque in e molteplici disabilità, incluso un progressivo deficit grado di intervenire in modo sostanziale nel determi- cognitivo. È stato ipotizzato un processo di danno del- nismo del processo di invecchiamento, modificandone le cellule da parte di radicali liberi e di proteine “ano- il percorso ed, in ultima analisi, il risultato finale. Che male” che alterano la funzionalità delle stesse; altre cosa possiamo fare, quindi, per proteggere e difendere ipotesi incolpano il sistema immunitario, che con l’età il nostro cervello, assicurandogli un processo di invec- perde la capacità di difenderci dagli insulti del mon- chiamento compatibile con una vita attiva e ricca di do esterno; non da ultimo, esiste una teoria “genetica” relazioni? Per prima cosa è necessario mantenerlo in che vede l’esistenza di geni che guidano il processo attività; un cervello sottoposto a continui stimoli, si dell’invecchiamento. Come tutti gli organi del nostro mantiene più “giovane” e pronto. E’ quindi importante corpo, anche il cervello si modifica lentamente negli anni: si riduce il numero dei neu- cambiare abitudini, mantenere viva la voglia di leggere, coltivare vecchi e nuovi inte- roni, in alcune regioni più che in altre, si riducono le loro connessioni e la capacità di ressi. Tutto ciò si deve inserire in un sano stile di vita, mantenendo corrette abitudini crearne di nuove. Tra i 30 e i 75 anni il cervello perde circa il 10% del proprio peso. alimentari ed una regolare attività fisica oltre a controllare i più importanti fattori di Con queste alterazioni organiche si modificano le funzioni che il sistema nervoso go- rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, diabete mellito, dislipidemia). E’ ormai verna, inclusa la memoria, in particolare quella a breve termine. Diminuisce la capacità dimostrato che nell’insieme questi comportamenti svolgono una chiara funzione pro- di memorizzare elementi nuovi persistendo invece stabili i ricordi di eventi passati; si tettiva sull’organismo in generale e sulla mente in particolare, come ben sintetizzato riducono le capacità di attenzione e di apprendimento, la prontezza di riflessi e la co- dall’antico aforisma: mens sana in corpore sano. Fabio Monzani Formazione - Ruoli • 2006 Vice Presidente CCL Specialistica in Medicina e Chirur- • Referee per numerose riviste internazionali • 1977 Laurea in Medicina e gia, Università di Pisa. • Membro Comitato Editoriale di:“European Journal of Internal Chirurgia, Università di Pisa, • 2007 Direttore Scuola di Specializzazione in Idrologia Medi- Medicine” (Rivista Ufficiale dell’European Federation of Inter- con lode e dignità di stampa ca, Università di Pisa. nal Medicine); “Journal of Clinical Endocrinology and Metabo- della tesi. • 2008 Direttore U.O. Geriatria Universitaria, Azienda Ospeda- lism” (Rivista Ufficiale dell’American Endocrine Society); “The • 1980 Specializzazione con liero-Universitaria Pisana Open Autoimmunity Journal”; “Recent Patents on Endocrine, lode in Endocrinologia e Ma- • 2009 Coordinatore Scuola di Specializzazione in Geriatria, Metabolic & Immune Drug Discovery”; “Clinical CNS Drugs”. lattie Metaboliche, Università Università di Pisa • Membro del Board Scientifico della Scuola di Dottorato in di Pisa. Attività Didattica “Tecnologie Biomediche in Medicina Clinica ” Università La • 1977-1980 Medico Interno, • Dal 1991 il Prof. Monzani svolge attività didattica presso la Sapienza”, Roma. Istituto di Metodologia Clinica Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, in nu- • Coordinatore di numerosi progetti di ricerca (incluso progetti e Medicina del Lavoro, Uni- merosi corsi di studio e scuole di specializzazione. di interesse nazionale cofinanziati dal MIUR), ha partecipato versità di Pisa. • Membro Comitato Scientifico Dottorato in “Tecnologie Bio- all’organizzzazione di congressi (nazionali ed internazionali), • 1980-2000 Ricercatore Con- mediche in Medicina Clinica”. Università La Sapienza, Roma. simposi e corsi di aggiornamento. fermato, Istituti di Metodologia Clinica e Medicina del Lavoro e • Vicepresidente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in • Socio ordinario: Società Italiana di Endocrinologia (membro di Clinica Medica, Università di Pisa. Medicina e Chirurgia. della Commissione Linee Guida), Associazione Italiana Ma- • 1989-2000 Aiuto Universitario Istituto di Clinica Medica, Uni- Attività Scientifica lattie della Tiroide, European Thyroid Association, Endocrine versità di Pisa. • Principali campi di interesse scientifico: fisiopatologia delle Society, Società Italiana di Geriatria e Gerontologia. • 2001 Professore Associato in Medicina Interna, Dipartimento malattie endocrine; alterazioni metaboliche, cardiovascolari • L’operosità scientifica si caratterizza per oltre 100 articoli editi di Medicina Interna, Università di Pisa. e neuromuscolari nelle disfunzioni endocrine; fisiopatologia e su riviste nazionali ed internazionali e per oltre 1000 abstracts • 2005 Membro del Comitato Scientifico del Centro di Area Va- clinica dei tumori tiroidei; fisiopatologia dei processi di invec- e atti di presentazioni a congressi nazionali ed internazionali. sta Nord Ovest per la Farmacovigilanza (Regione Toscana). chiamento.
8 2012 - Anno 3 - Numero 2 ALLENA IL Train the Brain: un paradigma E’ partito da qualche mese il progetto crescita, vanno aumentati gli sforzi del- “Train the Brain” (Allena il Cervel- la ricerca per capire e curare la malattia lo), condotto presso l’Area di Ricerca che ha sicuramente intrecciate radici di Pisa, la più grande sede del CNR in genetiche e ambientali, ma dove manca Italia, dove convivono 13 Istituti del il riconoscimento convincente di una Consiglio Nazionale delle Ricerche, ed causa principale, che renda possibile operano 1000 ricercatori che si occupa- la cura efficace e la prevenzione. Con no di tante diverse discipline, dalla car- queste premesse, non è sorprendente diologia alle neuroscienze, dall’infor- che la malattia sia in testa all’agenda matica alle scienze della terra, dai na- politica, sanitaria e scientifica. Negli nomateriali alle tecnoscienze. In questo Stati Uniti, il Presidente Obama ha habitat naturale attecchisce facilmente stanziato 150 milioni di euro in 2 anni il seme delicato della ricerca multidi- per il “National Alzheimer Plan”, che sciplinare e dell’innovazione trasferita si propone di debellare l’Alzheimer en- alla società, e qui è nato il progetto che tro il 2025 ma le vie della ricerca sono sperimenta una nuova terapia l’arric- tortuose e imprevedibili, e il “National chimento ambientale fisico e mentale Cancer Plan” lanciato da Richard Ni- nei pazienti con lieve deficit cognitivo xon nel 1970 con 20 miliardi di dollari che potrebbe evolvere in malattia di per debellare il cancro entro il 2000 non Alzheimer in fase iniziale. ha avuto, come ognuno vede, i frutti Il morbo di Alzheimer è una moderna sperati. Il Parlamento Europeo ha adot- epidemia che oggi colpisce 500 mila tato 4 anni fa la Dichiarazione Scritta italiani e nel 2050 colpirà 16 milioni Lamberto Maffei 80/2008, in cui si riconosceva la malat- di persone nei soli Stati Uniti. La pre- tia di Alzheimer come priorità pubblica valenza aumenta inesorabilmente con l’età, i sintomi compaio- e si auspicava lo sviluppo di un piano di azione comune. no di solito dopo i 65 anni e diventano progressivamente più Se le cause della malattia rimangono un enigma e le terapie ri- frequenti con l’invecchiamento, fino a coinvolgere il 50% dei solutive non ci sono, qualcosa però si sa e si può fare già oggi. 90enni. Ogni anno l’Italia spende 8 miliardi di euro (di cui 2 per Si sa, ad esempio, che anche il cervello dell’anziano sano, e i farmaci) per curare la malattia, che rende cognitivamente po- perfino quello nelle fasi iniziali di malattia, mantiene una sua vere persone un tempo cognitivamente ricche, privandole anche plasticità con una qualche capacità di recupero e riadattamento. della più apparentemente inalienabile delle ricchezze la memo- Questo rimodellamento favorevole può essere facilitato da un ria di sé. E’ l’esagerazione caricaturale del normale processo di esercizio fisico regolare, rapporti sociali armonici, una alimen- invecchiamento cerebrale, per il quale la massa cerebrale (come tazione equilibrata con pochi grassi e molta frutta e verdura se- la riserva vascolare) si riducono del 5 % ogni 10 anni a partire condo il modello della dieta mediterranea, e dal tenere la mente dai 60 anni. A fronte di costi sanitari e sociali insostenibili e in attiva (ad esempio giocando a carte o leggendo o continuando a studiare qualcosa a cui si è interessati). Lo diceva Cicerone nel De senectute, sulla vecchiaia, che memoria minuitur nisi eam exerceas, la memoria diminuisce se non viene tenuta in alle- namento, e lo sanno bene i nostri grandi vecchi che passano le serate a giocare a carte con gli amici al bar e magari organizza- no serate danzanti al ritmo di liscio con i loro coetanei, quando liberi dalla dolce tirannia di figli e nipoti, nella personificazione della bella vecchiaia socialmente utile. Se questo fa bene al vec- chio sano - e si sapeva - fa forse ancora meglio al vecchio un po’ meno sano. La pianta che tende ad avvizzirsi va curata con più amore e innaffiata con più frequenza - non può essere abbando- nata a se stessa. Infatti, l’impoverimento ambientale di una vita senza affetti e relazioni sociali, povera di interessi e stimoli, in ambienti ristretti e isolati e con alimentazione monotona e sbilanciata fanno male anche al cervello, che più rapidamente perde quel poco o quel tanto che gli è rimasto. In altre parole, il cervello non è impermeabile all’ambiente che lo circonda. Se lo immergiamo in un’atmosfera sociale ricca di immagini e suo- ni e profumi e percezioni gradevoli, qualcosa passerà e porterà colore alla mente ingrigita dagli anni; ma se quello stesso cer- vello lo immergiamo in un ambiente ostile e plumbeo, ristretto e inaridito, il grigio cognitivo della malattia iniziale scolorirà più
2012 - Anno 3 - Numero 2 9 CERVELLO a di integrazione dell’esistente rapidamente in un nero senza ritorno, dove non si distinguono più sensazioni e ricordi. Le evidenze dell’azione benefica dell’ arricchimento ambienta- le sono fortissime nei modelli sperimentali, ma ancora incer- te sull’uomo dove questi studi sono difficili da realizzare per tanti motivi. Sono lunghi (ci vogliono mesi per produrre effetti apprezzabili sulla funzione cerebrale); complessi (servono tec- nologie molto sofisticate per documentare con forza scientifica i possibili miglioramenti evidenziati sulla funzione cerebrale); costosi (e non è facile trovare i finanziamenti per una ricerca che non utilizza farmaci e non stuzzica l’appetito dell’industria); e difficili (ci vogliono altissime competenze multidisciplinari, non facili da far convergere attorno a un solo progetto in un mondo di primedonne come quello della ricerca). Il protocollo è partito da Pisa, nell’Area di Ricerca del CNR. C’è dentro l’idea originale e innovativa di Lamberto Maffei, ex-Di- rettore dell’IN e attuale Presidente dell’Accademia dei Lincei, che nel suo laboratorio ha prodotto evidenze sperimentali de- finitive sull’effetto benefico dell’arricchimento ambientale sul cervello e che ha progettato il ponte traslazionale verso la clini- ca del progetto “Train the Brain”. C’è l’IFC, Istituto di Fisiolo- gia Clinica, oggi il più grande istituto biomedico del CNR, che quel ponte ha costruito e arricchito di valore aggiunto, inserendo la patologia cognitiva nel contesto scientifico emergente delle alterazione cerebrovascolari e cardiovascolari - la linfa inaridita che può rendere l’albero cognitivo meno frondoso. Da qualche suor Generose Gervais: “No money , no mission”, senza fondi anno infatti si sospetta che l’alterazione del circolo cerebrale neanche le sante suorine riescono a svolgere il loro apostolato fi- possa essere più precoce e più importante di quanto finora cre- lantropico, e figuriamoci se possono riuscire a collaudare le loro duto, e che il cervello possa essere non solo il responsabile della ipotesi i ricercatori contemporanei. La benzina amministrativa malattia, ma anche a sua volta la vittima di un danno diffuso dei del progetto Train the Brain viene dal mecenatismo illuminato piccoli vasi cerebrali - troppo piccoli per essere visti all’angio- della Fondazione Pisa, che ha finanziato per 4 milioni di euro grafia. In una coalizione arcobaleno di tante istituzioni e saperi un progetto che ne costerà in totale quasi 5 milioni e mezzo - diversi, si sono uniti IFC e IN del CNR, Neurologia e Neuroria- il resto ce lo mette IFC- CNR. Lo studio clinico ha richiesto bilitazione dell’AOUP, IRCCS di Stella Maris con le sue altissi- una laboriosa gestazione di anni ed è finalmente partito con il me competenze sul neuroimaging con Risonanza Magnetica, la reclutamento del primo paziente il 19 Marzo 2012: in questa Medicina di Laboratorio dell’Università per la caratterizzazione primavera sono stati arruolati 36 pazienti dei 160 previsti. Il re- laboratoristica avanzata, il Gruppo di Studio di Neuroimaging clutamento terminerà nel Giugno 2013, e i primi dati saranno funzionale dell’Università. C’è poi la fondamentale funzione disponibili alla fine del prossimo anno. Si parla tanto di siste- dei medici di medicina generale, angeli custodi dei loro pazien- ma, rete, integrazione dell’esistente, cooperazione tra privati e ti, che (a ragione) soprattutto di loro si fidano, da loro vengono ricerca pubblica; questo a Pisa è già successo, e sta accadendo seguiti per tutta la durata del progetto, e a loro vengono riconse- ogni giorno. L’integrazione dell’esistente, la convergenza delle gnati alla fine dello studio. E poi ci sono i pazienti, ai quali tutto eccellenze, la condivisione delle infrastrutture che ieri era una questo è destinato e che sono stati i primi a percepire la valenza scelta, oggi è una necessità. Se questo avviene, persino con i sociale del progetto. Per loro c’è la possibilità di poter seguire tempi che corrono nessun traguardo ci è precluso. in maniera totalmente gratuita una terapia integrata e combi- nata - il meglio di quello che oggi possiamo offrire - e anche Lamberto Maffei, medico e scienziato italiano, è l’ orgoglio di essere inseriti in un progetto di ricerca. Nessuno l’ideatore del progetto Train The Brain. Direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR dal 1980 al è mai troppo vecchio 2008, dal 2009 è presidente dell’ Accademia Nazionale per un atto di consa- dei Lincei . Laureato in medicina all’ Università di Pisa e Allievo pevolezza e genero- del Collegio Medico-Giuridico della Scuola Normale sità sociale che è la Superiore (attuale Scuola Superiore Sant’Anna ), dal partecipazione a uno 1988 al 2008 ha insegnato Neurobiologia nella Scuola Normale Superiore di Pisa e diretto il locale laboratorio. studio, i cui benefici Ha svolto attività di ricerca e di insegnamento presso saranno raccolti dall’ numerose università straniere, quali la Eberhard- Karls-Universität Tübingen , la Cambridge University, intera comunità. il Massachusetts Institute of Technology , il College de Chi paga? Lo diceva France, l’ Oxford University . anche la missionaria È inoltre membro della American Academy of Arts and Science
10 2012 - Anno 3 - Numero 2 allena il LA RICERCA Scopi dello studio MCI/demenza lieve, saranno assegnati in maniera casuale al gruppo di Valutare l’efficacia di un intervento combinato di training fisico e cogniti- controllo o al gruppo di intervento e saranno tutti sottoposti alle valuta- vo in soggetti a rischio di, o con, Alzheimer nelle fasi iniziali della malat- zioni strumentali di riferimento. tia con lo scopo di mettere a punto di una strategia preventivo/terapeutica Fase 2: valutazione strumentale: valutazione della volumetria e della non-farmacologica facilmente applicabile all’uomo e utilizzabile dal Ser- funzionalità cerebrale (con risonanza magnetica cerebrale); valutazione vizio Sanitario Regionale e dal Ser- cardiovascolare di riferimento con test vizio Sanitario Nazionale. La pre- ultrasonografici eseguiti presso il Dipar- senza della componente di esercizio timento di Medicina Interna, secondo i fisico consente anche di approfondi- protocolli standard recepiti a livello in- re le conoscenze sulle relazioni fra ternazionale, incluso prelievo ematico la fitness cardiovascolare e la fitness per test molecolari e bioumorali. cerebrale in situazioni patologiche, un dato del tutto assente in lettera- Fase 3: intervento (durata per ciascun tura. In studi recenti non solo viene soggetto 7 mesi). Verranno messi in chiaramente proposto che il danno atto i protocolli di intervento che com- vascolare e l’ipertensione sistolica prenderanno attività fisiche aerobiche e in soggetti con pre-demenza costi- attività cognitivamente stimolanti. Per tuiscono un fattore di rischio per la la parte di esercizio fisico sono previsti successiva progressione verso l’AD protocolli di attività fisica aerobica con ma viene altrettanto chiaramente tre sedute settimanali di training della proposto che essi sono un bersaglio durata di un’ora ciascuna, realizzati, con ideale per interventi di prevenzione il contributo di animatori: affiancano i secondaria. In questo progetto, attraverso la componente di esercizio fi- fisioterapisti e devono avere competenze psicologiche e possibilmente sico noi andremo proprio a intervenire su questi fattori, e potremo verifi- esperienza di lavoro in palestra o con gli anziani. care, soggetto per soggetto, la correlazione fra la fitness cardiovascolare Il ruolo è quello di facilitare e motivare la pratica dell’esercizio fisico, sot- individuale ed i benefici cognitivi to il controllo di fisioterapisti in modo da dell’intervento. A conclusione del ottenere un effetto allenante progressivo. progetto, noi saremo in grado di af- Per la parte di stimolazione cognitiva, fermare se i protocolli di esercizio verranno organizzate, sotto il controllo fisico e stimolazione cognitiva appli- di operatori dedicati, le attività cogni- cati sono stati efficaci nel ridurre in tivamente stimolanti prescelte che ver- maniera statisticamente significativa ranno distribuite nell’arco di tre mezze la progressione del deficit cognitivo, giornate settimanali. valutato con la batteria di test neu- Al terzo mese verrà effettuata una valu- ropsicologici, e dei danni cerebrali, tazione intermedia cognitiva equivalente valutati con tecniche morfofunzio- a quella di riferimento per tutti i soggetti nali, nei soggetti con mild cogniti- dell’intervento. Il gruppo di controllo, ve impact (MCI) e Alzheimer lievi dopo le valutazioni basali, continuerà sottoposti all’intervento rispetto al l’usuale attività fisica e sociale. gruppo di controllo. Chiediamo la tua collaborazione per Fase 4: Valutazione degli effetti alla fine l’identificazione di soggetti poten- dell’intervento. Entrambi i gruppi, speri- zialmente eleggibili per la partecipa- mentale e di controllo, saranno sottoposti zione allo studio. a una valutazione cognitiva e strumentale alla fine dell’intervento (a 7 mesi dal riferimento per il gruppo di controllo) sovrapponibile a quella basale. Protocollo di studio Lo studio si articolerà nelle seguenti fasi: Fase 5: Follow up a 7 mesi dalla fine dell’intervento. Entrambi i gruppi verranno sottoposti, dopo 7 mesi dalla fine dell’intervento (18 mesi dal Fase 1: arruolamento dei pazienti e valutazione cognitiva baseline: in- riferimento nei controlli), ad una valutazione di follow-up neuropsicolo- dividuazione del campione eleggibile; primo screening di base; seconda gico sovrapponibile a quella effettuata alla fine dell’intervento. fase di conferma clinica sui soggetti positivi al primo screening mediante una batteria standardizzata di test neuropsicologici che costituisce la va- Partecipazione allo studio lutazione cognitiva di riferimento; valutazione globale fisica, cognitiva e La partecipazione a questo studio clinico è interamente volontaria ed il/la affettiva; compilazione di una breve scheda relativa alla storia medica del Suo/a paziente può ritirarsi in qualsiasi momento senza che ciò pregiudi- soggetto da parte del medico di riferimento; somministrazione della scala chi le cure successive. delle attività della vita quotidiana ed esame obiettivo e neurologico; dia- Inoltre per questo studio il paziente non riceverà alcun compenso e nessun gnosi di demenza lieve o pre-demenza (MCI: mild cognitive impairment). costo graverà sul sistema sanitario nazionale. I soggetti che riceveranno la diagnosi di www.trainthebrain.it
2012 - Anno 3 - Numero 2 11 allena il COME PARTECIPARE ALLA RICERCA Se hai problemi di memoria, se pensi di aver perso la prontezza mentale di una volta l’Area della Ricerca del CNR ti offre uno spazio per il training fisico e mentale. Allenare corpo e mente aiuta a rallentare e contenere il deterioramento cognitivo. Lo studio Train the Brain è la palestra di allenamento del corpo e della mente. Per saperne di più contatta il tuo medico curante Egregio Collega, numerosi studi nell’uomo hanno dimostrato che l’esposizione ad un ambiente cogni- tivamente e socialmente stimolante e l’esercizio fisico esercitano effetti benefici sulle funzionalità cerebrali, particolarmente nell’anziano, e riducono il rischio di svilup- pare patologie dementigene. Una grande quantità di studi sperimentali sull’animale ha in parallelo mostrato come l’esercizio fisico e l’esposizione ad un ambiente cogni- tivamente e socialmente stimolante (combinazione nota come “ambiente arricchito”, AA) migliorino le prestazioni cognitive, rallentino il declino nell’anziano, esercitino azioni neuroprotettive e aumentino la plasticità sinaptica corticale. AA esercita anche un’azione positiva in modelli animali di demenza di Alzheimer (AD), determinando la remissione di deficit cognitivi già ben evidenti. Questi risultati mostrano la poten- zialità di AA come strategia terapeutica non farmacologica non solo per prevenire l’insorgenza di deficit cognitivi ma anche per determinarne la remissione. L’ipotesi scientifica alla base di questo progetto è quindi che interventi di stimola- zione fisica e cognitiva possano impattare in modo significativamente positivo con il declino cognitivo in soggetti a rischio di sviluppare demenza o con demenza in fase iniziale. In relazione a ciò abbiamo proposto al Suo/a assistito/a di partecipare ad uno studio clinico che si propone di valutare l’efficacia di protocolli di esercizio fisico e di stimo- lazione cognitiva sulla progressione dei sintomi in soggetti a rischio di, o con, AD o demenza vascolare nelle fasi iniziali della malattia, identificati grazie all’adozione di una batteria avanzata di test diagnostici.
12 2012 - Anno 3 - Numero 2 OFFICINA MECCANICA Di FRANCESCONI DANIELE Via del Termine 12, Lido di Camaiore (Lu) Tel. 339/2063798 NOI SIAMO Bugie e verità Registro delle anime Il muro di confine IL NOSTRO CERVELLO in cucina Bibliotechina illecita di Meriggio di Domenico Lombardi di Dick Swaab Storie e ricette di una vita di Riccardo Pertici di Beppe Bigazzi Non tutti sanno che il sindaco Come è fatto un cervello in- è disponibile nelle librerie ita- di Pietrasanta, oltre che medico namorato? Si può ridere senza Un libro in cui Beppe Bigazzi liane o sui siti specializzati. emozioni? Perché amiamo (op- racconta le storie più gustose e pediatra, ha anche la passione “Dall’alto di una sua personale pure odiamo) lo sport? Esiste propone le ricette più amate della della poesia. Recentemente si è torre di avvistamento, un cam- davvero il libero arbitrio? A sua vita: dall’infanzia e dall’a- panile-faro opera di Giustave presentato davanti ai suoi con- queste e a moltissime altre do- dolescenza a Terranuova Brac- Eiffel, uno scrittore attempato cittadini in veste di poeta. Dopo mande sulla natura umana ri- ciolini agli anni spensierati della i successi, di critica e di premi, contempla, non senza ironia, a sponde Dick Swaab, uno dei più giovinezza a Firenze; e poi, dopo il sindaco Domenico Lombar- importanti neurologi europei la scoperta della Sardegna duran- volte con cinismo, mai, però, senza partecipazione, i multi- di, qui nelle consolidate vesti contemporanei, secondo il qua- te il servizio militare, su e giù dal le conoscere il cervello significa Nord al Sud d’Italia quando la formi destini degli abitanti del- di poeta, ha presentato l’ultima affrontare un viaggio alla ricerca sua professione di tecnico e ma- la città sul mare, dove è nato: raccolta lirica edita: “Il muro di di se stessi. Il nostro carattere, i nager in varie società lo ha porta- destini che appaiono insieme confine”, alla sua città. nostri limiti e il nostro orien- to a contatto con le varianti infini- tragici ed ironici, drammatici e Il volume, edito dalla collana Le tamento sessuale sono in gran te di quella cultura contadina che grotteschi, oltre che umanissi- Mimose, è a cura di Giuseppe parte già stabiliti durante la ge- è alla base dell’identità gastrono- mi e fiabeschi. Una galleria di Cordoni, ed è impreziosito dalla stazione, ma innumerevoli sono mica italiana. Un viaggio in Italia personaggi straordinari, prende riproduzione di sinopie su pietra le trasformazioni neurologiche e nel mondo alla scoperta di sapo- così vita: aristocratici inglesi e che influenzano la nostra perso- ri semplici e di prodotti genuini, realizzate dall’artista Girolamo ricche signore ebree, barbieri e nalità fino alle ultime fasi della difesi e promossi contro mode ef- pescatori, sarti e marinai, assas- Ciulla. vita adulta. L’autore traccia così fimere, globalizzazione e pregiu- sini e giornalisti spregiudicati, Sono intervenuti alla presenta- un quadro ampio e articolato de- dizi. In oltre 120 ricette del cuo- si alternano sul palcoscenico zione lo scrittore e critico Man- gli influssi del cervello anche su re, Bigazzi racconta le autentiche della città, quasi sommersa da rico Testi e il direttore de Il Tir- territori inediti o insospettabili verità della cucina tradizionale un mare sempre inquieto; e poi, reno Roberto Bernabò. «Alcune quali la moralità, la religiosità, italiana, smascherando le tante il senso della giustizia e molti bugie che oggi inquinano e stra- il forte odore di salmastro, i cieli liriche sono state interpretate altri ancora, presentando per la volgono la nostra alimentazione. cangianti, gli oscuri e verdissimi dall’attore Luca Lazzareschi, prima volta in un volume unico Una storia personale che diventa anfratti delle pinete in cui, come responsabile degli spettacolio i risultati delle sue quarantenna- una guida esemplare al mangiar in un sogno, si annidano tra gli della Versiliana, con commen- li ricerche. bene, sano e responsabile. alberi migliaia di pappagallini.” to musicale di Roberto Magri». E’ con piacere che segnaliamo questo volune perché Domenico Lombardi da sempre è un amico del cervello. Pubblicità d’epoca - Sostituiscila diventando inserzionista
2012 - Anno 3 - Numero 2 13 DEL CAPO Alberto Del Carlo Un capo paziente nale interna che tutti i giorni segue gli in- vestimenti. A questa abbiamo affiancato una struttura esterna di consulenza il più possibile indipendente. Così siamo cresciuti molto dal 2006 al 2009, poi dal 2010 al 2012 abbiamo avuto minor guadagni, ma non perdite. Nella pagella dell’ACRI (Associazione Casse Ri- sparmio Italiane) che raggruppa ben 88 fonda- zioni, come redditività del patrimonio e come quantità relativa di erogazioni, siamo sempre nelle primissime posizioni. Questo grazie all’impegno di tutti. Nel 2008, inizio della cri- si, quando i rendimenti cominciavano a calare ho trascurato il mio lavoro e per un anno mi sono dedicato alla Fondazione. La seconda decisione è più visibile della prima. Abbiamo trasformato la Fonda- zione da un Ente di erogazione di contributi a pioggia ad un Ente progettuale. La foresteria della Banca del Monte di Lucca è una grande e luminosa stanza E’ stata una decisione importante, perché ha determinato un cambiamento con due ampie finestre che si affacciano nella centralissima piazza S. Marti- radicale, di atteggiamento e di condotta. Si premiano i progetti che sono in no. Dall’importanza del palazzo e vista la sua ubicazione, ti aspetteresti una grado di fare da moltiplicatore di sviluppo per il territorio. In più abbiamo sala in stile con mobili antichi. Niente di tutto questo. Ci troviamo catapultati privilegiato progetti nostri o concordati insieme ad Enti pubblici ed Associa- in un salone stile nave da crociera, modello privèe di una discoteca. Soffitto di zioni private affidabili. La selezione delle tante domande che ci pervengono, metallo lucido, carta da parati rosso mattone, divani d’annata, anche questi circa 700 all’anno, è obiettiva, valutata da commissioni di esperti. Così c’è la rossi, e mobili lucidi ormai da modernariato. E’ li che ci aspetta l’avvocato Commissione dei Beni e delle Attività Culturali, quella della Beneficenza e Alberto Del Carlo. Siamo i primi ad essere ricevuti nella ristrutturata foreste- Volontariato, quella che si occupa della Formazione e quella dello Sviluppo ria ed il presidente ci spiega che il salone era stato arredato così negli anni Locale. Ogni commissione è composta da qualificati ed illustri membri ester- 80 e che hanno deciso, nel restauro totale del palazzo, di risistemarlo come ni, perché anche per fare filantropia bisogna essere preparati, e da membri che l’arredatore Mugnani lo aveva progettato. Davvero una stanza originale che appartengono ad organi interni. Così i 3 milioni di contributi che eroghiamo ci mette di buon umore, così col sorriso sulle labbra partiamo subito con una meglio valgono a sostenere lo sviluppo culturale, sociale e economico del domanda diretta. nostro territorio. Lei che tipo di capo è? Davvero due decisioni belle ed intelligenti. Ma tornando a giocare con il Mi piace il consenso, mi piacciono le decisioni all’unanimità. Sono paziente cervello del capo. Secondo lei capi si nasce o si diventa? e lavoro finchè non riesco a far maturare una decisione condivisa da tutti. Ci Secondo me capi si diventa. Tutto quello che ho conquistato è stato frutto sono situazioni e persone che per mille motivi possono essere ostili al mio di tanta applicazione e costanza. Per fare bene il capo ci vuole una pazienza obiettivo. E allora, forse in virtù della mia professione di avvocato, comincio enorme. Per non mangiarmi il fegato e non soffrire più di tanto, ho elaborato a mediare. Cerco di trovare il modo per conquistarli e spesso ci riesco. Vado una mia teoria. Ironizzo e sorrido della mia pazienza, trovo soddisfazione nel alla ricerca di ciò che ci unisce, dei punti in comune, ne basta uno solo. Da li mio autocontrollo. Cerco di capire le ragioni degli altri entrando in empatia parte la mia opera di mediazione. con loro. Insomma per me la pazienza è una qualità essenziale per fare il Lei è dal 2005 che è presidente della Fondazione Banca del Monte di Luc- “capo”. Dopo un’ora di chiacchierata, e sono le 19.30 di una giornata pesante ca, ha preso tante decisioni, ma le più belle quali sono state? per il presidente, proviamo a pungolarlo con domande tipo: ma lei è mai stato In pratica abbiamo preso due fondamentali decisioni. La prima è meno nota, capoclasse? Oppure: che ne pensa dei capi che scelgono le segretarie in base nel senso che riguarda l’attività degli investimenti. Vede, la nostra missione ai segni zodiacali? Lui ci guarda un po’ perplesso, poi per educazione inizia è quella di sviluppare il territorio, il patrimonio non si può toccare ed allora con garbo a rispondere, noi lo interrompiamo. Era una piccola provocazione. dobbiamo far fruttare l’albero. Quindi abbiamo creato una struttura funzio- Alberto Del Carlo è davvero un capo paziente ed intelligente. Alberto Del Carlo, avvocato, giudice tributario e commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. E’ abilitato all’insegna- mento di “Filosofia”, “Storia”, “Pedagogia”, “Psicologia” negli Istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, e all’insegnamento di “Materie letterarie” negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Dal 2005 a tutt’oggi è presidente della “Fondazione Banca del Monte di Lucca”, con sede in Lucca (ente privato con finalità esclusivamente pubbliche, avente ad oggetto la contribuzione allo sviluppo del territorio di riferimento). E’ stato o è componente del Consiglio di Amministrazione dei seguenti Enti: “Lucense Spa”, con sede in Lucca (avente ad oggetto il sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria con particolare attenzione ai processi di miglioramento della qualità della produzione); “Scuola di Pubblica Amministrazione Spa”, con sede in Lucca (avente ad oggetto servizi tendenti allo sviluppo della professionalità degli amministatori pubblici), “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” con sede a Firenze (istituita con DPR 28.7.1990 e avente ad oggetto la promozione di studi su proble- matiche istituzionali con particolare attenzione alle modalità di concreta realizzazione delle autonomie locali nell’ambito dell’ordinamento statale). “Centro Europeo delle Fondazioni” (network di 230 fondazioni europee, statunitenzi e canadesi), con sede a Bruxelles, componente del Governing Council per il triennio giugno 2008-giugno 2011, confermato per il triennio giugno 2011-giugno 2014.
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