CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE - ANEA
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Monitorare, valutare e applicare gli strumenti per combattere i cambiamenti climatici in aree metropolitane CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE Assessorato all’Industria e allo Sviluppo buone pratiche.indd 1 11-11-2008 15:22:21
Hanno collaborato al progetto: LA PROVINCIA DI NAPOLI: Dott. Aniello LAURI (Assessore all’Industria e Sviluppo) Dott. Gennaro POLLICE (Direttore Area Sviluppo, Politiche Comunitarie e Servizi alle Imprese) Arch. Vincenzo COSTANZO (Dirigente della Direzione Energia) Ing. Angelo Raffaele VENEZIA (Funzionario della Direzione Energia - Energy Manager della Provincia di Napoli) Dott.ssa Flavia CATALANO (Funzionario della Direzione Energia) Rag. Lucia IPPOLITO (Istruttore contabile della Direzione Energia) L’ANEA: Ing. Michele MACALUSO (Direttore ANEA) Sig.ra Stefania ALLOCATI Ing. Nadijara ALVES ACUNZO Ing. Liberato AMATO Sig.ra Rita CAPEZZUTO Dott.ssa Barbara CAPONE Sig.ra Chiara D’AGO Sig.ra Domenica DRAGONE Ing. Valerio ESPOSITO Dott.ssa Giovanna GARGIULO Ing. Francesca A. SABATINI buone pratiche.indd 2 11-11-2008 15:22:21
L’ Amministrazione Provinciale di Napoli ha sempre focaliz- zato la sua attenzione sulle problematiche energetiche che, nell’attuale contesto del mercato globale, rivestono una importanza strategica primaria. Consapevole, infatti, del grave gap energetico esistente nel proprio territorio ha propugnato sia campagne finalizzate all’uso razionale dell’energia che allo sviluppo di fonti rinnovabili. In questa ottica oltre a conce- dere, con appositi bandi pubblici, contributi a privati ed Enti pubblici per l’installazione di impianti fotovoltaici e/o solari, ha iniziato ad installare sulle proprie scuole tali impianti anche per sensibilizzare i giovani su queste problematiche. Solo la conoscenza delle “Buone Pratiche” per la riduzione dell’emissione in atmosfera di agenti inquinanti per salvaguardare l’ambiente, può rendere “accettabili” gli alti costi necessari per investire sulle fonti rinnovabili. E’ importante inoltre sapere ciò che avviene in altri paesi europei, perché dallo scambio delle conoscenze si può trarre spunto per evolversi e progredire. CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE In questa ottica la Provincia di Napoli, in collaborazione con ANEA (Agenzia Na- poletana per l’Energia e l’Ambiente), ha partecipato al progetto europeo “City Instruments” cui hanno aderito otto città europee. Dall’analisi delle problematiche energetico-ambientali è scaturito il presente catalogo di buone prassi che auspi- chiamo possa servire a tutte le Istituzioni locali per diffondere sul loro territorio una politica orientata al risparmio energetico ed all’energia pulita. Aniello LAURI Assessore all’Industria della Provincia di Napoli 3 buone pratiche.indd 3 11-11-2008 15:22:22
City Instruments CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE Introduzione ................................................................................................5 1. Informazione, Comunicazione e Cooperazione .............................................. 6 1.1 BERLINO 50/50 (FIFTY/FIFTY) - GESTIONE ENERGETICA NELLE SCUOLE ........................... 7 1.2 NAPOLI: MOSTRA - CONVEGNO ENERGYMED ......................................................... 8 2. Strumenti finanziari ................................................................................. 10 2.1 BERLINO: PARTENARIATO PER IL RISPARMIO ENERGETICO ....................................... 10 2.2 MILANO: PRESTITI A TASSO ZERO PER IL RISPARMIO ENERGETICO .............................. 13 3. Trasporto e mobilità sostenibile ............................................................... 15 4 3.1 NAPOLI: 2 RUOTE PULITE ........................................................................... 15 3.2 GOTEBORG: VEICOLI PULITI ......................................................................... 17 4. Riqualificazione energetica degli edifici esistenti ....................................... 20 4.1 NAPOLI: PROGRAMMA DI SOLARIZZAZIONE NELLE SCUOLE ........................................ 20 4.2 TALLINN: PROGRAMMA DI SOVVENZIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA .............. 22 5. Organizzazione amministrativa: strutture e processi interni ........................ 25 5.1 ROTTERDAM: PROGRAMMA PER L’ENERGIA E IL CLIMA ............................................ 26 5.2 ZURIGO: ACQUISTI VERDI DI MACCHINE DA UFFICIO ............................................. 29 6. Metodi di calcolo, indicatori, monitoraggio ................................................ 30 6.1 TALLINN: SPIN 2020 ................................................................................ 30 6.2 PARIGI: BILANCIO DEI GAS SERRA ................................................................. 32 7. Gestione energetica nella Pubblica Amministrazione .................................. 34 7.1 NAPOLI: ENERGY MANAGER ......................................................................... 35 7.2 PARIGI: GESTIONE DEI CONSUMI PER IL RISCALDAMENTO ....................................... 38 Conclusioni ............................................................................................. 40 buone pratiche.indd 4 11-11-2008 15:22:22
Introduzione Il progetto “City Instruments” rientra nel Programma Energia Intelligente per l’Europa, co- finanziato dalla Commissione Europea, e si occupa principalmente di cambiamenti climatici nelle aree metropolitane, nonché dello scambio e dello sviluppo congiunto di mezzi per af- frontarli. L’obiettivo di City Instruments è stato quello di mettere insieme esperti in campo energetico, provenienti da differenti aree metropolitane europee, per valutare e approfondire strumen- ti innovativi, di natura tecnica, finanziaria o organizzativa per promuovere l’uso razionale dell’energia e le fonti energetiche rinnovabili in contesti urbani. Accanto ai cambiamenti climatici, anche la crescente urbanizzazione costituisce una sfida enorme per le città, soprattutto a causa di problemi di spazio, di maggiore traffico e di sicu- rezza dell’approvvigionamento energetico. Il progetto evidenzia che le città, nonostante si tro- vino ad affrontare problemi molto particolari, si sono dimostrate dei laboratori estremamente innovativi, sviluppando strumenti e politiche mirate a promuovere l’efficienza energetica e l’uso di fonti di energia rinnovabile. Otto aree metropolitane europee – Berlino, Milano, Napoli, Parigi, Rotterdam, Sofia, Tallinn e Zurigo – hanno unito le forze per condividere le proprie esperienze nei seguenti campi: • Informazione, comunicazione e cooperazione • strumenti finanziari • trasporto e mobilità sostenibile • riqualificazione energetica degli edifici esistenti • organizzazione amministrativa: strutture e processi interni • metodi di calcolo, indicatori, monitoraggio • gestione energetica nella Pubblica Amministrazione CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE Il risultato prodotto dal Progetto è un catalogo delle “buone pratiche”, ovvero una raccolta di strumenti innovativi, in termini tecnici, finanziari e amministrativi, in materia di energia. La versione originale, in lingua inglese, del Catalogo delle Buone Pratiche è consultabile sul sito www.city-instruments.eu e raccoglie gli strumenti di maggior successo, sviluppati in varie città europee, offrendo nuovi spunti e diverse opportunità ad altre aree metropolitane. Questa versione, in lingua italiana, propone un numero ridotto di strumenti con una scheda di presentazione semplificata. Sono stati selezionati gli strumenti di maggiore applicabilità nel nostro contesto considerando il loro grado di innovazione, la loro trasferibilità e l’impatto sull’ambiente e sul comportamen- to dei cittadini. Il catalogo è scaricabile dal sito della Provincia di Napoli (www.provincia.napoli.it) e dal sito 5 dell’ANEA (www.anea.eu). buone pratiche.indd 5 11-11-2008 15:22:22
1. Informazione, Comunicazione e Cooperazione Informazione, comunicazione e cooperazione sono le basi su cui costruire la consapevolezza riguardo le tematiche ambientali ed incentivare un cambiamento comportamentale finalizzato ad un modo di vivere sostenibile. La comunicazione è essenziale per combattere i pregiudizi sulle fonti rinnovabili e l’uso razionale dell’energia, spesso visti come limitanti o poco sod- disfacenti. Diffondere la conoscenza di buone pratiche è essenziale in questo senso per dare prova del potenziale che può essere messo in moto. L’uso razionale dell’energia e il risparmio CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE energetico sono di grande importanza, e la comunicazione e l’informazione sono gli strumenti principali per farlo capire alla popolazione affinché possa orientarsi verso un modo di vivere sostenibile. L’era della comunicazione, che è quella in cui viviamo, ci offre un numero elevato di supporti multimediali che bisogna imparare a conoscere e ad usare per sostenere le tematiche ambien- tali a favore della popolazione (adulti e bambini). È essenziale trovare il modo più appropriato per comunicare con le persone, affinché il messaggio sia compreso e l’azione av- viata, tenendo presente che non c’è un unico modo per comunicare e che il pubblico è vario. 1.1 BERLINO 50/50 (FIFTY/FIFTY) - GESTIONE ENERGETICA NELLE SCUOLE 6 Nelle scuole di Berlino sono stati realizzati veri e propri audit energetici, usati come strumento didattico per illustrare gli argomenti sul rendimento energetico agli studenti, ma anche agli insegnanti ed agli impiegati amministrativi. L’applicazione di misure per il risparmio energeti- co permette risparmi sulle bollette che sono divisi a metà tra la scuola e il proprietario della scuola. Questo costituisce un forte incentivo, per entrambi gli attori, a realizzare diagnosi energetiche e mettere in atto misure di risparmio. Contestualmente offre l’opportunità di comunicare con i più giovani, che sono i cittadini del domani e coloro i quali prenderanno le decisioni in futuro. 1.2 NAPOLI: MOSTRA - CONVEGNO ENERGYMED L’iniziativa, nata nel 2005 e promossa dai principali enti pubblici campani (Provincia di Napoli, Regione Campania, Provincia di Benevento, Comune di Napoli), è diventata un appuntamento biennale in cui è possibile confrontarsi su nuove tecnologie, strumenti normativi, percor- si educativi riguardanti l’efficienza energetica e le risorse rinnovabili. Alla parte fieristica è stata affiancata un’ampia sessione congressuale caratterizzata da workshop e convegni sui temi delle rinnovabili, della mobilità sostenibile, del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente organizzata in collaborazione con gli enti e le principali associazioni nazionali di settore. La validità della formula Mostra Convegno, sperimentata in occasione di EnergyMed 2005 e 2007, giustifica l’organizzazione, anche per la III edizione, di un programma in cui la parte espositiva sia accompagnata da un maggior numero di convegni e seminari, sia di profilo tecnico-scientifico che divulgativo. L’ANEA ha curato l’organizzazione e il coordinamento della manifestazione ponendosi come anello di congiunzione tra i vari attori della manifestazione. buone pratiche.indd 6 11-11-2008 15:22:23
1.1 BERLINO 50/50 (FIFTY/FIFTY) - GESTIONE ENERGETICA NELLE SCUOLE DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO Questo strumento è stato sviluppato nel 1993 dall’Autorità per l’Ambiente di Amburgo e re- plicato a Berlino nel 1996 dal Dipartimento dello Sviluppo Urbano del Senato, Unità per la protezione del clima e UfU e.V. Il progetto 50/50 (fifty/fifty) si basa fondamentalmente sulla cooperazione tra i partner coin- volti. Le scuole scelte sono valutate in merito al consumo energetico. Studenti ed insegnanti creano le squadre di gestione energetica che organizzano le misure per risparmiare energia a scuola. Tipiche misure possono essere l’illuminazione con lampadine a risparmio energetico, interventi sul riscaldamento, aerazione controllata, ecc. I soldi risparmiati grazie alle spese energetiche ridotte sono divisi al 50% tra la scuola e il proprietario della scuola. Questo rende il progetto vantaggioso per entrambe le parti che ne traggono un profitto e si dà uno stimolo in più alle attività scolastiche. Allo stato attuale circa un centinaio di scuole partecipano al program- ma. RISULTATI ED EFFETTI Il progetto 50/50 consta di misure per il risparmio energetico e l’educazione ambientale. Gli studenti sono direttamente coinvolti nelle misure per il risparmio energetico. Le conoscenze acquisite a scuola possono essere usate anche a casa. VALUTAZIONE Una valutazione del progetto nel 2000/2001 ha mostrato che il risparmio energetico annuo ammonta a 942.000 kWh (energia elettrica) e 5.900.000 kWh (energia termica). Il risparmio economico ammonta a 600.000 €/a. Nel 2001, 290.000 € sono stati pagati alle scuole. CONTATTI CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE Nome Dipartimento del Senato per la Salute, l’Ambiente e la Tutela dei Consuma- tori - Unità di Protezione del Clima Indirizzo Brückenstraße 6 - 10179 Berlino Tel +49 30 90 25 20 50 Fax +49 30 90 25 25 09 e-mail klara.furth-deutschlaender@senguv.verwalt-berlin.de Web www.berlin.de/sen/umwelt/klimaschutz/index.shtml Link correlati www.berlin.de/sen/umwelt/klimaschutz/berlin_spart_energie/de/energie- bewusstsein/fiftyfifty.shtml 7 buone pratiche.indd 7 11-11-2008 15:22:23
1.2 NAPOLI: MOSTRA - CONVEGNO ENERGYMED DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO EnergyMed è una Mostra Convegno sull’Efficienza Energetica e le Fonti Rinnovabili nei Paesi del Mediterraneo, e rappresenta una combinazione equilibrata fra esposizione, business meeting e tavole rotonde di approfondimento. Pur essendo il Sud Italia ed il complesso di regioni che si affacciano sul Mediterraneo, per evidenti motivi climatici, aree estremamente favorevoli all’utilizzo di risorse rinnovabili, gran CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE parte degli eventi fieristico-congressuali su tale tema si concentra nell’Italia settentrionale ed appaiono quasi del tutto assenti iniziative analoghe nel Meridione. L’appuntamento biennale di EnergyMed va, dunque, in questo contesto, a colmare una speci- fica ed evidente carenza, venendo a costituire un evento fieristico, comunicativo e formativo, unico nel Sud Italia, dedicato alle energie, al risparmio energetico, alla mobilità sostenibile ed ora anche all’edilizia sostenibile e al recupero di materia ed energia dai rifiuti e consolidando uno spazio nuovo di confronto sulle tecnologie più innovative. La scelta della Campania e di Napoli, quale sede di EnergyMed rappresenta un elemento strate- gico, contribuendo a conferire alla manifestazione una connotazione mediterranea con un’at- tenzione, quindi, a quei paesi dalle economie emergenti (Magreb, Egitto, Spagna e Grecia) che si affacciano sul Mare Nostrum. Inoltre, l’Evento ha la sua forza nel gruppo “Promotore dell’Evento” che rappresenta la perfetta sinergia tra Enti Pubblici, Imprese, Università per la valorizzazione della Campania e delle sue 8 risorse nei settori di riferimento dell’Evento. Alla luce dei successi delle scorse edizioni di EnergyMed (nel 2005 e nel 2007) si è deciso di riproporre la manifestazione nel marzo (26, 27 e 28) del 2009 che sarà caratterizzata da: • due nuovi settori merceologici: edilizia sostenibile, recupero materia ed energia dai ri- fiuti; • ampliamento delle attività di internazionalizzazione con il coinvolgimento di nuovi part- ner con l’obiettivo di far incontrare diverse realtà internazionali (imprese, centri di ricer- ca, ecc.) con le imprese locali; • ampliamento delle tematiche affrontate nella sessione congressuale con il coinvolgimen- to delle principali associazioni nazionali e i massimi esperti nazionali ed internazionali. Eminenti esperti e testimoni privilegiati, saranno invitati ad illustrare lo stato dell’arte della ricerca e sviluppo sulle tecnologie più innovative e le best practice di sviluppo concreto del mercato dell’energia. RISULTATI ED EFFETTI Dati delle scorse edizioni: 2005 2007 Area espositori 6.000 8.000 Espositori 120 150 Visitatori 15.000 18.000 Workshop 20 21 Partecipanti ai workshop 1.800 2.000 Delegazioni straniere 6 7 Sponsor 17 20 Associazioni 30 32 Studenti - 2.000 Corsi di Formazione - 2 Scuole partecipanti 20 60 attraverso visite guidate buone pratiche.indd 8 11-11-2008 15:22:23
TARGET DI RIFERIMENTO Aziende per la produzione, distribuzione e vendita di energia; società di servizi energetici; amministrazioni nazionali, regionali ed Enti Locali; agenzie per l’energia e per la mobilità; im- prese (produttori, installatori, manutentori ecc.); Università ed Istituti di ricerca; associazioni di categoria e di volontariato; tecnici e professionisti del settore; Energy Manager; Mobility Manager; utenti. VALUTAZIONE Gli obiettivi principali di EnergyMed possono essere così elencati: - Rafforzare il rapporto tra il mondo delle imprese, Enti Locali, operatori del settore e cittadini offrendo un efficace strumento di promozione commerciale alle aziende locali, nazionali ed estere; - Rappresentare un punto di riferimento per le Istituzioni, le Università e le Associazioni, nell’intento di favorire il superamento degli ostacoli che ancora, nel nostro Paese, ral- lentano lo sviluppo delle fonti rinnovabili (ad esempio barriere normative, procedurali, ed informative); - Consolidarsi come punto di riferimento per la comunità professionale e scientifica per un continuo aggiornamento sullo stato dell’arte delle tecnologie disponibili sul mercato, così come sulle frontiere della ricerca e sviluppo per le applicazioni più innovative; - Innalzare, attraverso un evento a livello nazionale, la soglia complessiva di visibilità di queste tematiche presso i media ed il grande pubblico; - Focalizzare l’interesse dei legislatori nazionali e locali verso le nuove tecnologie energe- tiche. CONTATTI Nome ANEA - AGENZIA NAPOLETANA ENERGIA E AMBIENTE CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE Indirizzo Via Toledo 317 - 80132 NAPOLI Tel. +39 081 40 94 59 Fax +39 081 40 99 57/ 081 41 95 28 e-mail aneainfo@tin.it; info@energymed.it Web www.anea.eu; www.energymed.it 9 buone pratiche.indd 9 11-11-2008 15:22:23
2. Strumenti finanziari La Commissione Europea sostiene un approccio integrato agli obiettivi ambientali ed econo- mici, secondo cui i governi locali e nazionali stabiliscono il quadro generale in cui attuare le politiche e raggiungere gli obiettivi. Tale quadro dovrebbe preferibilmente coniugare re- golamentazione e strumenti basati sul mercato e deve essere supportato da strumenti finan- ziari quali la promozione e la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di partenariati Pubblico-Privato, i fondi locali e nazionali, i prestiti a tasso ridotto ed infine da programmi ed CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE iniziative internazionali ed europee. Affinché vengano implementati efficacemente, gli strumenti finanziari devono essere concepiti in maniera adeguata, tale da soddisfare le esigenze in materia ambientale ed energetica, te- nendo al tempo stesso in considerazione il funzionamento del mercato, la legislazione vigente ed altre condizioni politiche, economiche e sociali, nonché le caratteristiche della regione metropolitana in cui dovranno essere promossi. L’implementazione degli strumenti finanziari deve essere preceduta da una dettagliata analisi costi-benefici e dalla valutazione di tutte le altre politiche alternative in modo da determinare l’approccio più conveniente. 2.1 PARTENARIATO PER IL RISPARMIO ENERGETICO PROMOSSO DALLA CITTÀ DI BERLINO Lo strumento mira a ridurre il consumo energetico degli edifici pubblici attraverso appalti 10 riservati ad investitori privati. Finora 60 milioni di euro sono stati investiti da appaltatori privati nel settore energia Questo ha permesso di ridurre i costi dell’energia del 25% in edifici pubblici come scuole, asili, università ed edifici amministrativi. Per ridurre il consumo e i costi dell’energia, nonché le emissioni di anidride carbonica, l’au- torità pubblica trasferisce il finanziamento, la pianificazione, l’implementazione e il controllo delle misure per il risparmio energetico a partner privati del settore. Il contratto prevede una garanzia minima di risparmio energetico. L’appaltatore riceve il guadagno concordato solo se viene raggiunta la soglia di risparmio energetico stipulata, in osservanza dell’interesse sia pubblico che privato. 2.2 PRESTITI A TASSO ZERO DELLA PROVINCIA DI MILANO Fino a poco tempo fa, in Italia, non era stato attuato alcun programma di microprestiti per l’ammodernamento energetico di impianti esistenti e le banche, soprattutto per scarsa infor- mazione e per timore di rischiare, non hanno promosso questo tipo di prodotto finanziario. La Provincia di Milano ha, però, ritenuto che il momento fosse favorevole per aprire un dialogo con le banche e dopo un periodo di negoziazione nell’aprile del 2007 è partito “Mutuo apro- fitto”, un programma di prestiti a tasso zero per interventi di riqualificazione energetica negli edifici e negli alloggi privati esistenti. 2.1 BERLINO: PARTENARIATO PER IL RISPARMIO ENERGETICO DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO Il Partenariato per il risparmio energetico è stato sviluppato ed implementato a Berlino con l’in- tento di raggiungere ambiziosi obiettivi di protezione del clima e riduzione dei costi dell’ener- gia per far fronte ad una difficile situazione di bilancio dell’Amministrazione Pubblica. Il Partenariato per il risparmio energetico ha prodotto: • Riduzioni nel consumo energetico buone pratiche.indd 10 11-11-2008 15:22:24
• Diminuzione dei costi • Difesa dell’Ambiente Lo strumento è stato sviluppato nel 1995 in collaborazione con il Dipartimento per la Prote- zione del Clima del Senato di Berlino e con il Berliner Energieagentur GmbH, sviluppatosi a seguito della difficoltà economica dell’Amministrazione di Berlino. Le misure atte a ridurre il consumo energetico degli edifici pubblici sono ben conosciute. Un certo risparmio energetico potrebbe essere ottenuto in parte cambiando i comportamenti delle persone che lavorano negli immobili, ma un risparmio cospicuo può essere ottenuto soltanto grazie all’investimento di capitali. È bene rinnovare gli impianti tecnici nel breve periodo, ma a causa dei piani di finanziamento pubblico spesso diventa difficile realizzare degli investi- menti all’interno dello stesso periodo contabile. Per far fronte a questi problemi è dunque nata l’idea di finanziare le misure per il risparmio energetico attraverso investimenti e gestione servizi impianti da parte di privati. Finora sono stati investiti 60 milioni di euro da appaltatori privati di energia, riducendo i costi energetici del 25% in edifici pubblici quali scuole, asili nido, università ed edifici amministra- tivi. A partire dal 1996 sono nati diciannove (19) partenariati per il risparmio energetico. Un Partenariato per il risparmio energetico generalmente funziona nel modo seguente. Il cliente (tipicamente l’autorità locale) è responsabile della manutenzione di vari immobili, quali asili nido o uffici ed è legato da contratto a fornitori di energia che distribuiscono ener- gia elettrica e riscaldamento (gas o petrolio). Per ridurre il consumo e i costi dell’energia ed i livelli dannosi di anidride carbonica il cliente trasferisce il finanziamento, la pianificazione, l’implementazione e il controllo delle misure per il risparmio energetico a partner privati, i cosiddetti appaltatori. L’appaltatore viene scelto in base ad una gara d’appalto, gestita da Berliner Energieagentur GmbH. I contratti esistenti tra il cliente ed il fornitore di energia che fornisce energia elettrica e riscaldamento non sono influenzati dal progetto. L’appaltatore comunque si accorda con il fornitore di energia riguardo CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE alla tecnologia e all’approvvigionamento necessari. Un Partenariato per il risparmio energetico non si occupa esclusivamente del risparmio energetico in grandi complessi edilizi. Il model- lo di Berlino è un tentativo consapevole di mettere insieme progetti più piccoli per creare “gruppi di edifici”. Questi edifici raggruppati presentano livelli diversi di consumo energetico, materiali da costruzione, impianti e arredi, che portano a proficui calcoli incrociati oltre a te- stimoniare che immobili apparentemente poco produttivi vengono integrati nel progetto. L’appaltatore firma un contratto in cui si impegna a garantire al cliente un livello minimo di risparmio energetico. L’esperienza dimostra che è possibile ridurre di oltre il 25% i costi ener- getici un risparmio in genere non realizzabile da un proprietario (statale) di un bene immobile da solo. L’appaltatore riceve quanto pattuito solo se riesce a conseguire il risparmio energe- tico stipulato. Il cliente può ottenere un ulteriore vantaggio economico grazie al risparmio in termini di elettricità e riscaldamento ottenuto attraverso l’adozione di misure di efficienza energetica. Gli investimenti realizzati dall’appaltatore vengono rifinanziati con i risparmi. Tutti 11 i risparmi rimanenti vengono divisi tra i partner in base a un sistema proporzionale concordato per tutta la durata del progetto. Durante l‘intero periodo l’appaltatore resta responsabile della manutenzione e del servizio dei sistemi. Dopo la scadenza del contratto il cliente trarrà profit- to da tutti i risparmi in termini di costi. buone pratiche.indd 11 11-11-2008 15:22:24
RISULTATI ED EFFETTI • Il project management gestito dalla “Berliner Energieagentur” ha permesso la creazione di un certo numero di posti di lavoro. • La riduzione del consumo energetico, inoltre, porta alla riduzione delle polveri e di NOX. Nel pacchetto completo dell’appaltatore sono inclusi dei sussidi per misure meno reddi- tizie. • L’assunzione della proprietà di impianti energetici ottimizzati dopo la scadenza del con- tratto di risparmio energetico non comporta ulteriore compensazione finanziaria. CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE • I costi di transazione sono inferiori grazie alla creazione dei gruppi di edifici. • L’ottimizzazione della pianificazione e dell’esecuzione, dell’integrazione della manuten- zione e della manutenzione correttiva si ottiene con una sola agenzia responsabile. VALUTAZIONE I Partenariati per il risparmio energetico funzionano in quanto: • garantiscono, da contratto, risparmio in termini di costi ed energia • riducono il consumo energetico in grandi complessi edilizi o in gruppi di edifici attraver- so investimenti realizzati dall’appaltatore • rifinanziano gli investimenti attraverso il risparmio energetico • permettono al proprietario dell’edificio di partecipare ai costi risparmiati. 12 Per la procedura di gara d’appalto è necessario che il cliente possa fornire informazioni attendi- bili sul consumo energetico nell’ambito del gruppo di edifici e sul costo dell’energia sostenuto negli ultimi anni. Inoltre deve fornire informazioni sulle caratteristiche dell’impianto termico e dell’immobile (età delle caldaie e dei bruciatori, tipo di combustibile, età dell’immobile, la destinazione d’uso dell’edificio, e così via). Per aggiudicarsi l’appalto è necessario coinvolgere un responsabile di progetto che sia capace di gestire la procedura di gara d’appalto e di fornire consulenza al cliente riguardo alle offerte dei diversi offerenti. CONTATTI Nome Dipartimento per la Salute, l’Ambiente e la Tutela del Consumatore del Se- nato di Berlino Indirizzo Klara Furth-Deutschlànder - BrùckenstraBe 6 10179 Berlino e-mail Klara.Furth-Deutschlaender@SenGUV.Verwalt-Berlin.de Web wvv.berIin.de/sen/umwelt/index.shtml buone pratiche.indd 12 11-11-2008 15:22:24
2.2 MILANO: PRESTITI A TASSO ZERO PER IL RISPARMIO ENERGETICO DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO L’ammodernamento energetico del patrimonio edilizio esistente è sicuramente una misura effi- cace per sostenere l’efficienza energetica a livelli significativi, in quanto le caratteristiche del patrimonio immobiliare esistente sono tali che oltre l’80% è stato costruito prima dell’applica- zione della normativa comunitaria e nazionale sul contenimento dei consumi di energia. Nel settore edilizio in particolare, la Provincia di Milano punta sull’efficienza energetica e sull’innovazione tecnologica non solo per ridurre i costi per le famiglie e per le imprese, ma anche per rilanciare tutto quel tessuto di piccole e medie imprese e di servizi che costituisce ancora la spina dorsale della sua economia. Lo strumento, denominato “Mutuo a-profitto”, consiste nel finanziare - a tasso zero - interven- ti per la riqualificazione energetica sugli edifici esistenti. Si tratta di un contributo in conto interessi - ovvero lo sconto totale degli interessi bancari - a favore dei cittadini sui prestiti che verranno erogati dagli istituti di credito che hanno aderito all’iniziativa. Lo strumento si è sviluppato in diversi momenti, necessari per la messa a punto di una pro- cedura operativa, che ha visto prima l’emanazione di un bando pubblico per la selezione degli istituti di credito e poi una fase di negoziazione con le stesse banche vincitrici. Questa fase si è concretizzata nella sottoscrizione di una convenzione che regola le condizioni di accesso ai finanziamenti a favore dei soggetti beneficiari nonché i rispettivi rapporti tra l’amministra- zione provinciale e le banche. Attualmente, sei Banche di Credito Cooperativo (Sesto San Giovanni, Barlassina, Carate Brian- za, Carugate, Cernusco S/N, Lesmo) hanno aderito all’iniziativa, ed è già attiva la possibilità CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE da parte dei cittadini di ottenere prestiti fino a € 50.000 per 7 anni a Tasso Zero, ossia senza pagare gli interessi sul capitale prestato, perché tali interessi saranno interamente a carico della Provincia di Milano e della Banca convenzionata che concede il finanziamento. RISULTATI ED EFFETTI Il programma è stato avviato alla fine del 2006. Nella prima fase di sperimentazione è stata stanziata una somma complessiva di € 600.000, 50% da parte pubblica e 50% messa a dispo- sizione dalle BCC di Carugate e di Cernusco S/N per la copertura degli interessi applicati al finanziamento. Questa fase sperimentale è stata utilizzata per mettere a punto i meccanismi procedurali nei rapporti Banche/Provincia e ha consentito, nel 2007 di avviare investimenti di riqualificazione energetica sugli edifici esistenti per oltre € 1.500.000. 13 Superata la prima fase, con il secondo bando si conta di mettere a regime lo strumento. È previsto un terzo bando nel 2008 per completare la copertura territoriale della provincia di Milano. La somma stanziata dalla Provincia - tra il 2006 e il 2007 - ammonta a € 1.000.000, che ag- giunta all’ equivalente somma messa a disposizione dalle BCC, consentirà la mobilitazione di investimenti valutati tra i 12 e i 20 milioni di Euro e contribuirà, in modo decisivo, al raggiun- gimento degli obiettivi fissati di riduzione dei consumi finali di energia. buone pratiche.indd 13 11-11-2008 15:22:24
VALUTAZIONE Attraverso l’applicazione di questo strumento finanziario gli utenti finali sono motivati a mi- gliorare il rendimento energetico degli edifici e delle abitazioni in cui vivono, raggiungendo così livelli più alti di comfort ottenendo minor consumi energetici e un congruo risparmio sul corrispettivo delle “bollette”. Si stima una riduzione media di emissioni di CO2 del 10/20% per ogni intervento di riqualificazione energetica. Quasi la metà degli interventi riguardano l’applicazione di fonti rinnovabili con una prevalenza di impianti fotovoltaici. Vengono coinvolte nuove forze di mercato che consentono un ulteriore sviluppo di tecnologie CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE già consolidate nel campo dell’efficienza energetica e portando, nel tempo, riduzioni significa- tive dei costi. Gli istituti di credito acquisiscono nuovi clienti e rafforzano la propria presenza nel territorio. INDICATORI DI SUCCESSO • Numero di clienti che hanno avuto accesso al finanziamento e quantità di interventi di riqualificazione energetica realizzati • Riduzione dei consumi finali (tep/anno) • Quantità di investimenti privati nel programma • Risposta degli istituti di credito ai bandi di gara Nel medio periodo, una volta messa a regime la procedura, molte amministrazioni pubbliche 14 potrebbero adottare questo strumento tecnico-finanziario realizzando partnership a livello locale. CONTATTI Nome Provincia di Milano - Giuseppe Giambersio; Giuseppe Bono Indirizzo Direzione Centrale Risorse Ambientali,Settore Lotta agli inquinamenti ed energie alternative Corso di Porta Vittoria, 27 - 20122 Milano Tel. +39 02 77403658/ 3970 Fax +39 02 77403951 e-mail g.giambersio@provincia.milano.it - g.bono@provincia.milano.it Web www.provincia.mi.it/ambiente/energia/index.shtml buone pratiche.indd 14 11-11-2008 15:22:25
3. Trasporto e mobilità sostenibile La mobilità ed il trasporto di persone e merci è uno dei fattori principali dei consumi finali di energia e delle immissioni in atmosfera di sostanze che sono dannose sia per l’uomo che per l’ambiente. Tali sostanze contribuiscono ai fenomeni di inquinamento a livello locale, in parti- colare nei centri urbani e, a livello globale, con il riscaldamento dell’atmosfera terrestre. Il workshop sul Trasporto e la Mobilità Sostenibile, che si è tenuto a Rotterdam, ha messo in evidenza molti buoni esempi per affrontare questo argomento così vasto. Qui di seguito vengono illustrati due casi studio, che sottolineano aspetti diversi nell’ambito del tema discusso. 3.1 NAPOLI: 2 RUOTE PULITE Nel 2005, la Provincia di Napoli, in collaborazione con l’Agenzia Napoletana Energia e Ambien- te (ANEA), ha realizzato la campagna “Due Ruote Pulite” che puntava a sensibilizzare il moto- ciclista sull’importanza di un utilizzo corretto del proprio veicolo e sulla necessità di effettuare un’attenta manutenzione per ridurre il consumo di carburante e l’inquinamento. 3.2 GOTEBORG: VEICOLI PULITI Il programma a lungo termine Veicoli Puliti, straordinariamente vasto, della Città di Goteborg, mostra chiaramente che, coinvolgendo tutti gli attori e occupandosi delle loro esigenze spe- cifiche facendo ricorso a strumenti diversi, è possibile raggiungere i propri obiettivi a lungo termine. 3.1 NAPOLI: 2 RUOTE PULITE DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE La campagna “Due ruote Pulite” promossa dall’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Na- poli, in collaborazione con l’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (ANEA), si è posta l’obiet- tivo di “fotografare” le reali condizioni di efficienza, in termini ambientali, del parco veicolare a due ruote circolante nella provincia attraverso il controllo gratuito dei gas di scarico di circa 800 veicoli ( ciclomotori e motocicli) in nove Istituti Scolastici di altrettanti comuni della Provincia di Napoli (Casalnuovo, Ercolano, Frattamaggiore, Giugliano, Marano, Marigliano, San Giorgio a Cremano, Torre del Greco, Villaricca). Lo scopo della campagna è stato quello di sensibilizzare i cittadini, ed in particolare gli stu- denti sull’importanza di un utilizzo corretto del proprio veicolo a due ruote e sulla necessità di effettuare un’attenta manutenzione per ridurre il consumo di carburante e l’inquinamento prodotto. Tale iniziativa ha avuto come partner la società IDIR S.p.A. per la fornitura delle apparecchia- ture (analizzatore di gas ed opacimetro) di controllo dei gas di scarico e quattro associazioni 15 del commercio equo e solidale (‘E Pappeci, Le Tribù, Nazareth nel Mondo, Populorum Progres- sio, Seme Di Pace ) per l’offerta al conducente della degustazione di snack durante le operazio- ni di verifica; nel caso in cui le emissioni rientravano nei limiti di legge, le stesse associazioni hanno offerto alcuni graziosi gadgets sempre del commercio equo e solidale. buone pratiche.indd 15 11-11-2008 15:22:25
RISULTATI ED EFFETTI I tecnici dell’ANEA hanno effettuato 874 controlli gratuiti dei gas di scarico nei nove Istituti Scolastici di altrettanti comuni aderenti all’iniziativa. Grazie alla preziosa collaborazione di tali Comuni e, a quella dei rispettivi corpi di Polizia Municipale, sono state realizzate otto settimane di controlli, durante le quali in appositi infopoint oltre ad effettuare il controllo gratuito dei gas di scarico sono state fornite al conducente tutta una serie di informazioni circa lo “stato di salute” del proprio veicolo, sugli eventuali interventi necessari per la messa a punto per ottenere minori emissioni e consumo di carburante. CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE Completata la fase dei controlli, l’ANEA ha informatizzato ed analizzato, dal punto di vista statistico, i dati raccolti nelle scuole ed in qualche caso anche in strada per la definizione dell’efficienza del parco veicolare a due ruote circolante in provincia. Per la presentazione dei risultati è stata prevista l’organizzazione del Workshop dal titolo La Campagna “Due Ruote Pulite” della Provincia di Napoli presentato nell’ambito di EnergyMed2007, la Mostra Convegno sull’energia pulita e la mobilità sostenibile. VALUTAZIONE I controlli dei gas di scarico, effettuati nell’ambito della campagna “Due Ruote Pulite”, hanno evidenziato una situazione che desta preoccupazione circa lo stato di efficienza dei veicoli a due ruote circolanti nel territorio della provincia di Napoli. Le verifiche hanno evidenziato 16 che quasi la metà dei veicoli sottoposti al controllo presenta valori di emissione maggiori dei limiti di legge. Questo dato non è tanto legato alla vetustà del parco circolante, poiché anche veicoli nuovi non hanno superato il controllo dei gas di scarico, bensì alla poca attenzione, in termini di manutenzione, che molti rivolgono al proprio veicolo. Tutto ciò dimostra la necessità di formare ed informare e quindi la validità della campagna “Due Ruote Pulite” dell’Amministrazione Provinciale di Napoli, tesa proprio a sensibilizzare i più giovani sull’importanza di un corretto utilizzo del motorino e ad informare le Amministra- zioni Locali sull’impatto ambientale del traffico veicolare e sulle possibili iniziative di regola- mentazione e sensibilizzazione volte al miglioramento della qualità dell’aria. CONTATTI Nome ANEA - AGENZIA NAPOLETANA ENERGIA E AMBIENTE Indirizzo Via Toledo 317 - 80132 NAPOLI Tel. +39 081 40 94 59 Fax +39 081 40 99 57 e-mail aneainfo@tin.it Web www.comune.napoli.it Link correlati www.anea.eu buone pratiche.indd 16 11-11-2008 15:22:25
3.2 GOTEBORG: VEICOLI PULITI DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO All’inizio degli anni ‘90 la città di Goteborg ha iniziato ad interessarsi alla tematica dei veicoli puliti. La situazione era piuttosto difficile, in quanto non esisteva ancora un vero mercato: era disponibile solo qualche modello di “veicolo pulito”, si stavano installando un numero molto limitato di stazioni di rifornimento, non c’erano attività di mercato tra i concessionari d’auto e, a peggiorare ulteriormente la situazione, c’era una scarsa consapevolezza tra gli utilizzatori/ acquirenti di auto. I primi sforzi della città di Goteborg hanno condotto, nel 1993, all’imposizione di requisiti am- bientali per gli autobus. Le attività per i veicoli puliti sono state intensificate grazie al lavoro della Zona Ambientale per i Mezzi Pesanti, istituita nel 1996. Nel 1998 è stata lanciata una campagna di marketing per i veicoli puliti, ed un anno dopo sono stati introdotti dei requisiti ambientali per i macchinari dell’edilizia. L’Amministrazione non è sola in questo compito, ma lavora in stretta collaborazione con quat- tro partner, dando vita ad un progetto di un gruppo di cinque elementi: l’Autorità per la circo- lazione e il trasporto pubblico, la Goteborg Energi (Energia), la Gatubolaget (servizi di parco vetture), Renova (riciclaggio) e Miljöförvaltning (Ambiente). Insieme, questi cinque partner coprono in maniera integrata i settori dell’energia, dei veicoli, del riciclaggio, dell’ambiente e del trasporto. L’organizzazione locale comprende un gruppo di pilotaggio che si occupa delle questioni strategiche e un gruppo di lavoro che invece si prende cura delle questioni operative. L’intera iniziativa è stata posta sotto la supervisione di un capofila. Uno dei problemi che Goteborg si è trovata ad affrontare (ed in realtà è il problema di tutti gli operatori del settore) è la chiara definizione di “veicolo pulito”. Ad oggi non c’è alcuna definizione stabilita a livello nazionale, europeo o internazionale. Fino ad oggi Goteborg ha lavorato con una serie di definizioni diverse, e in particolare negli ultimi anni ha collaborato CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE con alcune città svedesi per tentare di raggiungere un’armonizzazione e un’unica definizione per il paese. La definizione di “veicolo pulito” è importante perché Goteborg si utilizza molte iniziative, tra cui lo sviluppo di politiche per l’appalto di veicoli, la creazione di benefici lo- cali per il parcheggio, la comunicazione con le aziende e la cittadinanza, e infine le politiche relative alle aree di sosta per i taxi. Lo scopo del progetto di Goteborg sui veicoli puliti è in sé abbastanza semplice: aumentare l’uso di veicoli puliti a Goteborg. Gli obiettivi che sono stati stabiliti si riferiscono tutti al 2008. Entro questa scadenza ci dovranno essere: • Il 90% di veicoli puliti nell’intero parco vetture della Città di Goteborg (oggi sono il 70%) • Il 5% di veicoli puliti tra tutte le nuove auto vendute a Goteborg (oggi sono già il 12%, quindi l’obiettivo è stato raggiunto) • Un mercato autonomo (obiettivo raggiunto). 17 Nel corso degli anni, Goteborg ha acquisito una grande esperienza su tale tematica. Si è ri- scontrato che è molto importante concentrarsi su chi potrebbe avere delle buone ragioni per utilizzare un veicolo pulito, ad esempio perché si possono ridurre i costi di gestione o perché l’eco-adattamento può essere un buon investimento. L’elenco attuale di gruppi destinatari comprende le aziende a certificazione ambientale come ISO 14000, i fornitori del Consiglio co- munale, società di taxi e corrieri espresso, aziende con molte auto, rivenditori d’auto, fornitori di carburante, consulenti ambientali e giornalisti. Ci sono molti modi per raggiungere questi destinatari. Tra quelli che sono risultati più efficaci buone pratiche.indd 17 11-11-2008 15:22:25
nel caso di Goteborg ci sono il telemarketing, le campagne postali, le visite personali, i semi- nari, le informazioni fornite attraverso i venditori e i media, i siti web e le newsletter. La maniera migliore per influenzare i gruppi di interesse è informarli in maniera precisa e com- pleta. Per questo è necessario accertarsi di essere informati meglio di loro. Quando si fornisco- no informazioni è importante concentrarsi sui costi di gestione e sulla funzionalità piuttosto che sulle emissioni. È necessario, inoltre, coinvolgere i dirigenti (per esempio nell’ambito economico, in quello dell’ecologia e dei veicoli), mostrare cifre e dati relativi a diversi modelli, aiutarli a mettersi facilmente in contatto con i venditori e, infine, mostrare loro i documenti CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE relativi alle politiche (che avranno un impatto sulla situazione dei veicoli puliti nella città, ad es. sulla zona ambientale, le restrizioni e i costi di parcheggio). L’approccio di Goteborg è monitorato attentamente, sia per vedere quali sono gli effettivi risultati delle attività sia per assicurare dei risultati positivi. Si raccolgono informazioni su quello che il “cliente” pensava delle informazioni ricevute (buone/cattive/appropriate, ecc.), si chiede se ci siano dei risultati effettivi (come una politica delle auto adattata o un aumento del numero di veicoli puliti), si controlla il numero di visite al sito web e il numero di iscritti alle newsletter, si fanno sondaggi sull’atteggiamento tra i venditori di auto e i fornitori di carburante, si verifica il numero di annunci pubblicitari (per es. di concessionarie d’auto e case automobilistiche) e altre attività di mercato. Infine, si tiene sotto controllo il numero effettivo di veicoli puliti nella regione. 18 RISULTATI ED EFFETTI Il numero di veicoli puliti nel parco mezzi comunali di Goteborg è cresciuto costantemente negli ultimi anni, e sembra molto probabile che l’obiettivo del 2008 sarà effettivamente rag- giunto (v. figura). Il numero effettivo di veicoli puliti nelle strade della città ha raggiunto un totale di circa 8000, e ora ci sono in città 31 stazioni di servizio per carburanti alternativi. Inoltre, si registra un forte aumento nella conoscenza e nell’interesse per i veicoli puliti. A livello nazionale c’è ora un mercato più ampio, con più modelli di veicoli puliti disponibili. Sembra anche che altre città stiano iniziando a seguire l’esempio. Altri successi e risultati: buone pratiche.indd 18 11-11-2008 15:22:26
• Migliore cooperazione a livello locale e regionale • Maggiore consapevolezza tra i funzionari pubblici e la cittadinanza • Il progetto ha rilevato il numero di veicoli puliti nel corso degli anni e la quantità di carburanti alternativi (circa 3-4% 2006). VALUTAZIONE Il progetto di Goteborg ha dimostrato che un periodo di 5 -10 anni è sufficiente a “educare” il mercato locale, ed ha evidenziato anche che chi vende i veicoli è molto più importante di quanto si pensasse in un primo momento, e pertanto si è prestata loro particolare attenzione. Oltre alle iniziative locali, è fondamentale avere anche incentivi nazionali e una tassazione adeguata. Sembra che sia più facile offrire dei sussidi piuttosto che regolamentare la tassazio- ne. Ma resta la domanda: come farlo in maniera intelligente? Ulteriori sviluppi del progetto • Introdurre la definizione di “veicolo pulito” a livello nazionale / europeo • Sostenere con forza la riduzione delle tasse sui carburanti rinnovabili • Estendere la collaborazione ad altre città svedesi ed europee • Proporre incentivi per ridurre la tassazione sui veicoli puliti, soprattutto sui mezzi pe- santi. CONTATTI Nome Fredrik Högberg Indirizzo City of Göteborg, Traffic & Public Authority -P.O. Box 2403 SE-403 16 Goteborg, Svezia e-mail fredrik.hogberg@trafikkontoret.goteborg.se Web www.miljofordon.se CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE Link correlati www.trafikkontoret.goteborg.se/FineToolsAPI/DownloadFile. aspx?fileid=993.pdf&filekey=0c68f88504af37b73430d43197cb1477 19 buone pratiche.indd 19 11-11-2008 15:22:26
4. Riqualificazione energetica degli edifici esistenti Questo capitolo si occupa del rinnovo in chiave di efficienza energetica degli edifici esistenti, che sono tra le principali cause di spreco di energia e di emissioni di CO2 in Europa. Una quota importante degli edifici è rappresentata da edifici a più piani - il 13% nei vecchi Stati membri dell’Ue e oltre un terzo nei nuovi Stati membri - dove predominano gli edifici prefabbricati, caratterizzati da manutenzione arretrata e qualità strutturale e termica molto bassa. Allo stesso tempo, il potenziale di risparmio è significativo: in molti casi si possono raggiun- CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE gere risparmi fino al 30-35% per il solo riscaldamento. La Direttiva 2002/91/CE mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici negli Stati dell’Unione europea. L’obiettivo della Direttiva è promuovere il miglioramento del rendimento energetico degli edifici, tenendo conto del contesto locale e delle condizioni climatiche ester- ne nonché delle prescrizioni per quanto riguarda il clima degli ambienti interni e l’efficacia sotto il profilo dei costi. Le disposizioni in essa contenute riguardano: • la definizione di un quadro generale per una metodologia di calcolo sul rendimento ener- getico integrato degli edifici; • l’applicazione di requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici di nuova costruzione; • l’applicazione di requisiti minimi in materia di rendimento energetico degli edifici esi- stenti di grande metratura sottoposti a importanti ristrutturazioni • la certificazione energetica degli edifici 20 • l’ispezione periodica delle caldaie e dei sistemi di condizionamento d’aria negli edifici nonché una perizia del complesso degli impianti termici le cui caldaie abbiano più di 15 anni. Nei paragrafi successivi vengono presentati due strumenti relativi all’implementazione di alcu- ne delle misure sopraelencate. 4.1 NAPOLI: PROGRAMMA DI SOLARIZZAZIONE NELLE SCUOLE Il patrimonio edilizio costituito dalle scuole pubbliche è fortemente energivoro. Per questo motivo, per questioni ambientali ed economiche, nasce la necessità di adottare una gestione del patrimonio pubblico che mira al risparmio energetico. Le scuole devono essere protagoni- ste dell’innovazione tecnologica e soggetto trainante per la promozione del risparmio energe- tico. 4.2 TALLINN: PROGRAMMA DI SOVVENZIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Questo programma di finanziamento promosso in Estonia introduce uno strumento finanziario in un nuovo Stato membro, che potrebbe facilmente essere trasmesso ai paesi che entreranno prossimamente nella Comunità Europea. 4.1 NAPOLI: PROGRAMMA DI SOLARIZZAZIONE NELLE SCUOLE DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO L’Amministrazione Provinciale di Napoli è fortemente impegnata nel campo della promozione di iniziative per incentivare il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Particolare rilevanza ha l’iniziativa che prevede l’installazione di impianti fotovoltaici nelle scuole della Provincia, ove possibile. E’ la scelta innovativa voluta dall’amministrazione provinciale, che risponde alle esigenze sempre più pressanti di affrontare il tema energetico con fatti concreti e non limi- buone pratiche.indd 20 11-11-2008 15:22:26
tandosi soltanto a enunciati teorici. Un investimento importante che consentirà, nel tempo, alla Provincia di rendere energeticamente indipendenti gli edifici scolastici e forse addirittura capaci di rivendere surplus di elettricità alla rete nazionale. RISULTATI ED EFFETTI Ad oggi la Provincia ha installato 5 impianti fotovoltaici da 19,95 kWp, già in esercizio, site nei comuni di Afragola, Marigliano, Nola, Bacoli e Torre del Greco ed ha finanziato l’installa- zione di altri 20 impianti fotovoltaici da 19,95 kWp che saranno collegati alla rete presumi- bilmente entro il 2009. Inoltre un impianto da 10,0 kWp sarà di tipo sperimentale: verrà utilizzata una lente di Fresnel che consentirà di aumentare il rendimento dei pannelli fotovoltaici, in quanto la lente concen- trerà la luce solare sui pannelli solari, aumentando in tal modo la luce disponibile sulla cella. Ogni anno l’energia prodotta sarà all’incirca pari a 550.000 chilowattora (corrispondenti al consumo di energia elettrica di circa 180 famiglie) e permetterà di evitare l’emissione in at- mosfera di circa 293 Ton di anidride carbonica (CO2). VALUTAZIONE Questi impianti sono stati realizzati al servizio degli istituti scolastici, perché tra le loro pre- rogative c’è quella di rappresentare un esempio per gli alunni e per i loro genitori, di come si può produrre energia elettrica direttamente dal sole senza l’utilizzo di vettori energetici di origine fossile. Si spera anche di generare un sistema virtuoso, che venga imitato anche dalla cittadinanza. Inoltre, in collaborazione con il personale docente, saranno predisposte attività didattiche, con lezioni di gruppo e altre attività, volte all’analisi energetica dell’edificio sco- lastico e alla definizione di una serie di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico eseguiti dagli studenti della scuola. A tale scopo ogni impianto fotovoltaico sarà dotato di un display in cui si possono leggere la potenza elettrica. CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE CONTATTI Nome Angelo Venezia - Energy Manager Provincia di Napoli Indirizzo Via Don Bosco 4/f (4° piano) - 80141 Napoli Tel. 081 794 99 23 – 25 Fax 081 794 98 54 e-mail avenezia@provincia.napoli.it Web www.provincia.napoli.it 21 buone pratiche.indd 21 11-11-2008 15:22:27
4.2 TALLINN: PROGRAMMA DI SOVVENZIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DESCRIZIONE GENERALE DELLO STRUMENTO L’obiettivo principale dello strumento è quello di sostenere il processo di ammodernamento delle case esistenti in Estonia da un punto di vista dell’efficienza energetica. Lo strumento fa parte delle misure adottate nel Piano Nazionale per l’Edilizia Abitativa in Esto- nia, 2003-2008, approvato dal Governo nel 2003. Il Piano si basa su un documento strategico più generale - il Piano per l’edilizia abitativa estone fino al 2010. CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE La responsabilità generale per l’implementazione del Piano appartiene al Ministero degli Affari Economici e delle Comunicazioni (MoEAC). Le misure di riqualificazione sono messe in atto dal Fondo di Garanzia Estone per il Credito e le Esportazioni (KredEx) in collaborazione con le autorità locali e le organizzazioni non governative nel settore delle abitazioni, Sia il Piano in generale che le misure sono finanziati dal bilancio dello Stato. Il Gruppo destinatario dell’in- tervento comprende le associazioni per gli alloggi, le associazioni di proprietari di apparta- menti e i sindacati per le abitazioni. Il KredEx è stato fondato nel 2001 dal M0EAC, con lo scopo principale di migliorare il finanzia- mento delle piccole imprese in Estonia e di ridurre i rischi di credito connessi alle esportazioni, ma anche per permettere alle persone di costruire o ristrutturare le loro case e promuovere l’efficienza energetica in Estonia Nell’ambito delle opere di ristrutturazione, lo Stato sostiene i costi relativi all’ammodernamento delle strutture principali negli appartamenti precedenti a! 1990 fino ad un massimo del 10% dei costi. Il KredEx fornisce anche garanzie per i prestiti 22 ai sindacati degli appartamenti che saranno utilizzati per riparare o rinnovare l’impianto di riscaldamento di una casa, per riparare il tetto, isolare le pareti esterne, sostituire o isolare le finestre, ecc. La garanzia copre fino al 75% del prestito per tutta la durata dello stesso. Per essere ammissibile ai fondi per le ristrutturazioni, l’edificio in questione deve essere sottopo- sto ad una perizia tecnica totale (compresa diagnosi energetica). Per poter far effettuare tale sopralluogo l’unione degli appartamenti o l’associazione di proprietari di appartamenti può ricevere un contributo pari ad un massimo del 50% del costo della perizia. Il programma di sovvenzioni è ancora in corso su base annuale, in quanto l’importo totale del finanziamento dipende dalle somme stanziate nel bilancio dello Stato. La tabella di seguito riportata fornisce i dati sulle sovvenzioni erogate nella città di Tallinn nel 2003 e negli anni successivi. Anno Numero Importo del di progetti contributo (Euro) 2003 154 0,4570 2004 275 0,6545 2005 336 0,7101 2006 272 0,9631 L’effettivo sostegno finanziario dal bilancio dello Stato è stato estremamente modesto. Ad esempio, nel 2005 e nel 2006 il KredEx ha esaurito le somme annuali destinate ai contributi nell’ambito di questo programma dopo un paio di giorni dall’apertura della ricezione delle domande. Questo dimostra che la barriera principale per questo strumento è stato il finanzia- mento insufficiente stanziato dal bilancio dello Stato. buone pratiche.indd 22 11-11-2008 15:22:27
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