Vaccini prossimi e futuribili - Elisabetta Franco Dip. Biomedicina e Prevenzione Università degli Studi di Roma - EtaGamma

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Vaccini prossimi e futuribili - Elisabetta Franco Dip. Biomedicina e Prevenzione Università degli Studi di Roma - EtaGamma
Vaccini
   prossimi e
    futuribili
    Elisabetta Franco

Dip. Biomedicina e Prevenzione
 Università degli Studi di Roma
         «Tor Vergata»
Vaccini prossimi e futuribili - Elisabetta Franco Dip. Biomedicina e Prevenzione Università degli Studi di Roma - EtaGamma
Conflitto di
         interessi

• Ho ricevuto contributi per ricerca
  scientifica e/o rimborsi per
  partecipazione a Convegni ed Advisory
  Board da GSK, MSD, Pfizer,
  SanofiPasteur
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VACCINI ANTITUMORALI
                  Introduzione
Lo sviluppo di vaccini profilattici in grado di prevenire
l'insorgenza di tumori associati ad infezioni con
patogeni è un traguardo ormai realistico.

• Epatocarcinoma: virus dell’epatite B
• Carcinoma della cervice uterina:
  virus del papilloma umano (HPV)
• Linfoma a cellule B: virus di Epstein-Barr
• Cancro dello stomaco: Helicobacter pylori
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VACCINI ANTITUMORALI

        Evoluzione negli ultimi 20 anni

•   Crude extracts            • Well-characterized
•   Non-specific                antigens
    immunomodulators          • Tumor-specific therapies
•   Patient-specific          • Cross-tumor target
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VACCINI
                  VACCINIANTITUMORALI
                          ANTITUMORALI
 Requisiti per immunoterapia antineoplastica

1. Capacità di avviare un’immunità attraverso:
   • Immissione nell’organismo di antigeni tumore-
     specifici E/O
   • Favorire la cross-presentazione di antigeni
     tumorali endogeni
2. Capacità di concentrare cellule effettrici
immunitarie nel sito tumorale

3. Capacità di mantenere la funzionalità delle cellule
immunitarie
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VACCINI ANTITUMORALI
             Requisiti di un vaccino antitumorale ideale
• Un antigene target presente esclusivamente (o
  quasi) sulle cellule neoplastiche, contro cui
  indirizzare la risposta immune
• Una valida capacità di presentare l’antigene al
  sistema immunitario per stimolarne l’attivazione;
• Un adiuvante in grado di potenziare l’attivazione del
  sistema immunitario
• Appropriate tecniche di monitoraggio
Curigliano G et al. Immunizing against breast cancer: a new swing for an old sword. The Breast 18 (2009) S3,S51–S54.
Schreibelt G, Bol KF, Aarntzen EH, Gerritsen WR, Punt CJ, Figdor CG, de Vries IJ. Importance of helper T-cell activation in dendritic
cell-based anticancer immunotherapy.Oncoimmunology. 2013 Jun 1;2(6):e24440.
Marino MG, Bagnato B, Franco E. Vaccini terapeutici contro il cancro: solo speranza o concreta prospettiva per il futuro? Ig. Sanità
Pubbl. 2012; 68: 497-511.
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VACCINI ANTITUMORALI

 Difficoltà nella realizzazione di vaccini efficaci

1. Meccanismi di elusione del sistema
immunitario da parte della neoplasia:
• Anergia cellule T
• Tolleranza al tumore (linfociti Treg)
• Down-regulation o perdita degli antigeni del
  sistema HLA nelle cellule tumorali
2. Condizione clinica/immunitaria del malato
(stadio avanzato e frequente immunodepressione)
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VACCINI ANTITUMORALI

Esempi di antigeni tumorali riconosciuti dalle cellule T

 Tumor-specific/Shared antigens       Over-expressed in cancer
• Cancer / testis only
                                      HER-2           Swanton 2006
 MAGE-A3        Sienel 2004
                                      MUC 1           Ho 1993
                Weynant 1994
                                      SURVIVIN        Falleni 2003
 NY-ESO-1       Tajima 2003
 TRAG-3         Zhu 2003
                                        Mutated, unique
• Expressed in a few normal tissues
                                      P53             Takahashi 1989
 WT1            Oji 2002
 PRAME          Ikeda 1997            a-Actinin-4     Echchakir 2001
 SURVIVIN-2B    Ichiki 2005           Malic enzymes   Karanikas 2001
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PRINCIPALI NEOPLASIE OGGETTO DI
     RICERCA SU IMMUNOTERAPIA

                            I primi ad essere studiati,
Melanomi                  hanno il maggior numero di
                         trials di fase II e III effettuati
Linfomi e leucemie           negli ultimi trenta anni
Tumori della mammella
Tumori renali
Tumori prostatici
Tumori cerebrali
Tumori polmonari                 Di più recente
Tumori del colon-retto         sperimentazione,
                         spesso ancora in fase di studio
Tumori esofagei                     su cavie
Tumori epatici
……………………..
van Montfoort et al., NKG2A Blockade Potentiates CD8 T Cell Immunity Induced by Cancer Vaccines, Cell (2018),
https://doi.org/10.1016/j.cell.2018.10.028
VACCINI ANTITUMORALI

• risultati relativamente incoraggianti
• avanzamento delle conoscenze biomolecolari su struttura e
  funzionamento delle cellule tumorali
• vaccini con una buona tollerabilità e sicurezza

                               ma

• conoscenze ancora parziali
• mancanza di una definitiva standardizzazione delle procedure
• limiti intrinseci delle sperimentazioni: pazienti con tumore
  metastatico che non ha risposto alle terapie convenzionali
• maggiori possibilità di successo come intervento adiuvante nella
  fase di remissione
TERAPIA COMBINATA
                Chemioterapia+immunoterapia
• La terapia “convenzionale” elimina la maggior parte delle cellule
  neoplastiche, lasciando sopravvivere solo cellule resistenti,
  caratterizzate dall’iperespressione di determinate proteine

• Un vaccino con target antigenico specifico per queste cellule
  neoplastiche residue induce linfociti T altamente specifici, in grado di
  eliminare anche la popolazione tumorale resistente

Andersen MH et al. Cancer treatment: the combination of vaccination with other therapies. Cancer Immunol
  Immunother (2008) 57:1735–1743.
Houot R, Levy R. Vaccines for lymphomas: idiotype vaccines and beyond. Blood Rev. 2009 May;23(3):137-42.
LINFOMI

  • Primo clinical trial nell’uomo con un vaccino
    contro il linfoma circa 20 anni fa
  • Risultati promettenti di clinical trials (fase I e II)
    con vaccini che stimolano la produzione di
    anticorpi diretti contro la regione idiotipica
    tumore-specifica sia in termini di sopravvivenza
    che di assenza di progressione della malattia
  • Solo uno dei 3 clinical trials randomizzati di
    fase III con vaccini anti-idiotipo ha dimostrato
    un aumento della sopravvivenza libera da
    malattia
Park HJ, Neelapu SS. Developing idiotype vaccines for lymphoma: from preclinical studies to phase III clinical trials.Br J Haematol.
2008 Jun;142(2):179-91.
LEUCEMIE

  Gli approcci di immunoprofilassi, che hanno dimostrato in alcuni
  casi risultati incoraggianti in termine di mancata progressione
  della malattia e miglioramento clinico riguardano l’utilizzo di:
          • vaccini anti-idiotipo nella leucemia linfocitica cronica a
            cellule B (alemtuzumab, ofatumumab)
          • vaccini peptidici con antigeni leucemia associati
          • cellule dendritiche da donatori sani stimolate con lisati
            delle cellule tumorali
          • cellule T autologhe attivate in coltura e poi reinfuse
          • monociti da sangue periferico irradiati e poi reinfusi

Faderl S, Ferrajoli A, Frankfurt O, Pettitt A. Treatment of B-cell chronic lymphocytic leukemia with nonchemotherapeutic agents:
experience with single-agent and combination therapy. Leukemia. 2009 Mar;23(3):457-66.
Schmitt M, Casalegno-Garduño R, Xu X, Schmitt A. Peptide vaccines for patients with acute myeloid leukemia.
Expert Rev Vaccines. 2009 Oct;8(10):1415-25.
LEUCEMIE – SVILUPPI RECENTI
                    Ofatumumab
• Approvato nel 2009 (USA) e 2010 (UE) per il trattamento
  della leucemia linfocitica cronica (LLC) in pazienti
  refrattari alla terapia con alemtuzumab e fludarabina
• Anticorpo monoclonale umano (IgG1) che si lega ad un
  epitopo distinto comprendente sia lo small che il large
  loop extracellulare della molecola CD20
• Agisce legandosi al CD20 sulla membrana dei linfociti B
  inducendo reclutamento e attivazione della via del
  complemento sulla superficie cellulare, portando a
  citotossicità complemento-dipendente e dando luogo alla
  lisi delle cellule tumorali
• Allo studio anche nel trattamento dei linfomi non-Hodgkin
  in combinazione con chemioterapia
LEUCEMIE – SVILUPPI RECENTI
                 Ofatumumab
Confronto dei siti di legame di rituximab e ofatumumab
MELANOMA
       Il melanoma è stato uno dei primi tumori ad
       esser studiato per un trattamento con vaccino

Kirkwood JM et al. Next Generation of Immunotherapy for Melanoma. J Clin Oncol 2008.26:3445-3455
MELANOMA – SVILUPPI RECENTI
                  Ipilimumab
• Approvato nel 2011 (USA e UE) per il trattamento del
  melanoma in fase avanzata (non resecabile o metastatico)
  negli adulti che hanno ricevuto una precedente terapia
• Anticorpo monoclonale umano che agisce sul sistema
  immunitario interagendo con CTLA-4 (Cytotoxic T-
  Lymphocyte Antigen 4)
• Agisce modulando (bloccando) la cascata inibitoria
  dell’attività citotossica dipendente da CTLA-4

• Allo studio anche nel trattamento del tumore a piccole
  cellule del polmone (SCLC), nel tumore non a piccole
  cellule (NSCLC) e nel tumore alla prostata
MELANOMA – SVILUPPI RECENTI
       Ipilimumab
                A.
                Blocco dell’azione inibitoria
                legata a CTLA-4 sui linfociti
                T porta a un prolungamento
                dell’attivazione delle cellule
                T

                B.
                Blocco dell’interazione tra
                CTLA-4 e CD80/86 induce
                la proliferazione delle cellule
                T favorendo azione del
                sistema immunitario contro
                le cellule neoplastiche
Carcinoma polmonare non a piccole cellule

                                                                    ± Radiotherapy

Treatments in 2002                              Surgery                     Chemo

                                         Proof of Concept Trial

Stages                    Preneo   IA    IB       IIA       IIB   IIIA    IIIB       IV

MAGE-A3 expression                                  35-50%

5-year survival                    67%   57%     55%       39%    25%     7%         1%
(Mountain et al., 1997)

• 122 pazienti/1214 dosi di MAGE-A3 somministrate
• Buona tolleranza: Reazioni lievi locali o sistemiche

• Reazioni moderate gravi in 48- pazienti:
                                 21 -
                                           Solo 3 eventi
  probabilmente correlati alla somministrazione di MAGE-A3
Risultati clinici: intervallo libero da malattia (DFI)
                                                                                                  MAGE-A3 ASCI
                                                                                                  Placebo
        Disease Free Interval Distribution

                                                                            HR=0.75 (95% CI = 0.46 - 1.23)
                                                                            one-sided logrank p= 0.122

                                             Median follow-up 44 months

                                                             Time from Surgery (months)

     DFI: Interval from the date of surgical resection to the date of recurrence
                     HR: Hazard ratio calculated by Cox analysis
                                                                   - 22 -
                                                                                          (Vansteenkiste et al., ESMO-IASLC 2008)
CARCINOMA MAMMARIO
                SVILUPPI RECENTI
                       Pertuzumab
• Approvato nel 2012 (USA) e 2013 (UE) per il trattamento,
  in associazione con trastuzumab e docetaxel, in pazienti
  adulti, del carcinoma mammario HER2 positivo, non
  operabile, metastatico o localmente recidivato, non trattati
  in precedenza con terapia anti-HER2 o chemioterapia per
  la malattia metastatica
• Ab monoclonale umanizzato ricombinante mirato al
  dominio di dimerizzazione extracellulare (sottodominio II)
  del recettore del fattore di crescita epiteliale umano 2
  (HER2)
• Agisce bloccando la eterodimerizzazione ligando-
  dipendente di HER2
CARCINOMA MAMMARIO SVILUPPI RECENTI
                                   Pertuzumab
         Meccanismi d’azione complementari di
             trastuzumab e pertuzumab.

Adattato da Baselga J et al.
ADCC = antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity; ECD = extracellular domain
MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE
                              Introduzione
• Invecchiamento della popolazione ha portato
  con sé aumento malattie cronico-degenerative
• Al di là delle terapie consolidate, sono in fase
  di studio nuovi approcci immunoterapeutici in
  patologie quali:
    – Ipertensione
    – Aterosclerosi
    – Malattia di Alzheimer

Bagnato B, Marino MG, Franco E. Approccio immunoterapeutico per la prevenzione e
la terapia delle malattie cronico-degenerative. Ig. Sanità Pubbl. 2013; 69: 261-271.
IPERTENSIONE (IP)
       Razionale e targets della vaccinazione
• La compliance è un problema comune nella
   terapia dell’IP
• L’approccio vaccinale (poche iniezioni all’anno)
   potrebbe permettere di migliorare la
   compliance
I principali targets studiati sono mediatori del
sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone (RAS):
• Renina
• Angiotensina I e II
• Recettore AT1 per angiotensina II
IPERTENSIONE (IP)
                   Risultati
Vaccini anti-renina
  • di interesse storico
  • abbandonati a causa dell’insorgenza di
    glomerulonefrite da immunocomplessi

Vaccini anti-AT1
  • appaiono sicuri (immunocomplessi non
    precipitano)
  • non hanno mostrato efficacia clinica
    (presumibilmente per quantità di Ab
    insufficiente?)
IPERTENSIONE (IP)
                                                    Risultati
Vaccino anti-AT2
  • appare sicuro, ben tollerato e altamente
    immunogenico (studio di fase I)
  • abbassamento pressorio significativo e
    prevenzione del picco pressorio mattutino
    (studio di fase II controllato con placebo in
    72 pz con IP lieve/moderata; tre dosi di
    vaccino)
 Martin F. Bachmann and Gary T. Jennings. Therapeutic vaccines for chronic diseases: successes and technical
 challenges. Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 2011 October 12; 366(1579): 2815–2822.

 Tissot AC, Maurer P, Nussberger J, Sabat R, Pfister T, Ignatenko S, Volk HD, Stocker H, Müller P, Jennings GT, Wagner F,
 Bachmann MF. Effect of immunisation against angiotensin II with CYT006-AngQb on ambulatory blood pressure: a double-
 blind, randomised, placebo-controlled phase Iia study. Lancet. 2008 Mar 8; 371(9615):821-7.
VACCINO CONTRO ATEROSCLEROSI
                      Razionale della vaccinazione
     Processo infiammatorio cronico è alla base
     dell’evoluzione dell’aterosclerosi
     Possibilità di intervenire modulando l’attività del
     sistema immunitario
    Vaccino che abbassi I livelli di colesterolo
    Vaccini peptidici contro la proproteina convertasi (PCSK9)
    Immunizzazione nei topi con risultati incoraggianti.

Nilsson J, Wigren M, Shah PK. Vaccines against atherosclerosis. Expert Rev Vaccines. 2013 Mar;12(3):311-21
.
  J Thorac Dis 2017;9(11):4291-4294
In animali da esperimento i linfociti Th1 attivati dall’interazione con le
                 LDL ossidate (LDLox), promuovono la formazione della placca
              aterosclerotica coinvolgendo sia l’immunità naturale che acquisita.

    Risultati attesi                                                                   Risultati ottenuti
                                                                                     Risposta anticorpale contro
Azione pro-infiammatoria
                                                                                     LDLox
Progressione processo
                                                                                     Inibizione processo
aterosclerotico
                                                                                     aterosclerotico
Peggioramento malattia
                                                                                     Parziale protezione verso la
                                                                                     malattia

 Inhibition of T cell response to native low-density lipoprotein reduces atherosclerosis
 Hermansson A et al. JEM. 2010 May

 Vaccination against atherosclerosis? Induction of athero protective immunity
 Hansson GK & Nilsson J. Semin Immunopathol. 2009 May

 Vaccines modulating lipoprotein autoimmunity as a possible future therapy for cardiovascular disease
 Nilsson J et al. J of Internal Medicine. 2009
VACCINO CONTRO ATEROSCLEROSI

                                                                        Hermansson A et al. JEM. 2010

Le LDL e LDL ossidate si legano ai loro recettori (residuo di lisina dell’ApoB100) sulle APC; i
frammenti peptidici, trasportati sulla superficie delle APC, sono riconosciuti dai recettori dei
LCD4+. L’attivazione delle cellule T porta da un lato alla secrezione di citochine infiammatorie,
dall’altro causa l’attivazione delle cellule B e la conseguente produzione di anticorpi rivolti sia
contro epitopi dei recettori che delle LDL ossidate.
VACCINO CONTRO ATEROSCLEROSI

   Negli animali è stata
 dimostrata una riduzione
delle placche del 60-70% e
     il vaccino è stato
prospettato come una vera
prevenzione primaria della
 malattia aterosclerotica.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI
                      ALZHEIMER

Attivazione risposta Th1                Attivazione risposta Th2
Azione pro-            Meningoencefalite
infiammatoria          autoimmune        Rimozione          Azione anti-
                                         placche di         infiammatoria
             Accumulo
                                         amiloide
             metaboliti tossici
             dell’amiloide

  Scarsa efficacia rilevata in soggetti con malattia in fase avanzata o
  sintomatica.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI
                    ALZHEIMER
                    Evoluzione schematica della patologia
     ASINTOMATICA

                        Accumulo di placche di β-amiloide (Aβ)*
         FASE

                                                                                                               FASE SINTOMATICA
                    Degenerazione progressiva delle strutture
                                   cerebrali
* Al momento rappresenta il
principale correlato patologico
considerato come outcome
surrogato; permane comunque
l’incertezza se la sua diminuzione
a livello cerebrale abbia un effetto                 Sintomi clinici
sull’evoluzione clinica.
Jennifer Madeo and Marianne Frieri Alzheimer’s Disease and Immunotherapy. Aging Dis. 2013 August; 4(4): 210–
220.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI
      ALZHEIMER
          Razionale dell’immunoterapia
• Attivazione del sistema immunitario nei
  confronti di Aβ evitando risposte autoimmuni
  dannose
• Intervento possibilmente in fase precoce
             Problema di diagnosi precoce della
             patologia
                     Necessità di integrazione con
                     la ricerca di nuove metodiche
                     diagnostiche
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI
      ALZHEIMER
                Immunoterapia attiva
CAD106
• Vaccino peptidico (frammento Aβ1–6 a livello N-
  terminale) coniugato con carrier (composto da 180
  copie della proteina di rivestimento del batteriofago
  Qβ)
• Scopo:
  ✓ Produzione di Ab anti-Aβ1–6
  ✓ Evitare l’attivazione di una risposta cellulo-mediata
     (linfociti T) nei confronti di Aβ (che rappresentava
     problema causato da precedenti vaccini associati
     all’insorgenza di meningoencefalite)
CAD106 - Risultati

     Risposta anticorpale media Aβ-specifica
                                                        (IgG e IgM)

                                                                                                            Soglia di
                                                                                                            risposta
                                                                                                            sierologica

Bengt Winblad , Niels Andreasen , Lennart Minthon , Annette Floesser , Georges Imbert , Thomas Dumortier , R Paul ...
Safety, tolerability, and antibody response of active Aβ immunotherapy with CAD106 in patients with Alzheimer's disease:
randomised, double-blind, placebo-controlled, first-in-human study
The Lancet Neurology Volume 11, Issue 7 2012 597 – 604.
CAD106
                               Conclusioni
• Vaccino è dotato di buona immunogenicità.
• Nel corso dello studio (follow-up a 2 anni) non
  sono stati riscontrati eventi avversi a genesi
  autoimmune.
• Dato il limitato numero di pazienti e la
  mancanza di outcome clinici, sono necessari
  studi più estesi.

   Novak et al. Alzheimer's Research & Therapy (2018) 10:108
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI
       ALZHEIMER
                     Immunoterapia passiva
    Anticorpi monoclonali anti Aβ:
    • Bapineuzumab diretto contro parte N-terminale
        di Aβ

    • Solanezumab diretto contro parte mediana di Aβ

    • Gantenerumab primo Ab completamente umano

    • Ponezumab diretto contro parte C-terminale di Aβ
Madeo J, Frieri M. Alzheimer's disease and immunotherapy. Aging Dis 2013 Mar
6;4(4):210-20. Print 2013 Aug.
IMMUNOTERAPIA DELLA MALATTIA DI
      ALZHEIMER
                  Immunoterapia passiva
 • mAb in fase di sperimentazione (preclinica, fase I-
   III)
 • Primi risultati mostrano buon profilo di sicurezza* e
   di attività farmacodinamica (diminuzione delle
   placche di Aβ)
 • Incertezza su correlazione placche-evoluzione
   clinica
      Vantaggi                   Svantaggi      * bapineuzumab è
                                                associato a
scarsa risposta cellulo-   Necessità di         fenomeni di
  mediata (reazioni        somministrare dosi   microemorragie e
 avverse autoimmuni)       ripetute             edema vasogenico
SOSTANZE DA ABUSO

                         Razionale della vaccinazione
                  Legame tra Ab e sostanza nel torrente
                              circolatorio

                  Formazione di immunocomplesso non
                           superante la BEE

                       La sostanza non ha effetti sul SNC
Tobias Raupach, Philippe H.J. Hoogsteder and Constant P. (Onno) van Schayck. Nicotine Vaccines to Assist with Smoking
Cessation Current Status of Research. Drugs 2012; 72 (4): e1-e16.
Zorzoli E, Bagnato B, Marino MG, Franco E. Vaccini contro la dipendenza da sostanze psicoattive. Ig San Pubbllica, 2016; 72:87
SOSTANZE DA ABUSO

               Razionale della vaccinazione

Martin F. Bachmann and Gary T. Jennings. Therapeutic vaccines for chronic diseases: successes and technical
challenges. Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci. 2011 October 12; 366(1579): 2815–2822.
SOSTANZE DA ABUSO
                                        Immunizzazione
                 Passiva                                            Attiva

 Ab preformati diretti                                     Sostanza come antigene per
  verso la sostanza                                         indurre produzione di Ab

Effetto immediato ma di                                        Potenziale immunità di
      breve durata                                                  maggior durata
                                                               Necessità di coniugare
 Tobias Raupach, Philippe H.J. Hoogsteder and Constant
 P. (Onno) van Schayck. Nicotine Vaccines to Assist with      la sostanza per ottenere
 Smoking Cessation Current Status of Research. Drugs
 2012; 72 (4): e1-e16.                                             immunogenicità
SOSTANZE DA ABUSO
                                                 Nicotina
Sono stati testati 4 vaccini coniugati in fase I, II
e III:

a. NIC002 (con virus-like particle)
b. Niccine (coniugato con tossoide tetanico)
c. NicVAX (coniugato con esoproteina A di
   Pseudomonas)
d. TA-NIC (coniugato con subunità B
   ricombinante della tossina colerica)
Hartmann-Boyce J, Cahill K, Hatsukami D, Cornuz J. Nicotine vaccines for smoking cessation. Cochrane Database of
Systematic Reviews 2012, Issue 8. Art. No.: CD007072.
SOSTANZE DA ABUSO
                                                 Nicotina
Risultati dei trials:
• Attualmente non ci sono evidenze che i
  vaccini anti-nicotina siano efficaci nel
  prevenire la ripresa dell’abitudine tabagica
  per periodi di tempo superiori ai 6-12 mesi
• L’incidenza di effetti avversi alla
  vaccinazione è risultata essere bassa
• Sono necessari ulteriori studi controllati con
  placebo
Hartmann-Boyce J, Cahill K, Hatsukami D, Cornuz J. Nicotine vaccines for smoking cessation. Cochrane Database of
Systematic Reviews 2012, Issue 8. Art. No.: CD007072.
SOSTANZE DA ABUSO
                               Altre sostanze
Sono in corso studi su vaccinazioni contro
sostanze quali cocaina, eroina, anfetamine

Il razionale è simile a quello precedentemente
esposto per la nicotina

Hwang, C.S., Heat shock proteins: A dual carrier-adjuvant for an anti-drug vaccine against
Heroin. Bioorganic & Medicinal Chemistry, https://doi.org/10.1016/j.bmc.2018.11.027
CONCLUSIONI

• Immunoterapia ha acquisito grande
  rilevanza anche al di fuori delle malattie
  infettive

• Nel campo dell’oncologia, esistono vari
  farmaci immunoterapici approvati che
  apportano benefici clinici

• Negli altri ambiti terapeutici considerati,
  l’utilizzo di immunoterapie è ancora in fase
  di studi preclinici e clinici
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