Certificati bianchi: il concetto e le esperienze

Pagina creata da Raffaele Santini
 
CONTINUA A LEGGERE
Certificati bianchi: il concetto e le esperienze
Certificati bianchi:
il concetto e le esperienze

    Questa brochure è stata realizzata
    nell’ambito del progetto europeo deno-
    minato EuroWhiteCert.
    Per maggiori informazioni sul progetto e
    sui suoi partecipanti si invita a visitare il
    sito web di EuroWhiteCert o a contattare
    il suo co-ordinatore all’indirizzo
    nicola.labanca@polimi.it
Certificati bianchi: il concetto e le esperienze
1

INTRODUZIONE
La Commissione, il Parlamento e il Consiglio        economico per il raggiungimento degli attuali
Europeo hanno dimostrato rinnovato impegno          e futuri obiettivi di risparmio energetico. La
e interesse sul tema dell’efficienza energetica     loro introduzione nasce dall’esperienza matu-
con l’emanazione di nuove direttive (si veda ad     rata attraverso altri strumenti di mercato cor-
esempio la recente Direttiva 2006/32/CE su          rentemente in uso in Europa, quali, ad esem-
Efficienza e Servizi Energetici) e la pubblica-     pio, i certificati verdi e il sistema europeo di
zione del Libro Verde sull’Efficienza Energeti-     emission trading (EU-ETS).
ca che indicano il meccanismo dei certificati
                                                    La presente brochure riporta sinteticamente
bianchi come un possibile strumento da im-
                                                    l’esperienza maturata e le caratteristiche fon-
piegarsi per la diminuzione dei consumi ener-
                                                    danti di questo meccanismo nelle versioni at-
getici.
                                                    tualmente esistenti in diversi paesi europei e,
I certificati bianchi non sostituiscono, ma ser-    a partire da queste, presenta criticamente le
vono da complemento agli attuali meccanismi         possibilità di implementazione di un sistema
e programmi di politica energetica, avendo          europeo di certificati bianchi.
come scopo principale una riduzione del costo

OBIETTIVI
 I benefici di un aumento delle azioni di ri-       dell’Unione Europea, creando allo stesso tem-
sparmio energetico sono molteplici. La dimi-        po nuovi posti di lavoro.
nuzione della domanda di energia rende più
                                                    I certificati bianchi (CB) sono impiegati con
affidabili i sistemi di approvvigionamento e-
                                                    l’intento di garantire l’effettivo ottenimento
nergetico, riduce le emissioni di gas a effetto
                                                    degli obiettivi di risparmio dichiarati, mentre
serra e riduce l’inquinamento, mentre
                                                    l’eventuale possibilità di un loro scambio vuole
l’introduzione di nuove tecnologie a basso
                                                    favorire il raggiungimento di questi obiettivi in
consumo potrebbe aumentare la competitività
                                                    maniera economicamente conveniente.

  Principali benefici dei CB:
   • La certificazione garantisce l’effettivo raggiungimento dei risparmi dichiarati.
   • Consentire lo scambio di CB potrebbe ridurre i costi delle azioni di risparmio associate.
   • I CB potrebbero rendere accessibili potenziali di risparmio energetico non raggiungibili
      con altri strumenti di politica.
   • I CB possono ridurre la pressione sulla spesa pubblica.
   • I CB possono favorire la creazione di un mercato per le ESCO.
  Possibili controindicazioni:
   • I CB non garantiscono la diminuzione dei consumi energetici di un paese.
   • I costi di transazione legati ai CB potrebbero essere elevati.
   • I CB potrebbero favorire soltanto le soluzioni di risparmio più competitive sul mercato.
   • Un sistema europeo di CB potrebbe richiedere misure sostanziali di armonizzazione delle
      politiche energetiche in uso nei diversi paesi.

IMPLEMENTAZIONE
Sino a oggi i CB sono stati sempre associati a      tivi rispetto allo scenario “business as usual”.
degli obblighi di risparmio. I soggetti obbligati   Tali certificati possono essere impiegati dai
(tipicamente distributori o venditori di ener-      soggetti obbligati per soddisfare gli obblighi di
gia) sono tenuti a farsi riconoscere da un ente     risparmio o essere venduti e acquistati dagli
terzo un numero di CB corrispondente a un           attori ammessi a partecipare a un eventuale
obiettivo quantitativo di risparmio energetico.     mercato.
I CB sono emessi per progetti generalmente
                                                    Un meccanismo di CB non implica necessa-
sviluppati dai soggetti obbligati o da Energy
                                                    riamente l’introduzione della possibilità di
Service Companies (ESCO) quando i risparmi
                                                    scambio di certificati in un mercato.
energetici da questi generati risultano aggiun-

                                                                                                        1
2

PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI CERTIFICATI BIANCHI
L’attivazione di un sistema di CB non è compi-        • Come si possono definire obiettivi di ri-
to facile. Lo schema sottostante riassume le             sparmio appropriati?
principali attività della fase di progettazione.      • A partire da quale periodo andranno rag-
                                                         giunti questi obiettivi?
                                                      • Chi saranno i soggetti obbligati a realizza-
      Nomina di un organismo indipendente
       per l’emissione di certificati bianchi
                                                         re questi obiettivi?
                                                      • Come si può assicurare che gli utenti fina-
                                                         li che finanziano il meccanismo ne rice-
                                                         vano effettivi benefici?
     Definizione certificati: unità, tecnologie,      • In quanto tempo gli obblighi dovranno
              eligibilità, validità, ecc.                essere soddisfatti?
                                                      • Quale sarà il periodo di validità dei certi-
                                                         ficati? Saranno bancabili? Si potranno
     Formulazione regole del sistema: trading,           prestare?
          parti coinvolte, obblighi, ecc.             • Quali progetti e quali settori saranno
                                                         ammessi alla certificazione?
                                                      • Quali interazioni esisteranno con altri
       Creazione sistema di registrazione e              strumenti di politica energetica?
        sistemi di monitoraggio e verifica            • Come si eviterà che l’esistenza di altri
                                                         strumenti possa portare a un doppio con-
                                                         teggio delle azioni di risparmio?
     Formulazione regole di soddisfacimento           • Quale sarà il sistema di misura e verifica
     degli obblghi; definizione delle sanzioni           dei risparmi più accurato, più semplice
                                                         da applicare e meno costoso?
                                                      • Come garantire indipendenza e compe-
     Organizzazione restituzione certificati da          tenza tecnica dell’ente certificatore?
           parte dei soggetti obbligati               • Come assicurare una sufficiente liquidità
                                                         del mercato di certificati istituito?
                                                      • Come potrà il sistema favorire
                                                         l’innovazione delle tecnologie per il ri-
Durante la progettazione del sistema è neces-            sparmio energetico?
sario affrontare efficacemente una serie di           • I programmi che agiscono sui comporta-
questione chiave.                                        menti potranno essere certificati e valu-
                                                         tati?

ESPERIENZE IN EUROPA
In Europa un certo numero di paesi ha già im-
plementato un sistema di CB o sta seriamente
considerando di farlo. Mentre in Italia i CB         Paese
                                                                     Obiettivo e pe-    % della do-
esistono da gennaio 2005, la Francia ha dovu-                            riodo         manda annaule
to attendere il 2006. In Gran Bretagna i sog-
                                                                       7.5 PJ/anno           1.7%
getti obbligati possono scambiare i certificati      Danimarca
                                                                         2006-13        (fine periodo)
attraverso contratti bilaterali dal 2002. La
Danimarca e l’Olanda stanno seriamente con-                           194 PJ totali          1%
siderando di introdurre il sistema in un futuro      Francia
                                                                        2006-08            (media)
prossimo. Nelle Fiandre (Belgio) sono in vigo-
re obblighi di risparmio per i distributori di       Gran Bretagna
                                                                      468 PJ totali          1%
energia elettrica che però non possono scam-                            2005-08            (media)
biare i certificati.
                                                                      230 PJ totali         0.5%
                                                     Italia
                                                                        2005-09            (media)
Nella maggior parte dei casi i soggetti obbliga-
ti sono i venditori di elettricità e di gas. Fanno                     65 PJ totali          1.8%
                                                     Olanda
                                                                      entro il 2020     (fine periodo)
eccezione Italia e Fiandre che hanno istituto
obblighi di risparmio per i distributori.

                                                                                                             2
3

I settori e le tecnologie ammessi alla certifica-                      ottenuti presso abitazioni di famiglie a basso
zione variano notevolmente. Mentre in Fran-                            reddito. Anche l’Italia ammette tutti i settori di
cia sono ammessi, almeno in linea di princi-                           uso finale dell’energia richiedendo, però, che i
pio, tutti i settori non coinvolti nel EU-ETS, la                      distributori di elettricità e gas realizzino alme-
Gran Bretagna si limita al settore domestico e                         no metà del loro obiettivo nei settori di com-
impone che almeno il 50% dei risparmi siano                            petenza.

      MISURAZIONE E VERIFICA DEI RISPARMI
Misurazione e verifica (M&V) dei risparmi                              dologie analitiche in cui i risparmi sono calco-
energetici realizzati sono l’elemento chiave da                        lati dalla rilevazione in situ di pochi parametri,
cui dipende l’efficacia di un sistema di CB. Tali                      alle metodologie a consuntivo in cui i consumi
risparmi non possono essere misurati diret-                            sono misurati con apparecchi e personale de-
tamente, ma devono essere ricavati dal con-                            dicati prima e dopo l’intervento. Chiaramente,
fronto dei valori (misurati o stimati) dei con-                        più la metodologia è sofisticata, più alti sono i
sumi di riferimento precedenti la realizzazione                        costi associati.
dell’intervento (la cosiddetta base line) e quelli
                                                                        I costi d’impiego di metodologie di M&V
a essa successivi.
                                                                       complesse sono tipicamente troppo elevati per
                                                                       progetti di piccole o medie dimensioni. Per
                                                                       questo motivo sono stati sviluppati protocolli
                                                                       in cui i risparmi associabili a date categorie di
                      RIFERIMENTO                                      intervento sono stabiliti a priori (ex-ante). I
ENERGIA CONSUMATA

                                                                       costi di verifica e di certificazione di questi
                                              ENERGIA RISPARMIATA      interventi vengono così sensibilmente ridotti.
                                                                       Sino ad ora tre paesi hanno applicato metodo-
                                                                       logie ex-ante a molti progetti di piccole e me-
                         MISURAZIONE PRESTAZIONI ENERGETICHE           die dimensioni. A mo’ d’esempio si può consi-
                                                                       derare la valutazione standardizzata impiegata
                                                                       in Italia per i risparmi associabili
                                                                       all’installazione di una lampada fluorescente
           PRE-INTERVENTO              POST-INTERVENTO                 compatta, calcolati a priori sulla base di stime
                                                                       statistiche che tengono conto delle ore di uti-
                                                                       lizzo del dispositivo, della possibilità che que-
                                                                       sto sia danneggiato e/o inutilizzabile, della
La baseline può però non mantenersi costante                           possibile “non addizionalità” dell’installazione.
a causa della variazione di alcuni dei parame-
tri che la determinano, quali, ad esempio, i                           L’affidabilità e l’armonizzazione delle metodo-
tempi di utilizzo o le prestazioni di una data                         logie di M&V attualmente in uso (siano esse
apparecchiatura, le condizioni atmosferiche, la                        ex-ante o a consuntivo) è fondamentale per
collocazione geografica, ecc.. Attualmente so-                         garantire l’affidabilità del sistema di certifica-
no in uso diverse metodologie di M&V, cia-                             zione ed evitare una perdita di credibilità in un
scuna caratterizzata da un proprio livello di                          possibile mercato di certificati. La standardiz-
precisione e da un proprio costo; dalle meto-                          zazione di tali metodologie è possibile solo per
                                                                       alcuni tipi di intervento in specifici settori.

                    Gli attori principali di un possibile sistema di CB possono essere:

                     •   Gli organi di governo, responsabili dell’implementazione del sistema e della nomina
                          degli enti addetti al controllo del suo funzionamento.
                     •   I venditori o i distributori di energia, solitamente scelti come soggetti obbligati a
                          raggiungere predeterminati obiettivi di risparmio.
                     •   Le Energy Service Companies (ESCO), che possono vedersi attributi CB per i pro-
                          getti di risparmio energetico realizzati.
                     •   Le co-operative immobiliari, che, tra le altre cose, possono realizzare interventi di
                          ristrutturazione di edifici che portano all’emissione di certificati bianchi.
                     •   I partecipanti all’EU-ETS, che necessitano di crediti per soddisfare gli obblighi sta-
                          biliti dal sistema di emission trading.

                                                                                                                            3
4

TRASPARENZA E LIQUIDITÀ DEI MERCATI DI CERTIFICATI
I mercati di certificati sono generalmente isti-     • creando piattaforme di scambio che in-
tuiti con lo scopo di raggiungere predefiniti           formano su volumi e prezzo delle transa-
obbiettivi di risparmio al minor costo. Suffi-          zioni,
ciente trasparenza e liquidità sono però un          • allargando l’area geografica di riferimento
prerequisito. L’efficienza economica di questi          e creando collegamenti con altri sistemi
mercati si può infatti realizzare solo in presen-       di certificazione,
za di consistenti opportunità di scambio e di        • consentendo (in maniera limitata) il pre-
un numero elevato di operatori che dispongo-            stito e la bancabilità dei certificati,
no di sufficienti informazioni su prezzi e pro-      • assicurando durata e consistenza della
dotti.                                                  domanda (stabilendo ad esempio obietti-
La trasparenza e la liquidità di un mercato             vi di risparmio di lungo e medio termine)
possono migliorarsi:                                 • creando un mercato del termine,
                                                     • introducendo prodotti finanziari.

INTERAZIONI CON ALTRI STRUMENTI DI POLITICA ENERGETICA
I certificati bianchi possono interagire con        manda di elettricità causato dai CB induce una
altri strumenti per la politica energetica. Con-    diminuzione del prezzo dell’energia elettrica, i
tribuendo alla generazione di risparmi addi-        costi per il raggiungimento dei suddetti obiet-
zionali i CB inducono una diminuzione della         tivi possono aumentare nuovamente.
domanda di energia primaria e delle emissioni
di gas serra collegate. Questo implica, ad e-
                                                    I CB riducono il bisogno di introdurre incenti-
sempio, che i CB possono abbassare i costi
                                                    vi economici per l’efficienza energetica, ma,
dovuti all’EU-ETS.
                                                    allo stesso tempo, riducono i possibili introiti
Dal momento che gli obiettivi per la produzio-      dovuti a tasse sul consumo di energia. Si rac-
ne di elettricità da fonti rinnovabili sono tipi-   comanda che misure quali diagnosi energeti-
camente espressi come percentuali della do-         che e campagne di informazione sull’esistenza
manda complessiva di energia elettrica, i ri-       di soluzioni per il risparmio energetico eco-
sparmi energetici indotti dai CB possono ri-        nomicamente convenienti siano incrementate
durre anche i costi per il raggiungimento dei       in concomitanza con l’introduzione di un si-
questi obiettivi. Tuttavia se il calo nella do-     stema di CB.

PROGETTI ESEMPIO
Quali progetti per l’efficienza negli usi finali
dell’energia possono essere certificati? Di
seguito sono illustrati alcuni esempi di
progetti già realizzati per i quali potrebbero
essere emessi certificati bianchi (la descrizione
riporta anche i soggetti realizzatori e i
risparmi generati).

Installazione di motori ad alta
efficienza in una fabbrica del vetro
in Portogallo.
Anziché riparare i motori esistenti l’azienda ha
installato motori nuovi e più efficienti realiz-
zando un risparmio energetico complessivo di
144.060 kWh/anno.

                                                                                                       4
5

PROGETTI ESEMPIO

Promozione di lampade
fluorescenti compatte

Alcune municipalità francesi hanno promosso
l’utilizzo di CFL. A Clermont Ferrand, città di
220.000 abitanti, l’agenzia per l’energia
ADUHME ha deciso di distribuire 10.000
CFL. In totale 12.396 di queste lampade sono
state vendute dai supermercati locali e dalle
associazioni di categoria producendo un ri-
sparmio di quasi 6.000 MWh in 6 anni.

Ristrutturazione di alcune scuole in
Ungheria
Il comune di Óbuda (distretto III di Budapest)
conta 127.000 residenti e 108 edifici comunali
di età compresa tra i 30-40 anni. Sei di questi
edifici (scuole) sono stati ristrutturati sosti-
tuendo finestre per 4.721 m2, materiali isolan-
ti nei muri perimetrali per 1.794 m2 e sui sof-
fitti per 8.466 m2. I risparmi di energia pri-
maria attesi dovuti alla ristrutturazione am-
montano a 6276 GJ/anno, circa il 30%
dell’energia primaria consumata prima
dell’intervento.

  Breve Glossario
   • Addizionalità: i progetti certificati devono generare risparmi addizionali, che cioè non
      sarebbero stati ottenuti con gli strumenti di politica già esistenti.
   • Base line: andamento di riferimento dei consumi per il calcolo dei risparmi generati
      tramite un dato intervento.
   • Energia finale: contenuto energetico di una fonte di energia nel suo punto di utilizzo.
   • Valutazione ex-ante dei risparmi energetici: valutazione dei risparmi energetici
      generati tramite un intervento effettuata prima della sua realizzazione.
   • Valutazione ex-post dei risparmi energetici: valutazione dei risparmi energetici
      generati tramite un intervento sulla base di misure relative ai consumi registrati dopo la
      sua realizzazione.

                                                                                                       5
6

 EuroWhiteCert: agenzie e istituti di ricerca partecipanti

Sostenitori

                             http://www.eurowhitecert.org

                                                                 6
EuroWhiteCert è supportato dalla Commissione Europea e da numerosi governi nazionali.
Il progetto si svolge sotto gli auspici del programma Energia Intelligente per l’Europa (IEE) della Commissio-
ne Europea e di 15 agenzie nazionali: Austria – AEA, Agenzia per l’Energia Austriaca; Bulgaria – EnEffect,
Centro per l’Efficienza Energetica; ESD Bulgaria Ltd, Energia per lo Sviluppo Sostenibile; Finlandia –
VATT, Istituto Governativo per la Ricerca Economica; Francia – ARMINES, Organizzazione di ricerca a
contratto della Ecole des Mines di Parigi; ADEME, Agenzia Francese per la Gestione dell’Ambiente e
dell’Energia; Germania – ZSW, Centra di Ricerca sull’Energia Solare e l’Idrogeno; Grecia – CRES, Centro
per le Risorse di Energia Rinnovabile; Ungheria – CEU, Dipartimento delle Scienze e delle Politiche Am-
bientali, Central European University; Italia - eERG Gruppo di Ricerca sull’Efficienza negli Usi Finali
dell’Eneriga del Politecnico di Milano con il supporto di Leonardo ENERGY e la220; APAT, Agenzia per la
Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici; Paesi Bassi – Ecofys , azienda di consulenza internazionale
specializzata sui temi della sostenibilità energetica; Portogallo – ISR-UC, Istituto di Ricerca sui Sistemi e la
Robotica associato all’Università di Coimbra; Svezia – IIIEE, Istituto Internazionale per l’Economia Ambien-
tale Industriale con il supporto di ELFORSK (Società di Ricerca e Sviluppo delle Aziende Elettriche Svedesi)
e STEM (Agenzia per l’Energia Svedese); Regno Unito – ESD, Energia per lo Sviluppo Sostenibile con il
supporto di DEFRA (Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali).

Gli autori di questo documento sono i soli responsabili del suo contenuto. Esso non rappresenta l’opinione delle comunità
europee. La Commissione Europea non è responsabile degli usi che possono essere fatti delle informazioni contenute nel
documento.
Puoi anche leggere