PERCORSI DI ISTRUZIONE NEGLI ISTITUTI DI PREVENZIONE E PENA
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CPIA 1 GROSSETO Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti Via David Lazzaretti 4 - 58031 Arcidosso (GR) • Sedi associate Follonica e Grosseto Dirigente dott.ssa Patrizia Matini PERCORSI DI ISTRUZIONE NEGLI ISTITUTI DI PREVENZIONE E PENA LABORATORI DIDATTICI IL CIBO COME VEICOLO DI RIEDUCAZIONE E INCLUSIONE SOCIALE Piano di Attività per l’Innovazione dell’Istruzione delgli Adulti P.A.I.D.E.I.A. (misure nazionali di sistema art.11, comma10, D.P.R. 263/2012) Prodotto Ambito 3 - B.1 lett. c) n° 9 “allestimento di laboratori didattici “
Presentazione Presentazione del laboratorio Il cibo come veicolo di rieducazione e inclusione sociale degli adulti in carcere Il cibo è un diritto basilare dell’uomo, anche nelle carceri, è l’espressione della propria identità culturale, ma è anche un mezzo per colmare differenze. Nel carcere il rapporto con il cibo è una questione molto delicata per la dimensione multiculturale, i comportamenti di consumo, il luogo perennemente chiuso e le restrizioni. In questi ultimi anni in diversi carceri italiani e europei si sono potuti sperimentare attività dedicate al tema del cibo che hanno aperto spazi educativi autentici, cooperazione tra coloro che operano all’interno degli istituti penitenziari, opportunità di integrazione e aquisizione di conoscenze e competenze legate al cibo. Tenuto conto delle attività sperimentate dal CPIA 1 di Grosseto nel carcere di Massa Marittima con i laboratori di “Gusto è Libertà” e con le buone pratiche realizzate nel progetto europeo “Taste of Freedom”, sviluppare il tema cibo negli istituti penali, significa parlare di cultura, educazione, lavoro, economia, legalità, democrazia e politica. Il tema cibo in questo modo diventa elemento costitutivo di un nuovo percorso rieducativo integrato che comprende istruzione, formazione, relazione con il proprio corpo e confronto sociale, anche nel vissuto quotidiano con gli altri detenuti in un ambiente ristretto e fortemente multietnico, quali sono oggi gli istituti penali in Europa. Il cibo, con il suo linguaggio universale, incide significativamente anche sul recupero dei detenuti stranieri, una tipologia diventata oggettivamente sempre più complessa da gestire, anche per il crescente fenomeno del fondamentalismo religioso in carcere. Una risocializzazione multiculturale, che dal laboratorio carcere, attraverso il cibo, racconta e propone nuove ricette per il cambiamento e il vivere civile, salvaguardando identità e dignità. La didattica laboratoriale incoraggia un atteggiamento attivo nei confronti della conoscenza, piuttosto che passivo e valorizza l’aspetto relazionale fondamentale in carcere, per questo i laboratori sono lo strumento migliore da proporre agli alunni ristretti, in quanto mettono in gioco la libertà e la creatività perdute Pertanto come per l’esperienza del teatro, la realizzazione di laboratori didattici sul cibo in carcere, possono essere “luoghi di lavoro” in cui attivare un’educazione sia intellettuale che pratica, acquisire conoscenze attraverso la sperimentazione diretta, confrontarsi con gli altri e riflettere individualmente, stimolare la cura e l’amore per se stessi, riconoscere l’apprendimento formale, non formale e informale, sperimentare buone prassi a supporto del reinserimento socio- lavorativo degli adulti ristretti.
Scheda introduttiva Le linee guida per l’allestimento di Attività e Buone Pratiche: laboratori didattici sul cibo Coinvolgimento dei detenuti, I contenuti didattici che si propongono sul operatori della giustizia e insegnanti complesso tema del cibo, vogliono sviluppare attraverso prospettive Inserimento nel Piano Educativo interconnesse: la conoscenza dei prodotti Trattamentale agroalimentari, l’educazione alimentare, la creatività, la multicultaralità, la sostenibilità, Sperimentazione di nuove la socialità, il confronto, la cultura della metodologie e pratiche didattiche legalità. (attività laboratoriali) Le attività proposte sono organizzate come un kit didattico modulare e strutturate come Integrazione scuola - carcere - attività laboratoriali aperte al territorio territorio
CONTENUTI KIT DIDATTICO OBIETTIVI GENERALI Contribuire all’integrazione dei detenuti nella società Educare alla cittadinanza attiva Acquisire le competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate dall’Unione Europea Obiettivi specifici Metodologie Competenze chiave Contribuire all’integrazione dei detenuti nella società attraverso l’acquisizione di Incontro con esperti sui prodotti locali conoscenze e competenze sui prodotti Incontro con i produttori locali che SCHEDA 1 - Conoscenza raccontano la storia della loro azienda, Competenze tecnologiche agroalimentari del territorio. dei prodotti locali e metodi presentano i loro prodotti, spiegano i Imparare a imparare Diffondere l’idea di un consumo equo e sostenibile. processi di lavorazione, la rete Acquisire conoscenze per un di produzione consumo attento e responsabile Fare conoscere agli imprenditori norme e distributiva e guidano alla degustazione benefici per favorire l’attività lavorativa dei degli alimenti. detenuti Laboratori sull’alimentazione Scoprire e apprezzare la propria cultura multiculturale Comunicare nella madrelingua SCHEDA 2 - e quella degli altri paesi attraverso il cibo, L’attività che ha come scopo la Sviluppare consapevolezza ed conoscendo e rispettando le differenze. valorizzazione delle diversità con Cibo e Multiculturalità espressione culturale. Contribuire a favorire momenti di riferimento al cibo come fattore di condivisione e socializzazione, si Affinare il senso critico scambio di riconoscimento dell’altro attraverso il cibo realizza attraverso alcuni incontri in cui i detenuti cucinano i piatti tipici del loro Paese, guidano la degustazione, “raccontano” le ricette Attività di ricerca - azione L’attività prevede ricerche, Competenze scientifiche Conoscere i prodotti e i valori realizzazione di cartelloni, materiale Ideare e progettare SCHEDA 3 - nutrizionali degli alimenti fotografico, prodotti multimediali, Competenze sociali e civiche Educazione alimentare Sapere manipolare e conservare interviste e analisi dei risultati in Competenza digitale correttamente gli alimenti relazione alla storia dei prodotti, alla Risolvere problemi corretta alimentazione e conservazione degli alimenti.
Obiettivi specifici Metodologie Competenze chiave Stimolare una riflessione comune su cosa e come si mangia in carcere e Competenze tecnologiche conoscere gli ordinamenti che Autoinchiesta sul cibo in carcere Imparare a imparare regolano il sistema alimentare negli Acquisire e interpretare l’informazione SCHEDA 4 - istituti penitenziari Il cibo dietro le sbarre Laboratorio di scrittura creativa di Comunicare nella madrelingua Riscoprire o imparare le parole e ricette legate alla propria regione e Favorire la crescita della creatività e SCHEDA 5 - raccontare il proprio vissuto un alla propria cultura. del senso critico diario di ricordi, ingredienti, sapori Realizzare un ricettario Sviluppare consapevolezza ed Laboratorio di scrittura e trucchi per cucinare in carcere. espressione culturale creativa Laboratorio di disegno Laboratorio di disegno Competenze tecnologiche e digitali Scoprire e far emergere la isegno logo e realizzazione Ideare e progettare creatività nei detenuti attraverso manufatti legati alla cucina e Favorire la crescita della creatività SCHEDA 6 - varie attività collegate al cibo e all’alimentazione. Laboratorio di disegno alle tradizioni locali Realizzare una mostra coinvolgendo anche artisti locali SCHEDA 7 - Incontri con esperti Imparare a imparare L’approccio culturale Incontri sulle tradizioni Comprendere il valore storico, Sviluppare consapevolezza ed al cibo enogastronomiche delle civiltà espressione culturale geografico, culturale e simbolico passate, legate al territorio, con Acquisire e interpretare del cibo riferimento anche alla dimensione l’informazione religiosa e rituale Competenze sociali e civiche
Proposte attività laboratoriali: Conoscenza dei prodotti locali e metodi di produzione Cibo e multiculturalità Educazione alimentare e del gusto Autoinchiesta: il cibo in carcere Scrittura creativa Disegno I T O U IC L’approccio culturale al cibo N E TT T A N ID O C D IT K
Conoscenza dei prodotti locali e LABORATORIO SULLE MARMELLATE metodi di produzione LABORATORIO SUI DOLCI LABORATORIO SUL FORMAGGIO
SCHEDA 1 - Conoscenza dei prodotti locali e metodi di produzione Descrizione L’attività mira a favorire momenti di incontro tra esterni ed interni e prevede l’acquisizione di conoscenze, legate alla cultura dell’alimentazione, delle tradizioni enogastronomiche e delle produzioni agroalimentare del territorio. In questi incontri i produttori locali raccontano la storia della loro azienda, presentano i loro prodotti, spiegano i processi di lavorazione, la rete distributiva e guidano alla degustazione degli alimenti Alcuni esempi: Organizzare laboratori sull’olio, formaggi, miele, riso, pane, LABORATORIO SUI FORMAGGI DI BUFALA cioccolato, pesce, fagioli, .... Obiettivi: Contribuire all’integrazione dei detenuti nella società attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze sui prodotti agroalimentari del territorio. Diffondere l’idea di un consumo equo e sostenibile. Fare conoscere agli imprenditori norme e benefici per favorire l’attività lavorativa dei detenuti Approfondimenti: LABORATORIO SUL FAGIOLO ROSSO DI LUCCA • Laboratorio sul Mirabolano un frutto dimenticato: http://www.slideshare.net/tasteoffreedom/62-laboratorio-del- gusto-in-carcere-il-mirabolano?ref=http:// tasteoffreedom5.blogspot.it/p/the-projet.html • Laboratorio sul Pesce con la coperativa pescatori di Orbetello: http://www.ilgiunco.net/evento/gusto-e-liberta-con-slow-food-il- laboratorio-del-gusto-si-fa-in-carcere/ • http://www.incontroepresenza.org/progetti.html LABORATORIO SUL MIELE
Lasagne di carciofi Zuppa del Ramadan Harira- ﺍاﻝلﺡحﺭرﻱيﺭرﺓة ﺍاﻝلﻡمﻍغﺭرﺏبﻱيﺓة Cibo e multiculturalità Sarmale în foi de varză murată YOYO tunisien
SCHEDA 2 - Cibo e Multiculturalità Descrizione: L’attività che ha come scopo la valorizzazione delle diversità personali, culturali, etniche, religiose e sociali con riferimento al cibo come fattore di condivisione e socializzazione, promuove le varie specificità in rapporto alle differenze geografiche e antropologiche. In alcuni incontri i detenuti cucinano i piatti tipici del loro Paese, guidano la degustazione, raccontano le ricette e l’uso di certi ingredienti in relazione alle coltivazioni tradizionali e produzioni tipiche, ma anche in quale occasione si consuma quel pasto evocativo di cultura e tradizione. Alcuni esempi: Laboratorio sulla storia e sul valore sociale/culturale di piatti tipici attraverso racconti, letture e/o immagini. Preparazione di cibi tipici di alcuni paesi di varie culture ( cous- cous, lasagne, piatti kosher, fagiolata messicana…). Degustazione e condivisione dei cibi preparati. Obiettivi: Scoprire e apprezzare la propria cultura e quella degli altri paesi attraverso il cibo, conoscendo e rispettando le differenze. Contribuire a favorire momenti di scambio di riconoscimento dell’altro attraverso il cibo Approfondimenti: • Filmato RAI “Liberi dentro” http://www.expo.rai.it/webdoc-liberi-dentro/#Massa_Marittima • Comitato Nazionale per la Bioetica: http://presidenza.governo.it/ bioetica/testi Alimentazione_differenziata.pdf
Educazione alimentare e del gusto
SCHEDA 3 - Educazione alimentare Descrizione l’educazione alimentare in carcere richiede un approccio che da un lato aiuti i detenuti a prendere consapevolezza del proprio rapporto con il cibo e dall’altro permetta loro di conoscere l’importanza del cibo nella prevenzione delle malattie. Un altro aspetto del laboratorio riguarda le tematiche di tipo igienico, relativo sia all’ambiente di conservazione che agli utensili necessari per la preparazione e la cottura degli alimenti. Alcuni esempi Tecniche di conservazione di prodotti alimentari facilmente deperibili ed eventuali rischi igienico-sanitari. Successiva costruzione di un percorso di conservazione, preparazione e cottura di un prodotto esemplificativo delle varie culture ( pomodoro, patata…) attraverso fotografie, didascalie e cartelloni. Costruzione e somministrazione di un’intervista sulle abitudini alimentari, analisi dei risultati e condivisione di una dieta equilibrata e salutare. LA STORIA DEL FRUMENTO Ricerca guidata sulle proprietà nutritive della frutta e della verdura e sui rischi legati all’eccessivo consumo di determinati alimenti. Studio ed elaborazione (grafica/digitale) della piramide alimentare. LA PIRAMIDE ALIMENTARE Presentazione di stili alimentari alternativi: Slow food. Obiettivi: Far maturare la consapevolezza circa l’importanza della corretta manipolazione degli alimenti e della loro adeguata conservazione. Acquisire gli strumenti necessari per seguire una dieta alimentare il più possibile corretta ed equilibrata, anche nell’ambiente carcerario. Approfondimenti • https://lanutrizionistacarlafrongia.com/2015/09/14/i-punti-fondamentali-della- dieta-mediterranea/ • http://www.istruzione.it/allegati/2015/MIUR_Linee_Guida_per_l'Educaz ione_Alimentare_2015.pdf • http://www.eufic.org/article/it/expid/basics-allergie-intolleranze-alimentari/ • http://www.nonsprecare.it/progetto-orto-carcere-perugia-capanne-perugia- video • http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2016/01/30/news/quando-il-gusto- Sarmale în foi de varză murată e-liberta-slow-food-entra-in-carcere-1.12868890
‘ Autoinchiesta sul cibo in carcere
SCHEDA 4 - Il cibo dietro le sbarre Cosa e come si mangia in carcere (storie di vita quotidiana in carcere attraverso il cibo) Descrizione: TRACCIA QUESTIONARIO La proposta di un’autoinchiesta per stimolare una riflessione comune su cosa e come si mangia negli istituti penitenziari La spesa in carcere e per contribuire a far conoscere una problematica poco considerata, Dove e come si possono acquistare gli alimenti? Cosa si può comprare e a che prezzo? ma in realtà fondamentale nel quotidiano della detenzione. Quali alimenti sono permessi e quali vietati? Per approfondire questo aspetto si allega una traccia di questionario che può essere utile anche per stimolare i detenuti a raccontare storie Il pacco famiglia e ricette legate all'alimentazione in carcere quanti pacchi in un mese e quanto devono pesare? Obiettivi: Dove si cucina in carcere ? Promuovere la consapevolezza dei detenuti riguardante la sicurezza cucina centralizzata, o in cella, .... alimentare, la corretta preparazione e la conservazione dei cibi. Stimolare la riflessione personale e di gruppo relativa alle tematiche Dove si mangia in carcere ? dell’acquisto, della conservazione, della preparazione in sicurezza e cella, mensa, ... del consumo degli alimenti stessi. Diffondere e condividere le problematiche emerse con l’amministrazione carceraria. Quali utensili sono permessi ? forchette, cucchiai, coltelli, grattuggia, piatti, ..... Esempi: Informazione su una corretta e sicura alimentazione in ambiente La cucina multi-etnica è prevista? carcerario. esempio il Ramadan in carcere’ Elaborazione da parte dei detenuti del questionario e sua condivisione. Il menù cambia in base al calendario? il vitto quotidiano (menù estivo, invernale .....) Approfondimenti: • Libro: Cucinare in massima sicurezza http://www.ilmanifestobologna.it/wp/2013/11/cucinare-in-massima- L’orario dei pasti sicurezza-quando-il-cibo-si-prepara-in-un-carcere-di-massima- colazione, pranzo, cena, ... sicurezza/ • Pasto in prigione tratto dal film Quei bravi ragazzi L'acqua la qualità dell’acqua in carcere https://www.youtube.com/watch?v=0qtxe012h7g
Stesura ed Editing Diffusione ed esemplarietà del progetto Laboratorio di scrittura Laboratorio di scrittura creativa uno spazio per riscoprire o imparare le parole e raccontare il Autoinchiesta proprio vissuto Cosa e come si mangia in carcere (storie di vita un diario di ricordi, ingredienti, quotidiana in carceraria attraverso il cibo) sapori e trucchi per cucinare in carcere.
SCHEDA 5 - Laboratorio di scrittura creativa sul cibo Storie sul cibo in carcere narrate attraverso le ricette dei detenuti Descrizione: creare uno spazio per riscoprire o acquisire le parole atte a raccontare il proprio vissuto attraverso un diario di ricordi, emozioni, ingredienti, sapori e trucchi per cucinare in carcere. Obiettivi: ricostruire, rielaborare e valorizzare il proprio vissuto attraverso la trasposizione dall’oralità, di racconti, emozioni e sensazioni legate al cibo, alla scrittura. Fornire competenze linguistiche ed espressive relative alla produzione scritta. Istruzioni per l’uso: Alcuni esempi: 1) piccolo gruppo di detenuti 5/6 racconto di ricette relative alle esperienze del vissuto personale e 2) nell’attività coinvolgere un educatore familiare. Esperienze sensoriali di riconoscimento di erbe aromatiche, 3) programmare almeno 2/3 incontri spezie e cibi con successiva trasposizione scritta delle emozioni e dei ricordi suscitati. a) primo incontro introdurre il lavoro, condividere il Scelta, preparazione e condivisione di uno dei piatti oggetto della questionario “Il cibo dietro le sbarre”, stimolare la narrazione. narrazione delle ricette Produzione di un glossario relativo ai termini culinari e gastronomici. b) ogni detenuto che partecipa al laboratorio, racconta una ricetta che ha una storia, una Approfondimenti: motivazione, un’usanza del suo paese • Il pranzo di Babette - c) scelta condivisa delle ricette https://it.wikipedia.org/wikiIl_pranzo_di_Babette_(film) d) cucinare e gustare uno dei piatti narrati • La grande abbuffata https://it.wikipedia.org/wiki/La_grande_abbuffata • Il ricordo e la madeleine da Proust Documentare tutta l’attività con foto, filmati, disegni, https://www.youtube.com/watch?v=YU725YgYSe0 auspicabile la realizzazione di un ricettario
Laboratorio di disegno
SCHEDA 6 - Laboratorio di disegno sul cibo Descrizione FASI DI LAVORO: Il disegno, costituisce, come è noto un linguaggio universale capace i detenuti, creano ed elaborano ognuno secondo le sue di superare differenze culturali e linguistiche, inoltre svolge un ruolo capacità espressive e grafiche fondamentale nell’ambito carcerario in quanto consente di sviluppare la creatività e offre l’opportunità agli adulti ristretti di espimere le loro 1) SCHIZZO emozioni attraverso il disegno e di sviluppare il proprio talento 2) BOZZE DISEGNI Obiettivi 3) DEFINITIVI SU CARTONCINI O TELA • comunicare tra persone e culture diverse 4) ELABORAZIONE DIGITALE • scambiarsi informazioni ed esperienze • creare occasioni di incontro con persone che sul territorio sono Documentare tutta l’attività con foto, filmati, disegni, interessate all’arte auspicabile la realizzazione di una mostra con i disegni elaborati nel laboratorio Appofondimenti: Esempio di laboratorio di disegno in carcere e realizzazione di una mostra itinerante http://tasteoffreedom5.blogspot.it/2014/12/logo-creation-labs-and- Suggerimenti ai detenuti che partecipano al travelling.html laboratorio: Cerca l’ispirazione .... alcune parole chiave > alimentazione sana, prodotti locali, consumo equo e sostenibile, cittadini europei, solidarietà, rispetto per altre culture, tradizioni, Prendi carta e penna Prendi carta e penna e comincia a fare qualche bozza. Non pensare ad una sola variante, ma crea numerose alternative così è più facile raggiungere l’obiettivo. Disegna e colora solo quando avrai trovato qualche bozza convincente. Digitalizza il disegno scannerizzare il disegno e rielaborarlo al pc utilizzando un software di progettazione grafica ..... (es. Corel Draw, Photoshop o Gimp).
La dimensione culturale del cibo
SCHEDA 7 - L’approccio culturale al cibo Educare con il cibo Descrizione: E’ essenziale sviluppare un approccio sul cibo e il sistema agroalimentare in rapporto al territorio e al lavoro, alle diverse tradizioni enogastronomiche, alla biodiversità, ai riti, i luoghi, anche in riferimento alla storia e alla religione, ma anche educare alla lettura, al rispetto dei beni culturali e alla cittadinanza attiva Obiettivi: Educare alla cittadinanza europea attiva e solidale Diffondere l’idea di un consumo sostenibile Scoprire e apprezzare la propria cultura e quella degli altri paesi attraverso il cibo Contribuire a rendere le carceri realtà maggiormente collegate alla società che vive all’esterno Alcuni esempi: Incontro con la direttrice del Museo di Vetulonia sulla cucina etrusca. Presentazione di libri e letture ad alta voce Realizzazione del progetto Erasmus sulle carceri “Taste of Freedom” che ha coinvolto sul tema del cibo 6 istituti penitenziari di cinque nazioni. Approfondimenti: • Presentazione del laboratorio sulla cucina etrusca : http://www.slideshare.net/tasteoffreedom/2-meeting-taste-of-freedom- presentations-on-project-activities-italia-34992382?ref=http:// tasteoffreedom5.blogspot.it/p/the-projet.html • Blog del del progetto “Taste of freedom” http://tasteoffreedom5.blogspot.it
Gruppo di lavoro: Diego Accardo (coordinatore), Sergio Ceccacci, Laura Schisa, Franca Sette, Manuela Tuveri.
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