Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...

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Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
Organo Ufficiale dell’ARNo Associazione Ricerca Neurologica

2012 - Anno 3 - Numero 2                                                                    €5,00

                 come allenare il cervello - TRAIN THE BRAIN

                                    (Disegno di Lorenzo Frigeri)
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
2     2012 - Anno 3 - Numero 2

                           ARNo 2013
    ARNo                 Novità e...                                                                               ARNo
                                conferme

                                                                Riccardo Benvenuti

                                                                Le conferme
                                                                Il 5 per mille. Vi ricordiamo che l’ARNo è fra le associazioni
                                                                a cui può essere donato il 5 per mille del reddito. Il codice
                                                                fiscale per fare la donazione è 93005860502. Le Borse di stu-
                                                                dio e Convegni Continuano a pieno ritmo le attività di ricerca
                                                                e di convegnistica Premio Atorn ricerca e solifarietà. Il ri-
                                                                conoscimento biennale destinato a due personaggi che sono
                      La novità                                 riusciti a dare un grosso contributo alla scienza, alla solidarie-
                      Da ATORN Associazione Toscana             tà e alla sensibilizzazione, che nelle scorse edizioni ha visto
                      Ricerca Neurologica ci siamo trasfor-     protagonisti Andrea Bocelli, Giorgio Panariello, Marcello
                      mati in ARNo Associazione Ricerca         Lippi e gli scienziati Oleh Hornykievicz, Gianluigi Gessa
                      Neurologica. Il cambio di nome si è       e Heldad Melamed. Vedrà la sua conferma con una formula
                      reso necessario perché il nostro soda-    rinnovata. Amici del Cervello News è la nostra rivista che
                      lizio, nato in Versilia, sta operando a   distribuiamo gratuitamente ai soci e negli ambulatori medici
                    livello nazionale ed internazionale. Da                                              della Toscana. Interv-
                   qui l’esigenza di togliere la dizione To-                                             ista al Cervello.
                   scana dal logo. La Toscana nella nostra                                               Come funziona, come
                  associazione è uscita dalla porta di ser-                                              potenziarlo e manten-
                vizio ed è rientrata dal portone principale.                                             erlo efficiente. Il libro
               Infatti abbiamo scelto un acronimo che è il                                               edito dalla Sperling e
              nome del più importante corso d’acqua del-                                                 Kupfer è stato ristam-
             la nostra regione. Ci dispiace un po’ perché                                                pato in edizione eco-
            eravamo affezionati alla dizione ATORN, ma                                                   nomica. Il Calendario
               questo cambio di nome era necessario per                                                  Per stare insieme tutto
                                 far crescere il nostro soda-                                            l’anno, con l’obiettivo
                                    lizio e trovare maggiori                                             di raccogliere fondi
                                      risorse per la ricerca.                                            per la ricerca neuro-
                                                                              RICCARDO BENVENUTI         logica grazie alla dis-
                                                                      LE STAGIONI DELLA SPERANZA
                                                                                                         ponibilità del pittore
                                                                                AURA MEDIAZIONE CREDITIZIA SRL

                                                                                                         Riccardo Benvenuti.
                                                                                               www.concredito.it

                                                                           CALENDARIO ARNO 2013
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
2012 - Anno 3 - Numero 2                    3

                                                       DOLORE E

                                                         PERCHè
                                    LA TESTA FA MALE?
La domanda: “Perché la testa fa male?” ricorrente negli ambulatori                            nonché da triggers endogeni (stress, modificazioni del ritmo sonno
neurologici e nei centri cefalee ad opera di pazienti che speri-                              veglia) ed esogeni (digiuno, specifici alimenti, fattori ambientali o
mentano dolore alla testa -spesso altamente ricorrente e disabili-                            climatici). Del tutto recentemente, infine, si sono rese disponibili
tante- può iniziare ad avere risposta grazie agli studi più recenti.                          proprio evidenze elettrofisiologiche attestanti l’attivazione del si-
Fatte salve, infatti, le rare condizioni in cui la cefalea è condizione                       stema trigeminovascolare conseguente alla CSD, collegamento per
secondaria a specifiche patologie infiammatorie o espansive intra                             lungo tempo solo postulato.
o extra craniche come meningiti,sinusiti,tumori, l’enigma dell’ori-                           L’attivazione del sistema trigeminovascolare determina il rila-
gine del dolore nelle cefalee primarie -non attribuibili cioè a spe-                          scio da parte dei terminali dei neuroni trigeminali di mediatori
cifiche condizioni sottostanti- quali sono l’emicrania, la cefalea di                         dell’infiammazione,che provocano dolore e fenomeni di vasodila-
tipo tensivo, la cefalea a grappolo da decenni costituisce una                                   tazione dei vasi meningei durali. Il prodursi di tali fenomeni con-
sfida per i ricercatori. I più recenti avanzamenti                                                             tribuisce al realizzarsi di un meccanismo autoali-
riguardano l’emicrania, disordine neurologi-                                                                          mentantesi; la vasodilazione, infatti, attiva le
co complesso, il cui sintomo cardine è                                                                                      fibre trigeminali nocicettive perivasco-
rappresentato proprio da cefalea con                                                                                            lari che conducono l’afferenza do-
peculiare associazione di iper-                                                                                                    lorosa sui neuroni localizzati a li-
sensibilità per luci, suoni, odo-                                                                                                    vello del midollo cervicale e nel
ri, nausea e/o vomito, e, più                                                                                                          nucleo del n. trigemino. Da tali
raramente, vulnerabilità alla                                                                                                           sedi l’afferenza dolorosa rag-
fatica, sonnolenza, sbadiglio                                                                                                           giunge il talamo e la corteccia
compulsivo.                                                                                                                             cerebrale.L’identificazione
Un tempo considerata un di-                                                                                                             del coinvolgimento del si-
sturbo vascolare, attualmente                                                                                                           stema trigeminovascolare ha
è ritenuta la risultante di una                                                                                                       permesso il più significativo
complessa interazione di diversi                                                                                                     avanzamento nel trattamento in
circuiti neurochimici coinvolgenti                                                                                                acuto dell’emicrania consentendo
molteplici meccanismi neurotrasmet-                                                                                            di mettere a punto gli agonisti sero-
titoriali (serotoninergici, dopaminergici,                                                                                toninergici selettivi (triptani) attivi sui
orexinergici, gabaergici) e differenti regioni                                                                      recettori 5HT1b e 5HT1d localizzati rispet-
encefaliche tra le quali un ruolo di play maker è senza                                                     tivamente a livello delle cellule endoteliali lisce dei
dubbio svolto da corteccia,ipotalamo e sistema trigeminovascola-                              vasi meningei durali e sui terminali assonali trigeminali. L’attività
re. Il coinvolgimento della corteccia è stato ipotizzato sulla base di                        agonista su questi recettori si traduce in vasocostrizione selettiva
modelli animali nei quali è stata osservata l’occorrenza di cortical                          dei vasi meningei e inibizione del release delle molecole vasoattive
spreading depression (CSD) un fenomeno caratterizzato da un’on-                               proinfiammatorie (CGRP, VIP, bradichinine).
da di breve eccitazione seguita da una prolungata fase di inibizione                          La comprensione della patogenesi dell’emicrania è tuttora un work
dell’attività neuronale che si propaga lentamente attraverso la cor-                          in progress ma la migliore comprensione di alcuni meccanismi
teccia alla velocità di 2-6 mm/min. Tale fenomeno è stato recente-                            coinvolti ha consentito la messa a punto di ulteriori molecole con
mente documentato in vivo con studi di neuroimaging funzionale                                specifici target (inibitori della CSD, antagonisti glutammatergici,
in pazienti con emicrania con aura visiva; è stato accertato, inol-                           antagonisti del CGRP ) sia per la prevenzione che per il trattamento
tre, che l’eccitabilità corticale, primum movens dell’emicrania, è                            sintomatico dell’emicrania che potranno a breve arricchire il baga-
determinata da condizioni genetiche, ma è anche condizionata da                               glio farmacologico per gestire questa condizione, cui conseguono
fattori ormonali (steroidi sessuali quali estrogeni e progesterone)                           disabilità individuale marcata e costi sanitari e sociali elevatissimi.

                  Dr.ssa Sara Gori - Coordinatore clinico del Centro per la Diagnosi e Cura delle Cefalee, U.O. Neurologia, AOUP
                  Nata a Pisa nel 1966, laurea in Medicina con 110 e lode e conferimento della dignità di stampa nel 1992.Specializzata in Neurologia a Pisa nel 1996. Ha conseguito
                  il titolo di Dottore di Ricerca in Fisiopatologia delle Funzioni Nervose presso l’Università di Firenze nel 1999. Ha svolto nel 1998 uno stage presso l’Università di
                  Montpellier (Gui de Chauliac Hospital) e dal 1998 è dirigente medico presso l’Unità Operativa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Coordi-
                  natore clinico del Centro per la Diagnosi e Cura del Cefalee presso tale struttura,ha sviluppato linee di ricerca riguardanti emicrania e cefalea a grappolo. Ha presentato
                  numerosi contributi a congressi nazionali ed internazionali e realizzato pubblicazioni scientifiche sulle cefalee primarie e la loro relazione con il sonno. Ha contribuito
                  a numerose iniziative educative sia di ambito locale che nazionale e ha ricoperto incarichi in società scientifiche; nell’ambito sella Società Italiana per lo studio delle
                  Cefalee ha ricoperto dal 2004 al 2009 la carica di Segretario della Sezione Toscana, dal 2009 di Vicecoordinatore e dal 1 Dicembre 2012 di Coordinatore Regionale.
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
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CRISI ECONOMICA
E UN PO’ DI STRESS                                    Da un punto di vista etimolo-       lo stress da crisi economi-
                                                      gico l’inglese “stress” è cor-      ca? La capacità di tollerare
                                                      relato col latino (e italiano)      una certa quantità di stress
                                                      “stringere” “strictus”. Rende       è prettamente soggettiva,
                                                      bene l’idea, vero? Stretti co-      varia da individuo ad individuo. I sintomi dovuti all’accumulo sono una co-
                                                      stretti strizzati oppressi legati   stante stanchezza, una condizione di facile irritabilità, l’insorgere dell’inson-
                                                      e tutto quello che rimanda a        nia, l’insorgere di disturbi digestivi (per esempio ulcera e colite helicobacter
                                                      questa condizione. Lo stress è      consenziente) la tachicardia, un persistente mal di testa, la pressione alta, la
                                                      una sindrome di adattamento         lombalgia, un indebolimento del sistema immunitario, che può portare a malat-
                                                      a degli stressor (sollecitazio-     tie virali, allergie, infiammazioni e altro. Hans SEYLE adorava i bioingegneri
                                                      ni). Può essere fisiologica, ma     e i loro esperimenti sui processi chimici stimolo-risposta ma alla loro ricerche
                                                      può avere anche dei risvol-         meccanicistiche si oppose un elemento sorprendente. Un bambino piccolo con
                                                      ti patologici, anche cronici,       uno stimolo doloroso abbassa il livello di stress allungando le braccia verso la
                                                      che ricadono nel campo del-         mamma!!!! La comunità dei ricercatori fu scossa da una cruciale consapevolez-
                                                      la psicosomatica. Il termine        za: la risposta fisiologica allo stress può essere modulata da fattori psicologici.
                                                      inglese stressor (in italiano       Due stressor identici con lo stesso grado di disturbo allo statico possono essere
                                                      “agente stressante”) si riferi-     percepiti e valutati diversamente e la risposta allo stress può essere ingrandita
                                                      sce a stimoli di diversa natura     o rimpicciolita a seconda dei fattori psicologici. Il passo successivo dimostrato
                                                      che portano l’organismo e la        (in assenza di cambiamenti fisiologici la variabili psicologiche potevano da sole
psiche allo stress. Possono essere fisici (uno shock elettrico, l’esposizione al          scatenare la risposta allo stress. In preda all’eccitazione il fisiologo di Yale John
freddo o a caldo eccessivo, ecc…), ambientali-culturali (rumori, traffico, vicini         MASON, uno dei leader in questo approccio, si spinse addirittura a proclamare
di casa, sport pesanti), metabolici (riduzione dei livelli glicemici), psicologici        che tutte le risposte allo stress erano risposte psicologiche. Allora il dolore dal
(un colloquio di lavoro, una prova d’esame, avere una visione negativa del fu-            dentista è solo immaginario? Ovviamente no. Ed è stressante anche il dentista.
turo o delle scelte), affettivi (un evento di perdita o lutto), alimentari (caffeina,     Certo le risposte sono individuali, dipendono da tanti fattori individuali, ma non
droghe, fumo). Si distinguono fra stressor benefici, che generano il cosiddetto           possiamo cancellare l’importanza degli eventi. Cerchiamo di togliere l’eccesso,
eustress (dal greco eu che significa “bene”) e che danno tono e vitalità all’or-          è sempre la dose che fa il veleno.
ganismo, inducendo il livello nervoso alla produzione di catecolammine (adre-
nalina e noradrenalina) e il sistema endocrino all’attivazione e all’azione degli
ormoni corticosteroidi, e stressor nocivi, che generano il cosiddetto distress (dal                                          METODI
greco dys che significa “in peggio”) e che possono portare ad un abbassamento
delle difese immunitarie oltre ai primari campanelli di allarme (ansia, tensione,                                            ANTISTRESS
insonnia, ecc.). Oltre alla natura dell’agente stressante sono molto importanti
anche l’intensità, la frequenza e la durata dello stimolo; stressor troppo poten-                                            AUTOGESTIBILI
ti, frequenti e prolungati sono in grado di superare la possibilità di resistenza
dell’organismo, e di portare l’individuo allo stress cronico e alle malattie ad                                                Sfogare in qualche modo civile e non auto le-
esso associate. Lo stress è dunque definibile secondo tre accezioni: a) è “qual-                                               sivo le proprie frustrazioni (l’attività fisica ana-
cosa che tende a deformarci” (evento stessante) (significato etimologico) b) e’                                                erobica fa sicuramente bene, un hobby appassio-
“ una nostra risposta psicobiologica necessaria e proporzionata all’evento”               nante, scrivere delle lettere cattive e poi stracciarle)
(reazione fisiologica) c) è “una deformazione che avviene in noi quando l’even-           Sostegno sociale ed affettivo: un coniuge trattato bene e che ci tratta bene, un amico
to (o gli eventi) riescono a deformarci” (alterazione del nostro modo di essere) .        intimo, un gruppo con cui dividere una passione, un coro, le bocce.. Anche un picco-
Uno stressor che ci affratella più o meno tutti in questo momento è quello della          lo animale ci stimola l’istinto di protezione e ci rende più coraggiosi.
CRISI ECONOMICA. Da quanto tempo siamo toccati personalmente, a livel-                    Prevedibilità : quanto durerà ancora questo bombardamento mediatico sulla crisi?
lo economico o psicologico /sociale dal bombardamento mediatico riguardo                  Possiamo essere sicuri che tra quattromila giorni le cose saranno diverse!
alla CRISI ECONOMICA? Prima era lontana, oltre l’Oceano, adesso ci siamo                  Controllo: diamoci una piccola area di controllo: per es. Posso informarmi meglio
dentro fino al collo. Come è cambiato il nostro sentire? Come sono cambiati i             sugli alimenti più sani e meno costosi leggendo le etichette.
nostri pensieri, come è cambiato il nostro modo di relazionarci? Come ci siamo            Meditazione e rilassamento mentale proiettando la mente su scene della natura e
“deformati”? E soprattutto Ci sono rimedi a portata di mano e di testa? Un                musica tranquilla.
trattamento tipico prevede l’elaborazione e la realizzazione di strategie atte a          Religione: una fede profonda fa accettare le incognite del futuro
diminuire il numero e la potenza degli agenti stressanti. Per attuare questa stra-        Identificare le proprie paure e cercare soluzioni: qual è la cosa peggiore che può
tegia bisogna intervenire su eventi esterni, ambientali e sociali. Bisogna quindi         succedere? Come posso attrezzarmi?
individuare gli stressor e riorganizzare la propria vita cercando di ridurre la           Essere flessibili e cambiare gli schemi mentali (di fronte a venti forti fa’ che sia un
quantità e l’intensità. Un problema è rappresentato dal fatto che non possiamo            filo d’erba, Di fronte a muri forti fa’ che sia un vento impetuoso)
eliminare tutti i media, un altro problema è rappresentato dal “tutto o niente”           Ridimensionare gli eventi ed assegnare un peso specifico da 1 a 100 (quanto è
nel senso che l’adrenalina, i glicocorticoidi, la prolattina, e le altre sostanze         importante effettivamente questa crisi? Moriremo tutti di fame?)
vengono tutte secrete in egual misura indipendentemente dall’intensità dello              Avere un atteggiamento positivo ed attivo: in fondo anch’io conto qualcosa e pos-
stressor, quindi la nostra reattività è tutto o niente. E allora come si fa ad evitare    so fare qualcosa. L’oceano è fatto di gocce.
                                                                                          Sdrammatizzare piuttosto che drammatizzare: spesso le paure sono amplificate
                                                                                          dal passa parola aggiuntivo
Wanda Lacorina, psicologo e psicoterapeuta, analista didatta della Scuola di              Respirare profondamente spesso e volentieri.
Psicoterapia Comparata di Firenze, libero professionista, consulente aziendale            Dimenticavo: utili anche le palline antistress, il tamagotchi, il komboloi, insomma
per le Risorse Umane dal 1989 per aziende di eccellenza nel proprio settore,              qualche scacciapensieri.
vive e lavora a Viareggio, con studio in via XX Settembre 149                             Per le cure farmacologiche si rimanda il tutto a chi di competenza.
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
2012 - Anno 3 - Numero 2             5

                                  macchine e
                                                                                                         www.gioiellidarte.com
                                                                                                         Via Antonio Fratti, 318
                                                                                                         Viareggio (Lucca)

A Pisa la Risonanza Magnetica a 7 Tesla
                       Soltanto 7 Centri in Europa e 20 nel resto del mondo
                    possiedono apparecchiature di risonanza di questa potenza
Il 15 dicembre 2012 è stata                                                                          e 20 nel resto del mondo
inaugurata la prima Riso-                                                                            possiedono apparecchia-
nanza Magnetica a 7 Tesla                                                                            ture di risonanza di questa
italiana della Fondazione                                                                            potenza. Le applicazioni
Imago7, ora in funzione                                                                              del 7 Tesla sono estrema-
nel bunker situato presso                                                                            mente vaste: dallo studio
l’ IRCCS Fondazione Stel-                                                                            anatomico ad altissima
la Maris di Calambrone                                                                               risoluzione del cervello,
(Pisa). Al taglio del nastro                                                                         all’esplorazione dell’appa-
hanno partecipato, tra gli                                                                           rato muscolo-scheletrico,
altri, Luigi Marroni, As-                                                                            ed in futuro di altri organi
sessore per il Diritto alla                                                                          come il cuore e la mam-
Salute di Regione Toscana,                                                                           mella. Con questa apparec-
Marco Filippeschi, Sinda-                                                                            chiatura di nuovissima ge-
co di Pisa,ed il Ministro                                                                            nerazione, sconfinate sono
della Salute, Renato Bal-                                                                            le opportunità di condurre
duzzi in video-messaggio.                                                                            ricerche scientifiche che
                                                                                                     potranno essere sviluppate
Da oggi la potente appa-                                                                             per ampliare le conoscenze
recchiatura inizia la sua av-                                                                        nel campo della medicina,
ventura nella ricerca scien-                                                                         a vantaggio di tutta la co-
tifica internazionale con progetti di grande       Le applicazioni del 7 Tesla     munità. La Risonanza Magnetica a 7 Tesla
rilievo tecnologico e scientifico: i ricerca-                                      è un potente strumento per scoprire i segre-
tori fisici ed ingegneri stanno già mettendo    sono estremamente vaste: dallo     ti del corpo umano, che permette di acqui-
a punto tecniche innovative di acquisizione
immagini e di spettroscopia per sfruttare
                                                 studio anatomico ad altissima     sire dati e nuove tipologie di immagini dei
                                                                                   diversi distretti corporei in modo non inva-
appieno le capacità del nuovo tomografo.             risoluzione del cervello,     sivo, con un livello di risoluzione spaziale
Sul fronte dell’applicazione clinica, verrà                                        e specificità senza precedenti. Dopo l’arri-
dato il via a due importanti progetti di ri-     all’esplorazione dell’apparato    vo del magnete dalla General Electrics di
cerca di cui uno finanziato dal Ministero          muscolo-scheletrico, ed in      Milwaukee, Stati Uniti, avvenuto la matti-
della Salute per la valutazione dell’impat-                                        na del 9 giugno 2010 al bunker di Calam-
to della risonanza magnetica a 7 T nella          futuro di altri organi come il   brone, i tecnici hanno trascorso questi mesi
diagnosi delle malattie neurodegenerative
in particolare del Parkinson,in collabora-
                                                      cuore e la mammella.         a mettere a punto il sistema di Risonanza
                                                                                   Magnetica, eseguendo complesse tarature
zione con la Neurologia                                                                             e una serie di esperimenti
Universitaria di Pisa di-                                                                           pilota su fantocci che si-
retta dal Prof. Ubaldo Bo-                                                                          mulano la consistenza del
nuccelli; l’altro, finanziato                                                                       corpo e del cervello umano.
dalla Fondazione Cassa di                                                                           Gli enormi costi per acqui-
Risparmio di Pisa dedicato                                                                          sto e messa a punto della
allo studio dei tumori ce-                                                                          super RM di Pisa-si cal-
rebrali.In pratica la nuova                                                                         colano quasi 10 milioni di
RM consentirà diagnosi                                                                              euro-sono stati sostenuti
molto precoci con altissima                                                                         da un consorzio compren-
risoluzione delle lesioni e                                                                         dente fra gli altri Regio-
la possibilità di monitorare                                                                        ne Toscana,Università di
le stesse in relazione alle                                                                         Pisa,Istituto Stella Marise
terapie-questo vale sia per                                                                         Fondazione Cassa di Ri-
le lesioni tumorali (cel-                                                                           sparmio di Pisa:un bellis-
lule in più) che per il Par-                                                                        simo      investimento,tante
kinson (cellule in meno).                                                                           speranze per la ricerca ed i
Soltanto 7 Centri in Europa                                                                         pazienti.
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
6              2012 - Anno 3 - Numero 2

                                                                                                economia e

                           Crediti eDebiti?
                                          Usa il Cervello
              A Viareggio lo studio ConCredito propone un intelligente rapporto Banca - Impresa

Crisi vuol dire cambiamento e quando usciremo dal tunnel, nulla                   ciclo di vita della relazione banca impresa: accesso al credito, ot-
sarà più come prima. Sta cambiando il modo di fare azienda, di                    timizzazione del rapporto Banca-Impresa, gestione della liquidità
rapportarsi con clienti e fornitori. Ma in questo pantano di sca-                 e gestione della crisi.
denze, di crediti negati, di situazioni finanziarie che portano im-               In tutti questi casi lo studio ha la capacità di affiancare le Piccole
prenditori a spararsi paradossalmente non per i debiti, ma per i                  e medie Imprese con la propria esperienza mettendo a disposi-
crediti non riscossi. Nell’Italia che                                                                             zione i migliori contatti nel sistema
tiene migliaia di milioni di euro im-                                                                             bancario e le forti patnership svilup-
mobilizzati per il patto di stabilità,                                                                            pate con i professionisti della con-
giustamente ribattezzato “Patto di                                                                                sulenza aziendale, grazie a cui può
Stupidità”. In questo contesto di-                                                                                scegliere ed offrire le soluzioni più
venta fondamentale usare il cervello                                                                              opportune. E poi la finanza agevo-
per gestire debiti, crediti e rapporti                                                                            lata. Lo studio ha le competenze per
con le banche. Il presidente dell’Ar-                                                                             supportare le aziende nell’accesso ai
no, il dottor Gianfranco Antognoli,                                                                               fondi della finanza agevolata facen-
ha fondato e guida con successo                                                                                   do ricorso agli strumenti agevolativi
lo studio ConCredito di Viareggio                                                                                 pubblici messi a disposizione dalle
mettendo a disposizione di piccole e                                                                              leggi regionali, nazionali e comuni-
medie aziende soluzioni intelligenti.                                                                             tarie ed interfacciandosi con le Isti-
E’ proprio della sua idea di concepi-                                                                             tuzioni preposte: sistema dei Con-
re un nuovo rapporto banca impresa,                                                                               fidi, Fidi Toscana, SICI, Sviluppo
mediato da chi è in grado analizza-                                                                               Italia, Ministeri preposti, Comunità
re le esigenze dell’azienda e quelle della banca, che vogliamo                    Europea, Fondi di Venture Capital…
parlarvi. Alla base dello studio ConCredito c’è una visione dei                   Il metodo di lavoro dello studio ConCredito è improntato alla
problemi analizzati con un ottica etica e di responsabilità sociale.              collaborazione, non si pone in contrasto con le Banche ma è
I servizi offerti dallo studio aiutano le Piccole e Medie Imprese                 una figura in grado di migliorare il rapporto tra Piccole Medie
a gestire i rapporti con gli Istituti di Credito in tutte le fasi del             Imprese ed il mondo del credito, non è un’alternativa al proprio
                                                                                  professionista/commercialista, bensì un partner complementare
                                                                                  che ottimizza il lavoro dei professionisti che già lavorano con
                                                                                  l’imprenditore.
                                                                                  Nel quadro generale dei difficilissimi rapporti tra aziende e ban-
                                                                                  che, abbiamo voluto darvi conto di questa nuova realtà, che ha al
                                                                                  suo attivo una profonda conoscenza ed esperienza del mercato
                                                                                  del credito. Siamo certi di aver dato una notizia utile ai nostri
                                                                                  lettori perché di questi tempi quando si parla di crediti,debiti e
                                                                                  rapporti con le banche bisogna usare molto bene il cervello.

                                                                                  Per saperne di più:

                                                                                          aura mediazione creditizia srl

LA SQUADRA DELLO STUDIO CONCREDITO
IN PIEDI dr. Tommaso Menchini, dr. Simone Puccioni, rag. Chiara Vianello. Prof:
Alessandra Rigolini, dr. Gianfranco Antognoli, prof.Roberto Caparvi,                                                 www.concredito.it
ACCOSCIATI rag. Cesare Moriconi, dr. Michele Antognoli, dr. Stefano Vannucci                 Viareggio - Via Scirocco 53 - Tel. 0584 393444
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2012 - Anno 3 - Numero 2                         7

                              invecchiamento E

  LA PLASTICITA’ DELL’ETA’
                                                L’invecchiamento è un processo caratte-                 ordinazione così come si modifica il ciclo
                                                rizzato da lente modificazioni, fisiche e               sonno-veglia con diminuzione delle fasi
                                                psicologiche, che accompagnano l’avan-                  di sonno profondo. Ma questo processo,
                                                zare dell’età…è un processo multifat-                   pur essendo per certi aspetti inesorabile,
                                                toriale, derivato da interazione tra geni,              può presentarsi in modo lento e graduale
                                                ambiente e stile di vita. Sulla qualità ed              configurando il quadro di un invecchia-
                                                intensità di questo processo interagiscono              mento attivo, o come spesso si dice “di
                                                fattori immodificabili come la ricchezza                successo”. Infatti, il nostro cervello pre-
                                                del patrimonio neuronale, la resistenza                 senta caratteristiche che consentono di
                                                agli insulti patogeni e fattori modificabili,           preservarne la funzione e di “resistere”
                                                più strettamente soggettivi quali lo stile              agli effetti del tempo. Prima tra tutti, la
                                                di vita (dieta, attività fisica, abitudini vo-          “ridondanza” di cellule nervose che lo
                                                luttuarie, fumo etc.), l’attività lavorativa,           costituiscono: abbiamo a disposizione
                                                l’esposizione a tossici ambientali, il li-              molte più cellule nervose di quelle ne-
                                                vello culturale e l’“allenamento” intellet-             cessarie allo svolgimento delle funzioni
                                                tivo. L’avanzare dell’età è caratterizzato              cerebrali, la quali possono, almeno in
                                                dall’insorgenza di patologie che, pur non               parte, sopperire ai danni del tempo. Altra
essendo strettamente espressione di invecchiamento,                                                                                       caratteristica delle cellule nervose è la loro cosiddetta
ne sono correlate. Non è semplice poter definire quali                                                                                    “plasticità”; il nostro cervello non è “statico”, ma do-
tra i cambiamenti anatomici e funzionali cui negli anni                                                                                   tato di neuroni che, seppure inizialmente non specia-
andiamo incontro siano dovuti al processo di invec-                                                                                       lizzati a svolgere determinate funzioni, sono in grado
chiamento di per sé e quali invece derivino da “insulti”                                                                                  di maturare e “sostituirsi” ai neuroni danneggiati. A
patologici. Per questo motivo, anche il “come” si in-                                                                                     questo proposito un recente Congresso della Società
vecchia è variabile da organo ad organo ed, in defini-                                                                                    Italiana di Gerontologia e Geriatria titolava “Più Geni
tiva, da soggetto ad soggetto. Sono molte le teorie che                                                                                   o più Ambiente?” nel modulare e modificare il pro-
nel corso degli anni si sono succedute per spiegare lo                                                                                    cesso di invecchiamento da normale a patologico. La
sviluppo di un invecchiamento “attivo” piuttosto che                                                                                      risposta è stata unanimemente che, pur riconoscendo il
di una vecchiaia caratterizzata da patologie croniche                                                                                     ruolo dell’ereditarietà, ciascuno di noi è comunque in
e molteplici disabilità, incluso un progressivo deficit                                                                                   grado di intervenire in modo sostanziale nel determi-
cognitivo. È stato ipotizzato un processo di danno del-                                                                                   nismo del processo di invecchiamento, modificandone
le cellule da parte di radicali liberi e di proteine “ano-                                                                                il percorso ed, in ultima analisi, il risultato finale. Che
male” che alterano la funzionalità delle stesse; altre                                                                                    cosa possiamo fare, quindi, per proteggere e difendere
ipotesi incolpano il sistema immunitario, che con l’età                                                                                   il nostro cervello, assicurandogli un processo di invec-
perde la capacità di difenderci dagli insulti del mon-                                                                                    chiamento compatibile con una vita attiva e ricca di
do esterno; non da ultimo, esiste una teoria “genetica”                                                                                   relazioni? Per prima cosa è necessario mantenerlo in
che vede l’esistenza di geni che guidano il processo                                                                                      attività; un cervello sottoposto a continui stimoli, si
dell’invecchiamento. Come tutti gli organi del nostro                                                                                     mantiene più “giovane” e pronto. E’ quindi importante
corpo, anche il cervello si modifica lentamente negli anni: si riduce il numero dei neu-                cambiare abitudini, mantenere viva la voglia di leggere, coltivare vecchi e nuovi inte-
roni, in alcune regioni più che in altre, si riducono le loro connessioni e la capacità di              ressi. Tutto ciò si deve inserire in un sano stile di vita, mantenendo corrette abitudini
crearne di nuove. Tra i 30 e i 75 anni il cervello perde circa il 10% del proprio peso.                 alimentari ed una regolare attività fisica oltre a controllare i più importanti fattori di
Con queste alterazioni organiche si modificano le funzioni che il sistema nervoso go-                   rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, diabete mellito, dislipidemia). E’ ormai
verna, inclusa la memoria, in particolare quella a breve termine. Diminuisce la capacità                dimostrato che nell’insieme questi comportamenti svolgono una chiara funzione pro-
di memorizzare elementi nuovi persistendo invece stabili i ricordi di eventi passati; si                tettiva sull’organismo in generale e sulla mente in particolare, come ben sintetizzato
riducono le capacità di attenzione e di apprendimento, la prontezza di riflessi e la co-                dall’antico aforisma: mens sana in corpore sano.
Fabio Monzani
                                  Formazione - Ruoli                • 2006 Vice Presidente CCL Specialistica in Medicina e Chirur-       • Referee per numerose riviste internazionali
                                  • 1977 Laurea in Medicina e       gia, Università di Pisa.                                             • Membro Comitato Editoriale di:“European Journal of Internal
                                  Chirurgia, Università di Pisa,    • 2007 Direttore Scuola di Specializzazione in Idrologia Medi-       Medicine” (Rivista Ufficiale dell’European Federation of Inter-
                                  con lode e dignità di stampa      ca, Università di Pisa.                                              nal Medicine); “Journal of Clinical Endocrinology and Metabo-
                                  della tesi.                       • 2008 Direttore U.O. Geriatria Universitaria, Azienda Ospeda-       lism” (Rivista Ufficiale dell’American Endocrine Society); “The
                                  • 1980 Specializzazione con       liero-Universitaria Pisana                                           Open Autoimmunity Journal”; “Recent Patents on Endocrine,
                                  lode in Endocrinologia e Ma-      • 2009 Coordinatore Scuola di Specializzazione in Geriatria,         Metabolic & Immune Drug Discovery”; “Clinical CNS Drugs”.
                                  lattie Metaboliche, Università    Università di Pisa                                                   • Membro del Board Scientifico della Scuola di Dottorato in
                                  di Pisa.                          Attività Didattica                                                   “Tecnologie Biomediche in Medicina Clinica ” Università La
                                  • 1977-1980 Medico Interno,       • Dal 1991 il Prof. Monzani svolge attività didattica presso la      Sapienza”, Roma.
                                  Istituto di Metodologia Clinica   Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa, in nu-      • Coordinatore di numerosi progetti di ricerca (incluso progetti
                                  e Medicina del Lavoro, Uni-       merosi corsi di studio e scuole di specializzazione.                 di interesse nazionale cofinanziati dal MIUR), ha partecipato
                                  versità di Pisa.                  • Membro Comitato Scientifico Dottorato in “Tecnologie Bio-          all’organizzzazione di congressi (nazionali ed internazionali),
                                  • 1980-2000 Ricercatore Con-      mediche in Medicina Clinica”. Università La Sapienza, Roma.          simposi e corsi di aggiornamento.
fermato, Istituti di Metodologia Clinica e Medicina del Lavoro e    • Vicepresidente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in      • Socio ordinario: Società Italiana di Endocrinologia (membro
di Clinica Medica, Università di Pisa.                              Medicina e Chirurgia.                                                della Commissione Linee Guida), Associazione Italiana Ma-
• 1989-2000 Aiuto Universitario Istituto di Clinica Medica, Uni-    Attività Scientifica                                                 lattie della Tiroide, European Thyroid Association, Endocrine
versità di Pisa.                                                    • Principali campi di interesse scientifico: fisiopatologia delle    Society, Società Italiana di Geriatria e Gerontologia.
• 2001 Professore Associato in Medicina Interna, Dipartimento       malattie endocrine; alterazioni metaboliche, cardiovascolari         • L’operosità scientifica si caratterizza per oltre 100 articoli editi
di Medicina Interna, Università di Pisa.                            e neuromuscolari nelle disfunzioni endocrine; fisiopatologia e       su riviste nazionali ed internazionali e per oltre 1000 abstracts
• 2005 Membro del Comitato Scientifico del Centro di Area Va-       clinica dei tumori tiroidei; fisiopatologia dei processi di invec-   e atti di presentazioni a congressi nazionali ed internazionali.
sta Nord Ovest per la Farmacovigilanza (Regione Toscana).           chiamento.
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
8            2012 - Anno 3 - Numero 2

                                                                           ALLENA IL
                                 Train the Brain: un paradigma
E’ partito da qualche mese il progetto                                                             crescita, vanno aumentati gli sforzi del-
“Train the Brain” (Allena il Cervel-                                                               la ricerca per capire e curare la malattia
lo), condotto presso l’Area di Ricerca                                                             che ha sicuramente intrecciate radici
di Pisa, la più grande sede del CNR in                                                             genetiche e ambientali, ma dove manca
Italia, dove convivono 13 Istituti del                                                             il riconoscimento convincente di una
Consiglio Nazionale delle Ricerche, ed                                                             causa principale, che renda possibile
operano 1000 ricercatori che si occupa-                                                            la cura efficace e la prevenzione. Con
no di tante diverse discipline, dalla car-                                                         queste premesse, non è sorprendente
diologia alle neuroscienze, dall’infor-                                                            che la malattia sia in testa all’agenda
matica alle scienze della terra, dai na-                                                           politica, sanitaria e scientifica. Negli
nomateriali alle tecnoscienze. In questo                                                           Stati Uniti, il Presidente Obama ha
habitat naturale attecchisce facilmente                                                            stanziato 150 milioni di euro in 2 anni
il seme delicato della ricerca multidi-                                                            per il “National Alzheimer Plan”, che
sciplinare e dell’innovazione trasferita                                                           si propone di debellare l’Alzheimer en-
alla società, e qui è nato il progetto che                                                         tro il 2025 ma le vie della ricerca sono
sperimenta una nuova terapia l’arric-                                                              tortuose e imprevedibili, e il “National
chimento ambientale fisico e mentale                                                               Cancer Plan” lanciato da Richard Ni-
nei pazienti con lieve deficit cognitivo                                                           xon nel 1970 con 20 miliardi di dollari
che potrebbe evolvere in malattia di                                                               per debellare il cancro entro il 2000 non
Alzheimer in fase iniziale.                                                                        ha avuto, come ognuno vede, i frutti
Il morbo di Alzheimer è una moderna                                                                sperati. Il Parlamento Europeo ha adot-
epidemia che oggi colpisce 500 mila                                                                tato 4 anni fa la Dichiarazione Scritta
italiani e nel 2050 colpirà 16 milioni Lamberto Maffei                                             80/2008, in cui si riconosceva la malat-
di persone nei soli Stati Uniti. La pre-                                                           tia di Alzheimer come priorità pubblica
valenza aumenta inesorabilmente con l’età, i sintomi compaio-          e si auspicava lo sviluppo di un piano di azione comune.
no di solito dopo i 65 anni e diventano progressivamente più           Se le cause della malattia rimangono un enigma e le terapie ri-
frequenti con l’invecchiamento, fino a coinvolgere il 50% dei          solutive non ci sono, qualcosa però si sa e si può fare già oggi.
90enni. Ogni anno l’Italia spende 8 miliardi di euro (di cui 2 per     Si sa, ad esempio, che anche il cervello dell’anziano sano, e
i farmaci) per curare la malattia, che rende cognitivamente po-        perfino quello nelle fasi iniziali di malattia, mantiene una sua
vere persone un tempo cognitivamente ricche, privandole anche          plasticità con una qualche capacità di recupero e riadattamento.
della più apparentemente inalienabile delle ricchezze la memo-         Questo rimodellamento favorevole può essere facilitato da un
ria di sé. E’ l’esagerazione caricaturale del normale processo di      esercizio fisico regolare, rapporti sociali armonici, una alimen-
invecchiamento cerebrale, per il quale la massa cerebrale (come        tazione equilibrata con pochi grassi e molta frutta e verdura se-
la riserva vascolare) si riducono del 5 % ogni 10 anni a partire       condo il modello della dieta mediterranea, e dal tenere la mente
dai 60 anni. A fronte di costi sanitari e sociali insostenibili e in   attiva (ad esempio giocando a carte o leggendo o continuando a
                                                                       studiare qualcosa a cui si è interessati). Lo diceva Cicerone nel
                                                                       De senectute, sulla vecchiaia, che memoria minuitur nisi eam
                                                                       exerceas, la memoria diminuisce se non viene tenuta in alle-
                                                                       namento, e lo sanno bene i nostri grandi vecchi che passano le
                                                                       serate a giocare a carte con gli amici al bar e magari organizza-
                                                                       no serate danzanti al ritmo di liscio con i loro coetanei, quando
                                                                       liberi dalla dolce tirannia di figli e nipoti, nella personificazione
                                                                       della bella vecchiaia socialmente utile. Se questo fa bene al vec-
                                                                       chio sano - e si sapeva - fa forse ancora meglio al vecchio un po’
                                                                       meno sano. La pianta che tende ad avvizzirsi va curata con più
                                                                       amore e innaffiata con più frequenza - non può essere abbando-
                                                                       nata a se stessa. Infatti, l’impoverimento ambientale di una vita
                                                                       senza affetti e relazioni sociali, povera di interessi e stimoli,
                                                                       in ambienti ristretti e isolati e con alimentazione monotona e
                                                                       sbilanciata fanno male anche al cervello, che più rapidamente
                                                                       perde quel poco o quel tanto che gli è rimasto. In altre parole,
                                                                       il cervello non è impermeabile all’ambiente che lo circonda. Se
                                                                       lo immergiamo in un’atmosfera sociale ricca di immagini e suo-
                                                                       ni e profumi e percezioni gradevoli, qualcosa passerà e porterà
                                                                       colore alla mente ingrigita dagli anni; ma se quello stesso cer-
                                                                       vello lo immergiamo in un ambiente ostile e plumbeo, ristretto e
                                                                       inaridito, il grigio cognitivo della malattia iniziale scolorirà più
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
2012 - Anno 3 - Numero 2                      9

 CERVELLO
a di integrazione dell’esistente
   rapidamente in un nero senza ritorno, dove non si distinguono
   più sensazioni e ricordi.
   Le evidenze dell’azione benefica dell’ arricchimento ambienta-
   le sono fortissime nei modelli sperimentali, ma ancora incer-
   te sull’uomo dove questi studi sono difficili da realizzare per
   tanti motivi. Sono lunghi (ci vogliono mesi per produrre effetti
   apprezzabili sulla funzione cerebrale); complessi (servono tec-
   nologie molto sofisticate per documentare con forza scientifica
   i possibili miglioramenti evidenziati sulla funzione cerebrale);
   costosi (e non è facile trovare i finanziamenti per una ricerca che
   non utilizza farmaci e non stuzzica l’appetito dell’industria); e
   difficili (ci vogliono altissime competenze multidisciplinari,
   non facili da far convergere attorno a un solo progetto in un
   mondo di primedonne come quello della ricerca).
   Il protocollo è partito da Pisa, nell’Area di Ricerca del CNR. C’è
   dentro l’idea originale e innovativa di Lamberto Maffei, ex-Di-
   rettore dell’IN e attuale Presidente dell’Accademia dei Lincei,
   che nel suo laboratorio ha prodotto evidenze sperimentali de-
   finitive sull’effetto benefico dell’arricchimento ambientale sul
   cervello e che ha progettato il ponte traslazionale verso la clini-
   ca del progetto “Train the Brain”. C’è l’IFC, Istituto di Fisiolo-
   gia Clinica, oggi il più grande istituto biomedico del CNR, che
   quel ponte ha costruito e arricchito di valore aggiunto, inserendo
   la patologia cognitiva nel contesto scientifico emergente delle
   alterazione cerebrovascolari e cardiovascolari - la linfa inaridita
   che può rendere l’albero cognitivo meno frondoso. Da qualche             suor Generose Gervais: “No money , no mission”, senza fondi
   anno infatti si sospetta che l’alterazione del circolo cerebrale         neanche le sante suorine riescono a svolgere il loro apostolato fi-
   possa essere più precoce e più importante di quanto finora cre-          lantropico, e figuriamoci se possono riuscire a collaudare le loro
   duto, e che il cervello possa essere non solo il responsabile della      ipotesi i ricercatori contemporanei. La benzina amministrativa
   malattia, ma anche a sua volta la vittima di un danno diffuso dei        del progetto Train the Brain viene dal mecenatismo illuminato
   piccoli vasi cerebrali - troppo piccoli per essere visti all’angio-      della Fondazione Pisa, che ha finanziato per 4 milioni di euro
   grafia. In una coalizione arcobaleno di tante istituzioni e saperi       un progetto che ne costerà in totale quasi 5 milioni e mezzo -
   diversi, si sono uniti IFC e IN del CNR, Neurologia e Neuroria-          il resto ce lo mette IFC- CNR. Lo studio clinico ha richiesto
   bilitazione dell’AOUP, IRCCS di Stella Maris con le sue altissi-         una laboriosa gestazione di anni ed è finalmente partito con il
   me competenze sul neuroimaging con Risonanza Magnetica, la               reclutamento del primo paziente il 19 Marzo 2012: in questa
   Medicina di Laboratorio dell’Università per la caratterizzazione         primavera sono stati arruolati 36 pazienti dei 160 previsti. Il re-
   laboratoristica avanzata, il Gruppo di Studio di Neuroimaging            clutamento terminerà nel Giugno 2013, e i primi dati saranno
   funzionale dell’Università. C’è poi la fondamentale funzione             disponibili alla fine del prossimo anno. Si parla tanto di siste-
   dei medici di medicina generale, angeli custodi dei loro pazien-         ma, rete, integrazione dell’esistente, cooperazione tra privati e
   ti, che (a ragione) soprattutto di loro si fidano, da loro vengono       ricerca pubblica; questo a Pisa è già successo, e sta accadendo
   seguiti per tutta la durata del progetto, e a loro vengono riconse-      ogni giorno. L’integrazione dell’esistente, la convergenza delle
   gnati alla fine dello studio. E poi ci sono i pazienti, ai quali tutto   eccellenze, la condivisione delle infrastrutture che ieri era una
   questo è destinato e che sono stati i primi a percepire la valenza       scelta, oggi è una necessità. Se questo avviene, persino con i
   sociale del progetto. Per loro c’è la possibilità di poter seguire       tempi che corrono nessun traguardo ci è precluso.
   in maniera totalmente gratuita una terapia integrata e combi-
   nata - il meglio di quello che oggi possiamo offrire - e anche                                      Lamberto Maffei, medico e scienziato italiano, è
   l’ orgoglio di essere inseriti in un progetto di ricerca. Nessuno                                   l’ideatore del progetto Train The Brain. Direttore
                                                                                                       dell’Istituto di Neuroscienze del CNR dal 1980 al
                                                 è mai troppo vecchio                                  2008, dal 2009 è presidente dell’ Accademia Nazionale
                                                 per un atto di consa-                                 dei Lincei .
                                                                                                       Laureato in medicina all’ Università di Pisa e Allievo
                                                 pevolezza e genero-                                   del Collegio Medico-Giuridico della Scuola Normale
                                                 sità sociale che è la                                 Superiore (attuale Scuola Superiore Sant’Anna ), dal
                                                 partecipazione a uno                                  1988 al 2008 ha insegnato Neurobiologia nella Scuola
                                                                                                       Normale Superiore di Pisa e diretto il locale laboratorio.
                                                 studio, i cui benefici                                Ha svolto attività di ricerca e di insegnamento presso
                                                 saranno raccolti dall’                                numerose università straniere, quali la Eberhard-
                                                                                                       Karls-Universität Tübingen , la Cambridge University,
                                                 intera comunità.                                      il Massachusetts Institute of Technology , il College de
                                                 Chi paga? Lo diceva                                   France, l’ Oxford University .
                                                 anche la missionaria                                  È inoltre membro della American Academy of Arts and
                                                                                                       Science
Come allenare il cervello - Train THe Brain - (Disegno di Lorenzo Frigeri) - Organo Ufficiale dell'ARNo Associazione Ricerca Neurologica - ARNo ...
10             2012 - Anno 3 - Numero 2

                                                                                                                allena il

                                          LA RICERCA
Scopi dello studio                                                               MCI/demenza lieve, saranno assegnati in maniera casuale al gruppo di
Valutare l’efficacia di un intervento combinato di training fisico e cogniti-    controllo o al gruppo di intervento e saranno tutti sottoposti alle valuta-
vo in soggetti a rischio di, o con, Alzheimer nelle fasi iniziali della malat-   zioni strumentali di riferimento.
tia con lo scopo di mettere a punto di una strategia preventivo/terapeutica      Fase 2: valutazione strumentale: valutazione della volumetria e della
non-farmacologica facilmente applicabile all’uomo e utilizzabile dal Ser-        funzionalità cerebrale (con risonanza magnetica cerebrale); valutazione
vizio Sanitario Regionale e dal Ser-                                                                               cardiovascolare di riferimento con test
vizio Sanitario Nazionale. La pre-                                                                                 ultrasonografici eseguiti presso il Dipar-
senza della componente di esercizio                                                                                timento di Medicina Interna, secondo i
fisico consente anche di approfondi-                                                                               protocolli standard recepiti a livello in-
re le conoscenze sulle relazioni fra                                                                               ternazionale, incluso prelievo ematico
la fitness cardiovascolare e la fitness                                                                            per test molecolari e bioumorali.
cerebrale in situazioni patologiche,
un dato del tutto assente in lettera-                                                                                Fase 3: intervento (durata per ciascun
tura. In studi recenti non solo viene                                                                                soggetto 7 mesi). Verranno messi in
chiaramente proposto che il danno                                                                                    atto i protocolli di intervento che com-
vascolare e l’ipertensione sistolica                                                                                 prenderanno attività fisiche aerobiche e
in soggetti con pre-demenza costi-                                                                                   attività cognitivamente stimolanti. Per
tuiscono un fattore di rischio per la                                                                                la parte di esercizio fisico sono previsti
successiva progressione verso l’AD                                                                                   protocolli di attività fisica aerobica con
ma viene altrettanto chiaramente                                                                                     tre sedute settimanali di training della
proposto che essi sono un bersaglio                                                                                  durata di un’ora ciascuna, realizzati, con
ideale per interventi di prevenzione                                                                                 il contributo di animatori: affiancano i
secondaria. In questo progetto, attraverso la componente di esercizio fi-        fisioterapisti e devono avere competenze psicologiche e possibilmente
sico noi andremo proprio a intervenire su questi fattori, e potremo verifi-      esperienza di lavoro in palestra o con gli anziani.
care, soggetto per soggetto, la correlazione fra la fitness cardiovascolare      Il ruolo è quello di facilitare e motivare la pratica dell’esercizio fisico, sot-
individuale ed i benefici cognitivi                                                                                  to il controllo di fisioterapisti in modo da
dell’intervento. A conclusione del                                                                                   ottenere un effetto allenante progressivo.
progetto, noi saremo in grado di af-                                                                                 Per la parte di stimolazione cognitiva,
fermare se i protocolli di esercizio                                                                                 verranno organizzate, sotto il controllo
fisico e stimolazione cognitiva appli-                                                                               di operatori dedicati, le attività cogni-
cati sono stati efficaci nel ridurre in                                                                              tivamente stimolanti prescelte che ver-
maniera statisticamente significativa                                                                                ranno distribuite nell’arco di tre mezze
la progressione del deficit cognitivo,                                                                               giornate settimanali.
valutato con la batteria di test neu-                                                                                Al terzo mese verrà effettuata una valu-
ropsicologici, e dei danni cerebrali,                                                                                tazione intermedia cognitiva equivalente
valutati con tecniche morfofunzio-                                                                                   a quella di riferimento per tutti i soggetti
nali, nei soggetti con mild cogniti-                                                                                 dell’intervento. Il gruppo di controllo,
ve impact (MCI) e Alzheimer lievi                                                                                    dopo le valutazioni basali, continuerà
sottoposti all’intervento rispetto al                                                                                l’usuale attività fisica e sociale.
gruppo di controllo.
Chiediamo la tua collaborazione per                                                                                Fase 4: Valutazione degli effetti alla fine
l’identificazione di soggetti poten-                                                                               dell’intervento. Entrambi i gruppi, speri-
zialmente eleggibili per la partecipa-                                                                             mentale e di controllo, saranno sottoposti
zione allo studio.                                                               a una valutazione cognitiva e strumentale alla fine dell’intervento (a 7 mesi
                                                                                 dal riferimento per il gruppo di controllo) sovrapponibile a quella basale.
Protocollo di studio
Lo studio si articolerà nelle seguenti fasi:                                     Fase 5: Follow up a 7 mesi dalla fine dell’intervento. Entrambi i gruppi
                                                                                 verranno sottoposti, dopo 7 mesi dalla fine dell’intervento (18 mesi dal
Fase 1: arruolamento dei pazienti e valutazione cognitiva baseline: in-          riferimento nei controlli), ad una valutazione di follow-up neuropsicolo-
dividuazione del campione eleggibile; primo screening di base; seconda           gico sovrapponibile a quella effettuata alla fine dell’intervento.
fase di conferma clinica sui soggetti positivi al primo screening mediante
una batteria standardizzata di test neuropsicologici che costituisce la va-      Partecipazione allo studio
lutazione cognitiva di riferimento; valutazione globale fisica, cognitiva e      La partecipazione a questo studio clinico è interamente volontaria ed il/la
affettiva; compilazione di una breve scheda relativa alla storia medica del      Suo/a paziente può ritirarsi in qualsiasi momento senza che ciò pregiudi-
soggetto da parte del medico di riferimento; somministrazione della scala        chi le cure successive.
delle attività della vita quotidiana ed esame obiettivo e neurologico; dia-      Inoltre per questo studio il paziente non riceverà alcun compenso e nessun
gnosi di demenza lieve o pre-demenza (MCI: mild cognitive impairment).           costo graverà sul sistema sanitario nazionale.
I soggetti che riceveranno la diagnosi di                                                                                               www.trainthebrain.it
2012 - Anno 3 - Numero 2      11

  allena il

COME PARTECIPARE
    ALLA RICERCA
  Se hai problemi di memoria,
  se pensi di aver perso la prontezza mentale di una volta
  l’Area della Ricerca del CNR ti offre uno spazio per il training fisico e mentale.

  Allenare corpo e mente aiuta a rallentare e contenere il deterioramento cognitivo.
  Lo studio Train the Brain è la palestra di allenamento del corpo e della mente.
  Per saperne di più contatta il tuo medico curante

  Egregio Collega,
  numerosi studi nell’uomo hanno dimostrato che l’esposizione ad un ambiente cogni-
  tivamente e socialmente stimolante e l’esercizio fisico esercitano effetti benefici sulle
  funzionalità cerebrali, particolarmente nell’anziano, e riducono il rischio di svilup-
  pare patologie dementigene. Una grande quantità di studi sperimentali sull’animale
  ha in parallelo mostrato come l’esercizio fisico e l’esposizione ad un ambiente cogni-
  tivamente e socialmente stimolante (combinazione nota come “ambiente arricchito”,
  AA) migliorino le prestazioni cognitive, rallentino il declino nell’anziano, esercitino
  azioni neuroprotettive e aumentino la plasticità sinaptica corticale. AA esercita anche
  un’azione positiva in modelli animali di demenza di Alzheimer (AD), determinando
  la remissione di deficit cognitivi già ben evidenti. Questi risultati mostrano la poten-
  zialità di AA come strategia terapeutica non farmacologica non solo per prevenire
  l’insorgenza di deficit cognitivi ma anche per determinarne la remissione.
  L’ipotesi scientifica alla base di questo progetto è quindi che interventi di stimola-
  zione fisica e cognitiva possano impattare in modo significativamente positivo con il
  declino cognitivo in soggetti a rischio di sviluppare demenza o con demenza in fase
  iniziale.
  In relazione a ciò abbiamo proposto al Suo/a assistito/a di partecipare ad uno studio
  clinico che si propone di valutare l’efficacia di protocolli di esercizio fisico e di stimo-
  lazione cognitiva sulla progressione dei sintomi in soggetti a rischio di, o con, AD o
  demenza vascolare nelle fasi iniziali della malattia, identificati grazie all’adozione di
  una batteria avanzata di test diagnostici.
12             2012 - Anno 3 - Numero 2

            OFFICINA MECCANICA
             Di FRANCESCONI DANIELE
         Via del Termine 12, Lido di Camaiore (Lu)
                    Tel. 339/2063798

     NOI SIAMO                                 Bugie e verità                     Registro delle anime                    Il muro di confine
IL NOSTRO CERVELLO                               in cucina                        Bibliotechina illecita di Meriggio         di Domenico Lombardi
          di Dick Swaab                     Storie e ricette di una vita                di Riccardo Pertici
                                                 di Beppe Bigazzi                                                        Non tutti sanno che il sindaco
Come è fatto un cervello in-                                                      è disponibile nelle librerie ita-      di Pietrasanta, oltre che medico
namorato? Si può ridere senza             Un libro in cui Beppe Bigazzi           liane o sui siti specializzati.
emozioni? Perché amiamo (op-              racconta le storie più gustose e                                               pediatra, ha anche la passione
                                                                                  “Dall’alto di una sua personale
pure odiamo) lo sport? Esiste             propone le ricette più amate della                                             della poesia. Recentemente si è
                                                                                  torre di avvistamento, un cam-
davvero il libero arbitrio? A             sua vita: dall’infanzia e dall’a-       panile-faro opera di Giustave          presentato davanti ai suoi con-
queste e a moltissime altre do-           dolescenza a Terranuova Brac-           Eiffel, uno scrittore attempato        cittadini in veste di poeta. Dopo
mande sulla natura umana ri-              ciolini agli anni spensierati della                                            i successi, di critica e di premi,
                                                                                  contempla, non senza ironia, a
sponde Dick Swaab, uno dei più            giovinezza a Firenze; e poi, dopo                                              il sindaco Domenico Lombar-
importanti neurologi europei              la scoperta della Sardegna duran-       volte con cinismo, mai, però,
                                                                                  senza partecipazione, i multi-         di, qui nelle consolidate vesti
contemporanei, secondo il qua-            te il servizio militare, su e giù dal
le conoscere il cervello significa        Nord al Sud d’Italia quando la          formi destini degli abitanti del-      di poeta, ha presentato l’ultima
affrontare un viaggio alla ricerca        sua professione di tecnico e ma-        la città sul mare, dove è nato:        raccolta lirica edita: “Il muro di
di se stessi. Il nostro carattere, i      nager in varie società lo ha porta-     destini che appaiono insieme           confine”, alla sua città.
nostri limiti e il nostro orien-          to a contatto con le varianti infini-   tragici ed ironici, drammatici e       Il volume, edito dalla collana Le
tamento sessuale sono in gran             te di quella cultura contadina che      grotteschi, oltre che umanissi-        Mimose, è a cura di Giuseppe
parte già stabiliti durante la ge-        è alla base dell’identità gastrono-     mi e fiabeschi. Una galleria di        Cordoni, ed è impreziosito dalla
stazione, ma innumerevoli sono            mica italiana. Un viaggio in Italia     personaggi straordinari, prende
                                                                                                                         riproduzione di sinopie su pietra
le trasformazioni neurologiche            e nel mondo alla scoperta di sapo-      così vita: aristocratici inglesi e
che influenzano la nostra perso-          ri semplici e di prodotti genuini,                                             realizzate dall’artista Girolamo
                                                                                  ricche signore ebree, barbieri e
nalità fino alle ultime fasi della        difesi e promossi contro mode ef-       pescatori, sarti e marinai, assas-     Ciulla.
vita adulta. L’autore traccia così        fimere, globalizzazione e pregiu-       sini e giornalisti spregiudicati,      Sono intervenuti alla presenta-
un quadro ampio e articolato de-          dizi. In oltre 120 ricette del cuo-     si alternano sul palcoscenico          zione lo scrittore e critico Man-
gli influssi del cervello anche su        re, Bigazzi racconta le autentiche      della città, quasi sommersa da         rico Testi e il direttore de Il Tir-
territori inediti o insospettabili        verità della cucina tradizionale        un mare sempre inquieto; e poi,        reno Roberto Bernabò. «Alcune
quali la moralità, la religiosità,        italiana, smascherando le tante
il senso della giustizia e molti          bugie che oggi inquinano e stra-        il forte odore di salmastro, i cieli   liriche sono state interpretate
altri ancora, presentando per la          volgono la nostra alimentazione.        cangianti, gli oscuri e verdissimi     dall’attore Luca Lazzareschi,
prima volta in un volume unico            Una storia personale che diventa        anfratti delle pinete in cui, come     responsabile degli spettacolio
i risultati delle sue quarantenna-        una guida esemplare al mangiar          in un sogno, si annidano tra gli       della Versiliana, con commen-
li ricerche.                              bene, sano e responsabile.              alberi migliaia di pappagallini.”      to musicale di Roberto Magri».
                                                                                                                         E’ con piacere che segnaliamo
                                                                                                                         questo volune perché Domenico
                                                                                                                         Lombardi da sempre è un amico
                                                                                                                         del cervello.

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2012 - Anno 3 - Numero 2             13

                            DEL CAPO

Alberto Del Carlo
Un capo paziente
                                                                                       nale interna che tutti i giorni segue gli in-
                                                                                       vestimenti. A questa abbiamo affiancato una
                                                                                       struttura esterna di consulenza il più possibile
                                                                                       indipendente. Così siamo cresciuti molto dal
                                                                                       2006 al 2009, poi dal 2010 al 2012 abbiamo
                                                                                       avuto minor guadagni, ma non perdite. Nella
                                                                                       pagella dell’ACRI (Associazione Casse Ri-
                                                                                       sparmio Italiane) che raggruppa ben 88 fonda-
                                                                                       zioni, come redditività del patrimonio e come
                                                                                       quantità relativa di erogazioni, siamo sempre
                                                                                       nelle primissime posizioni. Questo grazie
                                                                                       all’impegno di tutti. Nel 2008, inizio della cri-
                                                                                       si, quando i rendimenti cominciavano a calare
                                                                                       ho trascurato il mio lavoro e per un anno mi sono dedicato alla Fondazione. La
                                                                                       seconda decisione è più visibile della prima. Abbiamo trasformato la Fonda-
                                                                                       zione da un Ente di erogazione di contributi a pioggia ad un Ente progettuale.
La foresteria della Banca del Monte di Lucca è una grande e luminosa stanza            E’ stata una decisione importante, perché ha determinato un cambiamento
con due ampie finestre che si affacciano nella centralissima piazza S. Marti-          radicale, di atteggiamento e di condotta. Si premiano i progetti che sono in
no. Dall’importanza del palazzo e vista la sua ubicazione, ti aspetteresti una         grado di fare da moltiplicatore di sviluppo per il territorio. In più abbiamo
sala in stile con mobili antichi. Niente di tutto questo. Ci troviamo catapultati      privilegiato progetti nostri o concordati insieme ad Enti pubblici ed Associa-
in un salone stile nave da crociera, modello privèe di una discoteca. Soffitto di      zioni private affidabili. La selezione delle tante domande che ci pervengono,
metallo lucido, carta da parati rosso mattone, divani d’annata, anche questi           circa 700 all’anno, è obiettiva, valutata da commissioni di esperti. Così c’è la
rossi, e mobili lucidi ormai da modernariato. E’ li che ci aspetta l’avvocato          Commissione dei Beni e delle Attività Culturali, quella della Beneficenza e
Alberto Del Carlo. Siamo i primi ad essere ricevuti nella ristrutturata foreste-       Volontariato, quella che si occupa della Formazione e quella dello Sviluppo
ria ed il presidente ci spiega che il salone era stato arredato così negli anni        Locale. Ogni commissione è composta da qualificati ed illustri membri ester-
80 e che hanno deciso, nel restauro totale del palazzo, di risistemarlo come           ni, perché anche per fare filantropia bisogna essere preparati, e da membri che
l’arredatore Mugnani lo aveva progettato. Davvero una stanza originale che             appartengono ad organi interni. Così i 3 milioni di contributi che eroghiamo
ci mette di buon umore, così col sorriso sulle labbra partiamo subito con una          meglio valgono a sostenere lo sviluppo culturale, sociale e economico del
domanda diretta.                                                                       nostro territorio.
Lei che tipo di capo è?                                                                Davvero due decisioni belle ed intelligenti. Ma tornando a giocare con il
Mi piace il consenso, mi piacciono le decisioni all’unanimità. Sono paziente           cervello del capo. Secondo lei capi si nasce o si diventa?
e lavoro finchè non riesco a far maturare una decisione condivisa da tutti. Ci         Secondo me capi si diventa. Tutto quello che ho conquistato è stato frutto
sono situazioni e persone che per mille motivi possono essere ostili al mio            di tanta applicazione e costanza. Per fare bene il capo ci vuole una pazienza
obiettivo. E allora, forse in virtù della mia professione di avvocato, comincio        enorme. Per non mangiarmi il fegato e non soffrire più di tanto, ho elaborato
a mediare. Cerco di trovare il modo per conquistarli e spesso ci riesco. Vado          una mia teoria. Ironizzo e sorrido della mia pazienza, trovo soddisfazione nel
alla ricerca di ciò che ci unisce, dei punti in comune, ne basta uno solo. Da li       mio autocontrollo. Cerco di capire le ragioni degli altri entrando in empatia
parte la mia opera di mediazione.                                                      con loro. Insomma per me la pazienza è una qualità essenziale per fare il
Lei è dal 2005 che è presidente della Fondazione Banca del Monte di Luc-               “capo”. Dopo un’ora di chiacchierata, e sono le 19.30 di una giornata pesante
ca, ha preso tante decisioni, ma le più belle quali sono state?                        per il presidente, proviamo a pungolarlo con domande tipo: ma lei è mai stato
In pratica abbiamo preso due fondamentali decisioni. La prima è meno nota,             capoclasse? Oppure: che ne pensa dei capi che scelgono le segretarie in base
nel senso che riguarda l’attività degli investimenti. Vede, la nostra missione         ai segni zodiacali? Lui ci guarda un po’ perplesso, poi per educazione inizia
è quella di sviluppare il territorio, il patrimonio non si può toccare ed allora       con garbo a rispondere, noi lo interrompiamo. Era una piccola provocazione.
dobbiamo far fruttare l’albero. Quindi abbiamo creato una struttura funzio-            Alberto Del Carlo è davvero un capo paziente ed intelligente.

                             Alberto Del Carlo, avvocato, giudice tributario e commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. E’ abilitato all’insegna-
                             mento di “Filosofia”, “Storia”, “Pedagogia”, “Psicologia” negli Istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, e all’insegnamento di
                             “Materie letterarie” negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Dal 2005 a tutt’oggi è presidente della “Fondazione Banca del
                             Monte di Lucca”, con sede in Lucca (ente privato con finalità esclusivamente pubbliche, avente ad oggetto la contribuzione allo sviluppo
                             del territorio di riferimento). E’ stato o è componente del Consiglio di Amministrazione dei seguenti Enti:
                             “Lucense Spa”, con sede in Lucca (avente ad oggetto il sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria con particolare attenzione ai processi di
                             miglioramento della qualità della produzione); “Scuola di Pubblica Amministrazione Spa”, con sede in Lucca (avente ad oggetto servizi
                             tendenti allo sviluppo della professionalità degli amministatori pubblici),
                             “Fondazione Circolo Fratelli Rosselli” con sede a Firenze (istituita con DPR 28.7.1990 e avente ad oggetto la promozione di studi su proble-
                             matiche istituzionali con particolare attenzione alle modalità di concreta realizzazione delle autonomie locali nell’ambito dell’ordinamento
statale). “Centro Europeo delle Fondazioni” (network di 230 fondazioni europee, statunitenzi e canadesi), con sede a Bruxelles, componente del Governing Council per
il triennio giugno 2008-giugno 2011, confermato per il triennio giugno 2011-giugno 2014.
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