Vaccini prossimi e futuribili - Elisabetta Franco Dip. Biomedicina e Prevenzione Università degli Studi di Roma - EtaGamma
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Vaccini prossimi e futuribili Elisabetta Franco Dip. Biomedicina e Prevenzione Università degli Studi di Roma «Tor Vergata»
Conflitto di interessi • Ho ricevuto contributi per ricerca scientifica e/o rimborsi per partecipazione a Convegni ed Advisory Board da GSK, MSD, Pfizer, SanofiPasteur
VACCINI ANTITUMORALI Introduzione Lo sviluppo di vaccini profilattici in grado di prevenire l'insorgenza di tumori associati ad infezioni con patogeni è un traguardo ormai realistico. • Epatocarcinoma: virus dell’epatite B • Carcinoma della cervice uterina: virus del papilloma umano (HPV) • Linfoma a cellule B: virus di Epstein-Barr • Cancro dello stomaco: Helicobacter pylori
VACCINI ANTITUMORALI Evoluzione negli ultimi 20 anni • Crude extracts • Well-characterized • Non-specific antigens immunomodulators • Tumor-specific therapies • Patient-specific • Cross-tumor target
VACCINI VACCINIANTITUMORALI ANTITUMORALI Requisiti per immunoterapia antineoplastica 1. Capacità di avviare un’immunità attraverso: • Immissione nell’organismo di antigeni tumore- specifici E/O • Favorire la cross-presentazione di antigeni tumorali endogeni 2. Capacità di concentrare cellule effettrici immunitarie nel sito tumorale 3. Capacità di mantenere la funzionalità delle cellule immunitarie
VACCINI ANTITUMORALI Requisiti di un vaccino antitumorale ideale • Un antigene target presente esclusivamente (o quasi) sulle cellule neoplastiche, contro cui indirizzare la risposta immune • Una valida capacità di presentare l’antigene al sistema immunitario per stimolarne l’attivazione; • Un adiuvante in grado di potenziare l’attivazione del sistema immunitario • Appropriate tecniche di monitoraggio Curigliano G et al. Immunizing against breast cancer: a new swing for an old sword. The Breast 18 (2009) S3,S51–S54. Schreibelt G, Bol KF, Aarntzen EH, Gerritsen WR, Punt CJ, Figdor CG, de Vries IJ. Importance of helper T-cell activation in dendritic cell-based anticancer immunotherapy.Oncoimmunology. 2013 Jun 1;2(6):e24440. Marino MG, Bagnato B, Franco E. Vaccini terapeutici contro il cancro: solo speranza o concreta prospettiva per il futuro? Ig. Sanità Pubbl. 2012; 68: 497-511.
VACCINI ANTITUMORALI Difficoltà nella realizzazione di vaccini efficaci 1. Meccanismi di elusione del sistema immunitario da parte della neoplasia: • Anergia cellule T • Tolleranza al tumore (linfociti Treg) • Down-regulation o perdita degli antigeni del sistema HLA nelle cellule tumorali 2. Condizione clinica/immunitaria del malato (stadio avanzato e frequente immunodepressione)
VACCINI ANTITUMORALI Esempi di antigeni tumorali riconosciuti dalle cellule T Tumor-specific/Shared antigens Over-expressed in cancer • Cancer / testis only HER-2 Swanton 2006 MAGE-A3 Sienel 2004 MUC 1 Ho 1993 Weynant 1994 SURVIVIN Falleni 2003 NY-ESO-1 Tajima 2003 TRAG-3 Zhu 2003 Mutated, unique • Expressed in a few normal tissues P53 Takahashi 1989 WT1 Oji 2002 PRAME Ikeda 1997 a-Actinin-4 Echchakir 2001 SURVIVIN-2B Ichiki 2005 Malic enzymes Karanikas 2001
PRINCIPALI NEOPLASIE OGGETTO DI RICERCA SU IMMUNOTERAPIA I primi ad essere studiati, Melanomi hanno il maggior numero di trials di fase II e III effettuati Linfomi e leucemie negli ultimi trenta anni Tumori della mammella Tumori renali Tumori prostatici Tumori cerebrali Tumori polmonari Di più recente Tumori del colon-retto sperimentazione, spesso ancora in fase di studio Tumori esofagei su cavie Tumori epatici ……………………..
van Montfoort et al., NKG2A Blockade Potentiates CD8 T Cell Immunity Induced by Cancer Vaccines, Cell (2018), https://doi.org/10.1016/j.cell.2018.10.028
VACCINI ANTITUMORALI • risultati relativamente incoraggianti • avanzamento delle conoscenze biomolecolari su struttura e funzionamento delle cellule tumorali • vaccini con una buona tollerabilità e sicurezza ma • conoscenze ancora parziali • mancanza di una definitiva standardizzazione delle procedure • limiti intrinseci delle sperimentazioni: pazienti con tumore metastatico che non ha risposto alle terapie convenzionali • maggiori possibilità di successo come intervento adiuvante nella fase di remissione
TERAPIA COMBINATA Chemioterapia+immunoterapia • La terapia “convenzionale” elimina la maggior parte delle cellule neoplastiche, lasciando sopravvivere solo cellule resistenti, caratterizzate dall’iperespressione di determinate proteine • Un vaccino con target antigenico specifico per queste cellule neoplastiche residue induce linfociti T altamente specifici, in grado di eliminare anche la popolazione tumorale resistente Andersen MH et al. Cancer treatment: the combination of vaccination with other therapies. Cancer Immunol Immunother (2008) 57:1735–1743. Houot R, Levy R. Vaccines for lymphomas: idiotype vaccines and beyond. Blood Rev. 2009 May;23(3):137-42.
LINFOMI • Primo clinical trial nell’uomo con un vaccino contro il linfoma circa 20 anni fa • Risultati promettenti di clinical trials (fase I e II) con vaccini che stimolano la produzione di anticorpi diretti contro la regione idiotipica tumore-specifica sia in termini di sopravvivenza che di assenza di progressione della malattia • Solo uno dei 3 clinical trials randomizzati di fase III con vaccini anti-idiotipo ha dimostrato un aumento della sopravvivenza libera da malattia Park HJ, Neelapu SS. Developing idiotype vaccines for lymphoma: from preclinical studies to phase III clinical trials.Br J Haematol. 2008 Jun;142(2):179-91.
LEUCEMIE Gli approcci di immunoprofilassi, che hanno dimostrato in alcuni casi risultati incoraggianti in termine di mancata progressione della malattia e miglioramento clinico riguardano l’utilizzo di: • vaccini anti-idiotipo nella leucemia linfocitica cronica a cellule B (alemtuzumab, ofatumumab) • vaccini peptidici con antigeni leucemia associati • cellule dendritiche da donatori sani stimolate con lisati delle cellule tumorali • cellule T autologhe attivate in coltura e poi reinfuse • monociti da sangue periferico irradiati e poi reinfusi Faderl S, Ferrajoli A, Frankfurt O, Pettitt A. Treatment of B-cell chronic lymphocytic leukemia with nonchemotherapeutic agents: experience with single-agent and combination therapy. Leukemia. 2009 Mar;23(3):457-66. Schmitt M, Casalegno-Garduño R, Xu X, Schmitt A. Peptide vaccines for patients with acute myeloid leukemia. Expert Rev Vaccines. 2009 Oct;8(10):1415-25.
LEUCEMIE – SVILUPPI RECENTI Ofatumumab • Approvato nel 2009 (USA) e 2010 (UE) per il trattamento della leucemia linfocitica cronica (LLC) in pazienti refrattari alla terapia con alemtuzumab e fludarabina • Anticorpo monoclonale umano (IgG1) che si lega ad un epitopo distinto comprendente sia lo small che il large loop extracellulare della molecola CD20 • Agisce legandosi al CD20 sulla membrana dei linfociti B inducendo reclutamento e attivazione della via del complemento sulla superficie cellulare, portando a citotossicità complemento-dipendente e dando luogo alla lisi delle cellule tumorali • Allo studio anche nel trattamento dei linfomi non-Hodgkin in combinazione con chemioterapia
LEUCEMIE – SVILUPPI RECENTI Ofatumumab Confronto dei siti di legame di rituximab e ofatumumab
MELANOMA Il melanoma è stato uno dei primi tumori ad esser studiato per un trattamento con vaccino Kirkwood JM et al. Next Generation of Immunotherapy for Melanoma. J Clin Oncol 2008.26:3445-3455
MELANOMA – SVILUPPI RECENTI Ipilimumab • Approvato nel 2011 (USA e UE) per il trattamento del melanoma in fase avanzata (non resecabile o metastatico) negli adulti che hanno ricevuto una precedente terapia • Anticorpo monoclonale umano che agisce sul sistema immunitario interagendo con CTLA-4 (Cytotoxic T- Lymphocyte Antigen 4) • Agisce modulando (bloccando) la cascata inibitoria dell’attività citotossica dipendente da CTLA-4 • Allo studio anche nel trattamento del tumore a piccole cellule del polmone (SCLC), nel tumore non a piccole cellule (NSCLC) e nel tumore alla prostata
MELANOMA – SVILUPPI RECENTI Ipilimumab A. Blocco dell’azione inibitoria legata a CTLA-4 sui linfociti T porta a un prolungamento dell’attivazione delle cellule T B. Blocco dell’interazione tra CTLA-4 e CD80/86 induce la proliferazione delle cellule T favorendo azione del sistema immunitario contro le cellule neoplastiche
Carcinoma polmonare non a piccole cellule ± Radiotherapy Treatments in 2002 Surgery Chemo Proof of Concept Trial Stages Preneo IA IB IIA IIB IIIA IIIB IV MAGE-A3 expression 35-50% 5-year survival 67% 57% 55% 39% 25% 7% 1% (Mountain et al., 1997) • 122 pazienti/1214 dosi di MAGE-A3 somministrate • Buona tolleranza: Reazioni lievi locali o sistemiche • Reazioni moderate gravi in 48- pazienti: 21 - Solo 3 eventi probabilmente correlati alla somministrazione di MAGE-A3
Risultati clinici: intervallo libero da malattia (DFI) MAGE-A3 ASCI Placebo Disease Free Interval Distribution HR=0.75 (95% CI = 0.46 - 1.23) one-sided logrank p= 0.122 Median follow-up 44 months Time from Surgery (months) DFI: Interval from the date of surgical resection to the date of recurrence HR: Hazard ratio calculated by Cox analysis - 22 - (Vansteenkiste et al., ESMO-IASLC 2008)
CARCINOMA MAMMARIO SVILUPPI RECENTI Pertuzumab • Approvato nel 2012 (USA) e 2013 (UE) per il trattamento, in associazione con trastuzumab e docetaxel, in pazienti adulti, del carcinoma mammario HER2 positivo, non operabile, metastatico o localmente recidivato, non trattati in precedenza con terapia anti-HER2 o chemioterapia per la malattia metastatica • Ab monoclonale umanizzato ricombinante mirato al dominio di dimerizzazione extracellulare (sottodominio II) del recettore del fattore di crescita epiteliale umano 2 (HER2) • Agisce bloccando la eterodimerizzazione ligando- dipendente di HER2
CARCINOMA MAMMARIO SVILUPPI RECENTI Pertuzumab Meccanismi d’azione complementari di trastuzumab e pertuzumab. Adattato da Baselga J et al. ADCC = antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity; ECD = extracellular domain
MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE Introduzione • Invecchiamento della popolazione ha portato con sé aumento malattie cronico-degenerative • Al di là delle terapie consolidate, sono in fase di studio nuovi approcci immunoterapeutici in patologie quali: – Ipertensione – Aterosclerosi – Malattia di Alzheimer Bagnato B, Marino MG, Franco E. Approccio immunoterapeutico per la prevenzione e la terapia delle malattie cronico-degenerative. Ig. Sanità Pubbl. 2013; 69: 261-271.
IPERTENSIONE (IP) Razionale e targets della vaccinazione • La compliance è un problema comune nella terapia dell’IP • L’approccio vaccinale (poche iniezioni all’anno) potrebbe permettere di migliorare la compliance I principali targets studiati sono mediatori del sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone (RAS): • Renina • Angiotensina I e II • Recettore AT1 per angiotensina II
IPERTENSIONE (IP) Risultati Vaccini anti-renina • di interesse storico • abbandonati a causa dell’insorgenza di glomerulonefrite da immunocomplessi Vaccini anti-AT1 • appaiono sicuri (immunocomplessi non precipitano) • non hanno mostrato efficacia clinica (presumibilmente per quantità di Ab insufficiente?)
IPERTENSIONE (IP) Risultati Vaccino anti-AT2 • appare sicuro, ben tollerato e altamente immunogenico (studio di fase I) • abbassamento pressorio significativo e prevenzione del picco pressorio mattutino (studio di fase II controllato con placebo in 72 pz con IP lieve/moderata; tre dosi di vaccino) Martin F. Bachmann and Gary T. Jennings. Therapeutic vaccines for chronic diseases: successes and technical challenges. Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 2011 October 12; 366(1579): 2815–2822. Tissot AC, Maurer P, Nussberger J, Sabat R, Pfister T, Ignatenko S, Volk HD, Stocker H, Müller P, Jennings GT, Wagner F, Bachmann MF. Effect of immunisation against angiotensin II with CYT006-AngQb on ambulatory blood pressure: a double- blind, randomised, placebo-controlled phase Iia study. Lancet. 2008 Mar 8; 371(9615):821-7.
VACCINO CONTRO ATEROSCLEROSI Razionale della vaccinazione Processo infiammatorio cronico è alla base dell’evoluzione dell’aterosclerosi Possibilità di intervenire modulando l’attività del sistema immunitario Vaccino che abbassi I livelli di colesterolo Vaccini peptidici contro la proproteina convertasi (PCSK9) Immunizzazione nei topi con risultati incoraggianti. Nilsson J, Wigren M, Shah PK. Vaccines against atherosclerosis. Expert Rev Vaccines. 2013 Mar;12(3):311-21 . J Thorac Dis 2017;9(11):4291-4294
In animali da esperimento i linfociti Th1 attivati dall’interazione con le LDL ossidate (LDLox), promuovono la formazione della placca aterosclerotica coinvolgendo sia l’immunità naturale che acquisita. Risultati attesi Risultati ottenuti Risposta anticorpale contro Azione pro-infiammatoria LDLox Progressione processo Inibizione processo aterosclerotico aterosclerotico Peggioramento malattia Parziale protezione verso la malattia Inhibition of T cell response to native low-density lipoprotein reduces atherosclerosis Hermansson A et al. JEM. 2010 May Vaccination against atherosclerosis? Induction of athero protective immunity Hansson GK & Nilsson J. Semin Immunopathol. 2009 May Vaccines modulating lipoprotein autoimmunity as a possible future therapy for cardiovascular disease Nilsson J et al. J of Internal Medicine. 2009
VACCINO CONTRO ATEROSCLEROSI Hermansson A et al. JEM. 2010 Le LDL e LDL ossidate si legano ai loro recettori (residuo di lisina dell’ApoB100) sulle APC; i frammenti peptidici, trasportati sulla superficie delle APC, sono riconosciuti dai recettori dei LCD4+. L’attivazione delle cellule T porta da un lato alla secrezione di citochine infiammatorie, dall’altro causa l’attivazione delle cellule B e la conseguente produzione di anticorpi rivolti sia contro epitopi dei recettori che delle LDL ossidate.
VACCINO CONTRO ATEROSCLEROSI Negli animali è stata dimostrata una riduzione delle placche del 60-70% e il vaccino è stato prospettato come una vera prevenzione primaria della malattia aterosclerotica.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Attivazione risposta Th1 Attivazione risposta Th2 Azione pro- Meningoencefalite infiammatoria autoimmune Rimozione Azione anti- placche di infiammatoria Accumulo amiloide metaboliti tossici dell’amiloide Scarsa efficacia rilevata in soggetti con malattia in fase avanzata o sintomatica.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Evoluzione schematica della patologia ASINTOMATICA Accumulo di placche di β-amiloide (Aβ)* FASE FASE SINTOMATICA Degenerazione progressiva delle strutture cerebrali * Al momento rappresenta il principale correlato patologico considerato come outcome surrogato; permane comunque l’incertezza se la sua diminuzione a livello cerebrale abbia un effetto Sintomi clinici sull’evoluzione clinica. Jennifer Madeo and Marianne Frieri Alzheimer’s Disease and Immunotherapy. Aging Dis. 2013 August; 4(4): 210– 220.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Razionale dell’immunoterapia • Attivazione del sistema immunitario nei confronti di Aβ evitando risposte autoimmuni dannose • Intervento possibilmente in fase precoce Problema di diagnosi precoce della patologia Necessità di integrazione con la ricerca di nuove metodiche diagnostiche
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Immunoterapia attiva CAD106 • Vaccino peptidico (frammento Aβ1–6 a livello N- terminale) coniugato con carrier (composto da 180 copie della proteina di rivestimento del batteriofago Qβ) • Scopo: ✓ Produzione di Ab anti-Aβ1–6 ✓ Evitare l’attivazione di una risposta cellulo-mediata (linfociti T) nei confronti di Aβ (che rappresentava problema causato da precedenti vaccini associati all’insorgenza di meningoencefalite)
CAD106 - Risultati Risposta anticorpale media Aβ-specifica (IgG e IgM) Soglia di risposta sierologica Bengt Winblad , Niels Andreasen , Lennart Minthon , Annette Floesser , Georges Imbert , Thomas Dumortier , R Paul ... Safety, tolerability, and antibody response of active Aβ immunotherapy with CAD106 in patients with Alzheimer's disease: randomised, double-blind, placebo-controlled, first-in-human study The Lancet Neurology Volume 11, Issue 7 2012 597 – 604.
CAD106 Conclusioni • Vaccino è dotato di buona immunogenicità. • Nel corso dello studio (follow-up a 2 anni) non sono stati riscontrati eventi avversi a genesi autoimmune. • Dato il limitato numero di pazienti e la mancanza di outcome clinici, sono necessari studi più estesi. Novak et al. Alzheimer's Research & Therapy (2018) 10:108
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Immunoterapia passiva Anticorpi monoclonali anti Aβ: • Bapineuzumab diretto contro parte N-terminale di Aβ • Solanezumab diretto contro parte mediana di Aβ • Gantenerumab primo Ab completamente umano • Ponezumab diretto contro parte C-terminale di Aβ Madeo J, Frieri M. Alzheimer's disease and immunotherapy. Aging Dis 2013 Mar 6;4(4):210-20. Print 2013 Aug.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Immunoterapia passiva • mAb in fase di sperimentazione (preclinica, fase I- III) • Primi risultati mostrano buon profilo di sicurezza* e di attività farmacodinamica (diminuzione delle placche di Aβ) • Incertezza su correlazione placche-evoluzione clinica Vantaggi Svantaggi * bapineuzumab è associato a scarsa risposta cellulo- Necessità di fenomeni di mediata (reazioni somministrare dosi microemorragie e avverse autoimmuni) ripetute edema vasogenico
SOSTANZE DA ABUSO Razionale della vaccinazione Legame tra Ab e sostanza nel torrente circolatorio Formazione di immunocomplesso non superante la BEE La sostanza non ha effetti sul SNC Tobias Raupach, Philippe H.J. Hoogsteder and Constant P. (Onno) van Schayck. Nicotine Vaccines to Assist with Smoking Cessation Current Status of Research. Drugs 2012; 72 (4): e1-e16. Zorzoli E, Bagnato B, Marino MG, Franco E. Vaccini contro la dipendenza da sostanze psicoattive. Ig San Pubbllica, 2016; 72:87
SOSTANZE DA ABUSO Razionale della vaccinazione Martin F. Bachmann and Gary T. Jennings. Therapeutic vaccines for chronic diseases: successes and technical challenges. Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 2011 October 12; 366(1579): 2815–2822.
SOSTANZE DA ABUSO Immunizzazione Passiva Attiva Ab preformati diretti Sostanza come antigene per verso la sostanza indurre produzione di Ab Effetto immediato ma di Potenziale immunità di breve durata maggior durata Necessità di coniugare Tobias Raupach, Philippe H.J. Hoogsteder and Constant P. (Onno) van Schayck. Nicotine Vaccines to Assist with la sostanza per ottenere Smoking Cessation Current Status of Research. Drugs 2012; 72 (4): e1-e16. immunogenicità
SOSTANZE DA ABUSO Nicotina Sono stati testati 4 vaccini coniugati in fase I, II e III: a. NIC002 (con virus-like particle) b. Niccine (coniugato con tossoide tetanico) c. NicVAX (coniugato con esoproteina A di Pseudomonas) d. TA-NIC (coniugato con subunità B ricombinante della tossina colerica) Hartmann-Boyce J, Cahill K, Hatsukami D, Cornuz J. Nicotine vaccines for smoking cessation. Cochrane Database of Systematic Reviews 2012, Issue 8. Art. No.: CD007072.
SOSTANZE DA ABUSO Nicotina Risultati dei trials: • Attualmente non ci sono evidenze che i vaccini anti-nicotina siano efficaci nel prevenire la ripresa dell’abitudine tabagica per periodi di tempo superiori ai 6-12 mesi • L’incidenza di effetti avversi alla vaccinazione è risultata essere bassa • Sono necessari ulteriori studi controllati con placebo Hartmann-Boyce J, Cahill K, Hatsukami D, Cornuz J. Nicotine vaccines for smoking cessation. Cochrane Database of Systematic Reviews 2012, Issue 8. Art. No.: CD007072.
SOSTANZE DA ABUSO Altre sostanze Sono in corso studi su vaccinazioni contro sostanze quali cocaina, eroina, anfetamine Il razionale è simile a quello precedentemente esposto per la nicotina Hwang, C.S., Heat shock proteins: A dual carrier-adjuvant for an anti-drug vaccine against Heroin. Bioorganic & Medicinal Chemistry, https://doi.org/10.1016/j.bmc.2018.11.027
CONCLUSIONI • Immunoterapia ha acquisito grande rilevanza anche al di fuori delle malattie infettive • Nel campo dell’oncologia, esistono vari farmaci immunoterapici approvati che apportano benefici clinici • Negli altri ambiti terapeutici considerati, l’utilizzo di immunoterapie è ancora in fase di studi preclinici e clinici
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