Cheesecake destrutturata di cioccolato e amarene.
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Cheesecake destrutturata di cioccolato e amarene. Un dolce semplice e cremoso, di quelli da tuffare il cucchiaino una, cento volte senza stare a pensarci troppo! Buono e davvero goloso. Fatto di ingredienti pronti, che forse non abbiamo in casa tutti i giorni, ma se volete provarlo vi basterà organizzarvi con la lista della spesa e spendere non più di 10 minuti di tempo per creare questo dessert monoporzione per deliziare la vostra famiglia o i vostri ospiti. Non servono nemmeno abilità o grandi esperienze in cucina, solo un mixer e fruste elettriche. Allora cosa ne dite? Non resta che provare per……. tuffare e rituffare il cucchiaino. INGREDIENTI per 6 PORZIONI: 200 g di biscotti al cioccolato 2 cubetti piccoli di cioccolato fondente 150 g di formaggio spalmabile 250 ml di panna fresca 1 cucchiaio di zucchero a velo vanigliato 1/2 bicchiere di latte 1 vasetto di amarene sciroppate PROCEDIMENTO: Tritare nel mixer i biscotti al cioccolato con i cubetti di cioccolato fondente. A parte in una ciotola mescolare con le fruste elettriche il formaggio spalmabile con la panna fresca e lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema densa e omogenea. Non resta che comporre le nostre cheesecake destrutturate. Versare in ogni bicchierino monoporzione due cucchiaini delle briciole ottenute frullando i biscotti e il cioccolato,
bagnare con un cucchiaio di sciroppo delle amarene e 1 cucchiai di latte, proseguire con 2 cucchiai di crema della crema di formaggio e qualche pezzetto di amarena sciroppata. Ripetere ora gli strati fino a colmare i bicchierini e guarnire con amarene intere la superficie. Dolce frolla di castagne al cioccolato Un dolce che difficilmente attirerà l’attenzione per il suo aspetto accattivante, anzi tutt’altro si presenta come un biscotto bruno e rustico ma di certo può entrare a pieni titoli nella categoria dei “brutti ma buoni”! Inizia così la descrizione di questo dolce insolito, che mi ha conquistata al primo morso. L’ispirazione nasce domenica scorsa quando dopo un pranzo davvero molto abbondante in pieno stile autunnale, è arrivato questo dolce timido ma assolutamente da assaggiare, anche a stomaco pieno e con quella dote speciale delle buone ricette….. farsi ricordare. Dopo una settimana ancora mi frulla in testa, così riprendo quel foglietto volante in cui ho annotato gli ingredienti quasi per caso e ne scrivo una ricetta da condividere con voi. Spero vi conquisti, come ha fatto con me. INGREDIENTI: 200 g di farina 00 100 g di farina di castagne 150 g di zucchero di canna 100 g di burro 2 uova 1 bustina di lievito per dolci
40 g di cioccolato fondente PROCEDIMENTO: In una ciotola amalgamare bene tutti gli ingredienti con il burro ammorbidito a temperatura ambiente e le uova. Per ultimo aggiungere il cioccolato. Per comodità potete utilizzare le gocce di cioccolato fondente, tuttavia io non le avevo in casa e non mi dispiaceva l’idea di un sapore più rustico, così ho spezzettato grossolanamente degli scacchi di cioccolato fondente. Impastare di nuovo per integrare il cioccolato, poi compattare l’impasto, avvolgerlo nella pellicola per alimenti e riporre in frigorifero per 1 ora. Trascorso il tempo riprenderlo, dividerlo in 2 parti che compatteremo fino a dar loro la forma di grandi biscotti. Adagiarli in uno stampo rivestito di carta forno e cuocere in
forno a 180 gradi per circa 20-25 minuti. Sfornare e lasciare intiepidire prima di servire. Crema cappuccino d’orzo Finalmente la primavera, pazza come lo è stata negli ultimi anni. Giornate calde si susseguono a notti fredde e ieri addirittura un vento freddo ha portato con sé fiocchi di neve, mentre gli alberi da frutto sono in piena fioritura! Così aspettando temperature più miti, vi lascio la mia ricetta della crema cappuccino d’orzo. Un dessert fresco con quel sapore che scalda il cuore. L’idea nasce dal mio amore per la panna cotta, golosa, cremosa e fresca, così ogni volta che posso utilizzo la mia ricetta base per declinarla in nuove versioni e nuovi sapori. Oggi l’ho alleggerita e vestita da cappuccino d’orzo, guarnito con un soffice ricciolo di panna montata per un perfetto equilibrio dolce amaro. INGREDIENTI: 250 ml di panna fresca ( + 250 ml per guarnire) 250 ml di latte parzialmente scremato
3 cucchiai colmi di orzo solubile ( + 1/2 cucchiaino per guarnire) 6 g di gelatina in fogli (colla di pesce) 60 g di zucchero di canna PROCEDIMENTO: Prima di tutto mettere a bagno in acqua fredda i fogli di gelatina. Intanto versare in un pentolino 250 ml di panna fresca con il latte, lo zucchero e l’orzo solubile. Amalgamare bene e scaldare senza portare a bollore. Prima che inizi a bollire, spegnere il fuoco e incorporare i fogli di gelatina ammorbiditi e strizzati dall’acqua di ammollo. Mescolare fino a completo scioglimento. Versare il composto ancora caldo nelle tazze o coppette monoporzione.
Lasciare intiepidire per circa 1 ora poi coprire con pellicola per alimenti e riporre in frigorifero per almeno 4 ore. Prima di servire, guarnire con la restante panna fresca montata a neve è un pizzico di orzo in polvere. Torta mimosa Qualche anno fa, ho frequentato un breve corso di cucina, nulla di complicato, organizzato da un associazione di volontariato del paese con ottimi professionisti locali. È stato in generale un corso ben fatto e piacevole, dal quale ho appreso tanti piccoli segreti e mi sono ben infarinata ridendo e scherzando in compagnia. Una delle serate era dedicata ai dessert e il pasticcere gentile e pacato ci ha insegnato qualche ricetta di base, grandi classici tradizionali, facendoli sembrare una delle preparazioni più semplici e naturali che si possano eseguire. Tra queste una ricetta davvero infallibile per fare un delizioso pan di Spagna. Soffice dal sapore delicato e assolutamente perfetto per ogni ricetta che mi frulla in
mente. Anche per una deliziosa torta mimosa. Proprio lei, il dessert simbolo della festa delle donne, ma chi l’ha detto che la torta mimosa si mangia solo l’8 marzo? Decisamente no, così cremosa, profumata e delicata è sicuramente la torta per eccellenza di tutta la primavera e degna concorrente dei dolci tradizionali di Pasqua. INGREDIENTI per il PAN DI SPAGNA: 140 g di farina 00 120 g di fecola 250 g di zucchero 8 uova 1/2 bustina di lievito 1 bustina di vanillina la scorza grattugiata di 1 limone INGREDIENTI per la CREMA PASTICCERA: 5 tuorli d’uovo 165 g di zucchero 125 + 250 ml di panna da montare 500 ml di latte 55 g di farina 00 1 buccia di limone 1 bustina di vanillina INGREDIENTI PER LA BAGNA: 50 ml di Grand Marnier 100 ml di acqua 50 g di zucchero zucchero a velo per guarnire. PROCEDIMENTO: Montare le uova per il pan di spagna con lo zucchero e la scorza grattugiata del limone , con lo sbattitore elettrico
per circa 8-10 minuti. Otterremo un composto molto cremoso e leggero che avrà quasi triplicato il volume iniziale. Sempre mescolando, incorporare poco per volta la farina, la fecola, il lievito e la vanillina ben setacciati. Dividere il composto ottenuto in due stampi rotondi imburrati e infarinati, infornare a 180 gradi per circa 20 minuti. Terminata la cottura estrarre i pan di Spagna e lasciarli raffreddare. Nel frattempo passiamo alla preparazione della crema pasticciera. Mettere il latte con 125 ml di panna fresca in un pentolino sul fuoco. Montare i tuorli con lo zucchero e incorporare la farina setacciata e la buccia di limone grattugiata. Versare il composto ottenuto nel latte bollente e portare a ebollizione sempre mescolando. A cottura ultimata lasciare raffreddare la crema poi incorporare i restanti 250 ml di panna montata a neve mescolando dal basso verso l’alto. A questo punto non resta che assemblare il dolce. Rimuovere dallo stampo uno dei due pan di Spagna, togliere il bordo ambrato ricavando così un pan di Spagna giallo che andrà tagliato a cubetti. Porre l’altro pan di spagna su un piatto rotondo da portata, bagnare con il preparato a base di Grand Marnier diluito con l’acqua e lo zucchero, poi versare sulla base inumidita la crema pasticciera fredda e ricoprire con i cubetti di pan di spagna. Per finire spolverare con zucchero a velo. Torta di pere e cannella Sono bastati i primi raggi di sole per farmi ricordare che la primavera è alle porte! Stavo già iniziando a stilare una lista di tutti i lavori di potatura e pulizia da fare in giardino e mille altri pensieri
con la voglia di libertà che si fa sempre più pressante, poi…… il vento! Non un vento qualsiasi ma la bora fredda glaciale che ha sferzato magnifiche giornate di sole brillante. Mi sono ritirata nella mia casa “guscio” come una lumaca che riaprire la porta solo quando il sole finalmente scalderà la pelle e si sentirà il profumo dei fiori. Il vento mi destabilizza, così rispolvero ancora una volta i profumi dell’inverno e preparo una torta che profuma di cannella con le pere dritte in piedi, come se volessero sfidare il vento. L’ultimo tocco è un glassatura del tutto con ottima melata d’abete della montagna. Non resta che l’assaggio. 180 g di zucchero 3 uova 200 ml di olio di arachidi 200 g di farina 00 1 cucchiaino di lievito per dolci 1 cucchiaino raso di cannella in polvere 3 pere mature ma ancora ben sode miele melata d’abete per guarnire (in alternativa potete usare il miele che preferite) PROCEDIMENTO: In una ciotola amalgamare bene le uova con lo zucchero, poi versare sempre mescolando l’olio di arachidi. Quando il composto risulterà bello cremoso e omogeneo, Incorporare la cannella, la farina e il lievito setacciati.
Foderare una tortiera con carta forno e versarvi l’impasto ottenuto. Sbucciare le pere, senza rimuovere il picciolo, tagliare la base creando un piano d’appoggio del frutto piatto e con il coltello rimuovere il torsolo all’interno. Adagiare le pere in piedi nell’impasto,poi con le basi tagliate ricavare una dadolata di polpa da distribuire nella restante torta, affinché ogni fetta abbia la giusta umidità e sapore della frutta. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi con modalità statica per circa 30 minuti. Controllare la cottura facendo la prova dello stecchino. Sfornare, lasciare intiepidire e pennellare sia la superficie della torta, sia le pere tiepide con la melata di abete o il miele che avete scelto in alternativa. Millefoglie di meringa ai
lamponi e panna fresca Come promesso, eccomi qui con il mio dolce di San Valentino a base di meringhe. Frutto del mio primo esperimento in fatto di meringhe e del riciclo dei soliti albumi. Non vado pazza per questo tipo di preparazione ma ho visto troppe volte le torte Pavlova, abbastanza da stimolare la mia curiosità per quelle torte così belle, scenografiche con panna e frutta fresca. Ed è proprio a quel tipo di preparazione che mi sono ispirata, riducendo un po’ la quota di meringa e sostituendo la frutta fresca con la mia confettura casalinga di lamponi. Risultato ottimo! Il dolce è molto più cremoso e goloso di quanto pensassi. Da mangiare con il cucchiaino che si tuffa letteralmente tra tanta golosità. La fragranza della meringa stempera bene la morbidezza ed il sapore avvolgente di panna e confettura, per finire con la nota fresca e un po’ acidula dei lamponi freschi. Ammetto di essermi proprio dovuta ricredere su questo tipo di preparazione e mi riservo di provare una vera pavlova quest’estate quando la buona frutta fresca saporita e succosa abbonderà. Non mi resta che augurarvi un meraviglioso SAN VALENTINO a tutti per celebrare non solo l’amore di coppia ma l’affetto in generale, per i cari, per chiunque in fondo quel che conta è l’amore e non è mai troppo! ❤️ INGREDIENTI PER CIRCA 20 MERINGHE: 3 albumi 240 g di zucchero a velo vanigliato PER LA MILLEFOGLIE: confettura di lamponi 250 ml di panna fresca lamponi freschi per guarnire
PROCEDIMENTO: Montare a neve gli albumi. Nel frattempo aggiungere poco per volta lo zucchero a velo vanigliato. Continuare a mescolare con lo sbattitore elettrico fino ad ottenere un composto denso e lucido. Raccogliere il composto per la meringa in un sac a poche e
realizzare dei riccioli di composto direttamente nella teglia del forno foderata di carta. Io ho semplicemente disteso con il cucchiaio 2 cucchiai di composto ottenendo dei dischetti ma potete dare la forma che preferite. Cuocere in forno preriscaldato a 90° per circa 2 ore lasciando lo sportello leggermente aperto, magari con il classico cucchiaio di legno. Trascorso il tempo di cottura sfornare e lasciare raffreddare completamente. Prima di comporre la millefoglie montare a neve la panna fresca senza aggiungere zucchero, poiché basterà la dolcezza degli altri ingredienti e stemperare 4-5 cucchiai di confettura di lamponi con 1-2 cucchiai di acqua tiepida, per alleggerirla e renderla più cremosa. Comporre il dolce poco prima di servire intervallando ai dischi di meringa 1-2 cucchiai di panna montata e 1 cucchiaino di confettura di lamponi. Guarnire con lamponi freschi e servire. BUON SAN VALENTINO ❤️.
Gnocchetti alle barbabietole su crema di formaggio erborinato piccante Continua la mia collezione di piatti rosa per celebrare San Valentino e tutte le sue tenere sfaccettature. Sorrido e penso agli anni dell’adolescenza, delle scuole medie quando ancora si sognava di trovare il proprio fidanzatino, con gli occhi realmente a forma di cuore, quando gli unici problemi che interrompevano la quotidianità erano i timori di un’interrogazione a sorpresa! O forse no? C’erano gli innamoramenti , quelli grandi, sognanti, da farfalle nello stomaco, guardando qualcuno in particolar modo, che riassumeva tutte le caratteristiche desiderate, ma che spesso non avrebbe mai nemmeno saputo di essere tanto amato in segreto. I tempi in cui si scarabocchiavano nomi e cuoricini ovunque. Così a San Valentino per gli amori dichiarati spuntavano cioccolatini, soprattutto i classici baci Perugina di cui si conservavano le celebri frasi racchiuse all’interno, come ricordi o testimonianze di quel momento di folle amore e pupazzetti colmi di cuori e dolci frasi o altisonanti “TI AMO!” di cui francamente nessuno poteva ancora capirne il valore. Ma c’erano anche gli amori non corrisposti, quelli consumati nell’ombra e corredati solo di lacrime amare, quando sembrava che la vita non potesse essere più crudele di così, quando ci si convinceva di essere perfette per quella creatura altrettanto perfetta ai nostri occhi e che un giorno di sicuro se ne sarebbe accorto! Che malinconia e che tenerezza quei ricordi che sembrano ora chiusi in una vecchia scatola da riporre in soffitta proprio accanto ai giocattoli riposti poco prima. Scatole di ricordi, incartate con soffici nuvole rosa. INGREDIENTI PER I GNOCCHI:
180 g di barbabietole rosse precotte 280 g di patate lesse farina q.b. 1 uovo sale fino noce moscata macinata fresca PER IL CONDIMENTO: 50 ml di panna fresca 100 g di formaggio erborinato piccante PROCEDIMENTO: Con il frullatore ad immersione, frullare la barbabietola precotta insieme all’uovo, fino ad ottenere una crema densa. Impastare la crema di barbabietola ottenuta con le patate ridotte a purea, un pizzico di sale fino e noce moscata grattugiata fresca.
Incorporare ora la farina, poco per volta, fino ad ottenere un composto ben lavorabile ma ancora soffice. Prelevare piccole porzioni di impasto, farle rotolare sul piano infarinato per formare dei filoncini del diametro di circa 1 cm e 1/2 e tagliare i gnocchetti. Proseguire fino ad esaurimento dll’impasto. Cuocere i gnocchi ottenuti in abbondante acqua salata per
pochi minuti. Quando affiorano in superficie sono cotti , scolarli e condirli con un filo di olio extravergine di oliva. A parte scaldare la panna fresca e sciogliervi il formaggio erborinato piccante, ridotto a tranci, per facilitare l’operazione. Impiattare con 2-3 cucchiai di crema di erborinato e adagiarvi sopra la porzione di gnocchi. Servire caldo. Semifreddo ai lychee Non so voi, ma io per le feste di Natale mi ritrovo sempre con qualche frutto esotico nel carrello. Le proposte non mancano in questo periodo e la voglia di sperimentare si fa strada senza chiedere il permesso. Così ho deciso di condividere una ricetta che ho fatto tempo fa, quando il mio occhio è caduto su un succo di frutta alternativo, il succo di lychee! In verità l’idea era quella di servirlo fresco facendone un cocktail analcolico ma all’assaggio non mi ha entusiasmata molto, l’ho trovato un po’ stucchevole, a dispetto del frutto fresco che invece amo e che a mio parere ha un sapore più fresco e lievemente acidulo, forse simile all’uva. Non volendo gettarlo ho deciso di
rischiare un po’ e trasformarlo in un semifreddo dai profumi e colori esotici. Vi dirò a noi è piaciuto e mai avrei detto che potesse risultare un dessert così fresco e gradevole da quel succo. Così mi sono ritrovata a gustare il mio semifreddo, soddisfatta sia della scoperta, sia di aver evitato sprechi alimentari. Poi ripensando a quei frutti esotici che tanto vanno di moda a Natale, mi sono chiesta se non fosse un’idea carina e diversa dal solito da proporre, magari per un dolce che non appesantisce e rinfresca dopo i lauti pranzi e cene in famiglia. Ecco a voi la ricetta, augurandovi che l’anno in arrivo sia molto meglio di quello che lasciamo. Il 2020 ha segnato un triste ricordo in ognuno di noi, non resta che sperare in un 2021 che possa restituirci salute e serenità. INGREDIENTI PER IL SEMIFREDDO: 250 ml di panna fresca 250 ml di succo di lychee 70 g di zucchero al velo vanigliato 8 g di colla di pesce in fogli INGREDIENTI PER GUARNIRE: (facoltativi) Lychee freschi petali edibili di fiordaliso polvere di kaffir lime PROCEDIMENTO: Mettere in ammollo in acqua fresca i fogli di colla di pesce per farli ammorbidire.
Intanto versare la panna fresca in un pentolino, aggiungere lo zucchero a velo vanigliato, amalgamare e scaldare il composto a fiamma dolce, senza portarlo a bollore. Prima che inizi a bollire, togliere dal fuoco e unire la gelatina in fogli ben strizzata. Amalgamare con la frusta fino a che la colla di pesce risulterà ben sciolta. Unire in fine, sempre amalgamando il succo di lychee, fino ad
ottenere un composto omogeneo. Versare direttamente il composto nello stampo (o stampini/ coppette monoporzione se preferite) e riporre in frigorifero per almeno 6 ore. Terminato il tempo di riposo, estrarre il semifreddo dal frigorifero e porzionarlo. Guarnire a piacere con spezie, fiori e frutti freschi. Torta alla crema di nocciole Per le feste di questo Natale 100 % homemade, ho pensato a questa torta alla crema di nocciole.
L’ho preparata un po’ di tempo fa con le nocciole delle mie piante, cimentandomi in prima battuta con la creazione della pasta o burro di nocciole. Ho scoperto che si tratta di una preparazione molto semplice ed è la base di molte altre ricette che a poco a poco sperimenterò. Ma il primo utilizzo non poteva che essere una torta tradizionale, alta, soffice e cremosa, fatta a strati di buon pan di spagna anch’esso realizzato in casa. Certo questa ricetta richiede diversi passaggi e un po’ di tempo da dedicare alla cucina, perciò è perfetta se amate cucinare piatti speciali per le occasioni importanti, ma se volete comunque prepararla , per non rinunciare ad una bella torta casalinga pur non disponendo di molto tempo, potete usare qualche piccola scorciatoia! Il primo passo è acquistare nocciole già sgusciate e spellate, questo già eviterà il tempo di sgusciarle e togliere le pellicine scure residue dopo la tostatura, limitando la preparazione della pasta di noccciole a pochi minuti. Il secondo passo consisterà nell’acquistare un buon pan di spagna, ne esistono di molto buoni anche in commercio, già tagliati in dischi perfetti. Spero di avervi dato buoni consigli e di essere riuscita a condividere con voi una torta golosa e casalinga che possa portarvi il migliore augurio di buon Natale, da passare nel calore delle vostre famiglie, aspettando un anno migliore di quello che lasciamo. INGREDIENTI: 1/2 bicchiere di liquore alla mandorla per dolci 1/2 bicchiere di latte parzialmente scremato 1 manciata di nocciole intere per guarnire INGREDIENTI per il PAN DI SPAGNA: 6 uova 200 g di zucchero 90 g di farina 00
80 g di fecola di patate PANEANGELI 1/2 bustina di lievito per dolci PANEANGELI 1 bustina di vanillina PANEANGELI la scorza grattugiata di 1 limone INGREDIENTI PER LA CREMA DI NOCCIOLE: 200 g di pasta di nocciole, vedi ricetta Pasta di nocciole. 250 ml di panna fresca 100 g di mascarpone PROCEDIMENTO: In una ciotola capiente montare a crema con le fruste elettriche per circa 10 minuti, le uova intere con lo zucchero. Otterrete una crema molto voluminosa e soffice. aggiungere la scorza grattugiata di un limone e la vanillina. Infine incorporare gradualmente la farina, la fecola e il lievito per dolci, setacciandoli e mescolando sempre con le fruste elettriche. Dividere il composto ottenuto in 2 tortiere del diametro di circa 24 cm, foderate di carta forno e cuocere in forno pre- riscaldato a 180 gradi in modalità statica per circa 20 minuti o fino a quando la superficie dei dischi di pan di spagna, inizierà a dorarsi. Sfornare e lasciare raffreddare. Nel frattempo passiamo alla preparazione della crema di
nocciole. Amalgamare la pasta di nocciole al mascarpone, poi incorporare la panna fresca montata a neve, mescolando dal basso verso l’alto per dare leggerezza al composto. Passiamo alla composizione della torta. Adagiare nel piatto da portata il primo disco di pan di spagna, inumidirlo con metà del liquore alla mandorla, miscelato al latte. Farcire con circa 1/3 della crema alla nocciola ottenuta e ripetere l’operazione con il secondo disco di pan di spagna. Utilizzare l’ultima parte di crema alle nocciole per la copertura ed il decoro dei bordi. Guarnire con alcune nocciole intere, tostate. Lasciare riposare in frigorifero almeno 2 ore prima di servire.
Salamina da sugo su petali di pere arrosto al timo e miele Per le feste di Natale sulle tavole Ferraresi non può mancare La salamina da sugo. Un concentrato di puro sapore….. non proprio leggera, questo va detto ma sempre ottima e un assaggio non bisogna proprio farselo sfuggire. Solitamente servita come secondo piatto, viene abbinata al purè di patate per ingentilirne il sapore ma io voglio proporvela così, con un accostamento fruttato. Questo abbinamento la rende più adatta ad un antipasto sfizioso, per questo ne basta un assaggio. Con questa ricetta rivisito un piatto assaggiato nella mia infanzia, rielaborandolo a modo mio. Le pere cotto al forno ed il miele dolce e avvolgente, bilanciano ed accompagnano la naturale piccantezza di questo straordinario prodotto tipico dal sapore robusto. Spero che l’abbinamento vi piaccia. Non mi resta che augurare buona salamina da sugo a tutti e soprattutto BUONE FESTE! INGREDIENTI PER 8 PERSONE: 1 salamina da sugo (io ho usato spicchi precotti) 6 pere mature e sode 4-5 rametti di timo fresco 3 cucchiai di zucchero di canna miele d’acacia PROCEDIMENTO: Mondare e tagliare a fette dello spessore di circa 1/2 cm le pere. Potete scegliere il tipo di pere che preferite, purché siano mature ma sode.
Adagiare le fette di pera ricavate, direttamente sulla placca del forno foderata di apposita carta e condirle con lo zucchero di canna e le foglie di timo fresco. Infornare a 180 gradi con funzione ventilata per circa 15 minuti. Le pere dovranno risultare cotte, senza sfaldarsi. Mantenere in caldo Per la salamina io ho utilizzato spicchi precotti di un ottimo produttore locale, limitandomi solo a seguire le istruzioni di cottura riportate sull’involucro. Sono molto buoni e pratici ma se preferite potete acquistare una salamina da sugo e cuocerla nel modo tradizionale, o addirittura riciclare una rimanenza di salamina visto che ne serve poca per ogni porzione e durante le feste spesso rimangono molti avanzi da non sprecare. Impiattare con qualche fetta di pera cotta, mantenuta al caldo e qualche fetta sottile di salamina calda. Guarnire con un
filo di miele d’acacia e servire.
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