Chicken Curry per il mercato mondiale
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Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Chicken Curry per il mercato mondiale Documentario, dai 14 anni Sceneggiatura e regia: José Bourgarel e Hubert Dubois Produzione: Mat Films / France 5, Francia/Svizzera 2005/2007 Cinepresa: Antoine Roux, Igor Ockronivitz Montaggio: Michèle Courbou Musica: Jean-Louis Valero Lingua: francese-tedesco Sottotitoli: italiano Durata: 48 minuti Materiale didattico: Mireille Gugolz; traduzione: Marco Fähndrich Tematiche: alimentazione, mercato mondiale, globalizzazione, commercio equo Contenuto Il documentario «Chicken Curry per il mercato mondiale» introduce alla produzione globalizzata di pollame. Protagonisti sono i produttori e i contadini della Thailandia, del Camerun e della Sviz- zera, che ci presentano le molteplici sfaccettature del mercato. Da un lato i circa 700 000 polli «prodotti» ogni giorno dall’impresa thailandese Charoen Pokphand Food; dall’altro i 670 000 pic- coli allevatori locali che nel 2003 sono stati costretti ad abbattere i loro polli e a chiudere i battenti a causa dell’influenza aviaria. Un fatto che, tuttavia, non sminuisce l’entusiasmo del direttore del colosso thailandese. Orgogliosamente riferisce che la sua azienda soddisfa i più elevati standard igienici e si astiene dal sottoscrivere contratti illeciti con piccole imprese. Una dichiarazione smen- tita però da una contadina che apparentemente alleva polli per Charoen Pokphand Food. Anche in Camerun le piccole aziende locali devono lottare per la sopravvivenza. Le difficoltà nascono soprattutto dall’importazione di pollo surgelato proveniente dall’Europa, il cui prezzo sul mercato locale è fino al 30% inferiore rispetto al pollo della regione. Le conseguenze sono disa- strose: il mercato locale crolla e i piccoli produttori sono costretti a chiudere le proprie aziende. Uno sguardo all’interno della fabbrica, vuota, di un’allevatrice del Camerun permette soltanto di vedere la desolazione. Dal punto di vista dei produttori elvetici, la situazione si presenta invece più rosea. Uno dei principali distributori svizzeri è la Bell SA. I dipendenti, stando a quanto afferma il direttore, ricevono un salario minimo di 3 600 CHF, e i fornitori della Bell sembrano soddisfatti, conferma un allevatore lucernese. Entrambi reputano positivo che la clientela svizzera richieda prodotti di carne di elevata qualità e, per questo motivo, sia anche disposta a pagare un prezzo maggiore. Ciò indica infatti che i prodotti biologici e gli allevamenti di pollo all’aperto sono gene- ralmente ben visti dalla popolazione elvetica. Ma anche in Camerun e in Thailandia vi sono barlumi di speranza: dopo un’instancabile battaglia e innumerevoli colloqui che conducono fino a Ginevra, nella sede principale dell’Organizzazione
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 2 mondiale del commercio (OMC/WTO), un’associazione che difende gli interessi dei consumatori del Camerun riesce a convincere il governo ad aumentare nuovamente i dazi doganali sulle impor- tazioni di pollame dall’Europa. Il mercato locale può così riprendersi e oggigiorno i piccoli produt- tori del posto possono nuovamente provvedere alla propria sussistenza. Tutto questo mentre in Thailandia i piccoli allevatori di pollame creano una rete per un’agricoltura alternativa. Obiettivo: contrastare l’industria di massa. Il film Un tema – tre continenti. In Asia, Africa ed Europa le molteplici sfaccettature della produzione mondiale di pollo sono illustrate con una drammaturgia avvincente. Dopo aver visto il film, i «chicken nuggets» diventeranno probabilmente un boccone amaro; eppure la pellicola fa riflettere su una questione tragica in modo neutrale e addirittura positivo, senza arroganza né presunzione. Il film affronta in modo completo un tema importante e richiesto, offrendo diversi spunti per l’in- segnamento. Dal punto di vista cinematografico non si tratta di un capolavoro. Ma il contenuto convince appieno e riesce a mettere a fuoco gli intrecci del commercio internazionale sulla base di un esempio concreto. Il film tematizza le condizioni di produzione e di lavoro, gli accordi com- merciali mondiali, le disposizioni doganali, le aziende fast food, la produzione biologica, l’in- fluenza aviaria e le conseguenze per gli allevatori di pollame. Senza trascurare l’importante ruolo delle persone che si difendono dagli effetti dannosi della globalizzazione. «Chicken Curry per il mercato mondiale» è un documento all’insegna del cambiamento. Il film infonde speranza e sot- tolinea la rilevanza dell’impegno politico. Un messaggio che i registi riescono a far passare soprat- tutto grazie all’aiuto dell’attivista a difesa dei consumatori Bernard Njonga: il camerunense difende le sue rivendicazioni con passione e si impegna in modo instancabile a favore dei piccoli contadini e del commercio equo. Benché in altri paesi e per altri prodotti persistano tuttora con- dizioni inique, Njonga ha raggiunto un considerevole successo nell’industria del pollame del Camerun. E ha mostrato che i cambiamenti non sono un’utopia. Informazioni generali Il pollame, un cibo globale Chicken Curry, zuppa di pollo, chicken nuggets, cosce e ali di pollo … Quotidianamente, in tutto il mondo, vengono mangiate circa 160’000 tonnellate di pollo. Il popolare alimento viene prodotto, allevato ed elaborato in quasi tutti i paesi del pianeta. In prima fila figurano il Brasile e la Thai- landia, che lottano per il primo posto nella speciale classifica dei paesi esportatori di carne di pollo. Tuttavia, la concorrenza sul mercato globale è agguerrita e assume sovente un sapore amaro, soprattutto per le persone che vivono nelle regioni povere come il Camerun o in altri paesi, africani e asiatici. Nelle loro ricerche (pubblicate nel libro «Das globale Huhn») gli autori Franciso Marì e e Rudolf Buntzel si chiedono come sia possibile che, nell’arco di pochi anni, la produzione locale di pollame in Camerun o altri paesi sia stata distrutta. Com’è possibile che un pollo europeo sul mercato del Camerun costi fino al 30% in meno rispetto a un pollo locale? Quali sono i motivi che spingono migliaia di piccoli allevatori camerunensi a chiudere la loro attività, restando in tal modo impos- sibilitati a pagare le rette scolastiche dei loro bambini? Una risposta giunge dall’analisi dei flussi commerciali, dal mercato europeo del pollame, dalle sovvenzioni e dal comportamento dei consumatori. Da un lato, anche per il pollame vale quanto succede con altri prodotti: una parte dell’eccedenza europea o statunitense viene esportata in Africa. D’altro lato, in alcuni paesi abbondano le sovvenzioni all’esportazione e ciò favorisce la vendita all’estero di prodotti poco costosi. Nel caso specifico, è sbarcato in Camerun anche pol-
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 3 lame di scarsa qualità e che in Europa viene giudicato immangiabile. Il motivo principale della distruzione del mercato locale camerunense risiede tuttavia nella soppressione dei dazi doganali per le importazioni, un provvedimento favorevole ai produttori soprattutto a causa delle differenti esigenze dei consumatori: in Europa e negli Stati Uniti la clientela predilige infatti la parte centrale del pollo, il petto, il filetto o la coscia. I giapponesi si battono per la carne scura e la Cina preferisce le zampe. I produttori di pollame diventano sempre più fantasiosi e lanciano sul mercato nuovi prodotti per i quali può essere impiegata carne di qualità inferiore: chicken nuggets, zuppa di pollo, salsicce di volatile ecc. Il resto – ossia la carne di scarsa qualità che non vuole nessuno – finisce nei paesi poveri, anche qui alla ricerca del profitto … Non è però solo la scarsa qualità della carne a costituire un problema per i consumatori africani o di altri paesi poveri. Ancora più peri- coloso è il fatto che la carne surgelata spesso venga scongelata e poi surgelata di nuovo, oppure venduta al mercato sotto un sole cocente. Un sistema di surgelazione funzionante è praticamente impossibile in un paese come il Camerun: malattie come la salmonellosi sono quindi prevedibili. Per il pollame locale tale problema invece non si pone: è venduto ancora vivo e ucciso soltanto prima del consumo, oppure viene affumicato. Ciononostante e sebbene continui a mancare un’in- frastruttura adeguata, per la popolazione urbana il prodotto surgelato è sempre più attrattivo: si diffondono infatti le forme di vita occidentali come le economie domestiche di dimensioni ridotte. Con lo stile di vita moderno, occidentalizzato, si sviluppano anche nuove tipologie di alimenta- zione. Tuttavia, l’espansione dei fast food e dell’industria dei prodotti già pronti è nell’interesse delle grosse aziende, non della salute pubblica. I prodotti fast food aumentano a vista d’occhio e vengono adeguati ai gusti locali, oppure modificati sulla base delle idee dei produttori. Eppure tali cibi non solo sono poco salutari per l’uomo a causa della loro composizione (ricostituenti arti- ficiali, emulgatori e simili), ma anche a causa delle condizioni di produzione. Da un lato i prodotti di pollame sono sempre più richiesti (per hamburger, nuggets ecc.), tendenza che favorisce la creazione di grosse aziende e la produzione di massa. D’altro canto la domanda di tali prodotti è sempre più concreta, uniforme e limitativa: i pezzi di carne devono avere una determinata qualità e grandezza affinché siano acquistati dalle catene di fast food. Le imprese produttrici si trovano quindi in un legame di estrema dipendenza dai committenti e sono quasi obbligate a sfruttare fino all’ultimo i loro dipendenti e le risorse naturali. Una domanda così unilaterale favorisce un allevamento eccessivo e comporta il grosso rischio di epidemie. L’allevamento in uno spazio ristretto degli animali da ingrasso, le deformazioni genetiche a senso unico mettono viepiù a repentaglio la sicurezza biologica e la biodiversità. Epidemie quali l’influenza aviaria sono in grado di paralizzare interi flussi commerciali. Come mostra il film, finora sono però stati soprattutto i più poveri a soffrire maggiormente di tale evoluzione. In Thailandia e molti altri paesi, i piccoli pro- duttori hanno dovuto uccidere il proprio pollame e interrompere la produzione. Il mercato è crol- lato e l’esistenza della popolazione povera è stata messa a dura prova. Un’altra ripercussione del pollo globale e delle immense importazioni in Africa è costituita dal fatto che, ad esempio in Benin, in brevissimo tempo il pollo ha sostituito l’automobile quale merce da contrabbando preferita. Il 90% dell’import di pollo sarebbe stato trafficato in Nigeria, dove le importazioni ufficialmente erano vietate. Inquietante è poi il fatto che il mercato globale di pollame sia in mano a un ristretto numero di grosse aziende. I «pesci piccoli» hanno ben poco da dire e devono obbedire ai «giganti». Oppure no? L’impegno e il successo di Bernard Njonga, responsabile dell’associazione ACDIC che difende i consumatori in Camerun, lasciano ben sperare. Mostrano che anche «dal basso» è possibile lot- tare con successo per un mondo più sociale e giusto.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 4 Economia mondiale, OMC, concorrenza globale L’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) esiste dal 1995; costituisce il fondamento giu- ridico e istituzionale del sistema commerciale multilaterale ed è l’unica organizzazione interna- zionale che regola sul piano globale le relazioni commerciali transnazionali. L’OMC è nata dal GATT (General Agreement on Tarifs and Trade), i cui articoli rimangono una sorta di «costituzione del commercio mondiale». L’OMC vigila su una trentina di accordi multilaterali che mirano a libe- ralizzare gradualmente il commercio internazionale. L’OMC intende sviluppare ulteriormente le relazioni economiche multilaterali. I vertici, i vari organi e gruppi di lavoro sono formati dai governi di tutti gli Stati membri. Ufficialmente vige il principio della trasparenza e del consenso. Modifiche alle disposizioni centrali possono entrare in vigore soltanto se sono state approvate da tutti i membri. A differenza del Fondo monetario internazionale, il segretariato dell’OMC non ha la facoltà di proporre attività proprie o di fare raccomandazioni ai suoi membri (cfr. SECO). I critici dell’OMC sottolineano però che, durante le trattative quotidiane, emerge rapidamente chi ha voce in capitolo. Risulta insomma sempre più palese che le regole del gioco vengono dettate dal nord, il quale modifica le regole per soddisfare le sue esigenze e i suoi interessi. Questo è possibile anche perché i paesi industrializzati hanno i mezzi per inviare alla sede di Ginevra delegazioni più numerose e specializzate rispetto ai paesi poveri (cfr. Gerster, 2005). Diritto all’alimentazione – un diritto umano universale Il diritto all’alimentazione fa parte della Dichiarazione universale dei diritti umani, che entrò in vigore nel 1948. L’articolo 25 sancisce che «ogni individuo ha diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'ali- mentazione, al vestiario, all'abitazione, alle cure mediche e ai servizi sociali necessari». Stando alla Dichiarazione, ogni Stato deve perseguire l’obiettivo di garantire ai suoi cittadini uno standard di vita adeguato, il che presuppone almeno un minimo vitale. A ciò si aggiungono per- lomeno un’abitazione dignitosa, vestiti e alimenti adeguati nonché l’accesso alle cure mediche. La Dichiarazione sancisce inoltre un diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, inva- lidità, vedovanza, vecchiaia o povertà. Negli Stati industrializzati tali diritti sono garantiti da assi- curazioni sociali e casse malattie. Per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo, tutti gli Stati sono chiamati a promuovere uno standard di vita adeguato attraverso la giustizia sociale e la coopera- zione allo sviluppo. Il diritto all’alimentazione è in contrasto con uno dei principali accordi dell’OMC, quello sull’agri- coltura. I fautori della liberalizzazione affermano che l’apertura dei mercati promuove lo sviluppo di un paese. Una tesi messa in dubbio dal responsabile dell’associazione dei consumatori ACDIC in Camerun, Bernard Njonga. Intervistato al proposito, esprime chiaramente la posizione che un paese deve essere in grado di nutrirsi da solo per potersi sviluppare in modo adeguato. Il mercato del pollame mette in luce un altro dilemma: l’OMC sostiene le sovvenzioni all’esportazione nei paesi industrializzati: ciò stimola la produzione e riduce i prezzi sul mercato mondiale. In tal modo per i contadini e gli allevatori di pollame nei paesi del sud è impossibile rimanere competitivi. Casi simili si sono pure verificati negli Stati Uniti col cotone, nell’Unione europea con lo zucchero e in Svizzera col latte in polvere. Il libero mercato comporta inoltre un ulteriore pericolo, quello di far dipendere i paesi in via di sviluppo dalle importazioni alimentari provenienti dai paesi industria- lizzati. Ciò rischia di distruggere completamente i mercati locali, minacciando i mezzi di sussi- stenza della popolazione nei paesi del sud. Nel contempo impedisce l’attuazione del diritto all’alimentazione.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 5 Sviluppo sostenibile, commercio equo e produzione biologica Il nostro pianeta sarebbe impensabile senza l’economia di mercato e la concorrenza globale. Essi non comportano soltanto conseguenze negative sulla vita della popolazione. L’economica globale diventa però problematica quando non si orienta ai principi dello sviluppo sostenibile. Lo sviluppo sostenibile mira a instaurare in tutto il mondo un equilibrio ecologico, sociale ed eco- nomico. Ciò significa che bisogna consentire «alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri» (Brundt- land, 1992). Lo sviluppo sostenibile è da intendere come una visione sociale che poggia sui valori dell’Agenda 21 (Conferenza ONU di Rio, 1992) ed è stata riconosciuta sul piano internazionale. A livello mondiale sono diverse le organizzazioni che si impegnano per un commercio agricolo che si basi sull’equità, sulla giustizia sociale e sulla sostenibilità per l’ambiente. Generalmente ven- gono perseguiti i seguenti obiettivi: 1) Un salario equo per produttori e lavoratori; 2) Agricoltura, trasporti e commercio rispettano l’ambiente; 3) tutte le persone hanno a disposizione cibo a suf- ficienza, ricco di nutrienti e adeguato alle tradizioni culturali; 4) Sul piano internazionale e nazio- nale i politici stabiliscono le condizioni quadro del commercio agricolo in modo tale che siano universalmente garantiti salari equi, sostenibilità per l’ambiente e sicurezza alimentare. Le organizzazioni che si impegnano per un commercio mondiale equo giudicano imprescindibile a) che i paesi in via di sviluppo possano scegliere autonomamente la loro politica commerciale e agricola (ad esempio con dazi e quote doganali, sovvenzioni ecc.); b) che i paesi in via di sviluppo possano fondare una propria industria alimentare (ciò significa che il valore aggiunto deve rima- nere nel paese); c) che i prezzi permettano ai contadini di coprire i costi; d) che non vi sia una spi- rale verso il basso da parte dei paesi industrializzati (ad esempio con sovvenzioni irragionevoli ecc.); e) che l’accesso al mercato dei paesi industrializzati venga migliorato. Solo in questo modo il commercio globale può garantire la sussistenza anche delle persone che abitano nelle regioni rurali e in particolare nei paesi in via di sviluppo. In Svizzera i consumatori e le consumatrici sono relativamente sensibili al commercio equo. I pro- dotti fair trade sono piuttosto popolari e registrano una notevole diffusione. Dalle banane al caffè, dalle magliette alle rose fino alla carne: sono parecchi i beni contrassegnati da marchi come Max Havelaar, Bio Suisse, Naturaplan, Claro o Kagfreiland. In modo crescente i consumatori vogliono sapere da dove arriva il prodotto in vendita, quali sono le condizioni di produzione e i criteri di qua- lità. I marchi citati garantiscono il rispetto di determinati requisiti. Per fortuna gran parte della popolazione è disposta – e in grado – di pagare un prezzo più elevato per merci biologiche ed eque. Per quanto riguarda il settore alimentare, il prodotto biologico più venduto sono le uova. Ne ven- gono vendute da allevamenti all’aperto, a terra o biologici. Invero, la popolarità delle uova certi- ficate e l’occhio critico dei consumatori in merito alla qualità e alle condizioni di produzione derivano soprattutto dalla paura della salmonellosi o di altre malattie come l’influenza aviaria. In questo caso il proprio benessere appare come quello prioritario. Ma chi compra prodotti biologici, equi e stagionali può dormire anche con la coscienza (e lo stomaco) a posto. Per quanto riguarda la carne, una limitazione del consumo è comunque da preferire rispetto ai prodotti equi. La pro- duzione di carne, infatti, spreca innumerevoli risorse: per un chilo di pollame occorrono quattro chili di cereali, mentre un chilo di carne di manzo necessita dodici barili di acqua. Stando a uno studio del WWF, l’ambiente potrebbe trarre un beneficio enorme se l’uomo limitasse al minimo indispensabile l’impiego di concime, producesse almeno la metà in modo biologico o integrato, trattasse gli animali da soma in modo consono alla specie, non producesse ed esportasse ecce- denze, e importasse soltanto i prodotti naturali che in Svizzera non possono essere coltivati per motivi climatici. Ciò significherebbe che, mediamente, potremmo consumare ogni settimana sol- tanto due bratwurst o due fettine di manzo o maiale. Dopo tre settimane potremmo inoltre con- cederci una scaloppina di vitello, e ogni due mesi mangiare un po’ di pesce o pollame.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 6 Obiettivi didattici • Gli studenti approfondiscono la tematica della produzione di pollame in Svizzera, Camerun e Thailandia. • Analizzano i collegamenti globali nel quadro della produzione di pollo e imparano a conoscere alcuni meccanismi del mercato mondiale. • Si confrontano col diritto umano all’alimentazione. • Sviluppano conoscenze riguardanti il commercio equo e determinati marchi. • Riflettono sulla propria alimentazione e sul proprio comportamento in veste di consumatori. Proposte didattiche Proposta 1 Il pollo globale (1.5 lezioni; con complemento: 2 – 3 lezioni) Prima del film (10 minuti) 1. Mindmap: creare individualmente una mappa mentale sul tema «pollo». Domande stimolanti: cosa mi viene in mente quando penso al pollo? Dove/come vive il pollo? A cosa serve? Chi alleva i polli? Cosa fanno? Quali sono gli aspetti positivi e negativi del pollo? A chi piace il pollo? Quali sono i pericoli legati al pollo? Quali problemi deve affrontare il pollo? Ecc. Guardare il film (52 minuti) Dopo il film (20 minuti; con complemento: 1 – 2 lezioni) 1. Mindmap in gruppo: con le nuove conoscenze acquisite vedendo il film, è ora possibile creare una mindmap di gruppo su un cartellone o alla lavagna. Una persona comincia con «pollo», un’altra prosegue finché tutti hanno scritto tutto quello che viene loro in mente riguardo all’argomento. 2. Analisi: confrontare la mindmap eseguita collettivamente con la propria. Quali nuovi aspetti sono emersi? Quali aspetti erano già chiari prima del film? Quali aspetti sono scomparsi, si sono rivelati irrilevanti o persino sbagliati? 3. Approfondimento: (Complemento: 1 – 2 lezioni): Formare piccoli gruppi. Ogni gruppetto sceglie un argomento della mindmap che vorrebbe approfondire. Effettuare una ricerca (internet & lette- ratura) riguardo al tema prescelto e in seguito fare una piccola presentazione. Proposta 2 ll commercio globale di pollo (3 lezioni) Prima del film (15 minuti) 1. Breve spiegazione sull’OMC o ricerca individuale su internet. 2. Formare piccoli gruppi. Ogni gruppetto riceve un ruolo: piccolo/a contadino/a in Thailandia, pic- colo/a contadino/a in Camerun, piccolo/a contadino/a in Svizzera, attivista in Camerun, attivista in Thailandia, collaboratore/collaboratrice di un’organizzazione fair trade in Svizzera, direttore/direttrice di una grossa azienda in Thailandia, direttore/direttrice di un grande rivendi- tore in Svizzera, impiegato/a in Svizzera, impiegato/a di una grossa azienda in Thailandia, cliente in Camerun, presidente dell’OMC. Per completare in maniera divertente la simulazione, entrano in considerazione anche ruoli quali un pollo allevato all’aperto in Svizzera o in Camerun nonché un pollo allevato in batteria in Thailandia. Guardare il film (52 minuti) Durante il film ogni gruppetto si concentra soprattutto sul proprio ruolo. Quali dichiarazioni rilasciano i vari protagonisti? Attenzione: ci sono ruoli che non appaiono nel film. Per questo motivo i diretti interessati devono inventare le proprie argomentazioni e la propria posizione riguardo al tema.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 7 Dopo il film (60 minuti) 1. Dibattito: i gruppi vengono invitati (dal responsabile) a una discussione televisiva sul tema «Dove ci porterà il consumo di carne di pollo?» 2. I gruppi preparano i loro argomenti. Ogni gruppo sceglie un/a rappresentante che partecipa al dibattito. 3. Il responsabile modera il dibattito. Alla fine si tiene una votazione: «carne di pollo sì o no?» 4. Conclusione: chi è soddisfatto col risultato? Perché (no)? Come si è proceduto? Quanto erano rea- listici gli argomenti e le proposte? 5. Altri prodotti: consultare esperti, organizzazioni o internet per sapere come si presenta la situa- zione per altri tipi di merci (ad esempio zucchero, mais, cotone, banane, pane ecc.). Proposta 3 Con carne o vegetariano? (3 lezioni) Prima del film (45 minuti) 1. Compilare individualmente la scheda di lavoro 1a («Il mio consumo di carne»). 2. Condurre un’intervista riguardante il consumo di carne. In piccoli gruppi interpellare due uomini e due donne riguardo al loro consumo di carne (utilizzare la scheda di lavoro 1b «Il loro consumo di carne»). 3. Confrontare e analizzare i risultati nel plenum. Cosa (non) sorprende? Vi sono differenze/punti in comune a dipendenza del sesso, dell’età, della provenienza ecc.? 4. Confrontare il risultato complessivo dell’indagine con i propri dati. Guardare il film (52 minuti) Dopo il film (45 minuti) 1. Consultare la scheda di lavoro 2 (allevamento di pollame). Come si differenziano le due tipologie di allevamento? Annotare vantaggi e svantaggi di entrambe le tipologie e discuterle nel plenum. Osservazione: un’alternativa al consumo di carne è l’alimentazione vegetariana. Essa ha senso soprattutto quando tiene conto delle disponibilità stagionali. Chi sa quando sono di stagione i vari tipi di frutta e verdura? 2. Compilare individualmente o in piccoli gruppi la scheda di lavoro 3 («Test vegetariano dalla A alla Z»). 3. Confrontare i propri risultati con quanto scritto su un libro di cucina. 4. Compito complementare: a casa ognuno cerca una ricetta stagionale per un pranzo. Le ricette possono essere preparate a scuola, qualora l’infrastruttura lo permetta, o a casa. Dopodiché tutti a tavola per un buffet stagionale! Ulteriori suggerimenti • Pollo in tutte le salse: osservare la foto no. 5 (nella galleria foto della parte video di questo DVD). Elencare tutte le ricette a base di pollo che vengono in mente. Quali (non) piacciono? Discussione: quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una vasta offerta di prodotti già pronti, come viene pro- mossa in Thailandia? • Ricerca in negozio: creare una lista con determinati prodotti (fragole, uova, pollo, gamberetti, pomodori, aglio, pane, banane, asparagi ecc.). Ricercare in due negozi diversi (negozio biologico e supermercato) da dove vengono tali prodotti.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 8 • Collegamenti Svizzera-Thailandia-Camerun: discussione: cosa si scopre nel film sulle relazioni tra questi tre paesi? In piccoli gruppi: cercare scene nelle quali emergono le interconnessioni mon- diali. Ogni gruppo elabora un’immagine (disegno o collage) sulla scena. • Economia mondiale: osservare la foto no. 4 (nave). Che cosa centra questa immagine col tema del «pollo»? Cosa potrebbe contenere il container in relazione al pollo e alla sua produzione? (ad esempio prodotti surgelati, già pronti, mangime per polli, ecc.). • Commercio mondiale: quali fattori fanno sì che la carne di pollo importata in Camerun dall’Europa sia meno cara rispetto a quella locale? (dazi doganali, sovvenzioni, costi di trasporto). • Commercio equo: cosa si intende con commercio equo? Quali premesse devono essere adem- piute? Cosa garantisce il marchio Max Havelaar (www.maxhavelaar.ch o www.equo.it)? Quali altri marchi fair trade esistono? • Giustizia sociale: osservare il fumetto (cfr. documento da fotocopiare). In che cosa consiste la «battuta» e l’ingiustizia? Quali collegamenti possono essere tracciati con l’economia mondiale e col film? Alternative al fumetto: all’esterno o in una grande sala stabilire un percorso per una gara. Formare 4 gruppi. Ogni gruppo ha una propria corsia sulla quale si trovano ostacoli che devono essere superati. Ogni gruppo deve però portare a termine il percorso in modo diverso (correndo, su una gamba, carponi, strisciando sulla pancia ecc.). Conclusione: chi ha vinto e perché? In che cosa risiede l’ingiustizia? Quali collegamenti possono essere stabiliti con l’economia mondiale e col film? • L’alimentazione e le sue conseguenze: chiedersi in piccoli gruppi (dopo il film): quali sono le riper- cussioni del nostro consumo di pollame sulla società, sull’economia e sull’ambiente? Ogni gruppo si occupa di un ambito. Confrontare e discutere i risultati nel plenum. • Il mio piatto preferito: tutti portano il proprio cibo preferito. Sull’imballaggio, ognuno cerca infor- mazioni sulle possibili ripercussioni sociali, economiche ed ecologiche del prodotto. • Buffet mondiale: organizzare un buffet (per colazione) con e senza prodotti fair trade. È impor- tante indicare se si tratti di un prodotto fair trade, a basso costo ecc. (per questo motivo mettere accanto anche l’imballaggio). Il responsabile del gioco distribuisce una carta di ruolo a ogni pic- colo gruppo (scheda di lavoro 4) e un certo numero di stuzzicadenti (soldi). Tutti i gruppi si ser- vono al buffet tenendo conto del proprio ruolo. Per ogni pietanza devono essere consegnati uno o due stuzzicadenti (decide il responsabile). Dopo un po’ il gioco viene interrotto. Conclusione: prima parte: analisi delle proprie emozioni, instaurare una relazione col commercio mondiale. Seconda parte: alla scoperta dei prodotti, marchi, presentazione ecc • Degustazione: osservare la foto no. 5. Organizzare una degustazione come nel film. Preparare diverse pietanze, dai cibi fast food alla carne bio (eventualmente i partecipanti possono portare i cibi da casa). Ogni piatto viene degustato e valutato sulla base di criteri come il gusto soggettivo, la provenienza, la composizione, la produzione biologica, il commercio fair trade, il prezzo, ecc. Conclusione: quale prodotto riceve più punti? Per quale motivo? Personalmente, quali aspetti ven- gono giudicati importanti nel consumo di carne? Quali aspetti bisognerebbe considerare per sostenere una produzione sociale ed ecologica?
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 9 • Punti in comune e unicità: un gioco per introdurre una discussione sulle manipolazioni genetiche: il gruppo si siede in cerchio. Il responsabile elenca peculiarità, competenze, apparenze, hobbies ecc. con la frase «Io sono bravo a…», «Io sono…», «Mi piace…». Chi è d’accordo con la frase si alza e si guarda in giro per vedere chi condivide le sue caratteristiche. Poi si siede di nuovo. Chi invece non è d’accordo o non vuole esprimersi, resta seduto. Importante: nessun commento sulle opi- nioni. In seguito tutti si guardano. Ognuno cerca qualcosa che lo rende unico e lo distingue dagli altri. Chi ha trovato qualcosa si piazza all’interno del cerchio e rende nota la sua unicità. Dopo- diché si tiene una discussione sull’importanza di condividere determinate cose, di differenziarsi, di essere unici. Cosa mi contraddistingue come persona? Quando voglio essere uguale agli altri e quando diverso? Per quale motivo? Quanto è importante che gli esseri umani si distinguano l’uno dall’altro? • Tutti uguali: discussione: come apparirebbe il mondo se tutti gli uomini fossero uguali, mangias- sero le stesse cose, facessero lo stesso ecc.? Il mondo potrebbe continuare ad esistere? • Manipolazioni genetiche: osservare la foto no. 2 (nastro trasportatore). Nel film si rende attenti sulle conseguenze della domanda globale di pollo. Cosa vien detto al proposito? Quali sono le ripercussioni sulla carne di pollo? In che cosa consistono i pericoli? Qual è il nesso con la mani- polazione genetica? Ricercare informazioni supplementari sulle manipolazioni genetiche (internet & letteratura). • Biodiversità: ricercare informazioni sull’importanza della biodiversità presso l’associazione degli allevatori o altre organizzazioni. Quante specie di polli esistono (ancora)? Quali polli vengono usati per l’allevamento? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un allevamento uniforme o con più specie? Qual è il problema generale della biodiversità e della sua scomparsa (soprattutto nel caso del pollo)? • Polli ed esseri umani: osservare la foto no. 1 (polli in batterie) e no. 3 (fabbrica). Quali pensieri sorgono vedendo queste immagini? Quali legami vengono in mente? Chi vorrebbe lavorare in una fabbrica del genere? Perché (no)? Come si presentano le condizioni di vita delle persone? E quelle dei polli? Nel film cosa dicono i dipendenti dell‘azienda Charoen Pokphand Food sulle loro condizioni di lavoro e sulla funzione di un sindacato? • Diritti umani: fare una ricerca su internet in merito ai diritti umani. Tutti studiano l’articolo 25 della Dichiarazione universale. Discussione: in che misura tale diritto è garantito in Svizzera? Ognuno sceglie un diritto umano al quale non potrebbe rinunciare. Presentazione reciproca con motivazione. • Protagonisti: creare una lista per ogni paese con tutti i protagonisti che prendono la parola durante il film. Raccogliere le loro dichiarazioni e annotarle (scheda di lavoro 5a). Raccogliere le dichiarazioni, confrontarle e discuterle (scheda di lavoro 5b). • Condizioni di lavoro: cosa vien detto nel film sulle rispettive condizioni di lavoro? (in Svizzera: allevatore, direttore della Bell SA; in Thailandia: dipendenti della Charoen Pokphand Food; in Camerun: Bernard Njonga, i contadini). Raccogliere e confrontare le indicazioni in una tabella.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale 10 • Il successo di un attivista: annotare la storia di Bernard Njonga. Che cosa sappiamo sulla sua per- sona, la sua professione e la sua attività? Qual è la sua rivendicazione? Cosa è riuscito a realiz- zare? Quali sono gli obiettivi che vorrebbe ancora raggiungere? Quanto è realistico il suo lavoro? • Bernard Njonga: osservare la foto no. 6 (Bernard Njonga). Disegnare una nuvoletta con le sue argomentazioni e dichiarazioni importanti. Ognuno fa un ritratto di sé (a mano oppure con la mac- china fotografica) e incolla una nuvoletta sulla propria immagine con un commento che gli sembra importante nell’ambito dello sviluppo sostenibile e dell’alimentazione. • Impegno: in che modo Bernard Njonga procede per raggiungere il suo obiettivo? Quali possibilità abbiamo noi se vogliamo ottenere un cambiamento (ad es. scrivere lettere ai giornali, impegno politico, lobbying, stand, ecc.) • Domanda critica: nel film Bernard Njonga chiede «Avete mai visto un uomo d’affari col cuore?» Cosa intende dire con questa domanda? Cosa critica? Formulare un proprio giudizio critico, scri- verlo su un cartellone e appenderlo nella sala. • La mia rivendicazione: creare un manifesto che informa su una propria rivendicazione personale. Questa non dovrebbe essere troppo privata, ma favorire un ambiente sostenibile, sociale ed eco- logico. Appendere i manifesti in un posto ben visibile (ad esempio in aula, nella casa comunale ecc.). Ognuno pensa a tre possibilità con cui egli stesso può contribuire alla realizzazione della sua rivendicazione. Indirizzi Film per un solo mondo Monbijoustrasse 31, PF, 3001 Berna Tel. 031 398 20 88 mail@filmeeinewelt.ch, www.filmeeinewelt.ch Fondazione Educazione e Sviluppo Via Breganzona 16, 6900 Lugano Tel. 091 966 14 06 fes@globaleducation.ch, www.globaleducation.ch Alliance Sud Via Besso 28, 6903 Lugano Tel. 091 967 38 40 lugano@alliancesud.ch, www.alliancesud.ch
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Scheda di lavoro 1a Il mio consumo di carne Qual è il tuo consumo di carne? Rispondi per conto tuo alle seguenti domande. Dati personali: Età e nazionalità Quante volte alla settimana mangio carne? Quanti grammi di carne consumo per pasto? Quale tipo di carne preferisco? n Pollo n Maiale n Vitello n Manzo n Altro: ________________________________________________ Quali pezzi di carne prediligo? (per es. petto, filetto, gamba, interiora, ecc.)? Ci sono parti che non consumo? Perché? A cosa presto attenzione quando compro la carne? Quale carne acquisto più spesso? n Azioni n Carne svizzera n Carne Bio n Indifferente n Altro: ________________________________________________ Non consumo carne perché:
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Scheda di lavoro 1b Il loro consumo di carne 1. Intervista due donne e due uomini, di età differente, riguardo al loro consumo di carne. 2. Confronta i risultati. Cosa noti? 3. Confronta i risultati con le tue risposte. Dati personali: Donna 1 Donna 2 Uomo 1 Uomo 2 Età e nazionalità Quante volte alla settimana mangia carne? Quanti grammi di carne consuma per pasto? Quale tipo di carne n pollo n pollo n pollo n pollo preferisce? n maiale n maiale n maiale n maiale n vitello n vitello n vitello n vitello n manzo n manzo n manzo n manzo n altro: n altro: n altro: n altro: Quali pezzi di carne predi- lige? (per es. petto, filetto, gamba, interiora, ecc.)? Ci sono parti che non consuma? Perché? A cosa presta attenzione quando compra la carne? Quale carne acquista n azioni n azioni n azioni n azioni più spesso? n carne svizzera n carne svizzera n carne svizzera n carne svizzera n carne Bio n carne Bio n carne Bio n carne Bio n indifferente n indifferente n indifferente n indifferente n altro: n altro: n altro: n altro: Se non consuma carne, spieghi per favore perché.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Scheda di lavoro 2 L’allevamento dei polli Annota i vantaggi e gli svantaggi che possono derivare dalle tre tipologie di allevamento. Vantaggi: Svantaggi: Vantaggi: Svantaggi: Vantaggi: Svantaggi:
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Scheda di lavoro 3 Test vegetariano dalla A alla Z 1. Indica con dei colori quando quale frutta o verdura è di stagione nel nostro paese. 2. Tutti i frutti e tutte le verdure crescono da noi? Quali no? Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Albicocche Arance Asparagi Banane Basilico Carote Cavolfiore Cavolo cinese Cetrioli Ciliegie Cipolle Datteri Finocchio Fragole Lattuga Mandarini Mele Mirtilli More Peperoni Pere Pesche Porro Prugne Uva 3. Confronta la tua tabella con le indicazioni di un libro di cucina o con una tabella su internet. 4. Evidenzia con due altri colori i mesi che non hai marcato o che hai marcato in più.
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Scheda di lavoro 4 Buffet del mondo Avido/avida Povero/povera Pesi 130 kg. Sei sempre affamato e Sei povero/a e non hai mangiato da hai l’impressione di non ricevere mai parecchio tempo. Ti trovi davanti al abbastanza. Devi a tutti i costi mangiare buffet e sei consapevole che non hai molto. Cerca di nutrirti il più possibile. praticamente soldi per permetterti di Il tuo motto: abbastanza non comprare qualcosa. Scegli qualcosa che è mai abbastanza! sei in grado di pagare: 1 fetta di pane bianco e una tazza di tè, o una fetta di pane con semi e un bicchiere di acqua. Il tuo motto: assolutamente evitare debiti! Uomo/donna d’affari Consapevole Sei conosciuto/a come un abile Consumi in maniera molto consapevole. uomo/un’abile donna d’affari. Ritieni importante sia la tua salute, sia Accaparra tutti i prodotti alimentari che l’ambiente. Compri soprattutto prodotti puoi e cerca in seguito di rivenderli. bio e del commercio equo. Inoltre scegli Il tuo motto: solo il massimo i prodotti stagionali e regionali. profitto conduce al successo! Il tuo motto: cambiare il mondo, equamente! Solidale Esempio di una lista della spesa per Collabori con un’organizzazione di una cola-zione cooperazione internazionale. Reputi Panini bianchi, pane con semi dalla importante la distribuzione equa dei panetteria, tè, caffè, succo d’arancia, prodotti alimentari. Sei pagato per succo di frutta della regione, zucchero assicurare che ognuno riceva le stesse di canna, latte, burro, formaggio, quantità di cibo. Quindi è ora di darsi cioccolata, banane, frutti della regione, da fare! marmellata, miele, acqua. Il tuo motto: tutte le persone Dovrebbero essere presenti sia prodotti dovrebbero essere felici! fair trade e «normali», sia quelli a basso prezzo. (cfr. Grundig-Rexberg, 2007)
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Scheda di lavoro 5a Attori sul mercato globale di pollame (per ogni paese) Paese: Attori Dichiarazioni Azioni
Attori sul mercato globale di pollame (visione generale) Attori Svizzera Thailandia Camerun Dichiarazioni Azioni Dichiarazioni Azioni Dichiarazioni Azioni Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Scheda di lavoro 5b
Commercio mondiale Chicken curry per il mercato mondiale Documento da fotocopiare Condizioni uguali per tutti «Al fine di evitare ingiustizie, l’esame è uguale per tutti: arrampicatevi sull’albero!»
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