OOFFICINE GRANDI RIPARAZIONI 19 LUGLIO-8 DICEMBRE 2012 - Museo delle Industrie e ...

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OOFFICINE GRANDI RIPARAZIONI 19 LUGLIO-8 DICEMBRE 2012 - Museo delle Industrie e ...
Con il patrocinio
del Ministero della Difesa

                             OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI
                              19 LUGLIO-8 DICEMBRE 2012
OOFFICINE GRANDI RIPARAZIONI 19 LUGLIO-8 DICEMBRE 2012 - Museo delle Industrie e ...
Fu il 1909 l䇻anno in cui l䇻italiano Mario Calderara sollevò
dal suolo un mezzo più pesante dell’aria: l䇻impresa avrà
per il nostro Paese incalcolabili conseguenze.
Fu subito chiaro che l 䇻 aeroplano stava inaugurando
una nuova era nella storia della tecnologia. Ciò che,
invece, non era possibile immaginare era l 䇻 impatto
fortissimo che la conquista dei cieli avrebbe avuto sulla
cultura, sull’arte, sulla storia.
Sull’immaginario stesso dell’uomo.
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Fra tutti i Paesi del mondo l䇻Italia senza dubbio fu quello
che maggiormente si lasciò infervorare dalla conquista
del cielo. Memorabile è infatti il tributo che il nostro
Paese porterà al volo e alla nascente aviazione. Ai
primati che l䇻Italia vanterà in ambito tecnico – molti dei
quali ancora oggi imbattuti – si aggiungerà il particolare
apporto culturale dei nuovi cantori italiani della
modernità.
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L 䇻 entusiasmo dell’élite culturale (con d 䇻 Annunzio e
Marinetti), l’aeropittura futurista, l 䇻 eco letterario delle
grandi imprese aviatorie, il culto dell’ardimento, il mito
dell’altezza e della velocità sono solo i risvolti più
evidenti e conosciuti di una passione che si fece subito
popolare e culturalmente condivisa dal comune sentire
del nostro Paese.
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Da quel fatidico 1909, nessun risvolto della vita nazionale
restò immune dalla febbre aviatoria. Cinema, editoria,
poesia, pittura, musica, design, grafica, fumetto,
giornalismo, tutti fecero a gara per esaltare l䇻aeroplano
e le sue conquiste.
Mentre la folla sta con il naso in su a guardare estasiata i
nuovi prodigi dei concorsi aviatori che toccano tutte le
città d䇻Italia, la cultura italiana fa proprio il forte valore
simbolico dei cambiamenti estetici collegati alla
velocità e alle nuove conquiste tecnologiche.
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Comitato scientifico

Marco Airaghi           Alessandro Franzini
Gregory Alegi           Maria Fratelli
Annamaria Andreoli      Giordano Bruno Guerri
Ricciarda Avesani       Amilcare Mantegazza
Paolo Balbo             Massimo Mondini
Giuseppe Braga          Mario Ricciardi
Franco Briganti         Daniele Serafini
Gian Paolo Caprettini   Antonio Benedetto Spada
Maria Fede Caproni      Paolo Varriale
Massimo Ferrari
Roberto Ferrarin
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Nel 1903 i fratelli statunitensi Orville e Wilbur Wright per la
prima volta riescono a sollevarsi in volo con un mezzo
più pesante dell’aria. La data entra nella storia: si tratta
della conquista tecnologica più innovativa del secolo,
un’avventura destinata a rivoluzionare l’Umanità. Il
ruolo svolto dall’Italia si ravvisa non solo nelle trasvolate,
ma in un fenomeno di costume che porterà il volo a
entrare nell’immaginario collettivo. La mostra propone
un percorso cronologico della storia del volo in Italia,
attraverso l’esposizione di aerei, modellini aviatori, cimeli
storici, fotografie e opere d’arte. Dall’editoria al cinema,
dalla pittura alla poesia, alla moda al giornalismo: tutti
facevano a gara per esaltare l’aeroplano.
La mostra vuole essere un omaggio al genio, alla
passione, al sacrificio di piloti, tecnici, ma anche
industriali, scienziati e artisti che resero possibile
l’affascinante avventura del volo.
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La mitologia fece spuntare le ali a Icaro per tentare una
sfida impossibile, andare verso il Sole. Da allora l’uomo
portò con sé il grande sogno, finché i fratelli Wright
riuscirono a padroneggiare la tecnologia per
conquistare il cielo. La scienza del volo come cultura
d’avanguardia racchiude le tecnologie più avanzate: i
primi quarant’anni dell’aviazione italiana sono un
capitolo importante della nostra storia, perché racconta
come l’innovazione, l’intraprendenza e la voglia di
confrontarsi possono dare risultati interessanti.

TEMI      CIRCUITO DI BRESCIA
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Grandi personaggi hanno animato la scena dei primi
 quattro decenni dell’aviazione italiana: accanto ai
 capitani d’industria, agli scienziati e agli ingegneri vi
 sono i piloti, i protagonisti più visibili dell’avventura
 aeronautica italiana. Il cielo ha sempre esercitato una
 forte attrazione e per questo uomini e donne hanno
 accettato le grandi sfide, per difendere il cielo e per
 ampliare i confini di pace: se l’aviazione ha costruito la
 sua storia lo si deve a loro.

                    ARTURO FERRARIN
TEMI    I RAID                             ITALO BALBO
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Senza nulla togliere all’azione promotrice del Marinetti
䇾 velocista 䇿 (il calzante epiteto è dannunziano)
soprattutto a d 䇻 Annunzio va riconosciuto il ruolo di
paladino dell’aviazione italiana che non si limita
all’ambito dell’espressione artistica, con versi e prose
dedicate al volo, ma viene sperimentata in prima
persona come nuova dimensione dell’esistenza.
Sono noti i voli progettati e compiuti da d䇻Annunzio
durante la guerra mondiale (Trieste, Pola, Cattaro,
Vienna), meno noti, invece, i rapporti con gli assi di
quello che, con neologismo dedotto dal mondo
classico, egli battezza 䇾velivolo䇿. Il suo primo volo con
Curtis, a Montichiari nel 1909, quando Kafka lo ritrae
ansioso di decollare, è preceduto da contatti diretti con
i fratelli Wright e con Mario Calderara, il numero uno dei
piloti italiani.
Il mondo dell’aviazione ha guardato subito alla
possibilità di utilizzare il mezzo aereo per i collegamenti
commerciali: in volo i tempi si riducevano rapidamente
offrendo grandi vantaggi. Ciò richiedeva la realizzazione
di luoghi adatti nei quali decollare e atterrare in
sicurezza: i primi velivoli partivano in modo avventuroso
dai prati d’erba, poi si cominciò a guardare alle superfici
d’acqua e quindi agli idroscali. Nasce così l’aviazione
commerciale italiana con la prima linea che
attraversava la pianura padana: l’aeroplano diventa
un vero e prezioso mezzo di trasporto.

TEMI
           ANSALDO         PIAGGIO AERO INDUSTRIES
La conquista del cielo, i difficili voli, le imprese delle
trasvolate generano effetti che vanno ben oltre il
mondo delle ali: la cultura ne subisce il fascino e ne
assimila i contenuti. La pittura con il futurismo accoglie le
nuove idee. L’aeropittura sarà un’espressione tutta
italiana tra astratto, figurativo e concreto che farà
sentire il suo influsso anche negli anni del secondo
dopoguerra. La dimensione del volo penetra nella
cultura popolare con racconti, romanzi d’evasione, il
cinema che attraverso l’avventura diffondono una
nuova realtà tecnologica dove il pilota è il protagonista.
L’aviazione diventa un nuovo patrimonio culturale.

TEMI       L’AEROPITTURA
Il fumetto con avventure aeree e personaggi ottiene
grandi consensi. Il Corriere dei Piccoli, Topolino,
L’audace e L’avventuroso mostrano con immagini e
disegni e raccontano che cosa sia l’aviazione. I bambini
si divertono con gli aerei giocattolo: il Cavallino
rampante, emblema di Francesco Baracca che diventa
simbolo della Ferrari, incarna il mito stesso della velocità.
Persino la moda, le canzoni, la musica accolgono e
trasformano in suggestioni visive e sonore l’attrazione del
volo, portando nel quotidiano una realtà che rimaneva
ai più irraggiungibile.

TEMI       FUMETTO
La storia del volo nasconde talvolta aspetti contrastanti.
In alcune occasioni si vedono sofferenze, in altre
esaltazione e conquista. La guerra porta dal cielo
distruzione e morte. Ma il cielo è anche luogo di
sperimentazione avveniristica, fonte di ispirazione
artistica e letteraria. Diventa terreno ideale nel quale
tentare associazioni tra conoscenza tecnologica tipica
del mondo aerospaziale e quello del pensiero nelle sue
diverse forme, dalla filosofia all’arte.

TEMI      TERRA VISTA DAL CIELO
IL SOGNO
IL FASCINO DEL VOLO – LE MONGOLFIERE
LA MECCANICA CELESTE
I CAVALIERI DEL CIELO 1915/18
IL VOLO SU VIENNA
I DIRIGIBILI
AEROCULTURA
OSARE L’IMPOSSIBILE - LE TRASVOLATE
ITALO BALBO
I RAID
I BOMBARDAMENTI
L’ELICOTTERO
LO SPAZIO
AVIOMANIA
>1   L’area esterna
L’area espositiva   >2
                    >3
                         La reception
                         Lo spazio espositivo
                    >4   Gli stands
L’area esterna
L’area esterna
La reception
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo
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