CHI SALE AL COLLE? - Il Domani d'Italia
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DEMOCRATICI CRISTIANI Direttore Maria Chiara Mattesini Direttore responsabile Lucio Alessio D’Ubaldo Anno 2022 - numero 0 Sede: Viale Tupini 110, 00144 Roma email: democraticicristiani@email.com democratici.cristiani.azione@gmail.com STAMPATO IN PROPRIO CHI SALE AL COLLE?
LA CANDIDATURA DI ALTO PROFILO E LARGAMENTE CONDIVISA ESISTE GIÀ, “Visitaly Maps” IL SUO NOME È L’ITALIA DA EMOZIONARE SERGIO MATTARELLA Resta alquanto difficile immaginare il pacifico “trasloco” al Colle del Presidente del Consiglio; ma è altrettanto difficile credere che una figura diversa da Mattarella possa assicurare la necessaria copertura all’attuale compagine governativa. Deve essere chiaro che la preferenza to, alla massima carica della Repub- costituzionale. Sta di fatto però che per il Mattarella bis non risponde alla blica. Per giunta, la soluzione deve l’eventuale rielezione, giustificata premura di qualche conventicola di assicurare la tenuta della maggioran- ampiamente per l’eccezionalità delle vecchi sodali, ma ruota attorno alla za, altrimenti il rischio di mandare a condizioni presenti, non si scontre- difesa dell’interesse generale del gambe all’aria la legislatura assume rebbe con alcun divieto di ordine Paese. L’Italia ha ripreso a cammina- contorni molto forti. Dopo l’annuncio giuridico: il caso di Napolitano lo re, anche a passo lesto, dopo il lungo di Berlusconi - una ritirata pressoché conferma. Guai però a scivolare nelle periodo di blocco provocato dalla obbligata - è stata la Meloni a ripro- sabbie mobili dell’esperienza del pandemia. Ciò nonostante il caro porre con piglio il ritorno anticipato 2013, quando il caos prodotto dalla bollette e l’inflazione gettano ombre alle urne. gestione di Bersani, unitamente alle pesanti sulla ripresa, stando anche imboscate dei franchi tiratori, decre- agli allarmi di Bankitalia e Confindu- Insomma, resta alquanto difficile tarono il fallimento di un’intera stria. Da parte sua il capo del governo immaginare il pacifico “trasloco” al classe dirigente, poi costretta a ripie- è riuscito a garantire quell’equilibrio Colle del Presidente del Consiglio; gare sulla conferma del Presidente in dinamico, per dir così, che la larga ma è altrettanto difficile credere che carica. coalizione aveva come obiettivo una figura diversa da Mattarella all’atto della sua formazione. Non era possa assicurare la necessaria coper- Oggi serve prendere atto che la strada scontato. A questo punto l’opinione tura all’attuale compagine governati- maestra passa per la difesa di un pubblica si divide, anche perché a va, tutelando perciò l’azione del assetto politico, forse precario ma dividersi innanzi tutto è la politica: premier nella prospettiva di un fine insostituibile. Concentrarsi su questo conviene avere Draghi al Quirinale o legislatura senza scosse. La connes- aspetto, in sé decisivo, evoca la a Palazzo Chigi? Qui sta il nodo. sione sembra resistere a qualsiasi necessità di un garante supremo. E la colpo di fantasia. figura di alto profilo, capace d’impe- È più che logico ricavare dalle infini- rsonare una candidatura largamente te e laboriose trattative, fino all’ulti- È vero, infine, che Mattarella ha condivisa e adatta a preservare l’unità www.visitalymaps.app mo segnate dal protagonismo di ripetuto in tutte le sedi e con grande di fondo del Paese, esiste già: il suo Berlusconi, la difficoltà a uscire energia la sua valutazione sulla inop- nome è Sergio Mattarella. dall’incastro che obbliga a trovare il portunità del doppio mandato, finan- sostituto di Draghi alla guida del che suggerendo implicitamente di governo nel caso fosse eletto, appun- apportare un correttivo alla norma Lucio D’Ubaldo 3
Lo statista trentino non esitò a legare le sorti della sua battaglia politica al ruolo di capo del governo foto quirinale Quando De Gasperì rifiutò la candidatura al Quirinale I successi eclatanti nascondono talvolta spinta fino ad essere in qual- elettorale voluta da De Gasperi per Esteri, convinto filoccidentale soste- ra, al terzo scrutinio comunisti, socia- spesso, come si sa, zone oscure di non che modo deviata dal genuino e garantire una maggiore stabilità al nuto dagli USA. Candidatura a cui si listi, monarchici e missini votarono chiarezza, non sincerità. E così fu fraterno senso cristiano della vita e governo e duramente contrasta opponevano le sinistre socialcomuni- scheda bianca. Al quarto scrutinio, anche in quella famigerata tornata dei rapporti umani o dal doveroso dall'opposizione che quella riforma ste e la sinistra democristiana facente Einaudi era eletto con 518 voti. Le difficilissima situazione postbellica, elettorale del '48. Tanti e tante rispetto della distribuzione di compe- definì “legge truffa”. Sono gli anni, capo a Dossetti e Giorgio La Pira. Sin sinistre e il Movimento Sociale Italia- di cui, sinteticamente, si è parlato. E testimoni dell'epoca maturarono già tenza tra religione e politica». Sono soprattutto, della divisione interna- dal primo scrutinio apparve chiaro il no votavano, invece, Vittorio Ema- avrebbe potuto, a buon diritto, accet- allora questa considerazione: quei gli anni drammatici del dopoguerra, zionale fra Occidente e blocco comu- dissenso all'interno del partito di nuele Orlando, il quale otteneva 320 tare di candidarsi, ma non lo fece molti voti ottenuti dalla Democrazia in cui l’Italia si trova ad affrontare i nista col conseguente, radicale maggioranza: Sforza otteneva 100 voti. nonostante o, forse, proprio a causa di cristiana, che avrebbero fatto sentire gravi problemi della ricostruzione e contrasto fra Democrazia cristiana e voti in meno della maggioranza dei C'è un fatto generalmente poco ricor- quell'eclatante successo elettorale. il loro peso nelle sedi decisionali, delicate questioni interne e interna- Partito comunista, come dimostrato gruppi democristiani. Dopo l’esito dato dalla pubblicistica corrente: due erano stati il frutto della paura, «nel zionali: l’approvazione del Trattato di anche dalle accennate elezioni. negativo del secondo scrutinio, anni prima De Gasperi aveva assunto senso più letterale di emozione e di pace, con l’angosciante nodo delle A poco tempo di distanza da quella Giuseppe Saragat contropropose le funzioni di capo provvisorio dello reazione irriflessa a una minaccia di rivendicazioni jugoslave sull’Istria e consultazione elettorale, il paese Ivanoe Bonomi, candidatura che Stato dal 13 alla fine di giugno del conquista da parte del Partito comu- su Trieste e con la difficile trattativa affrontava un'altra delicata elezione: avrebbe potuto essere votata dalla 1946; una presidenza breve, ma Maria Chiara Mattesini nista», così scriveva Giuseppe sull’Alto Adige; la scelta fra monar- quella del presidente della Repubbli- sinistra. La Dc, contraria a questa tutt'altro che semplice. Non così Dossetti su «Cronache sociali» del 15 chia e repubblica; l’approvazione ca. Alcide De Gasperi puntava a far possibilità, si orientava sul liberale accadde nel '48, quando rifiutò di maggio del '48. Aveva influito, infine, della Costituzione; la nascita coincidere la maggioranza presiden- Luigi Einaudi. Respinta la proposta candidarsi nel ruolo poi ricoperto, proseguiva lo stesso Dossetti, «una dell’Alleanza atlantica e i primi passi ziale con la maggioranza di governo. di Palmiro Togliatti di una sospensio- appunto, da Einaudi. Ma, come si mobilitazione degli ideali cristiani e dell’unità europea e infine, nel '53, la Suo candidato era il repubblicano ne delle votazioni per discutere nei scriveva all'inizio, preferì rimanere al delle organizzazioni cattoliche, tormentata questione della riforma Carlo Sforza, già ministro degli rispettivi gruppi la nuova candidatu- governo per poter meglio gestire la 5
RRF, articolato in 6 missioni, 16 dalla compromissione di quella si più vicine, rispetto alla scadenza componenti, 63 riforme, 134 investi- stabilità di governo che sembrava naturale e, a quel punto, su piani, L’EUROPA, IL PNRR menti, prevede una sua tempistica e un sistema articolato di procedure, competenze e controlli. Insieme profilarsi in seguito all’avvento di Draghi alla guida dell’Esecutivo. Ma l’imminente appuntamento per programmi e scadenze del Pnrr si abbatterebbero le conseguenze di una deriva politica incerta e precaria, E IL FUTURO DEL PAESE all’emergenza pandemica, costituisce l’elezione del Presidente della di una precoce discontinuità che la grande sfida per il governo Draghi Repubblica costituisce, ora, un banco potrebbe innescare un rallentamento e per l’ampia maggioranza parla- di prova piuttosto insidioso della della fase di avviamento dei progetti. mentare che lo sostiene. tenuta della grande coalizione. Un duplice e contestuale accordo tra Complessità e tecnicismi del Piano, Se una maggioranza diversa e più tutti i partiti di maggioranza sul con il contorno di riforme che dovrà ristretta dovesse esprimere il nuovo nome del Capo dello Stato e, qualora accompagnarlo, richiederebbero, inquilino del Quirinale, difficilmente questo coincidesse con quello tuttavia, una più accurata ed efficace si potrebbe evitare il contraccolpo dell’attuale premier, su quello del campagna informativa da parte del sull’alleanza di governo. Il dibattito nuovo Presidente del Consiglio, governo stesso, per assicurare una in corso, segnato da veti e contro-ve- eviterebbe il rischio di uno stallo che più diffusa conoscenza della tempi- ti, già determina un logoramento di non favorirebbe il tempestivo stica, delle potenzialità, dei risultati, nervi tra le forze politiche e non raggiungimento degli obiettivi di dei benefici che ne deriveranno per sappiamo ancora se verrà individuata sostegno e di rilancio perseguiti dal la nostra comunità nazionale e per il una candidatura condivisa da tutte le Piano europeo. nostro sistema produttivo. forze di governo e magari anche I complessi processi di attuazione dall’opposizione. richiederanno una continuità e una E se questo non si rivelasse possibile Garantire l’equilibrio politico di governo è la responsabilità primaria coerenza operativa che andrebbe tenuta, per quanto possibile, al riparo e si arrivasse ad una soluzione a maggioranza più ristretta (“Ursula” o Alessandro Forlani da scossoni derivanti da eventuali anche più contenuta), allora le dei partiti della maggioranza. smottamenti del quadro politico e elezioni politiche potrebbero ritener- L’impegno del governo per il rispetto E non possiamo non ricordare, con degli investimenti, da un’alta degli steps previsti per l’attuazione riconoscenza, il ruolo svolto, con percentuale di popolazione sotto la del Piano Nazionale di Ripresa e passione ed abnegazione, in questa soglia della povertà assoluta e un Resilienza, un’occasione unica per il difficile congiuntura, dal Presidente alto tasso di giovani rimasti esclusi superamento di cronici ritardi e del Parlamento Europeo David da formazione e lavoro, una percen- criticità, non deve essere assoluta- Sassoli, venuto prematuramente a tuale di donne occupate molto mente vanificato e/o ritardato, ai fini mancare da pochi giorni, lasciando inferiore alla media europea, una di allinearci agli standards di crescita un grande vuoto e un altrettanto peculiare esposizione alle offensive e di produttività degli stati più grande rimpianto. Come italiani, ambientali e climatiche, tra i paesi avanzati di quella famiglia europea siamo i maggiori beneficiari dei due più duramente colpiti dall’emergenza di cui intendiamo restare parte principali strumenti dell’iniziativa pandemica, sotto il profilo sanitario integrante e, possibilmente, in Next Generation EU, il Dispositivo ed economico, l’Italia, in questa fase, quanto cofondatori, tra i Paesi per la ripresa e la resilienza (RRF, può veramente avviare un secondo trainanti. All’origine di questo 191,5 miliardi da impiegare nel Rinascimento, con un’avveduta, grande intervento finanziario quinquennio 2021-2026) e il efficiente e tempestiva gestione delle dell’Unione Europea, in questo caso Pacchetto di Assistenza alla Ripresa nuove risorse. non più penalizzante, limitativo e per la Coesione e i Territori d’Euro- Uno strumento che impone, peraltro, prevalentemente vincolistico (benché pa (React-Eu, 13 miliardi). Aggiun- di superare i cronici ritardi nelle vincoli ce ne siano), ma incentivante gendo le risorse del Fondo Nazionale cosiddette riforme strutturali (giusti- e propulsivo rispetto alle esigenze di Complementare (30,6 miliardi), zia, fisco, pubblica amministrazione, crescita e di espansione di un’econo- istituito per integrare l’apporto accesso al mercato del lavoro, mia già in affanno, si colloca proprio europeo all’attuazione del PNRR, si semplificazioni, concorrenza), la tragedia pandemica che ha persua- raggiunge un importo di 235,1 nell’adeguamento alla rivoluzione so l’Europa a invertire la rotta delle miliardi. digitale, nell’impulso alla ricerca e politiche rigorose e tendenzialmente Già penalizzata da tempo da una alla formazione, nella realizzazione 6recessive. bassa crescita della produzione e di adeguate infrastrutture. Il Piano 7
“…Ecco perché è importante riscoprire il senso delle relazioni umane e, al tempo stesso, definire nuove regole per il mondo globale”. 8 9
La figura di Pasquale Saraceno Economista cattolico, partecipe della ricostruzione post bellica, teorico della politica di programmazione, valtel- linese di “fede meridionalista”. Nel 150º di fondazione della Bps, profeta inascoltato, della ricostruzio- nell’aprile del 1945 col titolo Per la Franco Monteforte ricostruisce il ne postbellica e della politica econo- comunità cristiana. Principi ruolo e gli studi poco conosciuti del mica degli anni degasperiani. dell’ordinamento sociale a cura di grande economista di Morbegno, Ma dietro quella sua rocciosa solidità un gruppo di studiosi amici di bancaria alla Bocconi, aveva sposato rale una fede trascinante, che faceva dell’impresa privata, in un contesto di scritti in occasione del centenario tecnica e quella laica razionalità Camaldoli, aveva contribuito un nel settembre del 1930 e con cui tre riscoprire ai due amici valtellinesi economia di mercato. dell’Istituto nel 1971. L’articolo è scientifica del suo pensiero stava un gruppo di giovani laureati dell’Azi- anni dopo, quando era stato assunto come fondamento etico e senso Per Saraceno l’unica via d’integrazi- stato pubblicato sul n. 146 (agosto altrettanto saldo sistema di valori one Cattolica che comprendeva tra da Donato Menichella all’IRI come ultimo dell’azione politica e dell’atti- one del Mezzogiorno nell’economia 2021) del “Notiziario della Banca cristiani, fondato sull’idea del gli altri Giulio Andreotti, Aldo responsabile della sezione finanzia- vità economica, al punto che Sara- nazionale era quella di stimolare in Popolare di Sondrio” con il titolo bonum commune della tradizione Moro, Mario Ferrari Aggradi, Gior- menti, si era trasferito a Roma, dove ceno lo aveva voluto già nel ’34 esso, attraverso grandi poli pubblici “Pasquale Saraceno storico della cattolica, del lavoro come base della gio La Pira, Paolo Emilio Taviani, il Ezio Vanoni insegnava già Scienza all’IRI prima come responsabile nei settori dell’industria di base, un Banca Popolare di Sondrio”. Lo dignità dell’individuo-persona e della filosofo del diritto Giuseppe Capo- delle finanze e Diritto finanziario. dell’Ufficio studi e poi come capo autonomo sviluppo economico stralcio della parte iniziale è stato giustizia sociale come fondamento grassi e Ludovico Montini, fratello Fu a Roma che Saraceno, fra le prime della sua segreteria tecnica, facendo- moderno, fondato su una rete diffusa autorizzato dalla direzione del Noti- dell’uguaglianza, lotta al privilegio e del cardinal Montini, futuro Paolo persone, conobbe Sergio Paronetto. ne il suo più stretto collaboratore. di piccole e medie imprese, che i ziario. idea direttiva dello sviluppo econo- VI, che del gruppo era il punto di Nato a Morbegno nel 1911, Paronetto Si era così formata, all’interno del grandi gruppi industriali privati del mico e di una società ben ordinata. È riferimento ecclesiale. Ma il capitolo aveva lasciato la Valtellina con la movimento dei laureati cattolici, Nord – che del sottosviluppo del Padre nobile, insieme a Donato con questo bagaglio etico che, fra il centrale sui problemi economici e famiglia a soli sette mesi seguendo le quella “triade valtellinese” che nel Meridione erano stati fino allora i Menichella e Alberto Beneduce, 1943 e il 1944, Saraceno aveva finanziari era stato interamente scrit- peregrinazioni del padre, impiegato ’44-’45 sarebbe stata il perno della beneficiari e ad esso guardavano delle partecipazioni statali e attivamente partecipato all’elabora- to dalla cosiddetta “triade valtelline- nell’amministrazione statale, ma ai redazione del Codice di Camaldoli, di come mera appendice territoriale del dell’impresa pubblica come espres- zione di quello che è passato alla se”, vale a dire Ezio Vanoni, Pasqua- fratelli Vanoni lo legava la stretta cui Paronetto, per unanime riconosci- proprio stesso sviluppo – non sareb- sione degli interessi collettivi, storia come il Codice di Camaldoli, le Saraceno e Sergio Paronetto, tutti amicizia fra la loro madre, Luigia mento dei suoi autori, fu l’indiscusso bero mai riusciti ad assicurare. fermo sostenitore dello sviluppo che aggiornava la dottrina sociale nativi di Morbegno in Valtellina e Samaden, e la propria, Rosa Dasso- animatore. L’autonomia dello sviluppo industria- autonomo del Mezzogiorno e del della Chiesa e che tanta influenza legati fra loro da forti vincoli di gno, figlia di un’agiata famiglia di Ma Paronetto, morto prematuramente le del Sud diventava così garanzia superamento del dualismo Nord-Sud avrebbe esercitato, nel corso dei amicizia rafforzati dalla comune Berbenno e storica figura del cattoli- nel marzo del ’45, quel Codice non non solo di equilibrio e razionalità come compimento dell’unificazione lavori della Costituente, sull’élite militanza cattolica. cesimo valtellinese, che nel 1907 l’avrebbe mai visto pubblicato. In dello sviluppo economico nazionale italiana, maestro di decine di mana- politica cattolica e sulla formulazione Vanoni e Saraceno erano stati a Mor- aveva fondato il Movimento femmi- compenso la sua sotterranea eredità ma anche strumento di eguaglianza e ger ed economisti aziendali alla dei princìpi fondamentali della nostra begno compagni di classe alle nile delle donne democratico-cristia- nel mondo politico cattolico e giustizia sociale, fine ultimo della Bocconi, alla Cattolica e infine a Ca’ Costituzione, specie in tema di lavoro elementari e la loro amicizia si era ne, nell’ambito di quella che fu in all’interno della stessa IRI sarebbe a politica economica dello Stato. Foscari, protagonista della breve e di ruolo dello Stato nell’economia, consolidata anche dopo il trasferi- Valtellina la prima Democrazia lungo sopravvissuta. stagione della programmazione in cui il nostro Paese andava anche mento dei Saraceno a Milano, nel cristiana di don Enrico Sala. All’IRI, in particolare, era stato economica a fianco di Ezio Vanoni oltre quell’idea di “economia socia- corso delle lunghe estati che Pasqua- Più giovane di sette anni rispetto a accanto a Saraceno negli anni in cui del cui Piano (in realtà solo uno le di mercato” che con Wilhelm le, insieme ai fratelli, amava trascor- Vanoni e Saraceno, Paronetto, allora prendeva corpo la filosofia dell’impr- Franco Monteforte Schema di sviluppo dell’occupazione Röpke si affermava allora in Germa- rere in Valtellina coi Vanoni, a S. caporedattore all’Illustrazione vatica- esa pubblica come strumento di e del reddito in Italia) fu il maggiore nia, e quella concezione del Welfare Martino Valmasino, dov’era matura- na, li aveva presto conquistati con riunificazione nazionale e di supera- artefice, Pasquale Saraceno è solita- State che Lord Beveridge diffondeva to presto anche l’amore per Giuseppi- quella sua disarmante capacità di mento dello squilibrio Nord-Sud, non mente ricordato come il grande tecni- in Inghilterra. na Vanoni, sorella di Ezio, che Sara- unire alla vasta preparazione cultu- in concorrenza ma a fianco co di Stato, il commis d’État, spesso A quel documento, pubblicato ceno, giovane incaricato di tecnica 10 11
davvero, accanto a quelli che dovrà farsi piacere per forza. EMMA E MATILDA Le auguriamo di riuscire a trovare sempre un po’ di serenità, anche quando intorno a Lei ci saranno CON SERGIO tensioni e litigi. Le auguriamo di trovare sempre Gesù Bambino nel suo cuore. Infine La ringraziamo perché noi, il nostro regalo più bello quest’anno lo abbiamo ricevuto con un mese di CRONACA DI UN anticipo: poterLa incontrare a casa sua è stato bellissimo! Eravamo molto emozionate e non INCONTRO... siamo riuscite a dirle quello che volevamo… Ma la cosa più importante oggi la scriviamo qui: grazie di cuore per AL QUIRINALE aver realizzato il nostro desiderio di conoscerLa, nonostante i suoi tanti impegni e grazie per aver sempre rappresentato il nostro Paese con la Sua onestà e gentilezza. Emozione e curiosità si sono mesco- late in un intreccio indissolubile sin Un abbraccio forte dall’arrivo della notizia di essere ricevute dal Presidente della Repub- Matilda ed Emma blica al Quirinale. Il 19 novembre 2021 resterà, per sempre, scolpito nei loro ricordi tra Andrea de Matthaeis, Emma, Sergio Mattarella, Matilde, Ines Cupiraggi Emma, Andrea, Matilda incredulità e riconoscenza. Emma e Matilda mi avevano espres- so questo desiderio durante le difficile accogliere tale richiesta. Ma davanti all’ingresso dell’appartame- hanno inviato gli auguri a Sergio Le soprese per loro non sono finite vacanze estive e io lo avevo raccolto anche consapevole che non bisogna nto del Presidente. Mattarella. perché Mattarella risponde ai loro senza far trasparire quanto fosse mai negare ai bambini che i loro All’annuncio che potevamo entrare auguri con un biglietto autografo. sogni si possano realizzare. E così, fu gioia subito. Caro Presidente, dopo qualche giorno, ho scritto al Emma e Matilda avevano portato dei siamo quasi alla vigilia di un nuovo Care Matilda ed Emma, Presidente Sergio Mattarella e dolci al Presidente, quelli che a Lui Natale e Lei avrà ricevuto già tanti Vi ringrazio molto per la Vostra chiesto udienza. Una breve lettera in piacciono tanto. biglietti e messaggi di auguri per le bella lettera e per gli auguri, che Vi cui illustravo quanto Emma e Con sicurezza e slancio seguivano festività. ricambio con affetto. Matilda ci tenessero a conoscerlo, l’uscere anticipando tutti, correndo Saranno talmente tanti che, magari, Spero che anche Voi abbiate trascor- raccontavo il loro ritorno a scuola in incontro ad una persona che sembra- non riuscirà a leggerli tutti, ma so un bel Natale in famiglia e state presenza e lo studio dei primi articoli va conoscessero da sempre. anche noi vogliamo unirci alle passando bene questi giorni di della Costituzione, il - seppur breve - Ma l’emozione fece dire poche cose persone che le esprimono il loro vacanza. ma intenso percorso di vita, la delle tante preparate. Ci fu però lo affetto. Mi ha fatto tanto piacere incontrarvi malattia di Matilda. spazio per parlare del loro ritorno a Le auguriamo, innanzitutto di e conoscervi e augurarvi un bel L’emozione di quell’incontro aveva scuola in presenza e di quegli articoli riuscire a trascorrere momenti di futuro. contagiato anche mamma e papà, della Costituzione così cari non solo gioia con la sua famiglia e i suoi Un caro saluto Ines e Andrea. al Presidente. La consegna dei regali nipoti, perché un vero Natale si vive Sergio Mattarella Con trepidazione salirono in ascen- coprì quel momento d’incertezza e con le persone che amiamo e che ci sore e attesero di essere chiamati poi la foto, a perenne ricordo. amano. Da tutti noi, Grazie Presidente! senza prima dimenticare di fare la Sentito come “una persona di Le auguriamo di trovare sotto foto con il corazziere che sostava famiglia”, a Natale Emma e Matilda l’albero i regali che Le piacciono Matilda de Matthaeis, il Corazziere, Emma de Matthaeis Il Presidente della Repubblica, Emma e matilda Nemo 13 12 de Matthaeis
Province in mezzo al guado: non più soppresse e non ancora riorganizzate. Il paradosso è che i cittadini non sono più elettori: la definizione degli organi dello storico ente intermedio rimandano alle scelte dei consiglieri dei Comuni appartenenti all’area provinciale o metropolitana. Da anni il tentativo di ridurre un siste- zionale, con la sentenza n. 220/2013 dichiaratamente transitorio. Ora le Province si trovano in mezzo scolastica, strade provinciali, alcune formazione professionale. ma complesso ad uno più semplice ha dichiarò l’illegittimità sia dell’art. 23 Ma la riforma si arrestò dopo la “boc- al guado: non sono più gli enti rappre- competenze sull’ambiente, controllo Si è così aperto il percorso di riasse- affascinato l’élite del nostro Paese, del d.l. n. 201 del 2011, sia degli artt. ciatura” determinata dagli esiti del sentativi - manca persino l’elezione delle discriminazioni nel mondo del gnazione, con forti differenze tra le essendo forte l’ambizione, non 17 e 18 del d.l. n. 95 del 2012, fissan- referendum costituzionale del 4 diretta a suffragio popolare - dotati di lavoro. Oltre alla possibilità di fornire Regioni. Il rischio sempre più eviden- sempre all’altezza della sfida, di do le sue censure quasi esclusivamen- dicembre 2016. chiara identità istituzionale, impegna- assistenza tecnica ai Comuni, ad te è quello di creare tanti sistemi ridisegnare l’articolazione istituzio- te sulla violazione dell’art. 77 Costi- E ora riemergono perplessità di ti anche a definire indirizzi e obiettivi esempio come stazione appaltante. diversi e privi di una visione genera- nale della Repubblica. In questo tuzione. ordine costituzionale, già in prece- programmatici per un territorio di Del pari, alle “omologhe” Città le. (Cosa che stiamo già verificando processo di revisione sono stati coin- Il processo riformatore è stato ripreso denza sollevate, nei confronti della riferimento; ma non possono più metropolitane sono state assegnate le in materia di gestione e tutela della volti tutti gli enti e i relativi sistemi di successivamente con l’approvazione riforma: perplessità che, pur esplici- essere solo aggregazioni funzionali stesse competenze, con maggiori salute) attribuzione a livello territoriale di della legge n. 56 del 7 aprile 2014 tate da alcuni giuristi e solo in parte dei Comuni, così come pensate dalla poteri di programmazione nell’ambi- Ha ancora senso proseguire lungo funzioni, di poteri e soprattutto di (legge «Delrio»), che, in conformità dissipate dalla giurisprudenza della legge Delrio nell’ambito di quel com- to della mobilità, della pianificazione tale percorso? Su materie così delica- risorse finanziarie. alla pronuncia della Corte, ha seguito Corte costituzionale, erano state per plessivo «disegno di una Repubblica territoriale, della strutturazione dei te intervenire è possibile e necessario, A ricevere meno attenzioni - a dirla il percorso della legislazione ordina- così dire “congelate” in attesa delle autonomie fondata su due livelli servizi pubblici e nello sviluppo ma se si ha una visione di sistema eufemisticamente - fu la Provincia ria. In essa, secondo una tecnica di dell’esito del referendum. Se fosse territoriali di diretta rappresentanza economico. perché altrimenti è come guidare a per la quale, infine, il legislatore formulazione non proprio inconsueta prevalso il sì, le Province sarebbero delle rispettive comunità, le Regioni Tutte le altre funzioni delle vecchie fari spenti nella notte. Cosa, in verità, richiese addirittura la soppressione, nella legislazione recente, si annun- state abolite in via di principio, ma e i Comuni» (v. Relazione illustrativa Province dovevano essere riassegnate molto pericolosa. individuando un percorso breve e ciava al comma 51 la «riforma del riproposte in altra forma, con un assai del disegno di legge costituzionale dalla Regione ai vari enti locali. avvalendosi, perciò, anche dell’uso titolo V della parte seconda della probabile aumento di numero, per Renzi-Boschi). Parliamo di materie come l’organi- della legge ordinaria e del decreto Costituzione e delle relative norme di effetto della riconosciuta potestà La scelta della legge Delrio è stata zzazione dello smaltimento dei rifiu- legge. Il cammino si rivelò ben presto attuazione», intendendo così conferi- delle Regioni a ridisegnare il modello quella di lasciare alle Province poche ti, la valorizzazione dei beni culturali, Rita Padovano accidentato perché la Corte Costitu- re alla nuova norma un carattere dell’ente intermedio. funzioni fondamentali: edilizia e rete la protezione dell’ambiente e la 14 15
BENIGNO ZACCAGNINI PROTAGONISTA DEL SUO TEMPO romagnola (rivoluzionaria), la ta” alla quale in quegli anni fa profonda fede religiosa che lo riferimento una mente illuminata ed colloca tra utopia e realtà e che unica che porta il nome di Aldo traspare dal suo pensiero soprattutto Moro. UNA NUOVA con riferimento al concetto evangeli- co “nulla è impossibile a Dio” per È uno scenario unico, irripetibile quello che va in onda alla metà degli traslarlo all’interno dell’impegno anni Settanta in un’Italia flagellata BIOGRAFICA DI politico come motivo più alto, più nobile nel convincimento che la dalla crisi economica, dall’inflazione galoppante, dalla svalutazione della FRASCATORE politica non sia “l’arte del possibile, ma dell’impossibile”. lira, ma anche dall’esplodere del terrorismo che travolgerà nel giro di Nell’introduzione curata da Lucio un biennio proprio quella mente D’Ubaldo, nel rilevare come questo illuminata di Aldo Moro. Nel solco arido della politica attuale, nuovo sforzo politico-culturale In questo quadro Zaccagnini non uno spiraglio di luce è rappresentato dell’autore si inserisca in una sorta di svolge certamente un ruolo di senza dubbio dal nuovo libro di genesi zaccagniniana legata alle secondo piano: convinto assertore Paolo Frascatore: Una democrazia origini riferibili alla sua terra (la della politica del confronto, interpre- più avanzata, La sfida di Benigno Romagna), ad un’avversione consi- ta le esigenze più vere della demo- Zaccagnini (Arduino Sacco Editore). stente (emiliano-romagnola) verso crazia italiana. L’autore riflette soprattutto sul tutto ciò che proveniva dalla Chiesa Si tratta, per quanto riguarda la DC, pensiero e sul magistero politico di e dal mondo cattolico in generale, di uscire dalle secche dell’uso del Benigno Zaccagnini in una fase della non manca di mettere in luce quanto potere per fini elettorali nonché per politica italiana tra le più difficili e abbia inciso la politica, le idee, la favorire un naturale ricambio della processo democratico capace di compiuta” per mettere definitiva- Questo saggio di Paolo Frascatore, drammatiche della storia della cultura e, soprattutto, il comporta- classe dirigente. educare e legittimare, nel contempo, mente una pietra tombale sulla nel mettere in rilievo anche queste Repubblica. mento di Benigno Zaccagnini. Perché una democrazia sana, una il PCI alla democrazia occidentale e, conventio ad excludendum nei ultime problematiche, si snoda E pur tuttavia, non si tratta di un L’autore nel mettere in risalto i politica ispirata dai valori vivono su quindi, all’assunzione di responsabi- riguardi del PCI e, allo stesso tempo, sostanzialmente lungo il percorso semplice excursus storico, quanto sentimenti popolari di allora legati un’esigenza ineliminabile: l’alterna- lità politiche di Governo. ridare una moralità di fondo ad un politico-ideale che ha contrassegnato invece di un’analisi che poggia su ad un segretario politico della DC nza al potere tra forze politiche Non si tratta certamente, come esercizio del potere che se protratto l’azione di Benigno Zaccagnini dal una base ideale solida che fa riferi- anomalo rispetto ai suoi predecesso- diverse, ma comunque rispettose sostenuto da alcuni, di compromesso troppo a lungo senza un sostanziale 1975 al 1980, ossia nel quinquennio mento alle idee, ai comportamenti, ri, ma proprio per questo più vero, della democrazia, della libertà e del storico: la “terza fase” della politica ricambio di classe dirigente, scivola del suo impegno politico quale alle abitudini quotidiane di un più amato e certamente più capace riconoscimento dei diritti della italiana disegnata da Moro è tutta in inevitabilmente nel malcostume, segretario politico della Democrazia personaggio politico (ritenuto di nel saper interpretare i bisogni reali persona umana. funzione dell’alternanza al potere tra nella corruzione e negli scandali. Cristiana. secondo piano) che alla metà degli ed essenziali (insieme alla valorizza- Questa visione politico-sociale le due maggiori forze politiche Il disegno politico moroteo e zacca- anni Settanta diviene, quasi per zione della protesta giovanile legata accompagna Benigno Zaccagnini popolari. gniniano non è certamente facile. incanto, il punto di riferimento soprattutto alle nuove idealità), ne lungo tutto l’arco del suo impegno La sfida (ripresa nel titolo del L’autore ne rileva i contrasti sia politico dei giovani e delle classi traccia un quadro politico personale politico per assumere alla metà degli volume) che Zaccagnini lancia a interni (le forze politiche conserva- popolari più umili e disagiate della e generale con riferimento alla anni Settanta quella che l’autore tutte le forze politiche democratiche trici, nonché alcuni settori della società italiana. Gabriele Papini democrazia italiana, o meglio a definisce quasi una missione nel è proprio quella di contribuire alla stessa DC), sia internazionali (USA L’autore ne tratteggia l’indole quella sorta di “democrazia blocca- saper intraprendere e guidare un realizzazione della “democrazia ed URSS per ragioni diverse). 16 17
I CANDIDATI AL COLLE NEL MONDO DEI WEBNAUTI L’elezione del Presidente della repubblica attraverso lo sguardo dei big data Siamo consapevoli che la nostra costituzione non prevede l’elezione diretta del Presidente della Repubbli- ca, ciò nonostante si è pensato di utilizzare i sofisticati sistemi di big data analysis per osservare non solo quanto vengono ricercati i nomi in Italia dei principali protagonisti di queste elezioni del Capo dello Stato, ma anche, quanto a causa della loro notorietà sono ricercati nel mondo. Iniziamo con il dire che certamente l’interesse per questa elezione è cresciuto enormemente a partire dalla metà di dicembre 2021, soprat- tutto nel Sud Italia. Tra i possibili contendenti maschili chi emerge più di altri è certamente Silvio Berlusconi che certamente attraverso un “spot” mediatico ha illuminato la sua figura rendendo , una elezione appannaggio dei grandi elettori, una elezione di massa. Nella classifica, al secondo posto, soprattutto osservando l’ultimo periodo, anche per il ruolo fino ad oggi ricoperto, si colloca invece Sergio Mattarella. Mario Draghi non è nella lista perché a seguire dalla sua elezione a Presi- dente del consiglio ha un tale indici di ricerca nella rete internet che schiaccia e sovrasta qualsiasi altro protagonista della scena politica italiana. 18 19
Interessante è notare anche il diverso interesse delle varie regioni prese in esame per i diversi nominativi maschili presi in Per quanto riguarda, alcuni nomi femminili che sono stati fatti come possibili successori di Sergio Mattarella, l’interesse considerazione. degli italiani sembrerebbe concentrarsi su due nomi: Marta Cartabia ( al primo posto) e Liliana Segre immediatamente Ma ancora più interessante è notare quale interesse suscitano e quale diffusione planetaria hanno i protagonisti maschili dopo mentre al terzo posto si attesta la Casellati, soprattutto se osserviamo l’ultimo periodo delle tendenze di ricerca. presi in considerazione. Indubbiamente Draghi, Mattarella e Berlusconi hanno una portata similare. L’immagine di ogni possibile candidata è un puzzle che viene ottenuto da differenti gradi di interesse da regione a regione. Per quanto riguarda invece, l’interesse esercitato a livello planetario, decisamente la Segre ed Emma Bonino sembra essere quelle che godono di una maggiore notorietà. Berlusconi Mattarella Moratti Draghi Alberti Casellati Amato Bonino Prodi Segre Casini Cartabia Americo Bazzoffia Letta 20 21
SEGNALAZIONE LIBRI Il manifesto, ovvero la ricerca, dell’associazione Essere qui. Dove va la Chiesa italiana? L'anno della Pandemia è stato per la Chiesa Italiana un difficile banco di prova. Alcune criticità latenti da anni, come lo scollamento con la società reale, la distanza tra Il popolarismo nella realtà locale: fedeli e pastori, l'irrilevanza nel pensiero socio-politico, sono emerse con decisione e hanno rafforzato un senso di origini e storia del Ppi Lazio. smarrimento che comunque veniva da lontano. È sembrato importante interpretare questo segno dei tempi, utilizzarlo La ricostruzione di Luigi Giorgi. come fosse uno stress test o, per usare un termine tradizio- nale, un esame di coscienza, un discernimento per ripartire poi con maggior vigore e consapevolezza. Il Ppi, creato, insieme ad altri, da Luigi Sturzo, ha perse- Una Chiesa che parla prevalentemente "ai suoi" e si fa guito, pur nell’ispirazione religiosa della sua azione, portatrice solo di valori "suoi", che non sa fare sintesi delle l’aconfessionalità, la libertà e la concretezza programmati- tante iniziative sociali che nascono nel suo ambito, finisce ca, nel quadro dell’autonoma e organizzata partecipazione per essere una Chiesa che parla senza contare e agisce del cattolicesimo democratico alle vicende politiche senza parlare. Occorre tornare nel Mondo, riscoprire il nazionali. destino comune che lega Chiesa e società, rioccupare Un Partito moderno e attivo, pur fra contraddizioni e quell'area di confine tra l'essere nel mondo e l'essere del tensioni interne ed esterne, che, nato nel 1919, venne mondo, nello spirito di aiutarsi tutti, di riscoprire e far sciolto dal fascismo, come le altre forze democratiche, nel riscoprire la reciprocità e l'interdipendenza, cercando di 1926. essere lucidi e generosi; tornando a far ardere i cuori più Il volume ricostruisce, attraverso documentazione d’arch- che a insegnare dottrine. Mettere un piede fuori dal suo ivio, articoli di giornali dell’epoca e la più attenta biblio- recinto aiuterà la Chiesa a non cadere e permetterà alla grafia, la formazione e l’opera del Partito popolare italiano società di riconoscerla e forse di imitarla in quella presa di nel Lazio. Ne propone il complessivo e stratificato coscienza per cui nessuno si salva da solo. insediamento territoriale; l’azione sociale e organizzativa È compito anche dei laici attivarsi per un'emancipazione sia nelle campagne che nei centri urbani; la mobilitazione della coscienza fraterna che dia coraggio e un maggiore e il coinvolgimento dei ceti più dinamici della borghesia senso di responsabilità nel dare, nel ricevere e nell'illumi- cittadina e del mondo contadino, dal piccolo proprietario narsi vicendevolmente. In questo difficile momento di al fittavolo al bracciante, nel contesto di un’Italia, nel ricostruzione civile, aiutarsi tutti non è allora sinonimo di difficile Primo dopoguerra, percorsa da violenze e tensioni aiutare tutti, ma è l'impegno per una ricostruzione basata politico-sociali. sull'aiuto vicendevole. Luigi Giorgi, I liberi e forti non vacillano. Il Partito AA.VV. (Essere qui), Il gregge smarrito. Chiesa e società 22 23 popolare nel Lazio (1919-1926), Atlantide editore, 2020 nell’anno della pandemia, Rubbettino, 2021
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