CARDIOPATIA ISCHEMICA - SISA

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              ATEROSCLEROSI - Numero Monografico - Giornale Italiano dell’Arteriosclerosi 2021; 12 (1): 162-170

              QUADRI CLINICI

              CARDIOPATIA ISCHEMICA
              FILIPPO CREA, GAETANO ANTONIO LANZA

                  La cardiopatia ischemica comprende                             Sindromi coronariche croniche
              quadri clinici caratterizzati dallo sviluppo
                                                                                 Malattia coronarica cronica ostruttiva
              di ischemia miocardica, che causa una sof-
                                                                                    La forma più tipica di SCC è la malattia
              ferenza delle cellule miocardiche come
                                                                                 coronarica cronica ostruttiva (MCCO), la
              conseguenza di un apporto di ossigeno in-
                                                                                 quale si caratterizza per la presenza di ste-
              sufficiente per lo svolgimento delle loro
                                                                                 nosi coronariche aterosclerotiche in uno
              attività.
                                                                                 o più vasi epicardici, in grado di ridurre la
                  La cardiopatia ischemica è la malattia
                                                                                 capacità di massimo incremento del flus-
              cardiaca più frequente in Italia, con una
                                                                                 so coronarico (riserva coronarica), che è
              prevalenza intorno al 4%, ed è una delle
                                                                                 normalmente 4-5 volte il valore basale. L’i-
              principali cause di morte (circa il 15-20%).
                                                                                 schemia miocardica in questi pazienti si
                  Essa comprende sindromi caratterizza-
                                                                                 verifica, quindi, in condizioni di aumento
              te da condizioni cliniche stabili (sindromi
                                                                                 del consumo miocardico di ossigeno
              coronariche croniche, SCC) o che insorgo-
                                                                                 (MVO2).
              no acutamente (sindromi coronariche acu-
                                                                                    Il quadro più tipico di MCCO è l’angina
              te, SCA).
                                                                                 stabile, ma rientrano in questa categoria
                                                                                 anche pazienti asintomatici con riscontro
Tabella 1 - Classificazione dell’angina della Canadian                           casuale di stenosi coronariche in seguito a
Cardiovascular Society (CCS).                                                    stress test diagnostici positivi, eseguiti per
I. Attività fisiche abituali, come camminare o salire le scale, non              semplice controllo, o pazienti diventati
   causano angina. L’angina compare solo per sforzi intensi, ra-                 asintomatici dopo precedente SCA o inter-
   pidi o prolungati
                                                                                 venti di rivascolarizzazione coronarica.
II. Lieve limitazione di attività abituali: l’angina compare nel cam-
                                                                                    L’angina stabile è caratterizzata da epi-
    minare o salire le scale rapidamente o dopo i pasti o in pre-
    senza di freddo o vento o in condizioni di stress emotivo o solo             sodi di angina da sforzo che presentano
    nelle prime ore dopo il risveglio. Ad un passo normale e in                  caratteristiche costanti da almeno due
    normali condizioni, il paziente può camminare in piano per più               mesi. L’entità dello sforzo che causa l’angi-
    di due isolati o salire più di un piano di scale.                            na (soglia anginosa) può essere costante,
III. Marcata limitazione delle attività fisiche ordinarie, come cam-             indicando la presenza di stenosi coronari-
     minare piano per uno o due isolati e salire più di un piano di              che fisse, o più spesso variabile, cosa che
     scale in condizioni normali.
                                                                                 può essere dovuta a variazioni dell’entità
IV. Impossibilità ad effettuare qualsiasi attività fisica senza com-             della stenosi per effetto di fenomeni vaso-
    parsa di angina. L’angina può anche verificarsi a riposo.
                                                                                 motori (stenosi dinamiche) o a variazioni
Quadri clinici - Cardiopatia ischemica

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del tono dei vasi di resistenza e di eventua-         Questo fenomeno si verifica in quanto nei
li rami collaterali.                                  territori perfusi da arterie coronarie con
    La gravità dell’angina è di solito indicata       stenosi critiche le arteriole presentano di
seguendo la classificazione della Canadian            base una significativa vasodilatazione, fina-
Cardiovascular Society (Tabella 1).                   lizzata a garantire un sufficiente flusso
                                                      ematico a riposo; la somministrazione di
Diagnosi                                              vasodilatatori arteriolari determina una va-
    Il test più usato per la diagnosi di MCCO         sodilatazione massimale (riduzione delle
è l’elettrocardiogramma (ECG) da sforzo               resistenze) nei territori non ischemici, fa-
che induce un sottoslivellamento del tratto           vorendo il flusso verso queste aree, che
ST (>1 mm), tipico dell’ischemia subendo-             viene così sottratto ai territori di vasi steno-
cardica (Figura 1). L’accuratezza diagno-             tici, causando ischemia miocardica.
stica dell’ECG da sforzo è comunque limi-                 La scintigrafia miocardica da stress uti-
tata e dipende dalla probabilità pre-test di          lizza radioisotopi (in genere 99mTc sestami-
malattia (i test falso-positivi sono più fre-         bi) per rilevare transitori difetti di perfusio-
quenti quando la probabilità pre-test di              ne miocardici riferibili a ischemia, mentre
MCCO è bassa).                                        l’ecocardiogramma da stress si basa sull’in-
    L’ischemia miocardica può essere me-              duzione di alterazioni cinetiche transitorie
glio documentata con stress test di imma-             nelle regioni del ventricolo sinistro (VSn)
gine, da sforzo o farmacologico. Gli stress           che sviluppano ischemia.
test farmacologici utilizzano la sommini-                 Rispetto all’ECG da sforzo gli stress
strazione di sostanze in grado di indurre             test d’immagine sembrano avere una
ischemia miocardica, come la dobutamina,              maggiore accuratezza diagnostica. Tutta-
una catecolamina, che aumenta l’MVO2, o               via, essi sono più indaginosi, costosi e
come i vasodilatatori arteriolari adenosina,          meno facilmente disponibili; inoltre, i loro
dipiridamolo e regadenoson, che agiscono              reali vantaggi non sono stati stabiliti in
causando fenomeni di furto coronarico.                modo chiaro. La scintigrafia presenta an-
           Figura 1. Sottoslivellamento del tratto ST nelle derivazioni V4-V6
               diagnostico di ischemia miocardica durante ECG da sforzo
                                                                                                 Figura 1 - Sottoslivella-
                                                                                                 mento del tratto ST nelle
                                                                                                 derivazioni V4-V6 diagno-
                                                                                                 stico di ischemia miocardi-
                                                                                                 ca durante ECG da sforzo.
Filippo Crea, Gaetano Antonio Lanza

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      che il problema dell’uso di sostanze radio-       stabilita mediante misurazione della frac-
      attive e l’ecocardiogramma quello di una          tional flow reserve (FFR), calcolata come
      finestra ecografica non sempre ottimale.          rapporto tra la pressione distale e quella
      Questi test trovano più concorde indica-          prossimale alla stenosi durante massima
      zione come test di primo livello in pazienti      vasodilatazione con adenosina. Una FFR
      in cui l’ECG da sforzo non sarebbe inter-
Quadri clinici - Cardiopatia ischemica

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   grel (75 mg/die), un antagonista del             l’MVO2 riducendo la frequenza cardiaca
   recettore piastrinico dell’adenosin-difo-        mediante inibizione selettiva della cor-
   sfato (ADP);                                     rente (If ) di auto-depolarizzazione del
2) statine, il cui beneficio è dovuto non           nodo del seno.
   solo all’effetto anti-colesterolemico, ma
   anche alla loro azione anti-infiammato-       Rivascolarizzazione coronarica.
   ria, anti-proliferativa e pro-endoteliale;        La rivascolarizzazione di vasi stenotici
3) beta-bloccanti, i cui benefici sono però      può essere ottenuta mediante intervento
   più chiari in pazienti con IMA pregres-       chirurgico di by-pass aorto-coronarico
   so e/o ridotta FEVSn;                         (BPAC) o interventi coronarici percutanei
4) ACE-inibitori (o, in alternativa, sartani),   (ICP), in genere con impianto di stent me-
   che migliorano la prognosi soprattutto        dicati (SM).
   in pazienti con disfunzione VSn;                  Rispetto a una terapia medica ottimale
5) infine, è da considerare l’aggiunta di        (TMO), gli studi clinici hanno dimostrato
   una bassa dose di rivaroxaban (2,5 mg         come la prognosi (sopravvivenza) può es-
   x 2/die), un inibitore del fattore Xa, che    sere migliorata mediante BPAC solo in
   ha ridotto gli eventi maggiori (morte,        specifici gruppi di pazienti; questi com-
   IMA, ictus) in questi pazienti; il benefi-    prendono i pazienti con stenosi del tronco
   cio, tuttavia, sembra limitato e in parte     comune della coronaria sinistra (TC) e
   controbilanciato da un aumento del ri-        quelli con malattia trivasale che mostrino
   schio emorragico.                             anche una ridotta FEVSn e/o scarsa capa-
   Per quanto concerne il controllo dei sin-     cità di esercizio. Viceversa, non esistono al
tomi, i nitrati ad azione rapida rimangono il    momento studi che abbiano dimostrato un
trattamento elettivo degli episodi anginosi,     beneficio prognostico degli ICP rispetto
mentre la prevenzione dell’angina si avvale      alla TMO. In pazienti con malattia isolata
oggi di diversi farmaci, che comprendono         del TC, tuttavia, l’ICP ha mostrato in alcuni
principalmente:                                  studi risultati simili al BPAC, almeno nel
1) beta-bloccanti (BB), che rimangono i          breve-medio termine.
   farmaci di prima scelta, prediligendo             In tutti gli altri gruppi di pazienti con
   quelli cardioselettivi (atenololo, meto-      MCCO non è prospettabile un migliora-
   prololo, bisoprololo);                        mento della prognosi con interventi di riva-
2) calcio-antagonisti (CA), che hanno effi-      scolarizzazione coronarica, per cui questa
   cacia comparabile ai BB, ma vanno evi-        è indicata solo per trattare sintomi non con-
   tati nei pazienti con ridotta FEVSn;          trollati dalla TMO e la scelta dell’interven-
3) nitrati a lunga durata d’azione, la cui ef-   to (BPAC o ICP) dipende principalmente
   ficacia è limitata dal rapido sviluppo di     dalla loro fattibilità tecnica e dai potenziali
   tolleranza, per cui andrebbero sommi-         rischi legati alle procedure.
   nistrati in modo asimmetrico, lasciando           I pazienti trattati con ICP con stent coro-
   una finestra libera dal loro effetto;         narico devono assumere una doppia tera-
4) ranolazina, che agisce inibendo la cor-       pia antiaggregante (ASA+clopidogrel) per
   rente tardiva in entrata del sodio dei mio-   almeno 6 mesi, per ridurre il rischio di
   cardiociti, con riduzione del calcio intra-   trombosi acuta dello stent e restenosi. Nei
   cellulare e facilitazione del rilasciamento   pazienti con fibrillazione atriale (FA), che
   diastolico e del flusso coronarico;           hanno indicazione a terapia anticoagulante
5) ivabradina, un farmaco che riduce             orale (TAO) cronica, con un nuovo antico-
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      agulante orale (NOAC) o un inibitore della        è basata sugli stessi farmaci visti per l’angi-
      vitamina K, si può continuare, dopo una           na stabile.
      sola settimana di doppia anti-aggregazione
      piastrinica, con il solo clopidogrel, in asso-
                                                        Angina vasospastica
      ciazione alla TAO, continuando con la sola
      TAO dopo 6 mesi.                                      Nell’angina vasospastica l’ischemia mio-
                                                        cardica è causata dallo spasmo occlusivo/
                                                        subocclusivo di un’arteria epicardica. Lo
      Angina microvascolare
                                                        spasmo si può verificare a livello di una plac-
          L’angina microvascolare (AMV) è così          ca aterosclerotica (significativa o meno) o
      detta perché causata da anomalie struttu-         in un vaso normale, e può essere focale o
      rali e/o funzionali del microcircolo corona-      diffuso e coinvolgere uno o più vasi.
      rico. Essa è abitualmente diagnosticata per           Nella forma tipica (angina variante di
      esclusione quando un paziente con angina,         Prinzmetal) l’angina insorge a riposo ed è
      prevalentemente da sforzo, e segni di             associata a sopraslivellamento del tratto ST
      ischemia miocardica all’ECG da sforzo e/o         all’ECG (ischemia transmurale). L’angina
      stress test d’immagine mostra arterie co-         è più frequente di notte o nelle prime ore
      ronarie normali o senza stenosi significati-      del mattino, e nel 20-30% dei pazienti può
      ve (0,80) all’angiografia.           essere indotta anche dallo sforzo. Il rischio
          Il dolore toracico è di solito indistingui-   maggiore è lo sviluppo di tachiaritmie o
      bile da quello dell’angina stabile, ma può        bradiaritmie gravi durante gli attacchi
      presentare caratteri di atipicità, come una       ischemici, con rischio di sincope o arresto
      lenta risoluzione dopo sforzo o sommini-          cardiaco (Figura 2). Lo spasmo prolungato
      strazione di nitrati sublinguali.                 può, inoltre, causare un IMA.
          La presenza di una ridotta capacità va-           La diagnosi può essere ottenuta con il
      sodilatatrice del microcircolo coronarico         casuale rilievo di sopraslivellamento ST
      può essere dimostrata con il test all’adeno-      all’ECG durante angina o il rilievo di episodi
      sina, invasivamente (con Doppler intraco-         analoghi, spesso silenti, all’ECG Holter di
      ronarico o metodo della termodiluizione) o        24-48 ore. In alcuni casi, tuttavia, è necessa-
      non invasivamente (con PET, RM o eco-             rio ricorrere a un test provocativo di spasmo
      Doppler transtoracico). Una riserva coro-         coronarico, che può essere eseguito duran-
      narica
Quadri clinici - Cardiopatia ischemica

                                                                                                                             167
Figura 2. Sopraslivellamento del tratto ST nella derivazione CM3 all’ECG-Holter, diagnostico di ischemia
    miocardica transmurale da spasmo coronarico, complicato da tachicardia ventricolare polimorfa
                                                                                                         Figura 2 - Sopraslivella-
                                                                                                         mento del tratto ST nella
                                                                                                         derivazione CM3 all’ECG-
                                                                                                         Holter, diagnostico di ische-
                                                                                                         mia miocardica transmu-
                                                                                                         rale da spasmo coronarico,
                                                                                                         complicato da tachicardia
                                                                                                         ventricolare polimorfa.

          La terapia dell’attacco anginoso è costitu-         dall’impianto di un defibrillatore automati-
      ita dai nitrati sub-linguali, mentre la preven-         co e/o pacemaker biventricolare.
      zione è basata soprattutto sull’uso di CA.                 Come visto, il BPAC migliora la progno-
                                                              si a lungo termine in pazienti trivasali e
                                                              malattia del TC, e ciò sembra indipendente
      Miocardiopatia dilatativa ischemica
                                                              dalla documentazione di miocardio vitale
          In alcuni pazienti con MCCO il quadro               nei territori acinetici.
      è dominato dai sintomi e/o segni di insuf-
      ficienza cardiaca e l’ecocardiogramma mo-
                                                              Sindromi coronariche acute
      stra dilatazione e disfunzione significativa
      del VSn (FEVSn 70 bpm, è l'ivabradina. In specifi-           mento ST. In entrambi i casi il paziente può
      ci gruppi, inoltre, la prognosi è migliorata            presentare un unico episodio di dolore to-
Filippo Crea, Gaetano Antonio Lanza

168

      racico a riposo o episodi ricorrenti di angi-     Terapia
      na a riposo o da sforzi lievi. In caso di angi-       La terapia medica è mirata anzitutto a
      na instabile il dolore dura pochi minuti,         combattere lo stato pro-trombotico e pre-
      mentre una durata di oltre 20-30 min indica       vede sia l’uso di due antiaggreganti piastri-
      un’ischemia sufficientemente prolungata           nici (aspirina + un inibitore del recettore
      da causare necrosi, e quindi IMA.                 piastrinico P2Y12 [clopidogrel, ticagrelor o
          L’ECG all’ingresso può mostrare sotto-        prasugrel]) sia, per alcuni giorni, di un an-
      slivellamento del tratto ST (tipico dell’i-       ticoagulante (un’eparina a basso peso mo-
      schemia subendocardica) e/o anomalie              lecolare o, in casi specifici, l’inibitore del
      dell’onda T o essere nella norma.                 fattore Xa fondaparinux o l’inibitore della
          La conferma diagnostica di IMA (in            trombina bivalirudina).
      questo caso subendocardico) è ottenuta                I pazienti dovrebbero poi ricevere un
      dal rilievo di un aumento tipico (v. dopo) di     BB e una statina ad alta dose, avendo come
      troponine e CK-MB.                                target un livello di colesterolo-LDL
Quadri clinici - Cardiopatia ischemica

                                                                                                           169

trombosi occlusiva persistente di un vaso         ca primaria (con impianto di SM). La sua
coronarico. I meccanismi fisiopatologici          esecuzione richiede, tuttavia, la disponibili-
sono analoghi a quelli visti per le SCA-no-       tà di una sala di emodinamica attiva, per cui
sopra ST; in alcuni casi, tuttavia, la sindro-    in alcuni casi essa può richiedere tempi lun-
me è causata da uno spasmo coronarico             ghi di attuazione che ne possono inficiare o
persistente.                                      ridurre il beneficio. Ove si preveda un ritar-
                                                  do superiore a 1.5-2 ore dall’arrivo del pa-
Diagnosi                                          ziente, si dovrebbe quindi tentare la riper-
    La diagnosi è basata sul rilievo all’ECG      fusione con terapia fibrinolitica, soprattutto
del sopraslivellamento ST persistente, la         se il paziente è giunto precocemente (
Filippo Crea, Gaetano Antonio Lanza

170

      Tabella 2 - Principali patologie                 una significativa frequenza di eventi in
      cardiovascolari che possono presentarsi          questa popolazione, ma la prognosi do-
      con un quadro clinico di sindrome
      coronarica acuta/infarto miocardico in
                                                       vrebbe essere verificata in relazione al
      assenza malattia coronarica ostruttiva           meccanismo responsabile della sindrome.
       Spasmo coronarico epicardico
                                                       Analogamente, il trattamento dovrebbe es-
                                                       sere guidato dal meccanismo alla base del
       Spasmo coronarico microvascolare
                                                       quadro clinico.
       Microembolia coronarica
       Trombosi coronarica transitoria
       Dissezione coronarica                           Bibliografia
       Sindrome di takotsubo                           1. Knuuti J, et al. 2019 ESC Guidelines for the diag-
                                                          nosis and management of chronic coronary syn-
       Miocardite
                                                          dromes. Eur Heart J. 2020; 41: 407-477.
       Embolia polmonare                               2. Lanza GA, Crea F. Primary coronary microvas-
       Pericardite                                        cular dysfunction: Clinical presentation, patho-
                                                          physiology, and management. Circulation. 2010;
                                                          121: 2317-2325.
                                                       3. Lanza GA, et al. Mechanisms of coronary artery
      di una SCA (soprattutto no-ST-sopra),               spasm. Circulation. 2011; 124: 1774-1782.
      spesso con tipiche variazioni di troponina       4. Collett JP, et al. 2020 ESC Guidelines for the
      non mostrano MCO alla coronarografia                management of acute coronary syndromes in
      (myocardial infarction with no obstructive-         patients presenting without persistent ST-seg-
                                                          ment elevation. Eur Heart J 2020; e-pub.
      coronary arteries, o MINOCA). Le cause di        5. Ibanez B, et al. 2017 ESC Guidelines for the man-
      questo quadro sono eterogenee e sono ri-            agement of acute myocardial infarction in pa-
      assunte nella Tabella 2. In molti casi la dia-      tients presenting with ST-segment elevation. Eur
      gnosi specifica sfugge e il test invasivo con       Heart J. 2018; 39: 119-177.
                                                       6. Lanza GA, et al. Clinical spectrum and outcome
      Ach è indicato per identificare i pazienti          of patients with non-ST-segment elevation acute
      con spasmo epicardico o microvascolare              coronary syndrome and no obstructive coro-
      (v. sopra). Alcuni studi hanno riportato            nary atherosclerosis. Circ J 2016; 80: 1600-1606.
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