BREVE GUIDA AI CANALI DI FINANZIAMENTO EUROPEI - PROGRAMMAZIONE 2007 2013
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indice Prefazione del Presidente 5 Lino Lacagnina, Presidente Ciessevi Licenza d’uso 1 Parte I 6 Introduzione ai Fondi Europei e alla Programmazione 2007-2013 A cura di Nataniele Gennari, avvocato e consulente Ciessevi Questo lavoro viene rilasciato con licenza Creative Commons 2 Parte II 16 Attribuzione, Non-Commerciale, Non-opere derivate, Breve guida ai programmi di finanziamento europei versione 2.5 Italia, che permette di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, A cura di Stefania Macchioni, CSVnet eseguire e recitare quest’opera, alle seguenti condizioni: • Attribuzione. Devi attribuire la paternità dell’opera nei modi 3 Parte III - Appendice 39 indicati dall’autore o da chi ti ha dato l’opera in licenza Fonti informative e Documentazione di riferimento e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l’opera. in materia di volontariato A cura di Silvia Cannonieri, Ciessevi • Non commerciale. Non puoi usare quest’opera per fini commerciali. • Non opere derivate. Non puoi alterare o trasformare quest’opera, nè usarla per crearne un’altra. Ogni volta che usi o distribuisci quest’opera, devi farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza. In ogni caso, puoi concordare col titolare dei diritti utilizzi di quest’opera non consentiti da questa licenza. Questa licenza lascia impregiudicati i diritti morali. Una copia della licenza è disponibile all’indirizzo: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/legalcode
5 PREFAZIONE C iessevi ha il compito di promuovere la solidarietà, supportare le organizzazioni di volontariato e sostenere lo sviluppo della cittadinanza attiva. Per tale ragione Cies- sevi non poteva restare indifferente di fronte al crescente interesse delle istituzioni europee nei confronti del volontariato, coronato dalla proclamazione del 2011 “Anno eu- ropeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva”. A partire dalla programmazione 2009/2010, pertanto, ha previsto nell’ambito “Cultura del volontariato e cittadinanza attiva” di adottare la strategia d’azione Europa al Centro che include nume- rose azioni di sostegno finalizzate da un lato a fare cultura sul tema Europa e volontariato, dall’altro a implementare le competenze delle organizzazioni di volontariato in materia. In questo scenario, Ciessevi si pone principalmente due obiettivi. Da un lato, si propone di sostenere il ruolo del volontariato come agente di cambiamento e promotore di cittadi- nanza attiva, dall’altro di accrescerne la consapevolezza di essere canale di connessione tra l’Europa e i cittadini. Il volontariato, infatti, rappresenta pienamente un’espressione della cittadinanza attiva e, se capace di pensarsi anche in una dimensione europea, favorisce sicuramente la creazione di una “coscienza civile europea” e, di conseguenza, di cittadi- nanza attiva europea, di cui potrà farsi promotore e moltiplicatore all’interno delle comu- nità locali che abita e anima. Inoltre, incarna uno dei valori fondanti dell’Unione Europea e contribuisce alla diffusione di coesione sociale, obiettivo centrale della strategia adottata dalle istituzioni europee. Infine, per via del suo radicamento territoriale e della sua prossimità ai cittadini, il volonta- riato può costituire un’importante fonte di informazioni per le istituzioni europee che pos- sono trarre spunti e linee di indirizzo per orientare le politiche. Inoltre, il volontariato può farsi portavoce, presso le istituzioni comunitarie, di quelle fasce più deboli della popolazione che altrimenti rischierebbero di restare escluse dal discorso politico europeo. Al volontariato in quanto componente sostanziosa della società civile, come anche sot- tolineato dalla “Risoluzione del Parlamento Europeo sul contributo del Volontariato alla coesione economica e sociale” (P.E., 2008), in cui si stima che più di 100 milioni di europei sono impegnati in attività di volontariato, l’UE riconosce il ruolo di portatore d’interesse e di interlocutore di rilievo per incidere nella definizione delle politiche sia a livello locale sia europeo. A questo proposito, l’UE pone al volontariato la sfida di superare le lobbies parti- colaristiche presenti al suo interno per trovare una dimensione europea che consenta di focalizzarsi intorno a obiettivi e interessi comuni di cui si auspica che l’UE stessa possa farsi promotrice presso gli Stati membri. Lino Lacagnina, Presidente Ciessevi
6 7 1 INTRODUZIONE In ragione di ciò l’opuscolo è stato strutturato in tre parti: 1. la prima parte illustra le strategie di sviluppo dell’UE e le principali A lla fine del 2008 la Commissione Europea decise di promuovere una ricerca caratteristiche delle differenti tipologie di Fondi europei; sul volontariato nell’Unione Europea (d’ora in avanti UE) per capire in che modo questo settore potesse contribuire al raggiungimento degli obiettivi di 2. la seconda parte fornisce una descrizione di alcuni Programmi Co- sviluppo fissati dalla Strategia di Lisbona. La notizia, all’epoca passata quasi inosser- munitari potenzialmente più interessanti per enti non profit e di volon- vata, era invece particolarmente significativa per due principali motivi. tariato; Innanzitutto perché con la scelta effettuata la Commissione, implicitamente, 3. la terza parte è costituita da un’appendice in cui sono stati inseriti i ammetteva di sapere poco o nulla di un fenomeno non solo socialmente diffuso principali documenti adottati dall’UE in materia di volontariato. e radicato in tutti i paesi dell’UE, ma anche sempre più caratterizzato da forme organizzative proprie e rilievo economico emergente. In secondo luogo perché l’annunciata volontà della Commissione di acqui- sire informazioni in modo sistematico e strutturato sulla realtà del volontariato nei diversi paesi dell’UE prefigurava la sua intenzione di definire, per il futuro, delle politiche di sviluppo fondate sull’effettiva e concreta valorizzazione a livello eu- ropeo di tale settore. Dopo meno di due anni dall’avvio, i risultati della ricerca sul volontariato sono stati pubblicati; nel frattempo, il Consiglio dell’UE ha proclamato ufficialmente il 2011 “Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva”. Un insieme di situazioni che denotano come, nel cammino verso la costruzione di uno scenario Europeo delle “responsabilità condivise”, l’UE stia affrontando un mo- mento particolarmente denso di cambiamenti in cui le recenti iniziative promosse nel campo del volontariato si intrecciano alla riforma del funzionamento delle sue Istituzioni in seguito alla entrata in vigore del Trattato di Lisbona il 1 dicembre del 2009. Nell’attuale contesto europeo - multiforme e in rapida evoluzione forse anche più che in passato - il presente opuscolo intende fornire delle informazioni di base per aiutare le Organizzazioni di Volontariato a orientarsi tra i diversi strumenti di finanzia- mento che l’UE mette a disposizione dei potenziali beneficiari. Per partecipare a un bando europeo non basta infatti una buona idea, ma è ne- cessario soddisfare numerosi requisiti, tra cui, per esempio, elaborare il progetto con largo anticipo, trovare dei partner idonei, dimostrare esperienza e capacità gestio- nale, essere in grado di muoversi in un’arena di quasi mezzo miliardo di cittadini. Per- tanto, sono proprio i Programmi della Commissione, che sostanziano le politiche europee in azioni, a costituire il punto di partenza ideale per riflettere su una possibile proposta progettuale e non arrivare impreparati al momento della pubblicazione del bando.
8 9 Dalla “Strategia di Lisbona” a “Europa 2020” Un nuovo passo avanti in tale direzione è stato recentemente compiuto dal- di Nataniele Gennari l’Europa allo scopo di far fronte ai rischi di recessione cui è stata sottoposta dalla crisi economica e con l’obiettivo di uscirne più forte, La Commissione Europea al- l’inizio del 2010 ha rilanciato una nuova Strategia, denominata “Europa 2020” che A partire dai primi anni novanta, la globalizzazione, con la sempre mag- si fonda su tre priorità di crescita: intelligente, sostenibile e inclusiva. Tale Strate- giore interdipendenza dei sistemi economici, e la rivoluzione tecnologica, gia, inoltre, individua cinque ulteriori obiettivi per il 2020 da sostanziarsi attraverso con l’arrivo di internet e dei nuovi mezzi di informazione, hanno rivoluzio- sette iniziative faro, tra cui figura la “Piattaforma europea contro la povertà per nato l’economia e la vita quotidiana del mondo intero. garantire coesione sociale e territoriale in modo tale che i benefici della crescita Per fronteggiare questo irreversibile processo di trasfomazione l’Unione Euro- e i posti di lavoro siano equamente distribuiti e che le persone vittime di povertà pea, durante Il Consiglio di Lisbona del marzo 2000, ha posto la “conoscenza” e esclusione sociale possano vivere in condizioni dignitose e partecipare attiva- come fondamento della strategia del suo sviluppo per sostenere l’occupazione, mente alla società”. La Strategia Europa 2020 è stata adottata dal Consiglio eu- le riforme economiche e la coesione sociale. Viene così ufficialmente adottata ropeo nel giugno 2010 (http://ec.europa.eu/eu2020/index_en.htm) e rappresenta dall’Unione la “Strategia di Lisbona” con l’obiettivo di modernizzare l’economia una nuova sfida cui tutti gli Stati membri sono chiamati a contribuire. europea e metterla nelle condizioni di competere sul mercato globale con co- lossi come gli Stati Uniti o i paesi di recente industrializzazione e per farne, entro il 2010, “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. I nuovi fondi comunitari Il Consiglio Europeo ha definito pertanto una strategia dettagliata per conseguire I tale obiettivo. La “Strategia di Lisbona” presuppone infatti che sia dato ampio spazio Fondi strutturali e i Programmi comunitari costituiscono gli strumenti finanziari che l’UE all’innovazione e agli investimenti e che i sistemi d’istruzione europei siano resi atti a mette a disposizione e utilizza per la realizzazione degli obiettivi fissati dal Trattato istitu- rispondere alle esigenze della società dell’informazione. A tal fine sono stati previsti in- tivo della Comunità Europea, sulla base di strategie e modalità che nel corso del tempo terventi soprattutto nei settori della ricerca scientifica, dell’istruzione, della formazione sono state riformate e adeguate ai recenti fenomeni di innovazione tecnologica e inter- professionale, per l’accesso a Internet e per il commercio elettronico. La Strategia di dipendenza economica che condizionano il funzionamento del mercato globale. Lisbona prevede inoltre una riforma dei sistemi di sicurezza sociale europei: tali sistemi Dal rilancio della Strategia di Lisbona discende anche l’accordo sulle prospettive fi- sono uno dei punti forti dell’Europa, in quanto consentono di far fronte senza ecces- nanziarie per il periodo 2007- 2013, che ha portato alla nascita di nuovi Programmi e alla mo- sive scosse ai necessari cambiamenti strutturali e sociali, ma devono essere moder- difica dei precedenti. Il nuovo periodo di programmazione dell’Unione Europea (2007-2013) nizzati perché anche le generazioni future possano beneficiarne. riflette inoltre il cambiamento connesso all’allargamento ai 12 nuovi Paesi membri, com- Nonostante l’adozione della Strategia di Lisbona, l’Unione Europea è però rima- pletatosi nel gennaio 2007 e prevede come obiettivi prioritari il sostegno al consolidamento sta bloccata in una perdurante difficoltà di crescita, proprio ai danni dell’occupa- dell’Unione e alla cooperazione di lungo periodo tra attori sociali, economici e politici. zione e dell’innovazione, che ha alimentato le critiche da parte dell’opinione pubblica nei confronti dell’apparato europeo, favorendo un atteggiamento di sfidu- Nell’ambito dei suddetti obiettivi i Fondi Comunitari continuano a costituire le princi- cia verso le istituzioni comunitarie e i governi nazionali, culminato nel 2005 con i refe- pali risorse economiche destinate al finanziamento delle politiche di riequilibrio territoriale rendum francese e olandese contrari alla firma del Trattato Costituzionale. e di sviluppo settoriale della nuova Unione Europea a 27. Per questo, il Consiglio Europeo del giugno 2005, ha deciso di rilanciare l’at- tuazione della Strategia di Lisbona perfezionando le procedure di esecuzione A tal proposito i Fondi Comunitari (vedi figura 1) vanno distinti in due gruppi principali: attraverso un maggiore coinvolgimento della Commissione e individuando pro- prio nella crescita economica e nell’occupazione i due obiettivi cardine della 1. Fondi Strutturali sono i finanziamenti gestiti congiuntamente dalla Com- politica di rilancio. Per accrescere la produttività degli Stati membri e rafforzare missione Europea e dalle autorità nazionali e regionali degli Stati membri; la coesione sociale l’Europa, infatti, non può fare altro che continuare a puntare sul miglioramento dei risultati economici, sull’innovazione e sulla valorizzazione 2. Programmi Comunitari sono invece i finanziamenti erogati direttamente delle competenze del suo capitale umano. dalla Commissione Europea senza intermediazione del livello statale.
10 11 Figura 1 è inferiore al 75% della media di Comunità. Scopo dell’obiettivo “Conver- genza” è fornire agli Stati europei meno sviluppati un’adeguata rete di infra- strutture, sollevando altresì i livelli di occupazione per ridurre la disparità rispetto agli altri paesi dell’Unione. I progetti finanziati dall’obiettivo "Convergenza" sono sostenuti dalle risorse finanziarie del Fondo Europeo di Sviluppo Regio- nale (FESR), del Fondo Sociale Europeo (FSE) e del Fondo di Coesione. II) Competitività regionale e lavoro L’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” riguarda tutte le re- gioni che non rientrano nel precedente obiettivo “Convergenza”. Scopo del- l’obiettivo “Competitività regionale" è la realizzazione di azioni innovative volte a adattare alle nuove sfide economiche e ai cambiamenti sociali quelle aree industriali, rurali e urbane che stanno vivendo una situazione di sviluppo eco- nomico e sociale. I progetti finanziati dall’obiettivo "Competitività Regionale" sono sostenuti dalle risorse finanziarie del Fondo Europeo di Sviluppo Regio- nale (FESR) e del Fondo Sociale Europeo (FSE) III) Cooperazione territoriale europea L’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” riguarda principalmente i territori di frontiera e le regioni. Scopo dell’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” è sostenere la cooperazione tra diversi Stati membri e Regioni e pro- muovere soluzioni congiunte a problemi comuni come sviluppo urbano, rurale e litoraneo e sviluppo di relazioni economiche tra Stati membri. Sono previsti tre livelli di cooperazione: a) Transfrontaliera: tra due o più regioni che sono sugli stessi confini terre- stri o marittimi. L’obiettivo è migliorare la cooperazione fra aree simili per caratteristiche e problematiche territoriali ma separate da diversi regimi amministrativi. 1. Fondi strutturali b) Transnazionale: almeno tra due regioni di paesi diversi della stessa area I Fondi Strutturali europei sono composti da: Fondo Europeo di Sviluppo Regio- (Area Mediterranea, Area Europa Nord-Ovest , Area Europa Nord-Est, Area nale, Fondo Sociale Europeo, Fondo di Coesione e altri strumenti finanziari gestiti con- Europa Orientale). L’obiettivo è realizzare azioni per risolvere problemi co- giuntamente dalla Commissione Europea, gli Stati membri e le autorità regionali. muni a intere aree. Ognuno di questi Fondi viene ripartito e distribuito in un ciclo di 7 anni chiamato "Pe- riodo di Programmazione". Il Periodo di Programmazione 2007-2013 prevede un forte c) Interregionale: tra tutte le regioni dell’Europa. Le azioni finanziate ri- sostegno finanziario per tutti i nuovi Stati membri dell’Unione Europea. I Fondi Struttu- guardano la cooperazione tra pubbliche amministrazioni, il trasferimento rali e il Fondo di Coesione per il periodo 2007-2013 sono diretti al conseguimento dei di know-how, gli scambi di buone pratiche, ecc. tre seguenti obiettivi generali. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR - finanzia le infrastrutture, gli investimenti nella creazione di occupazione, i I) Convergenza progetti di sviluppo locale e le piccole e medie imprese. Il Fondo Sociale europeo - FSE - promuove principalmente azioni per ridurre la disoccupazione e a favore dell’apprendimento continuo finanziando attività di formazione e interventi di re- L’obiettivo "Convergenza" riguarda gli Stati membri e le regioni in cui il PIL inserimento nel mercato del lavoro. Il Fondo di Coesione co-finanzia i maggiori progetti che riguardano le infrastrutture ambientali e le reti di trasporto trans-europee nei i paesi meno sviluppati dell’Unione (con RNL inferiore al 90% della media UE).
12 13 2- Programmi comunitari Al tal fine ogni Direzione Generale della Commissione Europea in autonomia: Ogni Direzione Generale (D.G.) della Commissione Europea dispone di un set di decide le regole e gli obiettivi del programma; pubblica il bando e ne fissa la sca- fondi e programmi che possono utilizzare per finanziare direttamente interventi in tutta denza; riceve le domande da tutta l’Europa; valuta le richieste e decide quali pro- l’Europa. Va precisato che, salvo casi specifici, i programmi non prevedono l’imple- getti finanziare; eroga le risorse finanziarie; riceve i rapporti tecnici e finanziari di mentazione di opere a carattere strutturale su base nazionale o regionale, ma la rea- medio periodo e finali. lizzazione di progetti innovativi in settori ritenuti strategici per lo sviluppo dell’Unione. Pertanto i Programmi Comunitari (vedi figura 2) differiscono dai Fondi Strutturali per tre Per partecipare all’assegnazione dei fondi messi a disposizione da ciascun pro- caratteristiche principali: gramma, di norma si costituisce una forma di partnership, all’interno della quale ogni soggetto ricopre un ruolo preciso: 1) sono gestiti direttamente dalle D.G. della Commissione; 2) devono essere realizzati con una partnership ; beneficiario è l’organismo responsabile dal punto di vista legale e finan- 3) finanziano progetti innovativi in settori strategici. ziario del progetto. Riceve le sovvenzioni e cura la documentazione giusti- ficativa da presentare alla Commissione (registri contabili, contratti, sub-contratti, fatture ecc.). L’organismo beneficiario della sovvenzione Figura 2 svolge, inoltre, la funzione di coordinamento tra i vari organismi che com- pongono la partnership; partner collaborano con il beneficiario in una o più fasi del progetto. Il loro contributo è generalmente limitato alla realizzazione di un obiettivo speci- fico o allo svolgimento di una particolare funzione, per esempio la diffu- sione dei risultati (dissemination). Nella ricerca di partner, se non si hanno contatti con organismi di altri Stati membri da coinvolgere nel progetto, è possibile consultare in internet le banche dati che permettono l’incontro tra organismi che cercano una partnership con quelli che la offrono; co-finanziatori sono organismi che contribuiscono al finanziamento del pro- getto e non beneficiano delle sovvenzioni comunitarie, a meno che non facciano parte del gruppo di lavoro ricoprendo il duplice ruolo di partner - cofinanziatori. Va inoltre specificato che la gestione di un programma può anche essere de- legata a un’Agenzia Esecutiva dell’UE per consentire una maggiore efficacia nella organizzazione delle diverse fasi relative al processo di erogazione dei finanzia- menti. In questo caso, le D.G. dell’UE mantengono la funzione di supervisione e con- trollo (vedi figura 3). Inoltre, al fine di aumentare il radicamento territoriale e la vicinanza ai cittadini, a livello nazionale sono state create le Agenzie Nazionali (per l’Italia: Agenzia Na- zionale Giovani e Agenzia Nazionale LLP) e i punti di contatto per i programmi Cul- tura e Europa per i Cittadini che gestiscono specifiche azioni di alcuni programmi. Pertanto, in considerazione della grande mole di dati da reperire e gestire, per
14 15 Figura 3 Figura 4 riuscire a comprendere in tempi rapidi il funzionamento di uno specifico Pro- gramma Comunitario sarebbe opportuno definire un percorso di accesso alle in- formazioni necessarie fondato su una loro acquisizione e approfondimento mediate fonti internet qualificate (vedi figura 4).
16 17 2 GUIDA rafforzare il ruolo dell’apprendimento permanente nello sviluppo di un sentimento di cittadinanza europea basato sulla comprensione e sul ri- Programma di apprendimento spetto dei diritti dell’uomo e della democrazia e la promozione della tolleranza e del rispetto degli altri popoli e della altre culture; permanente (LLP) promuovere la cooperazione in materia di garanzia della qualità in tutti i settori dell’istruzione e della formazione in Europa; incoraggiare il migliore utilizzo di risultati, di prodotti e di processi inno- I l Programma di apprendimento permanente mira allo sviluppo della Comu- vativi e scambiare le buone prassi nei settori disciplinati dal pro- nità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo eco- gramma di apprendimento permanente, al fine di migliorare la qualità nomico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione dell’istruzione e della formazione. sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell’ambiente per le gene- razioni future. I seguenti programmi settoriali sono indirizzati, tra gli altri, alle organizzazioni della società civile. Obiettivo del programma Promuovere all’interno della Comunità gli scambi, la cooperazione Programma Leonardo da Vinci: Istruzione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. e Formazione professionale Obiettivi specifici F ormazione professionale (IFP). I progetti sostenuti vanno da quelli che offrono alle sin- contribuire allo sviluppo di un apprendimento permanente di qualità gole persone la possibilità di migliorare le proprie competenze, conoscenze e ca- e promuovere risultati elevati, l’innovazione e una dimensione europea pacita attraverso un periodo all’estero, a quelli di cooperazione su scala europea tra nei sistemi e nelle prassi del settore; gli operatori della formazione al fine di migliorare l’attrattività, la qualità e il rendimento dei sostenere la realizzazione di uno spazio europeo dell’apprendimento sistemi e delle pratiche della formazione e istruzione professionali. permanente; contribuire a migliorare la qualità, l’attrattiva e l’accessibilità delle op- Sono possibili le seguenti azioni entro il Programma Leonardo da Vinci: portunità di apprendimento permanente disponibili negli Stati membri; gestite dall’Agenzia Nazionale rafforzare il contributo dell’apprendimento permanente alla coesione sociale, alla cittadinanza attiva, al dialogo interculturale, alla parità tra Visite di studio e visite preparatorie per elaborare un nuovo progetto le donne e gli uomini e alla realizzazione personale; di mobilità, di partenariato, di trasferimento dell’innovazione, di svi- contribuire a promuovere la creatività, la competitività, l’occupabilità luppo dell’innovazione, di reti tematiche o di misure di accompagna- e lo sviluppo di uno spirito imprenditoriale; mento a contattare e incontrare organismi che siano potenziali partner contribuire a una maggiore partecipazione di persone di tutte le età, e/o sviluppare un piano di lavoro finalizzato a predisporre la candi- comprese quelle con particolari esigenze e le categorie svantaggiate, datura; all’apprendimento permanente a prescindere dal retroterra socioe- L’Azione “Mobilità rivolta a persone in formazione professionale ini- conomico; ziale (IVT)” del Programma settoriale Leonardo da Vinci mira a soste- promuovere l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica; nere la mobilità transnazionale delle persone nell’istruzione e nella promuovere lo sviluppo, nel campo dell’apprendimento permanente, formazione professionale iniziale (IVT); di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi a carattere inno- L’Azione “Mobilità per persone disponibili sul mercato del lavoro (PLM)” vativo basati sulle TIC; del Programma settoriale Leonardo da Vinci mira a sostenere la mobi-
18 19 lità transnazionale dei lavoratori, lavoratori autonomi o persone disponi- Programma Grundtvig: educazione degli adulti bili sul mercato del lavoro (compresi i laureati) che trascorrono un pe- riodo di formazione all’estero in un contesto di formazione professionale; R L’azione “Mobilità per professionisti nell’ambito dell’istruzione e della isponde alle esigenze didattiche e di apprendimento delle persone coinvolte in formazione professionale (VETPRO)” del Programma settoriale Leo- ogni forma di educazione degli adulti che non sia di carattere prevalentemente nardo da Vinci mira a sostenere la mobilità transnazionale dei re- professionalizzante, nonché delle istituzioni e delle organizzazioni che offrono o che sponsabili della formazione professionale e/o delle risorse umane; agevolano ogni tipo di istruzione per gli adulti – formale, non formale, informale – com- Partenariati che si concentrano su tematiche di interesse comune per presa la formazione iniziale e la formazione in servizio del personale i partecipanti; Progetti multilaterali di “Trasferimento dell’innovazione” per migliorare Sono possibili le seguenti azioni entro il Programma Grundtvig: la qualità e l’attrattiva del sistema europeo di istruzione e formazione gestite dall’Agenzia Nazionale professionale (IFP) adattando e integrando contenuti o risultati inno- vativi ottenuti da precedenti Progetti Leonardo da Vinci, o da altri pro- Visite e scambi per il personale operante nel campo dell’istruzione getti innovativi, nei sistemi pubblici e/o privati di IFP e nelle aziende a per adulti per consentire al personale, presente o futuro, operante in livello settoriale, locale, regionale o nazionale; questo campo, o alle persone coinvolte nella formazione in servizio di tale personale, di partecipare a visite di lavoro in un paese parteci- gestite dall’Agenzia esecutiva pante al Programma per l’apprendimento permanente diverso da quello in cui normalmente vivono o lavorano. Le visite e gli scambi pos- Progetti multilaterali di “Sviluppo dell’innovazione” per migliorare la sono avere le seguenti forme: svolgere attività di insegnamento presso qualità dei sistemi di formazione tramite lo sviluppo di procedure, me- un istituto di istruzione per adulti; studiare gli aspetti dell’istruzione/ap- todi e contenuti innovativi nel campo dell’istruzione e della formazione prendimento degli adulti nel paese di accoglienza; studiare e/o offrire professionale (IFP); esperienza sugli aspetti legati al sistema/politica dell’istruzione degli Reti tematiche per rafforzare il legame tra i vari “attori” coinvolti nella Adulti; seguire tipi di formazione meno formali rivolti al personale ope- formazione professionale e a migliorare la qualità, la dimensione eu- rante nell’istruzione degli adulti, come ad esempio un periodo di os- ropea e la visibilità delle attività o delle tematiche di interesse comune servazione (“job-shadowing”) presso un’organizzazione nel campo nel campo dell’istruzione e della formazione professionale (IFP); dell’istruzione degli adulti o presso un’organizzazione pubblica o non Misure di accompagnamento per promuovere gli obiettivi e i risultati governativa operante nel settore; partecipare ad una conferenza o a dei progetti Leonardo da Vinci. un seminario, laddove tale partecipazione dimostri un forte valore ag- giunto per il candidato e di conseguenza per l’organizzazione di pro- venienza, ivi comprese le conferenze europee sui Partenariati di apprendimento Grundtvig. Azione Scadenza Visite preparatorie per aiutare un rappresentante di un’istituzione che desideri creare un Partenariato di apprendimento Grundtvig, un Progetto Visite preparatorie primi giorni di gennaio di volontariato senior, un Progetto di cooperazione multilaterale, una Rete LEONARDO DA VINCI IVT, PLM, VETPRO primi giorni di febbraio oppure Misure di accompagnamento ad entrare in contatto con istitu- zioni partner adeguate e sviluppare un programma di lavoro per pre- Partenariati metà febbraio parare il modulo di candidatura del progetto / partenariato / rete; Trasferimento dell’innovazione fine febbraio Assistentato per offrire al personale impegnato nell’educazione degli Sviluppo dell’innovazione fine febbraio adulti e ai futuri docenti nel settore di trascorrere un periodo superiore alle 12 settimane presso un’organizzazione dedita all’educazione degli Reti tematiche fine febbraio adulti, formale, non formale o informale, in uno dei Paesi aderenti al Pro- Misure di accompagnamento fine febbraio
20 21 gramma LLP. L’obiettivo di questa Azione è offrire ai partecipanti l’op- particolare mediante attività di formazione ed analisi; massimizzare portunità di acquisire una maggiore consapevolezza della dimensione l’impatto della cooperazione europea nel campo dell’istruzione degli europea nell’educazione degli adulti, approfondire la conoscenza di adulti, diffondendo i risultati ed i metodi di tale cooperazione e attri- altre realtà nazionali, e dei diversi sistemi educativi e migliorare le proprie buendo loro un alto profilo; promuovere sinergie transettoriali tra le competenze linguistiche, professionali e interculturali. azioni del Programma per l’apprendimento permanente, ad esempio Workshop per permettere ai discenti adulti di partecipare ad un labo- con attività che riuniscano progetti finanziati nell’ambito di Grundtvig, ratorio (esperienze di apprendimento e seminari) in un altro paese eu- Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci, ecc. in specifiche aree tema- ropeo partecipante al Programma per l’apprendimento permanente; tiche; etc. Il Partenariato di apprendimento è un quadro di riferimento per atti- vità pratiche di cooperazione tra organizzazioni operanti nel campo dell’apprendimento degli adulti nel senso più ampio del termine – for- male, non formale o informale. Formatori e discenti provenienti da al- Azione Scadenza meno tre paesi partecipanti lavorano insieme su uno o più argomenti Scambi per il personale operante nel metà marzo di interesse comune; campo dell’istruzione per adult Lo schema di sovvenzioni per progetti per volontari senior intende so- stenere progetti che: permettano ai cittadini senior di fare volontariato Visite preparatorie - metà gennaio per attività che vanno in un altro paese europeo per qualunque tipo di attività senza fini di dal 1 febbraio in poi lucro, come forma di attività di apprendimento (apprendimento/con- - metà marzo per attività che vanno dal divisione delle conoscenze) informale (e reciproco); creino una coo- 29 aprile in poi perazione duratura tra le organizzazioni di accoglienza e di invio - metà maggio per attività che vanno dal nell’ambito di un tema specifico o di un gruppo specifico, e grazie allo 29 giugno 2010 in poi scambio dei volontari; permettano alle comunità locali coinvolte nello - fine luglio per attività che vanno dal 30 scambio di volontari di attingere dal potenziale dei cittadini senior, agosto in poi come fonte di conoscenza, competenza ed esperienza; - fine settembre per attività che vanno dal 1 novembre 2010 in poi gestite dall’Agenzia esecutiva - fine novembre per attività che vanno dal 30 dicembre in poi I Progetti multilaterali sono condotti nell’ambito di partenariati tra isti- tuzioni / organizzazioni di diversi paesi che collaborano e mettono in Assistentato fine marzo comune le proprie conoscenze ed esperienze allo scopo di ottenere Workshops metà febbraio risultati/prodotti innovativi con un indiscutibile valore europeo; Partenariato di apprendimento metà febbraio Le Reti tematiche mirano a rafforzare il legame tra i vari “attori” coin- volti nell’educazione degli adulti nel suo senso più ampio, a migliorare Progetti per volontari senior fine marzo la qualità, la dimensione europea e la visibilità delle attività o delle Progetti multilaterali fine febbraio questioni di interesse comune nel campo dell’educazione degli adulti, Reti tematiche fine febbraio a incrementare la conoscenza da parte dei cittadini e l’accessibilità Misure di accompagnamento fine febbraio delle opportunità di apprendimento permanente; Le Misure di accompagnamento intendono sostenere azioni che per- seguano diversi obiettivi, tra i quali sensibilizzare gruppi target perti- nenti o il grande pubblico sull’importanza della cooperazione europea Eleggibilità: i paesi eleggibili per questo programma sono i 27 Stati membri del- nel campo dell’istruzione / dell’apprendimento degli adulti in gene- l’Unione europea1, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Turchia e i paesi e territori d’ol- rale; contribuire a migliorare l’attuazione del Programma Grundtvig, in tremare definiti dalla Decisione del Consiglio 2001/822/EC2.
22 23 I candidati della Croazia e dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia sono am- Azione secondaria 1.2 – Iniziative giovani messi a partecipare alle azioni seguenti: Questa azione secondaria sostiene iniziative di gruppo concepite a livello lo- cale, regionale e nazionale. Comenius, Grundtvig e Leonardo da Vinci, partenariati; Inoltre sostiene la costituzione di reti di progetti simili tra vari paesi, per raffor- Comenius e Grundtvig, formazione in servizio; zarne il carattere europeo e per moltiplicare la cooperazione e lo scambio di Leonardo da Vinci, mobilità; esperienze tra i giovani. Grundtvig, visite e scambi; Erasmus, mobilità degli studenti; Azione secondaria 1.3 – Progetti Giovani e Democrazia Erasmus, mobilità del personale; I progetti Giovani e Democrazia sostengono la partecipazione dei giovani alla Visite preparatorie per tutti i programmi settoriali; vita democratica della loro comunità locale, regionale o nazionale, ma anche Visite di studio nel quadro dell’Attività chiave 1 del Programma trasversale. a livello internazionale. Sito del Programma: http://ec.europa.eu/education/llp/doc848_en.htm, Reti tematiche http://eacea.ec.europa.eu/llp/index_en.htm . Nel quadro dell’aumento di impatto del programma, è prevista l’eventuale Agenzia Nazionale Italiana: www.programmallp.it pubblicazione di un bando annuale per la presentazione di proposte di pro- mozione di progetti di costituzione di reti tematiche. Programma Gioventù in Azione Azione 2 – Servizio Volontario Europeo Intende sostenere la partecipazione dei giovani a varie forme di volontariato, sia I programma Gioventù in Azione mira a rispondere a livello europeo alle esigenze dei all’interno che all’esterno dell’Unione Europea, svilupparne la solidarietà e promuo- giovani, dall’adolescenza all’età adulta. Contribuendo in modo significativo all’acqui- verne la cittadinanza attiva e la reciproca comprensione. sizione di competenze, esso rappresenta uno strumento chiave per offrire ai giovani Il Servizio Volontario Europeo permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato opportunità di apprendimento non formale e informale in una dimensione europea. per un massimo di 12 mesi, in un paese diverso da quello di residenza. L’esperienza Il Programma Gioventù in Azione è diviso in cinque azioni accresce la solidarietà tra i giovani ed è un vero "servizio di apprendimento". Infatti, oltre ad operare a favore delle comunità locali, i volontari apprendono nuove ca- Azione 1 – Gioventù per l’Europa pacità e nuove lingue, entrando in contatto con nuove culture. Intende aumentare la mobilità dei giovani sostenendo gli Scambi Giovanili; svi- luppando la loro cittadinanza e la loro comprensione reciproca sostenendo le Ini- Azione 3 – Gioventù nel mondo ziative Giovani, così come progetti e attività concernenti la loro partecipazione nella vita democratica. L’azione 3 sostiene le seguenti azioni secondarie: Azione secondaria 1.1 – Scambi giovanili Azione secondaria 3.1 - Cooperazione con i paesi limitrofi all’Unione Europea Gli Scambi giovanili permettono a gruppi di giovani di paesi diversi di incon- Questa azione secondaria sostiene progetti con i Paesi partner limitrofi, nella trarsi e di conoscere le rispettive culture. Lo scambio è progettato dai ragazzi stessi fattispecie Scambi giovanili e progetti di formazione e messa in rete nel settore sulla base di un tema di interesse comune. giovanile. Azione secondaria 3.2. - Cooperazione con altri Paesi partner nel mondo 1 Inclusi: Isole Canarie, Guadeloupe, Martinique, Guiana francese, Réunion, Azzorre, Madeira. Questa azione secondaria riguarda la cooperazione nel settore giovanile, in 2 Groenlandia,Nuova Caledonia e dipendenze,Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Isole Wallis e Futuna, Ma- yotte, Saint-Pierre e Miquelon, Aruba, Antille olandesi, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten, Anguilla, Isole Cay- particolare lo scambio di buone pratiche con i Paesi partner nel mondo. Essa man, Isole Falkland, Georgia del Sud e Isole Sandwich del Sud, Montserrat, Pitcairn, Sant’Elena, Isola Ascensione, Tristan da incoraggia gli scambi e la formazione di giovani e di operatori socio-educa- Cunha, Territori dell’Antartico britannico, Territorio britannico dell’Oceano Indiano, Turks e Caicos, Isole Vergini britanniche-
24 25 tivi, le partnership e le reti di organizzazioni giovanili. Le richieste di sovven- tura attraverso un’osservazione partecipativa. zione relative a questa azione secondaria devono essere presentate in con- Visita di fattibilità − Una breve riunione con i potenziali partner a formità a specifici bandi europei di invito a presentare proposte. scopo esplorativo e/o per prepararsi a un potenziale progetto tran- snazionale. Le riunioni di fattibilità mirano a migliorare e sviluppare la cooperazione esistente e/o a preparare una futura attività nel Azione 4 – Strutture di sostegno per i giovani quadro del programma Gioventù in Azione. Incontro di valutazione − Una riunione programmata con i partner Questa azione secondaria sostiene la formazione di coloro che lavorano nel set- allo scopo di valutare riunioni, seminari e corsi di formazione tenuti tore dei giovani e delle organizzazioni giovanili, in particolare leader giovanili, orien- durante l’attività. Queste riunioni aiutano i partner a valutare e a tatori giovanili e supervisori di questi progetti. discutere eventuali follow-up dopo avere intrapreso un progetto Inoltre, promuove lo scambio di esperienze, competenze e buone pratiche tra comune. coloro che si occupano di giovani e le organizzazioni giovanili, nonché le attività che Visita di studio − Un programma di studio organizzato, per un breve conducano alla realizzazione di progetti, partnership e reti durevoli e di qualità. periodo, che offre una veduta sul lavoro giovanile e/o sulle politi- che riguardanti la gioventù nel paese ospitante. Le visite di studio L’azione 4 sostiene le seguenti azioni secondarie: si concentrano su un tema e consistono in visite e riunioni relative a diversi progetti e organizzazioni in un dato paese. Azione secondaria 4.1 - Sostegno alle organizzazioni giovanili operanti a livello Attività di costituzione di partnership − Un evento organizzato per europeo nel settore della gioventù permettere ai partecipanti di trovare partner per cooperazioni tran- Questa azione secondaria riguarda le sovvenzioni per le organizzazioni non snazionali e/o per preparazione di progetti. La costituzione di par- governative attive a livello europeo nel settore della gioventù (ONGE) che tnership riunisce potenziali partner e facilitano lo sviluppo di nuovi perseguono obiettivi di interesse generale. Le loro attività sono mirate alla progetti attorno a una tematica definita e/o a un’azione del pro- partecipazione dei giovani alla vita pubblica e sociale, nonché alla pro- gramma Gioventù in Azione. gettazione e realizzazione di attività europee di cooperazione nel settore Seminario − Un evento organizzato per fornire una piattaforma di giovanile. Le richieste di sovvenzione relative a questa azione secondaria discussione e di scambio di buone pratiche, sulla base di apporti devono essere presentate in conformità a specifici bandi europei di invito a teorici su uno o più temi selezionati, attinenti al settore dell’anima- presentare proposte. zione giovanile. Corso di formazione − Un programma di istruzione su argomenti Azione secondaria 4.2 - Sostegno al Forum europeo della gioventù specifici, inteso a migliorare le competenze, la conoscenza, le abi- Nell’ambito di questa azione secondaria viene erogata ogni anno una sov- lità e le attitudini dei partecipanti. I corsi di formazione promuo- venzione di sostegno alle attività del Forum europeo della gioventù. vono pratiche di qualità superiore nel campo del lavoro giovanile in generale e/o, in particolare, nei progetti di Gioventù in Azione. Azione secondaria 4.3 - Formazione e messa in rete degli operatori dell’anima- Messa in rete − La combinazione di una serie di attività che hanno zione giovanile e delle organizzazioni giovanili lo scopo di creare nuove collaborazioni, o di rafforzare e allargare Questa azione secondaria sostiene la formazione degli operatori socio-edu- quelle già esistenti, nell’ambito del programma Gioventù in Azione. cativi e delle organizzazioni giovanili, in particolare lo scambio reciproco di esperienze, competenze e buone pratiche, nonché attività suscettibili di sfo- Azione secondaria 4.4 - Progetti volti a stimolare l’innovazione e la qualità ciare in progetti di qualità, partnership e reti di lunga durata: Questa azione secondaria sostiene i progetti miranti a introdurre, attuare e promuovere approcci innovativi nel settore della gioventù. Le richieste Attività di osservazione di situazioni di lavoro (esperienza pratica di di sovvenzione relative a questa azione secondaria devono essere pre- apprendimento) − Un breve soggiorno presso un’organizzazione par- sentate in conformità a specifici bandi europei di invito a presentare pro- tner in un paese straniero con lo scopo di scambiarsi buone pratiche, poste. sviluppare conoscenze e capacità e/o costruire una relazione dura-
26 27 Azione secondaria 4.5 - Azioni di informazione per i giovani e per gli operatori Progetti con inizio Termine presentazione domanda socio-educativi e delle organizzazioni giovanili Nell’ambito di questa azione secondaria verranno sostenute quelle atti- dal 1 maggio al 30 settembre 1 febbraio vità a livello europeo e nazionale che incentivano l’accesso dei giovani ai servizi di informazione e comunicazione e incrementano la partecipa- dal 1 luglio al 30 novembre 1 aprile zione dei giovani all’elaborazione e alla diffusione di strumenti di infor- dal 1 settembre al 31 gennaio 1 giugno mazione mirati e di agevole uso per l’utente. Inoltre essa sostiene lo sviluppo di portali giovanili europei, nazionali, re- dal 1 dicembre al 30 aprile 1 settembre gionali e locali per la diffusione di informazioni specifiche per i giovani. Le dal 1 febbraio al 31 luglio 1 novembre richieste di sovvenzione relative a questa azione secondaria devono es- sere presentate in conformità a specifici bandi europei di invito a pre- nale3, vi sono cinque scadenze annuali: sentare proposte. Per i progetti che devono essere presentati all’Agenzia Esecutiva4, vi sono tre Azione secondaria 4.6 - Partnership Progetti con inizio Termine presentazione domanda Questa azione secondaria permette di finanziare partnership con organi regionali o locali, al fine di mettere a punto progetti a lungo termine che dal 1 agosto al 31 dicembre 1 febbraio combinino varie misure del programma. Le richieste di sovvenzione rela- tive a questa azione secondaria devono essere presentate in conformità dal 1 dicembre al 30 aprile 1 giugno a specifici bandi europei di invito a presentare proposte. dal 1 marzo al 31 luglio 1 settembre Azione 5 – Sostegno alla cooperazione europea Eleggibilità: i paesi eleggibili entro questo programma sono: nel settore della gioventù Paesi del programma: i 27 stati membri, Islanda, Liechtenstein, Norve- gia, Turchia; Sostiene seminari, cooperazione e dialogo strutturato tra i giovani, le persone Paesi partner limitrofi: Albania, Bosnia e Erzegovina, Croazia, Ex Re- che lavorano nel settore dei giovani e delle organizzazioni giovanili da una parte, pubblica Yugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia, Kosovo, Ar- e i responsabili delle politiche per la gioventù dall’altra. menia, Azerbaijan, Belarus, Georgia, Moldova, Federazione russa, Ucraina, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Autorità L’azione 5 sostiene le seguenti azioni secondarie: Palestinese della Cisgiordania e Striscia di Gaza, Siria, Tunisia; Azione secondaria 5.1 - Incontri di giovani e di responsabili delle politiche per La cooperazione è possibile anche con altri paesi partner elencati nella Guida la gioventù al programma6 che hanno concluso accordi con l’UE relativi alle politiche giovanili Questa azione secondaria sostiene seminari, cooperazione e dialogo (quasi tutti i paesi del mondo). strutturato tra i giovani, operatori nel settore giovanile e i responsabili delle Sito web del programma: http://ec.europa.eu/youth/index_en.htm politiche per la gioventù. Prossime scadenze: http://ec.europa.eu/youth/calls-for-proposals/index_en.htm Azione secondaria 5.2 - Sostegno ad attività volte a migliorare la conoscenza del settore della gioventù Questa azione secondaria sostiene l’identificazione delle conoscenze esi- 3 I paesi del programma hanno Agenzie Nazionali responsabili per la gestione del programma. Link all’Agenzia Nazionale stenti sui temi prioritari del settore giovanile, fissate nel quadro del metodo per i Giovani italiana: www.gioventuinazione.it aperto di coordinamento. 4 Le ONG europee e i paesi che non hanno proprie Agenzie Nazionali devono presentare il proprio progetto all’Agenzia Ese- cutiva per l’Educazione e la Cultura a Bruxelles. Per i progetti che devono essere presentati alla propria Agenzia Nazio- 5 http://www.gioventuinazione.it/doc/IT-Guida%20GiA-2009.pdf
28 29 Programma Europa per i Cittadini valori comuni. Sebbene tale misura possa assumere la forma di singoli progetti, un approccio a più lungo termine garantirà altresì un impatto più sostenibile e lo sviluppo di reti e sinergie. Q uesto programma intende sostenere un’ampia serie di attività e organizzazioni Eleggibilità: i paesi eleggibili entro questo programma sono i 27 stati membri, volte a promuovere una “cittadinanza europea attiva” e, pertanto, il coinvolgi- la Croazia, l’Albania e la Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. mento dei cittadini e delle organizzazioni della società civile nel processo di in- tegrazione Europea. Scadenza Azione 1 – Cittadini attivi per l’Europa Misura 1.1. Incontri fra cittadini nell’ambito del metà febbraio Azione 1 – Cittadini attivi per l’Europa gemellaggio tra città primi di giugno primi di settembre Misura 1.1. Incontri fra cittadini nell’ambito del gemellaggio tra città Obiettivo: Misura 2.1. Progetti dei cittadini primi di giugno Riunire un’ampia varietà di cittadini di città gemellate al fine di trarre van- Azione 2 – Società civile attiva in Europa taggi dal partenariato tra le municipalità per rafforzare la reciproca co- noscenza e comprensione tra cittadini e culture. Misura 3. Sostegno a favore di progetti promossi metà febbraio dalle organizzazioni della società civile Per essere ammissibile, un candidato deve essere la municipalità in cui ha luogo l’incontro; oppure un’organizzazione non a scopo di lucro o un comitato di gemellaggio con personalità giuridica che rappresenti gli enti Sito web del Programma: http://ec.europa.eu/citizenship/index_en.html, locali, e deve essere stabilito in un paese partecipante http://eacea.ec.europa.eu/citizenship/index_en.htm Prossime scadenze: http://ec.europa.eu/citizenship/annexes-citizenship/doc548_en.htm Misura 2.1. Progetti dei cittadini Obiettivo: Esplorare metodologie e approcci innovativi per incoraggiare la parteci- pazione attiva dei cittadini a livello europeo e stimolare il dialogo tra cit- Cultura tadini europei e istituzioni comunitarie. I l programma è stato creato per consolidare uno spazio culturale europeo, fondato su di un comune patrimonio culturale, e sostenere la formazione di una cittadinanza Azione 2 – Società civile attiva in Europa europea mediante lo sviluppo e la promozione di attività di cooperazione tra ope- ratori culturali provenienti dai paesi partecipanti al programma. Le attività sostenute Misura 3. Sostegno a favore di progetti promossi dalle organizzazioni della so- sono riconducibili a tre grandi tipologie, ripartite per settori nel quadro del programma: cietà civile Obiettivo: Settore 1: sostegno a progetti culturali – le organizzazioni culturali pos- Sostenere progetti concreti intrapresi delle organizzazioni della società ci- sono ricevere sostegno per progetti finalizzati a forme di cooperazione vile appartenenti a diversi paesi partecipanti. L’attuazione di attività ca- transnazionale ovvero a creare e porre in essere attività artistiche e ratterizzate da una mancata dimensione europea consentirà alle culturali. organizzazioni della società civile di migliorare le proprie capacità e rag- Questo settore punta a sostenere la cooperazione fra enti, quali teatri, giungere un pubblico più ampio. La collaborazione diretta tra organizza- musei, associazioni professionali, centri di ricerca, università, istituti culturali zioni della società civile stabilite in diversi Stati membri contribuirà a e autorità pubbliche, provenienti da paesi diversi fra quelli ammessi al pro- promuovere la comprensione reciproca di culture diverse e identificare gramma, al fine di accrescere la collaborazione fra settori diversi e am-
30 31 pliare il loro campo d’azione culturale e artistico oltre i confini nazionali. Eleggibilità: i paesi eleggibili entro questo programma sono i 27 stati membri, Is- landa, Liechtenstein, Norvegia, Croazia, Turchia, Ex Repubblica Jugoslava di Ma- Settore 2: sostegno a organizzazioni attive a livello europeo nel campo cedonia e Serbia. della cultura – le organizzazioni culturali operanti, o che intendono operare, nel campo della cultura a livello europeo, possono essere so- Sito web del programma e prossime scadenze: http://ec.europa.eu/culture/calls- stenute nei costi di funzionamento. Il tipo di sovvenzione previsto per for-proposals/call98_en.htm, http://eacea.ec.europa.eu/culture/programme/ca- questo settore rappresenta un sostegno ai costi di funzionamento so- lendar_en.php stenuti dalle organizzazioni beneficiarie per l’attuazione del loro pro- gramma di lavoro. Ambiente: Life + Strumento finanziario Settore 3: sostegno ai lavori d’analisi, nonché alla raccolta e alla diffu- di Protezione Civile sione dell’informazione e ad attività che ottimizzano l’impatto dei pro- getti nel campo della cooperazione culturale – In questo ambito rientra il sostegno per lavori d’analisi e diffusione idonei ad agevolare la rac- Life + colta e la ricerca di risultati, in risposta all’esigenza dell’ambito culturale The Civil Protection Financial Instrument di riscontri forti e quantitativi, come pure la loro valutazione alla luce degli obiettivi del programma. Questo settore affronta inoltre la neces- LIFE+ sità di fornire ad artisti e organizzazioni culturali a livello locale maggiori informazioni sul programma Cultura. LIFE+ è lo strumento finanziario che sostiene i progetti ambientali e di tutela della na- tura. Obiettivo generale di LIFE+ è contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo svi- luppo della politica e della normativa comunitarie in materia di ambiente, compresa Azione Scadenza Data di inizio Durata l’integrazione dell’ambiente in altre politiche, contribuendo in tal modo allo sviluppo so- stenibile Settore 1.1 primi di ottobre Tra il 1° maggio e il Non inferiore a 36 mesi e Progetti di cooperazione 30 aprile non superiore a 60 mesi pluriennale LIFE+ Natura e biodiversità sostiene progetti che contribuiscono a proteggere, conservare, ripristinare, monitorare e favorire il funzionamento dei sistemi na- Settore 1.2.1 primi di ottobre 2010 Tra il 1° maggio e il Non superiore a 24 mesi Progetti di cooperazione 30 aprile turali, degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche, al fine di ar- Settore 1.2.2 primi di febbraio 2010 Tra il 1° settembre e Non superiore a 24 mesi restare la perdita di biodiversità, inclusa la diversità delle risorse genetiche, Progetti di traduzione il 31 agosto all’interno dell’UE. letteraria LIFE+ Politica e governo ambientali sostiene progetti che contribuiscano allo Settore 1.3 Primi di maggio Tra il 1° novembre e Non superiore a 24 mesi sviluppo e alla dimostrazione di approcci, tecnologie, metodi e strumenti in- Progetti di cooperazione il 31 ottobre con paesi terzi novativi e a consolidare la base delle conoscenze per la formulazione, il mo- Settore 2 metà settembre Esercizio finanziario Esercizio finanziario nitoraggio e la valutazione della politica e della legislazione di ambiente; che Sovvenzione di dell’anno n+1 forniscano un sostegno alla messa a punto e all’attuazione di approcci per il funzionamento monitoraggio e la valutazione dello stato dell’ambiente e dei fattori, delle pres- annuale per organismi attivi nel campo della sioni e delle risposte che esercitano un impatto su di esso; che agevolino l’at- cultura a livello tuazione della politica comunitaria in materia di ambiente, soprattutto a livello europeo locale e regionale; che forniscano un sostegno al miglioramento del governo Settore 2 metà settembre Esercizio finanziario Esercizi finanziari 2011- ambientale, favorendo una maggiore partecipazione dei soggetti interessati, Partenariati (tre anni) per 2013 comprese le ONG, al processo di consultazione e all’attuazione delle politiche. organizzazioni attive nel campo della cultura a LIFE+ Informazione e Comunicazione intende garantire un flusso di informa- livello europeo zioni regolare ed efficace al fine di fornire la base per le decisioni politiche in
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