COACHING PNL SISTEMICA - Corso Professionale "La prima cosa che faccio è crearmi il mio labirinto; poi mi ci ficco dentro e trovo la via d'uscita" ...
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Corso Professionale COACHING PNL SISTEMICA «La prima cosa che faccio è crearmi il mio labirinto; poi mi ci ficco dentro e trovo la via d’uscita» Charlie Chaplin
Cos’è il coaching Come spiegheresti il coaching a tuo nonno? Come definiresti il coaching al responsabile risorse umane di una PMI? LEGGE 14 gennaio 2013, n. 4 Disposizioni in materia di professioni non organizzate UNI – Ente Italiano di Normazione UNI 11601:2015 http://store.uni.com/magento- 1.4.0.1/index.php/uni-11601-2015.html >> Ente certificatore di conformità alla norma © Modelli di Comunicazione 3
Tipi di coaching Sport coaching INDIVIDUAL/PERSONAL COACHING - per il raggiungimento degli Mental coaching obiettivi del singolo Coaching Interculturale GROUP COACHING – per il raggiungimento degli obiettivi del singolo attraverso un lavoro di gruppo Sport coaching TEAM COACHING – per il raggiungimento degli obiettivi del team Coaching strategico Career coaching © Modelli di Comunicazione 4
Contesti IN CONTESTI ORGANIZZATIVI Executive Corporate IN CONTESTI PRIVATI Business Life © Modelli di Comunicazione 5
CONTESTO DESTINATARI COMMITTENTE TIPO Executive Top Management Organizzazione Corporate Dipendenti Organizzazione organizzazione TEAM COACHING GROUP COACHING Business Imprenditori e Imprenditore INDIVIDUAL COACHING Professionisti Professionista Life Privati Coachee © Modelli di Comunicazione 6
Sempre più di un obiettivo • OBIETTIVO DEL COMMITTENTE • OBIETTIVO DEL COACHEE PER L’INTERO PERCORSO • OBIETTIVO DELLA SINGOLA SESSIONE committente È importante procedere avendo consapevolezza dei diversi obiettivi su cui si sta percorso lavorando e sull’interconnessione che li lega. In alcune occasioni è necessario rivedere e sessione riformulare gli obiettivi durante il percorso. © Modelli di Comunicazione 7
Il contratto nel corporate e nell’executive coaching Sessioni di coaching (obiettivi confidenziali) Coach Coachee Segnala attivatori e ostacoli organizzativi Scambio di feedback • Progressi • Performance • Supporto Briefing su sfide dell’organizzazione strategiche e contesto di business Organizzazione © Modelli di Comunicazione 8
Il contratto • Natura del servizio di coaching (indicatori di impegno e indicatori di risultato) • Modalità degli incontri • Durata • Pagamento • Riservatezza • Recesso • Privacy • Foro competente • (Deontologia) © Modelli di Comunicazione 9
Il processo di lavoro – Individual e Group coaching Il percorso di coaching si progetta ad hoc in base alle esigenze ed alle caratteristiche del cliente. La seguente rappresentazione, quindi, è puramente esemplificativa. Le sessioni (o incontri) hanno una durata tra i 45’ e i 120’. L’intervallo di tempo tra una sessione e l’altra deve permettere al coachee di sperimentare il proprio piano di azione (2-3 settimane). Può avvenire in presenza, telefonicamente, in video conference, via chat o via email. Scambio reciproco di feedback capo-collaboratore (+ Eventuale incontro a tre) Incontro a 3: Ultima definizione obiettivi Sessione Sessione Sessione sessione Follow (Committente Coach 1 2 …n Prossimi up Coachee) step piano d’azione – compiti – diario apprendimento © Modelli di Comunicazione
Il processo di lavoro – Team Coaching Il percorso di team coaching coinvolge un team reale (team leader e membri del team). Il team è il coachee, il committente è sia l’organizzazione che il team leader. In questo processo di lavoro, più che nell’individual e nel group coaching, potrebbero rendersi necessarie pillole formative, oltre che sessioni di coaching individuali con il team leader. Il processo rappresentato è solo un esempio: alcune attività in esso contenute possono essere inserite (o meno) anche in un’altra sequenza. Scambio reciproco di feedback capo-team (+ Eventuale incontro coach-team leader) Incontro per -Presentazione definire gli aggregata e anonima obiettivi dei risultati delle interviste (Committente Interviste al team Pillole formative su -Definizione dell’area RIUNIONI/SESSIONI Coach leader ed ai singoli temi cardine nel di intervento del SUCCESSIVE membri del team lavoro di team coaching Team leader) -Regole del team oppure 1° Coaching con il SESSIONE/RIUNIONE team leader piano d’azione – compiti © Modelli di Comunicazione 11
Alcune regole auree del team • Rendersi prevedibili • Dimostrare coinvolgimento e partecipazione • Riservatezza • Trasmettere allineamento • Rinunciare a parte del successo mio o della mia area • Confrontarsi con apertura e coraggio • Mostrare la propria vulnerabilità • Comunicare sul modo in cui il team comunica 12
Struttura piano di sviluppo AREA DI SVILUPPO: Data di inizio: Obiettivo: Data di fine: Attività di Potenziali ostacoli Soluzioni agli Misura del Persone/Risors Monitoraggio sviluppo (cosa (cosa potrebbe ostacoli successo e a tua (Quando farai) fermarti o rallentarti) (Cosa farai per (Come saprai di disposizione verificherai a superarli) aver raggiunto il che punto sei) tuo obiettivo) 13
Report conclusivo (nel corporate coaching) Il coach, durante il percorso di coaching, inviterà il coachee ed il committente a confrontarsi con regolarità e scambiarsi feedback. In alcune organizzazioni, tuttavia, viene richiesto un report finale; in questi casi sarà necessario specificare cosa conterrà e cosa non conterrà, nel pieno rispetto della riservatezza. Il coachee prenderà parte alla stesura del report o ne prenderà visione prima che esso venga condiviso con il committente. Concetti principali: • Finalità dell’intervento • Descrizione del percorso • Livello di partecipazione • Obiettivi raggiunti. Competenze e apprendimenti acquisiti • Criticità incontrate nel percorso • Sperimentazioni attivate • Motivazione al cambiamento • Prossimi passi per il coachee (nuovi obiettivi di sviluppo emersi dal percorso, corsi di formazione, sfide, etc.), per HR, per il capo (come supportare lo sviluppo del coachee) © Modelli di Comunicazione 14
Esperimento Pensa ad un obiettivo che vorresti raggiungere con le seguenti caratteristiche: • Essere nel tuo ambito di influenza • Essere motivante per te Ascolta le domande e scrivi brevi risposte su di un foglio. Se la domanda non si applica al tuo obiettivo semplicemente ignorala. © Modelli di Comunicazione 15
Presupposti nel coaching Il coachee deve essere adeguatamente motivato ad impegnarsi nel proprio sviluppo/apprendimento/obiettivo. «L’avversario che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo dall’altra parte della rete» («The inner game of tennis» di Gallwey) Ognuno racchiude in sé potenzialità inespresse (guardare alle persone in termini di potenziale non di performance) I presupposti sono degli assunti non necessariamente veri. Sono convinzioni potenzianti per un efficace processo di coaching. I presupposti a cui ci ispiriamo sono comuni alla PNL ed al pensiero sistemico. © Modelli di Comunicazione 16
Alcuni presupposti della PNL e del pensiero sistemico 1. La mappa non è il territorio 2. Il significato/risultato della comunicazione è determinato dalla risposta che stimola nel destinatario e non dalle intenzioni di chi comunica 3. Nessuna mappa è più vera di altre 4. Le mappe più efficaci sono quelle che offrono un maggior numero di scelte 5. Il cambiamento e lo sviluppo di una persona è dato dall’arricchimento della sua mappa 6. Le persone agiscono in base alla loro mappa del mondo 7. Il comportamento agito dalle persone è sempre la miglior scelta a loro disposizione nel momento e nel contesto in cui viene messo in atto 8. Ogni comportamento ha un’intenzione positiva 9. Non esistono fallimenti ma solo risultati (feedback). Tutti i sistemi sono auto-organizzantesi e naturalmente ricercano stati di equilibrio e stabilità 10. Ogni comportamento può fungere da risorsa o limite a seconda di come si accorda con il resto del sistema 11. I processi che avvengono in una persona e tra persone e ambiente sono di tipo sistemico (tutti gli elementi interagiscono gli uni con gli altri, influenzandosi a vicenda) 12. È utile distinguere il livello a cui avvengono le interazioni all’interno di un sistema (livelli logici). È utile separare il comportamento dall’identità e l’intenzione positiva/convinzione dal comportamento. 13. Per la legge della variabilità necessaria per adattarsi al sistema è richiesta flessibilità (ricchezza della mappa) 14. All’aumentare della complessità aumenta anche il livello di flessibilità richiesta 15. Se ciò che fate non vi fa ottenere ciò che volete, cambiate comportamento © Modelli di Comunicazione 17
Etica professionale e codici deontologici La deontologia professionale contribuisce a tutelare la professione, l’azienda committente, il coach e il coachee. 1. In sottogruppi esaminate un codice etico identificandone i concetti chiave. 2. Realizzate una mappa mentale del codice esaminato. 3. Ciascun sottogruppo avrà poi 10’ per presentare al resto del gruppo quanto emerso. © Modelli di Comunicazione 18
Tratti di carattere dei grandi coach 1. Un atteggiamento realista. Il coach non sogna. Preferisce la realtà così com’è. L’imprevedibile e l’incerto sono accettati come variabili non preoccupanti. I grandi coach si comportano come i ricercatori 2. L’indipendenza. I grandi coach sanno tener conto di tutto quello che ascoltano e osservano, ma non ne dipendono esclusivamente. 3. Il rinnovamento. I grandi coach si caratterizzano per una certa freschezza di approccio. Traggono forza e idee da tutto quello che li avvicina e li tocca. 4. La fraternità. I grandi coach stabiliscono spesso un rapporto con gli altri su modalità di simpatia, affetto, empatia. Essi provano un sentimento di legame forte, di solidarietà ed appartenenza. 5. La semplicità. I coach dalla forte personalità sono persone semplici, spontanee, naturali e sincere. 6. Il pragmatismo. Ciò che i coach cercano sono soluzioni. Sono persone d’azione, di soluzione, di costruzione. 7. L’accettazione di sé. C’è una sorta di stoicismo nei grandi coach ad accettarsi come sono, con i loro punti forti e le loro debolezze. Non significa che siano contenti di sé, ma non mentono a se stessi, vivono nell’autenticità. «Comment managent les grands coachs sportifs» de Lionel Belleger – ESF Editeur © Modelli di Comunicazione 19
Competenze distintive Quali caratteristiche deve avere un buon coach? • Essere egoless • Ascolto attivo • Saper porre domande esplorative e potenzianti • Provare empatia • Far definire piani di azione • Usare il linguaggio in modo rispettoso e costruttivo • Dare Feedback specifici e costruttivi • Saper utilizzare il silenzio • Capacità di sfidare • Umorismo e leggerezza • … © Modelli di Comunicazione 20
Competenze nel Coaching per AICP Inserire le competenze ICF in questo modello © Modelli di Comunicazione 21
Obiettivo nel buddy coaching Identificate l’obiettivo su cui volete lavorare con il vostro buddy coach e «smartizzate» S - SPECIFICO M - MISURABILE A - AMBIZIOSO R - REALISTICO T - TEMPIFICABILE E - ECOLOGICO R - REGISTRATO © Modelli di Comunicazione 22
Contenuti dei livelli VISION Realizzazione legata alla mission di interesse comune. Ideale. MISSION Causa/finalità generale non personale IDENTITA’ Sé in dissociato VALORI Criteri generali giusto/sbagliato FINALITA’ Scopi generali,realizzazioni, ASPETTATIVE Obiettivi, risultati, timori, credenze,convinzioni CAPACITA’ Capacità, skills, Know how COMPORTAMENTI Azioni, Piani operativi CONTESTO Oggetti concreti, luoghi © Modelli di Comunicazione 23
LIVELLI DEI CRITERI VISION MISSION CRITERI IDENTITA’ Leve motivazionali VALORI FINALITA’ ASPETTATIVE CAPACITA’ COMPORTAMENTI CONTESTO © Modelli di Comunicazione 24
Domande di elicitazione VISION Che futuro contribuisci a realizzare? MISSION A cosa ti senti chiamato? Che persona è? IDENTITA’ Cosa c’è di importante? VALORI Cosa vuoi realizzare? A che scopo? FINALITA’ Cosa ottieni? ASPETTATIVE Come fai? Di cosa sei capace? CAPACITA’ COMPORTAMENTI Cosa fai?? CONTESTO Dove, cosa, chi? © Modelli di Comunicazione 25
Dimensioni temporali VISION MISSION Atemporalità IDENTITA’ VALORI FINALITA’ Futuro ASPETTATIVE CAPACITA’ Presente COMPORTAMENTI CONTESTO © Modelli di Comunicazione 26
Catena motivazionale VISION MISSION E dunque che persona ti senti? IDENTITA’ Cosa conta per te? VALORI A quale scopo? FINALITA’ Cosa ti aspetti subito? ASPETTATIVE CAPACITA’ COMPORTAMENTI CONTESTO © Modelli di Comunicazione 27
Bibliografia • J. Whitmore – Coaching • E. Cox,T. Bachkirova, D. Clutterbuck – The complete handbook of coaching • P. Sabatino – Il Group Coaching • P. Rosinski – Il coaching interculturale • R. Dilts, J. Delozier - Encyclopedi of Systemic NLP • E. Del Pianto – Coaching e team coaching © Modelli di Comunicazione 28
©Modelli di Comunicazione srl Via Garofalo, 4 20133 Milano www.modellidicomunicazione.com By Benedetta Magarini Montenero, 2016
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