SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019

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SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
RADICI AL FUTURO
                                                                                  MONUMENTI APERTI 2019

Archivio fotografico Ufficio Cultura - Comune di Sant’Antioco

                                                                                     SANT’ANTIOCO
                                                                                     18/19 maggio 2019
                                                                    COMUNE
                                                                DI SANT’ANTIOCO
                                                                                     guida ai monumenti
                                                                                     www.monumentiaperti.com
SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Monumenti Aperti
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SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
18   19 Maggio 2019

SANT’ANTIOCO
 Monumenti Aperti

  Comune di Sant’Antioco
SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Informazioni utili

I monumenti saranno visitabili gratuitamente come segue:        È sempre motivo di orgoglio partecipare alla manifesta-
Sabato 18 maggio 2019 dalle 16.00 alle 20.00                    zione di Monumenti Aperti. La nostra isola, che prende
Domenica 19 maggio 2019 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle           il nome dal Santo protettore Antioco, patrono della Sar-
16.00 alle 20.00.                                               degna, ha una storia che affonda le sue radici in epoca
Per la visita ai siti archeologici si suggeriscono abbiglia-    plurimillenaria. Le ricche testimonianze archeologiche, i
mento e scarpe comode.                                          monumenti storici, le variegate fonti culturali, imprezio-
                                                                siti dalla bellezza paesaggistica, si propongono spon-
Il sito del Menhir “Su Para e Sa Mongia” sarà raggiun-          taneamente, affascinando il visitatore. A guidarci nella
gibile percorrendo a piedi la pista ciclabile oppure, in        conoscenza dettagliata dei luoghi che caratterizzano il
alternativa, utilizzando le bici elettriche messe a dispo-      nostro prezioso patrimonio saranno i “tanti volontari
sizione gratuitamente dall’A.S.D. “I Due Leoni Isola di         della cultura”, rappresentanti delle Scuole, Associazio-
Sant’Antioco” c/o apposito gazebo posizionato nell’a-           ni, Enti. A loro il nostro grazie per la generosa e preziosa
rea Porto Ponte Romano.                                         collaborazione. Confidiamo che l’evento sia occasione
                                                                di promozione e fruizione culturale, esperienza di coe-
È facoltà dei responsabili e degli organizzatori della ma-      sione sociale, impegno festoso, opportunità di crescita.
nifestazione limitare o sospendere, per la sicurezza dei        Quest’anno, all’ingresso dell’isola, prima del ponte, i
beni o dei visitatori, in qualsiasi momento le visite ai        visitatori saranno accolti da”Su Para e Sa Mongia”, due
monumenti.                                                      menhir. Avvolti dal silenzio della natura, sferzati dal
                                                                vento e abbagliati dal sole del tramonto, si ergono, sfi-
                                                                dando il tempo, testimoni del lontano passato. Invitano
                                                                a non dimenticare, ad unire gli sforzi, per proteggere,
                                                                salvaguardare, valorizzare. Alle nuove generazioni, so-
                                                                prattutto, il compito di rendere sempre più fruttuose
                                                                queste preziose radici.
In copertina: Menhir “Su Para e Sa Mongia”
Archivio fotografico Ufficio Cultura - Comune di Sant’Antioco   Rosalba Cossu
                                                                Assessore alla Cultura, Beni Culturali e Pubblica Istruzione
Foto dei Monumenti
Archivio fotografico del Comune di Sant’Antioco

Impaginazione: Enrico Porceddu (zicodesign.it)
Copertina: Daniele Pani

                   Fotografa il QR_code e naviga su
                   www.monumentiaperti.com

2       Imago Mundi Onlus                                                             Monumenti Aperti Sant’Antioco        3
SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Monumenti Aperti,                                                 le ceneri ma alimentare il fuoco». Prezioso è, pertanto, il
                                                                  ruolo di chi lavora per tenere sempre vivo il fuoco del pa-
un bene nostro                                                    trimonio culturale, aprendo le porte dei monumenti, dei
                                                                  musei, delle biblioteche e degli archivi, facendo entrare
In oltre vent’anni di attività ‘Monumenti Aperti’ ha semina-      aria fresca e pulita nei luoghi della cultura troppo a lungo
to prima a Cagliari e in Sardegna, poi in tante parti d’Italia.   considerati una sorta di ‘proprietà privata’ da una idea ari-
Ha seminato impegno, passione, interesse per il patrimo-          stocratica e elitaria della cultura. Il patrimonio culturale, i
nio culturale, voglia di conoscenza, legalità e partecipa-        beni culturali, il paesaggio sono di tutti e devono essere
zione. Ha, in definitiva, seminato elementi di democrazia         da tutti conosciuti e amati, difesi e tutelati, valorizzati e
vera. Lo ha fatto ben prima che a Faro, in Portogallo, il         trasmessi alle comunità dei prossimi secoli.
Consiglio d’Europa presentasse nel 2005 il ‘manifesto ri-         «Siamo stati abituati ad avere i monumenti, ma quello che
voluzionario’ sul valore del patrimonio culturale per la so-      ci serve sono le case. Nei musei avevamo la Storia, ma
cietà, non più inteso solo come ‘cose’ di interesse storico,      quello che ci serve sono le storie. Nei musei avevamo le
archeologico, artistico (così ancora le leggi italiane di tu-     nazioni, ma quello che ci serve sono le persone»: così reci-
tela) ma come «un insieme di risorse ereditate dal passato        ta Il decalogo di un museo che racconti storie quotidiane
che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi         di Orhan Pamuk. Si tratta, cioè, di mettere al centro le
ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei         persone e non più solo le cose. Servono musei e monu-
loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua       menti nei quali tutti, bambini e anziani, italiani e visitatori,
evoluzione». Una visione complessa e dinamica di patri-           possano sentirsi a casa, avendo il piacere di un’esperienza
monio che attribuisce un ruolo centrale alle ‘comunità di         di conoscenza e di crescita. Per questo l’attuale frontiera
patrimonio’ intese come «un insieme di persone che attri-         è rappresentata dalla sperimentazione di nuove forme di
buisce valore ad aspetti specifici del patrimonio culturale,      gestione, dal basso, in grado di valorizzare tutte le compe-

e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, soste-          tenze e le passioni presenti in tutto il Paese, di migliorare
nerli e trasmetterli alle generazioni future».                    la qualità della vita, di offrire occasioni di lavoro qualifica-
L’eredità (così come le radici), non è, infatti, un qualcosa      to, di sviluppo sostenibile, di economia sana. L’esperienza
di statico, ma è una risorsa che va continuamente arric-          di ‘Monumenti aperti’ è in tal senso preziosa.
chita di nuovi significati. «Ciò che hai ereditato dai padri,     Se volessi indicare, in conclusione, l’impegno principale di
riconquistalo se vuoi possederlo davvero» è una celebre           ‘Monumenti aperti’ direi che esso consiste nella costru-
espressione di Johann Wolfgang von Goethe.                        zione di ‘comunità di patrimonio’, fortemente consapevoli
L’Italia possiede un enorme un patrimonio diffuso in ogni         delle loro radici storico-culturali e aperte al futuro.
angolo del Paese e vanta anche una prestigiosa, secolare,
tradizione nel campo della tutela, del restauro, della legi-      Giuliano Volpe
                                                                  Archeologo e accademico italiano, ideatore de ‘Il bene nostro’, Stati
slazione. Ma tale tradizione rischia di spegnersi se non è        generali della gestione dal basso del patrimonio culturale: una rete di
continuamente ravvivata dall’innovazione. Un detto di Gu-         associazioni, fondazioni, società, cooperative, singoli professionisti,
stav Mahler ci ricorda che «la tradizione non è conservare        nata a Firenze nel 2019 nell’ambito di TourismA.

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SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Legenda dei simboli                                            Gruppo di Coordinamento
                                                               locale
          Sito accessibile ai disabili in autonomia

          Sito accessibile ai disabili accompagnati

          Parcheggio disabili

          Toilette disabili                                    Comune di Sant’Antioco
                                                               Ignazio Locci, Sindaco
                                                               Rosalba Cossu, Assessore alla Cultura
          Visite in gruppo
                                                               Museo Archeologico “Ferruccio Barreca”
                                                               Piero Bartoloni, Direttore Museo
          Guided tours in english                              Sara Muscuso, Curatrice Museale

                                                               Cooperativa Archeotur
          Visita en español
                                                               Cooperativa Studio ‘87
          Visite guidée en français
                                                               Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
                                                               per la città metropolitana di Cagliari e le Province di
          Führung in deutscher Sprache                         Oristano e Sud Sardegna

                                                               ATISALE Spa
                                                               Salina di Sant’Antioco
                  Da questa edizione la manifestazione         Matteo Carlotta
                  sarà affiancata anche dall’applicazione
                  gratuita Heart of Sardinia nata con lo       Responsabile Servizio Cultura
                  scopo di valorizzare e rendere facil-        Doriana Orrù
                  mente disponibili ai visitatori le bellez-
                  ze storiche e naturalistiche dell’Isola.     Segreteria Organizzativa e Coordinamento
                                                               Lia Selis
Hai un legame particolare con uno tra i tanti beni che
apriamo per Monumenti Aperti oppure con un quartiere?          Collaborazione segreteria organizzativa e traduzione testi:
Inviaci un messaggio WhatsApp di massimo 50 secondi            Volontari del S.N.C. - Progetto “Isola dei Tesori”
al numero telefonico 348 314 6896 e descrivici cosa ti
unisce a quel luogo o a quel monumento.                        Collaborazione, supporto Tecnico, Logistico e di Sicurezza
                                                               Cooperativa Archeotur, Servizio Tecnico Comunale, Po-
                                                               lizia Locale.
    Viva Voce
    Racconta un monumento

    WhatsApp 348.3146896

6       Imago Mundi Onlus                                                            Monumenti Aperti Sant’Antioco      7
SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Biblioteca Comunale                                            Municipal Library
Palazzo del Capitolo                                           Palace of the Chapter
Piazza de Gasperi

                                                                                                                     4
    sab       dom
    16.00     09.00 16.00
    20.00     13.00 20.00

Il Palazzo del capitolo viene utilizzato a partire dal 1700
come cumbessias, dimore di pellegrini ospitati durante
la festa di Sant’Antioco. L’edificio assunse l’aspetto di
palazzo solo intorno al 1800, quando fu costruita una
scala laterale per raggiungere il secondo piano. Due
volte l’anno, in occasione della festa di Sant’Antioco, i
vescovi e i prelati si trasferivano da Iglesias per soggior-
nare nella canonica. A seguito della legge del 21 agosto
1862, che prevedeva lo scioglimento di molti enti reli-
giosi, il palazzo passò alla proprietà demaniale. Il comu-
ne decise di comprarlo nel 1858 come sistemazione per
le classi elementari, la guardia nazionale e la giudicatura
mandamentale al piano terra. Sul finire del XIX secolo
furono effettuati alcuni lavori di restauro ma, dal primo
decennio del ‘900, il palazzo venne abbandonato. Dal
2 gennaio 1930 venne restaurato dalla ditta Gallus e
consegnato il 7 luglio dello stesso anno. In tutto il pro-
spetto frontale e laterale venne adottato lo stile liberty.    Since 1700, the Palace of the chapter has been used as
Dal 1931 ospitò uffici comunali sino al 1955, anno in          cumbessias, residences of pilgrims hosted during the
cui il comune venne trasferito in Corso Vittorio Emanue-       feast of S. Antioco. The building took the appearance
le. Venne quindi riclassificato come sede della scuola         of palace only around the 1800, when a side staircase
d’avviamento, del liceo e della biblioteca. Ancora oggi        was built to reach the second floor. Twice a year, during
ospita la biblioteca Comunale e il centro culturale, che       the feast of S. Antioco, the bishops and prelates move
comprende una sala mostre al pian terreno e una sala           from Iglesias to stay in the rectory. The law of the 21
convegni al 1° piano, sede di diverse iniziative culturali.    August 1862, which provided the dissolution of many
                                                               ecclesiastical authorities, caused the palace to be State-
                                                               owned. In 1858 the municipality decided to buy it to
                                                               place the elementary classes, the national guard and
                                                               the magistrate’s court in the ground floor. During the
                                                               late XIX century some restoration works were carried
                                                               out but the palace went abandoned in the first decade
                                                               of the 1900s. From the 2nd January to 7th July 1930
                                                               the Gallus company got the task to restore the palace.
                                                               In the front and at side they decided to adopted the
                                                               Liberty style. From 1931 to 1955 it hosted the muni-
                                                               cipal offices, until the municipality were transferred in
                                                               Vittorio Emanuele course. Later it has been used for the
                                                               elementary school, the high school and the Municipal
                                                               library. Today it still hosts the Municipal library and the
                                                               cultural center, which includes an exhibition hall on the
Visite guidate a cura di:                                      ground floor and a conference room on the 1st floor,
coop. Scila                                                    where several cultural initiatives take place.
per l’occasione verrà allestita una mostra di libri sulla
storia di Sant’Antioco

8           Imago Mundi Onlus                                                        Monumenti Aperti Sant’Antioco      9
SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Acropoli                                                            The Acropolis
Via Castello

                                                                                                                      14
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

A nord del Forte sabaudo, sotto il declivio, si situa l’acro-       In the north of the Fort of Savoy there is the acropo-
poli della città punica. Le sue fortificazioni poggiavano su-       lis of the Punic city. Its fortifications rested on natural
gli affioramenti rocciosi naturali. La zona ha avuto diverse        rocky outcrops and the area has been used in Punic and
fasi d’uso che si sono susseguite tra l’età punica e quella         Late Roman ages: the oldest remains refer to the Pu-
tardo-romana. I resti più antichi sono riferibili alle fortifica-   nic fortifications. Is still possible to see a section of the
zioni puniche. Si può ancora vedere un tratto delle mura            walls that defended the acropolis, built from squared
che difendevano l’acropoli, costruite da blocchi di ignim-          blocks of ignimbrites, with the double facing technique.
brite squadrati, con la tecnica del doppio paramento. Ri-           A stretch of wall with an east-west direction is in good
mane in buono stato di conservazione un tratto di muro              condition, with a maximum height of 1.50 m. The typol-
con direzione est-ovest, dell’altezza massima di 1,50 m. La         ogy of the walls, in the absence of assured excavation
                                                                    data, allows to date them to the 4th century B.C.
                                                                    In the south of the complex there are the remains of a
                                                                    Roman period place of worship.
                                                                    The base of the construction is composed of a base-
                                                                    ment, preserved for a length of about 10 m, on which
                                                                    is set a colonnade of which remain nine columns. This
                                                                    floor has been covered in two successive stages: the
                                                                    oldest floor is the one visible to the south of the col-
                                                                    umns, of the type called opus signinum, that is, in coc-
                                                                    ciopesto mixed with white tiles; later this was covered
                                                                    with a layer of darker cocciopesto, preserved between
                                                                    the columns and the outer edge of the building. The
                                                                    temple had an entrance in the east side, as the structure
                                                                    is closed to the west.

tipologia delle mura, in assenza di sicuri dati di scavo, con-
sente di datarle al IV sec. a.C. A meridione del comples-
so fortificato insistono i resti di una struttura di periodo
romano, interpretata come luogo di culto. La base della
costruzione è composta da un basamento, conservato per
una lunghezza est ovest di circa 10 m, su cui si imposta un
colonnato di cui rimangono nove colonne. Questo piano
è stato pavimentato in due tempi successivi: il pavimento
più antico è quello visibile a sud delle colonne, del tipo
detto “opus signinum”, ossia in cocciopesto frammisto
a tesserine bianche; in seguito questo è stato ricoperto
da uno strato di cocciopesto più scuro, conservato fra le
colonne e il bordo esterno dell’edificio. Il tempio aveva la        Informazioni - Information
fronte ad est, in quanto ad ovest la struttura è chiusa.            Soprintendenza Archeologica sede di Sant’Antioco
                                                                    via Bolzano, tel. 0781 82311
Visite guidate a cura di:                                           Comune di Sant’Antioco
Studenti e docenti del liceo “E. Lussu”                             tel. 0781 8030219/220/221
Supporto: Fondazione Cammino Minerario di Santa Barba-              www.comune.santantioco.ca.it
ra, Comitato N.S. di Bonaria                                        email: info@comune.santantioco.ca.it

10           Imago Mundi Onlus                                                            Monumenti Aperti Sant’Antioco       11
SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Archivio storico comunale                                      The Historical Archive
Via Castello, 2                                                of Sant’Antioco

                                                                                                                    9
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

L’archivio storico comunale di Sant’Antioco, diventato         The Historical Archive of Sant’Antioco preserves and
separata sezione d’archivio nel gennaio 1995, conserva         provides access to the collections of the Municipality of
i fondi dell’archivio storico del Comune (1793-1969) e         Sant’Antioco as well as of some other documents be-
di alcuni archivi aggregati (Congregazione di Carità poi       longing to other archives. The collections are preserved
E.C.A., Tiro a Segno, Asilo Infantile Gen. Carlo Sanna,        in a building, renovated in 2000, which used to be the
Conciliatura e Patronato Scolastico).                          Caserma dei Carabinieri a cavallo (Horse Carabinieri
La documentazione è conservata nei locali dell’ex Ca-          Station). One of the most important document in the
serma dei Carabinieri a Cavallo, edificio restaurato           Archive is the Book of the Community (Registro de en-
nell’aprile 2000, dove è attivo il laboratorio didattico       tradas y salidas de los dineros de esta comunidad de
che consente alle scuole di studiare la storia locale dal-     San Antiogo ut intus) which describes the institutional
le fonti documentarie. Notevole importanza riveste un          life as well as the commercial activities of the town from
volume della Comunità (Registro de entrada y salida de         1793 to 1815.
los dineros de esta comunidad de San Antiogo ut intus)
che racconta l’attività istituzionale della Comunità dal
1793 al 1815. Oltre alle attività economiche (di tipo pre-
valentemente agro-pastorale) vengono descritti alcuni
momenti salienti della storia moderna di Sant’Antioco.
Si possono ricordare la devozione al Santo Patrono che
ha dato il nome all’isola o le invasioni barbaresche, che
hanno impedito per diversi secoli, lo sviluppo econo-
mico e demografico e mantenuto per lungo tempo la
comunità lontana dal mare. Nel marzo 2010 l’Archivio
Storico Comunale ha realizzato un lavoro di ricerca
presso l’Archivio della Corona d’Aragona in Barcellona
che conserva importantissime testimonianze documen-
tarie del territorio sulcitano e dell’isola di Sant’Antioco
(chiamata subito dopo la conquista aragonese del 1323
Illa de Sols). Nello specifico sono stati trovati e acquisi-
ti in copia importantissimi documenti, appartenenti al
fondo della Real Cancelleria, che confermano la festa di
Sant’Antioco nel 1360 e che attestano la denominazio-
ne dell’isola a S. Antioco nel 1375.

                                                               Informazioni - Information
Visite guidate a cura di:                                      Coop Studio ’87
Studenti e docenti del liceo “E. Lussu”                        Via Castello, 2 Tel. 0781828027
Supporto: Cooperativa Studio ‘87                               www.studio87.it - email: info@studio87.it

12           Imago Mundi Onlus                                                      Monumenti Aperti Sant’Antioco     13
SANT'ANTIOCO 18/19 maggio 2019
Nuraghe S’Ega ‘e Marteddu                                        Nuraghe S’Ega ‘e Marteddu
Maladroxia                                                       Maladroxia

                                                                                                                 22
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

L’isola di Sant’Antioco vanta la presenza di quarantaset-        Sant’Antioco island has forty-
te nuraghi, quattordici villaggi, nove tombe dei giganti e       seven nuraghes, fourteen vil-
un tempio a pozzo. La dislocazione delle torri manifesta         lages, nine tombs of the giants
la principale delle strutture, che possiamo suddividere in       and a well temple. The location
due macro-categorie: la difesa di aree a forte vocazione         of the towers shows their main
agricola e pastorale e le chiare posizioni strategiche volte     function, which can be divided
al controllo delle coste in zone di facile approdo. La mag-      into two macro-categories: the
gior parte delle torri nuragiche sono dislocate nel settore      defense of areas with a agricul-
centro-meridionale dell’isola a controllo dell’ampia piana       tural and pastoral vocation and
agricola di Canai e del principale corso d’acqua denomi-         the strategic positions aimed
nato Riu Triga o de Carroppus. Il dato dimostra l’impor-         at controlling the coasts. Most
tanza economica della grande distesa, quale principale e         of the Nuragic towers are lo-
fertile bacino agricolo dell’isola. Alla foce del Rio Maladro-   cated in the central-southern
xia si trova il nuraghe S’Ega ‘e Marteddu, che sovrasta la       sector of the island to control
baia a nord-ovest. Il nuraghe è composto da un mastio e          the wide agricultural plain of
da un bastione costituito da tre torri laterali ad addizione     Canai and the main waterway
concentrica conservatesi solo in parte, orientate a Nord, a      called Riu Triga or de Carrop-
Sud-Ovest e a Sud-Est. La torre principale, coperta di ter-      pus. At the outfall of the Rio Maladroxia is the S’Ega ‘e
riccio e macchia mediterranea, si conserva quasi del tutto       Marteddu nuraghe, which overlooks the northwest bay.
integra. I paramenti murari sono stati realizzati sovrappo-      The nuraghe is composed of a keep and a bastion made
nendo filari regolari di massi squadrati e parallelepipedi.      up of three lateral towers with concentric addition only
Nel lato sud si addossa al mastio un tratto murario avente       partially preserved, facing north, south-west and south-
percorso curvilineo, realizzato con l’utilizzo di massi sub-     east. The main tower, covered with soil and Mediter-
parallelepipedi disposti in filari orizzontali. Probabilmente,   ranean vegetation, is almost completely preserved. The
data la struttura rimanente, esisteva un cortile collocato in    wall hangings were made by overlapping regular rows
posizione frontale rispetto all’ingresso. Una cortina mura-      of square and parallelepipedal boulders. On the south
ria orientata a Sud sembra avvolgere l’eventuale cortile,        side, a masonry tract has a curvilinear path, built with
si estende per un percorso di 10 metri e conserva un’al-         the use of sub-parallelepiped boulders arranged in hor-
tezza massima di 4 metri. I massi che compongono i suoi          izontal rows. Probably, given the remaining structure,
filari formano cerchi concentrici di studiata eleganza, con      there was a courtyard located in front of the entrance. A
una progressiva diminuzione del volume man mano che si           south-facing wall seems to surround the eventual court-
procede nell’alzato. La torre orientata a Sud-Ovest, coor-       yard, extends for a distance of 10 meters and maintains
dinata al mastio nel lato Sud-Ovest mediante una cortina         a maximum height of 4 meters.
lunga m 6.00, conserva un’altezza massima di m 1.80. Lo          The boulders that make up its rows form concentric
stato di crollo e l’intricata vegetazione non consentono di      circles of studied elegance, with a gradual decrease in
individuare il paramento murario interno. La torre setten-       volume during the rise. The connecting curtain retains
trionale, coordinata tramite cortina con il mastio, presenta     a maximum height of 3.40 meters, continues for 6.50
i paramenti murari realizzati in opera sub-quadrata me-          meters in a north-west direction and joins a north-fac-
diante filari che formano cerchi concentrici quasi regolari.     ing tower. The northern tower, coordinated by a curtain
L’interno della torre è ingombro di crollo.                      wall with the keep, presents the masonry walls made in
                                                                 sub-square work with rows forming almost regular con-
                                                                 centric circles. The interior of the tower is collapsed.
Visite guidate a cura di:
Associazione Culturale “Ottovolante Sulcis”

14           Imago Mundi Onlus                                                        Monumenti Aperti Sant’Antioco    15
MuMa                                                           MuMa
Lungomare Cristoforo Colombo, 25

                                                                                                               23
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

Museo del Mare e dei Maestri d’ascia                           Museum of the Sea and of the Masters of the Ax

Il Museo del Mare e dei Maestri d’ascia nasce in stretta       The Museum of the Sea and of the Masters of the Ax
connessione con un elemento fondamentale della vita            is closely connected with an important element of the
della città antica e moderna: il mare.                         ancient and modern city life: the sea. The recovery ac-
Attraverso il recupero e la messa in luce della tradizio-      tivities show the historical and cultural tradition of the
ne storica e culturale dei Maestri d’Ascia, viene messa        shipwrights and highlighting the knowledge of the la-
a sistema la conoscenza della laguna e il suo legame
con il patrimonio marittimo costiero della Sardegna,
rappresentato dalla rete dei fari e dei semafori dedicati
al controllo e alle segnalazioni marittime. I Maestri d’A-
scia erano storicamente considerati dei professionisti di
spicco all’interno dei vecchi cantieri navali, veri e propri
esperti nello scegliere il tipo di legname adatto di cui
riuscivano a riconoscere l’essenza e, in base alle caratte-
ristiche, la corretta localizzazione all’interno dell’imbar-
cazione. La loro maestria consisteva nel saper adattare
il ceppo di legno originale alla sua destinazione, sago-
mandolo con un attrezzo chiamato, appunto, “ascia”.
Sant’Antioco è oggi uno dei pochissimi comuni in Italia
in cui questa tradizione sopravvive, con la pratica della
costruzione di barche in piccole aziende a conduzione
familiare

                                                               goon and its relation to the maritime heritage of Sardin-
                                                               ia, represented by the network of lighthouses dedicat-
                                                               ed to control and maritime signaling. The shipwrights
                                                               were historically considered leading figures within the
                                                               old shipyards: their mastery consisted in being able to
                                                               adapt the original wood part to its destination, shaping
                                                               it with a tool called “ax”. Today, Sant’Antioco is one of
                                                               the few towns in Italy where survive this old tradition.
                                                               survives.
Visite guidate a cura di:
Cooperativa GEA Ambiente e Turismo
Associazione Nazionale Marinai d’Italia

Informazioni - Information
Cooperativa Gea Ambiente e Turismo a.r.l.
Via I. Nievo 4/b - 09012 Capoterra
info@ecoistitutomed.org
ecoistitutomed@arubapec.it

16           Imago Mundi Onlus                                                      Monumenti Aperti Sant’Antioco     17
Fonte romana Is Solus                                        The ‘Is solus’ fountain
Piazza Italia

                                                                                                                   2
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

La colonizzazione dell’isola di Sant’Antioco fu favorita     Sant’Antioco, since ancient times, has been attractive
dalla presenza di numerose sorgenti d’acqua che sgor-        for the presence of several water springs that gushed in
gavano copiosamente nel lungomare prospiciente la            the lagoon. Romans civilization, with the construction of
laguna. I Romani, con la costruzione della città di Sulci,   Sulci, carried out all the necessary buildings for the city
realizzarono tutte le opere necessarie all’urbanizzazio-     urbanization. Among these, particular importance has
ne della città. Tra queste, di particolare importanza, la    the channeling of spring waters with the construction
canalizzazione delle acque sorgive con la realizzazione      of the Roman fountain “Is Solus”, located in the current
della fontana romana (is solus) nell’attuale Piazza Ita-     Piazza Italia. The toponym is probably the plural of su
lia. Probabilmente il toponimo is solus è il plurale de su   solu, the original name of the water source. The Roman
solu, che indicava la sorgente. Fin dall’antichità e sino    fountain has been the only form of water supply for the
ai nostri giorni la fontana romana è stata l’unica forma     population and in the early 1900s the Municipal Ad-
di approvvigionamento idrico per la popolazione. Nei         ministration gave the assignment to Ing. Dionigi Scano
primi del ‘900 l’Amministrazione Comunale diede l’in-        to preserve the monument. The works, which radically
carico all’Ing. Dionigi Scano di compiere uno studio         modified the ancient Roman building, were completed
al fine di poter conservare il monumento. I lavori, che      in 1911.
modificarono radicalmente l’antico manufatto romano,
furono portati a termine nel 1911.

Visite guidate a cura di:
Studenti Scuola Media Mannai; Associazione Terza Età;
supporto: AUSER

18           Imago Mundi Onlus                                                     Monumenti Aperti Sant’Antioco     19
Menhir Su Para                                                     Menhir Su Para
e Sa Mongia                                                        e Sa Mongia
Località Santa Caterina (SS 126)                                   Località Santa Caterina (SS 126)

                                                                                                                    28
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

I menhir sono dei megaliti monolitici impiegati durante            The menhirs are monolithic
l’età preistorica come luoghi di culto e che potevano              megaliths used during the
raggiungere, e talvolta superare, i venti metri di altezza.        prehistoric age as places of
In Sardegna sono conosciuti come perdas fittas e sim-              worship and which could
boleggiano la rigenerazione e la fertilità della terra e           reach, and sometimes ex-
dei popoli, motivo per il quale talvolta possono essere            ceed, twenty meters in height.
completamente lisci, rappresentando una simbologia                 In Sardinia they are known as
fallica, oppure avere scolpito delle coppelle (incavi emi-         perdas fittas and symbolize
sferici), simbolo legato alla sfera femminile.                     the regeneration and fertility
I menhir di Su Para e Sa Mongia (il Frate e la Suora) si           of land and peoples, which
presentano come delle pietre fitte aniconiche ubicate              is why they can sometimes
su di un sito pianeggiante che in antichità era l’isolot-          be completely smooth, rep-
to di Perdamanagus, oggi parte dell’istmo di terra che             resenting a phallic symbol-
collega l’Isola di Sant’Antioco alla terra madre, a poca           ism, or having carved cupels
distanza dalla Strada Statale 126.                                 (hemispherical grooves), a
L’areale è caratterizzato dalla presenza di un sistema di          symbol linked to the female
stagni e delle saline di Santa Caterina, da una vegeta-            sphere. The menhirs of Su
zione di spiagge e dune costiere, da una flora ad alto             Para and Sa Mongia (the Friar
valore naturalistico e da avifauna con diverse specie di           and the Sister) appear as solid
interesse comunitario. Alcuni indizi suggeriscono la pre-          aniconic stones located on an
senza di un villaggio nell’areale in questione, riconduci-         area that in ancient times was the islet of Perdamana-
bile alla cultura di Ozieri e strettamente connesso alle           gus, today part of the isthmus of land that connects the
attività di raccolta nella zona umida.                             Island of Sant’Antioco to the mother earth, a short dis-
Il primo menhir, su Para, ha un diametro conico, è alto            tance from the State Road 126. The area is character-
tre metri ed ha le facce rivolte a Sud-Ovest e Nord-               ized by the presence of a system of ponds and salt pans
Ovest. La superficie presenta incavi e protuberanze e le           of Santa Caterina, a vegetation of coastal beaches and
naturali frastagliature della roccia mettono in evidenza           dunes, a flora of high naturalistic value and a birdlife
gli svariati tentativi di lisciatura sui diversi lati. Il secon-   with different species of community interest. Some in-
do menhir, sa Mongia, è alto due metri e si rivolge a              dications suggest the presence of a village in this area,
Sud-Est e Nord-Ovest.                                              attributable to the culture of Ozieri and connected to
Dalla forma irregolare, presenta sul lato ovest una pro-           the collection activities in the wet area.
tuberanza e svariate coppelle. Secondo la tradizione               The first menhir, su Para, has a conical diameter, is three
popolare più moderna i due menhir rappresentereb-                  meters tall and has faces facing South-West and North-
bero una coppia di innamorati, il frate e la suora, che            West. The surface has hollows and protuberances and
subirono la punizione divina della pietrificazione per il          the natural jagged rocks shows the various attempts at
loro amore clandestino.                                            smoothing on the different sides. The second menhir, sa
                                                                   Mongia, is two meters high and is aimed at South-East
                                                                   and North-West. With an irregular shape, it has a protu-
                                                                   berance on the west side and several cupels. According
                                                                   to the most modern popular tradition the two menhirs
                                                                   represent a couple of lovers, the friar and the nun, who
Visite guidate a cura di:                                          suffered the divine punishment of petrification for their
Studenti e docenti scuole medie “Mannai”                           clandestine love.
Supporto: A.S.D. “I Due Leoni Isola di Sant’Antioco”

20           Imago Mundi Onlus                                                           Monumenti Aperti Sant’Antioco     21
Museo Archeologico                                              The Barreca Archaeological
Barreca                                                         Museum
Via Sabatino Moscati

                                                                                                                      1
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

Il nuovo allestimento del MAB - Museo Archeologico              The      “Ferruccio
Ferruccio Barreca di Sant’Antioco mostra un’ampia se-           Barreca” Archae-
lezione di materiali rinvenuti durante le varie campa-          ological Museum
gne di scavo tenutesi nella nostra isola e pertinenti ad        was inaugurated
un periodo che va dai primi insediamenti neolitici (IV          in 2006 and it has
millennio a. C.) alle fasi tarde della romanizzazione. La       an extensive col-
prima sala del museo è dedicata ai reperti provenien-           lection of items
ti dall’abitato o legati alle attività di vita domestica e      and artifacts from
quotidiana dell’uomo: il percorso inizia con l’esposizio-       Sant’Antioco and
ne dei numerosi materiali utilizzati nel Neolitico recente      other localities in
(cultura di Ozieri) ed Eneolitico, le fasi successive della     the Sulcis area,
cultura nuragica hanno invece una presentazione mini-           together with a
ma, data la scarsità delle indagini archeologiche in que-       scale reconstruc-
sto campo nel territorio sulcitano. La mostra prosegue          tion of the tophet.
con le testimonianze del più antico centro fenicio finora       There are findings
rinvenuto in Sardegna, da individuarsi proprio in Sulky         belonging to the
(antica Sant’Antioco) fondata al principio dell’VIII sec. a.    Ozieri culture (III
C.: gli oggetti ci parlano della vita quotidiana degli abi-     millennium BC),
tanti del luogo, delle abitudini alimentari, di luoghi di       Phoenician mate-
culto, attività artigianali e contatti commerciali che dal-     rial found in the
l’VIII secolo arrivano fino ad età romana imperiale, nel II     tophet and funer-
sec. d.C. La fase punica è ampiamente documentata dai           ary goods from
corredi funerari provenienti dalla grande necropoli ipo-        the Punic necrop-
gea del colle di Is Pirixeddus. Numerose vetrine ospita-        olis, such as pottery utensils, gold jewellery, scarabs
no un ricco campionario di oggetti ritrovati nelle tombe        in green jasper and some objects imported from the
a camera puniche scavate nel tufo: ceramiche, gioielli          Greek area. In addition to that, the visitor can enjoy the
in argento, oro e vetro. Sulky, nel III sec. a. C., entra a     reconstruction of Phoenician and Punic warships and
far parte del dominio di Roma col nome di Sulci; questa         cargo boats. The Museum’s star exhibits, however, are
fase è documentata da corredi funerari composti preva-          the two lions sculpted in limestone, dating back to the
lentemente da ceramica d’uso comune. In conclusione,            6th century B.C.. In Phoenician times, the lions likely
un settore dell’esposizione è dedicato al tofet, per la         acted as guardians of one of the city gateways and, with
cui illustrazione è stato ricostruito un angolo in cui su       the same purpose, they were reused by the Punics for
piani artificiali di terra, sabbia e pietre sono state collo-   the acropolis. Amongst items dating from Roman times,
cate una parte delle urne, che contenevano le ceneri di         there is a fine mosaic with figures of panthers of the 2nd
bambini e animali, e stele raffiguranti rappresentazioni        century AD and a small marble female statue of the 1st
divine simboliche, antropomorfe o animali da attribuire         century AD.
al rito che si svolgeva in tale area.
                                                                Informazioni - Information
                                                                Coop. Archeotur via Foscolo, 4,
                                                                Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107
Visite guidate a cura di:                                       www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it
Studenti e docenti istituto I.P.I.A.                            Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221
Supporto: Cooperativa Archeotur, Comitato “Festeggia-           www.comune.santantioco.ca.it
menti S.Pietro Apostolo”                                        email: info@comune.santantioco.ca.it

22           Imago Mundi Onlus                                                        Monumenti Aperti Sant’Antioco    23
24   Imago Mundi Onlus   Monumenti Aperti Sant’Antioco
Museo Etnografico                                              The Ethnographical
Via Necropoli                                                  Museum

                                                                                                                12
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

Il Museo etnografico di Sant’Antioco, inaugurato nel lu-       Open in 1996, the Ethnographical Museum is also
glio del 1996 è ubicato a pochi metri dal Villaggio Ipo-       called “Su Magasinu de su Binu” (the wine warehouse)
geo. La struttura restaurata di recente faceva parte di        because the building was originally used for processing
un antico magazzino utilizzato per la vinificazione, com-      and preserving wine. Inside are exhibited tools used up
posto da un’ampia sala e da un cortile porticato dialet-       until the 1950s to carry out the various trades practiced
talmente chiamato “lolla”. Al suo interno sono esposti         in Sant’Antioco island. The first section exposes all the
attrezzi utilizzati sino agli anni ’50 per svolgere i vari     processes and utensils related to bread-making and the
mestieri praticati nell’isola di Sant’Antioco.                 products obtained thanks to its grinding. The exhibition
La prima sezione espone tutti i processi e gli utensili        continues with the tools used for the cultivation of the
legati alla panificazione, dal prodotto principale grano       vine, to obtain the Carignano still today very requested
ai prodotti ottenuti grazie alla sua macinazione: farina,      by the most expert. Of particular interest is the area
semola e crusca, e ai pani coccoi, focacce ed anche i          dedicated to a very important school of weaving in
tradizionali coccois de su santu. L’esposizione prosegue       which, until the end of the 1930s, students followed by
con gli attrezzi utilizzati per la coltivazione della vite,    the master Italo Diana learned the art of spinning and
per ottenere il vino intenso il Carignano ancor oggi ri-       weaving bisso. The internal exposition concludes with
chiestissimo dai più esperti intenditori. Di particolare       the leaves palm interlacement collection, used by poor-
interesse il settore dedicato alla storia di un’importan-      est families that lived in the caves to have an economic
tissima scuola di tessitura attiva sino alla fine degli anni   sustenance: they made brooms, bags, ropes, horsehair
’30, in cui le allieve seguite dal maestro Italo Diana, ap-    for stuffing and other artifacts. The external part ends
prendevano l’arte della filatura e tessitura del Bisso.        with the essential tools for vinification.
L’esposizione interna si conclude con la parte dedicata
alla raccolta e all’intreccio delle foglie di palma nana
grazie alla quale le famiglie più povere del paese, in
particolare coloro che vivevano nel rione delle grotte,
hanno ottenuto un sostentamento economico in man-
canza di un vero e proprio mestiere. Con le foglie essic-
cate confezionavano scope, borse, cordami, crine per
imbottiture ed altri manufatti.
La parte esterna si conclude con gli attrezzi indispensa-
bili per la vinificazione come tini, botti ed altro.

                                                               Informazioni - Information
                                                               Coop. Archeotur via Foscolo, 4,
                                                               Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107
Visite guidate a cura di:                                      www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it
Studenti e docenti scuola primaria via Bologna e scuole        Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221
Medie “E. Fermi”                                               www.comune.santantioco.ca.it
Supporto: Cooperativa Archeotur                                email: info@comune.santantioco.ca.it

26           Imago Mundi Onlus                                                       Monumenti Aperti Sant’Antioco   27
Necropoli punica di Sulky                                       The Punic necropolis
Via Castello

                                                                                                                     3
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

La comunità punica che, nel V sec. a. C., abitava l’im-         The Punic necropolis in the site of Sulci was discovered
portante centro urbano di Sulky, l’odierna cittadina di         on the hill where the Savoy Castle is located and on
Sant’Antioco, sito sulla costa occidentale della Sarde-         its north-eastern slopes. The earliest evidence of oc-
gna, scelse di costruire la propria necropoli sui fianchi       cupation dates back to about the 6th or 5th centuries
rocciosi dolcemente degradanti verso la piana, lambita          B.C., when the Punics used the area for mainly multiple
dagli stagni, sede dell’insediamento civile. I sepolcri,        burials. It continued to be used well into the Republican
scavati e costruiti nel morbido tufo delle alture, sono         Age (3rd to 2nd centuries B.C.) when the Romans made
delle camere sotterranee, spesso di dimensioni rag-             use of part of it for the burial of cremated remains in-
guardevoli, alle quali si accede percorrendo un corrido-        side containers (nearly always boxes in stone or lead).
io a scalini che, aperto sul piano di campagna, scende a        It would appear that during the 1st century B.C., the
rampa obliqua in profondità fino a raggiungere la soglia        necropolis fell into disuse as no materials dating back
del sepolcro, collocato in genere a circa due, tre metri        to this period have been found inside the tombs. Some
dalla superficie. L’impianto necropolare sulcitano è ben        material, on the other hand has been found in the filling
noto nelle sue caratteristiche generali; analisi accurate,      earth of the tombs which accumulated after they were
ne descrivono le tipologie architettoniche, le compo-           abandoned. When the burial site was at its height, it
nenti dei corredi, lo svolgimento dei rituali, l’apparato       extended over an area of about 6 hectares, which now
scenografico e ideologico delle cerimonie funebri che           includes the area between the parish church and the
vi avevano luogo.                                               Savoy Fort been restructured and visitors can admire
Da alcuni anni il Comune di Sant’Antioco, la Soprinten-         daily use objects on show there.
denza per i Beni Archeologia della Sardegna, hanno
attivato un programma di recupero nel settore occiden-
tale di questo grande complesso funerario. L’area inte-
ressata dal progetto di intervento si trova a immediato
ridosso del colle del fortino sabaudo e sovrasta la fascia
più bassa dell’impianto funerario, che ha restituito una
serie di tombe di particolare interesse. Il settore è stato
successivamente riconvertito in spazio scenico nel cor-
so della fase imperiale romana di vita della città. Grazie
a tale collaborazione è oggi possibile effettuare un per-
corso in chiave diacronica delle diverse epoche d’uso
del sito, dall’epoca punica (VI-III a.C.), a quella romana
(II-IV d.C.), con tombe a fossa, alla cappuccina e in an-
fora, fino al riutilizzo di alcuni ipogei punici da parte dei
primi Cristiani (IV-VII d.C.).

Visite guidate a cura di:                                       Informazioni - Information
Studenti e docenti Liceo “E. Lussu”                             Soprintendenza Archeologica - sede di Sant’Antioco
Supporto: Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara         via Bolzano, Sant’Antioco - Tel. 078182311

28           Imago Mundi Onlus                                                       Monumenti Aperti Sant’Antioco    29
Grotta della Natività                                           Cave of the Nativity

                                                                                                                19
     sab       dom
     09.00     09.00
     19.00     19.00

La Grotta della Natività è un ipogeo punico utilizzato
come propria abitazione da Ciu Canteddu e da sua mo-
glie. Dopo la morte di questi fu abbandonata poiché la
coppia non ebbe figli.
Agli inizi degli anni ‘80 la Soprintendenza ai Beni ar-
cheologici per la Provincia di Cagliari e Oristano affidò
la gestione dell’ipogeo allo scultore locale Gianni Sali-
du perché venisse utilizzata in occasione di mostre ed
eventi culturali. In questo ambiente lo scultore Gianni
Salidu espose il suo primo Presepe e da allora la grotta
fu denominata Grotta della Natività. La tradizione del
Presepe continuò per parecchi anni e si diffuse nel resto
del paese.
Seguirono gli allestimenti dei presepi presso le grotte
de Is Zuddas (Santadi), il Palazzo del Consiglio regiona-       The Cave of the Nativity is a Punic hypogea which takes
le a Cagliari in collaborazione con il Liceo artistico, l’Or-   its name from the exposition of the first Nativity scene
to botanico di Cagliari in collaborazione con l’Università      by the sculptor Gianni Salidu. Before being entrusted in
di Cagliari. Un altro fu allestito a Hallwang bei Salzurg       the eighties to the above mentioned sculptor, the hypo-
(Svizzera), un altro in India presso la chiesa cristiana di     gea was inhabited for many years by a childless couple.
Baratmata Asram Curu Cetra di Ariane e in diversi centri        Today, the set up of the cave recreates the living envi-
italiani. Ricordiamo, inoltre, l’allestimento postumo vo-       ronment of the people who inhabited it for decades.
luto dall’Amministrazione Comunale di Sant’Antioco e
dall’Associazione Culturale “Sant’Antioco Abbraccia il
Mare” presso il Chiostro San Ponziano e Arena Verona.
La Grotta della Natività ha riaperto al pubblico in occa-
sione di Monumenti aperti 2009 ed è divenuta mostra
permanente. Oggi, oltre al presepe il pubblico potrà
godere degli allestimenti degli ambienti che ricreano
l’ambiente abitativo delle persone che l’abitarono per
decenni.

Per informazioni
Associazione Culturale “Sant’Antioco Abbraccia il Mare”
0781/82283 (+039) 347.8526510
http://digilander.iol.it/giannisalidu

30           Imago Mundi Onlus                                                       Monumenti Aperti Sant’Antioco   31
Tofet                                                            The Tophet
Piazza Cartagine

                                                                                                                   13
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

La parola TOFET è un termine di origine biblica che in-          The Tophet of Sulky, which was used from the 8th to the
dica una località nei pressi di Gerusalemme nella quale          1st centuries B.C. is an open area, located at the extreme
venivano praticati particolari rituali connessi agli infanti,    northern edge of the built-up area and rests upon a tra-
oggi viene utilizzato convenzionalmente per indicare le          chyte rock known as “Sa guardia de is pingiadas” (The
aree sacre di età fenicia e punica rinvenute in Sardegna,        Guard of the Pots) due to the enormous quantity of ciner-
Sicilia e Tunisia. Il TOFET di Sant’Antioco, utilizzato a        ary urns (more than 3,000) found here over the centuries.
partire dall’VIII sec. a.C. e sino al I sec. a.C., si presenta
come un’area sacra a cielo aperto, ubicata all’estrema
periferia settentrionale dell’abitato, che si appoggia
ad una roccia trachitica denominata “Sa Guardia de is
Pingiadas” (la guardia delle pentole) a causa della gran
quantità di urne cinerarie, oltre 3000, rinvenute nel cor-
so dei secoli bella località. Ai piedi di tale roccia, verso
sud, un recinto quadrangolare di età punica ne inclu-
de uno più piccolo di età fenicia, che indica il punto in
cui sono state ritrovate le urne più arcaiche. Un recinto
molto più grande, rettangolare, costituito da blocchi
trachitici bugnati delimita l’intero TOFET: si tratta di un
fortilizio di età punica edificato a difesa dell’area quan-
do, verosimilmente nel IV sec. a.C., furono erette le for-
tificazioni monumentali all’abitato. Le urne conservano
ossa bruciate di bambini, talvolta di piccoli animali e
qualche oggetto votivo. I resti ossei per lungo tempo            At the foot of this rock, towards the south, a rectangular
sono stati attribuiti ad un rito sacrificale cruento, che        enclosure from the Punic Era includes a smaller one from
prevedeva l’uccisione rituale dei primi nati, mentre oggi        the Phoenician period, which indicates the point where
l’indagine osteologica testimonia che la maggior parte           the oldest urns were found. A much bigger, rectangular
dei bambini cremati nel TOFET erano nati morti o dece-           enclosure made of ashlared blocks of trachyte marks off
duti per causa naturale in tenera età e che i resti animali      the entire tophet. It is a fortress from the Punic Era built
erano una componente del rito stesso. Le urne, solita-           to defend the area in the 4th century B.C.. The urns hold
mente deposte tra le cavità naturali della roccia, sono          the burnt remains of children, sometimes of small ani-
spesso accompagnate da stele di pietra (ad oggi se ne            mals and a few votive objects and were usually laid in the
contano circa 1.700, conservate nei musei di Cagliari e          natural crevices of the rock. They are often accompanied
di Sant’Antioco) recanti immagini umane, simboliche e            by stone stelae with human, symbolic and, more rarely,
più raramente di animali connesse al rito che si svolgeva        animal-like images: about 1,700 have been found to date
nell’area sacra.                                                 and are kept in the Archaeological Museums in Cagliari
                                                                 and Sant’Antioco.

                                                                 Informazioni - Information
                                                                 Coop. Archeotur via Foscolo, 4,
                                                                 Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107
Visite guidate a cura di:                                        www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it
Studenti e docenti scuole medie “Mannai”, Cooperativa            Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221
Archeotur                                                        www.comune.santantioco.ca.it
Supporto: Cooperativa Archeotur                                  email: info@comune.santantioco.ca.it

32           Imago Mundi Onlus                                                         Monumenti Aperti Sant’Antioco      33
Tomba dei Giganti                                             The Giant’s Tombs
Località “Su Niu De Su Cobu”

                                                                                                                    5
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

Il monumento si erge suggestivamente su un’ampia              The      monument
piattaforma rocciosa sopraelevata a sud-ovest dell’isola      stands on a large
di Sant’Antioco, in località su Niu de su crobu, a NO del     rocky platform in
complesso nuragico di Grutti ‘e Acqua. La tomba dei           the south-west of
Giganti è un monumento funerario con funzione di se-          Sant’Antioco      Is-
poltura collettiva e luogo di culto. La sepoltura, del tipo   land, in the area
“a filari”, è costituita da un corpo tombale absidato, da     called Niu de su
un corridoio funerario e da un’esedra. L’ingresso al mo-      crobu, near to the
numento, che si apre al centro del filare di base dell’e-     nuragic complex
sedra, è costituito da un sistema trilitico con architrave    of Grutti ‘e Acqua.
molto robusto lavorato in forma di parallelepipedo, il        The Tomb of the
quale mette in comunicazione la camera sepolcrale con         Giants is a funerary
l’area delimitata da una esedra. Il corridoio funerario       monument used as
è costruito con blocchi poco lavorati, infissi a coltello,    a collective burial
su cui poggiano pietre di minori dimensioni disposte a        and place of wor-
file irregolari, rincalzate con numerose zeppe. Il corpo      ship. The burial,
tombale presenta una larghezza di 4,20 metri. In questa       of the “a filari”
area si svolgevano le cerimonie funerarie ed i riti tera-     type, consists of an
peutici - sacrali dell’incubazione. La sepoltura si data al   apsed tomb body,
Bronzo medio-recente.                                         a funerary corridor
                                                              and an exedra. The
                                                              entrance to the
                                                              monument, which
                                                              opens at the cent-
                                                              er of the exedra’s base row, consists of a trilithic system
                                                              with a parallelepiped architrave which connects the se-
                                                              pulchral chamber with the area bounded by a exedra.
                                                              The funerary corridor is built with little blocks on which
                                                              are placed smaller stones arranged in irregular rows.
                                                              The tomb body has a width of 4.20 meters. In this area
                                                              took place the funeral ceremonies and the therapeutic-
                                                              sacral rites of the incubation. The burial dates back to
                                                              the Middle-recent Bronze Age.

                                                              Informazioni - Information
                                                              Soprintendenza Archeologica - sede di Sant’Antioco
                                                              via Bolzano, Sant’Antioco - Tel. 078182311

                                                              Comune di Sant’Antioco
Visite guidate a cura di:                                     Tel. 07818030 219 / 220 /221
Associazione Culturale “Il Calderone”                         www.comune.santantioco.ca.it
Supporto: Assosulcis O.N.L.U.S.                               email: serviziocultura@comune.santantioco.ca.it

34           Imago Mundi Onlus                                                      Monumenti Aperti Sant’Antioco     35
Torre Canai                                                      The Canai tower
Località Turri

                                                                                                                      7
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

Nella parte meridionale dell’isola di Sant’Antioco in lo-        In the 16th cen-
calità Turri, sorge una torre di avvistamento che venne          tury, when the
realizzata sotto il governo del conte Lorenzo Bogino.            coasts of Sardinia
Egli infatti riordinò l’amministrazione delle torri litora-      were still be har-
nee erette sotto la dominazione spagnola del re Filippo          ried by pirate
II. Già parecchio tempo prima i cittadini di Iglesias, in-       raids, Phillip II,
teressati a coltivare terre nell’isola di Sant’Antioco, ave-     King of Spain, de-
vano rivolto una supplica al re di Sardegna, nella quale         cided to strength-
offrivano il proprio aiuto per la costruzione di torri nell’i-   en the defence
sola. Carlo Emanuele III, per questo, diede ordine al vi-        system with a se-
ceré Cacherano di Bricherasio di predisporre la costru-          ries of new tow-
zione delle due torri già progettate nell’isola. Nel 1757        ers. The island of
fu costruita la torre progettata dall’ingegnere militare         Sant’Antioco had
Vallin; essa sorge sul capo su moru, promontorio meri-           to await the ad-
dionale dell’isola di Sant’Antioco, oggi chiamato Turri.         vent of the Savoy
In questo tratto di mare erano solite ancorarsi le flot-         monarchs,       dur-
tiglie turche, fino ai primi decenni dell’Ottocento. La          ing whose reign
Torre svolse un’importante opera di avvistamento e               the Canai tower
comunicazione di notizie ai reparti militari preposti alla       was constructed.
difesa dell’isola di Sant’Antioco durante il tentativo di        Canai was one
invasione francese del 1793 ed in occasione delle ul-            of the few tow-
time due incursioni tunisine del 1812 e del 1815 nell’i-         ers       equipped
sola. La torre di Canai restò attiva fino al 1815. Il tempi      with artillery, but in the following century, when the
recenti la torre è stata utilizzata come residenza turistica     raids ceased, the usefulness of these towers came to
da un privato che, a tal fine, l’ha rimaneggiata in modo         an end: in 1867 Vittorio Emanuele II decommissioned
discutibile.                                                     them and handed them over to the State Demesne.
Solo dal 1994 è stata finalmente restituita alla fruizione       Since 1994 the Canai tower is managed by Italia Nostra
collettiva dall’associazione Italia Nostra che, dopo aver-       (National Heritage Association) which has restored this
la ottenuta in concessione, ha effettuato un intervento          interesting monument in collaboration with the Cagli-
di restauro in collaborazione con la Soprintendenza ai           ari Architectural Heritage Agency and has opened it to
Beni Culturali di Cagliari e con il Ministero dell’Ambien-       visitors. Inside there is a photographic and cartographic
te. Al suo interno è visitabile una mostra fotografica e         exposition of the cultural and naturalistic peculiarities
cartografica sugli aspetti culturali e naturalistici dell’i-     of Sant’Antioco and a section is dedicated to the tower
sola di Sant’Antioco con una sezione dedicata alle vi-           history. From the top you can appreciate a beautiful
cende storiche della Torre. Dalla Piazza d’Armi si può           view of the Palmas Gulf.
inoltre apprezzare un incomparabile panorama del gol-
fo di Palmas.

                                                                 Informazioni - Information
                                                                 Graziano Bullegas
                                                                 Torre Canai 09017 Sant’Antioco (CA)
Visite guidate a cura di:                                        tel. 0781 800111
Studenti Liceo E. Lussu                                          www.torrecanai.altervista.or
Supporto: Associazione Italia Nostra                             e-mail: santantioco@italianostra.org

36           Imago Mundi Onlus                                                        Monumenti Aperti Sant’Antioco    37
Villaggio Ipogeo                                               The Hipogeum Village
Via Necropoli

                                                                                                                   10
     sab       dom
     16.00     09.00 16.00
     20.00     13.00 20.00

Unica nel suo genere, l’area è costituita da una parte         On the hill overlooking the town and its surrounds stretches
dell’antica necropoli punica e comprende numerose              the Punic necropolis, consisting of underground tombs dat-
tombe ipogee scavate nel tufo tra il VI ed il III seco-        ing back to about 500 B.C. These tombs consisted of one
lo a. C., riutilizzate come abitazioni da famiglie molto       or more chambers and could be accessed by a stairway.
povere dalla seconda metà del XVIII sec.. In seguito al        They contained the bodies of entire families while the wall
ritrovamento delle spoglie di Sant’Antioco sotto la Ba-
silica a lui dedicata, avvenuto nel 1615, il Vescovo tentò
di porre fine al lungo abbandono dell’isola dovuto alle
continue incursioni dei pirati barbareschi. Così, richia-
mati dalle concessioni di terreni promesse dalla chiesa,
furono numerose le famiglie che iniziarono una nuova
vita nell’isola, seguiti da tantissime altre che pur non
ottenendo niente in cambio del loro coraggioso ritorno
si adattarono a questa vita fatta di miseria, povertà ed
emarginazione. Nei primi decenni sicuramente si ten-
tò un adattamento provvisorio che si trasformò poi in
stabile. Nella zona conosciuta sino al 1998 con il nome
di Sa arroga de is gruttas. Numerosissime le famiglie
che vissero nel rione sino agli inizi degli anni ’70. Dediti
da sempre alla raccolta di tutto ciò che la natura offre
spontaneamente si recavano in campagna a raccogliere
funghi, cardi, carciofini selvatici, legna, e in laguna per
la raccolta di bocconi, arselle ed quant’altro barattando
questi prodotti in cambio di beni di prima necessità. I        niches contained funerary goods, consisting of pottery used
gruttaius, questo l’appellativo che li distingueva dagli       in daily life, gold jewellery amulets in glass paste and scar-
altri abitanti di Sant’Antioco, si occupavano nel mese         abs seals. Abandoned in the 1st century B.C., the tombs
di maggio della raccolta delle foglie di palma nana che,       were re-used by the Christians in the 4th century A.D. as
fatte essiccare durante l’estate, venivano poi intrecciate     catacombs and were subsequently again occupied start-
abilmente. Da questa umile pianta potevano confezio-           ing from the 17th century. They were in fact re-constructed
nare scope, borse, cordami, crine per le imbottiture ed        and used as dwellings by the poorer townspeople and they
ancor oggi sono numerosi gli anziani che si occupano           continued to be used up to the 1970s. Known as “Sa ar-
della produzione di questi manufatti intrecciati.              ruga de is gruttasa” (the street of the caves), the zone gave
                                                               the name of “gruttaiusu” (cave-dwellers) to its inhabitants.
                                                               Today the hypogeum village has been restructured and visi-
                                                               tors can admire daily use objects on show there.

                                                               Informazioni - Information
                                                               Coop. Archeotur via Foscolo, 4,
                                                               Tel. 0781 82105 - mob. 389 0505107
                                                               www.archeotur.it - email: archeotur@tiscali.it
Visite guidate a cura di:                                      Comune di Sant’Antioco Tel. 07818030 219 / 220 /221
Studenti e docenti scuola primaria Via Manno                   www.comune.santantioco.ca.it
Supporto: Cooperativa Archeotur                                email: info@comune.santantioco.ca.it

38           Imago Mundi Onlus                                                        Monumenti Aperti Sant’Antioco       39
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