DSM-5 Bologna, 18 marzo 2016 Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione
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Bologna, 18 marzo 2016 Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali -Quinta Edizione DSM-5 Franco Del Corno Vittorio Lingiardi
The «long road» to DSM-5 (1994-2014) DSM-IV (1994) DSM-IV-TR (2000) DSM-5 (2013) SWAP-200 PDM (2006, ICD-10 (1992) 2008) (2003, 2014) ICD-11 (2017?) SWAP-II (2012) PDM-2 (2016)
Eliminazione della multiassialità DSM-IV-TR DSM-5 Asse I: Disturbi clinici Asse II: Disturbi della Sezione I: DSM-5: le personalità e RM basi Asse III: Condizioni Sezione II: Criteri e mediche generali codici diagnostici Asse IV: Fattori Sezione III: Misure e psicosociali stressanti modelli emergenti Asse V: Scala per la Appendici valutazione globale del funzionamento (GAF) Obiettivo generale: rendere il DSM più coerente con il sistema diagnostico proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (ICD)
Sezione I DSM-5: le basi Questa sezione fornisce al lettore un orientamento generale rispetto gli scopi, la struttura, il contenuto e l’utilizzo del DSM-5. Non è destinata a offrire un resoconto esaustivo dell’evoluzione del DSM-5, ma piuttosto a fornire al lettore una sintetica panoramica sui suoi elementi chiave. La sezione introduttiva descrive i processi di revisione pubblica, professionale e da parte di esperti, che sono stati utilizzati per valutare in modo estensivo i criteri presentati nella Sezione II. È presentato inoltre un riassunto della struttura del DSM-5, del processo di armonizzazione con l’ICD-11, e del processo di transizione a un sistema non-assiale con un nuovo approccio alla valutazione della disabilità. Il paragrafo «Utilizzo del manuale» include la «Definizione di Disturbo Mentale», considerazioni sull’utilizzo forense, e una breve panoramica sul processo diagnostico e sull’uso delle procedure di codifica e registrazione.
Sezione I DSM-5: le basi • INTRODUZIONE • BREVE STORIA • PROCESSO DI REVISIONE • PROPOSTE DI REVISIONE • STUDI SU CAMPO • REVISIONE PUBBLICA, PROFESSIONALE E DI ESPERTI (www.dsm5.org) • GRUPPI DI LAVORO DEL DSM-5 • STRUTTURA • PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE CON L’ICD • APPROCCIO DIMENSIONALE ALLA DIAGNOSI • STRUTTURA ORGANIZZATA EVOLUTIVAMENTE • PROBLEMI CULTURALI • DIFFERENZE DI GENERE • USO DELLE CATEGORIE DEI DISTURBI ALTRIMENTI SPECIFICATI E NON ALTRIMENTI SPECIFICATI • IL SISTEMA MULTIASSIALE • MIGLIORAMENTI ON-LINE IN GENERALE, la Sezione I del DSM-5 fornisce quindi indicazioni utili al clinico per l’utilizzo del Manuale e descrive le revisioni di ordine generale effettuate nel passaggio dal DSM- IV-TR al DSM-5.
Sezione II Criteri e codici diagnostici Questa sezione contiene i criteri diagnostici approvati per l’utilizzo in ambito clinico insieme ai codici dell’ICD-9 e dell’ICD-10. Per ogni disturbo mentale, alla presentazione dei criteri segue una descrizione delle principali caratteristiche diagnostiche, delle caratteristiche associate che possono supportare la diagnosi, della prevalenza, dello sviluppo e del decorso, dei fattori di rischio e prognostici, dei fattori culturali o di genere associati, delle conseguenze sul funzionamento individuale, una sezione sulla diagnosi differenziale e un paragrafo sui disturbi più frequentemente in comorbilità. Rispetto alla precedente edizione, è aggiunto un paragrafo sui Disturbi del Movimento Indotti da Farmaci e sugli Altri Effetti Collaterali di Farmaci.
CATEGORIE DIAGNOSTICHE • Disturbi neuroevolutivi • Disforia di genere • Spettro schizofrenico e altri disturbi • Disturbi del comportamento distruttivo, psicotici del controllo degli impulsi e della • Bipolarismo e disturbi correlati condotta • Disturbi depressivi • Disturbi da dipendenza e correlati a • Disturbi d’ansia sostanze • Disturbi dello spettro ossessivo- • Disturbi neurocognitivi compulsivo • Disturbi di personalità • Disturbi correlati al trauma e allo stress • Parafilie • Disturbi dissociativi • Altri disturbi mentali • Disturbi da sintomi somatici e correlati • Disturbi del movimento indotti da • Disturbi della nutrizione e farmaci e altri effetti collaterali dell’alimentazione • Altre condizioni che possono essere • Disturbi del sonno e della veglia oggetto di attenzione clinica • Disfunzioni sessuali
Sezione III Misure e Modelli Emergenti Questa sezione contiene strumenti e tecniche finalizzati a migliorare il processo diagnostico, comprendere il contesto culturale dei disturbi mentali, e riconoscere diagnosi e modelli emergenti in vista di studi successivi. Viene incluso anche un modello emergente per le diagnosi di Disturbi di Personalità, alternativo a quello offerto nella precedente sezione.
SEZIONE III • Scale di valutazione (alcuni esempi…) Ø Scala di valutazione dei sintomi trasversali di livello 1 Ø Scale di valutazione dei sintomi trasversali di livello 2 Ø Scala relativa alle dimensioni della gravità dei sintomi della psicosi valutate dal clinico Ø World Health Organization Disability Assessment Schedule 2.0 (WHODAS 2.0) • Inquadramento Culturale Ø Intervista per l’inquadramento culturale (IIC) • Modello Alternativo del DSM-5 per i Disturbi di Personalità • Condizioni che necessitano di ulteriori studi Ø Sindrome di psicosi attenuata Ø Episodi Depressivi con Ipomania di breve durata Ø Disturbo da Lutto Persistente Complicato Ø Disturbo da uso di Caffeina Ø Disturbo da Gioco su Internet Ø Disturbo neurocomportamentale associato a esposizione prenatale all’alcol Ø Disturbo da Comportamento Suicidario Ø Autolesività non suicidaria
Nella prima bozza di revisione del DSM-‐5, oltre ai disturbi paranoide, schizoide, istrionico e dipendente, era scomparso anche il disturbo narcisis;co di personalità. Ciò ha sollevato le cri;che di numerosi professionis; che hanno soAolineato come sia impossibile rinunciare a disturbi su cui si è accumulata una grande quan;tà di prove empiriche e cliniche. In seguito a tali cri;che, la successiva proposta di revisione dei disturbi di personalità include il disturbo narcisis;co. «Un agglomerato poco maneggevole di modelli dispara; e male assor;;, che rischia di trovare pochi clinici dispos; ad avere la pazienza e la costanza di farne effeIvamente uso nella loro pra;ca». Shedler, Beck, Fonagy, Gabbard, Gunderson, Kernberg, Michels e Westen, 2010
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