Cinquanta sfumature di giallo storico - di Ilaria Giorcelli 09 Luglio 2021 - 11:23 - Genova24

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Cinquanta sfumature di giallo storico - di Ilaria Giorcelli 09 Luglio 2021 - 11:23 - Genova24
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     Cinquanta sfumature di giallo storico
     di Ilaria Giorcelli
     09 Luglio 2021 – 11:23

     Eccoci ad un altro gusto del giallo, un gusto un po’ più particolare, non digeribile da tutti.
     Una sfumatura, questa, che potremmo definire “difficile”: il giallo storico, un genere un
     po’ più di nicchia rispetto ai suoi parenti di cui abbiamo già parlato. Esistono tantissimi
     libri di questo genere ambientati nel passato più lontano- ad esempio con Aristotele nei
     panni d’investigatore- fino al medioevo- addirittura con Dante impegnato nelle indagini-
     come a dimostrare, più o meno romanzando, che il crimine, e la voglia di giustizia,
     accompagnano il nostro cammino fin dall’alba dei tempi.

     “Il nome della rosa”

     Questo libro celeberrimo, “imposto” anche nelle letture estive delle scuole superiori, può
     spaventare: si potrebbe essere intimoriti dal numero delle pagine e, soprattutto, da quelle
     in latino. Ma bisogna, secondo me, fare un bel respiro per calmarsi e leggere questo libro
     meraviglioso. Certo la scrittura non è semplice- il suo autore è un dotto professore
     universitario consapevole della propria cultura- ma è scorrevole, la trama non è né banale
     né noiosa e le ambientazioni, precise e accurate, ci trascinano tra le pagine. Per chi non si
     sentisse, o per qualche studente che volesse accelerare un po’ la lettura, le parti in latino
     si possono tranquillamente “saltare” senza perdere il senso o indizi per risolvere il giallo. È
     un libro denso, ricco di citazioni e rimandi- il più lampante è il nome del protagonista,
     omaggio ad un racconto di Doyle, e il ruolo stesso di Adso, oltre all’assonanza con il nome
     Watson, è parallelo a quello del dottore-.

     “Il bene di un libro sta nell’essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni,
     i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che

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     non producono concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i libri
     che contiene, ma ora vive per seppellirli. Per questo è diventata fomite di empietà.”

     Trama:

     Verso la fine dell’anno 1327 il francescano, ex inquisitore, Guglielmo da Baskerville e il
     suo allievo Adso si recano in un’abbazia benedettina in cui si svolgerà- nel pieno delle lotte
     tra gli ordini monastici- un delicato convegno tra francescani e delegati della curia papale.
     A rendere ancora più tesa la situazione, per l’abate, è la misteriosa morte di un confratello,
     in un’abbazia in cui si sussurra della presenza del maligno e della prossima venuta
     dell’Anticristo; per questo si appoggerà alle doti di logica deduzione di Guglielmo per far
     luce sulla questione. Le morti continueranno e riveleranno, come epicentro del mistero, la
     labirintica biblioteca del monastero in cui si aggira, come uno spettro, un libro proibito.

     Umberto Eco (1932-2016) è stato filosofo, semiologo, scrittore, professore universitario,
     traduttore e medievalista, mostro sacro della cultura italiana; nel corso della sua vita ha
     ottenuto un’infinità di onorificenze, cittadinanze onorarie, 40 lauree honoris causa,
     citazioni e riferimenti anche nel mondo del fumetto. Autore di numerosi saggi e romanzi
     con “il nome della rosa”, edito da Bompiani, vince il Premio Strega nel 1981 da cui sono
     stati tratti un film, nel 1986 (con Sean Connery e Christian Slater) e una miniserie
     televisiva nel 2019 (con John Turturro e Rupert Everett)

     Un libro per i bambini

     Come per altre sfumature di questo genere non è semplice trovarne campioni nella
     letteratura per i più piccoli. Per questo motivo cercheremo di concentrarci sull’
     ambientazione nel passato, tralasciando l’aspetto puramente “criminale” del giallo.

     Per i più piccini: “Miti greci per i piccoli. Dèi, mostri ed eroi”

     Favole e fiabe ci accompagnano fin da quando siamo piccolissimi, forse sono i primi libri
     che ci vengono letti- che siano riduzioni o versioni “a cartoni animati” – ma prima di questi
     ci sono i miti; e i miti greci sono forse i primi contatti con una civiltà, capostipite della
     nostra cultura, così ricca d’insegnamenti. La similitudini tra miti e fiabe, poi, sono molte:
     eroi coraggiosi, mostri tremendi, amori, divinità bizzose, tutto nella rassicurante cornice di
     un tempo lontano. Queste sono- ovviamente- riduzioni, riletture, in cui i miti vengono
     presentati in maniera semplice, la cui lettura occupa un tempo breve per non perdere
     l’attenzione dei piccoli, accompagnati da un linguaggio moderno, alla portata di un
     bambino, e immagini coloratissime. Questa raccolta è edita da Einuadi, per Emme
     Edizioni, e può essere letta dai 3 anni in poi.

      “Atlante era dubbioso. – Sei sicuro? Guarda che è bello pesante.

     -Ma io sono Eracle, l’uomo più forte del mondo. Dài, passa qua.

     -E sia. Ma se poi viene giù tutto, con Zeus ci parli tu.

     Con mille cautele, il titano trasferì l’intera volta celeste sulle spalle di Eracle.”

     Trama

     In questo mito intitolato “Eracle contro Atlante” troviamo due personaggi: l’eroe, Eracle,
     l’uomo più forte del mondo e Atlante, il titano costretto a reggere la volta celeste sulle

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     spalle. I due s’incontrano perché Eracle deve trovare il leggendario Giardino delle
     Esperidi, sottraendo al drago Ladone le mele d’oro che lì crescono, e il titano si offre di
     aiutarlo nell’impresa. In questo racconto viene anche sfato il mito dell’uomo tutto muscoli
     e niente cervello perché, messo alle strette, Eracle riuscirà a compiere la sua missione
     usando la sua astuzia.

     Sarah Rossi, italiana classe dell’80, è scrittrice ed editor di libri per ragazzi; è autrice, per
     Einaudi, di diverse collane, oltre a quelle dedicate ai miti, come “le guidine”, “i classicini”,
     “i grandissimi”.

     Barbara Bongini, milanese classe del ’72, è illustratrice di libri per bambini e ragazzi, per
     Einaudi ha aggiunto le sue immagini a lavori firmati da Piumini, Bordiglioni, Roncaglia ed
     altri grandi scrittori.

     Per i più grandi: “Delictum una detective nell’antica Roma”

     Un libro ben scritto, accattivante, che ci consegna informazioni e concetti senza il tono
     noioso di una lezione di storia. Il giallo è ben strutturato, mettendo in luce anche gli
     interessi e gli intrighi per il potere, con una morte scioccante, quella di un bambino.
     Troviamo due giovani, coinvolti nelle indagini, divisi dal ceto sociale ma uniti dall’affetto e,
     straordinario per l’epoca, la protagonista è una ragazza: Tullia. Un buon esempio di giallo
     storico per ragazzi ma che rivela, agli adulti, concetti tanto veri e semplici come le parole
     dei bambini (ad esempio il piccolo Cicci che, scioccato per la morte di un suo coetaneo, ne
     resta turbato spiegando pensasse che solo i grandi si ammazzassero, e che il crimine fosse
     estraneo al mondo dell’infanzia). Edito da Battello a vapore età di lettura dai 10 anni

     “Perché sai, la giustizia è… una ragazza […] È una ragazza che si interessa di tutto e di
     tutti, cerca sempre la verità e odia la prepotenza, specie contro i più deboli. […] Ma, prima
     ancora dell’amore, lei pretende rispetto”

     Trama

     Un uomo bussa alla porta del più grande avvocato di Roma, Cicerone, per un caso delicato:
     la matrigna- sorella dell’uomo venuto a chiedere aiuto, Lucio Crispo- è accusata di aver
     avvelenato il figlio, ma ci sono dubbi e incredulità, bisogna indagare. Ma se Cicerone,
     impegnato in “campagne elettorali” e ricerche del consenso pubblico, sembra esitate sua
     figlia, Tullia, si mette subito all’opera. Accompagnata dal suo amico, e innamoratissimo,
     Modesto dimostrerà talento, intelligenza e che non tutte le ragazze sono nate per tessere e
     filare.

     Lia Celi, italiana classe del ’65, è scrittrice, giornalista, autrice televisiva, umorista,
     blogger e conduttrice televisiva.

     Piccole schegge

     Il giallo storico, come si può immaginare, si distingue dal giallo classico per
     l’ambientazione della vicenda nel passato, più o meno remoto. Come per il romanzo storico
     la difficoltà sta nel decidere quando un libro può essere etichettato come “storico” e
     quando come solo “romanzo” o “giallo”; il periodo che fa da spartiacque, come nello studio
     della storia, è il medioevo. Quindi è abbastanza facile posizionare sugli scaffali un libro che
     abbia Dante, Aristotele o Archimede, come protagonisti ambientati nelle loro epoche- più o
     meno romanzate- ma non è altrettanto facile per quei libri di ambientazione vittoriana, o

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     “moderne”; ultimamente la linea temporale del romanzo, e del giallo, storico si è dilatata
     fino ad includere la prima metà del novecento assorbendo, ad esempio, anche i libri
     ambientati tra le due guerre mondiali.

     “L’occhio di vetro” è la rubrica di letteratura di IVG e Genova24, a cura di Ilaria Giorcelli.
     Ogni settimana un piccolo “sguardo” sul mondo dei libri, con alcuni volumi consigliati per
     piccoli e grandi. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

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