CATEGORY MANAGEMENT Prof. Guido Cristini - IL MODELLO DI CATEGORY MANAGEMENT
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AGENDA DEL MODULO I. LA DEFINIZIONE E L’EVOLUZIONE NEL TEMPO DEL TEMA II.IL MODELLO ECR DI GESTIONE PER CATEGORIE
L’OBIETTIVO DEL MARKETING DI CATEGORIA LA GESTIONE PER CATEGORIA DIFFERENZIARE L’ASSORTIMENTO VALORIZZARE EVITARE IL L’INSEGNA E CONFRONTO DI ACCRESCERE LA PREZZO CON I FEDELTA’ RIVALI QUALIFICARE E SEGMENTARE PER RISPONDERE AI CANALE E TARGET DI TERRITORIO DOMANDA 4
DEFINIZIONE SECONDO INDICOD-ECR IL CATEGORY MANAGEMENT RAPPRESENTA UN PROCESSO DI GESTIONE DELLE DIVERSE CATEGORIE MERCEOLOGICHE, CONSIDERATE COME UNITÀ STRATEGICHE DI BUSINESS, AVENTE L'OBIETTIVO DI AUMENTARE IL FATTURATO E L'UTILE ATTRAVERSO UNA MAGGIORE SODDISFAZIONE DEI BISOGNI DEI CONSUMATORI.
IL MODELLO DI CATEGORY MANAGEMENT 1995-2000. 1992 Primi lavori 2000-2010. 2005. 1993-1995 Sperimentazioni Condivisione del 2010-2015. Il modello di anche in Italia e Primi testi in allargate dei modello ECR di Applicazione del gestione per in Europa sul lingua inglese e piani di category da modello con categorie viene modello per prime categorie e categoria presso parte delle forte enfasi ai proposto e diverse Insegne imprese risultati di breve sperimentazioni sviluppo di una implementato da italiane ed commerciali e termine. (in Usa) pubblicistica Brian Harris. europee. industriali. internazionale.
IL MODELLO DEL CATEGORY MANAGEMENT Definire i prodotti che compongono la categoria e stabilirne la Definizione segmentazione Ruolo Assegnare il ruolo commerciale della categoria all’interno dei punti vendita Valutazione Identificare il gap esistente tra le performance attuali della categoria e Revisione quelle desiderate e quantificare le opportunità di sviluppo Obiettivi Definire obiettivi misurabili per migliorare i risultati della categoria Strategie Determinare le strategie di Marketing per segmento Manovra delle Definire le azioni a livello di Assortimento, Prezzo, Promozioni, leve Merchandising Assicurarsi che le strategie e le tattiche vengano realizzate Piano di attraverso il coinvolgimento di tutte le funzioni implementazione Verificare lo stato di avanzamento del Piano e consolidare il processo
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA:L’ALBERO ECR Definizione Settore/Macroreparto Ruolo Famiglia Famiglia Famiglia Valutazione Revisione Categorie Categorie Categorie Obiettivi Strategie Segmenti Segmenti Segmenti Segmenti Leve Brand Formati Piano di Implementazione Referenze
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA:L’ALBERO ECR PROCESSO PROFILO PRODUTTIVO/ CLIENTELA/ FUNZIONE D’USO TECNOLOGIA/ GRUPPO DI MATERIA PRIMA UTILIZZATORI
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA: DIVERSE PROSPETTIVE… FUNZIONE D’USO CATEGORIA SEGMENTI DI raggruppando i prodotti raggruppando i prodotti CONSUMO sostituibili e/o sostituibili nel raggruppando i prodotti complementari per consumo, ma sostituibili nel occasioni di consumo eterogenei sotto il consumo, ma omogenei (es. prima colazione, profilo merceologico sul piano merceologico primo piatto, etc.) (es. yogurt, caffè, the, (pasta lunga, corta, etc.) specialità, etc.)
ALTRE VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DEL PROFILO DELLA CATEGORIA PROFILO DEL SEGMENTO DI DOMANDA COMPORTAMENTO DI CONSUMO ATTRIBUTO DEL PRODOTTO
PROFILO DEL SEGMENTO DI DOMANDA VARIABILI GEOGRAFICHE VARIABILI PROFILO DEL SOCIO- CONSUMATORE DEMOGRAFICHE VARIABILI PSICOGRAFICHE 13
PROFILO DEL «COMPORTAMENTO DI CONSUMO» LUOGO DI CONSUMO COMPORTAMEN TO MODALITA’ DI CONSUMO DI CONSUMO OCCASIONE DI CONSUMO 14
ATTRIBUTO DEL PRODOTTO POSIZIONAMENTO DI PREZZO (ALTO, MEDIO, BASSO) ATTRIBUTO CONFEZIONAMENTO (PACKAGING, DEL FORMATO,DIMENSIO PRODOTTO NE) ATTRIBUTI SPECIFICI DEL PRODOTTO (ES. STANDARD, FREE FROM, GUSTI, ETC) 15
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA:L’ALBERO ECR Il codice EAN è il codice a barre europeo (UPC in America) Può essere composto da 13 o da 8 cifre Il codice Ean, in Italia, viene assegnato alle aziende da E’ presente sulla confezione del prodotto Viene letto dagli scanner situati sulle casse dei punti vendita
DEFINIZIONE DELLA CATEGORIA:L’ALBERO ECR Totale Largo Consumo Confezionato (LCC): 8 Livelli 1 (Bevande) 65 Livelli 2 (Acqua) 365 Livelli 3 (Acqua Gassata) 1349 Livelli 4 (Acqua Gassata Plastica)
L’ALBERO ECR 18
2- Analisi delle categorie: l’ABC in una catena distributiva nazionale 100 quota % fatturato SIGMA (ultimo anno terminante 90 mag 06) C 80 SONO LE CIRCA 185 CATEGORIE (LIVELLO 3 70 ECR) CHE FANNO IL 60 B 10% SUCCESSIVO SONO LE DEL CIRCA 90 FATTURATO 50 CATEGORIE SIGMA (LIVELLO 3 ECR) CHE FANNO IL 40 25% SUCCESSIVO 30 A DEL FATTURATO SONO LE SIGMA CIRCA 70 CATEGORIE 20 (LIVELLO 3 ECR) CHE FANNO IL 10 65% DEL FATTURATO SIGMA 343 categorie dell'LCC 0 1 11 21 31 41 51 61 71 81 91 101 111 121 131 141 151 161 171 181 191 201 211 221 231 241 251 261 271 281 291 301 311 321 331 341
Esempio di segmentazione della categoria (Fonte Barilla) PASTA DI SEMOLA • tradizione italiana • convivialità ASCIUTTA BRODO SPECIALITA' • quotidianità • stagionalità • gastronomicità • nutrizione • servizio • regionalità • praticità • sfizio stelline orecchiette LUNGA CORTA • convivialità • varietà ditali • scelta emozionale • momento consumo nidi semola spaghetti penne farfalle vermicelli tortiglioni fusilli
Esempio di segmentazione dello yogurt (Coop Italia) 21
Il consumo: quota volumi per “occasione”: bevande gassate A casa Fuori casa Merenda AC AC Senza 1% mangiare 26% mangiando FC 4% Snack FC 1% Mangiando AC Colazione 38% 11% Al Lavoro 9% Altro 1% A Scuola 2% Pausa Rinfrescante 3% Night Social On the Go Sports 1% 2% 1%
ASSEGNAZIONE DEL RUOLO 23
ASSEGNAZIONE DEL RUOLO Importanza per il Definizione consumatore Pasta Ruolo Gelati Routine Destinazione Valutazione Biscotti Caffè Revisione Succhi Birra Obiettivi di frutta Verdura Strategie Servizio/ Te Emozionale/ Surgelata completamento Dolci occasionale Leve Pesce Surgelato Piano di Implementazione Contributo agli obiettivi di business
Posizionamento delle categorie in base al comportamento del consumatore Alta Frequenza di acquisto ' NICHES ' ' STAPLES ' Es. pane, pasta ,yogurt Es. petfood ' FILL-INS ' ' REGULARS ' Es. spazzolino, ricarica Bassa Es. spezie lavastoviglie Basso Numero di consumatori Alto
ULTERIORI INFORMAZIONI SUL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE SCONTRINO MEDIO FREQUENZA SCELTA DELLO STORE FORMAT LIVELLO DI FEDELTA’ ALLE MARCHE GRADO DI PROPENSIONE ALLA PROMOZIONE GRADO DI ASSOCIAZIONE NEGLI ACQUISTI (BASKET ANALYSYS) 26
Posizionamento delle categorie in base alla performance del distributore Alta Margine unitario ' MANTAIN GROWTH ' ' FLAGSHIP ' •Categorie potenzialmente •Categorie che generano interessanti elevata profittabilità ' UNDER FIRE ' ' CORE TRAFFIC ' •Categorie con bassi profitti •Categorie in grado di generare soggetta a revisioni elevati volumi Bassa Basso Vendite a valore Alto
ASSEGNAZIONE DEL RUOLO Definizione Routine Destinazione C • Soddisfano bisogni • Guida la scelta del Ruolo O routinari consumatore al PdV N • Traffico nel PdV • Differenziazione Valutazione S • Allineamento rispetto • Vantaggio competitivo U alla concorrenza Revisione Obiettivi M A Servizio/ Emozionale/ T completamento occasionale Strategie O • Soddisfano bisogni • Acquisti non- R accessori programmati Leve E • Mercati piccoli • Mercati innovativi • Immagine di servizio al • Gratificazione del consumatore consumatore Piano di Implementazione DISTRIBUTORE
ASSEGNAZIONE DEL RUOLO E VARIABILI DA CONSIDERARE ARCO TEMPORAL E TERRITOR IO STORE FORMAT
LIVELLO DI STAGIONALITÀ NELLA CATEGORIA GELATI 225 214 203 200 207 201 195 188 175 150 137 133 125 123 123 100 75 73 64 72 53 65 44 50 40 50 33 34 46 37 25 32 34 Indice medio Vendite Baseline Valore Indice medio Vendite Baseline Volume 0 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
VALUTAZIONE DEI RISULTATI Definizione Fair Share (Quota di Mercato ) Ruolo Valutazione Revisione Obiettivi Strategie Leve Piano di Vendite Implementazione Quota di Mercato
VALUTAZIONE DEI RISULTATI- I DATI ESTERNI REPERIBILI SUL MERCATO COMPLESSIVO ITALIA AREA GEOGRAFICA GRUPPO STRATEGICO CANALIZZAZIONE E FORMAT PANEL DI INSEGNE 32
VALUTAZIONE DEI RISULTATI- I DATI INTERNI A DISPOSIZIONE DELL’INSEGNA ANDAMENTO DELLE VENDITE (VOLUME, VALORE, PERIODO,) ANDAMENTO DEL MARGINE (LORDO, RETTIFICATO, AL NETTO DEI COSTI) LIVELLO MEDIO DEI PREZZI (INDICE DI CONVENIENZA) INDICE PROMOZIONALE MEDIO TASSO DI ROTAZIONE DEL MAGAZZINO CONTRIBUZIONE TOTALE REALIZZATA 33
POSSIBILI PROBLEMI EMERSI A SEGUITO DELLA VALUTAZIONE DI CATEGORIA RIDOTTO SCARSA ECCESSIVO MODESTA ECCESSIVA PRESIDIO IN PENETRAZIO RICORSO MARGINALIT DIPENDENZA MODESTE ALCUNE NE DELLA ALLA A’ DALLA VENDITE FASCE MARCA DEL PROMOZION COMPLESSIV MARCA ASSORTIMEN DISTRIBUTO E DI PREZZO A GENERATA LEADER TALI RE 34
INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Albero degli obiettivi Definizione Categoria Categoria Categoria Ruolo + 5% Valutazione Revisione Obiettivi Segmento Segmento Segmento Strategie + 11% + 6% + 3% Leve Piano di + 11% + + 6% + + 3% = + 5% Implementazione
INDIVIDUAZIONE DELLE STRATEGIE L’elenco delle strategie Definizione TRAFFICO Aumentare gli acquirenti di categoria Ruolo TRANSAZIONI Aumentare l’acquisto medio categoria Valutazione Revisione Obiettivi Aumentare la contribuzione della MARGINALITA' categoria Strategie Incrementare il flusso di cassa, CASSA attraverso rotazioni e prodotti ad alto Leve prezzo unitario Attrarre il consumatore attraverso Piano di ENTUSIASMO l’offerta di prodotti che generino Implementazione interesse, divertimento e curiosità
INDICATORI UTILIZZATI PER SINGOLA STRATEGIA POSSIBILI INDICATORI DESCRIZIONE RACCOMANDATI SUGGERITI Aumentare gli acquirenti di N° Scontrini • Frequenza d'acquisto TRAFFICO Categoria • N° Clienti (dove disponibile) Aumentare l’acquisto medio Acquisto medio • Indice fedeltà TRANSAZIONI Categoria • Scontrino medio Aumentare il profitto assoluto Margine assoluto Categoria • Margine lordo per unità MARGINALITA' della Categoria spazio Incrementare il flusso di cassa, Rotazioni CASSA attraverso rotazioni e prodotti ad alto prezzo unitario Attrarre il consumatore coin- Indagine ad hoc Indagini ad hoc volgendolo attraverso prodotti ENTUSIASMO che generino interesse, divertimento e curiosità 1) Se misurabili
INDIVIDUAZIONE DELLE STRATEGIE Definizione STRATEGIE TRAFFIC TRANSAZIO MARGINAL ENTUSIAS Ruolo CASSA RUOLI O NI ITA' MO Valutazione DESTINAZIONE Revisione Obiettivi ROUTINE Strategie SERVIZIO Leve EMOZIONALE Piano di Implementazione
MANOVRA DELLE LEVE DI RETAIL MIX L’elenco delle tattiche Copertura, Ampiezza, Definizione Profondità, Numero totale di ASSORTIMENTO referenze Ruolo PROMOZIONI Tipo, Frequenza, Intensità Valutazione Revisione MERCHANDISING Posizionamento nel PdV e sullo scaffale. Obiettivi Gestione dello spazio e visibilità di (Layout, display, comunicazione a PV) segmenti e marche Strategie PREZZO Alto, Medio, Basso Manovra delle leve Piano di SERVIZI VENDITA Da declinarsi per ogni categoria Implementazione
MANOVRA DELLE LEVE DI RETAIL MIX Definizione Marche - Referenze Tattiche Servizi alla Assortimenti Promozioni Merchandising Prezzo Ruolo Strategie vendita Ridotto Eventi, promo Posizionamento Allineato su sku Valutazione Traffico ( profondo a livello frequenti e centrale, ampio chiave, medio Da declinarsi per ciascuna di sotto-segmento) aggressive spazio, facile su altre Revisione Transazioni Ampio e prof. focus Doppia Evidenziare Medio su sku su premium e esposizione e segmenti e SKU chiave, alto su Obiettivi Categoria pacchi multipli acquisti multipli premium altre Segmenti Marginalità Focus su novità e Evidenziare (creazione di Forme alternative segmenti e SKU alto Strategie profitto) marca privata alto margine Cassa Posizionamento Focus su alto Non frequenti ma primario per gli basso rotanti aggressive Manovra leve alto rotanti Ampio e Centrale nel lay- Entusiasmo profondo, focus eventi out, didascalie Medio/alto Piano di su novità Implementazione
PIANO DI IMPLEMENTAZIONE Definizione Selezionare i Punti di Vendita per il Test Revisione Ruolo Valutazione Elaborare il programma di azioni Roll-out Revisione Obiettivi Definire il sistema di Valutazione risultati Strategie monitoraggio Leve Comunicare il piano e sensibilizzare i PdV TEST Monitoraggio Piano di Implementazione
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