SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
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RADICI AL FUTURO MONUMENTI APERTI 2019 Archivio fotografico Ufficio Cultura - Comune di Sant’Antioco SANT’ANTIOCO 18/19 maggio 2019 COMUNE DI SANT’ANTIOCO guida ai monumenti www.monumentiaperti.com
Monumenti Aperti GLI ALTRI METTONO L’INCHIOSTRO Calendario 2019 NOI AGGIUNGIAMO LA PASSIONE. DA SEMPRE CON MONUMENTI APERTI WWW. ARTIGRAFICHEPISANO.IT VIA NERVI - AREA INDUSTRIALE CASIC/ELMAS 09122 CAGLIARI - TEL. 070 241 290/91 info@artigrafichepisano.it
Informazioni utili I monumenti saranno visitabili gratuitamente come segue: È sempre motivo di orgoglio partecipare alla manifesta- Sabato 18 maggio 2019 dalle 16.00 alle 20.00 zione di Monumenti Aperti. La nostra isola, che prende Domenica 19 maggio 2019 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle il nome dal Santo protettore Antioco, patrono della Sar- 16.00 alle 20.00. degna, ha una storia che affonda le sue radici in epoca Per la visita ai siti archeologici si suggeriscono abbiglia- plurimillenaria. Le ricche testimonianze archeologiche, i mento e scarpe comode. monumenti storici, le variegate fonti culturali, imprezio- siti dalla bellezza paesaggistica, si propongono spon- Il sito del Menhir “Su Para e Sa Mongia” sarà raggiun- taneamente, affascinando il visitatore. A guidarci nella gibile percorrendo a piedi la pista ciclabile oppure, in conoscenza dettagliata dei luoghi che caratterizzano il alternativa, utilizzando le bici elettriche messe a dispo- nostro prezioso patrimonio saranno i “tanti volontari sizione gratuitamente dall’A.S.D. “I Due Leoni Isola di della cultura”, rappresentanti delle Scuole, Associazio- Sant’Antioco” c/o apposito gazebo posizionato nell’a- ni, Enti. A loro il nostro grazie per la generosa e preziosa rea Porto Ponte Romano. collaborazione. Confidiamo che l’evento sia occasione di promozione e fruizione culturale, esperienza di coe- È facoltà dei responsabili e degli organizzatori della ma- sione sociale, impegno festoso, opportunità di crescita. nifestazione limitare o sospendere, per la sicurezza dei Quest’anno, all’ingresso dell’isola, prima del ponte, i beni o dei visitatori, in qualsiasi momento le visite ai visitatori saranno accolti da”Su Para e Sa Mongia”, due monumenti. menhir. Avvolti dal silenzio della natura, sferzati dal vento e abbagliati dal sole del tramonto, si ergono, sfi- dando il tempo, testimoni del lontano passato. Invitano a non dimenticare, ad unire gli sforzi, per proteggere, salvaguardare, valorizzare. Alle nuove generazioni, so- prattutto, il compito di rendere sempre più fruttuose queste preziose radici. In copertina: Menhir “Su Para e Sa Mongia” Archivio fotografico Ufficio Cultura - Comune di Sant’Antioco Rosalba Cossu Assessore alla Cultura, Beni Culturali e Pubblica Istruzione Foto dei Monumenti Archivio fotografico del Comune di Sant’Antioco Impaginazione: Enrico Porceddu (zicodesign.it) Copertina: Daniele Pani Fotografa il QR_code e naviga su www.monumentiaperti.com 2 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 3
Monumenti Aperti, le ceneri ma alimentare il fuoco». Prezioso è, pertanto, il ruolo di chi lavora per tenere sempre vivo il fuoco del pa- un bene nostro trimonio culturale, aprendo le porte dei monumenti, dei musei, delle biblioteche e degli archivi, facendo entrare In oltre vent’anni di attività ‘Monumenti Aperti’ ha semina- aria fresca e pulita nei luoghi della cultura troppo a lungo to prima a Cagliari e in Sardegna, poi in tante parti d’Italia. considerati una sorta di ‘proprietà privata’ da una idea ari- Ha seminato impegno, passione, interesse per il patrimo- stocratica e elitaria della cultura. Il patrimonio culturale, i nio culturale, voglia di conoscenza, legalità e partecipa- beni culturali, il paesaggio sono di tutti e devono essere zione. Ha, in definitiva, seminato elementi di democrazia da tutti conosciuti e amati, difesi e tutelati, valorizzati e vera. Lo ha fatto ben prima che a Faro, in Portogallo, il trasmessi alle comunità dei prossimi secoli. Consiglio d’Europa presentasse nel 2005 il ‘manifesto ri- «Siamo stati abituati ad avere i monumenti, ma quello che voluzionario’ sul valore del patrimonio culturale per la so- ci serve sono le case. Nei musei avevamo la Storia, ma cietà, non più inteso solo come ‘cose’ di interesse storico, quello che ci serve sono le storie. Nei musei avevamo le archeologico, artistico (così ancora le leggi italiane di tu- nazioni, ma quello che ci serve sono le persone»: così reci- tela) ma come «un insieme di risorse ereditate dal passato ta Il decalogo di un museo che racconti storie quotidiane che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi di Orhan Pamuk. Si tratta, cioè, di mettere al centro le ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei persone e non più solo le cose. Servono musei e monu- loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua menti nei quali tutti, bambini e anziani, italiani e visitatori, evoluzione». Una visione complessa e dinamica di patri- possano sentirsi a casa, avendo il piacere di un’esperienza monio che attribuisce un ruolo centrale alle ‘comunità di di conoscenza e di crescita. Per questo l’attuale frontiera patrimonio’ intese come «un insieme di persone che attri- è rappresentata dalla sperimentazione di nuove forme di buisce valore ad aspetti specifici del patrimonio culturale, gestione, dal basso, in grado di valorizzare tutte le compe- e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, soste- tenze e le passioni presenti in tutto il Paese, di migliorare nerli e trasmetterli alle generazioni future». la qualità della vita, di offrire occasioni di lavoro qualifica- L’eredità (così come le radici), non è, infatti, un qualcosa to, di sviluppo sostenibile, di economia sana. L’esperienza di statico, ma è una risorsa che va continuamente arric- di ‘Monumenti aperti’ è in tal senso preziosa. chita di nuovi significati. «Ciò che hai ereditato dai padri, Se volessi indicare, in conclusione, l’impegno principale di riconquistalo se vuoi possederlo davvero» è una celebre ‘Monumenti aperti’ direi che esso consiste nella costru- espressione di Johann Wolfgang von Goethe. zione di ‘comunità di patrimonio’, fortemente consapevoli L’Italia possiede un enorme un patrimonio diffuso in ogni delle loro radici storico-culturali e aperte al futuro. angolo del Paese e vanta anche una prestigiosa, secolare, tradizione nel campo della tutela, del restauro, della legi- Giuliano Volpe Archeologo e accademico italiano, ideatore de ‘Il bene nostro’, Stati slazione. Ma tale tradizione rischia di spegnersi se non è generali della gestione dal basso del patrimonio culturale: una rete di continuamente ravvivata dall’innovazione. Un detto di Gu- associazioni, fondazioni, società, cooperative, singoli professionisti, stav Mahler ci ricorda che «la tradizione non è conservare nata a Firenze nel 2019 nell’ambito di TourismA. 4 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 5
Legenda dei simboli Gruppo di Coordinamento locale Sito accessibile ai disabili in autonomia Sito accessibile ai disabili accompagnati Parcheggio disabili Toilette disabili Comune di Sant’Antioco Ignazio Locci, Sindaco Rosalba Cossu, Assessore alla Cultura Visite in gruppo Museo Archeologico “Ferruccio Barreca” Piero Bartoloni, Direttore Museo Guided tours in english Sara Muscuso, Curatrice Museale Cooperativa Archeotur Visita en español Cooperativa Studio ‘87 Visite guidée en français Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le Province di Führung in deutscher Sprache Oristano e Sud Sardegna ATISALE Spa Salina di Sant’Antioco Da questa edizione la manifestazione Matteo Carlotta sarà affiancata anche dall’applicazione gratuita Heart of Sardinia nata con lo Responsabile Servizio Cultura scopo di valorizzare e rendere facil- Doriana Orrù mente disponibili ai visitatori le bellez- ze storiche e naturalistiche dell’Isola. Segreteria Organizzativa e Coordinamento Lia Selis Hai un legame particolare con uno tra i tanti beni che apriamo per Monumenti Aperti oppure con un quartiere? Collaborazione segreteria organizzativa e traduzione testi: Inviaci un messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi Volontari del S.N.C. - Progetto “Isola dei Tesori” al numero telefonico 348 314 6896 e descrivici cosa ti unisce a quel luogo o a quel monumento. Collaborazione, supporto Tecnico, Logistico e di Sicurezza Cooperativa Archeotur, Servizio Tecnico Comunale, Po- lizia Locale. Viva Voce Racconta un monumento WhatsApp 348.3146896 6 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 7
Biblioteca Comunale Municipal Library Palazzo del Capitolo Palace of the Chapter Piazza de Gasperi 4 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 Il Palazzo del capitolo viene utilizzato a partire dal 1700 come cumbessias, dimore di pellegrini ospitati durante la festa di Sant’Antioco. L’edificio assunse l’aspetto di palazzo solo intorno al 1800, quando fu costruita una scala laterale per raggiungere il secondo piano. Due volte l’anno, in occasione della festa di Sant’Antioco, i vescovi e i prelati si trasferivano da Iglesias per soggior- nare nella canonica. A seguito della legge del 21 agosto 1862, che prevedeva lo scioglimento di molti enti reli- giosi, il palazzo passò alla proprietà demaniale. Il comu- ne decise di comprarlo nel 1858 come sistemazione per le classi elementari, la guardia nazionale e la giudicatura mandamentale al piano terra. Sul finire del XIX secolo furono effettuati alcuni lavori di restauro ma, dal primo decennio del ‘900, il palazzo venne abbandonato. Dal 2 gennaio 1930 venne restaurato dalla ditta Gallus e consegnato il 7 luglio dello stesso anno. In tutto il pro- spetto frontale e laterale venne adottato lo stile liberty. Since 1700, the Palace of the chapter has been used as Dal 1931 ospitò uffici comunali sino al 1955, anno in cumbessias, residences of pilgrims hosted during the cui il comune venne trasferito in Corso Vittorio Emanue- feast of S. Antioco. The building took the appearance le. Venne quindi riclassificato come sede della scuola of palace only around the 1800, when a side staircase d’avviamento, del liceo e della biblioteca. Ancora oggi was built to reach the second floor. Twice a year, during ospita la biblioteca Comunale e il centro culturale, che the feast of S. Antioco, the bishops and prelates move comprende una sala mostre al pian terreno e una sala from Iglesias to stay in the rectory. The law of the 21 convegni al 1° piano, sede di diverse iniziative culturali. August 1862, which provided the dissolution of many ecclesiastical authorities, caused the palace to be State- owned. In 1858 the municipality decided to buy it to place the elementary classes, the national guard and the magistrate’s court in the ground floor. During the late XIX century some restoration works were carried out but the palace went abandoned in the first decade of the 1900s. From the 2nd January to 7th July 1930 the Gallus company got the task to restore the palace. In the front and at side they decided to adopted the Liberty style. From 1931 to 1955 it hosted the muni- cipal offices, until the municipality were transferred in Vittorio Emanuele course. Later it has been used for the elementary school, the high school and the Municipal library. Today it still hosts the Municipal library and the cultural center, which includes an exhibition hall on the Visite guidate a cura di: ground floor and a conference room on the 1st floor, coop. Scila where several cultural initiatives take place. per l’occasione verrà allestita una mostra di libri sulla storia di Sant’Antioco 8 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 9
Acropoli The Acropolis Via Castello 14 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 A nord del Forte sabaudo, sotto il declivio, si situa l’acro- In the north of the Fort of Savoy there is the acropo- poli della città punica. Le sue fortificazioni poggiavano su- lis of the Punic city. Its fortifications rested on natural gli affioramenti rocciosi naturali. La zona ha avuto diverse rocky outcrops and the area has been used in Punic and fasi d’uso che si sono susseguite tra l’età punica e quella Late Roman ages: the oldest remains refer to the Pu- tardo-romana. I resti più antichi sono riferibili alle fortifica- nic fortifications. Is still possible to see a section of the zioni puniche. Si può ancora vedere un tratto delle mura walls that defended the acropolis, built from squared che difendevano l’acropoli, costruite da blocchi di ignim- blocks of ignimbrites, with the double facing technique. brite squadrati, con la tecnica del doppio paramento. Ri- A stretch of wall with an east-west direction is in good mane in buono stato di conservazione un tratto di muro condition, with a maximum height of 1.50 m. The typol- con direzione est-ovest, dell’altezza massima di 1,50 m. La ogy of the walls, in the absence of assured excavation data, allows to date them to the 4th century B.C. In the south of the complex there are the remains of a Roman period place of worship. The base of the construction is composed of a base- ment, preserved for a length of about 10 m, on which is set a colonnade of which remain nine columns. This floor has been covered in two successive stages: the oldest floor is the one visible to the south of the col- umns, of the type called opus signinum, that is, in coc- ciopesto mixed with white tiles; later this was covered with a layer of darker cocciopesto, preserved between the columns and the outer edge of the building. The temple had an entrance in the east side, as the structure is closed to the west. tipologia delle mura, in assenza di sicuri dati di scavo, con- sente di datarle al IV sec. a.C. A meridione del comples- so fortificato insistono i resti di una struttura di periodo romano, interpretata come luogo di culto. La base della costruzione è composta da un basamento, conservato per una lunghezza est ovest di circa 10 m, su cui si imposta un colonnato di cui rimangono nove colonne. Questo piano è stato pavimentato in due tempi successivi: il pavimento più antico è quello visibile a sud delle colonne, del tipo detto “opus signinum”, ossia in cocciopesto frammisto a tesserine bianche; in seguito questo è stato ricoperto da uno strato di cocciopesto più scuro, conservato fra le colonne e il bordo esterno dell’edificio. Il tempio aveva la Informazioni - Information fronte ad est, in quanto ad ovest la struttura è chiusa. Soprintendenza Archeologica sede di Sant’Antioco via Bolzano, tel. 0781 82311 Visite guidate a cura di: Comune di Sant’Antioco Studenti e docenti del liceo “E. Lussu” tel. 0781 8030219/220/221 Supporto: Fondazione Cammino Minerario di Santa Barba- www.comune.santantioco.ca.it ra, Comitato N.S. di Bonaria email: info@comune.santantioco.ca.it 10 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 11
Archivio storico comunale The Historical Archive Via Castello, 2 of Sant’Antioco 9 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 L’archivio storico comunale di Sant’Antioco, diventato The Historical Archive of Sant’Antioco preserves and separata sezione d’archivio nel gennaio 1995, conserva provides access to the collections of the Municipality of i fondi dell’archivio storico del Comune (1793-1969) e Sant’Antioco as well as of some other documents be- di alcuni archivi aggregati (Congregazione di Carità poi longing to other archives. The collections are preserved E.C.A., Tiro a Segno, Asilo Infantile Gen. Carlo Sanna, in a building, renovated in 2000, which used to be the Conciliatura e Patronato Scolastico). Caserma dei Carabinieri a cavallo (Horse Carabinieri La documentazione è conservata nei locali dell’ex Ca- Station). One of the most important document in the serma dei Carabinieri a Cavallo, edificio restaurato Archive is the Book of the Community (Registro de en- nell’aprile 2000, dove è attivo il laboratorio didattico tradas y salidas de los dineros de esta comunidad de che consente alle scuole di studiare la storia locale dal- San Antiogo ut intus) which describes the institutional le fonti documentarie. Notevole importanza riveste un life as well as the commercial activities of the town from volume della Comunità (Registro de entrada y salida de 1793 to 1815. los dineros de esta comunidad de San Antiogo ut intus) che racconta l’attività istituzionale della Comunità dal 1793 al 1815. Oltre alle attività economiche (di tipo pre- valentemente agro-pastorale) vengono descritti alcuni momenti salienti della storia moderna di Sant’Antioco. Si possono ricordare la devozione al Santo Patrono che ha dato il nome all’isola o le invasioni barbaresche, che hanno impedito per diversi secoli, lo sviluppo econo- mico e demografico e mantenuto per lungo tempo la comunità lontana dal mare. Nel marzo 2010 l’Archivio Storico Comunale ha realizzato un lavoro di ricerca presso l’Archivio della Corona d’Aragona in Barcellona che conserva importantissime testimonianze documen- tarie del territorio sulcitano e dell’isola di Sant’Antioco (chiamata subito dopo la conquista aragonese del 1323 Illa de Sols). Nello specifico sono stati trovati e acquisi- ti in copia importantissimi documenti, appartenenti al fondo della Real Cancelleria, che confermano la festa di Sant’Antioco nel 1360 e che attestano la denominazio- ne dell’isola a S. Antioco nel 1375. Informazioni - Information Visite guidate a cura di: Coop Studio ’87 Studenti e docenti del liceo “E. Lussu” Via Castello, 2 Tel. 0781828027 Supporto: Cooperativa Studio ‘87 www.studio87.it - email: info@studio87.it 12 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 13
Nuraghe S’Ega ‘e Marteddu Nuraghe S’Ega ‘e Marteddu Maladroxia Maladroxia 22 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 L’isola di Sant’Antioco vanta la presenza di quarantaset- Sant’Antioco island has forty- te nuraghi, quattordici villaggi, nove tombe dei giganti e seven nuraghes, fourteen vil- un tempio a pozzo. La dislocazione delle torri manifesta lages, nine tombs of the giants la principale delle strutture, che possiamo suddividere in and a well temple. The location due macro-categorie: la difesa di aree a forte vocazione of the towers shows their main agricola e pastorale e le chiare posizioni strategiche volte function, which can be divided al controllo delle coste in zone di facile approdo. La mag- into two macro-categories: the gior parte delle torri nuragiche sono dislocate nel settore defense of areas with a agricul- centro-meridionale dell’isola a controllo dell’ampia piana tural and pastoral vocation and agricola di Canai e del principale corso d’acqua denomi- the strategic positions aimed nato Riu Triga o de Carroppus. Il dato dimostra l’impor- at controlling the coasts. Most tanza economica della grande distesa, quale principale e of the Nuragic towers are lo- fertile bacino agricolo dell’isola. Alla foce del Rio Maladro- cated in the central-southern xia si trova il nuraghe S’Ega ‘e Marteddu, che sovrasta la sector of the island to control baia a nord-ovest. Il nuraghe è composto da un mastio e the wide agricultural plain of da un bastione costituito da tre torri laterali ad addizione Canai and the main waterway concentrica conservatesi solo in parte, orientate a Nord, a called Riu Triga or de Carrop- Sud-Ovest e a Sud-Est. La torre principale, coperta di ter- pus. At the outfall of the Rio Maladroxia is the S’Ega ‘e riccio e macchia mediterranea, si conserva quasi del tutto Marteddu nuraghe, which overlooks the northwest bay. integra. I paramenti murari sono stati realizzati sovrappo- The nuraghe is composed of a keep and a bastion made nendo filari regolari di massi squadrati e parallelepipedi. up of three lateral towers with concentric addition only Nel lato sud si addossa al mastio un tratto murario avente partially preserved, facing north, south-west and south- percorso curvilineo, realizzato con l’utilizzo di massi sub- east. The main tower, covered with soil and Mediter- parallelepipedi disposti in filari orizzontali. Probabilmente, ranean vegetation, is almost completely preserved. The data la struttura rimanente, esisteva un cortile collocato in wall hangings were made by overlapping regular rows posizione frontale rispetto all’ingresso. Una cortina mura- of square and parallelepipedal boulders. On the south ria orientata a Sud sembra avvolgere l’eventuale cortile, side, a masonry tract has a curvilinear path, built with si estende per un percorso di 10 metri e conserva un’al- the use of sub-parallelepiped boulders arranged in hor- tezza massima di 4 metri. I massi che compongono i suoi izontal rows. Probably, given the remaining structure, filari formano cerchi concentrici di studiata eleganza, con there was a courtyard located in front of the entrance. A una progressiva diminuzione del volume man mano che si south-facing wall seems to surround the eventual court- procede nell’alzato. La torre orientata a Sud-Ovest, coor- yard, extends for a distance of 10 meters and maintains dinata al mastio nel lato Sud-Ovest mediante una cortina a maximum height of 4 meters. lunga m 6.00, conserva un’altezza massima di m 1.80. Lo The boulders that make up its rows form concentric stato di crollo e l’intricata vegetazione non consentono di circles of studied elegance, with a gradual decrease in individuare il paramento murario interno. La torre setten- volume during the rise. The connecting curtain retains trionale, coordinata tramite cortina con il mastio, presenta a maximum height of 3.40 meters, continues for 6.50 i paramenti murari realizzati in opera sub-quadrata me- meters in a north-west direction and joins a north-fac- diante filari che formano cerchi concentrici quasi regolari. ing tower. The northern tower, coordinated by a curtain L’interno della torre è ingombro di crollo. wall with the keep, presents the masonry walls made in sub-square work with rows forming almost regular con- centric circles. The interior of the tower is collapsed. Visite guidate a cura di: Associazione Culturale “Ottovolante Sulcis” 14 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 15
MuMa MuMa Lungomare Cristoforo Colombo, 25 23 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 Museo del Mare e dei Maestri d’ascia Museum of the Sea and of the Masters of the Ax Il Museo del Mare e dei Maestri d’ascia nasce in stretta The Museum of the Sea and of the Masters of the Ax connessione con un elemento fondamentale della vita is closely connected with an important element of the della città antica e moderna: il mare. ancient and modern city life: the sea. The recovery ac- Attraverso il recupero e la messa in luce della tradizio- tivities show the historical and cultural tradition of the ne storica e culturale dei Maestri d’Ascia, viene messa shipwrights and highlighting the knowledge of the la- a sistema la conoscenza della laguna e il suo legame con il patrimonio marittimo costiero della Sardegna, rappresentato dalla rete dei fari e dei semafori dedicati al controllo e alle segnalazioni marittime. I Maestri d’A- scia erano storicamente considerati dei professionisti di spicco all’interno dei vecchi cantieri navali, veri e propri esperti nello scegliere il tipo di legname adatto di cui riuscivano a riconoscere l’essenza e, in base alle caratte- ristiche, la corretta localizzazione all’interno dell’imbar- cazione. La loro maestria consisteva nel saper adattare il ceppo di legno originale alla sua destinazione, sago- mandolo con un attrezzo chiamato, appunto, “ascia”. Sant’Antioco è oggi uno dei pochissimi comuni in Italia in cui questa tradizione sopravvive, con la pratica della costruzione di barche in piccole aziende a conduzione familiare goon and its relation to the maritime heritage of Sardin- ia, represented by the network of lighthouses dedicat- ed to control and maritime signaling. The shipwrights were historically considered leading figures within the old shipyards: their mastery consisted in being able to adapt the original wood part to its destination, shaping it with a tool called “ax”. Today, Sant’Antioco is one of the few towns in Italy where survive this old tradition. survives. Visite guidate a cura di: Cooperativa GEA Ambiente e Turismo Associazione Nazionale Marinai d’Italia Informazioni - Information Cooperativa Gea Ambiente e Turismo a.r.l. Via I. Nievo 4/b - 09012 Capoterra info@ecoistitutomed.org ecoistitutomed@arubapec.it 16 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 17
Fonte romana Is Solus The ‘Is solus’ fountain Piazza Italia 2 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 La colonizzazione dell’isola di Sant’Antioco fu favorita Sant’Antioco, since ancient times, has been attractive dalla presenza di numerose sorgenti d’acqua che sgor- for the presence of several water springs that gushed in gavano copiosamente nel lungomare prospiciente la the lagoon. Romans civilization, with the construction of laguna. I Romani, con la costruzione della città di Sulci, Sulci, carried out all the necessary buildings for the city realizzarono tutte le opere necessarie all’urbanizzazio- urbanization. Among these, particular importance has ne della città. Tra queste, di particolare importanza, la the channeling of spring waters with the construction canalizzazione delle acque sorgive con la realizzazione of the Roman fountain “Is Solus”, located in the current della fontana romana (is solus) nell’attuale Piazza Ita- Piazza Italia. The toponym is probably the plural of su lia. Probabilmente il toponimo is solus è il plurale de su solu, the original name of the water source. The Roman solu, che indicava la sorgente. Fin dall’antichità e sino fountain has been the only form of water supply for the ai nostri giorni la fontana romana è stata l’unica forma population and in the early 1900s the Municipal Ad- di approvvigionamento idrico per la popolazione. Nei ministration gave the assignment to Ing. Dionigi Scano primi del ‘900 l’Amministrazione Comunale diede l’in- to preserve the monument. The works, which radically carico all’Ing. Dionigi Scano di compiere uno studio modified the ancient Roman building, were completed al fine di poter conservare il monumento. I lavori, che in 1911. modificarono radicalmente l’antico manufatto romano, furono portati a termine nel 1911. Visite guidate a cura di: Studenti Scuola Media Mannai; Associazione Terza Età; supporto: AUSER 18 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 19
Menhir Su Para Menhir Su Para e Sa Mongia e Sa Mongia Località Santa Caterina (SS 126) Località Santa Caterina (SS 126) 28 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 I menhir sono dei megaliti monolitici impiegati durante The menhirs are monolithic l’età preistorica come luoghi di culto e che potevano megaliths used during the raggiungere, e talvolta superare, i venti metri di altezza. prehistoric age as places of In Sardegna sono conosciuti come perdas fittas e sim- worship and which could boleggiano la rigenerazione e la fertilità della terra e reach, and sometimes ex- dei popoli, motivo per il quale talvolta possono essere ceed, twenty meters in height. completamente lisci, rappresentando una simbologia In Sardinia they are known as fallica, oppure avere scolpito delle coppelle (incavi emi- perdas fittas and symbolize sferici), simbolo legato alla sfera femminile. the regeneration and fertility I menhir di Su Para e Sa Mongia (il Frate e la Suora) si of land and peoples, which presentano come delle pietre fitte aniconiche ubicate is why they can sometimes su di un sito pianeggiante che in antichità era l’isolot- be completely smooth, rep- to di Perdamanagus, oggi parte dell’istmo di terra che resenting a phallic symbol- collega l’Isola di Sant’Antioco alla terra madre, a poca ism, or having carved cupels distanza dalla Strada Statale 126. (hemispherical grooves), a L’areale è caratterizzato dalla presenza di un sistema di symbol linked to the female stagni e delle saline di Santa Caterina, da una vegeta- sphere. The menhirs of Su zione di spiagge e dune costiere, da una flora ad alto Para and Sa Mongia (the Friar valore naturalistico e da avifauna con diverse specie di and the Sister) appear as solid interesse comunitario. Alcuni indizi suggeriscono la pre- aniconic stones located on an senza di un villaggio nell’areale in questione, riconduci- area that in ancient times was the islet of Perdamana- bile alla cultura di Ozieri e strettamente connesso alle gus, today part of the isthmus of land that connects the attività di raccolta nella zona umida. Island of Sant’Antioco to the mother earth, a short dis- Il primo menhir, su Para, ha un diametro conico, è alto tance from the State Road 126. The area is character- tre metri ed ha le facce rivolte a Sud-Ovest e Nord- ized by the presence of a system of ponds and salt pans Ovest. La superficie presenta incavi e protuberanze e le of Santa Caterina, a vegetation of coastal beaches and naturali frastagliature della roccia mettono in evidenza dunes, a flora of high naturalistic value and a birdlife gli svariati tentativi di lisciatura sui diversi lati. Il secon- with different species of community interest. Some in- do menhir, sa Mongia, è alto due metri e si rivolge a dications suggest the presence of a village in this area, Sud-Est e Nord-Ovest. attributable to the culture of Ozieri and connected to Dalla forma irregolare, presenta sul lato ovest una pro- the collection activities in the wet area. tuberanza e svariate coppelle. Secondo la tradizione The first menhir, su Para, has a conical diameter, is three popolare più moderna i due menhir rappresentereb- meters tall and has faces facing South-West and North- bero una coppia di innamorati, il frate e la suora, che West. The surface has hollows and protuberances and subirono la punizione divina della pietrificazione per il the natural jagged rocks shows the various attempts at loro amore clandestino. smoothing on the different sides. The second menhir, sa Mongia, is two meters high and is aimed at South-East and North-West. With an irregular shape, it has a protu- berance on the west side and several cupels. According to the most modern popular tradition the two menhirs represent a couple of lovers, the friar and the nun, who Visite guidate a cura di: suffered the divine punishment of petrification for their Studenti e docenti scuole medie “Mannai” clandestine love. Supporto: A.S.D. “I Due Leoni Isola di Sant’Antioco” 20 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 21
Museo Archeologico The Barreca Archaeological Barreca Museum Via Sabatino Moscati 1 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 Il nuovo allestimento del MAB - Museo Archeologico The “Ferruccio Ferruccio Barreca di Sant’Antioco mostra un’ampia se- Barreca” Archae- lezione di materiali rinvenuti durante le varie campa- ological Museum gne di scavo tenutesi nella nostra isola e pertinenti ad was inaugurated un periodo che va dai primi insediamenti neolitici (IV in 2006 and it has millennio a. C.) alle fasi tarde della romanizzazione. La an extensive col- prima sala del museo è dedicata ai reperti provenien- lection of items ti dall’abitato o legati alle attività di vita domestica e and artifacts from quotidiana dell’uomo: il percorso inizia con l’esposizio- Sant’Antioco and ne dei numerosi materiali utilizzati nel Neolitico recente other localities in (cultura di Ozieri) ed Eneolitico, le fasi successive della the Sulcis area, cultura nuragica hanno invece una presentazione mini- together with a ma, data la scarsità delle indagini archeologiche in que- scale reconstruc- sto campo nel territorio sulcitano. La mostra prosegue tion of the tophet. con le testimonianze del più antico centro fenicio finora There are findings rinvenuto in Sardegna, da individuarsi proprio in Sulky belonging to the (antica Sant’Antioco) fondata al principio dell’VIII sec. a. Ozieri culture (III C.: gli oggetti ci parlano della vita quotidiana degli abi- millennium BC), tanti del luogo, delle abitudini alimentari, di luoghi di Phoenician mate- culto, attività artigianali e contatti commerciali che dal- rial found in the l’VIII secolo arrivano fino ad età romana imperiale, nel II tophet and funer- sec. d.C. La fase punica è ampiamente documentata dai ary goods from corredi funerari provenienti dalla grande necropoli ipo- the Punic necrop- gea del colle di Is Pirixeddus. Numerose vetrine ospita- olis, such as pottery utensils, gold jewellery, scarabs no un ricco campionario di oggetti ritrovati nelle tombe in green jasper and some objects imported from the a camera puniche scavate nel tufo: ceramiche, gioielli Greek area. In addition to that, the visitor can enjoy the in argento, oro e vetro. Sulky, nel III sec. a. C., entra a reconstruction of Phoenician and Punic warships and far parte del dominio di Roma col nome di Sulci; questa cargo boats. The Museum’s star exhibits, however, are fase è documentata da corredi funerari composti preva- the two lions sculpted in limestone, dating back to the lentemente da ceramica d’uso comune. In conclusione, 6th century B.C.. In Phoenician times, the lions likely un settore dell’esposizione è dedicato al tofet, per la acted as guardians of one of the city gateways and, with cui illustrazione è stato ricostruito un angolo in cui su the same purpose, they were reused by the Punics for piani artificiali di terra, sabbia e pietre sono state collo- the acropolis. Amongst items dating from Roman times, cate una parte delle urne, che contenevano le ceneri di there is a fine mosaic with figures of panthers of the 2nd bambini e animali, e stele raffiguranti rappresentazioni century AD and a small marble female statue of the 1st divine simboliche, antropomorfe o animali da attribuire century AD. al rito che si svolgeva in tale area. Informazioni - Information Coop. Archeotur via Foscolo, 4, Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107 Visite guidate a cura di: www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it Studenti e docenti istituto I.P.I.A. Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221 Supporto: Cooperativa Archeotur, Comitato “Festeggia- www.comune.santantioco.ca.it menti S.Pietro Apostolo” email: info@comune.santantioco.ca.it 22 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 23
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Museo Etnografico The Ethnographical Via Necropoli Museum 12 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 Il Museo etnografico di Sant’Antioco, inaugurato nel lu- Open in 1996, the Ethnographical Museum is also glio del 1996 è ubicato a pochi metri dal Villaggio Ipo- called “Su Magasinu de su Binu” (the wine warehouse) geo. La struttura restaurata di recente faceva parte di because the building was originally used for processing un antico magazzino utilizzato per la vinificazione, com- and preserving wine. Inside are exhibited tools used up posto da un’ampia sala e da un cortile porticato dialet- until the 1950s to carry out the various trades practiced talmente chiamato “lolla”. Al suo interno sono esposti in Sant’Antioco island. The first section exposes all the attrezzi utilizzati sino agli anni ’50 per svolgere i vari processes and utensils related to bread-making and the mestieri praticati nell’isola di Sant’Antioco. products obtained thanks to its grinding. The exhibition La prima sezione espone tutti i processi e gli utensili continues with the tools used for the cultivation of the legati alla panificazione, dal prodotto principale grano vine, to obtain the Carignano still today very requested ai prodotti ottenuti grazie alla sua macinazione: farina, by the most expert. Of particular interest is the area semola e crusca, e ai pani coccoi, focacce ed anche i dedicated to a very important school of weaving in tradizionali coccois de su santu. L’esposizione prosegue which, until the end of the 1930s, students followed by con gli attrezzi utilizzati per la coltivazione della vite, the master Italo Diana learned the art of spinning and per ottenere il vino intenso il Carignano ancor oggi ri- weaving bisso. The internal exposition concludes with chiestissimo dai più esperti intenditori. Di particolare the leaves palm interlacement collection, used by poor- interesse il settore dedicato alla storia di un’importan- est families that lived in the caves to have an economic tissima scuola di tessitura attiva sino alla fine degli anni sustenance: they made brooms, bags, ropes, horsehair ’30, in cui le allieve seguite dal maestro Italo Diana, ap- for stuffing and other artifacts. The external part ends prendevano l’arte della filatura e tessitura del Bisso. with the essential tools for vinification. L’esposizione interna si conclude con la parte dedicata alla raccolta e all’intreccio delle foglie di palma nana grazie alla quale le famiglie più povere del paese, in particolare coloro che vivevano nel rione delle grotte, hanno ottenuto un sostentamento economico in man- canza di un vero e proprio mestiere. Con le foglie essic- cate confezionavano scope, borse, cordami, crine per imbottiture ed altri manufatti. La parte esterna si conclude con gli attrezzi indispensa- bili per la vinificazione come tini, botti ed altro. Informazioni - Information Coop. Archeotur via Foscolo, 4, Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107 Visite guidate a cura di: www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it Studenti e docenti scuola primaria via Bologna e scuole Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221 Medie “E. Fermi” www.comune.santantioco.ca.it Supporto: Cooperativa Archeotur email: info@comune.santantioco.ca.it 26 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 27
Necropoli punica di Sulky The Punic necropolis Via Castello 3 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 La comunità punica che, nel V sec. a. C., abitava l’im- The Punic necropolis in the site of Sulci was discovered portante centro urbano di Sulky, l’odierna cittadina di on the hill where the Savoy Castle is located and on Sant’Antioco, sito sulla costa occidentale della Sarde- its north-eastern slopes. The earliest evidence of oc- gna, scelse di costruire la propria necropoli sui fianchi cupation dates back to about the 6th or 5th centuries rocciosi dolcemente degradanti verso la piana, lambita B.C., when the Punics used the area for mainly multiple dagli stagni, sede dell’insediamento civile. I sepolcri, burials. It continued to be used well into the Republican scavati e costruiti nel morbido tufo delle alture, sono Age (3rd to 2nd centuries B.C.) when the Romans made delle camere sotterranee, spesso di dimensioni rag- use of part of it for the burial of cremated remains in- guardevoli, alle quali si accede percorrendo un corrido- side containers (nearly always boxes in stone or lead). io a scalini che, aperto sul piano di campagna, scende a It would appear that during the 1st century B.C., the rampa obliqua in profondità fino a raggiungere la soglia necropolis fell into disuse as no materials dating back del sepolcro, collocato in genere a circa due, tre metri to this period have been found inside the tombs. Some dalla superficie. L’impianto necropolare sulcitano è ben material, on the other hand has been found in the filling noto nelle sue caratteristiche generali; analisi accurate, earth of the tombs which accumulated after they were ne descrivono le tipologie architettoniche, le compo- abandoned. When the burial site was at its height, it nenti dei corredi, lo svolgimento dei rituali, l’apparato extended over an area of about 6 hectares, which now scenografico e ideologico delle cerimonie funebri che includes the area between the parish church and the vi avevano luogo. Savoy Fort been restructured and visitors can admire Da alcuni anni il Comune di Sant’Antioco, la Soprinten- daily use objects on show there. denza per i Beni Archeologia della Sardegna, hanno attivato un programma di recupero nel settore occiden- tale di questo grande complesso funerario. L’area inte- ressata dal progetto di intervento si trova a immediato ridosso del colle del fortino sabaudo e sovrasta la fascia più bassa dell’impianto funerario, che ha restituito una serie di tombe di particolare interesse. Il settore è stato successivamente riconvertito in spazio scenico nel cor- so della fase imperiale romana di vita della città. Grazie a tale collaborazione è oggi possibile effettuare un per- corso in chiave diacronica delle diverse epoche d’uso del sito, dall’epoca punica (VI-III a.C.), a quella romana (II-IV d.C.), con tombe a fossa, alla cappuccina e in an- fora, fino al riutilizzo di alcuni ipogei punici da parte dei primi Cristiani (IV-VII d.C.). Visite guidate a cura di: Informazioni - Information Studenti e docenti Liceo “E. Lussu” Soprintendenza Archeologica - sede di Sant’Antioco Supporto: Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara via Bolzano, Sant’Antioco - Tel. 078182311 28 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 29
Grotta della Natività Cave of the Nativity 19 sab dom 09.00 09.00 19.00 19.00 La Grotta della Natività è un ipogeo punico utilizzato come propria abitazione da Ciu Canteddu e da sua mo- glie. Dopo la morte di questi fu abbandonata poiché la coppia non ebbe figli. Agli inizi degli anni ‘80 la Soprintendenza ai Beni ar- cheologici per la Provincia di Cagliari e Oristano affidò la gestione dell’ipogeo allo scultore locale Gianni Sali- du perché venisse utilizzata in occasione di mostre ed eventi culturali. In questo ambiente lo scultore Gianni Salidu espose il suo primo Presepe e da allora la grotta fu denominata Grotta della Natività. La tradizione del Presepe continuò per parecchi anni e si diffuse nel resto del paese. Seguirono gli allestimenti dei presepi presso le grotte de Is Zuddas (Santadi), il Palazzo del Consiglio regiona- The Cave of the Nativity is a Punic hypogea which takes le a Cagliari in collaborazione con il Liceo artistico, l’Or- its name from the exposition of the first Nativity scene to botanico di Cagliari in collaborazione con l’Università by the sculptor Gianni Salidu. Before being entrusted in di Cagliari. Un altro fu allestito a Hallwang bei Salzurg the eighties to the above mentioned sculptor, the hypo- (Svizzera), un altro in India presso la chiesa cristiana di gea was inhabited for many years by a childless couple. Baratmata Asram Curu Cetra di Ariane e in diversi centri Today, the set up of the cave recreates the living envi- italiani. Ricordiamo, inoltre, l’allestimento postumo vo- ronment of the people who inhabited it for decades. luto dall’Amministrazione Comunale di Sant’Antioco e dall’Associazione Culturale “Sant’Antioco Abbraccia il Mare” presso il Chiostro San Ponziano e Arena Verona. La Grotta della Natività ha riaperto al pubblico in occa- sione di Monumenti aperti 2009 ed è divenuta mostra permanente. Oggi, oltre al presepe il pubblico potrà godere degli allestimenti degli ambienti che ricreano l’ambiente abitativo delle persone che l’abitarono per decenni. Per informazioni Associazione Culturale “Sant’Antioco Abbraccia il Mare” 0781/82283 (+039) 347.8526510 http://digilander.iol.it/giannisalidu 30 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 31
Tofet The Tophet Piazza Cartagine 13 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 La parola TOFET è un termine di origine biblica che in- The Tophet of Sulky, which was used from the 8th to the dica una località nei pressi di Gerusalemme nella quale 1st centuries B.C. is an open area, located at the extreme venivano praticati particolari rituali connessi agli infanti, northern edge of the built-up area and rests upon a tra- oggi viene utilizzato convenzionalmente per indicare le chyte rock known as “Sa guardia de is pingiadas” (The aree sacre di età fenicia e punica rinvenute in Sardegna, Guard of the Pots) due to the enormous quantity of ciner- Sicilia e Tunisia. Il TOFET di Sant’Antioco, utilizzato a ary urns (more than 3,000) found here over the centuries. partire dall’VIII sec. a.C. e sino al I sec. a.C., si presenta come un’area sacra a cielo aperto, ubicata all’estrema periferia settentrionale dell’abitato, che si appoggia ad una roccia trachitica denominata “Sa Guardia de is Pingiadas” (la guardia delle pentole) a causa della gran quantità di urne cinerarie, oltre 3000, rinvenute nel cor- so dei secoli bella località. Ai piedi di tale roccia, verso sud, un recinto quadrangolare di età punica ne inclu- de uno più piccolo di età fenicia, che indica il punto in cui sono state ritrovate le urne più arcaiche. Un recinto molto più grande, rettangolare, costituito da blocchi trachitici bugnati delimita l’intero TOFET: si tratta di un fortilizio di età punica edificato a difesa dell’area quan- do, verosimilmente nel IV sec. a.C., furono erette le for- tificazioni monumentali all’abitato. Le urne conservano ossa bruciate di bambini, talvolta di piccoli animali e qualche oggetto votivo. I resti ossei per lungo tempo At the foot of this rock, towards the south, a rectangular sono stati attribuiti ad un rito sacrificale cruento, che enclosure from the Punic Era includes a smaller one from prevedeva l’uccisione rituale dei primi nati, mentre oggi the Phoenician period, which indicates the point where l’indagine osteologica testimonia che la maggior parte the oldest urns were found. A much bigger, rectangular dei bambini cremati nel TOFET erano nati morti o dece- enclosure made of ashlared blocks of trachyte marks off duti per causa naturale in tenera età e che i resti animali the entire tophet. It is a fortress from the Punic Era built erano una componente del rito stesso. Le urne, solita- to defend the area in the 4th century B.C.. The urns hold mente deposte tra le cavità naturali della roccia, sono the burnt remains of children, sometimes of small ani- spesso accompagnate da stele di pietra (ad oggi se ne mals and a few votive objects and were usually laid in the contano circa 1.700, conservate nei musei di Cagliari e natural crevices of the rock. They are often accompanied di Sant’Antioco) recanti immagini umane, simboliche e by stone stelae with human, symbolic and, more rarely, più raramente di animali connesse al rito che si svolgeva animal-like images: about 1,700 have been found to date nell’area sacra. and are kept in the Archaeological Museums in Cagliari and Sant’Antioco. Informazioni - Information Coop. Archeotur via Foscolo, 4, Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107 Visite guidate a cura di: www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it Studenti e docenti scuole medie “Mannai”, Cooperativa Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221 Archeotur www.comune.santantioco.ca.it Supporto: Cooperativa Archeotur email: info@comune.santantioco.ca.it 32 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 33
Tomba dei Giganti The Giant’s Tombs Località “Su Niu De Su Cobu” 5 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 Il monumento si erge suggestivamente su un’ampia The monument piattaforma rocciosa sopraelevata a sud-ovest dell’isola stands on a large di Sant’Antioco, in località su Niu de su crobu, a NO del rocky platform in complesso nuragico di Grutti ‘e Acqua. La tomba dei the south-west of Giganti è un monumento funerario con funzione di se- Sant’Antioco Is- poltura collettiva e luogo di culto. La sepoltura, del tipo land, in the area “a filari”, è costituita da un corpo tombale absidato, da called Niu de su un corridoio funerario e da un’esedra. L’ingresso al mo- crobu, near to the numento, che si apre al centro del filare di base dell’e- nuragic complex sedra, è costituito da un sistema trilitico con architrave of Grutti ‘e Acqua. molto robusto lavorato in forma di parallelepipedo, il The Tomb of the quale mette in comunicazione la camera sepolcrale con Giants is a funerary l’area delimitata da una esedra. Il corridoio funerario monument used as è costruito con blocchi poco lavorati, infissi a coltello, a collective burial su cui poggiano pietre di minori dimensioni disposte a and place of wor- file irregolari, rincalzate con numerose zeppe. Il corpo ship. The burial, tombale presenta una larghezza di 4,20 metri. In questa of the “a filari” area si svolgevano le cerimonie funerarie ed i riti tera- type, consists of an peutici - sacrali dell’incubazione. La sepoltura si data al apsed tomb body, Bronzo medio-recente. a funerary corridor and an exedra. The entrance to the monument, which opens at the cent- er of the exedra’s base row, consists of a trilithic system with a parallelepiped architrave which connects the se- pulchral chamber with the area bounded by a exedra. The funerary corridor is built with little blocks on which are placed smaller stones arranged in irregular rows. The tomb body has a width of 4.20 meters. In this area took place the funeral ceremonies and the therapeutic- sacral rites of the incubation. The burial dates back to the Middle-recent Bronze Age. Informazioni - Information Soprintendenza Archeologica - sede di Sant’Antioco via Bolzano, Sant’Antioco - Tel. 078182311 Comune di Sant’Antioco Visite guidate a cura di: Tel. 07818030 219 / 220 /221 Associazione Culturale “Il Calderone” www.comune.santantioco.ca.it Supporto: Assosulcis O.N.L.U.S. email: serviziocultura@comune.santantioco.ca.it 34 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 35
Torre Canai The Canai tower Località Turri 7 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 Nella parte meridionale dell’isola di Sant’Antioco in lo- In the 16th cen- calità Turri, sorge una torre di avvistamento che venne tury, when the realizzata sotto il governo del conte Lorenzo Bogino. coasts of Sardinia Egli infatti riordinò l’amministrazione delle torri litora- were still be har- nee erette sotto la dominazione spagnola del re Filippo ried by pirate II. Già parecchio tempo prima i cittadini di Iglesias, in- raids, Phillip II, teressati a coltivare terre nell’isola di Sant’Antioco, ave- King of Spain, de- vano rivolto una supplica al re di Sardegna, nella quale cided to strength- offrivano il proprio aiuto per la costruzione di torri nell’i- en the defence sola. Carlo Emanuele III, per questo, diede ordine al vi- system with a se- ceré Cacherano di Bricherasio di predisporre la costru- ries of new tow- zione delle due torri già progettate nell’isola. Nel 1757 ers. The island of fu costruita la torre progettata dall’ingegnere militare Sant’Antioco had Vallin; essa sorge sul capo su moru, promontorio meri- to await the ad- dionale dell’isola di Sant’Antioco, oggi chiamato Turri. vent of the Savoy In questo tratto di mare erano solite ancorarsi le flot- monarchs, dur- tiglie turche, fino ai primi decenni dell’Ottocento. La ing whose reign Torre svolse un’importante opera di avvistamento e the Canai tower comunicazione di notizie ai reparti militari preposti alla was constructed. difesa dell’isola di Sant’Antioco durante il tentativo di Canai was one invasione francese del 1793 ed in occasione delle ul- of the few tow- time due incursioni tunisine del 1812 e del 1815 nell’i- ers equipped sola. La torre di Canai restò attiva fino al 1815. Il tempi with artillery, but in the following century, when the recenti la torre è stata utilizzata come residenza turistica raids ceased, the usefulness of these towers came to da un privato che, a tal fine, l’ha rimaneggiata in modo an end: in 1867 Vittorio Emanuele II decommissioned discutibile. them and handed them over to the State Demesne. Solo dal 1994 è stata finalmente restituita alla fruizione Since 1994 the Canai tower is managed by Italia Nostra collettiva dall’associazione Italia Nostra che, dopo aver- (National Heritage Association) which has restored this la ottenuta in concessione, ha effettuato un intervento interesting monument in collaboration with the Cagli- di restauro in collaborazione con la Soprintendenza ai ari Architectural Heritage Agency and has opened it to Beni Culturali di Cagliari e con il Ministero dell’Ambien- visitors. Inside there is a photographic and cartographic te. Al suo interno è visitabile una mostra fotografica e exposition of the cultural and naturalistic peculiarities cartografica sugli aspetti culturali e naturalistici dell’i- of Sant’Antioco and a section is dedicated to the tower sola di Sant’Antioco con una sezione dedicata alle vi- history. From the top you can appreciate a beautiful cende storiche della Torre. Dalla Piazza d’Armi si può view of the Palmas Gulf. inoltre apprezzare un incomparabile panorama del gol- fo di Palmas. Informazioni - Information Graziano Bullegas Torre Canai 09017 Sant’Antioco (CA) Visite guidate a cura di: tel. 0781 800111 Studenti Liceo E. Lussu www.torrecanai.altervista.or Supporto: Associazione Italia Nostra e-mail: santantioco@italianostra.org 36 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 37
Villaggio Ipogeo The Hipogeum Village Via Necropoli 10 sab dom 16.00 09.00 16.00 20.00 13.00 20.00 Unica nel suo genere, l’area è costituita da una parte On the hill overlooking the town and its surrounds stretches dell’antica necropoli punica e comprende numerose the Punic necropolis, consisting of underground tombs dat- tombe ipogee scavate nel tufo tra il VI ed il III seco- ing back to about 500 B.C. These tombs consisted of one lo a. C., riutilizzate come abitazioni da famiglie molto or more chambers and could be accessed by a stairway. povere dalla seconda metà del XVIII sec.. In seguito al They contained the bodies of entire families while the wall ritrovamento delle spoglie di Sant’Antioco sotto la Ba- silica a lui dedicata, avvenuto nel 1615, il Vescovo tentò di porre fine al lungo abbandono dell’isola dovuto alle continue incursioni dei pirati barbareschi. Così, richia- mati dalle concessioni di terreni promesse dalla chiesa, furono numerose le famiglie che iniziarono una nuova vita nell’isola, seguiti da tantissime altre che pur non ottenendo niente in cambio del loro coraggioso ritorno si adattarono a questa vita fatta di miseria, povertà ed emarginazione. Nei primi decenni sicuramente si ten- tò un adattamento provvisorio che si trasformò poi in stabile. Nella zona conosciuta sino al 1998 con il nome di Sa arroga de is gruttas. Numerosissime le famiglie che vissero nel rione sino agli inizi degli anni ’70. Dediti da sempre alla raccolta di tutto ciò che la natura offre spontaneamente si recavano in campagna a raccogliere funghi, cardi, carciofini selvatici, legna, e in laguna per la raccolta di bocconi, arselle ed quant’altro barattando questi prodotti in cambio di beni di prima necessità. I niches contained funerary goods, consisting of pottery used gruttaius, questo l’appellativo che li distingueva dagli in daily life, gold jewellery amulets in glass paste and scar- altri abitanti di Sant’Antioco, si occupavano nel mese abs seals. Abandoned in the 1st century B.C., the tombs di maggio della raccolta delle foglie di palma nana che, were re-used by the Christians in the 4th century A.D. as fatte essiccare durante l’estate, venivano poi intrecciate catacombs and were subsequently again occupied start- abilmente. Da questa umile pianta potevano confezio- ing from the 17th century. They were in fact re-constructed nare scope, borse, cordami, crine per le imbottiture ed and used as dwellings by the poorer townspeople and they ancor oggi sono numerosi gli anziani che si occupano continued to be used up to the 1970s. Known as “Sa ar- della produzione di questi manufatti intrecciati. ruga de is gruttasa” (the street of the caves), the zone gave the name of “gruttaiusu” (cave-dwellers) to its inhabitants. Today the hypogeum village has been restructured and visi- tors can admire daily use objects on show there. Informazioni - Information Coop. Archeotur via Foscolo, 4, Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107 www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it Visite guidate a cura di: Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221 Studenti e docenti scuola primaria Via Manno www.comune.santantioco.ca.it Supporto: Cooperativa Archeotur email: info@comune.santantioco.ca.it 38 Imago Mundi Onlus Monumenti Aperti Sant’Antioco 39
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