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Magnitudo locale – intensità macrosismica in funzione della distanza epicentrale. Esempio di correlazione EMS’98 Correlazione ottenuta dall’analisi di n. 53 terremoti avvenuti nell’Italia meridionale (Coburn, 1988). La scala di intensità è quella europea (EMS)
Magnitudo – quale fasi sismiche utilizzate [mb] [ML] [MS] P superficiali (R) S Amax Ampiezza (mm) Tempo (sec) 5
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica nell’area focale Si basa sulla misura dell’ampiezza massima registrata su una traccia sismica Le scale sono differenti in funzione del tipo di onda analizzato: [mb, ML, MS, MW, Md e Me] -mb: si basa sulla misura dell’ampiezza di onde P o S (onde di volume). T (periodo) intorno a 1 sec. Ha validità globale ma satura. -ML: si basa sulla misura dell’ampiezza di onde P o S (onde di volume). T intorno a 0.8 sec in una stazione posizionata a 100 km dall’epicentro (WA). Correzioni sono necessarie per stazioni ubicate a distanze diverse (validità fino a 5.9/6.0 Richter) -MS: si basa sulla misura dell’ampiezza di onde superficiali (R) T intorno a 20 sec. Valida per terremoti superficiali e grande distanza epicentrale (validità fino a 8.2). -MW: si basa sulla determinazione del momento sismico riferito all’elemento tettonico sulla quale possono o sono già avvenuti terremoti. È la scala più affidabile Md: magnitudo durata. Si basa sulla misura della durata delle vibrazione ricevute dal sensore alla stazione sismologica (cioè al di sopra del 5% del livello di fondo di rumore sismico presso la stazione 6
Magnitudo Richter Ml – concetto La ML venne definita da C. Richter nel 1935 a seguito dell’esigenza di realizzare il catalogo dei terremoti della California. Il problema era quello di assegnare un valore alla forza del terremoto che superasse la semplice descrizione qualitativa allora in vigore (fortissimo, forte, debole,….etc..) E’ comunemente accettata la circostanza secondo la quale la costruzione di un grafico semilogaritmico, tra l’ampiezza massima registrata da un sismometro e la distanza epicentrale, in funzione di diverse classi di terremoti californiani suggerisse a Richter l’idea di formulare una “legge di scala” della forza di un evento sismico. A0: ampiezza di riferimento 1 mm (storicamente), attualmente può essere anche dell’ordine di nm Ad una distanza epicentrale pari a 100 km A : massima ampiezza registrata sul sismogramma delle componenti orizzontali
Quindi il lavoro iniziale di Richter ha messo in evidenzia quanto è stato osservato da Wadati. La figura riporta, su scala semi-logaritmica, le osservazioni di Richter per diversi valori di Magnitudo e distanza di registrazione. La scala logaritmica è stata scelta in analogia con la misura astronomica dell’intensità di luce dei corpi celesti. Richter ha fissato lo zero in corrispondenza a ML=3. la minima ampiezza misurabile è di 1 mm. Teoricamente con la sua strumentazione si riesce ad arrivare a ML=2 in quanto il fattore correttivo da applicare è pari (-logA0= 1.4) per un terremoto registrato nella vicinanza dell’epicentro (ML=3-1.4 =~ML=2) Distanza (km)
Ciò che è meno noto è che tale relazione era stata già osservata dal sismologo giapponese K. Wadati nel 1931. In un suo lavoro sullo studio dei terremoti crostali e profondi riportava la figura sottostante. Per stessa ammissione di Richter tale lavoro suggerì lo sviluppo della relazione che porta il suo nome. Ts-p (sec) (log(Ampiezza)) Durata registrazione energetica (sec) spostamento massimo terreno (micrometri) 60° Distanza (km)
(1) È di carattere empirico, MAGNITUDO Richter (2) Richter ha fissato lo zero della scala. ML=3 per un terremoto di massima ampiezza pari ad 1 mm (a 100 km di distanza), (3) La necessità di estendere la validità della relazione a diverse distanze epicentrali impose un fattore correttivo A0(D) alla formula. ML log10 A log10 A0 (D) Lo stesso Richter scrisse: “I did the work to provide a purely instrumental scale for rough separation of large, medium, and small shocks”….. the local magnitude scale cannot hold to any high accuracy”
MAGNITUDO Richter Rappresenta numericamente la forza del terremoto La magnitudo, introdotta nel 1935 dal sismologo C.F. Richter, è una grandezza che mette a confronto l'ampiezza massima (A) di una scossa con l'ampiezza di una scossa standard (Ao). ML=log10(A/Ao) Ml:6 La scala Richter non ha limiti. Ml:5 • La scala è logaritmica per cui un aumento di una unità nella magnitudo corrisponde a un aumento di un fattore 10 nell'ampiezza del movimento del terreno e ad una liberazione di energia circa 32 volte maggiore. Ciò significa che un terremoto di: M=6, è più "energetico" di 10 volte di uno di M=5>100>M=6>1000 M=5. Per avere un'idea dell'energia dei terremoti, basti pensare che un terremoto di magnitudo ~5-5.5, libera una potenza pari a quella della bomba atomica esplosa su Hiroshima
Magnitudo Richter ML 1930: Charles Richter poi Beno Guttenberg 1935: hanno pubblicato la scala Richter Log (Amax) della componente orizzontale registrata da un specifico sismografo noto (quello di Richter: Wood-Aderson Torsion Seismograph WA Quindi Richter definì questa Ampiezza registrata dal Sismometro Wood-Anderson “WA” a 100 km di distanza CalTech Institute, California, USA == un picco pari a 1 mm == ML: 3 == Amax
Magnitudo Richter ML come si misura l’Ampiezza ed il periodo? A: ampiezza (micrometri o mm) A=(2*Ampiezza picco-picco)/2 T: periodo (sec) CalTech Institute, California, USA
A dispetto delle limitazioni prima accennate, la magnitudo locale assume ancora oggi un ruolo fondamentale. I motivi possono essere così riassunti: - La misura della magnitudo Richter risulta assai semplice. in mm in questo caso - Non richiede analisi numerica della forma d’onda. La ML, valida per terremoti della California del sud può essere calcolata con l’ausilio dell’abaco (normograme o abaco) figura Al giorno d’oggi vengono utilizzate formule ben calibrate Questo nomogramma è stato prodotto utilizzando la seguente espressione sotto: Nota bene: di solito si calcola la ML per ogni registrazione poi si fa la media. L’incertezza può essere intorno a 0.3
Terremoti – Magnitudo Richter Ml – Magnitudo locale Esempio di calcolo per terremoti locali (100 km) onde P onde S T sec T-X onde S Ts-p=3.5 sec T-X onde P Le curve dei tempi P ed S sono calcolati in base ad un modello di Distanza (km) velocità (Vp, Vs, densità). Occorre avere un buon modello di velocità per poter collocare con precisione l’ipocentro del terremoto. In caso di assenza di tale modello si utilizzano i modelli standard della terra (1D)
Magnitudo Richter Ml – misura ampiezza e periodo • La circostanza secondo la quale la ML viene calcolata attraverso uno strumento a corto periodo (0.8 sec), la rende particolarmente adatta per valutazioni attinenti all’ingegneria antisismica essendo il periodo proprio di grandi strutture vicino a tale valore. • Nel corso degli anni la formula originale è stata modificata per allargarne la fruibilità e per tener conto di altri fattori come lo “divergenza sferica” della radiazione sismica e la profondità quindi assorbimento anielastico. • Hutton Le relazioni & attualmente Boore (1987) più accreditate sono 2: la relazione di Hutton & Boore (1987) e relativi aggiornamenti r Ml log10 ( A) 1.11 log10 0.00189 r 100 3.0 100 A massima ampiezza del Wood-Anderson espressa im in mm r distanza ipocentrale in km.
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica Occorre ricordare che la Magnitudo è un numero, unico e tutti gli operatore degli osservatori sismologi cercano di avere un valore di Magnitudo in linee con la maggior parte dei valori determinati Le stazioni remote sono collocate in siti diversi : - roccia o suolo: problemi di amplificazione/deamplificazione del segnale sismico richiedono l’applicazione di fattori correttivi per omogenizzare il valore della Magnitudo (ML)
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica soluzione: vengono determinati dei coefficienti correttivi per ciascun sito in superficie o in foro (di solito a più di 50 metri; mediamente intorno a 100/150 m ed in casi specifici a 1-2 km problemi di qualità del segnale sismico quindi il rapporto S/R sismometri installati in foro sono caratterizzate da ottimo rapporto S/R perché a grandi profondità il rumore prodotto dalle attività antropiche viene attenuato soprattutto in zone urbane dove la riduzione del Rischio Sismico è uno dei principali obiettivi della Normativa «NTC08» Norme Tecniche per la ricostruzione. anche il rumore sismico ambientale introduce errori nella determinazione dell’ampiezza massima registrata quindi la soluzione è quella di calcolare la media dei ML
Magnitudo - utilizza una scala logaritmica numerica che stima la quantità di energia rilasciata sotto forma di energia elastica La ML così determinata è soggetta a revisione quindi abbiamo dei valori di M determinati in automatico (A) o dai sismologi con revisione manuale (ML). Per questi motivi una differenza di qualche punto decimale (max 0,5) è considerata statisticamente accettabile dai sismologi. L’errore viene calcolato statisticamente come Dev. Standard. In Italia ci sono due istituti dedicati alla sorveglianza sismica: www.ingv.it www.inogs.it Tutti i due riportano un errore di determinazione della magnitudo di circa +/- 0.3
Magnitudo locale (ML) Rete Sismologica Nazionale (RSN) (INGV) http://cnt.rm.ingv.it Centro Ricerche Sismologiche (INOGS, TS eUd) http://rts.crs.inogs.it/it/home.html ML = log10(amp) + 1.110 log10(hd) + 0.00189 hd+ 3.591 ML ± 0.2-0.3 (Hutton-Boore) hd: è la distanza ipocentro-stazione in chilometri Amp: metà della massima ampiezza picco-picco espressa in metri !!! sovrastima la magnitudo locale per stazioni a distanze inferiori di 100 chilometri 20
Limite di validità – causa saturazione Limite di validità – causa saturazione ~
ML: osservazioni== Richter, ben conscio che la misura strumentale dei terremoti era fortemente condizionata dal tipo di strumento, dal tipo di onda, dalla banda di frequenza, dalla profondità dell’evento, etc, pose un “filtro” piuttosto restrittivo all’uso della relazione. • La validità della formula è confinata entro la distanza epicentrale di 600 km. In effetti la tabella dei fattori correttivi è stata formulata esclusivamente per distanza < 600km. Ciò per far sì che l’ampiezza massima del segnale venisse identificata nel pacchetto d’onda superficiale tipo Love Lg. • Vengono considerati esclusivamente i terremoti con profondità crostale. • La relazione è definita in modo stringente per i terremoti caratteristici della California del Sud. • l’estensione ad altre regioni o domini tettonici deve prevedere una riformulazione del coefficiente di attenuazione (fattori correttivi). • La magnitudo locale viene misurata attraverso la risposta all’input sismico di un sismometro a corto periodo. -La ML, tra le varie definizioni di magnitudo, è quella che presenta il fenomeno della saturazione a partire da valori di magnitudo più bassi (~ 6.5) rispetto alle altre scale. Costituisce di fatto la magnitudo massima correttamente determinata
Magnitudo Richter Ml – strumentazione Wood-Anderson WA Lo strumento standard citato è il sismografo a torsione Wood-Anderson. Si tratta di uno strumento la cui risposta è proporzionale allo spostamento del terreno, a sole componenti orizzontali (amplificazione=2800! (2080+/-60), periodo proprio: T=0.8 secondi, frequenza naturale: 1.6 Hz). A tutti gli effetti è un pendolo Mine e Lee, 1939 Sistema di smorzzameto Sorgente di luce magnetico Traccia sismica Componente orizzontale Benioff, 1955) schema del sismografo di Richter WA
Sismogramma originale Simulazione risposta del sismografo di Richter Wood-Anderson Amp. (spostamento) secondo il sismografo Wood-Andresno utilizzato da Richter
Strumentazione: sismografo ….. Il primo ad essere sviluppato Circa 1.80 m Inventato in Cina 132 AD (Zhang Heng) Averte Misura direzione di provenienza delle onde elastiche Utilizza masse sospese
Magnitudo durata (coda): Dove si misura? 5 sec D ID T0 stazione D t totale dall’origine Mc = a log(tcoda) + bD+c
Magnitudo Durata Md – RSN Italia (INGV) Md = a log[Dur] + b[D] + c[h] + e Md = 2.0 log(Dur + 0.082*D) – 0.87 RSN: Console & Di Sanza (1988) dove: Dur = durata in secondi dall’arrivo della fase ‘P’ fino a quando il segnale di coda raggiunge 1 o 2 volte il segnale di rumore sismico ambientale (di fondo: specifico per ogni stazione). D = distanza epicentrale (in km) h = profondità in km a,b,c = coefficienti numerici determinati da modelli statistici (regressione) e = fattore di correzione (serve per omogenizzare i valori di Magnitudo calcolati in ciascuna stazione della rete di monitoraggio)
Magnitudo Durata Md – RSN Italia (INGV) – Rete NetFerr (Casaglia) Md = 2 *log10(dur + ed* 0.082) - 0.87 (~ Cs) Console & Di Sanza (1988) Md = 2.49 log(Dur) – 2.31 + CORRsta (~Cs) Castello, Olivieri & Selvaggi (2005) Md = 2 *log10(dur + ed* 0.082) – Cs Cs: 0.87 (Md>2.5), Cs: 0.43 (Md
Magnitudo durata (coda): si usa quando la risposta dello strumento- sismografo non sono calibrati . Vi ricordo il terremoto del 24/08/2017 di Casamicciola, Isola d’Ischia dove ML:3.6 mentre Md o Mc : 4 5 sec D stazione Napoli stazione Ischia T0 D t totale dall’origine Mc = a log(tcoda) + bD+c
Sismologia Scale di Magnitudo (1) mb: Magnitudo fase ‘P’ (2) Magnitudo fase R (onde superficiali tipo Rayleigh)
Magnitudo onde di volume (P ed S) La grande discriminante nelle registrazioni di forti eventi/lontani «telesismi» riguarda soprattutto la profondità. Nei forti terremoti crostali sono molto evidenti le onde superficiali, in particolare le onde di Rayleigh (comunemente note come “onde a 20 secondi”). Mentre per terremoti profondi le onde superficiali sono molto attenuate. Quindi è nata la necessità di definire due valori di magnitudo: mb Magnitudo onde di volume ‘P’ “body-wave magnitude” MS: Magnitudo onde superficiali (R)
Magnitudo onde di volume (P ed S) – dove si leggono le fasi sismiche Ms: ampiezza onde R mb: ampiezza e T fase P registrata con (massima ampiezza registrata periodo T=20 in un periodo di 3 sec) sec
Magnitudo onde di volume (P) Magnitudo «mb»: “body-wave magnitude” mb = log(A/T) + Q(D,h) dove: A = ampiezza massima in micrometri dello spostamento del suolo, misurata sulla componente verticale della fase P nel pacchetto associato al primo arrivo, nell’intervallo di periodo 0.1 < T < 3 sec T = periodo in secondi D = distanza epicentrale in gradi h = profondità in km Q(D,h) = fattore correttivo empirico per rendere i valori di M così calcolati omogenei rispetto ad altre determinazioni sia all’interno della rete stessa che fate da altri reti. Errore stima ML (in Italia): 0.3 gradi Richter La mb è definita per D > 5° (> 550 km) Questa scala di magnitudo oltre a determinare la M di telesismi si usa soprattutto per il controllo delle attività nucleari (esplosioni)
Magnitudo onde di superficie MS = log(A/T) + 1.66 log(D) + 3.3 dove: A = ampiezza massima in micron dello spostamento del suolo, misurata sulla componente verticale delle onde superficiali nell’intervallo di periodo: 18
Attenuazione o amplificazione (effetti di sito) Le distanze si riferiscono a quelle epicentrali. Osserva la variazione dell’ampiezza delle onde di volume ‘P’ e di superficie ‘R’ registrate a distanze diverse 185km R 490km R Amax 605km 685km R R effetto di sito: amplificazione 35
Magnitudo Richter ML – coefficienti per la correzione dell’ampiezza a causa dei fenomeni di attenuazione Le correzioni hanno il compito di arrivare ad una determinazione pressoché uguale della M di un certo evento sismico. Ml Richter Compensano cioè l’effetto di decremento dell’ampiezza causato dai diversi fattori di attenuazione. Valori dei coefficienti sono riportati nella diapositiva seguente. La ML è un parametro di misura di tipo relativo cioè non assoluto La ML non ha unità fisica di misura
Magnitudo Richter – valori di correzione della magnitudo locale (Richter-ML) con la distanza (Richter 1935). I valori da 100 km e fino a 600 km sono quelli suggeriti da Richter I valori correttivi per distanze < 100 km sono quelli proposti da (Jennings e Kanamori, 1983). Log(A0): il logaritmo a base di 10 dell’ampiezza di riferimento (micrometro) D: distanza epicentrale Basi matematiche Valore zero scelto da Richter dove l’ampiezza vale 1 micrometro a 100 km di distanza epicentrale
Magnitudo – tipi – calcolo – correzione a causa dell’attenuazione A/T = velocità A m log B d , h c c T b s r T=1/f A M log b log( d ) c T s 2 M log( M ) 10.7 Hiroo Kanamori (1977) w 0 3 Kiratzi A. A., 1994 (per l’italia) log( M ) 1.5M 16.27 0 S Le costanti b, B, c…che compaiono nelle formule sono determinate sperimentalmente e servono per compensare l’effetto dell’attenuazione delle onde elastiche (Cr) e della geologia della stazione di monitoraggio (Cs). d: distanza epicentro; h: profondità ipocentro 38
Magnitudo onde «P» di volume – body wave magnitude Valori del fattore correttivo a causa dell’attenuazione in funzione della profondità e distanza epicentrale Profondità (km) 1111.14 km Distanza (gradi)
Magnitudo Momento (w: work) Hans e Kanamori, 1979 introdussero Magnitudo lavoro «work» (Mw) Se Mo in dina⋅cm [=10−7 N⋅m], la scala Mw sarà espressa da: Le costanti in questa relazione sono state scelte in maniera da mantenere coerenza con la ML e MS
Magnitudo Momento (Mw) ipocentro Epicentro: proiezione in superficie dell’ipocentro * superficie D (cm) libera W: larghezza Spostamento cm (slip) Base della zona L: lunghezza (cm) sismogenica Moment = Mo = µ A D (dina-cm) µ = rigidità ~ 32 Gpa: crosta (~3.2 x 1011 dina/cm2), ~75 Gpa: mantello A (superficie faglia)= L*W (cm2) D = scorrimento/spostamento durante rottura (cm) (http://neic.usgs.gov/neis/general/measure.html http://earthquake.usgs.gov/image_glossary/seismic_moment.html)
Sforzo-deformazione – terremoto in Afghanistan Momento sismico: è una misura della quantità totale di energia meccanica rilasciata: Forza X Lunghezza piano di frattura M0=m*A*D (scorrimento) (N.m) m: modulo elastico dinamico (N/m2, Kpa, Gpa) da cui si risale alla Magnitudo Momento come vedremo più avanti(Mw).
Momento sismico - Esempio di calcolo - Magnitudo Momento calcolo diretto – parametri della faglia sono noti
Momento sismico
Momento sismico valori e unità di misura
Magnitudo Momento M0: si determina dalla analisi spettrale dei sismogrammi Relazione tra M0 e Ms per le aree italiane (Kiratzi, 1994) 2 Mw log( M 0 ) 10.7 (dina.cm, unità c.g .s.) 10 7 N .m 3 2 Mw log( M 0 ) 9.1 ( N .m, unità SI ) 3 Kiratzi A. A., 1994 (per l’italia) log( M ) 1.5M 16.27 0 S 46
Magnitudo Momento (Mw) 1966 == Keiiti Aki, Momento sismico I sismologi dai tempi di Kanamori (1979) hanno osservato che l’energia rilasciata è funzione dello spostamento netto lungo il piano di faglia moltiplicata per l’area della Superficie della faglia p.es. un terremoto di ML:6 può essere generata da: D= 1 m, A:10kmx10km == il MOMENTO SISMICO risulta essere : 54,000,000,000,000,000 N.m Critiche: valore difficile da comprendere soprattutto dai cittadini Soluzione: I coefficienti utilizzati per il calcolo della Mw sono stati calibrati in maniera da ottenere valori di magnitudo pressoché simili a quella di Richter e Ms
Momento – calcolo da evidenze sperimentali della traccia visibile (!) della faglia sulla superficie del terreno NB: L e D = per cacolare M0 occorre avere altri due parametri Larghezza e m? Larghezza si ottiene dalle repliche, mentre, il modulo di rigidità deve essere assunto in base al tipo di roccia che costituisce la zona sismogenica (può essere calc.) espressione faglia in superficie Mappa: epicentri L W (in superficie) Mappa: ipocentri (profondità) Profondità (km) W
Magnitudo-lunghezza faglia correlazione semi-empirica «indicativa» MW Lunghezza faglia (km) 5.5 4 – 10 6.0 10 – 15 Ms:6.6 Ms:7.8 Ms:8.4 Ms:8.3 D=1.4 m D=4 m D=7 m D=21m 6.5 15 – 30 Mw:9.5 M0:9X 7.0 30 – 60 1012 KN 7.5 60 – 95 di TNT 8.0 95 – 195 M 6.03 0.76 log( L) S
Severità dei terremoti – parametri della sorgente? • Il momento sismico (M0) permette di calcolare la Magnitudo attesa a causa della rottura di una faglia con geometria nota! (metodo deterministico) M=6; D=25 cm M=8; D=2.6 m
Terremoti indotti – test nucleari Esempio registrazione: Pakistan, 05/11/1998 Test nucleare Onde superficiali: bassa energia Terremoto naturale
Terremoti indotti – test nucleari Confronto momento sismico (parametro discriminante) – magnitudo fase P – magnitudo S
Sismologia Limitazioni del valore della Magnitudo calcolata con equazioni basate sulla misura dell’ampiezza di una determinata fase sismica
Magnitudo - saturazione • Qualsiasi scala di magnitudo ad eccezione quella Mw satura ciò costituisce un limite massimo al valore della magnitudo che la scala scelta può esprimere • Ms: - si calcola misurando l’ampiezza corrispondente al periodo T=20 secondi - la scala si dice saturata quando la durata della sorgente supera 20 sec - Ms satura a magnitudo pari all’incirca 8.2
Magnitudo - discrepanze tra valori Se vogliamo avere lo stesso valore occorre sviluppare scale che diano valori uguali: M S = m b = ML Ma per la Mw le differenze sono ridotte! Esempi: Turchia (Izmer) 17 agosto 1999: MS = 7.8, mb = 6.3 Taiwan 20 settembre 1999: MS = 7.7, mb = 6.6 Emilia 20 maggio 2012 ML:5.9 Mw:6.1
correlazione Mw Ai fini pratici è importante conoscere i – altre magnitudo limiti di saturazione delle diverse scala di magnitudo. Pertanto è importante ricordare quanto segue: 1) ML che rappresenta la scala più significativa per l’ingegneria sismica, non misura la M dei grandi terremoti in maniera adatta, per i quali è meglio usare Ms 2) Per eventi profondi (h>50 km) si deve usare mb (o equivalente ma sempre basata sulle onde di volume) 3) Ms e ML sono equivalenti per terremoti con M compresa tra 5.5 – 6.2 Per queste complicazioni l’uso della Mw è vantaggiosa poiché essa può crescere indefinitamente al crescere dell’entità della sorgente senza arrivare alla saturazione (vedi. Fig. di fianco). 56
Magnitudo - discrepanze tra valori Le scale di Magnitudo basate sulla misura dell’ampiezza sono affette da (1) saturazione e (2) attenuazione – La misura della ‘ampiezza viene fatta in corrispondenza delle alte frequenze Ms M (determinata) mb ~Mb:6.6 ~Ms:8 M (corretta)
Magnitudo - saturazione La causa della sottostima della magnitudo che si basano sulla misura dell’ampiezza di fasi sismiche è dovuta alla lunghezza della faglia che si rombe: Terremoti di bassa M sono generate dalla rottura di superfici di faglie di piccole dimensioni, queste producono onde ricche di alte frequenze (periodi corti) Terremoti di media/grande M sono generate dalla rottura di faglie di grandi dimensioni. Questi producono onde ricche di basse frequenze (periodi lunghi della sorgente) Zona sismogenica 20 km Faglia piccola Faglia intermedia Faglia grande aumentano sia la M che la durata
Magnitudo – saturazione scala Ms • Relazione tra Ms e M0 • Il momento sismico cresce senza che Ms cresca! appunto indica saturazione
correlazione statistica tra ML – Mw Dati: sequenza sismica dell’Emilia, 2012 Gallo et al., 2013
Confronto quantità di energia rilasciata da terremoti con diverso grado di Magnitudo Richter L’energia è proporzionale a 10^(1.5*M) Quindi (Gutenburg) sviluppò una relazione empirica che lega la M all’energia Log (E in J)= 1.5M + 4.8 [esempio: M=5 =E=2x10^12 J; M=6= E=6.3X10^13 J; M=-3 E=2 J 9,5: Cile-1960, magnitudo massima L’energia aumenta circa 32X per ogni 9,2: Alaska -1964 grado di 9,1: Sumatra -2004 incremento 9,0:Giappone-2011 su scala Richter che è una 8,8:Cile 2010 8,7:Sumatra-2005 scala logaritmica 8,5:Sumatra-2007 8,3:Isole Curili, Russia -2006 8,1: Isole Samoa, Pacifico – 2009 7,7: Sumatra 2010 7,0: Haiti 2010 Emilia 2012 M≥5,0 con due eventi di M=5,9 “20 maggio” e 5,8 “29 maggio”
Magnitudo - Energia
Magnitudo - Energia • Kanamori capì che la stima dell’energia irradiata è difficile da misurare, • Richiede l’integrazione di tutta l’energia su tutta la banda di frequenza dei sismogrammi registrati, • Intrudusse una semplificazione riconoscendo che la parte a bassa frequenza dello spettro può essere utilizzata per la ricostruzione dello spettro, • Essendo il segmento dello spettro a bassa frequenza è quasi piatto è stata utilizzata per la definizione indiretta del Momento Sismico (M0), • Kanamori propose la seguente relazione
Magnitudo - Energia Gutenberg and Richter======== Critiche: Il terremoto del Cili (Mw:9.5/1966) secondo questa relazione Avrà avuto una Ms pari a 8.2 ? Kanamori, 1977 notando questa discrepanza ha proposto la Magnitudo lavoro «work» (Mw)
Sismologia Propagazione onde elastiche Fine parte 13
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