Centro Teatrale Bresciano - Produzione - Redattore Sociale
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Brescia, venerdì 30 aprile 2021 Foyer del Teatro Sociale COMUNICATO STAMPA Finalmente si torna a Teatro! Dopo oltre un anno di chiusura delle sale teatrali, il Centro Teatrale Bresciano ritorna dal vivo al Teatro Sociale. Con Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa e Francesca Ciocchetti dal 4 al 16 maggio andrà in scena la produzione CTB The children, di Lucy Kirkwood, regia di Andrea Chiodi Dopo oltre un anno di chiusura delle sale teatrali, il Centro Teatrale Bresciano ritorna dal vivo, insieme agli artisti e al pubblico in sala. Riaprire, rincontrarsi, poter nuovamente condividere il buio della sala prima dell’alzata di sipario è una vera emozione. Non è trascorso un giorno, in questi mesi, senza che l’immaginazione andasse a questo momento. Il CTB l’ha preparato con cura, impegno, dedizione, senza smettere mai di allenarsi. Il palcoscenico è sempre stato vivo, gli artisti hanno potuto continuare il loro lavoro insieme ai collaboratori artistici e ai tecnici. La riflessione, l’esercizio e l’amore per l’arte teatrale sono stati custoditi con cura, sono stati alimentati perché questo giorno potesse essere liberatorio, un giorno di festa da condividere con gli spettatori. Ed è con questi presupposti che il Centro Teatrale Bresciano è orgoglioso di annunciare la riapertura delle porte del Teatro Sociale di Brescia con un nuovo spettacolo di produzione CTB, The children. 2
Scritto dalla drammaturga Lucy Kirkwood, nella traduzione di Monica Capuani, lo spettacolo è diretto da Andrea Chiodi e vede l’interpretazione di Elisabetta Pozzi, sul palcoscenico con Giovanni Crippa e Francesca Ciocchetti. La produzione CTB vedrà il debutto nazionale martedì 4 maggio al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) e sarà in scena fino a domenica 16 maggio 2021. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Ilaria Ariemme, le luci di Cesare Agoni, Daniele D’Angelo ha curato le musiche. Il testo racconta di Hazel e Robin, una coppia di ingegneri nucleari in pensione che vive in un cottage sulla costa della Gran Bretagna. Il mondo intorno a loro è sconvolto da un recente disastro, uno tsunami provocato da un incidente a una centrale nucleare della zona, dove un tempo entrambi hanno lavorato. Anche la vita domestica di Hazel e Robin, che pure si aggrappano disperatamente a brandelli di normalità, mostra i segni della catastrofe: l’elettricità è spesso assente, l’acqua non è potabile, il rischio di contaminazione radioattiva è costante… Un giorno i coniugi ricevono l’inattesa visita di una loro vecchia amica e collega, Rose, che credevano morta. L’incontro con lei turba il fragile equilibrio familiare e rivela modi assai diversi di vedere e vivere la vita, imponendo a Hazel e Robin scelte radicali. Andrea Chiodi porta in scena in prima nazionale assoluta il pluripremiato testo dell’autrice britannica Lucy Kirkwood. Definito dalla critica come un testo che “afferra compulsivamente” (The Guardian), scritto dalla “drammaturga più gratificante della sua generazione” (The Independent), The children affronta tematiche urgenti come l’ambiente, l’equilibrio tra responsabilità individuale e collettiva, il cortocircuito relazionale tra le generazioni, il senso di ipoteca dell’uomo contemporaneo sul proprio futuro e quello del pianeta. A dare voce e corpo a questo testo di straordinaria forza tre fuoriclasse della scena teatrale nazionale, Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa e Francesca Ciocchetti. 3
L’idea di portare in scena The children nasce dall’esperienza di Teatro Aperto la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea del Centro Teatrale Bresciano nata nel 2018, con la direzione artistica di Elisabetta Pozzi. Un percorso alla scoperta e valorizzazione dei migliori testi di autori italiani e stranieri contemporanei, per conoscere temi e sviluppi della drammaturgia del nostro presente, di cui The children ha rappresentato un tassello importante: forte del successo della lettura scenica, il Centro Teatrale Bresciano sceglie ora di allestirlo compiutamente. Per permettere al pubblico di far ritorno alla propria abitazione entro le ore 22 l’orario d’inizio delle recite serali è stabilito per le 19:30 (tranne il lunedì, giorno di riposo); è confermato invece l’orario delle 15:30 per le recite domenicali. L’accesso al teatro è disciplinato dai protocolli in sicurezza in vigore. Si informa che il Centro Teatrale Bresciano si avvale della tecnologia Silver Barrier per la sanificazione di tutti i locali del Teatro Sociale, così da garantire il massimo livello di igiene e sicurezza per personale e pubblico. Lo spettacolo ha la durata di 90 minuti senza intervallo ed è realizzato grazie al sostegno di Gruppo A2A di Brescia, Fondazione ASM e Fondazione della Comunità Bresciana Onlus. Informazioni per la stampa: Veronica Verzeletti Ufficio Stampa Centro Teatrale Bresciano stampa@centroteatralebresciano.it T. 339.7940223 4
Biglietti Intero ridotto gruppi* ridotto speciale** platea 27 € platea 25 € platea 20 € galleria centrale 19 € galleria centrale 18 € galleria centrale 15 € galleria laterale 13 € galleria laterale 12,50 € galleria laterale 12€ Riduzioni * la riduzione gruppi è riservata esclusivamente a Soci Coop, Arci, Touring Club e titolari carta Ikea family e Chiara A2A. ** riservato a giovani fino a 25 anni, ultrasessantacinquenni Acquisto presso Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia Tel. 030 2808600 – mail biglietteria@centroteatralebresciano.it orario botteghino: a partire dal 4 maggio 2021 da martedì a venerdì 10.00-13.00 e 16.00-19.00 sabato 15.00-18.00 domenica 15:30-18:00 (solo nei giorni di spettacolo) 60 minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo saranno in vendita esclusivamente i biglietti per la serata stessa on-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VIVATICKET 5
The children di Lucy Kirkwood traduzione di Monica Capuani regia Andrea Chiodi con Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa, Francesca Ciocchetti scene Alessandro Chiti costumi Ilaria Ariemme luci Cesare Agoni musiche Daniele D’Angelo produzione Centro Teatrale Bresciano assistente alla regia Francesco Biagetti assistente ai costumi, trucco e parrucco Bruna Calvaresi direzione tecnica Cesare Agoni, Giacomo Brambilla direttore di scena e macchinista Nicola Pighetti programmazione luci e capo elettricista Gianluca Breda scene realizzate nel laboratorio del Centro Teatrale Bresciano responsabile della costruzione Michele Sabattoli macchinisti costruttori Pierangelo Razio, Gianluca Treccani, Filippo De Martino elettricisti e fonici Edoardo Chiaf, Claudio Clemenza scenografa realizzatrice Rossella Zucchi ufficio organizzativo Franca Ferrari ufficio stampa e comunicazione Veronica Verzeletti, Sabrina Oriani 6
Note di regia La complessità e l’astuzia della scrittura di Lucy Kirkwood consentono un lavoro sul testo a diversi livelli di profondità, affrontando le problematiche e i conflitti più intimi e privati dei personaggi insieme a temi universali, morali e collettivi, in un intreccio intonato e ricco di equilibrio. Il risultato è una messa in scena in cui tutto “accade”, trascinando i tre scienziati in un intreccio inevitabile che sempre conserva contemporaneamente peso e leggerezza insieme, come una marea che continuamente cresce e decresce su se stessa. I personaggi agiscono in un luogo che è esso stesso protagonista e spettatore silenzioso, carico di storie, ricordi legati alla vita dei tre colleghi, anch’esso piegato e compromesso dal disastro che ha colpito il paese, una casa che è al tempo stesso rifugio segreto e campo di battaglia e che appartiene in modo diverso a ciascuno dei tre personaggi. Una casa che ho voluto che fosse storta, non solo perché il terreno dove si svolge l’azione frana, ma perché spesso le cose della vita si inclinano, si “stortano”, prendono strade che non possiamo sapere. I personaggi sono legati tra loro da fili lunghi e invisibili, da sensi di colpa sommersi e traumi complessi che emergono pian piano e li uniscono nel pensare e nell’agire insieme, per definire e ridefinire il concetto di senso di responsabilità nei confronti delle generazioni future. Hazel, Robin e Rose, i tre protagonisti, sono al tempo stesso adulti e bambini, genitori e figli, ognuno con la propria risolutezza e fragilità. Ho desiderato che l’incedere della vicenda fosse raccontato e detto come un flusso di pensieri che accadono nell’esatto momento in cui vengono detti, con stati d’animo che cambiano repentinamente passando dal riso al pianto nell’arco della stessa battuta, come forse avviene anche nella vita. Ecco sì, come accade nella vita, perché il teatro, questa drammaturgia in particolare, non fa altro che spalancarci alle infinite possibilità di conoscenza del cuore e del pensiero dell’uomo. Andrea Chiodi 7
Andrea Chiodi Nasce a Varese nel 1979. Allievo di Piera Degli Esposti, si è laureato in Giurisprudenza con una tesi sulla tragedia greca sotto la guida di Eva Cantarella. Dal 2010 è ideatore e direttore artistico del Festival Tra Sacro e Sacro Monte di Varese. Si trasferisce a Los Angeles nel 2003 dove segue alcuni corsi. Nel 2006 e 2007 è assistente alla regia di Gabriele Lavia al teatro Argentina di Roma. Vince il premio Alfonso Marietti dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano, il premio talenti emergenti di Lombardia, il Golden Graal per il teatro, con La bisbetica Domata è finalista ai premi Ubu e Hystrio per la categoria miglior attore protagonista e vince il premio Mario Mieli 2019. Collabora con svariate istituzioni culturali italiane e straniere: Teatro Due, Teatro Regio, Teatro Argentina, Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro stabile di Catania, Teatro Carcano, Lac di Lugano, Tnn di Nizza, Opera di Montecarlo e Teatro di Innsbruck. Dal 2010 è ideatore e direttore artistico del Festival Tra Sacro e Sacro Monte e dal 2018 è direttore artistico della stagione di prosa del teatro di Varese. Dal 2014 è assistente alla direzione artistica per la prosa al LAC di Lugano ricoprendo anche il ruolo di direttore artistico delle tre settimane di inaugurazione del LAC Lugano Arte e Cultura, coordinando più di 30 spettacoli e firmando la regia dei momenti istituzionali. Nel 2010 Cura la regia e la direzione artistica dello show sui 150 anni dell’unità d’Italia in Piazza Vittorio a Torino con Roberto Vecchioni, in diretta Rai, in collaborazione con il teatro regio di Torino. Nel 2010 Dirige per il teatro Eliseo di Roma Cara beltà con Leo Gullotta, Giuliana Lojodice, Eros Pagni, Paolo Poli, Luca Lazzareschi, Maria Paiato, Patrizia Milani e Maurizio Donadoni. Nel 2008, per Rai1, cura la regia e la direzione artistica dell’evento Voci e immagini della Costituzione nella Sala dei Cinquecento a Firenze, in occasione del 60° anniversario della Costituzione Italiana con Ottavia Piccolo in collaborazione con la presidenza della repubblica e TG1. Nel 2000 inizia un importante studio sulla Commedia di Dante sotto la guida di Piera Degli Esposti, lavoro che lo porterà all’allestimento dello spettacolo Da che verso prender la commedia. Lavora per l’istituto nazionale di drammaturgia sacra di Orvieto allestendo e organizzando grandi spettacoli sul sagrato del duomo di Orvieto. Tra le sue regie teatrali più recenti si ricordano Giovanna D’Arco di Maria Luisa Spaziani con Elisabetta Pozzi – che dirige anche in Elena di Gianni Ritsos e in Medea (2016); La Locandiera, produzione Proxima Res (2016); Persiani, produzione Teatro Due Parma con Elisabetta Pozzi (2017); l’acclamato Bisbetica Domata con Tindaro Granata, Angelo Di Genio e Christian La Rosa, produzione LuganoInScena (2017) e Fare un’anima, con protagonista Giacomo Poretti (2018). Per il Centro Teatrale Bresciano ha diretto Una bestia sulla luna di Richard Kalinoski (2017) con Elisabetta Pozzi, Apologia di Alexi Kaye Campbell (2019), con protagonista sempre Elisabetta Pozzi, affiancata da Giovanni Franzoni, Chirstian La Rosa, Emiliano Masala, Francesca Porrini, Martina Sammarco; nella Stagione 2019-2020 ha curato la regia di Ecuba e Troiane, con Elisabetta Pozzi, Graziano Piazza, Federica Fracassi, Valentina Bartolo e Alessia Spinelli. È attualmente impegnato con la regia di The children di Lucy Kirkwood, con Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa, Francesca Ciocchetti. Elisabetta Pozzi Dopo la formazione presso la Scuola del Teatro Stabile di Genova fa il suo debutto sulle scene giovanissima a fianco di Giorgio Albertazzi, e fin da subito si afferma come una delle personalità più talentuose e versatili del panorama teatrale italiano, prendendo parte a numerosi spettacoli a fianco del Maestro (Il fu mattia Pascal, La conversazione continuamente interrotta, Uomo e sottosuolo, Il castello illuminato, Peer Gynt, Re Nicolò). Nel corso della sua straordinaria carriera lavora con tutti i maggiori teatri ed è diretta da alcuni dei più importanti registi della scena nazionale ed internazionale, tra i quali Luca Ronconi (Il lutto si addice ad Elettra, Ruy Blas, Questa sera si recita a soggetto, Farenheit 451), Giancarlo Cobelli (Pericle principe di 8
Tiro, Antonio e Cleopatra e Il racconto d’inverno), Massimo Castri (Ecuba), Aldo Trionfo (Francesca da Rimini), Carmelo Bene (Adelchi) e Peter Stein (Zio Vanja). È protagonista in numerosi allestimenti diretti da Luigi Squarzina, Franco Però, Nanni Loy, Walter Le Moli, Gigi dall’Aglio, Cristina Pezzoli, Giorgio Gallione, Piero Maccarinelli, Mauro Avogadro, Leo Muscato, Daniele Salvo, Carmelo Rifici, Marco Sciaccaluga. Ha vinto tutti i più prestigiosi premi del teatro italiano, tra cui 4 premi UBU, il premio Franco Enriquez, il premio Associazione Critici, il Premio Eleonora Duse. Per il cinema interpreta varie pellicole: nel 1979 debutta ne Il mistero di Oberwald di Michelangelo Antonioni, nel 1992 ottiene il Premio Donatello quale migliore attrice non protagonista del film di Carlo Verdone Maledetto il giorno che t’ho incontrato; nel 2005 ha partecipato al film di Ferzan Ozpetek Cuore sacro. Parallelamente alla carriera attoriale matura un’amplissima esperienza anche in molteplici campi della cultura e del teatro: è fondatrice e direttore artistico della Associazione Culturale Mistras e dell’Associazione Teatro e Autori; è fondatrice e direttore artistico della Associazione Culturale Mitica Marconi; è direttrice artistica del progetto Teatro Aperto per il Teatro Stabile di Torino e per il Centro Teatrale Bresciano. Ha collaborato inoltre con numerose Università (Bologna, Genova, Roma, Parma, Venezia) e insegnato presso l’Università IUAV di Venezia. Negli anni ha curato anche la drammaturgia e la regia di numerosi progetti teatrali: Annie Wobbler di Wesker, Medea di Christa Wolf, Vaduccia, da L’amante di Abraham B. Yehoshua, Tempeste di Karen Blixen, Ti ho amata per la tua voce, dal romanzo di Selim Nassib, Il funambolo e la luna di Ghiannis Ritsos, Sorelle Di Sangue da Ritsos e Euripide, Cassandra – o del tempo divorato, da Seneca, Eschilo, Euripide, Jean Baudrillard e con il contributo originale di Massimo Fini. Nel 2013 inizia il sodalizio artistico con il regista Andrea Chiodi, con il quale realizza Giovanna d’Arco di Maria Luisa Spaziani, Elena di Ghiannis Ritsos e successivamente Medea ed I persiani. Nel 2017 inizia la collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano, per il quale costruisce un progetto teatrale e culturale di respiro pluriennale, centrato sulla valorizzazione della migliore drammaturgia contemporanea. Debutta così nel novembre 2017 la produzione CTB – Teatro Due Una bestia sulla luna di Richard Kalinoski, di cui è stata acclamata protagonista, diretta da Andrea Chiodi. Nel maggio 2019 ha debuttato con la produzione CTB realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania Apologia di Alexi Kaye Campbell (regia di Andrea Chiodi). A ottobre 2019 è stata protagonista di Ecuba di Marina Carr, una produzione Centro Teatrale Bresciano che ha debuttato con successo al Teatro Olimpico di Vicenza nell’ambito del 72° Ciclo di Spettacoli Classici. Nel dicembre 2019 ha curato la regia di Viaggio al centro della Terra con Graziano Piazza, spettacolo prodotto dal Centro Teatrale Bresciano. Per il CTB è stata protagonista di Troiane, regia di Andrea Chiodi, con Graziano Piazza, Federica Fracassi, Valentina Bartolo e Alessia Spinelli. È attualmente impegnata con The children di Lucy Kirkwood, con Giovanni Crippa, Francezca Ciocchetti, regia di Andrea Chiodi. Giovanni Crippa Dal suo debutto in Equus di Peter Shaffer, diretto da Marco Sciaccaluga, Crippa lavora con i principali registi italiani tra cui Squarzina, De Lullo, Patroni Griffi, Albertazzi, De Fusco, Siciliano, Crivelli, Cappuccio, Shammah, Testori, Chérif, Maccarinelli, Stein, Rifici, Sinigaglia e Nicosia. Tra i vari protagonisti interpretati sono da ricordare Alan in Equus, il Cid nel Cid di Corneille, il Renzino dei Promessi Sposi alla prova di Testori, Albert Tavernier in Fior di pisello per la regia di Patroni Griffi, Erik in Dettagli di Lars Norén per la regia di Rifici. Nel 1995 comincia la collaborazione con Luca Ronconi sotto la cui guida prende parte a oltre venti spettacoli in ruoli spesso principali, tra i quali ama ricordare Ivan ne I Fratelli Karamazov, Bartolomeo ne Il Candelaio, Penteo in Baccanti, Eschilo nelle Rane, Ebenwald in Professor Bernhardi, Ulisse in Troilo 9
e Cressida, Verri in Questa sera si recita a soggetto e Arlecchino ne I due gemelli veneziani per il quale vince il Premio Ubu come miglior attore non protagonista. In televisione è stato protagonista maschile in Manon, regia di S. Bolchi, e Cherì, regia di E. Muzii. Recentemente, ha ripreso la collaborazione con Carmelo Rifici sotto la cui guida è stato Dorn ne Il Gabbiano di Cechov e Il Vecchio/ Calcante nella Ifigenia Liberata di Demattè. Nella stagione 2019-2020 ha interpretato Paolo ne L’infinito tra parentesi di M. Malvaldi e il Cenciaiolo ne La pazza di Chaillot di J. Giraudoux, entrambi spettacoli prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Attualmente è impegnato con lo spettacolo The children, regia di Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi, Francesca Ciocchetti, uno spettacolo prodotto dal Centro Teatrale Bresciano. È docente della Scuola del Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa di cui è stato coordinatore didattico dal 2015 fino al 2020. Francesca Ciocchetti Si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 2004 ottiene il diploma di specializzazione presso il Centro Teatrale Santa Cristina e inizia una lunga collaborazione con Luca Ronconi recitando ne La mente da sola: mosaico di lettere, Lezioni su testi di Ibsen, Il gabbiano di Cechov, Troilo e Cressida e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, Lo specchio del diavolo di G. Ruffolo, Il ventaglio di Goldoni, Itaca di Botho Strauss, Giusto la fine del mondo di Lagarce, La modestia e Il panico di Spregelburd, Santa Giovanna dei macelli di Brecht, Lehman Trilogy di S. Massini. Lavora inoltre con Carmelo Rifici ne I Pretendenti di Lagarce e Nathan il saggio di Lessing; con Serena Sinigaglia ne La Cimice di Majakovskij; con Daniele Salvo in Otello di Shakespeare e Coefore/Eumenidi di Eschilo; con Gigi Proietti in Romeo e Giuletta; con Luca Zingaretti ne La torre d’Avorio. Con la regia di Peter Greenaway partecipa al Progetto Venaria a Torino. Con Federico Tiezzi lavora in Questa sera si recita a soggetto di Pirandello e Ifigenia in Aulide di Euripide; con Giorgio Barberio Corsetti ne Le rane di Aristofane e Re Lear di Shakespeare; diretta da Massimo Popolizio recita nel Nemico del Popolo di Ibsen. Attualmente è impegnata con lo spettacolo The children, rgia di Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa, uno spettacolo prodotto dal Centro Teatrale Bresciano. Tra i riconoscimenti si segnalano il Premio Lina Volonghi, il Virginia Reiter, il Premio dell’Associazione Nazionale Critici; come miglior giovane attrice ha vinto il Premio Duse e, come miglior attrice non protagonista, il Premio Ubu. 10
Puoi anche leggere