Combattere i Paradisi Fiscali per restituire Risorse ai Cittadini' - Webinar ACLI - 10 Marzo 2016
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La fotografia di un mondo disuguale • La disuguaglianza economica all’interno dei Paesi è in crescita • Iniquità nella distribuzione (su scala globale) del surplus del reddito fra il 1988-2011: quasi il 46% dell’incremento del reddito è stato appannaggio del 10% più ricco; il 50% più povero della popolazione mondiale ha goduto di appena il 10% dei proventi della crescita globale (non inclusiva) • Italia (1988-2011): il 10% più povero dei nostri connazionali ha ottenuto un risicato 1% dell’incremento del reddito nazionale (appena 4 dollari pro-capite all’anno). Gennaio 2016 Analisi dei livelli di disuguaglianza nella UE a 28: classifica comparativa su 11 indicatori. Settembre 2015 Page 2
Disuguaglianza: l’Italia e l’UE Posizione Italia Indicatori di povertà (2013) rispetto a EU (28) Disuguaglianza nei redditi di mercato 12° Disuguaglianza nel reddito disponibile 20° Impatto delle politiche governative sui livelli di 22° disuguaglianza nel reddito Occupati a rischio di povertà 24° Aumento popolazione in stato di grave deprivazione 20° materiale Divario retributivo di genere 4° Page 3
Come invertire la rotta: le raccomandazioni di Oxfam 1. investimento in servizi pubblici gratuiti, come salute e istruzione; . 2. distribuzione equa del carico fiscale, spostando la tassazione da lavoro e consumi verso capitali e ricchezza; 3. contrasto agli abusi fiscali perpetrato da multinazionali e da super ricchi; 4. introduzione di salari minimi e graduale adozione di salari dignitosi per tutti i lavoratori; 5. introduzione di una legislazione ispirata alla parità di retribuzione, e politiche economiche che favoriscano la parità di genere; 6. sviluppo di reti di protezione sociale per i più poveri, incluso un reddito minimo garantito per tutti; 7. perseguimento di un obiettivo globale di lotta alla disuguaglianza Page 4
Giustizia Fiscale: progressività dei sistemi fiscali Coefficienti Gini dei Paesi UE prima e dopo tasse e trasferimenti (2013) Fonte: Rielaborazione da dati Eurostat (2013) Page 5
Giustizia Fiscale: le velleità della fiscalità internazionale • Risorse occultate (stima conservativa): un patrimonio finanziario pari a 7.600 miliardi di dollari nascosto nei ‘paradisi fiscali’ (Zucman, 2014) Gettito recuperabile (a regime, all’anno) per gli erari degli Stati: 190 miliardi di dollari • Fino a 240 miliardi di dollari (stima conservativa): costo annuo per le casse degli Stati riconducibile all’elusione fiscale dei grandi gruppi multinazionali (OCSE) Risorse destinabili a politiche (pubbliche) di contrasto alla disuguaglianza e lotta alla povertà Page 6
Elusione Fiscale: dimensioni del fenomeno e conseguenze • Diversi aspetti dell’abuso fiscale: evasione vs elusione • Gli attori economici coinvolti: i gruppi multinazionali • Le vere vittime: i Paesi in via di sviluppo. Un solo schema elusivo costa circa 100 miliardi di dollari l’anno (UNCTAD). • Ma è un fenomeno che riguarda anche i Paesi industrializzati: Italia: 4,2 miliardi di dollari elusi nel 2012 dalle sole multinazionali USA (ICTD, 2015). I casi Apple, Google e McDonald’s Italia. Conseguenze (MRD): riduzione degli investimenti nei servizi pubblici di qualità e difficoltà per gli Stati di mettere in campo misure di sostegno al reddito e al lavoro (giovanile e femminile in primis). Page 7
Perché l’elusione è possibile? Il modello del commercio globale e il giro degli utili delle multinazionali L’80% delle transazioni commerciali globali avviene oggi fra le sussidiarie dei gruppi multinazionali. Le compagnie di un gruppo multinazionale sono considerate come ‘entità separate’ ai ‘fini fiscali’. Page 8
Perché l’elusione è possibile? Come erodere la base imponibile e spostare i profitti Il prezzo di acquisto nella vita reale: interessi opposti e condizioni di mercato Market Price Il prezzo di acquisto tra due compagnie di un gruppo multinazionale: interessi opposti? Condizioni di Transfer Price mercato? E quindi? Page 9
Perché l’elusione è possibile? Profit-shifting con un esempio: il ricavato di un kg di banane va a.. e le tasse? Attenzione: profitti totali 49p. Costi totali: 51p. Dove sono dichiarati i profitti? E dove i costi? Page 10
Pianificazione fiscale aggressiva delle multinazionali I punti di approdo dei profitti trasferiti I profitti trasferiti tra le sussidiarie di una multinazionale trovano un approdo ‘naturale’ nei…. ...paradisi fiscali. Se dico Paradisi Fiscali.. …voi a cosa pensate? Probabilmente a… Page 11
Paradisi fiscali (Tax Havens) …questo.. In parte è così.. ma con sole due ore di volo e senza abbandonare il vecchio continente siete qui… ..in rue Guillaume Kroll, 5, nella Città del Lussemburgo.. Page 12
Paradisi fiscali (Tax Havens) I paradisi fiscali sono territori o giurisdizioni che • garantiscono vantaggi fiscali per soggetti fisici o entità giuridiche non residenti anche in assenza di una significativa attività economica • predispongono aliquote effettive basse o nulle su talune tipologie di reddito • non partecipano al regime di scambio automatico di informazioni fiscali con le autorità finanziarie di altri Paesi • hanno adottato leggi o normative che garantiscono assoluta segretezza sulla struttura delle società o i beneficiari effettivi di entità giuridiche Page 13
Ricapitolando.. • Le multinazionali attuano una pianificazione fiscale aggressiva (quasi del tutto lecitamente), spostando gli utili da giurisdizioni a medio-alta tassazione verso giurisdizioni a fiscalità agevolata o aree tax-free (paradisi fiscali). • Così facendo ‘ottimizzano’ il carico fiscale sui propri utili globali.. • A pagare il prezzo dell’elusione sono gli erari degli Stati e più di ogni altro i Paesi in via di sviluppo. I PVS registrano un ampio ammanco di entrate fiscali indispensabili per implementare politiche pubbliche volte a favorire una crescita inclusiva e sostenibile, contrastare la disuguaglianza e ridurre l’estrema povertà. Page 14
La complicità degli Stati L’elusione fiscale non sarebbe possibile se ci fosse ‘fairplay fiscale’ da parte degli Stati La ‘complicità’ degli Stati: • Pratiche fiscali dannose e regimi fiscali privilegiati (concorrenza fiscale) • Trattati fiscali (treaty-shopping) Avete sentito parlare dello scandalo LuxLeaks? • Accordi fiscali (tax-rulings) Page 15
Gli attori internazionali Global Tax Body Istituzioni UE OCSE Global Tax Body: comitato inter-governativo sulla fiscalità internazionale sotto gli auspici delle Nazioni Unite (tutti i Paesi). Misure anti-elusione internazionale e cooperazione fra Stati in materia fiscale OCSE: big-player (da 3 anni, mandato del G20) nel processo di riforma della fiscalità internazionale. Il BEPS Action Plan (erosione delle basi imponibili e trasferimento degli utili d’impresa). Processo di ‘implementazione’ in avvio (2016-…) Velleità: piano non vincolante (soft law), PVS poco rappresentati, complessità nel monitoraggio e nell’implementazione, il ‘principio di entità unica’ non incorporato, poco incisivo contro le pratiche fiscali dannose messe in campo dagli Stati. UE: tre pacchetti di misure anti-elusione in poco meno di un anno. Prospettive di hard law. Apripista per misure più ambiziose rispetto all’OCSE? Page 16
Le proposte e i dossier Cosa chiedere? 1. Trasparenza Finanziaria: rendicontazione pubblica Paese-per-Paese per le multinazionali operanti nella UE. Controllo su profitti dichiarati e tasse versate in ciascun Paese in cui una corporation opera tramite proprie sussidiarie. 2. Blacklisting comune in UE dei paradisi fiscali: ‘penalizzare’ Paesi e corporation UE che fanno affari con i paradisi fiscali. 3. Le multinazionali devono pagare le tasse dove conducono la propria attività economica: principio della ‘singola entità’ e modello di tassazione unitaria (base imponibile globale suddivisa secondo criteri ad hoc fra i Paesi interessati). 4. Registri pubblici centralizzati dei beneficiari effettivi di asset e imprese 5. Porre fine a pratiche fiscali dannose e regimi fiscali privilegiati a livello nazionale 6. Democratizzazione dei processi di riforma della fiscalità internazionale : il Global Tax Body Page 17
Il dossier ‘più caldo’: il country-by-country reporting (CbCR) pubblico CbCR pubblico: misura di trasparenza finanziaria – pistola fumante (smoking gun) del trasferimento degli utili d’impresa (e conseguente elusione fiscale internazionale). Il CbCR è in vigore nella UE per il settore bancario-assicurativo e (da poco) per il settore estrattivo-forestale. Cosa chiedere? L’estensione della misura a tutte le multinazionali operanti nella UE (indipendentemente dal settore economico). Il cosiddetto cross-sector public CbCR. 4 proposte 1. OCSE – debole: poche multinazionali obliged, problemi di reciprocità per i PVS, NON pubblico. 2. UE1 – la direttiva sui diritti degli azionisti (SRD, stallo negoziale) 3. UE2 – la direttiva sulla cooperazione amministrativa (DAC IV, trovato accordo) – impronta OCSE Page 18 4. UE3 – CbCR pubblico (Aprile 2016). L’importanza del momento e la grande sfida!
Informati Disuguaglianza ‘Partire a Pari Merito’ - Oxfam Italia (Novembre 2014) ‘Grandi Disuguaglianze Crescono’ – Oxfam Italia (Gennaio 2015) ‘Un’Europa per Tutti, Non per Pochi’ – Oxfam Italia (Settembre 2015) ‘Un’Economia per l’1%’ – Oxfam Italia (Gennaio 2016) J. Stiglitz (2012) – ‘The Price of Inequality’ T. Piketty (2014) – ‘The Capital in the Twenty-First Century’ Giustizia Fiscale ‘Pulling the Plug’ – Oxfam International (Marzo 2015) ‘Giustizia Fiscale: Tallone di Achille dell’Europa’ – Oxfam Italia (Novembre 2015) ‘Cinquanta Sfumature di Fisco Creativo’ – Eurodad (Oxfam FR, Oxfam NL, Re:Common, Novembre 2015) Page 19
Cosa Puoi Fare Tu? Cosa Possiamo Fare Insieme? Partecipa! Oxfam Italia ha lanciato la campagna pubblica Sfida L’Ingiustizia! Sostieni la petizione Basta con i Paradisi Fiscali che ha da poco superato le 180.000 firme https://act.oxfam.org/italia/basta-con-i-paradisi-fiscali Page 20
GRAZIE! Page 21
Mikhail Maslennikov | Policy Advisor www.oxfamitalia.org twitter: @OxfamItalia La seguente pubblicazione è realizzata con il contributo finanziario dell’Unione Europea nell’ambito del progetto ‘Mobilizing European Citizens to place inequality and tax justice at the heart of the European development agenda during EYD 2015 and beyond’. Il contenuto è responsabilità dell’autorie e in nessun caso può essere considerato come espressione del punto di vista dell’Unione Europea.
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