REPORT Seminario "Wearable robotics to improve the
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REPORT Seminario “Wearable robotics to improve the quality of life” a cura di ing. Michelangelo De Bonis⇤ Sommario Il seminario con il Prof. Domenico Prattichizzo, docente ordi- nario di robotica dell’Università degli Studi di Siena, è stato un mo- mento di formazione, educazione e istruzione per un confronto positivo e di crescita di tutto il territorio. Un momento di vera innovazione tec- nologica a portata di mano degli studenti dell’Istituto Superiore “L. Di Maggio” di San Giovanni Rotondo e dell’Istituto Superiore “A. Righi” di Cerignola. ⇤ Dipartimento Tecnologico-Informatico, Istituto Superiore “Luigi Di Maggio”, Corso Roma 129, 71013 San Giovanni Rotondo, Foggia, email: m.debonis@ieee.org 1
Indice 1 Introduzione 3 2 Stato dell’arte della robotica indossabile 3 3 Innovazione digitale in sanità 7 4 Primi passi nella robotica degli alunni 8 5 Conclusioni 8 6 Allegato 10 Elenco delle figure 1 Feedback tattile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 2 Il sesto dito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 3 Controllo della forza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 4 Il robot da Vinci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 5 Articolo “Gazzetta del Mezzogiorno” del 26 Marzo 2016 . . . . 10 6 Locandina del Seminario del 30 Marzo 2016 . . . . . . . . . . 11 2
1 Introduzione Un’esperienza di grande successo il seminario tenuto dal Prof. Domenico Prattichizzo, docente ordinario di robotica dell’Università degli Studi di Siena, nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Luigi Di Maggio”. Al se- minario hanno partecipato numerosi giovani che hanno gremito la sala per seguire con interesse le novità del mondo della robotica e delle sue applica- zioni (In Allegato l’articolo della “Gazzetta del Mezzogiorno” di sabato 26 Marzo 2016 e la locandina dell’evento). Gli elementi chiave del seminario sono stati quelli di far convergere in un unico punto l’educazione, la formazione e l’istruzione dei giovani in un mondo, la robotica indossabile, ricco di opportunità non più riservato a nicchie di riferimento in ambito accademico o di ricerca ma, sempre più profondamente, legato alla realtà e al miglioramento della vita quotidiana di tutti gli esseri umani, soprattutto dei più bisognosi. Nel presente report manca una bibliografia dei lavori mostrati. È stata fatta questa scelta per due motivazioni: la prima di leggibilità del documen- to, la seconda perché essa, essendo vasta, ne sarebbe risultata danneggiata. L’intera attività di ricerca del Prof. Prattichizzo, e del suo team, è facilmente reperibile in rete all’indirizzo del Centro di Ricerca SIRSLab 1 2 Stato dell’arte della robotica indossabile Il Professore Prattichizzo nella sua lectio magistralis ha introdotto anche alcune tematiche di orientamento per i giovani presenti. 1. La necessità da parte degli studenti di e↵ettuare delle scelte. Non importa se convinti totalmente della bontà o della loro esattezza ma 1 http://sirslab.dii.unisi.it/pub/publi/index-eng.html (ultimo accesso: 15 aprile 2016) 3
sempre meglio scegliere che limitarsi ad un’attesa passiva. Si avrà la possibilità di tornare indietro è restare fermi, quindi, il vero pericolo. 2. E↵ettuare scelte secondo un principio di “ottimo locale”. Decidere non pensando con un orizzonte temporale molto lungo ma scegliendo il me- glio di quello che oggi si ha a disposizione. La robotica può essere un percorso per di↵erenziarsi, per essere competenti e non generalisti. In un mondo in cui l’informatica e l’informazione sono sempre più alla por- tata di tutti, sorge la necessità di doversi specializzare in un ambiente sempre più tecnico. Questo percorso è stato, per il Prof. Prattichiz- zo, la robotica, lo studio della mano e del tatto. Come ha potuto personalmente verificare, grazie alla capacità di confrontarsi e miglio- rarsi, ci si può esprimere ai più alti livelli sino a diventare professionisti riconosciuti e stimati. A↵rontando tematiche più tecniche e relative al campo della ricerca ci si muove in un ambiente dove la realtà ha visto fiorire aspetti che fino a qualche anno fa sembravano relegati nel campo della fantascienza. Esempi di questo futuro diventato presente. Sensazione tattile della mano robotica. Poter avere una feedback, una sensazione tattile, di quello che a↵erra il robot, con controllo remoto o con realtà aumenta. (Figura 1) Il sesto dito. O↵rire la possibilità a chi, a causa della malattia, non ha più la fruizione del braccio, e/o della mano, di poter continuare a utilizzar- la usando un “sesto dito” totalmente robotico, controllato dall’arcata cigliare; o↵rire la possibilità a queste persone di poter andare a fare la spesa, aprire un barattolo o semplicemente il dentifricio per lavarsi i denti. (Figura 2) 4
Figura 1: Feedback tattile Figura 2: Il sesto dito 5
Dispositivi indossabili per ipovedenti Aiutare gli ipovedenti a svolgere i compiti giornalieri, come quello di muoversi in un supermercato o per strada. Riabilitazione assistita Un aspetto innovativo nella riabilitazione: la pos- sibilità per lo specialista di usare un guanto robotico uguale a quello dell’assistito e per poter avere un feedback tattile reale di come svolge gli esercizi riabilitativi. (Figura 3) Figura 3: Controllo della forza Replicare le sensazioni. Poter registrare video, voce ed espressioni tattile condividendole con familiari lontani; rivederle e riviverle successiva- mente o, anche, poter riattivare connessioni neurali attraverso espe- rienze stimolanti in malati di Alzheimer. Benefici in campo medico. Migliorare l’uso di robot in campo medicale, come il “da Vinci”, che consente al chirurgo una maggiore funziona- lità e praticità d’uso (migliore sensazione di valutazione della tensione dei punti di sutura e nello stabilire il punto preciso in cui intervenire, ecc. . . ). (Figura 4) 6
Figura 4: Il robot da Vinci 3 Innovazione digitale in sanità In questo percorso di innovazione nel campo sanitario il direttore del Dipar- timento di innovazione tecnologica dell’Ospedale Casa Sollievo della So↵e- renza, il dott. Francesco Giuliani, ha descritto come quotidianamente il rapporto in ambito ospedaliero con i robot è diventato sempre più stretto, parafrasando Asimov si potrebbe dire che non dobbiamo temere i robot, ed il loro aiuto, ma della loro eventuale mancanza. In questo contesto l’ospedale del nostro territorio corre incontro al futuro partecipando ad un progetto finanziato da Horizon 2020 in cui, insieme alle eccellenze del mondo delle Università e della Ricerca europea, sperimenterà l’uso di un robot nell’assistenza agli anziani. MARIO, questo il suo nome, è un robot capace di aiutare in modo sociale, prima di tutto, per attenuare l’impatto, sull’ammalato e la sua famiglia, di una malattia neurodegenerativa come la demenza senile. Sarà un progetto, sociale appunto, finalizzato a fornire un ausilio che permetta all’anziano di “ricordare” le operazioni quotidiane più comuni come assumere i medicinali e consumare i pasti. MARIO sarà in grado di leggere le espressioni del viso, richiamare l’attenzione e fornire assistenza medica basilare di vario genere. 7
4 Primi passi nella robotica degli alunni Hanno concluso la giornata alcuni alunni dell’indirizzo Informatica dell’Istituto Superiore “L. Di Maggio”, guidato dall’ing. Francesco Gorgoglione, e una delegazione di alunni dell’Istituto Superiore “A. Righi” di Cerignola, accompagnati dai docenti di informatica e dal Dirigente Scolastico Irene Sasso. Gli studenti hanno mostrato i loro lavori nel mondo della robotica. Già dalle prime battute si è notato come queste realizzazioni non siano semplici primi passi didattici ma ben di più. La casa domotica, una casa intelligente nella gestione dell’energia e dei consumi, con possibilità di essere comandata a distanza da un’app realizza- ta per gli smartphone; un’auto controllata a distanza con un controller del tipo Xbox c /Playstation c ; un braccio robotico industriale anche que- sto controllato a distanza da app per smartphone; cinema 4D l’evoluzione del cinema in cui lo spettatore riceve stimoli fattivi collegati a quelli visivi; stampante 3D realizzata con materiali di risulta di vecchi PC dismessi; sistema di monitoraggio bus per avere indicazioni sulle linee dei mezzi pubblici con notifiche sullo smartphone delle fermate più vicine e gli orari e↵ettivi dei bus e dei loro prossimi passaggi. 5 Conclusioni La giornata ha rappresentato un proficuo momento di sinergia tra le scuole del territorio teso ad ampliare l’o↵erta di opportunità per i nostri studenti nel settore delle nuove tecnologie, ed una magnifica esperienza in cui i giovani hanno ricevuto input entusiasmanti per la costruzione del proprio futuro e la realizzazione dei sogni. Certamente, grazie alla qualità degli interventi, 8
sapranno ora di poter contare sulla presenza di validi riferimenti, esempi positivi e buone pratiche per a↵ermare il proprio ruolo e contributo nella società al di là dell’utopia del “posto fisso”. 9
6 Allegato Figura 5: Articolo “Gazzetta del Mezzogiorno” del 26 Marzo 2016 10
Figura 6: Locandina del Seminario del 30 Marzo 2016 11
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